Chimica ambientale Rita Giovannetti Chimica dell'ambiente REACH & CLP La Scienza ambientale La Scienza ambientale • L’atmosfera è il sottile strato di gas che circonda la superficie terrestre. • L’idrosfera contiene l’acqua terrestre. • La geosfera è composta dalla terra solida, compreso il suolo che sostiene la vita della maggior parte delle piante. • Tutti gli esseri viventi della terra compongono la biosfera. Chimica dell’ambiente • • • • • • • La chimica dell’ambiente lo studio delle sorgenti, delle reazioni, del trasporto, degli effetti del destino delle specie chimiche in acqua, suolo e aria degli effetti della tecnologia su di essi. • la chimica dell’ambiente: interazioni tra acqua ,aria, terra, vita e tecnologia. Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia Acqua • Sostanza di importanza vitale in tutte le parti dell'ambiente. • Copre il 70% circa della superficie della Terra. • Si trova in tutte le sfere dell'ambiente. • E’ parte essenziale di tutti i sistemi viventi ed è il mezzo dal quale la vita si è evoluta e in cui esiste. • L'energia e la materia sono trasportate dall'acqua. Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia Acqua • L'acqua scioglie i costituenti solubili dei minerali e li trasporta • Trasporta il nutrimento per le piante dal suolo all'interno di esse, attraverso le radici. • L'energia solare viene trasportata come calore latente e rilasciata sulla terra emersa. • Il rilascio del calore latente fornisce l'energia che trasporta il calore dalle regioni equatoriali verso i poli terrestri causando fortissime tempeste. Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia Aria ed atmosfera • L'atmosfera è un mantello protettivo che alimenta la vita sulla Terra e la protegge dall'ambiente ostile dello spazio. • è la sorgente di biossido di carbonio e di ossigeno • fornisce l'azoto per i batteri fissatori • come parte fondamentale del ciclo idrologico, trasporta l'acqua dagli oceani alla terra emersa • ha una funzione protettiva per la vita, • stabilizza la temperatura della Terra Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia II suolo • Litosfera: mantello più esterno e dalla crosta • è estremamente sottile, se paragonata al diametro terrestre, e varia tra i 5 e i 40 Km di spessore. Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia II suolo…. la geologia è la scienza della geosfera: • parte minerale della crosta terrestre. • l'acqua, coinvolta nella erosione delle rocce e nella formazione dei minerali, l'atmosfera e il clima, che hanno profondi effetti utilizza • la chimica per spiegare la natura e il comportamento dei materiali geologici, • la fisica per spiegare il loro comportamento meccanico • la biologia per spiegare le mutue interazioni tra geosfera e biosfera. Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia II suolo • La tecnologia moderna ha una profonda influenza sulla geosfera. • La parte più importante della geosfera, è il suolo • Sul suolo crescono le piante e, virtualmente, tutti gli organismi terrestri dipendono da esso per la loro esistenza. • La produttività del suolo è fortemente influenzata dalle condizioni ambientali e dagli eventuali inquinanti presenti. Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia La vita • La biologia è la scienza della vita. • Essa è basata sulle specie chimiche sintetizzate biologicamente • è una componente chiave della scienza e della chimica dell'ambiente. • per guardare alla biosfera dal punto di vista delle popolazioni delle diverse specie Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia La vita l'ecologia • è lo studio dei fattori ambientali che influiscono sugli organismi e del modo in cui gli organismi interagiscono con questi fattori e tra di loro. Ecosistema: • insieme degli organismi mutuamente interagenti e dell'ambiente in cui vengono scambiati materiali in modo essenzialmente ciclico, • possiede componenti fisiche, chimiche e biologiche, insieme a fonti energetiche e percorsi di scambio di energia e materiali. Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia La tecnologia • La tecnologia tratta dei modi in cui gli uomini lavorano con i materiali e l'energia. • usata per benessere e sopravvivenza. • è essenziale nello studio della scienza dell'ambiente, a causa della sua enorme influenza su di esso. • La sfida è adoperare la tecnologia tenendo conto dell'ambiente Acqua, aria, suolo, vita, tecnologia La tecnologia • La tecnologia, applicata correttamente, può risultare enormemente positiva per la salvaguardia dell'ambiente. • La più scontata delle sue applicazioni è il controllo dell'inquinamento dell'acqua e dell'aria nella prevenzione nella formazione degli inquinanti. • La tecnologia dovrà essere sempre più utilizzata per sviluppare processi altamente efficienti. Energia e cicli energetici • I cicli biogeochimici, e virtualmente tutti i processi che avvengono sulla Terra, sono azionati dall'energia proveniente dal sole. • Il sole praticamente emette radiazioni come un corpo nero, • trasmette energia alla Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica • L'energia nei sistemi naturali viene trasferita come calore • Questi trasferimenti sono governati dalle leggi della termodinamica. Energia e cicli energetici • La prima legge della termodinamica stabilisce che, anche se l'energia può essere trasferita o trasformata, essa viene conservata e non persa. • La seconda legge della termodinamica descrive la tendenza al disordine nei sistemi naturali: ogni volta che l'energia viene trasformata, una parte viene dissipata Energia e cicli energetici Luce e radiazioni elettromagnetiche • L'energia può essere trasportata attraverso lo spazio alla velocità della luce, come radiazione elettromagnetica • Le radiazioni elettromagnetiche, in particolare la luce, sono di massima importanza nel considerare l'energia nei sistemi ambientali. Energia e cicli energetici Luce e radiazioni elettromagnetiche • La radiazione elettromagnetica ha un carattere ondulatorio. • Le onde si muovono alla velocità della luce, e, ed hanno lunghezza d'onda (λ), ampiezza, e frequenza (υ) caratteristiche. • λ υ=c Energia e cicli energetici Luce e radiazioni elettromagnetiche • le radiazioni elettromagnetiche hanno anche carattere di particelle: l'energia radiante può essere assorbita o emessa solo in pacchetti discreti chiamati quanti o fotoni. • L'energia ogni fotone è data da: E = h υ dove h è la costante di Planck, 6,63x10-34 Js (joule x secondi). • l'energia di un fotone è tanto maggiore quanto maggiore è la frequenza dell'onda ad esso associata (e quanto minore è la lunghezza d'onda). Energia e cicli energetici Flusso di energia e fotosintesi nei sistemi viventi • Mentre i materiali vengono riciclati attraverso gli ecosistemi • il flusso di energia utile può essere visto essenzialmente come un processo a senso unico. • L'energia solare incidente può essere considerata come energia ad alta forza Energia e cicli energetici Flusso di energia e fotosintesi nei sistemi viventi • l'energia solare catturata dalle piante verdi stimola la clorofilla, che permette quei processi metabolici che producono i carboidrati da acqua e biossido di carbonio. Sole Clorofilla energetica Assorbimento energia solare Acqua Trasferimento di energia attraverso ATP ad alta energia Ossigeno O2 Carboidrati CH2O Biossido di carbonio Sintesi di carboidrati Impatto umano e inquinamento • L'inquinamento dell'ambiente può essere suddiviso in inquinamento dell'acqua, inquinamento dell'aria ed inquinamento del suolo. • Queste tre aree sono tutte collegate tra loro. • Per esempio, alcuni gas immessi nell'atmosfera possono essere convertiti in acidi forti attraverso processi chimici atmosferici, quindi ricadere sulla terra come piogge acide ed inquinare l'acqua abbassandone il pH. • I rifiuti pericolosi, laddove impropriamente scaricati, possono permeare nell'acqua di falda, che può essere immessa come acqua inquinata nei fiumi. Impatto umano e inquinamento • inquinante è quella di una sostanza presente in concentrazione maggiore rispetto a quella naturale, che ha un netto effetto dannoso sull'ambiente • Le sostanze contaminanti, che non sono classificate come inquinanti a meno che non abbiano qualche effetto dannoso, comportano delle deviazioni dalla normale