ANNO XXXII N. 4 agosto 2009 Edito dalla PRO-LOCO Ferentino Tariffa Associazioni senza fini di lucro: “Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 2 DBC Frosinone”. C.C. postale n. 10340032 www.proloco.ferentino.fr.it [email protected] PERIODICO BIMESTRALE Finito di stampare Agosto 2009 DOM BEDA PALUZZI Autorizzazione n. 132 del Trib.di Frosinone del 4. 10. 1978. Direttore Responsabile: Aldo Affinati - Proprietà Associazione Pro Loco - P.zza Mazzini - Tel./Fax 0775/245775 - Ferentino - Stampa a cura di “Nuova Idealgraf s.n.c.” - Ferentino Al Santuario di Montevergine (AV) è il nuovo Abate Il giorno 18 Aprile 2009, il Santo Padre Benedetto XVI ha nominato 105° Abate Ordinario di Montevergine il Rev.mo P.D. Umberto Beda Paluzzi OSB. Curriculum vitae di P.D. Beda (Umberto) Paluzzi 105° Abate Ordinario di Montevergine Nato a Ferentino il 31 Gennaio 1936 . Entra nell’alunnato monastico di Subiaco nel 1948 , nello stesso luogo dove il giovane San Benedetto si era ritirato alla fine del V secolo a vivere da eremita. Nel 1953 inizia il noviziato e l’anno seguente emette la professione monastica. L’11 Luglio del 1961 viene ordinato presbitero da Sua Eccellenza Mons. Cesario D’Amato. Ha frequentato gli studi di filosofia e teologia presso il Seminario Abbaziale di Subiaco e successivamente il corso di Biblioteconomia e Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio Segreto del Vaticano. Amministratore ed economo del Monastero del Sacro Speco di Subiaco dal 1972 al 1980, fu nominato Direttore della Biblioteca Statale annessa al Monumento Nazionale di Santa Scolastica nel 1980, carica che ha rivestito fino al 2000. Tra gli altri incarichi è stato Priore conventuale dei monasteri di S. Benedetto e S. Scolastica in Subiaco e Consigliere dell’Abate Visitatore. Il 25 gennaio del 2006 lascia il suo monastero e viene inviato come Delegato del Visitatore a Montevergine e il successivo 24 novembre 2006 viene nominato Priore Amministratore e Amministratore Apostolico dell’Abbazia Territoriale di Montevergine. Il Capitolo Conventuale di Montevergine ha, designato la sua persona al Santo Padre Benedetto XVI, Abate Ordinario di come Montevergine. Il Santo Padre Bendetto XVI, dietro designazione della Comunità Monastica di Montevergine, in data odierna nomina il Padre Umberto Beda Paluzzi 105° Abate Ordinario dell’Abbazia Territoriale di Montevergine. Al neoeletto la Comunità Monastica di Montevergine, ringraziando il Signore per il dono ricevuto, augura al neo Padre Abate un fecondo apostolato per la crescita spirituale della comunità e di Con una solenne cerimonia S.E. Mons. Ambrogio Spreafico ha festeggiato il primo anno d’ordinazione episcopale. La diocesi di Frosinone - Veroli – Ferentino, domenica 26 Luglio 2009, è stata tutta unita per festeggiare insieme, presso la basilica di Santa Maria Salome a Veroli, il primo anniversario dell’ordinazione episcopale del nostro Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico, avvenuta a Roma il 26 Luglio 2008 nella Basilica Lateranense, da parte del Cardinale Tarcisio Bertone, segretario di stato del Santo Padre. Alla solenne cerimonia d’anniversario era presente tutto il clero diocesano, i sindaci del territorio, le autorità civili e militari, inoltre hanno assistito al rito due rappresentanti di altre comunità religiose operanti nella nostra provincia, la chiesa valdese e quella ortodossa. Il vicario generale della diocesi, mons. Luigi Di Massa, ha porto il saluto al Vescovo Spreafico, e tra le altre parole così ha voluto descriverlo: “… per la comunità diocesana egli rappresenta la figura del Pastore, e a lui noi sacerdoti dobbiamo venerazione e obbedienza…….”. Mons. Spreafico, da parte sua nell’omelia, ha ringraziato il vicario per le belle parole ed ha voluto commemora- tutti i pellegrini che ogni anno accedono numerosi al Santuario. Anche l’associazione Pro Loco e la Redazione di “Frintinu me…”, nel complimentarsi vivamente con Dom Beda, per l’alto incarico che sta ricoprendo, gli augurano di tutto cuore un proficuo apostolato presso il santuario di Montevergine riconosciuto in tutta l’Irpinia. Nel tardo pomeriggio del 16 Agosto scorso, il nostro concittadino Dom Beda Paluzzi è stato accolto e salutato calorosamente davanti al Duomo di Ferentino, dove era atteso dal Clero locale, dall’autorità comunale rappresentata dall’assessore Antonio Pompeo, dal Presidente della Pro Loco Luigi Sonni, dai vice comandanti della stazione dei carabinieri e del comando dei vigili urbani; dove il comune ha fatto omaggio a Dom Beda di un copricapo episcopale e delle pubblicazioni edite dalla Pro Loco. Poi in occasione della ricorrenza del martirio del nostro patrono Sant’Ambrogio M., anno 304, nella cattedrale di Ferentino, tantissimi fedeli hanno assistito alla funzione religiosa concelebrata dal Vescovo diocesano S.E. Mons. Ambrogio Spreafico e dall’Abate del Santuario di Montevergine Dom Beda Paluzzi, assistiti dal clero locale. PRIMO ANNO CON IL VESCOVO SPREAFICO Il Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico Dom Beda Paluzzi re Santa Maria Salome, proprio quest’anno ricorre l’ottavo centenario del ritrovamento delle sue reliquie; ha voluto ricordare con parole commosse il suo predecessore, mons. Salvatore Boccaccio: ”….mi ha accolto e guidato nei primi passi come Vescovo di questa diocesi, lasciandomi in eredità la sua bontà e l’amore per voi tutti, soprattutto per i deboli e i poveri…”, ed ancora “….ringrazio il Signore per avermi donato di vivere il mio episcopato in questa bella terra, piena di tradizioni, e ricca di umanità…”. Un altro sentito riferimento di mons. Spreafico riguardo alla vita odierna “….il possesso e l’avere sono diventati un’ossessione della nostra società materialistica, e sono la causa di tanto male ed egoismo, …. vorrei che il prossimo anno sia un anno di ascolto della parola di Dio “. Al termine della solenne cerimonia religiosa, S.E. Mons. Spreafico ha voluto salutare il clero, le autorità civili e militari nei locali del seminario. Il nostro Vescovo è nato il 26 Marzo 1950 a Garbagnate Monastero, in provincia di Lecco; il 12 Aprile 1975 è stato ordinato sacerdote; si è laureato in Filosofia e Teologia presso la Pontificia Università Urbaniana e presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma si è specializzato in Sacra Scrittura, conseguendo il Dottorato nel 1984; è stato Docente di Antico Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana (dal 1978 al 1986), Docente di Lingua Ebraica presso la Facoltà Valdese di Teologia (1984 –1985), Docente di Antico Testamento alla Facoltà Teologica della Pontificia Università Urbaniana (dal 1992 al 2008), Rettore Magnifico della stessa Università per tre mandati ( 1997-2000, 2001-2003, 2005-2008), Presidente della conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane (dal 2000 al 2003) e Consultore della congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli dal 1998. Autore di numerose pubblicazioni ed articoli di carattere biblico e spirituale. Tra le lingue conosce e parla il tedesco, l’inglese ed il francese, legge e comprende lo spagnolo e il portoghese. Ha svolto la sua attività pastorale nella comunità di Sant’Egidio a Roma e in Germania, e nelle parrocchie di Santa Maria in Trastevere e di San Filippo Neri alla Garbatella in Roma. Il 10 Aprile 1998 è stato nominato cappellano di Sua Santità. “Ferentino è…” 3° EDIZIONE DI Nei giorni 18, 19 e 20 settembre 2009, nel centro storico di Ferentino, verrà organizzata, a cura della Regione Lazio, Provincia di Frosinone, Comune di Ferentino e Pro-Loco, la 3° edizione di “Ferentino è…”, con: eventi culturali, arte, tradizione, spettacolo e turismo, stand con prodotti locali di enogastronomia, sfilata di moda, artisti di strada e rievocazioni storiche. Venerdì 18 ore 19.30 – Apertura stand Sabato 19 ore 17.00 – Vascello – Esibizione “lancio del formaggio” a cura del G.S. Lancio del Ruzzolone di Ferentino ore 19.30 – Apertura stand e spettacoli musicali Domenica 20 ore 16.00 – Vascello – Annullo filatelico , a cura del Centro Studi “G. Ermini” - Collepero inizio sfilata del corteo storico con: Banda musicale “Città di Ferentino”–Gruppo “Cultura e Tradizioni” Ferentino– Gruppo figuranti Pro-Loco Giuliano di Roma – Gruppo Archibuggieri, Cava dei Tirreni – Gruppo storico contrada “Cellere” di Anagni dell’associazione A.I.A.M. – Sbandieratori e Musici Città di Cori – Cavalieri ed alfieri di Porta Montana, Porta Sant’Agata, Porta Sanguinaria e Porta San Francesco. Ore 17.30 – Vascello – Spettacolo di Cavaliere acrobata , a seguire la Giostra dell’Anello. Pag. 2 TERZ A E D I Z I O N E D EL PR EM IO “G IO R G I O P O M P EO ” Ferentino 8 dicembre 2009 Al fine di onorare la memoria e la figura del compianto ed illustre concittadino, dott. Giorgio Pompeo, la Pro Loco di Ferentino ed il “Comitato Manifestazioni in Onore di Giorgio Pompeo”, hanno indetto la Terza Edizione del Premio a lui intitolato, destinato ad encomiare con un pubblico riconoscimento coloro che, nell’ambito delle organizzazioni, strutture ed organismi operanti nel settore della sanità, pubblica e privata della Provincia di Frosinone, si sono distinti per le doti di umanità, professionalità e disponibilità, che sono ricordate come maggiori peculiarità dell’attività medica del dott. Giorgio Pompeo. Nel 2007, non dimentichiamolo, è stato ricordato degnamente il decennale della prematura scomparsa del concittadino Giorgio Pompeo. Il 1° settembre dello stesso anno, al cospetto delle massime autorità civili, militari e politiche della città, della Provincia e della Regione Lazio è stato intitolato il loca- le Presidio Sanitario alla memoria dell’illustre cittadino di Ferentino. Per l’occasione è stato scoperto un busto marmoreo realizzato dall’artista locale prof. Vincenzo Ludovici. Esso, campeggia, nei locali dell’atrio dell’ex Civico Ospedale, ultima sede di lavoro dell’illustre scomparso. Purtroppo volontà politiche a noi sconosciute ed incomprensibili stanno sempre più depauperando il nostro ex Ospedale Civile, fino al ridimensionamento anche degli orari di apertura del Primo Soccorso, struttura molto necessaria per la zona di competenza, necessario anche alla decongestione della struttura primaria di Frosinone. Una grande partecipazione a questa 3° Edizione del Premio Pompeo potrebbe, in parte, far ripensare la cosa e soprattutto richiamare chi di dovere a riconsiderare le decisioni prese. E’ una