ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE «G. MARCONI» FORLI’ Tecnologie chimiche industriali CLASSE 3ACH TUBAZIONI, ELEMENTI DI LINEA, VALVOLE Prof. Roberto Riguzzi TUBAZIONE: è la via lungo la quale scorrono i fluidi, formata dall'insieme di più elementi meccanici: ● Tubi e condutture; ● Giunti; ● Valvole; ● Elementi di compensazione; ● Accessori per i tubi. Ogni elemento meccanico deve corrispondere alla caratteristiche previste dalle norme tecniche di riferimento (dimensioni, resistenza, ecc.): UNI (Italia), ISO (validità mondiale). TUBI O CONDUTTURE Pressione massima di esercizio (sigla PN pressione nominale kgf/cm-2): il tubo scelto deve avere una PN superiore alla pressione massima prevista. Se il fluido è a temperature superiori a 393 K o è presente un fluido aggressivo la PN deve essere moltiplicata per dei fattori correttivi (solitamente 0,8 o 0,64) ● Spessore delle pareti: collegato alla PN ● GIUNTI Sono i collegamenti realizzabili fra i vari pezzi di tubo che formano le linee di trasporto. Devono garantire i medesimi requisiti di resistenza meccanica dei tubi che uniscono. Non devono consentire la fuoriuscita di liquido (o gas). GIUNTI ● ● Giunti a bicchiere: una estremità del tubo finisce con un allargamento della sezione chiamato bicchiere, in cui si inserisce l'estremità con il diametro normale del tubo successivo. All'interno del bicchiere può essere presente una scanalatura per alloggiare una guarnizione (anello circolare in materiale plastico) per garantire la non fuoriuscita del liquido. GIUNTI ● ● ● Giunti a flangia: sono tubi che terminano in entrambi lati con una flangia fissata al tubo con saldatura, avvitamento, chiodatura, mandrinatura. La flangia è una piastra a sezione circolare che presenta una serie di fori di numero,dimensioni e posizioni standard. L'accoppiamento fra due tubi avviene accoppiando le flange e imbullonandole fra loro. Può essere inserita una guarnizione (in materiale polimerico o in metallo) per migliorare la tenuta idraulica. FLANGIA FLANGE ACCOPPIATE CON GURANIZIONE GIUNTI ● Giunti a manicotto: sono costituiti da un cilindro corto, filettato al suo interno (manicotto). Le parti terminali dei due tubi che devono essere uniti sono filettate e si avvitano all'interno del manicotto. SALDATURA È un procedimento che permette il collegamento permanente di parti solide tra loro e che realizza la continuità del materiale. La saldatura nella sua accezione più comune prevede l'uso di calore localizzato tale da fondere il materiale. Tale materiale può essere il componente delle parti stesse che vengono unite, oppure un materiale estraneo ad esse, detto materiale di apporto: nel primo caso si parla di saldatura autogena nel secondo di saldatura eterogena o brasatura. La saldatura realizza un collegamento permanente che si differenzia da altri (ad esempio chiodatura o incollatura), perchè non realizzano la continuità del materiale. L'operazione è irreversibile (per separare i due pezzi devono essere tagliati) e molto delicata, sia per la sicurezza degli operatori, sia per le garanzia di resistenza meccanica e chimica del materiale. I vari materiali metallici presentano attitudine alla saldature molto diverse fra loro. GUARNIZIONI Sono elementi plastici o elastici, poste fra superfici rigide, che permettono la perfetta tenuta compensando la rugosità degli elementi rigidi. I materiali utilizzati possono essere: un metallo più tenero rispetto alle superfici da sigillare, polimeri sintetici (gomme), materiali naturali (gomma, rafia, sughero, ecc). La scelta del materiale dipende dalla temperatura e pressione di esercizio, dalla natura del fluido, dal materiale dei giunti. ELEMENTI DI COMPENSAZIONE Sono tutte quelle soluzioni adottate per contrastare la dilatazione o restringimento delle tubazione a seguito di variazione della temperatura. La dilatazione non deve essere sottovalutata. Anche senza elementi di compensazione, i tubi non devono essere bloccatati troppo