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CHIRURGIA REFRATTIVA
DOMANDE E RISPOSTE
Ecco di seguito le domande che più frequentemente pongono i pazienti in procinto di sottoporsi a trattamento con laser ad eccimeri:
Mi libererò definitivamente degli occhiali o delle
lenti a contatto?
Questo è l’obiettivo che l’oculista si pone, effettuando tutte le valutazioni necessarie proprio per individuare l’esatta natura del difetto e per correggerlo completamente. Tuttavia occorre valutare ogni
specifico caso ed è compito dell’oculista chiarire al meglio quali
aspettative di risultato il paziente possa attendersi.
È doloroso?
Il trattamento in sé non lo è. Per quanto riguarda i giorni successivi,
sulla base dell’esperienza di oltre diecimila trattamenti effettuati
presso il Centro, la sensazione di dolore riferita dai pazienti operati
con la tecnica PRK è molto varia: qualcuno avverte solo una leggera
sensazione di fastidio, altri invece lamentano un certo grado di dolore che si attenua progressivamente fino a scomparire quasi completamente in 4-5 giorni. In caso di tecnica Lasik, dolore e fastidio
sono pressoché assenti fin da subito.
Tutti possono sottoporsi a questo tipo di intervento?
Esistono alcune condizioni cliniche dell’occhio che rendono sconsigliabile l’intervento, ed è compito dell’oculista valutare la presenza
di queste condizioni.
A che distanza dall’intervento si possono riprendere le
normali attività lavorative?
Il recupero visivo completo o comunque il raggiungimento degli
obiettivi programmati varia a seconda del difetto visivo trattato e
della tecnica adottata. L’autonomia lavorativa si raggiunge in un
tempo variabile fra i 2 ed i 10 giorni, sempre in funzione della tecnica adottata.
Cosa devo fare prima dell’intervento?
È fondamentale la visita oculistica che dovrà essere accurata e precisa grazie anche all’impiego di tecnologie all’avanguardia. I portatori di lenti a contatto semirigide devono sospenderne l’uso almeno
15 giorni prima della visita. Il giorno del trattamento si dovrà venire
accompagnati e senza trucco al viso.
Quanto dura l’intervento?
L’intervento ha una durata di pochi minuti per occhio e si svolge in
regime ambulatoriale con “dimissione” immediata. Viene utilizzato
solo un collirio anestetico.
Dopo l’intervento sono necessari dei controlli?
I controlli post operatori sono fondamentali come pure la terapia
post operatoria. La frequenza dei controlli varia in funzione del
caso specifico e della tecnica adottata.
Le complicanze?
Le complicanze derivanti da trattamenti refrattivi sono per fortuna
assai rare e nella maggior parte dei casi transitorie.
Quanto incide la qualità del laser sul risultato?
Nei trattamenti refrattivi la tecnologia laser utilizzata è fondamentale per garantire un buon risultato. È sempre opportuno informarsi
di quale tipologia di laser sia disponibile e della manutenzione dello stesso.
Il Poliambulatorio Chirurgico Modenese è uno dei pochissimi centri
privati italiani a disporre di due laser ad eccimeri di diverso tipo e di
ultimissima generazione, il VISX S4 ed il NIDEK EC5000 - entrambi
sono sottoposti a rigorosissimi e frequenti controlli - e di un FEMTOLASER INTRALASE, un’ulteriore tecnologia indispensabile per una
chirurgia refrattiva all’avanguardia.
CHIRURGIA
REFRATTIVA
ad esclusivo uso interno
LA CHIRURGIA REFRATTIVA
Come correggere miopia, ipermetropia e astigmatismo. La maggioranza
dei difetti refrattivi, quali miopia, ipermetropia ed astigmatismo, che fino ad alcuni anni fa
venivano corretti soltanto con gli occhiali o lenti a contatto, possono trovare oggi una risoluzione definitiva grazie alla chirurgia refrattiva. L’azione congiunta dei laser ad eccimeri
e del Femtolaser consente un rimodellamento della superficie della cornea estremamente
I chirurghi del PCM, grazie alla disponibilità contemporanea di due diversi laser ad eccimeri di ultima generazione, possono proporre ai propri pazienti una tecnica unica: la TLCT (Two Laser Combined Technique).
L’utilizzo del VISX S4 e del NIDEK EC5000 durante la stessa seduta operatoria permette di sfruttare al meglio le caratteristiche
di ogni laser, garantendo al paziente una superficie della cornea più regolare e di conseguenza un’ottimale messa a fuoco
sulla retina. Questa tecnica può essere effettuata sia in Lasik (tradizionale o con femtolaser) che in PRK e nella stessa seduta
operatoria possono essere trattati entrambi gli occhi. Il profilo della curvatura corneale risulta molto simile a quella di un
occhio che non ha subito interventi chirurgici.
accurato, coinvolgendo un sottilissimo spessore di tessuto (frazioni di micron). Il Poliambulatorio Chirurgico Modenese effettua in quest’ambito migliaia di interventi all’anno e dispone delle più recenti ed aggiornate tecnologie e strumentazioni per la diagnostica e la chirurgia: i chirurghi oculisti che vi operano
vantano una competenza straordinaria ed un’esperienza più che ventennale (furono tra i primi in Italia
ad effettuare i trattamenti laser per la chirurgia refrattiva).