composizione dell'ambiente. • Ogni inquinante ha origine da una sorgente. • La sorgente è particolarmente importante perché generalmente è il luogo più logico per eliminare l'inquinamento. • Dopo che un inquinante è stato rilasciato da una sorgente, esso può agire su di un recettore. Impatto umano e inquinamento • Il recettore è qualsiasi cosa su cui l'inquinante ha effetto. • se l'inquinante ha vita lunga, può essere immagazzinato in un sink (pozzo). • un muro di calcare può essere un sink per l'acido solforico proveniente dall'atmosfera, a causa della reazione: • CaCO3 + H2SO4 -> CaSO4 + H2O + CO2 Tecnologia: problemi e soluzioni • La moderna tecnologia ha fornito i mezzi per una massiccia alterazione dell'ambiente e per il suo inquinamento. • Tuttavia essa, applicata in modo intelligente ed unitamente ad una buona conoscenza delle problematiche dell'ambiente, può anche fornire i mezzi per trattare i problemi dell'inquinamento e della degradazione dell'ambiente. Nonostante tutti i problemi che comporta, la tecnologia basata sulle solide fondamenta della scienza dell'ambiente può essere efficacemente utilizzata per risolvere i problemi dell'ambiente. Minimizzare l’impatto ambientale • un generico processo di produzione con una accurata progettazione in modo da minimizzare l’impatto ambientale Reagenti Contaminanti (impurezze) Mezzi di reazione (acqua, solventi organici) Emissioni atmosferiche Processi produttivi Riciclo Catalizzatori Prodotti e sottoprodotti utili. Scarichi che possono richiedere trattamenti Sottoprodotti recuperati Acque di scarico Solidi e liquami Minimizzare l’impatto ambientale • Sistemi di controllo computerizzati • Uso di materiali che minimizzino i problemi di inquinamento • Processi e materiali che consentano il massimo di riciclaggio e minima produzione di sottoprodotti. • Trattamento biologico dei rifiuti. • Uso di migliori catalizzatori. Cicli della materia Atmosfera Biosfera Geosfera Antroposfera Idrosfera Ciclo generale che mostra lo scambio di materia tra atmosfera, biosfera, antroposfera, antroposfera, geosfera e idrosfera. Cicli della materia Massa di neve, ghiaccio Infiltrazione verso acqua sotterranea Acqua sotterranea Cicli della materia Scambio di materiali tra le possibili sfere dell'ambiente Da A Atmosfera Idrosfera Biosfera Geosfera Antroposfera Atmosfera - H2O 02 H2S, partic. SO2,CO2 Idrosfera H2O - {CH20} Soluti minerali Inquinanti delle acque Biosfera O2, CO2 H2O - Nutrienti minerali Fertilizzanti Geosfera H2O H2O Materiale organico Antroposfera O2, N2 H2O Alimenti Rifiuti pericolosi Minerali - Cicli endogeni ed esogeni • Cicli endogeni: rocce del sottosuolo di vario tipo • Cicli esogeni: sulla superficie della Terra con componenti dell'atmosfera. • Sedimenti e suolo: equamente ripartiti tra i due cicli e costituiscono l'interfaccia principale tra essi. Cicli endogeni ed esogeni Atmosfera Biosfera Idrosfera Sedimenti Suolo Roccia sedimentaria Roccia Ignea Roccia metamorfica Magma Cicli endogeni ed esogeni • Cicli biogeochimici : carbonio, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. • cicli esogeni: l'elemento in questione realizza parte del ciclo stesso nell'atmosfera (O2 per l'ossigeno, N2 per l'azoto, CO2 per il carbonio). • Altri, in particolare il ciclo del fosforo, non possiedono componenti gassose e sono endogeni. • Tutti i cicli di sedimentazione coinvolgono soluzioni saline o soluzioni del suolo che contengono sostanze rilasciate da minerali erosi: – si possono depositare come formazioni minerali – oppure possono essere assorbite dagli organismi come nutrienti. Cicli Biogeochimici • Carbonio, idrogeno, ossigeno, fosforo, azoto, zolfo e tutti gli altri elementi essenziali per la vita: circolano tra l’ambiente fisico e quello vivente degli organismi • Il flusso di energia attraverso gli ecosistemi è unidirezionale: ogni ecosistema ha bisogno di una fonte costante di energia “fresca”. • Ogni elemento ha il suo ciclo e, questi cicli sono in relazione tra di loro Cicli Biogeochimici • Nella Biosfera gli elementi chimici passano continuamente dagli esseri viventi all’ambiente fisico e viceversa. • Passaggio di