oggi 03/2015 www.samaritani.ch Il sangue pagine 10, 13 e 16 Reportage Il pioniere del soccorso alpino pagina 4 Buono a sapersi Cellule staminali contro la leucemia pagina 16 Associazione Assemblea ASSTM il 29 marzo a Rivera pagina 20 AU UVE NO Soutien-gorge seyant et sans couture Si confortable que vous pourriez dormir avec! Le soutien-gorge préféré de milliers de femmes! Pour commander le nouveau soutien-gorge ULTRA COMFORT BRA, il vous suffit de connaître la taille de votre t-shirt! Grace à ses bonnets très souples, vous n'avez pas besoin d'indiquer leur taille. Ce soutien-gorge est tout simplement une révélation pour toutes les femmes ayant une taille de bonnet allant de A à D. Grâce à sa forme anatomique parfaite, vous ne le sentez quasiment pas et pourriez dormir avec. Ce sous-vêtement sans couture modèle parfaitement votre poitrine et ne laisse aucune trace de bretelles en raison de leur largeur. 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Spesso Moreno, questo il suo nome, ha ripetuto «voi Samaritani siete il primo, importante e fondamentale, anello della catena di soccorso». Parole motivanti e che fanno piacere. Che riconoscono e danno valore al lavoro prestato dai Samaritani a titolo di volontario, come lo sono i tanti First Responder presenti capillarmente sul territorio cantonale. Oso sperare che tutte le Sezioni Samaritane possano vantare una buona collaborazione coi Servizi sanitari prestati da professionisti e che quest’ultimi partecipino alle serate formative proposte dai Samaritani. Si tratta di uno scambio di esperienze molto arricchente e di grande aiuto per i soccorritori non professionisti. Grazie Moreno! Conosciamo la pionieristica figura del medico engadinese Oscar Bernhard che è stato il fondatore non solo del trattamento della tubercolosi ossea con la luce solare, bensì anche del soccorso in montagna. Attualità 10 L’intervistato: Rudolf Schwabe Al direttore del Servizio trasfusione della Croce Rossa svizzera, Rudolf Schwabe, chiediamo come è nata e come funziona la collaborazione con la Federazione svizzera dei Samaritani nell’ambito delle Azioni di donazione di sangue. 13 La Giornata della buona azione La campagna «Cerchiamo salvatori di vita», lanciata dal Servizio di trasfusione di sangue della CRS Svizzera e volta a trovare potenziali donatori di cellule staminali del sangue, è ancora in atto nel 2015. Buono a sapersi 16 Le cellule staminali del sangue Cosa sono le cellule staminali del sangue? Qual è la loro funzione? Perché sono importanti nella cura di determinate malattie del sangue? Troviamo tutte queste informazioni in questa rubrica. Persone 19 Maxime Trolliet Un giovane Samaritano vodese, molto entusiasta e impegnato nella sua Sezione come animatore dei Samas’Kids, racconta i suoi progetti e il suo sogno di diventare medico d’urgenza. Associazione e Sezioni 20 ASSTM in assemblea a Rivera L’assemblea annuale dell’Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano è convocata per il 29 marzo a Rivera. Dimissioni della presidente Janine Hunkeler. Mara Zanetti Maestrani oggi samaritani 03/2015 3 Oscar Bernhard, medico di montagna, guida alpina e Samaritano Pioniere engadinese del soccorso in montagna Quale fondatore del trattamento della tubercolosi ossea con la luce solare, Oscar Bernhard è stato nominato per il Premio Nobel. Ma questo medico engadinese ha anche elaborato delle basi importanti per il soccorso in montagna. Testo: Heini Hofmann A metà del 19mo secolo, la voglia di scalare le montagne e gli stimoli della ricerca sono riusciti a vincere la paura verso il mondo al pino. L’alpinismo, che velocemente si è tras formato in uno sport di massa, è venuto a contendere il posto al classico turismo per le cure. Ciò ha comportato un aumento di inci denti in montagna; ma allora il soccorso in alta montagna era praticamente ancora agli albori. Come spesso accade, ecco che il rimedio è stato individuato da un genio, pratico e mol to dotato, ossia proprio il medico di monta gna dell’Alta Engadina Dr. Oscar Bernhard (1861–1939), nato a Samedan (GR), figlio di un farmacista. La sua infanzia è stata tra scorsa tra la natura e sulle montagne. A 16 anni uccise il suo primo camoscio e a 18 ha ottenuto da patente di guida alpina. Medico e amico della gente Chiamato amichevolmente «Il Bernard» dal la gente del posto, egli ha condotto dapprima il suo studio medico a Samedan con ambula torio pure a Pontresina, il paese degli alpini sti. In caso di urgenze, spesso egli doveva operare direttamente a casa del paziente, in un salotto scuro o sul tavolo di cucina. Il fat to che egli operava anche pazienti anziani, suscitava agli inizi qualche sospetto. Addirit tura un suo anziano collega sosteneva che il fatto di non lasciar morire in pace gli anziani fosse un’«insolente disturbo dell’ordine del Mondo». Nel 1895, «Il Bernard» è stato il principale promotore della fondazione del primo ospe dale in Engadina, quello che ancora oggi giorno a Samedan è poi diventato l’ospedale acuto più alto (quota sopra il mare) d’Europa e che lui diresse in qualità di capo clinica per 12 anni. Qui egli diede origine al trattamen to con i raggi solari e fece di Samaden la cul la dell’elioterapia grazie alla quale, a livello mondiale, si poterono salvare centinaia di migliaia di pazienti offerenti di tubercolosi ossea. Tuttavia Bernhard fu in un certo senso al lontanato da Samedan così che nel 1907 andò a S. Moritz, dove – dapprima – anche qui non era propriamente il benvenuto. A S. Moritz egli costruì una villa con integrata una mini clinica; più tardi diventò il suo stu dio privato che oggi è invece di nuovo diven tato abitazione privata. Oltre agli abitanti del posto, Oscar Bernhard ha pure trattato mol te personalità note negli alberghi più nobili. Dr. Oscar Bernhard quand’era giovane praticante. È stato medico (fondatore dell’elioterapia), Samaritano (pioniere del soccorso Una barella per il trasporto dei feriti. Allo scopo di trasmettere un’idea seria del soccorso in alpino), ricercatore e cacciatore. montagna, le tavole didattiche sono sempre illustrate e i soccorritori e i feriti sono rappresentati il (Foto: Dr. Waldemar E. Bernhard) più possibile in modo reale. 4 oggi samaritani 03/2015 Reportage Sviluppi Il soccorso in montagna, ieri e oggi Le tavole didattiche – qui il trasporto di un ferito con una slitta – sono come quadri da appendere in salotto. Non è noto chi abbia dipinto le tavole dopo le istruzioni scritte da Oscar Bernhard. (Foto: Archivio culturale dell’Alta Engadina e Federazione svizzera dei Samaritani) Anche se lui con la sua clinica ha ottenuto successo e richiamo, S. Moritz ha bloccato i suoi piani futuri di costruire una clinica del sole, molto più grande l’attuale, e sopra l’esistente. Si temeva in particolare per il buon richiamo della destinazione turistica, asserendo anche che la tubercolosi ossea e delle articolazioni, diversamente dalla tubercolosi polmonare, non è neanche contagiosa. Per queste ragioni, Bernhard aveva le mani legate e altri approfittarono della sua «invenzione» – così come fece il medico Auguste Rollier, che poté costruire a Leysin (VD) molte Elio-cliniche nonché scuole sulla luce solare. Guida alpina e Samaritano Nel 1897 Oscar Bernhard fondò la Sezione Samaritani di Samaden di cui fu presidente fino al 1907. Quando era giovane praticante medico e chirurgo, nonché appassionato cacciatore d’alta montagna e presidente della Sezione Bernina del Club Alpino svizzero (CAS), egli aveva percepito il bisogno di corrette procedure nel soccorso alpino. A quei tempi, i mezzi di insegnamento di erano le relazioni e le rappresentazioni con immagini. Nell’inverno del 1891, Bernhard organizzò a Samedan in seno alla Sezione del CAS un Corso samaritano di più giorni per le guide alpine, i soci del Club e altri interessati. Tema del corso erano le «Prime prestazioni di soc- corso in caso di ferite e manifestazioni improvvise di malattie in montagna» (mal di montagna). A questo scopo, egli mise a punto le 55 tavole, poi diventate famose, con 173 disegni: semplici, precise e pratiche guide per il soccorso samaritano in montagna, come pure per i Primi soccorsi in caso di cadute in montagna oppure metodi di trasporto in terreni difficoltosi. Nell’ambito del suo centenario, nel 1988 la Federazione svizzera dei Samaritani ha riprodotto i soggetti