nostra grande speranza! Accanto al Comitato è costituita una Commissione Scientifica presieduta dal dott. Notaio Andrea Fontecchia e dai membri dott. Riccardo Tonachella, PERDONANZA CELESTINIANA 2009 Venerdì 28 Agosto scorso, nel “martoriato” capoluogo abruzzese de L’Aquila, distrutto dal terremoto del 6 aprile 2009, è stato aperto l’anno Celestiniano ,per l’anniversario degli 800 anni della nascita di Pietro Angelerio, l’eremita del monte Morrone. L’organizzazione della“Perdonanza ” ha affidato al Vescovo della nostra Diocesi, S.E.Mons. Ambrogio Spreafico, l’inizio delle celebrazioni in onore di Papa Celestino V, e questi lo ha fatto pronunciando un suo importante messaggio , non solo al popolo aquilano e abruzzese ma a tutti, credenti e non. “Gerico crolla per rinascere Gerusalemme”. “….la forza del male di cui spesso ci accorgiamo solo davanti ad eventi catastrofici, come ad esempio un terremoto, e quello che noi uomini dobbiamo cercare di costruire, la Gerusalemme celeste ….” La città ed il territorio aquilano è molto legato alla terra ciociara, infatti l’eremita del monte Morrone, durante la sua vita terrena, e prima di essere stato scelto nel 1294 quale successore di Pietro, passò per Ferentino, dove sul Colle del “Fico” fece costruire intorno all’anno 1260, il cenobio di Sant’Antonio abate, che, dopo la sua morte avvenuta presso la Rocca di Fumone il 19 Maggio del 1296, ospitò le sue spoglie mortali per oltre un trentennio , e fu meta di molti pellegrinaggi , prima di essere traslate nella chiesa aquilana di Collemaggio. Dal 1980, da quando padre Quirino Salomone, custode della chiesa di Santa Maria di Collemaggio ha ripristinato la “Perdonanza Celestiniana”, la città di Ferentino con una sua rappresentanza comunale, e un nutritissimo gruppo di cittadini, organizzati dalla Pro Loco, annualmente hanno partecipato alle celebrazioni in onore di San Pietro Celestino. dott. Antonio Bruscoli, dott. Gabriele Neroni, dott. Gino Molinari. Ricordiamo che la stessa Commissione Giudicante ha consegnato il riconoscimento, nel 2007, al dott. Ugo Bellusci, stimato medico di Ferentino, con una motivazione molto toccante: “in considerazione delle doti professionali ed umane che hanno sempre caratterizzato il suo operato, in campo medico e sociale, per il suo spirito di umanità, solidarietà e sollecitudine verso il prossimo, integrità morale ed eccellenza professionale”. Nel 2008 il Premio è stato assegnato alla dott.ssa Marina Marini, rappresentante dell’Unitalsi di Frosinone, al servizio, da sempre, della disabilità e del disagio sociale. Per onorare il Regolamento, il dott. prof. Bellusci, comunicò la sua intenzione di devolvere il premio in denaro alla Sezione AVIS di Ferentino, mentre la dott.ssa Marini annunciò l’intenzione di devolvere metà del premio in denaro alla stessa Sezione dell’Unitalsi di Frosinone e, l’altra metà, alla Associazione “Libertà di Vivere” per un progetto benefico in Africa. Da qualche tempo il Comitato Giorgio Pompeo ha provveduto ad affiggere dei manifesti ed a distribuire i moduli per le segnalazioni dei meritevoli del Premio. I moduli, debitamente compilati, serviranno per segnalare coloro che si sono distinti sotto il profilo umano e professionale e che hanno dimostrato piena disponibilità nel settore sanitario, doti notoriamente appartenute al compianto Giorgio Pompeo. Le segnalazioni dovranno pervenire alla Commissione entro il prossimo 15 settembre, in busta chiusa, per posta o a mano, indirizzata al “Comitato per le Manifestazioni in onore del dott. Giorgio Pompeo”, recante la dicitura “Premio Giorgio Pompeo”, al seguente indirizzo: Associazione Pro Loco, Piazza Mazzini, 03013, Ferentino, Frosinone. Il Regolamento approvato ricorda che il Premio è costituito da una Targa celebrativa ed un Diploma e, compatibil- Roffi Isabelli Pio Domenico Salvatori è ufficialmente un eroe! Nel numero di febbraio di “Frintinu me…” avevo riportato alla pubblica memoria la vicenda di Domenico Salvatori, il sergente degli alpini di Ferentino che dopo l’8 settembre, trovandosi in Montenegro, intraprese la lotta partigiana nelle fila dell’Esercito Nazionale di Liberazione Albanese e che quando fu catturato dai nazisti, al termine di otto mesi di dura lotta, scelse volontariamente di essere fucilato piuttosto che tradire i suoi compagni. Conclusi l’articolo auspicando che a Domenico, la cui storia, le cui scelte, i cui limpidi sentimenti, il cui martirio cosciente rappresentano testimonianza inconfutabile di eroismo, venisse finalmente reso il giusto tributo di riconoscenza da parte dei suoi cittadini. Testimonianze di apprezzamento e condivisione mi giunsero da parte di molti lettori e anche da parte dell’Amministrazione Comunale fu manifestata apertura in tal senso. Contemporaneamente inviai anche un’ istanza al Presidente della Repubblica affinchè venisse pubblicamente riconosciuto l’eroismo di questo nostro concittadino. Il Presidente Giorgio Napolitano incaricò immediatamente il suo Assistente Militare per l’Esercito di interessarsi della vicenda e il 25 agosto è giunta dal Quirinale la lettera di risposta in cui si dichiara che dagli accertamenti svolti presso il Ministero della Difesa è emerso che la figura di Domenico Salvatori è meritevole di essere ricordata pubblicamente in modo adeguato e si chiede al Comune di Ferentino di commemorarla nelle forme e con le modalità che riterrà più opportune. Di Pietro Scerrato Siamo ora maggiormente confidenti che il debito di riconoscenza che avevamo nei confronti di questo nostro concittadino sarà al più presto saldato GIUSEPPE PATRIZI nel ConsiglioProvinciale S.E. Mons. Ambrogio Spreafico mente con il reperimento di risorse finanziarie, anche da somme in denaro la cui entità sarà discrezionalmente stabilita dal Comitato, dovrà essere devoluta ad Associazioni od Enti che agiscono nel mondo sanitario della Provincia di Frosinone. Al vincitore competerà esclusivamente la scelta dell’Ente a cui devolvere la somma di denaro. La cerimonia di premiazione avverrà nel pomeriggio dell’8 dicembre p.v. nel Salone di rappresentanza del Comune di Ferentino, sito nel Palazzo Martino Filetico. Ricordiamo, infine, che è attivo il c/c postale n. 10340032, intestato alla Pro Loco di Ferentino (si deve specificare nella causale “Comitato Manifestazioni Giorgio Pompeo”), al fine di ricevere altri contributi finalizzati al Premio in denaro e alle future iniziative da intraprendere. Con la prima seduta del nuovo consiglio provinciale di Frosinone, tenutasi il 16 Luglio 2009, sotto la presidenza dell’On. Antonello Iannarilli, del PDL, e la nomina degli Assessori nella nuova giunta provinciale del centrodestra, è arrivato anche il giusto riconoscimento per Giuseppe Patrizi, del PDL, quale consigliere pro- vinciale, subentrato a Massimo Ruspandini, nominato assessore. Al concittadino e nostro iscritto Giuseppe Patrizi vanno le felicitazioni della Pro Loco e della Direzione di “Frintinu me…” con l’augurio, esteso per tutto il nuovo consiglio provinciale, di un proficuo lavoro nell’interesse di tutto il territorio ciociaro e di Ferentino. Ferentino lì Agosto 2009 con l’intitolazione di un importante luogo pubblico e con altre adeguate testimonianze celebrative. FERENTINI ST ATU T U M CI VI TA TI S Continuiamo la pubblicazione integrale dei Capitoli LI, LII, LIII, LIV, LV, LVI, LVII, LVIII, LIX, LX del Libro 3°, tradotti dal Prof. Cesare Bianchi e contenuti nel manoscritto 532, che trovasi a Roma nell’archivio di Stato (reparto Statuti). LVIII DEI MALLEVADORI CHE RAPPRESENTANO IL DEBITORE PRINCIPALE LI DELLA PENA DI CHI PRENDE L’ARATRO O LA TREGGIA Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che chiunque avrà preso da qualunque luogo l’aratro, il giogo od il vomere o le altre cose necessarie ed utili ad arare, senza che lo sappia il padrone delle dette cose, sia in pena di 40 soldi, (da corrispondere), per metà, al Comune e, per l’altra metà, all’accusatore, e si creda, su questo, col giuramento, a chiunque sia di buona reputazione; e, nondimeno, sia tenuto a risarcire al padrone il danno e l’interesse. E questa medesima cosa diciamo per le caggiòle o per le tregge nel tempo della mietitura e dei raccolti. LII CHE I MINORI DI 14 ANNI NON POSSANO STARE IN GIUDIZIO SENZA L’AUTORIZZAZIONE DEL TUTORE Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che i minori di 14 anni non possano essere né stare in giudizio, senza l’autorizzazione del tutore o del curatore, tranne che nelle cause criminali ed in quelle per i danneggiamenti, nelle quali possano comparire e stare anche senza il consenso del tutore e del curatore. Lo stesso diciamo a riguardo dei minorenni, i quali non possano stare in giudizio, senza il consenso del loro padre, tranne che nei casi sopradetti, e che in questi processi possano rispondere e fare le altre cose che si richiedono, secondo la procedura del giudizio, senza il consenso. LIII CHE I MINORI DI 14 ANNI NON SI AMMETTANO A TESTIMONIARE NELLE CAUSE CIVILI Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che i maschi minori di 14 anni, e le femmine, di 12, non si ammettano affatto a testimoniare nelle cause civili, a meno che non siano prossimi alla pubertà, perché allora vogliamo che sostengano il giudizio. E la medesima cosa vogliamo che sia osservata nelle cause criminali. LIV DELLE MALLEVERIE CHE DEBBONO ESSERE APPROVATE DAL CAMERARIO Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che il camerario del Comune, se, in un caso qualunque, avrà approvato una malleveria, che non dovesse essere pagata con quella somma di denaro, per cui dal medesimo fu approvato il mallevadore, sia tenuto a risarcire il Comune di tasca propria, e (sia tenuto a fare) questo nella malleveria in cui il Comune o qualche parte venisse (ro) ingannati o danneggiati dalla predetta approvazione. LV CHE NESSUNO AVVOCATO O PROCURATORE SI METTA CONTRO IL COMUNE DI FERENTINO Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che nessun avvocato o procuratore, di qualunque stato, grado e condizione esista, debba, osi o presuma mettersi contro il Comune di Ferentino, tanto nelle cause criminali che in quelle civili ed in qualunque altra causa di detta città o, comunque, (fare) ciò che possa ridondare a danno e pregiudizio della stessa città o delle sue leggi o diritti, a pena di 50 libbre, da togliere al contravventore sommariamente ed in forma extragiudiziaria, senza pubblicità, forma e figura di giudizio. E le predette