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CHIAIA
Anno I - N. 11 dicembre 2006
Distribuzione gratuita
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S A P E R V I V E R E L A C I T TÀ
Edizioni
Iuppiter Group
In collaborazione con Nuove Botteghe dei Mille
Amm’ truvat
‘o Bambeniello
...ma nun truvamm’
‘o parcheggio!
ALL’I NTERNO I PARCH EGGI DELFUTU RO - SHOPPI NGGRAN DI FI R M E - LEFESTEDICH IAIA
la vigilante
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ISTITUTO DI VIGILANZA
dal 1946
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SOS CHIAIA
CHIAIA MAGAZINE
Come migliorare la Municipalità 1? Scrivi a:
VIA DEI MILLE:
ASSURDO
GARAGE
DEI MOTORINI
NUMERI UTILI
EMERGENZE-SICUREZZA
CARABINIERI 112
Stazione CC (Via Orazio 73)
Tel. 081.681122
Stazione CC (Ferrantina a Chiaia 1)
Tel. 081.417486
POLIZIA 113
Comm. Posillipo (via Manzoni 249)
Tel. 081.5983211
Comm. S. Ferdinando (Riv. di Chiaia 185)
Tel. 081.5980311
POLIZIOTTI DI QUARTIERE
La buca killer di via Partenope
LA PAROLA AI LETTORI. Nel fosso, profondo trenta centimetri,
è stato piantato un pericoloso ferro per «avvertire» i passanti
CRATERI E CARTELLONI:
SCEMPIO AMBIENTALE AL CENTRO
POLIZIA STRADALE
Tel. 081.5954111
SOCCORSO STRADALE
Tel. 081.803116
VIGILI URBANI
Tel. 081.7513177
Unità oper. Riviera di Chiaia 105
Tel. 081.7619001
PRONTO SOCCORSO 118
AMMINISTRAZIONE
MUNICIPALITÀ 1
Sede Consiglio. Tel. 081.7644876
Anagrafe decentrata Tel. 081.7950501
SANITÀ
PRONTO SOCCORSO LORETO-CRISPI
Tel. 081.2547256
GUARDIA MEDICA LORETO-CRISPI
Tel. 081.7613466
OSPEDALE PAUSILIPON
Tel. 081.2205111
OSPEDALE FATEBENEFRATELLI
Tel. 081.5981111 - 081.5757220
DISTR. SAN. 44
Assistenza Anziani Tel. 081.2547715
Assistenza Diabetologica Tel. 081.2542928
Assistenza Veterinaria Tel. 081.2547074
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CHIAIA
SA P E R V I V E R E L A C I T TÀ
Anno I n. 11 - dicembre 2006
Direttore Editoriale
Nino De Nicola
Direttore Responsabile
Alvaro Mirabelli
Art Director
Massimiliano de Francesco
Responsabile Saper Vivere
Laura Cocozza
Redazione
Iuppiter Group
via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
Tel.: 081 19361500 - Fax: 081 2140666
[email protected]
Società Editrice
Iuppiter Group
via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
Quelli di Chiaia Magazine
Valerio Ariante, Antonio Biancospino, Aurora Cacopardo,
Silvio Campione, Antonella Carlo, Paolo D’Angelo, Angelo
Giuliani, Massimo Lo Iacono, Renato Rocco, Francesco
Ruggieri, Luca Spoldi, Salvatore Tartaglione, Fabio
Tempesta, Massimiliano Tomasetta, Tommy Totaro.
Stampa
Arti grafiche Litho 2
Via Principe di Piemonte, 118 Casoria
Reg. Tribunale di Napoli n. 93 del 27 dicembre 2005
Caro direttore,
voglio segnalare una buca pericolosa (vedi foto),
profonda circa 30 cm, che si è aperta sul marciapiede di via Partenope all'altezza del civico
1. E' in pratica un fosso di circa 40 cm. di diametro che sta lì da ottobre e nel quale già molti sono inciampati, per fortuna senza serie conseguenze. Il Comune si è limitato a metterci sopra un pannello di legno, piantando anche un
lungo e sottile ferro di circa 70 cm come avvertimento: il ferro però è quasi invisibile ed è ancora più pericoloso della buca. E' una vergogna.
Segnaliamo inoltre lo sconcio degli orrendi cartelloni pubblicitari «piantati» in tutta piazza
Vittoria e che hanno inflitto un duro colpo all'estetica della piazza. Con una dura protesta
siamo riusciti a scongiurarne alcuni sul marciapiede che non avrebbero consentito nemmeno il passaggio di una carrozzella: due infatti
sono stati rimossi, ma - altro scempio - le buche
sono state riempite con rappezzi di cemento. Si
può sperare che il Comune si ravveda?
SÌ ALLA POLITICA DELLE GANASCE,
MA SERVONO I PARCHEGGI
Gentile redazione,
seguo Chiaia Magazine fin dai primi numeri e,
mi complimento per le numerose battaglie che
state portando avanti. Ho notato che il tema della viabilità è tra i più trattati, giustamente, sule pagine del mensile. Ultimamente, ho notato
che la politica delle ganasce intrapresa dall’attuale assessore comunale alla Mobilità sta funzionando: da anni non avevo mai visto tante auto «bloccate» in una sola sera. Credo che sia giusto punire chi parcheggia l’auto in luoghi non
adatti, ma credo che sia ormai impossibile venire al centro di Napoli - come mi capita di fare qualche sera per venire al cinema o andare a
mangiare in qualche ristorante - e trovare il posto per la macchina. I prezzi dei garage privati
sono proibitivi e carissimi; le aree di sosta pubbliche sono poche e, spesso, soprattutto la sera,
sono presidiate dai parcheggiatori abusivi. Non
è il caso di costruire nuovi parcheggi pubblici,
a tariffe popolari, per noi poveri comuni mortali? Sì alle ganasce, sì a nuovi parcheggi.
Renato Baglivi
Giuseppe Esposito
la egnalazione
RIQUALIFICAZIONE POSILLIPO
Via le antenne
Da dieci anni rovinano il panorama
con la loro inutile presenza: sono le
ormai famigerate «antenne con le
corna» (nella foto), installate nel 1997
e disattivate nel 2001, che rientravano nel progetto «Fido», ovvero quel
telefono della Telecom che avrebbe
dovuto garantire al cliente di essere
contattato, sia in casa che girando
nella propria città, mantenendo lo
stesso numero telefonico di casa. Dopo il fallimento del telefono «Fido» dovuto a vari fattori tra cui i costi di
trasmissione quasi identici a quelli
di un cellulare -, le antenne non sono state ancora rimosse. Campeggiano a via Petrarca, via Orazio, via
RILANCIAMO IL PAN
PIÙ SPAZIO AI GIOVANI TALENTI
Caro direttore,
in via san Pasquale, via piena di buche sui marciapiedi, a rischio cadute. Finalmente il palazzo Roccella è stato ristrutturato, in bella mostra
il Pan. Dai vostri servizi vengo a conoscenza che
le iniziative della struttura sono scarse: un vero peccato per un palazzo di tale entità. Spesso leggo che la cultura a Napoli è in decadimento. Mi domando: cosa si fa per gli artisti
emergenti? Perché non ci impegniamo a far risalire Napoli dando più possibilità ai giovani
e meno giovani che desiderano esprimere il loro talento? Utilizziamo il Pan, allora, come luogo di aggregazione dei nuovi talenti. Istituiamo corsi di arte, di recitazione, corsi di poesia,
di canto, di giornalismo, insomma di arti e
mestieri. Tanti giovani non sanno a chi rivolgersi per far esplodere la loro creatività. Il Pan,
dunque, potrebbe essere usato come luogo di incontro e di intrattenimento non solo per i giovani di talento, ma anche per i tanti cittadini
della terza età.
Giovanna Di Dato
S
GUARDIA DI FINANZA 117
[email protected]
Ringraziamo i nostri lettori per le numerose segnalazioni che ci inviano e che ci consentono di
annotare e riportare tutto ciò che non va nel quartiere. Come abbiamo sempre detto Chiaia Magazine è un giornale che «scriviamo assieme» ai cittadini. Sempre più sul piede di guerra, ad esempio,
sono gli abitanti di via Nardones: l’ultima voce che ci è arrivata dalla via in questione è del signor
Fernando che nella mail scrive: «Via Nardones è una camera a gas: il continuo passare delle auto e
dei motorini la rendono invivibile. Gli abitanti di questa strada chiedono che venga preso un provvedimento serio: si potrebbe pensare di istituire la zona a traffico limitato». Da via Nardones a via
dei Mille, il passo è breve ma i problemi sono quasi gli stessi. Mario Liguori ci ha scritto una lettera
molto lunga e ne riportiamo un passaggio: «La centralissima via, un tempo orgoglio della città e
luogo di punta per lo “struscio”, non solo è piena di buche, ma è diventata ormai un garage di
motorini a cielo aperto (vedi foto). Un’assurda barriera di motociclette ha creato una situazione di
disagio soprattutto per noi pedoni di una certa età. Siamo vecchi per saltare e dribblare ruote».
