Regione Campania
ASL Caserta
Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta
Servizio Provveditorato
TEL.0823/445186-9 - FAX 0823/279581
AVVISO DI MODIFICA GARA
E DIFFERIMENTO SCADENZA
CIG: 366009451D
Si modifica il disciplinare della procedura aperta per l’affidamento triennale del Servizio di
Pulizia delle strutture della A.S.L. di Caserta. Si conferma il criterio di aggiudicazione, a lotto
unico, a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art.83 D.Lgs.163/06. Il
valore economico complessivo presunto triennale è pari a €. 24.600.000,00 I.V.A. esclusa,
incluso il costo della sicurezza per i rischi da interferenza quantificato in €. 494.100,00. La
scadenza per la presentazione delle offerte è differita. La nuova scadenza è fissata per le ore
12.00 del giorno 20/03/2012. La seduta pubblica per l’apertura delle offerte è fissata per le ore
10.00 del giorno 23/03/2012.
IL DIRIGENTE SERVIZIO PROVVEDITORATO
DR. GIUSEPPE GASPARIN
REGIONE CAMPANIA
AZIENDA SANITARIA LOCALE di CASERTA
AVVISO DI MODIFICA GARA E DIFFERIMENTO SCADENZA
CIG 366009451D
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: ASL di Caserta – Via
Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta – Tel 0823/445189 –Fax 0823/279581sito internet www.aslcaserta.it ;I.2) Tipo di centrale di committenza:
Amministrazione aggiudicatrice;II.1.1) Denominazione conferita
all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice: Procedura aperta
per l’affidamento del servizio di Pulizia delle strutture della A.S.L. di
Caserta – Modifica del Disciplinare di Gara; IV.2.3) Avviso a cui si
riferisce la presente pubblicazione: numero dell’avviso nella GU:
2011/S 235-381345 del 07/12/2011;VI.3.4) Date da correggere
nell’avviso originale: punto in cui modificare le date: IV.3.4) termine
per la presentazione delle offerte 20/03/2012 anzichè 13/02/2012 ore
12:00- IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte: 23/03/2012 anziché
20/02/2012 ore 10:00 presso UOC Provveditorato – ASL Caserta – Via
Unità Italiana, 28 – 81100 – Caserta, Italia; VI.4) Altre informazioni
complementari: In seguito all’abrogazione dell’art. 81, comma 3-bis
relativo al costo del personale, viene eliminato lo stesso dal
Disciplinare di Gara; VI.5) Data di spedizione del presente avviso:
17/01/2012
Il Dirigente del Servizio Provveditorato
Dr. Giuseppe Gasparin
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Regione Campania
ASL Caserta
Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta
Servizio Provveditorato
TEL.0823/445186-9 - FAX 0823/279581
DISCIPLINARE DI GARA
1- OGGETTO DELL’APPALTO
Servizio di pulizia delle strutture della A.S.L. di Caserta, con le modalità descritte nell’allegato Capitolato
Speciale di gara.
2- CODICE C.I.G.: 366009451D
3- DURATA
Periodo di validità: anni tre.
Il prezzo di aggiudicazione resterà fisso ed invariabile per tutta la durata contrattuale. La revisione dei
prezzi potrà essere operata ai sensi e nei limiti previsti all’art.115 del D.Lgs.163/06.
4- TIPO DI PROCEDURA
Procedura aperta
5- CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE
Ai sensi dell’art.83 D.Lgs.163/06, a lotto unico, a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa con
assegnazione di max 40 punti al prezzo e 60 punti alla qualità.
6- IMPORTO PRESUNTO
Valore economico complessivo presunto: €. 24.600.000 IVA esclusa per il triennio.
7- COSTI DELLA SICUREZZA PER I RISCHI DA INTERFERENZA
Il costo della sicurezza per i rischi da interferenza è pari a €. 494.100,00 già incluso nel su indicato valore
economico complessivo presunto.
8- MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Le ditte interessate a partecipare alla gara dovranno far pervenire c/o l’Ufficio Protocollo Generale
dell’A.S.L. di Caserta Via Unità Italiana n.28 Caserta, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno
_20/03/2012__________ un plico sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura con la dicitura: “OFFERTA
PER LA GARA DEL GIORNO _23/03/2012_____ ALLE ORE 10.00 RELATIVA AL SERVIZIO DI PULIZIA
DELLE STRUTTURE DELLA ASL DI CASERTA contenente:
- busta n.1 sigillata, con scritta “Documentazione Amministrativa” e riportante gli estremi del concorrente;
- busta n.2 sigillata con scritta “Offerta tecnica” e gli estremi del concorrente;
- busta n.3 sigillata con scritta “Offerta economica” e gli estremi del concorrente.
9- MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA BUSTA N.1
La busta n.1 deve obbligatoriamente riportare sul frontespizio gli estremi del concorrente e la dicitura
“DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA”.
Essa deve contenere i seguenti documenti:
9.1 Certificato, o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, attestante l’iscrizione alla C.C.I.A.A., numero
di iscrizione, oggetto sociale etc., completo di dicitura di nullaosta ai fini dell’art.10 L.575/65, di data non
anteriore a sei mesi, ovvero certificato di iscrizione nel registro professionale dello Stato di residenza se
straniero;
9.2 Dichiarazione di non trovarsi nelle condizioni di esclusione di cui all’art.38 del D. Lgs. 163/06 e s.m.i.
comprese modifiche disposte con la legge 106 del 2011;
9.3 Dichiarazione della ditta di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili
di cui alla legge 12 marzo 1999 n.68;
9.4 Dichiarazione con la quale si attesti che alla gara non concorrono, singolarmente o in raggruppamento,
società o imprese nei confronti delle quali sussistono rapporti di raggruppamento o controllo ai sensi
dell’art.2359 c.c. ovvero, alternativamente, la dichiarazione di essere in una situazione di controllo di cui
all’art.2359 c.c. e di aver formulato autonomamente l’offerta con indicazione del concorrente con cui
sussiste tale situazione; tale dichiarazione è corredata dai documenti di cui all’art.3 comma 2 D.L.
25/09/09 n.135;
9.5 Dichiarazione attestante il fatturato globale dell’azienda per l’ultimo triennio;
9.6 Dichiarazione relativa al fatturato per servizi identici a quelli oggetto di gara relativi all’ultimo triennio,
con importo, data, destinatario. Il limite minimo di fatturato complessivo per servizi identici effettuati
nell’ultimo triennio deve essere non inferiore all’importo di €. 24.600.000,00 complessivo presunto posto
a base di gara. Per servizi identici si intendono i servizi di pulizia presso I.R.C.C.S, PP.OO., Case di
Cura autorizzate, Strutture di assistenza regolarmente autorizzate per ricoveri e degenze, Strutture
sanitarie territoriali. Per le A.T.I. detto requisito economico deve essere posseduto dalla mandataria
(capogruppo) almeno per il 40% e della mandante o dalle singole mandanti almeno per il 10% di quanto
richiesto cumulativamente;
9.7 Certificazione di qualità, in originale o copia conforme, per la categoria oggetto della presente gara,
rilasciata da un Ente accreditato;
9.8 Dichiarazione attestante l’adozione del documento di valutazione dei rischi per la propria azienda, e
l’ottemperanza agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008;
9.9 Dichiarazione attestante la presa visione per accettazione della bozza del D.U.V.R.I. riferito al servizio
oggetto di affidamento per la ASL di Caserta pubblicato sul sito internet della A.S.L;
9.10 Dichiarazione in ordine alla regolarità contributiva, nonché tutti i dati anagrafici necessari per
consentire i controlli in via telematica sul sito dello Sportello Unico Previdenziale (quali la Matricola
Azienda INPS, il Codice Azienda INAIL, PAT, il numero addetti);
9.11 Dichiarazione di accettare il fax quale strumento per le comunicazioni formali inerenti la gara in
oggetto e il numero di fax di riferimento alla presente gara;
9.12 Referenze (almeno due) rilasciate da AA.SS.LL. o altre strutture (vedi supra 9.6) riferite a servizi
identici all’oggetto di gara, anche in forma di autocertificazione, purché sia dichiarato il corretto e
puntuale espletamento del servizio;
9.13 Idonee referenze bancarie (almeno una);
9.14 Copia del presente Disciplinare, del Capitolato speciale e allegati, nonché di tutti gli eventuali
chiarimenti pubblicati sul sito internet della ASL, sottoscritti in ogni pagina, per accettazione, dal legale
rappresentante della ditta, se trattasi di impresa singola, di ognuna delle ditte raggruppate nel caso di
partecipazione in A.T.I.;
9.15 Dichiarazione, in caso di A.T.I., circa la ripartizione delle quote del servizio da appaltarsi tra le
imprese raggruppate e l’impegno alla presentazione, in caso di aggiudicazione, della copia conforme
all’originale dell’Atto notarile di costituzione dell’A.T.I.;
9.16 Attestazioni dei sopralluoghi effettuati presso i PP.OO. e le strutture distrettuali aziendali ai sensi
dell’ art.4 del Capitolato Speciale;
9.17 Dichiarazione di accettazione di tutti gli adempimenti richiesti in ossequio alle procedure attivate in
esecuzione L.136/10 per garantire la tracciabilità dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni;
9.18 Copia del versamento di €. 500, quale contribuzione per la partecipazione a gara, a favore
dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, in attuazione dell’art.1
commi 65 e 67 della legge 23.12.06 n.266. Il versamento va effettuato con le modalità indicate sul sito
dell’Autorità: www.autoritàlavoripubblici.it/riscossioni.html. La causale del versamento deve riportare il
codice fiscale della ditta e il seguente codice identificativo della procedura (CIG) 366009451D;
9.19 La quietanza comprovante la costituzione del deposito cauzionale provvisorio pari al 2% dell’importo
totale a base d’asta per un totale di €.492.000 (ovvero il 2% di €. 24.600.000,00). La durata del
suddetto deposito deve essere di almeno 180 giorni, dalla data di presentazione dell’offerta, che dovrà
essere costituito mediante:
versamento in contanti presso il Tesoriere di questa ASL, o in titoli del debito pubblico dello
Stato o garantiti dallo Stato, il cui valore nominale sia almeno pari a quello richiesto per la
cauzione, sempre presso il Tesoriere di questa ASL;
- fideiussione bancaria rilasciata da una delle Aziende di credito di cui all’art.5 del R.D.L.
12.03.36 n.375 e successive modifiche;
- polizza assicurativa rilasciata da impresa di assicurazione autorizzata all’esercizio del ramo
cauzioni, ai sensi del T.U. Esercizio delle Assicurazioni Private, approvato con DPR
13.02.59 n.449, e compresa nell’elenco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana n.28 del 04.02.1997 ed eventuali successivi aggiornamenti.
La fidejussione bancaria o la polizza assicurativa deve prevedere espressamente la rinuncia alla
preventiva escussione nei riguardi della Ditta obbligata, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957 comma
2 del cc, nonché l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta
della ASL, il rinnovo del periodo di validità dopo la scadenza su richiesta della ASL.
Per fruire del beneficio di cui al comma 7 art.75 D.Lgs. 163/06 la ditta dovrà segnalarlo e documentarlo nei
modi prescritti dalle norme vigenti.
9.20 Dichiarazione di impegno alla costituzione della cauzione definitiva nella misura del 10% dell’importo
di aggiudicazione ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs.163/06;
9.21Dichiarazione di autorizzazione al trattamento dei dati ai sensi della L. 196/03.
-
Le dichiarazioni di cui sopra devono essere sottoscritte dal legale rappresentante della ditta o suo delegato.
Devono essere rese ai sensi dell’art.46 D.P.R. 445/00 senza autentica della sottoscrizione in quanto la
singola dichiarazione viene presentata unitamente a copia fotostatica di un valido documento di identità del
sottoscrittore.
10- MODALITA’ DI PRESENTAZIONE BUSTA N.2
La busta n.2 deve obbligatoriamente riportare sul frontespizio gli estremi del concorrente e la dicitura
“Documentazione Tecnica”. All’interno dovrà contenere la relazione tecnica-progetto di offerta che dovrà
essere composta da un massimo di n.250 pagine formato A4, e comprendere la precisa indicazione delle
modalità di espletamento del servizio, l’organizzazione del personale e ogni altra documentazione, ritenuta
utile ai fini dell’attribuzione del punteggio di qualità. Le schede tecniche e di sicurezza degli strumenti e
delle sostanze utilizzati, oltre che delle apparecchiature adoperate per effettuare il servizio. La ditta potrà
offrire eventuali migliorie al servizio, rispetto ai contenuti ed alle modalità di espletamento dello stesso
previsto dal capitolato, i connessi oneri saranno considerati, comunque, compresi nel prezzo di offerta per il
servizio reso secondo le modalità di cui al capitolato speciale.
Prima dell’attuazione di qualsivoglia tipologia di miglioria del servizio sarà, in ogni caso, necessaria la
relativa autorizzazione delle Direzioni di Presidio.
11- MODALITA’ DI PRESENTAZIONE BUSTA N.3
La busta n.3 chiusa, sigillata e controfirmata sui lembi di chiusura deve obbligatoriamente riportare sul
frontespizio gli estremi del concorrente e la dicitura “OFFERTA ECONOMICA”. Deve contenere l’offerta
economica che deve essere sottoscritta da persona abilitata ad impegnare l’offerente quale legale
rappresentante della ditta o procuratore della stessa (in tal caso dovrà essere allegata l’originale della
procura o copia autenticata).
In caso di raggruppamento temporaneo di imprese l’offerta dovrà essere sottoscritta e firmata dai
rappresentanti legali di tutte le imprese associate.
L’offerta va formulata come miglior prezzo a metro quadro annuo per il servizio reso, secondo le modalità di
cui al Capitolato speciale di gara e contratto, per le superfici di cui all’allegato elenco (All.1) individuate
quale “Sup. pavim.” ovvero superfici pavimentate calpestabili coperte. Con ciò si intende che il prezzo sarà
calcolato come segue: prezzo unitario di offerta mq/anno moltiplicato per le superfici che nel prospetto
allegato al capitolato speciale di gara sono qualificate pavimentate calpestabili coperte.
Resta inteso che nell’appalto sono altresì incluse le pulizie delle superfici che nell’allegato sono definite
“Aree esterne”.
Il prezzo, calcolato come sopra descritto, sarà, quindi, moltiplicato per il triennio di validità del contratto.
Al più basso prezzo di offerta, calcolato come sopra dettagliatamente specificato, sarà assegnato il più alto
punteggio/prezzo ai fini dell’aggiudicazione, ovvero punti 40.
Alle altre ditte offerenti sono assegnati punteggi minori secondo la funzione inversamente proporzionale
secondo la formula di seguito specificata (§16-).
Il suddetto prezzo dovrà essere scritto sia in cifre che in lettere, in caso di discordanza tra le due indicazioni
sarà ritenuta valida quella scritta in lettere.
In detta offerta deve essere apposta la dichiarazione che detto prezzo è remunerativo, che verrà mantenuto
fisso ed invariato per tutto il periodo di validità dell'offerta, non inferiore a giorni 180 e di accettare tutte le
condizioni del presente disciplinare e capitolato speciale.
I prezzi riportati nell’offerta economica si intendono comprensivi di ogni onere, ad eccezione dell’I.V.A. che
sarà a carico dell’ASL e degli oneri per la sicurezza da interferenza.
L’offerta dovrà essere corredata, a pena di esclusione, dalle giustificazioni di cui all’art. 87, comma 2 del
D.Lgs 163/06 relative alle voci di prezzo che concorrono a formare l’importo complessivo del servizio.
Saranno valutate come inammissibili le offerte nelle quali il costo del lavoro previsto sia inferiore al costo
stabilito dal CCNL di categoria e delle leggi previdenziali ed assistenziali risultante da atti normativi.
12- PRESENTAZIONE PLICHI CONTENENTI LE OFFERTE
Il/i plico/hi sigillato/i e controfirmato/i sui lembi con la prescritta dicitura, contenente le buste sopra
descritte, deve pervenire entro i termini previsti c/o l’Ufficio Protocollo Generale A.S.L. di Caserta, Via Unità
Italiana n.28, 81100 Caserta.
Sono escluse dalla gara le ditte le cui offerte non siano pervenute entro il termine di scadenza posto (vedi
supra § 8-).
13- CHIARIMENTI
Le ditte interessate alla partecipazione alla gara, qualora lo ritengano indispensabile ai fini della
formulazione dell’offerta, possono richiedere chiarimenti, a mezzo fax al numero 0823/279581. Il relativo
riscontro, oltre che alla ditta richiedente, verrà reso noto a tutte le ditte potenzialmente interessate alla gara
mediante pubblicazione sul sito internet aziendale. Non saranno prese in esame e, quindi, non saranno
oggetto di riscontro le eventuali richieste di chiarimenti che dovessero pervenire negli ultimi 15 giorni prima
della scadenza fissata per la presentazione delle offerte.
14- MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELLA GARA
Nel giorno fissato la Commissione giudicatrice, costituita ai sensi e per gli effetti dell’art.84 D.Lgs.163/06,
procederà, in seduta pubblica, al controllo dei plichi pervenuti entro il termine di scadenza posto e
all’apertura degli stessi, alla verifica della presenza all’interno del plico delle n.3 buste e alla successiva
apertura della busta “documentazione amministrativa” per la verifica della conformità della documentazione
presentata alle norme prescritte.
All’apertura dei plichi i soggetti abilitati ad intervenire nel procedimento di gara sono esclusivamente i legali
rappresentanti delle ditte o i soggetti muniti di procura.
Subito dopo l’operazione di verifica della documentazione amministrativa, si procederà al sorteggio delle
ditte per il controllo del possesso dei requisiti ai sensi dell’art.48 D.Lgs.163/06. Alle stesse verrà richiesto di
comprovare quanto dichiarato mediante la presentazione, entro 10 giorni, dalla data di richiesta medesima,
della documentazione.
In successiva data, dopo la verifica ai sensi dell’art.48 D.Lgs.163/06, la Commissione Giudicatrice
procederà, in seduta pubblica – da tenersi in una data previamente comunicata alle ditte partecipanti alla
gara - all’apertura delle buste contenenti le offerte tecniche delle ditte ammesse.
Trattandosi di gara da aggiudicarsi ai sensi dell’art.83 D.Lgs.163/06, a favore dell’offerta economicamente
più vantaggiosa, in successiva/e seduta/e riservata/e la Commissione procederà all’esame della
“documentazione tecnica” delle ditte ammesse ed all’attribuzione del punteggio qualitativo. I parametri che
verranno adottati per la valutazione sono quelli di seguito indicati.
15- VALUTAZIONE QUALITATIVA DELL’OFFERTA
Per il prezzo sono attribuibili max punti 40.
Per la qualità sono attribuibili max punti 60 così ripartiti:
Si indicano di seguito gli elementi di valutazione tecnico qualitativa.
15.1) Sistema organizzativo: MAX PUNTI 30
Il punteggio è assegnato sulla base del sistema organizzativo delineato per l’espletamento del servizio, con
particolare riferimento:
15.1.1 Al piano di lavoro relativo al servizio pulizia e sanificazione – max punti 15
15.1.2 All’organizzazione del personale, composizione delle squadre, sostituzioni in caso di malattia, ferie
etc. – max punti 8
15.1.3 Al programma di formazione e aggiornamento del personale – max punti 7
15.2) Metodologie tecnico-operative: MAX PUNTI 15
Il punteggio è assegnato in base alle metodologie tecnico-operative impiegate, con riferimento a:
15.2.1 Alla descrizione delle metodologie, delle attività e dei criteri tecnico-operativi - max punti 8
15.2.2 Alla programmazione del tipo di intervento in rapporto alla tipologia di Area (alto rischio, medio
rischio e basso rischio) – max punti 7
15.3) Attrezzature e sostanze impiegate: MAX PUNTI 10
Il punteggio è assegnato in riferimento alla tipologia di strumenti, attrezzature e macchinari utilizzati,
nonché i prodotti e le sostanze impiegate nell’espletamento del servizio con specifico riferimento alle
schede di sicurezza e di conformità presentate dalla ditta, e precisamente con riferimento:
15.3.1 A strumenti, attrezzature e macchinari – max punti 5
15.3.2 Ai prodotti e alle sostanze – max punti 5
15.4) Migliorie: MAX PUNTI 5
Nella valutazione delle offerte migliorative, la cui realizzazione non dovrà comportare alcun costo
aggiuntivo per la ASL, verrà dato particolare apprezzamento, al contenuto tecnico ed alla consistenza delle
proposte migliorative, si considereranno positivamente quelle migliorie finalizzate a conseguire effetti
migliorativi visibili e concreti che giovino agli utenti delle strutture sanitarie aziendali e quelle che elevino il
grado di fruibilità, di completezza e di perfezionamento del servizio previsto dal Capitolato Speciale.
Il totale del punteggio di qualità è, pertanto, pari a: MAX PUNTI 60.
Per la valutazione della “qualità” è stabilita una soglia di sufficienza pari a punti 31, le ditte che avranno
riportato un punteggio per “qualità” inferiore a detta soglia saranno escluse dalle fasi successive della gara.
16- AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA
Successivamente, in data che verrà comunicata ai concorrenti ammessi, dopo che la Commissione avrà
attribuito i punteggi qualità, si darà corso in seduta pubblica alla lettura dei punteggi di qualità e alla
successiva apertura delle buste contenenti le offerte economiche.
Alla ditta che avrà offerto il prezzo più basso (calcolato come descritto supra §11-) saranno assegnati punti
40. Alle altre ditte saranno assegnati punteggi decrescenti secondo la funzione inversamente proporzionale
rispetto al prezzo registrato come il più basso, utilizzando la seguente formula:
Punteggio al prezzo conseguito dalla ditta A = P.b. x Max Punti
P.d.A
P.b. = Prezzo più basso
Max Punti = Punteggio massimo attribuibile pari a 40 punti
P.d.A = Prezzo della ditta A
Si procederà successivamente alla somma, per ciascuna ditta, del punteggio conseguito per la qualità e del
punteggio conseguito per il prezzo.
Si procederà, quindi, alla provvisoria aggiudicazione a favore della ditta che avrà totalizzato il maggior
punteggio complessivo (qualità+prezzo) sempre che il prezzo complessivo di offerta (inclusi oneri per la
sicurezza) rientri nel valore economico complessivo di cui al par. §6 .
Nel caso di punteggi paritetici si procederà al sorteggio in seduta pubblica.
N.B. Al prezzo di offerta triennale, calcolato come sopra specificato, sarà sommato il costo triennale per i
rischi da interferenza (v. supra §7). Qualora il prezzo complessivo di offerta dovesse risultare superiore
all’importo posto a gara, si procederà all’automatica esclusione dell’offerta. Si precisa che in nessun caso si
potrà procedere all’aggiudicazione qualora il prezzo complessivo risulti superiore all’importo complessivo
presunto posto a base di gara.
17- VALIDITA’ DELL’OFFERTA
L’offerta deve essere completa e formulata così come previsto nel presente disciplinare.
Saranno escluse dalla gara le offerte:
- di importo superiore all’importo a base di gara (v. supra § 6);
- pervenute oltre il termine perentorio indicato;
- sottoposte a condizioni, ovvero modificative della proposta dell’Amministrazione aggiudicatrice;
- incomplete, parziali, plurime o espresse in modo indeterminato;
- espresse con riferimento ad altra offerta;
- che presentino correzioni che non siano espressamente confermate e sottoscritte dal dichiarante;
ovvero in tutti i casi in cui i plichi-offerta non siano integri o presentino irregolarità e in tutti gli altri casi
specificati ai sensi del D.Lgs. 163/06 come modificato dalla legge 106 del 2011.
L’ASL a suo insindacabile giudizio si riserva la facoltà di non procedere all’aggiudicazione in presenza di
una sola offerta valida.
SEGUE:
- A) CAPITOLATO SPECIALE
- B) ALLEGATI DEL CAPITOLATO: - Allegato 1. Superfici
- Allegato 2. Tabelle frequenza per tipologia di area
- Allegato 3. Attività: Disinfezione etc.
- Allegato 4. Elenco addetti e monte orario per livello
- C) SCHEMA CONTRATTO
- D) BOZZA DUVRI
Per accettazione
Ditta:
Il legale rappresentante:
Procedura aperta per l’affidamento del servizio di pulizia delle strutture
della A.S.L. di Caserta
CAPITOLATO SPECIALE
Art. 1- INFORMAZIONI GENERALI SULL’APPALTO
Il presente capitolato speciale ha ad oggetto l’affidamento del servizio di pulizia ordinaria delle
strutture sanitarie, ospedaliere e distrettuali, ed amministrative dell’ASL di Caserta.
