ANNO XXXII N. 4
agosto
2009
Edito dalla
PRO-LOCO Ferentino
Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste
Italiane Spa - Spedizione in abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n. 46) Art. 1, comma 2 DBC Frosinone”.
C.C. postale n. 10340032
www.proloco.ferentino.fr.it
[email protected]
PERIODICO BIMESTRALE
Finito di stampare Agosto 2009
DOM BEDA PALUZZI
Autorizzazione n. 132 del Trib.di Frosinone del 4. 10. 1978. Direttore Responsabile: Aldo Affinati - Proprietà Associazione Pro Loco - P.zza Mazzini - Tel./Fax 0775/245775 - Ferentino - Stampa a cura di “Nuova Idealgraf s.n.c.” - Ferentino
Al Santuario di Montevergine (AV)
è il nuovo Abate
Il giorno 18 Aprile 2009, il Santo Padre
Benedetto XVI ha nominato 105°
Abate Ordinario di Montevergine il
Rev.mo P.D. Umberto Beda Paluzzi
OSB.
Curriculum vitae di P.D. Beda
(Umberto) Paluzzi 105° Abate
Ordinario di Montevergine
Nato a Ferentino il 31 Gennaio 1936 .
Entra nell’alunnato monastico di
Subiaco nel 1948 , nello stesso luogo
dove il giovane San Benedetto si era
ritirato alla fine del V secolo a vivere
da eremita. Nel 1953 inizia il noviziato
e l’anno seguente emette la professione
monastica. L’11 Luglio del 1961 viene
ordinato presbitero da Sua Eccellenza
Mons. Cesario D’Amato.
Ha frequentato gli studi di filosofia e
teologia presso il Seminario Abbaziale
di Subiaco e successivamente il corso
di Biblioteconomia e Paleografia e
Diplomatica presso l’Archivio Segreto
del Vaticano. Amministratore ed economo del Monastero del Sacro Speco di
Subiaco dal 1972 al 1980, fu nominato
Direttore della Biblioteca Statale
annessa al Monumento Nazionale di
Santa Scolastica nel 1980, carica che ha
rivestito fino al 2000. Tra gli altri incarichi è stato Priore conventuale dei
monasteri di S. Benedetto e S.
Scolastica in Subiaco e Consigliere
dell’Abate Visitatore. Il 25 gennaio del
2006 lascia il suo monastero e viene
inviato come Delegato del Visitatore a
Montevergine e il successivo 24
novembre 2006 viene nominato Priore
Amministratore e Amministratore
Apostolico dell’Abbazia Territoriale di
Montevergine. Il Capitolo Conventuale
di Montevergine ha, designato la sua
persona al Santo Padre Benedetto XVI,
Abate
Ordinario
di
come
Montevergine. Il Santo Padre Bendetto
XVI, dietro designazione della
Comunità Monastica di Montevergine,
in data odierna nomina il Padre
Umberto Beda Paluzzi 105° Abate
Ordinario dell’Abbazia Territoriale di
Montevergine.
Al neoeletto la Comunità Monastica di
Montevergine, ringraziando il Signore
per il dono ricevuto, augura al neo
Padre Abate un fecondo apostolato per
la crescita spirituale della comunità e di
Con una solenne cerimonia S.E. Mons.
Ambrogio Spreafico ha festeggiato il
primo anno d’ordinazione episcopale.
La diocesi di Frosinone - Veroli –
Ferentino, domenica 26 Luglio 2009, è
stata tutta unita per festeggiare insieme,
presso la basilica di Santa Maria
Salome a Veroli, il primo anniversario
dell’ordinazione episcopale del nostro
Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico,
avvenuta a Roma il 26 Luglio 2008
nella Basilica Lateranense, da parte del
Cardinale Tarcisio Bertone, segretario
di stato del Santo Padre. Alla solenne
cerimonia d’anniversario era presente
tutto il clero diocesano, i sindaci del
territorio, le autorità civili e militari,
inoltre hanno assistito al rito due rappresentanti di altre comunità religiose
operanti nella nostra provincia, la chiesa valdese e quella ortodossa.
Il vicario generale della diocesi, mons.
Luigi Di Massa, ha porto il saluto al
Vescovo Spreafico, e tra le altre parole
così ha voluto descriverlo: “… per la
comunità diocesana egli rappresenta la
figura del Pastore, e a lui noi sacerdoti
dobbiamo venerazione e obbedienza…….”.
Mons. Spreafico, da parte sua nell’omelia, ha ringraziato il vicario per le
belle parole ed ha voluto commemora-
tutti i pellegrini che ogni anno accedono numerosi al Santuario.
Anche l’associazione Pro Loco e la
Redazione di “Frintinu me…”, nel
complimentarsi vivamente con Dom
Beda, per l’alto incarico che sta ricoprendo, gli augurano di tutto cuore un
proficuo apostolato presso il santuario
di Montevergine riconosciuto in tutta
l’Irpinia.
Nel tardo pomeriggio del 16 Agosto
scorso, il nostro concittadino Dom
Beda Paluzzi è stato accolto e salutato calorosamente davanti al Duomo
di Ferentino, dove era atteso dal
Clero locale, dall’autorità comunale
rappresentata dall’assessore Antonio
Pompeo, dal Presidente della Pro Loco
Luigi Sonni, dai vice comandanti della
stazione dei carabinieri e del comando
dei vigili urbani; dove il comune ha
fatto omaggio a Dom Beda di un
copricapo episcopale e delle pubblicazioni edite dalla Pro Loco.
Poi in occasione della ricorrenza del
martirio
del
nostro
patrono
Sant’Ambrogio M., anno 304, nella
cattedrale di Ferentino, tantissimi
fedeli hanno assistito alla funzione
religiosa concelebrata dal Vescovo
diocesano S.E. Mons. Ambrogio
Spreafico e dall’Abate del Santuario
di Montevergine Dom Beda Paluzzi,
assistiti dal clero locale.
PRIMO ANNO CON IL VESCOVO SPREAFICO
Il Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico
Dom Beda Paluzzi
re Santa Maria Salome, proprio quest’anno ricorre l’ottavo centenario del
ritrovamento delle sue reliquie; ha
voluto ricordare con parole commosse
il suo predecessore, mons. Salvatore
Boccaccio: ”….mi ha accolto e guidato
nei primi passi come Vescovo di questa
diocesi, lasciandomi in eredità la sua
bontà e l’amore per voi tutti, soprattutto per i deboli e i poveri…”, ed ancora
“….ringrazio il Signore per avermi
donato di vivere il mio episcopato in
questa bella terra, piena di tradizioni, e
ricca di umanità…”. Un altro sentito
riferimento di mons. Spreafico riguardo alla vita odierna “….il possesso e
l’avere sono diventati un’ossessione
della nostra società materialistica, e
sono la causa di tanto male ed egoismo,
…. vorrei che il prossimo anno sia un
anno di ascolto della parola di Dio “.
Al termine della solenne cerimonia
religiosa, S.E. Mons. Spreafico ha
voluto salutare il clero, le autorità civili e militari nei locali del seminario.
Il nostro Vescovo è nato il 26 Marzo
1950 a Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco; il 12 Aprile 1975 è
stato ordinato sacerdote; si è laureato in
Filosofia e Teologia presso la Pontificia
Università Urbaniana e presso il
Pontificio Istituto Biblico di Roma si è
specializzato in Sacra Scrittura, conseguendo il Dottorato nel 1984; è stato
Docente di Antico Testamento presso la
Pontificia Università Gregoriana (dal
1978 al 1986), Docente di Lingua
Ebraica presso la Facoltà Valdese di
Teologia (1984 –1985), Docente di
Antico Testamento alla Facoltà
Teologica della Pontificia Università
Urbaniana (dal 1992 al 2008), Rettore
Magnifico della stessa Università per
tre mandati ( 1997-2000, 2001-2003,
2005-2008), Presidente della conferenza dei Rettori delle Università
Pontificie Romane (dal 2000 al 2003) e
Consultore della congregazione per
l’Evangelizzazione dei popoli dal
1998. Autore di numerose pubblicazioni ed articoli di carattere biblico e spirituale. Tra le lingue conosce e parla il
tedesco, l’inglese ed il francese, legge e
comprende lo spagnolo e il portoghese.
Ha svolto la sua attività pastorale nella
comunità di Sant’Egidio a Roma e in
Germania, e nelle parrocchie di Santa
Maria in Trastevere e di San Filippo
Neri alla Garbatella in Roma. Il 10
Aprile 1998 è stato nominato cappellano di Sua Santità.
“Ferentino è…”
3° EDIZIONE DI
Nei giorni 18, 19 e 20 settembre 2009, nel centro storico di Ferentino, verrà
organizzata, a cura della Regione Lazio, Provincia di Frosinone, Comune di
Ferentino e Pro-Loco, la 3° edizione di “Ferentino è…”, con: eventi culturali, arte, tradizione, spettacolo e turismo, stand con prodotti locali di enogastronomia, sfilata di moda, artisti di strada e rievocazioni storiche.
Venerdì 18
ore 19.30 – Apertura stand
Sabato 19
ore 17.00 – Vascello – Esibizione “lancio del formaggio” a cura del G.S.
Lancio del Ruzzolone di Ferentino
ore 19.30 – Apertura stand e spettacoli musicali
Domenica 20
ore 16.00 – Vascello – Annullo filatelico , a cura del Centro Studi “G.
Ermini” - Collepero inizio sfilata del corteo storico con: Banda
musicale “Città di Ferentino”–Gruppo “Cultura e Tradizioni”
Ferentino– Gruppo figuranti Pro-Loco Giuliano di Roma
– Gruppo Archibuggieri, Cava dei Tirreni – Gruppo storico contrada “Cellere” di Anagni dell’associazione A.I.A.M. –
Sbandieratori e Musici Città di Cori – Cavalieri ed alfieri di
Porta Montana, Porta Sant’Agata, Porta Sanguinaria e Porta San
Francesco.
Ore 17.30 – Vascello – Spettacolo di Cavaliere acrobata , a seguire la Giostra
dell’Anello.
Pag. 2
TERZ A E D I Z I O N E D EL PR EM IO
“G IO R G I O P O M P EO ”
Ferentino 8 dicembre 2009
Al fine di onorare la memoria e la figura del compianto ed illustre concittadino, dott. Giorgio Pompeo, la Pro Loco
di Ferentino ed il “Comitato
Manifestazioni in Onore di Giorgio
Pompeo”, hanno indetto la Terza
Edizione del Premio a lui intitolato,
destinato ad encomiare con un pubblico
riconoscimento coloro che, nell’ambito
delle organizzazioni, strutture ed organismi operanti nel settore della sanità,
pubblica e privata della Provincia di
Frosinone, si sono distinti per le doti di
umanità, professionalità e disponibilità,
che sono ricordate come maggiori
peculiarità dell’attività medica del dott.
Giorgio Pompeo.
Nel 2007, non dimentichiamolo, è stato
ricordato degnamente il decennale
della prematura scomparsa del concittadino Giorgio Pompeo. Il 1° settembre
dello stesso anno, al cospetto delle
massime autorità civili, militari e politiche della città, della Provincia e della
Regione Lazio è stato intitolato il loca-
le Presidio Sanitario alla memoria dell’illustre cittadino di Ferentino. Per
l’occasione è stato scoperto un busto
marmoreo realizzato dall’artista locale
prof. Vincenzo Ludovici. Esso, campeggia, nei locali dell’atrio dell’ex
Civico Ospedale, ultima sede di lavoro
dell’illustre scomparso.
Purtroppo volontà politiche a noi sconosciute ed incomprensibili stanno
sempre più depauperando il nostro ex
Ospedale Civile, fino al ridimensionamento anche degli orari di apertura del
Primo Soccorso, struttura molto necessaria per la zona di competenza, necessario anche alla decongestione della
struttura primaria di Frosinone. Una
grande partecipazione a questa 3°
Edizione del Premio Pompeo potrebbe,
in parte, far ripensare la cosa e soprattutto richiamare chi di dovere a riconsiderare le decisioni prese. E’ una nostra
grande speranza!