Tel. 335.5292755 (Pattuglia Chiaia)
Tel. 349.2142396 (Pattuglia S. Ferdinando)
Tel. 347.0752926 (Pattuglia Santa Lucia)
VIGILI DEL FUOCO 115
2
Manzoni e in altri siti di Posillipo. Ci
chiediamo perché, a distanza di tanti anni, non si proceda allo smantellamento di queste apparecchiature antiestetiche e inutilizzabili. A
questo punto non sappiamo cosa
pensare. Non è che il Comune considera le «antenne con le corna» opere di arte contemporanea?
Massimo Gallotta
AI NOSTRI LETTORI
«Sos Chiaia» è un contenitore
di denunce e proteste contro
disservizi, inciviltà ed emergenze urbane e non.
La nostra intenzione è quella
di affondare il bisturi nel
degrado ambientale, segnalando tutto nero su bianco e
richiamando chi di competenza alle proprie responsabilità.
Invitiamo i nostri lettori a
indicarci cosa non va nel quartiere e a proporci soluzioni per
rendere più vivibile la città.
Contiamo su di voi.
Le lettere, firmate con nome e
cognome, vanno inviate a
Chiaia Magazine
Via dei Mille, 59 - 80121 Napoli
e-mail
[email protected]
PRIMO PIANO
CHIAIA MAGAZINE
3
Movimento Parcheggi, la protesta va
L’INIZIATIVA. A due mesi dalla nascita, marcia a pieno regime la mobilitazione
del quartiere. Raccolte oltre 1000 firme. Aderiscono i tecnici. Ok dai massmedia
L’EDITORIALE
di NINO DE NICOLA
NON MOLLIAMO
atale 2006: una coincidenza felice per
noi di Chiaia Magazine visto che la
nostra rivista compie il suo primo anno di
vita. Colgo allora l’occasione per un piccolo
consuntivo e per fare il punto sul presente e
sull’immediato futuro della nostra attività.
L’anno che sta per chiudersi ha visto il
nostro impegno forte sulla questione
parcheggi a Chiaia e sull’intero nodo
viabilità. E all’attivo c’è anche il filo diretto,
autentico e concreto, instaurato col popolo
di Chiaia che ha ormai familiarizzato col
nostro mensile fino a trasformare il magazine in un puntuale e combattivo contenitore di emergenze, segnalazioni, proteste
che emergono dal territorio grazie alle
indicazioni dei lettori. E così la nostra
bandiera è diventata anche la vostra,
perché il giornale, come dicemmo all’esordio, lo «scriviamo assieme». Perciò consideriamo soddisfacente un bilancio nel quale
rientra anche la nascita del Movimento
Parcheggi a Chiaia, strumento di lotta per
far sentire la nostra voce al Palazzo, non
solo sul problema parcheggi, ma anche su
tutte le altre criticità del territorio ChiaiaPosillipo-San Ferdinando.
Per l’anno nuovo, poi, vi preannunciamo
altre inchieste per la buona amministrazione del territorio, oltre alla consueta e
scrupolosa attenzione sulla produttività del
governo di quartiere. Intanto, a proposito di
impegno, Chiaia Magazine ha organizzato
il «Gran Burraco di Natale». L’incasso della
serata sarà devoluto al dipartimento oncoematologico dell’Ospedale Pausilipon.
Questo è uno dei primi appuntamenti
diretti ad appoggiare enti, associazioni e
strutture che lottano nel sociale.
Infine, a breve, partirà una grande iniziativa per il sostegno del giornale: la «Exclusive
card di Chiaia Magazine». Chi l’acquista
entra nel «Club Chiaia Magazine» e ne
appoggia concretamente le battaglie.
Godrà, inoltre, di sconti per tutto l’anno in
numerosi negozi di Chiaia. Ai soci sostenitori, infine, saranno riservati eventi culturali e di spettacolo. A nome mio, della formidabile redazione di Chiaia Magazine e delle
Edizioni Iuppiter Group: un grande Natale
e un 2007 alla conquista dei sogni.
N
27 ottobre 2006: nasce il «Movimento Parcheggi a Chiaia». Nelle foto, alcuni momenti della presentazione negli spazi del locale «Farinella»
OSCAR MEDINA
o Parking, no Chiaia: uno slogan
N
quello adottato dal Movimento Parcheggi a Chiaia che, in poco più di un
mese di vita, promotori e simpatizzanti dell'iniziativa stanno riempiendo di
contenuti. E', ad esempio, decollata, innestando la quarta, la raccolta di firme
di adesione al sodalizio: e più di mille
risultano finora le sottoscrizioni ottenute. Chi firma, lo ribadiamo, sposa la
causa dei parcheggi e la lotta intrapresa nei confronti delle amministrazioni
locali per ottenere al più presto la realizzazione di grandi aree di sosta interrate sul territorio della Municipalità 1.
Il Movimento, però, non si limita ad organizzare la forza d'urto dell'opinione
pubblica di Chiaia, del resto già compatta sulla questione dei parcheggi.
I tecnici. Accanto alla mobilitazione
dei cittadini, c'è anche quella che mira
a guadagnare pareri e indicazioni dai
tecnici della materia: si cerca in altre parole di far fronte comune anche con ingegneri, architetti e urbanisti per animare un polo di cervelli, made in
Chiaia, che fornisca piani, proposte e
progetti su dove e come fare grandi impianti sotterranei per le auto. In questo
senso Chiaia Magazine si è già da molto calata nel ruolo di portavoce o, se volete, di cinghia di trasmissione tra la
gente, le Autorità e i progettisti, pubblicando scrupolosamente le tante idee
sfornate negli ultimi 20 anni dagli
esperti sulla grande operazione parcheggi tanto invocata nel quartiere. E
così sulle pagine del mensile si sono alternate le interviste e i contributi di
firme doc come quelle, tra tante, del
professor Uberto Siola, del preside di
Architettura Benedetto Gravagnuolo,
dell'architetto Massimo Rosi, dell'ingegner Antonello De Risi della Metropolitana Spa, dell'urbanista Antonio
Guizzi, dell'architetto Fabrizio Gallichi, del direttore dell'Aci Antonio Coppola. Molti tra loro, del resto, hanno
già partecipato a forum, organizzati
dalla rivista, sul tema parcheggi o hanno patrocinato di persona la nascita del
Movimento: e si sono già impegnati nel
dibattito permanente sulla questione,
assicurando il proprio intervento agli
imminenti forum programmati dal Movimento.
I politici. Insomma una tensione militante che punterà, tra l'altro, ad assicurare alla coalizione pro-parcheggi anche la presenza degli amministratori
pubblici: quelli della Municipalità 1, ad
esempio, soprattutto sul versante della
maggioranza, hanno già inviato segnali
rassicuranti, intervenendo numerosi al-
la presentazione ufficiale del Movimento (27 ottobre scorso). E l'augurio è
che in futuro intervengano ai dibattiti
pubblici in agenda anche assessori e
vertici di Palazzo San Giacomo per un
costruttivo confronto con i cittadini di
Chiaia.
I cittadini e i mass media. Quello che
si richiama al Movimento, infatti, è uno
schieramento civico decisamente trasversale in cui confluiscono residenti,
commercianti, professionisti e operatori economici. Tra i tanti Maurizio Marinella, Nicola Ostuni, Gianni Iappelli, Maurizio Brandi, Pasquale De Angelis, Remo Casella, Gianni Iorio, Lara Sansone, Achille Perilli, Vincenzo
Pappa Monteforte. Tutto ciò mentre il
Movimento incassa anche la preziosa attenzione di alcuni giornali cittadini (ad
esempio Corriere del Mezzogiorno, Roma,
Il Mattino e Repubblica) con cui il presidente del Movimento, Nino De Nicola,
ha ormai intrecciato un proficuo dialogo.