norme abbiano vigore nelle predette cause discusse e da discutere fuori del Banco della città di Ferentino. LVI CHE GLI INFAMI ED I GIUDEI NON SIANO AMMESSI A TESTIMONIARE Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che nessuno, dichiarato infame dalla sentenza di un uomo, per infamia di diritto e di fatto, sia ammesso nelle cause criminali o civili, per nessun motivo, a testimoniare in qualche modo, né per una prova completa né per una incompleta, affinchè ciò non sia di pregiudizio a colui contro il quale fosse presentato in giudizio. Ma vogliamo che, qualora capiti che i medesimi siano esaminati nelle predette cause dal Podestà, dal Giudice o dal Rettore, questi emettano una qualsiasi sentenza. E lo stesso diciamo di un ebreo, presentato o prodotto in giudizio come testimone contro un cristiano. Stabilendo, inoltre, che le donne di buona reputazione, costume e vita, giunte all’età della pubertà, debbano essere ricevute ed ammesse a testimoniare in tutte le cause criminali e civili, sia sulle accuse che sulle inchieste e sulle denunzie, e che, se le loro parole non debbano essere respinte, per quanto riguarda la prestazione della testimonianza, si ammettano nel modo più assoluto. LVII CHE I TESTIMONI NON SIANO ESAMINATI SENZA LA PRESENZA DI UNO DEGLI OFFICIALI “IN CAPITE” Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che nessun testimone, di qualsiasi stato, grado, condizione sia, venga esaminato, su qualsiasi delitto e causa civile, se non sia in presenza (di uno) degli otto Officiali “in capite”, o del Camerario del Comune, e che, diversamente, la sua testimonianza non valga. Ed il medesimo diciamo nei riguardi delle risposte da fare sui delitti od eccessi. Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che qualunque mallevadore nelle cause criminali o nei delitti, in qualunque tempo ed ogni volta che avrà rappresentato effettivamente il debitore principale, per il quale avrà dato mallevaria nella Curia o nel Palazzo della predetta città, in presenza del Podestà, del Giudice o del Rettore della stessa città, pronunciando queste parole davanti al detto signor Podestà, Giudice o Rettore:” Ecco, io rappresento davanti a voi il tale, per cui ho prestato garanzia, per tale causa”: allora che il detto mallevadore sia sciolto ed esentato dalla predetta mallevaria, e che non debba né possa essere turbato, molestato od inquietato per quella, purchè la causa sia stata cautelata da altri mallevadori o dal carcere, prima di detta rappresentanza. Aggiungendo che, se il predetto mallevadore, nelle predette cause, sospettasse di colui, per cui ha dato la mallevaria, che non potesse rappresentare il medesimo (per la qual cosa, si stia al giuramento dello stesso mallevadore), possa, di sua propia autorità, senza pena e danno, arrestare colui, per cui ha dato la mallevaria, e tenerlo prigioniero, e portare il medesimo in Curia, per rappresentare il medesimo davanti al predetto Podestà, Giudice o Rettore, e che gli Officiali di detta città, se saranno stati richiesti dal medesimo mallevadore, siano tenuti a prestare aiuto, consiglio e solidarietà al medesimo mallevadore; e che, fatta la detta rappresentanza, il medesimo mallevadore non sia molestato ulteriormente per la predetta mallevaria; nonostante che sia stato dichiarato o affermato e giurato di non contravvenire a questo statuto. E che, se i detti Officiali avranno contravvenuto alle predette norme od a qualcuna delle predette, siano in pena di 10 libbre. E che ciò che è risultato fatto in contravvenzione si ritenga come non fatto e non abbia nessun valore ed importanza. Aggiungendo che, poiché molti cittadini ed abitanti di Ferentino nostro Comune hanno ricevuto molti danni e pagamenti (?) ( persecuzioni(?) ), a causa delle malleverie, dai medesimi prestate ai forestieri nella Curia del nostro Comune, tranne le predette, non accetti né ammetta i medesimi come mallevadori, a pena di 10 libbre, da esigersi subito per il Comune; e che la malleveria prestata contro la presente norma sia nulla. LIX CHE IL MILITARE A CAVALLO DEBBA ESSERE PAGATO PER FARE LE SUE ESECUZIONI NELLA MISURA SOTTO INDICATA Similmente, stabiliamo (ed ordiniamo che queste cose abbiano a valere inviolabilmente ed in perpetuo per riformagione) che nessun cittadino, paesano, abitante o che abbia poderi o qualche bene stabile nella città, nel territorio o nel distretto della città di Ferentino, osi o presuma donare, vendere, alienare od in qualche modo dividere gli stessi poderi e beni a qualche signore, conte, barone o potente od a forestieri, né in Pag. 3 qualche modo nominare i sopracitati come loro eredi, a pena di 100 ducati d’oro, da corrispondere subito alla Camera del Comune, e la vendita, la donazione o l’alienazione, per legge, non abbia valore. E, ciò nonostante, proprio per questo, i beni donati, alienati o venduti siano devoluti alla Camera del Comune di Ferentino e confiscati, nonostante che lo statuto sopraddetto o quello riportato in seguito dicano il contrario. LX CHE IL MILITARE A CAVALLO DEBBA ESSERE PAGATO PER FARE LE SUE ESECUZIONI NELLA MISURA SOTTO INDICATA Similmente, stabiliamo ed ordiniamo che il soldato a cavallo della città di Ferentino debba essere pagato, per le sue esecuzioni e per l’espletamento delle altre sue mansioni, secondo il modo sotto riportato ( che l’esecuzione debba essere fatta dai suoi dipendenti, cioè da persone private (?) ).Prima di tutto, che, per l’esecuzione che deve essere fatta dallo stesso militare a cavallo, nella città o nel territorio di Ferentino, contro qualunque cittadino o forestiero, per ogni libbra, sino a cinque libbre incluse, ( debba avere) due quattrini; da quella somma in su, di qualunque somma di denaro si tratti, due denari per ciascuna libbra, in modo, tuttavia, da non superare la somma di 20 soldi. E questo vogliamo che abbia vigore nelle cause civili delle persone private. Ma che, nelle cause, sì civili che penali, che riguardano il Comune, non debba riscuotere niente, e che il predetto militare a cavallo sia tenuto a fare le esecuzioni affidategli entro il termine di tre giorni, da computare dal giorno in cui gli è stata affidata la commissione, a pena di 10 libbre e con l’interesse, ogni volta che avrà contravvenuto. E che, ciò nonostante, gli Officiali di Ferentino possano prendere provvedimenti contro la sua negligenza nel fare le esecuzioni. Similmente, dopo un primo od un secondo decreto, se sarà capitato di andare d’ufficio a dare od a consegnare un possedimento a qualche persona privata, dentro la città o nei suoi sobborghi, debba avere, ogni volta, quattro soldi; fuori città, però, sei soldi. Ma che, in altri luoghi non delimitati, debba avere secondo la tassazione degli Officiali, procedendo per analogia; e che siano tenuti ad osservare queste cose, con la predetta pena. …Continua al prossimo numero FERENTINO MARIANA Nel tardo pomeriggio di Sabato 25 Luglio, in zona Fresine a Ferentino, precisamente alla salita “Lucidi”, presso l’abitazione del nostro socio Mario Mariani e di Anna Maria Coppotelli, abbiamo assistito all’inaugurazione di una caratteristica “edicola Mariana”, come ce ne sono tante nel centro storico di Ferentino ed in tanti altri centri della nostra penisola. Il parroco della vicina chiesa della Madonna degli Angeli, don Fabio Fanisio, ha celebrato la Santa Messa e benedetto l’edicola della Madonna. Alla cerimonia hanno assistito, invitati dai coniugi, i loro familiari e parenti, tantissimi amici e conoscenti che al termine del rito religioso sono stati ospiti di Mario ed Anna Maria per trascorrere insieme una serata particolare. Fino agli anni ’50, lungo le strade, nei vicoli, negli incroci del centro storico di Ferentino queste “icone” o “immagini sacre”, durante il mese di Maggio, venivano adornate dai residenti della zona con i fiori e tutti i pomeriggi ci si radunava per recitare il Rosario e cantare le lodi alla Madonna. Sarebbe interessante poter rivivere questa tradizione popolare. Purtroppo la vita di oggi ha portato i cittadini ad interessarsi di cose più materiali e spesso effimere; si preferisce seguire la partite oppure gli sceneggiati (ora si chiamano “fiction”) in televisione, i “reality” sono passatempi più facili, meno impegnativi, non costano nulla, il cervello non deve faticare per capire ciò che succede, tanto non c’è niente da capire. Così facendo, però, il nostro cervello si sta “atrofizzando”, si appiattisce ed accetta passivamente ciò che dicono gli “altri” in televisione, si cerca esclusivamente il profitto facile, il vantaggio in qualsiasi situazione, senza alcuno scrupolo, con qualsiasi mezzo, si trasgrediscono le più banali norme del vivere civile, senza neanche più accorgersene; ci si allontana sempre più dai valori essenziali della vita e della società, dal rispetto reciproco, dalle proprie origini e tradizioni, dalla concordia, dalla genuina spontaneità, dall’educazione, dall’onestà. Prendendo spunto dall’inaugurazione dell’edicola Mariana presso l’abitazione di Mario Mariani ed Anna Maria Coppotelli abbiamo stilato un rapido elenco delle edicole presenti a Ferentino: in Via Consolare al n.352, presso Porta Montana c’è un’edicola in onore della “Madonna del Carmine”, un’altra al n.304 “Madonna di Lourdes”, una pres- so il civico 244, una al n.228 in un vicolo cieco, una sul muro adiacente il campanile di S.Ippolito in onore della “Madonna Immacolata”, una in onore della “Madonna orante” presso Palazzo Giorgi al n.104, una “Madonna” presso palazzo Gabrielli n.85, una dedicata a “Santa Maria della speranza” al n.78, presso Palazzo D’Ascani angolo Via Ponziana si trova una “ Madonna di S. Agostino”, c’è un’edicola presso Palazzo Lucaccini, un’altra in Via Garibaldi, una “Madonna” a Piazza della Catena, nel Criptoportico dell’Acropoli c’è la “Madonna con il Bambino”, in Via Castel S.Angelo c’è la ”Madonna del Buon Consiglio”, in Via don Morosini presso la fontana e un’altra presso il Mercato Romano c’è la “Madonna di Loreto”, in Via XX Settembre presso palazzo Genovesi c’è la “Madonna del Sacro Cuore”, in Via Antiche Terme, vicino al Teatro Romano se ne trova un’altra in onore della “Madonna del Buon Consiglio”, in Via Municipio c’è il “Sacro Cuore”, in Contrada Cercete presso Villa Sterbini c’è la “Madonna del Sacro Cuore”, in Via Cavour c’è un’edicola presso la Tabaccheria Sordi ed un’altra presso il civico n.58 , una in Via Antica Acropoli, una nel cortile di Palazzo dei Consoli, una in