elementi da un organismo all’altro: catene alimentari, trasporto nell’ambiente fisico. Cicli Biogeochimici Energia solare X in forma semplice Produttori Aria Terra X in forma complessa Consumatori Acqua X in forma complessa Serbatoi Decompositori X in forma semplice La natura ciclica del movimento di un ipotetico elemento X. Le linee tratteggiate indicano cammini alternativi o meno comunemente usati. Cicli Biogeochimici Energia solare X in forma semplice Produttori Aria Terra X in forma complessa Consumatori Acqua X in forma complessa Serbatoi Decompositori X in forma semplice La natura ciclica del movimento di un ipotetico elemento X. Le linee tratteggiate indicano cammini alternativi o meno comunemente usati. Cicli Biogeochimici • C’è una stretta interdipendenza dei componenti abiotici (non viventi) e biotici della biosfera. • Gli organismi viventi: • fanno avvenire maggior parte delle reazioni chimiche che trasformano un elemento essenziale durante il suo ciclo. • mediano molte delle reazioni chimiche che così possono avvenire con efficienza. • forniscono molti dei cammini di reazione. Cicli Biogeochimici Stabilità: • più di un percorso in ogni ciclo • fermate intermedie o cicli contenuti in altri cicli nei percorsi. • i percorsi alternativi mantengono il funzionamento stabile di un ciclo e, se un percorso è impedito, il flusso può continuare attraverso altri percorsi. Più percorsi vi sono entro un ciclo, migliori sono le probabilità che non si abbia accumulo o carenza dell’elemento in alcun punto. • in un ciclo l’aumento o la diminuzione del moto di un elemento attraverso un cammino è compensato da variazioni di velocità di flusso attraverso altri cammini. Cicli Biogeochimici POOL DI RISERVA E POOL DI SCAMBIO • Ciascun ciclo può essere diviso in due compartimenti o "pools“, caratterizzati da vari tassi di scambio fra di loro: • pool di riserva, che costituisce il componente più ampio,meno attivo e generalmente non-biologico • pool di scambio (pool labile), una porzione più piccola, più attiva ed in rapido movimento tra gli organismi e l'ambiente POOL DI RISERVA POOL DI SCAMBIO Cicli Biogeochimici • In base alla localizzazione del pool di riserva, i cicli biogeochimici vengono distinti in: • gassosi, dove il pool di riserva è l'atmosfera o l'idrosfera es: ciclo dell'azoto ciclo dell'acqua ciclo del carbonio • sedimentari, dove l'elemento è presente in una riserva localizzata nella litosfera es: ciclo del fosforo ciclo dello zolfo ciclo del ferro Cicli Biogeochimici Differenze tra cicli gassosi e sedimentari I cicli sedimentari: • più semplici, • meno percorsi diversi • sono seriamente danneggiati più facilmente dei cicli gassosi. • le sostanze nutrienti tendono a essere meno facilmente disponibili agli organismi viventi di quelle dei cicli gassosi. • insufficiente riciclaggio • meno bilanciati. Ciclo del carbonio CO2 atmosferica Biodegradazione Solubilizzazione e processi chimici Fotosintesi C inorganico solubile prevalentemente HCO3- C fissato (CH2O) e C xenobiotico Xenobioti prodotti da materie prime di origine petrolifera Dissoluzione come CO2 disciolta Precipitazione chimica e incorporazione del carbonio minerale nelle conchiglie Processi biogeochimici C organico fissato: idrocarburi, CxH2x .. C inorganico insolubile prevalentemente CaCO3 e CaCO3 *MgCO3 Ciclo del carbonio • il carbonio viene trasferito in sistemi biologici e infine nella geosfera e nell'antroposfera in forma di carbon fossile e di combustibile fossile: – attraverso l'energia solare • il carbonio organico o biologico, {CH2O}, è contenuto in molecole ricche di energia, che possono reagire con molecole di ossigeno, O2, per riformare il biossido di carbonio e produrre energia: – in un organismo ciò può avvenire biochimicamente attraverso la respirazione aerobica, – oppure può avvenire attraverso una combustione, come quando viene bruciato del carbone o del combustibile fossile. Ciclo del carbonio Nel ciclo del carbonio sono fortemente coinvolti microrganismi mediatori in cruciali reazioni biochimiche…. •Le alghe fotosintetiche fissano il carbonio predominante in acqua: –quando esse consumano CO2 il pH