Accanto al Comitato è costituita una
Commissione Scientifica presieduta dal
dott. Notaio Andrea Fontecchia e dai
membri dott. Riccardo Tonachella,
PERDONANZA
CELESTINIANA 2009
Venerdì 28 Agosto scorso, nel “martoriato” capoluogo abruzzese de
L’Aquila, distrutto dal terremoto del 6
aprile 2009, è stato aperto l’anno
Celestiniano ,per l’anniversario degli
800 anni della nascita di Pietro
Angelerio, l’eremita del monte
Morrone.
L’organizzazione
della“Perdonanza ” ha affidato al
Vescovo della nostra Diocesi,
S.E.Mons. Ambrogio Spreafico, l’inizio delle celebrazioni in onore di Papa
Celestino V, e questi lo ha fatto pronunciando un suo importante messaggio ,
non solo al popolo aquilano e abruzzese ma a tutti, credenti e non. “Gerico
crolla per rinascere Gerusalemme”.
“….la forza del male di cui spesso ci
accorgiamo solo davanti ad eventi catastrofici, come ad esempio un terremoto,
e quello che noi uomini dobbiamo cercare di costruire, la Gerusalemme celeste ….”
La città ed il territorio aquilano è molto
legato alla terra ciociara, infatti l’eremita del monte Morrone, durante la sua
vita terrena, e prima di essere stato
scelto nel 1294 quale successore di
Pietro, passò per Ferentino, dove sul
Colle del “Fico” fece costruire intorno
all’anno 1260, il cenobio di
Sant’Antonio abate, che, dopo la sua
morte avvenuta presso la Rocca di
Fumone il 19 Maggio del 1296, ospitò
le sue spoglie mortali per oltre un trentennio , e fu meta di molti pellegrinaggi , prima di essere traslate nella chiesa
aquilana di Collemaggio. Dal 1980, da
quando padre Quirino Salomone,
custode della chiesa di Santa Maria di
Collemaggio ha ripristinato la
“Perdonanza Celestiniana”, la città di
Ferentino con una sua rappresentanza
comunale, e un nutritissimo gruppo di
cittadini, organizzati dalla Pro Loco,
annualmente hanno partecipato alle
celebrazioni in onore di San Pietro
Celestino.
dott. Antonio Bruscoli, dott. Gabriele
Neroni, dott. Gino Molinari.
Ricordiamo che la stessa Commissione
Giudicante ha consegnato il riconoscimento, nel 2007, al dott. Ugo Bellusci,
stimato medico di Ferentino, con una
motivazione molto toccante: “in considerazione delle doti professionali ed
umane che hanno sempre caratterizzato
il suo operato, in campo medico e
sociale, per il suo spirito di umanità,
solidarietà e sollecitudine verso il prossimo, integrità morale ed eccellenza
professionale”.
Nel 2008 il Premio è stato assegnato
alla dott.ssa Marina Marini, rappresentante dell’Unitalsi di Frosinone, al servizio, da sempre, della disabilità e del
disagio sociale.
Per onorare il Regolamento, il dott.
prof. Bellusci, comunicò la sua intenzione di devolvere il premio in denaro
alla Sezione AVIS di Ferentino, mentre
la dott.ssa Marini annunciò l’intenzione
di devolvere metà del premio in denaro
alla stessa Sezione dell’Unitalsi di
Frosinone e, l’altra metà, alla
Associazione “Libertà di Vivere” per
un progetto benefico in Africa.
Da qualche tempo il Comitato Giorgio
Pompeo ha provveduto ad affiggere dei
manifesti ed a distribuire i moduli per
le segnalazioni dei meritevoli del
Premio.
I moduli, debitamente compilati, serviranno per segnalare coloro che si sono
distinti sotto il profilo umano e professionale e che hanno dimostrato piena
disponibilità nel settore sanitario, doti
notoriamente appartenute al compianto
Giorgio Pompeo.
Le segnalazioni dovranno pervenire
alla Commissione entro il prossimo 15
settembre, in busta chiusa, per posta o a
mano, indirizzata al “Comitato per le
Manifestazioni in onore del dott.
Giorgio Pompeo”, recante la dicitura
“Premio Giorgio Pompeo”, al seguente
indirizzo: Associazione Pro Loco,
Piazza Mazzini, 03013, Ferentino,
Frosinone.
Il Regolamento approvato ricorda che
il Premio è costituito da una Targa celebrativa ed un Diploma e, compatibil-
Roffi Isabelli Pio
Domenico Salvatori
è ufficialmente un eroe!
Nel numero di febbraio di “Frintinu
me…” avevo riportato alla pubblica
memoria la vicenda di Domenico
Salvatori, il sergente degli alpini di
Ferentino che dopo l’8 settembre, trovandosi in Montenegro, intraprese la
lotta partigiana nelle fila dell’Esercito
Nazionale di Liberazione Albanese e
che quando fu catturato dai nazisti, al
termine di otto mesi di dura lotta, scelse volontariamente di essere fucilato
piuttosto che tradire i suoi compagni.
Conclusi l’articolo auspicando che a
Domenico, la cui storia, le cui scelte, i
cui limpidi sentimenti, il cui martirio
cosciente rappresentano testimonianza
inconfutabile di eroismo, venisse finalmente reso il giusto tributo di riconoscenza da parte dei suoi cittadini.
Testimonianze di apprezzamento e condivisione mi giunsero da parte di molti
lettori
e
anche
da
parte
dell’Amministrazione Comunale fu
manifestata apertura in tal senso.
Contemporaneamente inviai anche un’
istanza al Presidente della Repubblica
affinchè venisse pubblicamente riconosciuto l’eroismo di questo nostro concittadino.
Il Presidente Giorgio Napolitano incaricò immediatamente il suo Assistente
Militare per l’Esercito di interessarsi
della vicenda e il 25 agosto è giunta dal
Quirinale la lettera di risposta in cui si
dichiara che dagli accertamenti svolti
presso il Ministero della Difesa è emerso che la figura di Domenico Salvatori
è meritevole di essere ricordata pubblicamente in modo adeguato e si chiede
al Comune di Ferentino di commemorarla nelle forme e con le modalità che
riterrà più opportune.
Di Pietro Scerrato
Siamo ora maggiormente confidenti
che il debito di riconoscenza che avevamo nei confronti di questo nostro
concittadino sarà al più presto saldato
GIUSEPPE PATRIZI
nel ConsiglioProvinciale
S.E. Mons. Ambrogio Spreafico
mente con il reperimento di risorse
finanziarie, anche da somme in denaro
la cui entità sarà discrezionalmente stabilita dal Comitato, dovrà essere devoluta ad Associazioni od Enti che agiscono nel mondo sanitario della
Provincia di Frosinone. Al vincitore
competerà esclusivamente la scelta
dell’Ente a cui devolvere la somma di
denaro.
La cerimonia di premiazione avverrà
nel pomeriggio dell’8 dicembre p.v. nel
Salone di rappresentanza del Comune
di Ferentino, sito nel Palazzo Martino
Filetico.
Ricordiamo, infine, che è attivo il c/c
postale n. 10340032, intestato alla Pro
Loco di Ferentino (si deve specificare
nella causale “Comitato Manifestazioni
Giorgio Pompeo”), al fine di ricevere
altri contributi finalizzati al Premio in
denaro e alle future iniziative da intraprendere.
Con la prima seduta del nuovo consiglio provinciale di Frosinone, tenutasi il 16 Luglio 2009, sotto la presidenza dell’On. Antonello Iannarilli,
del PDL, e la nomina degli
Assessori nella nuova giunta provinciale del centrodestra, è arrivato anche il
giusto riconoscimento per Giuseppe
Patrizi, del PDL, quale consigliere pro-
vinciale, subentrato a Massimo
Ruspandini, nominato assessore.
Al concittadino e nostro iscritto
Giuseppe Patrizi vanno le felicitazioni
della Pro Loco e della Direzione di
“Frintinu me…” con l’augurio, esteso
per tutto il nuovo consiglio provinciale,
di un proficuo lavoro nell’interesse di
tutto il territorio ciociaro e di Ferentino.
Ferentino lì Agosto 2009
con l’intitolazione di un importante
luogo pubblico e con altre adeguate
testimonianze celebrative.
FERENTINI
ST ATU T U M CI VI TA TI S
Continuiamo la pubblicazione integrale dei Capitoli LI, LII, LIII, LIV,
LV, LVI, LVII, LVIII, LIX, LX del Libro 3°, tradotti dal Prof. Cesare
Bianchi e contenuti nel manoscritto 532, che trovasi a Roma nell’archivio di Stato (reparto Statuti).
LVIII
DEI MALLEVADORI CHE
RAPPRESENTANO IL DEBITORE
PRINCIPALE
LI
DELLA PENA DI CHI PRENDE
L’ARATRO O LA TREGGIA
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che chiunque avrà preso da qualunque
luogo l’aratro, il giogo od il vomere o
le altre cose necessarie ed utili ad arare,
senza che lo sappia il padrone delle
dette cose, sia in pena di 40 soldi, (da
corrispondere), per metà, al Comune e,
per l’altra metà, all’accusatore, e si
creda, su questo, col giuramento, a
chiunque sia di buona reputazione; e,
nondimeno, sia tenuto a risarcire al
padrone il danno e l’interesse. E questa
medesima cosa diciamo per le caggiòle
o per le tregge nel tempo della mietitura e dei raccolti.
LII
CHE I MINORI DI 14 ANNI NON
POSSANO STARE IN GIUDIZIO
SENZA L’AUTORIZZAZIONE
DEL TUTORE
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che i minori di 14 anni non possano
essere né stare in giudizio, senza l’autorizzazione del tutore o del curatore,
tranne che nelle cause criminali ed in
quelle per i danneggiamenti, nelle quali
possano comparire e stare anche senza
il consenso del tutore e del curatore. Lo
stesso diciamo a riguardo dei minorenni, i quali non possano stare in giudizio,
senza il consenso del loro padre, tranne
che nei casi sopradetti, e che in questi
processi possano rispondere e fare le
altre cose che si richiedono, secondo la
procedura del giudizio, senza il consenso.
LIII
CHE I MINORI DI 14 ANNI NON
SI AMMETTANO A TESTIMONIARE NELLE CAUSE CIVILI
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che i maschi minori di 14 anni, e le
femmine, di 12, non si ammettano
affatto a testimoniare nelle cause civili,
a meno che non siano prossimi alla
pubertà, perché allora vogliamo che
sostengano il giudizio. E la medesima
cosa vogliamo che sia osservata nelle
cause criminali.
LIV
DELLE MALLEVERIE CHE
DEBBONO ESSERE APPROVATE
DAL CAMERARIO
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che il camerario del Comune, se, in un
caso qualunque, avrà approvato una
malleveria, che non dovesse essere
pagata con quella somma di denaro, per
cui dal medesimo fu approvato il mallevadore, sia tenuto a risarcire il
Comune di tasca propria, e (sia tenuto a
fare) questo nella malleveria in cui il
Comune o qualche parte venisse (ro)
ingannati o danneggiati dalla predetta
approvazione.
LV
CHE NESSUNO AVVOCATO O
PROCURATORE SI METTA
CONTRO IL COMUNE
DI FERENTINO
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che nessun avvocato o procuratore, di
qualunque stato, grado e condizione
esista, debba, osi o presuma mettersi
contro il Comune di Ferentino, tanto
nelle cause criminali che in quelle civili ed in qualunque altra causa di detta
città o, comunque, (fare) ciò che possa
ridondare a danno e pregiudizio della
stessa città o delle sue leggi o diritti, a
pena di 50 libbre, da togliere al contravventore sommariamente ed in
forma extragiudiziaria, senza pubblicità, forma e figura di giudizio. E le
predette norme abbiano vigore nelle
predette cause discusse e da discutere
fuori del Banco della città di Ferentino.
