2001 Il 1° marzo il Servizio Migranti, da sezione della Caritas Diocesana, diventa autonomo: a tutti gli effetti un Ufficio della Curia arcivescovile con la denominazione "Ufficio per la Pastorale dei Migranti" e viene confermato come direttore Don FREDO OLIVERO. L’Ufficio Migranti è un organismo pastorale costituito dall’Arcivescovo di Torino con statuto specifico (1° marzo 2001) in sostituzione del Servizio Migranti Caritas, per favorire l’evangelizzazione dei migranti. Con nomi diversi l’Ufficio opera dal 1964. I settori di azione indicati dallo Statuto sono cinque: migranti stranieri, italiani all’estero, Rom (zingari), personale dei circhi, addetti alla navigazione. Attualmente la maggiore attività è nel settore dell’immigrazione straniera, dove interviene con la massima attenzione riguardo all’accoglienza, all’integrazione, al dialogo interculturale ed interreligioso sul territorio della Diocesi di Torino, facendo riferimento ai valori evangelici e alle indicazioni date in merito dal magistero della Chiesa e collaborando con gli uffici della Chiesa interessati alle aree di intervento (giovani, comunicazioni, catechesi, missioni religiosi) In quanto organismo pastorale opera senza fini di lucro: il sostegno alle iniziative e ai progetti promossi dall’Ufficio e il reperimento delle risorse umane ed economiche ricade quindi sulle comunità ed istituzioni ecclesiali e sui gruppi organizzati più attenti a queste problematiche. L’Ufficio Migranti opera in collaborazione con i Comuni, la Provincia di Torino e la Regione Piemonte su progetti specifici di tutela dei diritti e di inserimenti che possono essere cofinanziati. Partecipa al “Collegamento ecclesiale” delle Caritas e Migrantes del Nord Italia, al coordinamento Caritas sulla “tratta delle donne immigrate” e al Coordinamento Europeo “Diritto di vivere in famiglia”e “Pastorale delle Grandi Città d’Europa” Breve introduzione sull’attività L’Ufficio per la Pastorale dei Migranti è un organismo pastorale costituito dall’Arcivescovo di Torino con statuto specifico (01 marzo 2001) per favorire l’evangelizzazione dei migranti. I settori di azione indicati dallo Statuto sono cinque : • • • • • migranti stranieri italiani all’estero Rom (Zingari) personale dei circhi addetti alla navigazione Ha operato con vari nomi: CISCAST (1975/1990), Servizio Migranti (1990/2001). Attualmente la maggiore attività è nel settore dell’immigrazione straniera, dove interviene con la massima attenzione riguardo all’accoglienza, all’integrazione, al dialogo interculturale sul territorio della Diocesi di Torino, facendo riferimento ai valori evangelici e alle indicazioni date in merito dal magistero della Chiesa. In quanto organismo Pastorale opera senza fini di lucro: il sostegno alle iniziative e ai progetti promossi dall’Ufficio e il reperimento delle risorse umane ed economiche ricade quindi sulle Comunità ed istituzioni ecclesiali e sui gruppi organizzati più attenti a queste problematiche. L’Ufficio per la Pastorale dei Migranti opera in collaborazione con i Comuni, la Provincia di Torino e la Regione Piemonte su progetti specifici che possono essere cofinanziati. Partecipa al Coordinamento delle Caritas e Migrantes del Nord Italia (“Coordinamento Pastorale” ex GE.MI.TO), ed al coordinamento Caritas sulla “tratta delle donne immigrate a fini di prostituzione”. A livello Diocesano è strettamente coordinato con i diversi Sportelli e Servizi per i migranti. INFORMAZIONI SU INGRESSO E SOGGIORNO ACCOGLIENZA, ASCOLTO, DIALOGO CONSULENZE SPECIALISTICHE PROMOZIONE DELLA VITA CRISTIANA INSEGNAMENTO LINGUA ITALIANA SERVIZIO PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO POLITICO COLLEGAMENTO STABILE CON CENTRI DI ASCOLTO E ACCOGLIENZA FORMAZIONE PROFESSIONALE PROGETTO DONNE COLLEGAMENTO CON COMUNITA’ IMMIGRATE DOCUMENTAZIONE CENTRO DI PSICOLOGIA TRASCULTURALE COLLABORAZIONE CON QUESTURA , COMUNE E PREFETTURA ACCOGLIENZA, ASCOLTO, DIALOGO: con tutti gli immigrati, per affrontare le difficoltà di inserimento;con gli italiani,per superare pregiudizi, chiusure e sostenere l’integrazione INFORMAZIONE: su servizi e risorse esistenti. Pubbliche, ecclesiali del volontariato, private sulle leggi che regolano l’immigrazione su ricongiunzioni, coesioni famigliari, inserimento scolastico, inserimento lavorativo. PROMOZIONE DELLA VITA CRISTIANA DEI MIGRANTI CATTOLICI: Dialogo Ecumenico e Interreligioso. Creazione e gestione di comunità cattoliche più numerose, celebrazioni in lingua, catechesi per adulti in particolare per il catecumenato, inserimento nelle parrocchie. Dialogo ecumenico con le confessioni cristiane non cattoliche (ortodossi, evangelici). Dialogo interreligioso e attenzione ai migranti non cristiani con particolare attenzione ai fratelli musulmani. COLLEGAMENTO STABILE CON CENTRI DI ASCOLTO E ACCOGLIENZA: La collaborazione permette di scambiarsi reciprocamente risorse e informazioni anche attraverso il collegamento “Caritas Migranti” e il “ Coordinamento Pastorale”. CONSULENZA: Viene svolta, sia per gli immigrati che per le comunità parrocchiali, da diversi operatori che hanno acquisito competenza più ampia e approfondita soprattutto sulle leggi relative agli immigrati. Si tratta in particolare di: consulenze per il lavoro (lavoratori e datori di lavoro),questioni legali, collaborazione domestica, problema casa, applicazione contatti di lavoro, sostegno psicologico e psichiatrico, corsi di lingua e orientamento professionale. SERVIZIO PER I RICHIEDENTI RIFUGIO: in collaborazione con: Prefettura, Comune di Torino ed altre associazioni. Si cerca di dare una nuova prospettiva di vita sostenendo l’inserimento. DOCUMENTAZIONE : (Biblioteca – Emeroteca – Videoteca e Musica) Vengono acquistati e prodotti : libri, riviste, video riferiti al problema migratorio, all’integrazione, all’intercultura. Inoltre si raccolgono sia le leggi che le circolari relative all’immigrazione: Il servizio ha un suo sito “ www.migrantitorino.it “ Parallelamente si è attivata una raccolta di Bibbie e Vangeli nelle lingue di origine degli immigrati, per fornire un utile strumento alla fede dei Cristiani. SERVIZIO PER IL LAVORO: Ricerca lavoro domestico, industriale e del terziario; si è costituita una banca dati specifica che raccoglie domande e offerte di lavoro per farle incontrare. Si tratta di aziende, cooperative ed agenzie di lavoro interinale che negli ultimi anni si sono rivolte al servizio, o piccole strutture produttive o famiglie alla ricerca di personale domestico. COLLEGAMENTO CON COMUNITÀ IMMIGRATE E I REFERENTI DELLE COMUNITA’ STRANIERE Elemento essenziale del dialogo interculturale. Privilegia il rapporto con il Comitato territoriale della Provincia di Torino, e la Consulta Regionale per l’Immigrazione, la Consulta Nazionale e i referenti delle Comunità straniere. INSEGNAMENTO LINGUA ITALIANA: E’ attivo per gli adulti in appoggio alla scuola pubblica. Si tratta di corsi di approccio alla lingua italiana e alla cultura del nostro Paese, per particolari categorie (donne e uomini ricongiunti con difficoltà di inserimento scolastico, richiedenti rifugio,vittime della tratta). FORMAZIONE PROFESSIONALE: Ricerca delle opportunità per categorie in difficoltà e verifica degli inserimenti, soprattutto per donne vittime della tratta (art. 18) e minori soli in tutela, richiedenti rifugio e rifugiati.Un anno fa circa abbiamo creato un corso di informatica di base e avanzato rispondendo al bisogno degli utenti per quanto riguarda la tecnologia che è sempre più importante anche per la ricerca di lavoro. PROGETTO DONNE: Avvio al lavoro e all’inserimento. Lotta contro la “tratta” delle donne per sfruttamento sessuale, a livello sia locale che nazionale (con Caritas Italiana Provincia, Ministero Pari Opportunità e con Istituti Religiosi di accoglienza). Inserimento in cammini formativi, Borse lavoro, progetti di ricupero, tutela e inserimento lavorativo. CENTRO DI PSICOLOGIA TRANSCULTURALE Percorsi individuali finalizzati a stabilire la modalità di intervento e trovare le risorse adeguate, in contatto e collaborando con i vari Servizi di zona. Dal 2004 è stato aperto il Centro in Via Riveri 2 (Cortile interno) che si organizza in modo autonomo con gli utenti che hanno difficoltà di integrazione, crisi di coppia o di coppia mista, dialogo interfamigliare, prima e seconda generazione di figli. Lavora in supervisione del Centro FANON e in relazione con "Il Bandolo" . Inoltre segue l'area formativa rivolta ad adolescenti, ai formatori, alle comunità di Donne violentate, alle Scuole Superiori, nell'Università. 1. Rendendo sensibili ed aperti ai diversi, i cittadini italiani della dimensione dell”Avvenimento Migratorio” che ci invita a convivere lavorando sia direttamente con le comunità, sia attraverso il “collegamento pastorale” (Caritas/Migranti) e il “Coordinamento Pastorale” che riunisce le diverse realtà che operano con gli stranieri e le “Migrantes Regionali” 2. Potenziando il servizio delle comunità cattoliche (oggi 18) ed ecumeniche (1), Ortodosse (14) e Copte (2), Evangeliche (10) creando cappellanie etniche guidate da sacerdoti che abbiano dimestichezza con le culture “altre” (diverse) in modo che Cristo venga annunciato in modo comprensibile e la Diocesi accolga nuove culture anche molto diverse (es. per le culture e religioni es. Islamiche, Buddisti, Taoisti e “laici”) 3. Favorire l’inserimento degli stranieri non come un problema, ma una “nuova risorsa” ed “esperienza” nelle parrocchie, nelle unità pastorali e nei Consiglio Diocesani e parrocchiali e delle Unità Pastorali. 