dell'acqua sale, favorendo la precipitazione di CaCO3 e di CaCO3*MgCO3. •Il carbonio organico fissato dai microrganismi: –viene trasformato da processi biogeochimici in petrolio fossile, kerogene, carbone e lignite. Ciclo del carbonio • Nel ciclo del carbonio sono fortemente coinvolti microrganismi mediatori in cruciali reazioni biochimiche…… • Il carbonio organico delle biomasse, del petrolio e delle sorgenti xenobiotiche – viene degradato da microrganismi e riportato in atmosfera come CO2. • Gli idrocarburi come quelli contenuti nel petrolio grezzo, e alcuni idrocarburi ottenuti per sintesi: – vengono degradati da microrganismi. – meccanismo importante nell'eliminazione degli idrocarburi inquinanti, come quelli che sono stati immessi accidentalmente in acqua o sul suolo. Ciclo dell’azoto Scariche elettriche, combustione ad alta temperatura N2 Fissazione biologica NO O2 Proteine negli organismi fissatori Fissazione industriale Batteri denitrificanti NO2 N2O H2O Organismi in decomposizione Sintesi di proteine e amminoacidi Proteine vegetali e animali prodotti di rifiuto NH3 NH4+ Batteri nitrificanti Batteri nitrificanti NO2Riduzione catalizzata da enzimi in organismi superiori NO3Riduzione catalizzata da enzimi Organismi in decomposizione La freccia tratteggiata rappresenta un cammino meno importante. L’importanza di ogni serbatoio e di ogni cammino dipende dal particolare ecosistema considerato. Ciclo dell’azoto Stato di Formula ossidazione Nome +5 Pentossido di diazoto Acido nitrico Ione nitrato Diossido di azoto Acido nitroso Ione nitrito Ossido di azoto Ossido nitroso Azoto Ammoniaca Ione ammonio α-ammino acidi Ammidi Proteine +4 +3 +2 +1 0 -3 N2O5 HNO3 NO3NO2 HNO2 NO2NO N2O N2 NH3 NH4+ Forme ossidate Forme ridotte Ciclo dell’azoto • serie di reazioni di ossidazione e di riduzione dell’azoto e di alcuni suoi composti. • avvengono per azione degli organismi viventi (piante verdi, alghe, batteri, funghi) – che forniscono o l’energia per produrre molte reazioni o sostanze che accelerano le reazioni, o entrambi le cose. • Il ciclo è pertanto un’interazione intima tra organismi viventi e l’ambiente fisico: – il benessere dell’uno dipende dall’altro. Ciclo dell’azoto Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti • Nel ciclo dell’azoto, l’azoto libero, o elementare, esiste quasi esclusivamente nell’aria: – l'atmosfera è infatti costituita per il 78 % in volume di azoto elementare, N2 • Certi composti dell’azoto sono localizzati nel terreno e nell’acqua. • L'azoto, è un costituente essenziale delle proteine. • La molecola N2 è molto stabile, – Per rompere una molecola di N2 occorrono 225 kcal di energia: – N2 + 225kcal 2N – Ciò avviene quindi attraverso processi altamente energetici, come ad esempio scariche elettriche. Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti Fissazione • L’azoto molecolare N2non può essere usato direttamente ma viene fissato, da processi biochimici mediati da microrganismi – lo trasformano in composti solubili in acqua (NO3-, NH4+ e NH3) e quindi assimilabili dagli organismi attraverso il ciclo biogeochimico – mediante l’uso di enzimi per accelerare le reazioni Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti •L’azoto rientra nell’ambiente in parecchi modi –la via più ovvia è attraverso la morte degli organismi. •I loro corpi vengono decomposti da funghi e batteri: – che rilasciano ammoniaca e ioni ammonio •i quali poi con un processo chiamato nitrificazione –possono essere utilizzati per la formazione di nitrati Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti Nella nitrificazione si distinguono •i batteri nitrificatori, – che trasformano l'ammoniaca in nitriti (NO2-), •i batteri nitratatori, – che, a loro volta, ossidano i nitriti e contribuiscono alla produzione dei nitrati (NO3-). Ciclo dell’azoto Chimica dell’azoto e dei suoi composti •Nel corso della decomposizione avviene la denitrificazione, sempre a opera di batteri (anaerobi eterotrofi) – attraverso la quale gli ossidi di N sono ridotti ad azoto molecolare o a biossido di azoto – quindi restituiti all’atmosfera. Ciclo dell’azoto •Autoregolazione •Il ciclo