LA COPERTINA
I Re Magi di Paola Del Prete
Come avrete notato, per la prima volta, Chiaia Magazine sceglie per la
copertina una vignetta a tutta pagina. Autrice dell’illustrazione è Paola
Del Prete, giovane creativa di talento che ha già al suo attivo un invidiabile
curriculum artistico ed espositivo. Nel nostro caso è stata bravissima ad
interpretare le nostre indicazioni sull’emergenza parcheggi con un disegno natalizio assai ironico. Anche i Re Magi piangono perché non trovano
un posto dove infilare la macchina. Guidando in controsenso, per giunta,
forse perchè non sanno della Ztl. E con la stella cometa ormai in fuga.
PRIMO PIANO
CHIAIA MAGAZINE
4
Parcheggiamo il
PROGETTI PER CHIAIA. Una panoramica su 20 anni di idee e
di piani per le aree di sosta interrate. Il messaggio al Palazzo
LA SCHEDA
ALVARO MIRABELLI
PROGETTO ANSALDO
Poteri Speciali: prima è, meglio è.
Con essi il sindaco di Napoli potrà
sconfiggere l’inferno del traffico.
Eppure sono già a rischio. Se da un
canto, infatti, Rosa Russo Iervolino
può maneggiare un formidabile
strumento procedurale che le consente, ad esempio, di realizzare
sottopassi, parcheggi e tecnologie
di controllo, senza pastoie burocratiche, è anche vero che non c’è
ancora certezza sulla copertura
finanziaria per le future opere. Il
sindaco dovrà sudare perchè Roma
allenti i cordoni della borsa. Ma
l’impressione è che riuscirà a spuntarla. Partita Chiusa? Neanche per
sogno. Se arrivano i fondi, dovrà
pure decidere dove e come spenderli. E senza sbagliare.
Largo ai cervelli. E allora: che la
città spinga per i parcheggi interrati, lo sanno tutti. E lo sa anche la
Iervolino. La domanda è: cosa ha in
mente la sindaca? Pensa di farli
solo in periferia, in linea col Piano
Urbano Parcheggi che è ostile ai
parcheggi pubblici in centro? O si è
un po’ sdoganata dall’equivoco
ambientalista, allergico alle aree di
sosta nel cuore urbano, e inizia a
capire, ad esempio, che Chiaia,
senza parcheggi, è alla canna del
gas? Se la Iervolino si converte ai
parcheggi in centro, l’ora è davvero
storica. E allora dovrà aprire alla
grande progettualità, messa in
campo sulla questione dai migliori
cervelli della città. Tutta gente
(architetti, ingegneri, urbanisti) che
da più di 20 anni sforna idee a ritmi
industriali. Soprattutto sul territorio di Chiaia.
I piani sono lì, a portata di mano, e
non è detto che restino nel cassetto.
Proviamo a rispolverarli.
OPZIONE ANSALDO
La nota azienda sotto il cappello Finmeccanica ha a sua disposizione alcuni
studi di fattibilità per 2 parcheggi sotto
il lungomare di Chiaia: li hanno forniti
all’Ansaldo i tecnici della Metropolitana
Spa che proprio per l’Ansaldo ha progettato le stazioni della Linea 6 del metrò,
la grande opera su ferro che la società sta
realizzando nel sottosuolo della Riviera di
Chiaia. Due proposte non a caso concepite
per essere interfacciate con le fermate del
metrò e che saranno eventualmente offerte all’attenzione dei vertici comunali.
In attesa di sviluppi, l’Ansaldo tira dritto
e lavora alla metropolitana del lungomare. Di sicuro, però, la sua candidatura
tecnica ad un’eventuale operazione-parcheggi alla Riviera apparirebbe autorevole. Primo: perché è già lì. Secondo: perché ha già 2 progetti. Terzo: perché, con
queste premesse, appare già vincente sui
costi e sulla velocità d’esecuzione.
Metrò e parcheggi: ambo secco. Spieghiamoci meglio. Se l’Ansaldo farà i suoi
2 parcheggi, sarà in contemporanea con
la realizzazione della Linea 6. E dovrà farli per forza in fretta proprio perché le scadenze esecutive del metrò sono serrate:
entro il 2010, infatti, la Linea 6 da Piedigrotta a piazza Municipio dovrà essere
un fatto compiuto. E a questo scenario,
quindi, potrebbero agganciarsi i 2 parcheggi underground ipotizzati alla Riviera di Chiaia, nelle immediate adiacenze delle due stazioni del metrò. Andando al sodo: una prima area sotterranea in corrispondenza della futura stazione Mirelli (piazza della Repubblica) e
una seconda non lontano dalla stazione
di San Pasquale. Il disegno è ovvio: fare "sistema" tra parcheggi e stazioni del treno
sotterraneo.
I progetti. Parcheggio interrato "Mirelli":
è previsto in piazza della Repubblica, all’imbocco di viale Dohrn. Sul marciapiede lato-mare ci sarà la rampa entrata-uscita per le auto e sul marciapiede di fronte
(dov’è l’ingresso della Villa Comunale)
verrà collocato l’ingresso pedonale alla
stazione del metrò. Parcheggiata, dunque, l’auto, o si risale in superficie o si entra nella stazione della Linea 6. Il parcheggio sarà ad un piano. Capienza: 250
posti. Costo: 9 milioni di euro.
Parcheggio interrato "Diaz": è previsto sotto piazzale Diaz, in corrispondenza della
grande fontana. La rampa per le vetture
e il passaggio pedonale sono localizzati
sul marciapiede lato-mare.
Qui, lasciata l’auto, si risale in superficie
e si può attraversare la Villa Comunale
per raggiungere l’ingresso della stazione
San Pasquale, prevista all’interno della
Villa. Capienza: 450 posti. Costo: 16 milioni di euro.
Il supertecnico. In calce ai due piani c’è
anche la firma dell’ingegner Antonello
De Risi, responsabile del "Settore Opere
Civili" della Metropolitana di Napoli Spa,
impegnata sulla Linea 1 del metrò. "I costi - spiega - sono contenuti perché i due
parcheggi sono ad un solo livello. Si opererebbe “in asciutto”, cioè senza turbare
gli equilibri idrogeologici". Nessun problema tecnico, quindi, né di tempi: "I due
impianti si possono fare in tre anni", aggiunge l’ingegnere. E tra le ricadute benefiche di un’operazione da 24 milioni di
euro, "ci sarebbe anche - puntualizza De
Risi - un grosso ritorno occupazionale: in
tre anni sarebbero erogate retribuzioni
per circa 15 milioni di euro".
PROGETTO CONSULTA
Sull’emergenza parcheggi non è disposta a mollare di un millimetro la Consulta delle Costruzioni, patto di ferro tra
17 soggetti della società civile in nome di
una giusta causa: la realizzazione di parcheggi in città. Vi aderiscono, tra gli altri,
i Costruttori Edili di Napoli (Acen), le Piccole Imprese (Api), i sindacati Cgil/Cisl/Uil,
gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, il Collegio dei Geometri, l’Unione
dei Piccoli Proprietari (Uppi), le federazioni degli artigiani, Confcooperative e Legacoop. Un piccolo esercito. Con un suo
leader: Emilio Alfano.
La Consulta dice la sua. Fu proprio Alfano, nel Natale 2005, a depositare sulla
scrivania dell’assessore ai parcheggi di allora un poderoso studio per 23 nuovi parcheggi in project financing (ossia a costo
zero per il Comune). Un bel librone di 80
pagine tra descrizioni, planimetrie, tabelle con costi e ricavi, ormai spietatamente esiliato in un cassetto di Palazzo
San Giacomo. Costruito a sei mani dagli
architetti Fabrizio Gallichi, Massimo Naviglio e Pietro Sangiorgio, per conto della Consulta, il documento individua e descrive 23 interventi possibili, un po’ dappertutto sull’area urbana. E a Chiaia le
ipotesi, fornite dai tre consulenti, sono
due: un parcheggio a piazza Vittoria e
l’altro a viale Dohrn. Vediamo.