• PRK (Cheratectomia fotorefrattiva)
La tecnica PRK (Photo - Refractive Keratectomy) è una metodica che utilizza il laser ad eccimeri per asportare microscopiche frazioni di tessuto
corneale in superficie, con una precisione straordinaria e con una riproducibilità non raggiungibile da nessun altro mezzo. Può essere utilizzata anche per difetti di elevata entità. Il decorso postoperatorio è più fastidioso per il paziente, ma si risolve in pochi giorni.
• LASEK (Laser Epithelial Keratomileusis)
La Lasek può essere considerata un’evoluzione della PRK, secondo i principi della Lasik. Adatta per la correzione di miopie ed astigmatismi
medi ed elevati, sempre che le condizioni di spessore e curvatura corneale non pongano limiti. Anziché sollevare uno strato di cornea, si
distacca semplicemente il tessuto di rivestimento superficiale (epitelio), il quale, dopo aver effettuato il trattamento laser, viene riposizionato.
Le principali tipologie di intervento:
CHIRURGIA CORNEALE:
• LASIK con femtolaser e laser ad eccimeri
Una nuova frontiera nella chirurgia refrattiva è il laser
pulsato a femtosecondi, che permette di trattare, a seconda delle condizioni di spessore e curvatura corneale, miopie, ipermetropie ed astigmatismi importanti.
La tecnica prevede la creazione ed il sollevamento di
un sottilissimo strato di cornea (flap), per concentrare
l’azione dei laser ad eccimeri direttamente nello spessore della cornea stessa. Terminato il trattamento, il
flap viene riposizionato nella sua sede originaria, dove
aderisce in pochi secondi. Il paziente prova senso di
bruciore e di corpo estraneo solo per alcune ore, mentre con la PRK questi disturbi durano qualche giorno.
Il femtolaser utilizza luce infrarossa con spot della
grandezza di pochi micron e di breve durata: è un trattamento molto preciso e garantisce la massima sicurezza, legata all’azione non meccanica dell’incisione,
al minimo volume di tessuto asportato ed all’altissima
riproducibilità dei risultati.
CHIRURGIA INTRAOCULARE:
In caso di ipermetropie o miopie molto elevate (tra 12 e 30 diottrie), superiori alle possibilità correttive del laser ad eccimeri, la soluzione
del difetto può essere ottenuta mediante l’impianto di lenti fachiche intraoculari. Si tratta di cristallini artificiali, disponibili in varie tipologie per adattarsi alle specifiche esigenza di ogni paziente. Le lenti fachiche utilizzate presso il PCM sono arrivate alla quarta generazione,
dopo venti anni d’esperienza clinica in tutto il mondo. Rispetto agli occhiali la lente intraoculare ha il vantaggio di non rimpicciolire l’immagine e di garantire quindi una migliore qualità della vista; inoltre non provoca allergia né “rigetto”, non richiede cure o manutenzione,
consente un aspetto estetico normale e non interferisce con la visione naturale.
• Impianto di lenti fachiche intraoculari: in caso di pazienti di età non superiore ai 45 anni e con cristallino naturale
perfettamente trasparente, la lente fachica viene posizionata senza sostituire il cristallino naturale.
• Facorefrattiva: in pazienti normalmente di età superiore ai 45 anni, il cristallino naturale, anche se trasparente,
viene invece sostituito con la lente intraoculare.
• LASIK con microcheratomo
La Lasik (Laser Cheratomileusi Intrastomale) è una metodica che applica lo stesso principio della Lasik con
femtolaser. La differenza consiste nello strumento utilizzato per creare il sottilissimo strato di cornea da riposizionare al termine dell’azione del laser ad eccimeri, che in questo caso è il microcheratomo. La tecnica
Lasik, come già detto, permette un recupero funzionale rapido e indolore.
Ponete sempre al medico tutti i quesiti che ritenete necessari, durante la visita preliminare.
Lo specialista è tenuto a fornire tutte le spiegazioni necessarie al paziente, allo scopo di evitare ogni forma di incomprensione riguardo alle metodiche
utilizzate ed al risultato auspicabile. Questa nota informativa riveste carattere generale ed orientativo per il paziente e non deve in nessun caso sostituire un doveroso colloquio con lo specialista né alla visione e comprensione del documento di Consenso Informato, contenente informazioni specifiche
sui singoli interventi chirurgici e sulle eventuali complicanze, la cui sottoscrizione deve avvenire prima dell’intervento.
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Oculistica: chirurgia refrattiva - Poliambulatorio Chirurgico Modenese