LVI
CHE GLI INFAMI ED I GIUDEI
NON SIANO AMMESSI A
TESTIMONIARE
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che nessuno, dichiarato infame dalla
sentenza di un uomo, per infamia di
diritto e di fatto, sia ammesso nelle
cause criminali o civili, per nessun
motivo, a testimoniare in qualche
modo, né per una prova completa né
per una incompleta, affinchè ciò non
sia di pregiudizio a colui contro il quale
fosse presentato in giudizio. Ma
vogliamo che, qualora capiti che i
medesimi siano esaminati nelle predette cause dal Podestà, dal Giudice o dal
Rettore, questi emettano una qualsiasi
sentenza. E lo stesso diciamo di un
ebreo, presentato o prodotto in giudizio
come testimone contro un cristiano.
Stabilendo, inoltre, che le donne di
buona reputazione, costume e vita,
giunte all’età della pubertà, debbano
essere ricevute ed ammesse a testimoniare in tutte le cause criminali e civili,
sia sulle accuse che sulle inchieste e
sulle denunzie, e che, se le loro parole
non debbano essere respinte, per quanto riguarda la prestazione della testimonianza, si ammettano nel modo più
assoluto.
LVII
CHE I TESTIMONI NON SIANO
ESAMINATI SENZA LA PRESENZA DI UNO DEGLI OFFICIALI
“IN CAPITE”
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che nessun testimone, di qualsiasi stato,
grado, condizione sia, venga esaminato, su qualsiasi delitto e causa civile, se
non sia in presenza (di uno) degli otto
Officiali “in capite”, o del Camerario
del Comune, e che, diversamente, la
sua testimonianza non valga. Ed il
medesimo diciamo nei riguardi delle
risposte da fare sui delitti od eccessi.
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che qualunque mallevadore nelle cause
criminali o nei delitti, in qualunque
tempo ed ogni volta che avrà rappresentato effettivamente il debitore principale, per il quale avrà dato mallevaria
nella Curia o nel Palazzo della predetta
città, in presenza del Podestà, del
Giudice o del Rettore della stessa città,
pronunciando queste parole davanti al
detto signor Podestà, Giudice o
Rettore:” Ecco, io rappresento davanti
a voi il tale, per cui ho prestato garanzia, per tale causa”: allora che il detto
mallevadore sia sciolto ed esentato
dalla predetta mallevaria, e che non
debba né possa essere turbato, molestato od inquietato per quella, purchè la
causa sia stata cautelata da altri mallevadori o dal carcere, prima di detta rappresentanza. Aggiungendo che, se il
predetto mallevadore, nelle predette
cause, sospettasse di colui, per cui ha
dato la mallevaria, che non potesse rappresentare il medesimo (per la qual
cosa, si stia al giuramento dello stesso
mallevadore), possa, di sua propia
autorità, senza pena e danno, arrestare
colui, per cui ha dato la mallevaria, e
tenerlo prigioniero, e portare il medesimo in Curia, per rappresentare il
medesimo davanti al predetto Podestà,
Giudice o Rettore, e che gli Officiali di
detta città, se saranno stati richiesti dal
medesimo mallevadore, siano tenuti a
prestare aiuto, consiglio e solidarietà al
medesimo mallevadore; e che, fatta la
detta rappresentanza, il medesimo mallevadore non sia molestato ulteriormente per la predetta mallevaria; nonostante che sia stato dichiarato o affermato e giurato di non contravvenire a
questo statuto. E che, se i detti Officiali
avranno contravvenuto alle predette
norme od a qualcuna delle predette,
siano in pena di 10 libbre. E che ciò che
è risultato fatto in contravvenzione si
ritenga come non fatto e non abbia nessun
valore
ed
importanza.
Aggiungendo che, poiché molti cittadini ed abitanti di Ferentino nostro
Comune hanno ricevuto molti danni e
pagamenti (?) ( persecuzioni(?) ), a
causa delle malleverie, dai medesimi
prestate ai forestieri nella Curia del
nostro Comune, tranne le predette, non
accetti né ammetta i medesimi come
mallevadori, a pena di 10 libbre, da esigersi subito per il Comune; e che la
malleveria prestata contro la presente
norma sia nulla.
LIX
CHE IL MILITARE A CAVALLO
DEBBA ESSERE PAGATO
PER FARE LE SUE ESECUZIONI
NELLA MISURA SOTTO
INDICATA
Similmente, stabiliamo (ed ordiniamo
che queste cose abbiano a valere inviolabilmente ed in perpetuo per riformagione) che nessun cittadino, paesano,
abitante o che abbia poderi o qualche
bene stabile nella città, nel territorio o
nel distretto della città di Ferentino, osi
o presuma donare, vendere, alienare od
in qualche modo dividere gli stessi
poderi e beni a qualche signore, conte,
barone o potente od a forestieri, né in
Pag. 3
qualche modo nominare i sopracitati
come loro eredi, a pena di 100 ducati
d’oro, da corrispondere subito alla
Camera del Comune, e la vendita, la
donazione o l’alienazione, per legge,
non abbia valore. E, ciò nonostante,
proprio per questo, i beni donati, alienati o venduti siano devoluti alla
Camera del Comune di Ferentino e
confiscati, nonostante che lo statuto
sopraddetto o quello riportato in seguito dicano il contrario.
LX
CHE IL MILITARE A CAVALLO
DEBBA ESSERE PAGATO PER
FARE LE SUE ESECUZIONI
NELLA MISURA SOTTO
INDICATA
Similmente, stabiliamo ed ordiniamo
che il soldato a cavallo della città di
Ferentino debba essere pagato, per le
sue esecuzioni e per l’espletamento
delle altre sue mansioni, secondo il
modo sotto riportato ( che l’esecuzione
debba essere fatta dai suoi dipendenti,
cioè da persone private (?) ).Prima di
tutto, che, per l’esecuzione che deve
essere fatta dallo stesso militare a
cavallo, nella città o nel territorio di
Ferentino, contro qualunque cittadino o
forestiero, per ogni libbra, sino a cinque
libbre incluse, ( debba avere) due quattrini; da quella somma in su, di qualunque somma di denaro si tratti, due
denari per ciascuna libbra, in modo, tuttavia, da non superare la somma di 20
soldi. E questo vogliamo che abbia
vigore nelle cause civili delle persone
private. Ma che, nelle cause, sì civili
che penali, che riguardano il Comune,
non debba riscuotere niente, e che il
predetto militare a cavallo sia tenuto a
fare le esecuzioni affidategli entro il
termine di tre giorni, da computare dal
giorno in cui gli è stata affidata la commissione, a pena di 10 libbre e con l’interesse, ogni volta che avrà contravvenuto. E che, ciò nonostante, gli
Officiali di Ferentino possano prendere
provvedimenti contro la sua negligenza
nel fare le esecuzioni. Similmente,
dopo un primo od un secondo decreto,
se sarà capitato di andare d’ufficio a
dare od a consegnare un possedimento
a qualche persona privata, dentro la
città o nei suoi sobborghi, debba avere,
ogni volta, quattro soldi; fuori città,
però, sei soldi. Ma che, in altri luoghi
non delimitati, debba avere secondo la
tassazione degli Officiali, procedendo
per analogia; e che siano tenuti ad
osservare queste cose, con la predetta
pena.
…Continua al prossimo numero
FERENTINO MARIANA
Nel tardo pomeriggio di Sabato 25
Luglio, in zona Fresine a Ferentino,
precisamente alla salita “Lucidi”, presso l’abitazione del nostro socio Mario
Mariani e di Anna Maria Coppotelli,
abbiamo assistito all’inaugurazione di
una caratteristica “edicola Mariana”,
come ce ne sono tante nel centro storico di Ferentino ed in tanti altri centri
della nostra penisola.
Il parroco della vicina chiesa della
Madonna degli Angeli, don Fabio
Fanisio, ha celebrato la Santa Messa e
benedetto l’edicola della Madonna.
Alla cerimonia hanno assistito, invitati
dai coniugi, i loro familiari e parenti,
tantissimi amici e conoscenti che al termine del rito religioso sono stati ospiti
di Mario ed Anna Maria per trascorrere
insieme una serata particolare.
Fino agli anni ’50, lungo le strade, nei
vicoli, negli incroci del centro storico di
Ferentino queste “icone” o “immagini
sacre”, durante il mese di Maggio,
venivano adornate dai residenti della
zona con i fiori e tutti i pomeriggi ci si
radunava per recitare il Rosario e cantare le lodi alla Madonna.
Sarebbe interessante poter rivivere questa tradizione popolare.
Purtroppo la vita di oggi ha portato i
cittadini ad interessarsi di cose più
materiali e spesso effimere; si preferisce seguire la partite oppure gli sceneggiati (ora si chiamano “fiction”) in televisione, i “reality” sono passatempi più
facili, meno impegnativi, non costano
nulla, il cervello non deve faticare per
capire ciò che succede, tanto non c’è
niente da capire. Così facendo, però, il
nostro cervello si sta “atrofizzando”, si
appiattisce ed accetta passivamente ciò
che dicono gli “altri” in televisione, si
cerca esclusivamente il profitto facile,
il vantaggio in qualsiasi situazione,
senza alcuno scrupolo, con qualsiasi
mezzo, si trasgrediscono le più banali
norme del vivere civile, senza neanche
più accorgersene; ci si allontana sempre
più dai valori essenziali della vita e
della società, dal rispetto reciproco,
dalle proprie origini e tradizioni, dalla
concordia, dalla genuina spontaneità,
dall’educazione, dall’onestà.
Prendendo spunto dall’inaugurazione
dell’edicola Mariana presso l’abitazione di Mario Mariani ed Anna Maria
Coppotelli abbiamo stilato un rapido
elenco delle edicole presenti a
Ferentino:
in Via Consolare al n.352, presso Porta
Montana c’è un’edicola in onore della
“Madonna del Carmine”, un’altra al
n.304 “Madonna di Lourdes”, una pres-
so il civico 244, una al n.228 in un vicolo cieco, una sul muro adiacente il campanile di S.Ippolito in onore della
“Madonna Immacolata”, una in onore
della “Madonna orante” presso Palazzo
Giorgi al n.104, una “Madonna” presso
palazzo Gabrielli n.85, una dedicata a
“Santa Maria della speranza” al n.78,
presso Palazzo D’Ascani angolo Via
Ponziana si trova una “ Madonna di S.
Agostino”, c’è un’edicola presso
Palazzo Lucaccini, un’altra in Via
Garibaldi, una “Madonna” a Piazza
della Catena, nel Criptoportico
dell’Acropoli c’è la “Madonna con il
Bambino”, in Via Castel S.Angelo c’è
la ”Madonna del Buon Consiglio”, in
Via don Morosini presso la fontana e
un’altra presso il Mercato Romano c’è
la “Madonna di Loreto”, in Via XX
Settembre presso palazzo Genovesi
c’è la “Madonna del Sacro Cuore”, in
Via Antiche Terme, vicino al Teatro
Romano se ne trova un’altra in onore
della “Madonna del Buon Consiglio”,
in Via Municipio c’è il “Sacro Cuore”,
in Contrada Cercete presso Villa
Sterbini c’è la “Madonna del Sacro
Cuore”, in Via Cavour c’è un’edicola
presso la Tabaccheria Sordi ed un’altra
presso il civico n.58 , una in Via Antica
Acropoli, una nel cortile di Palazzo dei
Consoli, una in Via Castel
Sant’Angelo, c’è un’edicola in Via
Sabina ed un’altra dedicata alla
“Madonna delle Rose” in Viale
Marconi e in Via Casilina Nord, 49
edicola con Madonna, in Via Casilina
Sud la Santissima Trinità, S.Ambrogio.
Vogliamo rivolgere ai nostri lettori un
invito affinché segnalino alla Pro Loco
altre edicole presenti sul nostro territorio comunale non incluse nell’elenco.
Grazie.
Pag. 4
Seguito dal numero precedente…
Cap. I° Paragrafo 12°
Il Vescovo Nestore o Nestorio
Il Vescovo Nestore o Nestorio, che le
notizie dei manoscritti, ci indicano per
il sesto vescovo di Ferentino, vuolsi
abbia perdurato alla cattedra Vescovile
anche sui primordi del terzo secolo,
cioè, fino all’anno incirca 220 dell’era.
