“UNA CASA PER POLLICINO ONLUS”
UN’ESPERIENZA DI SOLIDARIETÀ FAMILIARE
Premessa
 “Una Casa per Pollicino ONLUS” è un’associazione
non profit di famiglie sorta come gruppo informale nel
1998 e poi come associazione nel 2000 da
un’esperienza di gruppo di spiritualità familiare per
giovani coppie della Parrocchia di S. Vittore Olona;
 Lo scopo è quello di costituire e consolidare nella
comunità ampie reti di famiglie aperte e disponibili
all’accoglienza e al mutuo sostegno nelle difficoltà
della vita familiare e nei compiti educativi verso i figli.
Un’esperienza che sta tutta in
in 5 parole
1) Spontanietà
2) Relazionalità
3) Normalità
4) Mutualità
5) Solidarietà
1. Spontaneità
Non è nata come proposta parrocchiale, non c’è stato un
progetto precostituito, ma è il frutto del semplice
incontrarsi tra giovani coppie e famiglie fatto di….
….tante belle cene!
In questo contesto di fraternità e convivialità ritrovata
è nata l’apertura a un impegno più sociale, o meglio
un’attenzione a una relazionalità inclusiva
e non esclusiva di famiglie
per sostenersi concretamente nella vita familiare
2. Relazionalità
Il semplice mettersi in relazione è già un valore.
La relazione crea valore.
Tutto è già inscritto nella realtà …
…dell’amore coniugale
1+1=3
L’amore coniugale genera la famiglia
comunità di amore e di relazione aperta alla vita
capace di generare accoglienza e solidarietà,
costruendo così la comunità
3. Normalità
Abbiamo condiviso la normalità, il nostro essere
famiglia.
Ciò ha fatto nascere il desiderio di un di più di
condivisione e la scoperta che…
…insieme è più facile!
Rompere l’isolamento degli sposini e delle famiglie
APRIRE LE PORTE DI CASA!
«si è diffusa in questi anni una cultura della casa e della
proprietà che è caratterizzata dal concetto di
recinzione più che non di relazione e incontro...Lo
spazio per la propria casa , nato per custodire e
proteggere l'intimità familiare, rischia di diventare
troppo spesso una sorta di barriera che impedisce e
allontana ogni incontro. Le porta di casa invece sono
fatte non soltanto per escludere ma anche per
accogliere»
(D. Tettamanzi, Famiglia diventa anima del mondo, p. 113)
4. Mutualità
Abbiamo così scoperto la dimensione positiva del mutuo
sostegno in cui non c’è chi aiuta e chi è in difficoltà
ma…
….famiglie che si prendono cura
Famiglie in rete, che danno e ricevono,
nella condivisione della comune avventura umana
e familiare, nella reciprocità,
così che tutti si sentano prima che aiutati
valorizzati
5. Solidarietà
La mutualità è diventata il metodo e la dimensione con
cui vivere la solidarietà: non assistenzialismo.
 L’intuizione che ha mosso le famiglie fondatrici è quella di
considerare la famiglia non oggetto passivo di interventi di
assistenza ma soggetto protagonista del proprio benessere,
 Ciò è possibile là dove la famiglia riesce, ponendosi in rete
con altre famiglie e condividendo la propria esperienza, a
trovare in sé le risorse per affrontare problemi e difficoltà
della vita quotidiana, e, nel mutuo aiuto familiare, a farsi
prossima e accogliente verso famiglie in situazioni di
bisogno.
Famiglie che si prendono cura…
una normalità da sostenere
Tutte le iniziative e i progetti avviati si muovono da
quella intuizione che è diventata una sfida: coinvolgere
famiglie in rete che si prendono cura di altre famiglie,
o, meglio, che si prendono cura reciprocamente,
sostenendosi nella “normalità”. Normalità che, come
sappiamo, è sempre aperta alla fragilità.
Si è sempre cercato di valorizzare le potenzialità delle
famiglie, la loro capacità di generare solidarietà, di
costruire rapporti di prossimità, di amicizia, aiuto
reciproco.
Non c’è solidarietà senza sussidiarietà
 Non è sufficiente intervenire sul bisogno ma occorre curare
anche il come si interviene: non è cioè sufficiente la solidarietà se
non è accompagnata dalla sussidiarietà, che chiama e valorizza
la responsabilità dell'intera comunità, di tutti e di ciascuno,
contribuendo a diffondere una cultura della solidarietà, valori,
stili, atteggiamenti condivisi improntati all'accoglienza e alla
prossimità.
