HealthNewsletter a cura della redazione scientifica Phoenix Circolazione, ritenzione idrica e cellulite La PEFS (panniculopatia fibro-edemato-sclerotica), meglio nota come cellulite, è una malattia del microcircolo e del connettivo a carattere evolutivo, che colpisce prevalen- temente il sesso femminile. Spesso associata a ipotiroidismo e ipocorticosurrenalismo, la cellulite si presenta con ipertrofia adiposa, alterazioni strutturali regressive a carico del connettivo, del microcircolo e deviazione degli acidi grassi dell’adipocita. La cellulite è composta da ammassi di adipociti, cellule adipose rotondeggianti che si aggregano come gli acini di un grappolo di uva, localizzate in profondità, tanto che la cute (epidermide e derma) rivestendole assume la caratteristica conformazione ondulata. Le cause della sua comparsa sono molteplici: genetiche, vascolari, endocrine, alimentari, posturali. L’alterazione della funzionalità del microcircolo è indubbiamente un fattore rilevante, ma anche le modificazioni ormonali svolgono un ruolo importante, in particolare durante pubertà, gravidanza e menopausa. Nelle donne, infatti, è un fenomeno che se presente in quantità moderata può essere considerato fisiologico, in quanto l’accumulo lipidico rappresenta una riserva di energia in previsione della gravidanza. Sedentarietà, sovrappeso, stress, ereditarietà e alimentazione squilibrata sono fattori anch’essi implicati nella comparsa della PEFS. stadi di evoluzione della cellulite Fase 1 aumento del volume degli adipociti Fase 2 le fibre di collagene inglobano gli adipociti Fase 3 gli dipociti si accumulano in unità (lobuli) Fase 4 aumento de lobuli Un problema non solo estetico La cellulite è un’alterazione del tessuto connettivo che si manifesta come un difetto estetico difficilmente accettato da chi ne soffre, ma che sicuramente rappresenta un problema di competenza medica. Si calcola infatti che approssimativamente l’85% delle donne che abbiano superato i 20 anni mostri un grado di cellulite più o meno sviluppato. Secondo una recente indagine demoscopica, la cellulite è un fenomeno di vasta portata conosciuto dal 98% delle donne italiane che provoca disagio profondo e insicurezza. Questa condizione si manifesta principalmente nella parte bassa degli Health Newsletter arti inferiori, nella regione gluteofemorale e a livello addominale ed è caratterizzata dal cosiddetto aspetto a “buccia d’arancia” della cute. Contrariamente all’obesità, che si manifesta solo con ipertrofia e iperplasia degli adipociti, nella cellulite si assiste ad un aumento delle concentrazioni di proteine nei fluidi e della pressione interstiziale, oltre alla riduzione del flusso nei tessuti che culmina nella diminuzione della temperatura cutanea nelle aree colpite. Tra le manifestazioni cutanee riscontrabili in caso di cellulite troviamo senso di pesantezza e dolore Aggiornamento Giugno 2012 www.longlife.it corsa, bicicletta o palestra) rappresenta un valido aiuto nella lotta alla cellulite. Una camminata veloce è più efficace della corsa perché evita la possibilità di microtraumi alle membrane degli adipociti e di effetti negativi su articolazioni e colonna vertebrale. È indicata attività fisica di lunga durata come ciclismo, camminata veloce o step, 30-40’ almeno agli arti inferiori, edema malleolare, 3 volte alla settimana. L’altra arma a parestesie (prurito e intorpidimen- disposizione è l’alimentazione. Una to sulla pianta dei piedi), bruciore, dieta ipocalorica può essere utiaffaticabilità, crampi muscolari, tele- le, ma solo a chi sia in sovrappeso, angectasie, sensazione di estremità perché anche persone molto magre fredde e varici. La cellulite è causa- possono essere colpite da questo dita da una ridotta elasticità e tonici- sturbo. Nel corpo umano il numero tà dei vasi sanguigni indotta dagli delle cellule adipose si stabilizza tra estrogeni e accentuata da uno stile infanzia e adolescenza, per rimanedi vita scorretto, che piano piano re costante in età adulta, periodo porta all’accumulo di liquidi nel tes- durante il quale queste cellule possuto adiposo, favorendo la compar- sono solo crescere o diminuire nella sa della buccia d’arancia. dimensione ma non nel numero. Per Un’attività fisica costante e media- loro natura, i grassi si accumulano mente intensa (nuoto, passeggiate, negli adipociti che mostrano una caL’essere umano ha per tutta la vita lo stesso numero di adipociti: allora, come mai si ingrassa? La risposta sta nell’incredibile capacità di dilatarsi e di crescere in maniera abnorme di queste cellule. pacità di accumulo impressionante (600 volte il loro peso). La cellulite si forma quando il tessuto adiposo cutaneo accumula grasso e lo imprigiona in piccole fibre sotto pelle. In caso di accumulo eccessivo queste fibre si ipertrofizzano, comprimendo vasi sanguigni e linfatici. Questa compressione porta a cattivo drenaggio, ritenzione idrica e degenerazione delle fibre di collagene. A livello dell’ipoderma gli adipociti si gonfiano alterando la superficie della pelle, che assume il caratteristico aspetto a buccia d’arancia. Stasi venosa e linfedema Il linfedema è uno stato patologico caratterizzato da insufficiente drenaggio linfatico associato a ostruzioni o alterazioni funzionali dei vasi linfatici. La conseguenza di tali complicazioni provoca un aumento dei liquidi interstiziali e la formazione di edemi ed è responsabile di fenomeni quali comparsa di cellulite, gonfiore associato a indurimento e atrofia dei tessuti e di macchie color ocra. Il ripristino della normale funzionalità del microcircolo è una condizione indispensabile per la prevenzione e la cura della cellulite. Infatti, tutte le alterazioni del microcircolo inducono una compromissione anatomica e funzionale del tessuto vascolare. Alcune patologie nell’ambito ortopedico (fratture ossee, strappi muscolari, contusioni, traumi e altri) possono subire complicazioni a causa di linfoedemi da immobilizzazione. Health Newsletter Ritenzione idrica: perché è necessario bere tessuto prevalentemente adiposo al di sotto del derma. Le cellule adipose aumentano di volume, la sostanza intercellulare tratUna corretta idratazione aiuta a pre- tiene i liquidi e proprio questo devenire e combattere la comparsa termina un processo infiammatorio di cellulite. Questa infiammazione localizzato. Un consumo di almeno sottocutanea, come già detto, non 2 litri al giorno di acqua è inoltre incolpisce solo il tessuto adiposo ma dispensabile per prevenire la stipsi anche quello interstiziale (tra una che, non a caso, colpisce soprattutto cellula e l’altra) e venoso-linfatico. le donne meno inclini a bere acqua La cellulite, infatti, si instaura nel in abbondanza e che rappresenta un Aggiornamento Giugno 2012 www.longlife.it altro fattore causale della cellulite. È importante sfatare l’errata convinzione che l’assunzione di abbondante acqua possa esse- re la causa di ritenzione idrica. de beneficio in un maggiore ricamRitenzione idrica e cellulite non bio di liquidi, quindi nel bere molta sono riconducibili all’assunzione di acqua. acqua ma, al contrario, trovano gran- STADI DELLA CELLULITE I stadio: edema Rallentamento del circolo: l’alterazione della permeabilità capillare provoca fuoriuscita del plasma, ristagno e accumulo nell’interstizio degli adipociti e conseguente edema del tessuto colpito. II stadio: edema + ipertrofia Il protrarsi dell’edema causa ipertrofia e iperplasia delle fibre reticolari, con alterazioni nella trama