XI Riunione Scientifica SIET
Trieste, 15-18 giugno 2009
Le strategie di integrazione
delle multinazionali logistiche straniere
in Italia
Elena Maggi, Università del Molise ([email protected])
Ilaria Mariotti, Politecnico di Milano ([email protected])
Struttura
 Obiettivo
 Rassegna della letteratura
 Dati
 Analisi empirica
 Conclusioni
2
Obiettivo
Analizzare le strategie di integrazione messe in
atto dalle IMN logistiche estere che hanno investito
in Italia nel periodo 2000-2008, volgendo particolare
attenzione a:
- Tipologia (integrazione orizzontale, verticale, diagonale)
- Aree di origine e di destinazione
- Motivazioni
3
Letteratura
Tre principali filoni:

Entry modes: commercio estero, accordi di cooperazione, IDE

IDE: greenfield o merger & acquisition (i.e. Chang e Rosenzweig,

Strategie di integrazione: orizzontale, verticale, diagonale o
“conglomerate” (letteratura di economia dei trasporti: Federtrasporto-
(i.e. Buckley e Casson, 1976; Dunning, 1988; Agarwal e Ramaswami,
1992)
2001; Girma, 2002)
Nomisma, vari anni; Shepperd e Seidman, 2001; Fan et al., 2001; Oum
et al., 2002; Carbone e Stone, 2005; Cruijssen et al., 2007; Van de
Voorde e Vanelslander, 2009)
4
Strategie di integrazione

Integrazione orizzontale: la casa madre (IMN) e l’affiliata
operano nel medesimo settore logistico

Integrazione verticale: l’affiliata opera in un segmento del
settore logistico diverso rispetto da quello della casa madre

Integrazione diagonale: l’affiliata opera in un settore
logistico, mentre la casa madre opera in un settore non logistico
(i.e. manifattura, finanza, etc.)
5
Motivazioni
Competizione

Ampliamento quota di mercato

Strategia difensiva
Efficienza

Economie di scala

Economie di scopo

Riduzione/eliminazione costi di transazione
Altro

Regolazione

Accesso al mercato/tecnologie
6
Motivazioni e Strategie: ipotesi
Motivazioni
Strategie di integrazione
Orizzontale Verticale Diagonale
Competizione
1a) Ricerca
di nuovi
mercati
***
**
Ampliamento
quota
mercato
1b) Strategia difensiva
***
**
Efficienza
2a) Economie di scala
***
**
2b) Economie di scopo/sinergie
*
***
2c) Riduzione dei costi di transazione
*
***
Altro
3a) Regolazione
**
**
3b) Accesso al mercato/tecnologia
***
**
Legenda: * non rilevante; ** rilevante; *** estremamente rilevante
*
*
**
*
**
**
**
7
Dati

IDE nel settore logistico da parte di IMN straniere effettuati in
Italia dal 2000 al 2008, fonte database LogINT, ove:

settore logistico: insieme di tutte le imprese che offrono
servizi di movimentazione e manipolazione dei flussi di merci
lungo la supply chain e di passeggeri da un luogo di origine
ad un lungo di destinazione,
ovvero intero settore ATECO “I – Trasporti, magazzinaggio e
comunicazioni”, eccetto 64.11 (Poste nazionali) e 64.2
(Telecomunicazioni)
8
Settore della logistica
Settori ATECO (2002) considerati con disaggregazione fino a 6 digit:

60 “Trasporti terrestri e trasporti mediante condotte”;

61 “Trasporti marittimi e per vie d'acqua”;

62 “Trasporti aerei”;