delle tavole didattiche in una serie di cartoline. Tavole didattiche e manuale Queste tavole didattiche fecero furore: ottennero addirittura un diploma di prima classe alla Scuola artigianale e industriale di Zurigo, come pure – un anno più tardi – una medaglia d’oro, mentre all’esposizione sull’igiene a Monaco è stata loro attribuita la massima distinzione e ancora una medaglia d’oro. Anche il tenente colonnello medico dell’Esercito svizzero aveva definito queste tavole come «molto belle e meritevoli». Questo grande successo ha spinto Oscar Bernhard, nel 1896, a pubblicare una guida vera e propria, con testi e immagini, dal titolo «Servizio samaritano, con particolare attenzione alle condizioni in alta montagna». A questo proposito, il 15 luglio il giornale «Allgemeine Fremdenblatt, St. Moritz» scri- Le tavole didattiche del Dr. Oscar Bernhard sono testimoni interessanti del periodo pioniere del soccorso in montagna, alla fine del 19esimo secolo. Le sue rappresentazioni sull’anatomia e alcune ferite sono attuali ancora oggigiorno. Anche le modalità d’uso della benda triangolare sono rimaste pressoché invariate nel tempo. Altre tecniche, invece, sono ormai superate, come il bendaggio circolare con una cintura in caso di emorragie arteriose. Con l’avvento del soccorso aereo e grazie ai nuovi e leggeri materiali di Primo soccorso che si possono portare appresso durante le escursioni in montagna, le tavole di Bernhard sulle modalità di trasporto di un ferito o sulle fissazioni hanno perso il loro significato. Christoph Meier, Esperto FSS veva: «Questo libretto samaritano si può mettere comodamente in tasca ed è vivamente consigliato a tutti ma soprattutto agli appassionati di montagna, ai turisti e alle guide.» Questo primo almanacco medico per guide alpine e alpinisti ha avuto un successo così forte che il CAS, l’Associazione alpina tedesca e austriaca, la Federazione svizzera dei Samaritani e la Croce Rossa si sentirono stimolati a promuoverne una nuova edizione. Così ecco un nuovo libretto tascabile per guide alpine e turisti, con il titolo «I Primi soccorsi in caso di infortuni in alta montagna», che apparve nel 1913 già nella quinta edizione, tradotto in italiano, francese e inglese. Come l’autore stesso scrisse nella sua prefazione, «il libretto considera anche l’alpinismo in inverno, una disciplina che si è molto sviluppata con l’aumentare della pratica dello sci». Oscar Bernhard si può quindi considerare il vero pioniere della medicina sportiva e dell’infortunistica in alta montagna. Malattie d’alta quota temute A quei tempi, la medicina iniziava ad occuparsi anche delle conseguenze delle ascensioni in montagna sull’organismo umano. Ad esempio, il 26 giugno 1897 l’ «Allgemeine Fremdenblatt, St. Moritz» riportava le notizie sul fisiologo italiano Angelo Mosso che aveva «soggiornato per un mese intero sulla cima del Monte Rosa (4638 m s/M) con le oggi samaritani 03/2015 5 Reportage Quando ancora non esistevano le stecche Impiego della benda triangolare in caso di Anche se hanno 120 anni, le tavole didattiche leggere, nella formazione in Primi soccorsi si ferite alla testa. del Dr. Oscar Bernhard sono ancora valide pure apprendeva ad improvvisare col materiale che nelle conoscenze anatomiche. si aveva a disposizione nella quotidianità. attrezzature scientifiche per studiare gli effetti delle condizioni atmosferiche a questa quota sulla respirazione umana». Sulle malattie d’alta quota (mal di montagna), Oscar Bernhard si esprimeva così: «Nel caso del minore dei mal di montagna – lo scoraggiamento – a volte basta un vigoroso incitamento morale, un energico appello alle proprie forze e risorse nascoste e al senso dell’onore, per risvegliare la fiducia in sé stessi. In questi casi, è poi sufficiente dare al ‹paziente› un sostanzioso boccone e un sorso di vino per poi prendere sul ridere i suoi passati attimi di paura ed esitazione e quindi per continuare l’escursione o la salita.» Se tuttavia, nonostante tutta la buona volontà, non si riesce a gestire le proprie debolezze e il mal di montagna, Bernhard consiglia che «non serve a nulla costringersi a continuare; lo stato non farà altro che peggiorare, e potrebbero verificarsi le conseguenze più pericolose. In questi casi, l’unico rimedio efficace è: riposarsi e abbassarsi di quota. È meglio non assumere nessun medicamento (come l’antipirina, il phenazetin o cocaina) come prevenzione o per curare il mal di montagna. Non servono a nulla e possono anzi solo fare danni». (A proposito del «Mal di montagna», leggere la rubrica «Buono a sapersi» su «oggi Samaritani» 2/15). In merito al trasporto di pazienti su terreni impegnativi, ghiacciai con crepacci, ecc, Bernhard scriveva: «Per il trasporto, in montagna si usa principalmente il basto per gli animali da soma, o slitte da trainare sia dalle persone che dagli animali, o specie di por- 6 oggi samaritani 03/2015 tantine …, che possono essere trasportate da una persona sola. Gli abitanti delle montagne sono abituati a questi tipi di trasporti e un uomo forte può trasportare un ferito in questo modo per ore.» Meglio sarebbe avere più portatori che, di tanto in tanto, si danno il cambio nel trasporto. Soprattutto non danneggiare! Le istruzioni di Bernhard sono sempre concise, precise e pratiche. Anche nella conclusione della sua guida sui Primi soccorsi, egli si esprime nel suo tradizionale modo, riflessivo e calmo: «Se vi trovate di fronte improvvisamente ad un grave incidente, agite con calma, in modo accorto e deciso! Se una volta o l’altra non siete proprio sicuri e in chiaro su come agire, allora fate piuttosto meno che troppo e magari sbagliato!» Da qui il suo consiglio paterno che vale ancora oggi: «Siate sempre molto prudenti nelle prestazioni di aiuto medico, memori del pensiero e della filosofia del padre della medicina, il greco Ippocrate, che sosteneva: In ogni caso, non nuocere! Se avete agito correttamente in un incidente, allora sarete premiati dal sentimento più bello, quello di aver fatto del bene.» L’autore Il Dr. Oscar Bernhard dava molta importanza al trasporto dei feriti, cosa fondamentale in un tempo dove non esistevano ambulanze né elicotteri di soccorso. Heini Hofmann ha lavorato come veterinario nello Zoo di Basilea. Libero pubblicista, scrive regolarmente dei libri specialistici. Ecco le sue più recenti pubblicazioni: Mythos St. Moritz. Montabella Verlag, St. Moritz 2014. 440 S., Fr. 98.–, ISBN 978-3-907067-44-4 (contiene molte altre informazioni sul Dr. Oscar Bernhard). Das Heilbad darf nicht sterben! MTZ Heilbad, St. Moritz 2014. 120 S., Fr. 25.–, ISBN 978-3-033-04575-0. • IlIldomicilio domiciliomobile mobileSamaritano Samaritano icaialele e c e s p p ertratassiosiinooennee e e ff ff O es s O ne zziino oen prp perrses utsrattrrzaaio miim m n i o n n c l s s l o o i u u cc illill o do nodn nod sessceeocco domicilio modulare Samaritano Il Il Ildomicilio domiciliomodulare modulareSamaritano Samaritano di ultima generazione entusiasta didi ultima ultima generazione generazione entusiasta entusiasta con solidi Vantaggi con consolidi solidiVantaggi Vantaggi Ripartizione individuale Ripartizione Ripartizione individuale individuale Montaggio Montaggio rapido Montaggio rapido rapido Antivento, opaco, chiudibile Antivento, Antivento, opaco, opaco, chiudibile chiudibile 3 misure 3 misure Standard, diversi tipi Pareti 3 misure Standard, Standard, diversi diversi tipi tipi di di di Pareti Pareti fabbricato nella istituzione BSZ*, fabbricato fabbricato nella nella istituzione istituzione BSZ*, BSZ*, certificato certificato certificato ** Atelier Persone con * Atelier Atelier perper per Persone Persone con con disabilità disabilità disabilità Grandezza dello Stand xx 3,0m Grandezza Grandezza dello dello Stand Stand6,06,0 6,0 x 3,0m 3,0m Prezzo Standard CHF 5´441.– Prezzo Prezzo Standard Standard CHF CHF 5´441.– 5´441.– Ribasso SamaritanoCHF CHF 1´441.– Ribasso Ribasso Samaritano Samaritano CHF 1´441.– 1´441.– Offerta speciale CHF 4´000.– Offerta Offerta speciale speciale ** ** ** CHF CHF 4´000.– 4´000.– Grandezza dello Stand xx 3,0m Grandezza Grandezza dello dello Stand Stand 4,54,5 4,5 x 3,0m 3,0m Prezzo Standard CHF 4´801.– Prezzo Prezzo Standard Standard CHF CHF 4´801.– 4´801.– Ribasso SamaritanoCHF CHF 1´351.– Ribasso Ribasso Samaritano Samaritano CHF 1´351.– 1´351.