HealthNewsletter
a cura della redazione scientifica Phoenix
Circolazione,
ritenzione idrica e cellulite
La PEFS (panniculopatia fibro-edemato-sclerotica), meglio nota come
cellulite, è una malattia del microcircolo e del connettivo a carattere
evolutivo, che colpisce prevalen-
temente il sesso femminile. Spesso
associata a ipotiroidismo e ipocorticosurrenalismo, la cellulite si presenta con ipertrofia adiposa, alterazioni strutturali regressive a carico
del connettivo, del microcircolo e
deviazione degli acidi grassi dell’adipocita.
La cellulite è composta da ammassi
di adipociti, cellule adipose rotondeggianti che si aggregano come gli
acini di un grappolo di uva, localizzate in profondità, tanto che la cute
(epidermide e derma) rivestendole
assume la caratteristica conformazione ondulata.
Le cause della sua comparsa sono
molteplici: genetiche, vascolari, endocrine, alimentari, posturali. L’alterazione della funzionalità del microcircolo è indubbiamente un fattore
rilevante, ma anche le modificazioni
ormonali svolgono un ruolo importante, in particolare durante pubertà, gravidanza e menopausa. Nelle
donne, infatti, è un fenomeno che
se presente in quantità moderata
può essere considerato fisiologico,
in quanto l’accumulo lipidico rappresenta una riserva di energia in
previsione della gravidanza.
Sedentarietà, sovrappeso, stress, ereditarietà e alimentazione squilibrata
sono fattori anch’essi implicati nella
comparsa della PEFS.
stadi di evoluzione della
cellulite
Fase 1
aumento del volume degli
adipociti
Fase 2
le fibre di collagene
inglobano gli adipociti
Fase 3
gli dipociti si accumulano in
unità (lobuli)
Fase 4
aumento de lobuli
Un problema non solo estetico
La cellulite è un’alterazione del tessuto connettivo che si manifesta
come un difetto estetico difficilmente accettato da chi ne soffre, ma che
sicuramente rappresenta un problema di competenza medica. Si calcola infatti che approssimativamente
l’85% delle donne che abbiano superato i 20 anni mostri un grado di
cellulite più o meno sviluppato. Secondo una recente indagine demoscopica, la cellulite è un fenomeno
di vasta portata conosciuto dal 98%
delle donne italiane che provoca disagio profondo e insicurezza.
Questa condizione si manifesta principalmente nella parte bassa degli
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arti inferiori, nella regione gluteofemorale e a livello addominale ed è
caratterizzata dal cosiddetto aspetto
a “buccia d’arancia” della cute.
Contrariamente all’obesità, che si
manifesta solo con ipertrofia e iperplasia degli adipociti, nella cellulite
si assiste ad un aumento delle concentrazioni di proteine nei fluidi e
della pressione interstiziale, oltre
alla riduzione del flusso nei tessuti
che culmina nella diminuzione della
temperatura cutanea nelle aree colpite.
Tra le manifestazioni cutanee riscontrabili in caso di cellulite troviamo senso di pesantezza e dolore
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corsa, bicicletta o palestra) rappresenta un valido aiuto nella lotta alla
cellulite. Una camminata veloce è
più efficace della corsa perché evita la possibilità di microtraumi alle
membrane degli adipociti e di effetti negativi su articolazioni e colonna
vertebrale. È indicata attività fisica
di lunga durata come ciclismo, camminata veloce o step, 30-40’ almeno
agli arti inferiori, edema malleolare, 3 volte alla settimana. L’altra arma a
parestesie (prurito e intorpidimen- disposizione è l’alimentazione. Una
to sulla pianta dei piedi), bruciore, dieta ipocalorica può essere utiaffaticabilità, crampi muscolari, tele- le, ma solo a chi sia in sovrappeso,
angectasie, sensazione di estremità perché anche persone molto magre
fredde e varici. La cellulite è causa- possono essere colpite da questo dita da una ridotta elasticità e tonici- sturbo. Nel corpo umano il numero
tà dei vasi sanguigni indotta dagli delle cellule adipose si stabilizza tra
estrogeni e accentuata da uno stile infanzia e adolescenza, per rimanedi vita scorretto, che piano piano re costante in età adulta, periodo
porta all’accumulo di liquidi nel tes- durante il quale queste cellule possuto adiposo, favorendo la compar- sono solo crescere o diminuire nella
sa della buccia d’arancia.
dimensione ma non nel numero. Per
Un’attività fisica costante e media- loro natura, i grassi si accumulano
mente intensa (nuoto, passeggiate, negli adipociti che mostrano una caL’essere umano ha per
tutta la vita lo stesso numero di adipociti: allora,
come mai si ingrassa? La
risposta sta nell’incredibile capacità di dilatarsi e
di crescere in maniera abnorme di queste cellule.
pacità di accumulo impressionante
(600 volte il loro peso).
La cellulite si forma quando il tessuto adiposo cutaneo accumula grasso
e lo imprigiona in piccole fibre sotto
pelle. In caso di accumulo eccessivo
queste fibre si ipertrofizzano, comprimendo vasi sanguigni e linfatici.
Questa compressione porta a cattivo drenaggio, ritenzione idrica e degenerazione delle fibre di collagene.
A livello dell’ipoderma gli adipociti
si gonfiano alterando la superficie
della pelle, che assume il caratteristico aspetto a buccia d’arancia.
Stasi venosa e linfedema
Il linfedema è uno stato patologico
caratterizzato da insufficiente drenaggio linfatico associato a ostruzioni o alterazioni funzionali dei
vasi linfatici.
La conseguenza di tali complicazioni provoca un aumento dei liquidi
interstiziali e la formazione di edemi ed è responsabile di fenomeni
quali comparsa di cellulite, gonfiore
associato a indurimento e atrofia dei
tessuti e di macchie color ocra. Il ripristino della normale funzionalità
del microcircolo è una condizione
indispensabile per la prevenzione e
la cura della cellulite. Infatti, tutte le
alterazioni del microcircolo inducono una compromissione anatomica
e funzionale del tessuto vascolare.
Alcune patologie nell’ambito ortopedico (fratture ossee, strappi muscolari, contusioni, traumi e altri)
possono subire complicazioni a
causa di linfoedemi da immobilizzazione.
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Ritenzione idrica:
perché è necessario
bere
tessuto prevalentemente adiposo al
di sotto del derma.
Le cellule adipose aumentano di volume, la sostanza intercellulare tratUna corretta idratazione aiuta a pre- tiene i liquidi e proprio questo devenire e combattere la comparsa termina un processo infiammatorio
di cellulite. Questa infiammazione localizzato. Un consumo di almeno
sottocutanea, come già detto, non 2 litri al giorno di acqua è inoltre incolpisce solo il tessuto adiposo ma dispensabile per prevenire la stipsi
anche quello interstiziale (tra una che, non a caso, colpisce soprattutto
cellula e l’altra) e venoso-linfatico. le donne meno inclini a bere acqua
La cellulite, infatti, si instaura nel in abbondanza e che rappresenta un
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altro fattore causale della cellulite.
È importante sfatare l’errata convinzione che l’assunzione di
abbondante acqua possa esse-
re la causa di ritenzione idrica. de beneficio in un maggiore ricamRitenzione idrica e cellulite non bio di liquidi, quindi nel bere molta
sono riconducibili all’assunzione di acqua.
acqua ma, al contrario, trovano gran-
STADI DELLA CELLULITE
I stadio: edema
Rallentamento del circolo: l’alterazione della permeabilità capillare provoca fuoriuscita
del plasma, ristagno e accumulo nell’interstizio degli adipociti e conseguente edema del
tessuto colpito.
II stadio: edema + ipertrofia
Il protrarsi dell’edema causa ipertrofia e iperplasia delle fibre reticolari, con alterazioni
nella trama adipocitaria.
III stadio: micronoduli
Incremento della congestione venosa; le fibre reticolari inglobano gli adipociti, generando
noduli fibrosi che soffocano le fibre nervose terminali provocando dolore.
IV stadio: macronoduli
L’inglobazione di più adipociti genera macronoduli con ispessimento della membrana
basale e sclerosi dermica con introflessioni responsabili dell’aspetto a buccia d’arancia.
delle fibre reticolari
Centella: circolatoria, fleboprotettiva
e anticellulite
La centella (Centella asiatica) mostra azioni sul metabolismo del
collagene ed efficacia clinica dimostrate nel trattamento dei disordini
circolatori.