I cenni cui poggiano le ricerche dei studiosi per la certezza ed esistenza di
questo Pastore, tutti sono desunti dalla
lapide marmorea con iscrizione, esistita
sempre nella chiesa cattedrale, nel
pavimento e prossima allo scalino della
porticella laterale, dalla parte del
Vescovato, oggi sterrata e conservata
colle altre, nella prossima parete della
cappella di S. Ambrogio. E sebbene di
detta iscrizione si osservano soltanto
poche e monche parole, perché avariata e frusta da più lati pure nei manoscritti antichi, si osserva costruita per
intero, colle lettere mancanti interpuntate, così.
NESTOR*EPISC*CHR*DIVIN*EVA
NG*PRAEFFVLGENS* ISTESTILL
Ossia= Questi è quel Vescovo Nestorio,
molto risplendente del divino Evangelo
di Cristo= come si osserva, il frammento visibile oggi dell’iscrizione, non è
che una quarta parte dell’intero, e per
quante ricerche si siano fatte dagli studiosi ed amatori, mai sono pergiunti a
rintracciare i resti: come pur nulla si è
mai potuto rintracciare, onde stabilire,
il perché e con qual ragione, i detti antichi scrittori, designano questo Vescovo
per il sesto della serie: soltanto così, in
mancanza di meglio si è in dovere di
accettare il lor parere, nel convincimento, che forse in allora, altre notizie a noi
non pergiunte, stabilivano tal fatto.
Cap I° Paragrafo 13°
Il Vescovo Alessio
Egualmente come l’antecessore si
osservano le notizie di un tal Vescovo
Alessio; al quale gli antichi manoscritti
danno il posto, di settimo Vescovo di
Ferentino, e vissuto al governo della
chiesa di questa città fino all’anno 253
dell’era. Le indicazioni e fonti positive
per l’esistenza del Vescovo Alessio,
sono desunte pure da un’altra lapide,
esistita sempre nel pavimento della cattedrale, visibile ancor oggi, ma sterrata
e posta colle altre al muro della navata
di S. Ambrogio, la cui iscrizione, posta
da un lato così si legge
ALEXIO BENEME RENTI
Secondo il parere di Carlo Stefani,
trova sanata e riportata la detta iscrizione nel seguente modo, coll’aggiunta
delle mancanti lettere così punteggiate
EP* ALEXIO
ECC* BENEME
FERENTI
Che volgarizzata, detta iscrizione,
potrebbe dire – al Vescovo Alessio,
benemerito della chiesa Ferentinate –
come si osserva, alla parola, benemerito abbreviato, nel luogo del quarto, vi si
scorge il geroglifico del cuore, ciò spiegherebbe, siccome in altre antiche iscrizioni, il maggiore impulso dato al
significato della parola stessa. Così,
sempre secondo il parere di Carlo
Stefani, dice, essere stato questo
Vescovo molto affezionato alla chiesa e
ai cittadini. Del resto, nulla trovo tra le
memorie del d.° scrittore, per affermarlo con lui, il settimo Vescovo della
serie, stato al governo della chiesa di
Ferentino dell’anno 220 all’anno 253
dell’era. Egli soltanto accenna, che d.°
lapide marmorea rinvenuta in altro sito,
ebbe trasloco nella chiesa cattedrale,
nel sesto secolo ed ingiunge, di aver
contezza (forse da altra fonte a lui nota
in quel tempo) che il Vescovo Alessio
sia stato il successore di Nestorio, ed il
settimo alla reggenza del Vescovato di
Ferentino. Osservo, che al tempo di
“…Proseguiamo il lavoro”
“Storia di Ferentino”
questo Vescovo Alessio, e durante l’impero di Alessandro, sebbene in sul
principio il d.° sovrano fossesi rivelato
indulgente, tanto che in Roma e nelle
S. CECILIA
Provincie la fede ed il culto cristiano
ebbe a fare dei notevoli progressi, pure
in sul finire dell’impero, e precisamente reggente la cattedra di S. Pietro il
Pontefice S. Urbano, la chiesa ebbe
degli altri e non pochi martiri, ma più
che ogni altro, in causa di astio personale, ed affettata severità dei giureconsulti e governanti. Fu allora, che il prefetto Almacchio di Roma, fece rinvigorire la persecuzione, sotto il Papa S.
Urbano, e fu allora, che d.° Pontefice
dopo aver battezzata l’eroina S. Cecilia
coi suoi nobili congiunti, ebbe a soffrir
martirio e morte con loro tutti. Si ha
contessa, che in tale strepitosa circostanza di trionfo della chiesa cristiana,
il Vescovo Alessio, reggente la chiesa
Ferentinate, affezionato ai doveri del
suo ministero, non mancò di edificare
l’oratorio per il culto della martire S.
Cecilia. I ruderi di questo primitivo
tempio, ancor oggi, si osservano alle
falde del monte Ernicino, in dove la
località designata, vien distinta, coll’omonima contrada di S. Cecilia, ed è
limitrofe, al sito precisato, in cui si
ammiravano i resti dell’antichissimo
oratorio. Come pur anche sotto il detto
Vescovo Alessio, avvenne il martirio
della nobile Palermitana e Catanese S.
Agata, per ardire del prefetto di Sicilia
Giunziano, in tale nuova occasione, il
Vescovo Alessio fu sollecito in edificare a Ferentino, l’oratorio, per il culto di
detta santa martire; ed a meglio corrispondere allo scopo, approfittò del
primo abbandonato oratorio, posto al
bivio di Belvedere,e ridotto soltanto ad
uso di cimitero cristiano, per quivi riedificare un tempietto sacro, al culto e
venerazione della detta martire S.
Agata. Anzi, il detto tempietto in seguito e col tempo, venne dichiarata parrocchia suburbana, e sebbene in epoche
posteriori venisse più volte distrutta e
riedificata, pure resta notevole, che
sempre mantenne il titolo e il culto
della martire S.Agata.
Cap I° Paragrafo 14°
Adolfo Vescovo
Il Vescovo per nome Adolfo, è l’ottavo
sella serie dei Pastori Ferentinati, lo si
rivela, da alcune memorie e manoscritti del mio genitore Filippo Bono, il
quale asserisce pure, constare da una
lapide marmorea con iscrizione da lui
rinvenuta nella demolita e profanata
chiesa di S. Ippolito, ora casa Bono. Per
certo un frammento marmoreo con
iscrizione frusta da tutti i lati; io, ho rinvenuto conservato con altri ruderi di
basi e lastre di pietre; ma lo stato deplorevole in cui trovasi la detta iscrizione,
appenaci da campo a leggere poche let-
di Giacomo Bono
tere in tre linee così concepite e nel
disegno seguente
ADO BEN FE
Però secondo il sistema tenuto, dagli
antichi scrittori nei noti manoscritti,
osservo, che pure il mio genitore, ebbe
a lasciarci la detta iscrizione sanata,
colle lettere mancanti punteggiate così
ADOAPHUS* EP BENEMER* ECC
FERENT*
e siccome il Vescovo Adolfo, si trova
nominato, anche nell’anonimo manoscritto antico, senza indicazioni di
ragioni e provenienza per l’esistenza di
esso, così dalla tanta certezza cui era
noto in allora, arguisco, che nella antica chiesa di S. Ippolito prima che crollasse, o da questa iscrizione, o da altra
memoria apparisse chiara la notizia del
D.° Pastore Adolfo, per la sede
Ferentinate. Un tale supposto, viene
maggiormente avvalorato dalla facilità
e franchezza del cenno di Filippo Bono,
il quale, oltre all’indicazione riportata,
dice pure, che il Vescovo Adolfo visse
fino all’anno 289 di Cristo, e fu antecessore del Vescovo Concordio, conosciuto per il primo Vescovo di
Ferentino, sottoscrittore di Concili
Romani. Ingiunge anche, al riguardo
del Vescovo Concordio sottoscrittore di
Cocili, esser vero e giusto tal fatto, ma
non intero documento, adottato da alcuni scrittori, intenti a compilare la vera
serie dei Vescovi di Ferentino. Si rinviene pure, che sotto il d.° Vescovo
Adolfo, e circa l’anno 260 dell’era,
durante l’ottava persecuzione contro i
cristiani, nell’impero di Valeriano,
venne adottato e propagato nella chiesa
di Ferentino il culto per la venerazione
del martire S. Ippolito, il Vescovo
Adolfo, ebbe cura, di stabilire nella
suburbana cappella di S. Apollinare già
innanzi vista, ivi riunito, il titolo di
culto per il d.° Santo martire Ippolito.
Da tale notizia, gli antichi scrittori rivelano doversi al III secolo l’erezione del
crollato tempio di S. Ippolito, ora casa
Bono, visibile tuttora nei sotterranei,
intero nel suo piantato, con due navate
e pilastri sorreggenti gli archi di grossi
travertini , perché così ricostrutto in
epoca posteriore, allorquando i cristiani
ebbero il permesso di riedificare chiese
entro la città. Anche sotto il d.°
Vescovo Adolfo, fu edificato l’oratorio
per il culto al martire S. Lorenzo, in
occasione del suo martirio avvenuto in
quell’epoca nella settima persecuzione
contro i cristiani. Questo oratorio noto
oggi per l’omonima contrata di S.
Lorenzo, sebbene in epoche posteriori
riedificato ed ingrandito, in maniera da
perdere la sua primitiva figura, pure si
è conservato intero fino a pochi anni
indietro; ma disgraziatamente ora si
trova in completo deperimento per
esserci crollata la tettoia. Minacciante
di già rovina, venne profanato e passato di proprietà privata fino all’anno
1841; e fu in d.° anno, che nel …; vi si
rinvennero i due monumenti sacri,
innanzi visti, del garofilaceo e battisterio dovuti all’Apostolo S. Pietro,
ambedue trasportati per la conservazione nei sotterranei del palazzo
Vescovile.
Cap. I° Paragrafo 15°
Martirio dei concittadini patrizi San
Risio Varo Preside e Santa Lucia
Campana degli Aterii, con i ministri
Severino Antolino, Diodoro, Dione, in
uno ai militi Apollonio, Apanio,
Papanio, Cozio, Oronio, Dafino, Latiro
e Vittore, con altri nove compagni d’ar-
me.
Il Vescovo Adolfo innanzi visto e riportato al Paragrafo decimo, era pur’anche
in vita nella nona persecuzione dei cristiani accesa sotto l’impero di
Aureliano e cessata circa l’anno 275;
come pure era in vita nella decima persecuzione incrudita nell’anno 285 e
tenuta a più riprese dai ministri dell’impero al governo degli sovrani Tacito,
Caro e Carino fino all’anno 293, in cui
salito al trono di Roma Diocleziano e
Massimiano, venne da questi due
mostri rincrudita praticata eccessivamente. Ed il buon Vescovo Adolfo era
pure in vita allorchè in sullo scorcio
dell’anno 300 avvenne la cattura della
vergine Lucia, detta di Nazione campana, perché di Ferentino di Campagna, e
figlia di Lucio e Flaminia della patrizia
famiglia degli Aterii, stanziata in allora
da secoli in questa città: catturato insieme all’emerito e facoltoso concittadino
Risio Varo di famiglia consolare, stato
già Prefetto nelle Gallie, ed in quel
mentre Vice Preside, ossia Vicario della
Campagna, e catturato insieme ai ministri Antolino, Severino, Diodoro,
Dione, non che ai suoi militi Apollonio,
Apanio, Papiano, Cozio, Oronio,
Dafinio, Satiro, Vittore, con altri nove
compagni d’arme. Ma soltanto il predetto buon Vescovo Adolfo, perché
uscito di vita in sul finire dell’anno
300, non fu presente al martirio e morte
di tutti questi mentorati campioni della
fede di Cristo, essendochè il decreto
Proconsolare di condanna ebbe a prolungarsi fino al 6 Luglio dell’anno 303,
ed eseguito in parte lo stesso giorno, ed
in parte col finir del mese, in cui teneva
la reggenza della sede Vescovile di
Ferentino il suo successore Concordio.