adipocitaria. III stadio: micronoduli Incremento della congestione venosa; le fibre reticolari inglobano gli adipociti, generando noduli fibrosi che soffocano le fibre nervose terminali provocando dolore. IV stadio: macronoduli L’inglobazione di più adipociti genera macronoduli con ispessimento della membrana basale e sclerosi dermica con introflessioni responsabili dell’aspetto a buccia d’arancia. delle fibre reticolari Centella: circolatoria, fleboprotettiva e anticellulite La centella (Centella asiatica) mostra azioni sul metabolismo del collagene ed efficacia clinica dimostrate nel trattamento dei disordini circolatori. Gli studi, infatti, convalidano l’attività selettiva degli estratti delle sostanze attive di questa pianta (derivati triterpenici) sul drenaggio linfatico e un effetto stimolante sulla produzione di collagene. I triterpeni accelerano il metabolismo della lisina e della prolina, i principali aminoacidi della struttura del collagene, aumentando la sintesi di tropocollagene e stimolando lo Health Newsletter scambio dei mucopolisaccaridi del tessuto connettivo. Hachem e Borgoin nei loro studi riportano gli effetti della somministrazione di estratto secco di Centella asiatica (60-120 mg/die) nella cellulite. La centella ha mostrato la capacità di indurre una significativa riduzione del diametro degli adipociti, in particolare nella regione gluteo-femorale e una diminuzione della fibrosi intra-adipocitaria. In altri studi, tra gli effetti principali della centella è stato evidenziato il mantenimento del tessuto connetti- Aggiornamento Giugno 2012 vo della parete vascolare, mostrando efficacia nella microangiopatia ipertensiva e nell’insufficienza venosa, migliorando i parametri microcircolatori. Nelle lesioni vascolari, trombosi, infarto acuto del miocardio e in generale nelle malattie vascolari periferiche si osserva una diffusa proliferazione di cellule endoteliali circolanti. In uno studio a pazienti con sindrome post-flebitica, in seguito alla somministrazione di 30 mg 3 volte/ die di estratto della frazione triterpenica di centella è stata osservata una riduzione importante nel numero delle cellule endoteliali circolanti, che permette di suggerire l’efficacia della Centella asiatica nel proteggere l’integrità dell’intima vascolare. La somministrazione di centella risulta utile anche in caso di senso di peso agli arti inferiori, capillari, edema ortostatico, flebodinia, crampi e prurito agli arti inferiori. In alcuni studi clinici la frazione triterpenica, somministrata per via orale alla dose giornaliera di 120 mg ha incrementato la pressione transcutanea dell’ossigeno, riducendo la pressione transcutanea di www.longlife.it anidride carbonica, l’edema delle caviglie e la permeabilità capillare. In un altro studio è stato osservata l’azione della centella sulle altera- zioni della microcircolazione associate ad edema durante voli aerei di media-lunga distanza (oltre le 3 ore). Assunta a dosi da 60 mg per 3 vol- te/die 2 giorni prima della partenza fino al giorno successivo all’arrivo, ha prodotto la riduzione dei parametri circolatori e infiammatori. Ginkgo biloba, una pianta antichissima Il ginkgo biloba è una pianta antichissima, infatti sono stati ritrovati fossili di piante appartenenti alla famiglia botanica delle Ginkgoacee che risalgono a 250 milioni di anni fa, mentre la sua comparsa in Europa è piuttosto recente (viene segnalata per la prima volta in Olanda nel 1730). Il ginkgo biloba è una pianta elettiva per il trattamento dei disturbi circolatori, sia per patologie che interessano il circolo arterioso cerebrale e periferico, sia per i disturbi dei capillari e delle venule. Questa pianta, grazie all’azione fluidificante ematica che comporta il miglioramento della funzionalità circolatoria, promuove l’apporto di ossigeno alle cellule dei vasi, contrastando stati di ipossia che rappresentano una causa impor tante di sofferenza endoteliale. I composti del fitocomplesso più importanti dal punto di vista farmacologico sono i flavonoidi e i derivati triterpenici. Studi recenti mostrano che il ginkgo biloba, oltre alle attività vasomotoria e antiossidante, è in grado di estendere l’azione del fattore di rilassamento endoteliale (EDRF), sostanza che contribuisce alla vasodilatazio- ne nella microcircolazione. Per l’importante attività sul trofismo del microcircolo cerebrale e periferico, il ginkgo biloba promuove la circolazione in tutti i distretti corporei, favorendo quindi l’aumento di attenzione, concentrazione e apprendimento. OPC Complex: polifenoli, una grande risorsa Un numero sempre più crescente di evidenze scientifiche suggerisce che la presenza di polifenoli negli alimenti vegetali possa essere la spiegazione dei numerosi effetti positivi osservati sulla salute umana. In particolare questi composti svolgono un ruolo significativo nella riduzione del rischio delle malattie cardiovascolari grazie al miglioramento della funzione vascolare e alla modulazione dell’infiammazione. OPC La maggiore attività delle proantocianidine oligomeriche Health Newsletter è quella antiossidante, che si è mostrata efficace nel contrastare lo sviluppo di processi infiammatori e degenerativi causati dai radicali liberi. Le OPC, stimolando il cross-linking tra le fibre di collagene e inibendo la degradazione enzimatica di collagene, elastina e acido ialuronico, mostrano di rinforzare il tessuto connettivo dell’endotelio vasale, producendo una buona attività endotelioprotettrice. Le OPC svolgono un’azione capillaroprotettrice utile nell’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori. L’azione vas o p ro t e t trice delle OPC è utiAggiornamento Giugno 2012 lizzata nelle preparazioni per combattere la cellulite, spesso associate a ginkgo biloba. Vitis vinifera I semi di uva rossa (vitis vinifera) sono ricchi della frazione polifenolica (acido gallico, catechine e epicatechine), a cui è attribuita l’attività antiossidante, più potente della vitamina E da 10 a 200 volte, che permette l’eliminazione delle specie radicaliche maggiormente reattive e la neutralizzazione dei loro effetti dannosi. L’estratto di Vitis vinifera protegge il tessuto connettivo e la cute dall’azione nociva degli enzimi proteolitici (come la collagenasi) rilasciati dall’irradiazione UV e dalle risposte infiammatorie della cute. Inoltre, questo estratto mostra affinità selettiva con il microcircolo sul quale svolge azione protettiva. www.longlife.it Drenafactors per la diuresi Il mondo vegetale è ricco di composti ad azione fleboprotettiva e antiflogistica. Numerose piante si sono dimostrate efficaci nel trattamento della stasi venosa per ostacolare il linfedema: vediamone alcune. Uva ursina L’uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi Spreng.) svolge una forte azione antinfiammatoria particolarmente efficace nella ritenzione idrica e nell’attività di eliminazione delle scorie. Rusco Il rusco (Ruscus aculeatus L.) riduce la permeabilità vascolare e mostra una rilevante attività antielastasi. Queste azioni possono spiegare il suo utilizzo nell’insufficienza venosa e negli stati edematosi localizzati. Le ruscogenine, saponine steroidiche contenute nel rusco, hanno dimostrato un’elevata attività vasocostrittrice sulla microcircolazione periferica e modulatrice della resistenza e della permeabilità capillare. Lespedeza (Lespedeza capitata Mich.) Tra i costituenti principali la lespedeza contiene flavonoidi che, oltre a contrastare la ritenzione di