Gli studi, infatti, convalidano l’attività selettiva degli estratti delle sostanze attive di questa pianta (derivati
triterpenici) sul drenaggio linfatico
e un effetto stimolante sulla produzione di collagene.
I triterpeni accelerano il metabolismo della lisina e della prolina, i
principali aminoacidi della struttura
del collagene, aumentando la sintesi
di tropocollagene e stimolando lo
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scambio dei mucopolisaccaridi del
tessuto connettivo.
Hachem e Borgoin nei loro studi
riportano gli effetti della somministrazione di estratto secco di Centella asiatica (60-120 mg/die) nella
cellulite.
La centella ha mostrato la capacità di indurre una significativa
riduzione del diametro degli adipociti, in particolare nella regione
gluteo-femorale e una diminuzione della fibrosi intra-adipocitaria.
In altri studi, tra gli effetti principali
della centella è stato evidenziato il
mantenimento del tessuto connetti-
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vo della parete vascolare, mostrando efficacia nella microangiopatia
ipertensiva e nell’insufficienza venosa, migliorando i parametri microcircolatori.
Nelle lesioni vascolari, trombosi,
infarto acuto del miocardio e in
generale nelle malattie vascolari
periferiche si osserva una diffusa
proliferazione di cellule endoteliali
circolanti.
In uno studio a pazienti con sindrome post-flebitica, in seguito alla
somministrazione di 30 mg 3 volte/
die di estratto della frazione triterpenica di centella è stata osservata una
riduzione importante nel numero
delle cellule endoteliali circolanti,
che permette di suggerire l’efficacia
della Centella asiatica nel proteggere l’integrità dell’intima vascolare.
La somministrazione di centella risulta utile anche in caso di senso di
peso agli arti inferiori, capillari, edema ortostatico, flebodinia, crampi e
prurito agli arti inferiori.
In alcuni studi clinici la frazione
triterpenica, somministrata per via
orale alla dose giornaliera di 120
mg ha incrementato la pressione
transcutanea dell’ossigeno, riducendo la pressione transcutanea di
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anidride carbonica, l’edema delle
caviglie e la permeabilità capillare.
In un altro studio è stato osservata
l’azione della centella sulle altera-
zioni della microcircolazione associate ad edema durante voli aerei di
media-lunga distanza (oltre le 3 ore).
Assunta a dosi da 60 mg per 3 vol-
te/die 2 giorni prima della partenza
fino al giorno successivo all’arrivo,
ha prodotto la riduzione dei parametri circolatori e infiammatori.
Ginkgo biloba, una pianta antichissima
Il ginkgo biloba è una pianta antichissima, infatti sono stati ritrovati
fossili di piante appartenenti alla
famiglia botanica delle Ginkgoacee
che risalgono a 250 milioni di anni
fa, mentre la sua comparsa in Europa è piuttosto recente (viene segnalata per la prima volta in Olanda nel
1730).
Il ginkgo biloba è una pianta elettiva per il trattamento dei disturbi
circolatori, sia per patologie che
interessano il circolo arterioso
cerebrale e periferico, sia per i disturbi dei capillari e delle venule.
Questa pianta, grazie all’azione fluidificante ematica che comporta il
miglioramento della funzionalità
circolatoria, promuove l’apporto di
ossigeno alle cellule
dei vasi, contrastando stati di ipossia
che rappresentano una causa
impor tante
di sofferenza
endoteliale.
I composti del
fitocomplesso più
importanti dal punto di
vista farmacologico sono i
flavonoidi e i derivati triterpenici.
Studi recenti mostrano che il ginkgo
biloba, oltre alle attività vasomotoria
e antiossidante, è in grado di estendere l’azione del fattore di rilassamento endoteliale (EDRF), sostanza
che contribuisce alla vasodilatazio-
ne
nella
microcircolazione.
Per l’importante attività sul trofismo del microcircolo cerebrale e periferico, il
ginkgo biloba promuove la circolazione in tutti i distretti corporei,
favorendo quindi l’aumento di attenzione, concentrazione e apprendimento.
OPC Complex: polifenoli, una grande risorsa
Un numero sempre più crescente
di evidenze scientifiche suggerisce
che la presenza di polifenoli negli
alimenti vegetali possa essere la
spiegazione dei numerosi effetti positivi osservati sulla salute umana. In
particolare questi composti svolgono un ruolo significativo nella riduzione del rischio delle malattie cardiovascolari grazie al miglioramento
della funzione vascolare e alla modulazione dell’infiammazione.
OPC La maggiore attività delle proantocianidine
oligomeriche
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è quella antiossidante, che si è mostrata efficace nel contrastare lo sviluppo di processi infiammatori e degenerativi causati dai radicali liberi.
Le OPC, stimolando il cross-linking
tra le fibre di collagene e inibendo
la degradazione enzimatica di collagene, elastina e acido ialuronico,
mostrano di rinforzare il tessuto
connettivo dell’endotelio vasale,
producendo una buona attività
endotelioprotettrice. Le OPC svolgono un’azione capillaroprotettrice utile nell’insufficienza
venosa cronica degli
arti inferiori.
L’azione vas o p ro t e t trice delle
OPC è utiAggiornamento Giugno 2012
lizzata nelle preparazioni per combattere la cellulite, spesso associate
a ginkgo biloba.
Vitis vinifera I semi di uva rossa
(vitis vinifera) sono ricchi della
frazione polifenolica (acido gallico,
catechine e epicatechine), a cui è
attribuita l’attività antiossidante, più
potente della vitamina E da 10 a 200
volte, che permette l’eliminazione
delle specie radicaliche maggiormente reattive e la neutralizzazione
dei loro effetti dannosi. L’estratto
di Vitis vinifera protegge il tessuto
connettivo e la cute dall’azione nociva degli enzimi proteolitici (come
la collagenasi) rilasciati dall’irradiazione UV e dalle risposte infiammatorie della cute. Inoltre, questo
estratto mostra affinità selettiva con
il microcircolo sul quale svolge azione protettiva.
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Drenafactors per la diuresi
Il mondo vegetale è ricco di composti ad azione fleboprotettiva e antiflogistica. Numerose piante si sono
dimostrate efficaci nel trattamento
della stasi venosa per ostacolare il
linfedema: vediamone alcune.
Uva ursina L’uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi Spreng.) svolge una
forte azione antinfiammatoria particolarmente efficace nella ritenzione
idrica e nell’attività di eliminazione
delle scorie.
Rusco Il rusco (Ruscus aculeatus
L.) riduce la permeabilità vascolare
e mostra una rilevante attività antielastasi. Queste azioni possono spiegare il suo utilizzo nell’insufficienza
venosa e negli stati edematosi localizzati. Le ruscogenine, saponine
steroidiche contenute nel rusco,
hanno dimostrato un’elevata attività
vasocostrittrice sulla microcircolazione periferica e modulatrice della
resistenza e della permeabilità capillare.
Lespedeza (Lespedeza capitata
Mich.) Tra i costituenti principali la
lespedeza contiene flavonoidi che,
oltre a contrastare la ritenzione di
liquidi, promuovono i processi fisiologici di detossicazione organica.
Ortosifon (Orthosiphon stamineus Benth) Negli studi ha mostrato di essere in grado di aumentare
l’escrezione di urina e della quantità
di urea, acido urico, cloruri e sodio,
dimostrando di essere un eccellente
depurativo naturale.
Equiseto (Equisetum arvense L.)
Grazie alla presenza di saponine e
flavonoidi, l’equiseto esplica azione diuretica di tipo acquaretico,
cioè elimina i liquidi, senza alterare
l’equilibrio elettrolitico dell’organismo. Svolge inoltre attività capillarotropa, favorendo la riduzione della
fragilità e della permeabilità delle
pareti e dei vasi sanguigni.
Bromelain, un'efficace miscela di enzimi
La miscela di enzimi proteolitici
appartenenti al gruppo delle proteasi (bromelina A e B), presente in
elevate concentrazioni nel gambo
dell’ananas (Ananas comosus), è
dotata di attività antinfiammatoria e
antiedematosa.