I citati scrittori di memorie patrie in
manoscritti, tutti accennano sorvolando, ossia per sommi capi al fatto e martirio di detta Santa Lucia campana, attenendosi tutti sulla generalità di notizie e
quasi dubbiosi, perché nella chiesa
Ferentinate, nessun culto rinvengono
praticato in onore di detta Santa martire; però non uno di essi scrittori, cessa
di riportate e citare il martirio di Santa
Lucia di nazione campana, la conversione del Preside Risio Varo e i suoi
ministri in uno a 17 militi compagni:
ripetendo più volte, esser detta Santa
Lucia Ferentinate, diversa da Santa
Lucia Siracusana martirizzata poscia e
sotto lo stesso imperatore Diocleziano.
Così tanto per intendimento di competenti studiosi, come per debito di storia,
osserviamo, di non doversi dubbitare al
riguardo del martirio avvenuto in
Ferentino della concittadina Lucia
Ateri, come pure non v’ha dubbio della
conversione del Preside Risio Varo,
suoi quattro ministri e 17 militi compagni, pur martirizzati e morti in questa
nostra città: dappoichè chiaro un tal
strepitoso, emerge dall’autorità del
Baronio, che nel Martirologio Romano,
sotto il giorno 6 Luglio, riporta = il
martirio di una Santa Lucia di nazione
Campana, la quale fatta catturare da
Risio Varo Vicario, ed aspramente tormentata, in fine la detta Santa, convertì
alla fede lo stesso Vicario, insieme con
Antolino, Severino, Diodoro, Dione ed
altri 17 compagni, i quali furono tutti
martirizzati = Indi, lo stesso Card.
Baronio all’annotazione dei detti annali Ecclesiastici ci soggiunge = che più
diffusamente si descrivono gli atti di
tali santi martiri nel menologio Greco =
Per certo l’autorità del Baronio, non è
poca cosa onde stabilire la veridicità
del fatto, specialmente poi nell’osservarsi citati i nomi dei martiri coll’indicazione precisa di una Santa Lucia di
nazione campana, nello stesso martirologio romano: ma oltre a tanto, altre
notizie circostanze e speciali monumenti corredano la verità nell’asserto,
che tutto andremo a svolgere gradualmente in seguito. Intanto a togliere ogni
e qualunque dubbio potesse nascere al
lettore, di potersi trattare della santa
Lucia Siracusana pur martirizzata sotto
lo stesso Imp. Diocleziano, troviamo
espediente riportare il testo greco,
detratto dall’originale Menologio
manoscritto, rinvenuto già nell’antico
monastero di Grotta Ferrata, e come è
noto fatto scrivere dall’imperatore
Basilio giuniore, detto il Porfiragenito,
e tradotto da Pietro Arcadio, siccome si
osserva nella biblioteca Vaticana. Detto
manoscritto originale rinvenuto dal
Cardinale Albani nell’anno 1661 , e
composto di soli mesi sei, cioè, dal
marzo all’agosto, giunse fortunosamente e far compimento agli altri sei mesi,
esistenti e noti così interrotti per lo
innanzi
Versione del detto Cardinale Albani
ET CERTAMEN SANCTAE MARTIRIS LUCIAE ET SOCIORUM.
Ghristi inartur Lucia virgo, ali a Lucia
virgine Sicula, fuit ex regione
Campaniae. Comprendegenia autem
ad huyiy vegionij praefecto, suppliciis
afficitur.Cum vero miracula patraffet,
cum ad Christi fidem convertit.
Qiamobrem non solùm ab ipso absoluta fuit, sed etiam domum servayque
accipieuy, in quite degit, puo ipso
Deum avary.Exactis autem viginti
aunis, cùm ambo martyriùm pro
Christo subire cuperent, vebuy omnibuy devetictis, domesticos famuly affumentes, ad praefectum regioni acceffeiponte traventy. Cumque
runt,
interrogati, Christum profiterentur,
divergis tormentis excvuciati funt. In
Christi autem fide diulius permanentes,
sententiam
capilis
acceperunt.
Decollati itaque unà cum veliquis
focus, vitam hunc in modum finierunt,
ceram in Christo adepti.
Ma v’ha dippiù, poichè innanzi al citato testo e precisamente tra gli anni 1601
e 1602, troviamo l’interpretazione
menologio greco fatta dal dottissimo
Cardinale Guglielmo Sirleti, illustrato
da Enrico Canipio, in dove vi furono
trascritti i nomi dei precitati martiri
compagni, ed eccone il testo.
" Menelogium graecorum ex
Bibliotheca Et Interpretr. Culielum
Sirleti Cardinalis Nueprimum e manuferipto in lucem editum Et notis illustratum Ab Enrico Canisio Novimago
Duriscovesulto "
Tom. T. Tipogr. Ederiana an.16011602
Eodem Die atterius fanctae martiris
Luciae. Haec sancta Lucia non est
eadem quae ex Sicilia fuit, sed in campana regione orta, deteuta est a Rixio
Vicario, cum cogeretur Holis immolare, idgriae constanter recusaret, sanguinem pro Christi nomine effudit,
cum quae illa Rixius Vicarius, ejus
opera conversus ad Christi fidum,
Autoriurus, fererius, tiodorus, Dion,
Apellouius, Papiauus, Cotsus, Overus,
Dapimus, Satyrus, Victor et alij
novem. "
Il Martirologio Romano autorizzato dai
Pontefici Urbano VIII, Clemente X, e
BenedettoXIV, e desunto dall’antichissimo Martirologio del Monaco Uivardo
del secolo IX, e da quello di Aidone del
1666, esistenti nella bibl.Vaticana.
Aridic nouas fulii et=Eodem die
Sanctae Luciae martyris, quae natione
Campana, a Rixio varo vicario tenta, et’
acriter cruciata, eumdem convertit ad
Christum :quibus adjuucti sunt
Antoninus,severius,Diodorus,Giove et
alii decem et septem,qui in passione
collegae, et in corona fuare confortes.
Il tillemont al vol.V art.II=De :martires
qui pouvent adoiv soffert an commencencencent de Diocletian.
Pag. 5
Ou erit fù il auffitest Rictium Varus
senprefet su pretoire, si celebre suus
nos martyreloges sous le nom de
Rictiavare, pour faire mouris vestes de
la musure legiouse vefaudus eu diveus
andreits des gaules : et on marque que
la primiere execution de cet officies,
fuit de faive novev a Chritieus pouv la
confession du nom de I. G.Id. a
pag.4........ De s. Firum eusque d’
amieus
et........soffert
sous
varus.........d.crepiu et d.crepiniam
et....................et eu la preisence nusme
d’Hercule.
On fuit la feste de saint mort en musme
cinefunt avant l’an.288.......Suliem fuit
avair suicedè a varus et.....
Il detto autore francese, e specialmente
nell’edizione conservata alla bibl.
Vallicelliana, ci fa nota l’epoca in cui
Risio Varo era a governare nella veste
di prefetto la Gallia, e ci afferma il di
lui successore Giuliano circa l’anno
288 dell’Era.
Ma ai tanti documenti stringenti riportati, val bene aggiungere le non poche
S. LUCIA
notizie storiche rintracciate nella nostra
città, che sensaltro affermano la veridicità assoluta del fatto: che seppur svanito soltanto in causa del tempo a dare,
e dei torbidi dell’età di mezzo, ancor si
conservano memorie stringenti e di
fede al riguardo.circa la famiglia della
nobilissima vergine e maritire Lucia
degli Ateri, figlia di Lucio Aterio e
Filumina Celso, fortunatamente ancor
oggi si legge un’epigrafe su lastra marmorea, sebbene deturpata e posta a far
da pietra di sepolcro in una tomba nella
chiesa cattedrale, lungo la navata laterale del SS.mo Sacramento dai competenti in etnografia si è giudicato dovuto
ai lavori del secolo III: e dall’epigrafe
fustra in più lati delle linee, si ravvisa
trattarsi di un epitaffio inciso per deposito o cripta, che secondo il costume
dell’epoca, le patrizie famiglie ferentinati, solevano nel loro privilegio erigere anche se viventi nel tempio, od in
altri distinti edifici.
Interpretata dagli studiosi si è potuto
rilevare, che un distinto personaggio o
degli Aterei o dei Celsi, erigeva monumento a Lucio Aterio figlio di Lucio, a
Lucio Celso figlio di Celso, a Lucia
Ateria figlia di Lucio, ed a Lucia
Filumina. Eccone il fax imile ………
Ma comunque essa sia, e qualunque
altro significato voglia darcisi, noi sia
paghi di ritrovarci mentovata la Lucia
degli Aterii, nome, ripetuto in manoscritti antichi di Carlo Stefani, di
Cialino, e di Simbolotti, i quali accennano alla detta martire santa Lucia
Campana della patrizia famiglia degli
Aterii Ferentinate.
Oltre a ciò, si osserva pure, che la tradizione è coofedele del tempo, incorrotta pergiunse fino a noi, colla omonima contrada di Santa Lucia; e per essere stata condotta a morire in un suo
poderetto presso le falde di Monte
Ernicino, ivi, ancor oggi in prova di
tanto, si osserva esistere a piè di esso e
nella stessa omonima contrada, i ruderi
dell’antichissimo oratorio, forse eretto
in allora fedeli, all’eroina martire
Lucia.
E si è constatato, che i pochi ruderi del
diruto edificio, e pur il materiale in
costruzione, e per la forma adottata,
siferisce al lavoro del IV secolo
Cristiano.
Allora vi ha pur chi riferisce, che il
tempio di Santa Lucia edificato in città
dopo la pace di Costantino, e sorto
com’oggidì si vede, sopra i ruderi delle
vaste terme di Flavia Domitilla, fin dal
suo nascere portasse il titolo per il culto
di Santa Lucia Campana; e che consecutivamente obbliatosi per le pressioni
ed intrighi del medioevo, venne colle
posteriori ripristinazioni di cose maggiormente confuso, perché riaperto il
d.° tempio bensì al culto di Santa Lucia,
ma alla più recente di tal nome, qual èra
la martire siracusana.
E tali apprezzamenti, restano di una
verità inconcussa, rispetto alle prove di
altri tanti monumenti, che ci indicano
ancor oggi nominativamente la presistenza di tali martiri in Ferentino.
Di fatti uno di essi, ministro Arrisio
Varo e per nome Antolino, trova riscontro coll’omonima contrada limitrofe al
territorio anagnino, ed in essa, presso il
ripiano del colle, si scorgono ancora i
ruderi di un’antica chiesuola, nota per il
culto tanto del detto martire Antolino,
che diè nome alla contrada, quanto dell’altro ministro il martire Severino.
Ma a maggior conforto di tanto sta il
calendario della chiesa anagnina in cui
vengono commemorati in esso, da
tempo immemorabile i santi martiri
Antolino, Severino e Diodoro.
Per il preside martire San Risio Varo
poi, la conferma più inelluttabile sorge
dai vasti possedimenti ritenuti in allora
da si facoltoso casato consolare, tanto,
che la tradizione perdura in essi appellando fin oggi, forse ove era la residenza e doviziosa villa col nome di “ Colle
Risio” quella prominenza di terreno o
contrada a tutti ben nota esistere poco
lungi ed all’esterno di Porta Montana:
comanchè monte Varano, corrotto in
(Barano), Varello ossia piccolo Varo,
corrotto in (Varvarello); ponte Sir
Risio, corrotto in (Sirino).
Ma più di questo sta a farne fede indubbia di cotanto illustre casato concittadino l’epigrafe ben conservata in lastra
marmorea, testè tolta dal tempio del
Duomo in causa della sua ripristinazione e conservata con altre in dove si
legge, votata in memoria a Caio Julio
Serviano Triunviro ed Attito Vibio Varo
Console, agl’ idi di Luglio.
La tecnica configurazione di questo
marmo ed il graffito delle lettere incise,
l’affermano dovuto al I secolo dell’Era.