Via Castel Sant’Angelo, c’è un’edicola in Via Sabina ed un’altra dedicata alla “Madonna delle Rose” in Viale Marconi e in Via Casilina Nord, 49 edicola con Madonna, in Via Casilina Sud la Santissima Trinità, S.Ambrogio. Vogliamo rivolgere ai nostri lettori un invito affinché segnalino alla Pro Loco altre edicole presenti sul nostro territorio comunale non incluse nell’elenco. Grazie. Pag. 4 Seguito dal numero precedente… Cap. I° Paragrafo 12° Il Vescovo Nestore o Nestorio Il Vescovo Nestore o Nestorio, che le notizie dei manoscritti, ci indicano per il sesto vescovo di Ferentino, vuolsi abbia perdurato alla cattedra Vescovile anche sui primordi del terzo secolo, cioè, fino all’anno incirca 220 dell’era. I cenni cui poggiano le ricerche dei studiosi per la certezza ed esistenza di questo Pastore, tutti sono desunti dalla lapide marmorea con iscrizione, esistita sempre nella chiesa cattedrale, nel pavimento e prossima allo scalino della porticella laterale, dalla parte del Vescovato, oggi sterrata e conservata colle altre, nella prossima parete della cappella di S. Ambrogio. E sebbene di detta iscrizione si osservano soltanto poche e monche parole, perché avariata e frusta da più lati pure nei manoscritti antichi, si osserva costruita per intero, colle lettere mancanti interpuntate, così. NESTOR*EPISC*CHR*DIVIN*EVA NG*PRAEFFVLGENS* ISTESTILL Ossia= Questi è quel Vescovo Nestorio, molto risplendente del divino Evangelo di Cristo= come si osserva, il frammento visibile oggi dell’iscrizione, non è che una quarta parte dell’intero, e per quante ricerche si siano fatte dagli studiosi ed amatori, mai sono pergiunti a rintracciare i resti: come pur nulla si è mai potuto rintracciare, onde stabilire, il perché e con qual ragione, i detti antichi scrittori, designano questo Vescovo per il sesto della serie: soltanto così, in mancanza di meglio si è in dovere di accettare il lor parere, nel convincimento, che forse in allora, altre notizie a noi non pergiunte, stabilivano tal fatto. Cap I° Paragrafo 13° Il Vescovo Alessio Egualmente come l’antecessore si osservano le notizie di un tal Vescovo Alessio; al quale gli antichi manoscritti danno il posto, di settimo Vescovo di Ferentino, e vissuto al governo della chiesa di questa città fino all’anno 253 dell’era. Le indicazioni e fonti positive per l’esistenza del Vescovo Alessio, sono desunte pure da un’altra lapide, esistita sempre nel pavimento della cattedrale, visibile ancor oggi, ma sterrata e posta colle altre al muro della navata di S. Ambrogio, la cui iscrizione, posta da un lato così si legge ALEXIO BENEME RENTI Secondo il parere di Carlo Stefani, trova sanata e riportata la detta iscrizione nel seguente modo, coll’aggiunta delle mancanti lettere così punteggiate EP* ALEXIO ECC* BENEME FERENTI Che volgarizzata, detta iscrizione, potrebbe dire – al Vescovo Alessio, benemerito della chiesa Ferentinate – come si osserva, alla parola, benemerito abbreviato, nel luogo del quarto, vi si scorge il geroglifico del cuore, ciò spiegherebbe, siccome in altre antiche iscrizioni, il maggiore impulso dato al significato della parola stessa. Così, sempre secondo il parere di Carlo Stefani, dice, essere stato questo Vescovo molto affezionato alla chiesa e ai cittadini. Del resto, nulla trovo tra le memorie del d.° scrittore, per affermarlo con lui, il settimo Vescovo della serie, stato al governo della chiesa di Ferentino dell’anno 220 all’anno 253 dell’era. Egli soltanto accenna, che d.° lapide marmorea rinvenuta in altro sito, ebbe trasloco nella chiesa cattedrale, nel sesto secolo ed ingiunge, di aver contezza (forse da altra fonte a lui nota in quel tempo) che il Vescovo Alessio sia stato il successore di Nestorio, ed il settimo alla reggenza del Vescovato di Ferentino. Osservo, che al tempo di “…Proseguiamo il lavoro” “Storia di Ferentino” questo Vescovo Alessio, e durante l’impero di Alessandro, sebbene in sul principio il d.° sovrano fossesi rivelato indulgente, tanto che in Roma e nelle S. CECILIA Provincie la fede ed il culto cristiano ebbe a fare dei notevoli progressi, pure in sul finire dell’impero, e precisamente reggente la cattedra di S. Pietro il Pontefice S. Urbano, la chiesa ebbe degli altri e non pochi martiri, ma più che ogni altro, in causa di astio personale, ed affettata severità dei giureconsulti e governanti. Fu allora, che il prefetto Almacchio di Roma, fece rinvigorire la persecuzione, sotto il Papa S. Urbano, e fu allora, che d.° Pontefice dopo aver battezzata l’eroina S. Cecilia coi suoi nobili congiunti, ebbe a soffrir martirio e morte con loro tutti. Si ha contessa, che in tale strepitosa circostanza di trionfo della chiesa cristiana, il Vescovo Alessio, reggente la chiesa Ferentinate, affezionato ai doveri del suo ministero, non mancò di edificare l’oratorio per il culto della martire S. Cecilia. I ruderi di questo primitivo tempio, ancor oggi, si osservano alle falde del monte Ernicino, in dove la località designata, vien distinta, coll’omonima contrada di S. Cecilia, ed è limitrofe, al sito precisato, in cui si ammiravano i resti dell’antichissimo oratorio. Come pur anche sotto il detto Vescovo Alessio, avvenne il martirio della nobile Palermitana e Catanese S. Agata, per ardire del prefetto di Sicilia Giunziano, in tale nuova occasione, il Vescovo Alessio fu sollecito in edificare a Ferentino, l’oratorio, per il culto di detta santa martire; ed a meglio corrispondere allo scopo, approfittò del primo abbandonato oratorio, posto al bivio di Belvedere,e ridotto soltanto ad uso di cimitero cristiano, per quivi riedificare un tempietto sacro, al culto e venerazione della detta martire S. Agata. Anzi, il detto tempietto in seguito e col tempo, venne dichiarata parrocchia suburbana, e sebbene in epoche posteriori venisse più volte distrutta e riedificata, pure resta notevole, che sempre mantenne il titolo e il culto della martire S.Agata. Cap I° Paragrafo 14° Adolfo Vescovo Il Vescovo per nome Adolfo, è l’ottavo sella serie dei Pastori Ferentinati, lo si rivela, da alcune memorie e manoscritti del mio genitore Filippo Bono, il quale asserisce pure, constare da una lapide marmorea con iscrizione da lui rinvenuta nella demolita e profanata chiesa di S. Ippolito, ora casa Bono. Per certo un frammento marmoreo con iscrizione frusta da tutti i lati; io, ho rinvenuto conservato con altri ruderi di basi e lastre di pietre; ma lo stato deplorevole in cui trovasi la detta iscrizione, appenaci da campo a leggere poche let- di Giacomo Bono tere in tre linee così concepite e nel disegno seguente ADO BEN FE Però secondo il sistema tenuto, dagli antichi scrittori nei noti manoscritti, osservo, che pure il mio genitore, ebbe a lasciarci la detta iscrizione sanata, colle lettere mancanti punteggiate così ADOAPHUS* EP BENEMER* ECC FERENT* e siccome il Vescovo Adolfo, si trova nominato, anche nell’anonimo manoscritto antico, senza indicazioni di ragioni e provenienza per l’esistenza di esso, così dalla tanta certezza cui era noto in allora, arguisco, che nella antica chiesa di S. Ippolito prima che crollasse, o da questa iscrizione, o da altra memoria apparisse chiara la notizia del D.° Pastore Adolfo, per la sede Ferentinate. Un tale supposto, viene maggiormente avvalorato dalla facilità e franchezza del cenno di Filippo Bono, il quale, oltre all’indicazione riportata, dice pure, che il Vescovo Adolfo visse fino all’anno 289 di Cristo, e fu antecessore del Vescovo Concordio, conosciuto per il primo Vescovo di Ferentino, sottoscrittore di Concili Romani. Ingiunge anche, al riguardo del Vescovo Concordio sottoscrittore di Cocili, esser vero e giusto tal fatto, ma non intero documento, adottato da alcuni scrittori, intenti a compilare la vera serie dei Vescovi di Ferentino. Si rinviene pure, che sotto il d.° Vescovo Adolfo, e circa l’anno 260 dell’era, durante l’ottava persecuzione contro i cristiani, nell’impero di Valeriano, venne adottato e propagato nella chiesa di Ferentino il culto per la venerazione del martire S. Ippolito, il Vescovo Adolfo, ebbe cura, di stabilire nella suburbana cappella di S. Apollinare già innanzi vista, ivi riunito, il titolo di culto per il d.° Santo martire Ippolito. Da tale notizia, gli antichi scrittori rivelano doversi al III secolo l’erezione del crollato tempio di S. Ippolito, ora casa Bono, visibile tuttora nei sotterranei, intero nel suo piantato, con due navate e pilastri sorreggenti gli archi di grossi travertini , perché così ricostrutto in epoca posteriore, allorquando i cristiani ebbero il permesso di riedificare chiese entro la città. Anche sotto il d.° Vescovo Adolfo, fu edificato l’oratorio per il culto al martire S. Lorenzo, in occasione del suo martirio avvenuto in quell’epoca nella settima persecuzione contro i cristiani. Questo oratorio noto oggi per l’omonima contrata di S. Lorenzo, sebbene in epoche posteriori riedificato ed ingrandito, in maniera da perdere la sua primitiva figura, pure si è conservato intero fino a pochi anni indietro; ma disgraziatamente ora si trova in completo deperimento per esserci crollata la tettoia. Minacciante di già rovina, venne profanato e passato di proprietà privata fino all’anno 1841; e fu in d.