Ai soli fini dell’individuazione della dimensione e dell’impegno del servizio richiesto, dell’entità e
dell’ubicazione delle strutture aziendali, si allega al presente Capitolato Speciale, il prospetto
delle superfici calpestabili, interne ed esterne, degli immobili oggetto di intervento, rilevate dai
competenti servizi aziendali.
Il servizio di pulizia riguarda: pavimenti, rivestimenti, infissi e vetri, servizi igienici, arredi e
suppellettili, e quant’altro, con la modalità e la frequenza disciplinate nel presente capitolato e
allegati.
Resta inteso che, ai fini dell’effettivo affidamento, e, quindi, della successiva corresponsione del
corrispettivo, saranno computate solo ed esclusivamente le superfici effettivamente utilizzate
dalle diverse unità aziendali.
Per lo svolgimento del servizio la ditta dovrà adottare procedure di lavoro preventivamente
avallate dalla competente Direzione di Distretto Sanitario o di Presidio Ospedaliero.
Ai fini del presente appalto ed a pena di esclusione dall’aggiudicazione, la ditta deve disporre di
un domicilio aziendale (con recapito telefonico, fax, e-mail) nell’ambito territoriale della ASL ed a
distanza non superiore a Km 20 dalla sede centrale della ASL.
Art.2 - VARIAZIONE DELLE SUPERFICI
La Direzione della ASL potrà richiedere, in relazione alle sopraggiunte necessità, l’estensione
del servizio ad aree non indicate in precedenza. La ditta aggiudicataria dovrà eseguire gli
ulteriori servizi richiesti alle medesime condizioni contrattuali.
La Direzione della ASL si riserva, altresì, la facoltà, in dipendenza di provvedimenti di
disattivazione, trasformazione, manutenzione straordinaria e ordinaria delle proprie strutture, di
ridurre o di sospendere senza limiti di tempo il servizio appaltato, senza che l’impresa possa
pretendere indennità di sorta.
In relazione alle proprie esigenze di servizio, di variare le sedi attuali e, pertanto, di modificare le
superfici oggetto dell’appalto, in tal caso il corrispettivo da riconoscersi alla ditta sarà
parametrato alla eventuale differenza di superficie tra la struttura dismessa e la nuova.
Il compenso mensile per il servizio di pulizia sarà rideterminato moltiplicando il costo unitario al
mq/mese indicato nell’offerta di gara per la differenza positiva o negativa tra la superficie
inizialmente affidata e quella conseguente alla variazione.
Art.3 — TIPOLOGIA DELLE AREE
Le aree oggetto del servizio sono state distinte in tre gruppi in base al rischio potenziale:
1.Aree ad alto rischio
2.Aree a medio rischio
3.Aree a basso rischio
1. A.R.: Aree di diagnosi e cura ad alto rischio
• Unità di degenza delle UU.00. Mediche — Unità di degenza ed unità ambulatoriali delle
UU.00. Chirurgiche — Sale operatorie (chirurgiche ed ostetriche) — Sale di dialisi — Laboratori
di Patologia clinica — SERT - Locali sterilizzazione — Servizi igienici — Sale mortuarie
2. M.R.: Aree di diagnosi e cura a medio rischio
• Unità ambulatoriali delle UU.00. Mediche - Radiologia — Ambulatori dei centri vaccinali —
UU. 00. Materno-infantili, Riabilitative e di FKT — Degenze — Infermerie — Servizi vari
3. B.R.: Aree amministrative a basso rischio
• Zona pubblico a medio/alto calpestio (es.: atrio di ingresso, corridoi, ascensori e scale,
portineria, corridoi di collegamento, etc.);
• Uffici (es.: Direzioni, Uffici amministrativi, ripartizioni varie, archivi, etc.);
• Servizi tecnici e generali (es.: centralino, locali vari, porticati, viali, parcheggi, etc.);
• Aree esterne.
Art. 4- OBBLIGO DI PRESA VISIONE STRUTTURE
E’ fatto obbligo a ciascuna ditta offerente di effettuare un sopralluogo presso le varie Strutture
dell’ A.S.L., onde prendere precisa e completa visione dei locali e della loro ubicazione sul
territorio provinciale, delle attrezzature esistenti e di quant'altro ritenuto necessario per la ditta
offerente ai fini della formulazione dell’offerta.
La ditta offerente dovrà pertanto produrre l’attestazione dei sopralluoghi effettuati.
Le ditte partecipanti concorderanno la data del sopralluogo con i singoli Dirigenti Sanitari
Responsabili delle macrostrutture aziendali (Presidi Ospedalieri e Distretti Sanitari) destinatarie
almeno 15 giorni prima del termine di scadenza stabilito per la presentazione delle offerte.
Art.5 — PRESTAZIONI RICHIESTE
Il servizio richiesto comprende una serie di attività definite precisamente dal presente
capitolato, da intendersi assolutamente impegnative per la ditta aggiudicataria, al fine di
garantire il miglior livello di pulizia ed igiene dei presidi ospedalieri e territoriali.
Le succitate attività comprendono:
• Detersione e sanificazione giornaliera da effettuarsi, in relazione alla tipologia delle superfici,
secondo le operazioni, le frequenze, le modalità ed i programmi indicati in allegato I.
• Detersione e sanificazione periodica con le cadenze previste dall’allegato I ed in base ad un
programma da concordare con la competente Direzione Sanitaria (per i Presidi Ospedalieri)
o con la competente Direzione di Distretto. Il servizio deve essere effettuato in tutte le aree
previste dal contratto, con divieto, per la ditta aggiudicataria, di estensione (anche solo
parziale) ad aree non previste e senza la preventiva autorizzazione scritta della stazione
appaltante.
• Gestione dei rifiuti assimilabili agli urbani e trasporto quotidiano degli stessi fino alla
collocazione negli appositi siti e contenitori stabiliti dall’Autorità comunale competente nei
giorni previsti. Il personale della ditta è tenuto ad ottemperare alle normative nazionali e
locali in materia di raccolta differenziata dei rifiuti fissata dal Comune del luogo in cui insiste
la struttura oggetto dell’appalto.
• Servizio di pulizia (su richiesta) per interventi aventi carattere d’urgenza oppure per interventi
prevedibili e non prevedibili, ma a carattere non continuativo, con le modalità operative di cui
all’allegato I. Il servizio deve essere garantito 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, compresi i festivi.
Tali interventi devono essere richiesti per iscritto dal Responsabile o dal Capo Sala del
servizio e/o UU.OO. ed autorizzati dalla competente Direzione Sanitaria Ospedaliera o
•
•
•
Distrettuale.
Servizio di spalatura della neve ed interventi di prevenzione della formazione del ghiaccio
nelle aree a rischio (scale, marciapiedi, ingressi) mediante lo spargimento di idonei prodotti.
Fornitura e manutenzione di barriere anti polvere nei punti di ingresso tramite l’aspirazione
giornaliera ed il lavaggio mensile, nonché sostituzione in caso di usura.
Servizi di disinfestazione: interventi contro blatte, pulci, vespe, formiche, pipistrelli, piccioni.
Art.6 - DISPOSIZIONI RELATIVE AL SERVIZIO
E’ fatto divieto all’interno degli uffici sanitari utilizzare:
Scope in setole di crine o nylon;
Spazzoloni e stracci per pavimento;
segatura impregnata.
La spazzatura del pavimento deve essere effettuata ad umido, mediante appositi panni
monouso, da cambiarsi quando necessario ed almeno ad ogni locale. Non è consentito
comunque l’utilizzo di un solo panno per più locali.
Il lavoro di spazzatura deve essere eseguito secondo la seguente procedura:
1’~ fase: passatura ad umido, con la rimozione dello sporco grossolano e della polvere evitando
la diffusione nell’aria.
2’~ fase: detersione delle superfici utilizzando panni appositi, da cambiarsi almeno ad ogni
locale, e detergenti.
3’~ fase: risciacquo delle superfici deterse onde evitare stratificazione di detergente.
La spolveratura delle superfici deve essere effettuata ad umido con appositi panni da lavare e
disinfettare dopo ogni uso avendo cura di non lasciare colature sulle superfici pulite.
La disinfezione deve essere effettuata sempre dopo la detersione di qualsiasi superficie e da
utilizzarsi solo dove previsto dal presente capitolato. I prodotti dovranno essere a base di cloro
la cui composizione e definizione deve essere validata insindacabilmente dalla Direzione
sanitaria.
Eventuali interventi di disinfezione non previsti, che si rendano necessari, dovranno essere
verificati dalla Direzione Sanitaria. Ogni attrezzo e/o materiale pluriuso deve essere lavato,
sciacquato, disinfettato e riposto asciutto dopo ogni utilizzo. Per qualsiasi intervento sui
pavimenti, che possa pregiudicare l’aderenza, è necessario apporre la segnaletica di pericolo.
Relativamente alle pulizie periodiche, che andranno iniziate e concluse entro i termini
concordati con la competente Direzione Sanitaria o Direzione di Distretto, il Responsabile della
ditta dovrà contattare la Capo Sala o il Responsabile della U.O., per concordare il giorno
disponibile per effettuare la pulizia di risanamento prevista.
Qualora particolari esigenze o impedimenti dovessero ostacolare gli interventi di pulizia nei
termini stabiliti , dovrà essere concordata una data successiva. Si ricorda che la ditta è tenuta a
fornire il servizio senza ritardi od interruzioni. Relativamente agli interventi periodici non
giornalieri, la ditta dovrà redigere una scheda riportante la programmazione su base annuale
che dovrà essere approvata dalla Direzione Sanitaria.
Il servizio di sanificazione e di sanitizzazione è articolato in base a protocolli specifici
differenziati in base al rischio ed allegati al presente capitolato come segue:
protocollo di sanificazione e sanitizzazione dei locali a basso rischio
protocollo di sanificazione e sanitizzazione dei locali a medio rischio
protocollo di sanificazione e sanitizzazione dei locali ad alto rischio.
Art. 7- MATERIALI ED ATTREZZATURE
In sede di offerta, le ditte dovranno fornire l’elenco analitico quali-quantitativo e materiale
illustrativo dettagliato dei prodotti, delle attrezzature e degli attrezzi utilizzati per l’esecuzione del
servizio oggetto dell’appalto (pulizia, sanificazione, disinfezione ecc.). Tutti i prodotti utilizzati
devono essere rispondenti alle norme vigenti (biodegradabilità, dosaggi, impieghi ecc.). La ditta
dovrà allegare alla documentazione tecnica la documentazione completa sulle schede di
sicurezza e sulle schede tecniche dei prodotti e delle attrezzature che intende utilizzare,
restando a carico della ditta stessa il risarcimento di tutti i danni materiali provocati dall’utilizzo
di prodotti difettosi, dal loro uso erroneo, improprio, o non conforme alle norme.
La documentazione tecnica dei prodotti dovrà riportare inoltre, le seguenti informazioni:
- nome del prodotto e ditta produttrice
- composizione chimica
- attività microbiologica
- indicazione d’uso e relative diluizioni
- modalità d’impiego
- tipo di confezione
- pericoli ed informazioni tossicologhe ed ecologiche
- misure di primo soccorso
- misure antincendio
- misure da adottarsi in caso di fuoriuscita accidentale
- manipolazione e stoccaggio
- misure di protezione individuale
- norme per lo smaltimento, trasporto.
I prodotti pericolosi devono riportare sul contenitore, oltre a quanto sopra elencato, la dicitura
“Presidio Medico Chirurgico” ed il numero di registrazione del prodotto, il numero di lotto di
produzione, la data di preparazione e quella di scadenza, la marchiatura CE.
Tutti i prodotti e/o loro contenitori presenti sui carrelli delle pulizie o negli ambienti di lavoro,
devono essere etichettati a norma di legge.
Non devono essere presenti contenitori anonimi.
I prodotti detergenti e/o disinfettanti devono essere conservati in modo corretto.
Il servizio di sanificazione e pulizia deve garantire il migliore livello di pulizia ed igiene, i sistemi
previsti per il servizio richiesto devono basarsi sulla meccanizzazione e sull’utilizzo di metodiche
e di prodotti di alta qualità e resa. Tutte le attrezzature per la pulizia devono essere a norma e
conformi alle disposizioni antinfortunistiche vigenti in Italia e nella Comunità Europea.
Tutto il materiale, i prodotti, gli attrezzi e le attrezzature illustrate e documentate in sede di gara
potranno essere cambiati, nel corso della durata dell’appalto, solo su precisa autorizzazione
della ASL.
L’ASL si riserva la facoltà di vietare l’impiego di quei prodotti che, a suo insindacabile giudizio,
fossero ritenuti dannosi. Le macchine utilizzate dovranno rispondere alle vigenti normative di
sicurezza, essere collegate solo ad idonee prese e risultare compatibili con l’attività sanitaria,
non rumorose, ed in perfetto stato di funzionamento.
Tutte le attrezzature a funzionamento elettrico andranno collegate a dispositivi in grado di
assicurare la perfetta messa a terra e dovranno avere un assorbimento di energia contenuto,
comunque inferiore alle capacità delle prese di corrente.
Su tutta l’apparecchiatura di proprietà dell’impresa aggiudicataria utilizzata all’interno dei Presidi
della ASL dovrà essere applicato un contrassegno indicante la ragione sociale della ditta
aggiudicataria.
Art.8- PRESTAZIONI STRAORDINARIE
L’ASL potrà chiedere all’impresa ulteriori prestazioni occasionali e non continuative (da pagarsi
a mq. al prezzo unitario di aggiudicazione) riconducibili a:
- interventi conseguenti ad allagamenti, pulizia pannelli ed altri impianti;
- interventi straordinari di ripristino post intervento edile o di imbiancatura, da intendersi
comprensivi di “spolveratura e deragnatura soffitti e pareti non lavabili, lavaggio persiane e
tapparelle, lavaggio ed asciugatura vetri e telai, lavaggio ed asciugatura pareti lavabili,
eliminazione di macchie di vernice e calce da pavimenti e zoccolature, scopatura ad umido dei
pavimenti, lavaggio meccanico dei pavimenti”;
- eventuali altre prestazioni quantificabili a mq..
Le pulizie in oggetto dovranno essere eseguite a richiesta, nei tempi e con le modalità tecniche
di volta in volta indicate dalla Direzione Sanitaria.
Tali prestazioni dovranno essere di volta in volta richieste ed autorizzate per iscritto dalla
competente Direzione Sanitaria.
Art.9 - CARATTERISTICHE GENERALI DEL SERVIZIO
La ditta appaltatrice si obbliga ad eseguire, con proprio personale ed alle condizioni particolari e
generali indicate nel presente Capitolato, il servizio di pulizia dei locali e delle attrezzature, così
come dagli allegati, nonché le eventuali prestazioni di pulizia straordinaria comunque richiesta.
Si impegna ad eseguire a regola d’arte e con scrupolo tutte le operazioni richieste, ad osservare
tassativamente sia gli orari disposti (definiti con la Direzione Sanitaria e, comunque ricompresi
nella fascia oraria tra le ore 06.00 e le ore 22.00), le frequenze, le modalità, i termini e le
condizioni previste nel capitolato, sia quelli successivamente concordati con l’Amministrazione.
Art.10 - OSSERVANZA Dl CONTRATTI COLLETTIVI Dl LAVORO, ASSICURAZIONI E
PREVIDENZA SOCIALE
In riferimento alla procedura di subentro dell’impresa si applicheranno le disposizioni della
normativa contrattuale del settore oggetto dell’appalto, ai sensi del vigente Contratto di Lavoro
della Categoria, e la normativa in materia.
Per il personale impiegato nel servizio, la ditta aggiudicataria è tenuta all’esatta osservanza
delle norme legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, di prevenzione
e di assicurazione contro gli infortuni, di assicurazioni sociali (invalidità, vecchiaia,
disoccupazione ecc.), al puntuale versamento dei contributi, alla corresponsione di tutti gli
emolumenti previsti dalle vigenti disposizioni di legge e dai contratti collettivi di categoria. E’
tenuta, inoltre, a comunicare alla ASL le informazioni necessarie per consentire i periodici
controlli in via digitale sul sito dello Sportello Unico Previdenziale.
L’ASL ha facoltà, in qualsiasi momento, di verificare la regolare e puntuale esecuzione degli
obblighi di cui al presente articolo.
Art.11 - REFERENTI DELL’IMPRESA
La ditta aggiudicataria dovrà garantire la possibilità di reperire rapidamente un suo Referente
unico per ciascun cantiere. Il Referente dovrà sempre essere rintracciabile, mediante telefono
cellulare fornito dalla ditta, e dovrà avere facoltà e mezzi necessari per far fronte anche alle
evenienze impreviste relative agli adempimenti contrattuali.
Tutte le contestazioni di inadempienza fatte in contraddittorio con detto Referente, si intendono
riferite direttamente all’impresa.
Il Referente dovrà essere a disposizione presso il presidio ospedaliero, dall’inizio al termine
dell’attività giornaliera di pulizia, sanificazione e sanitizzazione.
Art. 12- DISPOSIZIONI SANITARIE
La ditta aggiudicataria dovrà tenere per ciascun dipendente i seguenti documenti:
- certificato sanitario dal quale risulti la sussistenza dei requisiti di sana e robusta costituzione
fisica;
- certificato penale.
I suddetti certificati dovranno essere consegnati, se richiesti, al Servizio Provveditorato,
dovranno essere di data non anteriore a tre mesi e dovranno essere disponibili anche per le
persone assunte nel corso del contratto, in sostituzione o in aumento rispetto a quelle
inizialmente impiegate nei lavori.
I cambiamenti di personale addetto dovranno essere tempestivamente comunicati alla ASL. La
ditta aggiudicataria dovrà far pervenire con frequenza trimestrale l’elenco nominativo dei propri
dipendenti; il mancato invio del predetto elenco comporterà la penale di cui all’art.24 del
presente capitolato.
Il personale dell’impresa dovrà essere in possesso del giudizio di idoneità alla mansione
specifica, e sottoposto a sorveglianza sanitaria preventiva e periodica, ai sensi del D.Lgs.
626/94.
L’impresa ha l’obbligo di rispettare tutte le norme inerenti la sicurezza del personale,
assumendosi la completa responsabilità dell’ottemperanza alle vigenti norme igieniche ed
infortunistiche, esonerando la committente da qualsiasi responsabilità in merito.
Nell’espletamento delle proprie attività, la ditta dovrà far rispettare ai propri operatori le norme
derivanti dal D.M. del 28/09/90, relativo alla protezione dal contagio professionale da HIV nelle
strutture sanitarie e dal D.Lgs. n. 626/94 e successive modifiche relativamente al miglioramento
della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro. Le divise e i D.P.I. degli operatori addetti sono
a carico ed a responsabilità della ditta.
Art. 13- INFORMAZIONE AL PERSONALE
La ditta aggiudicataria deve fornire ai propri dipendenti adeguate informazioni circa i rischi per la
sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. L’avvenuta informazione dovrà risultare da apposite
dichiarazioni della ditta e dovrà essere documentata all’Amministrazione dell’ASL.
Nelle aree caratterizzate da rischi gravi e specifici potranno accedere esclusivamente i
lavoratori autorizzati (contraddistinti da apposito tesserino).
E’ obbligo dell’impresa comunicare preventivamente all’Amministrazione l’elenco del personale
operante (titolari e sostituti) nelle aree soggette a “CONTROLLO FISICO DELLA
RADIOPROTEZIONE”; detto personale dovrà essere assegnato in via definitiva e continuativa
all’espletamento del servizio e sarà vincolato a quanto disposto dal D.L. 230/95 e dal D.P.R. n.
449 del 13/07/90, in materia di documenti relativi alla sorveglianza fisica della radioprotezione.
Art. 14 - REQUISITI E DOVERI
L’impresa è tenuta ad impegnare personale di sicura moralità, professionalmente abile, che
osservi diligentemente le norme e le disposizioni disciplinari della committente, sostituendo, a
richiesta di quest’ultima o di propria iniziativa, quegli elementi che diano motivo di fondate
lamentele da parte dell’ASL o che, per seri motivi, non risultino idonei all’espletamento del
servizio.
Al termine del servizio il personale dell’impresa dovrà immediatamente lasciare i locali della
committente. Nei confronti dei dipendenti inosservanti delle norme impartite, verranno assunte
le più severe sanzioni consentite.
Ai lavoratori dell’Impresa è fatto divieto di aprire cassetti o armadi, maneggiare carte,
documentazione clinica o altri documenti e dovranno operare al fine del contenimento dei
consumi energetici, anche spegnendo le luci non necessarie.
Il personale consegnerà ogni oggetto che risulti smarrito, rinvenuto nell’espletamento del
servizio, al proprio superiore, il quale, tempestivamente, provvederà alla consegna dello stesso
al Responsabile dell’Unità Operativa Ospedaliera o Distrettuale.
Nello svolgimento del servizio deve evitarsi qualsiasi intralcio o disturbo al normale andamento
dell’attività espletate presso le strutture oggetto del servizio e, a questo scopo, le squadre
dovranno essere ben addestrate, specializzate, divise e destinate in modo coerente ai reparti o
aree loro assegnate.
L’impresa si impegna altresì alla tempestiva sostituzione del personale assente per ferie,
malattia, ecc. , allo scopo di evitare disservizi nell’espletamento delle pulizie.
Il dipendente dell’impresa dovrà mantenere il segreto d’ufficio su fatti o circostanze, di cui sia
venuto a conoscenza nell’espletamento delle proprie funzioni, concernenti i degenti, il
personale, l’organizzazione e l’andamento del presidio presso il quale svolge la propria attività
lavorativa.
Il mancato rispetto del segreto d’ufficio, se accertato, verrà perseguito ai sensi di quanto
disposto dalla vigente normativa in materia.
L’appaltatore deve curare che il personale adibito all’espletamento del lavoro:
• vesta una divisa idonea in tutte le sue componenti, conforme al disposto di cui al D.L
626/94 e successive modifiche, da mantenersi sempre in perfetto stato di pulizia; tale
divisa dovrà essere sottoposta alla valutazione della Direzione Sanitaria e da
quest’ultima autorizzata;
• sia dotato di targhetta distintiva della ditta e di cartellino di riconoscimento;
• indossi, in situazioni particolari e se ritenuto necessario per particolari fattori di rischio,
presidi di protezione quali: cuffia, mascherina, sovracamice, guanti ecc.;
• tenga sempre un comportamento corretto;
• non prenda ordini da persone estranee al servizio ed al rapporto contrattuale;
• segnali tempestivamente agli organi competenti le anomalie rilevate durante Io
svolgimento del servizio;
• consegni sempre le cose, qualunque ne sia il valore o lo stato, rinvenute nell’ambito dei
locali.
Art. 15- CORSO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE
La ditta dovrà organizzare apposito corso di formazione rivolto a tutti gli operatori utilizzati
nell’appalto, al fine di garantire che abbiano adeguata conoscenza delle modalità di
espletamento del servizio e delle condizioni contrattuali. Il corso deve avere durata complessiva
non inferiore ad 8 ore formative e deve comprendere nel programma: nozioni di igiene
ospedaliera, rischi biologici e sicurezza sul lavoro, nonché protocolli pratici di pulizia e
disinfezione.
Al corso dovrà assistere, con facoltà di integrare eventualmente il programma, un operatore
indicato dalla Direzione sanitaria.
Nessun operatore della ditta potrà essere inserito in una Unità Operativa del P.O. o in un
ambulatorio senza aver prima frequentato il corso di formazione. A tal proposito sarà obbligo
della ditta, successivamente al corso di formazione e prima dell’inizio dell’appalto, fornire un
calendario dettagliato di date e l’elenco nominativo dei partecipanti.
Art. 16- RESPONSABILITA’
L’impresa affidataria:
- è responsabile dell’assoluta osservanza del servizio reso dai propri lavoratori al capitolato
speciale d’appalto ed all’offerta presentata in gara,
- è responsabile del comportamento dei propri lavoratori nell’orario di servizio e sarà
considerata sempre direttamente responsabile della totalità dei danni arrecati a persone o
cose che, a giudizio dell’ASL, risultassero causati dal personale dell’impresa stessa;
- dovrà sempre provvedere, senza indugio e a proprie spese, alla riparazione o sostituzione
delle parti o oggetti danneggiati; in caso contrario, previa lettera di notifica, l’ASL si riserva la
facoltà di trattenere l’importo dal deposito cauzionale o dai crediti vantati dalla ditta
aggiudicataria.
L’ASL è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro, che, per qualsiasi causa,
dovessero accadere all’appaltatore ed ai suoi dipendenti nell’esecuzione delle prestazioni
oggetto del presente capitolato, convenendosi, a tal riguardo, che qualsiasi eventuale onere sia
da intendersi compensato nel corrispettivo del contratto.
L’appaltatore è altresì responsabile del buon andamento del lavoro affidatogli e delle passività
in cui l’ASL dovesse incorrere, per l’inosservanza di obblighi facenti carico direttamente alla
ditta affidataria ed al suo personale dipendente.
