ASSONIDI - FORMAZIONE PERMANENTE 2014
Calendario di formazione
per l’anno educativo 2014
Premessa
Negli incontri formativi avuti con le vostre educatrici nella scorsa stagione è emersa una
grande ricchezza di esperienze e il desiderio di trovare delle occasioni di incontro per
potere condividere e confrontarsi su diversi temi: le “buone prassi” sperimentate con
successo nelle singole realtà, l’accoglienza di bambini molto piccoli al Nido, le azioni di
contatto, il massaggio e, non ultimo, il racconto come risorsa per il gruppo. Tutti temi sui
quali ci avete invitato a riflettere e ad approfondire.
GENNAIO – FEBBRAIO 2014
Suoni, voci e rumori dal concepimento al Nido
Queste ore formative hanno lo scopo di porre l’attenzione sul materiale sonoro musicale
che scorre spontaneamente fra adulto e bambino, fino all’attuazione di un legame sonoro.
La relazione sonora inizia nel grembo materno e si sviluppa quando la mamma recita
filastrocche e canta ninna nanne e si rivela all’educatrice quando mamma e bambino
varcano la soglia del nido, dove il bebè è chiamato ad intrecciare nuovi legami sonori. Al
nido spetta quindi il compito di offrire occasioni, predisporre contesti, allestire ambienti
facilitanti perché il bambino sperimenti ed esplori le sonorità dell’ambiente.
20 ORE - 5 incontri pomeridiani di 4 ore ciascuno dalle 14 alle 18
Conduttore: Dott.ssa Maria Teresa Nardi
DATE: Lunedì
Gennaio 20 – 27
Febbraio 3 - 10 - 17
ASSONIDI - FORMAZIONE PERMANENTE 2014
FEBBRAIO - MARZO 2014
Con-tatto per favore! Quando tocchiamo un bambino
tocchiamo la persona intera
Al nido ci troviamo in ogni istante a dover comunicare con i bambini per invitarli a
sedersi, per condurli da un sala all’altra, per accompagnarli, per invitarli a fare qualcosa,
per sostenerli nel gioco, … A seconda dell’età il messaggio verbale risulterà più o meno
insufficiente e costantemente ci troviamo a avvicinare e “toccare” i bambini in vari modi
per farli muovere, per farli star fermi, per cambiarli di posizione, per rassicurarli, per
cullarli, per imboccarli, per dar loro da bere …
Sia la comunicazione verbale che quella non verbale richiedono consapevolezza,
conoscenza, attenzione, regolazione, perché sia efficace e rispettosa. Le parole
dovranno essere calibrate, scelte, concise, cadenzate, direzionate, non unilaterali ed
invadenti ma in attesa di risposte, tese a costruire un dialogo, una compartecipazione.
I gesti e i contatti dovranno essere modulati nel tono, non improvvisi ma anticipati da
una richiesta, uno sguardo, un segno, un sorriso; dovranno coordinarsi con le intenzioni,
i tempi, i modi che caratterizzano i piccoli; non dovranno solo essere funzionali allo
scopo, ma essere contemporaneamente ricchi di valenze affettive …
Nel contatto, fin dalla nascita o prima ancora, ci sono condensati le principali
motivazione della crescita, i valori dello stare al mondo, i temi dell’attaccamento, i tratti
dell’identità: per questo quando tocchiamo un corpo tocchiamo sempre l’intera persona
e il suo processo di sviluppo.
E’ cosi che nel corso verranno proposte, a partire da queste premesse, occasioni di
riflessione e di interazione corporea sulle “azioni di contatto” quotidiane tra adulto e
bambini.
20 ORE - 5 incontri pomeridiani di 4 ore ciascuno dalle 14 alle 18
Conduttore: Dott.ssa Marta Montorfano
DATE: Martedì
Febbraio: 11 – 18 – 25
Marzo:
4 - 11
ASSONIDI - FORMAZIONE PERMANENTE 2014
MARZO – APRILE 2014
Progettare occasioni quotidiane e concrete di apprendimento
affettivo, emotivo e cognitivo
Il lavoro educativo con la prima infanzia è un compito molto delicato che richiede una
professionalità ad alta complessità relazionale: sappiamo di avere una grande
responsabilità nei confronti di bambini e genitori. Il nido infatti è un luogo di crescita dove
i bambini sviluppano relazioni significative con educatori attenti a promuovere e
sostenere lo sviluppo di ciascuno, nel rispetto dei tempi e delle risorse individuali, in
stretta relazione e collaborazione con i familiari. Lavorare con la prima infanzia implica
un intenso coinvolgimento personale ed emotivo e proprio per questo ha bisogno di
momenti di riflessione del proprio agire per poter rielaborare e rileggere i comportamenti
e i gesti che agiamo nella quotidianità. Il lavoro educativo con la prima infanzia è un
lavoro di cura che implica un costante sforzo di progettazione; per poter elaborare una
proposta pedagogica comune del servizio è indispensabile una intenzionalità e una
progettualità comune del gruppo di lavoro.
Il percorso formativo si propone pertanto due riflessioni strettamente intrecciate :
-Esplorare le rappresentazioni dell’infanzia, esplicitarle e condividerle tra le partecipanti e
di fornire possibili suggerimenti per attuare buone prassi di accoglienza e di
accompagnamento alla crescita dei bambini che ci vengono affidati nella quotidianità nei
nostri servizi
-Interrogarsi sulla pedagogia del gioco al Nido. Il gioco sollecita l’attenzione di chi educa
al pensiero narrativo e alla creatività come snodo alla formazione dell’identità dei bambini
e delle bambine. Il gioco va sostenuto da competenze pedagogiche allenate all’ascolto e
alla progettazione , ma anche preservato da un accanimento “didatticistico”.