dell’azoto è auto-regolante: – può mantenere l’equilibrio – vi è poco accumulo o impoverimento di azoto nei serbatoi dell’ecosistema. •L’unico squilibrio nel bilancio: – riguarda la perdita di azoto organico che finisce nei sedimenti marini profondi e inaccessibili. Ciclo dell’azoto •Autoregolazione • I nitrati formati in questi sedimenti per azione batterica: – possono nel tempo essere riportati alla superficie della terra per formare depositi concentrati di nitrati. – In altri casi, i meccanismi naturali del ciclo sono incapaci di ristabilire l’equilibrio. Ciclo dell’azoto •Autoregolazione •L’attività antropica ha creato disequilibri locali alterando la quantità di ione nitrato negli ecosistemi: – sia togliendo nitrati da alcuni ecosistemi – che aggiungendo troppi nitrati ad altri ecosistemi con inevitabile cattiva distribuzione e accelerazione di vari percorsi del ciclo – Influenzando anche altri cicli. Ciclo dell’azoto Energia nel ciclo dell’azoto • muovendosi nel suo ciclo l’azoto subisce una serie di ossidazioni e riduzioni. • la riduzione dell’azoto molecolare e combinato ad altre forme di azoto richiede energia –che è fornita direttamente o indirettamente da microrganismi associati nella trasformazione. •Inversamente, l’ossidazione dell’azoto combinato libera energia che può essere utilizzata dagli organismi; –questo perché reagisce con l’ossigeno molecolare che prende parte alla maggior parte delle reazioni redox. –In tali reazioni l’ossigeno molecolare riceve elettroni da un atomo meno elettronegativo come carbonio e azoto ossidandoli. Ciclo dell’azoto •Energia nel ciclo dell’azoto •In tali trasformazioni la perdita di energia come calore è inevitabile – quindi, per il funzionamento ininterrotto del ciclo è importante un continuo rifornimento di energia. •Mentre l’azoto circola in modo ciclico, – l’energia è dissipata come calore che non può essere utilizzato dagli organismi – Il flusso di energia è unidirezionale mentre quello dei nutrienti è ciclico. Ciclo dell’ossigeno Ciclo del fosforo Ciclo dello zolfo Riepilogo •I cicli del carbonio, zolfo e azoto contengono composti gassosi –che permettono agli elementi di circolare attraverso un cammino atmosferico e sono legati tra loro attraverso i cicli dell’ossigeno e dell’acqua. Se è attivo l’uno, sono attivi anche gli altri. •Maggiore è il numero di cammini alternativi esistenti nel ciclo biogeochimico di un elemento tra un punto all’altro – meglio quel ciclo sarà capace di adattarsi a piccoli disturbi di breve durata, e più perfetto sarà quel ciclo. •I cicli gassosi tendono ad essere autoregolanti mentre quelli sedimentari lo sono di meno: –a causa della loro natura più semplice e alla loro tendenza a perdere il loro elemento in sedimenti, dove l’elemento è inaccessibile agli organismi e al riciclaggio. ATMOSFERA TERRESTRE INQUINAMENTO ATMOSFERICO ATMOSFERA TROPOSFERA Va dal livello del mare fino a 11 km di altitudine a diretto contatto con litosfera e idrosfera. A questo livello avvengono i fenomeni orizzontali e verticali delle masse d’aria. climatici: movimenti Lo strato d’aria a più diretto contatto con la superficie terrestre fino ad 1Km di altezza è caratterizzato da un buon mescolamento dovuto ai moti convettivi. Durante la notte lo spessore è ridotto dalle maggiori condizioni di stabilità dell’aria: la presenza di alcuni contaminanti in prossimità del suolo può essere maggiore durante la notte!! STRATOSFERA ATMOSFERA Arriva a 50 km circa Si verifica un aumento di temperatura che stabilizza il movimento delle particelle di aria verso l’alto e quindi il mescolamento verticale. Il flusso di aria è prevalentemente orizzontale. Poiché non vi è pioggia per pulire l’atmosfera dai contaminanti, questi permangono per tempi molto lunghi e possono spostarsi per grandi distanze. E’ caratterizzata dalla presenza di un sottile strato di ozono responsabile dell’assorbimento della radiazione ultravioletta proveniente dal sole. MESOSFERA ATMOSFERA Va da 50 a 85 km circa. Il gradiente di temperatura si inverte nuovamente. Si hanno rapidi mescolamenti verticali. TERMOSFERA ATMOSFERA Va da 85 a 500 km circa. L’aria è altamente