 Occorre richiamare tutta la comunità a una responsabilità sociale
condivisa e diffusa, che non delega al solo ente pubblico o agli
“operatori sociali o del volontariato” l’esercizio della carità, ma
l’assume come proprio stile di vita, in relazioni di prossimità e di
mutuo aiuto.
 Ecco allora che diviene fondamentale puntare sulle reti primarie
di solidarietà, e quindi sulle famiglie, sulla loro capacità di
generare e diffondere solidarietà, nelle proprie dinamiche interne e
nei rapporti con altre famiglie, improntati non a logiche
funzionalistiche ma anzitutto allo scambio di valori e beni
relazionali.
Idee forza delle reti di solidarietà familiare
 Riconoscimento del valore dell’altro
 Reciprocità e mutualità
 Cura delle relazioni
Si rompe il muro dell’isolamento, si evitano derive
assistenzialistiche, si crea coesione sociale e integrazione,
in una parola si produce
COMUNITÀ
(Welfare community)
Non c’è futuro senza solidarietà
“C’è una solidarietà umana da ritrovare nei
nostri paesi e nelle nostre città per uscire
dall’anonimato e dall’isolamento, perché chi
vive momenti di difficoltà non si senta
abbandonato. C’è una nuova primavera sociale
fatta di volontariato, mutuo soccorso,
cooperazione da far fiorire perché insieme, solo
insieme è possibile affrontare e superare le
difficoltà che sperimentiamo e che si
prospettano.” (Cardinale Dionigi Tettamanzi)
RETE DI SOLIDARIETÀ FAMILIARE
CURA DELLE RELAZIONI
FESTE, PRANZI, CENE,
GITE, GIOCHI, STAND,
E…TANTA AMICIZIA
GRUPPO NUOVI
STILI DI VITA
GRUPPO DI ACQUISTO
FAMILIARE
RETE DI
MUTUO AIUTO
FAMILIARE
Famiglie di appoggio
Mamme amiche
GRUPPO DI
RESTITUZIONE
GRUPPO FAMIGLIE
SOLIDALI
INTERVENTI
SOSTEGNO
MATERNITÀ
ASILO
NIDO
CONTRIBUTO
SOLIDALE
(Microcredito)
SERVIZI E
INTERVENTI PER LA
PRIMA INFANZIA E
PER GENITORI
FAMIGLIE
CREANO LAVORO
INCONTRI
PEDAGOGICI
GRUPPI
A.M.A.
LABORATORI
CREATIVI
DOPOSCUOLA
Rete di mutuo aiuto familiare
SE CHIEDO STO MEGLIO
Chiedere o offrire aiuti per la vita domestica e
familiare: trasporti, aiuto per i compiti, accudimento
temporaneo di bambini, piccole riparazioni … ecc
2. Scambi di beni di uso comune, vestiario e
attrezzature per la prima infanzia
3. Scambio delle competenze: orientamenti legali,
sociali, pedagogici, amministrativi, bancari, ecc.
1.
FAMIGLIE DI APPOGGIO
E MAMME AMICHE
Famiglie in particolare difficoltà sono accompagnate da
altre famiglie che si propongono come famiglie di
riferimento. Sempre approccio paritario, con stile
familiare.
Egualmente mamme sole o mamme straniere sono
accompagnate da altre mamme della rete (mamme
amiche).
Le famiglie di appoggio si ritrovano per valutare insieme
i problemi trovati e trovare risorse nella rete stessa o
in quella istituzionale.
GRUPPO DI ACQUISTO FAMILIARE


Acquistare collettivamente prodotti il più possibile
di qualità, a prezzi ridotti, consentendo risparmi
sulla spesa nonché sconti per le famiglie in
maggiore difficoltà economica.
Stabilire contatti diretti con produttori ed esercenti
locali al fine di ottenere un prezzo conveniente ma
equo nonché sconti e possibilità di utilizzo di buoni
acquisto per le famiglie grave difficoltà economica.
GRUPPO DI ACQUISTO FAMILIARE
 Favorire l’incontro e la conoscenza tra le famiglie e
l’attivazione di percorsi di mutuo aiuto e
autopromozione della famiglia.
 Educarsi ad assumere nuovi stili di vita, all’insegna
della sobrietà e solidarietà condivisa, riflettendo
insieme, in incontri mensili, sulle abitudini di
consumo e di spesa, imparando a risparmiare.
CONTRIBUTO SOLIDALE
 Gratuiti microprestiti per alleviare difficoltà economiche
temporanee delle famiglie.
 Le famiglie sono investite di fiducia nel risollevarsi e le si
responsabilizzano nella restituzione del contributo,facendo
capire che restituendo aiutano a loro volta altre famiglie.