– Offerta speciale CHF 3´450.– Offerta Offerta speciale speciale ** ** ** CHF CHF 3´450.– 3´450.– Prezzo compresa stampa secondo ** ** ** Prezzo Prezzo compresa compresa la la la stampa stampa secondo secondo i‘immagine qui sopra i‘immagine i‘immagine quiqui sopra sopra Opzionale e incluso prezzo sono Opzionale Opzionale e non e non non incluso incluso nelnel nel prezzo prezzo sono sono piastre base, alzatine la le le le piastre piastre di di di base, base, le le le alzatine alzatine e lae e bandiera, la bandiera, bandiera, come anche ilil trasporto l‘l‘ 8% IVA. come come anche anche il trasporto trasporto e l‘e e8% 8% di di di IVA. 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Quando, dopo la Seconda Guerra mondiale, si trattò di creare in Svizzera dei Servizi regionali di trasfusione di sangue, a quel tempo i Samaritani con i loro 10 mila soccorritori volontari rappresentavano un’Organizzazione forte e impressionante. Ambedue, ossia la FSS e noi, apparteniamo alla grande famiglia della Croce Rossa Svizzera e condividiamo i suoi principi e valori; queste le mie riflessioni sulla ravvicinata e duratura collaborazione. 2. Dove intravede le sinergie più forti tra i diversi settori di attività? I Samaritani con le loro 1100 Sezioni sono ancorati in maniera incredibilmente forte al territorio locale. Quando organizzano qualcosa, la gente accorre. Questo, per noi, rappresenta ovviamente un aiuto inestimabile, specie nelle nostre Azioni mobili di donazione del sangue. Senza queste persone sul posto, le nostre Azioni di donazione non avrebbero questo grande successo. 3. Vediamo di fare un bilancio: cosa ha portato finora questa collaborazione? Quasi la metà delle donazioni di sangue in Svizzera avviene grazie e attraverso le squadre mobili che si spostano di luogo in luogo. Lo scorso anno, sono state raccolte 145 000 donazioni nel corso di quasi 2000 Azioni di donazione promosse in più di 1000 Comuni. Direi a questo punto che le cifre parlano da sé! Ma non è tutto: grazie a queste squadre mobili possiamo raggiungere la gente anche nei piccoli villaggi di zone discoste. Nelle nostre sedi ufficiali (Centri) sono i donatori a raggiungerci. Ma visto che siamo noi a chiedere qualcosa ai donatori e non il contrario, sono molto contento che con le squadre mobili facciamo noi un passo verso di loro. 4. Quali sono i punti chiave della futura collaborazione? Quale sarebbe lo stato ideale? Il fulcro della collaborazione resta assolutamente la raccolta di sangue attraverso le squadre mobili e il loro sostegno prima e durante le Azioni. Ma i Samaritani possono esserci di molto aiuto anche in altre nostre attività, come la donazione delle cellule staminali del sangue. E lo fanno già: alla «Giornata della buona azione» dello scorso anno, ad esempio, hanno partecipato 15 gruppi di volontari tra cui 12 Sezioni Samaritane, che hanno sostenuto la nostra campagna. 5. Quali sono oggigiorno gli ostacoli più grandi cui si trova confrontato il Servizio trasfusione della CRS e come possono aiutare concretamente i soci della FSS? Nella raccolta di sangue, oggigiorno non si tratta più di raccogliere sempre il maggior numero di donazioni possibile. I prodotti del sangue non sono conservabili a lungo e la richiesta può oscillare di molto. Dobbiamo quindi adattarci all’effettivo bisogno degli ospedali, fatto che può significare una diminuzione dell’intervento delle squadre mobili o un adattamento dell’attività. Capisco che questi cambiamenti non sono sempre facili da accettare per le Sezioni Samaritane. 6. Qual è il messaggio più importante che desidera trasmettere ai soci della FSS? Non devo riflettere a lungo per trovare il messaggio: Grazie molte e di cuore per tutto il vostro impegno! Senza di voi non potremmo adempiere al nostro compito di fornire gli Ospedali svizzeri in ogni tempo e con la sufficiente quantità di prodotti del sangue. 7. Dr. Rudolf Schwabe, direttore del Servizio trasfusione di sangue CRS, rivolge a tutti i Samaritani un sentito ringraziamento per il loro impegno. 10 oggi samaritani 03/2015 A livello personale, qual è l’aneddoto più bello che ha vissuto nel suo lavoro con il Servizio di trasfusione della CRS? Le situazioni più cariche di emozioni sono gli incontri con i pazienti malati di leucemia che necessitano urgentemente di una donazione di cellule staminali. A maggior ragione se si tratta di bambini. È impressionante vedere come i congiunti si impegnano poi nella sensibilizzazione e nella ricerca di donatori. E la gioia, quando si trova il donatore giusto, è immensa ... Attualità Segretaria centrale Giornata nazionale del numero di chiamata d’urgenza 144, un numero da memorizzare Il 14 aprile si terrà di nuovo una giornata di sensibilizzazione per far conoscere ulteriormente il numero di chiamata d’urgenza 144. La Sezione Samaritani di Baden sta preparando per questa occasione un ricco programma di attività. Le cifre parlano da sé: il numero d’urgenza 144 è sollecitato circa mezzo milione di volte all’anno. Tuttavia, non tutte le chiamate avvengono per casi gravi e/o che mettono in pericolo la vita di qualcuno. Comunque, stando alle parole di Martin Gappisch dell’Interassociazione di salvataggio (IAS), ogni anno i Servizi di soc- Semplice ma importante: con questo numero potete salvare delle vite. corso registrano cir- (Foto: ZVG) ca 450 000 interventi. «Circa un terzo di questi sono viaggi di trasferimento di pazienti», precisa Gappisch. Gli altri 300 000 interventi all’anno riguardano invece davvero situazioni di emergeza e, di questi, circa uno su due avviene a sirene spiegate a causa del pericolo di morte della vittima. Tuttavia non sempre l’ambulanza viene chiamata in tempo utile e questo perché malgrado sia stato introdotto in Svizzera da oltre 15 anni, il numero di chiamata per le urgenze 144 è ancora sconosciuto a molta, troppa gente. E questa situazione può portare a conseguenze nefaste: infatti in caso di gravi incidenti o di malattie acute che possono mettere in pericolo la vita di una persona, un’assistenza rapida e professionale può essere spesso decisiva per il paziente. Secondo Gappisch è quindi di fondamentale importanza che ci si occupi dei Primi soccorsi, che li si apprendano per tempo e in modo competente e che ci si prepari alle possibili situazioni di emergenza. In questo modo si aumentano le chances che – in caso di effettiva urgenza – una persona riesca malgrado l’agitazione, a ricordarsi del numero 144 e a chiamarlo. «Bisogna essere coscienti del fatto che le nozioni apprese nei corsi di Primi soccorsi e memorizzare il 144 sono cose che possono essere molto utili anche nella vita privata, dato che spesso le vittime sono persone a noi vicine e che amiamo.» Allo scopo di aumentare il grado di conoscenza del numero d’urgenza144 per allertare i Servizi medici-sanitari, anche quest’anno avrà luogo il 14 aprile (14.4) la «Giornata del numero d’urgenza 144». L’intento è quello di spiegare alla gente comune, incontrata magari attraverso azioni in strada, il significato del numero e incentivare così uno svolgimento professionale del soccorso. A questo proposito, la Sezione Samaritani di Baden sta preparando un programma attrattivo e creativo: quel giorno sarà presente con uno stand sulla piazza della Stazione della storica cittadina argoviese, dove grandi e piccini potranno conoscere, dalle 14 alle 19, i diversi servizi di soccorso tra cui la Rega, l’ambulanza, i Samaritani ovviamente, il servizio Tox Info Suisse e sperimentare cosa succede in caso di urgenza (simulazioni varie). Sarà infatti presente un’ambulanza del Servizio sanitario dell’Ospedale cantonale di Baden. Gli interessati potranno porre tutte le domande del caso. Ci sarà pure un Team di Fragile Suisse, l’associazione svizzera per i disturbi cerebrali, che misurerà la pressione arteriosa dei passanti sensibilizzandoli sull’importanza di valori corretti e di regolari controlli. Sonja Wenger • Il «sangue caldo» della passione samaritana Giorno dopo giorno sento storie di Samaritane e Samaritani che, con tanta passione, fervore e soprattutto con tanto «sangue caldo» si impegnano nelle loro Sezioni. Questa metafora non è da intendere solo in modo retorico. Così come il sangue – cui dedichiamo buona parte di questa edizione di «oggi Samaritani» – fornisce ad ogni fibra e ad ogni angolo del nostro corpo gli importanti