liquidi, promuovono i processi fisiologici di detossicazione organica. Ortosifon (Orthosiphon stamineus Benth) Negli studi ha mostrato di essere in grado di aumentare l’escrezione di urina e della quantità di urea, acido urico, cloruri e sodio, dimostrando di essere un eccellente depurativo naturale. Equiseto (Equisetum arvense L.) Grazie alla presenza di saponine e flavonoidi, l’equiseto esplica azione diuretica di tipo acquaretico, cioè elimina i liquidi, senza alterare l’equilibrio elettrolitico dell’organismo. Svolge inoltre attività capillarotropa, favorendo la riduzione della fragilità e della permeabilità delle pareti e dei vasi sanguigni. Bromelain, un'efficace miscela di enzimi La miscela di enzimi proteolitici appartenenti al gruppo delle proteasi (bromelina A e B), presente in elevate concentrazioni nel gambo dell’ananas (Ananas comosus), è dotata di attività antinfiammatoria e antiedematosa. La riduzione dell’edema è da considerare il primo passo per un trat- tamento efficace della cellulite. La bromelaina, grazie alla sua azione antinfiammatoria, è utilizzata in numerose condizioni infiammatorie quali bronchiti, sinusiti, gonfiori articolari. In studi su animali è stato valutato l’effetto della bromelaina in un modello d’asma indotta, che ha mostrato un’azione benefica. COME RIEQUILIBRARE IL SISTEMA LINFATICO 1 evitare alimenti contenenti: conservanti, aromatizzanti, coloranti, in altre parole la maggior parte dei cibi precotti, confezionati e fast food 2 limitare l’assunzione di alimenti difficili da digerire come: grassi, zuccheri e carboidrati semplici 3 bere acqua: senza un adeguato apporto di acqua la linfa non può circolare correttamente 4 consumare frutta in abbondanza: gli enzimi e gli acidi della frutta cruda hanno una potente azione purificante Health Newsletter Assunta lontano dai pasti, la bromelina è in grado di attenuare la cellulite. L’attività antiedematosa risulta utile in caso di insufficienza venosa cronica e di scarso deflusso venoso con effetti benefici sulla riduzione del peso e può rappresentare un’alternativa efficace ai farmaci antinfiammatori non steroidei. 5 consumare verdura in abbondanza: per il contenuto di clorofilla, vitamine e minerali 6 consumare alimenti ricchi di acidi grassi essenziali: EPA e DHA e olio di semi di lino per un loro apporto ottimale nella dieta 7 evitare pasti abbondanti e pesanti: preferire piccoli pasti più numerosi. 8 può essere utile il ricorso ad alcune piante (echinacea, astragalo) che mostrano attività purificatrice sul sistema linfatico. Aggiornamento Giugno 2012 www.longlife.it C complex 1000 t/r e bioflavonoidi I flavonoidi sono composti antiossidanti presenti in diversi alimenti ai quali sono attribuiti effetti protettivi nei confronti in particolare delle patologie cardiache, grazie alle attività ipocolesterolemizzante e antinfiammatoria. Gli effetti dei flavonoidi sui processi infiammatori sono stati oggetto di diverse rassegne di studi ed è stato dimostrato che questi composti sono in grado di inibire una serie di enzimi attivati durante i processi infiammatori. È risaputo che i flavonoidi svolgono effetti protettivi sulle malattie cardiovascolari. Il danno vasale è dato dall’incremento della permeabilità dei vasi, che causa l’infiltrazione di sangue e plasma nei tessuti e, di conseguenza, una reazione infiammatoria. Negli studi i flavonoidi hanno dimostrato di essere in grado di contrastare l’azione infiammatoria, favorendo l’aumento del tono vascolare. I bioflavonoidi, come la quercitina, aumentano la resistenza dei capillari regolandone la permeabilità prevenendo emorragie e rotture dei capillari; sono inoltre essenziali per TRATTAMENTI MEDICO-ESTETICI PER LA CELLULITE cavitazione Trattamento non invasivo che utilizza gli ultrasuoni per distruggere e, in seguito, eliminare gli adipociti. ionoforesi Utilizza la corrente galvanica per convogliare nei tessuti farmaci diluiti in acqua. ultrasuonoterapia Gli ultrasuoni, penetrando in profondità (2-3 cm), rompono le cellule adipose; quest’azione stimolante sui tessuti è paragonabile a quella di un massaggio. mesoterapia Consiste in iniezioni sottocutanee multiple di alcuni farmaci, anche omeopatici, ad azione drenante, lipolitica e vasoprotettrice. ozonoterapia Immissione di ozono che produce la rottura della catena dei grassi, aumentando la viscosità e l’ossigenazione sanguigna. liposuzione Eliminazione chirurgica degli adipociti in eccesso. laserterapia La luce emessa dal laser genera un calore che distrugge gli adipociti. elettrostimolazione Stimola la capillarizzazione e il metabolismo, favorendo sia il drenaggio tissutale che il miglioramento del tono muscolare. pressoterapia Particolarmente efficace in caso di edema degli arti inferiori, insufficienza venosa e linfatica, utilizza la pressione sui vasi sanguigni. massaggio e Favorisce la stimolazione del microcircolo, favorendo l’eliminazione di liquidi e tossine stagnanti. (lipoaspirazione) idromassaggio la protezione dall’ossidazione della vitamina C. La vitamina C, dal canto suo, grazie all’azione antiossidante protegge l’endotelio sia favorendo l’incremento della produzione di ossido nitrico sia prevenendo l’ossidazione dell’ossido nitrico stesso. TABELLA RIASSUNTIVA CENTELLA Sintesi collagene, protezione tessuto connettivo. 1-2 cps/die con acqua durante i pasti. GINKGO PLUS Salute delle microarterie. 1-2 tav 2 volte die con acqua durante i pasti. OPC COMPLEX Capillari del microcircolo, protezione delle fibre di collagene. 1-2 cps/die con acqua durante i pasti. DRENAFACTORS Drenante, antiflogistica e vasoprotettrice. 1 cps 2 volte die con un bicchiere abbondante d'acqua 1 ora prima dei pasti. BROMELAIN Antiflogistica e drenante. 1-2 tav/die con acqua lontano dai pasti. BIOFLAVONOIDS PLUS Trofismo venoso e azione antinfiammatoria. 1-2 tav/die con acqua durante i pasti. C 2000 Circolatoria e antiossidante. 1 tav/ die con acqua durante il pasto. 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A questo si aggiunge la capacità diuretica della centella che, esercitata a livello dei tubuli renali, favorisce l’aumento dell’escrezione di acqua e di sali, mantenendo inalterato l’equilibrio del potassio. Informazioni Prodotto Ogni capsula contiene Centella pianta (Centella asiatica L.) estratto secco (8/10:1) titolato 20% [60mg] derivati triterpenici Centella sommità in polvere 300 mg 150 mg maltodestrina, agente di carica (cellulosa m.c.), antiagglomeranti (magnesio stearato vegetale e biossido di silicio). Capsula di origine vegetale in idrossipropilmetilcellulosa. L’azione terapeutica della centella, gotu kola (che significa “pianta della longevità”), è nota da secoli. Nel passato, infatti, era utilizzata per la cura della cute grazie alle sue proprietà cicatrizzanti. Le moderne ricerche hanno individuato i composti responsabili di questa attività farmacologica: ossia la frazione triterpenica, che ha mostrato di avere come target d’azione i fibroblasti e di interagire con essi mostrando la capacità di preservare lo stato fisiologico della matrice connettivale. Azione circolatoria e fleboprotettiva Studi recenti hanno mostrato che la frazione triterpenica della centella è in grado di ridurre le alterazioni venose promuovendo la sintesi del collagene e di altre proteine tissutali attraverso la modulazione dell’azione dei fibroblasti. La centella si è mostrata efficace nell’insufficienza venosa cronica idiopatica o secondaria e nelle complicanze delle varici (varicoflebiti, ulcere