La riduzione dell’edema è da considerare il primo passo per un trat-
tamento efficace della cellulite. La
bromelaina, grazie alla sua azione
antinfiammatoria, è utilizzata in numerose condizioni infiammatorie
quali bronchiti, sinusiti, gonfiori articolari. In studi su animali è stato
valutato l’effetto della bromelaina in
un modello d’asma indotta, che ha
mostrato un’azione benefica.
COME RIEQUILIBRARE IL SISTEMA LINFATICO
1 evitare alimenti contenenti:
conservanti, aromatizzanti, coloranti,
in altre parole la maggior parte dei cibi
precotti, confezionati e fast food
2 limitare l’assunzione di alimenti difficili
da digerire come: grassi, zuccheri e
carboidrati semplici
3 bere acqua: senza un adeguato
apporto di acqua la linfa non può
circolare correttamente
4 consumare frutta in abbondanza: gli
enzimi e gli acidi della frutta cruda
hanno una potente azione purificante
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Assunta lontano dai pasti, la bromelina è in grado di attenuare la cellulite.
L’attività antiedematosa risulta utile
in caso di insufficienza venosa cronica e di scarso deflusso venoso con
effetti benefici sulla riduzione del
peso e può rappresentare un’alternativa efficace ai farmaci antinfiammatori non steroidei.
5 consumare verdura in abbondanza:
per il contenuto di clorofilla, vitamine
e minerali
6 consumare alimenti ricchi di acidi
grassi essenziali: EPA e DHA e olio
di semi di lino per un loro apporto
ottimale nella dieta
7 evitare pasti abbondanti e pesanti:
preferire piccoli pasti più numerosi.
8 può essere utile il ricorso ad alcune
piante (echinacea, astragalo) che
mostrano attività purificatrice sul
sistema linfatico.
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C complex 1000 t/r e bioflavonoidi
I flavonoidi sono composti antiossidanti presenti in diversi alimenti ai
quali sono attribuiti effetti protettivi
nei confronti in particolare delle patologie cardiache, grazie alle attività
ipocolesterolemizzante e antinfiammatoria.
Gli effetti dei flavonoidi sui processi
infiammatori sono stati oggetto di
diverse rassegne di studi ed è stato dimostrato che questi composti
sono in grado di inibire una serie di
enzimi attivati durante i processi infiammatori.
È risaputo che i flavonoidi svolgono effetti protettivi sulle malattie cardiovascolari. Il danno vasale è dato dall’incremento della
permeabilità dei vasi, che causa
l’infiltrazione di sangue e plasma nei tessuti e, di conseguenza, una reazione infiammatoria.
Negli studi i flavonoidi hanno dimostrato di essere in grado di contrastare l’azione infiammatoria, favorendo l’aumento del tono vascolare.
I bioflavonoidi, come la quercitina,
aumentano la resistenza dei capillari regolandone la permeabilità prevenendo emorragie e rotture dei
capillari; sono inoltre essenziali per
TRATTAMENTI MEDICO-ESTETICI PER LA CELLULITE
cavitazione
Trattamento non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per
distruggere e, in seguito, eliminare gli adipociti.
ionoforesi
Utilizza la corrente galvanica per convogliare nei tessuti
farmaci diluiti in acqua.
ultrasuonoterapia
Gli ultrasuoni, penetrando in profondità (2-3 cm), rompono
le cellule adipose; quest’azione stimolante sui tessuti è
paragonabile a quella di un massaggio.
mesoterapia
Consiste in iniezioni sottocutanee multiple di alcuni
farmaci, anche omeopatici, ad azione drenante, lipolitica e
vasoprotettrice.
ozonoterapia
Immissione di ozono che produce la rottura della catena
dei grassi, aumentando la viscosità e l’ossigenazione
sanguigna.
liposuzione
Eliminazione chirurgica degli adipociti in eccesso.
laserterapia
La luce emessa dal laser genera un calore che distrugge gli
adipociti.
elettrostimolazione
Stimola la capillarizzazione e il metabolismo, favorendo
sia il drenaggio tissutale che il miglioramento del tono
muscolare.
pressoterapia
Particolarmente efficace in caso di edema degli arti inferiori,
insufficienza venosa e linfatica, utilizza la pressione sui vasi
sanguigni.
massaggio e
Favorisce la stimolazione del microcircolo, favorendo
l’eliminazione di liquidi e tossine stagnanti.
(lipoaspirazione)
idromassaggio
la protezione dall’ossidazione della
vitamina C.
La vitamina C, dal canto suo, grazie
all’azione antiossidante protegge
l’endotelio sia favorendo l’incremento della produzione di ossido
nitrico sia prevenendo l’ossidazione
dell’ossido nitrico stesso.
TABELLA RIASSUNTIVA
CENTELLA
Sintesi collagene, protezione tessuto connettivo.
1-2 cps/die con acqua durante i pasti.
GINKGO PLUS
Salute delle microarterie.
1-2 tav 2 volte die con acqua durante
i pasti.
OPC COMPLEX
Capillari del microcircolo, protezione delle fibre di collagene. 1-2 cps/die con acqua durante i pasti.
DRENAFACTORS
Drenante, antiflogistica e vasoprotettrice.
1 cps 2 volte die con un bicchiere
abbondante d'acqua 1 ora prima dei pasti.
BROMELAIN
Antiflogistica e drenante.
1-2 tav/die con acqua lontano dai pasti.
BIOFLAVONOIDS PLUS
Trofismo venoso e azione antinfiammatoria.
1-2 tav/die con acqua durante i pasti.
C 2000
Circolatoria e antiossidante.
1 tav/ die con acqua durante il pasto.
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Informazioni Riservate Esclusivamente alle Persone
Qualificate nei Settori della Medicina, Alimentazione e
Farmacia (art. 6 comma II - D.L. n. 111 del 27 gennaio
1992). Vietata la Divulgazione al Pubblico
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Centella
450 mg
20% Derivati Triterpenici
Gotu Kola
MICROCIRCOLAZIONE
di collagene. A questo si aggiunge la capacità diuretica
della centella che, esercitata a livello dei tubuli renali,
favorisce l’aumento dell’escrezione di acqua e di sali,
mantenendo inalterato l’equilibrio del potassio.
Informazioni Prodotto
Ogni capsula contiene
Centella pianta
(Centella asiatica L.)
estratto secco (8/10:1) titolato
20% [60mg] derivati triterpenici
Centella sommità in polvere
300 mg
150 mg
maltodestrina, agente di carica (cellulosa m.c.), antiagglomeranti (magnesio stearato vegetale e biossido di silicio).
Capsula di origine vegetale in idrossipropilmetilcellulosa.
L’azione terapeutica della centella, gotu kola (che significa “pianta della longevità”), è nota da secoli. Nel
passato, infatti, era utilizzata per la cura della cute grazie alle sue proprietà cicatrizzanti. Le moderne ricerche
hanno individuato i composti responsabili di questa attività farmacologica: ossia la frazione triterpenica, che ha
mostrato di avere come target d’azione i fibroblasti e di
interagire con essi mostrando la capacità di preservare
lo stato fisiologico della matrice connettivale.
Azione circolatoria e fleboprotettiva
Studi recenti hanno mostrato che la frazione triterpenica della centella è in grado di ridurre le
alterazioni venose promuovendo la sintesi del
collagene e di altre proteine tissutali attraverso la
modulazione dell’azione dei fibroblasti. La centella si
è mostrata efficace nell’insufficienza venosa cronica
idiopatica o secondaria e nelle complicanze delle varici (varicoflebiti, ulcere varicose e alterazioni
del trofismo cutaneo). Utile anche in caso di senso
di peso agli arti inferiori, capillari, edema ortostatico, flebodinia, crampi e prurito agli arti inferiori. In
alcuni studi clinici la frazione triterpenica, somministrata per via orale alla dose giornaliera di 120 mg,
ha incrementato la pressione transcutanea dell’ossigeno, riducendo la pressione transcutanea di CO2,
l’edema delle caviglie e la permeabilità capillare.
