Regione Campania ASL Caserta Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta Servizio Provveditorato TEL.0823/445186-9 - FAX 0823/279581 AVVISO DI MODIFICA GARA E DIFFERIMENTO SCADENZA CIG: 366009451D Si modifica il disciplinare della procedura aperta per l’affidamento triennale del Servizio di Pulizia delle strutture della A.S.L. di Caserta. Si conferma il criterio di aggiudicazione, a lotto unico, a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art.83 D.Lgs.163/06. Il valore economico complessivo presunto triennale è pari a €. 24.600.000,00 I.V.A. esclusa, incluso il costo della sicurezza per i rischi da interferenza quantificato in €. 494.100,00. La scadenza per la presentazione delle offerte è differita. La nuova scadenza è fissata per le ore 12.00 del giorno 20/03/2012. La seduta pubblica per l’apertura delle offerte è fissata per le ore 10.00 del giorno 23/03/2012. IL DIRIGENTE SERVIZIO PROVVEDITORATO DR. GIUSEPPE GASPARIN REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE di CASERTA AVVISO DI MODIFICA GARA E DIFFERIMENTO SCADENZA CIG 366009451D I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: ASL di Caserta – Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta – Tel 0823/445189 –Fax 0823/279581sito internet www.aslcaserta.it ;I.2) Tipo di centrale di committenza: Amministrazione aggiudicatrice;II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice: Procedura aperta per l’affidamento del servizio di Pulizia delle strutture della A.S.L. di Caserta – Modifica del Disciplinare di Gara; IV.2.3) Avviso a cui si riferisce la presente pubblicazione: numero dell’avviso nella GU: 2011/S 235-381345 del 07/12/2011;VI.3.4) Date da correggere nell’avviso originale: punto in cui modificare le date: IV.3.4) termine per la presentazione delle offerte 20/03/2012 anzichè 13/02/2012 ore 12:00- IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte: 23/03/2012 anziché 20/02/2012 ore 10:00 presso UOC Provveditorato – ASL Caserta – Via Unità Italiana, 28 – 81100 – Caserta, Italia; VI.4) Altre informazioni complementari: In seguito all’abrogazione dell’art. 81, comma 3-bis relativo al costo del personale, viene eliminato lo stesso dal Disciplinare di Gara; VI.5) Data di spedizione del presente avviso: 17/01/2012 Il Dirigente del Servizio Provveditorato Dr. Giuseppe Gasparin Pagina 1 di Pagina 2 di Regione Campania ASL Caserta Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta Servizio Provveditorato TEL.0823/445186-9 - FAX 0823/279581 DISCIPLINARE DI GARA 1- OGGETTO DELL’APPALTO Servizio di pulizia delle strutture della A.S.L. di Caserta, con le modalità descritte nell’allegato Capitolato Speciale di gara. 2- CODICE C.I.G.: 366009451D 3- DURATA Periodo di validità: anni tre. Il prezzo di aggiudicazione resterà fisso ed invariabile per tutta la durata contrattuale. La revisione dei prezzi potrà essere operata ai sensi e nei limiti previsti all’art.115 del D.Lgs.163/06. 4- TIPO DI PROCEDURA Procedura aperta 5- CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE Ai sensi dell’art.83 D.Lgs.163/06, a lotto unico, a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa con assegnazione di max 40 punti al prezzo e 60 punti alla qualità. 6- IMPORTO PRESUNTO Valore economico complessivo presunto: €. 24.600.000 IVA esclusa per il triennio. 7- COSTI DELLA SICUREZZA PER I RISCHI DA INTERFERENZA Il costo della sicurezza per i rischi da interferenza è pari a €. 494.100,00 già incluso nel su indicato valore economico complessivo presunto. 8- MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE Le ditte interessate a partecipare alla gara dovranno far pervenire c/o l’Ufficio Protocollo Generale dell’A.S.L. di Caserta Via Unità Italiana n.28 Caserta, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno _20/03/2012__________ un plico sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura con la dicitura: “OFFERTA PER LA GARA DEL GIORNO _23/03/2012_____ ALLE ORE 10.00 RELATIVA AL SERVIZIO DI PULIZIA DELLE STRUTTURE DELLA ASL DI CASERTA contenente: - busta n.1 sigillata, con scritta “Documentazione Amministrativa” e riportante gli estremi del concorrente; - busta n.2 sigillata con scritta “Offerta tecnica” e gli estremi del concorrente; - busta n.3 sigillata con scritta “Offerta economica” e gli estremi del concorrente. 9- MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA BUSTA N.1 La busta n.1 deve obbligatoriamente riportare sul frontespizio gli estremi del concorrente e la dicitura “DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA”. Essa deve contenere i seguenti documenti: 9.1 Certificato, o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attestante l’iscrizione alla C.C.I.A.A., numero di iscrizione, oggetto sociale etc., completo di dicitura di nullaosta ai fini dell’art.10 L.575/65, di data non anteriore a sei mesi, ovvero certificato di iscrizione nel registro professionale dello Stato di residenza se straniero; 9.2 Dichiarazione di non trovarsi nelle condizioni di esclusione di cui all’art.38 del D. Lgs. 163/06 e s.m.i. comprese modifiche disposte con la legge 106 del 2011; 9.3 Dichiarazione della ditta di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili di cui alla legge 12 marzo 1999 n.68; 9.4 Dichiarazione con la quale si attesti che alla gara non concorrono, singolarmente o in raggruppamento, società o imprese nei confronti delle quali sussistono rapporti di raggruppamento o controllo ai sensi dell’art.2359 c.c. ovvero, alternativamente, la dichiarazione di essere in una situazione di controllo di cui all’art.2359 c.c. e di aver formulato autonomamente l’offerta con indicazione del concorrente con cui sussiste tale situazione; tale dichiarazione è corredata dai documenti di cui all’art.3 comma 2 D.L. 25/09/09 n.135; 9.5 Dichiarazione attestante il fatturato globale dell’azienda per l’ultimo triennio; 9.6 Dichiarazione relativa al fatturato per servizi identici a quelli oggetto di gara relativi all’ultimo triennio, con importo, data, destinatario. Il limite minimo di fatturato complessivo per servizi identici effettuati nell’ultimo triennio deve essere non inferiore all’importo di €. 24.600.000,00 complessivo presunto posto a base di gara. Per servizi identici si intendono i servizi di pulizia presso I.R.C.C.S, PP.OO., Case di Cura autorizzate, Strutture di assistenza regolarmente autorizzate per ricoveri e degenze, Strutture sanitarie territoriali. Per le A.T.I. detto requisito economico deve essere posseduto dalla mandataria (capogruppo) almeno per il 40% e della mandante o dalle singole mandanti almeno per il 10% di quanto richiesto cumulativamente; 9.7 Certificazione di qualità, in originale o copia conforme, per la categoria oggetto della presente gara, rilasciata da un Ente accreditato; 9.8 Dichiarazione attestante l’adozione del documento di valutazione dei rischi per la propria azienda, e l’ottemperanza agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008; 9.9 Dichiarazione attestante la presa visione per accettazione della bozza del D.U.V.R.I. riferito al servizio oggetto di affidamento per la ASL di Caserta pubblicato sul sito internet della A.S.L; 9.10 Dichiarazione in ordine alla regolarità contributiva, nonché tutti i dati anagrafici necessari per consentire i controlli in via telematica sul sito dello Sportello Unico Previdenziale (quali la Matricola Azienda INPS, il Codice Azienda INAIL, PAT, il numero addetti); 9.11 Dichiarazione di accettare il fax quale strumento per le comunicazioni formali inerenti la gara in oggetto e il numero di fax di riferimento alla presente gara; 9.12 Referenze (almeno due) rilasciate da AA.SS.LL. o altre strutture (vedi supra 9.6) riferite a servizi identici all’oggetto di gara, anche in forma di autocertificazione, purché sia dichiarato il corretto e puntuale espletamento del servizio; 9.13 Idonee referenze bancarie (almeno una); 9.14 Copia del presente Disciplinare, del Capitolato speciale e allegati, nonché di tutti gli eventuali chiarimenti pubblicati sul sito internet della ASL, sottoscritti in ogni pagina, per accettazione, dal legale rappresentante della ditta, se trattasi di impresa singola, di ognuna delle ditte raggruppate nel caso di partecipazione in A.T.I.; 9.15 Dichiarazione, in caso di A.T.I., circa la ripartizione delle quote del servizio da appaltarsi tra le imprese raggruppate e l’impegno alla presentazione, in caso di aggiudicazione, della copia conforme all’originale dell’Atto notarile di costituzione dell’A.T.I.; 9.16 Attestazioni dei sopralluoghi effettuati presso i PP.OO. e le strutture distrettuali aziendali ai sensi dell’ art.4 del Capitolato Speciale; 9.17 Dichiarazione di accettazione di tutti gli adempimenti richiesti in ossequio alle procedure attivate in esecuzione L.136/10 per garantire la tracciabilità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni; 9.18 Copia del versamento di €. 500, quale contribuzione per la partecipazione a gara, a favore dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, in attuazione dell’art.1 commi 65 e 67 della legge 23.12.06 n.266. Il versamento va effettuato con le modalità indicate sul sito dell’Autorità: www.autoritàlavoripubblici.it/riscossioni.html. La causale del versamento deve riportare il codice fiscale della ditta e il seguente codice identificativo della procedura (CIG) 366009451D; 9.19 La quietanza comprovante la costituzione del deposito cauzionale provvisorio pari al 2% dell’importo totale a base d’asta per un totale di €.492.000 (ovvero il 2% di €. 24.600.000,00). La durata del suddetto deposito deve essere di almeno 180 giorni, dalla data di presentazione dell’offerta, che dovrà essere costituito mediante: versamento in contanti presso il Tesoriere di questa ASL, o in titoli del debito pubblico dello Stato o garantiti dallo Stato, il cui valore nominale sia almeno pari a quello richiesto per la cauzione, sempre presso il Tesoriere di questa ASL; - fideiussione bancaria rilasciata da una delle Aziende di credito di cui all’art.5 del R.D.L. 12.03.36 n.375 e successive modifiche; - polizza assicurativa rilasciata da impresa di assicurazione autorizzata all’esercizio del ramo cauzioni, ai sensi del T.U. Esercizio delle Assicurazioni Private, approvato con DPR 13.02.59 n.449, e compresa nell’elenco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.28 del 04.02.1997 ed eventuali successivi aggiornamenti. La fidejussione bancaria o la polizza assicurativa deve prevedere espressamente la rinuncia alla preventiva escussione nei riguardi della Ditta obbligata, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957 comma 2 del cc, nonché l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della ASL, il rinnovo del periodo di validità dopo la scadenza su richiesta della ASL. Per fruire del beneficio di cui al comma 7 art.75 D.Lgs. 163/06 la ditta dovrà segnalarlo e documentarlo nei modi prescritti dalle norme vigenti. 9.20 Dichiarazione di impegno alla costituzione della cauzione definitiva nella misura del 10% dell’importo di aggiudicazione ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs.163/06; 9.21Dichiarazione di autorizzazione al trattamento dei dati ai sensi della L. 196/03. - Le dichiarazioni di cui sopra devono essere sottoscritte dal legale rappresentante della ditta o suo delegato. Devono essere rese ai sensi dell’art.46 D.P.R. 445/00 senza autentica della sottoscrizione in quanto la singola dichiarazione viene presentata unitamente a copia fotostatica di un valido documento di identità del sottoscrittore. 10- MODALITA’ DI PRESENTAZIONE BUSTA N.2 La busta n.2 deve obbligatoriamente riportare sul frontespizio gli estremi del concorrente e la dicitura “Documentazione Tecnica”. All’interno dovrà contenere la relazione tecnica-progetto di offerta che dovrà essere composta da un massimo di n.250 pagine formato A4, e comprendere la precisa indicazione delle modalità di espletamento del servizio, l’organizzazione del personale e ogni altra documentazione, ritenuta utile ai fini dell’attribuzione del punteggio di qualità. Le schede tecniche e di sicurezza degli strumenti e delle sostanze utilizzati, oltre che delle apparecchiature adoperate per effettuare il servizio. La ditta potrà offrire eventuali migliorie al servizio, rispetto ai contenuti ed alle modalità di espletamento dello stesso previsto dal capitolato, i connessi oneri saranno considerati, comunque, compresi nel prezzo di offerta per il servizio reso secondo le modalità di cui al capitolato speciale. Prima dell’attuazione di qualsivoglia tipologia di miglioria del servizio sarà, in ogni caso, necessaria la relativa autorizzazione delle Direzioni di Presidio. 11- MODALITA’ DI PRESENTAZIONE BUSTA N.3 La busta n.3 chiusa, sigillata e controfirmata sui lembi di chiusura deve obbligatoriamente riportare sul frontespizio gli estremi del concorrente e la dicitura “OFFERTA ECONOMICA”. Deve contenere l’offerta economica che deve essere sottoscritta da persona abilitata ad impegnare l’offerente quale legale rappresentante della ditta o procuratore della stessa (in tal caso dovrà essere allegata l’originale della procura o copia autenticata). In caso di raggruppamento temporaneo di imprese l’offerta dovrà essere sottoscritta e firmata dai rappresentanti legali di tutte le imprese associate. L’offerta va formulata come miglior prezzo a metro quadro annuo per il servizio reso, secondo le modalità di cui al Capitolato speciale di gara e contratto, per le superfici di cui all’allegato elenco (All.1) individuate quale “Sup. pavim.” ovvero superfici pavimentate calpestabili coperte. Con ciò si intende che il prezzo sarà calcolato come segue: prezzo unitario di offerta mq/anno moltiplicato per le superfici che nel prospetto allegato al capitolato speciale di gara sono qualificate pavimentate calpestabili coperte. Resta inteso che nell’appalto sono altresì incluse le pulizie delle superfici che nell’allegato sono definite “Aree esterne”. Il prezzo, calcolato come sopra descritto, sarà, quindi, moltiplicato per il triennio di validità del contratto. Al più basso prezzo di offerta, calcolato come sopra dettagliatamente specificato, sarà assegnato il più alto punteggio/prezzo ai fini dell’aggiudicazione, ovvero punti 40. Alle altre ditte offerenti sono assegnati punteggi minori secondo la funzione inversamente proporzionale secondo la formula di seguito specificata (§16-). Il suddetto prezzo dovrà essere scritto sia in cifre che in lettere, in caso di discordanza tra le due indicazioni sarà ritenuta valida quella scritta in lettere. In detta offerta deve essere apposta la dichiarazione che detto prezzo è remunerativo, che verrà mantenuto fisso ed invariato per tutto il periodo di validità dell'offerta, non inferiore a giorni 180 e di accettare tutte le condizioni del presente disciplinare e capitolato speciale. I prezzi riportati nell’offerta economica si intendono comprensivi di ogni onere, ad eccezione dell’I.V.A. che sarà a carico dell’ASL e degli oneri per la sicurezza da interferenza. L’offerta dovrà essere corredata, a pena di esclusione, dalle giustificazioni di cui all’art. 87, comma 2 del D.Lgs 163/06 relative alle voci di prezzo che concorrono a formare l’importo complessivo del servizio. Saranno valutate come inammissibili le offerte nelle quali il costo del lavoro previsto sia inferiore al costo stabilito dal CCNL di categoria e delle leggi previdenziali ed assistenziali risultante da atti normativi. 12- PRESENTAZIONE PLICHI CONTENENTI LE OFFERTE Il/i plico/hi sigillato/i e controfirmato/i sui lembi con la prescritta dicitura, contenente le buste sopra descritte, deve pervenire entro i termini previsti c/o l’Ufficio Protocollo Generale A.S.L. di Caserta, Via Unità Italiana n.28, 81100 Caserta. Sono escluse dalla gara le ditte le cui offerte non siano pervenute entro il termine di scadenza posto (vedi supra § 8-). 13- CHIARIMENTI Le ditte interessate alla partecipazione alla gara, qualora lo ritengano indispensabile ai fini della formulazione dell’offerta, possono richiedere chiarimenti, a mezzo fax al numero 0823/279581. Il relativo riscontro, oltre che alla ditta richiedente, verrà reso noto a tutte le ditte potenzialmente interessate alla gara mediante pubblicazione sul sito internet aziendale. Non saranno prese in esame e, quindi, non saranno oggetto di riscontro le eventuali richieste di chiarimenti che dovessero pervenire negli ultimi 15 giorni prima della scadenza fissata per la presentazione delle offerte. 14- MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELLA GARA Nel giorno fissato la Commissione giudicatrice, costituita ai sensi e per gli effetti dell’art.84 D.Lgs.163/06, procederà, in seduta pubblica, al controllo dei plichi pervenuti entro il termine di scadenza posto e all’apertura degli stessi, alla verifica della presenza all’interno del plico delle n.3 buste e alla successiva apertura della busta “documentazione amministrativa” per la verifica della conformità della documentazione presentata alle norme prescritte. All’apertura dei plichi i soggetti abilitati ad intervenire nel procedimento di gara sono esclusivamente i legali rappresentanti delle ditte o i soggetti muniti di procura. Subito dopo l’operazione di verifica della documentazione amministrativa, si procederà al sorteggio delle ditte per il controllo del possesso dei requisiti ai sensi dell’art.48 D.Lgs.163/06. Alle stesse verrà richiesto di comprovare quanto dichiarato mediante la presentazione, entro 10 giorni, dalla data di richiesta medesima, della documentazione. In successiva data, dopo la verifica ai sensi dell’art.48 D.Lgs.163/06, la Commissione Giudicatrice procederà, in seduta pubblica – da tenersi in una data previamente comunicata alle ditte partecipanti alla gara - all’apertura delle buste contenenti le offerte tecniche delle ditte ammesse. Trattandosi di gara da aggiudicarsi ai sensi dell’art.83 D.Lgs.163/06, a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, in successiva/e seduta/e riservata/e la Commissione procederà all’esame della “documentazione tecnica” delle ditte ammesse ed all’attribuzione del punteggio qualitativo. I parametri che verranno adottati per la valutazione sono quelli di seguito indicati. 15- VALUTAZIONE QUALITATIVA DELL’OFFERTA Per il prezzo sono attribuibili max punti 40. Per la qualità sono attribuibili max punti 60 così ripartiti: Si indicano di seguito gli elementi di valutazione tecnico qualitativa. 15.1) Sistema organizzativo: MAX PUNTI 30 Il punteggio è assegnato sulla base del sistema organizzativo delineato per l’espletamento del servizio, con particolare riferimento: 15.1.1 Al piano di lavoro relativo al servizio pulizia e sanificazione – max punti 15 15.1.2 All’organizzazione del personale, composizione delle squadre, sostituzioni in caso di malattia, ferie etc. – max punti 8 15.1.3 Al programma di formazione e aggiornamento del personale – max punti 7 15.2) Metodologie tecnico-operative: MAX PUNTI 15 Il punteggio è assegnato in base alle metodologie tecnico-operative impiegate, con riferimento a: 15.2.1 Alla descrizione delle metodologie, delle attività e dei criteri tecnico-operativi - max punti 8 15.2.2 Alla programmazione del tipo di intervento in rapporto alla tipologia di Area (alto rischio, medio rischio e basso rischio) – max punti 7 15.3) Attrezzature e sostanze impiegate: MAX PUNTI 10 Il punteggio è assegnato in riferimento alla tipologia di strumenti, attrezzature e macchinari utilizzati, nonché i prodotti e le sostanze impiegate nell’espletamento del servizio con specifico riferimento alle schede di sicurezza e di conformità presentate dalla ditta, e precisamente con riferimento: 15.3.1 A strumenti, attrezzature e macchinari – max punti 5 15.3.2 Ai prodotti e alle sostanze – max punti 5 15.4) Migliorie: MAX PUNTI 5 Nella valutazione delle offerte migliorative, la cui realizzazione non dovrà comportare alcun costo aggiuntivo per la ASL, verrà dato particolare apprezzamento, al contenuto tecnico ed alla consistenza delle proposte migliorative, si considereranno positivamente quelle migliorie finalizzate a conseguire effetti migliorativi visibili e concreti che giovino agli utenti delle strutture sanitarie aziendali e quelle che elevino il grado di fruibilità, di completezza e di perfezionamento del servizio previsto dal Capitolato Speciale. Il totale del punteggio di qualità è, pertanto, pari a: MAX PUNTI 60. Per la valutazione della “qualità” è stabilita una soglia di sufficienza pari a punti 31, le ditte che avranno riportato un punteggio per “qualità” inferiore a detta soglia saranno escluse dalle fasi successive della gara. 16- AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA Successivamente, in data che verrà comunicata ai concorrenti ammessi, dopo che la Commissione avrà attribuito i punteggi qualità, si darà corso in seduta pubblica alla lettura dei punteggi di qualità e alla successiva apertura delle buste contenenti le offerte economiche. Alla ditta che avrà offerto il prezzo più basso (calcolato come descritto supra §11-) saranno assegnati punti 40. Alle altre ditte saranno assegnati punteggi decrescenti secondo la funzione inversamente proporzionale rispetto al prezzo registrato come il più basso, utilizzando la seguente formula: Punteggio al prezzo conseguito dalla ditta A = P.b. x Max Punti P.d.A P.b. = Prezzo più basso Max Punti = Punteggio massimo attribuibile pari a 40 punti P.d.A = Prezzo della ditta A Si procederà successivamente alla somma, per ciascuna ditta, del punteggio conseguito per la qualità e del punteggio conseguito per il prezzo. Si procederà, quindi, alla provvisoria aggiudicazione a favore della ditta che avrà totalizzato il maggior punteggio complessivo (qualità+prezzo) sempre che il prezzo complessivo di offerta (inclusi oneri per la sicurezza) rientri nel valore economico complessivo di cui al par. §6 . Nel caso di punteggi paritetici si procederà al sorteggio in seduta pubblica. N.B. Al prezzo di offerta triennale, calcolato come sopra specificato, sarà sommato il costo triennale per i rischi da interferenza (v. supra §7). Qualora il prezzo complessivo di offerta dovesse risultare superiore all’importo posto a gara, si procederà all’automatica esclusione dell’offerta. Si precisa che in nessun caso si potrà procedere all’aggiudicazione qualora il prezzo complessivo risulti superiore all’importo complessivo presunto posto a base di gara. 17- VALIDITA’ DELL’OFFERTA L’offerta deve essere completa e formulata così come previsto nel presente disciplinare. Saranno escluse dalla gara le offerte: - di importo superiore all’importo a base di gara (v. supra § 6); - pervenute oltre il termine perentorio indicato; - sottoposte a condizioni, ovvero modificative della proposta dell’Amministrazione aggiudicatrice; - incomplete, parziali, plurime o espresse in modo indeterminato; - espresse con riferimento ad altra offerta; - che presentino correzioni che non siano espressamente confermate e sottoscritte dal dichiarante; ovvero in tutti i casi in cui i plichi-offerta non siano integri o presentino irregolarità e in tutti gli altri casi specificati ai sensi del D.Lgs. 163/06 come modificato dalla legge 106 del 2011. L’ASL a suo insindacabile giudizio si riserva la facoltà di non procedere all’aggiudicazione in presenza di una sola offerta valida. SEGUE: - A) CAPITOLATO SPECIALE - B) ALLEGATI DEL CAPITOLATO: - Allegato 1. Superfici - Allegato 2. Tabelle frequenza per tipologia di area - Allegato 3. Attività: Disinfezione etc. - Allegato 4. Elenco addetti e monte orario per livello - C) SCHEMA CONTRATTO - D) BOZZA DUVRI Per accettazione Ditta: Il legale rappresentante: Procedura aperta per l’affidamento del servizio di pulizia delle strutture della A.S.L. di Caserta CAPITOLATO SPECIALE Art. 1- INFORMAZIONI GENERALI SULL’APPALTO Il presente capitolato speciale ha ad oggetto l’affidamento del servizio di pulizia ordinaria delle strutture sanitarie, ospedaliere e distrettuali, ed amministrative dell’ASL di Caserta. Ai soli fini dell’individuazione della dimensione e dell’impegno del servizio richiesto, dell’entità e dell’ubicazione delle strutture aziendali, si allega al presente Capitolato Speciale, il prospetto delle superfici calpestabili, interne ed esterne, degli immobili oggetto di intervento, rilevate dai competenti servizi aziendali. Il servizio di pulizia riguarda: pavimenti, rivestimenti, infissi e vetri, servizi igienici, arredi e suppellettili, e quant’altro, con la modalità e la frequenza disciplinate nel presente capitolato e allegati. Resta inteso che, ai fini dell’effettivo affidamento, e, quindi, della successiva corresponsione del corrispettivo, saranno computate solo ed esclusivamente le superfici effettivamente utilizzate dalle diverse unità aziendali. Per lo svolgimento del servizio la ditta dovrà adottare procedure di lavoro preventivamente avallate dalla competente Direzione di Distretto Sanitario o di Presidio Ospedaliero. Ai fini del presente appalto ed a pena di esclusione dall’aggiudicazione, la ditta deve disporre di un domicilio aziendale (con recapito telefonico, fax, e-mail) nell’ambito territoriale della ASL ed a distanza non superiore a Km 20 dalla sede centrale della ASL. Art.2 - VARIAZIONE DELLE SUPERFICI La Direzione della ASL potrà richiedere, in relazione alle sopraggiunte necessità, l’estensione del servizio ad aree non indicate in precedenza. La ditta aggiudicataria dovrà eseguire gli ulteriori servizi richiesti alle medesime condizioni contrattuali. La Direzione della ASL si riserva, altresì, la facoltà, in dipendenza di provvedimenti di disattivazione, trasformazione, manutenzione straordinaria e ordinaria delle proprie strutture, di ridurre o di sospendere senza limiti di tempo il servizio appaltato, senza che l’impresa possa pretendere indennità di sorta. In relazione alle proprie esigenze di servizio, di variare le sedi attuali e, pertanto, di modificare le superfici oggetto dell’appalto, in tal caso il corrispettivo da riconoscersi alla ditta sarà parametrato alla eventuale differenza di superficie tra la struttura dismessa e la nuova. Il compenso mensile per il servizio di pulizia sarà rideterminato moltiplicando il costo unitario al mq/mese indicato nell’offerta di gara per la differenza positiva o negativa tra la superficie inizialmente affidata e quella conseguente alla variazione. Art.3 — TIPOLOGIA DELLE AREE Le aree oggetto del servizio sono state distinte in tre gruppi in base al rischio potenziale: 1.Aree ad alto rischio 2.Aree a medio rischio 3.Aree a basso rischio 1. A.R.: Aree di diagnosi e cura ad alto rischio • Unità di degenza delle UU.00. Mediche — Unità di degenza ed unità ambulatoriali delle UU.00. Chirurgiche — Sale operatorie (chirurgiche ed ostetriche) — Sale di dialisi — Laboratori di Patologia clinica — SERT - Locali sterilizzazione — Servizi igienici — Sale mortuarie 2. M.R.: Aree di diagnosi e cura a medio rischio • Unità ambulatoriali delle UU.00. Mediche - Radiologia — Ambulatori dei centri vaccinali — UU. 00. Materno-infantili, Riabilitative e di FKT — Degenze — Infermerie — Servizi vari 3. B.R.: Aree amministrative a basso rischio • Zona pubblico a medio/alto calpestio (es.: atrio di ingresso, corridoi, ascensori e scale, portineria, corridoi di collegamento, etc.); • Uffici (es.: Direzioni, Uffici amministrativi, ripartizioni varie, archivi, etc.); • Servizi tecnici e generali (es.: centralino, locali vari, porticati, viali, parcheggi, etc.); • Aree esterne. Art. 4- OBBLIGO DI PRESA VISIONE STRUTTURE E’ fatto obbligo a ciascuna ditta offerente di effettuare un sopralluogo presso le varie Strutture dell’ A.S.L., onde prendere precisa e completa visione dei locali e della loro ubicazione sul territorio provinciale, delle attrezzature esistenti e di quant'altro ritenuto necessario per la ditta offerente ai fini della formulazione dell’offerta. La ditta offerente dovrà pertanto produrre l’attestazione dei sopralluoghi effettuati. Le ditte partecipanti concorderanno la data del sopralluogo con i singoli Dirigenti Sanitari Responsabili delle macrostrutture aziendali (Presidi Ospedalieri e Distretti Sanitari) destinatarie almeno 15 giorni prima del termine di scadenza stabilito per la presentazione delle offerte. Art.5 — PRESTAZIONI RICHIESTE Il servizio richiesto comprende una serie di attività definite precisamente dal presente capitolato, da intendersi assolutamente impegnative per la ditta aggiudicataria, al fine di garantire il miglior livello di pulizia ed igiene dei presidi ospedalieri e territoriali. Le succitate attività comprendono: • Detersione e sanificazione giornaliera da effettuarsi, in relazione alla tipologia delle superfici, secondo le operazioni, le frequenze, le modalità ed i programmi indicati in allegato I. • Detersione e sanificazione periodica con le cadenze previste dall’allegato I ed in base ad un programma da concordare con la competente Direzione Sanitaria (per i Presidi Ospedalieri) o con la competente Direzione di Distretto. Il servizio deve essere effettuato in tutte le aree previste dal contratto, con divieto, per la ditta aggiudicataria, di estensione (anche solo parziale) ad aree non previste e senza la preventiva autorizzazione scritta della stazione appaltante. • Gestione dei rifiuti assimilabili agli urbani e trasporto quotidiano degli stessi fino alla collocazione negli appositi siti e contenitori stabiliti dall’Autorità comunale competente nei giorni previsti. Il personale della ditta è tenuto ad ottemperare alle normative nazionali e locali in materia di raccolta differenziata dei rifiuti fissata dal Comune del luogo in cui insiste la struttura oggetto dell’appalto. • Servizio di pulizia (su richiesta) per interventi aventi carattere d’urgenza oppure per interventi prevedibili e non prevedibili, ma a carattere non continuativo, con le modalità operative di cui all’allegato I. Il servizio deve essere garantito 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, compresi i festivi. Tali interventi devono essere richiesti per iscritto dal Responsabile o dal Capo Sala del servizio e/o UU.OO. ed autorizzati dalla competente Direzione Sanitaria Ospedaliera o • • • Distrettuale. Servizio di spalatura della neve ed interventi di prevenzione della formazione del ghiaccio nelle aree a rischio (scale, marciapiedi, ingressi) mediante lo spargimento di idonei prodotti. Fornitura e manutenzione di barriere anti polvere nei punti di ingresso tramite l’aspirazione giornaliera ed il lavaggio mensile, nonché sostituzione in caso di usura. Servizi di disinfestazione: interventi contro blatte, pulci, vespe, formiche, pipistrelli, piccioni. Art.6 - DISPOSIZIONI RELATIVE AL SERVIZIO E’ fatto divieto all’interno degli uffici sanitari utilizzare: Scope in setole di crine o nylon; Spazzoloni e stracci per pavimento; segatura impregnata. La spazzatura del pavimento deve essere effettuata ad umido, mediante appositi panni monouso, da cambiarsi quando necessario ed almeno ad ogni locale. Non è consentito comunque l’utilizzo di un solo panno per più locali. Il lavoro di spazzatura deve essere eseguito secondo la seguente procedura: 1’~ fase: passatura ad umido, con la rimozione dello sporco grossolano e della polvere evitando la diffusione nell’aria. 2’~ fase: detersione delle superfici utilizzando panni appositi, da cambiarsi almeno ad ogni locale, e detergenti. 3’~ fase: risciacquo delle superfici deterse onde evitare stratificazione di detergente. La spolveratura delle superfici deve essere effettuata ad umido con appositi panni da lavare e disinfettare dopo ogni uso avendo cura di non lasciare colature sulle superfici pulite. La disinfezione deve essere effettuata sempre dopo la detersione di qualsiasi superficie e da utilizzarsi solo dove previsto dal presente capitolato. I prodotti dovranno essere a base di cloro la cui composizione e definizione deve essere validata insindacabilmente dalla Direzione sanitaria. Eventuali interventi di disinfezione non previsti, che si rendano necessari, dovranno essere verificati dalla Direzione Sanitaria. Ogni attrezzo e/o materiale pluriuso deve essere lavato, sciacquato, disinfettato e riposto asciutto dopo ogni utilizzo. Per qualsiasi intervento sui pavimenti, che possa pregiudicare l’aderenza, è necessario apporre la segnaletica di pericolo. Relativamente alle pulizie periodiche, che andranno iniziate e concluse entro i termini concordati con la competente Direzione Sanitaria o Direzione di Distretto, il Responsabile della ditta dovrà contattare la Capo Sala o il Responsabile della U.O., per concordare il giorno disponibile per effettuare la pulizia di risanamento prevista. Qualora particolari esigenze o impedimenti dovessero ostacolare gli interventi di pulizia nei termini stabiliti , dovrà essere concordata una data successiva. Si ricorda che la ditta è tenuta a fornire il servizio senza ritardi od interruzioni. Relativamente agli interventi periodici non giornalieri, la ditta dovrà redigere una scheda riportante la programmazione su base annuale che dovrà essere approvata dalla Direzione Sanitaria. Il servizio di sanificazione e di sanitizzazione è articolato in base a protocolli specifici differenziati in base al rischio ed allegati al presente capitolato come segue: protocollo di sanificazione e sanitizzazione dei locali a basso rischio protocollo di sanificazione e sanitizzazione dei locali a medio rischio protocollo di sanificazione e sanitizzazione dei locali ad alto rischio. Art. 7- MATERIALI ED ATTREZZATURE In sede di offerta, le ditte dovranno fornire l’elenco analitico quali-quantitativo e materiale illustrativo dettagliato dei prodotti, delle attrezzature e degli attrezzi utilizzati per l’esecuzione del servizio oggetto dell’appalto (pulizia, sanificazione, disinfezione ecc.). Tutti i prodotti utilizzati devono essere rispondenti alle norme vigenti (biodegradabilità, dosaggi, impieghi ecc.). La ditta dovrà allegare alla documentazione tecnica la documentazione completa sulle schede di sicurezza e sulle schede tecniche dei prodotti e delle attrezzature che intende utilizzare, restando a carico della ditta stessa il risarcimento di tutti i danni materiali provocati dall’utilizzo di prodotti difettosi, dal loro uso erroneo, improprio, o non conforme alle norme. La documentazione tecnica dei prodotti dovrà riportare inoltre, le seguenti informazioni: - nome del prodotto e ditta produttrice - composizione chimica - attività microbiologica - indicazione d’uso e relative diluizioni - modalità d’impiego - tipo di confezione - pericoli ed informazioni tossicologhe ed ecologiche - misure di primo soccorso - misure antincendio - misure da adottarsi in caso di fuoriuscita accidentale - manipolazione e stoccaggio - misure di protezione individuale - norme per lo smaltimento, trasporto. I prodotti pericolosi devono riportare sul contenitore, oltre a quanto sopra elencato, la dicitura “Presidio Medico Chirurgico” ed il numero di registrazione del prodotto, il numero di lotto di produzione, la data di preparazione e quella di scadenza, la marchiatura CE. Tutti i prodotti e/o loro contenitori presenti sui carrelli delle pulizie o negli ambienti di lavoro, devono essere etichettati a norma di legge. Non devono essere presenti contenitori anonimi. I prodotti detergenti e/o disinfettanti devono essere conservati in modo corretto. Il servizio di sanificazione e pulizia deve garantire il migliore livello di pulizia ed igiene, i sistemi previsti per il servizio richiesto devono basarsi sulla meccanizzazione e sull’utilizzo di metodiche e di prodotti di alta qualità e resa. Tutte le attrezzature per la pulizia devono essere a norma e conformi alle disposizioni antinfortunistiche vigenti in Italia e nella Comunità Europea. Tutto il materiale, i prodotti, gli attrezzi e le attrezzature illustrate e documentate in sede di gara potranno essere cambiati, nel corso della durata dell’appalto, solo su precisa autorizzazione della ASL. L’ASL si riserva la facoltà di vietare l’impiego di quei prodotti che, a suo insindacabile giudizio, fossero ritenuti dannosi. Le macchine utilizzate dovranno rispondere alle vigenti normative di sicurezza, essere collegate solo ad idonee prese e risultare compatibili con l’attività sanitaria, non rumorose, ed in perfetto stato di funzionamento. Tutte le attrezzature a funzionamento elettrico andranno collegate a dispositivi in grado di assicurare la perfetta messa a terra e dovranno avere un assorbimento di energia contenuto, comunque inferiore alle capacità delle prese di corrente. Su tutta l’apparecchiatura di proprietà dell’impresa aggiudicataria utilizzata all’interno dei Presidi della ASL dovrà essere applicato un contrassegno indicante la ragione sociale della ditta aggiudicataria. Art.8- PRESTAZIONI STRAORDINARIE L’ASL potrà chiedere all’impresa ulteriori prestazioni occasionali e non continuative (da pagarsi a mq. al prezzo unitario di aggiudicazione) riconducibili a: - interventi conseguenti ad allagamenti, pulizia pannelli ed altri impianti; - interventi straordinari di ripristino post intervento edile o di imbiancatura, da intendersi comprensivi di “spolveratura e deragnatura soffitti e pareti non lavabili, lavaggio persiane e tapparelle, lavaggio ed asciugatura vetri e telai, lavaggio ed asciugatura pareti lavabili, eliminazione di macchie di vernice e calce da pavimenti e zoccolature, scopatura ad umido dei pavimenti, lavaggio meccanico dei pavimenti”; - eventuali altre prestazioni quantificabili a mq.. Le pulizie in oggetto dovranno essere eseguite a richiesta, nei tempi e con le modalità tecniche di volta in volta indicate dalla Direzione Sanitaria. Tali prestazioni dovranno essere di volta in volta richieste ed autorizzate per iscritto dalla competente Direzione Sanitaria. Art.9 - CARATTERISTICHE GENERALI DEL SERVIZIO La ditta appaltatrice si obbliga ad eseguire, con proprio personale ed alle condizioni particolari e generali indicate nel presente Capitolato, il servizio di pulizia dei locali e delle attrezzature, così come dagli allegati, nonché le eventuali prestazioni di pulizia straordinaria comunque richiesta. Si impegna ad eseguire a regola d’arte e con scrupolo tutte le operazioni richieste, ad osservare tassativamente sia gli orari disposti (definiti con la Direzione Sanitaria e, comunque ricompresi nella fascia oraria tra le ore 06.00 e le ore 22.00), le frequenze, le modalità, i termini e le condizioni previste nel capitolato, sia quelli successivamente concordati con l’Amministrazione. Art.10 - OSSERVANZA Dl CONTRATTI COLLETTIVI Dl LAVORO, ASSICURAZIONI E PREVIDENZA SOCIALE In riferimento alla procedura di subentro dell’impresa si applicheranno le disposizioni della normativa contrattuale del settore oggetto dell’appalto, ai sensi del vigente Contratto di Lavoro della Categoria, e la normativa in materia. Per il personale impiegato nel servizio, la ditta aggiudicataria è tenuta all’esatta osservanza delle norme legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, di prevenzione e di assicurazione contro gli infortuni, di assicurazioni sociali (invalidità, vecchiaia, disoccupazione ecc.), al puntuale versamento dei contributi, alla corresponsione di tutti gli emolumenti previsti dalle vigenti disposizioni di legge e dai contratti collettivi di categoria. E’ tenuta, inoltre, a comunicare alla ASL le informazioni necessarie per consentire i periodici controlli in via digitale sul sito dello Sportello Unico Previdenziale. L’ASL ha facoltà, in qualsiasi momento, di verificare la regolare e puntuale esecuzione degli obblighi di cui al presente articolo. Art.11 - REFERENTI DELL’IMPRESA La ditta aggiudicataria dovrà garantire la possibilità di reperire rapidamente un suo Referente unico per ciascun cantiere. Il Referente dovrà sempre essere rintracciabile, mediante telefono cellulare fornito dalla ditta, e dovrà avere facoltà e mezzi necessari per far fronte anche alle evenienze impreviste relative agli adempimenti contrattuali. Tutte le contestazioni di inadempienza fatte in contraddittorio con detto Referente, si intendono riferite direttamente all’impresa. Il Referente dovrà essere a disposizione presso il presidio ospedaliero, dall’inizio al termine dell’attività giornaliera di pulizia, sanificazione e sanitizzazione. Art. 12- DISPOSIZIONI SANITARIE La ditta aggiudicataria dovrà tenere per ciascun dipendente i seguenti documenti: - certificato sanitario dal quale risulti la sussistenza dei requisiti di sana e robusta costituzione fisica; - certificato penale. I suddetti certificati dovranno essere consegnati, se richiesti, al Servizio Provveditorato, dovranno essere di data non anteriore a tre mesi e dovranno essere disponibili anche per le persone assunte nel corso del contratto, in sostituzione o in aumento rispetto a quelle inizialmente impiegate nei lavori. I cambiamenti di personale addetto dovranno essere tempestivamente comunicati alla ASL. La ditta aggiudicataria dovrà far pervenire con frequenza trimestrale l’elenco nominativo dei propri dipendenti; il mancato invio del predetto elenco comporterà la penale di cui all’art.24 del presente capitolato. Il personale dell’impresa dovrà essere in possesso del giudizio di idoneità alla mansione specifica, e sottoposto a sorveglianza sanitaria preventiva e periodica, ai sensi del D.Lgs. 626/94. L’impresa ha l’obbligo di rispettare tutte le norme inerenti la sicurezza del personale, assumendosi la completa responsabilità dell’ottemperanza alle vigenti norme igieniche ed infortunistiche, esonerando la committente da qualsiasi responsabilità in merito. Nell’espletamento delle proprie attività, la ditta dovrà far rispettare ai propri operatori le norme derivanti dal D.M. del 28/09/90, relativo alla protezione dal contagio professionale da HIV nelle strutture sanitarie e dal D.Lgs. n. 626/94 e successive modifiche relativamente al miglioramento della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. Le divise e i D.P.I. degli operatori addetti sono a carico ed a responsabilità della ditta. Art. 13- INFORMAZIONE AL PERSONALE La ditta aggiudicataria deve fornire ai propri dipendenti adeguate informazioni circa i rischi per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. L’avvenuta informazione dovrà risultare da apposite dichiarazioni della ditta e dovrà essere documentata all’Amministrazione dell’ASL. Nelle aree caratterizzate da rischi gravi e specifici potranno accedere esclusivamente i lavoratori autorizzati (contraddistinti da apposito tesserino). E’ obbligo dell’impresa comunicare preventivamente all’Amministrazione l’elenco del personale operante (titolari e sostituti) nelle aree soggette a “CONTROLLO FISICO DELLA RADIOPROTEZIONE”; detto personale dovrà essere assegnato in via definitiva e continuativa all’espletamento del servizio e sarà vincolato a quanto disposto dal D.L. 230/95 e dal D.P.R. n. 449 del 13/07/90, in materia di documenti relativi alla sorveglianza fisica della radioprotezione. Art. 14 - REQUISITI E DOVERI L’impresa è tenuta ad impegnare personale di sicura moralità, professionalmente abile, che osservi diligentemente le norme e le disposizioni disciplinari della committente, sostituendo, a richiesta di quest’ultima o di propria iniziativa, quegli elementi che diano motivo di fondate lamentele da parte dell’ASL o che, per seri motivi, non risultino idonei all’espletamento del servizio. Al termine del servizio il personale dell’impresa dovrà immediatamente lasciare i locali della committente. Nei confronti dei dipendenti inosservanti delle norme impartite, verranno assunte le più severe sanzioni consentite. Ai lavoratori dell’Impresa è fatto divieto di aprire cassetti o armadi, maneggiare carte, documentazione clinica o altri documenti e dovranno operare al fine del contenimento dei consumi energetici, anche spegnendo le luci non necessarie. Il personale consegnerà ogni oggetto che risulti smarrito, rinvenuto nell’espletamento del servizio, al proprio superiore, il quale, tempestivamente, provvederà alla consegna dello stesso al Responsabile dell’Unità Operativa Ospedaliera o Distrettuale. Nello svolgimento del servizio deve evitarsi qualsiasi intralcio o disturbo al normale andamento dell’attività espletate presso le strutture oggetto del servizio e, a questo scopo, le squadre dovranno essere ben addestrate, specializzate, divise e destinate in modo coerente ai reparti o aree loro assegnate. L’impresa si impegna altresì alla tempestiva sostituzione del personale assente per ferie, malattia, ecc. , allo scopo di evitare disservizi nell’espletamento delle pulizie. Il dipendente dell’impresa dovrà mantenere il segreto d’ufficio su fatti o circostanze, di cui sia venuto a conoscenza nell’espletamento delle proprie funzioni, concernenti i degenti, il personale, l’organizzazione e l’andamento del presidio presso il quale svolge la propria attività lavorativa. Il mancato rispetto del segreto d’ufficio, se accertato, verrà perseguito ai sensi di quanto disposto dalla vigente normativa in materia. L’appaltatore deve curare che il personale adibito all’espletamento del lavoro: • vesta una divisa idonea in tutte le sue componenti, conforme al disposto di cui al D.L 626/94 e successive modifiche, da mantenersi sempre in perfetto stato di pulizia; tale divisa dovrà essere sottoposta alla valutazione della Direzione Sanitaria e da quest’ultima autorizzata; • sia dotato di targhetta distintiva della ditta e di cartellino di riconoscimento; • indossi, in situazioni particolari e se ritenuto necessario per particolari fattori di rischio, presidi di protezione quali: cuffia, mascherina, sovracamice, guanti ecc.; • tenga sempre un comportamento corretto; • non prenda ordini da persone estranee al servizio ed al rapporto contrattuale; • segnali tempestivamente agli organi competenti le anomalie rilevate durante Io svolgimento del servizio; • consegni sempre le cose, qualunque ne sia il valore o lo stato, rinvenute nell’ambito dei locali. Art. 15- CORSO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE La ditta dovrà organizzare apposito corso di formazione rivolto a tutti gli operatori utilizzati nell’appalto, al fine di garantire che abbiano adeguata conoscenza delle modalità di espletamento del servizio e delle condizioni contrattuali. Il corso deve avere durata complessiva non inferiore ad 8 ore formative e deve comprendere nel programma: nozioni di igiene ospedaliera, rischi biologici e sicurezza sul lavoro, nonché protocolli pratici di pulizia e disinfezione. Al corso dovrà assistere, con facoltà di integrare eventualmente il programma, un operatore indicato dalla Direzione sanitaria. Nessun operatore della ditta potrà essere inserito in una Unità Operativa del P.O. o in un ambulatorio senza aver prima frequentato il corso di formazione. A tal proposito sarà obbligo della ditta, successivamente al corso di formazione e prima dell’inizio dell’appalto, fornire un calendario dettagliato di date