Le due chances. Parcheggio interrato
"Vittoria": è previsto, appunto, nel sottosuolo della piazza. Un parcheggio di relazione perché destinato a servire utenze
commerciali e luoghi di pubblico interesse. E si configura naturalmente anche
come parcheggio di scambio visto che,
Piazza della Repubblica
Capienza 250 posti
Costo 9 mln di euro
Tempi 3 anni
Viale Dohrn - R. Diaz
PROGETTO ANSALDO
Capienza 450 posti
Costo 16 mln di euro
Tempi 3 anni
PROGETTO CONSULTA
DELLE COSTRUZIONI
Capienza 250 posti
Costo 4,5 mln di euro
Tempi 2/3 anni
PROGETTO FABRIZIO GALLICHI
Capienza 600 posti
Costo 10,5 mln di euro
Tempi 2/3 anni
Piazza Vittoria
PROGETTO CONSULTA
DELLE COSTRUZIONI
Capienza 420 posti
Costo 7,56 mln di euro
Tempi 2/3 anni
PROGETTO FABRIZIO GALLICHI
Capienza 420 posti
Costo 7,5 mln di euro
Tempi 2/3 anni
Viale Comunale
da p. Vittoria alla Cassa Armonica
PROGETTO BRUNO PALAZZO
supervisione Massimo Rosi
1° alternativa (1 livello)
Capienza 750 posti
2° alternativa (2 livello)
Capienza 1400 posti
parcheggiata la vettura nello stallo sotterraneo, l’utente potrà poi servirsi della
costruenda stazione in via Chiaia della Linea 6 del metrò. Consta di un unico livello. Capienza: 420 posti. Costo: 7.560.000
euro. Tempi di esecuzione: 2/3 anni.
Parcheggio interrato "Dohrn": è ipotizzato sotto l’omonimo viale. E anche in que-
PRIMO PIANO
CHIAIA MAGAZINE
FUTURO
sto caso si tratta di un parcheggio di relazione ad un piano. Si presta anch’esso
per vocazione spontanea alla funzione di
interscambio: il parcheggio, infatti, sorgerebbe non distante dalla stazione San
Pasquale della Linea 6. Capienza: 250 posti. Costo: 4.500.000 euro. Tempi di esecuzione: 2/3 anni.
PROGETTO GALLICHI
Se in calce al piano parcheggi allestito
dalla Consulta delle Costruzioni c’è la firma dell’architetto Fabrizio Gallichi, sia
pure in coabitazione con altri due colleghi, non è certo un caso. Del tormentone
sulla sosta negata in città il professionista
è un veterano, temprato da 20 anni di tiro alla fune con gli amministratori locali, patologicamente refrattari ai parcheggi. In testa il chiodo fisso di realizzare
grandi impianti di sosta sopra e sotto il
suolo partenopeo, Gallichi rilancia adesso due progetti a lui cari e sui quali ha
parzialmente ricalcato anche le strutture ideate per la Consulta. Le due creature dell’architetto, pensate per Chiaia
nell’’84 e opportunamente aggiornate,
sono un parcheggio a piazza Vittoria e
un altro alla rotonda Diaz.
Le proposte. Parcheggio interrato "Vittoria": piazza Vittoria è una location canonica quando si parla di parcheggi underground in zona. Ed è l’anticamera alla Chiaia dello shopping, del by night e
degli studi professionali. Capienza: 420
posti. Costo: 7.500.000 euro. Tempi esecutivi: 2/3 anni. Livelli: 2. Accesso: lungo
le aiuole.
Parcheggio interrato "rotonda Diaz": la
struttura si sviluppa nel sottosuolo della
rotonda e in quello di viale Dohrn. Lo stallo ha dimensioni "importanti". Capienza:
600 posti. Costo: 10.500.000 euro. Tempi
esecutivi: 2/3 anni. Entrata e uscita: a viale Dohrn. Livelli: 3.
Per i due parcheggi vale un valore aggiunto cruciale: la loro funzione di scambio con le future stazioni del metrò. Il
"Dohrn", poi, potrebbe anche servire l’imbarco degli aliscafi che andrebbe spostato - è l’ipotesi suggestiva - dalla sede attuale di Mergellina alla rotonda Diaz. Dal
"dossier Gallichi", infine, spunta un terzo
asso: un megaparcheggio nel ventre della Stazione Marittima da 800 posti ed un
costo di 12 milioni di euro, in grado di sviluppare un forte alleggerimento su tutta
la viabilità del fronte marittimo.
La tirata dell’architetto. Gallichi non le
manda a dire: "Che sia chiaro: ambiente
e parcheggi non sono in rotta di collisione. E mediare le due esigenze è persino facile. Lo dimostra la moderna filosofia dei
parcheggi adottata a Roma, Siena, Bressanone, Trieste, Barcellona, Parigi, Gine-
vra dove i parcheggi sotterranei li hanno
fatti anche nel centro storico, conservando e innovando". Poi una perplessità:
"Le procedure di appalto coi soldi pubblici di solito da noi viaggiano celermente. Quando invece si tratta di assegnare appalti per fare opere a costo zero (quelle,
ad esempio, in project financing dove il
privato investe e il Comune si limita a
controllare senza spendere), perché i tempi si allungano all’infinito?".
PROGETTO ROSI
Se gli parlate dei parcheggi interrati a
Chiaia, Massimo Rosi, decano degli architetti napoletani, si indigna. Ce l’ha con
gli ultrà dell’ambiente, nemici dei parcheggi in centro : "Da anni il Comune è
ostaggio di un estremismo ecologico che
giudica i parcheggi in centro degli attrattori di traffico. Basta uno straccio di
buonsenso, invece, per capire che è Chiaia
per sua natura ad attirare le auto visto che
ci sono negozi, griffes, studi, cinema etc..
Il mondo corre veloce, il Comune arranca nella preistoria". Anche Rosi, però, è un
ultrà, ma del Borgo di Chiaia: al suo quartiere, nel ’94, ha dedicato, in collaborazione con le "Botteghe dei Mille", un volume con 12 interventi di riqualificazione. L’opzione che ci interessa riguarda il
parcheggio sotterraneo nella Villa Comunale: un’idea dell’architetto Bruno Palazzo, supervisionata da Rosi.
Una soluzione radicale. Parcheggio in
Villa: è ipotizzato sotto il viale centrale,
da piazza Vittoria alla Cassa Armonica. E’
il più ambizioso di tutti: per le dimensioni rispettabili dell’opera sotterranea e
per la rivoluzione che scatterà in superficie. Presenta due alternative. La prima:
a un solo livello con 750 posti. La seconda: a due livelli con 1400 posti. Le principali rampe di accesso e di uscita sono 2:
una è prevista alla Riviera di Chiaia (Rampe San Pasquale) e l’altra è localizzata in
viale Dohrn (Rampe Caracciolo). Alcune
rampe minori sono previste a piazza Vittoria. Capitolo pedoni: il parcheggio sarà
servito da 7 accessi pedonali presso gli attuali varchi d’accesso della Villa. Il tutto
nel rispetto del verde. E il bello viene adesso. Con due colpi di scena in superficie:
un sottopasso per il traffico veicolare lungo 200 metri in corrispondenza delle
Rampe San Pasquale (cioè sotto la Riviera di Chiaia) e un altro uguale in corrispondenza delle Rampe Caracciolo (cioè
sotto via Caracciolo). In soldoni: 200 metri di Riviera e altrettanti di Lungomare,
liberati dalle auto, e pedonalizzabili. Così la Villa, per 200 metri appunto, potrebbe saldarsi da un lato a piazza San Pasquale/Villa Pignatelli e dall’altra al mare.
Si vola alto.
Piazza Vittoria: il grafico del progetto Gallichi che prevede 420 posti in 2/3 anni
Piazzale Diaz: su questo sito si concentrano ben tre progetti
Piazza Vittoria: prospetto di un parcheggio a due piani
Piazza della Repubblica: già pronto un progetto di fattibilità per un impianto da 250 posti
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QUARTIERISSIME
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Nuova vita per Palazzo dei Veterani
IL RECUPERO. La struttura alle spalle di via dei Mille, liberata dagli abusivi, sarà
destinata a centro per anziani e ludoteca. Rispolveriamo il progetto Mazziotti
alazzo dei Veterani: lo scorso
P
21 novembre il grosso complesso edilizio a monte di via dei
Mille è stato evacuato, non senza polemiche sull'opportunità
dello sfratto. Lo sgombero dell'edificio dai 10 nuclei familiari
che lo occupavano abusivamente dal '94, tuttavia, era ed è la
condizione necessaria perché
l'immobile sia finalmente oggetto del piano di riqualificazione previsto da numerose delibere del Comune. Il recupero
architettonico e funzionale, infatti, sarà organico all'insediamento di una ludoteca e di un
centro per anziani, due iniziative di lodevole spessore sociale: e
tra le contropartite dell’operazione - come ha chiarito l’assessore all’Edilizia Pubblica Felice
Laudadio - ci sarà anche il recupero dei numerosi pregi archi-
tettonici presenti nell'immobile. Ma di cosa si tratta, per la precisione? Il plesso attuale è il frutto di una proliferazione di edifici, sviluppatasi nei secoli. Alla
prima secentesca fabbrica su sa-
lita Betlemme si sono, infatti,
aggiunti la chiesa di S. Maria di
Betlemme (1640) e poi gli altri
corpi di fabbrica di S. Maria Apparente su via Rega e su salita Vetriera: se ne voleva infatti rica-
vare un monastero domenicano.