La somministrazione di e.s. di centella (60 mg 2 volte/die per 12 mesi) ha mostrato un miglioramento
sintomatico in pazienti con microangiopatia diabetica
ed edema: in particolare è stata osservata la riduzione della filtrazione capillare e dell’edema. La centella è
indicata negli stadi iniziali della microangiopatia, onde
evitare la progressione del decorso clinico. In un altro
studio in doppio cieco, la centella a dosaggi di 120
mg/die, ha mostrato effetti benefici nell’ipertensione
venosa. In un altro studio è stato osservata l’azione
della centella sulle alterazioni della microcircolazione
associate ad edema durante voli aerei di media-lunga
distanza (oltre le 3 ore). Assunta a dosi da 60 mg
per 3 volte/die 2 giorni prima della partenza, fino al
giorno successivo all’arrivo, ha prodotto la riduzione
dei parametri circolatori e infiammatori.
Azione anticellulite
L’azione anticellulite è da attribuire al ripristino
dell’elasticità dei vasi sanguigni. Ciò permette di limitare la fuoriuscita dei liquidi i quali, ristagnando, causano stati infiammatori alla base della iperproduzione
Azione cicatrizzante cutanea
La centella, accelerando il metabolismo di aminoacidi presenti nel collagene (lisina, prolina, idrossiprolina) e stimolando turnover dei mucopolisaccaridi nel tessuto connettivo, favorisce la velocità di
cicatrizzazione con un guadagno temporale pari al
33% rispetto alla normale velocità di cicatrizzazione.
La centella può essere considerata un coadiuvante
nei processi di cicatrizzazione del derma, ottenendo
tessuti morbidi e non ipertrofici.
Funzione cognitiva, depressione, ansia
In studi su modelli animali sono stati osservati effetti
antidepressivi e sedativi della centella la quale, grazie
alla presenza di triterpenoidi ad attività colinergica, ha
fornito risultati antistress e ansiolitici, mostrando la
capacità di ripristinare il declino della funzione cognitiva. In uno studio su animali sottoposti al FST (Forced
Swimming Test, test di nuoto forzato, che valuta l’azione psicostimolante di alcune sostanze), la frazione
triterpenica della centella ha mostrato di diminuire
il tempo di immobilità e migliorare lo squilibrio dei
livelli di aminoacidi, mostrando attività antidepressiva.
In uno studio clinico condotto su 30 bambini disabili
con problemi di sviluppo, l’utilizzo di e.s. di centella
per 12 settimane ha mostrato di aumentare i livelli
di attenzione e concentrazione. In un recente studio
in doppio cieco randomizzato placebo-controllo, è
stato investigato l’effetto della centella sulla funzione
cognitiva e sull’umore in anziani volontari (>61 anni)
sani. I 28 soggetti partecipanti hanno ricevuto l’estratto della pianta a vari dosaggi – 250, 500 e 750mg una
volta al giorno – per 2 mesi. I risultati hanno mostrato
che la centella è in grado di attenuare il declino della funzione cognitiva e i disturbi dell’umore correlati
all’invecchiamento, al dosaggio di 750 mg/die.
Utile in caso di
• INSUFFICIENZA VENOSA
PERIFERICA
• VARICI E VENE VARICOSE,
COADIUVANTE
• RITENZIONE IDRICA
• CELLULITE
• DIFFICOLTÀ DI
CICATRIZZAZIONE
• STRESS
• SCARSA MEMORIA
Modo d’uso
1-2 capsule al giorno con acqua
durante i pasti.
Avvertenze
Non assumere in gravidanza
(può
provocare
l’aborto),
durante l’allattamento e in caso di
ipertiroidismo. Non utilizzare in caso
di anamnesi di cancro. Può aumentare
l’effetto
farmacologico
degli
ormoni tiroidei. Evitare l’assunzione
contemporanea a terapie con statine
e ipoglicemizzanti orali.
Integratori sinergici
OPC Complex
C 500
DrenaFactors
Ginkgo Plus
E 200
50 capsule
# 0199
bibliografia
• Wattanathorn J, et al. Positive modulation of cognition and mood in the
healthy elderly volunteer following the administration of Centella
asiatica. J Ethnopharmacol 2008;116(2):325-32.
• Cesarone MR, et al. Flight microangiopathy in medium-to-long-distance
flights: prevention of edema and microcirculation alterations with
total triterpenic fraction of Centella asiatica. Angiology 2001;52
Suppl, 2:S33-7.
­77
Ginkgo Plus
400 mg
24% GFG - 6% Derivati Terpenici
Ginkgo
MEMORIA E FUNZIONE COGNITIVA
Informazioni Prodotto
Due (2) tavolette contengono
Agente di carica (calcio fosfato bibasico)
Ginkgo biloba foglia in polvere
Ginkgo biloba foglia
(Ginkgo biloba) estratto secco titolato
24% [14,4mg] ginkgo-flavon glicosidi e
6% [3,6mg] derivati terpenici <5 ppm acido ginkgolico
Centella asiatica foglia in polvere
Colina bitartrato
Inositolo
Lecitina di soia
540 mg
60 mg
40 mg
40 mg
40 mg
40 mg
antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato
vegetali, biossido di silicio), addensante (carbossimetilcellulosa di sodio), agenti di rivestimento (idrossipropilmetilcellulosa e polietilenglicole).
Il Ginkgo biloba, chiamato anche “albero della vita”, è
la pianta più antica presente sulla terra. La sua azione
terapeutica è legata alle attività antiossidante e antagonista del fattore attivante le piastrine (PAF), che risultano nell’aumento della microcircolazione e nella riduzione della risposta infiammatoria. Possiamo considerare
il ginkgo biloba una valida risorsa terapeutica in tutti i
fenomeni di deterioramento delle funzioni cerebrali, nei
disturbi del microcircolo e quelli collegati all’aumento
dell’aggregazione piastrinica (asma, allergie, ictus, stati
infiammatori, vertigini, emicrania, sindrome di Raynaud).
Demenze senili e morbo d’Alzheimer (AD)
La frazione flavonica del ginkgo biloba ha dimostrato
in numerosi studi di promuovere il flusso sanguigno,
di proteggere contro gli episodi ischemici e l’ipossia e
di aumentare l’ossigenazione delle vie metaboliche di
produzione di energia nelle cellule nervose. Si sono
riscontrati, inoltre, effetti protettivi sulla guaina mielinica e sui sistemi di trasmissione e ricezione cerebrale, oltre a un’attività scavenger dei radicali liberi.
Il ginkgo biloba svolge un’azione nutritiva e protettiva
sui neuroni corticali cerebrali e ostacola il declino del
sistema colinergico, che controlla memoria, attenzione e funzionalità mentale in generale.
In alcuni esperimenti ha mostrato attività antidepressiva e psicostimolante a livello cerebrale. Dosaggi tra
40 mg e 160 mg per 12 e 48 settimane in 12.000
pazienti con disturbi della memoria, vertigini e ronzii alle orecchie hanno ottenuto miglioramenti tra il
60 e 75%. In uno studio effettuato su 236 pazienti
con 120 mg/die di estratto di ginkgo biloba contenente 24% di ginkgo-flavon glicosidi e 6% di derivati
terpenici, durato 52 settimane, è stato osservato un
miglioramento nella performance cognitiva e nelle
funzioni sociali del soggetti con AD lieve o moderato.
In uno studio 216 pazienti con demenza senile e presenile sia di tipo Alzheimer che multi-infartuale sono
stati trattati con 240 mg/die di estratto di ginkgo biloba per 24 settimane, confermando la sua azione in
entrambi i tipi di demenza.
Memoria
Migliorando la circolazione a livello cerebrale e promuovendo il metabolismo dei neuroni, il ginkgo bi-
loba è in grado di incrementare prontezza mentale,
concentrazione, memoria a breve termine e capacità
cognitive. Due studi hanno osservato, contro placebo, gli effetti di 160 mg di estratto di ginkgo biloba
o di piracetam, associati a un programma di esercizi
per la memoria in pazienti non dementi con problemi di memoria. L’apprendimento migliorava di
più con piracetam, l’attenzione e la percezione con
il ginkgo biloba.
Problemi circolatori
Pianta elettiva per la cura dei disturbi circolatori, il
ginkgo biloba svolge benefici effetti nei disturbi di
capillari e venule. L’attività circolatoria è rinforzata
dall’azione antiossidante, che rappresenta un fattore
di prevenzione contro il danno dei radicali liberi. I
principi attivi del ginkgo biloba migliorano la circolazione periferica, riducendo la sofferenza tissutale in
situazioni di ischemie.