° anno, che nel …; vi si rinvennero i due monumenti sacri, innanzi visti, del garofilaceo e battisterio dovuti all’Apostolo S. Pietro, ambedue trasportati per la conservazione nei sotterranei del palazzo Vescovile. Cap. I° Paragrafo 15° Martirio dei concittadini patrizi San Risio Varo Preside e Santa Lucia Campana degli Aterii, con i ministri Severino Antolino, Diodoro, Dione, in uno ai militi Apollonio, Apanio, Papanio, Cozio, Oronio, Dafino, Latiro e Vittore, con altri nove compagni d’ar- me. Il Vescovo Adolfo innanzi visto e riportato al Paragrafo decimo, era pur’anche in vita nella nona persecuzione dei cristiani accesa sotto l’impero di Aureliano e cessata circa l’anno 275; come pure era in vita nella decima persecuzione incrudita nell’anno 285 e tenuta a più riprese dai ministri dell’impero al governo degli sovrani Tacito, Caro e Carino fino all’anno 293, in cui salito al trono di Roma Diocleziano e Massimiano, venne da questi due mostri rincrudita praticata eccessivamente. Ed il buon Vescovo Adolfo era pure in vita allorchè in sullo scorcio dell’anno 300 avvenne la cattura della vergine Lucia, detta di Nazione campana, perché di Ferentino di Campagna, e figlia di Lucio e Flaminia della patrizia famiglia degli Aterii, stanziata in allora da secoli in questa città: catturato insieme all’emerito e facoltoso concittadino Risio Varo di famiglia consolare, stato già Prefetto nelle Gallie, ed in quel mentre Vice Preside, ossia Vicario della Campagna, e catturato insieme ai ministri Antolino, Severino, Diodoro, Dione, non che ai suoi militi Apollonio, Apanio, Papiano, Cozio, Oronio, Dafinio, Satiro, Vittore, con altri nove compagni d’arme. Ma soltanto il predetto buon Vescovo Adolfo, perché uscito di vita in sul finire dell’anno 300, non fu presente al martirio e morte di tutti questi mentorati campioni della fede di Cristo, essendochè il decreto Proconsolare di condanna ebbe a prolungarsi fino al 6 Luglio dell’anno 303, ed eseguito in parte lo stesso giorno, ed in parte col finir del mese, in cui teneva la reggenza della sede Vescovile di Ferentino il suo successore Concordio. I citati scrittori di memorie patrie in manoscritti, tutti accennano sorvolando, ossia per sommi capi al fatto e martirio di detta Santa Lucia campana, attenendosi tutti sulla generalità di notizie e quasi dubbiosi, perché nella chiesa Ferentinate, nessun culto rinvengono praticato in onore di detta Santa martire; però non uno di essi scrittori, cessa di riportate e citare il martirio di Santa Lucia di nazione campana, la conversione del Preside Risio Varo e i suoi ministri in uno a 17 militi compagni: ripetendo più volte, esser detta Santa Lucia Ferentinate, diversa da Santa Lucia Siracusana martirizzata poscia e sotto lo stesso imperatore Diocleziano. Così tanto per intendimento di competenti studiosi, come per debito di storia, osserviamo, di non doversi dubbitare al riguardo del martirio avvenuto in Ferentino della concittadina Lucia Ateri, come pure non v’ha dubbio della conversione del Preside Risio Varo, suoi quattro ministri e 17 militi compagni, pur martirizzati e morti in questa nostra città: dappoichè chiaro un tal strepitoso, emerge dall’autorità del Baronio, che nel Martirologio Romano, sotto il giorno 6 Luglio, riporta = il martirio di una Santa Lucia di nazione Campana, la quale fatta catturare da Risio Varo Vicario, ed aspramente tormentata, in fine la detta Santa, convertì alla fede lo stesso Vicario, insieme con Antolino, Severino, Diodoro, Dione ed altri 17 compagni, i quali furono tutti martirizzati = Indi, lo stesso Card. Baronio all’annotazione dei detti annali Ecclesiastici ci soggiunge = che più diffusamente si descrivono gli atti di tali santi martiri nel menologio Greco = Per certo l’autorità del Baronio, non è poca cosa onde stabilire la veridicità del fatto, specialmente poi nell’osservarsi citati i nomi dei martiri coll’indicazione precisa di una Santa Lucia di nazione campana, nello stesso martirologio romano: ma oltre a tanto, altre notizie circostanze e speciali monumenti corredano la verità nell’asserto, che tutto andremo a svolgere gradualmente in seguito. Intanto a togliere ogni e qualunque dubbio potesse nascere al lettore, di potersi trattare della santa Lucia Siracusana pur martirizzata sotto lo stesso Imp. Diocleziano, troviamo espediente riportare il testo greco, detratto dall’originale Menologio manoscritto, rinvenuto già nell’antico monastero di Grotta Ferrata, e come è noto fatto scrivere dall’imperatore Basilio giuniore, detto il Porfiragenito, e tradotto da Pietro Arcadio, siccome si osserva nella biblioteca Vaticana. Detto manoscritto originale rinvenuto dal Cardinale Albani nell’anno 1661 , e composto di soli mesi sei, cioè, dal marzo all’agosto, giunse fortunosamente e far compimento agli altri sei mesi, esistenti e noti così interrotti per lo innanzi Versione del detto Cardinale Albani ET CERTAMEN SANCTAE MARTIRIS LUCIAE ET SOCIORUM. Ghristi inartur Lucia virgo, ali a Lucia virgine Sicula, fuit ex regione Campaniae. Comprendegenia autem ad huyiy vegionij praefecto, suppliciis afficitur.Cum vero miracula patraffet, cum ad Christi fidem convertit. Qiamobrem non solùm ab ipso absoluta fuit, sed etiam domum servayque accipieuy, in quite degit, puo ipso Deum avary.Exactis autem viginti aunis, cùm ambo martyriùm pro Christo subire cuperent, vebuy omnibuy devetictis, domesticos famuly affumentes, ad praefectum regioni acceffeiponte traventy. Cumque runt, interrogati, Christum profiterentur, divergis tormentis excvuciati funt. In Christi autem fide diulius permanentes, sententiam capilis acceperunt. Decollati itaque unà cum veliquis focus, vitam hunc in modum finierunt, ceram in Christo adepti. Ma v’ha dippiù, poichè innanzi al citato testo e precisamente tra gli anni 1601 e 1602, troviamo l’interpretazione menologio greco fatta dal dottissimo Cardinale Guglielmo Sirleti, illustrato da Enrico Canipio, in dove vi furono trascritti i nomi dei precitati martiri compagni, ed eccone il testo. " Menelogium graecorum ex Bibliotheca Et Interpretr. Culielum Sirleti Cardinalis Nueprimum e manuferipto in lucem editum Et notis illustratum Ab Enrico Canisio Novimago Duriscovesulto " Tom. T. Tipogr. Ederiana an.16011602 Eodem Die atterius fanctae martiris Luciae. Haec sancta Lucia non est eadem quae ex Sicilia fuit, sed in campana regione orta, deteuta est a Rixio Vicario, cum cogeretur Holis immolare, idgriae constanter recusaret, sanguinem pro Christi nomine effudit, cum quae illa Rixius Vicarius, ejus opera conversus ad Christi fidum, Autoriurus, fererius, tiodorus, Dion, Apellouius, Papiauus, Cotsus, Overus, Dapimus, Satyrus, Victor et alij novem. " Il Martirologio Romano autorizzato dai Pontefici Urbano VIII, Clemente X, e BenedettoXIV, e desunto dall’antichissimo Martirologio del Monaco Uivardo del secolo IX, e da quello di Aidone del 1666, esistenti nella bibl.Vaticana. Aridic nouas fulii et=Eodem die Sanctae Luciae martyris, quae natione Campana, a Rixio varo vicario tenta, et’ acriter cruciata, eumdem convertit ad Christum :quibus adjuucti sunt Antoninus,severius,Diodorus,Giove et alii decem et septem,qui in passione collegae, et in corona fuare confortes. Il tillemont al vol.V art.II=De :martires qui pouvent adoiv soffert an commencencencent de Diocletian. Pag. 5 Ou erit fù il auffitest Rictium Varus senprefet su pretoire, si celebre suus nos martyreloges sous le nom de Rictiavare, pour faire mouris vestes de la musure legiouse vefaudus eu diveus andreits des gaules : et on marque que la primiere execution de cet officies, fuit de faive novev a Chritieus pouv la confession du nom de I. G.Id. a pag.4........ De s. Firum eusque d’ amieus et........soffert sous varus.........d.crepiu et d.crepiniam et....................et eu la preisence nusme d’Hercule. On fuit la feste de saint mort en musme cinefunt avant l’an.288.......Suliem fuit avair suicedè a varus et..... Il detto autore francese, e specialmente nell’edizione conservata alla bibl. Vallicelliana, ci fa nota l’epoca in cui Risio Varo era a governare nella veste di prefetto la Gallia, e ci afferma il di lui successore Giuliano circa l’anno 288 dell’Era. Ma ai tanti documenti stringenti riportati, val bene aggiungere le non poche S. LUCIA notizie storiche rintracciate nella nostra città, che sensaltro affermano la veridicità assoluta del fatto: che seppur svanito soltanto in causa del tempo a dare, e dei torbidi dell’età di mezzo, ancor si conservano memorie stringenti e di fede al riguardo.circa la famiglia della nobilissima vergine e maritire Lucia degli Ateri, figlia di Lucio Aterio e Filumina Celso, fortunatamente ancor oggi si legge un’epigrafe su lastra marmorea, sebbene deturpata e posta a far da pietra di sepolcro in una tomba nella chiesa cattedrale, lungo la navata laterale del SS.mo Sacramento dai competenti in etnografia si è giudicato dovuto ai lavori del secolo III: e dall’epigrafe fustra in più lati delle linee, si ravvisa trattarsi di un epitaffio inciso per deposito o cripta, che secondo il costume dell’epoca, le patrizie famiglie ferentinati, solevano nel loro privilegio erigere anche se viventi nel tempio, od in altri distinti edifici. Interpretata dagli studiosi si è potuto rilevare, che un distinto personaggio o degli Aterei o dei Celsi, erigeva monumento a Lucio Aterio figlio di Lucio, a Lucio Celso figlio di Celso, a Lucia Ateria figlia di Lucio, ed a Lucia Filumina. Eccone il fax imile ……… Ma comunque essa sia, e qualunque altro significato voglia darcisi, noi sia paghi di ritrovarci mentovata la Lucia degli Aterii, nome, ripetuto in manoscritti antichi di Carlo Stefani, di Cialino, e di Simbolotti, i quali accennano alla detta martire santa Lucia Campana della patrizia famiglia degli Aterii Ferentinate. Oltre a ciò, si osserva pure, che la tradizione è coofedele del tempo, incorrotta pergiunse fino a noi, colla omonima contrada di Santa Lucia; e per essere stata condotta a morire in un suo poderetto presso le falde di Monte Ernicino, ivi, ancor oggi in prova di tanto, si osserva esistere a piè di esso e nella stessa omonima contrada, i ruderi dell’antichissimo oratorio, forse eretto in allora fedeli, all’eroina martire Lucia. E si è constatato, che i pochi ruderi del diruto edificio, e pur il materiale in costruzione, e per la forma adottata, siferisce al lavoro del IV secolo Cristiano. Allora vi ha pur chi riferisce, che il tempio di Santa Lucia edificato in città dopo la pace di Costantino, e sorto com’oggidì si vede, sopra i ruderi delle vaste terme di Flavia Domitilla, fin dal suo nascere portasse il titolo per il culto di Santa Lucia Campana; e che consecutivamente obbliatosi per le pressioni ed intrighi del medioevo, venne colle posteriori ripristinazioni di cose maggiormente confuso, perché riaperto il d.