Alla fine del ‘700 l’edificio di via
Rega venne adibito a padiglione
per i veterani di guerra e, poi, a
metà ‘800, fu destinato ad ospizio per le vedove dei militari borbonici. In seguito il complesso
cadde nel dimenticatoio col risultato che, negli anni ‘50, esso
appariva degradato e saccheggiato. L’amministrazione di quegli anni peggiorò il quadro, inserendo nel contesto già fatiscente una incongrua e mostruosa torre destinata ad abitazioni. Degrado su degrado. Nella seconda metà degli anni '80,
finalmente, inversione di tendenza: la giunta Valenzi, infatti,
decise il recupero e il riuso del
Palazzo dei Veterani e l’abbattimento della torre. Il progetto di
riqualificazione affidato alla
Fondedile, tuttavia, restò sulla
SANTA LUCIA: LE AUTO «ECCELLENTI»
SUL MARCIAPIEDE DELLA REGIONE
PARTE LA ZTL: ORARI E GIORNI
25 CARRI ATTREZZI PER IL CONTROLLO
Nello scorso numero lo abbiamo documentato
con una foto: le auto «eccellenti» della Regione che
parcheggiano tutti i giorni sul marciapiede, proprio di fronte all'ingresso di Palazzo santa Lucia.
Un bell’esempio di disprezzo delle regole. Siamo
tornati dopo un mese: le auto sono sempre lì. Così insistiamo, dicendo che per i potenti dalla faccia tosta non valgono le regole che invece valgono per i semplici cittadini. Da indignarsi.
Chiaia, Zona Traffico Limitato fino al 7 gennaio.
Dalle 10 alle 21, tutti i sabato e le domeniche, scatta il dispositivo sull’asse via Morelli, via Filangieri e via dei Mille. E intanto, divieto di sosta dalle 8
alle 10, dal lunedì al sabato in p.zza Trieste e Trento, via S. Carlo, via S. Lucia, via Partenope, via N.
Sauro e via Cesario Console. Il controllo è affidato a una task force di polizia e ausiliari del traffico che avranno a disposizione 25 carri attrezzi.
TEATRO SAN CARLO, RITRATTO DEL DIRETTORE D’ORCHESTRA
Jeffrey Tate sulla cresta del gusto
Abita nel cuore di Chiaia, ospite insigne, Jeffrey Tate (nella foto), e sembra
ne sia proprio contento: c’entrerà qualche cosa anche la suggestione della dimora storica, a quanto si dice, magari.
E’ il direttore principale dell'orchestra
del teatro San Carlo (che dirigerà stabilmente per i prossimi anni), impegnato sempre di più e meglio nella sua
produzione, protagonista a pieno titolo della programmazione della Fondazione in questo autunno ed inverno, so-
prattutto, con opere e concerti, in cui
tra l’altro ha scelto di proporre titoli
poco consueti. Da«Paradise und Peri» di
Schumann a «Candide» di Bernstein,
novità per Napoli, al «Falstaff» di Verdi,
inaugurazione della stagione lirica, gradita (per noi) eredità preziosa del suo
predecessore Bertini, a pagine di Weill,
Britten etc… E’ un gusto, quello di Tate,
che incontra quello degli appassionati
più esigenti e dei curiosi, e degli habitué divenuti suoi fan. Del resto i frequentatori di stagioni liriche in altre
città sia in Italia sia all’estero, e magari di Ravello, lo conoscevano e molto
bene, amandolo anche molto, prima
carta. Tra i primi ad inserirsi nel
successivo dibattito progettuale
è stato Gerardo Mazziotti che
per il sito ha partorito una proposta assai articolata (vedi foto).
Essa prevede 1) la demolizione
delle due cortine edilizie su via
Rega e su salita Vetriera perché
insignificanti, 2) la costruzione
in via Rega di un palazzo a tre
piani per uso abitativo e la realizzazione di una fascia verde su
salita Vetriera, 3) la riqualificazione dei due edifici su salita S.
Maria Apparente e su salita Betlemme per adibirli a scopi sociali, 4) un nuovo look per la «torre» da riproporre come struttura curvilinea di tubi di perspex
per ottenere un impatto leggero
e gradevole. Quale che sia, in
ogni caso, il piano di recupero,
l'augurio è un'apertura del cantiere in tempi stretti.
del suo debutto napoletano con uno
splendido spettacolo di Humperdink.
Ed i dischi anche lo avevano fatto conoscere ed apprezzare, soprattutto un’edizione di «Arabella» con Kiri Te Kanawa. Naturalmente piacerebbe che Tate
facesse conoscere quest’opera al San
Carlo, che mai l’ha ospitata fino ad ora,
e che magari riprendesse la bellissima
«Elektra» con realizzazione di Kiefer,
artista che espone alla galleria di Lia
Rumma, proprio dietro piazza dei Martiri, anche lui cittadino onorario di
Chiaia, nel suo risvolto molto trendy ed
autenticamente internazionale.
Massimo Lo Iacono
ACCORDO TRA NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE E SAVING GROUP AND PARTNERS
La società che fa «risparmiare» il tempo
L’Associazione Nuove Botteghe dei
Mille ha stipulato una convenzione
gratuita con la Saving Group and
Partners (ufficio a via Chiaia 37 - tel.
081425762), gruppo imprenditoriale
che, tra le sue competenze, annovera
quella di offrire la propria consulenza per ottimizzare i costi dell’impresa. Quante volte capita ai commercianti di ricevere, più volte al giorno, «seccature» improvvise dai call
center che propongono offerte di
telefonia fissa, mobile, promozioni
informatiche o, ad esempio, illustrano pacchetti assicurarativi. Il più delle volte, queste chiamate rappresentano per l’esercente un proble-
ma soprattutto perché non ha il
tempo di ascoltare e valutare l’offerta. Bene, la Saving Group and Partners, si pone, grazie alla sua esperienza di consulenza nel settore, tra il
commerciante e il call center, creando un filtro che va a tutto vantaggio
dell’esercente. Lo sviluppo, dunque,
passa soprattutto dal tempo che il
commerciante e l’impreditore riescono a recuperare, ottimizzando, per
giunta, anche i costi. Per saperne di
più è possibile contattare Francesco
Comite (nella foto), responsabile Convenzioni
della Saving Group and Partners al numero
3933372117.
QUARTIERISSIME
CHIAIA MAGAZINE
Piazza Vittoria, pubblicità regresso
IL CASO. Tanti e brutti: i cartelloni promozionali
invadono il centro. Sconcio urbano autorizzato
di mano risale alla scorInonlsacolpo
primavera, ma la polemica
si attenua, aquistando adesso accenti ancora più infuocati.
Il fatto è che quei «nuovi» maxicartelloni pubblicitari, seminati
a via Calabritto, via Filangieri e
piazza Vittoria (vedi foto), hanno
graffiato a sangue il cuore di
Chiaia, innescando sconcerto tra
i cittadini. Su una cosa, infatti,
tutti sono disposti a giurare: il
delicato e irripetibile equilibrio
PRIMA
architettonico e ambientale che
caratterizza, ad esempio, la splendida piazza litoranea è davvero
oltraggiato. Stupisce il numero
dei manufatti che hanno ghettizzato il bordo-aiuole e i marciapiede, disturba il loro look assolutamente incongruo col contesto locale, lascia di stucco il posizionamento che ingombra il
passaggio. Chiaia storica presa a
schiaffoni. Chiaia che non ci sta
e che protesta. Con l'assessore al
Decoro Urbano Elisabetta Gambardella, con la società che gestisce la concessione dei cartelloni pubblicitari in città, accusata di esserci andata giù pesante.
Come è accaduto? Tutta colpa,
sembra, di una delibera di Luca
Esposito, all’epoca assessore
competente. Provvedimento infelice che ha avuto il suo corso,
trasformando piazza Vittoria in
un’americanata da videogame.
Eredità tosta da gestire per la
Gambardella che lo scempio di
quei superspot di metallo, un po'
cialtroni, se lo ritrova sbattuto in
faccia un giorno sì e l'altro pure.