rigidamente, per consentire di assorbire la COMPENSATORE A SCATOLA A STOPPA dilatazione. COMPENSATORI A TUBO ONDULATO O A SOFFIETTO COMPENSATORI A GEOMETRIA DI LINEA ACCESSORI PER TUBAZIONI Sono tutti quei pezzi sagomati che servono per realizzare una rete di tubazioni. Fanno parte le curve, i riduttori, i raccordi, i tappi. . VALVOLE Sono tutti quegli organi presenti nelle tubazioni che interrompono, regolano, deviano il flusso del liquido (o fluido) o ne impediscono il riflusso. Le parti fondamentali di una valvola sono: Il corpo: è la parte della valvola situata lungo la tubazione, attraversata dal flusso del liquido. L'otturatore: è l'elemento mobile che fa variare la sezione di passaggio del fluido che attraversa la valvola, fino chiuderla. La riduzione della sezione deve considerare i rischi della cavitazione e di eventuali sovrappressioni. Lo stelo: è collegato all'otturatore, esce dalla valvola e si collega alle apparecchiature che regolano la stessa. Agendo sullo stelo, si muove l'otturatore, modificando la sezione di passaggio della tubazione. Castello o cappello: sorregge lo stelo e garantisce la tenuta della valvola. Dispositivi di manovra : determinano il movimento dello stelo possono essere manuali (esempio volantino e leva) o automatici (esempio motori elettrici o attuatori pneumatici ed elettromagnetici). VALVOLE Le valvole possono servire per: ● ● ● ● Regolazione: controllano la portata del fluido. Esiste una correlazione nota fra il grado di apertura della valvola e la portata del fluido. Possono essere manuali o automatiche (elettriche, oleodinamiche, pneumatiche). Intercettazione: bloccano o deviano il flusso all'interno della tubazione. Solitamente lavorano o tutte aperte o tutte chiuse. Possono essere manuali o automatiche. Sicurezza: aprono automaticamente o con strumenti passivi (comunque senza l'intervento di un operatore) per evitare rotture o malfunzionamento degli impianti quando si superano i parametri di sicurezza della pressione. Ritegno: impongono al liquido di muoversi in una sola direzione. Se il liquido inverte il moto, la valvola chiude impedendone il movimento. Evitano la svuotamento delle pompa centrifughe a battente negativo e i reflussi nelle diverse sezioni dell'impianto. Le valvole di regolazione consentono la graduale e misurata, variazione della portata del flusso. La dipendenza fra il grado di apertura della valvola e la portata con determinato salto di pressione è una caratteristica intrinseca della valvola. Questa caratteristica è espressa come portata % su quella totale in funzione dell'apertura % della valvola. Le valvole caratterizzate dalla curva a sono dette ad apertura rapida. Con la curva b sono valvole ad apertura lineare. Con la curva c sono ad apertura equipercentuale: ad uguali variazioni in valore assoluto della corsa corrisponde sempre la stessa variazione percentuale del coefficiente di flusso sul valore precedente (l'andamento della funzione è logaritmico). VALVOLE A SARACINESCA: l'otturatore è a forma di serranda scorrevole. La saracinesca chiude la valvola scorrendo dall'alto verso il basso. La chiusura è ermetica. A valvola aperta le perdite di carico sono molto basse. Sono le valvole di intercettazione più usate. Possono essere usate anche come valvole di regolazione. VALVOLE A RUBINETTO A MASCHIO: hanno un otturatore tronco conico forato che ruotando di 90° chiudono il flusso. L'otturatore è a comando manuale. L'otturatore può essere anche a sfera. Sono valvole di intercettazione, ma possono essere usate anche come valvole di regolazione. VALVOLA A DISCO E A PISTONE: il movimento dell'otturatore verso l'alto o verso il basso spinto dallo stelo determina l'apertura o la chiusura della valvola. È una valvola di regolazione (valvola a globo). VALVOLA A MEMBRANA L'otturatore non è a diretto contatto con il liquido, ma agisce su una membrana che apre o chiude al flusso. Migliora la tenuta dello stelo ed evita contatti delle parti meccaniche