Si noti pertanto che di tutti i suddetti
martiri dei quali si ha nome nel menologio greco, e negli antichi mentovati
martirologi, toltone Lucia, Risio Varo
ed il numero dei nove di cui non si ha
nome, restano soltanto conosciuti
Antolino, Severino, Diodoro, Dione,
Apollonio, Apanio, Papiano, Cozio,
Oronio, Dafimo, Satiro, Vittore, che
formano il numero di dodici militi: e
questi dodici compagni d’arme, se
sfuggiti alla memoria per l’età grave e
per la scomparsa dei templi diroccatti
dai barbari e per la distruzione di documenti per i ripetuti incendi di archivi in
Ferentino, pertuttavia per tradizionale
voce del popolo, si ha la certezza dell’esistenza di un’equal numero di dodici compagni militi martiri, dei quali,
Al concorso mondiale di Kerkrade, Olanda
nella confusione delle vicissitudini di
torbidi della chiesa, sfuggiti alla memoria dei posteri, e rimastane di essi come
un barlume per tradizione soltanto, noti
al volgo: che non sapendosi poscia
spiegare la loro certa provenienza ,e
sapendoli militi, senzaltro, attendere ed
investigare, gli ha creduti derivare ed
unire al milite centurione S. Ambrogio
fin dal secolo IX, ossia col discoprimento del sacro corpo di questi .
Ed anzi, come abbiamo visto e detto di
tanto equivoco al Capitolo ….. di questa storia quel piccolo barlume di
memoria tradizionale nutrita dal volgo
per lo innanzi e fino al quel secolo IX,
circa il martirio di Risio Varo, Lucia
degli Aterii e compagni militi, disparve
in un attimo in quel mentre alla mente
del volgo, perché creduta ben di dover
con giustezza deporre onninamente al
martire teste dissepolto, qualera il centurione milite S. Ambrogio.
In tale equivoco incorsero pure quegli
scrittori come il De Laflamma, il
Moriggia ed altri tanti intenti a narrare
la vita, o a far cenno del D.° Santo
Protettore, al quale giustamente e meritamente si deve la gloria ambita di martire del I secolo cristiano, e non del III
o IV secolo; al cui posto è pur ben giusto che subentrino per il culto, alla
chiesa ed al popolo ferentinate, tutti
questi altri descritti e svelati santi martiri.
Dopo tale esposizione di fatti a corredo
della storia, teniamo opportuno riportare la leggenda della vita, martirio e
morte della Santa Lucia degli Aterii, in
una al preside Risio Vario e compagni
militi, la qual leggenda, tutta si riscontra conforme le notizie e documenti storici riportati.
Segue al prossimo numero....
L’ORCHESTRA DI FIATI “CITTA’ DI FERENTINO”
Si è conclusa Domenica 2 Agosto la
sedicesima edizione del concorso mondiale (WMC) di Kerkrade (Olanda).
Grande soddisfazione per i colori italiani e ferentinati in particolar modo.
L’Orchestra di Fiati “Città di
Ferentino”, diretta dal M° Alessandro
Celardi, si è infatti classificata al secondo posto assoluto, in terza divisione,
con il punteggio di 91,27 che gli consente di entrare così nella fascia di
primo premio ed accedere di diritto alla
seconda divisione della prossima edizione del 2013. La formazione ferentinate è la prima in ciociaria e nel Lazio
ad aver partecipato alla competizione
più importante al mondo per questa
tipologia di formazione, il risultato
ottenuto è il migliore tra le bande italiane presenti quest’anno insieme
all’Orchestra di Fiati “Liceo A.
Rosmini” di Rovereto (TN) seconda in
seconda divisione.
L’esibizione in concorso di sabato 1
agosto ha visto l’Orchestra di Fiati
“Città di Ferentino” scavalcare ai punti
formazioni storiche provenienti dal
Belgio e dalla Spagna nonché da
Portogallo, Inghilterra, Cina, Francia
ed Italia.
Si è aggiudicato il secondo posto
Il lavoro di mesi e mesi, l’impegno
organizzativo e le sempre presenti difficoltà economiche, hanno dato vita al
successo storico di tutto l’ambiente
bandistico della Provincia di Frosinone
“Il WMC è il puto di arrivo di ogni formazione di questo tipo, il confronto con
le realtà più importanti del mondo da
luogo ad una crescita del proprio gruppo e soprattutto ad un lavoro che proiet-
durante le innumerevoli ore di studio,
significa aver intrapreso un cammino
internazionale al pari di nazioni che
investono sicuramente molto di più in
queste realtà. Siamo riusciti a tenere
e coronato un lavoro che la realtà ferentinate porta avanti ormai dal 2003 con il
primo successo al “Flicorno D’Oro” di
Riva del Garda.
ta questo ambiente verso un risultato
musicale importante. Aver ottenuto il
secondo premio con un punteggio così
alto significa aver seminato bene
dietro formazioni che godono ormai di
una importante reputazione, il giudizio
della giuria ha evidenziato la qualità dei
nostri musicisti e soprattutto la compat-
tezza di un gruppo che ormai da anni
riscuote costantemente giudizi favorevoli in questo ambiente. Questo il commento del direttore Alessandro Celardi:
“La mia prima partecipazione come
direttore ad un concorso non poteva
che essere in quello più importante, il
WMC è il sogno di tutti ma costa sacrificio arrivare li e far bene. Il gruppo che
ho avuto l’onore di dirigere mi ha permesso di lavorare e raggiungere questo
risultato grazie anche alla grandissima
qualità musicale di ogni singolo musicista. Il mio grazie più sentito va al presidente Stefania Polo, anima ed organizzatrice della nostra trasferta, a tutti i
ragazzi che hanno creduto in questo
progetto e che in esso hanno investito
sacrifici.”
Il risultato ottenuto proietta sicuramente l’Orchestra di Fiati “Città di
Ferentino” tra le formazioni più attive
e riconosciute in ambito nazionale e
non solo.
L’amministrazione comunale dimostri più interesse nel sostenere economicamente il preziosissimo lavoro
che questi giovani musicisti, stanno
portando avanti e sempre più in alto
il nome della nostra Ferentino.
Pag. 6
EDDI LA MARRA
Il nostro giovane socio
Si è classificato terzo a Brno
Eddi, nato a Ferentino nel 1989, è alla sua
quarta stagione nell’Europeo Superstock.
Giovane ventenne, con enormi sacrifici e con
un lavoro durissimo, è impegnato a raggiungere e coronare il sogno di appassionato delle
due ruote, la moto GP. Questa sua intensa passione l’ha ereditata dal padre Luigi, iniziando
a gareggiare con le minimoto, ottenendo soddisfazioni e vincendo alcuni campionati
regionali, per poi passare nel 2004 alle competizioni su strada correndo con la 125 nello
sport production centrando il primo posto nel
campionato italiano under 18 e il secondo
posto assoluto nella coppa Italia. Nel 2006 ha
esordito nella “600” Superstock, ottenendo
due importanti quarti posti, poi due incidenti,
il primo al polso e il secondo alle costole
costringendolo ad un lungo stop dalle corse.
Nel campionato in corso, ha ottenuto un quinto posto ad Assen e poi a Monza, una quarta
posizione a Misano, poi due cadute a Valencia
e a Donington, mentre Domenica 26 Luglio a
Brno è salito per la prima volta sul podio conquistando il terzo posto.Auguriamo al nostro
iscritto Eddi i migliori piazzamenti per il proseguimento della stagione e il raggiungimento del suo obbiettivo, fare il “salto” di qualità
con la partecipazione al campionato mondiale. Auguri
LA REGIONE LAZIO
CONCEDE CONTRIBUTI
PER LO SVILUPPO DELLA
CULTURA DELLA PACE
E DEL DISARMO.
Approfittiamone!
Una buona notizia per chi intende impegnarsi nella diffusione della cultura della pace e della nonviolenza! Con la legge n. 25 del 24 Dicembre
2008, la Regione Lazio concede contributi - come previsto all’art. 3 - ad
associazioni, fondazioni ed enti pubblici per realizzare attività ed iniziative a carattere continuativo sui temi della pace, del disarmo, dei diritti
fondamentali della persona e dei popoli, della non violenza e della violenza sulle donne; per realizzare attività di ricerca sui seguenti temi:
pace, disarmo, non violenza, diritti fondamentali degli uomini e dei
popoli, esperienze storiche e prospettive della pratica della non violenza;
produrre programmi ed interventi didattici e pedagogici sulla pace e la
non violenza; realizzare corsi di informazione e formazione sulle politiche ed i progetti di pace e disarmo rivolti, in particolare, a operatori
sociali e culturali, studenti, ricercatori, lavoratrici e lavoratori; istituire
premi per tesi di laurea o di specializzazione e borse di studio presso le
università presenti sul territorio, sui temi della pace, del disarmo, della
non violenza e dei diritti umani; realizzare corsi di formazione per coloro che intendono partecipare a missioni internazionali di pace in quanto
operatori del servizio civile; realizzare programmi scolastici per scambi
internazionali, sui temi della pace e del disarmo, per soggiorni di singoli
studenti o di classi di scuole medie superiori con studenti e classi di
scuole di altri paesi, in particolare di quelli aderenti all’Unione europea
o dell’area del Mediterraneo; elaborare progetti di studio e di fattibilità
volti a realizzare la conversione integrale o parziale delle attività delle
imprese operanti nella produzione di materiale bellico, verso attività di
produzione di beni e di prestazioni di servizi di uso civile e socialmente
utili e a favorire processi di riutilizzo ad uso civile del territorio in caso
di dismissione di servitù militari.
La legge, infine, favorisce l’istituzione di “Case della pace” da parte
degli enti locali ubicati nel territotio regionale con contributi destinati a
spese d’investimento per l’avvio delle attività o l’attributo in comodato
d’uso d’immobili del prorpio patrimonio. Quest’ultimo punto, in particolare, dovrebbe interessare il nostro Comune che ha messo nel suo programma l’impegno prioritario per la diffusione della cultura della pace,
dichiarando “Ferentino Città di Pace”, e della mediazione dei conflitti
nella nostra comunità (scuola, famiglia, quartiere).
Non solo il Comune, ma anche le associazioni possono utilizzare le
opportunità che la legge ci offre con l’obiettivo di contributire a migliorare il mondo, a combattere le ingiustizie sociali, a stabilire nuove e
costruttive relazionali interpersonali.
Luigi Tribioli
Sociologo
TROFEO DI
RUZZOLONE
Domenica 19 Luglio 2009, di buon mattino, sul tradizionale e consolidato percorso di circa mille metri, nella zona rurale “Le Mandre”, nel territorio di Ferentino, si è svolta la 28^ edizione della gara a coppie del “Ruzzolone”. A questo
antico e tradizionale sport vi hanno preso parte 15 coppie di giocatori provenienti dai gruppi sportivi di Viterbo 4 coppie, di Roma 1 coppia, e le restanti 10 del G.S. Lancio del Ruzzolone di Ferentino, presieduto dal nostro iscritto Filippo
Cellitti. La gara si è conclusa intorno alle ore 13,00 con la seguente classifica: 1^ coppia classificata formata da Gerardo
Paolucci ed Enzo Castellani del G.S.Viterbo,
Medaglie d’Oro -2^ classificata formata da Paolo
Polletta ed Andrea Scarselletta del G.S.Ferentino,
Medaglie d’Oro – 3^ class. Alberto Cellitti e
Daniele Moriconi del G.S.Ferentino, Medaglie
d’Argento, - 4^ class. la coppia formata da Roberto
Cellitti e Francesco Cantagallo, G.S.Ferentino,
Medaglie di Bronzo. Al termine della tiratissima e
conbattuta gara, conclusasi all’ultimo tiro, tutti si
sono ritrovati a tavola, presso il casolare del dirigente della Pro Loco Vittorio Celani, per gustare il tradizionale ed abbondante pranzo cucinato da alcune
donne mogli di giocatori.
Al termine del pasto, il Presidente della Pro Loco
Luigi Sonni, prima di passare alla premiazione delle
quattro coppie finaliste, ha voluto ringraziare tutti i
partecipanti e le signore addette alla cucina; ma, un
particolare ringraziamento lo ha rivolto ad un giocatore del G.S. Ferentino, al simpatico “nonnetto” di
89 anni, Giuseppe Cassetta, che con la partecipazione alla gara odierna, ha messo fine alla sua lunga
carriera di “lanciatore del ruzzolone”, costellata da
tante vittorie. Nel suo lungo elenco di trionfi ci sono anche quattro Trofei Pro Loco Ferentino, vinti negli anni: 1986 il
5° trofeo, nel 1991 il 10°, nel 1999 e nel 2000, il 18° e 19° trofeo del “Ruzzolone”. Al “senior” Peppe, per il suo attaccamento ai colori di Ferentino, gli è stata consegnata una artistica targa ricordo.