Claudicatio intermittens
Da una review di 8 studi su 385 pazienti, utilizzando
Medline, Embase, Biosis, Amed e CISCOM, è risultato che l’estratto di ginkgo biloba (120-160 mg per
12-24 settimane) aumenta la distanza di marcia libera, cioè la distanza coperta senza dolore, di una
media di 33 metri, rispetto al placebo. In un altro
studio l’utilizzo del ginkgo biloba per 6 mesi ha determinato un netto miglioramento contro placebo. Il
miglioramento è stato progressivo nelle misurazioni
della distanza percorsa su tappeto senza provare dolore alla 8a settimana (19 m), 16a (34 m), 24a (41
m), utilizzando un dosaggio di 40 mg 3 volte/die, di
estratto standardizzato.
Disfunzione erettile
Il ginkgo biloba ha mostrato buoni risultati nella disfunzione erettile in pazienti trattati con antidepressivi aumentando flusso sanguigno, microcircolazione,
vasodilatazione e rilassamento della muscolatura liscia. Il ginkgo biloba sembra mitigare gli effetti degli
SSRIs sulla funzione sessuale.
Utile in caso di
• INSUFFICIENZA VASCOLARE
E CEREBRALE
• DEMENZA DI TIPO
VASCOLARE
• MORBO DI ALZHEIMER
• DISFUNZIONI COGNITIVE
• CLAUDICAZIONE
INTERMITTENTE
• ATEROSCLEROSI
• TINNITO
• DISFUNZIONE ERETTILE
Modo d’uso
1-2 tavolette 2 volte al giorno con
acqua durante i pasti.
Avvertenze
Usare con cautela se si stanno
assumendo farmaci anticoagulanti,
antiaggreganti
piastrinici,
antinfiammatori non steroidei, insulina,
inibitori MAO, diuretici tiazoici e
SSRI. Si sconsiglia l’uso del prodotto
durante la gravidanza e l’allattamento.
Non associare all'iperico.
Integratori sinergici
Ginseng
Phos Serine
ActiVin Plus
Mirtillo Nero
L-Carnitine
Maca
Açai
Allergeni
Contiene soia.
60 tavolette
# 0058
bibliografia
• Dodge HH, Zitzelberger T, Oken BS, Howieson D, Kaye J. A randomized
placebo-controlled trial of ginkgo biloba for the prevention of cognitive
decline. Neurology 2008, 0: 01.wnl.0000303814.13509.dbv1.
­117
OPC Complex
50 mg
OPC da Pino Marittimo e Semi d'Uva con Bioflavonoidi
TROFISMO VENOSO
Informazioni Prodotto
Ogni capsula contiene
Complesso con bioflavonoidi da agrumi 300 mg
80% [240mg] bioflavonoidi
Pino corteccia
30 mg
(Pinus massionana) estratto secco titolato
min. 95% [28,5mg] OPC (metodo UV/HPLC)
ActiVin® - Uva rossa semi 20 mg
(Vitis vinifera L.) estratto secco titolato
95% [19mg] polifenoli totali incluso OPC
liberi generati dall’ossigeno e dalla perossidazione dei
lipidi con un’azione considerevolmente maggiore di
quella ottenibile con le vitamine E, C e beta-carotene.
Questo avviene perché l’estratto di semi di uva rossa
Activin si presenta sotto una forma biologicamente
disponibile. L’azione antiossidante si manifesta anche
a livello epidermico, prevenendo la comparsa di rughe, proteggendo la cute dai danni causati dai raggi
ultravioletti.
Azione cardioprotettiva
maltodestrina, agente di carica (cellulosa m.c.), antiagglomerante (magnesio stearato vegetale). Capsula di origine
vegetale in idrossipropilmetilcellulosa.
Le OPC presenti nella formulazione favoriscono la
riduzione dell’aggregazione piastrinica, inibendo l’ossidazione delle LDL, regolando l’attività della cicloossigenasi e della lipo-ossigenasi.
ActiVin è un marchio di Dry
Creek Nutrition Inc. CA
Azione antinfiammatoria e antiallergica
Il nome OPC deriva dal francese “oligomère procyanidoliques” che corrisponde alla classe chimica di queste
sostanze battezzate dal professor Masquelier, ovvero
“proantocianidine oligomeriche”. Verso la metà del secolo scorso Masquelier, conducendo analisi e ricerche
sui flavonoli, scoprì che le OPC contenute nei semi di
uva rossa e nella corteccia di pino svolgevano un’azione
vasoprotettrice superiore a quella di tutti gli altri polifenoli presenti in natura. La prima paziente trattata con
preparazioni a base di OPC fu la moglie di Masquelier,
che soffriva di edema alle gambe, causato da un’elevata
permeabilità vasale.
Le OPC possiedono, inoltre, una spiccata attività antiossidante e, quelle presenti nell’Activin e nell’Oligopin, mostrano in particolar modo un’elevata biodisponibilità che
potenzia l’azione del complesso stesso, favorendo ulteriori azioni a livello cardiovascolare e cardiocircolatorio.
Azione vasoprotettrice
L’estratto di semi di uva rossa stimola la riparazione cellulare, favorisce la diminuzione della parete
vasale, aumentando la resistenza capillare. L’azione
antinfiammatoria esplicata a livello perivascolare, è in
grado di ridurre l’edema. La diminuzione dell’edema
e il miglioramento della circolazione, rende l’estratto
di semi di uva rossa un importante supplemento ad
azione vasodilatatoria, che migliora l’elasticità cutanea
grazie alla sua azione stabilizzante su collagene ed
elastina. La corteccia di pino marittimo, ricca di flavonoli, vitamina C e oli essenziali, è in grado di ridurre la
migrazione leucocitaria e la desquamazione epiteliale, agendo come antinfiammatorio e coadiuvando la
rigenerazione dei tessuti vasali. Uno studio svolto in
vivo ha mostrato l’effetto inibitore delle proantocianidine sull’edema indotto da carragenina, serotonina o
prostaglandina. In uno studio in doppio cieco su soggetti anziani con fragilità capillare spontanea o indotta
da aspirina, è stato dimostrato che la somministrazione di OPC è in grado di ristabilire i valori normali
nei soggetti con fragilità capillare, per la capacità di
opporsi alla resistenza vasale.
Azione antiossidante
Le più recenti ricerche scientifiche condotte su questa categoria di flavonoidi, hanno dimostrato la capacità delle OPC di proteggere l’organismo dai radicali
Le OPC sono indicate in tutte le affezioni di natura
allergica (febbre da fieno, allergie), per la loro capacità
di inibire il rilascio di istamina dai mastociti. Inoltre i
bioflavonoidi aumentano l’assorbimento e il riassorbimento dell’istamina nei rispettivi granuli di accumulo, dove viene metabolizzata.
Azione protettiva cerebrale
Activin e Oligopin esplicano un’importante azione
nella funzionalità cerebrale, non solo perché proteggono i vasi sanguigni, ma anche perché sono antiossidanti che superano la barriera emato-encefalica per
proteggere le cellule cerebrali. Questa azione ha un
ruolo importante in caso di memoria scarsa e nel
controllo dei sintomi associati al decadimento fisico
durante i processi di invecchiamento.
Azione protettiva oculare
Le OPC trovano impiego nelle retinopatie di origine
ipertensiva, in quanto influenzano il processo della
visione notturna, riducendo il tempo di adattamento
dell’occhio all’oscurità.
Utile in caso di
• INSUFFICIENZA VENOSA
• FRAGILITÀ CAPILLARE
• FENOMENI ALLERGICI
• DISTURBI DELLA VISTA
• STATI EDEMATOSI
• PREVENZIONE MALATTIE
CARDIOVASCOLARI
• PROTEZIONE CUTANEA
Modo d’uso
1-2 capsule al giorno con acqua
durante i pasti.
Avvertenze
Non assumere durante la gravidanza.
Integratori sinergici
C Complex 1500
FlexFactors
Biancospino
DrenaFactors
Mirtillo Nero
Osteo-AR Plus
Açai
Azione citoprotettiva
Recenti studi hanno dimostrato che l’estratto di semi
di uva rossa Activin ha la capacità di proteggere i cheratinociti della cavità orale umana contro lo stress
ossidativo e la morte apoptotica cellulare. Inoltre, la
corteccia di pino marittimo e i bioflavonoidi aumentano il livello degli enzimi antiossidanti all’interno delle
cellule, raddoppiando la concentrazione di superossido dismutasi, catalasi e glutatione.
