18 novembre 2014 PRESENTAZIONE CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE “Il Call Center e l’avvio della COT” Antonella Mosele VIA CERERIA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE Antonella Mosele PALAZZINA D sede della CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE Antonella Mosele Antonella Mosele IL CALL CENTER E’ IL BRACCIO OPERATIVO DELLA COT PRINCIPALI ATTIVITA’ DEL CALL CENTER Accompagnare “l’utente protetto” segnalato dai servizi sanitari e sociali Orientare il cittadino e il personale sulla rete dei servizi socio sanitari Monitorare e verificare i percorsi assistenziali attivati Antonella Mosele FOCUS DELLA COT LA PERSONA utente protetto → il suo caso specifico Per sostenere il compito del Call Center e dare risposte efficienti e coordinate all’utente protetto, i percorsi organizzativi e clinici fungeranno da faro (es. percorso organizzativo dimissioni protette – es. percorso clinico BPCO). Ecco perché alla COT non interessa la gestione di attività e risorse interne ad ogni singolo servizio e struttura ma il collegamento delle risposte dei diversi servizi per raggiungere al risultato finale di quel singolo individuo. Antonella Mosele SOGGETTI CHE ATTIVANO IL CALL CENTER la persona “protetta”; un familiare/caregiver e altri soggetti della rete informale; Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Medici di Continuità Assistenziale, Nucleo Cure Palliative; personale dei Servizi Sociali Territoriali; personale Distrettuale e Ospedaliero; personale delle strutture di Ricovero Intermedio, nonché delle strutture Residenziali e Semiresidenziali. Antonella Mosele SEDE ED ORARI Il Call Center opera sette giorni su sette nelle 24 ore. Il servizio attivo inizia alle ore 8.00 e termina alle 20.00, su due turni giornalieri dal lunedì al sabato. Negli orari notturni e festivi il servizio è garantito dal personale dell’Ospedale di Comunità. (primi mesi 2015) Antonella Mosele TIPOLOGIA DELLA DOMANDA indifferibile (richiede un intervento entro la giornata) differibile (intervento entro le 48/72 ore) di orientamento (in genere immediata salvo casi in cui è richiesto un approfondimento della richiesta . L’utente viene chiamato) Antonella Mosele MODALITA’ DI ATTIVAZIONE Il contatto tra utente e Call Center si configura come un momento operativo che fornisce un quadro globale dei problemi o dei bisogni della persona. In questa fase è importante la capacità degli operatori di individuare precocemente i bisogni o problemi reali e prevedere tempestivamente quelli potenziali. L’operatore del Call Center non è un centralinista ma un professionista che eroga una prestazione che deve racchiudere in sé: appropriatezza ed efficienza accompagnata da un approccio accogliente ed orientante. L'attività del call center viene gestita dal case-manager (infermiere) che opererà da primo filtro e invierà apposita segnalazione agli assistenti sociali della COT per le risposte di tipo socio-assistenziale. La segnalazione avviene per via telefonica, con chiamata registrata a numero dedicato, per via informatica (mail) o fax. Antonella Mosele RECAPITI Telefono 0424 – 885999 Fax – 0424 – 885187 Mail – [email protected] Antonella Mosele FASI DI GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI Accoglimento della domanda: Cittadino Operatori socio-sanitari dell’Azienda ULSS 3 3. Operatori sociali degli Enti Locali 1. 2. Decodifica del bisogno: valuta, se può dare una prima risposta alle problematiche, infine comunica il servizio o il professionista che può fornire la risposta più adeguata. Attivazione del Servizio o del professionista individuato per la risposta al bisogno. Verifica dell’avvenuta chiusura del processo di risposta all’utente “protetto” Antonella Mosele AVVIO CENTRALE OPERATIVA 1° fase (2014/2015) Nella 1° fase di avvio della Centrale Operativa Territoriale, s’intende accogliere la domanda di bisogno dell’utenza afferente all’ULSS di Bassano ed in particolare definire percorsi organizzativi ed assistenziali dei prioritari utenti “protetti” adulti/anziani : persone dimesse dall’ospedale e dalle strutture intermedie persone a domicilio con assistenza infermieristica persone che usufruiscono di interventi di sostegno alla domiciliarità cittadini che necessitano di orientamento all’interno dei servizi sociosanitari Antonella Mosele AVVIO CENTRALE OPERATIVA 1° fase (2014/2015) Esempi chiamata del cittadino(utente protetto) (intervista telefonica – triage) emergenza problema assistenziale non conosciuto dai servizi socio-sanitari orientamento ed informazioni chiamata/mail/fax degli operatori (conduzione di tutto il processo della presa in cura: → richiesta bisogno (dimissione protetta)→ decodifica → e individuazione della risposta più appropriata → Assistenza domiciliare infermieristica → coinvolgimento servizi Servizio infermieristico domiciliare e protesica→ informazione operatori coinvolti →infermieri ADI e MMG → verifica chiusura processo chiamata telefonica a domicilio al 3° giorno dalla dimissione. In questa prima fase di avvio risulterà essenziale il supporto informatizzato con software dedicati alla registrazione ed elaborazione delle informazioni trattate dalla COT Antonella Mosele CENTRALE OPERATIVA 2° fase AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA DELLA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE 1. 2. 3. Garantire l’avvio e il consolidamento della COT e ADI sulle 24 h Definire percorsi organizzativi ed assistenziali con il 50% dei servizi socio-sanitari mappati ritenuti prioritari Definire percorsi organizzativi ed assistenziali con gli Enti Locali Antonella Mosele LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE HA BISOGNO DELLA COLLABORAZIONE DI TUTTI VOI Grazie dell’attenzione Antonella Mosele