elementi vitali che ci permettono di vivere, così – allo stesso modo – la passione e il «sangue caldo» dei nostri soci tiene unito e attivo l’intero «organismo» della Federazione svizzera dei Samaritani e porta ininterrottamente buone cose in ogni angolo della Svizzera. I compiti dei Samaritani sono spesso complessi e variati: formazione costante, Servizi sanitari, corsi per la popolazione, prestazioni di pubblica utilità; cose che fanno loro guadagnare rispetto e ammirazione. Questo apprezzamento non è forse sentito e recepito dovutamente nella vita stressante di tutti i giorni. Se però se ne parla concretamente con la gente, ci si rende conto che una buona parte della popolazione svizzera conosce perfettamente il grande ruolo che svolgono i Samaritani nella nostra società. Mi rende quindi particolarmente felice il grande ringraziamento che il Dr. Rudolf Schwabe, direttore del Servizio di trasfusione della CRS, rivolge in questa edizione della rivista a tutte le Samaritane e i Samartani per la loro collaborazione nelle Azioni di donazione di sangue. Proprio questa collaborazione, che esiste e funziona bene da decenni, esprime perfettamente i nostri principi ai quali dedichiamo col cuore tutto il nostro impegno. Regina Gorza oggi samaritani 03/2015 11 Sono pronte le edizioni in lingua francese e in lingua italiana Il libro sui Primi soccorsi per i non professionisti uscirà presto in tre lingue Il libro «Primi soccorsi, agire in sicurezza» apparirà presto anche in lingua francese e italiana. Dal mese di aprile sarà infatti disponibile nelle tre lingue nazionali presso lo Shop della FSS e ottenibile al prezzo di 32 franchi. La nuova guida standard svizzera sui Primi soccorsi prestati da non professionisti è indirizzata a tutti gli interessati, con poche e nessuna conoscenza in materia. Il volumetto, dal pratico formato A5, comprende e riassume in modo breve e chiaro le misure immediate di Primo soccorso in caso di situazioni d’emergenza che si possono verificare nella vita quotidiana. Il libro, edito da Careum Edizioni, è un’opera in comune: vi hanno partecipato la Rega, il Club Alpino svizzero (CAS), il Soccorso alpino svizzero (SAS), la Società svizzera di Salvataggio e la Federazione svizzera dei Samaritani. Correzione: sintomi in caso di avvelenamento da monossido di carbonio La rivista «oggi Samaritani» nell’edizione del gennaio scorso (1/2015) aveva ripreso da questo libretto il capitolo «Primi soccorsi in caso di avvelenamento da monossido di carbonio» (p.16) incorrendo però in un errore relativo ad un sitomo di avvelenamento («colorito della pelle bluastra (unghie)». Sintomo che, non essendo ritenuto e riconosciuto come indicativo di effettivo avvelenamento, non verrà più citato nel libro e nelle future edizioni. Eugen Kiener • Contributo sulle ferite, a cura di Patrick Bindschedler La potenza della pozione magica «Siamo nel 50 a.C. e tutta la Gallia è occupata dai Romani ... Tutta? No! Un villaggio abitato da irriducibili Galli resiste ancora e sempre all’invasore.» Conoscete questo testo? Tutti gli episodi di «Asterix e Obelix» iniziano con queste parole. La resistenza del villaggio alle legioni di Cesare è dovuta soprattutto alla pozione magica preparata dal druido Panoramix, la quale rende invincibili e conferisce una forza soprannaturale. Ma che cosa c’entra questo con la guarigione delle ferite? Anche il nostro organismo produce simili pozioni magiche. Una di queste è il secreto delle ferite, denominato nel linguaggio medico «essudato». Questo essudato, prodotto autonomamente da qualsiasi ferita, contiene tutto il necessario per la guarigione della ferita stessa. L’essudato della ferita è, quindi, troppo prezioso per lasciare semplicemente che fluisca via, evapori o s’incrosti. Su questa considerazione si fonda il concetto del trattamento umido delle ferite. Proteggete questo prezioso liquido, tenendo umida la ferita con una medicazione adeguata (es. Tegaderm plus Pad o Tegaderm Foam Adhesive). In questo modo, la pozione magica può sviluppare appieno la sua efficacia. P.S: gli articoli destinati a supportare la potenza della pozione magica sono disponibili nello Shop FSS, alla rubrica «Prodotti 3M». Patrick Bindschedler • Attualità Con l’azione in corso «Cerchiamo nuovi salvatori di vite», il Servizio di trasfusione della CRS offre la possibilità ad ogni persona che si è registrata per una donazione di cellule staminali, di mostrare agli altri questo generoso gesto, invitandoli a fare lo stesso. Donazione di cellule staminali del sangue Ogni giorno, un giorno d’azione L’informazione e la sensibilizzazione sono elementi fondamentali per la registrazione di potenziali donatori di cellule staminali del sangue; ogni contributo può infatti essere di grande aiuto nella lotta contro le malattie del sangue come la leucemia. nel registro nazionale di «Swiss Blood Stem Cells (SBSC)» sono iscritte più di 58 000 persone. Di queste, solo 1‘580 si sono iscritte nei primi due mesi di quest’anno, una tendenza quindi al rialzo. Tutto questo ha delle ripercussioni dirette: i controlli specifici del tipo di sangue (profilo) sono aumentati rispetto al 2014 Nel 2014, dodici gruppi di Samaritani, in totale, tra cui la Sezione di dell’11 %; si tratta Grosshöchstetten, hanno sostenuto la «Giornata della buona azione». delle verifiche specifiche di compatibilità tra paziente e il potenziale donatore la cui donazione, in caso di domanda concreta di cellule staminali, può diventare effettiva. Affiché questi risultati positivi e incoraggianti possano continuare nel tempo, la campagna viene ripetuta nel 2015: anche quest’anno a livello nazionale ci sarà quindi la «Giornata La campagna «Cerchiamo salvatori di vita» è stata un grande successo. Lo scorso anno, il Servizio di trasfusione di sangue della CRS Svizzera ha registrato migliaia di persone in Svizzera quali potenziali donatori di cellule staminali del sangue. Dall’inizio del 2015, della buona azione». Sabato 22 agosto prossimo, tutti – sia privatamente sia in gruppi, con amici o conoscenti o con la vostra Sezione Samaritani – possono rendere attenti gli altri sull’importanza vitale della donazione di cellule staminali del sangue, poiché ancora molte persone non sanno della possibilità di questa donazione. Un piccolo gesto, come la donazione, può produrre un grande effetto: molto spesso, infatti, questa donazione rappresenta l’ultima chance nella cura di un paziente, ad esempio nei malati di leucemia acuta. Attraverso colloqui ravvicinati con la gente e una sensibilizzazione mirata, si possono divulgare importanti informazioni per aumentare la presa di coscienza su questo delicato tema. In questo modo possono anche essere smentite false credenze o dicerie su questa donazione particolare di sangue. Chi vuole impegnarsi il prossimo 22 agosto può annunciarsi sul sito www.lebens retter- gesucht.ch oppure scrivere direttamente all’indirizzo mail aktionstag@lebensretter-gesucht. ch. Il Servizio trasfusione di sangue della CRS metterà a disposizione di tutti gli interessati il relativo materiale informativo, compresi volantini, manifesti e gadgets. • oggi samaritani 03/2015 13 – Inserzione pubblicitaria – Quello che il Suo farmacista non Le dice… I problemi di salute benigni e le piccole bue permettono a certe persone di fare degli affari d’oro. Pomate, pastiglie e sciroppi si vendono molto bene. Eppure, succede spesso che il rimedio sia peggiore del disturbo e prima che se ne renda conto eccoLa confrontata degli effetti collaterali spiacevoli. Scopri due rimedi « MIRACOLO » che conserverà nel Suo frigo, che eviteranno molti fastidi, e Le faranno economizzare molti soldi. IL LIMONE LO ZENZERO Questo condimento ben conosciuto si rivela molto efficace contro molti disturbi ed affezioni. Un rimedio incredibile che non costa quasi niente. L o zenzero era già utilizzato nell’antica medicina cinese e trova il suo posto ugualmente nella medicina tradizionale e l’Ayurveda. Lo zenzero è un rimedio molto potente contro numerosi disturbi, problemi ed affezioni del quotidiano. Non è una formula magica tratta da uno scritto casalingo ma bensì un rimedio che è stato studiato e verificato di cui gli effetti sono stati provati scientificamente. Lo zenzero è ricco in minerali e in vitamina B6 ma trabocca soprattutto di anti ossidanti molto potenti. Nessun altra frutta o