Sulla faccenda, ad esempio, usano toni durissimi i responsabili
della Municipalità 1. Senza contare le proteste ai giornali: che
puntualmente rimbalzano sulla
scrivania dell’assessore. E gioca a
nascondino la Sovrintendenza
che, di solito implacabile, sulla
questione pare si sia ingoiata la
lingua. Potenza del business? O
dormita delle istituzioni?
RAMPE BRANCACCIO: RIMOSSO DOPO
IL PANNELLO DEGLI ORRORI
L’enorme, fatiscente pannello, adibito alle
affissioni del Comune, non c’è più. Sollecitammo la rimozione dello sconcio, apprendendo poi che anche la Municipalità si era
adoperata in tal senso. Nel giro di qualche
giorno la rimozione è stata eseguita per disposizione del solerte assessore al Decoro Urbano, Elisabetta Gambardella. Ottimo!
IL RICORDO
IL GENTILUOMO
DEL CIOCCOLATO
el tepore della sera, in un mercoledì
N
ancora ebbro d’estate, le noci e le ghiande di cioccolato e biscotto, i cioccolatini nudi
e ripieni, i prelibati coppetti, le uova inghirlandate e la cioccolata foresta hanno perso il loro papà. Il 15 novembre Giuseppe Maglietta, il gentiluomo del cioccolato, il timoniere
della gloriosa industria artigianale Gay Odin, ha lasciato, con la
consueta discrezione, il suo paradiso di magie per raggiungerne un
altro. Prima della sera, prima dell’ultimo abbraccio, è giusto ripercorrere la vita di Maglietta, dolceamara come il cacao. Napoletano
di nascita, romano d’adozione, toccato dal talento dell’impresa e del
sogno, trova immediatamente il destino a tendergli un’imboscata: a
Lacco Ameno, nel cuore dell’infanzia, la poliomielite ferma le sue
corse nel prato. Le circostanze avverse, sosteneva il poeta, rigenerano
l’artista. Così avviene: un’altra corsa stava per iniziare. Fatica, sogni,
studi, speranze: Maglietta si laurea a Roma in Giurisprudenza ma,
quasi subito, appende il diritto al chiodo e animato da una costruttiva ambizione, ritorna a Napoli. Qui scopre l’incanto di Gay Odin.
Chiamato dagli zii - fuoriclasse della ristorazione che avevano
rilevato la fabbrica del cioccolato dai piemontesi belli e cocciuti
Isidoro Odin e Onorina Gay - inizia un nuovo corso di laurea che
tanto sarebbe piaciuto agli eroi di Tim Burton. Corsi accelerati di
sogni fondenti e incantesimi al latte gli vengono fatti dal vecchio
maestro Isidoro, dal quale Maglietta apprende i segreti di un’arte di
rara intensità. La favola è tratta, la poesia si scrive con il cacao: con
l’avvocato al timone, Gay Odin decolla: nove negozi a Napoli e uno ai
Parioli nella indimenticata Roma. Fioccano, così, le richieste da tutto
il globo: tutti vogliono conoscere i frutti di quell’inconfondibile
giardino di delizie tra sapori antichi e odori d’infanzia.
Se gli dei bevono l’ambrosia, gli uomini mangiano i cioccolatini Gay
Odin. Maglietta, sognatore senza interruzioni, lo sapeva. In una
recente intervista rilasciata a Giuliana Gargiulo aveva confessato:
«Voglio che i miei figli continuino a fare il mio lavoro e che soprattutto la fabbrica non cambi mai». Dopo quella sera, dopo l’ultima
carezza, a via Vetriera, cuore storico dell’industria artigianale, la
moglie Marisa, i figli Dimitri, Sveva e Davide lavorano più di prima.
C’è un gran fermento in fabbrica. Qui, non cambierà nulla.
Massimiliano de Francesco
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QUARTIERISSIME
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Cervantes, la Spagna sul golfo
CULTURA. A via Nazario Sauro, nella nuova sede, l’istituto apre
il suo mondo agli incontri letterari. Ecco gli eventi in cartellone
ANTONELLA CARLO
Con questo numero parte il nostro viaggio tra gli istituti culturali del quartiere Chiaia. Prima puntata: Istituto Cervantes.
A gennaio 2007 il Grenoble.
hora sí! Inaugurata lo scorso
ottobre, la sede dell’Istituto
Cervantes a via Nazario Sauro è
già, da sola, un invito ad imparare lo spagnolo: i corridoi bianchi
e dritti, le allegre porte rosso fuoco, le finestre limpide che si affacciano sul nostro golfo, mandano, nella loro immagine complessiva, un preciso e significativo messaggio. La cultura iberica
è suggestiva come questo paesaggio, è ridente come i colori di
questo istituto: chi vuole conoscerla deve varcare la soglia, cercando di interiorizzare un’ispirazione ed una filosofia, prima
ancora delle regole grammaticali. Lo sa bene José Vicente Quirante (nella foto), direttore del Cervantes, orgoglioso del rilancio e
del prestigio nazionale (ed internazionale) dell’istituto: e la sede
A
napoletana, con i 1400 mq di superficie, con la ricca biblioteca,
l’auditorium e lo spazio espositivo, può ben dirsi un fiore all’occhiello dell’organizzazione iberica. Eppure, la vera particolarità
che, secondo Quirante, distingue
il Cervantes dalle altre scuole di
lingua, è che qui «non
si diffonde la cultura
di un paese, ma la cultura in spagnolo. Per
tale motivo, diamo
spazio ad artisti di diversa nazionalità, argentini, colombiani,
cileni: sono amici ed
ospiti, che ci riportano musiche, colori,
suggestioni di paesi
lontani geograficamente, vicini
nel bagaglio emotivo ed ideologico».
Nel corso degli anni, dal 1991 sino ad oggi, il Cervantes ha maturato una precisa politica culturale: sin dalla nascita dell’Istituto a via san Giacomo, poi con
il suo trasferimento a piazza Vanvitelli, si è cercato sempre di favorire la partecipazione attiva de-
PER SAPERNE DI PIÙ
Chi vuole imparare lo spagnolo può seguire i corsi annuali o
quadrimestrali, sino ad arrivare agli intensivi. Le lezioni possono
assumere carattere «generale», ma ci sono anche indirizzi «speciali». A fine ciclo, è possibile conseguire il diploma di spagnolo
come lingua straniera (D.E.L.E.). E, per chi studia al Cervantes, una
sorpresa: un viaggio a Madrid sorteggiato tra gli allievi dell’istituto Per saperne di più: www.napoles.cervantes.es
gli studenti, non semplicemente
limitata all’orario delle lezioni.
La bellezza della nuova (ed unica)
sede di via Nazario Sauro ha permesso di puntare, ancor di più, su
una straordinaria stagione di
eventi: accanto ai tradizionali corsi di lingua, ecco un viaggio curioso e multiforme
nel cinema, nella letteratura, nelle canzoni in spagnolo. E se gli
appassionati di Artes
plásticas y arquitectura
troveranno nelle mostre e nelle installazioni pane per i loro
denti (da non perdere
la personale della pittrice Menchu Limas,
in programma sino al 26 gennaio), i cinefili potranno riscoprire alcune pietre miliari, difficilmente reperibili sul mercato
nazionale: il Don Chisciotte di
Maurizio Scaparro, il Don Juan en
los Infiernos di Gonzalo Suàrez ed
il Don Juan mi querido fantasma di
Antonio Mercero. La sezione degli incontri letterari, intitolata
Non solo Don Chisciotte, sancisce un
profondo legame con la cultura
napoletana: dopo aver tradotto,
con la sua casa editrice Partenope,
i testi di Montesano e La Capria,
José Vicente Quirante decide di
ospitare, al Cervantes, Peppe Lanzetta, Erri De Luca, Antonella Cilento. I napoletani rileggono gli
spagnoli: la poesia è, infatti, poliglotta.
1. Continua
L’ESPERTO
di LUCA LANERI
REVISIONE ESTIMI CATASTALI
TRA AUMENTI E RICORSI
ra le misure adottate dal Governo Prodi per aumentare gli introiti
fiscali, con il decentramento del Catasto ai Comuni è arrivato
anche l'adeguamento dei valori catastali a quelli di mercato, con
conseguente aumento dell'ICI. Negli ultimi mesi i cittadini hanno
visto prima l’aumento delle imposte di registro e catastali, poi l’adozione del principio generale di esenzione IVA per le società, e non
ultimo gradito regalo di Natale la maxi-stangata sull’ICI con ulteriori e
dirette ripercussioni su cessioni, locazioni e successioni. Al momento
risulta che sono stati spediti dall’Agenzia delle Territorio circa 150mila accertamenti catastali contenenti vertiginosi aumenti della rendita
catastale (in alcuni casi l’aumento è del 90-100%) per quegli immobili
cui il relativo classamento è stato ritenuto dall’Agenzia del Territorio
«non aggiornato ovvero palesemente non congruo rispetto a fabbricati
similari e aventi medesime caratteristiche». Non si tratta di un aggiornamento generale degli estimi catastali ma di un allineamento
parziale e limitato solo ad alcuni immobili (quelli ubicati nelle microzone «anomale») per i quali, ai sensi del comma 335 della legge n.