A tal fine la ditta dovrà contrarre adeguata polizza assicurativa per tutti i danni derivati da
comportamenti anche omissivi del proprio personale, per tutto il tempo di permanenza su aree
di proprietà dell’amministrazione od in uso alla stessa, nonché per responsabilità civile verso
terzi, comprensiva dell’estensione di danni da incendio, con un massimale non inferiore a €
1.500.000 per sinistro.
Art. 17- SCIOPERI E CAUSE DI FORZA MAGGIORE
Essendo il servizio in oggetto di pubblica utilità, l’impresa per nessuna ragione può sopprimerlo
o non eseguirlo in tutto od in parte. Qualora ciò si verificasse l’ASL potrà procedere alla
risoluzione del contratto.
In caso di scioperi o cause di forza maggiore, di cui dovrà essere dato all’ASL congruo
preavviso, la Ditta sarà tenuta a garantire un servizio di pulizia di emergenza.
A questo riguardo, in sede di stipulazione del contratto, le parti (Impresa aggiudicataria ed
Amministrazione) predisporranno un piano di emergenza dal quale risultino i vari interventi da
attivare al verificarsi dell’evento.
L’interruzione ingiustificata del servizio di cui al presente articolo comporta responsabilità
penale in capo all’appaltatore, ai sensi dell’art. 355 C. P., e sarà qualificata come possibile
causa di risoluzione contrattuale.
Per ogni giornata di sciopero e, comunque di attivazione di un “Servizio di pulizia di emergenza”
di cui al presente articolo, I’ASL effettuerà una trattenuta pari a mezza giornata lavorativa, per
attività non svolta.
Art. 18-ONERI A CARICO DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE
Saranno a carico dell’ASL:
• le spese delle utenze necessarie al normale svolgimento dei lavori di pulizia (acqua ed
elettricità);
• la manutenzione degli impianti elettrici ed idraulici;
• la messa a disposizione di locali da adibirsi a:
1. Ripostigli per la custodia delle macchine, degli apparecchi di pulizia e dei materiali;
2. Spogliatoi, depositi, siti per l’organizzazione del servizio. Tali locali, la cui manutenzione
straordinaria ed ordinaria è a totale carico della ditta aggiudicataria, devono essere
conservati in buono stato di manutenzione e di pulizia (la pulizia è a completo carico
dell’impresa). Il personale dell’ASL addetto alle verifiche ha il diritto di accedervi in ogni
momento, al fine di controllare i prodotti e le attrezzature in uso, nonché la pulizia e
l’organizzazione del lavoro.
Ai sensi dell’art.1803 e seguenti del C.C., l’appaltatore è considerato custode dei locali ad esso
assegnato e di tutto quanto in essi contenuto (sia di sua proprietà, che di proprietà dell’Ente): ne
risponde, pertanto, direttamente ed interamente, esonerando l’ASL da ogni responsabilità per
eventuali danni diretti o indiretti conseguenti a fatti dolosi, colposi o a furti da chiunque
provocati.
Al termine dell’appalto i locali devono essere restituiti alla disponibilità della ASL in buone
condizioni.
Art. 19 - INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI E SULLE MISURE DI PREVENZIONE ED
EMERGENZA
In conformità al disposto dell’art. 7 del D. Lgs. 19/09/94 n. 626, l’ASL si impegna a fornire,
tramite i propri “datori di lavoro”; adeguate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’Azienda
e sulle misure di prevenzione adottate e su quelle programmate per eventuali emergenze.
L’Impresa dovrà visionare, preliminarmente alla presentazione dell’offerta, il documento di
“Informazione sui principali rischi presenti nell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta ed
indicazioni integrative di tipo preventivo per le imprese appaltatrici o lavoratori autonomi che
operano all’interno dell’ente”, nonché la bozza del DUVRI pubblicata fra gli atti di gara.
Art. 20 -ONERI A CARICO DELLA DITTA AGGIUDICATARIA
Sono a carico della ditta aggiudicataria gli oneri relativi all’impiego e fornitura di:
• attrezzature ed attrezzi atti ad assicurare la perfetta e tempestiva esecuzione del servizio
così come definito nel presente capitolato;
• divise per il personale impiegato, comprese quelle per i reparti a rischio, nonché il relativo
lavaggio, da eseguirsi nel rispetto delle norme vigenti in materia di igiene ospedaliera;
• tessere di riconoscimento e distintivi per il personale impiegato nel servizio;
• sacchi a perdere per immondizia;
• materiali di pulizia (detersivi, cere, disinfettanti);
• tutte le spese ed oneri dovuti al personale dipendente dall’appaltatore;
• mantenimento, per quanto possibile, del medesimo personale adibito alle singole unità
operative, al fine di evitare spostamenti che possano determinare scompensi organizzativi e
funzionali;
• montaggio, impiego e smontaggio di ponteggi, elevatori, sia fissi che mobili, eventualmente
necessari per qualsiasi categoria di lavoro, quali ad esempio il lavaggio delle vetrate fisse
degli edifici anche all’esterno;
• tutti i mezzi e ed i dispositivi di protezione individuale per il personale impiegato nel servizio;
• la supervisione da parte di un Responsabile dei lavori, materiali e prodotti utilizzati;
• l’esecuzione delle prestazioni in orari concordati con la competente Direzione distrettuale od
ospedaliera;
• l’esecuzione dei lavori extra contratto come previsto dal presente capitolato;
• il rispetto delle frequenze, fasce orarie e programmi, senza ritardi che possono ripercuotersi
sull’attività sanitaria e/o sul servizio;
• tutti gli oneri derivanti da dolo o colpa imputabili all’appaltatore;
• ogni altro onere necessario per l’espletamento del servizio.
Art.21 - VERIFICHE E CONTROLLI
La ASL si riserva il diritto di:
- controllare con personale proprio l’esecuzione del servizio;
- effettuare accertamenti in qualsiasi momento su attrezzature e prodotti impiegati per la
pulizia e la disinfezione, al fine di verificarne la rispondenza alle specifiche schede
presentate dalla ditta aggiudicataria.
Il sistema di controllo si realizzerà su due livelli:
• UU.00. e Servizi: mediante la firma della bolla di esecuzione dei lavori da parte della
caposala o del responsabile;
• Funzionari dell’amministrazione: mediante verifiche a campione.
La verifica da parte di detti funzionari avverrà sempre alla presenza del Referente nominato
dalla Ditta aggiudicataria, mediante visite ispettive nei locali in appalto, scelti a campione
dall’Amministrazione.
Alla verifica seguirà un verbale del sopralluogo inviato per conoscenza all’impresa. Il Referente
della Ditta aggiudicataria, qualora venga rilevata la mancanza e/o carenza del servizio, dovrà
provvedere immediatamente a farlo eseguire nuovamente, senza nulla pretendere, ferma
restando l’applicazione delle multe e penali.
Il personale dell’ASL si asterrà dal fare osservazioni dirette ai dipendenti della ditta, ma
rivolgerà eventuali contestazioni, sia verbali che scritte, al Referente della ditta per la struttura in
questione. Le osservazioni così espresse si intenderanno indirizzate direttamente all’impresa
aggiudicataria.
L’inadempienza si intende debitamente contestata dall’avvenuto sopralluogo congiunto,
effettuato da un rappresentante della committente e da uno dell’impresa, seguito da
comunicazione scritta alla Ditta aggiudicataria da parte del responsabile del Servizio
Provveditorato, al quale, entro giorni 3 dalla redazione, andrà trasmesso, a cura del competente
responsabile locale, il verbale relativo alla rilevazione dell’inadempienza.
L’impresa potrà presentare le proprie controdeduzioni entro 5 giorni dalla data di ricevimento
della predetta comunicazione.
Espletate le verifiche del caso, l’Amministrazione applicherà le multe e penali di cui sarà data
notifica a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.
La ditta aggiudicataria dovrà essere assicurata contro danni a cose e a persone, arrecati dal
proprio personale nell’espletamento del servizio, secondo le modalità di cui alI’art.16 del
presente capitolato.
La suddetta polizza andrà presentata all’atto della stipulazione del contratto, pena la risoluzione
dello stesso.
Qualora l’impresa non provveda al risarcimento od alla riparazione del danno nei termini fissati
nella relativa lettera di notifica, la Committente resta autorizzata a provvedere direttamente a
spese della ditta aggiudicataria, trattenendo l’importo sul canone di prima scadenza.
Art.22 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
L’A.S.L. avrà facoltà di risolvere il contratto:
1) ai sensi dell’art. 1456 C.C. per inadempimento della Ditta aggiudicataria con preavviso
raccomandato di almeno 30 giorni nei seguenti casi:
- sospensione, abbandono o mancata effettuazione del servizio, anche parziale, da
parte della Ditta;
- grave violazione ed inadempimento degli obblighi contrattuali previsti nel presente
capitolato, non eliminati a seguito di diffida scritta;
- mancata osservanza del divieto di cessione in sub appalto, non autorizzato;
- inosservanza delle norme di legge in materia di lavoro e previdenza, prevenzione,
infortuni, sicurezza;
- gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli operatori della
Ditta;
2) qualora la So.Re.Sa spa (Società Regionale per la Sanità) che, per effetto della L.R. 24 del
29.12.2005, è titolare in via esclusiva delle funzioni di acquisto e fornitura dei beni e
attrezzature sanitarie delle AA.SS.LL. e delle AA.00., durante la vigenza contrattuale della
presente procedura, abbia provveduto ad affidare ed abbia aggiudicato gare relative a
procedure di affidamento servizi di pulizia.
Art.23- CONTROLLI PERIODICI QUALI-QUANTITATIVI
In occasione di ciascun intervento periodico, l’impresa dovrà fare siglare al Responsabile
dell’U.O.A. o Servizio una bolla di lavoro. La suddetta bolla andrà progettata per forma e
contenuto dall’impresa aggiudicataria, concordandola con l’Amministrazione.
Copia di tale modulo è destinato al Servizio Tecnico ed è documento indispensabile per le
operazioni di validazione della liquidazione fatture.
Art. 24- PENALITA’
Le penalità previste sono fissate nel Contratto.
Art. 25— STIPULA DEL CONTRATTO
Fermi restando gli obblighi assunti dall’aggiudicatario con la propria offerta, le pattuizioni
saranno perfezionate, entro un mese dalla notifica dell’aggiudicazione, con la sottoscrizione del
formale contratto.
Le spese per detta stipula (copie, bolli, registrazione, ecc.) saranno a carico della Ditta
aggiudicataria.
Tutte le spese di contratto (registrazione, copia, bolli, etc.) sono a carico della ditta
aggiudicataria; sono, altresì, a carico della stessa anche tutte le spese di ad eccezione dell’ IVA.
La Direzione dell’ASL, se necessario e ove ne ravvisi l’urgenza, può richiedere l’esecuzione
anticipata del contratto sulla base del certificato di iscrizione della C.C.I.A.A. con relativo nulla
osta ai sensi dell’art.10 legge 31/05/1965, n.575.
Art. 26- DOCUMENTI DA PRESENTARE A SEGUITO Dl AVVENUTA AGGIUDICAZIONE
Entro 20 giorni dalla data di comunicazione dell’aggiudicazione ed a pena di revoca della
stessa, la Ditta aggiudicataria sarà tenuta a presentare la seguente documentazione:
• Deposito cauzionale definitivo ai sensi dell’art.113 del D.Lgs.163/06.
• Polizza assicurativa per la copertura di danni a persone o cose.
• Dichiarazione di presa visione della Mappa Generale dei rischi dell’ASL (che sarà messa a
disposizione della Ditta Aggiudicataria).
• Dichiarazione di cui all’art.13 del presente Capitolato, relativo alle informazioni al personale.
• Altri documenti precisati nella notifica dell’aggiudicazione.
La mancata presentazione dei suddetti documenti entro il termine indicato, comporterà per
questa ASL, la facoltà di revocare, senza ulteriore preavviso, l’aggiudicazione.
Art. 27- SUBAPPALTO
Il contratto non può essere ceduto a pena di nullità. Previa istanza della Ditta, e provvedimento
autorizzativi della ASL, nel rispetto dell’art.118 D.Lgs.163/06 e art.57 L.R. Campania n.3/07, le
prestazioni che la Ditta ha espressamente indicato, a tale scopo, in sede di presentazione
dell’offerta, possono essere subappaltate, nella misura, alle condizioni e con i limiti e le modalità
concordate.
La Ditta è tenuta, comunque, e si impegna in merito, al rispetto di tutti gli adempimenti in
materia disposti dalla legge sulla tracciabilità dei pagamenti.
Art. 28- LIQUIDAZIONE E PAGAMENTI
Alla Ditta appaltatrice vengono riconosciuti mensilmente i corrispettivi del servizio prestato.
Con cadenza mensile si provvederà alla liquidazione della fattura previa acquisizione delle
attestazioni, in ordine alla correttezza del servizio svolto, di tutte le strutture aziendali oggetto
dell’appalto.
Il pagamento delle fatture viene effettuato entro 90 giorni dalla data di ricevimento delle stesse.
In caso di ritardo dei pagamenti, avvalendosi di quanto consentito dal primo periodo dell’art. 5
del Decreto Legislativo 231/2002, il saggio degli eventuali interessi moratori sarà pari, in
ragione d’anno, al saggio degli interessi legali stabilito dall’art. 1284 1° comma c.c.
A tal fine la sottoscrizione dell’offerta di gara comporta, quindi, anche l’accettazione della
previsione di cui sopra, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1341 2° comma del c.c.
Gli importi fatturati devono essere assoggettati ad IVA, che sarà a carico della ASL.
Per accettazione
Ditta:
Il legale rappresentante:
allegato dettaglio territorialità delle sedi A.S.L. CE
DISTRETTO 12 - CASERTA
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
U.O.S.M. DS. N.12 - CASERTA - VIA ROMA
1.381,40
sede centrale ASL CASERTA - VIA UNITA' ITALIANA
4.710,05
Aree esterne
868,80
UFFICI DISTRETTUALI - CASERTA - VIA CESARE BATTISTI
PALAZZO DELLA SALUTE - VIA LAMBERTI
7.205,95
POLIAMBULATORIO CASAGIOVE - CASAGIOVE - PIAZZA DEGLI EROI
1.003,11
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - CASERTA - VIA FEUDO S. MARTINO
1.633,92
SERVIZIO Medicina del lavoro-spsal- uomll - CASERTA - VIA VERDI
357,34
UOPC - SAN NICOLA LA STRADA-VIA DE GASPERI
141,77
CONSULTORIO CASERTA- VIALE BENEDUCE
140,00
Totale
17.442,34
62,52
62,50
DISTRETTO 13 - ARIENZO
Sup. Pavim
Aree esterne
1.100,52
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
UOV-UOMI-UOPC-CUP-SERV. VARI - ARIENZO-VIA CAMELLARA
POLIAMBULATORIO - SAN FELICE A C.SAN MARCO TROTTI
640,00
STRUTTURA SANITARIA - SAN FELICE A C.-VIA ROMA-guardia medica
270,00
85,45
CENTRO STUDI INTEGRATO - SANTA MARIA A VICO-V. LIBERTA'
Totale
2.095,97
DISTRETTO 13 - MADDALONI
,
Sup. Pavim
Aree esterne
450,00
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
UOAR - MADDALONI-VIA CAUDINA P.CO GIULIANA
FARMACIA TERRITORIALE MADDALONI -VIA CAUDINA P.CO GIULIANA
300,00
GUARDIA MEDICA MADDALONI - VIA CAUDINA P.CO GIULIANA
120,00
UOSM - PSAUT - MADDALONI-VIA NAPOLI
550,00
60,00
CENTRO STUDI SERT/MOBILE
UOV VIA CAUDINA P.CO GIULIANA MADDALONI - SCALA B
122,00
UOMI VIA VALLONE MADDALONI - SCALA B
134,00
UOADI VIA VALLONE MADDALONI - SCALA B
122,00
UOML VIA VALLONE MADDALONI - SCALA B
134,00
UOASB - CENTRO VACC - VIA VALLONE MADDALONI - SCALA A
500,00
UORP VIA VALLONE MADDALONI - SCALA A- B
120,00
90,00
CAD VIA VALLONE MADDALONI - SCALA A
90,00
UOPC VIA CAUDINA MADDALONI - SCALA A
250,00
DIR. AMM.VA VIA VALLONE MADDALONI - SCALA A
Totale
Pagina 1 di 9
3.042,00
19/01/2012
DISTRETTO 14 - TEANO
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
DISTRETTO 14 TEANO - TEANO V.LE ITALIA
Aree esterne
1.018,38
UNITA' OP.VETERINARIA + 118 - TEANO - V.LE S. REPARATA
193,00
POLIAMBULATORIO - VAIRANO VIA ROMA
634,21
SERT- TEANO-CORSO ITALIA
316,00
80,00
UOSM - D.S.M.
1.142,00
CONSULTORIO - U.O. VACCINALE PIETRAVAIRANO -V.LE S. ANTONIO
182,00
DIREZIONE SANITARIA P.O. TEANO-VICO TANSILLO
269,00
UOPC -UOV-DSM-ML-INV. CIV. - TEANO- MACELLO
520,04
UFFICI- ASILO NIDO FRANCOLISE - FRAZ. S. ANDREA DEL P.
211,23
AMBULATORIO - ROCCAROMANA-VIA MUNICIPIO
83,00
UFFICI C/O PALAZZO COMUNALE - CAIANELLO-VIA CERASELLE
83,27
GUARDIA MEDICA RIARDO
231,00
SIR VAIRANO P. (NON FUNZIONANTE IN CORSO ULTIMAZIONE)
783,14
Totale
DISTRETTO 14
5.430,27
316,00
- ROCCAMONFINA
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
DISTRETTO 14 MIGNANO M. PIAZZA DON PELLIZZOLI
813,00
DISTRETTO 14 MIGNANO - UOPC -SERV. VETERINARI
69,00
DISTRETTO 14 ROCCAMONFINA - PIAZZA NICOLA AMORE
Aree esterne
269,00
Totale
DISTRETTO 15
1.151,00
- PIEDIMONTE MATESE
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
DISTRETTO N. 15 - PIEDIMONTE - VIA MATESE
Aree esterne
1.826,12
SIR PIEDIMONTE M. (NON FUNZIONANTE IN CORSO ULTIMAZIONE)
802,87
POLIAMBULATORIO - PIEDIMONTE MATESE-VIA EPITAFFIO
600,95
UOAR - PIEDIMONTE MATESE-VIA DI MATTEO
580,50
SERT PIEDIMONTE - VIA DìAMORE
192,25
DISTRETTO N. 15 - ALIFE - S.P. 30
395,75
GUARDIA MEDICA - DRAGONI-VIA ROMA
184,00
GUARDIA MEDICA - FONTEGRECA
114,08
STRUTTURE SAN. ED AMM. - LETINO-VIA MARCONI
149,79
SIR - CAPRIATI AL VOLTURNO-VIA S. ROCCO
137,51
GUARDIA MEDICA - VALLE AGRICOLA-VIA BERLINGUER
300,00
74,20
DSM - PIEDIMONTE MATESE-VIA N. MONTE MUTO
254,05
GUARDIA MEDICA - AILANO-P.ZZA DALLA CHIESA
100,00
92,20
GUARDIA MEDICA - GIOIA SANNITICA-P.ZZA MUNICIPIO
114,14
UFFICI -PRATA SANNITA-VIA CANTONE
128,07
UFFICI - SAN GREGORIO MATESE-VIA GINEVRA
127,00
UOV - ALVIGNANO-VIA IACOBELLI
316,15
Totale
Pagina 2 di 9
6.089,63
400,00
19/01/2012
DISTRETTO 15
- CAIAZZO
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
UFFICI E AMBULATORI - CAIAZZO-VIA CADUTI SUL LAVORO
Aree esterne
481,35
UFFICI - PONTELATONE-VIA PARCO ARMOSELLO
86,00
UFFICI - FORMICOLA-VIA MORISANI
198,00
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - CAIAZZO
344,45
Totale
1.109,80
DISTRETTO 16 - M ARCIANISE
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
DS 16 - MARCIANISE P.ZZA CARITA
Aree esterne
6.365,17
SERT - MARCIANISE-VIA GANDHI
473,60
Guardia Medica - PORTICO-VIA PRINCIPE DI PIEMONTE
70,00
UOMI-UOPC MACERATA CAMPANIA - VIA MAZZINI
265,00
Totale
7.173,77
DISTRETTO 17 - AVERSA
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
U.O.M.I. Viale Europa
1.400,00
Poliambulatorio ex INAM - Via S. Giacomo
2.907,00
Aree esterne
MONOBLOCCO "A"
Piano Terra
1.841,00
Piano Primo
1.926,00
MONOBLOCCO "B"
Piano Terra
1.734,00
Piano Primo
2.008,00
Piano Secondo
1.806,00
Piano terzo
670,00
Dipartimento Dipendenze
400,00
80
D.S.M. Palazzo Orabona
578,00
200,00
15.270,00
280,00
Totale
Pagina 3 di 9
19/01/2012
DISTRETTO 18 - GRICIGNANO
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Continuità Assistenziale - Via Allende
Aree esterne
90,00
URP - Uff. - sede distretto Via Fogar, 3 Gricignano
180,00
Cons. Fam. Punto vacc. Via S. Donato - Orta di Atella
114,00
UOAR - C.Ass. -Amb.Psich. Via Cadorna Succivo
380,00
UOML - I.C. - Punto Vacc. P.zza Trieste Teverola
359,00
Uff. San. P.zza De Michele - Cesa
150,00
Cons. Fam. Poliamb. Via De Gasperi - S. Arpino
760,00
Amb. Alcologia - UOMB - SAUT - Via Aversa - Gricignano
640,00
Poliamb. E Med. Base P.zza Pertini Orta di Atella
325,00
Ufficio Sanitario di Teverola
133,00
1100
57,00
U.O. Prevenzione sui luoghi di lavoro Orta di Atella
133,00
Totale
3.188,00
1.233,00
DISTRETTO 19 - FRIGNANO
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Aree esterne
Sede DS - UOMI - I.C. V.LE DELLA LIBERTA' - LUSCIANO
310,00
140,00
UOAR - Uff. Vacc. - Cont. Ass. Via Allende, 2 - Frignano
345,00
600
Poliamb. San Marcellino - p.co dei Fiori
360,00
500
Uff. San. -pol. - ADI - M.I. Via Circumvallaz. T. Ducenta
600,00
1500
Cont. Assistenz. Via Roma - Trentola Ducenta
128,00
34
Poliamb. Di Parete p.za Trinità 12
91,00
990,00
DSM di Villa di Briano
UOPC - C/O Scuola Elementare - Lusciano
20
90,00
Veter. Amb. - Via Campania 2 - S. Marcellino
380,00
Totale
3.294,00
2.794,00
DISTRETTO 20 - CASAL DI PRINCIPE
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Aree esterne
Anagrafe Assistiti c.so Umberto I - S. Cipriano
216,00
Ufficio Riabilitazione - C.so Europa - Casapesenna
330,00
14,00
U.O.M.L. Invalidi Civili - Via Vaticale - Casal di Principe
216,00
60
Sede DS 20 - C.A. SAUT - Amb. Uff. Amm.vi
955,00
350
Mat. Inf. - Uff. Vacc. - ADI Via Buonarrotii (piano Terra)
560,00
60
CSM Via Buonarroti (primo Piano)
560,00
RX - Ambulatori - Vaccinazioni - Villa Literno
408,00
139
3.245,00
623,00
Totale
Pagina 4 di 9
19/01/2012
DISTRETTO 21 - S. MARIA CAPUA VETERE
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Ufficio Sanitario - Casapulla
Aree esterne
80,00
Uff. Sanitario e Guardia Medica di Curti
200,00
Consultorio familiare
236,00
Direzione Sanitaria e Amm.va e Med. Base (pal. Zenith n. 6)
317,00
Invalidi civili - visite fiscali e veterinaria Zenith
327,00
Riabilitazione pal.zzo Buffolano
400,00
Scuola Inf. - Via Giotto c/o Scuola Uccella S. Maria C.V.
400,00
Dipartimento di Prevenzione Via Giotto - S. Maria C.V.
814,00
Dipartimento Dipendenze - Via Melorio - S. Maria C.V.
150,00
D.S.M. ex Mulino Buffolano - S. Maria C.V.