° tempio bensì al culto di Santa Lucia, ma alla più recente di tal nome, qual èra la martire siracusana. E tali apprezzamenti, restano di una verità inconcussa, rispetto alle prove di altri tanti monumenti, che ci indicano ancor oggi nominativamente la presistenza di tali martiri in Ferentino. Di fatti uno di essi, ministro Arrisio Varo e per nome Antolino, trova riscontro coll’omonima contrada limitrofe al territorio anagnino, ed in essa, presso il ripiano del colle, si scorgono ancora i ruderi di un’antica chiesuola, nota per il culto tanto del detto martire Antolino, che diè nome alla contrada, quanto dell’altro ministro il martire Severino. Ma a maggior conforto di tanto sta il calendario della chiesa anagnina in cui vengono commemorati in esso, da tempo immemorabile i santi martiri Antolino, Severino e Diodoro. Per il preside martire San Risio Varo poi, la conferma più inelluttabile sorge dai vasti possedimenti ritenuti in allora da si facoltoso casato consolare, tanto, che la tradizione perdura in essi appellando fin oggi, forse ove era la residenza e doviziosa villa col nome di “ Colle Risio” quella prominenza di terreno o contrada a tutti ben nota esistere poco lungi ed all’esterno di Porta Montana: comanchè monte Varano, corrotto in (Barano), Varello ossia piccolo Varo, corrotto in (Varvarello); ponte Sir Risio, corrotto in (Sirino). Ma più di questo sta a farne fede indubbia di cotanto illustre casato concittadino l’epigrafe ben conservata in lastra marmorea, testè tolta dal tempio del Duomo in causa della sua ripristinazione e conservata con altre in dove si legge, votata in memoria a Caio Julio Serviano Triunviro ed Attito Vibio Varo Console, agl’ idi di Luglio. La tecnica configurazione di questo marmo ed il graffito delle lettere incise, l’affermano dovuto al I secolo dell’Era. Si noti pertanto che di tutti i suddetti martiri dei quali si ha nome nel menologio greco, e negli antichi mentovati martirologi, toltone Lucia, Risio Varo ed il numero dei nove di cui non si ha nome, restano soltanto conosciuti Antolino, Severino, Diodoro, Dione, Apollonio, Apanio, Papiano, Cozio, Oronio, Dafimo, Satiro, Vittore, che formano il numero di dodici militi: e questi dodici compagni d’arme, se sfuggiti alla memoria per l’età grave e per la scomparsa dei templi diroccatti dai barbari e per la distruzione di documenti per i ripetuti incendi di archivi in Ferentino, pertuttavia per tradizionale voce del popolo, si ha la certezza dell’esistenza di un’equal numero di dodici compagni militi martiri, dei quali, Al concorso mondiale di Kerkrade, Olanda nella confusione delle vicissitudini di torbidi della chiesa, sfuggiti alla memoria dei posteri, e rimastane di essi come un barlume per tradizione soltanto, noti al volgo: che non sapendosi poscia spiegare la loro certa provenienza ,e sapendoli militi, senzaltro, attendere ed investigare, gli ha creduti derivare ed unire al milite centurione S. Ambrogio fin dal secolo IX, ossia col discoprimento del sacro corpo di questi . Ed anzi, come abbiamo visto e detto di tanto equivoco al Capitolo ….. di questa storia quel piccolo barlume di memoria tradizionale nutrita dal volgo per lo innanzi e fino al quel secolo IX, circa il martirio di Risio Varo, Lucia degli Aterii e compagni militi, disparve in un attimo in quel mentre alla mente del volgo, perché creduta ben di dover con giustezza deporre onninamente al martire teste dissepolto, qualera il centurione milite S. Ambrogio. In tale equivoco incorsero pure quegli scrittori come il De Laflamma, il Moriggia ed altri tanti intenti a narrare la vita, o a far cenno del D.° Santo Protettore, al quale giustamente e meritamente si deve la gloria ambita di martire del I secolo cristiano, e non del III o IV secolo; al cui posto è pur ben giusto che subentrino per il culto, alla chiesa ed al popolo ferentinate, tutti questi altri descritti e svelati santi martiri. Dopo tale esposizione di fatti a corredo della storia, teniamo opportuno riportare la leggenda della vita, martirio e morte della Santa Lucia degli Aterii, in una al preside Risio Vario e compagni militi, la qual leggenda, tutta si riscontra conforme le notizie e documenti storici riportati. Segue al prossimo numero.... L’ORCHESTRA DI FIATI “CITTA’ DI FERENTINO” Si è conclusa Domenica 2 Agosto la sedicesima edizione del concorso mondiale (WMC) di Kerkrade (Olanda). Grande soddisfazione per i colori italiani e ferentinati in particolar modo. L’Orchestra di Fiati “Città di Ferentino”, diretta dal M° Alessandro Celardi, si è infatti classificata al secondo posto assoluto, in terza divisione, con il punteggio di 91,27 che gli consente di entrare così nella fascia di primo premio ed accedere di diritto alla seconda divisione della prossima edizione del 2013. La formazione ferentinate è la prima in ciociaria e nel Lazio ad aver partecipato alla competizione più importante al mondo per questa tipologia di formazione, il risultato ottenuto è il migliore tra le bande italiane presenti quest’anno insieme all’Orchestra di Fiati “Liceo A. Rosmini” di Rovereto (TN) seconda in seconda divisione. L’esibizione in concorso di sabato 1 agosto ha visto l’Orchestra di Fiati “Città di Ferentino” scavalcare ai punti formazioni storiche provenienti dal Belgio e dalla Spagna nonché da Portogallo, Inghilterra, Cina, Francia ed Italia. Si è aggiudicato il secondo posto Il lavoro di mesi e mesi, l’impegno organizzativo e le sempre presenti difficoltà economiche, hanno dato vita al successo storico di tutto l’ambiente bandistico della Provincia di Frosinone “Il WMC è il puto di arrivo di ogni formazione di questo tipo, il confronto con le realtà più importanti del mondo da luogo ad una crescita del proprio gruppo e soprattutto ad un lavoro che proiet- durante le innumerevoli ore di studio, significa aver intrapreso un cammino internazionale al pari di nazioni che investono sicuramente molto di più in queste realtà. Siamo riusciti a tenere e coronato un lavoro che la realtà ferentinate porta avanti ormai dal 2003 con il primo successo al “Flicorno D’Oro” di Riva del Garda. ta questo ambiente verso un risultato musicale importante. Aver ottenuto il secondo premio con un punteggio così alto significa aver seminato bene dietro formazioni che godono ormai di una importante reputazione, il giudizio della giuria ha evidenziato la qualità dei nostri musicisti e soprattutto la compat- tezza di un gruppo che ormai da anni riscuote costantemente giudizi favorevoli in questo ambiente. Questo il commento del direttore Alessandro Celardi: “La mia prima partecipazione come direttore ad un concorso non poteva che essere in quello più importante, il WMC è il sogno di tutti ma costa sacrificio arrivare li e far bene. Il gruppo che ho avuto l’onore di dirigere mi ha permesso di lavorare e raggiungere questo risultato grazie anche alla grandissima qualità musicale di ogni singolo musicista. Il mio grazie più sentito va al presidente Stefania Polo, anima ed organizzatrice della nostra trasferta, a tutti i ragazzi che hanno creduto in questo progetto e che in esso hanno investito sacrifici.” Il risultato ottenuto proietta sicuramente l’Orchestra di Fiati “Città di Ferentino” tra le formazioni più attive e riconosciute in ambito nazionale e non solo. L’amministrazione comunale dimostri più interesse nel sostenere economicamente il preziosissimo lavoro che questi giovani musicisti, stanno portando avanti e sempre più in alto il nome della nostra Ferentino. Pag. 6 EDDI LA MARRA Il nostro giovane socio Si è classificato terzo a Brno Eddi, nato a Ferentino nel 1989, è alla sua quarta stagione nell’Europeo Superstock. Giovane ventenne, con enormi sacrifici e con un lavoro durissimo, è impegnato a raggiungere e coronare il sogno di appassionato delle due ruote, la moto GP. Questa sua intensa passione l’ha ereditata dal padre Luigi, iniziando a gareggiare con le minimoto, ottenendo soddisfazioni e vincendo alcuni campionati regionali, per poi passare nel 2004 alle competizioni su strada correndo con la 125 nello sport production centrando il primo posto nel campionato italiano under 18 e il secondo posto assoluto nella coppa Italia. Nel 2006 ha esordito nella “600” Superstock, ottenendo due importanti quarti posti, poi due incidenti, il primo al polso e il secondo alle costole costringendolo ad un lungo stop dalle corse. Nel campionato in corso, ha ottenuto un quinto posto ad Assen e poi a Monza, una quarta posizione a Misano, poi due cadute a Valencia e a Donington, mentre Domenica 26 Luglio a Brno è salito per la prima volta sul podio conquistando il terzo posto.Auguriamo al nostro iscritto Eddi i migliori piazzamenti per il proseguimento della stagione e il raggiungimento del suo obbiettivo, fare il “salto” di qualità con la partecipazione al campionato mondiale. Auguri LA REGIONE LAZIO CONCEDE CONTRIBUTI PER LO SVILUPPO DELLA CULTURA DELLA PACE E DEL DISARMO. Approfittiamone! Una buona notizia per chi intende impegnarsi nella diffusione della cultura della pace e della nonviolenza! Con la legge n. 25 del 24 Dicembre 2008, la Regione Lazio concede contributi - come previsto all’art. 3 - ad associazioni, fondazioni ed enti pubblici per realizzare attività ed iniziative a carattere continuativo sui temi della pace, del disarmo, dei diritti fondamentali della persona e dei popoli, della non violenza e della violenza sulle donne; per realizzare attività di ricerca sui seguenti temi: pace, disarmo, non violenza, diritti fondamentali degli uomini e dei popoli, esperienze storiche e prospettive della pratica della non violenza; produrre programmi ed interventi didattici e pedagogici sulla pace e la non violenza; realizzare corsi di informazione e formazione sulle politiche ed i progetti di pace e disarmo rivolti, in particolare, a operatori sociali e culturali, studenti, ricercatori, lavoratrici e lavoratori; istituire premi per tesi di laurea o di specializzazione e borse di studio presso le università presenti sul territorio, sui temi della pace, del disarmo, della non violenza e dei diritti umani; realizzare corsi di formazione per coloro che intendono partecipare a missioni internazionali di pace in quanto operatori del servizio civile; realizzare programmi scolastici per scambi internazionali, sui temi della pace e del disarmo, per soggiorni di singoli studenti o di classi di scuole medie superiori con studenti e classi di scuole di altri paesi, in particolare di quelli aderenti all’Unione europea o dell’area del Mediterraneo; elaborare progetti di studio e di fattibilità volti a realizzare la conversione integrale o parziale delle attività delle imprese operanti nella produzione di materiale bellico, verso attività di produzione di beni e di prestazioni di servizi di uso civile e socialmente utili e a favorire processi di riutilizzo ad uso civile del territorio in caso di dismissione di servitù militari. La legge, infine, favorisce l’istituzione di “Case della pace” da parte degli enti locali ubicati nel territotio regionale con contributi destinati a spese d’investimento per l’avvio delle attività o l’attributo in comodato d’uso d’immobili del prorpio patrimonio. Quest’ultimo punto, in particolare, dovrebbe interessare il nostro Comune che ha messo nel suo programma l’impegno prioritario per la diffusione della cultura della pace, dichiarando “Ferentino Città di Pace”, e della mediazione dei conflitti nella nostra comunità (scuola, famiglia, quartiere). Non solo il Comune, ma anche le associazioni possono utilizzare le opportunità che la legge ci offre con l’obiettivo di contributire a migliorare il mondo, a combattere le ingiustizie sociali, a stabilire nuove e costruttive relazionali interpersonali. Luigi Tribioli Sociologo TROFEO DI RUZZOLONE Domenica 19 Luglio 2009, di buon mattino, sul tradizionale e consolidato percorso di circa mille metri, nella zona rurale “Le Mandre”, nel territorio di Ferentino, si è svolta la 28^ edizione della gara a coppie del “Ruzzolone”. A questo antico e tradizionale sport vi hanno preso parte 15 coppie di giocatori provenienti dai gruppi sportivi di Viterbo 4 coppie, di Roma 1 coppia, e le restanti 10 del G.S. Lancio del Ruzzolone di Ferentino, presieduto dal nostro iscritto Filippo Cellitti. La gara si è conclusa intorno alle ore 13,00 con la seguente classifica: 1^ coppia classificata formata da Gerardo Paolucci ed Enzo Castellani del G.S.Viterbo, Medaglie d’Oro -2^ classificata formata da Paolo Polletta ed Andrea Scarselletta del G.S.Ferentino, Medaglie d’Oro – 3^ class. Alberto Cellitti e Daniele Moriconi del G.S.Ferentino, Medaglie d’Argento, - 4^ class. la coppia formata da Roberto Cellitti e Francesco Cantagallo, G.S.Ferentino, Medaglie di Bronzo. Al termine della tiratissima e conbattuta gara, conclusasi all’ultimo tiro, tutti si sono ritrovati a tavola, presso il casolare del dirigente della Pro Loco Vittorio Celani, per gustare il tradizionale ed abbondante pranzo cucinato da alcune donne mogli di giocatori. Al termine del pasto, il Presidente della Pro Loco Luigi Sonni, prima di passare alla premiazione delle quattro coppie finaliste, ha voluto ringraziare tutti i partecipanti e le signore addette alla cucina; ma, un particolare ringraziamento lo ha rivolto ad un giocatore del G.S. Ferentino, al simpatico “nonnetto” di 89 anni, Giuseppe Cassetta, che con la partecipazione alla gara odierna, ha messo fine alla sua lunga carriera di “lanciatore del ruzzolone”, costellata da tante vittorie. Nel suo lungo elenco di trionfi ci sono anche quattro Trofei Pro Loco Ferentino, vinti negli anni: 1986 il 5° trofeo, nel 1991 il 10°, nel 1999 e nel 2000, il 18° e 19° trofeo del “Ruzzolone”. Al “senior” Peppe, per il suo attaccamento ai colori di Ferentino, gli è stata consegnata una artistica targa ricordo. ALBO D’ORO 1982 - Armando Padovano e Remo Picchi 2000 - Giuseppe Cassetta e Remo Picchi 1985 - Filippo Cellitti e Armando Zeppa 2002 - Torello Bastianini e Decio Biondini 2004 - Torello Bastianini e Decio Biondini 1983 - Armando Padovano e Remo Picchi 1984 - Remo Picchi e Angelo Pro 1986 - Giuseppe Cassetta e Armando Zeppa 1987 - Luigi D’Ascenzi e Enrico Zeppa 1988 - Ambrogio Cellitti e Gino Zaccari 1989 - Armando Padovano e Remo Picchi 1990 - Remo Picchi e Vittorio Polletta 1991 - Giuseppe Cassetta e Armando Zeppa 1992 - Armando Padovano e Remo Picchi 1993 - Vincenzo Dell’Omo e Remo Picchi 1994 - Amedeo Cellitti e Luigi Savelloni 1995 - Amedeo Cellitti e Roberto Cellitti 1996 - Filippo Cellitti e Giuseppe Demola 2001 - Marcello Bellachioma e Diego Biondini (G.S.Viterbo) (G.S.Orvieto) 2003 - Enzo Carboni e Remo Picchi (G.S.Orvieto) 2005 - Torello Bastianini e (G.S.Orvieto) Decio 2006 - Filippo Cellitti e Roberto Cellitti 2007 - Marcello Bellachioma ed Evaldo Buscella (G.S. Viterbo) 2008 - Tonino Massari e Vittorio Polletta 1997 - Luigi Canini e Luigi Savelloni 2009 - Enzo 1999 - Giuseppe Cassetta e Remo Picchi Tutte le altre coppie sono del G.S.Ferentino 1998 - Gianfranco Marchetti e Antero Moroni (G.S.Castelvecchio) Biondini Castellani (G.S.Viterbo) e Gerardo Paolocci "ANTONIO CUOZZO ELETTO SEGRETARIO PROVINCIALE UGL SANITÀ DI ROMA" (OMNIROMA) Roma, 23 giu - "Antonio Cuozzo, Educatore Professionale, è stato eletto segretario *Ugl* Sanità di Roma e Provincia al 3° congresso provinciale *Ugl* Sanità". Un "ciociaro" alla guida della Federazione romana della Sanità, della sigla sindcale UGL, guidata da Renata Polverini. Lo comunica il direttivo provinciale *Ugl* Sanità Roma e Provincia. "Arrivato alla *Ugl* Sanità verso la metà dell' anno 2006 - prosegue la nota - nel giro di pochi mesi si è ritrovato a gestire la zona Est di Roma per essere nominato nel 2007 coordinatore della sanità privata. Attendono a questa federazione mesi di impegno e coinvolgimento 'convinto' per affrontare i numerosi tagli effettuati dalla Regione Lazio alla Sanità Privata e non ultimo il Decreto n.41 del 18 Giugno 2009 del commissario ad Acta *Marrazzo* sulla riabilitazione, che già apre a nuove procedure di mobilità del personale (si veda Villa Fulvia, Gruppo Ini, etc..) che si aggiungono a quelle aperte nell'anno 2008, per non dimenticare il contratto della sanità privata scaduto ormai da ben 41 mesi e la questione del Recup a difesa dei circa 2000 lavoratori Capodarco: questi sono alcuni punti del programma di lavoro dei prossimi quattro anni che la nostra organizzazione dovrà affrontare con grande determinazione". "Ringraziamo - conclude il direttivo Provinciale - tutte le lavoratrici e i lavoratori della Sanità,che accordando loro fiducia ad Antonio Cuozzo lo hanno scelto come segretario provinciale *Ugl* Sanità di Roma e Provincia. Ci uniamo a tutti loro nell' augurargli buon lavoro". IL GIOVANISSIMO ANDY POLLETTA è campione del mondo di organetto Domenica 9 Agosto 2009, a Salisano in provincia di Rieti, si è svolto il 17° campionato del mondo di organetto (fisarmonica diatonica) , dove il nostro giovanissimo Andy Polletta, si è classificato al primo posto assoluto nella categoria C. Alla manifestazione hanno partecipato oltre cento organettisti arrivati da tutta Italia e dall’estero, al termine delle esibizioni, una qualificatissima giuria ha assegnato al vincitore ben 97 punti sui cento a disposizione, a questo punto c’è stata la grande gioia e soddisfazione non solo di Andy ma anche dei genitori Egidio e Isabella, che hanno voluto assistere da vicino e sostenerlo con calore in questa nuova vincente esperienza, dopo quella del 2007 quando conquistò il titolo di campione europeo ad Attimis in provincia di Udine. Nella stessa categoria C, un altro ferentinate si è piazzato al terzo posto, Diego Arduini. La nostra associazione si complimenta vivamente e ringrazie questi giovani ferentinati , Andy e Diego, che hanno portato in alto il nome della nostra città, Ferentino. Defunti Sabato 4 Luglio scorso, presso l’Ospedale di Frosinone è morto, all’età di 81 anni, Domenico (Memmo) FANISIO. Alla moglie Ines D’Ascenzi, ai figli Emma, Anna, Tiziana e Maurizio, ai generi e nuora, ai fratelli, Pietro nostro socio, Pasquale e Giovan Battista, alle cognate, ai nipoti e parenti giungano le condoglianze della nostra associazione. *** Il giorno 4 Luglio 2009, all’età di 90 anni, è deceduta Maria ZERA vedova Fiorini. Ai figli, Gianfranco e Alessandro nostri iscritti, Emilia e Leone, alle nuore, al genero, al fratello Domenico (Memmino) e alla sorella Anna, ai nipoti e parenti vanno le sentite condoglianze della Pro Loco e della Direzione di “Frintinu me….” *** La Pro Loco partecipa la scomparsa del fedele socio dal 1972 di Leonello MUSA, di 86 anni, avvenuta Sabato 8 Agosto 2009, dopo circa due mesi dalla perdita del fratello minore Ninetto. Alla moglie Rosa Villani, ai figli Sergio, Bianca Maria, Maria Teresa e Maria Assunta, alla nuora, ai generi, alle sorelle, Elia, Diomira residente all’Aquila, ad Alvisia residente negli USA, alla cognata e cognati, ai nipoti e parenti tutti giungano le sentite condoglianze della Pro Loco e della Direzione di “Frintinu me….” Nozze Sabato 4 Luglio 2009, presso la cattedrale San Lorenzo di Viterbo, Don Pino ha unito in matrimonio Federico VERGARI e Maria Vittoria FONTECCHIA. Testimoni delle nozze sono stati, Michela e Silvia per la sposa, Riccardo e Daniela per lo sposo. I genitori dello sposo sono Paola e Roberto Vergani, mentre la sposa è figlia di Remo e della nostra iscritta Luisa Marinelli. Hanno fatto da degna corona agli sposi, tanti familiari e i nonni, Maria Zaccari, Felicetta e Francesco Vergari. La nostra associazione formula alla felice coppia, un lungo cammino di serenità e pace. ****** Sabato 4 luglio 2009 presso l’artistica chiesa di San Francesco, secolo XII, Don Giuseppe Principali, nostro iscritto, ha unito in matrimonio Claudio PALOMBO e Marianella NARCISI. Testimoni delle nozze sono stati: Simone Cataldi e Marco Cialone per lo sposo, mentre per la sposa le sorelle Annalisa e Francesca Narcisi. Particolare testimone è stata la piccolissima EMMA, figliuola degli sposi. Lo sposo è figlio di Paola Berardi e Roberto Palombo, sostenitore di questo periodico, mentre la sposa è figlia di Paola Venditti. Agli sposi l’associazione Pro Loco e la redazione di Frintinu me… augurano tanta felicità e benessere. ****** Nel pomeriggio di Mercoledì 22 Luglio, nella splendida cornice della chiesa di S. Maria in Domnica, in Roma, si sono uniti in matrimonio il dott. Massimo MASTRANGELI e la dott.ssa Annalisa FILIPPI. Ha celebrato il sacro rito il Rev.do don Angelo Amati alla presenza dei testimoni: l’ing. Marco Mastrangeli e l’avv. Francesco D’Onofri, per lo sposo, il ten. Paolo Filippi e Claudia Critelli per la sposa. Madre della sposo è la ptof.ssa Amalia Ruggeri, sostenitrice di questo periodico, mentre la sposa è figlia del prof. Gerardo Filippi e della dott.ssa Francesca Pultrone. Alla felice coppia Annalisa e Massimo giungano le felicitazioni della nostra associazione. Venerdì 14 Agosto 2009, a Roma dove risiedeva, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Giuseppe POLLETTA di anni 85. Alla moglie Giovanna Bonacquisti, ai figli, Luciana, Maurizio, Anna Maria, Domenica e Daria, ai generi, alla nuora, ai nipoti, ai fratelli Carlo, sostenitore di questo periodico, a Cesare, a Giuseppina nostra iscritta, alle cognate e parenti tutti giungano le condoglianze della nostra associazione. *** Sabato 15 Agosto 2009, all’età di 94 anni si è conclusa la vita terrena di Maria DI TOMASSI ved. Di Marco. Ai figli, Nello nostro socio, a Mario, a Gabriella e Giuseppina, al genero, ai nipoti e pronipoti, e ai parenti tutti Laurea Pag. 7 I nostri soci, Giorgio Cellitti e Anna Cantagallo, attraverso questo nostro periodico, vogliono complimentarsi con il loro nipote Francesco DI PEDE, che, presso la Pontificia Università “Antonianum” di Roma, ha