COSTRUIRE IL FUTURO DEL TRENTINO
PROTOCOLLO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE E IL LAVORO
Trento, 13 gennaio 2014
CONFINDUSTRIA TRENTO, rappresentata dal Presidente Paolo Mazzalai e dal Delegato di
Giunta alle Relazioni Industriali Stefano Odorizzi;
CGIL, CISL e UIL del Trentino, rappresentate dai rispettivi Segretari Paolo Burli, Lorenzo
Pomini e Walter Alotti;
insieme anche denominati "le Parti";
OBIETTIVO
La sfida che attende il nuovo Governo provinciale è “PROGETTARE IL TRENTINO DI DOMANI”.
Le Parti, con questo Documento, manifestano la propria disponibilità a costruire assieme il futuro
del nostro Trentino.
Uno sviluppo equilibrato del territorio e il benessere della comunità che in esso vive non possono
che essere valori condivisi dalle Istituzioni e dalla società civile. Devono esserlo oggi così come lo
sono stati più di cinquanta anni fa, quando iniziò il riscatto di uno dei territori più arretrati del Paese,
diventato oggi uno dei più avanzati per qualità della vita, competitività della produzione, innovatività
delle politiche di welfare, eccellenza nella formazione e nella ricerca.
Oggi, come allora, è pertanto necessario chiamare a raccolta le risorse e le energie presenti nella
comunità per farle convergere verso questo comune obiettivo, al fine di consegnare alle nuove
generazioni un territorio progredito come quello che abbiamo ricevuto dalle mani dei nostri padri.
A questo scopo le Parti hanno elaborato una serie di considerazioni e proposte, legate alla catena
di trasmissione “industria-lavoro-benessere”, su cui riflettere e rispetto alle quali attivarsi.
PREMESSA
L'incessante internazionalizzazione dei sistemi finanziari, delle attività produttive e degli scambi
commerciali, l'ingresso nel mercato globale di imprese di paesi emergenti caratterizzate da
produzioni a basso costo ma anche ad alto valore aggiunto, la progressiva integrazione dell'Unione
1
Europea, la diffusione di nuove tecnologie, hanno modificato in modo strutturale il contesto socioeconomico in cui agiscono le imprese locali. La necessità di affrontare questi fenomeni globali si è
fatta più urgente con l'avvio della recessione che ancora interessa l'Europa e, con essa, l'Italia.
In questo contesto internazionale, e in coerenza con il mutato assetto delle relazioni di finanza
pubblica tra lo Stato e le Istituzioni locali, rafforzare la competitività della piattaforma produttiva
locale, investire in innovazione e conoscenza, qualificare costantemente l'occupazione e rendere
sempre più efficiente il sistema di "welfare per il lavoro" sono obiettivi imprescindibili per riuscire a
consolidare la ricchezza economica e sociale del nostro territorio e quindi i livelli di benessere
acquisiti fino ad oggi in Trentino.
Questi obiettivi, per essere concretamente raggiunti, necessitano di coerenza e lungimiranza nel
disegno delle politiche pubbliche e di relazioni sinergiche tra le parti economiche e sociali.
I cambiamenti che oggi ci vengono consegnati da un lungo quinquennio di crisi, però, non possono
essere ignorati, né possono essere affrontati con gli strumenti di ieri. È invece necessario guardare
oltre l’esistente e trovare nuove vie per dare risposte innovative ed efficaci alle esigenze di imprese
e lavoratori.
Le Parti sono pronte ad affrontare questa sfida insieme e lo fanno cominciando da questo
Documento, che individua gli ambiti prioritari di intervento.
L'industria
All'interno del sistema economico locale, il sistema industriale continua a svolgere una funzione
essenziale per lo sviluppo della nostra comunità, non solo in virtù dei suoi effetti positivi sulle
dinamiche occupazionali, ma anche per la capacità di creare valore aggiunto, di produrre ed
investire in innovazione, di competere sui mercati internazionali e di creare un indotto per altre
attività economiche.
Per le imprese industriali e gli addetti del settore, insieme alle rispettive rappresentanze, le sfide da
affrontare restano quelle dell'internazionalizzazione, della sostenibilità, dell’innovazione di prodotto
e di processo e del rafforzamento dei processi di collaborazione, integrazione e crescita
dimensionale delle imprese, con attenzione al governo dell'intera catena del valore.
Le Parti condividono quindi la necessità di utilizzare tutti gli strumenti a propria disposizione – la
contrattazione, in primo luogo – per contribuire all’affermazione sui mercati delle imprese industriali
e più in generale al rafforzamento delle dinamiche della crescita economica, sostenendo in maniera
socialmente responsabile il processo di trasformazione in atto all'interno del sistema produttivo
locale.
Il lavoro
Le Parti intendono sperimentare un sistema innovativo di relazioni industriali che, nell'assicurare
competitività al sistema economico provinciale, puntino a qualificare la contrattazione di secondo
livello, anche con riferimento alle esigenze di coinvolgimento e formazione dei lavoratori, alla
promozione della previdenza complementare e dell'assistenza sanitaria integrativa territoriale.
2
Le relazioni tra imprese e rappresentanze sindacali debbono infatti puntare – tutelando interessi
distinti da coniugare tra loro – al raggiungimento del duplice obiettivo di migliorare costantemente
l’efficienza e la qualità delle produzioni e di far crescere e qualificare l'occupazione in Trentino,
nell'intento di permettere l'affermazione delle imprese locali sul mercato domestico e internazionale,
facendo conseguire benefici sia ai soggetti rappresentati dalle parti coinvolte, sia all'intera comunità
locale.
Al fine di qualificare le suddette relazioni le Parti intendono valorizzare, anche attraverso lo sviluppo
delle attività di analisi e ricerca realizzate finora con il supporto di Agenzia del Lavoro:

la sperimentazione e diffusione di “buone pratiche” - ad esempio in tema di staffetta
generazionale, lavoro estivo dei giovani, cambiamento organizzativo e welfare aziendale –
al fine di perseguire un costante miglioramento sia dei livelli di produttività, sia di quelli di
tutela, promozione e qualificazione del capitale umano;

la gestione della flessibilità, l’interdipendenza dei salari di secondo livello con i risultati
aziendali, l’aumento della produttività e la promozione della competitività;

la promozione e diffusione dell'apprendistato, dei percorsi di apprendimento permanente e
della validazione/certificazione delle competenze dei lavoratori nonché, nei processi di
ristrutturazione aziendale, della riqualificazione professionale e della ricollocazione
occupazionale;

l’incentivazione
della
crescita
dimensionale
delle
imprese,
anche
attraverso
la
contrattazione di rete, la nascita di nuove attività economiche (start up) e l’attrazione sul
territorio di attività imprenditoriali.
Il welfare
L'attuazione della delega di funzioni dallo Stato alla Provincia autonoma di Trento in materia di
ammortizzatori sociali non è solo l'occasione per migliorare le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori
espulsi dal mercato del lavoro, ma soprattutto per realizzare un compiuto sistema di servizi per il
lavoro che renda più efficace e rapida la ricollocazione professionale di chi perde l'impiego, anche
con interventi e strumenti personalizzati.
A questo scopo le parti, oltre che ad attuare quanto già definito al tavolo tecnico con la Provincia, si
impegnano a sostenere la definizione di adeguate politiche attive del lavoro e a proporre agli organi
competenti l'ulteriore qualificazione di sistemi di monitoraggio dell'efficacia e dei risultati raggiunti
dalle politiche del lavoro.
Il credito
Dal 2008 in avanti abbiamo assistito anche in Trentino ad un progressivo deterioramento delle
condizioni di accesso al credito per le imprese. Neppure l'azione della BCE che, nel corso del 2012,
ha concesso prestiti a tassi particolarmente vantaggiosi agli istituti di credito ha prodotto i risultati
auspicati nel frenare la stretta creditizia che, a sua volta, ha contribuito alla contrazione degli
investimenti privati.
3
Le parti concordano sulla necessità che vengano rafforzate le politiche pubbliche finalizzate alla
facilitazione dell'accesso al credito attraverso il sistema dei consorzi fidi e il sistema bancario nel
suo insieme.
A questo proposito il Fondo strategico provinciale cui parteciperà anche il fondo regionale di
previdenza integrativa Laborfonds, coerentemente alla propria missione statutaria e secondo le
norme vigenti a tutela del risparmio degli aderenti, rappresenta un ulteriore strumento a sostegno
degli investimenti privati. Le parti concordano sul fatto che le risorse del Fondo strategico dovranno
essere orientate allo sviluppo e alla crescita del tessuto produttivo locale nel senso dell'innovazione,
della sostenibilità, dell'impatto occupazionale ed in un'ottica non meramente sostitutiva rispetto ai
canali bancari di finanziamento delle imprese.
Il sistema della conoscenza e dell'innovazione
La funzione di istruzione e ricerca è centrale per permettere al sistema economico e sociale locale
di crescere in un mondo in cui la competizione tra territori ed aziende avviene in maniera crescente
sul terreno dell'innovazione e della conoscenza.
In questo senso le Parti concordano sulla necessità che le istituzioni scolastiche provinciali,
l'Università di Trento e gli enti di ricerca puntino a rendere più flessibile la propria offerta formativa
raccordandola il più possibile alle dinamiche del mercato del lavoro a livello non solo locale, ma
anche europeo, anticipandone l'andamento di fondo e ampliando i servizi di orientamento e
placement, l'offerta di tirocini e di percorsi di formazione continua, la validazione/certificazione delle
competenze e l'utilizzo del contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio.
Agli enti di ricerca spetta anche il compito di sostenere i processi di trasferimento tecnologico verso
le imprese, dedicando maggiori risorse a questo scopo per permettere al sistema economico e
sociale locale di cogliere, tra l'altro, le grandi opportunità offerte oggi dalla rivoluzione digitale.
Occorre infatti che gli investimenti in ricerca si traducano in processi innovativi che coinvolgano in
modo sistematico il territorio anche attraverso l'apertura di momenti di conoscenza e confronto con
le parti sociali attorno alle direttrici principali sulle quali si muoveranno i programmi di ricerca futuri
dei principali Enti utilizzatori di risorse pubbliche.