567,00
Ufficio Controllo Int. - Via F.lli De Simone
112
20
251,00
Totale
3.742,00
132,00
DISTRETTO 22 - CAPUA
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Aree esterne
Poliambulatorio - Via Monte dei Pegni - Capua
670,00
Distretto 22- Via E. Fieramosca- DSM
882,00
Dipartimento Salute Mentale
400,00
SERT Via Mariani
200,00
Servizio Prevenzione
200,00
S.I.P. Parco Eucalyptus
408,00
50
2.760,00
445,00
Totale
365
30
DISTRETTO 23 - CASTEL VOLTURNO
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Aree esterne
Continuità Assistenziale e SAUT
154,00
10,00
Sede Distretto
167,00
14
Uff. Sanitario di Cancello ed Arnone
89,00
Uff. Sanitario di Grazzanise
165,00
Poliambulatorio di Castel Volturno
801,00
510
Ufficio Veterinario Cancello Arnone
459,00
36,00
Uffici Amministrativi
Totale
Pagina 5 di 9
167,00
14
2.002,00
584,00
19/01/2012
DISTRETTO 22 - PIGNATARO MAGGIORE
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Presidio Distretto P.za IV Novembre - Pignataro M.
105,00
Uff. Ecologia e Guardia Medica di Pignataro M.
180,00
Uff. Sanitario di Sparanise
Aree esterne
72,00
R.S.A. di Calvi Risorta
96
1.319,00
Continuità Assist.le e Guardia Medica di Calvi Risorta
83,00
Totale
1.759,00
96,00
DISTRETTO 23 - MONDRAGONE
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Uff. Amm.vi / Poliamb.- Guardia Medica / Inv. Civ. di Mondragone
Aree esterne
2.297,00
Uff. Sanitario di Falciano
180,00
Uff. Sanit. Guardia Medica di Carinola
160,00
Totale
2.637,00
0,00
DISTRETTO 14 - SESSA AURUNCA
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Sede Distretto n. 14 di Sessa Aurunca
Aree esterne
1.200,00
Poliambulatorio
263,00
120
Centro F.K.T. - Riabilitaz. - Via Leonardo
618,00
90
Centro di Diabetologia - Via Leonardo - Cellole
290,00
Servizio Materno Infantile
250,00
Emergenza Guardia Medica
340,00
65,00
Servizio Farmaceutico Distrettuale - Sessa Aurunca
Totale
3.026,00
210,00
P.O. riabiltazione DI SAN FELICE A CANCELLO
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Aree esterne
455,00
PIANO SEMINTERRATO
920,00
PIANO RIALZATO
1.060,00
PIANO PRIMO
PIANO SECONDO
920,00
PIANO TERZO
935,00
4.290,00
Totale
1.800,00
P.O. DI MADDALONI
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
PIANO TERRA
2.131,61
PRIMO PIANO
2.384,07
SECONDO PIANO
2.580,85
TERZO PIANO
2.500,51
Totale
Pagina 6 di 9
9.597,04
Aree esterne
7.940,00
19/01/2012
O. di Comuità DI TEANO anche sede centrale del D.S. 14
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
LIVELLO 0,00 - CORPO A - PRONTO SOCCORSO E RADIOLOGIA
742,92
LIVELLO 3,20 - CORPO A2 - GRUPPO OPERATORIO ( NON ATTIVA RIANIMAZ. ( MQ
191,78 )
696,62
LIVELLO 6,10 - CORPO A3 - CHIRURGIA
833,68
LIVELLO 11,70 - CORPO A4 - MEDICINA
547,64
LIVELLO - 3,50 - CORPO B1 - PEDIATRIA
275,46
LIVELLO 0,23 - CORPO B2 - LAB.ANALISI
322,27
LIVELLO 4,00 - CORPO B3 - GINECOLOGIA
435,78
CORPO C OBITORIO
Aree esterne
106,41
Totale
3.960,78
961,17
P.O. DI PIEDIMONTE MATESE
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
PIANO SEMINTERRATO 2
1.098,36
PIANO SEMINTERRATO
2.602,30
PIANO TERRA
2.984,83
PRIMO PIANO
2.771,88
PIANO SECONDO
2.695,44
PIANO TERZO
2.798,25
PIANO QUARTO
Aree esterne
595,19
Totale
15.546,25
2.500,00
P.O. DI MARCIANISE
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
LIVELLO SEMINTERRATO ( SUPERFICI ATTIVE)
1.072,00
1 LIVELLO -( SUPERFICI ATTIVE)
3.128,00
2 LIVELLO ( SUPERFICI ATTIVE)
3.539,00
3 LIVELLO ( SUPERFICI ATTIVE)
1.880,00
4 LIVELLO ( SUPERFICI ATTIVE)
1.552,00
5 LIVELLO ( SUPERFICI ATTIVE)
590,00
Totale
11.761,00
Aree esterne
4.000,00
P.O. DI S. MARIA C.V.
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
PIANO SEMINTERRATO
Aree esterne
720,00
PIANO TERRA
2.080,00
PIANO PRIMO
2.040,00
PIANO SECONDO
2.080,00
PIANO TERZO
1.600,00
Totale
Pagina 7 di 9
8.520,00
19/01/2012
P.O. DI AVERSA
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Aree esterne
SEMINTERRATO
RX - Lab. Analisi - Poliambulatorio
2.187,00
3.281,00
Dep. Sp. Guardaroba - officina - centr. Elettr. Sala mortuaria - deposito U.T. - farmacia spogliatoi ditta pulizia ed altro - sottocentrale
PIANO RIALZATO
3.745,00
UTIC - Amb. Cardiologia - Psichiatria - Nuova Med. Urg. - CUPT - Audiovestibologia - P.S.
2.100,00
Dir. Amm.- Dir. Sanit. - Uff. Tec. - Centrale Termica - Atrio - Scala principale - Cappella
PRIMO PIANO
Ch. Gen. - Ch. D'Urg. - Dialisi - Med. D'urgenza
3.025,00
PIANO SECONDO (COMP. INTERO BL. PARTO VECCHIO)
2.228,00
Nuova Ostetricia (compreso ampliamento)
1.310,00
PIANO TERZO
2.400,00
PIANO QUARTO
2.700,00
Sale Operatorie 1° - 2° - 3° piano area critica
912,00
Terrazzi
2500
Viabilità
6200
Parcheggi
2735
Totale
23.888,00
11.435,00
O. di Comunità DI CAPUA anche sede centrale del D.S.22
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
PIANO TERRA
Aree esterne
1.360,00
PIANO AMMEZZATO
640,00
PIANO PRIMO
1.760,00
PIANO SECONDO
1.920,00
PIANO terzo
500,00
Totale
6.180,00
P.O. DI SESSA AURUNCA
Sup. Pavim
UBICAZIONE DEL SERVIZIO
Aree esterne
Corpo di fabbrica denominato nuovo
2° piano seminterrato - Dir. Sanitaria
323,00
1° piano seminterrato (farmacia - morque - D.H. onc ologico)
1.172,00
Piano terra (RX - P.S. - Ambulatorio)
1.721,00
1° piano - Chirurgia - Terapia Int. Bl. Operatorio
1.456,00
2° piano (pediatria - ostetricia - ginecologia - bl occo parto )
904,00
3° piano (medicina - cardiologia)
748,00
857
Padiglione vecchio
Piano Terra SPDC e Servizi
496,00
Primo Piano - Lab. Analisi - tunnel
613,00
Piano Secondo - Dir. Amm.va
250,00
Piano Terzo - Servizi
33
57,00
Totale
Pagina 8 di 9
7.740,00
890,00
19/01/2012
TOTALE COMPLESSIVO in mq.
175.940,85
Pagina 9 di 9
36.701,67
19/01/2012
AREE A MEDIO RISCHIO
Riepilogo e frequenze richieste
OPERAZIONI DA SVOLGERE
Giornaliera
Girn.
Sett.
Periodica
Sett.
Mens. Trim.
PRELIMINARI
01- Svuotatura cestini
2X
7
02-Raccolta rifiuti e trasporto
2x
7
PAVIMENTI
03- Scopatura ad umido
2x
7
04- Lavaggio manuale aree ingombre
2x
7
05- Lavaggio meccanico aree libere
2x
7
06- Lavaggio scala
1x
7
ARREDI (panno blu)
07- Sanificazione arredi,apparecchi,porte, infissi etc
1x
7
ZONA LAVABO (panno giallo)
08- Sanificazione lavabi, rubinetti e zone adiacenti
bagni docce e pareti
3x
7
09- lavaggio e asciugatura specchi
1x
7
ZONA WC (panno Rosso)
10- sanificazione tazze wc, bidets, vuotatoi
3x
7
11- Pareti lavabili
1x
7
1x
12- Disincrostazione lavabi, ribinetterie, tazze, WC, etc.
VARIE MANUTENZIONE CORRENTE
13- Lavaggio ascensori e montacarichi
1x
7
14- trasporto rifiuti al punto di raccolta
1x
7
VETRI E PARETI LAVABILI
15- Lavaggio vetri e infissi interni
1x
16- Lavaggio vetri e infissi esterni
1x
17- Sanificazione pareti lavabili
1x
SOFFITTI
18- Asportazione ragnatele
1x
VARIE MANUTENZIONE PERIODICA
19- Aspirazione app. illum. Caloriferi-veneziane condizion.
1X
20- Lavaggio attrezzature supporto.
1X
21- Pulizia esterna davanzali lavaggio terrazzi e balconi
1X
Ann.
AREE A BASSO RISCHIO
Riepilogo e frequenze richieste
OPERAZIONI DA SVOLGERE
Giornaliera
Girn.
Sett.
Periodica
Sett.
Mens. Trim.
PRELIMINARI
01- Svuotatura cestini
1X
6
02-Raccolta rifiuti e trasporto
1X
6
PAVIMENTI
03- Scopatura ad umido
1X
6
04- Lavaggio manuale aree ingombre
1X
6
05- Lavaggio meccanico aree libere
1X
6
06- Lavaggio scala
1x
6
ARREDI (panno blu)
07- Sanificazione arredi,apparecchi,porte, infissi etc
1x
6
ZONA LAVABO (panno giallo)
08- Sanificazione lavabi, rubinetti e zone adiacenti
bagni docce e pareti
1X
6
09- lavaggio e asciugatura specchi
1x
6
ZONA WC (panno Rosso)
10- sanificazione tazze wc, bidets, vuotatoi
1X
6
1X
11- Pareti lavabili
2X
12- Disincrostazione lavabi, ribinetterie, tazze, WC, etc.
VARIE MANUTENZIONE CORRENTE
13- Lavaggio ascensori e montacarichi
1x
6
14- trasporto rifiuti al punto di raccolta
1x
6
VETRI E PARETI LAVABILI
15- Lavaggio vetri e infissi interni
1x
16- Lavaggio vetri e infissi esterni
1x
17- Sanificazione pareti lavabili
1x
SOFFITTI
18- Asportazione ragnatele
1x
VARIE MANUTENZIONE PERIODICA
19- AAspirazione app. illum. Caloriferi-veneziane condizion.
1X
20- Lavaggio attrezzature supporto..
1X
21- Pulizia esterna davanzali lavaggio terrazzi e balconi
1X
Ann.
AREE AD ALTO RISCHIO
Riepilogo e frequenze richieste
OPERAZIONI DA SVOLGERE
Giornaliera
Girn.
Sett.
Periodica
Sett.
Mens. Trim.
PRELIMINARI
01- Svuotatura cestini
2X
7
02-Raccolta rifiuti e trasporto
2X
7
PAVIMENTI
03- Scopatura ad umido
2X
7
04- Lavaggio manuale aree ingombre
2X
7
05- Lavaggio meccanico aree libere
2X
7
ARREDI (panno blu)
06- Sanificazione arredi,apparecchi,porte, infissi etc
1X
7
ZONA LAVABO (panno giallo)
07- Sanificazione lavabi, rubinetti e zone adiacenti
bagni docce e pareti
3X
7
08- lavaggio e asciugatura specchi
1x
7
ZONA WC (panno Rosso)
09- sanificazione tazze wc, bidets, vuotatoi
3X
7
10- Pareti lavabili
1X
7
Ann.
1X
11- Disincrostazione lavabi, ribinetterie, tazze, WC, etc.
VARIE MANUTENZIONE CORRENTE
12 Lavaggio ascensori e montacarichi
1x
7
13- trasporto rifiuti al punto di raccolta
2x
7
VETRI E PARETI LAVABILI
14- Lavaggio vetri e infissi interni
2X
1X
15- Lavaggio vetri e infissi esterni
16- Sanificazione pareti lavabili
1X
SOFFITTI
17- Asportazione ragnatele
1X
VARIE MANUTENZIONE PERIODICA
18- Aspirazione app. illum. Caloriferi-veneziane condizion.
1X
19- Lavaggio attrezzature supporto.
1X
20- Pulizia esterna davanzali lavaggio terrazzi e balconiI
1X
,
ALLEGATO
ATTIVITA’ CONNESSE COMPRESE NEL SERVIZIO
RACCOLTA RIFIUTI
Ritiro dei rifiuti solidi urbani in tutti i punti di raccolta interni ed esterni ai vari presidi ospedalieri e
strutture aziendali, trasporto ai punti di smaltimento, in conformità alle disposizioni comunali del
territorio di riferimento.
Pulizia a fondo (settimanale o giornaliera, se necessaria) di raccolta esterna.
DISINFEZIONE, DERATTIZZAZIONE E DEBLATTIZZAZIONE
1. DISINFEZIONE
Il servizio dovrà essere svolto nei locali secondo le cadenze indicate per ciascuna struttura o su
specifica richiesta e mediante chiamata urgente, con l’obbligo della ditta di intervenire entro 24
ore.
In sede di gara la ditta dovrà presentare un dettagliato progetto atto a descrivere come intende
espletare il servizio, corredato di schede tecniche, di prodotti e materiali utilizzati.
La Ditta aggiudicataria è responsabile della completa corrispondenza delle tecniche impiegate
alla normativa vigente in materia. Il personale che effettua l’attività è tenuto a indossare i
dispositivi di protezione individuale congrui alle attività svolte, forniti dalla ditta stessa.
Il servizio in oggetto dovrà evitare ogni minimo inquinamento dei siti trattati. La Ditta appaltatrice
dovrà adeguare la condotta degli interventi alle particolari e prioritarie esigenze dei servizi
utilizzatori degli ambienti, provvederà inoltre a fornire al responsabile della struttura tutte le
necessarie informazioni atte a favorire la collaborazione dei lavoratori e prevenire eventuali
inconvenienti derivati dal trattamento stesso.
Per tale motivazione si richiede l’impiego di personale specializzato, con possibilità di
verificarne l’idoneità nel corso degli interventi.
L’impresa dovrà presentare un dettagliato progetto di bonifica sanitaria nel quale siano inoltre
dichiarati:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
2.
tipi di prodotti chimici, biologici, etc. con l’indicazione degli estremi di registrazione presso il
Ministero della Sanità, che si intendono distintamente impiegare per tutte le operazioni;
la loro composizione chimica e tossicità (DL 50 acuta, dermale, cronica). Le dosi medie
prevedibili d’impiego per unità di superficie, tenendo conto delle diverse condizioni
ambientali, di cui la ditta dovrà dimostrare buona e preventiva conoscenza.
Ogni altro elemento utile alla migliore valutazione dei prodotti e della loro efficacia;
Il tipo e la qualità di attrezzature da impegnare;
Le misure protettive obbligatorie che si intendono adottare in favore del personale
impiegato, della incolumità pubblica e della salubrità ambientale;
I tempi e le modalità di esecuzione della bonifica;
Eventuale indagine preventiva per la individuazione dei possibili locali che se bonificati,
possano diminuire, se non eliminare, la presenza di infestanti nell’area dell’azienda.
DERATTIZZAZIONE
Il servizio dovrà interessare tutti i locali ospedalieri/extra, nelle aree coperte e scoperte ed in
particolare: scantinati, sottotetti, cavedi, cabine elettriche, locali contenenti impianti tecnologici,
intercapedini, vie fognarie ed ovunque esista l’obbligo di eliminazione totale dell’infestazione di
ratti.
N.2 interventi generali annui per i presidi ospedalieri.
N.2 interventi generali annui per i presidi extra ospedalieri.
In data da concordarsi con la Direzione Sanitaria.
3.
DEBLATTIZZAZIONE
N.3 interventi generali annui con le modalità di cui sopra.
RIMOZIONE Dl CARCASSE DI PICCOLI ANIMALI INFESTANTI
N.2 interventi annui con le modalità di cui sopra.
DISINFESTAZIONE TOTALE Dl INSETTI E PULCI
N.3 interventi annui con le modalità di cui sopra.
RIMOZIONE DI VESPAI
N.10 interventi complessivamente.
MODALITA’ OPERATIVE
Le modalità circa l’intervento e relativi orari saranno da concordarsi con la Direzione Sanitaria.
Eventuali lavori di facchinaggio, sgombro e spostamento di materiali che si rendessero
necessari, al fine di migliorare la conduzione degli interventi, sono a carico della ditta.
I prodotti usati per i singoli trattamenti devono rispondere a quanto previsto dalla normativa
vigente, e comunque non dovranno essere impiegati in modo da arrecare danno a persone,
cose, agli impianti ed ai locali in cui verranno impiegati.
Alla direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero così come ai referenti dei singoli presidi extraospedalieri dovranno, essere trasmessi i cedolini, debitamente firmati, attestanti l’avvenuto
trattamento e a cui vanno allegate le schede tecniche dei prodotti utilizzati, recanti le
controindicazioni/avvertenze e modalità d’uso.
E’ facoltà di questa Azienda variare la tipologia degli interventi e la distribuzione dei medesimi
fra i presidi ospedalieri ed extra ospedalieri.
AI termine di ogni intervento effettuato la ditta aggiudicataria dovrà redigere apposita relazione
scritta sul lavoro svolto, da consegnare al Servizio Economato, previa apposizione del visto da
parte del responsabile del presidio.
L’amministrazione potrà in ogni caso effettuare controllo sul servizio di volta in volta prestato,
tramite un proprio incaricato ed alla presenza di un Rappresentante della Ditta Affidataria.
Qualora le operazioni effettuate risultassero inefficaci o di parziale efficacia, la Ditta
aggiudicataria dovrà provvedere ad eseguire, senza alcun onere aggiuntivo, degli altri interventi
supplementari, a richiesta dell’Amministrazione, che si impegneranno a darne congruo
preavviso, ove programmati, all’impresa aggiudicataria, e a provvedere ai sopralluoghi
preliminari e di successivo controllo dei locali oggetto di disinfestazione.
ALLEGATO N._______
PROCEDURA APERTA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA ASL CASERTA
ELENCO ADDETTI CANTIERE ATTUALE
DESCRIZIONE
OPERAIO DI SECONDO LIVELLO
MONTE
ORARIO
ANNUO
NUMERO
ADDETTI
321
432868,45
OPERAIO DI TERZO LIVELLO
57
113900,4
OPERAIO DI QUARTO LIVELLO
10
20462,4
388
567231,25
TOTALE
Regione Campania – ASL Caserta
Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta
Direzione Generale
Servizio Prevenzione e Protezione
Tel 0823 445479 - fax 0823 445185
DOCUMENTO UNICO DI
VALUTAZIONE
DEI RISCHI INTERFERENTI
(ai sensi dell’art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08)
AZIENDA APPALTATRICE:
APPALTO: Servizio di Pulizia Ordinaria delle Strutture
Sanitarie, Ospedaliere e Distrettuali, ed Amministrative
dell'ASL di Caserta
Durata: Triennale
REVISIONE
0
1
2
ASL CASERTA
APPROVAZIONE
0
1
2
BOZZA
DUVRI
DATA
26.02.2009
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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FIRME DEI RESPONSABILI PER LA VALIDAZIONE DEI DATI
CONTENUTI
Per il Committente
ASL Caserta
Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta
Direzione Generale (Legale Rappresentante)
Prof. Paolo Menduni
Datore di Lavoro (Direzione Sanitaria
Designata)
firma
data
firma
data
Per l’ Appaltatore
------ -----firma
Legale Rappresentante
data
firma
Datore di Lavoro Designato o Delegato
data
--------Firma
Legale Rappresentante
Data
firma
Datore di Lavoro Designato o Delegato
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
data
SPP - REV. 01
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FIRME DEI REFERENTI PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO DEI
DATI CONTENUTI
Direttore Sanitario – Datore di Lavoro
Designato
Per il Committente
Direttori Sanitari PP.OO. /
Dipartimenti e Distretti
Sanitari
firma
data
firma
Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione ASL CE
Ing. Giovanna Rotriquenz
Servizio Prevenzione e Protezione ASL CE
Geom. Michele Andriella
data
firma
data
firma
Coordinatore Medici Competenti
data
firma
Medico Competente
data
firma
Servizio Ingegneria Clinica
data
Servizio Provveditorato- ex ASL CE1
Dott. Giuseppe Gasparin
firma
data
firma
data
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------Per presa vision i RR.LL.S.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
firma
data
firma
data
firma
data
firma
data
firma
data
firma
data
firma
data
firma
data
SPP - REV. 01
Pagina 3 di 50
Per l’ Appaltatore
-------------firma
Referente dell’appaltatore presso lA.S.L. /sede
svolgimento attività
data
firma
Referente dell’appaltatore presso lA.S.L./sede
svolgimento attività
data
firma
Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione
data
firma
In rappresentanza degli RLS
data
---Referente dell’appaltatore presso l’ lA.S.L. sede
svolgimento attività
Referente dell’appaltatore presso l’u lA.S.L.
sede svolgimento attività
Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione
firma
data
firma
data
firma
data
firma
In rappresentanza degli RLS
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
data
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
Pagina 4 di 50
PREMESSA
Il presente documento denominato “DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI”
è redatto ai sensi dell’art.26 comma 3 del D.Lgs. 81/08 che abroga l’art. 7 del D.Lgs. 626/94. L’art.
26, della D.Lgs. 81/08 titolato “Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di
somministrazione”, prevede che “nell’ambito dell’affidamento di un appalto, il datore di lavoro
committente elabori un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate
per eliminare i fattori di rischio determinati dalle INTERFERENZE tra le concomitanti attività
svolte nello stesso ambiente di lavoro”.
Esso contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza che dovranno essere
adottate dall’impresa o dal lavoratore autonomo, per ogni lavoro, al fine di eliminare le interferenze
in ottemperanza all’art.26, comma 3 del D. Lgs. 81/08 ed individua le misure adottate dal
committente e dall’appaltatore in fase di coordinamento, al fine di eliminare rischi dovuti alle
interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
Tale documento e’ allegato al contratto di appalto o d’opera dell’unità produttiva in esame.
Informazioni generali in merito al contratto e ai lavori da svolgere
Sede dello svolgimento dei lavori oggetto dell’appalto
Tipologia dei lavori oggetto dell’appalto
Periodo di attività e esecuzione dei lavori in appalto
Orario di svolgimento delle lavorazioni oggetto dell’appalto7,00/21,00
Nominativi delle eventuali ditte in subappalto
Data e luogo di stipulazione del contratto
Note particolari:
I datori di lavoro devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare:
• cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro e
incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto;
• coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i
lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle
interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera
complessiva.
Prima dell’affidamento dei lavori si provvederà:
• a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice o del lavoratore
autonomo, attraverso la verifica della conformità e compatibilità dell’iscrizione alla CCIA
per l’esecuzione dei lavori/servizi/ forniture, commissionati;
• a fornire, in allegato al contratto, il documento unico di valutazione dei rischi definitivo che
sarà costituito dal presente documento preventivo, eventualmente modificato ed integrato
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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•
•
con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni che la ditta
appaltatrice ritenga fornire sulla base della propria esperienza e a seguito di sopralluogo
nelle strutture ASL CASERTA interessate dall’appalto;
ad effettuare, prima dell’inizio dei lavori/servizi, la riunione di informazione, cooperazione e
coordinamento per la redazione definitiva del DUVRI da sottoscriversi ai sensi dell’art.26
comma 3 dlgs 81/08.
La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività
specifiche, per la redazione del DUVRI definitivo.
I Dirigenti delle articolazioni aziendali per il tramite dei Preposti, presenti nelle strutture
interessate dagli appalti affidati, verificheranno l’osservanza, da parte dell’appaltatore, dei contenuti
del “documento di valutazione dei rischi redatto ai fini del coordinamento negli appalti di lavori o
servizi”, oltre che l’adempimento delle misure di prevenzione e protezione in ordine alla tutela dei
lavoratori dipendenti, da parte del medesimo, dai rischi lavorativi derivante dall’attività appaltata.
Nel caso di carenze ed insufficienze accertate nell’organizzazione e gestione della sicurezza
nell’attività appaltata il preposto impartirà le opportune prescrizioni atte a rimuovere
immediatamente le situazioni di pericolo.
Le pulizie devono essere effettuate quando negli uffici non sono presenti lavoratori
dell’appaltatore e nei termini e con periodicità indicate nel capitolato d’appalto.