ALBO D’ORO
1982 - Armando Padovano e Remo Picchi
2000 - Giuseppe Cassetta e Remo Picchi
1985 - Filippo Cellitti e Armando Zeppa
2002 - Torello
Bastianini
e
Decio
Biondini
2004 - Torello
Bastianini
e
Decio
Biondini
1983 - Armando Padovano e Remo Picchi
1984 - Remo Picchi e Angelo Pro
1986 - Giuseppe Cassetta e Armando Zeppa
1987 - Luigi D’Ascenzi e Enrico Zeppa
1988 - Ambrogio Cellitti e Gino Zaccari
1989 - Armando Padovano e Remo Picchi
1990 - Remo Picchi e Vittorio Polletta
1991 - Giuseppe Cassetta e Armando Zeppa
1992 - Armando Padovano e Remo Picchi
1993 - Vincenzo Dell’Omo e Remo Picchi
1994 - Amedeo Cellitti e Luigi Savelloni
1995 - Amedeo Cellitti e Roberto Cellitti
1996 - Filippo Cellitti e Giuseppe Demola
2001 - Marcello Bellachioma e Diego Biondini
(G.S.Viterbo)
(G.S.Orvieto)
2003 - Enzo Carboni e Remo Picchi
(G.S.Orvieto)
2005 - Torello
Bastianini
e
(G.S.Orvieto)
Decio
2006 - Filippo Cellitti e Roberto Cellitti
2007 - Marcello Bellachioma ed Evaldo Buscella
(G.S. Viterbo)
2008 - Tonino Massari e Vittorio Polletta
1997 - Luigi Canini e Luigi Savelloni
2009 - Enzo
1999 - Giuseppe Cassetta e Remo Picchi
Tutte le altre coppie sono del G.S.Ferentino
1998 - Gianfranco Marchetti e Antero Moroni
(G.S.Castelvecchio)
Biondini
Castellani
(G.S.Viterbo)
e
Gerardo
Paolocci
"ANTONIO CUOZZO
ELETTO SEGRETARIO
PROVINCIALE UGL
SANITÀ DI ROMA"
(OMNIROMA) Roma, 23 giu - "Antonio Cuozzo, Educatore Professionale, è
stato eletto segretario *Ugl* Sanità di Roma e Provincia al 3° congresso provinciale *Ugl* Sanità".
Un "ciociaro" alla guida della Federazione romana della Sanità, della sigla
sindcale UGL, guidata da Renata Polverini.
Lo comunica il direttivo provinciale *Ugl* Sanità Roma e
Provincia.
"Arrivato alla *Ugl* Sanità verso
la metà dell' anno 2006 - prosegue
la nota - nel giro di pochi mesi si
è ritrovato a gestire la zona Est di
Roma per essere nominato nel
2007 coordinatore della sanità
privata.
Attendono a questa federazione
mesi di impegno e coinvolgimento 'convinto' per affrontare i
numerosi tagli effettuati dalla
Regione Lazio alla Sanità Privata
e non ultimo il Decreto n.41 del
18 Giugno 2009 del commissario
ad Acta *Marrazzo* sulla riabilitazione, che già apre a nuove procedure di
mobilità del personale (si veda Villa Fulvia, Gruppo Ini, etc..) che si aggiungono a quelle aperte nell'anno 2008, per non dimenticare il contratto della
sanità privata scaduto ormai da ben 41 mesi e la questione del Recup a difesa
dei circa 2000 lavoratori Capodarco: questi sono alcuni punti del programma
di lavoro dei prossimi quattro anni che la nostra organizzazione dovrà affrontare con grande determinazione".
"Ringraziamo - conclude il direttivo Provinciale - tutte le lavoratrici e i lavoratori della Sanità,che accordando loro fiducia ad Antonio Cuozzo lo hanno
scelto come segretario provinciale *Ugl* Sanità di Roma e Provincia.
Ci uniamo a tutti loro nell' augurargli buon lavoro".
IL GIOVANISSIMO
ANDY POLLETTA
è campione del mondo di organetto
Domenica 9 Agosto 2009, a Salisano in provincia di Rieti, si è svolto il 17° campionato del mondo di organetto (fisarmonica diatonica) , dove il nostro giovanissimo Andy Polletta, si è classificato al primo posto assoluto nella categoria C.
Alla manifestazione hanno partecipato oltre cento organettisti arrivati da tutta
Italia e dall’estero, al termine delle esibizioni, una qualificatissima giuria ha assegnato al vincitore ben 97 punti sui cento a disposizione, a questo punto c’è stata la
grande gioia e soddisfazione non solo di Andy ma anche dei genitori Egidio e
Isabella, che hanno voluto assistere da vicino e sostenerlo con calore in questa
nuova vincente esperienza, dopo quella del 2007 quando conquistò il titolo di
campione europeo ad Attimis in provincia di Udine.
Nella stessa categoria C, un altro ferentinate si è piazzato al terzo posto, Diego
Arduini.
La nostra associazione si complimenta vivamente e ringrazie questi giovani ferentinati , Andy e Diego, che hanno portato in alto il nome della nostra città,
Ferentino.
Defunti
Sabato 4 Luglio scorso, presso
l’Ospedale di Frosinone è morto,
all’età di 81 anni, Domenico
(Memmo) FANISIO. Alla moglie
Ines D’Ascenzi, ai figli Emma, Anna,
Tiziana e Maurizio, ai generi e nuora,
ai fratelli, Pietro nostro socio,
Pasquale e Giovan Battista, alle
cognate, ai nipoti e parenti giungano le
condoglianze della nostra associazione.
***
Il giorno 4 Luglio 2009, all’età di 90
anni, è deceduta Maria ZERA vedova
Fiorini. Ai figli, Gianfranco e
Alessandro nostri iscritti, Emilia e
Leone, alle nuore, al genero, al fratello Domenico
(Memmino) e alla sorella Anna, ai
nipoti e parenti vanno le sentite condoglianze della Pro Loco e della
Direzione di “Frintinu me….”
***
La Pro Loco partecipa la scomparsa
del fedele socio dal 1972 di Leonello
MUSA, di 86 anni, avvenuta Sabato 8
Agosto 2009, dopo circa due mesi
dalla perdita del fratello minore
Ninetto. Alla moglie Rosa Villani, ai
figli Sergio, Bianca Maria, Maria
Teresa e Maria Assunta, alla nuora, ai
generi, alle sorelle, Elia, Diomira residente all’Aquila, ad Alvisia residente
negli USA, alla cognata e cognati, ai
nipoti e parenti tutti giungano le sentite condoglianze della Pro Loco e della
Direzione di “Frintinu me….”
Nozze
Sabato 4 Luglio 2009, presso la
cattedrale San Lorenzo di
Viterbo, Don Pino ha unito in
matrimonio Federico VERGARI e Maria Vittoria FONTECCHIA.
Testimoni delle nozze sono stati,
Michela e Silvia per la sposa,
Riccardo e Daniela per lo sposo.
I genitori dello sposo sono Paola
e Roberto Vergani, mentre la
sposa è figlia di Remo e della
nostra iscritta Luisa Marinelli.
Hanno fatto da degna corona agli
sposi, tanti familiari e i nonni,
Maria Zaccari, Felicetta e
Francesco Vergari.
La nostra associazione formula
alla felice coppia, un lungo cammino di serenità e pace.
******
Sabato 4 luglio 2009 presso l’artistica chiesa di San Francesco,
secolo XII, Don Giuseppe
Principali, nostro iscritto, ha
unito in matrimonio Claudio
PALOMBO e Marianella
NARCISI. Testimoni delle
nozze sono stati: Simone Cataldi
e Marco Cialone per lo sposo,
mentre per la sposa le sorelle
Annalisa e Francesca Narcisi.
Particolare testimone è stata la
piccolissima EMMA, figliuola
degli sposi.
Lo sposo è figlio di Paola
Berardi e Roberto Palombo,
sostenitore di questo periodico,
mentre la sposa è figlia di Paola
Venditti.
Agli sposi l’associazione Pro
Loco e la redazione di Frintinu
me… augurano tanta felicità e
benessere.
******
Nel pomeriggio di Mercoledì 22
Luglio, nella splendida cornice
della chiesa di S. Maria in
Domnica, in Roma, si sono uniti
in matrimonio il dott. Massimo
MASTRANGELI e la dott.ssa
Annalisa FILIPPI.
Ha celebrato il sacro rito il
Rev.do don Angelo Amati alla
presenza dei testimoni: l’ing.
Marco Mastrangeli e l’avv.
Francesco D’Onofri, per lo
sposo, il ten. Paolo Filippi e
Claudia Critelli per la sposa.
Madre della sposo è la ptof.ssa
Amalia Ruggeri, sostenitrice di
questo periodico, mentre la
sposa è figlia del prof. Gerardo
Filippi e della dott.ssa Francesca
Pultrone. Alla felice coppia
Annalisa e Massimo giungano le
felicitazioni della nostra associazione.
Venerdì 14 Agosto 2009, a Roma dove
risiedeva, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Giuseppe POLLETTA di anni 85. Alla moglie Giovanna
Bonacquisti, ai figli, Luciana,
Maurizio, Anna Maria, Domenica e
Daria, ai generi, alla nuora, ai nipoti,
ai fratelli Carlo, sostenitore di questo
periodico, a Cesare, a Giuseppina
nostra iscritta, alle cognate e parenti
tutti giungano le condoglianze della
nostra associazione.
***
Sabato 15 Agosto 2009, all’età di 94
anni si è conclusa la vita terrena di
Maria DI TOMASSI ved. Di Marco.
Ai figli, Nello nostro socio, a Mario, a
Gabriella e Giuseppina, al genero, ai
nipoti e pronipoti, e ai parenti tutti
Laurea
Pag. 7
I nostri soci, Giorgio Cellitti e Anna Cantagallo, attraverso questo nostro
periodico, vogliono complimentarsi con il loro nipote Francesco DI PEDE,
che, presso la Pontificia Università “Antonianum” di Roma, ha conseguito il
titolo accademico di “Baccalaureato” in Teologia, con la votazione “Summa
cum laude”, discutendo la tesi dal titolo “Il fedele laico partecipe della funzione profetica di Gesù Cristo”. Relatore il Prof. Vincenzo Battaglia O.F.M.
Grande soddisfazione dei genitori, Sandro Di Pede e Marisa Cantagallo.
Anche la nostra associazione e la Direzione di “Frintinu me….” si unisce
alla gioia dei familiari tutti, formulando al giovane Francesco, un proficuo
cammino spirituale.
Nascite
In casa dei coniugi Antonio Matarrese ed Evelina Di Marco è arrivata la cicogna che ha portato una graziosa bimba dal nome ALICE, era attesa con impazienza dal fratellino Federico, dai raggianti genitori, nonché dai nonni, Franco
Rina e Laura. Ai genitori giungano le felicitazioni della nostra associazione che,
da il benvenuto tra di noi ad Alice.
***
Secondo nastro rosa in casa Bastoni – Calicchia, è nata CHIARA, venuta a rallegrare la piccola sorella Sara, e grande soddisfazione dei genitori, Alberto
Bastoni e Annalisa Calicchia, nonché dei nonni, il nostro socio Antonio Bastoni
e Carmela Cimmino, Emilio Calicchia e Luciana Cuomo. Anche i bisnonni
Elena Bianchi ed Elena e Raffaele Cuomo hanno festeggiato l’arrivo, insieme
agli zii, ai cugini e i parenti tutti. La Pro Loco di Ferentino invia le felicitazioni
ai raggianti genitori e dà il caldo benvenuto tra di noi alla piccola Chiara.