4. Continuare ad offrire un servizio efficace e di qualità ai nuovi cittadini : Pastorale, formazione linguistica, informazione, compilazione modulistica, ricerca casa e lavoro, consulenza, avvio ai Centri di Servizio sociale e della salute, delle fasce deboli (mamme con bambini, vittime di tratta,rifugiati) 5. Visitare i credenti delle Unità Pastorali e sostenere il confronto nella formazione pastorale,sociale e culturale. In particolare è disponibile un manuale annuale (Dossier Immigrazione) e diverse pubblicazioni dell’UPM sui temi attuali : (Rom, Integrazione, Europa, “2^ generazione) Per questi quattro anni intendiamo continuare il lavoro di integrazione degli stranieri (immigrati/e) o nati/e in Italia “generazione 2^” che ormai hanno superato i 4.000.000 e a Torino città sono 115.889 (31.12.2008) e 150.000 circa compresa la provincia, 350.000 nella Regione Piemonte. 400000 350000 400000 350000 300000 250000 150000 115889 200000 ITALIA TORINO PROVINCIA 150000 REGIONE PIEMONTE 100000 50000 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA TORINO ITALIA 0 Sostegno psicologico malati HIV-AIDS Integrazione dei giovani (ASAI) Formazione leader di comunità Inserimento richiedenti asilo e rifugiati politici in Regione Integrazione Rom e Sinti Lotta contro il razzismo Potenziare i coordinamenti In questi prossimi 4 anni, sottolineiamo soprattutto alcuni nuovi settori a) Continuare il lavoro di tutela psicologica e psichiatrica, sostegno ai malati di HIV/AIDS con la Regione e con chi si ammala nell’affrontare l’inserimento sociale (disagio psichiatrico e psichico grave) b) Formazione dei leaders di Comunità in campo sanitario, formazione (con la Regione Piemonte) delle collaboratrici domestiche e addette alle case di cura c) Sostegno all’inserimento in tutta la Regione dei rifugiati e richiedenti rifugio verso una vita stabile e decorosa, rispettosa dei diritti umani d) Integrazione dei giovani (in collaborazione con le comunità e soprattutto con l’ASAI (Associazione Animazione Interculturale) che già svolge un lavoro egregio sia nella scuola che sui territori a rischio e) Lottare contro la deriva razzista che domina la cultura di una parte della società e della Chiesa f) Mantenere e potenziare i Coordinamenti : “coordinamento pastorale” dei servizi per gli stranieri, “coordinamento regionale Migrantes/Caritas Immigrazione, coordinamento Rom e Sinti, collegamento pastorale Caritas/Migranti, coordinamento mamma e bambino, coordinamento tratta regionale e nazionale, osservatorio rifugiati g) Mantenere l’impegno per una nuova forma di integrazione dei Rom e Sinti, sviluppando anche il loro interesse religioso SPAZI:lo spazio è già molto ma sempre poco per tutte le cose che vorremmo fare. RICERCA LAVORO: in un momento di crisi come quello che tutto il mondo sta attraversando anche noi abbiamo una grande difficoltà Le difficoltà maggiori nel trovare lavoro sono state riscontrate principalmente da: •Mamme con bimbi piccoli, le quali non riescono a trovare un lavoro stabile, in quanto impossibilitate ad inserirsi in un orario adatto alle richieste del datore di lavoro. •Donne che non parlano italiano, con cui il datore di lavoro, generalmente italiano, ha difficoltà a relazionarsi e di conseguenza aumenta la propria diffidenza e quindi la difficoltà ad assumere •donne di colore o di religione musulmana •donne oltre i 60 anni •donne con famiglia che non accettano l’impiego fisso (24h/24). •Inoltre, bisogna segnalare un cambiamento avvenuto negli ultimi tempi, socialmente interessante. Ultimamente è aumentato il numero di uomini che cercano lavoro nel settore domestico, dovuto probabilmente alla difficoltà di trovare lavoro in altri settori. Le difficoltà nel trovare lavoro, in questo caso, sono notevoli in quanto i datori di lavoro sono molto più scettici ad assumere uomini per svolgere attività generalmente svolte finora da donne. SCUOLA: aumentare spazi e corsi, la richiesta è sempre maggiore dell’offerta LEGGI SULL’IMMGRAZIONE: il nuovo pacchetto sicurezza ha causato molto disagio all’interno del nostro ufficio e delle varie comunità migranti soprattutto per quanto riguarda la possibile denuncia da parte di dottori e infermieri quando vengono a contatto con immigrati irregolari. Non sono tutte qui le problematiche sono tantissime non le elenchiamo tutte