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
Pagina 6 di 50
INDICE DEGLI ARGOMENTI
FIRME DEI RESPONSABILI PER LA VALIDAZIONE DEI DATI CONTENUTI
FIRME DEI REFERENTI PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO DEI DATI CONTENUTI
PREMESSA
INDICE DEGLI ARGOMENTI
SEZIONE TECNICO-ANAGRAFICA
ANAGRAFICA DEL COMMITTENTE
ANAGRAFICA APPALTATORE
ANAGRAFICA APPALTATORI
DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DEL COMMITTENTE
ELENCO LOCALI E AREE ESTERNE, E RELATIVA DESTINAZIONE D’USO, CEDUTI DAL
COMMITTENTE ALL’APPALTATORE
ELENCO ATTREZZATURE CEDUTE IN USO DAL COMMITTENTE ALL’APPALTATORE
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DELL’ APPALTATORE
ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DELL’APPALTO
SEZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHI
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ADOTTATI DAL COMMITTENTE
CRITERI UTILIZZATI NELL’IDENTIFICAZIONE DELLE INTERFERENZE E NELLA
VALUTAZIONE DEI RISCHI DA ESSE DERIVANTI
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ADOTTATI DALL’APPALTATORE
ATTIVITÀ DI PULIZIA ORDINARIA DELLE STRUTTURE SANITARIE, OSPEDALIERE E
DISTRETTUALI, E DELLE STRUTTURE AMMINISTRATIVE - VALUTAZIONE DEI RISCHI
INTERFERENTI FRA COMMITTENTE E APPALTATORE
MISURE DI PREVENZIONE, PROTEZIONE E CONTROLLO DEI I RISCHI DOVUTI ALLE
ATTIVITÀ INTERFERENTI
SEZIONE COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE
SEZIONE DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
PROCEDURE DA OSSERVARE IN CASO DI INCENDIO
SEZIONE DI RIFERIMENTO D.LGS.81/2008
ART. 26 D.LGS. 81/08
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
Pagina 7 di 50
2
3
5
7
8
9
10
11
13
14
15
16
17
18
19
26
27
28
35
44
45
46
47
48
49
Regione Campania – ASL Caserta
Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta
Direzione Generale
Servizio Prevenzione e Protezione
Tel/fax 0823 – 445479 – 445185
Allegati n° 0
SEZIONE TECNICO-ANAGRAFICA
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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ANAGRAFICA DEL COMMITTENTE
RAGIONE SOCIALE COMMITTENTE
Azienda Sanitaria Locale Caserta
SEDE LEGALE
Via Unità Italiana 28, 81100 Caserta
SEDE DOVE SI DOVRANNO ESEGUIRE I
LAVORI OGGETTO DELL’APPALTO
POSIZIONI INAIL N°
Cfr. Allegato Capitolato Speciale d’appalto
POSIZIONE INPS N°
POLIZZA ASSICURATIVA RCT N°
POLIZZA KASKO
REFERENTI DEL COMMITTENTE
PRESSO L’UNITÀ LOCALE /SEDE
SVOLGIMENTO ATTIVITÀ
EVENTUALI ADDETTI IMPIEGATI DELLA
COMMITTENTE PER L’APPALTO IN
OGGETTO
uomini
donne
p. handicap
< 18 anni
LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO
LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO
TOTALI
TOTALE GENERALE
Organizzazione del sistema prevenzione
LEGALE RAPPRESENTANTE
Prof. Paolo Menduni
DATORE DI LAVORO DELEGATO
Direttori Sanitari PP.OO. / Dipartimenti
e Distretti Sanitari
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E
PROTEZIONE ASL CASERTA:
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ASL
CASERTA
COORDINATORE MEDICI COMPETENTI:
Ing. Giovanna Rotriquenz
Geom. Michele Andriella
MEDICI COMPETENTI:
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA
SICUREZZA:
Sede o locale del committente per le riunioni di coordinamento in merito agli interventi di
prevenzione e protezione:
Via Unità Italiana, 28 – 81100 – Caserta c/o Servizio Prevenzione e Protezione
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
Pagina 9 di 50
ANAGRAFICA APPALTATORE
RAGIONE SOCIALE
SEDE LEGALE
NUMERO DI ISCRIZIONE
ALLA C.C.I.A.A.
DURC - Documento unico di regolarità
contributiva
ISCRIZIONE AD EVENTUALI ALBI
POSIZIONE INAIL N°
POSIZIONE INPS N°
POLIZZA ASSICURATIVA RCO - RCT N°
POLIZZA ANTINFORTUNISTICA N°
REFERENTE DEL CAPOGRUPPO PRESSO
L’UNITÀ LOCALE /SEDE SVOLGIMENTO
ATTIVITÀ
ADDETTI IMPIEGATI DEL CAPOGRUPPO
PER L’APPALTO IN OGGETTO
----------------------------
uomini
donne
p. handicap
< 18 anni
LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO
LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO
TOTALI
TOTALE GENERALE
•
Elenco nominativo dei lavoratori occupati nell’appalto con specificazione della
mansione e relativa matricola
Nominativo
mansione
matricola
Organizzazione del sistema prevenzione
LEGALE RAPPRESENTANTE:
DATORE DI LAVORO DELEGATO
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E
PROTEZIONE:
MEDICO COMPETENTE:
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA:
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
Pagina 10 di 50
ANAGRAFICA APPALTATORI
Sono vietati i subappalti di tutto o di parte del lavoro, salvo specifica comunicazione scritta al
Committente e successivamente autorizzato, nelle modalità e condizioni previste dal Contratto di
appalto. L’appaltatrice deve stipulare l’eventuale subappalto per iscritto, facendo assumere alla
Subappaltatrice gli obblighi e gli oneri previsti per l’Appaltatrice nel presente contratto. Nonostante
l’autorizzazione al subappalto da parte della Committente, l’appaltatrice resta la sola e completa
responsabile del lavoro. L’Impresa Appaltatrice sarà, pertanto, tenuta a provvedere affinché le
presenti norme e disposizioni contenute nel seguente documento siano portate a conoscenza anche
dei subappaltatori e dagli stessi sottoscritti e rispettati.
RAGIONE SOCIALE SUBAPPALTATORE
SEDE LEGALE
NUMERO DI ISCRIZIONE
ALLA C.C.I.A.A.
DURC - Documento unico di regolarità
contributiva
ISCRIZIONE AD EVENTUALI ALBI
POSIZIONE INAIL N°
POSIZIONE INPS N°
POLIZZA ASSICURATIVA RCO - RCT N°
POLIZZA ANTINFORTUNISTICA N°
REFERENTE DEL SUBAPPALTATORE
PRESSO LA SEDE DI SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITÀ
ADDETTI IMPIEGATI DEL SUBAPPALTATORE
PER L’APPALTO IN OGGETTO
uomini
donne
p. handicap
< 18 anni
LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO
LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO
TOTALI
TOTALE GENERALE
•
Elenco nominativo dei lavoratori occupati nell’appalto con specificazione della
mansione e relativa matricola
nominativo
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
mansione
DITTA: ------------------------------------
matricola
SPP - REV. 01
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Organizzazione servizio di prevenzione e protezione
LEGALE RAPPRESENTANTE:
DATORE DI LAVORO DELEGATO
RESPONSABILE DEL SERVIZIO
PREVENZIONE E PROTEZIONE:
MEDICO COMPETENTE:
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER
LA SICUREZZA:
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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DESCRIZIONE DELLA STRUTTURA DEL COMMITTENTE
L’appalto per l’affidamento del servizio di pulizia ordinaria di tutte le strutture sanitarie,
ospedaliere e distrettuali dell’ASL di Caserta.
Con apposito verbale di consegna redatto congiuntamente dal Servizio Tecnico, dai Datori di
Lavoro interessati e dalla ditta appaltatrice saranno individuati i locali da adibire a spogliatoio e a
ripostigli per la custodia delle macchine, degli apparecchi di pulizia e dei materiali.
Prima dell’inizio delle attività il SPP sarà informato per il seguito di competenza.
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
Descrivere dettagliatamente la struttura del committente evidenziando caratteristiche degli
impianti e attrezzature presenti.
Segnalare se necessario aree ad accesso controllato o altri vincoli
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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ELENCO LOCALI E AREE ESTERNE, E RELATIVA DESTINAZIONE
D’USO, CEDUTI DAL COMMITTENTE ALL’APPALTATORE
Le parti si riservano di effettuare idonea verifica, descrizione e individuazione dei locali da cedere alla ditta appaltatrice durante i
sopralluoghi di coordinamento e cooperazione
DESTINAZIONE
CODICE
TIPO DI
NOTE
Unità Operativa
UTILIZZO
D’USO
LOCALE
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
Elencare i locali ceduti con relativa destinazione d’uso e/vincoli nell’uso
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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ELENCO ATTREZZATURE CEDUTE IN USO DAL COMMITTENTE
ALL’APPALTATORE
Non si prevede alcuna cessione di attrezzature.
ATTREZZATURA
N° INVENT.
COLLOCAZIONE
(se prevista + Cod. locale))
TIPO DI
UTILIZZO
NOTE
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
Esclusivo
Promiscuo
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
• Descrivere e definire le modalità di gestione delle attrezzature evidenziandone l’eventuale
uso promiscuo
• Elencare le attrezzature cedute in uso in modo da identificarle inequivocabilmente.
• Il campo note è riservato alle caratteristiche di sicurezza, alla documentazione disponibile
sull’attrezzatura ceduta, alle misure/sistemi di protezione particolari da adottare
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
Pagina 15 di 50
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ DELL’ APPALTATORE
Le attività da eseguire, riportate nel capitolato di appalto e nelle specifiche tecniche consegnate dal
Cliente all’acquisizione della commessa, consistono in :
Spolveratura e ritiro rifiuti;
Spazzatura pavimenti manuale;
Lavaggio manuale dei pavimenti;
Lavaggio dei pavimenti con macchine lavapavimenti;
Deceratura e ceratura dei pavimenti;
Pulizia delle superfici verticali;
Pulizia e disinfezione dei servizi igienici.
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
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ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DELL’APPALTO
La durata dell’appalto è di anni 3 a far data dall’avvio del servizio.
Una descrizione maggiormente dettagliata dei servizi, oggetto del presente appalto, è riportata
nel Capitolato speciale d’Appalto (e suoi allegati) e sottoscritto dall’Appaltatore per accettazione.
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
Descrivere lo sviluppo dell’appalto evidenziando modalità, attrezzature, orari e quant’altro
possa essere utile all’individuazione/valutazione delle interferenze
L’Appaltatore deve fornire le seguenti informazioni:
1. Descrizione tipo di lavoro o servizio
2. Mezzi, macchine ed attrezzature dell’appaltatore disponibili previsti per l’esecuzione dei
lavori
3. Dispositivi/attrezzature antinfortunistiche inerenti i lavori da eseguire
4. Formazione professionale dei lavoratori impegnati nell’esecuzione dei lavori/servizi
5. Informazione ai lavoratori sui rischi specifici, comunicati dal committente, presenti nei
luoghi di lavoro in cui essi opereranno.
6. Sostanze e preparati pericolosi impiegati con le modalità di conservazione e manipolazione
7. Dispositivi di protezione individuale in dotazione forniti ai lavoratori (DPI)
8. Descrizione dei rischi di esposizione derivanti dalla mansione (ad agenti fisici, chimici,
ecc.)
9. Media giornaliera degli operatori previsti per l’esecuzione dei lavori/servizi - numero
presenti
10. Numero e tipologia degli infortuni occorsi nell’azienda appaltatrice negli ultimi tre anni
11. Procedure seguite per l’esecuzione in sicurezza dei lavori pericolosi appaltati (da allegare)
ASL CASERTA
BOZZA
DUVRI
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Regione Campania – ASL Caserta 1
Via Unità Italiana, 28 – 81100 Caserta
Direzione Generale
Servizio Prevenzione e Protezione
Tel/fax 0823 – 445479 - 445185
Allegati n° 0
SEZIONE VALUTAZIONE DEI RISCHI
ASL CASERTA
BOZZA
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ADOTTATI DAL
COMMITTENTE
Introduzione
Il Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 prescrive che:
“ Il datore di lavoro … valuta, … i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori, ….
All'esito della valutazione … il datore di lavoro elabora un documento contenente:
a) una relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro, nella
quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
b) l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione
individuale, conseguente alla valutazione di cui alla lettera a);
c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei
livelli di sicurezza.”
Per ottemperare agli obblighi normativi il Servizio di prevenzione e protezione intende procedere
alla valutazione dei rischi all’interno dell’Azienda Sanitaria secondo il metodo e con i criteri di
seguito illustrati.
Definizioni
Prima di procedere alla descrizione dei criteri utilizzati si ritiene opportuno riportare
integralmente alcune definizioni concernenti gli elementi più importanti intorno ai quali si basa il
concetto di “valutazione del rischio”.
Secondo la norma UNI EN 292/1991 PARTE I:
Pericolo
Situazione
pericolosa
Rischio
fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Il termine pericolo è generalmente usato insieme
ad altre parole che definiscono la sua origine o la natura della lesione o del danno alla salute
previsti: pericolo di incendio, di elettrocuzione, di esplosione, di cesoiamento, etc...
qualsiasi situazione in cui una persona è esposta ad un pericolo o a più pericoli
combinazione di probabilità e di gravità di possibili lesioni o danni alla salute in una
situazione pericolosa
Secondo “Orientamenti CEE riguardo alla valutazione dei rischi da lavoro”:
Pericolo
proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (sostanza, attrezzo, metodo) avente
potenzialità di causare danni
Rischio
probabilità che si sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o
di esposizione
In altre parole il pericolo è un concetto deterministico; è una situazione, oggetto, sostanza, etc.
che, per le sue proprietà o caratteristiche, ha la capacità di causare un danno alle persone.
Il pericolo è una proprietà intrinseca (della situazione, oggetto, sostanza etc) non legata a fattori
esterni.
ASL CASERTA
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Il rischio, invece, è un concetto probabilistico; è la probabilità che accada un certo evento capace
di causare un danno alle persone.
La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e la possibilità che essa si
trasformi in un danno; in altre parole occorre che sia possibile correlare il pericolo individuato con
un danno per l’integrità fisica o la salute della persona, quindi, perché si possa parlare di rischio,
deve sempre esistere una sorgente di pericolo e contemporaneamente una difesa che non consenta al
pericolo di trasformarsi automaticamente in danno.
Dall’insieme di queste considerazioni scaturisce il concetto di valutazione dei rischi definita
come:
valutazione globale della probabilità e della gravità di possibili lesioni o danni alla salute in
una situazione pericolosa per scegliere le adeguate misure di sicurezza”
(UNI EN 292/1992).
Aspetti quantitativi del rischio
Dalla definizione appena citata si evince che rischio è concepito come una funzione della
probabilità di accadimento di un evento che consenta al pericolo di trasformarsi in danno e della
magnitudo (intensità) del danno attribuibile a tale esposizione.
Secondo l’interpretazione più ricorrente in letteratura l’espressione che definisce il rischio R è:
R=DxP
Dove:
D indica l’entità del danno prodotto (o magnitudo intesa come ampiezza/gravità del danno) e
P indica la probabilità (o attesa frequenza) d’accadimento dell’evento considerato
La formulazione non è priva di aspetti critici direttamente legati alla scelta e
valutazione/elaborazione dei fattori che la compongono; in particolare:
la quantificazione del danno D (decessi, danni fisici, danni ambientali, etc.) associabile ad una
singola situazione non è sempre possibile rispetto ad un’unica e stessa scala di misura. Volendo
tenere conto delle varie tipologie delle conseguenze occorrerebbe introdurre nuove variabili. Questa
operazione, oltre a complicare elaborazione dei dati, introduce anch’essa elementi di soggettività,
relativi alla scelta di assegnare un peso ai singoli elementi del danno qualora si debbano comparare
rischi associati a scelte diverse.
l’incertezza con cui è possibile misurare il parametro probabilità P (e quindi conseguenza) è
trascurata nella formulazione di R. Infatti, il termine probabilità può prestarsi a diverse definizioni:
• la probabilità esprime un grado di fiducia del soggetto nel verificarsi dell’evento. Pertanto il
termine P è funzione delle conoscenze possedute e può variare in funzione dell’acquisizione
di nuove informazioni;
• la probabilità esprime la stima di un parametro intrinseco ed allora necessita di essere
integrata con elementi che caratterizzano l’incertezza quali: distribuzione di probabilità,
limiti di confidenza, etc., complicando ulteriormente l’elaborazione dei dati.
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Indipendentemente da ciò dall’espressione sopra riportata si possono in ogni caso dedurre alcune
importanti considerazioni:
• la prima riguarda la grandezza R che, dipendendo dal prodotto di due fattori, potrà assumere
valore zero solo se uno dei due fattori sarà uguale a zero, vale a dire se non esiste la
probabilità di accadimento dell’evento lesivo (non esiste il pericolo) oppure, pur in presenza
dell’evento indesiderato, non può verificarsi il danno (non c’è esposizione).
• la seconda considerazione (conseguente alla prima) è che gli interventi preventivi (volti cioè
alla riduzione della probabilità di accadimento dell’evento lesivo) o protettivi (per la
riduzione del danno) attuati possono ridurre il rischio ma non eliminarlo mantenendo, quindi,
in essere un cosiddetto rischio residuo.
I criteri di valutazione
Non vi sono norme fisse riguardo alle modalità di realizzazione delle valutazioni dei rischi,
anche se si deve in ogni caso tener conto di due principi fondamentali nella fase preparatoria, e cioè:
strutturare la valutazione nel senso di garantire che si tiene conto di tutti i rischi e i pericoli degni di
nota (p. es. non trascurare i compiti che possono aver luogo nelle ore di lavoro «normali», né le
attività secondarie);
una volta identificato un determinato rischio, iniziarne la valutazione dai principi fondamentali,
studiando la possibilità di eliminarlo in base all’esistenza o meno di un principio di causalità.
Gli orientamenti relativi alla valutazione dei rischi sul lavoro, di cui ci si serve di norma (nella
UE), si basano sui seguenti aspetti:
• osservazione dell’ambiente di lavoro (p. es. vie di accesso, condizioni dei pavimenti,
sicurezza dei macchinari, fumi e polveri, temperatura, illuminazione, rumore ecc.);
• identificazione dei compiti eseguiti sul posto di lavoro (per definire tutti i compiti, in modo
da inserirli nella valutazione dei rischi);
• esame dei compiti eseguiti sul posto di lavoro (valutazione dei rischi derivanti dalle singole
mansioni);
• osservazione del lavoro in corso di esecuzione (le procedure sono rispettate, oppure
comportano altri rischi);
• esame dei modelli di lavoro (per valutare l’esposizione ai rischi);
• esame dei fattori esterni che possono avere effetti sul posto di lavoro (p. es. aspetti climatici
per i lavoratori all’esterno);
• rassegna dei fattori psicologici, sociali e fisici che possono contribuire a creare stress sul
lavoro e studio del modo in cui essi interagiscono fra di loro e con altri fattori nell’
organizzazione e nell’ambiente di lavoro;
• esame dell’organizzazione destinata a mantenere condizioni soddisfacenti di lavoro, tra cui le
misure di salvaguardia (p.es. assicurarsi che siano in atto i sistemi opportuni di valutazione
dei rischi derivanti dall’impiego di un nuovo impianto, di nuovi materiali o prodotti ecc., in
modo da aggiornare le informazioni sui rischi).
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Le osservazioni effettuate devono essere necessariamente e in seguito confrontate con i criteri
stabiliti per garantire la sicurezza e la salute in base a:
• norme legislative
• norme e orientamenti diffusi, es. norme tecniche nazionali, codici di buona pratica, livelli di
esposizione professionale, norme delle associazioni professionali, orientamenti dei
fabbricanti ecc.
• principi gerarchici della prevenzione dei rischi
• applicazione provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali (p. es.
controllare l’esposizione ai fumi mediante un impianto di ventilazione dei locali, piuttosto
che attraverso l’impiego di respiratori personali)
• adeguamento al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo dell’informazione
• cercare di garantire il miglioramento del livello di protezione.
Questi criteri sono riassunti nella tabella 1.
Tabella 1: Criteri da applicare alla valutazione dei rischi
Norme legislative
Norme e orientamenti pubblicati, es. norme tecniche nazionali, codici di buona pratica, livelli di
esposizione professionale, norme delle associazioni professionali, orientamenti dei fabbricanti ecc.
Principi gerarchici della prevenzione dei rischi
Evitare i rischi
Sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o lo è meno
Combattere i rischi alla fonte
Applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali (p. es. controllare l’esposizione ai
fumi mediante un impianto di ventilazione dei locali, piuttosto che attraverso l’impiego di respiratori
personali)
Adeguarsi al progresso tecnico e ai cambiamenti nel campo dell’informazione
Cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione
Esaminando attentamente la tabella si nota che, non a caso, il primo criterio da osservare consiste
nel confronto e relativo esame, delle attività e dell’ambiente di lavoro, con le norme legislative;
questa è una fase non eliminabile, doverosa e fortemente propedeutica a quello che può essere
individuato come il “core” della valutazione dei rischi. In altre parole la rispondenza a precetti
legislativi è condizione essenziale e ineliminabile per la gestione di un’attività di lavoro e del suo
ambiente di svolgimento.
In tutti gli altri casi invece, i criteri (e di conseguenza il processo di valutazione) possono essere
individuati e costruiti autonomamente riferendosi alla letteratura scientifica ed all’esperienza
disponibili.
Alcuni dei criteri (o metodi) più diffusi, come le “Checklist”, si basano essenzialmente sugli
insegnamenti acquisiti in passato e sull’aderenza delle situazioni agli standard di buona tecnica;
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queste presentano in ogni caso, delle forti limitazioni come la totale inapplicabilità a tecnologie
nuove o a situazioni non espressamente previste.
Altre metodologie, di recente concezione, si basano invece, su schemi analitici complessi ed
altamente strutturati, permettendo una valutazione preventiva dei rischi. La grande limitazione posta
da questi metodi consiste sia nelle ampie risorse che richiedono (in termini economici e umani) che
nella difficile applicabilità a luoghi di lavoro ed attività che non contemplino la gestione di impianti
di processo.
Pertanto, per determinare la magnitudo (livello, entità, peso ecc.) del rischio, riteniamo utile
prospettare l’adozione di due distinte modalità di valutazione/calcolo, una per l’osservazione
dell’ambiente di lavoro e l’altra per l’identificazione e l’esame dei compiti eseguiti, fra loro però
compatibili. Questa esigenza nasce dalla necessità pratica di esaminare correttamente e quindi
descrivere in modo comprensibile (e congruente) quelli che possono essere definiti i due principali
elementi soggetti al processo di valutazione dei rischi (attività e ambiente e relativa compatibilità).
Sono quindi individuate due scale di valutazione di cui:
una per riferire i livelli di rischio cui i singoli lavoratori sono costantemente esposti.
l’altra per indicare una serie d’interventi tecnici, organizzativi e/o comportamentali, (tesi alla
riduzione dei livelli di rischio, da attuare sulla base di una scansione temporale organizzata per
priorità (gravità) del rischio) detta indice di priorità.
I livelli di rischio e l’indice di priorità
Per quanto attiene alla valutazione del rischio per la parte concernente le attività si è ritenuto
opportuno suddividere la magnitudo in quattro categorie così definite:
• bassa - ci si trova in presenza di un pericolo ma l’eventuale danno è poco probabile e, in
generale, le condizioni lavorative sono da considerarsi sotto controllo cioè accettabili;
• medio-bassa - l’esposizione al pericolo è più evidente e la probabilità di danno maggiore;
diventa quindi necessario, laddove possibile, la ricerca di strumenti (tecnici, organizzativi e/o
comportamentali) per la sua riduzione;
• medio-alta - le misure di riduzione del rischio devono essere rigorosamente applicate e
monitorate
• alta - è possibile prevedere, se del caso, anche una sospensione dell’attività così come è stata
rilevata.
Naturalmente si pone il problema di determinare la soglia sotto alla quale non è possibile
attribuire una magnitudo al rischio, vale a dire quei casi in cui il rischio è così basso da poterlo
considerare nullo; riteniamo che i rischi (di qualunque natura) legati ad eventi accidentali non
prevedibili possano rientrare in questa categoria. L’operazione è necessaria per non introdurre
elementi di confondimento nella scala di distribuzione del rischio che conserva, in ogni caso, una
spiccata caratteristica di relatività.
Nella valutazione degli ambienti di lavoro e delle attrezzature in generale si ritiene di poter
mantenere il metodo già utilizzato in passato (ed ampiamente sperimentato) che prevede l’impiego
di due tabelle (probabilità e gravità del danno) e della relazione
R = P x D = Ip (dove Ip sta per indice di priorità)
ASL CASERTA
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per determinare l’indice di priorità e di conseguenza la priorità di intervento.
Per la determinazione di tale indice si è deciso di utilizzare una metodologia di tipo deduttivo
riconducibile ad una versione semplificata del metodo della Safety Review.