varicose e alterazioni del trofismo cutaneo). Utile anche in caso di senso di peso agli arti inferiori, capillari, edema ortostatico, flebodinia, crampi e prurito agli arti inferiori. In alcuni studi clinici la frazione triterpenica, somministrata per via orale alla dose giornaliera di 120 mg, ha incrementato la pressione transcutanea dell’ossigeno, riducendo la pressione transcutanea di CO2, l’edema delle caviglie e la permeabilità capillare. La somministrazione di e.s. di centella (60 mg 2 volte/die per 12 mesi) ha mostrato un miglioramento sintomatico in pazienti con microangiopatia diabetica ed edema: in particolare è stata osservata la riduzione della filtrazione capillare e dell’edema. La centella è indicata negli stadi iniziali della microangiopatia, onde evitare la progressione del decorso clinico. In un altro studio in doppio cieco, la centella a dosaggi di 120 mg/die, ha mostrato effetti benefici nell’ipertensione venosa. In un altro studio è stato osservata l’azione della centella sulle alterazioni della microcircolazione associate ad edema durante voli aerei di media-lunga distanza (oltre le 3 ore). Assunta a dosi da 60 mg per 3 volte/die 2 giorni prima della partenza, fino al giorno successivo all’arrivo, ha prodotto la riduzione dei parametri circolatori e infiammatori. Azione anticellulite L’azione anticellulite è da attribuire al ripristino dell’elasticità dei vasi sanguigni. Ciò permette di limitare la fuoriuscita dei liquidi i quali, ristagnando, causano stati infiammatori alla base della iperproduzione Azione cicatrizzante cutanea La centella, accelerando il metabolismo di aminoacidi presenti nel collagene (lisina, prolina, idrossiprolina) e stimolando turnover dei mucopolisaccaridi nel tessuto connettivo, favorisce la velocità di cicatrizzazione con un guadagno temporale pari al 33% rispetto alla normale velocità di cicatrizzazione. La centella può essere considerata un coadiuvante nei processi di cicatrizzazione del derma, ottenendo tessuti morbidi e non ipertrofici. Funzione cognitiva, depressione, ansia In studi su modelli animali sono stati osservati effetti antidepressivi e sedativi della centella la quale, grazie alla presenza di triterpenoidi ad attività colinergica, ha fornito risultati antistress e ansiolitici, mostrando la capacità di ripristinare il declino della funzione cognitiva. In uno studio su animali sottoposti al FST (Forced Swimming Test, test di nuoto forzato, che valuta l’azione psicostimolante di alcune sostanze), la frazione triterpenica della centella ha mostrato di diminuire il tempo di immobilità e migliorare lo squilibrio dei livelli di aminoacidi, mostrando attività antidepressiva. In uno studio clinico condotto su 30 bambini disabili con problemi di sviluppo, l’utilizzo di e.s. di centella per 12 settimane ha mostrato di aumentare i livelli di attenzione e concentrazione. In un recente studio in doppio cieco randomizzato placebo-controllo, è stato investigato l’effetto della centella sulla funzione cognitiva e sull’umore in anziani volontari (>61 anni) sani. I 28 soggetti partecipanti hanno ricevuto l’estratto della pianta a vari dosaggi – 250, 500 e 750mg una volta al giorno – per 2 mesi. I risultati hanno mostrato che la centella è in grado di attenuare il declino della funzione cognitiva e i disturbi dell’umore correlati all’invecchiamento, al dosaggio di 750 mg/die. Utile in caso di • INSUFFICIENZA VENOSA PERIFERICA • VARICI E VENE VARICOSE, COADIUVANTE • RITENZIONE IDRICA • CELLULITE • DIFFICOLTÀ DI CICATRIZZAZIONE • STRESS • SCARSA MEMORIA Modo d’uso 1-2 capsule al giorno con acqua durante i pasti. Avvertenze Non assumere in gravidanza (può provocare l’aborto), durante l’allattamento e in caso di ipertiroidismo. Non utilizzare in caso di anamnesi di cancro. Può aumentare l’effetto farmacologico degli ormoni tiroidei. Evitare l’assunzione contemporanea a terapie con statine e ipoglicemizzanti orali. Integratori sinergici OPC Complex C 500 DrenaFactors Ginkgo Plus E 200 50 capsule # 0199 bibliografia • Wattanathorn J, et al. Positive modulation of cognition and mood in the healthy elderly volunteer following the administration of Centella asiatica. J Ethnopharmacol 2008;116(2):325-32. • Cesarone MR, et al. Flight microangiopathy in medium-to-long-distance flights: prevention of edema and microcirculation alterations with total triterpenic fraction of Centella asiatica. Angiology 2001;52 Suppl, 2:S33-7. 77 Ginkgo Plus 400 mg 24% GFG - 6% Derivati Terpenici Ginkgo MEMORIA E FUNZIONE COGNITIVA Informazioni Prodotto Due (2) tavolette contengono Agente di carica (calcio fosfato bibasico) Ginkgo biloba foglia in polvere Ginkgo biloba foglia (Ginkgo biloba) estratto secco titolato 24% [14,4mg] ginkgo-flavon glicosidi e 6% [3,6mg] derivati terpenici <5 ppm acido ginkgolico Centella asiatica foglia in polvere Colina bitartrato Inositolo Lecitina di soia 540 mg 60 mg 40 mg 40 mg 40 mg 40 mg antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato vegetali, biossido di silicio), addensante (carbossimetilcellulosa di sodio), agenti di rivestimento (idrossipropilmetilcellulosa e polietilenglicole). Il Ginkgo biloba, chiamato anche “albero della vita”, è la pianta più antica presente sulla terra. La sua azione terapeutica è legata alle attività antiossidante e antagonista del fattore attivante le piastrine (PAF), che risultano nell’aumento della microcircolazione e nella riduzione della risposta infiammatoria. Possiamo considerare il ginkgo biloba una valida risorsa terapeutica in tutti i fenomeni di deterioramento delle funzioni cerebrali, nei disturbi del microcircolo e quelli collegati all’aumento dell’aggregazione piastrinica (asma, allergie, ictus, stati infiammatori, vertigini, emicrania, sindrome di Raynaud). Demenze senili e morbo d’Alzheimer (AD) La frazione flavonica del ginkgo biloba ha dimostrato in numerosi studi di promuovere il flusso sanguigno, di proteggere contro gli episodi ischemici e l’ipossia e di aumentare l’ossigenazione delle vie metaboliche di produzione di energia nelle cellule nervose. Si sono riscontrati, inoltre, effetti protettivi sulla guaina mielinica e sui sistemi di trasmissione e ricezione cerebrale, oltre a un’attività scavenger dei radicali liberi. Il ginkgo biloba svolge un’azione nutritiva e protettiva sui neuroni corticali cerebrali e ostacola il declino del sistema colinergico, che controlla memoria, attenzione e funzionalità mentale in generale. In alcuni esperimenti ha mostrato attività antidepressiva e psicostimolante a livello cerebrale. Dosaggi tra 40 mg e 160 mg per 12 e 48 settimane in 12.000 pazienti con disturbi della memoria, vertigini e ronzii alle orecchie hanno ottenuto miglioramenti tra il 60 e 75%. In uno studio effettuato su 236 pazienti con 120 mg/die di estratto di ginkgo biloba contenente 24% di ginkgo-flavon glicosidi e 6% di derivati terpenici, durato 52 settimane, è stato osservato un miglioramento nella performance cognitiva e nelle funzioni sociali del soggetti con AD lieve o moderato. In uno studio 216 pazienti con demenza senile e presenile sia di tipo Alzheimer che multi-infartuale sono stati trattati con 240 mg/die di estratto di ginkgo biloba per 24 settimane, confermando la sua azione in entrambi i tipi di demenza. Memoria Migliorando la circolazione a livello cerebrale e promuovendo il metabolismo dei neuroni, il ginkgo bi- loba è in grado di incrementare prontezza mentale, concentrazione, memoria a breve termine e capacità