e l’elenco nominativo dei partecipanti. Art. 16- RESPONSABILITA’ L’impresa affidataria: - è responsabile dell’assoluta osservanza del servizio reso dai propri lavoratori al capitolato speciale d’appalto ed all’offerta presentata in gara, - è responsabile del comportamento dei propri lavoratori nell’orario di servizio e sarà considerata sempre direttamente responsabile della totalità dei danni arrecati a persone o cose che, a giudizio dell’ASL, risultassero causati dal personale dell’impresa stessa; - dovrà sempre provvedere, senza indugio e a proprie spese, alla riparazione o sostituzione delle parti o oggetti danneggiati; in caso contrario, previa lettera di notifica, l’ASL si riserva la facoltà di trattenere l’importo dal deposito cauzionale o dai crediti vantati dalla ditta aggiudicataria. L’ASL è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro, che, per qualsiasi causa, dovessero accadere all’appaltatore ed ai suoi dipendenti nell’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente capitolato, convenendosi, a tal riguardo, che qualsiasi eventuale onere sia da intendersi compensato nel corrispettivo del contratto. L’appaltatore è altresì responsabile del buon andamento del lavoro affidatogli e delle passività in cui l’ASL dovesse incorrere, per l’inosservanza di obblighi facenti carico direttamente alla ditta affidataria ed al suo personale dipendente. A tal fine la ditta dovrà contrarre adeguata polizza assicurativa per tutti i danni derivati da comportamenti anche omissivi del proprio personale, per tutto il tempo di permanenza su aree di proprietà dell’amministrazione od in uso alla stessa, nonché per responsabilità civile verso terzi, comprensiva dell’estensione di danni da incendio, con un massimale non inferiore a € 1.500.000 per sinistro. Art. 17- SCIOPERI E CAUSE DI FORZA MAGGIORE Essendo il servizio in oggetto di pubblica utilità, l’impresa per nessuna ragione può sopprimerlo o non eseguirlo in tutto od in parte. Qualora ciò si verificasse l’ASL potrà procedere alla risoluzione del contratto. In caso di scioperi o cause di forza maggiore, di cui dovrà essere dato all’ASL congruo preavviso, la Ditta sarà tenuta a garantire un servizio di pulizia di emergenza. A questo riguardo, in sede di stipulazione del contratto, le parti (Impresa aggiudicataria ed Amministrazione) predisporranno un piano di emergenza dal quale risultino i vari interventi da attivare al verificarsi dell’evento. L’interruzione ingiustificata del servizio di cui al presente articolo comporta responsabilità penale in capo all’appaltatore, ai sensi dell’art. 355 C. P., e sarà qualificata come possibile causa di risoluzione contrattuale. Per ogni giornata di sciopero e, comunque di attivazione di un “Servizio di pulizia di emergenza” di cui al presente articolo, I’ASL effettuerà una trattenuta pari a mezza giornata lavorativa, per attività non svolta. Art. 18-ONERI A CARICO DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE Saranno a carico dell’ASL: • le spese delle utenze necessarie al normale svolgimento dei lavori di pulizia (acqua ed elettricità); • la manutenzione degli impianti elettrici ed idraulici; • la messa a disposizione di locali da adibirsi a: 1. Ripostigli per la custodia delle macchine, degli apparecchi di pulizia e dei materiali; 2. Spogliatoi, depositi, siti per l’organizzazione del servizio. Tali locali, la cui manutenzione straordinaria ed ordinaria è a totale carico della ditta aggiudicataria, devono essere conservati in buono stato di manutenzione e di pulizia (la pulizia è a completo carico dell’impresa). Il personale dell’ASL addetto alle verifiche ha il diritto di accedervi in ogni momento, al fine di controllare i prodotti e le attrezzature in uso, nonché la pulizia e l’organizzazione del lavoro. Ai sensi dell’art.1803 e seguenti del C.C., l’appaltatore è considerato custode dei locali ad esso assegnato e di tutto quanto in essi contenuto (sia di sua proprietà, che di proprietà dell’Ente): ne risponde, pertanto, direttamente ed interamente, esonerando l’ASL da ogni responsabilità per eventuali danni diretti o indiretti conseguenti a fatti dolosi, colposi o a furti da chiunque provocati. Al termine dell’appalto i locali devono essere restituiti alla disponibilità della ASL in buone condizioni. Art. 19 - INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI E SULLE MISURE DI PREVENZIONE ED EMERGENZA In conformità al disposto dell’art. 7 del D. Lgs. 19/09/94 n. 626, l’ASL si impegna a fornire, tramite i propri “datori di lavoro”; adeguate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’Azienda e sulle misure di prevenzione adottate e su quelle programmate per eventuali emergenze. L’Impresa dovrà visionare, preliminarmente alla presentazione dell’offerta, il documento di “Informazione sui principali rischi presenti nell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta ed indicazioni integrative di tipo preventivo per le imprese appaltatrici o lavoratori autonomi che operano all’interno dell’ente”, nonché la bozza del DUVRI pubblicata fra gli atti di gara. Art. 20 -ONERI A CARICO DELLA DITTA AGGIUDICATARIA Sono a carico della ditta aggiudicataria gli oneri relativi all’impiego e fornitura di: • attrezzature ed attrezzi atti ad assicurare la perfetta e tempestiva esecuzione del servizio così come definito nel presente capitolato; • divise per il personale impiegato, comprese quelle per i reparti a rischio, nonché il relativo lavaggio, da eseguirsi nel rispetto delle norme vigenti in materia di igiene ospedaliera; • tessere di riconoscimento e distintivi per il personale impiegato nel servizio; • sacchi a perdere per immondizia; • materiali di pulizia (detersivi, cere, disinfettanti); • tutte le spese ed oneri dovuti al personale dipendente dall’appaltatore; • mantenimento, per quanto possibile, del medesimo personale adibito alle singole unità operative, al fine di evitare spostamenti che possano determinare scompensi organizzativi e funzionali; • montaggio, impiego e smontaggio di ponteggi, elevatori, sia fissi che mobili, eventualmente necessari per qualsiasi categoria di lavoro, quali ad esempio il lavaggio delle vetrate fisse degli edifici anche all’esterno; • tutti i mezzi e ed i dispositivi di protezione individuale per il personale impiegato nel servizio; • la supervisione da parte di un Responsabile dei lavori, materiali e prodotti utilizzati; • l’esecuzione delle prestazioni in orari concordati con la competente Direzione distrettuale od ospedaliera; • l’esecuzione dei lavori extra contratto come previsto dal presente capitolato; • il rispetto delle frequenze, fasce orarie e programmi, senza ritardi che possono ripercuotersi sull’attività sanitaria e/o sul servizio; • tutti gli oneri derivanti da dolo o colpa imputabili all’appaltatore; • ogni altro onere necessario per l’espletamento del servizio. Art.21 - VERIFICHE E CONTROLLI La ASL si riserva il diritto di: - controllare con personale proprio l’esecuzione del servizio; - effettuare accertamenti in qualsiasi momento su attrezzature e prodotti impiegati per la pulizia e la disinfezione, al fine di verificarne la rispondenza alle specifiche schede presentate dalla ditta aggiudicataria. Il sistema di controllo si realizzerà su due livelli: • UU.00. e Servizi: mediante la firma della bolla di esecuzione dei lavori da parte della caposala o del responsabile; • Funzionari dell’amministrazione: mediante verifiche a campione. La verifica da parte di detti funzionari avverrà sempre alla presenza del Referente nominato dalla Ditta aggiudicataria, mediante visite ispettive nei locali in appalto, scelti a campione dall’Amministrazione. Alla verifica seguirà un verbale del sopralluogo inviato per conoscenza all’impresa. Il Referente della Ditta aggiudicataria, qualora venga rilevata la mancanza e/o carenza del servizio, dovrà provvedere immediatamente a farlo eseguire nuovamente, senza nulla pretendere, ferma restando l’applicazione delle multe e penali. Il personale dell’ASL si asterrà dal fare osservazioni dirette ai dipendenti della ditta, ma rivolgerà eventuali contestazioni, sia verbali che scritte, al Referente della ditta per la struttura in questione. Le osservazioni così espresse si intenderanno indirizzate direttamente all’impresa aggiudicataria. L’inadempienza si intende debitamente contestata dall’avvenuto sopralluogo congiunto, effettuato da un rappresentante della committente e da uno dell’impresa, seguito da comunicazione scritta alla Ditta aggiudicataria da parte del responsabile del Servizio Provveditorato, al quale, entro giorni 3 dalla redazione, andrà trasmesso, a cura del competente responsabile locale, il verbale relativo alla rilevazione dell’inadempienza. L’impresa potrà presentare le proprie controdeduzioni entro 5 giorni dalla data di ricevimento della predetta comunicazione. Espletate le verifiche del caso, l’Amministrazione applicherà le multe e penali di cui sarà data notifica a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. La ditta aggiudicataria dovrà essere assicurata contro danni a cose e a persone, arrecati dal proprio personale nell’espletamento del servizio, secondo le modalità di cui alI’art.16 del presente capitolato. La suddetta polizza andrà presentata all’atto della stipulazione del contratto, pena la risoluzione dello stesso. Qualora l’impresa non provveda al risarcimento od alla riparazione del danno nei termini fissati nella relativa lettera di notifica, la Committente resta autorizzata a provvedere direttamente a spese della ditta aggiudicataria, trattenendo l’importo sul canone di prima scadenza. Art.22 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO L’A.S.L. avrà facoltà di risolvere il contratto: 1) ai sensi dell’art. 1456 C.C. per inadempimento della Ditta aggiudicataria con preavviso raccomandato di almeno 30 giorni nei seguenti casi: - sospensione, abbandono o mancata effettuazione del servizio, anche parziale, da parte della Ditta; - grave violazione ed inadempimento degli obblighi contrattuali previsti nel presente capitolato, non eliminati a seguito di diffida scritta; - mancata osservanza del divieto di cessione in sub appalto, non autorizzato; - inosservanza delle norme di legge in materia di lavoro e previdenza, prevenzione, infortuni, sicurezza; - gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli operatori della Ditta; 2) qualora la So.Re.Sa spa (Società Regionale per la Sanità) che, per effetto della L.R. 24 del 29.12.2005, è titolare in via esclusiva delle funzioni di acquisto e fornitura dei beni e attrezzature sanitarie delle AA.SS.LL. e delle AA.00., durante la vigenza contrattuale della presente procedura, abbia provveduto ad affidare ed abbia aggiudicato gare relative a procedure di affidamento servizi di pulizia. Art.23- CONTROLLI PERIODICI QUALI-QUANTITATIVI In occasione di ciascun intervento periodico, l’impresa dovrà fare siglare al Responsabile dell’U.O.A. o Servizio una bolla di lavoro. La suddetta bolla andrà progettata per forma e contenuto dall’impresa aggiudicataria, concordandola con l’Amministrazione. Copia di tale modulo è destinato al Servizio Tecnico ed è documento indispensabile per le operazioni di validazione della liquidazione fatture. Art. 24- PENALITA’ Le penalità previste sono fissate nel Contratto. Art. 25— STIPULA DEL CONTRATTO Fermi restando gli obblighi assunti dall’aggiudicatario con la propria offerta, le pattuizioni saranno perfezionate, entro un mese dalla notifica dell’aggiudicazione, con la sottoscrizione del formale contratto. Le spese per detta stipula (copie, bolli, registrazione, ecc.) saranno a carico della Ditta aggiudicataria. Tutte le spese di contratto (registrazione, copia, bolli, etc.) sono a carico della ditta aggiudicataria; sono, altresì, a carico della stessa anche tutte le spese di ad eccezione dell’ IVA. La Direzione dell’ASL, se necessario e ove ne ravvisi l’urgenza, può richiedere l’esecuzione anticipata del contratto sulla base del certificato di iscrizione della C.C.I.A.A. con relativo nulla osta ai sensi dell’art.10 legge 31/05/1965, n.575. Art. 26- DOCUMENTI DA PRESENTARE A SEGUITO Dl AVVENUTA AGGIUDICAZIONE Entro 20 giorni dalla data di comunicazione dell’aggiudicazione ed a pena di revoca della stessa, la Ditta aggiudicataria sarà tenuta a presentare la seguente documentazione: • Deposito cauzionale definitivo ai sensi dell’art.113 del D.Lgs.163/06. • Polizza assicurativa per la copertura di danni a persone o cose. • Dichiarazione di presa visione della Mappa Generale dei rischi dell’ASL (che sarà messa a disposizione della Ditta Aggiudicataria). • Dichiarazione di cui all’art.13 del presente Capitolato, relativo alle informazioni al personale. • Altri documenti precisati nella notifica dell’aggiudicazione. La mancata presentazione dei suddetti documenti entro il termine indicato, comporterà per questa ASL, la facoltà di revocare, senza ulteriore preavviso, l’aggiudicazione. Art. 27- SUBAPPALTO Il contratto non può essere ceduto a pena di nullità. Previa istanza della Ditta, e provvedimento autorizzativi della ASL, nel rispetto dell’art.118 D.Lgs.163/06 e art.57 L.R. Campania n.3/07, le prestazioni che la Ditta ha espressamente indicato, a tale scopo, in sede di presentazione dell’offerta, possono essere subappaltate, nella misura, alle condizioni e con i limiti e le modalità concordate. La Ditta è tenuta, comunque, e si impegna in merito, al rispetto di tutti gli adempimenti in materia disposti dalla legge sulla tracciabilità dei pagamenti. Art. 28- LIQUIDAZIONE E PAGAMENTI Alla Ditta appaltatrice vengono riconosciuti mensilmente i corrispettivi del servizio prestato. Con cadenza mensile si provvederà alla liquidazione della fattura previa acquisizione delle attestazioni, in ordine alla correttezza del servizio svolto, di tutte le strutture aziendali oggetto dell’appalto. Il pagamento delle fatture viene effettuato entro 90 giorni dalla data di ricevimento delle stesse. In caso di ritardo dei pagamenti, avvalendosi di quanto consentito dal primo periodo dell’art. 5 del Decreto Legislativo 231/2002, il saggio degli eventuali interessi moratori sarà pari, in ragione d’anno, al saggio degli interessi legali stabilito dall’art. 1284 1° comma c.c. A tal fine la sottoscrizione dell’offerta di gara comporta, quindi, anche l’accettazione della previsione di cui sopra, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1341 2° comma del c.c. Gli importi fatturati devono essere assoggettati ad IVA, che sarà a carico della ASL. Per accettazione Ditta: Il legale rappresentante: allegato dettaglio territorialità delle sedi A.S.L. CE DISTRETTO 12 - CASERTA Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO U.O.S.M. DS. N.12 - CASERTA - VIA ROMA 1.381,40 sede centrale ASL CASERTA - VIA UNITA' ITALIANA 4.710,05 Aree esterne 868,80 UFFICI DISTRETTUALI - CASERTA - VIA CESARE BATTISTI PALAZZO DELLA SALUTE - VIA LAMBERTI 7.205,95 POLIAMBULATORIO CASAGIOVE - CASAGIOVE - PIAZZA DEGLI EROI 1.003,11 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - CASERTA - VIA FEUDO S. MARTINO 1.633,92 SERVIZIO Medicina del lavoro-spsal- uomll - CASERTA - VIA VERDI 357,34 UOPC - SAN NICOLA LA STRADA-VIA DE GASPERI 141,77 CONSULTORIO CASERTA- VIALE BENEDUCE 140,00 Totale 17.442,34 62,52 62,50 DISTRETTO 13 - ARIENZO Sup. Pavim Aree esterne 1.100,52 UBICAZIONE DEL SERVIZIO UOV-UOMI-UOPC-CUP-SERV. VARI - ARIENZO-VIA CAMELLARA POLIAMBULATORIO - SAN FELICE A C.SAN MARCO TROTTI 640,00 STRUTTURA SANITARIA - SAN FELICE A C.-VIA ROMA-guardia medica 270,00 85,45 CENTRO STUDI INTEGRATO - SANTA MARIA A VICO-V. LIBERTA' Totale 2.095,97 DISTRETTO 13 - MADDALONI , Sup. Pavim Aree esterne 450,00 UBICAZIONE DEL SERVIZIO UOAR - MADDALONI-VIA CAUDINA P.CO GIULIANA FARMACIA TERRITORIALE MADDALONI -VIA CAUDINA P.CO GIULIANA 300,00 GUARDIA MEDICA MADDALONI - VIA CAUDINA P.CO GIULIANA 120,00 UOSM - PSAUT - MADDALONI-VIA NAPOLI 550,00 60,00 CENTRO STUDI SERT/MOBILE UOV VIA CAUDINA P.CO GIULIANA MADDALONI - SCALA B 122,00 UOMI VIA VALLONE MADDALONI - SCALA B 134,00 UOADI VIA VALLONE MADDALONI - SCALA B 122,00 UOML VIA VALLONE MADDALONI - SCALA B 134,00 UOASB - CENTRO VACC - VIA VALLONE MADDALONI - SCALA A 500,00 UORP VIA VALLONE MADDALONI - SCALA A- B 120,00 90,00 CAD VIA VALLONE MADDALONI - SCALA A 90,00 UOPC VIA CAUDINA MADDALONI - SCALA A 250,00 DIR. AMM.VA VIA VALLONE MADDALONI - SCALA A Totale Pagina 1 di 9 3.042,00 19/01/2012 DISTRETTO 14 - TEANO Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO DISTRETTO 14 TEANO - TEANO V.LE ITALIA Aree esterne 1.018,38 UNITA' OP.VETERINARIA + 118 - TEANO - V.LE S. REPARATA 193,00 POLIAMBULATORIO - VAIRANO VIA ROMA 634,21 SERT- TEANO-CORSO ITALIA 316,00 80,00 UOSM - D.S.M. 1.142,00 CONSULTORIO - U.O. VACCINALE PIETRAVAIRANO -V.LE S. ANTONIO 182,00 DIREZIONE SANITARIA P.O. TEANO-VICO TANSILLO 269,00 UOPC -UOV-DSM-ML-INV. CIV. - TEANO- MACELLO 520,04 UFFICI- ASILO NIDO FRANCOLISE - FRAZ. S. ANDREA DEL P. 211,23 AMBULATORIO - ROCCAROMANA-VIA MUNICIPIO 83,00 UFFICI C/O PALAZZO COMUNALE - CAIANELLO-VIA CERASELLE 83,27 GUARDIA MEDICA RIARDO 231,00 SIR VAIRANO P. (NON FUNZIONANTE IN CORSO ULTIMAZIONE) 783,14 Totale DISTRETTO 14 5.430,27 316,00 - ROCCAMONFINA Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO DISTRETTO 14 MIGNANO M. PIAZZA DON PELLIZZOLI 813,00 DISTRETTO 14 MIGNANO - UOPC -SERV. VETERINARI 69,00 DISTRETTO 14 ROCCAMONFINA - PIAZZA NICOLA AMORE Aree esterne 269,00 Totale DISTRETTO 15 1.151,00 - PIEDIMONTE MATESE Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO DISTRETTO N. 15 - PIEDIMONTE - VIA MATESE Aree esterne 1.826,12 SIR PIEDIMONTE M. (NON FUNZIONANTE IN CORSO ULTIMAZIONE) 802,87 POLIAMBULATORIO - PIEDIMONTE MATESE-VIA EPITAFFIO 600,95 UOAR - PIEDIMONTE MATESE-VIA DI MATTEO 580,50 SERT PIEDIMONTE - VIA DìAMORE 192,25 DISTRETTO N. 15 - ALIFE - S.P. 30 395,75 GUARDIA MEDICA - DRAGONI-VIA ROMA 184,00 GUARDIA MEDICA - FONTEGRECA 114,08 STRUTTURE SAN. ED AMM. - LETINO-VIA MARCONI 149,79 SIR - CAPRIATI AL VOLTURNO-VIA S. ROCCO 137,51 GUARDIA MEDICA - VALLE AGRICOLA-VIA BERLINGUER 300,00 74,20 DSM - PIEDIMONTE MATESE-VIA N. MONTE MUTO 254,05 GUARDIA MEDICA - AILANO-P.ZZA DALLA CHIESA 100,00 92,20 GUARDIA MEDICA - GIOIA SANNITICA-P.ZZA MUNICIPIO 114,14 UFFICI -PRATA SANNITA-VIA CANTONE 128,07 UFFICI - SAN GREGORIO MATESE-VIA GINEVRA 127,00 UOV - ALVIGNANO-VIA IACOBELLI 316,15 Totale Pagina 2 di 9 6.089,63 400,00 19/01/2012 DISTRETTO 15 - CAIAZZO Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO UFFICI E AMBULATORI - CAIAZZO-VIA CADUTI SUL LAVORO Aree esterne 481,35 UFFICI - PONTELATONE-VIA PARCO ARMOSELLO 86,00 UFFICI - FORMICOLA-VIA MORISANI 198,00 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - CAIAZZO 344,45 Totale 1.109,80 DISTRETTO 16 - M ARCIANISE Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO DS 16 - MARCIANISE P.ZZA CARITA Aree esterne 6.365,17 SERT - MARCIANISE-VIA GANDHI 473,60 Guardia Medica - PORTICO-VIA PRINCIPE DI PIEMONTE 70,00 UOMI-UOPC MACERATA CAMPANIA - VIA MAZZINI 265,00 Totale 7.173,77 DISTRETTO 17 - AVERSA Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO U.O.M.I. Viale Europa 1.400,00 Poliambulatorio ex INAM - Via S. Giacomo 2.907,00 Aree esterne MONOBLOCCO "A" Piano Terra 1.841,00 Piano Primo 1.926,00 MONOBLOCCO "B" Piano Terra 1.734,00 Piano Primo 2.008,00 Piano Secondo 1.806,00 Piano terzo 670,00 Dipartimento Dipendenze 400,00 80 D.S.M. Palazzo Orabona 578,00 200,00 15.270,00 280,00 Totale Pagina 3 di 9 19/01/2012 DISTRETTO 18 - GRICIGNANO Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Continuità Assistenziale - Via Allende Aree esterne 90,00 URP - Uff. - sede distretto Via Fogar, 3 Gricignano 180,00 Cons. Fam. Punto vacc. Via S. Donato - Orta di Atella 114,00 UOAR - C.Ass. -Amb.Psich. Via Cadorna Succivo 380,00 UOML - I.C. - Punto Vacc. P.zza Trieste Teverola 359,00 Uff. San. P.zza De Michele - Cesa 150,00 Cons. Fam. Poliamb. Via De Gasperi - S. Arpino 760,00 Amb. Alcologia - UOMB - SAUT - Via Aversa - Gricignano 640,00 Poliamb. E Med. Base P.zza Pertini Orta di Atella 325,00 Ufficio Sanitario di Teverola 133,00 1100 57,00 U.O. Prevenzione sui luoghi di lavoro Orta di Atella 133,00 Totale 3.188,00 1.233,00 DISTRETTO 19 - FRIGNANO Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Aree esterne Sede DS - UOMI - I.C. V.LE DELLA LIBERTA' - LUSCIANO 310,00 140,00 UOAR - Uff. Vacc. - Cont. Ass. Via Allende, 2 - Frignano 345,00 600 Poliamb. San Marcellino - p.co dei Fiori 360,00 500 Uff. San. -pol. - ADI - M.I. Via Circumvallaz. T. Ducenta 600,00 1500 Cont. Assistenz. Via Roma - Trentola Ducenta 128,00 34 Poliamb. Di Parete p.za Trinità 12 91,00 990,00 DSM di Villa di Briano UOPC - C/O Scuola Elementare - Lusciano 20 90,00 Veter. Amb. - Via Campania 2 - S. Marcellino 380,00 Totale 3.294,00 2.794,00 DISTRETTO 20 - CASAL DI PRINCIPE Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Aree esterne Anagrafe Assistiti c.so Umberto I - S. Cipriano 216,00 Ufficio Riabilitazione - C.so Europa - Casapesenna 330,00 14,00 U.O.M.L. Invalidi Civili - Via Vaticale - Casal di Principe 216,00 60 Sede DS 20 - C.A. SAUT - Amb. Uff. Amm.vi 955,00 350 Mat. Inf. - Uff. Vacc. - ADI Via Buonarrotii (piano Terra) 560,00 60 CSM Via Buonarroti (primo Piano) 560,00 RX - Ambulatori - Vaccinazioni - Villa Literno 408,00 139 3.245,00 623,00 Totale Pagina 4 di 9 19/01/2012 DISTRETTO 21 - S. MARIA CAPUA VETERE Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Ufficio Sanitario - Casapulla Aree esterne 80,00 Uff. Sanitario e Guardia Medica di Curti 200,00 Consultorio familiare 236,00 Direzione Sanitaria e Amm.va e Med. Base (pal. Zenith n. 6) 317,00 Invalidi civili - visite fiscali e veterinaria Zenith 327,00 Riabilitazione pal.zzo Buffolano 400,00 Scuola Inf. - Via Giotto c/o Scuola Uccella S. Maria C.V. 400,00 Dipartimento di Prevenzione Via Giotto - S. Maria C.V. 814,00 Dipartimento Dipendenze - Via Melorio - S. Maria C.V. 150,00 D.S.M. ex Mulino Buffolano - S. Maria C.V. 567,00 Ufficio Controllo Int. - Via F.lli De Simone 112 20 251,00 Totale 3.742,00 132,00 DISTRETTO 22 - CAPUA Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Aree esterne Poliambulatorio - Via Monte dei Pegni - Capua 670,00 Distretto 22- Via E. Fieramosca- DSM 882,00 Dipartimento Salute Mentale 400,00 SERT Via Mariani 200,00 Servizio Prevenzione 200,00 S.I.P. Parco Eucalyptus 408,00 50 2.760,00 445,00 Totale 365 30 DISTRETTO 23 - CASTEL VOLTURNO Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Aree esterne Continuità Assistenziale e SAUT 154,00 10,00 Sede Distretto 167,00 14 Uff. Sanitario di Cancello ed Arnone 89,00 Uff. Sanitario di Grazzanise 165,00 Poliambulatorio di Castel Volturno 801,00 510 Ufficio Veterinario Cancello Arnone 459,00 36,00 Uffici Amministrativi Totale Pagina 5 di 9 167,00 14 2.002,00 584,00 19/01/2012 DISTRETTO 22 - PIGNATARO MAGGIORE Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Presidio Distretto P.za IV Novembre - Pignataro M. 105,00 Uff. Ecologia e Guardia Medica di Pignataro M. 180,00 Uff. Sanitario di Sparanise Aree esterne 72,00 R.S.A. di Calvi Risorta 96 1.319,00 Continuità Assist.le e Guardia Medica di Calvi Risorta 83,00 Totale 1.759,00 96,00 DISTRETTO 23 - MONDRAGONE Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Uff. Amm.vi / Poliamb.