rarefatta. ESOSFERA ATMOSFERA Oltre i 500 km di altezza. Le molecole possono sfuggire all’attrazione gravitazionale e perdersi nello spazio COMPOSIZIONE DELL’ATMOSFERA 78% Ossigeno Azoto Altro 21% 1% Nell’atmosfera. • l'acqua è variabile da 0.1 a 5%, • materiale particellare o polveri. • moltissime specie presenti a livelli di concentrazione che vanno da (ppb) fino a poche (ppt) •hanno una grossa rilevanza nel determinare le proprietà chimiche, fisiche dell’atmosfera stessa. INQUINAMENTO ATMOSFERICO presenza nell'atmosfera di sostanze che causano un effetto misurabile sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui diversi materiali. Queste sostanze di solito non sono presenti nella normale composizione dell’aria, oppure lo sono ad un livello di concentrazione inferiore. Gli inquinanti vengono solitamente distinti in due gruppi principali: quelli di origine antropica, cioè prodotti dall’uomo, e quelli naturali. INQUINANTI Primari sono gli inquinanti che vengono immessi direttamente nell’ambiente in seguito al processo che li ha prodotti. Secondari sono invece quelle sostanze che si formano dagli inquinanti primari (sia antropogenici che naturali) a seguito di modificazioni di varia natura causate da reazioni che, spesso, coinvolgono l’ossigeno atmosferico e la luce. INQUINANTI PRIMARI I principali sono quelli emessi nel corso dei processi di combustione di qualunque natura: il monossido di carbonio, il biossido di carbonio, gli ossidi di azoto (NOx), le polveri, gli idrocarburi incombusti, anidride solforosa. TRASFORMAZIONI inquinanti primari Processi di diffusione, trasporto e deposizione. Processi di trasformazione chimico-fisica che possono portare alla formazione degli inquinanti secondari. DISPERSIONE, RIMOZIONE Dispersione: da fenomeni di diffusione turbolenta di trasporto delle masse d’aria. Rimozione: è deposizione. determinata dai vari processi di Dispersione e rimozione processi meteorologici che regolano il comportamento delle masse d’aria nella troposfera. Microinquinanti organici in fase gassosa Il ciclo vitale delle sostanze troposfera è determinato: chimiche nella • dalla distribuzione territoriale • dall’intensità emissiva delle sorgenti primarie, • dai processi di veicolazione attraverso i venti, e delle acque superficiali e sotterranee, • dall’intervento dell’uomo • dai meccanismi di conversione chimica e rimozione. … Microinquinanti organici in fase gassosa… •il radicale ossidrile (OH.) • la sorgente primaria: il processo di fotolisi dell’ozono troposferico • altre importanti specie ossidanti • radicale ossidrile • all’ozono • l’ossigeno atomico (O), • il radicale idroperossile (HO2) • il radicale nitrato (NO3). … Microinquinanti organici in fase gassosa… Le possibili vie di rimozione atmosferica: • la fotolisi diretta • la reazione con ozono • l’attacco diurno da parte del radicale OH • quello notturno da parte del radicale nitrato. Chimica della Stratosfera Lo strato di ozono è una regione dell’atmosfera che rappresenta il naturale schermo della terra alle radiazioni solari essendo in grado di filtrare le radiazioni UV. La quantità totale di ozono che ci sovrasta in qualsiasi punto dell’atmosfera è espressa in unità Dobson (DU). Una unità Dobson (DU) equivale ad uno strato di ozono puro dello spessore di 0.01 mm alla densità che questo gas possiede pressione esistente all’altezza del suolo (1 atm). I processi chimici alla base della diminuzione dello strato di ozono e di altri processi che si verificano nella stratosfera sono alimentati dall’energia contenuta nella luce solare. Assorbimento della luce Attivazione delle molecole Reattività chimica Le sostanze differiscono moltissimo fra loro per la propensione ad assorbire luce di una data lunghezza d’onda differenze dei livelli energetici degli elettroni. Lunghezza d’onda (nm) Intervallo principale <50 Raggi X Lunghezza d’onda (nm) Subintervallo 50 200 UV-C Ultavioletto 280 UV-B 320 UV-A 400 400 Violetto Visibile Rosso 750 750 4000 Radiazioni IR termiche Infrarosso 10000 Spettro di assorbimento Rappresentazione grafica della frazione di luce che può essere assorbita da una data