***
Grandissima gioia per l’arrivo di un vispo bimbo di nome MICHELE, venuto
a rallegrare la casa della nostra iscritta Maria Elisa Polletta e Fabio Cariello. La
felicità è stata anche dei nonni, di Alessandro Polletta e Rosa Arduini, di
Michele Cariello e Isabella Puntoriero, nonché delle zie, Daniela e Lucia.
Anche la nostra associazione si unisce al coro per inviare tante felicitazioni ai
genitori e nonni, ma dando un particolare benvenuto tra di noi al piccolo
Michele.
***
Atteso con tanta gioia è arrivato il piccolo e vispo FRANCESCO, che allieterà
le giornate dei genitori Alessio Di Marco e Francesca Coppotelli, dei nonni
Francesco Di Marco, Anna Bianchi e Adalgisa Paciotta. Il neonato è stato festeggiato con grande affetto, dagli zii Romolo, Anna, Gianni Teresa, Daniele, Luisa
e Claudio nonché dalle cuginette Sara e Claudia. La nostra associazione da il
benvenuto tra di noi al piccolo Francesco.
***
Secondo nastro celeste in casa di Veronica Semplici e Roberto Maricchio, la
cicogna ha lasciato un vispo maschietto di nome MARCO, con tanta gioia del
fratellino Simone e del cuginetto Matteo. Ai raggianti genitori, ai nonni, al
nostro socio Monaldo Semplici e Rosa Pro, ad Elisa e Giovanni Maricchio,
giungano le felicitazioni della nostra associazione, mentre al piccolo Marco, la
Pro Loco e la Direzione di “Frintinu Me…” gli danno il benvenuto tra di noi.
Incarico di prestigio
Salutiamo con piacere il nostro
concittadino, Tenente Colonnello
Sergio DE SANTIS, sostenitore
di questo periodico, che è stato
nominato
Comandante
del
Reparto Operativo Aeronavale
della Guardia di Finanza di Como.
giungano le condoglianze della nostra
associazione.
***
Altra preziosa perdita per la nostra
associazione, alle prime ore di Lunedì
17 Agosto 2009, ad appena un giorno
dal compimento del suo 90° anno, è
tornato alla casa del Padre, il Comm.
Emidio AFFINATI, nostro fedele
iscritto dal 1972, e valido collaboratore in passato di questo periodico. Alla
moglie Ernesta Mariani, al figlio
Vincenzo nostro socio, alla nuora
Elena Scala, alle nipoti, Cecilia ed
Ilaria, alle sorelle Ausilia, sostenitrice
di questa pubblicazione, a Gloria, ai
parenti e familiari la Pro Loco e la
Direzione di “Frintinu me….” formulano sentite condoglianze.
L’Ufficiale De Santis era in servizio
presso
il
Comando
Interregionale della Guardia di
Finanza di Milano, dove ricopriva
un importante incarico.
Il Reparto operativo Aeronavale
della città lariana si articola su
quattro reparti navali situati presso
il Lago Maggiore, il Lago di
Como e sulle sponde italiane del
Lago di Lugano, ed una sezione
aerea presso Venegono Superiore.
Al Tenente Colonnello Sergio De
Santis giungano le infinite felicitazioni della nostra Pro Loco e della
Direzione di “Frintinu me….”
Nelle prime ore di Martedì 18 Agosto
2009, all’età di 78 anni, si è addormentata nel Signore, Alina PALOMBO in Calacci. Al marito Giuseppe, ai
figli Carlo, nostro iscritto, a Marcello
e Roberto, alle nuore, ai nipoti, alla
sorella Elsa , ai familiari e parenti tutti
la nostra associazione esprime sentite
condoglianze.
***
Martedì 1 settembre 2009, è deceduta
all’età di 95 anni Maria Teresa
FORNARI Ved. Rotondo. Alla figlia
Giuliana, al genero prof. Ugo Bellusci,
sostenitore di questo periodico, ai tanti
nipoti e pronipoti giungano le sentite
condoglianze della Pro Loco e della
direzione di “Frintinu me...”
La salma, dopo il funerale celebrato in
S. Valentino a Ferentino, è stata tumulata nella tomba di famiglia a Napoli.
Pag. 8
La Pro Loco ringrazia
La Pro Loco porge un vivo ringraziamento alle sottoelencate persone
che, in occasione della pubblicazione del numero scorso di questo periodico, hanno inviato alla nostra Associazione cospicui contributi di dena-
ro, intendendo così sostenere tale iniziativa.
Addesse Lorenzo
Ancinelli Luciana
Angelisanti Rocco
Arduini Dora
Bastoni Sergio
Bove Giuseppe
Cantagallo Anna
Carlomusto Clotilde
Crescenzi Nello
De Carolis Luigino
Delle Chiaie Pietro
De Santis Sergio
Di Stefano Igino
Di Torrice Guido & Kathleen
Gialella Pennacchia Patricia
Grande Augusto
Cantagallo Anna
Greci Bucciarelli Gabriella
Lolli Ghetti Mara e Carla
Lombardozzi Guerina
Lucaccini Filippo
Mango Michele
Martini Basilio
Mastrosanti Elpidia
Moriconi Giuseppe
Morini Ettore
Nalin Pio
Neri Giannino
Noce Guerino
Palmieri Mattia
Palombo Franco
Paluzzi Antonio
Paris Giancarlo
Paris Vittorio
Pennacchia Rina
Picchi Giuseppe
Picchi Lorenzo
Polletta Andrea
Polletta Carlo Milano
Pro Barbara
Schiavi Gio Batta
Schietroma Francesco
Sorteni Giulio
Talocco Pericle Fernando
Tajani On. Antonio
Tiribocchi Michele
Trani Valeria
Virgili Maria Pia
Virgili Virgilio
Zeppa Armando
– Valencia, Venezuela
€ 20,00
– Ferentino
€
– Supino
€ 20,00
– Ferentino
5,00
5,00
– Roma
€
– Roma
€ 10,00
€ 20,00
– Vicenza
€ 50,00
– Ferentino
€ 10,00
– Ferentino
€
– Ferentino
5,00
5,00
– Ferentino
€
– N. Brunswich, N.J. USA
$ 40,00
€ 10,00
– Como
– Latina
– Princeton, N.J. USA
– Ferentino
– Ferentino
– La Chaux de Fonds, Svizzera
– Ferentino
– Livorno
– Ferentino
– Roma
– Ferentino
– Ferentino
– Roma
– Roma
– Ferentino
€ 20,00
€
– Annapolis, Maril. USA
– Ferentino
€ 50,00
5,00
Dóppu nu quarto d’ora d’aratòri
stracciàtusu lu vesti i gli capìgli
su cumunzàrnu a rufruscà lu glori.
--Jè, tu so vista jé, mmérzu vint’ora
vustita da signòra
da fa cuccuddaddà a ‘Ngeccu Pustigli…
-- Camminna, sta schifosa, vâttu a spèrchia:
ca so Marianna jé! Brutta Balòrda
tu si tunùto ‘Mbrosi mesa – recchia
chiusu tre giorni…
5,00
€ 10,00
– Ferentino
– Cartiera
Jéri a Santalucia, drètu alla strétta
Pèppa steva a cummàttu cu Marianna
pu bbia du ‘na futrétta
ch’era caduta spasa da ‘na canna.
€ 10,00
– Roma
– Ferentino
€ 20,00
€ 20,00
– Ferentino
– Ferentino
€ 100,00
€
– Ferentino
– Pearland, TX, USA
Cummattamìnti
€ 10,00
– Roma
– Milano
€ 50,00
€ 20,00
– Latina
– Milano
€ 10,00
Siena 1985 “Quattro soci in gita a Siena, Piazza del Palio”
da sinistra a destra: Angelisanti Alberto,alias “Pucetta”, Celani Vittorio, Liberati Eraldo, e Appetecchia Gino.
€ 10,00
– Grosseto
– Ferentino
€ 20,00
€ 50,00
– Ferentino
– Oggiona
€ 10,00
€
– Milano
– Ferentino
€ 20,00
€ 10,00
– Caracas, Venezuela
– Roma
Come eravamo. . .
5,00
€ 10,00
€ 10,00
I du chesta manèra
stìttinu a sulluzzàrzu tattuddù.
Ma Pèppa po’ ‘n putènnu abbénci più
zómpa alla casa accommu a ‘na meggèra,
su spènuca a nu pizzu du ringhiéra
cu ‘na scopaccia vècchia tra lu mani,
strilla accommu a dannàta: tè, balórda,
araggióna cu chessa: chessa è sòrda!
Scappa Marianna alla finestra sé’
cu ‘na padèlla senza culo, mmani,
facènnuci fa certi segni strani:
€ 20,00
€ 30,00
€ 15,00
€ 15,00
€ 15,00
€ 10,00
€ 10,00
€
5,00
€ 20,00
€
-- chèsta è compagna tè’
aragióna cu chesta, sbruvignàta,
schifosa, zozza…vammoriàmmazzata.
5,00
€ 50,00
€ 10,00
€
5,00
€ 20,00
€ 50,00
€ 10,00
Fernando Bianchi
Strétta = vicolo – Cummàttu = litigare – Pubbia = a causa – Futrétta = federa – Aratòri = baccano –
Vint’ora = le ore 20 – Cuccuddaddà = a nascondiglio – Sulluzzarzu = sollecitarsi – Abbénci = tener testa –
Spènuca = si espone – Sòrda = tua sorella.
BASKET FERENTINO 2009 / 2010
QUESTO L’ORGANICO DELLA FORMAZIONE CHE PARTECIPERA
AL CAMPIONATO DI SERIE A DILETTANTI PER LA STAGIONE 2009/2010:
Playmaker: 5 Paolo Calbini - 7 Valerio Circosta
Guardie: 8 Ernesto Mastrangeli - 10 Gabriele Guastaferro - 11 Leonardo Zaccariello
Ali: 6 Matteo Metz - 9 Mauro Bonaiuti - 12 Lorenzo Briglianti - 13 Luca Pongetti
14 Diego Zivic
Centri: 15 Ignacio Ochoa - 18 Francesco Modica
Staff tecnico: Capo Allenatore: Massimo Friso - Assistente Allenatore: Sante De Cesaris
Preparatore Atletico: Corrado Saccone - Massaggiatore: Cesare Marrocco
Staff tecnico Settore Giovanile e Femminile: Capo Allenatore: Giuseppe Maglio
Assistenti Allenatore: Daniele Valleriani e Gabriele Andrelli
Resp.Tecnico Minibasket: Roberto Mangiapelo - Istruttori: Elena Schiavetta e D. Di Fiore
Fisioterapista: Genè Roscigno
ORGANIGRAMMA SOCIETARIO
Presidente: Vittorio Ficchi - General Manager: Luigi Guastaferro
Team Manager: Pio Mastrangeli - Sponsor e Merchandising: Francesco Cappucci
Responsabile Sanitario: Bruno Giorgi - Staff Sanitario: Antonio Mastrangeli, Anna Salome Coppotelli
Responsabile Amministrativo: Virgilio Fortuna - Responsabile Aspetti Legali: Massimo Cocco
Addetto al Palazzetto e Manutenzioni: Maurizio Fiaschetti
Dirigente Responsabile Logistica/Biglietteria/Sito Ufficiale: Mario Villani
Dirigente Responsabile Rapporti Fip/Lega/Area Comunicazione: Ambrogio Sonni
Dirigente Addetto agli Arbitri: Giuseppe Bianchi - Segreteria/PR/Marketing: Luigi Piccirilli
Dirigenti Settore Giovanile: Roberto Cellini, Giuseppe Bianchi, Antonio La Marra, Giuseppe Ludovici
Dirigenti Squadra Femminile: Giuseppe Piroli, Francesco Pompeo
Responsabile Organizzativo Settore MiniBasket: Michele Tinterri - Addetto Stampa: Alessandro Andrelli
Addetto Sistemi Informatici, Statistiche e Video: Marco Fiaschetti
Addetti alle Statistiche: Luigi Staccone - Michele Bianchi - Addetta Biglietteria: Katia Maura
Fotografo Ufficiale: Francesco "Street" Savelloni - Speaker Ufficiale: Franco Cesaretti
Scarica

Agosto - Proloco Ferentino