20 ORE - 5 incontri pomeridiani di 4 ore ciascuno dalle 14 alle 18
Conduttore: Dott.ssa Laura Moretti
DATE: Giovedì
Marzo: 13 – 20 – 27
Aprile:
3 - 10
ASSONIDI - FORMAZIONE PERMANENTE 2014
APRILE – MAGGIO 2014
Raccontare per raccontarsi: raccontare per pensare,
raccontare per educare
“Poeta e bambino si riconoscono laddove il desiderio continui a avere una casa
inventando, indipendentemente dall’età, l’isola della propria storia” D. Demetrio,
Esiste un legame stretto e complesso fra narrazione ed educazione: raccontare è pratica
che, giocoforza, si rivela formativa sotto diversi punti di vista, in primo luogo perchè
raccontare è sempre, in parte, un raccontarsi. Ma quali sono gli spazi per raccontare e
raccontarsi nei servizi 0-3? E quali sono le storie che li animano?
Partendo da questi interrogativi, il percorso di formazione intende indagare le possibilità
offerte dalle pratiche narrative e autobiografiche come risorsa per le educatrici:
Raccontare e raccontarsi per pensare, raccontare per raccontarsi per educare, raccontare
e raccontarsi per documentare.
Si promuoveranno occasioni di esperienza e
sperimentazione delle pratiche autobiografiche e narrative in genere, offrendo spunti
teorici e operativi ai partecipanti, i quali verranno accompagnati nella progettazione di
attività da realizzare nei propri contesti professionali. Sarà dato spazio alla condivisione
nel gruppo, ma anche a momenti di lavoro individuale, attraversando tecniche narrative
diverse, dalla scrittura, alla voce, all’immagine.
20 ORE - 5 incontri pomeridiani di 4 ore ciascuno dalle 14 alle 18
Conduttore: Dott.ssa Elisabetta Biffi
DATE: DA DEFINIRE
MAGGIO- GIUGNO 2014
Mettiamoci in rete: condividiamo ciò che facciamo
Dare voce e visibilità alle esperienze sperimentate sul campo, con successo, valorizza il
lavoro che le educatrici svolgono nella quotidianità dei servizi. Il percorso formativo
incoraggerà un atteggiamento di ricerca sul proprio agire, di riflessione, raccolta e
documentazione di buone prassi sperimentate nelle strutture.
Diventiamo ricercatori: creiamo strumenti ed indicatori per riconoscere “buone prassi”.
Il percorso formativo prevede:
•Mettere in rete alcune buone prassi educative sperimentate nelle strutture
•Sviluppare un atteggiamento di ricerca per fare in modo che il lavoro educativo sul campo
sia occasione di riflessione e crescita professionale
•Sviluppare la capacità di valutazione della qualità dell’agire educativo
•Individuare possibili azioni di miglioramento della qualità dei servizi
20 ORE - 5 incontri pomeridiani di 4 ore ciascuno dalle 14 alle 18
Conduttori: Dott.ssa Paola Cannì – Dott.ssa Francesca Campolungo
DATE: Mercoledì
Maggio: 14 – 21 – 28
Giugno:
4 - 11
ASSONIDI - FORMAZIONE PERMANENTE 2014
GIUGNO – LUGLIO 2014
Nido sì, nido no? Il nido accoglie i neonati
Anche in questo caso la proposta nasce da sollecitazioni delle educatrici che nella
quotidianità dei servizi si trovano a dover gestire un nuovo fenomeno: la richiesta di
iscrizioni al nido di bambini molto piccoli. Accogliere i neonati e le loro mamme necessita
di attenzioni davvero particolari. Fornire indicazioni utili e momenti di riflessione su che
cosa possa comportare un distacco precoce dalla figura materna e paterna aiuta a
promuovere una cultura di attenzione alla primissima infanzia.
Nel corso degli incontri ci sarà un laboratorio di massaggio, allo scopo di aumentare la
sensibilità delle educatrici al contatto corporeo con bambini così piccoli. Sostenere e
sviluppare competenze empatiche , relazionali e di osservazione, fornire suggerimenti per
lavorare nella prospettiva di sostegno alla genitorialità, riflettere sulle esigenze e sui
bisogni dei bambini nel primo anno di vita, sono le riflessioni di questo percorso.
Durante gli incontri verrà utilizzata una metodologia attiva di coinvolgimento dei
partecipanti; verranno dati input teorici, sarà attivata una riflessione individuale e una
rielaborazione delle esperienze educative, condivisi i suggerimenti di possibili azioni di
miglioramento e forniti alcuni articoli di approfondimento sulle tematiche trattate.
20 ore – 5 incontri di 4 ore ciascuno dalle 14 allle 18
Conduttori: D.ssa Paola Cannì – Dott.ssa Francesca Campolungo
DATE: Mercoledì
Giugno: 18 – 25
Luglio: 2 – 9 - 16
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------Nel corso di tutti gli incontri verranno utilizzate metodologie attive di coinvolgimento dei
partecipanti; verranno dati input teorici, per poi attivare una riflessione individuale e una
rielaborazione delle esperienze educative nella quotidianità, una condivisione di
suggerimenti per possibili azioni di miglioramento e infine, dove possibile,verranno forniti
alcuni articoli di approfondimento sulle tematiche trattate.
Note:
Tutti i corsi si svolgeranno presso la sede del
CAPAC – Viale Murillo, 17 – Milano
MM Lotto – Mezzi di superficie 90 -91
I corsi sono aperti anche ai titolari e soci
La frequenza delle sessioni formative e’ obbligatoria ai fini della
certificazione come previsto dalla normativa regionale
in tema di accreditamento
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