50 capsule
# 0245
bibliografia
• Geleijnse JM, Launer LJ, van der Kuip DAM, Hofman A, Witteman JCM.
Inverse association of tea and flavonoid intakes with incident
myocardial infarction: the Rotterdam Study. Am J Clin Nutr May
2002,vol. 75, n° 5, 880-886.
• Gabor, Miklos and Razga. Pycnogenol inhibits inflammation in a dose dependent manner. Acta Physiol Hung 1991;77:197-197.
­198
DrenaFactors
450 mg
A Base di Uva Ursina, Lespedeza, Rusco, Ortosifon ed Equiseto
FUNZIONALITÀ VIE URINARIE
Informazioni Prodotto
Ogni capsula contiene
Uva ursina foglia
125 mg
(Arctostaphylos uva-ursi) estratto secco titolato
10% [12,5mg] arbutina
Lespedeza foglia
100 mg
(Lespedeza capitata) estratto secco titolato
4% [4mg] flavonoidi
Rusco rizoma
75 mg
(Ruscus aculeatus) estratto secco titolato
5% [3,75mg] ruscogenine
Ortosifon foglia
75 mg
(Orthosiphon stamineus) estratto secco titolato
0,1% [75mcg] sinensetina
Equiseto fusto
75 mg
(Equisetum arvense) estratto secco titolato
2,5% [1,8mg] silice
maltodestrina, antiagglomerante (magnesio stearato vegetale). Capsula di origine vegetale in idrossipropilmetilcellulosa.
Grazie alla presenza di idrochinoni (principalmente
arbutina) e glicosidi fenolici e flavonoidi, assicura la salute del tratto urogenitale. Il rusco partecipa a questa
attività dimostrando di essere in grado di contrastare
gli stati edematosi localizzati.
Attività drenante
L’attività drenante della formula è assicurata, poiché
tutte le piante presenti mostrano un’azione emuntoria più o meno spiccata. La lespedeza, a differenza di
altre piante contenente flavonoidi, mostra un’attività
drenante di maggiore durata. L’ortosifon ha dimostrato clinicamente di essere in grado di aumentare
l’escrezione di urina e della quantità di urea, acido
urico, cloruri e sodio. L’equiseto, grazie alla presenza
di saponine e flavonoidi, esplica azione diuretica di
tipo acquaretico, cioè elimina i liquidi, senza alterare
l’equilibrio elettrolitico dell’organismo.
Per il rusco dobbiamo collegare la sua azione antiedemigena all’attività antinfiammatoria, che favorisce
la riduzione degli stati edematosi localizzati.
Attività vasocostrittrice
DrenaFactors è un integratore a base di erbe ad attività
diuretica, circolatoria, antisettica, depurativa e antinfiammatoria che, favorendo la diminuzione della ritenzione
idrica, incrementando l’eliminazione di scorie dall’organismo e assicurando la funzionalità del microcircolo, possono promuovere la riduzione della cellulite con effetti
positivi sul peso corporeo.
L’uva ursina, una delle piante medicinali maggiormente
utilizzate per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie, coopera all’attività antisettica. L’arbutina, il principale costituente attivo dell’estratto, viene idrolizzata ad
idrochinone nell’intestino, raggiungendo la vescica dove, a
pH alcalino, libera l’idrochinone. Ed è proprio tale composto che svolge attività antisettica. Gli estratti di foglia
di uva ursina hanno mostrato la capacità di inibire in
vitro la crescita di microrganismi patogeni quali E. coli,
Bacillus subtilis e Staphylococcus aureus.
La ruscogenina presente nel rusco mostra effetti antinfiammatori in vivo. Studi clinici indicano la sua efficacia
nel controllo di stati quali linfedema e insufficienza venosa.
Il rusco riduce la permeabilità vascolare e mostra un rilevante attività anti-elastasi. Queste azioni possono spiegare il suo utilizzo nell’insufficienza venosa e negli edemi.
La lespedeza tra i costituenti principali contiene flavonoidi che hanno mostrato attività diuretica (che promuove i processi depurativi), ipoazotemica e ipocolesterolemizzante.
L’equiseto è indicato in caso di edema post-traumatico
e statico. Utilizzato diffusamente anche nelle terapie di
irrigazione nei disturbi batterici e infiammatori delle basse vie urinarie e per la renella.
Attività antiflogistica
Tra i fattori che possono aumentare la ritenzione
idrica troviamo gli stati infiammatori. Qualora infatti
sia presente nell’organismo una reazione infiammatoria, l’attività di eliminazione delle scorie viene notevolmente ridotta. A questo proposito l’uva ursina
esplica una forte azione antinfiammatoria, nonché
antisettica, in particolare sulle vie urinarie discendenti.
Le ruscogenine, saponine steroidiche contenute nel
rusco, hanno dimostrato un’elevata attività vasocostrittrice sulla microcircolazione periferica e modulatrice della resistenza e della permeabilità capillare.
Anche l’equiseto svolge attività capillarotropa, favorendo la riduzione della fragilità e della permeabilità
delle pareti e dei vasi sanguigni.
Attività detossicante
La lespedeza, oltre a contrastare la ritenzione di liquidi, promuove i processi fisiologici di detossicazione
organica. Associato a questa pianta, troviamo l’Ortosifon stamineus, considerato un eccellente depurativo
naturale in grado di stimolare la funzionalità epatica
e renale, al fine di promuovere l’eliminazione delle
scorie accumulate in questi stessi organi.
Utile in caso di
• RITENZIONE IDRICA
• CELLULITE
• GONFIORI LOCALIZZATI
(CAVIGLIE, PIEDI, GAMBE)
• SOVRAPPESO
• INFEZIONI DEL TRATTO
UROGENITALE
Modo d’uso
1 capsula 2 volte al giorno con acqua
un’ora prima del pasto. Per ottenere il
massimo beneficio è consigliabile bere
lontano dai pasti un litro e mezzo di
acqua nell’arco della giornata.
Avvertenze
Controindicato in caso di disturbi
renali e durante la gravidanza e
l’allattamento. L’utilizzo prolungato di
diuretici riduce le riserve di potassio.
Integratori sinergici
Ginkgo Plus
Centella
Body Cleanse
Ortica
Ibisco
Bromelain
50 capsule
# 0181
bibliografia
• Houghton P., et al. Pharm J 1995 Aug;255:272-273.
• Englert J, Harnischfeger G. diuretic action of acqueous Orthosiphon
extract in rats. Planta Med 1992 Jun;58(3):237-8.
• Vanscheidt W, Jost V, Wolna P, Lucker PW, Muller A, Theurer C, Patz B,
Grutzner KI. Efficacy and safety of a butcher’s broom preparation
(Ruscus aculeatus L. extract) compared to placebo in patients suffering
from chronic venous insufficiency. Arzneimittelforschung
2000;52(4):243-50.
­97
Bromelain
500 mg
Bromelina da Gambo d’Ananas
FUNZIONE DIGESTIVA E DRENANTE
Informazioni Prodotto
Ogni tavoletta contiene
Bromelina (da gambo d’ananas)
(Ananas comosus) titolazione 600 GDU/g*
500 mg
agente di carica (calcio fosfato bibasico), stabilizzante
(sorbitolo), antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato vegetali), addensante (carbossimetilcellulosa
di sodio), maltodestrina, aromi, agenti di rivestimento
(idrossipropilmetilcellulosa e polietilenglicole), colorante
(biossido di titanio).
*GDU = Gelatine Digestive Unit
L’ananas (Ananas comosus) esplica un’azione di tipo
antinfiammatorio enzimatico grazie al contenuto in bromelina, una miscela di enzimi proteolitici appartenenti
al gruppo delle proteasi (bromelina A e B). La bromelina
(o bromelaina) è utilizzata in medicina anche per migliorare i processi digestivi in caso di carenza enzimatica
a livello dello stomaco e del pancreas. Questo enzima
è in grado di digerire in pochi minuti 1000 volte il suo
peso in proteine.