La Safety Review (in origine messa a punto per l’analisi di impianti complessi) consiste
essenzialmente in una completa ispezione della struttura e nel controllo degli aspetti tecnici e/o
operativi di un ambiente, impianto o attrezzatura sotto l’aspetto della sicurezza; è eseguita da un
gruppo di esperti in chiave di brainstorming e comprende generalmente una serie di interviste
rivolte al personale utilizzatore o presente all’interno dei locali come lavoratori, coordinatori ed altri
a seconda del tipo di organizzazione. Ha il vantaggio di essere molto efficace nell’impiego
dell’esperienza, in quanto, basandosi sul contributo di più persone nell’ambito della stessa
situazione, dà la possibilità di ottenere un controllo particolareggiato sotto vari punti di vista;
purtroppo non è sempre garante né di completezza né di sistematicità in quanto fortemente legato,
per l’applicazione, all’esperienza e conoscenza di procedure, di norme tecniche e legislative e di
modelli di sicurezza del team di lavoro. Il metodo, il più delle volte, per superare le difficoltà
introdotte dall’assenza di completezza o esperienza/conoscenza di particolari ambiti è applicato
utilizzando specifiche check list.
Fermo restando l’applicazione del principio fondamentale (presenza di esperti e contemporanea
applicazione del brainstorming) su cui si basa la Safety Review, sono stati introdotti indicatori
(riportati in seguito) finalizzati, più che a fornire indicazioni quali-quantitative del danno o della
probabilità di evento (che resterebbe per molti versi opinabile), ad individuare, in modo per quanto
possibile oggettivo un indice di priorità (valutazione) delle soluzioni correttive necessarie.
Scala della gravità del danno (D)
valore
livello
criterio
4
Gravissimo
3
Grave
2
Medio
infortunio o episodio di esposizione acuta con invalidità totale
esposizione ad agenti cancerogeni
infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale
esposizione cronica a sostanze tossiche
infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile
esposizione cronica a sostanze nocive
1
Lieve
infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile
esposizione cronica a sostanze irritanti
Scala delle probabilità (P)
valore
livello
4
Molto
probabile
3
Probabile
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Criterio
esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno
ipotizzato per i lavoratori
si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata, nella stessa azienda o in
azienda simile o in situazioni operative simili
il verificarsi del danno conseguente alla mancanza rilevata non susciterebbe alcun stupore
esposizione a livelli superiori al TLV
la mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto
è noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno
il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa
esposizione a livelli compresi fra 0.3 e 1 volta il TLV
DITTA: ------------------------------------
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la mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi
sono noti rarissimi episodi già verificatisi
Poco probabile il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una grande sorpresa
esposizione a livelli compresi fra 0,1 e 0,3 volte il TLV
la mancanza rilevata può provocare un danno solo per la concomitanza di più eventi
indipendenti e poco probabili
non sono noti episodi già verificatisi
Improbabile
il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe incredulità
esposizione a livelli inferiori a 0.1 volte il TLV
2
1
Indice di Priorità (IP) = Valutazione
Comparazione indice di priorità e livello di rischio
Valutazione
IP > 9
4* ≤ IP ≤ 9
2 < IP ≤ 4*
1 < IP ≤ 2
IP = 1
(IP = P x D)
Priorità
alta
medio-alta
medio-bassa
bassa
Non considerabile
* L’incertezza della valutazione sul valore 4 deriva da come è stata strutturata la tabella sulla
“Scala della gravità del danno (D)”. Quando IP assume il valore 4 per un danno individuato
gravissimo (4) è comunque opportuno definire la priorità come medio-alta anche in presenza di un
livello di probabilità pari ad improbabile (1). E’ infatti opportuno porre una maggiore attenzione a
tutte quelle situazioni che pur avendo una trascurabile possibilità di accadimento sono capaci
comunque di sviluppare conseguenze irreversibili.
Identificazione e programmazione delle misure di prevenzione o azioni correttive
A seguito della valutazione dei rischi, è necessario determinare le misure di prevenzione e
protezione da adottare. Pertanto è necessario adottare le ulteriori misure di prevenzione e protezione
necessarie per la eliminazione (ove possibile) o la riduzione dei rischi privilegiando, nell'ordine: le
misure di prevenzione, le misure di protezione collettiva e, infine, le misure di protezione
individuale
L’applicazione delle misure può essere pianificata sulla base del livello di rischio rilevato. La
tabella che segue fornisce indicazioni di massima (da non interpretare come uno schema rigido)
circa le misure da adottare in funzione dei livelli di rischio.
Priorità
Misure
alta
Identificare e porre in atto misure provvisorie immediate per prevenire o controllare
l'esposizione ai rischi
Attuare misure immediate di prevenzione e protezione dai rischi.
medio-alta Predisporre misure di miglioramento ai fini della riduzione del livello di
esposizione al rischio.
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Nel caso di valutazione del rischio con 3 ≤ D
Prendere in considerazione misure di miglioramento ai fini della riduzione del
medio-bassa livello di rischio.
Nel caso di valutazione del rischio che presenti D = 4
Attuare misure immediate di prevenzione e protezione dai rischi.
bassa
Non sono strettamente necessarie misure di prevenzione e protezione (quelle in atto
si possono ritenere sufficienti)
CRITERI UTILIZZATI NELL’IDENTIFICAZIONE DELLE INTERFERENZE E
NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA ESSE DERIVANTI
La valutazione dei rischi da interferenza, di carattere generale, è stata effettuata esaminando i
possibili rischi legati ai seguenti aspetti:
• sovrapposizione di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi;
• fattori di rischio introdotti nel luogo di lavoro del committente dall’attività
dell’appaltatore;
• fattori di rischio esistenti nel luogo di lavoro del committente dove deve operare
l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dello stesso;
• fattori di rischio derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente
dal committente che comportino rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività
appaltata.
La valutazione completa dei rischi interferenti sarà effettuata in sede di riunione di informazione
cooperazione e coordinamento con la ditta o il lavoratore autonomo incaricato dell’appalto.
ASL CASERTA
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ADOTTATI
DALL’APPALTATORE
ASL CASERTA
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DITTA: ------------------------------------
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ATTIVITÀ DI PULIZIA ORDINARIA DELLE STRUTTURE SANITARIE,
OSPEDALIERE E DISTRETTUALI, E DELLE STRUTTURE
AMMINISTRATIVE - VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI FRA
COMMITTENTE E APPALTATORE
Al fine di agevolare la definizione dei pericoli e quindi la valutazione dei rischi si è ritenuto
opportuno accorpare l’attività svolta dall’appaltatore in aree omogenee nelle quali l’esposizione al
rischio può essere ritenuta simile o comunque comparabile.
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
Esplicitare dettagliatamente le aree, sezioni, reparti, ecc. nei quali si può suddividere l’attività
del Committente in modo da selezionare/evidenziare quelle interferenti con l’attività
dell’Appaltatore.
Nelle tabelle che seguono sono elencati alcuni possibili rischi, suddivisi per tipologia, che
possono essere riferiti sia al Committente sia all’Appaltatore.
Per ogni rischio, se presente, devono essere individuati:
• la collocazione (area/luogo/zona),
• il livello (basso, medio-basso, medio-alto, alto)
• le azioni preventive e/o correttive (misure di prevenzione) per abbassarne il livello o per
operarne il controllo a carico sia del Committente che dell’Appaltatore
• le azioni preventive e/o correttive (misure di prevenzione) complessive risultanti dalla
sommatoria delle rispettive azioni precedenti
• i tempi di attuazione delle misure di prevenzione
• il responsabile dell’attuazione delle misure (sia per il Committente che per l’Appaltatore),
per il Committente, al fine di avere un controllo preciso dell’attuazione (ovviamente nelle
organizzazioni molto complesse) è possibile riferirsi ai soggetti individuati nella pagina
relativa ai “referenti per la gestione ed il controllo……………”
• a chi va imputato il costo finale dell’azione.
Infine la tabella presenta una legenda a cui è possibile far riferimento quando il rischio non è
presente oppure la sua valutazione assume un valore Ip = 1 (cioè improbabile).
Ovviamente è necessario compilare più gruppi di tabelle ognuna per ogni attività
dell’Appaltatore (se queste molto differenti fra loro).
La valutazione dei rischi da interferenza successiva tiene conto delle possibili interferenze nelle
varie fasi del processo lavorativo che riguarda il servizio oggetto dell’appalto.
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Attività di Pulizia Ordinaria delle Strutture Sanitarie, Ospedaliere e Distrettuali, e
delle Strutture Amministrative (cfr. Aree a Basso, a Medio e ad Alto Rischio nel Capitolato Speciale) dell'ASL di Caserta
COMMITTENTE
PERICOLO
RILEVATO
AREA/LUOGO/ZONA
APPALTATORE
LIVELLO DI
AZIONI PREVENTIVE
RISCHIO
E/O CORRETTIVE
AREA/LUOGO/ZONA
LIVELLO
AZIONI PREVENTIVE E/O
DI RISCHIO
CORRETTIVE
AZIONI PREVENTIVE E/O
TEMPO
RESPONSABILE
CORRETTIVE COMPLESSIVE
ATTUAZIONE
AZIONE
COSTO AZIONE
COMM.
APPALT.
AGENTI BIOLOGICI
Gli operatori
dell’appaltatore devono
comunque effettuare tutte le
loro attività utilizzando
Procedure e DPI previsti
nel DVR
Procedure
Esposizione a R.B.
Informazione
Aree a Medio ed
Alto Rischio
inalazione e/o aerosol
Intrinseco
nell’attività e
negli ambienti
sanitari
contatto cute/mucose
puntura/taglio
Non applicabile
Gli operatori
dell’appaltatore operanti in
aree a medio-alto rischio
devono anche essere
sottoposti a Sorveglianza
Sanitaria e ricevere la
Formazione specifica
Qualora accada un
infortunio di tipo
biologico, gli operatori
coinvolti devono seguire
le misure per il rischio
biologico previste dal
committente nel capitolo
specifico
Gli operatori dell’appaltatore devono
comunque effettuare tutte le loro
attività utilizzando Procedure e DPI
previsti nel DVR
Gli operatori dell’appaltatore operanti
in aree a medio-alto rischio devono
anche essere sottoposti a Sorveglianza
Sanitaria e ricevere la Formazione
specifica
Per il Committente:
Dirigente, Preposto,
SPP
Misura
preventiva
Per l’Appaltatore:
Datore di Lavoro
SI
Per il Committente:
Dirigente/Preposto
Qualora accada un infortunio di tipo
biologico, gli operatori coinvolti
devono seguire le misure per il rischio
biologico previste dal committente nel
capitolo specifico
Misura in opera
Formazione del Personale
Informazione e Formazione del
Personale
Misura
preventiva
Procedura di Accesso ai Locali
Procedura di Accesso ai Locali
Segnalare con apposita
segnaletica il pericolo di
scivolamento durante il
lavaggio dei pavimenti
Segnalare con apposita segnaletica il
pericolo di scivolamento
Utilizzare prodotti antiscivolo
Svolgere l’attività in orari di minore
frequenza di persone
Per l’Appaltatore: il
Capocantiere
ASPETTI IGIENICO SANITARI
intrusione animali
odori sgradevoli
ridotta dotazione di locali e/o
attrezzature
Non Applicabile. Il Committente e l’Appaltatore si riservano di rivalutare tali condizioni
scarsa pulizia
locali non idonei
soffitti e pareti con tracce di
umidità
AMBIENTI POSTI DI LAVORO PASSAGGIO
accumulo materiali
caduta oggetti
caduta persone
Non Applicabile. Il Committente e l’Appaltatore si riservano di rivalutare tali condizioni
Aree a Basse, Medio
ed Alto Rischio
Aree a Basse, Medio
ed Alto Rischio
Basso
Basso
Informazione del Personale
Pianificare la Manutenzione
e prevedere l’adeguamento
in casi specifici
Aree a Basse, Medio ed
Alto Rischio
Aree a Basse, Medio ed
Alto Rischio
Basso
Mediobasso
Utilizzare prodotti antiscivolo
Svolgere l’attività in orari di
minore frequenza di persone
investimento da automezzi,
carrelli o altre attrezzature
Limitatamente ai
percorsi di transito
esterni
Mediobasso
Informazione del Personale
Installazione di segnaletica
adeguata
ASL CASERTA
Limitatamente ai percorsi
di transito esterni
DUVRI
Mediobasso
Formazione del Personale
Osservanza delle indicazioni
del Committente
DITTA: ------------------------------------
Informazione e Formazione del
Personale
Installazione di segnaletica adeguata
Osservanza delle indicazioni del
Committente
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Per il Committente:
Misure
preventive,
prevista
nell’appalto ed in
opera
Dirigente/Preposto
Servizio Manutentivo
SI
Per l’Appaltatore: il
Capocantiere
Per il Committente:
Misure
preventive ed in
opera
Dirigente/Preposto
Per l’Appaltatore: il
Datore di Lavoro ed il
Capocantiere
SI
PERICOLO
RILEVATO
COMMITTENTE
APPALTATORE
LIVELLO DI
AZIONI PREVENTIVE
RISCHIO
E/O CORRETTIVE
AREA/LUOGO/ZONA
AREA/LUOGO/ZONA
LIVELLO
AZIONI PREVENTIVE E/O
DI RISCHIO
CORRETTIVE
AZIONI PREVENTIVE E/O
TEMPO
RESPONSABILE
CORRETTIVE COMPLESSIVE
ATTUAZIONE
AZIONE
COSTO AZIONE
COMM.
APPALT.
AMBIENTI POSTI DI LAVORO PASSAGGIO
ostacoli fissi
Aree a Basse, Medio
ed Alto Rischio
superfici vetrate ed infissi
Aree a Basse, Medio
ed Alto Rischio
spazio di lavoro
Basso
Basso
Sono segnalate le superfici
vetrate interne
Informazione del Personale
Aree a Basse, Medio ed Alto
Rischio
Aree a Basse, Medio ed Alto
Rischio
durante la pulizia di
vetrate delimitare
l’area sottostante ed
Medio-Basso
Medio-Basso
Utilizzare procedure,
dpi del DVR ed
attrezzature conformi
alla normativa
Durante l’attività di
pulizia arredi, etc.
procedure di sicurezza
e Formazione del
Personale
Sono segnalate le superfici vetrate
interne
Delimitare l’area sottostante
Per il Committente:
Dirigente/Preposto
Misura in opera
Utilizzare procedure, dpi del DVR ed
attrezzature conformi alla normativa
Per l’Appaltatore: il
Datore di Lavoro ed il
Capocantiere
SI
Per il Committente:
Informazione e Formazione del
Personale
Procedure di sicurezza
Misura
preventiva
Dirigente/Preposto
Per l’Appaltatore: il
Datore di Lavoro ed il
Capocantiere
SI
ILLUMINAZIONE
artificiale
naturale
NON APPLICABILE
ERGONOMIA E VIDEOTERMINALI
ergonomia attrezzature
e/o arredi
errata postura
NON APPLICABILE
errata collocazione
MICROCLIMA
correnti d'aria
disagio termico
ricambio d'aria
Per il Committente:
Aree a Basse,
Medio ed Alto
Rischio
Basso
Informazione del Personale
Manutenzione Impianti
NON CONSIDERABILE
Formazione del Personale
Informazione e Formazione del
Personale
Manutenzione Impianti
Dirigente/Preposto
Misura
preventiva
umidità relativa
Servizio Manutentivo
SI
Per l’Appaltatore: il
Datore di Lavoro ed il
Capocantiere
RADIAZIONI
microonde
radio frequenze
radiazioni laser
NON APPLICABILE
radiazioni u.v.
Gli operatori
dell’appaltatore non
possono svolgere la loro
attività se gli impianti o le
macchine sono in funzione
Procedura di Accesso ai
Locali
NON APPLICABILE
Informazione del Personale
Procedura di Accesso ai Locali
Informazione del Personale
Per il Committente:
Misura
preventiva ed in
opera
Dirigente/Preposto
SI
Per l’Appaltatore: il
Capocantiere
RUMORE E VIBRAZIONI
rumore
vibrazioni
NON APPLICABILE
NON CONSIDERABILE
ASL CASERTA
DUVRI
Attrezzature a norma
Attrezzature a norma
Manutenzione e verifica
periodica attrezzature
Manutenzione e verifica periodica
attrezzature
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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Misura
preventiva
Per l’Appaltatore: il
Datore di Lavoro ed il
Capocantiere
SI
COMMITTENTE
PERICOLO
RILEVATO
APPALTATORE
LIVELLO DI
AZIONI PREVENTIVE
RISCHIO
E/O CORRETTIVE
AREA/LUOGO/ZONA
AREA/LUOGO/ZONA
LIVELLO
AZIONI PREVENTIVE E/O
DI RISCHIO
CORRETTIVE
AZIONI PREVENTIVE E/O
TEMPO
RESPONSABILE
CORRETTIVE COMPLESSIVE
ATTUAZIONE
AZIONE
COSTO AZIONE
COMM.
APPALT.
SOSTANZE CANCEROGENE
Per il Committente:
inalazione
NON CONSIDERABILE
Qualora accada un
infortunio, gli operatori
coinvolti devono seguire
le misure per il rischio
previste dal committente
nel capitolo specifico
Gli operatori
dell’appaltatore devono
comunque effettuare tutte
le loro attività utilizzando
Procedure e DPI previsti
nel DVR
NON APPLICABILE
contatto cute/mucose
Gli operatori dell’appaltatore devono
comunque effettuare tutte le loro
attività utilizzando Procedure e DPI
previsti nel DVR
Qualora accada un infortunio, gli
operatori coinvolti devono seguire le
misure per il rischio previste dal
committente nel capitolo specifico
Misura
preventiva
Dirigente, Preposto,
SPP
Per l’Appaltatore:
Datore di Lavoro
Per il Committente:
SI
Dirigente/Preposto
Misura in opera
Per l’Appaltatore: il
Capocantiere
deposito
trasporto
NON APPLICABILE
movimentazione
SOSTANZE CHIMICHE e SOSTANZE PERICOLOSE
Basso
Procedure
inalazione
Informazione
Aree a Basso, Medio ed Alto
Rischio
Aree a Medio ed Alto Rischio
Effettuare le attività secondo
procedure di sicurezza: Areare i locali
dopo le attività di pulizia, non
miscelare prodotti diversi o travasarli
in contenitori senza etichetta, etc.
Utilizzare prodotti conformi al
capitolato
Utilizzare prodotti conformi
al capitolato
Corredare ogni prodotto della scheda
di sicurezza o a 16 punti (DM
7.09.2002)
Gli operatori
dell’appaltatore devono
comunque effettuare tutte le
loro attività utilizzando
Procedure e DPI previsti
nel DVR
Gli operatori
dell’appaltatore devono
anche ricevere la
Formazione specifica
Gli operatori dell’appaltatore devono
comunque effettuare tutte le loro
attività utilizzando Procedure e DPI
previsti nel DVR
Gli operatori dell’appaltatore devono
anche ricevere la Formazione
specifica
Qualora accada un infortunio, gli
operatori coinvolti devono seguire le
misure per il rischio previste dal
committente nel capitolo specifico
deposito
trasporto
NON APPLICABILE
movimentazione
ASL CASERTA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
Per il Committente:
Dirigente, Preposto,
SPP
Smaltire i prodotti ed i contenitori
secondo legge
Smaltire i prodotti ed i
contenitori secondo legge
Corredare ogni prodotto
della scheda di sicurezza o
a 16 punti (DM 7.09.2002)
Qualora accada un
infortunio, gli operatori
coinvolti devono seguire le
misure per il rischio
previste dal committente
nel capitolo specifico
contatto cute/mucose
Effettuare le attività
secondo procedure di
sicurezza: Areare i locali
dopo le attività di pulizia,
non miscelare prodotti
diversi o travasarli in
contenitori senza etichetta,
etc.
SPP - REV. 01
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Misure
preventive ed in
opera
SI
Per l’Appaltatore:
Datore di Lavoro ed il
Capocantiere
COMMITTENTE
PERICOLO
RILEVATO
AREA/LUOGO/ZONA
APPALTATORE
LIVELLO DI
AZIONI PREVENTIVE
RISCHIO
E/O CORRETTIVE
AREA/LUOGO/ZONA
LIVELLO
AZIONI PREVENTIVE E/O
DI RISCHIO
CORRETTIVE
AZIONI PREVENTIVE E/O
TEMPO
RESPONSABILE
CORRETTIVE COMPLESSIVE
ATTUAZIONE
AZIONE
COSTO AZIONE
COMM.
APPALT.
MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI
Per il Committente:
Basso
Procedure
inalazione
Informazione
Aree a Alto Rischio
Aree a Alto Rischio Specifico
Qualora accada un
infortunio, gli operatori
coinvolti devono seguire le
misure per il rischio
previste dal committente
nel capitolo specifico
contatto cute/mucose
Gli operatori
dell’appaltatore devono
comunque effettuare tutte le
loro attività utilizzando
Procedure e DPI previsti
nel DVR
Gli operatori
dell’appaltatore devono
anche ricevere la
Formazione specifica
Dirigente, Preposto,
SPP
Gli operatori dell’appaltatore devono
anche ricevere la Formazione
specifica
Qualora accada un infortunio, gli
operatori coinvolti devono seguire le
misure per il rischio previste dal
committente nel capitolo specifico
Misure
preventive ed in
opera
SI
Per l’Appaltatore:
Datore di Lavoro ed il
Capocantiere
deposito
trasporto
NON APPLICABILE
movimentazione
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
procedure assenti o
inadeguate
NON APPLICABILE
carico di lavoro
informazione assente o
inadeguata
NON APPLICABILE
NON CONSIDERABILE
addestramento assente o
inadeguato
formazione del personale
formazione del personale
osservanza delle esigenze
della committenza
osservanza delle esigenze della
committenza
Misura
preventive ed in
opera
Per l’Appaltatore:
Datore di Lavoro ed il
Capocantiere
SI
MEZZI E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
inadeguatezza
Il committente e l’appaltatore
individuano congiuntamente i DPI
necessari all’attività dell’appaltatore
mancato utilizzo
NON APPLICABILE
NON APPLICABILE
non forniti
Per il Committente SPP,
Dirigente e Preposto
Misura in opera
Per l’Appaltatore:
SI
Datore di Lavoro, SPP
ed il Capocantiere
INCENDI E/O ESPLOSIONI
deposito materiali
sostanze, preparati e
attrezzature
mezzi d'estinzione
vie di fuga
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Procedure
Informazione
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
formazione del personale
procedure
osservanza delle procedure
della committenza
informazione
non introdurre fattori di
rischio e non porre ostacoli
sulle vie di esodo
esplosione
innesco d'incendio
formazione del personale
osservanza delle procedure della
committenza
non introdurre fattori di rischio e non
porre ostacoli sulle vie di esodo
compartimentazione
ASL CASERTA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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Misura
preventiva e
misura in opera
Per il Committente SPP,
Dirigente e Preposto
Per l’Appaltatore:
Datore di Lavoro, SPP
ed il Capocantiere
SI
COMMITTENTE
PERICOLO
RILEVATO
AREA/LUOGO/ZONA
APPALTATORE
LIVELLO DI
AZIONI PREVENTIVE
RISCHIO
E/O CORRETTIVE
AREA/LUOGO/ZONA
LIVELLO
AZIONI PREVENTIVE E/O
DI RISCHIO
CORRETTIVE
AZIONI PREVENTIVE E/O
TEMPO
RESPONSABILE
CORRETTIVE COMPLESSIVE
ATTUAZIONE
AZIONE
COSTO AZIONE
COMM.
APPALT.
MACCHINE / ATTREZZATURE Ed IMPIANTI
difficoltà manutenzione
o controllo
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
parti pericolose
accessibili **
proiezione materiali
MEDIO
Pianificare la Manutenzione
e prevedere l’adeguamento
in casi specifici
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Procedura di Accesso ai
Locali e di Utilizzo di
Attrezzature Impianti
Pianificare la Manutenzione e
prevedere l’adeguamento in casi
specifici
Non sovraccaricare gli
impianti
Procedura di Accesso ai Locali e di
Utilizzo di Attrezzature Impianti
Non manomettere sistemi di
sicurezza
Non sovraccaricare gli impianti
Attenersi alle Misure
previste per rischio elettrico
Attenersi alle Misure previste per
rischio elettrico
L’appaltatore utilizza
adeguata segnaletica
durante le attività che
espongono a rischi
operatori dell’ASL di
CASERTA, pazienti,
visitatori.
L’appaltatore utilizza adeguata
segnaletica durante le attività che
espongono a rischi operatori dell’ASL
di CASERTA, pazienti, visitatori.
misura in opera
Non applicabile
Installazione di segnaletica adeguata
Misura
preventiva
L’appaltatore utilizza
adeguata segnaletica
durante le attività che
espongono a rischi
operatori dell’ASL di
CASERTA, pazienti,
visitatori.