con liquidi aggressivi. Valvole di regolazione VALVOLE A FARFALLA: sono valvole di regolazione. L'otturatore è un disco piatto posto dentro al flusso del liquido che ruota attorno ad un asse diametrale. Sono adatte anche per diametro elevati per le basse perdite di carico. Devono avere sistemi di bloccaggio per resistere alla spinta del liquido. VALVOLE CALIBRATA A SPILLO: Valvola di regolazione, l'otturatore è tronco conico molto affusolato. Il suo movimento fa variare la sezione di passaggio. La valvola di ritegno o di non ritorno (in inglese check valve) è una valvola che permette una sola direzione del flusso. Le più comuni sono a battente, a sfera a disco oscillante. VALVOLA DI RITEGNO A DISCO OSCILLANTE VALVOLA DI RITEGNO A BATTENTE VALVOLA DI RITEGNO A SFERA Valvole di sicurezza: A contrappeso: sono valvole a disco in cui lo stelo è collegato ad un contrappeso. Il contrappeso mantiene chiusa la valvola fino a quando la forza della pressione non solleva l'otturatore, aprendola. A molla: aprono quando la pressione del liquido supera la forza della molla ATTUATORI Il sistema di azionamento di una valvola automatica si chiama attuatore. Trasforma il segnale del sistema di controllo, nell'azione del comando della valvola, determinando l'apertura o chiusura dell'otturatore. I più diffusi sono pneumatici (utilizzano l'aria compressa) o elettromagnetici. Meno diffusi sono gli idraulici (ad olio) e i servomotori elettrici. Gli attuatori pneumatici sono i più diffusi per semplicità e affidabilità. Inoltre non producono scintille come gli attuatori elettrici e possono essere utilizzati anche con fluidi combustibili. Sono comandati ad aria compressa, ma possono utilizzare anche gas inerti (azoto). Per le valvole che lavorano con traslazione dell'otturatore, l'attuatore è costituito da una molla che spinge sullo stelo e da un compartimento a membrana, che spinta dalla pressione del sistema pneumatico (che può variare tra 0,2 e 1,0 ate), contrasta la spinta della molla. Gli attuatori pneumatici sono i più diffusi per semplicità e affidabilità. Inoltre non producono scintille come gli attuatori elettrici e possono essere utilizzati anche con fluidi combustibili. Sono comandati ad aria compressa, ma possono utilizzare anche gas inerti (azoto). Per le valvole che lavorano con traslazione dell'otturatore, l'attuatore è costituito da una molla che spinge sullo stelo e da un compartimento a membrana, che spinta dalla pressione del sistema pneumatico (che può variare tra 0,2 e 1,0 ate), contrasta la spinta della molla. Questi attuatori possono essere: “aria apre”, se la pressione pneumatica apre la valvola e in mancanza di aria la valvola chiude automaticamente; “aria chiude”, se la pressione pneumatica chiude la valvola e in mancanza di aria la valvola apre automaticamente. VALVOLA CON TRASLAZIONE DELL'OTTURATORE ARIA CHIUDE ARIA APRE ARIA APRE ARIA CHIUDE VALVOLA CON TRASLAZIONE DELL'OTTURATORE VALVOLA CON ROTAZIONE DELL'OTTURATORE ATTUATORI ELETTROMAGNETICI: sono costituiti da un solenoide che, quando eccitato da una corrente elettrica, attira lo stelo della valvola determinando la rotazione dell'otturatore. Sono utilizzati principalmente in valvole di intercettazione di piccole dimensioni con due sole posizioni (tutto aperto – tutto chiuso). Un solenoide è una bobina di forma cilindrica formata da una serie di spire circolari molto vicine fra loro e realizzate con un unico filo di materiale conduttore. EIETTORE FLUIDO PRIMARIO O MOTORE ASPIRAZIONE – FLUIDO SECONDARIO Funziona con il principio del tubo di Venturi. Il fluido primario (vapore o acqua) arriva all'eiettore con una velocità certa. È costretto ad attraversare un ugello, il cui restringimento determina una caduta di pressione che aspira il fluido secondario (in base all'equazione di Bernoulli). Dopo il restringimento la sezione si riallarga facendo diminuire la velocità dei fluidi. È usato per creare il vuoto o per trasportare fluidi al posto delle pompe.