Energia, investimenti e infrastrutture, rilancio dell’edilizia
Uno dei fattori principali per lo sviluppo dell’industria e del territorio, l’energia, deve essere posto al
centro delle politiche provinciali di contesto per il sistema produttivo: il costo dell'energia in Trentino
deve essere reso più competitivo, per consentire alle imprese locali di essere a loro volta più
competitive sui mercati internazionali.
Le Parti condividono l'opportunità di rafforzare le politiche di investimento nei settori e nei poli di
Trento e Rovereto dell'Ict, meccatronica, green economy e edilizia sostenibile, nelle filiere locali
come l'agroalimentare, che possono garantire l'accesso a nuovi mercati, l'insediamento di nuove
produzioni a più alto valore aggiunto, nuova occupazione qualificata, la piena tutela dell'ambiente
alpino ed il rafforzamento dei processi di marketing territoriale.
4
È necessario inoltre individuare gli interventi infrastrutturali prioritari per la competitività del nostro
territorio, in particolare il completamento della rete stradale e telematica e l’efficientamento degli
edifici pubblici, trovando nuove forme di finanziamento e di gestione – ad esempio attraverso lo
strumento del PPP (Public-Private Partnership) – che consentano la loro sostenibilità economica.
Il fisco
La pressione fiscale su lavoro ed imprese va contenuta. Su questo fronte la Provincia deve
proseguire sulla strada intrapresa con le ultime manovre di finanza pubblica, quando ha abbassato
le aliquote Irap, le ha azzerate per le nuove imprese e ha concordato il blocco delle addizionali Irpef
con gli enti locali. Il taglio delle tasse (Irap) dovrà essere incisivo e selettivo, a favore delle aziende
che contribuiscono al finanziamento degli ammortizzatori sociali, aumentano l'occupazione stabile e
che sottoscrivono accordi di produttività.
La sostenibilità delle finanze pubbliche provinciali passa attraverso un patto di fedeltà fiscale con
tutti i contribuenti. È quindi necessario che anche in Trentino si alzi la guardia contro odiosi
fenomeni di evasione ed elusione fiscale, nella consapevolezza che chi sottrae risorse all'erario,
impedisce non solo il contenimento della pressione tributaria, ma limita la capacità dell'ente
pubblico di sostenere la crescita economica in un momento particolarmente critico per il sistema
produttivo locale.
La semplificazione e la revisione della spesa
Le complicazioni normative, i ritardi procedurali, le inefficienze delle amministrazioni pubbliche
costituiscono un peso insostenibile per cittadini e imprese ed incidono negativamente sulla spesa
pubblica, determinando sprechi di risorse, che potrebbero essere più utilmente impiegate in
iniziative a favore della crescita. È indispensabile uno “sportello unico” per le imprese che, facendo
tesoro delle esperienze negative del passato e delle best practice internazionali, semplifichi in
maniera efficace i rapporti con la pubblica amministrazione.
È urgente intervenire attraverso una seria politica di revisione della spesa pubblica per garantire
servizi di qualità a cittadini e imprese, operando una rigorosa analisi delle modalità di
funzionamento e dei risultati prodotti dalla Provincia, dalle società controllate e dall'intero sistema
delle Autonomie locali.
Collaborazione tra territori
Le Parti concordano infine riguardo l'opportunità strategica di consolidare rapporti di partnership
sovraprovinciale tra le Istituzioni locali con i territori vicini e in particolare lungo l'asse del Brennero,
rafforzando le competenze ed il ruolo del Gect Trentino - Alto Adige - Tirolo al fine, per esempio, di
rendere più efficienti i sistemi sanitari locali, favorire la mobilità delle lavoratrici e dei lavoratori,
sostenere le reti internazionali della conoscenza, realizzare sinergie in campo economico e
culturale, aumentare la capacità di attrazione di investimenti privati e ridurre le inefficienze prodotte
da insufficienti economie di scala nell'offerta di servizi pubblici.
5
ATTUAZIONE
Per valutare il recepimento delle proposte e il raggiungimento degli obiettivi contenuti in questo
Documento, per analizzare l'andamento dell'economia e del mercato del lavoro a livello provinciale
e per verificare l'opportunità di azioni comuni – incluse quelle sperimentali – nell'ambito delle
relazioni industriali, le Parti concordano di istituire un gruppo di lavoro paritetico da riunire
trimestralmente.
***
CONFINDUSTRIA TRENTO
Il Presidente
Paolo Mazzalai
CGIL DEL TRENTINO
Il Segretario Generale
Paolo Burli
CISL DEL TRENTINO
Il Segretario Generale
Lorenzo Pomini
UIL DEL TRENTINO
Il Segretario Generale
Walter Alotti
6
Scarica

COSTRUIRE IL FUTURO DEL TRENTINO