molecola. O2 125-175 nm O3 220-320 nm PRINCIPI DI FOTOCHIMICA … L’energia E di un fotone è in relazione con la frequenza e la lunghezza d’onda della luce: E = hν ν E = hc/λ λ h = costante di Planck = 6,626x10-34 J s c = velocità della luce nel vuoto = 2,998x108 ms-1 PRINCIPI DI FOTOCHIMICA … nm kJ/moli 220 544 290 413 320 374 400 299 750 160 Energie dei fotoni della luce di differenti lunghezze d’onda. PRINCIPI DI FOTOCHIMICA … Nel caso della luce UV-Vis, le energie fotoniche sono dello stesso ordine di grandezza dell’entalpia della reazioni chimiche comprese quelle che dissociano atomi dalle molecole. Una reazione innescata da un imput di energia sotto forma di energia luminosa viene detta reazione fotochimica PRINCIPI DI FOTOCHIMICA … Molecole che assorbono luce in genere non trattengono molto a lungo l’eccesso di energia. In una piccola frazione di secondo le molecole * devono utilizzare l’energia acquisita per reagire fotochimicamente * dissiparla come energia termica per collisione con le molecole vicine * aumentare la loro energia cinetica. FORMAZIONE E DISTRUZIONE NON CATALITICA DELL’OZONO La reazione di formazione dell’ozono nella stratosfera genera calore sufficiente per influenzare la temperatura in questa regione dell’atmosfera. Al disopra della stratosfera l’aria è assai sottile La concentrazione delle molecole di O2è così bassa che gran parte dell’O2, esiste in forma atomica O in seguito a fotodissociazione di molecole di O2 O2 + hν ν (200-280 nm) → 2 O Gli atomi di ossigeno formati finiscono per collidere e riformare O2 2 O → O2 che va ancora incontro a fotodissociazione. Nella stratosfera L’intensità della luce UV-C è assai minore: gran parte di essa è filtrata da parte dell’O2 sovrastante. L’aria è più densa con maggiore concentrazione di O2. Gran parte dell’ossigeno stratosferico: è in forma di O2 piuttosto che di ossigeno atomico. O + O2 → O3 + calore Fonte di tutto l’ozono presente nella stratosfera Nella parte inferiore della stratosfera La concentrazione di O2 è maggiore che nella parte superiore. La radiazione UV sono filtrate prima: è poca la quantità di ossigeno dissociata e poca la quantità di O3 formata. La densità dell’O3 raggiunge il massimo dove è più alto è il prodotto tra l’intensità della radiazione UV-C e la concentrazione di O2. Gran parte dell’O3 è localizzato tra 15 e 35 Km di altezza cioè si situa nella parte inferiore e intermedia della stratosfera, regione nota come strato di ozono. Il massimo di densità dell’ozono si trova: a circa 25 Km di altezza al disopra delle aree tropicali, a 21 km di altezza alle latitudini intermedie, a 18 Km a livello delle regioni subartiche. Per dissipare l’energia termica generata nelle collisioni tra ossigeno atomico (O) e quello molecolare (O2) che producono O3 è necessaria una terza molecola M (quale l’N2): O + O2 + M → O3 + M + calore Tale liberazione di calore è la causa della maggiore temperatura della stratosfera rispetto a quella dell’aria sovrastante e sottostante. La stratosfera è quindi definita come la regione dell’atmosfera compresa tra questi due confini di temperatura in cui si ha un’inversione termica. Nella stratosfera l’aria è stratificata perché il mescolamento verticale è lento per il fatto che l’aria fredda con maggiore densità non sale spontaneamente per effetto della forza di gravità. La distruzione dell’O3 ad opera della radiazione UV di lunghezza d’onda minore di 320 nm: ν (λ λ < 320nm) → O2 + O* O3 + hν L’atomo O* si trova in uno stato eccitato a più alta energia e, se non reagisce con altri atomi tale energia viene persa. Le reazioni possibili di O* O* + O2 → O3 O* + O3 → 2 O2 reazione molto lenta RIASSUMENDO… L’O3 della stratosfera viene continuamente formato, decomposto e riformato durante le ore diurne. Viene prodotto in virtù della presenza delle radiazioni UV-C (200-280 nm) viene provvisoriamente distrutto: quando filtra gli UV-B e UV-C: quando reagisce con atomi di ossigeno …RIASSUMENDO L’O3 non si forma al di sotto della stratosfera per la mancanza degli UV-C al di sopra dove predominano atomi di ossigeno che si ricombinano a formare O2 . … quindi … stratosfera troposfera