conseguito il titolo accademico di “Baccalaureato” in Teologia, con la votazione “Summa cum laude”, discutendo la tesi dal titolo “Il fedele laico partecipe della funzione profetica di Gesù Cristo”. Relatore il Prof. Vincenzo Battaglia O.F.M. Grande soddisfazione dei genitori, Sandro Di Pede e Marisa Cantagallo. Anche la nostra associazione e la Direzione di “Frintinu me….” si unisce alla gioia dei familiari tutti, formulando al giovane Francesco, un proficuo cammino spirituale. Nascite In casa dei coniugi Antonio Matarrese ed Evelina Di Marco è arrivata la cicogna che ha portato una graziosa bimba dal nome ALICE, era attesa con impazienza dal fratellino Federico, dai raggianti genitori, nonché dai nonni, Franco Rina e Laura. Ai genitori giungano le felicitazioni della nostra associazione che, da il benvenuto tra di noi ad Alice. *** Secondo nastro rosa in casa Bastoni – Calicchia, è nata CHIARA, venuta a rallegrare la piccola sorella Sara, e grande soddisfazione dei genitori, Alberto Bastoni e Annalisa Calicchia, nonché dei nonni, il nostro socio Antonio Bastoni e Carmela Cimmino, Emilio Calicchia e Luciana Cuomo. Anche i bisnonni Elena Bianchi ed Elena e Raffaele Cuomo hanno festeggiato l’arrivo, insieme agli zii, ai cugini e i parenti tutti. La Pro Loco di Ferentino invia le felicitazioni ai raggianti genitori e dà il caldo benvenuto tra di noi alla piccola Chiara. *** Grandissima gioia per l’arrivo di un vispo bimbo di nome MICHELE, venuto a rallegrare la casa della nostra iscritta Maria Elisa Polletta e Fabio Cariello. La felicità è stata anche dei nonni, di Alessandro Polletta e Rosa Arduini, di Michele Cariello e Isabella Puntoriero, nonché delle zie, Daniela e Lucia. Anche la nostra associazione si unisce al coro per inviare tante felicitazioni ai genitori e nonni, ma dando un particolare benvenuto tra di noi al piccolo Michele. *** Atteso con tanta gioia è arrivato il piccolo e vispo FRANCESCO, che allieterà le giornate dei genitori Alessio Di Marco e Francesca Coppotelli, dei nonni Francesco Di Marco, Anna Bianchi e Adalgisa Paciotta. Il neonato è stato festeggiato con grande affetto, dagli zii Romolo, Anna, Gianni Teresa, Daniele, Luisa e Claudio nonché dalle cuginette Sara e Claudia. La nostra associazione da il benvenuto tra di noi al piccolo Francesco. *** Secondo nastro celeste in casa di Veronica Semplici e Roberto Maricchio, la cicogna ha lasciato un vispo maschietto di nome MARCO, con tanta gioia del fratellino Simone e del cuginetto Matteo. Ai raggianti genitori, ai nonni, al nostro socio Monaldo Semplici e Rosa Pro, ad Elisa e Giovanni Maricchio, giungano le felicitazioni della nostra associazione, mentre al piccolo Marco, la Pro Loco e la Direzione di “Frintinu Me…” gli danno il benvenuto tra di noi. Incarico di prestigio Salutiamo con piacere il nostro concittadino, Tenente Colonnello Sergio DE SANTIS, sostenitore di questo periodico, che è stato nominato Comandante del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Como. giungano le condoglianze della nostra associazione. *** Altra preziosa perdita per la nostra associazione, alle prime ore di Lunedì 17 Agosto 2009, ad appena un giorno dal compimento del suo 90° anno, è tornato alla casa del Padre, il Comm. Emidio AFFINATI, nostro fedele iscritto dal 1972, e valido collaboratore in passato di questo periodico. Alla moglie Ernesta Mariani, al figlio Vincenzo nostro socio, alla nuora Elena Scala, alle nipoti, Cecilia ed Ilaria, alle sorelle Ausilia, sostenitrice di questa pubblicazione, a Gloria, ai parenti e familiari la Pro Loco e la Direzione di “Frintinu me….” formulano sentite condoglianze. L’Ufficiale De Santis era in servizio presso il Comando Interregionale della Guardia di Finanza di Milano, dove ricopriva un importante incarico. Il Reparto operativo Aeronavale della città lariana si articola su quattro reparti navali situati presso il Lago Maggiore, il Lago di Como e sulle sponde italiane del Lago di Lugano, ed una sezione aerea presso Venegono Superiore. Al Tenente Colonnello Sergio De Santis giungano le infinite felicitazioni della nostra Pro Loco e della Direzione di “Frintinu me….” Nelle prime ore di Martedì 18 Agosto 2009, all’età di 78 anni, si è addormentata nel Signore, Alina PALOMBO in Calacci. Al marito Giuseppe, ai figli Carlo, nostro iscritto, a Marcello e Roberto, alle nuore, ai nipoti, alla sorella Elsa , ai familiari e parenti tutti la nostra associazione esprime sentite condoglianze. *** Martedì 1 settembre 2009, è deceduta all’età di 95 anni Maria Teresa FORNARI Ved. Rotondo. Alla figlia Giuliana, al genero prof. Ugo Bellusci, sostenitore di questo periodico, ai tanti nipoti e pronipoti giungano le sentite condoglianze della Pro Loco e della direzione di “Frintinu me...” La salma, dopo il funerale celebrato in S. Valentino a Ferentino, è stata tumulata nella tomba di famiglia a Napoli. Pag. 8 La Pro Loco ringrazia La Pro Loco porge un vivo ringraziamento alle sottoelencate persone che, in occasione della pubblicazione del numero scorso di questo periodico, hanno inviato alla nostra Associazione cospicui contributi di dena- ro, intendendo così sostenere tale iniziativa. Addesse Lorenzo Ancinelli Luciana Angelisanti Rocco Arduini Dora Bastoni Sergio Bove Giuseppe Cantagallo Anna Carlomusto Clotilde Crescenzi Nello De Carolis Luigino Delle Chiaie Pietro De Santis Sergio Di Stefano Igino Di Torrice Guido & Kathleen Gialella Pennacchia Patricia Grande Augusto Cantagallo Anna Greci Bucciarelli Gabriella Lolli Ghetti Mara e Carla Lombardozzi Guerina Lucaccini Filippo Mango Michele Martini Basilio Mastrosanti Elpidia Moriconi Giuseppe Morini Ettore Nalin Pio Neri Giannino Noce Guerino Palmieri Mattia Palombo Franco Paluzzi Antonio Paris Giancarlo Paris Vittorio Pennacchia Rina Picchi Giuseppe Picchi Lorenzo Polletta Andrea Polletta Carlo Milano Pro Barbara Schiavi Gio Batta Schietroma Francesco Sorteni Giulio Talocco Pericle Fernando Tajani On. Antonio Tiribocchi Michele Trani Valeria Virgili Maria Pia Virgili Virgilio Zeppa Armando – Valencia, Venezuela € 20,00 – Ferentino € – Supino € 20,00 – Ferentino 5,00 5,00 – Roma € – Roma € 10,00 € 20,00 – Vicenza € 50,00 – Ferentino € 10,00 – Ferentino € – Ferentino 5,00 5,00 – Ferentino € – N. Brunswich, N.J. USA $ 40,00 € 10,00 – Como – Latina – Princeton, N.J. USA – Ferentino – Ferentino – La Chaux de Fonds, Svizzera – Ferentino – Livorno – Ferentino – Roma – Ferentino – Ferentino – Roma – Roma – Ferentino € 20,00 € – Annapolis, Maril. USA – Ferentino € 50,00 5,00 Dóppu nu quarto d’ora d’aratòri stracciàtusu lu vesti i gli capìgli su cumunzàrnu a rufruscà lu glori. --Jè, tu so vista jé, mmérzu vint’ora vustita da signòra da fa cuccuddaddà a ‘Ngeccu Pustigli… -- Camminna, sta schifosa, vâttu a spèrchia: ca so Marianna jé! Brutta Balòrda tu si tunùto ‘Mbrosi mesa – recchia chiusu tre giorni… 5,00 € 10,00 – Ferentino – Cartiera Jéri a Santalucia, drètu alla strétta Pèppa steva a cummàttu cu Marianna pu bbia du ‘na futrétta ch’era caduta spasa da ‘na canna. € 10,00 – Roma – Ferentino € 20,00 € 20,00 – Ferentino – Ferentino € 100,00 € – Ferentino – Pearland, TX, USA Cummattamìnti € 10,00 – Roma – Milano € 50,00 € 20,00 – Latina – Milano € 10,00 Siena 1985 “Quattro soci in gita a Siena, Piazza del Palio” da sinistra a destra: Angelisanti Alberto,alias “Pucetta”, Celani Vittorio, Liberati Eraldo, e Appetecchia Gino. € 10,00 – Grosseto – Ferentino € 20,00 € 50,00 – Ferentino – Oggiona € 10,00 € – Milano – Ferentino € 20,00 € 10,00 – Caracas, Venezuela – Roma Come eravamo. . . 5,00 € 10,00 € 10,00 I du chesta manèra stìttinu a sulluzzàrzu tattuddù. Ma Pèppa po’ ‘n putènnu abbénci più zómpa alla casa accommu a ‘na meggèra, su spènuca a nu pizzu du ringhiéra cu ‘na scopaccia vècchia tra lu mani, strilla accommu a dannàta: tè, balórda, araggióna cu chessa: chessa è sòrda! Scappa Marianna alla finestra sé’ cu ‘na padèlla senza culo, mmani, facènnuci fa certi segni strani: € 20,00 € 30,00 € 15,00 € 15,00 € 15,00 € 10,00 € 10,00 € 5,00 € 20,00 € -- chèsta è compagna tè’ aragióna cu chesta, sbruvignàta, schifosa, zozza…vammoriàmmazzata. 5,00 € 50,00 € 10,00 € 5,00 € 20,00 € 50,00 € 10,00 Fernando Bianchi Strétta = vicolo – Cummàttu = litigare – Pubbia = a causa – Futrétta = federa – Aratòri = baccano – Vint’ora = le ore 20 – Cuccuddaddà = a nascondiglio – Sulluzzarzu = sollecitarsi – Abbénci = tener testa – Spènuca = si espone – Sòrda = tua sorella. BASKET FERENTINO 2009 / 2010 QUESTO L’ORGANICO DELLA FORMAZIONE CHE PARTECIPERA AL CAMPIONATO DI SERIE A DILETTANTI PER LA STAGIONE 2009/2010: Playmaker: 5 Paolo Calbini - 7 Valerio Circosta Guardie: 8 Ernesto Mastrangeli - 10 Gabriele Guastaferro - 11 Leonardo Zaccariello Ali: 6 Matteo Metz - 9 Mauro Bonaiuti - 12 Lorenzo Briglianti - 13 Luca Pongetti 14 Diego Zivic Centri: 15 Ignacio Ochoa - 18 Francesco Modica Staff tecnico: Capo Allenatore: Massimo Friso - Assistente Allenatore: Sante De Cesaris Preparatore Atletico: Corrado Saccone - Massaggiatore: Cesare Marrocco Staff tecnico Settore Giovanile e Femminile: Capo Allenatore: Giuseppe Maglio Assistenti Allenatore: Daniele Valleriani e Gabriele Andrelli Resp.Tecnico Minibasket: Roberto Mangiapelo - Istruttori: Elena Schiavetta e D. Di Fiore Fisioterapista: Genè Roscigno ORGANIGRAMMA SOCIETARIO Presidente: Vittorio Ficchi - General Manager: Luigi Guastaferro Team Manager: Pio Mastrangeli - Sponsor e Merchandising: Francesco Cappucci Responsabile Sanitario: Bruno Giorgi - Staff Sanitario: Antonio Mastrangeli, Anna Salome Coppotelli Responsabile Amministrativo: Virgilio Fortuna - Responsabile Aspetti Legali: Massimo Cocco Addetto al Palazzetto e Manutenzioni: Maurizio Fiaschetti Dirigente Responsabile Logistica/Biglietteria/Sito Ufficiale: Mario Villani Dirigente Responsabile Rapporti Fip/Lega/Area Comunicazione: Ambrogio Sonni Dirigente Addetto agli Arbitri: Giuseppe Bianchi - Segreteria/PR/Marketing: Luigi Piccirilli Dirigenti Settore Giovanile: Roberto Cellini, Giuseppe Bianchi, Antonio La Marra, Giuseppe Ludovici Dirigenti Squadra Femminile: Giuseppe Piroli, Francesco Pompeo Responsabile Organizzativo Settore MiniBasket: Michele Tinterri - Addetto Stampa: Alessandro Andrelli Addetto Sistemi Informatici, Statistiche e Video: Marco Fiaschetti Addetti alle Statistiche: Luigi Staccone - Michele Bianchi - Addetta Biglietteria: Katia Maura Fotografo Ufficiale: Francesco "Street" Savelloni - Speaker Ufficiale: Franco Cesaretti