- Guardia Medica / Inv. Civ. di Mondragone Aree esterne 2.297,00 Uff. Sanitario di Falciano 180,00 Uff. Sanit. Guardia Medica di Carinola 160,00 Totale 2.637,00 0,00 DISTRETTO 14 - SESSA AURUNCA Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Sede Distretto n. 14 di Sessa Aurunca Aree esterne 1.200,00 Poliambulatorio 263,00 120 Centro F.K.T. - Riabilitaz. - Via Leonardo 618,00 90 Centro di Diabetologia - Via Leonardo - Cellole 290,00 Servizio Materno Infantile 250,00 Emergenza Guardia Medica 340,00 65,00 Servizio Farmaceutico Distrettuale - Sessa Aurunca Totale 3.026,00 210,00 P.O. riabiltazione DI SAN FELICE A CANCELLO Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Aree esterne 455,00 PIANO SEMINTERRATO 920,00 PIANO RIALZATO 1.060,00 PIANO PRIMO PIANO SECONDO 920,00 PIANO TERZO 935,00 4.290,00 Totale 1.800,00 P.O. DI MADDALONI Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO PIANO TERRA 2.131,61 PRIMO PIANO 2.384,07 SECONDO PIANO 2.580,85 TERZO PIANO 2.500,51 Totale Pagina 6 di 9 9.597,04 Aree esterne 7.940,00 19/01/2012 O. di Comuità DI TEANO anche sede centrale del D.S. 14 Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO LIVELLO 0,00 - CORPO A - PRONTO SOCCORSO E RADIOLOGIA 742,92 LIVELLO 3,20 - CORPO A2 - GRUPPO OPERATORIO ( NON ATTIVA RIANIMAZ. ( MQ 191,78 ) 696,62 LIVELLO 6,10 - CORPO A3 - CHIRURGIA 833,68 LIVELLO 11,70 - CORPO A4 - MEDICINA 547,64 LIVELLO - 3,50 - CORPO B1 - PEDIATRIA 275,46 LIVELLO 0,23 - CORPO B2 - LAB.ANALISI 322,27 LIVELLO 4,00 - CORPO B3 - GINECOLOGIA 435,78 CORPO C OBITORIO Aree esterne 106,41 Totale 3.960,78 961,17 P.O. DI PIEDIMONTE MATESE Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO PIANO SEMINTERRATO 2 1.098,36 PIANO SEMINTERRATO 2.602,30 PIANO TERRA 2.984,83 PRIMO PIANO 2.771,88 PIANO SECONDO 2.695,44 PIANO TERZO 2.798,25 PIANO QUARTO Aree esterne 595,19 Totale 15.546,25 2.500,00 P.O. DI MARCIANISE Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO LIVELLO SEMINTERRATO ( SUPERFICI ATTIVE) 1.072,00 1 LIVELLO -( SUPERFICI ATTIVE) 3.128,00 2 LIVELLO ( SUPERFICI ATTIVE) 3.539,00 3 LIVELLO ( SUPERFICI ATTIVE) 1.880,00 4 LIVELLO ( SUPERFICI ATTIVE) 1.552,00 5 LIVELLO ( SUPERFICI ATTIVE) 590,00 Totale 11.761,00 Aree esterne 4.000,00 P.O. DI S. MARIA C.V. Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO PIANO SEMINTERRATO Aree esterne 720,00 PIANO TERRA 2.080,00 PIANO PRIMO 2.040,00 PIANO SECONDO 2.080,00 PIANO TERZO 1.600,00 Totale Pagina 7 di 9 8.520,00 19/01/2012 P.O. DI AVERSA Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Aree esterne SEMINTERRATO RX - Lab. Analisi - Poliambulatorio 2.187,00 3.281,00 Dep. Sp. Guardaroba - officina - centr. Elettr. Sala mortuaria - deposito U.T. - farmacia spogliatoi ditta pulizia ed altro - sottocentrale PIANO RIALZATO 3.745,00 UTIC - Amb. Cardiologia - Psichiatria - Nuova Med. Urg. - CUPT - Audiovestibologia - P.S. 2.100,00 Dir. Amm.- Dir. Sanit. - Uff. Tec. - Centrale Termica - Atrio - Scala principale - Cappella PRIMO PIANO Ch. Gen. - Ch. D'Urg. - Dialisi - Med. D'urgenza 3.025,00 PIANO SECONDO (COMP. INTERO BL. PARTO VECCHIO) 2.228,00 Nuova Ostetricia (compreso ampliamento) 1.310,00 PIANO TERZO 2.400,00 PIANO QUARTO 2.700,00 Sale Operatorie 1° - 2° - 3° piano area critica 912,00 Terrazzi 2500 Viabilità 6200 Parcheggi 2735 Totale 23.888,00 11.435,00 O. di Comunità DI CAPUA anche sede centrale del D.S.22 Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO PIANO TERRA Aree esterne 1.360,00 PIANO AMMEZZATO 640,00 PIANO PRIMO 1.760,00 PIANO SECONDO 1.920,00 PIANO terzo 500,00 Totale 6.180,00 P.O. DI SESSA AURUNCA Sup. Pavim UBICAZIONE DEL SERVIZIO Aree esterne Corpo di fabbrica denominato nuovo 2° piano seminterrato - Dir. Sanitaria 323,00 1° piano seminterrato (farmacia - morque - D.H. onc ologico) 1.172,00 Piano terra (RX - P.S. - Ambulatorio) 1.721,00 1° piano - Chirurgia - Terapia Int. Bl. Operatorio 1.456,00 2° piano (pediatria - ostetricia - ginecologia - bl occo parto ) 904,00 3° piano (medicina - cardiologia) 748,00 857 Padiglione vecchio Piano Terra SPDC e Servizi 496,00 Primo Piano - Lab. Analisi - tunnel 613,00 Piano Secondo - Dir. Amm.va 250,00 Piano Terzo - Servizi 33 57,00 Totale Pagina 8 di 9 7.740,00 890,00 19/01/2012 TOTALE COMPLESSIVO in mq. 175.940,85 Pagina 9 di 9 36.701,67 19/01/2012 AREE A MEDIO RISCHIO Riepilogo e frequenze richieste OPERAZIONI DA SVOLGERE Giornaliera Girn. Sett. Periodica Sett. Mens. Trim. PRELIMINARI 01- Svuotatura cestini 2X 7 02-Raccolta rifiuti e trasporto 2x 7 PAVIMENTI 03- Scopatura ad umido 2x 7 04- Lavaggio manuale aree ingombre 2x 7 05- Lavaggio meccanico aree libere 2x 7 06- Lavaggio scala 1x 7 ARREDI (panno blu) 07- Sanificazione arredi,apparecchi,porte, infissi etc 1x 7 ZONA LAVABO (panno giallo) 08- Sanificazione lavabi, rubinetti e zone adiacenti bagni docce e pareti 3x 7 09- lavaggio e asciugatura specchi 1x 7 ZONA WC (panno Rosso) 10- sanificazione tazze wc, bidets, vuotatoi 3x 7 11- Pareti lavabili 1x 7 1x 12- Disincrostazione lavabi, ribinetterie, tazze, WC, etc. VARIE MANUTENZIONE CORRENTE 13- Lavaggio ascensori e montacarichi 1x 7 14- trasporto rifiuti al punto di raccolta 1x 7 VETRI E PARETI LAVABILI 15- Lavaggio vetri e infissi interni 1x 16- Lavaggio vetri e infissi esterni 1x 17- Sanificazione pareti lavabili 1x SOFFITTI 18- Asportazione ragnatele 1x VARIE MANUTENZIONE PERIODICA 19- Aspirazione app. illum. Caloriferi-veneziane condizion. 1X 20- Lavaggio attrezzature supporto. 1X 21- Pulizia esterna davanzali lavaggio terrazzi e balconi 1X Ann. AREE A BASSO RISCHIO Riepilogo e frequenze richieste OPERAZIONI DA SVOLGERE Giornaliera Girn. Sett. Periodica Sett. Mens. Trim. PRELIMINARI 01- Svuotatura cestini 1X 6 02-Raccolta rifiuti e trasporto 1X 6 PAVIMENTI 03- Scopatura ad umido 1X 6 04- Lavaggio manuale aree ingombre 1X 6 05- Lavaggio meccanico aree libere 1X 6 06- Lavaggio scala 1x 6 ARREDI (panno blu) 07- Sanificazione arredi,apparecchi,porte, infissi etc 1x 6 ZONA LAVABO (panno giallo) 08- Sanificazione lavabi, rubinetti e zone adiacenti bagni docce e pareti 1X 6 09- lavaggio e asciugatura specchi 1x 6 ZONA WC (panno Rosso) 10- sanificazione tazze wc, bidets, vuotatoi 1X 6 1X 11- Pareti lavabili 2X 12- Disincrostazione lavabi, ribinetterie, tazze, WC, etc. VARIE MANUTENZIONE CORRENTE 13- Lavaggio ascensori e montacarichi 1x 6 14- trasporto rifiuti al punto di raccolta 1x 6 VETRI E PARETI LAVABILI 15- Lavaggio vetri e infissi interni 1x 16- Lavaggio vetri e infissi esterni 1x 17- Sanificazione pareti lavabili 1x SOFFITTI 18- Asportazione ragnatele 1x VARIE MANUTENZIONE PERIODICA 19- AAspirazione app. illum. Caloriferi-veneziane condizion. 1X 20- Lavaggio attrezzature supporto.. 1X 21- Pulizia esterna davanzali lavaggio terrazzi e balconi 1X Ann. AREE AD ALTO RISCHIO Riepilogo e frequenze richieste OPERAZIONI DA SVOLGERE Giornaliera Girn. Sett. Periodica Sett. Mens. Trim. PRELIMINARI 01- Svuotatura cestini 2X 7 02-Raccolta rifiuti e trasporto 2X 7 PAVIMENTI 03- Scopatura ad umido 2X 7 04- Lavaggio manuale aree ingombre 2X 7 05- Lavaggio meccanico aree libere 2X 7 ARREDI (panno blu) 06- Sanificazione arredi,apparecchi,porte, infissi etc 1X 7 ZONA LAVABO (panno giallo) 07- Sanificazione lavabi, rubinetti e zone adiacenti bagni docce e pareti 3X 7 08- lavaggio e asciugatura specchi 1x 7 ZONA WC (panno Rosso) 09- sanificazione tazze wc, bidets, vuotatoi 3X 7 10- Pareti lavabili 1X 7 Ann. 1X 11- Disincrostazione lavabi, ribinetterie, tazze, WC, etc. VARIE MANUTENZIONE CORRENTE 12 Lavaggio ascensori e montacarichi 1x 7 13- trasporto rifiuti al punto di raccolta 2x 7 VETRI E PARETI LAVABILI 14- Lavaggio vetri e infissi interni 2X 1X 15- Lavaggio vetri e infissi esterni 16- Sanificazione pareti lavabili 1X SOFFITTI 17- Asportazione ragnatele 1X VARIE MANUTENZIONE PERIODICA 18- Aspirazione app. illum. Caloriferi-veneziane condizion. 1X 19- Lavaggio attrezzature supporto. 1X 20- Pulizia esterna davanzali lavaggio terrazzi e balconiI 1X , ALLEGATO ATTIVITA’ CONNESSE COMPRESE NEL SERVIZIO RACCOLTA RIFIUTI Ritiro dei rifiuti solidi urbani in tutti i punti di raccolta interni ed esterni ai vari presidi ospedalieri e strutture aziendali, trasporto ai punti di smaltimento, in conformità alle disposizioni comunali del territorio di riferimento. Pulizia a fondo (settimanale o giornaliera, se necessaria) di raccolta esterna. DISINFEZIONE, DERATTIZZAZIONE E DEBLATTIZZAZIONE 1. DISINFEZIONE Il servizio dovrà essere svolto nei locali secondo le cadenze indicate per ciascuna struttura o su specifica richiesta e mediante chiamata urgente, con l’obbligo della ditta di intervenire entro 24 ore. In sede di gara la ditta dovrà presentare un dettagliato progetto atto a descrivere come intende espletare il servizio, corredato di schede tecniche, di prodotti e materiali utilizzati. La Ditta aggiudicataria è responsabile della completa corrispondenza delle tecniche impiegate alla normativa vigente in materia. Il personale che effettua l’attività è tenuto a indossare i dispositivi di protezione individuale congrui alle attività svolte, forniti dalla ditta stessa. Il servizio in oggetto dovrà evitare ogni minimo inquinamento dei siti trattati. La Ditta appaltatrice dovrà adeguare la condotta degli interventi alle particolari e prioritarie esigenze dei servizi utilizzatori degli ambienti, provvederà inoltre a fornire al responsabile della struttura tutte le necessarie informazioni atte a favorire la collaborazione dei lavoratori e prevenire eventuali inconvenienti derivati dal trattamento stesso. Per tale motivazione si richiede l’impiego di personale specializzato, con possibilità di verificarne l’idoneità nel corso degli interventi. L’impresa dovrà presentare un dettagliato progetto di bonifica sanitaria nel quale siano inoltre dichiarati: a) b) c) d) e) f) g) 2. tipi di prodotti chimici, biologici, etc. con l’indicazione degli estremi di registrazione presso il Ministero della Sanità, che si intendono distintamente impiegare per tutte le operazioni; la loro composizione chimica e tossicità (DL 50 acuta, dermale, cronica). Le dosi medie prevedibili d’impiego per unità di superficie, tenendo conto delle diverse condizioni ambientali, di cui la ditta dovrà dimostrare buona e preventiva conoscenza. Ogni altro elemento utile alla migliore valutazione dei prodotti e della loro efficacia; Il tipo e la qualità di attrezzature da impegnare; Le misure protettive obbligatorie che si intendono adottare in favore del personale impiegato, della incolumità pubblica e della salubrità ambientale; I tempi e le modalità di esecuzione della bonifica; Eventuale indagine preventiva per la individuazione dei possibili locali che se bonificati, possano diminuire, se non eliminare, la presenza di infestanti nell’area dell’azienda. DERATTIZZAZIONE Il servizio dovrà interessare tutti i locali ospedalieri/extra, nelle aree coperte e scoperte ed in particolare: scantinati, sottotetti, cavedi, cabine elettriche, locali contenenti impianti tecnologici, intercapedini, vie fognarie ed ovunque esista l’obbligo di eliminazione totale dell’infestazione di ratti. N.2 interventi generali annui per i presidi ospedalieri. N.2 interventi generali annui per i presidi extra ospedalieri. In data da concordarsi con la Direzione Sanitaria. 3. DEBLATTIZZAZIONE N.3 interventi generali annui con le modalità di cui sopra. RIMOZIONE Dl CARCASSE DI PICCOLI ANIMALI INFESTANTI N.2 interventi annui con le modalità di cui sopra. DISINFESTAZIONE TOTALE Dl INSETTI E PULCI N.3 interventi annui con le modalità di cui sopra. RIMOZIONE DI VESPAI N.10 interventi complessivamente. MODALITA’ OPERATIVE Le modalità circa l’intervento e relativi orari saranno da concordarsi con la Direzione Sanitaria. Eventuali lavori di facchinaggio, sgombro e spostamento di materiali che si rendessero necessari, al fine di migliorare la conduzione degli interventi, sono a carico della ditta. I prodotti usati per i singoli trattamenti devono rispondere a quanto previsto dalla normativa vigente, e comunque non dovranno essere impiegati in modo da arrecare danno a persone, cose, agli impianti ed ai locali in cui verranno impiegati. Alla direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero così come ai referenti dei singoli presidi extraospedalieri dovranno, essere trasmessi i cedolini, debitamente firmati, attestanti l’avvenuto trattamento e a cui vanno allegate le schede tecniche dei prodotti utilizzati, recanti le controindicazioni/avvertenze e modalità d’uso. E’ facoltà di questa Azienda variare la tipologia degli interventi e la distribuzione dei medesimi fra i presidi ospedalieri ed extra ospedalieri. AI termine di ogni intervento effettuato la ditta aggiudicataria dovrà redigere apposita relazione scritta sul lavoro svolto, da consegnare al Servizio Economato, previa apposizione del visto da parte del responsabile del presidio. L’amministrazione potrà in ogni caso effettuare controllo sul servizio di volta in volta prestato, tramite un proprio incaricato ed alla presenza di un Rappresentante della Ditta Affidataria. Qualora le operazioni effettuate risultassero inefficaci o di parziale efficacia, la Ditta aggiudicataria dovrà provvedere ad eseguire, senza alcun onere aggiuntivo, degli altri interventi supplementari, a richiesta dell’Amministrazione, che si impegneranno a darne congruo preavviso, ove programmati, all’impresa aggiudicataria, e a provvedere ai sopralluoghi preliminari e di successivo controllo dei locali oggetto di disinfestazione. ALLEGATO N._______ PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA ASL CASERTA ELENCO ADDETTI CANTIERE ATTUALE DESCRIZIONE OPERAIO DI SECONDO LIVELLO MONTE ORARIO ANNUO NUMERO ADDETTI 321 432868,45 OPERAIO DI TERZO LIVELLO 57 113900,4 OPERAIO DI QUARTO LIVELLO 10 20462,4 388 567231,25 TOTALE Regione Campania – ASL Caserta Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta Direzione Generale Servizio Prevenzione e Protezione Tel 0823 445479 - fax 0823 445185 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ai sensi dell’art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08) AZIENDA APPALTATRICE: APPALTO: Servizio di Pulizia Ordinaria delle Strutture Sanitarie, Ospedaliere e Distrettuali, ed Amministrative dell'ASL di Caserta Durata: Triennale REVISIONE 0 1 2 ASL CASERTA APPROVAZIONE 0 1 2 BOZZA DUVRI DATA 26.02.2009 DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 1 di 50 FIRME DEI RESPONSABILI PER LA VALIDAZIONE DEI DATI CONTENUTI Per il Committente ASL Caserta Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta Direzione Generale (Legale Rappresentante) Prof. Paolo Menduni Datore di Lavoro (Direzione Sanitaria Designata) firma data firma data Per l’ Appaltatore ------ -----firma Legale Rappresentante data firma Datore di Lavoro Designato o Delegato data --------Firma Legale Rappresentante Data firma Datore di Lavoro Designato o Delegato ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ data SPP - REV. 01 Pagina 2 di 50 FIRME DEI REFERENTI PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO DEI DATI CONTENUTI Direttore Sanitario – Datore di Lavoro Designato Per il Committente Direttori Sanitari PP.OO. / Dipartimenti e Distretti Sanitari firma data firma Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ASL CE Ing. Giovanna Rotriquenz Servizio Prevenzione e Protezione ASL CE Geom. Michele Andriella data firma data firma Coordinatore Medici Competenti data firma Medico Competente data firma Servizio Ingegneria Clinica data Servizio Provveditorato- ex ASL CE1 Dott. Giuseppe Gasparin firma data firma data ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per presa vision i RR.LL.S. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ firma data firma data firma data firma data firma data firma data firma data firma data SPP - REV. 01 Pagina 3 di 50 Per l’ Appaltatore -------------firma Referente dell’appaltatore presso lA.S.L. /sede svolgimento attività data firma Referente dell’appaltatore presso lA.S.L./sede svolgimento attività data firma Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione data firma In rappresentanza degli RLS data ---Referente dell’appaltatore presso l’ lA.S.L. sede svolgimento attività Referente dell’appaltatore presso l’u lA.S.L. sede svolgimento attività Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione firma data firma data firma data firma In rappresentanza degli RLS ASL CASERTA BOZZA DUVRI data DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 4 di 50 PREMESSA Il presente documento denominato “DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI” è redatto ai sensi dell’art.26 comma 3 del D.Lgs. 81/08 che abroga l’art. 7 del D.Lgs. 626/94. L’art. 26, della D.Lgs. 81/08 titolato “Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione”, prevede che “nell’ambito dell’affidamento di un appalto, il datore di lavoro committente elabori un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare i fattori di rischio determinati dalle INTERFERENZE tra le concomitanti attività svolte nello stesso ambiente di lavoro”. Esso contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza che dovranno essere adottate dall’impresa o dal lavoratore autonomo, per ogni lavoro, al fine di eliminare le interferenze in ottemperanza all’art.26, comma 3 del D. Lgs. 81/08 ed individua le misure adottate dal committente e dall’appaltatore in fase di coordinamento, al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. Tale documento e’ allegato al contratto di appalto o d’opera dell’unità produttiva in esame. Informazioni generali in merito al contratto e ai lavori da svolgere Sede dello svolgimento dei lavori oggetto dell’appalto Tipologia dei lavori oggetto dell’appalto Periodo di attività e esecuzione dei lavori in appalto Orario di svolgimento delle lavorazioni oggetto dell’appalto7,00/21,00 Nominativi delle eventuali ditte in subappalto Data e luogo di stipulazione del contratto Note particolari: I datori di lavoro devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare: • cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro e incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; • coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. Prima dell’affidamento dei lavori si provvederà: • a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo, attraverso la verifica della conformità e compatibilità dell’iscrizione alla CCIA per l’esecuzione dei lavori/servizi/ forniture, commissionati; • a fornire, in allegato al contratto, il documento unico di valutazione dei rischi definitivo che sarà costituito dal presente documento preventivo, eventualmente modificato ed integrato ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 5 di 50 • • con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni che la ditta appaltatrice ritenga fornire sulla base della propria esperienza e a seguito di sopralluogo nelle strutture ASL CASERTA interessate dall’appalto; ad effettuare, prima dell’inizio dei lavori/servizi, la riunione di informazione, cooperazione e coordinamento per la redazione definitiva del DUVRI da sottoscriversi ai sensi dell’art.26 comma 3 dlgs 81/08. La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, per la redazione del DUVRI definitivo. I Dirigenti delle articolazioni aziendali per il tramite dei Preposti, presenti nelle strutture interessate dagli appalti affidati, verificheranno l’osservanza, da parte dell’appaltatore, dei contenuti del “documento di valutazione dei rischi redatto ai fini del coordinamento negli appalti di lavori o servizi”, oltre che l’adempimento delle misure di prevenzione e protezione in ordine alla tutela dei lavoratori dipendenti, da parte del medesimo, dai rischi lavorativi derivante dall’attività appaltata. Nel caso di carenze ed insufficienze accertate nell’organizzazione e gestione della sicurezza nell’attività appaltata il preposto impartirà le opportune prescrizioni atte a rimuovere immediatamente le situazioni di pericolo. Le pulizie devono essere effettuate quando negli uffici non sono presenti lavoratori dell’appaltatore e nei termini e con periodicità indicate nel capitolato d’appalto. ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 6 di 50 INDICE DEGLI ARGOMENTI FIRME DEI RESPONSABILI PER LA VALIDAZIONE DEI DATI CONTENUTI FIRME DEI REFERENTI PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO DEI DATI CONTENUTI PREMESSA INDICE DEGLI ARGOMENTI SEZIONE TECNICO-ANAGRAFICA ANAGRAFICA DEL COMMITTENTE ANAGRAFICA APPALTATORE ANAGRAFICA APPALTATORI DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DEL COMMITTENTE ELENCO LOCALI E AREE ESTERNE, E RELATIVA DESTINAZIONE D’USO, CEDUTI DAL COMMITTENTE ALL’APPALTATORE ELENCO ATTREZZATURE CEDUTE IN USO DAL COMMITTENTE ALL’APPALTATORE DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DELL’ APPALTATORE ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DELL’APPALTO SEZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHI CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ADOTTATI DAL COMMITTENTE CRITERI UTILIZZATI NELL’IDENTIFICAZIONE DELLE INTERFERENZE E NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA ESSE DERIVANTI CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ADOTTATI DALL’APPALTATORE ATTIVITÀ DI PULIZIA ORDINARIA DELLE STRUTTURE SANITARIE, OSPEDALIERE E DISTRETTUALI, E DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE - VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI FRA COMMITTENTE E APPALTATORE MISURE DI PREVENZIONE, PROTEZIONE E CONTROLLO DEI I RISCHI DOVUTI ALLE ATTIVITÀ INTERFERENTI SEZIONE COOPERAZIONE E COORDINAMENTO COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE SEZIONE DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO PROCEDURE DA OSSERVARE IN CASO DI INCENDIO SEZIONE DI RIFERIMENTO D.LGS.81/2008 ART. 26 D.LGS. 81/08 ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 7 di 50 2 3 5 7 8 9 10 11 13 14 15 16 17 18 19 26 27 28 35 44 45 46 47 48 49 Regione Campania – ASL Caserta Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta Direzione Generale Servizio Prevenzione e Protezione Tel/fax 0823 – 445479 – 445185 Allegati n° 0 SEZIONE TECNICO-ANAGRAFICA ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 8 di 50 ANAGRAFICA DEL COMMITTENTE RAGIONE SOCIALE COMMITTENTE Azienda Sanitaria Locale Caserta SEDE LEGALE Via Unità Italiana 28, 81100 Caserta SEDE DOVE SI DOVRANNO ESEGUIRE I LAVORI OGGETTO DELL’APPALTO POSIZIONI INAIL N° Cfr. Allegato Capitolato Speciale d’appalto POSIZIONE INPS N° POLIZZA ASSICURATIVA RCT N° POLIZZA KASKO REFERENTI DEL COMMITTENTE PRESSO L’UNITÀ LOCALE /SEDE SVOLGIMENTO ATTIVITÀ EVENTUALI ADDETTI IMPIEGATI DELLA COMMITTENTE PER L’APPALTO IN OGGETTO uomini donne p. handicap < 18 anni LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO TOTALI TOTALE GENERALE Organizzazione del sistema prevenzione LEGALE RAPPRESENTANTE Prof. Paolo Menduni DATORE DI LAVORO DELEGATO Direttori Sanitari PP.OO. / Dipartimenti e Distretti Sanitari RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ASL CASERTA: SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ASL CASERTA COORDINATORE MEDICI COMPETENTI: Ing. Giovanna Rotriquenz Geom. Michele Andriella MEDICI COMPETENTI: RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA: Sede o locale del committente per le riunioni di coordinamento in merito agli interventi di prevenzione e protezione: Via Unità Italiana, 28 – 81100 – Caserta c/o Servizio Prevenzione e Protezione ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 9 di 50 ANAGRAFICA APPALTATORE RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE NUMERO DI ISCRIZIONE ALLA C.C.I.A.A. DURC - Documento unico di regolarità contributiva ISCRIZIONE AD EVENTUALI ALBI POSIZIONE INAIL N° POSIZIONE INPS N° POLIZZA ASSICURATIVA RCO - RCT N° POLIZZA ANTINFORTUNISTICA N° REFERENTE DEL CAPOGRUPPO PRESSO L’UNITÀ LOCALE /SEDE SVOLGIMENTO ATTIVITÀ ADDETTI IMPIEGATI DEL CAPOGRUPPO PER L’APPALTO IN OGGETTO ---------------------------- uomini donne p. handicap < 18 anni LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO TOTALI TOTALE GENERALE • Elenco nominativo dei lavoratori occupati nell’appalto con specificazione della mansione e relativa matricola Nominativo mansione matricola Organizzazione del sistema prevenzione LEGALE RAPPRESENTANTE: DATORE DI LAVORO DELEGATO RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE: MEDICO COMPETENTE: RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA: ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 10 di 50 ANAGRAFICA APPALTATORI Sono vietati i subappalti di tutto o di parte del lavoro, salvo specifica comunicazione scritta al Committente e successivamente autorizzato, nelle modalità e condizioni previste dal Contratto di appalto. L’appaltatrice deve stipulare l’eventuale subappalto per iscritto, facendo assumere alla Subappaltatrice gli obblighi e gli oneri previsti per l’Appaltatrice nel presente contratto. Nonostante l’autorizzazione al subappalto da parte della Committente, l’appaltatrice resta la sola e completa responsabile del lavoro. L’Impresa Appaltatrice sarà, pertanto, tenuta a provvedere affinché le presenti norme e disposizioni contenute nel seguente documento siano portate a conoscenza anche dei subappaltatori e dagli stessi sottoscritti e rispettati. RAGIONE SOCIALE SUBAPPALTATORE SEDE LEGALE NUMERO DI ISCRIZIONE ALLA C.C.I.A.A. DURC - Documento unico di regolarità contributiva ISCRIZIONE AD EVENTUALI ALBI POSIZIONE INAIL N° POSIZIONE INPS N° POLIZZA ASSICURATIVA RCO - RCT N° POLIZZA ANTINFORTUNISTICA N° REFERENTE DEL SUBAPPALTATORE PRESSO LA SEDE DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ ADDETTI IMPIEGATI DEL SUBAPPALTATORE PER L’APPALTO IN OGGETTO uomini donne p. handicap < 18 anni LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO TOTALI TOTALE GENERALE • Elenco nominativo dei lavoratori occupati nell’appalto con specificazione della mansione e relativa matricola nominativo ASL CASERTA BOZZA DUVRI mansione DITTA: ------------------------------------ matricola SPP - REV. 01 Pagina 11 di 50 Organizzazione servizio di prevenzione e protezione LEGALE RAPPRESENTANTE: DATORE DI LAVORO DELEGATO RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE: MEDICO COMPETENTE: RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA: ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 12 di 50 DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DEL COMMITTENTE L’appalto per l’affidamento del servizio di pulizia ordinaria di tutte le strutture sanitarie, ospedaliere e distrettuali dell’ASL di Caserta. Con apposito verbale di consegna redatto congiuntamente dal Servizio Tecnico, dai Datori di Lavoro interessati e dalla ditta appaltatrice saranno individuati i locali da adibire a spogliatoio e a ripostigli per la custodia delle macchine, degli apparecchi di pulizia e dei materiali. Prima dell’inizio delle attività il SPP sarà informato per il seguito di competenza. ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Descrivere dettagliatamente la struttura del committente evidenziando caratteristiche degli impianti e attrezzature presenti. Segnalare se necessario aree ad accesso controllato o altri vincoli ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 13 di 50 ELENCO LOCALI E AREE ESTERNE, E RELATIVA DESTINAZIONE D’USO, CEDUTI DAL COMMITTENTE ALL’APPALTATORE Le parti si riservano di effettuare idonea verifica, descrizione e individuazione dei locali da cedere alla ditta appaltatrice durante i sopralluoghi di coordinamento e cooperazione DESTINAZIONE CODICE TIPO DI NOTE Unità Operativa UTILIZZO D’USO LOCALE Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Elencare i locali ceduti con relativa destinazione d’uso e/vincoli nell’uso ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 14 di 50 ELENCO ATTREZZATURE CEDUTE IN USO DAL COMMITTENTE ALL’APPALTATORE Non si prevede alcuna cessione di attrezzature. ATTREZZATURA N° INVENT. COLLOCAZIONE (se prevista + Cod. locale)) TIPO DI UTILIZZO NOTE Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo Esclusivo Promiscuo ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE • Descrivere e definire le modalità di gestione delle attrezzature evidenziandone l’eventuale uso promiscuo • Elencare le attrezzature cedute in uso in modo da identificarle inequivocabilmente. • Il campo note è riservato alle caratteristiche di sicurezza, alla documentazione disponibile sull’attrezzatura ceduta, alle misure/sistemi di protezione particolari da adottare ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 15 di 50 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DELL’ APPALTATORE Le attività da eseguire, riportate nel capitolato di appalto e nelle specifiche tecniche consegnate dal Cliente all’acquisizione della commessa, consistono in : Spolveratura e ritiro rifiuti; Spazzatura pavimenti manuale; Lavaggio manuale dei pavimenti; Lavaggio dei pavimenti con macchine lavapavimenti; Deceratura e ceratura dei pavimenti; Pulizia delle superfici verticali; Pulizia e disinfezione dei servizi igienici. ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 16 di 50 ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DELL’APPALTO La durata dell’appalto è di anni 3 a far data dall’avvio del servizio. Una descrizione maggiormente dettagliata dei servizi, oggetto del presente appalto, è riportata nel Capitolato speciale d’Appalto (e suoi allegati) e sottoscritto dall’Appaltatore per accettazione. ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Descrivere lo sviluppo dell’appalto evidenziando modalità, attrezzature, orari e quant’altro possa essere utile all’individuazione/valutazione delle interferenze L’Appaltatore deve fornire le seguenti informazioni: 1. Descrizione tipo di lavoro o servizio 2. Mezzi, macchine ed attrezzature dell’appaltatore disponibili previsti per l’esecuzione dei lavori 3. Dispositivi/attrezzature antinfortunistiche inerenti i lavori da eseguire 4. Formazione professionale dei lavoratori impegnati nell’esecuzione dei lavori/servizi 5. Informazione ai lavoratori sui rischi specifici, comunicati dal committente, presenti nei luoghi di lavoro in cui essi opereranno. 6. Sostanze e preparati pericolosi impiegati con le modalità di conservazione e manipolazione 7. Dispositivi di protezione individuale in dotazione forniti ai lavoratori (DPI) 8. Descrizione dei rischi di esposizione derivanti dalla mansione (ad agenti fisici, chimici, ecc.) 9. Media giornaliera degli operatori previsti per l’esecuzione dei lavori/servizi - numero presenti 10. Numero e tipologia degli infortuni occorsi nell’azienda appaltatrice negli ultimi tre anni 11. Procedure seguite per l’esecuzione in sicurezza dei lavori pericolosi appaltati (da allegare) ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 17 di 50 Regione Campania – ASL Caserta 1 Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta Direzione Generale Servizio Prevenzione e Protezione Tel/fax 0823 – 445479 - 445185 Allegati n° 0 SEZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHI ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 18 di 50 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ADOTTATI DAL COMMITTENTE Introduzione Il Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 prescrive che: “ Il datore di lavoro … valuta, … i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori, …. All'esito della valutazione … il datore di lavoro elabora un documento contenente: a) una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; b) l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale, conseguente alla valutazione di cui alla lettera a); c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.” Per ottemperare agli obblighi normativi il Servizio di prevenzione e protezione intende procedere alla valutazione dei rischi all’interno dell’Azienda Sanitaria secondo il metodo e con i criteri di seguito illustrati. Definizioni Prima di procedere alla descrizione dei criteri utilizzati si ritiene opportuno riportare integralmente alcune definizioni concernenti gli elementi più importanti intorno ai quali si basa il concetto di “valutazione del rischio”. Secondo la norma UNI EN 292/1991 PARTE I: Pericolo Situazione pericolosa Rischio fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Il termine pericolo è generalmente usato insieme ad altre parole che definiscono la sua origine o la natura della lesione o del danno alla salute previsti: pericolo di incendio, di elettrocuzione, di esplosione, di cesoiamento, etc... qualsiasi situazione in cui una persona è esposta ad un pericolo o a più pericoli combinazione di probabilità e di gravità di possibili lesioni o danni alla salute in una situazione pericolosa Secondo “Orientamenti CEE riguardo alla valutazione dei rischi da lavoro”: Pericolo proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (sostanza, attrezzo, metodo) avente potenzialità di causare danni Rischio probabilità che si sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione In altre parole il pericolo è un concetto deterministico; è una situazione, oggetto, sostanza, etc. che, per le sue proprietà o caratteristiche, ha la capacità di causare un danno alle persone. Il pericolo è una proprietà intrinseca (della situazione, oggetto, sostanza etc) non legata a fattori esterni. ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 19 di 50 Il rischio, invece, è un concetto probabilistico; è la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone. La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e la possibilità che essa si trasformi in un danno; in altre parole occorre che sia possibile correlare il pericolo individuato con un danno per l’integrità fisica o la salute della persona, quindi, perché si possa parlare di rischio, deve sempre esistere una sorgente di pericolo e contemporaneamente una difesa che non consenta al pericolo di trasformarsi automaticamente in danno. Dall’insieme di queste considerazioni scaturisce il concetto di valutazione dei rischi definita come: valutazione globale della probabilità e della gravità di possibili lesioni o danni alla salute in una situazione pericolosa per scegliere le adeguate misure di sicurezza” (UNI EN 292/1992). Aspetti quantitativi del rischio Dalla definizione appena citata si evince che rischio è concepito come una funzione della probabilità di accadimento di un evento che consenta al pericolo di trasformarsi in danno e della magnitudo (intensità) del danno attribuibile a tale esposizione. Secondo l’interpretazione più ricorrente in letteratura l’espressione che definisce il rischio R è: R=DxP Dove: D indica l’entità del danno prodotto (o magnitudo intesa come ampiezza/gravità del danno) e P indica la probabilità (o attesa frequenza) d’accadimento dell’evento considerato La formulazione non è priva di aspetti critici direttamente legati alla scelta e valutazione/elaborazione dei fattori che la compongono; in particolare: la quantificazione del danno D (decessi, danni fisici, danni ambientali, etc.) associabile ad una singola situazione non è sempre possibile rispetto ad un’unica e stessa scala di misura. Volendo tenere conto delle varie tipologie delle conseguenze occorrerebbe introdurre nuove variabili. Questa operazione, oltre a complicare elaborazione dei dati, introduce anch’essa elementi di soggettività, relativi alla scelta di assegnare un peso ai singoli elementi del danno qualora si debbano comparare rischi associati a scelte diverse. l’incertezza con cui è possibile misurare il parametro probabilità P (e quindi conseguenza) è trascurata nella formulazione di R. Infatti, il termine probabilità può prestarsi a diverse definizioni: • la probabilità esprime un grado di fiducia del soggetto nel verificarsi dell’evento. Pertanto il termine P è funzione delle conoscenze possedute e può variare in funzione dell’acquisizione di nuove informazioni; • la probabilità esprime la stima di un parametro intrinseco ed allora necessita di essere integrata con elementi che caratterizzano l’incertezza quali: distribuzione di probabilità, limiti di confidenza, etc., complicando ulteriormente l’elaborazione dei dati. ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 20 di 50 Indipendentemente da ciò dall’espressione sopra riportata si possono in ogni caso dedurre alcune importanti considerazioni: • la prima riguarda la grandezza R che, dipendendo dal prodotto di due fattori, potrà assumere valore zero solo se uno dei due fattori sarà uguale a zero, vale a dire se non esiste la probabilità di accadimento dell’evento lesivo (non esiste il pericolo) oppure, pur in presenza dell’evento indesiderato, non può verificarsi il danno (non c’è esposizione). • la seconda considerazione (conseguente alla prima) è che gli interventi preventivi (volti cioè alla riduzione della probabilità di accadimento dell’evento lesivo) o protettivi (per la riduzione del danno) attuati possono ridurre il rischio ma non eliminarlo mantenendo, quindi, in essere un cosiddetto rischio residuo. I criteri di valutazione Non vi sono norme fisse riguardo alle modalità di realizzazione delle valutazioni dei rischi, anche se si deve in ogni caso tener conto di due principi fondamentali nella fase preparatoria, e cioè: strutturare la valutazione nel senso di garantire che si tiene conto di tutti i rischi e i pericoli degni di nota (p. es. non trascurare i compiti che possono aver luogo nelle ore di lavoro «normali», né le attività secondarie); una volta identificato un determinato rischio, iniziarne la valutazione dai principi fondamentali, studiando la possibilità di eliminarlo in base all’esistenza o meno di un principio di causalità. Gli orientamenti relativi alla valutazione dei rischi sul lavoro, di cui ci si serve di norma (nella UE), si basano sui seguenti aspetti: • osservazione dell’ambiente di lavoro (p. es. vie di accesso, condizioni dei pavimenti, sicurezza dei macchinari, fumi e polveri, temperatura, illuminazione, rumore ecc.); • identificazione dei compiti eseguiti sul posto di lavoro (per definire tutti i compiti, in modo da inserirli nella valutazione dei rischi); • esame dei compiti eseguiti sul posto di lavoro (valutazione dei rischi derivanti dalle singole mansioni); • osservazione del lavoro in corso di esecuzione (le procedure sono rispettate, oppure comportano altri rischi); • esame dei modelli di lavoro (per valutare l’esposizione ai rischi); • esame dei fattori esterni che possono avere effetti sul posto di lavoro (p. es. aspetti climatici per i lavoratori all’esterno); • rassegna dei fattori psicologici, sociali e fisici che possono contribuire a creare stress sul lavoro e studio del modo in cui essi interagiscono fra di loro e con altri fattori nell’ organizzazione e nell’ambiente di lavoro; • esame dell’organizzazione destinata a mantenere condizioni soddisfacenti di lavoro, tra cui le misure di salvaguardia (p.es. assicurarsi che siano in atto i sistemi opportuni di valutazione dei rischi derivanti dall’impiego di un nuovo impianto, di nuovi materiali o prodotti ecc., in modo da aggiornare le informazioni sui rischi). ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 21 di 50 Le osservazioni effettuate devono essere necessariamente e in seguito confrontate con i criteri stabiliti per garantire la sicurezza e la salute in base a: • norme legislative • norme e orientamenti diffusi, es. norme tecniche nazionali, codici di buona pratica, livelli di esposizione professionale, norme delle associazioni professionali, orientamenti dei fabbricanti ecc. • principi gerarchici della prevenzione dei rischi • applicazione provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali (p. es. controllare l’esposizione ai fumi mediante un impianto di ventilazione dei locali, piuttosto che attraverso l’impiego di respiratori personali) • adeguamento al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo dell’informazione • cercare di garantire il miglioramento del livello di protezione. Questi criteri sono riassunti nella tabella 1. Tabella 1: Criteri da applicare alla valutazione dei rischi Norme legislative Norme e orientamenti pubblicati, es. norme tecniche nazionali, codici di buona pratica, livelli di esposizione professionale, norme delle associazioni professionali, orientamenti dei fabbricanti ecc. Principi gerarchici della prevenzione dei rischi Evitare i rischi Sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno Combattere i rischi alla fonte Applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali (p. es. controllare l’esposizione ai fumi mediante un impianto di ventilazione dei locali, piuttosto che attraverso l’impiego di respiratori personali) Adeguarsi al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo dell’informazione Cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione Esaminando attentamente la tabella si nota che, non a caso, il primo criterio da osservare consiste nel confronto e relativo esame, delle attività e dell’ambiente di lavoro, con le norme legislative; questa è una fase non eliminabile, doverosa e fortemente propedeutica a quello che può essere individuato come il “core” della valutazione dei rischi. In altre parole la rispondenza a precetti legislativi è condizione essenziale e ineliminabile per la gestione di un’attività di lavoro e del suo ambiente di svolgimento. In tutti gli altri casi invece, i criteri (e di conseguenza il processo di valutazione) possono essere individuati e costruiti autonomamente riferendosi alla letteratura scientifica ed all’esperienza disponibili. Alcuni dei criteri (o metodi) più diffusi, come le “Checklist”, si basano essenzialmente sugli insegnamenti acquisiti in passato e sull’aderenza delle situazioni agli standard di buona tecnica; ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 22 di 50 queste presentano in ogni caso, delle forti limitazioni come la totale inapplicabilità a tecnologie nuove o a situazioni non espressamente previste. Altre metodologie, di recente concezione, si basano invece, su schemi analitici complessi ed altamente strutturati, permettendo una valutazione preventiva dei rischi. La grande limitazione posta da questi metodi consiste sia nelle ampie risorse che richiedono (in termini economici e umani) che nella difficile applicabilità a luoghi di lavoro ed attività che non contemplino la gestione di impianti di processo. Pertanto, per determinare la magnitudo (livello, entità, peso ecc.) del rischio, riteniamo utile prospettare l’adozione di due distinte modalità di valutazione/calcolo, una per l’osservazione dell’ambiente di lavoro e l’altra per l’identificazione e l’esame dei compiti eseguiti, fra loro però compatibili. Questa esigenza nasce dalla necessità pratica di esaminare correttamente e quindi descrivere in modo comprensibile (e congruente) quelli che possono essere definiti i due principali elementi soggetti al processo di valutazione dei rischi (attività e ambiente e relativa compatibilità). Sono quindi individuate due scale di valutazione di cui: una per riferire i livelli di rischio cui i singoli lavoratori sono costantemente esposti. l’altra per indicare una serie d’interventi tecnici, organizzativi e/o comportamentali, (tesi alla riduzione dei livelli di rischio, da attuare sulla base di una scansione temporale organizzata per priorità (gravità) del rischio) detta indice di priorità. I livelli di rischio e l’indice di priorità Per quanto attiene alla valutazione del rischio per la parte concernente le attività si è ritenuto opportuno suddividere la magnitudo in quattro categorie così definite: • bassa - ci si trova in presenza di un pericolo ma l’eventuale danno è poco probabile e, in generale, le condizioni lavorative sono da considerarsi sotto controllo cioè accettabili; • medio-bassa - l’esposizione al pericolo è più evidente e la probabilità di danno maggiore; diventa quindi necessario, laddove possibile, la ricerca di strumenti (tecnici, organizzativi e/o comportamentali) per la sua riduzione; • medio-alta - le misure di riduzione del rischio devono essere rigorosamente applicate e monitorate • alta - è possibile prevedere, se del caso, anche una sospensione dell’attività così come è stata rilevata. Naturalmente si pone il problema di determinare la soglia sotto alla quale non è possibile attribuire una magnitudo al rischio, vale a dire quei casi in cui il rischio è così basso da poterlo considerare nullo; riteniamo che i rischi (di qualunque natura) legati ad eventi accidentali non prevedibili possano rientrare in questa categoria. L’operazione è necessaria per non introdurre elementi di confondimento nella scala di distribuzione del rischio che conserva, in ogni caso, una spiccata caratteristica di relatività. Nella valutazione degli ambienti di lavoro e delle attrezzature in generale si ritiene di poter mantenere il metodo già utilizzato in passato (ed ampiamente sperimentato) che prevede l’impiego di due tabelle (probabilità e gravità del danno) e della relazione R = P x D = Ip (dove Ip sta per indice di priorità) ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 23 di 50 per determinare l’indice di priorità e di conseguenza la priorità di intervento. Per la determinazione di tale indice si è deciso di utilizzare una metodologia di tipo deduttivo riconducibile ad una versione semplificata del metodo della Safety Review. La Safety Review (in origine messa a punto per l’analisi di impianti complessi) consiste essenzialmente in una completa ispezione della struttura e nel controllo degli aspetti tecnici e/o operativi di un ambiente, impianto o attrezzatura sotto l’aspetto della sicurezza; è eseguita da un gruppo di esperti in chiave di brainstorming e comprende generalmente una serie di interviste rivolte al personale utilizzatore o presente all’interno dei locali come lavoratori, coordinatori ed altri a seconda del tipo di organizzazione. Ha il vantaggio di essere molto efficace nell’impiego dell’esperienza, in quanto, basandosi sul contributo di più persone nell’ambito della stessa situazione, dà la possibilità di ottenere un controllo particolareggiato sotto vari punti di vista; purtroppo non è sempre garante né di completezza né di sistematicità in quanto fortemente legato, per l’applicazione, all’esperienza e conoscenza di procedure, di norme tecniche e legislative e di modelli di sicurezza del team di lavoro. Il metodo, il più delle volte, per superare le difficoltà introdotte dall’assenza di completezza o esperienza/conoscenza di particolari ambiti è applicato utilizzando specifiche check list. Fermo restando l’applicazione del principio fondamentale (presenza di esperti e contemporanea applicazione del brainstorming) su cui si basa la Safety Review, sono stati introdotti indicatori (riportati in seguito) finalizzati, più che a fornire indicazioni quali-quantitative del danno o della probabilità di evento (che resterebbe per molti versi opinabile), ad individuare, in modo per quanto possibile oggettivo un indice di priorità (valutazione) delle soluzioni correttive necessarie. Scala della gravità del danno (D) valore livello criterio 4 Gravissimo 3 Grave 2 Medio infortunio o episodio di esposizione acuta con invalidità totale esposizione ad agenti cancerogeni infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale esposizione cronica a sostanze tossiche infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile esposizione cronica a sostanze nocive 1 Lieve infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile esposizione cronica a sostanze irritanti Scala delle probabilità (P) valore livello 4 Molto probabile 3 Probabile ASL CASERTA BOZZA DUVRI Criterio esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata, nella stessa azienda o in azienda simile o in situazioni operative simili il verificarsi del danno conseguente alla mancanza rilevata non susciterebbe alcun stupore esposizione a livelli superiori al TLV la mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto è noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa esposizione a livelli compresi fra 0.3 e 1 volta il TLV DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 24 di 50 la mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi sono noti rarissimi episodi già verificatisi Poco probabile il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una grande sorpresa esposizione a livelli compresi fra 0,1 e 0,3 volte il TLV la mancanza rilevata può provocare un danno solo per la concomitanza di più eventi indipendenti e poco probabili non sono noti episodi già verificatisi Improbabile il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe incredulità esposizione a livelli inferiori a 0.1 volte il TLV 2 1 Indice di Priorità (IP) = Valutazione Comparazione indice di priorità e livello di rischio Valutazione IP > 9 4* ≤ IP ≤ 9 2 < IP ≤ 4* 1 < IP ≤ 2 IP = 1 (IP = P x D) Priorità alta medio-alta medio-bassa bassa Non considerabile * L’incertezza della valutazione sul valore 4 deriva da come è stata strutturata la tabella sulla “Scala della gravità del danno (D)”. Quando IP assume il valore 4 per un danno individuato gravissimo (4) è comunque opportuno definire la priorità come medio-alta anche in presenza di un livello di probabilità pari ad improbabile (1). E’ infatti opportuno porre una maggiore attenzione a tutte quelle situazioni che pur avendo una trascurabile possibilità di accadimento sono capaci comunque di sviluppare conseguenze irreversibili. Identificazione e programmazione delle misure di prevenzione o azioni correttive A seguito della valutazione dei rischi, è necessario determinare le misure di prevenzione e protezione da adottare. Pertanto è necessario adottare le ulteriori misure di prevenzione e protezione necessarie per la eliminazione (ove possibile) o la riduzione dei rischi privilegiando, nell'ordine: le misure di prevenzione, le misure di protezione collettiva e, infine, le misure di protezione individuale L’applicazione delle misure può essere pianificata sulla base del livello di rischio rilevato. La tabella che segue fornisce indicazioni di massima (da non interpretare come uno schema rigido) circa le misure da adottare in funzione dei livelli di rischio. Priorità Misure alta Identificare e porre in atto misure provvisorie immediate per prevenire o controllare l'esposizione ai rischi Attuare misure immediate di prevenzione e protezione dai rischi. medio-alta Predisporre misure di miglioramento ai fini della riduzione del livello di esposizione al rischio. ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 25 di 50 Nel caso di valutazione del rischio con 3 ≤ D Prendere in considerazione misure di miglioramento ai fini della riduzione del medio-bassa livello di rischio. Nel caso di valutazione del rischio che presenti D = 4 Attuare misure immediate di prevenzione e protezione dai rischi. bassa Non sono strettamente necessarie misure di prevenzione e protezione (quelle in atto si possono ritenere sufficienti) CRITERI UTILIZZATI NELL’IDENTIFICAZIONE DELLE INTERFERENZE E NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA ESSE DERIVANTI La valutazione dei rischi da interferenza, di carattere generale, è stata effettuata esaminando i possibili rischi legati ai seguenti aspetti: • sovrapposizione di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi; • fattori di rischio introdotti nel luogo di lavoro del committente dall’attività dell’appaltatore; • fattori di rischio esistenti nel luogo di lavoro del committente dove deve operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dello stesso; • fattori di rischio derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente che comportino rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata. La valutazione completa dei rischi interferenti sarà effettuata in sede di riunione di informazione cooperazione e coordinamento con la ditta o il lavoratore autonomo incaricato dell’appalto. ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 26 di 50 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ADOTTATI DALL’APPALTATORE ASL CASERTA BOZZA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 27 di 50 ATTIVITÀ DI PULIZIA ORDINARIA DELLE STRUTTURE SANITARIE, OSPEDALIERE E DISTRETTUALI, E DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE - VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI FRA COMMITTENTE E APPALTATORE Al fine di agevolare la definizione dei pericoli e quindi la valutazione dei rischi si è ritenuto opportuno accorpare l’attività svolta dall’appaltatore in aree omogenee nelle quali l’esposizione al rischio può essere ritenuta simile o comunque comparabile. ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Esplicitare dettagliatamente le aree, sezioni, reparti, ecc. nei quali si può suddividere l’attività del Committente in modo da selezionare/evidenziare quelle interferenti con l’attività dell’Appaltatore. Nelle tabelle che seguono sono elencati alcuni possibili rischi, suddivisi per tipologia, che possono essere riferiti sia al Committente sia all’Appaltatore. Per ogni rischio, se presente, devono essere individuati: • la collocazione (area/luogo/zona), • il livello (basso, medio-basso, medio-alto, alto) • le azioni preventive e/o correttive (misure di prevenzione) per abbassarne il livello o per operarne il controllo a carico sia del Committente che dell’Appaltatore • le azioni preventive e/o correttive (misure di prevenzione) complessive risultanti dalla sommatoria delle rispettive azioni precedenti • i tempi di attuazione delle misure di prevenzione • il responsabile dell’attuazione delle misure (sia per il Committente che per l’Appaltatore), per il Committente, al fine di avere un controllo preciso dell’attuazione (ovviamente nelle organizzazioni molto complesse) è possibile riferirsi ai soggetti individuati nella pagina relativa ai “referenti per la gestione ed il controllo……………” • a chi va imputato il costo finale dell’azione. Infine la tabella presenta una legenda a cui è possibile far riferimento quando il rischio non è presente oppure la sua valutazione assume un valore Ip = 1 (cioè improbabile). Ovviamente è necessario compilare più gruppi di tabelle ognuna per ogni attività dell’Appaltatore (se queste molto differenti fra loro). La valutazione dei rischi da interferenza successiva tiene conto delle possibili interferenze nelle varie fasi del processo lavorativo che riguarda il servizio oggetto dell’appalto. ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 28 di 50 Attività di Pulizia Ordinaria delle Strutture Sanitarie, Ospedaliere e Distrettuali, e delle Strutture Amministrative (cfr. Aree a Basso, a Medio e ad Alto Rischio nel Capitolato Speciale) dell'ASL di Caserta COMMITTENTE PERICOLO RILEVATO AREA/LUOGO/ZONA APPALTATORE LIVELLO DI AZIONI PREVENTIVE RISCHIO E/O CORRETTIVE AREA/LUOGO/ZONA LIVELLO AZIONI PREVENTIVE E/O DI RISCHIO CORRETTIVE AZIONI PREVENTIVE E/O TEMPO RESPONSABILE CORRETTIVE COMPLESSIVE ATTUAZIONE AZIONE COSTO AZIONE COMM. APPALT. AGENTI BIOLOGICI Gli operatori dell’appaltatore devono comunque effettuare tutte le loro attività utilizzando Procedure e DPI previsti nel DVR Procedure Esposizione a R.B. Informazione Aree a Medio ed Alto Rischio inalazione e/o aerosol Intrinseco nell’attività e negli ambienti sanitari contatto cute/mucose puntura/taglio Non applicabile Gli operatori dell’appaltatore operanti in aree a medio-alto rischio devono anche essere sottoposti a Sorveglianza Sanitaria e ricevere la Formazione specifica Qualora accada un infortunio di tipo biologico, gli operatori coinvolti devono seguire le misure per il rischio biologico previste dal committente nel capitolo specifico Gli operatori dell’appaltatore devono comunque effettuare tutte le loro attività utilizzando Procedure e DPI previsti nel DVR Gli operatori dell’appaltatore operanti in aree a medio-alto rischio devono anche essere sottoposti a Sorveglianza Sanitaria e ricevere la Formazione specifica Per il Committente: Dirigente, Preposto, SPP Misura preventiva Per l’Appaltatore: Datore di Lavoro SI Per il Committente: Dirigente/Preposto Qualora accada un infortunio di tipo biologico, gli operatori coinvolti devono seguire le misure per il rischio biologico previste dal committente nel capitolo specifico Misura in opera Formazione del Personale Informazione e Formazione del Personale Misura preventiva Procedura di Accesso ai Locali Procedura di Accesso ai Locali Segnalare con apposita segnaletica il pericolo di scivolamento durante il lavaggio dei pavimenti Segnalare con apposita segnaletica il pericolo di scivolamento Utilizzare prodotti antiscivolo Svolgere l’attività in orari di minore frequenza di persone Per l’Appaltatore: il Capocantiere ASPETTI IGIENICO SANITARI intrusione animali odori sgradevoli ridotta dotazione di locali e/o attrezzature Non Applicabile. Il Committente e l’Appaltatore si riservano di rivalutare tali condizioni scarsa pulizia locali non idonei soffitti e pareti con tracce di umidità AMBIENTI POSTI DI LAVORO PASSAGGIO accumulo materiali caduta oggetti caduta persone Non Applicabile. Il Committente e l’Appaltatore si riservano di rivalutare tali condizioni Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio Basso Basso Informazione del Personale Pianificare la Manutenzione e prevedere l’adeguamento in casi specifici Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio Basso Mediobasso Utilizzare prodotti antiscivolo Svolgere l’attività in orari di minore frequenza di persone investimento da automezzi, carrelli o altre attrezzature Limitatamente ai percorsi di transito esterni Mediobasso Informazione del Personale Installazione di segnaletica adeguata ASL CASERTA Limitatamente ai percorsi di transito esterni DUVRI Mediobasso Formazione del Personale Osservanza delle indicazioni del Committente DITTA: ------------------------------------ Informazione e Formazione del Personale Installazione di segnaletica adeguata Osservanza delle indicazioni del Committente SPP - REV. 01 Pagina 29 di 50 Per il Committente: Misure preventive, prevista nell’appalto ed in opera Dirigente/Preposto Servizio Manutentivo SI Per l’Appaltatore: il Capocantiere Per il Committente: Misure preventive ed in opera Dirigente/Preposto Per l’Appaltatore: il Datore di Lavoro ed il Capocantiere SI PERICOLO RILEVATO COMMITTENTE APPALTATORE LIVELLO DI AZIONI PREVENTIVE RISCHIO E/O CORRETTIVE AREA/LUOGO/ZONA AREA/LUOGO/ZONA LIVELLO AZIONI PREVENTIVE E/O DI RISCHIO CORRETTIVE AZIONI PREVENTIVE E/O TEMPO RESPONSABILE CORRETTIVE COMPLESSIVE ATTUAZIONE AZIONE COSTO AZIONE COMM. APPALT. AMBIENTI POSTI DI LAVORO PASSAGGIO ostacoli fissi Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio superfici vetrate ed infissi Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio spazio di lavoro Basso Basso Sono segnalate le superfici vetrate interne Informazione del Personale Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio durante la pulizia di vetrate delimitare l’area sottostante ed Medio-Basso Medio-Basso Utilizzare procedure, dpi del DVR ed attrezzature conformi alla normativa Durante l’attività di pulizia arredi, etc. procedure di sicurezza e Formazione del Personale Sono segnalate le superfici vetrate interne Delimitare l’area sottostante Per il Committente: Dirigente/Preposto Misura in opera Utilizzare procedure, dpi del DVR ed attrezzature conformi alla normativa Per l’Appaltatore: il Datore di Lavoro ed il Capocantiere SI Per il Committente: Informazione e Formazione del Personale Procedure di sicurezza Misura preventiva Dirigente/Preposto Per l’Appaltatore: il Datore di Lavoro ed il Capocantiere SI ILLUMINAZIONE artificiale naturale NON APPLICABILE ERGONOMIA E VIDEOTERMINALI ergonomia attrezzature e/o arredi errata postura NON APPLICABILE errata collocazione MICROCLIMA correnti d'aria disagio termico ricambio d'aria Per il Committente: Aree a Basse, Medio ed Alto Rischio Basso Informazione del Personale Manutenzione Impianti NON CONSIDERABILE Formazione del Personale Informazione e Formazione del Personale Manutenzione Impianti Dirigente/Preposto Misura preventiva umidità relativa Servizio Manutentivo SI Per l’Appaltatore: il Datore di Lavoro ed il Capocantiere RADIAZIONI microonde radio frequenze radiazioni laser NON APPLICABILE radiazioni u.v. Gli operatori dell’appaltatore non possono svolgere la loro attività se gli impianti o le macchine sono in funzione Procedura di Accesso ai Locali NON APPLICABILE Informazione del Personale Procedura di Accesso ai Locali Informazione del Personale Per il Committente: Misura preventiva ed in opera Dirigente/Preposto SI Per l’Appaltatore: il Capocantiere RUMORE E VIBRAZIONI rumore vibrazioni NON APPLICABILE NON CONSIDERABILE ASL CASERTA DUVRI Attrezzature a norma Attrezzature a norma Manutenzione e verifica periodica attrezzature Manutenzione e verifica periodica attrezzature DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 30 di 50 Misura preventiva Per l’Appaltatore: il Datore di Lavoro ed il Capocantiere SI COMMITTENTE PERICOLO RILEVATO APPALTATORE LIVELLO DI AZIONI PREVENTIVE RISCHIO E/O CORRETTIVE AREA/LUOGO/ZONA AREA/LUOGO/ZONA LIVELLO AZIONI PREVENTIVE E/O DI RISCHIO CORRETTIVE AZIONI PREVENTIVE E/O TEMPO RESPONSABILE CORRETTIVE COMPLESSIVE ATTUAZIONE AZIONE COSTO AZIONE COMM. APPALT. SOSTANZE CANCEROGENE Per il Committente: inalazione NON CONSIDERABILE Qualora accada un infortunio, gli operatori coinvolti devono seguire le misure per il rischio previste dal committente nel capitolo specifico Gli operatori dell’appaltatore devono comunque effettuare tutte le loro attività utilizzando Procedure e DPI previsti nel DVR NON APPLICABILE contatto cute/mucose Gli operatori dell’appaltatore devono comunque effettuare tutte le loro attività utilizzando Procedure e DPI previsti nel DVR Qualora accada un infortunio, gli operatori coinvolti devono seguire le misure per il rischio previste dal committente nel capitolo specifico Misura preventiva Dirigente, Preposto, SPP Per l’Appaltatore: Datore di Lavoro Per il Committente: SI Dirigente/Preposto Misura in opera Per l’Appaltatore: il Capocantiere deposito trasporto NON APPLICABILE movimentazione SOSTANZE CHIMICHE e SOSTANZE PERICOLOSE Basso Procedure inalazione Informazione Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Aree a Medio ed Alto Rischio Effettuare le attività secondo procedure di sicurezza: Areare i locali dopo le attività di pulizia, non miscelare prodotti diversi o travasarli in contenitori senza etichetta, etc. Utilizzare prodotti conformi al capitolato Utilizzare prodotti conformi al capitolato Corredare ogni prodotto della scheda di sicurezza o a 16 punti (DM 7.09.2002) Gli operatori dell’appaltatore devono comunque effettuare tutte le loro attività utilizzando Procedure e DPI previsti nel DVR Gli operatori dell’appaltatore devono anche ricevere la Formazione specifica Gli operatori dell’appaltatore devono comunque effettuare tutte le loro attività utilizzando Procedure e DPI previsti nel DVR Gli operatori dell’appaltatore devono anche ricevere la Formazione specifica Qualora accada un infortunio, gli operatori coinvolti devono seguire le misure per il rischio previste dal committente nel capitolo specifico deposito trasporto NON APPLICABILE movimentazione ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ Per il Committente: Dirigente, Preposto, SPP Smaltire i prodotti ed i contenitori secondo legge Smaltire i prodotti ed i contenitori secondo legge Corredare ogni prodotto della scheda di sicurezza o a 16 punti (DM 7.09.2002) Qualora accada un infortunio, gli operatori coinvolti devono seguire le misure per il rischio previste dal committente nel capitolo specifico contatto cute/mucose Effettuare le attività secondo procedure di sicurezza: Areare i locali dopo le attività di pulizia, non miscelare prodotti diversi o travasarli in contenitori senza etichetta, etc. SPP - REV. 01 Pagina 31 di 50 Misure preventive ed in opera SI Per l’Appaltatore: Datore di Lavoro ed il Capocantiere COMMITTENTE PERICOLO RILEVATO AREA/LUOGO/ZONA APPALTATORE LIVELLO DI AZIONI PREVENTIVE RISCHIO E/O CORRETTIVE AREA/LUOGO/ZONA LIVELLO AZIONI PREVENTIVE E/O DI RISCHIO CORRETTIVE AZIONI PREVENTIVE E/O TEMPO RESPONSABILE CORRETTIVE COMPLESSIVE ATTUAZIONE AZIONE COSTO AZIONE COMM. APPALT. MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI Per il Committente: Basso Procedure inalazione Informazione Aree a Alto Rischio Aree a Alto Rischio Specifico Qualora accada un infortunio, gli operatori coinvolti devono seguire le misure per il rischio previste dal committente nel capitolo specifico contatto cute/mucose Gli operatori dell’appaltatore devono comunque effettuare tutte le loro attività utilizzando Procedure e DPI previsti nel DVR Gli operatori dell’appaltatore devono anche ricevere la Formazione specifica Dirigente, Preposto, SPP Gli operatori dell’appaltatore devono anche ricevere la Formazione specifica Qualora accada un infortunio, gli operatori coinvolti devono seguire le misure per il rischio previste dal committente nel capitolo specifico Misure preventive ed in opera SI Per l’Appaltatore: Datore di Lavoro ed il Capocantiere deposito trasporto NON APPLICABILE movimentazione ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO procedure assenti o inadeguate NON APPLICABILE carico di lavoro informazione assente o inadeguata NON APPLICABILE NON CONSIDERABILE addestramento assente o inadeguato formazione del personale formazione del personale osservanza delle esigenze della committenza osservanza delle esigenze della committenza Misura preventive ed in opera Per l’Appaltatore: Datore di Lavoro ed il Capocantiere SI MEZZI E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE inadeguatezza Il committente e l’appaltatore individuano congiuntamente i DPI necessari all’attività dell’appaltatore mancato utilizzo NON APPLICABILE NON APPLICABILE non forniti Per il Committente SPP, Dirigente e Preposto Misura in opera Per l’Appaltatore: SI Datore di Lavoro, SPP ed il Capocantiere INCENDI E/O ESPLOSIONI deposito materiali sostanze, preparati e attrezzature mezzi d'estinzione vie di fuga Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Procedure Informazione Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio formazione del personale procedure osservanza delle procedure della committenza informazione non introdurre fattori di rischio e non porre ostacoli sulle vie di esodo esplosione innesco d'incendio formazione del personale osservanza delle procedure della committenza non introdurre fattori di rischio e non porre ostacoli sulle vie di esodo compartimentazione ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 32 di 50 Misura preventiva e misura in opera Per il Committente SPP, Dirigente e Preposto Per l’Appaltatore: Datore di Lavoro, SPP ed il Capocantiere SI COMMITTENTE PERICOLO RILEVATO AREA/LUOGO/ZONA APPALTATORE LIVELLO DI AZIONI PREVENTIVE RISCHIO E/O CORRETTIVE AREA/LUOGO/ZONA LIVELLO AZIONI PREVENTIVE E/O DI RISCHIO CORRETTIVE AZIONI PREVENTIVE E/O TEMPO RESPONSABILE CORRETTIVE COMPLESSIVE ATTUAZIONE AZIONE COSTO AZIONE COMM. APPALT. MACCHINE / ATTREZZATURE Ed IMPIANTI difficoltà manutenzione o controllo Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio parti pericolose accessibili ** proiezione materiali MEDIO Pianificare la Manutenzione e prevedere l’adeguamento in casi specifici Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Procedura di Accesso ai Locali e di Utilizzo di Attrezzature Impianti Pianificare la Manutenzione e prevedere l’adeguamento in casi specifici Non sovraccaricare gli impianti Procedura di Accesso ai Locali e di Utilizzo di Attrezzature Impianti Non manomettere sistemi di sicurezza Non sovraccaricare gli impianti Attenersi alle Misure previste per rischio elettrico Attenersi alle Misure previste per rischio elettrico L’appaltatore utilizza adeguata segnaletica durante le attività che espongono a rischi operatori dell’ASL di CASERTA, pazienti, visitatori. L’appaltatore utilizza adeguata segnaletica durante le attività che espongono a rischi operatori dell’ASL di CASERTA, pazienti, visitatori. misura in opera Non applicabile Installazione di segnaletica adeguata Misura preventiva L’appaltatore utilizza adeguata segnaletica durante le attività che espongono a rischi operatori dell’ASL di CASERTA, pazienti, visitatori. L’appaltatore utilizza adeguata segnaletica durante le attività che espongono a rischi operatori dell’ASL di CASERTA, pazienti, visitatori. misura in opera Per il Committente: Misura preventiva e misura in opera Non manomettere sistemi di sicurezza Dirigente/Preposto Servizio Manutentivo SI Per l’Appaltatore: il Capocantiere NON APPLICABILE MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI spostamento sollevamento NON APPLICABILE trascinamento SEGNALETICA segnaletica di sicurezza segnaletica antincendio/percorso Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Installazione di segnaletica adeguata Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio segnaletica informativa ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 33 di 50 si si COMMITTENTE PERICOLO RILEVATO AREA/LUOGO/ZONA APPALTATORE LIVELLO DI AZIONI PREVENTIVE RISCHIO E/O CORRETTIVE AREA/LUOGO/ZONA LIVELLO AZIONI PREVENTIVE E/O DI RISCHIO CORRETTIVE AZIONI PREVENTIVE E/O TEMPO RESPONSABILE CORRETTIVE COMPLESSIVE ATTUAZIONE AZIONE ALTRI RISCHI Locali a Rischio Specifico Presenza di appalti di lavori edili Presenza di lavoratori autonomi o di altre ditte Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Alto Divieto di accesso senza autorizzazione Coordinamento Alto Informazione Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Procedura di accesso Medio Alto Effettuazione dell’attività in presenza di personale addetto Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Medio-Alto Informazione Effettuazione dell’attività in presenza di personale addetto misura in opera Dirigente/Preposto Per l’Appaltatore: il Capocantiere Per il Committente: Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Coordinamento Coordinamento Informazione Informazione Adempimenti specifici del caso Coordinamento Per il Committente: Procedura di accesso Adempimenti specifici del caso Misura preventiva e misura in opera Dirigente/Preposto Servizio Manutentivo Per l’Appaltatore: il Capocantiere Per il Committente: Aree a Basso, Medio ed Alto Rischio Coordinamento Coordinamento Informazione Informazione Adempimenti specifici del caso Adempimenti specifici del caso Misura preventiva e misura in opera Dirigente/Preposto Servizio Manutentivo Per l’Appaltatore: il Capocantiere NOTE E LEGENDA Non applicabile – La valutazione del rischio e quindi delle conseguenti azioni correttive si intendono non applicabili quando gli operatori dell’appaltatore non sono interessati dal rischio Non considerabile – Si tratta di condizioni di rischio, valutabili molto basse (Ip = 1) e quindi trascurabili, normalmente riscontrabili nelle normali condizioni di vita e di lavoro ** Parti pericolose accessibili - Rientrano in questa definizione l’insieme di tutte le parti elettriche, meccaniche presenti su attrezzature, macchine e impianti che possono costituire pericolo (es. elettrocuzione, ustioni, ecc.) ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 34 di 50 COSTO AZIONE COMM. APPALT. MISURE DI PREVENZIONE, PROTEZIONE E CONTROLLO DEI I RISCHI DOVUTI ALLE ATTIVITÀ INTERFERENTI Rischio biologico e infettivo Il D.Lgs. 81/08 definisce agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono: puntura, taglio, contatto con mucose (congiuntive, bocca) o cutaneo, abrasione con superfici, oggetti, macchine/attrezzature o sue parti. Comportamenti generali e precauzioni (procedure, misure o cautele) • Avvertire Dirigenti o Preposti dei luoghi di lavoro del proprio accesso, per gli interventi lavorativi definiti nell’appalto ed i relativi rischi evidenziati. . • Indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di osservare procedure particolari per l’accesso. • Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto o servizio. • Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con luoghi, attività, persone non previste al fine di non costituire pericolo o intralcio. Particolare attenzione andrà posta nella esecuzione delle istruzioni relativamente alla prevenzione incendi, (fare riferimento alla sezione specifica nel documento). • Applicare le norme igieniche evitando di: portarsi le mani alla bocca o agli occhi, mangiare, fumare. Lavarsi le mani dopo aver eseguito il lavoro, coprire con cerotti o medicazioni apposite eventuali graffi o lesioni cutanee. • Non toccare i contenitori sanitari (infetti o potenzialmente tali). • Attivare le procedure di primo soccorso. • Attivare la procedura per la gestione degli infortuni come da delibera n. 549 del 22/08/2005 per il personale ASL e le procedure di legge per il personale delle ditte appaltatrici Note particolari relative a incidenti comportanti contaminazione: In ogni caso: • avvisare immediatamente il proprio responsabile ed il responsabile o referente locale, quindi rilavare dettagliatamente: luogo dove è avvenuto l’incidente e le modalità di accadimento, in caso di puntura o taglio durante l’attività connessa alla gestione dei rifiuti evidenziare anche l’Unità Operativa, il punto di accumulo (codice locale) e la tipologia del materiale appartenente all’oggetto causa dell’infortunio. • • • • Inoltrare i dati raccolti al proprio RSPP, al RSPP e Direzione Sanitaria del Committente in caso di puntura o taglio aumentare il sanguinamento della lesione detergere abbondantemente con acqua e sapone. disinfettare la ferita con clorossidante elettrolitico al 5% (tipo Amuchine Med) o prodotto a base di iodio (tipo Eso-Jod 100). Chiedere al personale di reparto. in caso di contatto con mucosa orale lavare con acqua il viso e la bocca ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 35 di 50 • procedere al risciacquo della bocca con acqua soluzioni a base di cloro al 5% (tipo Amuchine Med) in caso di contatto con la congiuntiva • lavare il viso con acqua • risciacquare la congiuntiva con abbondante acqua in caso di contatto cutaneo • lavare la zona con acqua e sapone • disinfettare la cute con clorossidante elettrolitico al 5% (tipo Amuchine Med) o prodotto a base di iodio (tipo Eso-Jod). (Chiedere al personale di reparto). Quindi (in tutti i casi): • informare il Dirigente o Preposto del reparto/servizio in cui si opera; • recarsi al Pronto Soccorso (quest’ultimo in caso di contatto con la congiuntiva); • se il materiale biologico appartiene ad un Paziente HIV positivo o a rischio di HIV recarsi al Pronto Soccorso Generale entro 1 ora dall’infortunio per l'eventuale terapia; • accertare con il proprio Medico Competente la necessità di accertamenti sierologici; • a seconda della tipologia di accordo (eventuale convenzione/contratto) con la Committente recarsi alla Unità Operativa di Medicina del Lavoro per notificare l'incidente e per l'indagine sul paziente fonte di infortunio; • presentare il certificato INAIL e il referto del Pronto Soccorso all'ufficio personale della Ditta di appartenenza. ATTENZIONE: Nell’Azienda Sanitaria Locale Caserta la raccolta e il deposito temporaneo dei rifiuti avviene in contenitori a norma e distinti per rifiuto speciale Contenitori per oggetti taglienti o pungenti, rifiuti infetti o presunti tali. CER 180103* (simbolo di rischio biologico) contenitori per citotossici e citostatici in polialveolare (simbolo di pericolo chimico: “teschio”) 180108* In materiale di plastica rigido da litri 4 (simbolo di pericolo chimico: “teschio”) 180108* Sacchi in plastica per rifiuti sanitari non pericolosi (con stampato il logo aziendale e il CER 180104) Sacchi in plastica per rifiuti solidi urbani o assimilati agli urbani Norme per la prevenzione delle infezioni da Aspergillo (durante l’esecuzione dei lavori) L’Aspergillus spp è un fungo ubiquitario che è stato isolato da aria non filtrata, sistemi di ventilazione, polvere contaminata sollevata nel corso di ristrutturazioni e costruzioni ospedaliere, superfici orizzontali, cibo e piante ornamentali. L’aspergillosi nosocomiale rappresenta una causa sempre più frequentemente riconosciuta di malattie gravi e mortalità nei pazienti con elevato grado di immunocompromissione. Prima dell’avvio degli interventi di costruzione o ristrutturazione ospedaliera, sarà valutata la probabilità che i pazienti ad alto rischio vengano esposti ad aria contenente una carica elevata di spore di Aspergillus spp durante i lavori e, conseguentemente, l’eventuale necessità di mettere a punto un piano per prevenire tali esposizioni – che potrà essere attuato solo contestualmente ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 36 di 50 all’inizio dei lavori in funzione della “variabile pazienti” oggetto di valutazione –, secondo le norme elaborate dalla Direzione Sanitaria che vengono, di seguito integralmente riportate: • Lavorare mantenendo una condizione di umidità sufficiente a ridurre la dispersione di polveri. • Utilizzare attrezzature con sistemi di aspirazione. • Costruire delle barriere tra le aree di degenza dei pazienti e le aree e le aree in cui si svolgono i lavori, per prevenire l’ingresso di polvere nelle aree di degenza; tali barriere (ad es. di plastica o muri a secco) dovrebbero essere impermeabili all’Aspergillus. • Quando i lavori vengono effettuati all’interno dell’ospedale, creare e mantenere una pressione negativa rispetto alle adiacenti aree di degenza, a meno che non esistano controindicazioni quali, ad esempio, la presenza di pazienti con tubercolosi contagiosa nelle vicine aree di degenza. • Deve essere data informazione al personale ed ai visitatori sulle zone in cui è interdetto il passaggio, anche mediante adeguata segnaletica. Devono essere individuati e segnalati i percorsi alternativi. • Con l’utilizzo di segnaletica o di altri idonei accorgimenti, dirigere il passaggio delle persone provenienti dalla zona dei lavori lontano dalle aree di degenza, in modo da limitare al massimo l’apertura e chiusura di porte (o altre barriere) che possono provocare la diffusione di polveri, ingresso di aria o tracce di polvere nelle aree di degenza dei pazienti. • Stabilire la tempistica di attività del cantiere con relativi orari di lavoro. • Rimuovere il materiale di risulta, evitando la dispersione di polvere mediante apposite guide o contenitori chiusi. • La zona di lavoro deve essere adeguatamente pulita ogni giorno. • Pulire le aree di recente costruzione prima di consentire l’accesso al personale e ai pazienti. La Ditta appaltatrice potrà individuare, in sostituzione ai provvedimenti sopra riportati, soluzioni tecniche alternative equivalenti che saranno proposte alla Direzione Sanitaria. Rischio radiologico Premessa: Tra le varie fonti di esposizione alle radiazioni ionizzanti (fondo naturale, radiazioni cosmiche, sorgenti terrestri, sorgenti corporee) vi sono le cosiddette fonti artificiali di radiazioni, impiegate a scopo industriale, di ricerca e medico. In ambiente sanitario queste sono costituite dagli apparecchi generatori di raggi X, utilizzati a scopi diagnostici. Il numero dei radioesposti deriva senza dubbio dall’uso delle macchine a raggi X per radiodiagnostica anche se in tale settore le dosi assorbite dagli operatori sono poi molto basse. In Radiologia con fasci esterni, i rischi di esposizione sono essenzialmente dovuti ad irraggiamento esterno. E' sempre possibile ottenere un'efficace protezione dalle radiazioni, purché vengano opportunamente valutati i fattori che nella protezione assumono un'importanza determinante e che siano rigorosamente osservate le norme di sicurezza che tendono a realizzare condizioni di lavoro in cui non vengono superate le esposizioni raccomandate dalle vigenti leggi. In caso di irradiazione esterna, in cui un organismo è irradiato da una sorgente esterna più o meno vicino ad esso, la protezione può essere realizzata sia aumentando la distanza dalla sorgente, sia interponendo opportune schermature, sia diminuendo il tempo di esposizione. In pratica le condizioni ottimali di lavoro si raggiungono mediante un'opportuna combinazione di questi tre fattori: a) tempo b) distanza c) schermature ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 37 di 50 I locali all’interno dei quali possono essere presenti fonti artificiali di radiazioni sono contrassegnati con il seguente segnale: Preme sottolineare che in radiologia diagnostica i rischi di esposizione sono esclusivamente legati al funzionamento delle apparecchiature, quindi quando non si stanno eseguendo indagini di tipo radiologico l’apparecchi non eroga radiazioni: è come una lampadina spenta! Comportamenti generali e precauzioni (procedure, misure o cautele) • Avvertire Dirigenti o Preposti dei luoghi di lavoro del proprio accesso. • Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale. • Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto in cui si opera. • Non toccare bottiglie e contenitori vari dei quali non se ne conosca il contenuto e la sua pericolosità (fare riferimento alle informazioni poste sull’etichetta dei prodotti) e comunque senza l’autorizzazione del responsabile/referente del reparto o servizio. Rischio chimico Si può definire rischio chimico qualunque esposizione a sostanze chimiche, siano esse presenti sotto forma di solidi, liquidi, aerosol o vapori. Il rischio chimico è legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o alla accidentale interazione con lavorazioni che avvengono nelle immediate vicinanze. Tale rischio risulta molto basso per gli operatori che non devono operare direttamente con sostanze pericolose purché al corrente delle situazioni o sorgenti di rischio. Le modalità di esposizione più frequenti sono: • contatto (pelle, occhi), con liquidi, polveri (corrosivi, caustici, solventi) • inalazione di vapori, aerosol o polveri che si sviluppano o sollevano durante le lavorazioni Sono potenziali sorgenti di rischio: i contenitori dei prodotti chimici in origine o utilizzati per le lavorazioni o lo smaltimento. Comportamenti generali e precauzioni (procedure, misure o cautele) • Avvertire Dirigenti o Preposti dei luoghi di lavoro del proprio accesso. • Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale. • Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto in cui si opera. • Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con attività o persone al fine di non costituire pericolo o intralcio. Particolare attenzione andrà posta nella esecuzione delle istruzioni relativamente alla prevenzione incendi (fare riferimento alla sezione specifica nel documento). • Applicare le norme igieniche evitando di: portarsi le mani alla bocca o agli occhi, mangiare, fumare. E’ buona norma indossare guanti (specifici) durante le operazioni lavorative, lavarsi le mani dopo aver eseguito il lavoro, coprire con cerotti o medicazioni apposite eventuali graffi o lesioni cutanee. • Non toccare bottiglie e contenitori presenti nei reparti e nei laboratori. Per eventuali spostamenti fare riferimento al personale presente. • Astenersi dal compiere operazioni pericolose in prossimità di recipienti contenenti sostanze chimiche e comunque all’interno dei laboratori aziendali (fumare, etc.) Alcune note particolari • Se è necessario l'ingresso in laboratorio o in un deposito di sostanze chimiche, accertarsi (mediante informazioni dai responsabili del reparto/servizio) sulla necessità o meno di indossare dispositivi di protezione individuale; ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 38 di 50 • • 1. 2. 3. 4. Se il lavoro che si deve eseguire comporta il contatto con sostanze pericolose si devono indossare i dispositivi individuali di protezione che sono stati previsti dal proprio Servizio di Prevenzione e Protezione. E’ vietato utilizzare prodotti e sostanze chimiche presenti presso reparti/servizi/divisioni dell’Azienda. Se vi è spandimento di sostanze/preparati o rifiuti pericolosi chimici segnalare la situazione anomala al personale eventualmente presente nel reparto/servizio/, qualora non sia presente nessuno nei locali in cui è avvenuto lo spandimento segnalare alla Direzione Sanitaria al fine di attivare le procedure previste per la bonifica. se presente nel locale coprire il materiale con inerte (sabbia o adsorbenti sintetici) mai con carta o stracci; è vietato utilizzare direttamente le mani per raccogliere questo materiale; aprire le finestre e chiudere le porte di accesso ai locali allertando i presenti del pericolo presente ATTENZIONE Se dovesse verificarsi un’esposizione accidentale a sostanze/preparati o rifiuti pericolosi chimici (inalazione di vapori, contatto con le mani o altre parti del corpo, schizzi negli occhi) adottare le procedure predisposte e contenute nel piano di sicurezza e/o lavoro inserito nell’appalto o in caso di indisponibilità di questo consultare il preposto di zone e/o il personale presente e seguire le indicazioni sotto riportate. • • • • • • • • in caso di inalazione di vapori allontanare immediatamente l’operatore dalla zona inquinata favorire la respirazione di aria pulita se necessario consultare un medico (pronto soccorso) in caso di contatto con parti del corpo lavare con abbondante acqua la parte esposta togliere gli indumenti inquinati in caso di lesioni alla cute, consultare un medico (pronto soccorso) in caso di contatto con gli occhi lavare gli occhi con abbondante acqua corrente consultare un medico (pronto soccorso) Nota Bene Quando è stata ripristinata la condizione di normalità, (sia ambientale che relativa agli operatori eventualmente contaminati) sarà opportuno relazionare sull’accaduto alla Direzione Sanitaria e al Servizio di Prevenzione e Protezione. ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 39 di 50 Rischio elettrico Per l’utilizzo della energia elettrica di rete, ai fini della esecuzione di lavori valgono le clausole di appalto e comunque è bene fare specifica richiesta al Servizio Tecnico indicando le necessità tecniche e quanto predisposto per la prevenzione di incidenti e danneggiamenti. I rischi principali connessi all’utilizzo dell’elettricità sono identificabili in rischi alle persone per contatto diretto e per contatto indiretto e rischi secondari dovuti ad errato o non conforme utilizzo di parti di impianti elettrici consistenti nella probabilità di innesco incendio degli stessi o di materiali posti nelle immediate vicinanze. Contatto diretto: si intende un contatto con un elemento normalmente in tensione che può determinarsi per: • rimozione della protezione o involucro • rimozione dell’isolamento • lavori o interventi su parti ritenute non in tensione • riattivazione intempestiva delle parti in tensione precedentemente scollegate Contatto indiretto: si intende un contatto con un elemento (massa) normalmente non in tensione, ma che per un guasto o difetto di isolamento può andare in tensione per: • assenza o interruzione del conduttore di protezione o di terra (es.: inserimento forzato di spina “tipo tedesca” nelle prese tradizionali). • assenza di coordinamento fra impianto di terra e interruttore differenziale e/o magnetotermico. • assenza di “equipotenzialità” fra le masse metalliche. Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; nonché gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spine destinate unicamente alla loro alimentazione. Norme precauzionali Non effettuare mai interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla legislazione vigente. Un impianto elettrico o una apparecchiatura definiti sicuri possono, per errato intervento o riparazione, diventare pericolosi. Inoltre la manomissione di un impianto o di un componente fa perdere agli stessi la garanzia del costruttore. Non effettuare operazioni di pulizia su macchine elettriche con detergenti liquidi nebulizzati o con strofinacci umidi, prima di avere disinserito la spina di alimentazione elettrica. Non utilizzare componenti elettrici non conformi alle norme. Tutta la sicurezza di un impianto finisce quando si usano utilizzatori elettrici (ad esempio spine, adattatori, prese multiple, prolunghe, lampade portatili, ecc) non rispondenti alle norme. Non utilizzare componenti elettrici o macchine per scopi non previsti dal costruttore. In questi casi l’uso improprio del componente può generare situazioni di rischio, elettrico o meccanico, non previsti all’atto della sua costruzione. Non usare apparecchiature elettriche non predisposte, in condizioni di rischio elettrico accresciuto (ad esempio: con le mani bagnate, su pavimenti bagnati o in ambienti umidi). Non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe, trapani, ecc.) abbandonate sulle vie di transito: perché, oltre a determinare intralcio o possibilità di caduta di persone, possono essere sottoposte a sollecitazioni meccaniche non previste dal costruttore con conseguenti situazioni di rischio. Al fine di evitare rischi connessi all’utilizzo di apparecchiature rotte o deteriorate occorre controllare periodicamente lo stato di conservazione delle attrezzature che si usano segnalando i problemi riscontrati. L’uso di componenti elettrici deteriorati (conduttori con isolamento non ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 40 di 50 integro, custodie rotte, connessioni elettriche approssimate, prese e spine spaccate, ecc.) aumenta considerevolmente il rischio di contatti elettrici quindi sarà indispensabile non utilizzare: • cavi o attrezzature non isolati • linee o circuiti il cui sezionamento delle parti attive non permette il controllo diretto o sicuro delle parti sezionate. • • • • Le prese a spina di tutti gli utilizzatori devono: essere protette contro i contatti diretti essere provviste di un dispositivo di trattenuta del cavo essere smontabili solo con l’uso di un utensile (es.: cacciavite) gli spinotti devono essere trattenuti dal corpo isolante della spina le prese non devono • permettere l’inserzione unipolare della spina. La probabilità di innesco incendio a causa di effetti dovuti al surriscaldamento degli impianti o loro parti o guasti elettrici da corto circuito è trattata nella parte relativa al rischio d’incendio. Dispositivi di protezione individuale I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono attrezzature che hanno lo scopo di tutelare il lavoratore da rischi per la sicurezza o la salute non altrimenti evitabili con misure tecniche e ambientali. La materia à disciplinata, oltre che dal D. Lgs. 81/08, dalle norme contenute nel D. Lvo 475/92. I DPI devono essere forniti dal datore di lavoro e devono essere di uso individuale, il datore di lavoro, inoltre, deve curare la loro manutenzione e la loro sostituzione quando necessario. I DPI sono classificati in 3 categorie: • • • • • DPI di I categoria: sono di progettazione semplice e pertanto sono idonei ad essere utilizzati solo per alcune tipologie di rischio quali: azioni lesive meccaniche di lieve entità, azioni lesive da prodotti detergenti, urti e vibrazioni non sufficienti a produrre lesioni gravi e permanenti, effetti termici non superiori a 50° C, ecc. DPI di II categoria: sono quelli che non appartengono né alla I né alla III. DPI di III categoria: sono di progettazione complessa e servono a salvaguardare da rischi gravi (morte, lesioni permanenti). Appartengono alla III categoria i DPI delle vie respiratorie, quelli per agenti chimici e tensioni elettriche, quelli per ambienti con temperature non inferiori a +100 ºC e non superiori a -50 ºC, ecc. Nell'ambito delle attività lavorative, svolte nell’ASL Caserta, l’utilizzo dei DPI è essere richiesto in talune condizioni lavorative: DPI del capo: sono prescritti quando vi sia pericolo di traumatismi o esposizione al rischio di cadute, proiezioni di oggetti, intemperie. All’interno dell’Azienda Sanitaria Caserta la protezione del capo, al di fuori dell’attività sanitaria in senso stretto, è prevista nei: servizi in cui il personale deve operare all’esterno degli edifici (giardinieri, magazzinieri, operatori tecnici di officina e farmacia) – berretto antifreddo; attività di magazzino nella sistemazione dei materiali sugli scaffali, personale tecnico di manutenzione per l’accesso nei cavedi, guida di carrelli senza tettuccio di protezione nei tunnel di collegamento – caschetto antiurto; ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 41 di 50 lavori in cantieri edili, in fossati e cunicoli, in cabine elettriche, in centrali termiche – elmetto di sicurezza • • • • • DPI delle mani: sono costituiti da guanti per la protezione da tagli, traumi meccanici, agenti chimici, agenti biologici, ecc. L'impiego è richiesto in attività di manipolazione manutenzione su mezzi o apparecchiature o nella movimentazione di carichi. DPI degli occhi: sono costituiti da occhiali, visiere e schermi. Il loro impiego può rendersi necessario in attività con rischio di proiezioni di schegge, schizzi, esposizione a radiazioni e sorgenti luminose (saldatura, lavori in officine meccaniche, manipolazione di agenti chimici, rischio di contatto con agenti biologici, ecc.). DPI dell'udito: sono le cuffie, gli inserti auricolari. L'uso di DPI dell'apparato uditivo trova indicazione nelle esposizioni a traumi acustici con livelli di esposizione individuale superiori ad 85 dB(A). Le cuffie conferiscono di norma una migliore attenuazione in quanto riducono la trasmissione del rumore sia per via aerea che per via ossea, gli inserti (tappi) sono più facilmente utilizzabili e sicuramente più economici, tuttavia conferiscono una attenuazione minore. DPI dell'apparato respiratorio: sono le maschere, le semimaschere, i facciali filtranti, gli autorespiratori. Trovano indicazione negli ambienti ove vi sia carenza di ossigeno e/o presenza di inquinanti tossici, irritanti, nocivi per le vie respiratorie. L'impiego di DPI respiratori può trovare indicazione nelle attività di dispersione di prodotti chimici, presenza di CO, ossido di azoto in luoghi chiusi, ecc. DPI degli arti inferiori. Sono principalmente costituiti da calzature che possono essere di sicurezza, di protezione o da lavoro e sono destinate a proteggere da: contaminazione da materiale