cognitive. Due studi hanno osservato, contro placebo, gli effetti di 160 mg di estratto di ginkgo biloba o di piracetam, associati a un programma di esercizi per la memoria in pazienti non dementi con problemi di memoria. L’apprendimento migliorava di più con piracetam, l’attenzione e la percezione con il ginkgo biloba. Problemi circolatori Pianta elettiva per la cura dei disturbi circolatori, il ginkgo biloba svolge benefici effetti nei disturbi di capillari e venule. L’attività circolatoria è rinforzata dall’azione antiossidante, che rappresenta un fattore di prevenzione contro il danno dei radicali liberi. I principi attivi del ginkgo biloba migliorano la circolazione periferica, riducendo la sofferenza tissutale in situazioni di ischemie. Claudicatio intermittens Da una review di 8 studi su 385 pazienti, utilizzando Medline, Embase, Biosis, Amed e CISCOM, è risultato che l’estratto di ginkgo biloba (120-160 mg per 12-24 settimane) aumenta la distanza di marcia libera, cioè la distanza coperta senza dolore, di una media di 33 metri, rispetto al placebo. In un altro studio l’utilizzo del ginkgo biloba per 6 mesi ha determinato un netto miglioramento contro placebo. Il miglioramento è stato progressivo nelle misurazioni della distanza percorsa su tappeto senza provare dolore alla 8a settimana (19 m), 16a (34 m), 24a (41 m), utilizzando un dosaggio di 40 mg 3 volte/die, di estratto standardizzato. Disfunzione erettile Il ginkgo biloba ha mostrato buoni risultati nella disfunzione erettile in pazienti trattati con antidepressivi aumentando flusso sanguigno, microcircolazione, vasodilatazione e rilassamento della muscolatura liscia. Il ginkgo biloba sembra mitigare gli effetti degli SSRIs sulla funzione sessuale. Utile in caso di • INSUFFICIENZA VASCOLARE E CEREBRALE • DEMENZA DI TIPO VASCOLARE • MORBO DI ALZHEIMER • DISFUNZIONI COGNITIVE • CLAUDICAZIONE INTERMITTENTE • ATEROSCLEROSI • TINNITO • DISFUNZIONE ERETTILE Modo d’uso 1-2 tavolette 2 volte al giorno con acqua durante i pasti. Avvertenze Usare con cautela se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, antinfiammatori non steroidei, insulina, inibitori MAO, diuretici tiazoici e SSRI. Si sconsiglia l’uso del prodotto durante la gravidanza e l’allattamento. Non associare all'iperico. Integratori sinergici Ginseng Phos Serine ActiVin Plus Mirtillo Nero L-Carnitine Maca Açai Allergeni Contiene soia. 60 tavolette # 0058 bibliografia • Dodge HH, Zitzelberger T, Oken BS, Howieson D, Kaye J. A randomized placebo-controlled trial of ginkgo biloba for the prevention of cognitive decline. Neurology 2008, 0: 01.wnl.0000303814.13509.dbv1. 117 OPC Complex 50 mg OPC da Pino Marittimo e Semi d'Uva con Bioflavonoidi TROFISMO VENOSO Informazioni Prodotto Ogni capsula contiene Complesso con bioflavonoidi da agrumi 300 mg 80% [240mg] bioflavonoidi Pino corteccia 30 mg (Pinus massionana) estratto secco titolato min. 95% [28,5mg] OPC (metodo UV/HPLC) ActiVin® - Uva rossa semi 20 mg (Vitis vinifera L.) estratto secco titolato 95% [19mg] polifenoli totali incluso OPC liberi generati dall’ossigeno e dalla perossidazione dei lipidi con un’azione considerevolmente maggiore di quella ottenibile con le vitamine E, C e beta-carotene. Questo avviene perché l’estratto di semi di uva rossa Activin si presenta sotto una forma biologicamente disponibile. L’azione antiossidante si manifesta anche a livello epidermico, prevenendo la comparsa di rughe, proteggendo la cute dai danni causati dai raggi ultravioletti. Azione cardioprotettiva maltodestrina, agente di carica (cellulosa m.c.), antiagglomerante (magnesio stearato vegetale). Capsula di origine vegetale in idrossipropilmetilcellulosa. Le OPC presenti nella formulazione favoriscono la riduzione dell’aggregazione piastrinica, inibendo l’ossidazione delle LDL, regolando l’attività della cicloossigenasi e della lipo-ossigenasi. ActiVin è un marchio di Dry Creek Nutrition Inc. CA Azione antinfiammatoria e antiallergica Il nome OPC deriva dal francese “oligomère procyanidoliques” che corrisponde alla classe chimica di queste sostanze battezzate dal professor Masquelier, ovvero “proantocianidine oligomeriche”. Verso la metà del secolo scorso Masquelier, conducendo analisi e ricerche sui flavonoli, scoprì che le OPC contenute nei semi di uva rossa e nella corteccia di pino svolgevano un’azione vasoprotettrice superiore a quella di tutti gli altri polifenoli presenti in natura. La prima paziente trattata con preparazioni a base di OPC fu la moglie di Masquelier, che soffriva di edema alle gambe, causato da un’elevata permeabilità vasale. Le OPC possiedono, inoltre, una spiccata attività antiossidante e, quelle presenti nell’Activin e nell’Oligopin, mostrano in particolar modo un’elevata biodisponibilità che potenzia l’azione del complesso stesso, favorendo ulteriori azioni a livello cardiovascolare e cardiocircolatorio. Azione vasoprotettrice L’estratto di semi di uva rossa stimola la riparazione cellulare, favorisce la diminuzione della parete vasale, aumentando la resistenza capillare. L’azione antinfiammatoria esplicata a livello perivascolare, è in grado di ridurre l’edema. La diminuzione dell’edema e il miglioramento della circolazione, rende l’estratto di semi di uva rossa un importante supplemento ad azione vasodilatatoria, che migliora l’elasticità cutanea grazie alla sua azione stabilizzante su collagene ed elastina. La corteccia di pino marittimo, ricca di flavonoli, vitamina C e oli essenziali, è in grado di ridurre la migrazione leucocitaria e la desquamazione epiteliale, agendo come antinfiammatorio e coadiuvando la rigenerazione dei tessuti vasali. Uno studio svolto in vivo ha mostrato l’effetto inibitore delle proantocianidine sull’edema indotto da carragenina, serotonina o prostaglandina. In uno studio in doppio cieco su soggetti anziani con fragilità capillare spontanea o indotta da aspirina, è stato dimostrato che la somministrazione di OPC è in grado di ristabilire i valori normali nei soggetti con fragilità capillare, per la capacità di opporsi alla resistenza vasale. Azione antiossidante Le più recenti ricerche scientifiche condotte su questa categoria di flavonoidi, hanno dimostrato la capacità delle OPC di proteggere l’organismo dai radicali Le OPC sono indicate in tutte le affezioni di natura allergica (febbre da fieno, allergie), per la loro capacità di inibire il rilascio di istamina dai mastociti. Inoltre i bioflavonoidi aumentano l’assorbimento e il riassorbimento dell’istamina nei rispettivi granuli di accumulo, dove viene metabolizzata. Azione protettiva cerebrale Activin e Oligopin esplicano un’importante azione nella funzionalità cerebrale, non solo perché proteggono i vasi sanguigni, ma anche perché sono antiossidanti che superano la barriera emato-encefalica per proteggere le cellule cerebrali. Questa azione ha un ruolo importante in caso di memoria scarsa e nel controllo dei sintomi associati al decadimento fisico durante i processi di invecchiamento. Azione protettiva oculare Le OPC trovano impiego nelle retinopatie di origine ipertensiva, in quanto influenzano il processo della visione notturna, riducendo il tempo di adattamento dell’occhio all’oscurità. Utile in caso di • INSUFFICIENZA VENOSA • FRAGILITÀ CAPILLARE • FENOMENI ALLERGICI • DISTURBI DELLA VISTA • STATI EDEMATOSI • PREVENZIONE MALATTIE CARDIOVASCOLARI • PROTEZIONE CUTANEA Modo d’uso 1-2 capsule al giorno con acqua durante i pasti. Avvertenze Non assumere durante la gravidanza. Integratori sinergici C Complex 1500 FlexFactors Biancospino DrenaFactors Mirtillo Nero Osteo-AR Plus Açai Azione citoprotettiva Recenti studi hanno dimostrato che l’estratto di semi di uva rossa Activin ha la capacità di proteggere i cheratinociti della cavità orale umana contro lo stress ossidativo e la morte apoptotica cellulare. Inoltre, la corteccia di pino marittimo e i bioflavonoidi aumentano il livello degli enzimi antiossidanti all’interno delle cellule, raddoppiando la concentrazione di superossido dismutasi, catalasi e glutatione. 