L’appaltatore utilizza adeguata
segnaletica durante le attività che
espongono a rischi operatori dell’ASL
di CASERTA, pazienti, visitatori.
misura in opera
Per il Committente:
Misura
preventiva e
misura in opera
Non manomettere sistemi di sicurezza
Dirigente/Preposto
Servizio Manutentivo
SI
Per l’Appaltatore: il
Capocantiere
NON APPLICABILE
MOVIMENTAZIONE MANUALE CARICHI
spostamento
sollevamento
NON APPLICABILE
trascinamento
SEGNALETICA
segnaletica di sicurezza
segnaletica
antincendio/percorso
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Installazione di
segnaletica adeguata
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
segnaletica informativa
ASL CASERTA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
Pagina 33 di 50
si
si
COMMITTENTE
PERICOLO
RILEVATO
AREA/LUOGO/ZONA
APPALTATORE
LIVELLO DI
AZIONI PREVENTIVE
RISCHIO
E/O CORRETTIVE
AREA/LUOGO/ZONA
LIVELLO
AZIONI PREVENTIVE E/O
DI RISCHIO
CORRETTIVE
AZIONI PREVENTIVE E/O
TEMPO
RESPONSABILE
CORRETTIVE COMPLESSIVE
ATTUAZIONE
AZIONE
ALTRI RISCHI
Locali a Rischio
Specifico
Presenza di appalti di
lavori edili
Presenza di lavoratori
autonomi o di altre ditte
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Alto
Divieto di accesso senza
autorizzazione
Coordinamento
Alto
Informazione
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Procedura di accesso
Medio Alto
Effettuazione dell’attività
in presenza di personale
addetto
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Medio-Alto
Informazione
Effettuazione dell’attività in presenza
di personale addetto
misura in opera
Dirigente/Preposto
Per l’Appaltatore: il
Capocantiere
Per il Committente:
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Coordinamento
Coordinamento
Informazione
Informazione
Adempimenti specifici
del caso
Coordinamento
Per il Committente:
Procedura di accesso
Adempimenti specifici del caso
Misura
preventiva e
misura in opera
Dirigente/Preposto
Servizio Manutentivo
Per l’Appaltatore: il
Capocantiere
Per il Committente:
Aree a Basso, Medio ed
Alto Rischio
Coordinamento
Coordinamento
Informazione
Informazione
Adempimenti specifici
del caso
Adempimenti specifici del caso
Misura
preventiva e
misura in opera
Dirigente/Preposto
Servizio Manutentivo
Per l’Appaltatore: il
Capocantiere
NOTE E LEGENDA
Non applicabile – La valutazione del rischio e quindi delle conseguenti azioni correttive si intendono non applicabili quando gli operatori dell’appaltatore non sono interessati dal rischio
Non considerabile – Si tratta di condizioni di rischio, valutabili molto basse (Ip = 1) e quindi trascurabili, normalmente riscontrabili nelle normali condizioni di vita e di lavoro
** Parti pericolose accessibili - Rientrano in questa definizione l’insieme di tutte le parti elettriche, meccaniche presenti su attrezzature, macchine e impianti che possono costituire pericolo (es. elettrocuzione, ustioni, ecc.)
ASL CASERTA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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COSTO AZIONE
COMM.
APPALT.
MISURE DI PREVENZIONE, PROTEZIONE E CONTROLLO DEI I
RISCHI DOVUTI ALLE ATTIVITÀ INTERFERENTI
Rischio biologico e infettivo
Il D.Lgs. 81/08 definisce agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente
modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o
intossicazioni.
Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono: puntura, taglio, contatto con
mucose (congiuntive, bocca) o cutaneo, abrasione con superfici, oggetti, macchine/attrezzature o
sue parti.
Comportamenti generali e precauzioni (procedure, misure o cautele)
• Avvertire Dirigenti o Preposti dei luoghi di lavoro del proprio accesso, per gli interventi
lavorativi definiti nell’appalto ed i relativi rischi evidenziati. .
• Indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di osservare procedure particolari per
l’accesso.
• Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza
l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto o servizio.
• Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con luoghi, attività, persone non
previste al fine di non costituire pericolo o intralcio. Particolare attenzione andrà posta nella
esecuzione delle istruzioni relativamente alla prevenzione incendi, (fare riferimento alla sezione
specifica nel documento).
• Applicare le norme igieniche evitando di: portarsi le mani alla bocca o agli occhi, mangiare,
fumare. Lavarsi le mani dopo aver eseguito il lavoro, coprire con cerotti o medicazioni apposite
eventuali graffi o lesioni cutanee.
• Non toccare i contenitori sanitari (infetti o potenzialmente tali).
• Attivare le procedure di primo soccorso.
• Attivare la procedura per la gestione degli infortuni come da delibera n. 549 del 22/08/2005 per
il personale ASL e le procedure di legge per il personale delle ditte appaltatrici
Note particolari relative a incidenti comportanti contaminazione:
In ogni caso:
• avvisare immediatamente il proprio responsabile ed il responsabile o referente locale, quindi
rilavare dettagliatamente:
luogo dove è avvenuto l’incidente e le modalità di accadimento,
in caso di puntura o taglio durante l’attività connessa alla gestione dei rifiuti evidenziare
anche l’Unità Operativa, il punto di accumulo (codice locale) e la tipologia del materiale
appartenente all’oggetto causa dell’infortunio.
•
•
•
•
Inoltrare i dati raccolti al proprio RSPP, al RSPP e Direzione Sanitaria del Committente
in caso di puntura o taglio
aumentare il sanguinamento della lesione
detergere abbondantemente con acqua e sapone.
disinfettare la ferita con clorossidante elettrolitico al 5% (tipo Amuchine Med) o prodotto a base
di iodio (tipo Eso-Jod 100). Chiedere al personale di reparto.
in caso di contatto con mucosa orale
lavare con acqua il viso e la bocca
ASL CASERTA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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• procedere al risciacquo della bocca con acqua soluzioni a base di cloro al 5% (tipo Amuchine
Med)
in caso di contatto con la congiuntiva
• lavare il viso con acqua
• risciacquare la congiuntiva con abbondante acqua
in caso di contatto cutaneo
• lavare la zona con acqua e sapone
• disinfettare la cute con clorossidante elettrolitico al 5% (tipo Amuchine Med) o prodotto a base
di iodio (tipo Eso-Jod). (Chiedere al personale di reparto).
Quindi (in tutti i casi):
• informare il Dirigente o Preposto del reparto/servizio in cui si opera;
• recarsi al Pronto Soccorso (quest’ultimo in caso di contatto con la congiuntiva);
• se il materiale biologico appartiene ad un Paziente HIV positivo o a rischio di HIV recarsi al
Pronto Soccorso Generale entro 1 ora dall’infortunio per l'eventuale terapia;
• accertare con il proprio Medico Competente la necessità di accertamenti sierologici;
• a seconda della tipologia di accordo (eventuale convenzione/contratto) con la Committente
recarsi alla Unità Operativa di Medicina del Lavoro per notificare l'incidente e per l'indagine sul
paziente fonte di infortunio;
• presentare il certificato INAIL e il referto del Pronto Soccorso all'ufficio personale della Ditta di
appartenenza.
ATTENZIONE:
Nell’Azienda Sanitaria Locale Caserta la raccolta e il deposito temporaneo dei rifiuti avviene in
contenitori a norma e distinti per rifiuto speciale
Contenitori per oggetti taglienti o pungenti, rifiuti infetti o presunti tali. CER 180103*
(simbolo di rischio biologico)
contenitori per citotossici e citostatici in polialveolare (simbolo di pericolo chimico:
“teschio”) 180108*
In materiale di plastica rigido da litri 4 (simbolo di pericolo chimico: “teschio”)
180108*
Sacchi in plastica per rifiuti sanitari non pericolosi (con stampato il logo aziendale e il
CER 180104)
Sacchi in plastica per rifiuti solidi urbani o assimilati agli urbani
Norme per la prevenzione delle infezioni da Aspergillo (durante l’esecuzione dei lavori)
L’Aspergillus spp è un fungo ubiquitario che è stato isolato da aria non filtrata, sistemi di
ventilazione, polvere contaminata sollevata nel corso di ristrutturazioni e costruzioni ospedaliere,
superfici orizzontali, cibo e piante ornamentali. L’aspergillosi nosocomiale rappresenta una causa
sempre più frequentemente riconosciuta di malattie gravi e mortalità nei pazienti con elevato grado
di immunocompromissione.
Prima dell’avvio degli interventi di costruzione o ristrutturazione ospedaliera, sarà valutata la
probabilità che i pazienti ad alto rischio vengano esposti ad aria contenente una carica elevata di
spore di Aspergillus spp durante i lavori e, conseguentemente, l’eventuale necessità di mettere a
punto un piano per prevenire tali esposizioni – che potrà essere attuato solo contestualmente
ASL CASERTA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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all’inizio dei lavori in funzione della “variabile pazienti” oggetto di valutazione –, secondo le norme
elaborate dalla Direzione Sanitaria che vengono, di seguito integralmente riportate:
• Lavorare mantenendo una condizione di umidità sufficiente a ridurre la dispersione di polveri.
• Utilizzare attrezzature con sistemi di aspirazione.
• Costruire delle barriere tra le aree di degenza dei pazienti e le aree e le aree in cui si svolgono i
lavori, per prevenire l’ingresso di polvere nelle aree di degenza; tali barriere (ad es. di plastica o
muri a secco) dovrebbero essere impermeabili all’Aspergillus.
• Quando i lavori vengono effettuati all’interno dell’ospedale, creare e mantenere una pressione
negativa rispetto alle adiacenti aree di degenza, a meno che non esistano controindicazioni quali,
ad esempio, la presenza di pazienti con tubercolosi contagiosa nelle vicine aree di degenza.
• Deve essere data informazione al personale ed ai visitatori sulle zone in cui è interdetto il
passaggio, anche mediante adeguata segnaletica. Devono essere individuati e segnalati i percorsi
alternativi.
• Con l’utilizzo di segnaletica o di altri idonei accorgimenti, dirigere il passaggio delle persone
provenienti dalla zona dei lavori lontano dalle aree di degenza, in modo da limitare al massimo
l’apertura e chiusura di porte (o altre barriere) che possono provocare la diffusione di polveri,
ingresso di aria o tracce di polvere nelle aree di degenza dei pazienti.
• Stabilire la tempistica di attività del cantiere con relativi orari di lavoro.
• Rimuovere il materiale di risulta, evitando la dispersione di polvere mediante apposite guide o
contenitori chiusi.
• La zona di lavoro deve essere adeguatamente pulita ogni giorno.
• Pulire le aree di recente costruzione prima di consentire l’accesso al personale e ai pazienti.
La Ditta appaltatrice potrà individuare, in sostituzione ai provvedimenti sopra riportati, soluzioni
tecniche alternative equivalenti che saranno proposte alla Direzione Sanitaria.
Rischio radiologico
Premessa:
Tra le varie fonti di esposizione alle radiazioni ionizzanti (fondo naturale, radiazioni cosmiche,
sorgenti terrestri, sorgenti corporee) vi sono le cosiddette fonti artificiali di radiazioni, impiegate a
scopo industriale, di ricerca e medico. In ambiente sanitario queste sono costituite dagli apparecchi
generatori di raggi X, utilizzati a scopi diagnostici.
Il numero dei radioesposti deriva senza dubbio dall’uso delle macchine a raggi X per
radiodiagnostica anche se in tale settore le dosi assorbite dagli operatori sono poi molto basse.
In Radiologia con fasci esterni, i rischi di esposizione sono essenzialmente dovuti ad
irraggiamento esterno. E' sempre possibile ottenere un'efficace protezione dalle radiazioni, purché
vengano opportunamente valutati i fattori che nella protezione assumono un'importanza
determinante e che siano rigorosamente osservate le norme di sicurezza che tendono a realizzare
condizioni di lavoro in cui non vengono superate le esposizioni raccomandate dalle vigenti leggi.
In caso di irradiazione esterna, in cui un organismo è irradiato da una sorgente esterna più o
meno vicino ad esso, la protezione può essere realizzata sia aumentando la distanza dalla sorgente,
sia interponendo opportune schermature, sia diminuendo il tempo di esposizione.
In pratica le condizioni ottimali di lavoro si raggiungono mediante un'opportuna combinazione di
questi tre fattori:
a) tempo
b) distanza
c) schermature
ASL CASERTA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
Pagina 37 di 50
I locali all’interno dei quali possono essere presenti fonti
artificiali di radiazioni sono contrassegnati con il seguente
segnale:
Preme sottolineare che in radiologia diagnostica i rischi di esposizione sono esclusivamente
legati al funzionamento delle apparecchiature, quindi quando non si stanno eseguendo indagini di
tipo radiologico l’apparecchi non eroga radiazioni: è come una lampadina spenta!
Comportamenti generali e precauzioni (procedure, misure o cautele)
• Avvertire Dirigenti o Preposti dei luoghi di lavoro del proprio accesso.
• Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale.
• Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza
l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto in cui si opera.
• Non toccare bottiglie e contenitori vari dei quali non se ne conosca il contenuto e la sua
pericolosità (fare riferimento alle informazioni poste sull’etichetta dei prodotti) e comunque
senza l’autorizzazione del responsabile/referente del reparto o servizio.
Rischio chimico
Si può definire rischio chimico qualunque esposizione a sostanze chimiche, siano esse presenti
sotto forma di solidi, liquidi, aerosol o vapori.
Il rischio chimico è legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o alla accidentale
interazione con lavorazioni che avvengono nelle immediate vicinanze.
Tale rischio risulta molto basso per gli operatori che non devono operare direttamente con
sostanze pericolose purché al corrente delle situazioni o sorgenti di rischio.
Le modalità di esposizione più frequenti sono:
• contatto (pelle, occhi), con liquidi, polveri (corrosivi, caustici, solventi)
• inalazione di vapori, aerosol o polveri che si sviluppano o sollevano durante le lavorazioni
Sono potenziali sorgenti di rischio: i contenitori dei prodotti chimici in origine o utilizzati per le
lavorazioni o lo smaltimento.
Comportamenti generali e precauzioni (procedure, misure o cautele)
• Avvertire Dirigenti o Preposti dei luoghi di lavoro del proprio accesso.
• Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale.
• Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza
l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto in cui si opera.
• Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con attività o persone al fine di non
costituire pericolo o intralcio. Particolare attenzione andrà posta nella esecuzione delle istruzioni
relativamente alla prevenzione incendi (fare riferimento alla sezione specifica nel documento).
• Applicare le norme igieniche evitando di: portarsi le mani alla bocca o agli occhi, mangiare,
fumare. E’ buona norma indossare guanti (specifici) durante le operazioni lavorative, lavarsi le
mani dopo aver eseguito il lavoro, coprire con cerotti o medicazioni apposite eventuali graffi o
lesioni cutanee.
• Non toccare bottiglie e contenitori presenti nei reparti e nei laboratori. Per eventuali spostamenti
fare riferimento al personale presente.
• Astenersi dal compiere operazioni pericolose in prossimità di recipienti contenenti sostanze
chimiche e comunque all’interno dei laboratori aziendali (fumare, etc.)
Alcune note particolari
• Se è necessario l'ingresso in laboratorio o in un deposito di sostanze chimiche, accertarsi
(mediante informazioni dai responsabili del reparto/servizio) sulla necessità o meno di indossare
dispositivi di protezione individuale;
ASL CASERTA
DUVRI
DITTA: ------------------------------------
SPP - REV. 01
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•
•
1.
2.
3.
4.
Se il lavoro che si deve eseguire comporta il contatto con sostanze pericolose si devono
indossare i dispositivi individuali di protezione che sono stati previsti dal proprio Servizio di
Prevenzione e Protezione.
E’ vietato utilizzare prodotti e sostanze chimiche presenti presso reparti/servizi/divisioni
dell’Azienda.
Se vi è spandimento di sostanze/preparati o rifiuti pericolosi chimici
segnalare la situazione anomala al personale eventualmente presente nel reparto/servizio/,
qualora non sia presente nessuno nei locali in cui è avvenuto lo spandimento segnalare alla
Direzione Sanitaria al fine di attivare le procedure previste per la bonifica.
se presente nel locale coprire il materiale con inerte (sabbia o adsorbenti sintetici) mai con carta o
stracci;
è vietato utilizzare direttamente le mani per raccogliere questo materiale;
aprire le finestre e chiudere le porte di accesso ai locali allertando i presenti del pericolo
presente
ATTENZIONE
Se dovesse verificarsi un’esposizione accidentale a sostanze/preparati o rifiuti pericolosi
chimici (inalazione di vapori, contatto con le mani o altre parti del corpo, schizzi negli occhi)
adottare le procedure predisposte e contenute nel piano di sicurezza e/o lavoro inserito
nell’appalto o in caso di indisponibilità di questo consultare il preposto di zone e/o il personale
presente e seguire le indicazioni sotto riportate.
•
•
•
•
•
•
•
•
in caso di inalazione di vapori
allontanare immediatamente l’operatore dalla zona inquinata
favorire la respirazione di aria pulita
se necessario consultare un medico (pronto soccorso)
in caso di contatto con parti del corpo
lavare con abbondante acqua la parte esposta
togliere gli indumenti inquinati
in caso di lesioni alla cute, consultare un medico (pronto soccorso)
in caso di contatto con gli occhi
lavare gli occhi con abbondante acqua corrente
consultare un medico (pronto soccorso)
Nota Bene
Quando è stata ripristinata la condizione di normalità, (sia ambientale che relativa agli
operatori eventualmente contaminati) sarà opportuno relazionare sull’accaduto alla Direzione
Sanitaria e al Servizio di Prevenzione e Protezione.
ASL CASERTA
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Rischio elettrico
Per l’utilizzo della energia elettrica di rete, ai fini della esecuzione di lavori valgono le clausole
di appalto e comunque è bene fare specifica richiesta al Servizio Tecnico indicando le necessità
tecniche e quanto predisposto per la prevenzione di incidenti e danneggiamenti.
I rischi principali connessi all’utilizzo dell’elettricità sono identificabili in rischi alle persone per
contatto diretto e per contatto indiretto e rischi secondari dovuti ad errato o non conforme utilizzo
di parti di impianti elettrici consistenti nella probabilità di innesco incendio degli stessi o di
materiali posti nelle immediate vicinanze.
Contatto diretto: si intende un contatto con un elemento normalmente in tensione che può
determinarsi per:
• rimozione della protezione o involucro
• rimozione dell’isolamento
• lavori o interventi su parti ritenute non in tensione
• riattivazione intempestiva delle parti in tensione precedentemente scollegate
Contatto indiretto: si intende un contatto con un elemento (massa) normalmente non in tensione,
ma che per un guasto o difetto di isolamento può andare in tensione per:
• assenza o interruzione del conduttore di protezione o di terra (es.: inserimento forzato di spina
“tipo tedesca” nelle prese tradizionali).
• assenza di coordinamento fra impianto di terra e interruttore differenziale e/o magnetotermico.
• assenza di “equipotenzialità” fra le masse metalliche.
Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a
spina; nonché gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spine destinate unicamente
alla loro alimentazione.
Norme precauzionali
Non effettuare mai interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è
in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla
legislazione vigente. Un impianto elettrico o una apparecchiatura definiti sicuri possono, per errato
intervento o riparazione, diventare pericolosi. Inoltre la manomissione di un impianto o di un
componente fa perdere agli stessi la garanzia del costruttore.
Non effettuare operazioni di pulizia su macchine elettriche con detergenti liquidi nebulizzati o
con strofinacci umidi, prima di avere disinserito la spina di alimentazione elettrica.
Non utilizzare componenti elettrici non conformi alle norme. Tutta la sicurezza di un impianto finisce
quando si usano utilizzatori elettrici (ad esempio spine, adattatori, prese multiple, prolunghe, lampade
portatili, ecc) non rispondenti alle norme.
Non utilizzare componenti elettrici o macchine per scopi non previsti dal costruttore. In questi casi
l’uso improprio del componente può generare situazioni di rischio, elettrico o meccanico, non previsti
all’atto della sua costruzione.
Non usare apparecchiature elettriche non predisposte, in condizioni di rischio elettrico
accresciuto (ad esempio: con le mani bagnate, su pavimenti bagnati o in ambienti umidi).
Non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe, trapani, ecc.) abbandonate sulle vie di
transito: perché, oltre a determinare intralcio o possibilità di caduta di persone, possono essere
sottoposte a sollecitazioni meccaniche non previste dal costruttore con conseguenti situazioni di
rischio.
Al fine di evitare rischi connessi all’utilizzo di apparecchiature rotte o deteriorate occorre
controllare periodicamente lo stato di conservazione delle attrezzature che si usano segnalando i
problemi riscontrati. L’uso di componenti elettrici deteriorati (conduttori con isolamento non
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integro, custodie rotte, connessioni elettriche approssimate, prese e spine spaccate, ecc.) aumenta
considerevolmente il rischio di contatti elettrici quindi sarà indispensabile non utilizzare:
• cavi o attrezzature non isolati
• linee o circuiti il cui sezionamento delle parti attive non permette il controllo diretto o sicuro
delle parti sezionate.
•
•
•
•
Le prese a spina di tutti gli utilizzatori devono:
essere protette contro i contatti diretti
essere provviste di un dispositivo di trattenuta del cavo
essere smontabili solo con l’uso di un utensile (es.: cacciavite)
gli spinotti devono essere trattenuti dal corpo isolante della spina
le prese non devono
• permettere l’inserzione unipolare della spina.
La probabilità di innesco incendio a causa di effetti dovuti al surriscaldamento degli impianti o loro
parti o guasti elettrici da corto circuito è trattata nella parte relativa al rischio d’incendio.
Dispositivi di protezione individuale
I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono attrezzature che hanno lo scopo di tutelare il
lavoratore da rischi per la sicurezza o la salute non altrimenti evitabili con misure tecniche e
ambientali. La materia à disciplinata, oltre che dal D. Lgs. 81/08, dalle norme contenute nel D. Lvo
475/92. I DPI devono essere forniti dal datore di lavoro e devono essere di uso individuale, il datore
di lavoro, inoltre, deve curare la loro manutenzione e la loro sostituzione quando necessario.
I DPI sono classificati in 3 categorie:
•
•
•
•
•
DPI di I categoria: sono di progettazione semplice e pertanto sono idonei ad essere utilizzati
solo per alcune tipologie di rischio quali: azioni lesive meccaniche di lieve entità, azioni
lesive da prodotti detergenti, urti e vibrazioni non sufficienti a produrre lesioni gravi e
permanenti, effetti termici non superiori a 50° C, ecc.
DPI di II categoria: sono quelli che non appartengono né alla I né alla III.
DPI di III categoria: sono di progettazione complessa e servono a salvaguardare da rischi
gravi (morte, lesioni permanenti). Appartengono alla III categoria i DPI delle vie respiratorie,
quelli per agenti chimici e tensioni elettriche, quelli per ambienti con temperature non
inferiori a +100 ºC e non superiori a -50 ºC, ecc.
Nell'ambito delle attività lavorative, svolte nell’ASL Caserta, l’utilizzo dei DPI è essere
richiesto in talune condizioni lavorative:
DPI del capo: sono prescritti quando vi sia pericolo di traumatismi o esposizione al rischio di
cadute, proiezioni di oggetti, intemperie. All’interno dell’Azienda Sanitaria Caserta la
protezione del capo, al di fuori dell’attività sanitaria in senso stretto, è prevista nei:
servizi in cui il personale deve operare all’esterno degli edifici (giardinieri, magazzinieri,
operatori tecnici di officina e farmacia) – berretto antifreddo;
attività di magazzino nella sistemazione dei materiali sugli scaffali, personale tecnico di
manutenzione per l’accesso nei cavedi, guida di carrelli senza tettuccio di protezione nei tunnel
di collegamento – caschetto antiurto;
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lavori in cantieri edili, in fossati e cunicoli, in cabine elettriche, in centrali termiche –
elmetto di sicurezza
•
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•
•
DPI delle mani: sono costituiti da guanti per la protezione da tagli, traumi meccanici, agenti
chimici, agenti biologici, ecc. L'impiego è richiesto in attività di manipolazione
manutenzione su mezzi o apparecchiature o nella movimentazione di carichi.
DPI degli occhi: sono costituiti da occhiali, visiere e schermi. Il loro impiego può rendersi
necessario in attività con rischio di proiezioni di schegge, schizzi, esposizione a radiazioni e
sorgenti luminose (saldatura, lavori in officine meccaniche, manipolazione di agenti chimici,
rischio di contatto con agenti biologici, ecc.).