condimento è cosi efficace contro tanti disturbi diversi. Nel suo nuovo libro « Zenzero, un tesoro dimenticato », Sandra Bierstedt svela tutti i segreti di questo benefattore ancestrale. Per esempio : Come alleviare e fermare le crisi di emicrania e le cefalee senza effetti collaterali e con dei migliori risultati che le medicine chimiche. Finito il mal di mare o di macchina e le nausee Il segreto di Angelina Jolie che ha perso 11 chili in qualche settimane appena La ricetta della formula per solleviare le articolazioni dolorose, i gonfiamenti e le infiammazioni Indigestione, dolore allo stomaco, pancia gonfia ? appena mezz’ora per porre rimedio Una ricetta semplice, piu effcace che le medicine contro l’acidità Uno spray che fa miracoli contro l’acne Se pensava conoscere tutto sul limone, sarà sorpreso. Il sole del Suo cestino di frutta è infatti ben di piu che un concentrato di vitamina C. Freddolosità, mestruazioni dolorose : semplicemente messe fuori gioco Sessualità ; l’arma assoluta da secoli contro l’impotenza o la frigidità Come farla finita con i disturbi del sonno… La ricetta di una bevanda afrodisiaca Una alternativa efficace per lottare contro l’artrosi, l’artrite ed i reumatismi Faccia un bagno anti cellulite che ringiovanisce la vostra pelle Smetta l’acidificazione del corpo che è pericolosa quanto il consumo abusivo di alcool o tabacco La ricetta infallibile contro la sbornia Faccia girare il Suo sistema immunitario a pieno regime e non lasci nessuna opportunità ai raffreddori Il Suo astuccio di emergenza con delle ricette a base di zenzero. Il libro « Zenzero, un tesoro dimenticato », Le farà riscoprire delle decine di rimedi, ricette per solleviare e curare numerosi problemi di salute grazie alle straordinarie virtu dello zenzero. Ciliegina sulla torta : troverà lo zenzero in tutti i supermercati. Buon mercato, efficace e senza effetti collaterali. Non è sorprendente che il Suo farmacista non glie ne abbia ancora mai parlato. Ordini urgenti Tel 091 252 00 98 Fax 022 552 09 42 [email protected] Tutti conoscono delle proprietà benefiche degli agrumi. E per la maggior parte di noi, il limone è spesso sinonimo di vitamina C. Nel libro « Molto piu che vitamina C », sarà sorpreso di scoprire i numerosi benefici sconosciuti di questo campione venuto dal sud e ci imparerà numerose virtu e formule dagli effetti notevolmente efficaci e semplici da utilizzare. Il limone puo solleviare i disturbi ed i problemi piu inaspettati. Dall’erpes sulle labbra alla sbornia, senza dimenticare l’acne, i problemi di prostata, l’arteriosclerosi, la disintossicazione e la perdita di peso…. Per citarne solo alcuni. C’è acido e…acido Il nostro modo di vivere attuale ci porta all’acidificazione del nostro organismo (acidosi) , che si accompagna tra l’altro di apatia, invecchiamento precoce , aumento del colesterolo, perdita di capelli ed esaurimento nervoso. Malgrado il suo gusto acido, il limone è un elemento alcalino (antiacido) quindi tutto il contrario : e questo ne fa una delle armi piu temibili per lottare contro le numerose malattie. E molto di piu ancora Questo libro trabocca ugualmente di trucchi ed astuzie pratici come per esempio: come eliminare le lentiggini avere delle belle unghie bianche fare sparire la forfora tagliare le cipolle senza piangere alleviare i colpi di sole respingere i moscerini, ecc. Questo documento di riferenza La entusiasmerà ogni volta che avrà un piccolo problema da risolvere. Un libro indispensable in ogni biblioteca ! Buono di lettura da ritornare a Body Best Casella postale 2622-1260 Nyon 2 – Tel 091 252 00 98-Fax 022 552 09 42 [email protected] – www.bodybest.ch Per favore inviatemi il (i) libro(i) seguente (i) __ copia(e) di « Zenzero, un tesoro dimenticato » al prezzo di Fr. 39,- per 1 copia __ copia(e) di « Molto piu che vitamina C! » al prezzo di Fr. 39,- per 1 copia ❑ Partecipazione alle spese di porto ed assicurazioni Fr. 6,95 Economizzi Fr. 19.- ordinando 2 copie al prezzo offerta di Fr. 59,-. Diritto di ricesso 30 giorni Nome/Cognome _________________________________________________ Indirizzo ________________________________________________________ Cap./Località ____________________________________________________ Tel ______________________ Data di nascita ________________________ GCIP007 Attualità Consigli da parte di ex membri del Comitato centrale FSS per i futuri nuovi membri Organizzarsi bene e rimanere realisti Il lavoro in seno al Comitato centrale della FSS è arricchente e si svolge in un ambiente amichevole, come hanno confermato a «oggi Samaritani» alcuni ex membri. Chi sa organizzarsi bene, sa rimanere realista e sa lavorare in modo efficiente, si sentirà bene nella carica di membro del Comitato centrale. Un membro del Comitato centrale non deve essere per forza un superuomo (o una superdonna); e non deve neanche rispondere proprio a tutti i requisiti del voluminoso profilo richiesto, visibile in Extranet della FSS. Ognuno/a può contribuire alla presa di decisioni in seno al gremio e può approfittare personalmente dell’impegno in Comitato. Chi sta magari riflettendo se candidarsi per uno dei tre posti liberi in Comitato centrale, può trovare dei buoni e stimolanti argomenti nelle parole e nei ricordi di alcuni ex membri che trovate in questa pagina della rivista. I nuovi membri in seno al Comitato centrale saranno eletti dall’assemblea generale dei delegati il prossimo 20 giugno a Ginevra. Contribuire a trovare buone soluzioni «Questa carica non è mai stata un peso per me. Ho comunque dovuto organizzare bene le mie risorse di tempo, dato che oltre alla famiglia, ero impegnata professionalmente e a livello politico», ricorda Erika Kuczynski; le sue diverse attività si sono poi intersecate in modo assolutamente positivo. «Il lavoro in comitato era per me motivo di gioia, eravamo una buona squadra.» Erika ha in particolare apprezzato molto i numerosi contatti con i Samaritani a tutti i livelli in occasione di eventi nazionali o cantonali. «Portare le mie conoscenze specifiche da una parte, e dall’altra l’esperienza samaritana vissuta quotidianamente alla base, è stato per me sempre soddisfacente specialmente quando, dopo discussioni spesso intense, Charles Jenni, Erika Kuczynski, membro del Comitato membro del Comitato centrale dal 1991 fino centrale dal 1997 fino al 1999 al 2009 si potevano trovare delle buone soluzioni durature, valide per ognuno dei tre livelli della Federazione. Le critiche distruttive e i contrasti tra Regioni erano invece frustranti.» Questo in sintesi il ricordo di Hansruedi Zimmerli e del suo periodo di carica; e aggiunge: «Mi hanno arricchito molto le chiacchierate con persone di culture diverse e provenienti da vari ambiti professionali. Tutti questi incontri hanno ulteriormente allargato il mio sguardo sulla Svizzera e sul Mondo e fatto in modo di relativizzare le mie proprie visioni.» Portare un’altra visione delle cose Possono accedere al Comitato centrale anche persone estranee al mondo samaritano. Quando infatti Charles Jenni fu nominato dapprima nella Commissione delle finanze e più tardi addirittura nel Comitato centrale, conosceva il movimento samaritano solo attraverso sua moglie che era attiva sia in Sezione che nell’Associazione cantonale. È stato tuttavia accolto molto bene, come ricorda egli stesso: «Ho potuto subito portare un altro punto di vista, con più distacco e un’altra prospettiva.» Egli si ricorda però anche che ha dovuto dapprima imparare a conoscere le particolarità del mondo samaritano e che, all’inizio, nelle discussioni tecniche egli si trovava un po’ perso. La FSS già da tempo accoglie nel suo gremio centrale, e alla presidenza, persone esterne al movimento samaritano. E non è che questo comporta una mal conduzione dell’Organizzazione, anzi! Hansruedi Zimmerli ritiene infatti che: «L’elemento della messa in rete tra amministrazione e politica sia a livello federale che cantonale è tanto importante quanto lo è la capacità del presidente di trattare in modo efficiente le varie questioni.» Egli pensa che è molHansruedi Zimmerli, to utile anche se immembro del Comitato pegnativo, sapersi centrale dal 1997 ino introdurre bene in al 2009 tutte le procedure e in tutti i livelli federativi. Erika Kuczynski ritiene che ciò è riuscito molto bene all’attuale presidente centrale Monika Dusong come