50 capsule # 0245 bibliografia • Geleijnse JM, Launer LJ, van der Kuip DAM, Hofman A, Witteman JCM. Inverse association of tea and flavonoid intakes with incident myocardial infarction: the Rotterdam Study. Am J Clin Nutr May 2002,vol. 75, n° 5, 880-886. • Gabor, Miklos and Razga. Pycnogenol inhibits inflammation in a dose dependent manner. Acta Physiol Hung 1991;77:197-197. 198 DrenaFactors 450 mg A Base di Uva Ursina, Lespedeza, Rusco, Ortosifon ed Equiseto FUNZIONALITÀ VIE URINARIE Informazioni Prodotto Ogni capsula contiene Uva ursina foglia 125 mg (Arctostaphylos uva-ursi) estratto secco titolato 10% [12,5mg] arbutina Lespedeza foglia 100 mg (Lespedeza capitata) estratto secco titolato 4% [4mg] flavonoidi Rusco rizoma 75 mg (Ruscus aculeatus) estratto secco titolato 5% [3,75mg] ruscogenine Ortosifon foglia 75 mg (Orthosiphon stamineus) estratto secco titolato 0,1% [75mcg] sinensetina Equiseto fusto 75 mg (Equisetum arvense) estratto secco titolato 2,5% [1,8mg] silice maltodestrina, antiagglomerante (magnesio stearato vegetale). Capsula di origine vegetale in idrossipropilmetilcellulosa. Grazie alla presenza di idrochinoni (principalmente arbutina) e glicosidi fenolici e flavonoidi, assicura la salute del tratto urogenitale. Il rusco partecipa a questa attività dimostrando di essere in grado di contrastare gli stati edematosi localizzati. Attività drenante L’attività drenante della formula è assicurata, poiché tutte le piante presenti mostrano un’azione emuntoria più o meno spiccata. La lespedeza, a differenza di altre piante contenente flavonoidi, mostra un’attività drenante di maggiore durata. L’ortosifon ha dimostrato clinicamente di essere in grado di aumentare l’escrezione di urina e della quantità di urea, acido urico, cloruri e sodio. L’equiseto, grazie alla presenza di saponine e flavonoidi, esplica azione diuretica di tipo acquaretico, cioè elimina i liquidi, senza alterare l’equilibrio elettrolitico dell’organismo. Per il rusco dobbiamo collegare la sua azione antiedemigena all’attività antinfiammatoria, che favorisce la riduzione degli stati edematosi localizzati. Attività vasocostrittrice DrenaFactors è un integratore a base di erbe ad attività diuretica, circolatoria, antisettica, depurativa e antinfiammatoria che, favorendo la diminuzione della ritenzione idrica, incrementando l’eliminazione di scorie dall’organismo e assicurando la funzionalità del microcircolo, possono promuovere la riduzione della cellulite con effetti positivi sul peso corporeo. L’uva ursina, una delle piante medicinali maggiormente utilizzate per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie, coopera all’attività antisettica. L’arbutina, il principale costituente attivo dell’estratto, viene idrolizzata ad idrochinone nell’intestino, raggiungendo la vescica dove, a pH alcalino, libera l’idrochinone. Ed è proprio tale composto che svolge attività antisettica. Gli estratti di foglia di uva ursina hanno mostrato la capacità di inibire in vitro la crescita di microrganismi patogeni quali E. coli, Bacillus subtilis e Staphylococcus aureus. La ruscogenina presente nel rusco mostra effetti antinfiammatori in vivo. Studi clinici indicano la sua efficacia nel controllo di stati quali linfedema e insufficienza venosa. Il rusco riduce la permeabilità vascolare e mostra un rilevante attività anti-elastasi. Queste azioni possono spiegare il suo utilizzo nell’insufficienza venosa e negli edemi. La lespedeza tra i costituenti principali contiene flavonoidi che hanno mostrato attività diuretica (che promuove i processi depurativi), ipoazotemica e ipocolesterolemizzante. L’equiseto è indicato in caso di edema post-traumatico e statico. Utilizzato diffusamente anche nelle terapie di irrigazione nei disturbi batterici e infiammatori delle basse vie urinarie e per la renella. Attività antiflogistica Tra i fattori che possono aumentare la ritenzione idrica troviamo gli stati infiammatori. Qualora infatti sia presente nell’organismo una reazione infiammatoria, l’attività di eliminazione delle scorie viene notevolmente ridotta. A questo proposito l’uva ursina esplica una forte azione antinfiammatoria, nonché antisettica, in particolare sulle vie urinarie discendenti. Le ruscogenine, saponine steroidiche contenute nel rusco, hanno dimostrato un’elevata attività vasocostrittrice sulla microcircolazione periferica e modulatrice della resistenza e della permeabilità capillare. Anche l’equiseto svolge attività capillarotropa, favorendo la riduzione della fragilità e della permeabilità delle pareti e dei vasi sanguigni. Attività detossicante La lespedeza, oltre a contrastare la ritenzione di liquidi, promuove i processi fisiologici di detossicazione organica. Associato a questa pianta, troviamo l’Ortosifon stamineus, considerato un eccellente depurativo naturale in grado di stimolare la funzionalità epatica e renale, al fine di promuovere l’eliminazione delle scorie accumulate in questi stessi organi. Utile in caso di • RITENZIONE IDRICA • CELLULITE • GONFIORI LOCALIZZATI (CAVIGLIE, PIEDI, GAMBE) • SOVRAPPESO • INFEZIONI DEL TRATTO UROGENITALE Modo d’uso 1 capsula 2 volte al giorno con acqua un’ora prima del pasto. Per ottenere il massimo beneficio è consigliabile bere lontano dai pasti un litro e mezzo di acqua nell’arco della giornata. Avvertenze Controindicato in caso di disturbi renali e durante la gravidanza e l’allattamento. L’utilizzo prolungato di diuretici riduce le riserve di potassio. Integratori sinergici Ginkgo Plus Centella Body Cleanse Ortica Ibisco Bromelain 50 capsule # 0181 bibliografia • Houghton P., et al. Pharm J 1995 Aug;255:272-273. • Englert J, Harnischfeger G. diuretic action of acqueous Orthosiphon extract in rats. Planta Med 1992 Jun;58(3):237-8. • Vanscheidt W, Jost V, Wolna P, Lucker PW, Muller A, Theurer C, Patz B, Grutzner KI. Efficacy and safety of a butcher’s broom preparation (Ruscus aculeatus L. extract) compared to placebo in patients suffering from chronic venous insufficiency. Arzneimittelforschung 2000;52(4):243-50. 