311/2004, il rapporto tra il valore medio di mercato e il corrispondente
valore medio catastale ai fini dell'applicazione dell'imposta comunale
si discosta «significativamente dall'analogo rapporto relativo all'insieme delle microzone comunali». Così tantissimi proprietari di immobili hanno ricevuto dall’Agenzia del Territorio avvisi di accertamento
catastale e quindi l’aumento delle rendite catastali. Ora, se si considera anche il prossimo vertiginoso aumento delle aliquote ICI 2007 che
il Sindaco Iervolino ha in programma di attuare per aumentare le
entrate comunali, si stima che nella maggior parte dei casi le imposte
che gli stessi dovranno versare si triplicheranno. L’accertamento con
l'avvenuta revisione degli estimi catastali può essere impugnato con
ricorso alle Commissioni Tributarie competenti entro 60 giorni dalla
notifica considerato che sono: ignote le modalità di rilevazione dei
valori medi e della metodologia dei sistemi di rilevazione; sconosciuti
gli atti di trasferimento monitorati e rilevati; diversi e quindi iniqui
sono stati i trattamenti di valutazione degli immobili pur ricadenti
nelle stesse microzone oggetto di rilassamento.
T
DIARIO
DELLA
MUNICIPALITÀ 1
CHIAIA MAGAZINE
Le Municipalità? Sportelli del Comune
RIFORMA BLUFF. Serpeggia lo scontento tra i governi di quartiere. Senza uffici,
senza servizi, senza deleghe, senza denaro: il decentramento resta nel cassetto
ussurri da Palazzo San GiaS
como. A Bruno Terracciano
(nella foto) quella delega fa venire i sudori freddi. Da quando, sei
mesi fa, è diventato assessore alle Municipalità, una domanda
lo morde ai polpacci: è vero che
ora i governi di quartiere contano meno di zero? E così si è divorato il Regolamento delle Municipalità, ha ascoltato, litigato,
proposto, e alla fine si è fatto
un quadro. Che, dicono, è desolante. E se i presidenti di quartiere tuonano di riforma svuoltata, Terracciano allarga le braccia ed invita alla calma. Ma intanto ha già ammesso alcuni
clamorosi scivoloni della riforma. Tra le promesse sballate c’era, ad esempio, quella sugli «assessorini» di quartiere: decide-
ranno interventi, gestiranno risorse, si diceva. E adesso la retromarcia quasi ufficiale: non
contano un tubo. Duro, insom-
BATTAGLIE BIPARTISAN: PIAZZA SALVATORE DI GIACOMO
ma, per lui fare l'avvocato d'ufficio di una riforma sotto accusa anche per altre mille ragioni.
Le municipalità avranno autonomia economica e funzionale, avranno un ufficio di ragioneria: anche questo si spergiurava. Ma di tutto si parla meno
che di denaro e di nuovi uffici.
Le Municipalità approvano progetti e realizzano lavori di manutenzione, sancisce l'articolo
18 del Regolamento: fantastico!
Ma sulla carta. Già perché quello che sta marciando è solo la riorganizzazione di una cosa che
già esisteva: uffici e sportelli per
i cittadini. Governi di quartie-
re? Dieci piccole filiali burocratiche, piuttosto: come in passato. La Municipalità non può spostare neanche un mattone se
non lo chiede a chi conta. Pacco, doppio pacco, contropaccotto. Non incassa senza reagire Alfonso Brancaccio, assessore al Decentramento della Municipalità 1, che solleva una questione tecnica cruciale: «Anche
se ricevessimo risorse, saremmo
nell’impossibilità di spendere
dato che per le Municipalità
non sono stati predisposti organigrammi amministrativicontabili che ci colleghino agli
uffici del Comune».
VIA BAUSAN: PROTESTA DEI RESIDENTI PER L’ISOLA NEGATA
Un giro sulla giostra del degrado
Chiosi: è l’ora di pedonalizzare
Nella missione di riqualificazione del territorio della Municipalità 1 rientra piazza Salvatore Di Giacomo a Posillipo,
uno dei tanti siti da recuperare che mette d’accordo maggioranza e opposizione. In uno dei recenti sopralluoghi - tra
i presenti i presidenti delle Commissioni Urbanistica e Ambiente di quartiere - si sono riscontrate situazioni di degrado di indubbia gravità: aiuole in pessimo stato, viali sporchi, una fontana senza acqua e ormai senza leoni e lo scempio della giostra. Sì, una giostra (un particolare nella foto) che
è un monumento all’obbrobrio, con i fili elettrici tra gli alberi e cementificazioni sospette. Uno scempio «autorizzato».
Perché il Comune non interviene?
Segnalammo le aspettative deluse dei residenti e commercianti di via Bausan, che dall’aprile 2004 attendono,
nel tratto compreso tra via S. Teresa e via V. Colonna, l’applicazione dell’ordinanza di pedonalizzazione, purtroppo rimasta sulla carta. Il presidente della Municipalità 1
Fabio Chiosi ha scritto testualmente all’assessore alla Mobilità Gennaro Mola: «Continuano a verificarsi gravi problematiche nel tratto in questione. La sosta selvaggia blocca di fatto la strada con conseguenze ben immaginabili
anche in termini di ordine pubblico e di tutela dell’incolumità dei residenti». Chiosi conclude sollecitando all’assessore di provvedere alla pedonalizzazione.
BREVISSIME
TACCUINO ASSEMBLEARE
A novembre il Consiglio della Municipalità 1 si è riunito
4 volte. Seduta del 7.11: seminario sul decentramento (2
assenti:1 di magg. e 1 di opp.). Seduta del 16.11: dedicata
ai problemi della sede (5 assenti: 2 di magg. e 3 di opp.).
Seduta del 21.11: approvato un ordine del giorno sul recupero del Molosiglio (6 assenti: 4 di magg. e 2 di opp.).
Seduta del 23.11: dedicata al problema delle installazioni pubblicitarie (4 assenti: 1 di magg. e 3 di opp.).
VIA TASSO: QUELL’INCROCIO MALEDETTO
Il consigliere ds Marcello Matrusciano della Mun. 1 ha
proposto, nella seduta della Commissione Mobilità del
17.11, l'installazione di un impianto semaforico per risolvere l'emergenza traffico all'incrocio tra via Tasso e c.so
Vittorio Emanuele: lo snodo, infatti, è attualmente sprovvisto di segnaletica stradale e sono frequenti gli ingorghi.
VIA CARAVAGGIO, ASPETTANDO LA ROTONDA
La Commissione Mobilità della Municipalità 1, presieduta da Mario Mele, ha una proposta per risolvere il nodo
traffico nell’incrocio critico tra via Manzoni, via Caravaggio e corso Europa: posizionare una rotonda al centro
del trivio per facilitare il flusso traffico. Si sta valutando
la fattibilità tecnica del provvedimento.
RIQUALIFICAZIONE GIARDINI MOLOSIGLIO
Il 21 novembre, il Consiglio di Municipalità ha approvato all'unanimità un ordine del giorno sulla riqualificazione globale dei giardini del Molosiglio. Il documento,
a cura della Commissione Urbanistica (presidente Alessandra Lancellotti), evidenzia il degrado del verde, della
fontana e del campetto sportivo ridotto a parcheggio, e
la scarsa illuminazione . Si mira a recupero e recinzione.
L’INIZIATIVA «PORTA I NONNI A TEATRO»
Con due rappresentazioni teatrali («Le due donne del fantasma» e «Il matrimonio di Pulcinella») è decollata, il 7 dicembre, al Teatro Tasso, l'iniziativa «Porta i nonni a teatro». E’ il primo appuntamento di una programmazione
teatrale dedicata a nonni e nipoti, promossa dall'assessore alla Scuola e Cultura della Municipalità 1 Vittoria Mariani per conciliare cultura e sociale.