pure al suo predecessore Hermann Fehr. Argomenti sempre disponibili Anche se il Segretariato centrale prepara già nel dettaglio tutti gli oggetti e la documentazione per il Comitato centrale, i suoi membri possono esercitare le loro influenze, come sottolinea Erika Kuczynski, che ha portato la sua esperienza di Samaritana attiva, di presidente di Sezione e di capo istruttrice sezionale nonché di membro di commissione: «I membri di Comitato, in genere, hanno con sé uno ‹zaino samaritano› pieno di idee e suggestioni che possono vuotare in occasione delle varie discussioni.» Erika giudica positivamente la documentazione fornita dal Segretariato centrale, che rappresenta secondo lei una buona base per delle discussioni propositive. Nelle sedute, ha sempre potuto parlare e portare le sue idee per trovare delle soluzioni. Ha apprezzato molto anche il fatto che il Comitato centrale, verso l’esterno, si è sempre espresso in modo collegiale. Ascoltare le richieste della base Quali consigli danno gli ex membri di Comitato agli eventuali futuri nuovi membri? Importante è «organizzarsi bene, fissare le priorità, non essere troppo idealisti e mantenere sempre una buona porzione di sano realismo e saper anche riconoscere i propri limiti», questi i consigli di Charles Jenni. Hansruedi Zimmerli consiglia di cercare degli accordi con la famiglia e il datore di lavoro per gestire l’ulteriore carico di lavoro e di tempo. Sono poi importanti anche i contatti con la base: «Incontrare di persona e con piacere i Samaritani, ascoltarli, sentire le loro preoccupazioni e condividere le loro gioie.» In conclusione, egli consiglia di elaborare l’eventuale rabbia scaturita da sedute o conferenze difficili e di fare affidamento alle forze positive dell’Organizzazione per andare avanti. Eugen Kiener oggi samaritani 03/2015 • 15 Donazione di cellule staminali del sangue Alla ricerca della compatibilità ottimale In Svizzera, sono finora registrate presso «Swiss Blood Stem Cells» più di 58 000 persone come potenziali donatori di cellule staminali del sangue. La crescita sempre più rapida del registro fa aumentare anche la probabilità che per pazienti con affezioni gravi possa essere trovato in tempo utile un donatore adeguato. Nonostante ciò, molte persone esitano ancora a registrarsi. Perennemente in flusso: tra i compiti principali del sangue vi è quello del trasporto di sostanze nutritive, ormoni, sostanze di scarto delle cellule e ossigeno. (Foto: Shutterstock) Testo: Sonja Wenger La donazione d’organi è uno degli atti più nobili che una persona possa compiere verso un suo simile. Non solo salva una vita in pericolo acuto, ma dona sempre anche la speranza di guarigione da una malattia grave e di una prosecuzione della vita possibilmente senza disturbi gravi. Nonostante ciò, mentre negli ultimi anni si continua a discutere in 16 oggi samaritani 03/2015 pubblico in modo esaustivo e, spesso, emotivo della donazione d’organi e dei trapianti, un numero troppo esiguo di persone è informato sulla donazione di cellule staminali del sangue. Tramite campagne d’informazione e sensibilizzazione nazionali, l’associazione «Swiss Blood Stem Cells» (SBSC), di Trasfusione CRS Svizzera, cerca da anni di cambiare questa situazione, motivando il maggior nu- mero possibile di persone a farsi registrare come donatori potenziali. «Quanto più grande è il nostro registro, tanto maggiore è la probabilità che venga trovato un donatore idoneo per ciascun paziente», afferma Grazia Nicoloso de Faveri, direttrice medica di SBSC, a colloquio con «oggi Samaritani». La dottoressa è specializzata in ematologia e lavora da ormai quattordici anni presso SBSC. Buono a sapersi Cosa sono? Cellule staminali Il concetto di «cellule staminali» si riferisce sia alle cellule staminali embrionali, sia alle cellule staminali emopoietiche. Le cellule staminali embrionali hanno la particolare capacità di maturare in tutti i tipi di tessuti e organi che compongono il corpo umano. Sono le cosiddette «cellule originali» e sono definite totipotenti. Le cellule staminali del sangue hanno una capacità ridotta, ma pur sempre molto importante: costruiscono le cellule del sangue e sono definite pluripotenti. I globuli rossi, bianchi e le piastrine hanno quindi un’origine cellulare comune all’interno del midollo osseo, ovvero le cellule staminali del sangue. Un globulo rosso ripreso da vicino: le cellule del sangue vengono prodotte dal midollo osseo e ogni persona ne ha tra i 24 e i 30 bilioni. (Foto: Shutterstock) Terapia efficace della leucemia Il trapianto di cellule staminali del sangue viene impiegato soprattutto per la terapia dei casi di leucemia acuti e aggressivi, nonché per altre malattie del sangue potenzialmente fatali. «Nei pazienti che necessitano di un trapianto, questo intervento fa salire le probabilità di guarigione a un valore compreso fra il cinquanta e il sessanta percento», afferma Nicoloso. «Senza il trapianto questa probabilità sarebbe limitata a circa il dieci percento in questo gruppo di pazienti.» Disporre di un grande pool di donatori è molto importante, anche perché entro la famiglia del paziente un eventuale fratello o sorella risulta idoneo come donatore solo nel venti o trenta percento dei casi. Affinché il trapianto di cellule staminali del sangue abbia successo, i tipi cellulari del paziente e del donatore devono avere il massimo grado di corrispondenza. Questa compatibilità viene accertata in base ai cosiddetti antigeni HLA (Human Leucocyte Antigens, antigeni leucocitari umani), che sono strutture antigeniche disposte sulla superficie delle cellule dell’organismo, grazie alle quali il nostro sistema immunitario è in grado di distinguere i propri tessuti da quelli estranei. Quanto maggiore è la corrispondenza HLA, tanto inferiore è il rischio di una reazione di rigetto del trapianto. Più di 24 milioni di registrazioni Non appena il donatore potenziale si è registrato presso SBSC (per es. mediante il modulo online), viene per prima cosa determinato il suo profilo HLA. Questi dati vengono Queste cellule si moltiplicano (come altre cellule) attraverso la divisione cellulare, ma le due cellule figlie si possono sviluppare in direzioni diverse: una delle due diventa nuovamente una cellula staminale pluripotente; o l’altra cellula inizia un processo di maturazione che dura diversi giorni, la differenziazione: in questa fase le cellule perdono la loro «onnipotenza» e diventano cellule del sangue specializzate; o ancora: le cellule del sangue maturano nel midollo osseo e entrano nel sistema circolatorio, dove svolgono compiti molto importanti e diversi. Nel caso di malattie particolari, per esempio la «leucemia», a causa della malattia stessa il sistema ematopoietico nel midollo osseo smette di funzionare parzialmente o totalmente e porta alla formazione di cellule patologiche. Questo può causare sintomi letali, come gravi danni al sistema immunitario per mancanza di globuli bianchi, emorragie per mancanza di piastrine o anemia per mancanza di globuli rossi. Oltre a ciò, si possono manifestare anche diverse disfunzioni congenite del sistema ematopoietico (anemia aplastica, immunodeficienze, alcune anomalie metaboliche infantili ereditarie). Per molti di questi pazienti il trapianto di cellule staminali del sangue rappresenta l’unica speranza di guarigione. Fonte: www.blutspende.ch oggi samaritani 03/2015 17 Buono a sapersi Analisi prima della donazione: se si trova un potenziale donatore di cellule staminali, viene determinato il suo profilo HLA e controllati i marker di infezione (per esempio: HIV, epatite B e C). (Foto: Shutterstock) poi codificati prima di essere inseriti nel registro SBSC, dove da questo momento rimangono disponibili per richieste da tutto il Mondo. Attualmente sono inseriti più di 24 milioni di donatori potenziali in 73 registri di 54 Paesi, e il loro numero aumenta di più di un milione all’anno. Anche in questo caso si osserva una tendenza crescente. Questo significa che un paziente svizzero con necessità di un trapianto di cellule staminali del sangue ha sempre maggiori probabilità di trovare in tutto il Mondo, in tempo utile, uno o più donatori idonei. Secondo Nicoloso, «il principale criterio decisivo nella ricerca di donatori è la compatibilità HLA. In seconda istanza vanno considerati altri fattori quali l’età del