97 Bromelain 500 mg Bromelina da Gambo d’Ananas FUNZIONE DIGESTIVA E DRENANTE Informazioni Prodotto Ogni tavoletta contiene Bromelina (da gambo d’ananas) (Ananas comosus) titolazione 600 GDU/g* 500 mg agente di carica (calcio fosfato bibasico), stabilizzante (sorbitolo), antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato vegetali), addensante (carbossimetilcellulosa di sodio), maltodestrina, aromi, agenti di rivestimento (idrossipropilmetilcellulosa e polietilenglicole), colorante (biossido di titanio). *GDU = Gelatine Digestive Unit L’ananas (Ananas comosus) esplica un’azione di tipo antinfiammatorio enzimatico grazie al contenuto in bromelina, una miscela di enzimi proteolitici appartenenti al gruppo delle proteasi (bromelina A e B). La bromelina (o bromelaina) è utilizzata in medicina anche per migliorare i processi digestivi in caso di carenza enzimatica a livello dello stomaco e del pancreas. Questo enzima è in grado di digerire in pochi minuti 1000 volte il suo peso in proteine. La bromelaina, per l’azione antinfiammatoria, è usata in numerose condizioni infiammatorie quali bronchiti, sinusiti, gonfiori articolari. In studi su animali è stato valutato l’effetto della bromelaina in un modello d’asma indotta, che ha mostrato un’azione benefica. del ginocchio, osteoartrosi, riducendo gonfiore e dolore articolare. Una recente rassegna di studi ha individuato il dosaggio ottimale di bromelaina in un range tra 200 e 2000 mg, con un’azione terapeutica dimostrata già a 160 mg/die. Nell’osteoartrosi il dosaggio utilizzato è stato di 540-1890 mg/die. In un recente studio in pazienti con artrosi acuta del ginocchio è risultato un significativo effetto dose-dipendente con 200-400 mg/die. Sinusite e congestione nasale La bromelina ha fornito risultati anche nella riduzione dei sintomi di sinusite e congestione nasale. In uno studio su 116 bambini di età inferiore agli 11 anni affetti da sinusite, è stata osservata l’azione della bromelaina da sola o associata a una terapia standard. I bambini che avevano assunto bromelaina hanno sperimentato la scomparsa dei sintomi dopo 6,66 giorni, contro i 7,95 giorni dei pazienti che avevano assunto la terapia e i 9,06 giorni dei pazienti che avevano assunto tutte e due. Attività digestiva La bromelina è un integratore alimentare in grado di favorire in particolare la digestione degli alimenti proteici. Può essere utilizzata in caso di insufficienza pancreatica esocrina, anche associata ad estratti pancreatici. Utile in tutte le turbe digestive. Utile in caso di • STATI INFIAMMATORI • EDEMI • RITENZIONE IDRICA • CELLULITE • DIFFICOLTÀ A DIGERIRE LE PROTEINE • TRAUMI DA ATTIVITÀ SPORTIVA • TRAUMI DI VARIA NATURA • SINUSITE Modo d’uso Come supporto digestivo 2 tavolette al giorno durante un pasto a base di proteine. Come sostegno antinfiammatorio, fino a 2 tavolette 3 volte al dì a stomaco vuoto. Avvertenze Lesioni e traumi Non assumere durante la gravidanza e l’allattamento se non dopo aver consultato il medico. La bromelina è la sostanza di base per la produzione di una serie di farmaci antinfiammatori. L’assenza di tossicità e la grande efficacia terapeutica fanno della bromelina la sostanza di elezione nella cura di molti stati infiammatori localizzati. La guarigione delle ferite, sia da traumi che per interventi chirurgici, coinvolge l’attività di un intricato network di cellule ematiche, tessuti, citochine e fattori di crescita. La bromelaina ha mostrato di ridurre edemi, contusioni, dolori e il tempo di guarigione. Per tale motivo è uno degli enzimi più utilizzati in traumatologia. L’azione di questo enzima si applica principalmente nel trattamento delle lesioni di piccola entità e di traumi da sport (contusioni, slogature, strappi muscolari, ematomi, lacerazioni, abrasioni), così come per lesioni più gravi (dolori lombari, fratture, chirurgia minore). Integratori sinergici Artiglio del Diavolo DrenaFactors Multienzyme Renjuva Salice Bianco OPC Complex Cellulite La bromelina, assunta lontano dai pasti, è in grado di attenuare la cellulite, uno stato infiammatorio localizzato a livello del tessuto sottocutaneo accompagnato da ritenzione idrica e rappresentato da un antiestetico aspetto a “buccia d’arancia” della pelle. L’attività antiedematosa risulta utile in caso di insufficienza venosa cronica e di scarso deflusso venoso con effetti benefici sulla riduzione del peso e può rappresentare un’alternativa efficace ai farmaci antinfiammatori non steroidei. • Sara Brien, et al. Bromelain as a treatment for osteoarthritis: a review of clinical studies. eCAM 2004;1(3)251-257. Malattie reumatiche a carattere infiammatorio • Engwerda CR, Andrew D, Ladhams A, Mynott TL. Bromelain modulates T cell and B cell immune response in vitro e in vivo. Cell Immunol 2001 May;210(1):66-75. La bromelaina mostra un’efficace azione antinfiammatoria e analgesica nei confronti di artrosi, artrosi 30 tavolette # 0142 bibliografia • Maurer HR. Bromelain: biochemistry, pharmacology and medical use. Cell Mol Life Sci 2001 Aug;58(9):1234-45. 62 Bioflavonoids Plus Bioflavonoidi da Agrumi, Quercetina, Bromelina e Vitamina C ANTIOSSIDANTE (vene varicose, emorroidi, retinopatia diabetica e disturbi vascolari diabetici). Informazioni Prodotto Ogni tavoletta contiene Vitamina C Calcio Magnesio %RDA 40 mg 120 mg 56 mg 50% 15% 15% Complesso con bioflavonoidi 8 0% [400mg] flavonoidi totali Quercetina Bromelina 1200 GDU/g 500 mg 150 mg 50 mg %RDA = Razione Giornaliera Raccomandata Ingredienti: complesso con bioflavonoidi da agrumi, agente di carica (calcio fosfato bibasico), carbonato di calcio, stabilizzante (sorbitolo), quercetina, ossido di magnesio, bromelina, addensanti (cellulosa m.c. e carbossimetilcellulosa di sodio), vitamina C, antiagglomerante (magnesio stearato vegetale), agenti di rivestimento (gomma lacca, amido di mais, talco e glicerolo). I flavonoidi sono sostanze fenoliche presenti in verdura e frutta con attività antiossidante. Sotto questo nome sono raccolti 5000 composti classificati in sottoclassi, a seconda della loro struttura chimica. Gli effetti sulla salute dei flavonoidi sono stati analizzati dettagliatamente negli ultimi anni e riguardano le attività antiossidante, antinfiammatoria, antiallergica, antivirale e antitumorale. L’effetto dei flavonoidi sembra principalmente preventivo. L’associazione in questa formula con la vitamina C, oltre a potenziare l’azione antiossidante, permette un risparmio di questa importante vitamina, mentre l’aggiunta di magnesio favorisce l’assorbimento dei bioflavonoidi. Il calcio, in sinergia con i flavonoidi che ne favoriscono il trasporto in forma biologicamente attiva, partecipa all’effetto regolatore sulla permeabilità della membrana cellulare. Antiossidante e antiradicalica L’azione antiossidante, generalmente estesa a tutti i flavonoidi, è particolarmente spiccata nella quercetina, che possiamo considerare uno tra i più potenti antiossidanti presenti in natura. I flavonoidi chelano gli ioni metallici (come ferro e rame) che sono coinvolti nella formazione di radicali liberi. Condizioni allergiche e infiammatorie La quercetina favorisce l’inibizione sia della produzione che il rilascio di istamina e di altri mediatori allergico-infiammatori, stabilizzando le membrane cellulari dei mastociti. Anche gli altri bioflavonoidi da agrumi sono in grado di prevenire il rilascio e la sintesi di composti responsabili di infiammazione e allergie, trovando impiego in caso di asma, febbre da fieno e orticaria. Attività anticarcinogena Studi sulla chemioprevenzione hanno dimostrato che i flavonoidi inibiscono la carcinogenesi in vitro e altre evidenze indicano la stessa attività in vivo (Caltagirone et al., 2000; Miyagi et al., 2000), influenzando gli eventi molecolari nella iniziazione, promozione e negli stadi progressivi. Uno studio epidemiologico, condotto su 10.054 soggetti, ha riscontrato che l’alto consumo di flavonoidi, in particolare di quercetina, è associata a una scarsa incidenza di cancro ai polmoni e alla prostata. In test in vitro la quercetina ha mostrato di inibire la crescita di diverse cellule tumorali (seno, colon, prostata, polmoni). Utile in caso di • ASMA • RINITE ALLERGICA • INSUFFICIENZA VENOSA • VENE VARICOSE • EMORROIDI • FRAGILITÀ CAPILLARE • RETINOPATIA DIABETICA • PREVENZIONE ATEROSCLEROSI Modo d’uso 1-2 tavolette al giorno con acqua