63 “Attività di supporto e ausiliarie dei trasporti e attività delle
agenzie di viaggio” (movimentazione merci, magazzinaggio,
spedizionieri, agenzie, operatori trasporto intermodale, integratori
logistici);
64.12 “Corrieri”.
9
IDE e sub-settori di investimento
 al 2008: 442 IDE in entrata effettuati da 274 IMN estere
 62% IDE greenfield e 38% fusioni e acquisizioni
 quasi 70% degli IDE in settori diversi dal puro trasporto
3%
Integrato r
i lo gistici
e trasp.
interm.
19%
M o vim.
merci e
magazz.
13%
11%
A ltre
attività di
suppo rto
16%
6%
5%
7%
Co rrieri
7%
Spedizio n
ieri
34%
69%
A genzie
di viaggio
e to ur
o perato rs
12%
Trasporto ferroviario
Trasporo su strada merci e per condotte
Trasporto su strada passeggeri
Trasporo marittimo e idroviario
Trasporto aereo
Attività ausiliarie e di supporto dei trasporti
10
Aree di origine e di destinazione
ORIGINE IMN:
Europa occidentale: 71% (Germania 19%; Francia 12%; UK 10%; NL 7%).
Nord America:
11,8% (USA 10%)
Asia:
8,8%
Medio Oriente:
2,3%
DESTINAZIONE INVESTIMENTI:
Nord Ovest:
56,1% (Lombardia 40%; Liguria 10%; Piemonte 6%)
Centro:
19%
Nord Est:
17,4% (Veneto 7%, Emilia Romagna 7%)
Sud e Isole:
(Lazio 12%)
7,5%
11
Strategie di integrazione
28% trasporto
72% altre attività
Integrazione
diagonale
25%
38% trasporto
Integrazione
9% trasporto
verticale
15%
91% altre attività