donatore, il suo sesso, il grado di positività ai marker di infezione e la vicinanza geografica.» Quest’ultimo fattore non è importante solo perché, per esempio, l’assistenza del donatore è più facile nel Paese del paziente, ma anche perché, dopo il prelievo, le cellule staminali del sangue soffrono con l’aumentare delle ore necessarie per il trasporto. «Tuttavia, se l’unico donatore idoneo per un paziente svizzero vive in Cina – un caso già verificatosi – noi andiamo anche in Cina.» 18 oggi samaritani 03/2015 Il midollo osseo non va confuso con il midollo spinale L’anonimato tra donatore e ricevente viene garantito in qualsiasi circostanza, perché «la donazione deve rimanere un atto incondizionato», afferma Nicoloso. Solo da aprile 2013, SBSC consente un unico scambio epistolare, ugualmente anonimo, tra le due parti. La maggior parte delle persone desidera prima di tutto ringraziare o semplicemente fare gli auguri alla controparte, che è anche il bisogno che SBSC ha inteso rispettare introducendo questa modifica. Tali aspetti globali e anche psicologici della donazione di cellule staminali del sangue sono tuttavia gli ostacoli minori con cui si vedono confrontati Nicoloso e il suo team. «Nei colloqui e nelle manifestazioni divulgative continuiamo a notare che prima di potersi decidere le persone hanno bisogno di informazioni molto accurate sul prelievo delle cellule staminali del sangue.» Uno degli errori più comuni a questo proposito è la confusione fra i termini «midollo osseo» e «midollo spinale». «Nella donazione di midollo osseo non possono però mai verificarsi lesioni del midollo spinale», osserva Nicoloso. Metodi di prelievo routinari La dottoressa non tace però il fatto che entrambi i metodi di donazione utilizzati comportino alcuni effetti collaterali e rischi. Il prelievo di cellule staminali del sangue viene effettuato direttamente dal midollo osseo sotto anestesia generale, e per alcuni giorni può causare dolore nel punto di prelievo. Prima di eseguire il prelievo di cellule staminali da sangue periferico, il donatore riceve per diversi giorni l’iniezione di un fattore di crescita, con cui viene stimolata la moltiplicazione delle cellule staminali del sangue. Questa crescita cellulare provoca una sensazione fastidiosa nelle membra, che tuttavia scompare relativamente presto dopo il prelievo. Per la donazione si usa un catetere venoso, attraverso il quale il sangue viene prelevato e trasportato in un separatore cellulare, da cui fluisce poi di nuovo nell’organismo. In entrambi i casi il donatore deve mettere in conto un paio di giorni di incapacità lavorativa, sebbene i rispettivi costi vengano coperti interamente. Per maggiori informazioni sui diversi metodi della donazione di cellule staminali del sangue, nonché sulla possibilità di registrazione online, si può consultare il sito Internet www.blutspende.ch. • Persone Maxime Trolliet, animatore dei Samas’Kids e studente in medicina Sulla via del mestiere sognato Da dieci anni, Maxime Trolliet di Mathod è impegnato con i Samas’Kids, l’organizzazione dei giovani Samaritani vodesi. È stato proprio questo il suo primo passo verso la professione dei suoi sogni, ossia il medico d’urgenza. Ora ha appena iniziato gli studi in medicina all’Università di Losanna. Testo e foto: Eugen Kiener Già da piccolo, Maxime sapeva che voleva diventare medico. Quando ne aveva parlato col suo pediatra, quest’ultimo lo aveva molto incoraggiato e gli aveva già raccontato per filo e per segno il percorso formativo da seguire. E il giovane ragazzo non ha perso tempo per iniziare a fare i suoi primi passi in quella direzione. Maxime Trolliet trascorre la sua infanzia nella frazione di Le Moulin che fa parte del villaggio di Mathod. Dalla 5a elementare, prosegue poi la sua formazione scolastica a Yverdon-les-Bains. Essendo figlio unico di una mamma impegnata professionalmente nel campo giudiziario (Justice de Paix) e di un padre insegnante ai deboli di udito e affetto lui stesso da deficit uditivo – già da giovanissimo Maxime padroneggia la lingua dei segni ed è molto seguito dai suoi genitori. sicurezza una persona. Durante gli incontri i giovani partecipanti vengono divisi per classi di età. Quest’anno Maxime si occupa degli undicenni. Più diventano grandi, più i bimbi e gli adolescenti imparano i gesti tecnici. Così quando a 16 anni entreranno a far parte di una Sezione Samaritana – cosa che riguarda la maggioranza dei partecipanti Samas’Kids – potranno già vantare una formazione completa di soccorritore, compreso Corso samaritano e di rianimazione. clausus» come quelle in Svizzera tedesca, ma sono comunque molto rigide: nel corso del primo anno vengono eliminati due terzi degli studenti. Anche se è stato sempre un bravo allievo, Maxime ora dubita di riuscire a passare tutti gli esami al primo colpo. Tuttavia, osservandolo – così sicuro e volonteroso – possiamo star certi che ci riuscirà, anche se la strada è e sarà ancora lunga fino al giorno in cui sarà medico d’urgenza in una base aerea della Rega: il suo sogno! Corsi universitari molto selettivi Servizi sanitari che hanno lasciato il segno Una volta compiuti i 16 anni si può rimanere nei Samas’Kids solo alla condizione di proseguire il proprio impegno come formatore. A Maxime piace molto trasmettere le sue cono- Gesti tecnici in primo piano Quando sua mamma viene a sapere dell’esistenza dei Samas’Kids, Maxime ha 10 anni. Lo iscrive quindi nell’organizzazione dei giovani Samaritani vodesi. Da quei giorni, Maxime non li lascerà più! Infatti, dopo il suo inizio come giovane soccorritore, diventerà animatore e tra poco otterrà pure il diploma di Monitore giovanile FSS. La sua formazione in questo ambito terminerà proprio il fine settimana di Pasqua. Maxime Trolliet incontra i Samas’Kids tutti i primi sabati del mese, alla mattina. E i bambini e giovani adolescenti dai 5 ai 16 anni che vi partecipano sono più di cento, in provenienza da tutto il Canton Vaud. Si ritrovano tutti a Gollion, dove i Samaritani hanno dei locali perfettamente idonei ai loro bisogni. I Primi soccorsi sono quindi al centro delle attività proposte a questi bambini e ragazzi. Solamente i più piccoli fanno dei giochi durante alcune lezioni. Ma pure loro, comunque, conoscono già il numero di chiamata d’urgenza e sanno dare correttamente l’allarme e mettere in posizione laterale di Maxime Trolliet nella mensa dell’Università di Losanna, dove da sei mesi sta studiando medicina. scenze e condividere le sue esperienze e spera di poterlo fare ancora per qualche anno. «Sono per ora i miei unici piaceri; gli studi sono infatti molto seri e non me ne concedono altri ... » In Svizzera romanda, l’inizio degli studi in medicina è particolarmente arduo. Le Università non adottano il «numerus Il giovane ha già fatto alcune esperienze che gli hanno dato un’idea di cosa sarà il suo futuro lavoro e a cosa sarà confrontato. Da quattro anni, infatti, è socio della Sezione di Yverdon ed effettua regolarmente i Servizi sanitari. La Sezione è chiamata in occasione di numerose manifestazioni sportive o feste. Non sono rare piaghe, ferite ed emorragie. E ha già vissuto anche una storia che gli ha lasciato il segno: si trattava di una giovane donna arrivata al Posto sanitario in lacrime con un amico dopo aver subito una violenta aggressione. «Avere dei giovani al Posto sanitario non pone nessun problema», sostiene Maxime. «Da una parte abbiamo la necessaria formazione e la nostra divisa suscita rispetto; d’altra parte un buon numero degli sportivi o degli spettatori sono giovani anche loro e a volte abbiamo l’impressione che i pazienti si trovino meglio a parlare con persone della loro età.» Maxime conclude con un auspicio: «Sarebbe bellissimo se le persone attive da anni nei Samaritani dessero più fiducia ai giovani. E sarebbe magnifico se i giovani si impegnassero ancora di più.» Un po’ come lui: egli ha fatto parte anche del Comitato d’organizzazione dell’incontro dei giovani Samaritani romandi svoltosi lo scorso settembre a Romont (FR) e che ha riunito quasi 150 giovani e giovanissimi «Incontri simili devono assolutamente aver luogo in modo regolare.» • oggi samaritani 03/2015 19 ASSTM, Janine Hunkeler lascia la presidenza L’assemblea cantonale del 29 marzo dovrà eleggere un/a nuovo/a presidente Un altro fronte su cui l’ASSTM sta lavorando è quello