DPI dell'udito: sono le cuffie, gli inserti auricolari. L'uso di DPI dell'apparato uditivo trova
indicazione nelle esposizioni a traumi acustici con livelli di esposizione individuale superiori
ad 85 dB(A). Le cuffie conferiscono di norma una migliore attenuazione in quanto riducono
la trasmissione del rumore sia per via aerea che per via ossea, gli inserti (tappi) sono più
facilmente utilizzabili e sicuramente più economici, tuttavia conferiscono una attenuazione
minore.
DPI dell'apparato respiratorio: sono le maschere, le semimaschere, i facciali filtranti, gli
autorespiratori. Trovano indicazione negli ambienti ove vi sia carenza di ossigeno e/o
presenza di inquinanti tossici, irritanti, nocivi per le vie respiratorie. L'impiego di DPI
respiratori può trovare indicazione nelle attività di dispersione di prodotti chimici, presenza
di CO, ossido di azoto in luoghi chiusi, ecc.
DPI degli arti inferiori. Sono principalmente costituiti da calzature che possono essere di
sicurezza, di protezione o da lavoro e sono destinate a proteggere da:
contaminazione da materiale biologico (medici, biologi, infermieri, ausiliari, tecnici,
operatori sanitari ecc.);
scivolamenti e cadute dovute a irregolarità del piano di appoggio o eventualmente bagnato
da lubrificanti (operatori tecnici addetti alla manutenzione);
sversamenti di prodotti chimici (biologi, chimici, tecnici di laboratorio, ecc.);
lesioni alla pianta del piede dovuta a perforazione della suola da parte di oggetti appuntiti
quali chiodi, schegge di legno o altro (giardinieri, operatori dei servizi tecnici che svolgono
attività in cantieri e locali tecnici);
schiacciamento della punta del piede per caduta accidentale di materiale dall'alto o con
movimenti incauti di attrezzature da lavoro o carrelli elevatori (magazzinieri, tecnici di
farmacia, operatori addetti alla manutenzione, operatori di cucina ecc.);
scivolamenti e cadute dovute a irregolarità del piano di appoggio o eventualmente bagnato
(operatori di mensa, addetti alla preparazione e distribuzione pasti, infermieri e ausiliari ecc.).
La scelta dei DPI di protezione degli arti inferiori per le diverse figure professionali prende in
considerazione le singole attività lavorative e le calzature fornite hanno caratteristiche idonee a
proteggere gli operatori dai diversi rischi
Indumenti di protezione: sono costituiti da capi di abbigliamento particolari che devono tutelare il
corpo intero da aggressioni esterne (agenti chimici, fisici, ecc.) o devono rendere visibile l'operatore
che li indossa.
L’ASL CASERTA ha predisposto idoneo atto deliberativo per la gestione dei dispositivi di
protezione individuali
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AREE ESTERNE
Le aree esterne sono utilizzate dal personale autorizzato per il collegamento tra i vari reparti sia
come percorso pedonale sia come percorso per trasporti di vario tipo.
Prevenzione dei rischi Aree Esterne
• Vietato il trasporto di liquidi infiammabili e di prodotti capaci di sviluppare gas tossici.
• Mantenere una velocità a passo d’uomo (non superiore a 10 ÷15 km/h)
• Fermarsi agli incroci e nelle curve
• Fermarsi incrociando i pedoni.
• Incrociando altri mezzi di trasporto procedere con massima cautela
• Rispettare la segnaletica installata
• Prendere conoscenza delle uscite di sicurezza presenti.
• Indossare elmetto protettivo o berretto di sicurezza
• Rispettare la programmazione dei trasporti indicata per orario e per tipologia.
• Il personale che conduce i muletti dovrà essere dotato di patente di guida.
• Trasportare a bordo del muletto il solo conducente.
Prevenzione degli incendi e piani di emergenza
Il sistema organizzativo aziendale, in continua evoluzione, mira a prevede la presenza di
lavoratori specificamente formati ed addestrati che agiscono in accordo con procedure specifiche
per la prevenzione degli incendi e per la gestione dell’evento (piani per emergenza incendio);
esistono pertanto nei reparti/servizi, lavoratori che si occupano del controllo/segnalazione, ai
Dirigenti e Preposti interni ed a tutti gli altri servizi interessati, di tutte le situazioni che possono
comportare un aggravio del rischio d’incendio.
Gli operatori addetti alla gestione dell’emergenza incendio sono definiti in ogni struttura; hanno
il compito specifico della gestione dell’emergenza incendio nonché della gestione delle operazioni
di segnalazione dell’evento, di primo intervento per il soccorso agli infortunati o coinvolti e del
tentativo di spegnimento dei focolari, di allontanamento/evacuazione delle persone presenti, di
prima messa in sicurezza di materiali, attrezzature ed impianti.
Come successivamente messo in evidenza attraverso la esposizione delle procedure, sono i
soggetti di riferimento che impartiscono istruzioni od ordini per la gestione dell’emergenza incendio
fino al momento in cui sopraggiungono i soccorritori (Vigili del fuoco).
Le imprese esterne sono pertanto tenute ad osservare quanto previsto dal DM 10/3/98 ed in
particolare tutte le possibili misure di tipo organizzativo e gestionale come
• rispetto dell'ordine e della pulizia;
• controlli sulle misure di sicurezza; predisposizione di un regolamento interno sulle misure di
sicurezza da osservare;
• informazione e formazione dei lavoratori.
I lay - out con l’indicazione delle vie di fuga e dei mezzi antincendio sono distinti per sede
aziendale.
All’interno di essi sono riportate le istruzioni che gli operatori delle ditte appaltatrici devono seguire
(vedere schede “chi scopre l’incendio”, “operatori addetti alle imprese esterne”, o impartite dagli
addetti alla gestione dell’emergenza presenti sul luogo dell’evento.
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SEZIONE COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
In questa sezione sono riportate le modalità di coordinamento e cooperazione che si intendono
adottare e condividere fra Committente e Appaltatore.
A titolo di esempio si riportano le modalità adottate dall’Azienda Sanitaria Locale CASERTA
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COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE
Il coordinamento esercitato dal datore di lavoro committente (art 26 D.Lgs. 81/08) sarà svolto
dalla Direzione referente del contratto d’appalto o d’opera oppure dal Datore di lavoro designato o
delegato in collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione.
Descrizione delle modalità di coordinamento e della periodicità delle riunioni
Il coordinamento svolto dai soggetti citati, avviene tramite la predisposizione di regole e
indicazioni nel momento di stesura e formulazione dell’appalto, nella valutazione tecnica e di
sicurezza delle opere/interventi da eseguire e con la trasmissione del presente documento per la
illustrazione generale dei rischi propri e delle modalità organizzative interne.
Sono previsti incontri specifici (vedi voci seguenti) per la messa a punto di particolari interventi
organizzativi; questi possono essere identificati come:
- riunioni periodiche sulla qualità del servizio
- sopralluoghi periodici e/o straordinari per la verifica dei problemi inerenti la sicurezza
nelle attività interferenti
- riunioni periodiche con i responsabili del S.P.P. dell’Azienda per la verifica di
eventuali problemi inerenti la sicurezza nelle attività interferenti
- riunioni convocate in caso di insorgenza di problemi (es. modifiche o cambiamenti in
corso d’opera, infortuni, danneggiamenti di varia origine e gestione delle emergenze
relative ).
- comunicazioni inerenti modifiche organizzative e gestionali dei luoghi di lavoro o
delle emergenze (piano di chiamata o piano di emergenza).
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SEZIONE DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE
Zona riservata agli allegati al documento unico di valutazione dei rischi interferenti.
A riguardo si rimanda all’allegato 3 che contiene i facsimili dei verbali per le riunioni di
coordinamento
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PROCEDURE DA OSSERVARE IN CASO DI INCENDIO
Chi scopre l’incendio
(procedura da attuare in caso di scoperta visiva di incendio)
Chiunque scopra un incendio deve
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•
•
•
A. se operatore addetto alla gestione delle
emergenze:
fare uso immediatamente dell’estintore
B. se è non un operatore addetto alla
gestione delle emergenze:
• telefonare ai Vigili del fuoco tel. 0-115
comunicando:
• l’ubicazione dell’evento (struttura, piano,
quindi individuare un collega per far ecc.)
e se possibile
• l’eventuale presenza di persone in pericolo
• le dimensioni dell’evento
• i dati identificativi di chi trasmette
avvisare la portineria tel xxxxx e comunicare l’eventuale presenza di persone in pericolo
allertare le persone presenti in zona
seguire le indicazioni generali per il personale in caso di incendio
oppure
• se espressamente richiesto, collaborare con l’operatore interno addetto all’emergenza
Operatori addetti alle imprese esterne
(procedura da attuare in caso di segnalazione o di allarme incendio)
•
•
•
•
Allarme:
In caso di segnalazione o avviso di allarme il personale appartenente alle imprese esterne, deve:
mettere in condizioni di sicurezza impianti e attrezzature (es.: disattivare apparecchiature
elettriche, spegnere fiamme libere, ecc.)
rimuovere immediatamente eventuali attrezzature che potrebbero costituire intralcio agli
interventi di soccorso (es.: carrelli, lavapavimenti, scale, macchine, ecc.) e alla movimentazione
in generale;
recarsi all’esterno attraverso l’uscita più vicina senza attraversare (se possibile) la zona
dell’evento;
il più alto in grado, del personale delle imprese, verifica che non vi siano propri collaboratori in
pericolo ed effettua il censimento dei propri colleghi.
Cessato allarme
• a nessuno è consentito rientrare nei locali di lavoro fino a quando il dirigente/preposto di zona
dell’emergenza non ha dato il benestare.
• il personale attenderà dal più alto in grado la comunicazione di “cessato pericolo” per l’accesso ai locali.
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SEZIONE DI RIFERIMENTO D.LGS.81/2008
Art. 26 D.Lgs.81/2008
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ART. 26 D.LGS. 81/08
Art. 26 D. Lgs 81/08 – Obblighi connessi ai contratto di appalto o d'opera o di somministrazione
1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'impresa appaltatrice o a lavoratori
autonomi all'interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché
nell'ambito dell'intero ciclo produttivo dell'azienda medesima:
a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità
tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da
affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in
vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica e' eseguita attraverso le seguenti
modalità:
1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del
possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al
decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente
in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione
alla propria attività.
2. Nell'ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro
incidenti sull'attività' lavorativa oggetto dell'appalto;
b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori,
informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori
delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva.
3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al
comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate
per eliminare o, ove ciò non e' possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento
e' allegato al contratto di appalto o di opera. Ai contratti stipulati anteriormente al 25 agosto 2007 ed
ancora in corso alla data del 31 dicembre 2008, il documento di cui al precedente periodo deve
essere allegato entro tale ultima data. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi
specifici propri dell'attività' delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il
mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l'imprenditore
committente risponde in solido con l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali
subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal
subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli
infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le
disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri
dell'attività' delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.
5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al
momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione
dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile,
devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i
costi relativi alla sicurezza del lavoro con particolare riferimento a quelli propri connessi allo
specifico appalto. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25
agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008,
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qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su
richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni
sindacali dei lavoratori comparativamente piu' rappresentative a livello nazionale.
6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle
procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori
sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro
e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo
rispetto all'entità' e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente
comma il costo del lavoro e' determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro
e della previdenza sociale, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva
stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale
ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di
contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro e' determinato in relazione al contratto collettivo
del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione.
7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da
ultimo modificate dall'articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione
in materia di appalti pubblici le disposizioni del presente decreto. 8. Nell'ambito dello svolgimento
di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o
subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia,
contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
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REGIONE CAMPANIA
AZIENDA SANITARIA LOCALE - CASERTA
CONTRATTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA DELLE
STRUTTURE DELLA A.S.L. DI CASERTA
C.I.G._______________________
L’anno duemila______ il giorno_____________ del mese di ________ nella
sede dell’Azienda Sanitaria Locale Caserta, Via Unita’ Italiana n. 28 Caserta,
avanti a me _________ nato a__________il____________ , Dirigente dell’A.S.L.
medesima, nella qualità di Ufficiale rogante delegato alla stipula dei contratti in
forma pubblica amministrativa con la deliberazione __________________, sono
comparsi i sigg.:
-
Dr._______, nato a _________il __________in qualità di _________ della
A.S.L. di Caserta, codice fiscale____________, domiciliato per la carica
presso la sede dell’Azienda Sanitaria Locale di Caserta, il quale dichiara di
agire esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse dell’Amministrazione
che rappresenta;
-
Sig._______,
nato
a
________il_________
e
residente
in
____________Via__________, codice fiscale ____________in qualità di
legale rappresentante della ditta__________, con sede ____________, codice
fiscale__________;
comparenti della cui identità personale e capacità giuridica io ufficiale rogante sono
personalmente certo.
Di comune accordo le parti su nominate, che hanno i requisiti di legge, rinunciano
col mio assenso all’assistenza dei testimoni.
Premesso
-
che con deliberazione n.___ del ______si è proceduto all’aggiudicazione
definitiva della gara in oggetto alla Ditta___________ ed al prezzo di cui
all’offerta___________;
-
che la Ditta ______ ha presentato la documentazione richiesta ai fini della
stipula del presente contratto;
-
che è stata acquisita agli atti del Servizio Provveditorato l’Informativa Antimafia
dalla Prefettura di ____________ e che nulla osta ai fini dell’art.10 della
L.575/1965 e ss.mm.ii. ovvero:
-
che, ricorrendo il presupposto dell’urgenza, è stato acquisito agli atti del
Servizio
competente
il
Certificato
della
C.C.I.A.A.
di
_______________rilasciato in data ____________dal quale risulta che per la
Ditta_____________ “nulla osta ai fini dell’art.10 della L.575/1965 e ss.mm.ii.”
nelle more dell’acquisizione dell’Informativa Antimafia, ai sensi dell’art.4
D.Lgs.490/94 e art.10 D.P.R. n.252/98, già richiesta alla Prefettura
di___________
con
nota
prot.______del__________,
fermo
restando
l’esercizio da parte dell’A.S.L. del recesso ai sensi del comma 2 dell’art.11 del
citato D.P.R. n.252/98;
ciò premesso
le parti convengono e stipulano quanto segue:
Art.1 – OGGETTO DEL CONTRATTO: affidamento del Servizio di Pulizia delle
strutture della ASL di Caserta.
Art.2 – CAPITOLATO SPECIALE E NORME REGOLATRICI DEL CONTRATTO: Il
servizio viene affidato ed accettato sotto l’osservanza piena, assoluta, inderogabile
delle norme, condizioni, patti, obblighi, oneri e modalità richiamati e risultanti dai
seguenti documenti, che formano parte integrante e sostanziale del presente
contratto:
1. Capitolato Speciale di gara, che si allega in copia al presente contratto;
2. Relazione tecnica/offerta tecnica della Ditta___________che si allega in copia al
presente contratto;
3. Offerta economica della Ditta___________n.________ che si allega in copia al
presente contratto;
Art.3 – DECORRENZA E DURATA CONTRATTUALE: la decorrenza contrattuale
è fissata al________. Il contratto avrà durata triennale.
Art.4 – PREZZO CONTRATTUALE: il corrispettivo che sarà riconosciuto per il
servizio reso è pari quello di cui all’allegata offerta economica, il prezzo rimarrà
valido ed invariato per tutta la durata contrattuale. Il prezzo contrattuale unitario a
mq è fissato in €.________. Il valore del contratto è, pertanto, pari al prezzo unitario
a mq moltiplicato per le superfici date in affidamento. Nel calcolo del corrispettivo
complessivo saranno computate unicamente le superfici calpestabili coperte,
sebbene il servizio riguardi anche le superfici scoperte, i vetri, pareti lavabili, servizi
igienici e quant’altro. Il canone mensile è comprensivo di tutte le retribuzioni del
personale di pulizia, di controllo e dei relativi oneri riflessi, nonché del materiale
occorrente, delle apparecchiature impiegate e degli oneri previsti e conseguenti allo
svolgimento del servizio aggiudicato.
Il prezzo da considerarsi omnicomprensivo, rimarrà fisso ed invariato per tutta la
durata contrattuale.
Art.5 – REVISIONE PREZZI
Il prezzo contrattuale potrà essere revisionato secondo la procedura prevista
all’art.115 D.Lgs. 163/06.
Art.6 – MODIFICA DELLE CONDIZIONI: L’A.S.L. si riserva, nel corso del contratto,
di apportare, in accordo con la Ditta, modifiche e/o integrazioni alle condizioni
indicate nel Capitolato Speciale di gara relativamente alle modalità di espletamento
in conseguenza di sopravvenuti cambiamenti strutturali-organizzativi o dovuti
all’intervento di differenti normative nazionali o regionali, ovvero derivanti da eventi
straordinari non previsti né in alcun modo prevedibili.
Art.7 – AUMENTI E DIMINUZIONI SUPERFICI
L’ASL si riserva, in relazione alle proprie esigenze di servizio, di variare le sedi
attuali e, pertanto, di modificare le superfici oggetto dell’appalto.
La variazione del corrispettivo sarà calcolata quale differenza, positiva o negativa, in
ragione dei mq e del prezzo contrattuale a mq, secondo i principi fissati all’art.2 del
Capitolato Speciale di gara.
Art. 8– RESPONSABILE DEL CONTRATTO: per l’esecuzione del presente
contratto la responsabilità è affidata a____________
Art. 9- SUBAPPALTO: Il contratto non può essere ceduto a pena di nullità. Previa
istanza della Ditta ed autorizzazione dell’A.S.L., nel rispetto dell’art. 118 D.Lgs.
163/06 e art.57 L.R. Campania 3/07, le prestazioni che la Ditta ha espressamente
indicato, a tale scopo, in sede di presentazione dell’offerta, possono essere
subappaltate, nella misura, alle condizioni e con i limiti e le modalità concordate.
L’A.S.L. non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori. La ditta si impegna,
comunque, al rispetto di tutti gli adempimenti in materia disposti dalla legge sulla
tracciabilità dei pagamenti.
Art. 10 – DEROGA ALL’ECCEZIONE DI INADEMPIMENTO: Data la natura di
servizio pubblico dell’attività oggetto del presente contratto, la Ditta rinuncia
espressamente al diritto di cui all’art. 1460 c.c., impegnandosi ad adempiere
regolarmente le prestazioni contrattuali anche in caso di mancata tempestiva
controprestazione da parte del committente.
ART. 11 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
L’A.S.L. avrà facoltà di risolvere il contratto ai sensi dell’art. 1456 C.C. per
inadempimento della Ditta aggiudicataria con preavviso raccomandato di almeno
30 giorni nei seguenti casi:
-
sospensione, abbandono o mancata effettuazione del servizio, anche
parziale, da parte della Ditta;
-
grave violazione ed inadempimento degli obblighi contrattuali previsti nel
presente capitolato, non eliminati a seguito di diffida scritta;
-
mancata osservanza del divieto di cessione in subappalto, non autorizzato;
-
inosservanza delle norme di legge in materia di lavoro e previdenza,
prevenzione, infortuni, sicurezza;
-
ripetuti ritardi nell’effettuazione del servizio;
-
gravi azioni a danno della dignità personale degli utenti da parte degli
operatori della Ditta.
Il contratto sarà risolto, inoltre, nel caso in cui nel periodo di vigenza contrattuale la
Società SO.RE.SA., titolare degli acquisti di beni e servizi per le AASSLL e AAOO
della Regione Campania, proceda ad aggiudicare in sede centralizzata il
medesimo servizio.
ART. 12 - DANNI A PERSONE E COSE: RESPONSABILITA’ DELLA DITTA
La Ditta sarà responsabile di ogni danno che possa derivare alla A.S.L. ed a terzi
nell’espletamento del servizio oggetto del presente contratto anche in relazione
all’operato dei dipendenti.
Qualora la Ditta non provveda al risarcimento od al ripristino nel termine prefissato
dall’A.S.L., questa potrà provvedervi direttamente a spese della Ditta stessa,
trattenendo l’importo su quanto dovuto.
ART. 13 - CAUZIONE DEFINITIVA
A garanzia dell’esecuzione del contratto, la Ditta aggiudicataria ha prestato idonea
cauzione definitiva, pari al 10% dell’importo presunto previsto per il servizio,
mediante fideiussione bancaria o assicurativa.
L’A.S.L.:
a) ha il diritto di valersi della cauzione per l’eventuale maggiore spesa sostenuta
per il completamento delle prestazioni in caso di risoluzione del contratto
disposta in danno della Ditta;
b) ha il diritto di valersi sulla cauzione per provvedere al pagamento di quanto
dovuto dalla Ditta per le inadempienze derivanti dall’inosservanza di norme e
prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela,
protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori;
c) può richiedere alla Ditta la reintegrazione della cauzione ove questa sia venuta
meno, in tutto od in parte; in caso di inottemperanza la reintegrazione si
effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere alla Ditta.
La garanzia deve essere integrata ogni volta che l’A.S.L. abbia provveduto alla
sua escussione, anche parziale, ai sensi del presente contratto.
La cauzione definitiva si svincola con le modalità di cui all’art.113 del D.Lgs.163/06.
ART.14 - PENALITA'
In caso di interruzione o di irregolarità nella esecuzione del servizio, ferma
restando la facoltà di risoluzione del contratto, l'A.S.L. potrà:
•
far effettuare il servizio a terzi, in danno dell'aggiudicatario inadempiente, con
addebito allo stesso delle maggiori spese sostenute;
•
applicare una penalità. La penale è calcolata applicando una percentuale stabilita
al valore della fornitura non eseguita o non idonea o eseguita in ritardo.
In caso di affidamento in danno a terzi, l'A.S.L. è obbligata a darne comunicazione
all'aggiudicatario inadempiente entro il termine di trenta giorni mediante
raccomandata A.R.
In caso di inadempimento delle disposizioni contrattuali, l'A.S.L. potrà rivalersi,
senza alcuna formalità ed in qualsiasi momento, sulla cauzione disponibile, ovvero
sull'importo delle fatture in attesa di liquidazione.
ART. 15 - MODALITA' DI FATTURAZIONE E PAGAMENTO
Le prestazioni di cui al presente contratto dovranno essere fatturate con cadenza
mensile e con riferimento alle singole strutture oggetto del servizio, una fattura per
ogni struttura.
Le fatture per il servizio dovranno essere presentate al competente Servizio per le
Funzioni Economico Finanziarie della A.S.L. di Caserta.
La liquidazione delle fatture, a cura delle Direzioni incaricate, sarà disposta previa
acquisizione dei necessari attestati in ordine alla regolarità dell’espletamento del
servizio e corrispondenza dei prezzi.
In caso di ritardo dei pagamenti,
avvalendosi di quanto consentito dal primo
periodo dell’art. 5 del Decreto Legislativo 231/2002, il
saggio
degli eventuali
interessi moratori sarà pari, in ragione d’anno, al saggio degli interessi legali
stabilito dall’art. 1284 1° comma c.c.
A tal fine la sottoscrizione dell’offerta di gara comporta, quindi, anche
l’accettazione della previsione di cui sopra, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1341 2°
comma del c.c.
ART. 16 – D.U.V.R.I.
Al presente contratto si allega il Documento Unico di Valutazione del Rischio da
Interferenza, quale parte integrante e sostanziale, approvato dalle parti.
ART. 17 - CONTROVERSIE
Tutte le controversie derivanti dall’esecuzione dell’appalto sono devolute al Giudice
Ordinario. Per le controversie che dovessero insorgere in relazione all'esecuzione
del contratto, il Foro competente è quello della Committente A.S.L. di Caserta.
Nelle more di un eventuale giudizio, l'aggiudicatario non potrà sospendere o
interrompere il servizio: in caso contrario l'A.S.L. potrà rivalersi senza alcuna
formalità, sulla cauzione disponibile o sull'importo delle fatture emesse e in attesa
di liquidazione, fatta salva la possibilità di rivalersi per gli eventuali ulteriori danni
subiti.
ART.18 - DISPOSIZIONI GENERALI E RINVII
Per quanto non già disciplinato specificamente nel presente disciplinare e nel bando di
gara, si fa riferimento alle norme generali della legislazione in tema di pubbliche
forniture nonché al Codice Civile.
Art.19 - SPESE CONTRATTUALI: le spese di registrazione sono a carico della ditta
affidataria dell’appalto.
E richiesto, io ufficiale rogante ho redatto quest’atto di cui ho dato lettura alle parti,
che, a mia richiesta, lo hanno dichiarato conforme alla loro volontà ed in segno di
accettazione lo sottoscrivono.
LA DITTA
per l’A.S.L.
Ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 1341 e 1342 del Codice Civile sono
specificamente ed espressamente approvate per iscritto le condizioni e le clausole
contenute negli artt.1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16-17-18-19
LA DITTA
per l’A.S.L.
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