La bromelaina, per l’azione antinfiammatoria, è usata in
numerose condizioni infiammatorie quali bronchiti, sinusiti, gonfiori articolari. In studi su animali è stato valutato
l’effetto della bromelaina in un modello d’asma indotta,
che ha mostrato un’azione benefica.
del ginocchio, osteoartrosi, riducendo gonfiore e dolore articolare. Una recente rassegna di studi ha individuato il dosaggio ottimale di bromelaina in un range
tra 200 e 2000 mg, con un’azione terapeutica dimostrata già a 160 mg/die. Nell’osteoartrosi il dosaggio
utilizzato è stato di 540-1890 mg/die. In un recente
studio in pazienti con artrosi acuta del ginocchio è
risultato un significativo effetto dose-dipendente con
200-400 mg/die.
Sinusite e congestione nasale
La bromelina ha fornito risultati anche nella riduzione
dei sintomi di sinusite e congestione nasale. In uno
studio su 116 bambini di età inferiore agli 11 anni
affetti da sinusite, è stata osservata l’azione della bromelaina da sola o associata a una terapia standard.
I bambini che avevano assunto bromelaina hanno
sperimentato la scomparsa dei sintomi dopo 6,66
giorni, contro i 7,95 giorni dei pazienti che avevano
assunto la terapia e i 9,06 giorni dei pazienti che avevano assunto tutte e due.
Attività digestiva
La bromelina è un integratore alimentare in grado
di favorire in particolare la digestione degli alimenti
proteici. Può essere utilizzata in caso di insufficienza
pancreatica esocrina, anche associata ad estratti pancreatici. Utile in tutte le turbe digestive.
Utile in caso di
• STATI INFIAMMATORI
• EDEMI
• RITENZIONE IDRICA
• CELLULITE
• DIFFICOLTÀ A DIGERIRE
LE PROTEINE
• TRAUMI DA ATTIVITÀ
SPORTIVA
• TRAUMI DI VARIA NATURA
• SINUSITE
Modo d’uso
Come supporto digestivo 2
tavolette al giorno durante un pasto
a base di proteine. Come sostegno
antinfiammatorio, fino a 2 tavolette 3
volte al dì a stomaco vuoto.
Avvertenze
Lesioni e traumi
Non assumere durante la gravidanza
e l’allattamento se non dopo aver
consultato il medico.
La bromelina è la sostanza di base per la produzione
di una serie di farmaci antinfiammatori. L’assenza di
tossicità e la grande efficacia terapeutica fanno della
bromelina la sostanza di elezione nella cura di molti
stati infiammatori localizzati.
La guarigione delle ferite, sia da traumi che per interventi chirurgici, coinvolge l’attività di un intricato
network di cellule ematiche, tessuti, citochine e fattori di crescita. La bromelaina ha mostrato di ridurre
edemi, contusioni, dolori e il tempo di guarigione. Per
tale motivo è uno degli enzimi più utilizzati in traumatologia.
L’azione di questo enzima si applica principalmente
nel trattamento delle lesioni di piccola entità e di
traumi da sport (contusioni, slogature, strappi muscolari, ematomi, lacerazioni, abrasioni), così come
per lesioni più gravi (dolori lombari, fratture, chirurgia
minore).
Integratori sinergici
Artiglio del Diavolo
DrenaFactors
Multienzyme
Renjuva
Salice Bianco
OPC Complex
Cellulite
La bromelina, assunta lontano dai pasti, è in grado
di attenuare la cellulite, uno stato infiammatorio localizzato a livello del tessuto sottocutaneo accompagnato da ritenzione idrica e rappresentato da un
antiestetico aspetto a “buccia d’arancia” della pelle.
L’attività antiedematosa risulta utile in caso di insufficienza venosa cronica e di scarso deflusso venoso
con effetti benefici sulla riduzione del peso e può
rappresentare un’alternativa efficace ai farmaci antinfiammatori non steroidei.
• Sara Brien, et al. Bromelain as a treatment for osteoarthritis: a review of clinical studies. eCAM 2004;1(3)251-257.
Malattie reumatiche a carattere
infiammatorio
• Engwerda CR, Andrew D, Ladhams A, Mynott TL. Bromelain modulates
T cell and B cell immune response in vitro e in vivo. Cell Immunol
2001 May;210(1):66-75.
La bromelaina mostra un’efficace azione antinfiammatoria e analgesica nei confronti di artrosi, artrosi
30 tavolette
# 0142
bibliografia
• Maurer HR. Bromelain: biochemistry, pharmacology and medical use.
Cell Mol Life Sci 2001 Aug;58(9):1234-45.
­62
Bioflavonoids Plus
Bioflavonoidi da Agrumi, Quercetina, Bromelina e Vitamina C
ANTIOSSIDANTE
(vene varicose, emorroidi, retinopatia diabetica e disturbi vascolari diabetici).
Informazioni Prodotto
Ogni tavoletta contiene
Vitamina C
Calcio
Magnesio
%RDA
40 mg
120 mg
56 mg 50%
15%
15%
Complesso con bioflavonoidi 8 0% [400mg] flavonoidi totali
Quercetina
Bromelina 1200 GDU/g 500 mg
150 mg
50 mg
%RDA = Razione Giornaliera Raccomandata
Ingredienti: complesso con bioflavonoidi da agrumi,
agente di carica (calcio fosfato bibasico), carbonato
di calcio, stabilizzante (sorbitolo), quercetina, ossido
di magnesio, bromelina, addensanti (cellulosa m.c. e
carbossimetilcellulosa di sodio), vitamina C, antiagglomerante (magnesio stearato vegetale), agenti di
rivestimento (gomma lacca, amido di mais, talco e
glicerolo).
I flavonoidi sono sostanze fenoliche presenti in verdura
e frutta con attività antiossidante. Sotto questo nome
sono raccolti 5000 composti classificati in sottoclassi, a
seconda della loro struttura chimica. Gli effetti sulla salute dei flavonoidi sono stati analizzati dettagliatamente
negli ultimi anni e riguardano le attività antiossidante,
antinfiammatoria, antiallergica, antivirale e antitumorale.
L’effetto dei flavonoidi sembra principalmente preventivo. L’associazione in questa formula con la vitamina
C, oltre a potenziare l’azione antiossidante, permette
un risparmio di questa importante vitamina, mentre
l’aggiunta di magnesio favorisce l’assorbimento dei
bioflavonoidi. Il calcio, in sinergia con i flavonoidi che ne
favoriscono il trasporto in forma biologicamente attiva,
partecipa all’effetto regolatore sulla permeabilità della
membrana cellulare.
Antiossidante e antiradicalica
L’azione antiossidante, generalmente estesa a tutti i
flavonoidi, è particolarmente spiccata nella quercetina, che possiamo considerare uno tra i più potenti
antiossidanti presenti in natura. I flavonoidi chelano gli
ioni metallici (come ferro e rame) che sono coinvolti
nella formazione di radicali liberi.
Condizioni allergiche e infiammatorie
La quercetina favorisce l’inibizione sia della produzione che il rilascio di istamina e di altri mediatori
allergico-infiammatori, stabilizzando le membrane
cellulari dei mastociti. Anche gli altri bioflavonoidi
da agrumi sono in grado di prevenire il rilascio e la
sintesi di composti responsabili di infiammazione e
allergie, trovando impiego in caso di asma, febbre da
fieno e orticaria.
Attività anticarcinogena
Studi sulla chemioprevenzione hanno dimostrato
che i flavonoidi inibiscono la carcinogenesi in vitro e
altre evidenze indicano la stessa attività in vivo (Caltagirone et al., 2000; Miyagi et al., 2000), influenzando
gli eventi molecolari nella iniziazione, promozione e
negli stadi progressivi. Uno studio epidemiologico,
condotto su 10.054 soggetti, ha riscontrato che l’alto
consumo di flavonoidi, in particolare di quercetina, è
associata a una scarsa incidenza di cancro ai polmoni
e alla prostata. In test in vitro la quercetina ha mostrato di inibire la crescita di diverse cellule tumorali
(seno, colon, prostata, polmoni).
Utile in caso di
• ASMA
• RINITE ALLERGICA
• INSUFFICIENZA VENOSA
• VENE VARICOSE
• EMORROIDI
• FRAGILITÀ CAPILLARE
• RETINOPATIA DIABETICA
• PREVENZIONE
ATEROSCLEROSI
Modo d’uso
1-2 tavolette al giorno con acqua
durante il pasto.