 Strumento per una condivisione solidale e responsabile
dell’iniziativa è il “Gruppo di restituzione”. Si crea una sorta
di gruppo di auto mutuo aiuto per chi sta attraversando o è
riuscito a superare situazioni di difficoltà economica. A tutti è
richiesto di restituire in busta chiusa la rata (o quello che
possono dare, giustificandolo) del prestito
GRUPPO NUOVI STILI DI VITA
Chiediamo a tutte le famiglie della rete di partecipare a
incontri mensili (“obbligatori” per chi beneficia di
buoni di acquisto nel GAF o del microcredito),
autogestiti come temi e come conduzione (in qualche
occasione con l’introduzione di qualche amico
“esperto”), per riflettere insieme sulle abitudini di
consumo e di spesa e imparare a risparmiare,
affrontare l’indebitamento, aprirsi all’autoproduzione,
scambiarci consigli per la ricerca di lavoro, ecc.
FAMIGLIE CREANO LAVORO
 Si vuole sperimentare la sostenibilità economica di un’impresa
cooperativistica che occupi i papà e le mamme delle famiglie
della nostra rete attualmente disoccupati.
 Nel frattempo da subito l'Associazione ha creato una squadra di
papà per offrire, fuori mercato nella logica della rete di
solidarietà familiare, servizi già richiesti all’Associazione, quali
sgomberi, pulizie, imbiancature, lavori di manutenzione edile. Si
chiederanno erogazioni liberali o l’adesione alla rete associativa,
con conversione di soldi in “moneta associativa”
 I papà saranno valorizzati con “moneta associativa”, spendibile
per ridurre la quota di restituzione del microcredito, per
rimborsi degli acquisti collettivi del GAF, per ottenere all’interno
della rete associativa servizi messi a disposizione di altre
famiglie: lavaggio macchine, pane fatto in casa, servizio
parrucchiere, ecc..
DOPOSCUOLA E INTERVENTI DI SOSTEGNO
E INTEGRAZIONE PER MINORI STRANIERI
 Il progetto prevede anzitutto un doposcuola, svolto
settimanalmente, il sabato mattina, nei locali
dell'Oratorio, dove si aiutano i bambini
nell'apprendimento della lingua italiana.
 Non si limita al sostegno scolastico dei bambini
stranieri ma punta anche, attraverso questo servizio,
all’integrazione delle loro famiglie nella nostra
comunità, attraverso l’inserimento nella rete di mutuo
aiuto associativa e territoriale
SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA
Asilo “Un Nido per i Belli Anatroccoli”,
erede dei nostri nidi famiglia. Vero e
proprio servizio attivato dalla famiglie
dell’Associazione e ora affidato in gestione a
una cooperativa sociale (Coop. Soc. La
Ruota Onlus).
Interventi a sostegno della maternità
(Progetto “Nella culla c’è un bambino,
fuori…una famiglia)
GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO
PER GENITORI E COPPIE
Con l’aiuto di pedagogiste e psicologhe in funzione di
facilitatori, si promuovono gruppi di auto mutuo
aiuto per genitori e coppie, dove confrontarsi e
raccontarsi le proprie esperienze, con focus scelti dai
partecipanti stessi, così condividendo e socializzando
difficoltà ma anche esperienze positive.
LA RETE TERRITORIALE
È indispensabile per una rete di mutuo aiuto familiare
collegarsi in reti comunitarie e istituzionali più ampie
Le reti di mutuo aiuto familiari hanno bisogno della
comunità, per rimanere aperte e non chiudersi in se stesse,
così come la comunità ha bisogno di queste reti per
diffondere solidarietà
Devono poi sapersi rapportare con i servizi territoriali, sia
collaborando con essi, sia contribuendo alla
programmazione sociale di zona. E i servizi territoriali
comunali devono riconoscere il ruolo delle reti di famiglie,
per cogliere il bisogno nelle sue diverse dimensioni e per
intervenire, in rete, con maggiore efficacia.
La risorsa dell’associazionismo
familiare per la Chiesa
Come esperienze di solidarietà familiare, esse sono capaci
anzitutto di porsi accanto, senza sovrapporsi, alla pastorale
familiare, in un'ottica di sana autonomia laicale,
integrandola con l’attenzione sociale:
si parte dal bisogno, si incontrano e coinvolgono altre
famiglie, senza verificare e chiedere appartenenze ecclesiali
(o parrocchiali), famiglie anche “non regolari”,
“extracomunitarie”, anche scandalosamente musulmane,
diverse... problematiche: sono esperienze che si pongono
come “ponte” tra Chiesa e società, che stanno sul “confine”,
anzi sulla “soglia” delle nostre comunità ecclesiali, per
aprirla e renderla accogliente.
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La rete di solidarietà familiare