durante il pasto. Protezione neurologica Avvertenze La quercetina protegge le cellule cerebrali dallo stress ossidativo, mostrando in vivo la capacità di invertire i deficit cognitivi (Heo, et al., 2004). Sono in corso studi per approfondire il suo utilizzo in patologie neurologiche quali morbo di Alzheimer e Parkinson. Non assumere durante la gravidanza. Non associare la quercetina al cisplatino. La quercetina può causare lievi disturbi gastrointestinali e leggero formicolio alle estremità. Antivirale e antibatterica La quercetina in vivo ha mostrato effetti antivirali contro herpes virus, adenovirus e virus respiratori sinciziali, mostrando capacità antinfettive e antireplicative. L’attività antibatterica è stata osservata contro ceppi responsabili di disturbi respiratori, gastrointestinali e urinari. Protezione oculare L’attività antiossidante contribuisce al controllo di alcuni disturbi oculari, quali cataratta e degenerazione senile della macula, in particolare per l’effetto protettivo sulle pareti vascolari. Integratori sinergici C Complex 1000 EPA & DHA Olio di Borragine Mangostana AllerFactors Açai Protezione cardiovascolare L’azione antiossidante esplicata dai flavonoidi, influenza positivamente i processi aterosclerotici. Esperimenti in vitro hanno mostrato che i flavonoidi inibiscono l’ossidazione delle LDL e proteggono l’alfa-tocoferolo. Inoltre la quercetina riduce gli effetti citotossici delle LDL ossidate. Alcuni studi epidemiologici hanno mostrato che il consumo di flavonoidi è inversamente proporzionale alla mortalità per malattie coronariche e all’incidenza infarto. 60 tavolette # 0176 Azione vasoprotettrice e antitrombotica L’attività antitrombotica dei bioflavonoidi è da attribuire all’inibizione dell’aggregazione piastrinica, che può ridurre la predisposizione all’insorgenza dei fenomeni trombotici. I flavonoidi, inoltre, incrementano la vasodilatazione, provocando il rilassamento della muscolatura liscia. Numerosi studi hanno fornito esiti positivi nel trattamento dell’insufficienza venosa bibliografia • Knekt P, Kumpulainen J, Jarvinen R, Rissanen H, Heliovaa M, Reunanen A, Hakulinen T, Aromaa A. Flavonoid intake and risck of chronic diseases. Am J Clin Nutr 2002 Sept;76(3):560-8. 57 C 2000 t/r 2000 mg Vitamina C con Rosa Canina ANTIOSSIDANTE Informazioni Prodotto Ogni tavoletta contiene Vitamina C Rosa canina falso frutto estratto 4:1 2000 mg 20 mg antiagglomeranti (acido stearico e magnesio stearato vegetali), addensante (gomma xanthano), calcio citrato, antiagglomerante (magnesio stearato), agente di rivestimento (idrossipropilmetilcellulosa). La potente azione antiossidante della vitamina C, in grado di prevenire fenomeni di ossidazione all’interno e all’esterno della cellula, è stata ampiamente studiata. Le ricerche effettuate hanno evidenziato un ruolo preventivo per le malattie cardiovascolari, tumorali, sulla mortalità globale e nello sviluppo dell’AIDS. Anche se questo nutriente è piuttosto diffuso in natura, facilmente viene distrutto dai processi di riscaldamento e di trasformazione industriale oltre a quelli casalinghi. Aterosclerosi Sono numerosi gli studi epidemiologici che evidenziano come uno scarso apporto di vitamina C sia associato allo sviluppo di malattie cardiovascolari. Recentemente, sono stati analizzati 9 studi di coorte prospettici che hanno osservato per 10 anni oltre 290mila adulti. È emerso che nei soggetti che avevano assunto più di 700 mg/die di vitamina C sotto forma di integratore, il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari era ridotto del 25%. In altri studi si è osservato che il trattamento con vitamina C migliora la vasodilatazione nei soggetti aterosclerotici con angina, scompenso cardiaco congestizio, ipercolesterolemia e ipertensione. Bassi livelli di questo nutriente sembrano favorire l’aterosclerosi dovuta a due principali meccanismi: ossidazione delle lipoproteine ad alta densità (LDL) e risposta infiammatoria alla lesione (che induce la vulnerabilità della placca e l’attività trombogenica locale). Studi effettuati indicano che la vitamina C svolge un effetto protettivo contro l’ictus riducendo i processi perossidativi, i livelli di colesterolo, l’aggregazione piastrinica e la proliferazione delle cellule muscolari lisce vasali. riale, la presenza di sufficienti quantitativi di vitamina C è necessaria per prevenire danni ossidativi al cristallino. Le concentrazioni di vitamina C nel cristallino, infatti, diminuiscono in maniera rilevante con la gravità della cataratta, tanto che la carenza di vitamina C sembra essere un buon indicatore del decorso della malattia. Sistema immunitario La vitamina C, grazie alla sua attività antiossidante, è un immunostimolatore che incrementa l’azione di difesa delle cellule immunitarie. La sua assunzione determina un aumento degli anticorpi, potenziando le difese dell’organismo verso le infezioni. In una recente revisione di 29 studi, è stato osservato il suo effetto preventivo nei confronti del raffreddore in 6 studi (8-14% al dosaggio di 1 g/die), mentre nei restanti si è notato un consistente beneficio con la riduzione della durata e della gravità dei sintomi. Il deficit di vitamina C è stato inoltre associato allo sviluppo di asma sia negli adulti che nei bambini. Densità minerale ossea La vitamina C è richiesta per la produzione e il mantenimento del collagene, sostanza proteica che forma la base di tutti i tessuti connettivi (cartilagini, ossa, denti e tendini) ed è fondamentale per la deposizione della matrice ossea. Studi recenti indicano una chiara relazione tra consumo di vitamina C e densità minerale ossea. Protezione cutanea Antiossidanti come la vitamina C, ma anche la E, hanno mostrato proprietà fotoprotettive contro gli effetti nocivi del sole, nelle reazioni di fotosensibilizzazione e photoaging. In questa funzione è rilevante il ruolo della vitamina C nel riciclaggio della vitamina E, che continuamente ne ristabilisce l’attività antiossidante. Utile in caso di • PROTEZIONE MALATTIE CARDIOVASCOLARI • STRESS • FUMO DI SIGARETTA • ASSUNZIONE DI FARMACI (ASPIRINA, CONTRACCETTIVI) • PROTEZIONE CUTANEA • PROTEZIONE OCULARE • MALATTIE INFIAMMATORIE • INVECCHIAMENTO • CICATRIZZAZONE CUTANEA Modo d’uso 1 tavoletta al giorno con acqua durante il pasto. Integratori sinergici E 200 Betacarotene OcuFactors Plus Bioflavonoids Plus Iron Complex Cancro Numerosi studi caso-controllo hanno esaminato il ruolo della vitamina C nella prevenzione del cancro. Alcuni di essi hanno mostrato che un alto apporto di questo nutriente è associato alla riduzione dell’incidenza del cancro alla bocca, gola e corde vocali, esofago, stomaco, colon retto e polmoni. Studi osservazionali indicano che l’incremento dietetico di vitamina C è associato alla riduzione del rischio di cancro allo stomaco. Recentemente la vitamina C è stata consigliata, in associazione alle terapie farmacologiche, nella eradicazione dell’H. pylori, batterio che aumenta il rischio di tumore allo stomaco e sembra diminuire il contenuto di vitamina C nelle secrezioni gastriche. Cataratta Sebbene la patogenesi della cataratta sia multifatto- 30 tavolette # 0129 bibliografia • Knekt P, Ritz J, Pereira MA, et al. Antioxidant vitamins and coronary heart disease risk: a pooled analysis of 9 cohorts. Am J Clin Nutr 2004; 80(6):1508-1520. • Forestiere F, Pistelli R, Sestini P et al. Consumption of fresh fruit rich in vitamin C and wheezing symptoms in children. Thorax 2000, 55(4):283-288. 64