Protezione neurologica
Avvertenze
La quercetina protegge le cellule cerebrali dallo stress
ossidativo, mostrando in vivo la capacità di invertire i
deficit cognitivi (Heo, et al., 2004). Sono in corso studi
per approfondire il suo utilizzo in patologie neurologiche quali morbo di Alzheimer e Parkinson.
Non assumere durante la gravidanza.
Non associare la quercetina al
cisplatino. La quercetina può causare
lievi disturbi gastrointestinali e leggero
formicolio alle estremità.
Antivirale e antibatterica
La quercetina in vivo ha mostrato effetti antivirali contro herpes virus, adenovirus e virus respiratori sinciziali, mostrando capacità antinfettive e antireplicative.
L’attività antibatterica è stata osservata contro ceppi
responsabili di disturbi respiratori, gastrointestinali e
urinari.
Protezione oculare
L’attività antiossidante contribuisce al controllo di alcuni disturbi oculari, quali cataratta e degenerazione
senile della macula, in particolare per l’effetto protettivo sulle pareti vascolari.
Integratori sinergici
C Complex 1000
EPA & DHA
Olio di Borragine
Mangostana
AllerFactors
Açai
Protezione cardiovascolare
L’azione antiossidante esplicata dai flavonoidi, influenza positivamente i processi aterosclerotici.
Esperimenti in vitro hanno mostrato che i flavonoidi inibiscono l’ossidazione delle LDL e proteggono
l’alfa-tocoferolo. Inoltre la quercetina riduce gli effetti
citotossici delle LDL ossidate. Alcuni studi epidemiologici hanno mostrato che il consumo di flavonoidi è
inversamente proporzionale alla mortalità per malattie coronariche e all’incidenza infarto.
60 tavolette
# 0176
Azione vasoprotettrice e antitrombotica
L’attività antitrombotica dei bioflavonoidi è da attribuire all’inibizione dell’aggregazione piastrinica, che
può ridurre la predisposizione all’insorgenza dei fenomeni trombotici. I flavonoidi, inoltre, incrementano
la vasodilatazione, provocando il rilassamento della
muscolatura liscia. Numerosi studi hanno fornito
esiti positivi nel trattamento dell’insufficienza venosa
bibliografia
• Knekt P, Kumpulainen J, Jarvinen R, Rissanen H, Heliovaa M, Reunanen
A, Hakulinen T, Aromaa A. Flavonoid intake and risck of chronic diseases.
Am J Clin Nutr 2002 Sept;76(3):560-8.
­57
C 2000 t/r
2000 mg
Vitamina C con Rosa Canina
ANTIOSSIDANTE
Informazioni Prodotto
Ogni tavoletta contiene
Vitamina C
Rosa canina falso frutto estratto 4:1
2000 mg
20 mg
antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato
vegetali), addensante (gomma xanthano), calcio citrato,
antiagglomerante (magnesio stearato), agente di rivestimento (idrossipropilmetilcellulosa).
La potente azione antiossidante della vitamina C, in
grado di prevenire fenomeni di ossidazione all’interno e
all’esterno della cellula, è stata ampiamente studiata. Le
ricerche effettuate hanno evidenziato un ruolo preventivo per le malattie cardiovascolari, tumorali, sulla mortalità globale e nello sviluppo dell’AIDS. Anche se questo
nutriente è piuttosto diffuso in natura, facilmente viene
distrutto dai processi di riscaldamento e di trasformazione industriale oltre a quelli casalinghi.
Aterosclerosi
Sono numerosi gli studi epidemiologici che evidenziano come uno scarso apporto di vitamina C sia
associato allo sviluppo di malattie cardiovascolari.
Recentemente, sono stati analizzati 9 studi di coorte
prospettici che hanno osservato per 10 anni oltre
290mila adulti. È emerso che nei soggetti che avevano assunto più di 700 mg/die di vitamina C sotto
forma di integratore, il rischio di sviluppare malattie
cardiovascolari era ridotto del 25%. In altri studi si è
osservato che il trattamento con vitamina C migliora la vasodilatazione nei soggetti aterosclerotici con
angina, scompenso cardiaco congestizio, ipercolesterolemia e ipertensione.
Bassi livelli di questo nutriente sembrano favorire
l’aterosclerosi dovuta a due principali meccanismi:
ossidazione delle lipoproteine ad alta densità (LDL)
e risposta infiammatoria alla lesione (che induce la
vulnerabilità della placca e l’attività trombogenica
locale). Studi effettuati indicano che la vitamina C
svolge un effetto protettivo contro l’ictus riducendo
i processi perossidativi, i livelli di colesterolo, l’aggregazione piastrinica e la proliferazione delle cellule
muscolari lisce vasali.
riale, la presenza di sufficienti quantitativi di vitamina
C è necessaria per prevenire danni ossidativi al cristallino. Le concentrazioni di vitamina C nel cristallino,
infatti, diminuiscono in maniera rilevante con la gravità della cataratta, tanto che la carenza di vitamina
C sembra essere un buon indicatore del decorso
della malattia.
Sistema immunitario
La vitamina C, grazie alla sua attività antiossidante, è
un immunostimolatore che incrementa l’azione di
difesa delle cellule immunitarie. La sua assunzione
determina un aumento degli anticorpi, potenziando
le difese dell’organismo verso le infezioni. In una recente revisione di 29 studi, è stato osservato il suo
effetto preventivo nei confronti del raffreddore in 6
studi (8-14% al dosaggio di 1 g/die), mentre nei restanti si è notato un consistente beneficio con la riduzione della durata e della gravità dei sintomi. Il deficit
di vitamina C è stato inoltre associato allo sviluppo di
asma sia negli adulti che nei bambini.
Densità minerale ossea
La vitamina C è richiesta per la produzione e il mantenimento del collagene, sostanza proteica che forma la base di tutti i tessuti connettivi (cartilagini, ossa,
denti e tendini) ed è fondamentale per la deposizione della matrice ossea. Studi recenti indicano una
chiara relazione tra consumo di vitamina C e densità
minerale ossea.
Protezione cutanea
Antiossidanti come la vitamina C, ma anche la E,
hanno mostrato proprietà fotoprotettive contro gli
effetti nocivi del sole, nelle reazioni di fotosensibilizzazione e photoaging. In questa funzione è rilevante
il ruolo della vitamina C nel riciclaggio della vitamina
E, che continuamente ne ristabilisce l’attività antiossidante.
Utile in caso di
• PROTEZIONE MALATTIE
CARDIOVASCOLARI
• STRESS
• FUMO DI SIGARETTA
• ASSUNZIONE DI FARMACI
(ASPIRINA, CONTRACCETTIVI)
• PROTEZIONE CUTANEA
• PROTEZIONE OCULARE
• MALATTIE INFIAMMATORIE
• INVECCHIAMENTO
• CICATRIZZAZONE CUTANEA
Modo d’uso
1 tavoletta al giorno con acqua
durante il pasto.
Integratori sinergici
E 200
Betacarotene
OcuFactors Plus
Bioflavonoids Plus
Iron Complex
Cancro
Numerosi studi caso-controllo hanno esaminato il
ruolo della vitamina C nella prevenzione del cancro.
Alcuni di essi hanno mostrato che un alto apporto
di questo nutriente è associato alla riduzione dell’incidenza del cancro alla bocca, gola e corde vocali,
esofago, stomaco, colon retto e polmoni. Studi osservazionali indicano che l’incremento dietetico di
vitamina C è associato alla riduzione del rischio di
cancro allo stomaco. Recentemente la vitamina C è
stata consigliata, in associazione alle terapie farmacologiche, nella eradicazione dell’H. pylori, batterio che
aumenta il rischio di tumore allo stomaco e sembra
diminuire il contenuto di vitamina C nelle secrezioni
gastriche.
Cataratta
Sebbene la patogenesi della cataratta sia multifatto-
30 tavolette
# 0129
bibliografia
• Knekt P, Ritz J, Pereira MA, et al. Antioxidant vitamins and coronary heart
disease risk: a pooled analysis of 9 cohorts. Am J Clin Nutr 2004;
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• Forestiere F, Pistelli R, Sestini P et al. Consumption of fresh fruit rich
in vitamin C and wheezing symptoms in children. Thorax 2000,
55(4):283-288.
­64
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Circolazione, ritenzione idrica e cellulite