dei giovani. Alcuni incontri con la responsabile FSS delle attività giovanili ha fatto sì che in Ticino sia in qualche modo rinato il discorso attorno alla fondazione di nuovi gruppi giovanili. Si sta lavorando ad un corso di formazione che verrà svolto a Bellinzona, in italiano, il 20 settembre 2015. Nel corso dell’assemblea verrà pure affrontata la delicata e discussa questione della nuova tassa a carico delle Associazioni cantonali votata dai delegati svizzeri in occasione dell’assemblea del 16 giugno 2012 a Wauwil. Il nostro Cantone è stato chiamato anche quest’anno alla cassa con oltre 13 000 franchi (pari a 4 cts per abitante). Un importo non indifferente che causa qualche grattacapo a diverse Associazioni cantonali tra cui l’ASSTM. Il ritrovo per i delegati che parteciperanno all’assemblea è fissato alle 14, presso il Centro diurno di Rivera. I lavori assembleari inizieranno alle 14.30 con la consegna delle medaglie Henry Dunant, cui farà seguito la presentazione dei vari rapporti di attività, dei conti 2014 e le elezioni del/della nuovo/a presidente cantonale e di un/a nuovo/a membro in Comitato. Alla fine verrà pure sottoposto ad approvazione il programma annuale dell’anno in corso, il 2015. Il 2014 è stato un anno di grandi cambiamenti per il movimento samaritano svizzero e pure in Ticino e nel Moesano. Se ne parlerà nel corso dell’assemblea generale ordinaria dell’Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano (ASSTM) che si terrà domenica 29 marzo prossimo, alle 14.30, al Centro diurno di Rivera. Il primo grande cambiamento, imprevisto, sono state le dimissioni dalla presidenza con effetto immediato e per motivi di salute - di Janine Hunkeler, presidente in carica dal marzo dello scorso anno. A lei giungano, anche da queste colonne, i nostri sentiti ringraziamenti per la sua gentile collaborazione e i nostri auguri per un pronto ristabilimento. Janine è stata sostituita da subito dal vicepresidente dell’ASSTM Nicodemo Cannavò, che occupa la carica di presidente ad interim fino all’assemblea. Assemblea che dovrà pure eleggere un nuovo membro del Comitato cantonale dato che Janine ha lasciato anche il suo posto in questo gremio. Un altro grosso cambiamento ha interessato il Segretariato dell’ASSTM: dopo molti anni di apprezzata e competente attività, la segretaria Daniela Valli ha lasciato il suo posto nell’ufficio di Rivera. Le è subentrata Maria Luisa Ferrari alla quale facciamo i nostri auguri per la sua nuova attività. Ringraziamo pure sentitamente Daniela per l’ottima collaborazione sempre avuta con noi per gli articoli della rivista o altre informazioni. A Rivera, spetterà dunque a Nicodemo Cannavò il compito di parlare dell’anno appena concluso e delle sfide future del movimento samaritano cantonale. Tra queste la vita delle Sezioni e il fatto che, troppo frequentemente, al Comitato cantonale capita di ricevere segnali negativi dalle Sezioni quando queste sono già da tempo avviate sulla strada della chiusura. Il Comitato è sempre disposto ad incontrare, come effettivamente ha fatto, le Sezioni in difficoltà per discutere con loro e portare gli aiuti concreti per affrontare e superare situazioni delicate, e ciò per evitare laddove è possibile le chiusure. Vedeggio, ora parte del Comune Monteceneri. Mara Zanetti Maestrani «oggi Samaritani» 03/2015 Data di apparizione: 18 marzo 2015 Abbonamenti, cambiamenti d’indirizzo per scritto all’indirizzo citato Redazione Ticino e Moesano Mara Maestrani Casa Vescovi, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale, 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Una veduta di Rivera e dell’Alta Valle del Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali 10 numeri all’anno Tiratura: 4800 copie Redazione centrale Olten: Sonja Wenger, Eugen Kiener Segretariato: Monika Nembrini Telefono 062 286 02 67 Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86, 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG, 9403 Goldach Organizzazione di salvataggio della CRS 20 oggi samaritani 03/2015 • Sezioni, Associazione Colonna Castagnola – Cassarate In Sezione vi sono ben 32 nuovi soci; grande lavoro nel 2014 Iniziativa faro Il 12 febbraio scorso, si è svolta presso la sede di Cassarate l’assemblea generale della locale Sezione dei Samaritani. Il 2014 è stato un anno da annoverare tra quelli molto importanti, impegnativi e assai gratificanti! Lo svolgimento dei lavori assembleari è stato affidato al dottor Vincenzo Liguori il quale, all’inizio della serata, ha ricordato ed onorato due figure che sono mancate durante l’anno appena trascorso: la signora Ciulli e la signora Molteni. Sia il presidente del giorno nonché medico della Sezione, sia la presidente Donatella Meylan, hanno citato tutti i numerosi picchetti e gli altrettanti molti corsi svolti. Mirko Greco, da poco monitore e che si è aggiunto così agli altri 4 da tempo attivi, ha espresso la sua soddisfazione per i traguardi sociali (aggiornamenti, picchetti e Corsi soccorritori), che sono stati raggiunti e che hanno portato ben 32 nuovi soci alla Sezione! Alcuni di loro, presenti all’assemblea, hanno espresso il loro vivo compiacimento. Tutto questo importante lavoro ha impegnato molto anche la cassiera Giovanna Gasparini che con la sua consueta precisione ha consegnato ai revisori Felice Meregalli e Rinaldo Gobbi dei conti più che soddisfacenti. Grazie all’Associazione AILA (Associazione Italiana di Lugano per gli Anziani) la quale ha donato alla Sezione Samaritani una somma importante, si potranno effettuare degli acquisti necessari ma che finora erano stati rimandati per mancanza di fondi. Come piccolo segno di ringraziamento si è deciso di nominare l’architetto Walter Giovanzana, presidente dell’AILA, alla carica di socio onorario. Per le nomine del comitato si è preso atto delle dimissioni di Sybille Giacomini e di Claudio Raimondo ai quali sono stati formulati i ringraziamenti per l’impegno svolto. Nella commissione tecnica si saluta con piacere l’entrata di Paolo Luca Stocchetti come responsabile dell’organizzazione dei picchetti. Tasse sociali invariate e programma intenso anche per 2015 che prevede una serie di Corsi soccorritori per l’ottenimento della patente, Corsi samaritani, aggiornamenti, corsi BSL/AED, uso del defibrillatore, emergenze con bambini, conferenze ed incontri informativi nell’ambito sanitario e naturalmente picchetti a manifestazioni locali. Impegno ed entusiasmo per una Sezione Samaritana molto vivace! Notizie e foto G. Gobbi, testo PgH In primo piano la presidente della Sezione Donatella Meylan, alle sue spalle da sinistra: il medico della Sezione dottor Vincenzo Liguori, Tatiana Bottari, Tiziano Vicari ed il nuovo responsabile dell’organizzazione dei picchetti Paolo Luca Stocchetti. • Anche quest’anno, diverse Samaritane e diversi Samaritani avranno l’onore di ricevere la più elevata distinzione della Federazione svizzera dei Samaritani, ossia la medaglia Henry Dunant. Mi congratulo di cuore con tutti loro. Una cosa molto rallegrante, è che spesso questi medagliati sono giovani persone che hanno cominciato da ragazze o ragazzi ad impegnarsi in un Gruppo Help e poi hanno frequentato la formazione di monitore giovanile ed hanno così iniziato la loro pluriennale attività. Il Settore d’attività chiave «Gioventù» è stato definito quale iniziativa faro in seno alla Strategia della FSS. L’orientamento indica che dobbiamo entusiasmare i bambini e i giovani in modo il più possibile durevole verso i Primi soccorsi e formarli in vista di un impegno nel movimento samaritano. Dobbiamo poter sfruttare appieno il potenziale nascosto nei giovani. In futuro, il nuovo concetto di formazione terrà maggiormente conto di questo fattore. Infatti con la nuova formazione, la funzione del monitore giovanile sarà più attrattiva: essa comprenderà una parte considerevole della tecnica specialistica dei Samaritani e assicurerà così il loro successivo passaggio in Sezione. Per la Sezione, ciò significa avere a disposizione dei giovani quadri con una miglior formazione e pronti per essere impiegati. Ambedue le parti possono approfittare enormemente di questa situazione. È importante che i giovani Samaritani vengano integrati per tempo poiché sono loro il futuro del nostro movimento samaritano. Anita Tenhagen Vicepresidente FSS oggi samaritani 03/2015 21