biologico (medici, biologi, infermieri, ausiliari, tecnici, operatori sanitari ecc.); scivolamenti e cadute dovute a irregolarità del piano di appoggio o eventualmente bagnato da lubrificanti (operatori tecnici addetti alla manutenzione); sversamenti di prodotti chimici (biologi, chimici, tecnici di laboratorio, ecc.); lesioni alla pianta del piede dovuta a perforazione della suola da parte di oggetti appuntiti quali chiodi, schegge di legno o altro (giardinieri, operatori dei servizi tecnici che svolgono attività in cantieri e locali tecnici); schiacciamento della punta del piede per caduta accidentale di materiale dall'alto o con movimenti incauti di attrezzature da lavoro o carrelli elevatori (magazzinieri, tecnici di farmacia, operatori addetti alla manutenzione, operatori di cucina ecc.); scivolamenti e cadute dovute a irregolarità del piano di appoggio o eventualmente bagnato (operatori di mensa, addetti alla preparazione e distribuzione pasti, infermieri e ausiliari ecc.). La scelta dei DPI di protezione degli arti inferiori per le diverse figure professionali prende in considerazione le singole attività lavorative e le calzature fornite hanno caratteristiche idonee a proteggere gli operatori dai diversi rischi Indumenti di protezione: sono costituiti da capi di abbigliamento particolari che devono tutelare il corpo intero da aggressioni esterne (agenti chimici, fisici, ecc.) o devono rendere visibile l'operatore che li indossa. L’ASL CASERTA ha predisposto idoneo atto deliberativo per la gestione dei dispositivi di protezione individuali ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 42 di 50 AREE ESTERNE Le aree esterne sono utilizzate dal personale autorizzato per il collegamento tra i vari reparti sia come percorso pedonale sia come percorso per trasporti di vario tipo. Prevenzione dei rischi Aree Esterne • Vietato il trasporto di liquidi infiammabili e di prodotti capaci di sviluppare gas tossici. • Mantenere una velocità a passo d’uomo (non superiore a 10 ÷15 km/h) • Fermarsi agli incroci e nelle curve • Fermarsi incrociando i pedoni. • Incrociando altri mezzi di trasporto procedere con massima cautela • Rispettare la segnaletica installata • Prendere conoscenza delle uscite di sicurezza presenti. • Indossare elmetto protettivo o berretto di sicurezza • Rispettare la programmazione dei trasporti indicata per orario e per tipologia. • Il personale che conduce i muletti dovrà essere dotato di patente di guida. • Trasportare a bordo del muletto il solo conducente. Prevenzione degli incendi e piani di emergenza Il sistema organizzativo aziendale, in continua evoluzione, mira a prevede la presenza di lavoratori specificamente formati ed addestrati che agiscono in accordo con procedure specifiche per la prevenzione degli incendi e per la gestione dell’evento (piani per emergenza incendio); esistono pertanto nei reparti/servizi, lavoratori che si occupano del controllo/segnalazione, ai Dirigenti e Preposti interni ed a tutti gli altri servizi interessati, di tutte le situazioni che possono comportare un aggravio del rischio d’incendio. Gli operatori addetti alla gestione dell’emergenza incendio sono definiti in ogni struttura; hanno il compito specifico della gestione dell’emergenza incendio nonché della gestione delle operazioni di segnalazione dell’evento, di primo intervento per il soccorso agli infortunati o coinvolti e del tentativo di spegnimento dei focolari, di allontanamento/evacuazione delle persone presenti, di prima messa in sicurezza di materiali, attrezzature ed impianti. Come successivamente messo in evidenza attraverso la esposizione delle procedure, sono i soggetti di riferimento che impartiscono istruzioni od ordini per la gestione dell’emergenza incendio fino al momento in cui sopraggiungono i soccorritori (Vigili del fuoco). Le imprese esterne sono pertanto tenute ad osservare quanto previsto dal DM 10/3/98 ed in particolare tutte le possibili misure di tipo organizzativo e gestionale come • rispetto dell'ordine e della pulizia; • controlli sulle misure di sicurezza; predisposizione di un regolamento interno sulle misure di sicurezza da osservare; • informazione e formazione dei lavoratori. I lay - out con l’indicazione delle vie di fuga e dei mezzi antincendio sono distinti per sede aziendale. All’interno di essi sono riportate le istruzioni che gli operatori delle ditte appaltatrici devono seguire (vedere schede “chi scopre l’incendio”, “operatori addetti alle imprese esterne”, o impartite dagli addetti alla gestione dell’emergenza presenti sul luogo dell’evento. ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 43 di 50 SEZIONE COOPERAZIONE E COORDINAMENTO ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE In questa sezione sono riportate le modalità di coordinamento e cooperazione che si intendono adottare e condividere fra Committente e Appaltatore. A titolo di esempio si riportano le modalità adottate dall’Azienda Sanitaria Locale CASERTA ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 44 di 50 COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE Il coordinamento esercitato dal datore di lavoro committente (art 26 D.Lgs. 81/08) sarà svolto dalla Direzione referente del contratto d’appalto o d’opera oppure dal Datore di lavoro designato o delegato in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione. Descrizione delle modalità di coordinamento e della periodicità delle riunioni Il coordinamento svolto dai soggetti citati, avviene tramite la predisposizione di regole e indicazioni nel momento di stesura e formulazione dell’appalto, nella valutazione tecnica e di sicurezza delle opere/interventi da eseguire e con la trasmissione del presente documento per la illustrazione generale dei rischi propri e delle modalità organizzative interne. Sono previsti incontri specifici (vedi voci seguenti) per la messa a punto di particolari interventi organizzativi; questi possono essere identificati come: - riunioni periodiche sulla qualità del servizio - sopralluoghi periodici e/o straordinari per la verifica dei problemi inerenti la sicurezza nelle attività interferenti - riunioni periodiche con i responsabili del S.P.P. dell’Azienda per la verifica di eventuali problemi inerenti la sicurezza nelle attività interferenti - riunioni convocate in caso di insorgenza di problemi (es. modifiche o cambiamenti in corso d’opera, infortuni, danneggiamenti di varia origine e gestione delle emergenze relative ). - comunicazioni inerenti modifiche organizzative e gestionali dei luoghi di lavoro o delle emergenze (piano di chiamata o piano di emergenza). ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 45 di 50 SEZIONE DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Zona riservata agli allegati al documento unico di valutazione dei rischi interferenti. A riguardo si rimanda all’allegato 3 che contiene i facsimili dei verbali per le riunioni di coordinamento ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 46 di 50 PROCEDURE DA OSSERVARE IN CASO DI INCENDIO Chi scopre l’incendio (procedura da attuare in caso di scoperta visiva di incendio) Chiunque scopra un incendio deve • • • • • A. se operatore addetto alla gestione delle emergenze: fare uso immediatamente dell’estintore B. se è non un operatore addetto alla gestione delle emergenze: • telefonare ai Vigili del fuoco tel. 0-115 comunicando: • l’ubicazione dell’evento (struttura, piano, quindi individuare un collega per far ecc.) e se possibile • l’eventuale presenza di persone in pericolo • le dimensioni dell’evento • i dati identificativi di chi trasmette avvisare la portineria tel xxxxx e comunicare l’eventuale presenza di persone in pericolo allertare le persone presenti in zona seguire le indicazioni generali per il personale in caso di incendio oppure • se espressamente richiesto, collaborare con l’operatore interno addetto all’emergenza Operatori addetti alle imprese esterne (procedura da attuare in caso di segnalazione o di allarme incendio) • • • • Allarme: In caso di segnalazione o avviso di allarme il personale appartenente alle imprese esterne, deve: mettere in condizioni di sicurezza impianti e attrezzature (es.: disattivare apparecchiature elettriche, spegnere fiamme libere, ecc.) rimuovere immediatamente eventuali attrezzature che potrebbero costituire intralcio agli interventi di soccorso (es.: carrelli, lavapavimenti, scale, macchine, ecc.) e alla movimentazione in generale; recarsi all’esterno attraverso l’uscita più vicina senza attraversare (se possibile) la zona dell’evento; il più alto in grado, del personale delle imprese, verifica che non vi siano propri collaboratori in pericolo ed effettua il censimento dei propri colleghi. Cessato allarme • a nessuno è consentito rientrare nei locali di lavoro fino a quando il dirigente/preposto di zona dell’emergenza non ha dato il benestare. • il personale attenderà dal più alto in grado la comunicazione di “cessato pericolo” per l’accesso ai locali. ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 47 di 50 SEZIONE DI RIFERIMENTO D.LGS.81/2008 Art. 26 D.Lgs.81/2008 ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 48 di 50 ART. 26 D.LGS. 81/08 Art. 26 D. Lgs 81/08 – Obblighi connessi ai contratto di appalto o d'opera o di somministrazione 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica e' eseguita attraverso le seguenti modalità: 1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; 2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. 2. Nell'ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività' lavorativa oggetto dell'appalto; b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. 3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non e' possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento e' allegato al contratto di appalto o di opera. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell'attività' delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. 4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l'imprenditore committente risponde in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività' delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. 5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 49 di 50 qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale. 6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità' e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro e' determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro e' determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione. 7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da ultimo modificate dall'articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto. 8. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. ASL CASERTA DUVRI DITTA: ------------------------------------ SPP - REV. 01 Pagina 50 di 50 REGIONE CAMPANIA AZIENDA SANITARIA LOCALE - CASERTA CONTRATTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA DELLE STRUTTURE DELLA A.S.L. DI CASERTA C.I.G._______________________ L’anno duemila______ il giorno_____________ del mese di ________ nella sede dell’Azienda Sanitaria Locale Caserta, Via Unita’ Italiana n. 28 Caserta, avanti a me _________ nato a__________il____________ , Dirigente dell’A.S.L. medesima, nella qualità di Ufficiale rogante delegato alla stipula dei contratti in forma pubblica amministrativa con la deliberazione __________________, sono comparsi i sigg.: - Dr._______, nato a _________il __________in qualità di _________ della A.S.L. di Caserta, codice fiscale____________, domiciliato per la carica presso la sede dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta, il quale dichiara di agire esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse dell’Amministrazione che rappresenta; - Sig._______, nato a ________il_________ e residente in ____________Via__________, codice fiscale ____________in qualità di legale rappresentante della ditta__________, con sede ____________, codice fiscale__________; comparenti della cui identità personale e capacità giuridica io ufficiale rogante sono personalmente certo. Di comune accordo le parti su nominate, che hanno i requisiti di legge, rinunciano col mio assenso all’assistenza dei testimoni. Premesso - che con deliberazione n.___ del ______si è proceduto all’aggiudicazione definitiva della gara in oggetto alla Ditta___________ ed al prezzo di cui all’offerta___________; - che la Ditta ______ ha presentato la documentazione richiesta ai fini della stipula del presente contratto; - che è stata acquisita agli atti del Servizio Provveditorato l’Informativa Antimafia dalla Prefettura di ____________ e che nulla osta ai fini dell’art.10 della L.575/1965 e ss.mm.ii. ovvero: - che, ricorrendo il presupposto dell’urgenza, è stato acquisito agli atti del Servizio competente il Certificato della C.C.I.A.A. di _______________rilasciato in data ____________dal quale risulta che per la Ditta_____________ “nulla osta ai fini dell’art.10 della L.575/1965 e ss.mm.ii.” nelle more dell’acquisizione dell’Informativa Antimafia, ai sensi dell’art.4 D.Lgs.490/94 e art.10 D.P.R. n.252/98, già richiesta alla Prefettura di___________ con nota prot.______del__________, fermo restando l’esercizio da parte dell’A.S.L. del recesso ai sensi del comma 2 dell’art.11 del citato D.P.R. n.252/98; ciò premesso le parti convengono e stipulano quanto segue: Art.1 – OGGETTO DEL CONTRATTO: affidamento del Servizio di Pulizia delle strutture della ASL di Caserta. Art.2 – CAPITOLATO SPECIALE E NORME REGOLATRICI DEL CONTRATTO: Il servizio viene affidato ed accettato sotto l’osservanza piena, assoluta, inderogabile delle norme, condizioni, patti, obblighi, oneri e modalità richiamati e risultanti dai seguenti documenti, che formano parte integrante e sostanziale del presente contratto: 1. Capitolato Speciale di gara, che si allega in copia al presente contratto; 2. Relazione tecnica/offerta tecnica della Ditta___________che si allega in copia al presente contratto; 3. Offerta economica della Ditta___________n.________ che si allega in copia al presente contratto; Art.3 – DECORRENZA E DURATA CONTRATTUALE: la decorrenza contrattuale è fissata al________. Il contratto avrà durata triennale. Art.4 – PREZZO CONTRATTUALE: il corrispettivo che sarà riconosciuto per il servizio reso è pari quello di cui all’allegata offerta economica, il prezzo rimarrà valido ed invariato per tutta la durata contrattuale. Il prezzo contrattuale unitario a mq è fissato in €.________. Il valore del contratto è, pertanto, pari al prezzo unitario a mq moltiplicato per le superfici date in affidamento. Nel calcolo del corrispettivo complessivo saranno computate unicamente le superfici calpestabili coperte, sebbene il servizio riguardi anche le superfici scoperte, i vetri, pareti lavabili, servizi igienici e quant’altro. Il canone mensile è comprensivo di tutte le retribuzioni del personale di pulizia, di controllo e dei relativi oneri riflessi, nonché del materiale occorrente, delle apparecchiature impiegate e degli oneri previsti e conseguenti allo svolgimento del servizio aggiudicato. Il prezzo da considerarsi omnicomprensivo, rimarrà fisso ed invariato per tutta la durata contrattuale. Art.5 – REVISIONE PREZZI Il prezzo contrattuale potrà essere revisionato secondo la procedura prevista all’art.115 D.Lgs. 163/06. Art.6 – MODIFICA DELLE CONDIZIONI: L’A.S.L. si riserva, nel corso del contratto, di apportare, in accordo con la Ditta, modifiche e/o integrazioni alle condizioni indicate nel Capitolato Speciale di gara relativamente alle modalità di espletamento in conseguenza di sopravvenuti cambiamenti strutturali-organizzativi o dovuti all’intervento di differenti normative nazionali o regionali, ovvero derivanti da eventi straordinari non previsti né in alcun modo prevedibili. Art.7 – AUMENTI E DIMINUZIONI SUPERFICI L’ASL si riserva, in relazione alle proprie esigenze di servizio, di variare le sedi attuali e, pertanto, di modificare le superfici oggetto dell’appalto. La variazione del corrispettivo sarà calcolata quale differenza, positiva o negativa, in ragione dei mq e del prezzo contrattuale a mq, secondo i principi fissati all’art.2 del Capitolato Speciale di gara. Art. 8– RESPONSABILE DEL CONTRATTO: per l’esecuzione del presente contratto la responsabilità è affidata a____________ Art. 9- SUBAPPALTO: Il contratto non può essere ceduto a pena di nullità. Previa istanza della Ditta ed autorizzazione dell’A.S.L., nel rispetto dell’art. 118 D.Lgs. 163/06 e art.57 L.R. Campania 3/07, le prestazioni che la Ditta ha espressamente indicato, a tale scopo, in sede di presentazione dell’offerta, possono essere subappaltate, nella misura, alle condizioni e con i limiti e le modalità concordate. L’A.S.L. non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori. La ditta si impegna, comunque, al rispetto di tutti gli adempimenti in materia disposti dalla legge sulla tracciabilità dei pagamenti. Art. 10 – DEROGA ALL’ECCEZIONE DI INADEMPIMENTO: Data la natura di servizio pubblico dell’attività oggetto del presente contratto, la Ditta rinuncia espressamente al diritto di cui all’art. 1460 c.c., impegnandosi ad adempiere regolarmente le prestazioni contrattuali anche in caso di mancata tempestiva controprestazione da parte del committente. ART. 11 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO L’A.S.L. avrà facoltà di risolvere il contratto ai sensi dell’art. 1456 C.C. per inadempimento della Ditta aggiudicataria con preavviso raccomandato di almeno 30 giorni nei seguenti casi: - sospensione, abbandono o mancata effettuazione del servizio, anche parziale, da parte della Ditta; - grave violazione ed inadempimento degli obblighi contrattuali previsti nel presente capitolato, non eliminati a seguito di diffida scritta; - mancata osservanza del divieto di cessione in subappalto, non autorizzato; - inosservanza delle norme di legge in materia di lavoro e previdenza, prevenzione, infortuni, sicurezza; - ripetuti ritardi nell’effettuazione del servizio; - gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli operatori della Ditta. Il contratto sarà risolto, inoltre, nel caso in cui nel periodo di vigenza contrattuale la Società SO.RE.SA., titolare degli acquisti di beni e servizi per le AASSLL e AAOO della Regione Campania, proceda ad aggiudicare in sede centralizzata il medesimo servizio. ART. 12 - DANNI A PERSONE E COSE: RESPONSABILITA’ DELLA DITTA La Ditta sarà responsabile di ogni danno che possa derivare alla A.S.L. ed a terzi nell’espletamento del servizio oggetto del presente contratto anche in relazione all’operato dei dipendenti. Qualora la Ditta non provveda al risarcimento od al ripristino nel termine prefissato dall’A.S.L., questa potrà provvedervi direttamente a spese della Ditta stessa, trattenendo l’importo su quanto dovuto. ART. 13 - CAUZIONE DEFINITIVA A garanzia dell’esecuzione del contratto, la Ditta aggiudicataria ha prestato idonea cauzione definitiva, pari al 10% dell’importo presunto previsto per il servizio, mediante fideiussione bancaria o assicurativa. L’A.S.L.: a) ha il diritto di valersi della cauzione per l’eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento delle prestazioni in caso di risoluzione del contratto disposta in danno della Ditta; b) ha il diritto di valersi sulla cauzione per provvedere al pagamento di quanto dovuto dalla Ditta per le inadempienze derivanti dall’inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori; c) può richiedere alla Ditta la reintegrazione della cauzione ove questa sia venuta meno, in tutto od in parte; in caso di inottemperanza la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere alla Ditta. La garanzia deve essere integrata ogni volta che l’A.S.L. abbia provveduto alla sua escussione, anche parziale, ai sensi del presente contratto. La cauzione definitiva si svincola con le modalità di cui all’art.113 del D.Lgs.163/06. ART.14 - PENALITA' In caso di interruzione o di irregolarità nella esecuzione del servizio, ferma restando la facoltà di risoluzione del contratto, l'A.S.L. potrà: • far effettuare il servizio a terzi, in danno dell'aggiudicatario inadempiente, con addebito allo stesso delle maggiori spese sostenute; • applicare una penalità. La penale è calcolata applicando una percentuale stabilita al valore della fornitura non eseguita o non idonea o eseguita in ritardo. In caso di affidamento in danno a terzi, l'A.S.L. è obbligata a darne comunicazione all'aggiudicatario inadempiente entro il termine di trenta giorni mediante raccomandata A.R. In caso di inadempimento delle disposizioni contrattuali, l'A.S.L. potrà rivalersi, senza alcuna formalità ed in qualsiasi momento, sulla cauzione disponibile, ovvero sull'importo delle fatture in attesa di liquidazione. ART. 15 - MODALITA' DI FATTURAZIONE E PAGAMENTO Le prestazioni di cui al presente contratto dovranno essere fatturate con cadenza mensile e con riferimento alle singole strutture oggetto del servizio, una fattura per ogni struttura. Le fatture per il servizio dovranno essere presentate al competente Servizio per le Funzioni Economico Finanziarie della A.S.L. di Caserta. La liquidazione delle fatture, a cura delle Direzioni incaricate, sarà disposta previa acquisizione dei necessari attestati in ordine alla regolarità dell’espletamento del servizio e corrispondenza dei prezzi. In caso di ritardo dei pagamenti, avvalendosi di quanto consentito dal primo periodo dell’art. 5 del Decreto Legislativo 231/2002, il saggio degli eventuali interessi moratori sarà pari, in ragione d’anno, al saggio degli interessi legali stabilito dall’art. 1284 1° comma c.c. A tal fine la sottoscrizione dell’offerta di gara comporta, quindi, anche l’accettazione della previsione di cui sopra, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1341 2° comma del c.c. ART. 16 – D.U.V.R.I. Al presente contratto si allega il Documento Unico di Valutazione del Rischio da Interferenza, quale parte integrante e sostanziale, approvato dalle parti. ART. 17 - CONTROVERSIE Tutte le controversie derivanti dall’esecuzione dell’appalto sono devolute al Giudice Ordinario. Per le controversie che dovessero insorgere in relazione all'esecuzione del contratto, il Foro competente è quello della Committente A.S.L. di Caserta. Nelle more di un eventuale giudizio, l'aggiudicatario non potrà sospendere o interrompere il servizio: in caso contrario l'A.S.L. potrà rivalersi senza alcuna formalità, sulla cauzione disponibile o sull'importo delle fatture emesse e in attesa di liquidazione, fatta salva la possibilità di rivalersi per gli eventuali ulteriori danni subiti. ART.18 - DISPOSIZIONI GENERALI E RINVII Per quanto non già disciplinato specificamente nel presente disciplinare e nel bando di gara, si fa riferimento alle norme generali della legislazione in tema di pubbliche forniture nonché al Codice Civile. Art.19 - SPESE CONTRATTUALI: le spese di registrazione sono a carico della ditta affidataria dell’appalto. E richiesto, io ufficiale rogante ho redatto quest’atto di cui ho dato lettura alle parti, che, a mia richiesta, lo hanno dichiarato conforme alla loro volontà ed in segno di accettazione lo sottoscrivono. LA DITTA per l’A.S.L. Ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 1341 e 1342 del Codice Civile sono specificamente ed espressamente approvate per iscritto le condizioni e le clausole contenute negli artt.1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16-17-18-19 LA DITTA per l’A.S.L.