Integrazione
orizzontale
60%
62% altre attività
Integrazioni orizzontali predominano anche a livello globale e peso
% in crescita a scapito delle integrazioni verticali (FedertrasportoNomisma, 2008): tendenza al consolidamento ed all’estensione
geografica delle reti logistiche
Integrazioni verticali in calo negli ultimi anni: fino al 2001 molte
M&A da parte di MNE con obiettivo di divenire 3PL, “integratori logistici”
(Carbone e Stone, 2005)
Integrazioni diagonali in aumento anche a livello globale, soprattutto
ad opera di finanziarie
12
Integrazioni per sub-settore
Rispetto ai settori di investimento:
Integr. orizzontale
Integr. verticale
Integr. diagonale
Corrieri
Integratori logistici e trasp. interm.
Spedizionieri
Agenzie di viaggio e t.o.
Altre attività di supporto
Movimentaz. merci e magazz.
 integraz. orizzontale preferita nei
settori della corrieristica e del
trasporto (73% sul totale degli IDE
nei settori 60, 61, 62), soprattutto
TPL (100%), marittimo (84%) ed
aereo (83%)
Trasporto idroviario e su condotte
Trasporto aereo
Trasporto marittimo
Trasporto stradale passeggeri
Trasporto stradale merci
Trasporto ferroviario
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100
%
 peso
%
integraz.
verticale
maggiore nei settori di spedizioni
(27%), altre attività di supporto
(24%), integratori logistici e trasp.
interm.
 alto peso % integraz. diagonale nei
settori 63 (mov. merci e mag. –
46%); altre att. supporto – 32%) e
nel trasp. idroviario, condotte e
stradale merci
13
Integrazione diagonale per settore
Sub-settori logistici
Trasporto ferroviario
Trasporto stradale
merci
Trasporto marittimo
Trasporto aereo
Trasporto idroviario e
condotte
Totale trasporto.
Movimentaz. merci e
magazzinaggio
Altre attività di
supporto
Agenzie di viaggio e
t.o.
Spedizionieri
Integratori logistici,
trasp. intermodale
Corrieri
Totale altre attività
Totale industria
logistica
% su totale industria
Interm
ediaz.
fin. e
immob.
Estraz.,
produz. e
distrib.
energia
Prodott
i
aliment
ari ed
agricoli
Altri
prodotti
manifat
turieri
1
Comme
rcio e
costruzi
oni
Servizi
1
3
Totale
integr.
diag.
(ID)
% su
tot. ID
2
2%
18
17%
3
4
3%
4%
4
4%
8
5
2
0
3
1
1
1
2
1
13
8
4
2
3
1
31
28%
3
6
2
2
1
2
16
15%
6
2
2
2
2
2
16
15%
1
3
1
9
8%
1
6
1
1
24
22%
2
2
1
12
11%
1%
72%
100%
1
1
4
15
5
2
1
34
10
7
13
8
6
1
78
47
18
11
15
11
7
109
43%
17%
10%
14%
10%
6%
100%
24%
14
Integrazione per aree di origine e
destinazione
Integr. orizzontale
Integr. verticale
Integr. diagonale
Altri Paesi
Medio Oriente
Asia
Nord America
Europa centro-orientale
Europa occidentale
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Integr. orizzontale
Integr. verticale
Integr. diagonale
Sud e isole
Centro
Nord est
Nord ovest
0%
20%
40%
60%
80%
100%
15
Strategie e motivazioni:
integrazione orizzontale
 aumento quota di mercato e consolidamento, soprattutto nei mercati in
cui è avvenuto processo di liberalizzazione (TPL e attività postali);
 ricerca economie di scala, in particolare ove alti costi fissi (trasporto aereo
e marittimo);
 estensione copertura geografica e controllo dei maggiori traffici
internazionali con efficienti reti logistiche (trasporto aereo, marittimo,
corrieri e integratori logistici)
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Strategie e motivazioni:
integrazione verticale
Aumento del numero dei servizi offerto; in particolare:
 completamento catena trasportistica (integrazione tra vettori di
trasporto di modalità diverse): pochi casi ma significativi (es.: Eurokai vs
Sogemar e Hannibal)
 formazione di pacchetti di servizi integrati al servizio della supply chain
(nascita “integratori logistici”): strategia diffusa soprattutto alla fine anni ’90
e inizio anni 2000
 offerta di servizi ausiliari e/o complementari al servizio core business:
integrazioni a monte (es.: tra vettore aereo e impresa di servizi handling
aeroportuale; tra compagnia marittima e terminalista portuale) o a valle (es.:
tra compagnia aerea ed agente di viaggi aerei) della filiera logistica
 Economie di scala e scopo
 Risposta ai cambiamenti nella domanda: + richiesta di servizi integrati
piuttosto che di singole funzioni
 Riduzione costi di transazione
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Strategie e motivazioni:
integrazione diagonale
 diversificazione produttiva in settori a buon rendimento del capitale
(attività a maggior valore aggiunto), soprattutto da parte di IMN del settore
di intermediazione finanziaria e immobiliare
 outsourcing e spin-off di attività logistiche da parte di imprese
manifatturiere che vogliono mantenere controllo sull’attività logistica, ma allo
stesso tempo acquisire economie di scala (es.: PSA Peugeot- Citroen e
GEFCO)
 controllo dei flussi, soprattutto da parte delle compagnie petrolifere
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Motivazioni e Strategie: risultati
Motivazioni
Strategie di integrazione
Orizzontale Verticale Diagonale
Competizione
1a) Ricerca
di nuovi
mercati
***
**
Ampliamento
quota
mercato
1b) Strategia difensiva
***
**
Efficienza
2a) Economie di scala
***
**
2b) Economie di scopo/sinergie
*
***
2c) Riduzione dei costi di transazione
*
***
Altro
3a) Regolazione
**
**
3b) Accesso al mercato/tecnologia
***
**
Legenda: * non rilevante; ** rilevante; *** estremamente rilevante
*
*
**
*
**
**
**
19
Conclusioni
 Nel settore logistico predominanza di integrazioni orizzontali e, quindi,
di strategie competitive e di efficientamento delle reti logistiche
 Attività ad alto valore aggiunto “terra di conquista” da parte di IMN
straniere sia del settore logistico che di altri settori; duplice effetto:
 negativo: scomparsa progressiva di imprese italiane
 positivo: maggiore efficienza nella gestione dei flussi logistici a
vantaggio delle imprese manifatturiere
 Ampliamento dei servizi offerti (integrazioni verticali) a vantaggio
dell’efficienza e dell’efficacia del servizio e quindi a vantaggio della
competitività del sistema industriale
 Progressivo aumento di capitali provenienti da settori esterni alla
logistica (integrazioni diagonali) può aiutare il settore a crescere e
dimostra che la logistica è considerata un’attività strategica
20
Futuro percorso di ricerca
1.
ANALISI: necessità di approfondire con ricerche empiriche ed appositi
modelli di analisi le motivazioni che sono:
1. spesso multiple
2. specifiche rispetto al sub-settore della partecipata italiana e/o
della MNE (eterogeneità del settore)
3. specifiche rispetto al Paese di riferimento (confronto con altre
ricerche internazionali)
2.
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI: sul settore logistico italiano e sulla
competitività del sistema industriale
3.
PREVISIONE DI FUTURI SCENARI in relazione all’evoluzione del
settore e della domanda di logistica
4.
INDIVIDUAZIONE DI POLICY per gestire in modo corretto gli impatti
attuali e futuri
21
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