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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Riformed, il futuro è nell’innovazione
Il professore Salvatore Esposito De Falco, responsabile della società di consulenza,
illustra le offerte del suo team per favorire le sinergie tra imprese e Università
Incontriamo il professore Salvatore
Esposito De Falco (nella foto), professore universitario associato di Economia e
Gestione delle Imprese dell'Università di
Roma La Sapienza, nonché responsabile
della Riformed s.r.l. (Ricerca e Formazione nel Mediterraneo), nella sede della
società in via Cumana, adiacente a piazza
Lala, per un'intervista sulle attività di
un'impresa che si è già distinta per l'efficace azione di coordinamento tra imprese,
Università e Centri di Ricerca nazionali.
Un nodo cruciale da sciogliere, per
lo sviluppo economico della nostra
città, è la scarsa informazione sui
finanziamenti alle imprese e sulla
ricerca cofinanziata, anche a causa
della difficile collaborazione tra
imprese e Università. Quale funzione svolge, in tal senso, la Riformed?
Vorrei precisare, innanzitutto, che la
nostra mission è quella di ideare Progetti
di Ricerca industriale finalizzati a migliorare i livelli di competizione e di innovazione
delle imprese. In quest’ottica, la Riformed
assiste le imprese nel difficile compito di
districarsi nella burocrazia dei contributi
pubblici a sostegno della ricerca, della
formazione, dello sviluppo e dell'innovazione. Cerchiamo di farlo nella maniera
più efficace possibile, soddisfacendo le
esigenze degli imprenditori locali.
Quali sono i clienti che si rivolgono
alla Riformed?
I nostri clienti sono abbastanza eterogenei, comprendendo imprenditori di
piccole e grandi aziende campane, ma
anche nazionali e internazionali, nonché
importanti strutture Universitarie e Centri
di Ricerca Pubblici. D'altra parte, è dal
2002 che la Riformed svolge questa
attività, operando nel settore dei servizi
alle imprese ed agli enti pubblici di ricerca
ed infatti è accreditata presso l'Anagrafe
Nazionale della Ricerca.
Volendo essere più precisi, un
imprenditore che si rivolge a voi in
che modo viene sostenuto dalla
vostra attività?
La formula da noi promossa è quella della
convenzione (anche con l'ente di ricerca
o con l'impresa pubblica). In genere,
assicuriamo un monitoraggio finalizzato
alle necessità dell'ente convenzionato,
informandolo in maniera costante delle
opportunità da cogliere in merito a
finanziamenti e contributi nazionali riguardanti l'innovazione e la ricerca scientifica.
Dopodiché, una volta individuata la
tipologia di finanziamento più coerente
con gli obiettivi del cliente, si fornisce una
valutazione analitica del bando individuato, assistendo il cliente nell'individuazione
del partner industriale e/o commerciale
con il quale sviluppare il progetto di
ricerca e sviluppo.
La vostra attività di sostegno si
conclude con l'individuazione del
bando e dei partner necessari
all'attuazione del progetto?
Assolutamente no! La Riformed affianca e
sovraintende il gruppo di lavoro creato,
predisponendo la necessaria modulistica
(scientifica e amministrativa/contabile),
valutando la corrispondenza del progetto
ai criteri specificati nel Bando e supportandone la presentazione. Infine, quando il
progetto è approvato, partecipiamo, con il
nostro team di consulenti e collaboratori,
alle attività progettuali, fornendo l'assistenza tecnica e scientifica, fino a quando non
si raggiungono gli obiettivi prefissati. Nel
rispetto della L. 196/03, seguiamo consolidate procedure a garanzia di un elevato
standard di qualità ed a tutela della sicurezza e della privacy nel trattamento dei
dati clientelari. Il più delle volte, è importante sottolinearlo, la Riformed partecipa
alle attività di ricerca: è un esempio il
progetto SIVI (sui DSS) e quello Emission
Traving (sui meccanismi di Kyoto).
Per assicurare una così ampia
gamma di servizi, evidentemente
la Riformed dispone di un numeroso team di professionisti.
Proprio così. Allo stato, la struttura si
compone di sei ricercatori (laureati in
economia e commercio, ingegneria
gestionale, scienze bancarie e politiche) e
di una segretaria d'azienda. Il lavoro del
team è supervisionato da Marco Pellicano, professore ordinario di Strategie
d'Impresa dell'Università di Salerno, e
coordinato da me, godendo, all'occorrenza, del supporto di numerosi consulenti
locali e nazionali. Sono proprio le elevate
competenze maturate dal gruppo di
lavoro, le relazioni con i nostri partner e,
soprattutto, la scelta di operare in una
nicchia di mercato in cui sono attive
poche strutture specializzate, che ci hanno
consentito di raggiungere in pochi anni
ricavi pari a circa 250mila euro.
Ci vuol dire qualcosa anche sulla
struttura e sulle attrezzature?
Senz'altro! La società usufruisce delle più
moderne attrezzature informatiche,
disponendo di 10 postazioni di lavoro
(integrate e gestite da un server mediante
una LAN), ciascuna delle quali connessa
ad internet su banda larga. Inoltre, la
nostra attività si configura come un
progetto in cui non solo si assistono le
imprese a fare ricerca, ma si fa direttamente ricerca. La biblioteca, con più di
1000 volumi, e la fornitissima emeroteca
rappresentano un esempio della nostra
spiccata propensione alla ricerca.
Quali prospettive di sviluppo si
prevedono per la Riformed?
Innanzitutto, nel giugno 2007 pubblicheremo una rivista on line a carattere semestrale, dedicata agli imprenditori ed ai
colleghi del raggruppamento di Economia
e Gestione d'Impresa, sul tema della
competizione globale.
La rivista sarà disponibile sul nostro sito,
www.riformed.it, attualmente in fase di
allestimento, ed i suoi fruitori potranno
consultare, su richiesta, anche la nostra
biblioteca. Infine, è in programma lo
sviluppo di una serie di progetti di ricerca,
cui Riformed parteciperà direttamente
con altri partner.
Antonio Biancospino
LA MISSIONE
DELLA RIFORMED
Contribuire allo sviluppo ed alla
diffusione dell’innovazione attarverso la ricerca applicata, favorendo le sinergie relazionali tra la
comunità scientifica e accademica
ed il mondo imprenditoriale.
SERVIZI OFFERTI
Assistenza (ante e post) al conseguimento di agevolazioni finanziarie alle imprese industriali e commerciali (ex L. 488/92 industria,
turismo, servizi e commercio; ex
L. 215/92, L. 598/94, etc…);
Assistenza (ante e post) al conseguimento di agevolazioni finanziarie alle attività di ricerca applicata
(L. 297/97, 1105/02);
Progettazione, implementazione e
sviluppo di programmi di ricerca
industriale e sviluppo pre-competitivo;
Assistenza al conseguimento di
agevolazioni a valere su finanziamenti comunitari (VI Programma
Quadro, e-content, e-Ten, ecc.) e
nazionali (F.I.T., F.A.R., P.I.A., Finanziamenti Nazionali e Regionali);
Attività di Formazione (progettazione, organizzazione e coordinamento di attività formative);
Studi di Fattibilità, Business Plan ed
elaborazioni di Piani di Marketing;
Tutoraggio delle nuove imprese
(start-up).
COME CONTATTARCI
Sede legale e operativa a via
Cumana, 9 (80125 Napoli).
Telefono/Fax: +390815934234 /
+390815938167
e-mail: [email protected]
sito: www.riformed.it
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n°679260 (REA)
Iscrizione Anagrafe Naz delle
Ricerche n° 53490GKA
Iscrizione Unione Industriali NA
n° 20/003825
P. IVA 07919970637
c h i a i a m a ga z i n e
SAPERVIVERE
SOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ
«Natale a Napoli»: eventi e cartoline
KERMESSE. Tutto quello che c’è da sapere sulla festa della Run Comunicazione.
Concerti, carri e presepi viventi. E un gradito ritorno: la pianta in via Alabardieri
LAURA COCOZZA
orna anche quest’anno a ralT
legrare le festività natalizie
la kermesse d’arte, cultura e
intrattenimento «Natale a Napoli». Un itinerario a tappe che
si dipana attraverso la città e
che a Chiaia avrà il suo fulcro
principale, con tante iniziative
per adulti e bambini. Dieci
giorni (dal 14 al 24) ricchi di
appuntamenti che traformeranno le strade napoletane in
un inedito palcoscenico a cielo
aperto oltre a coinvolgere teatri, scuole, locali e negozi. Mattatore della festa sarà, neanche
a dirlo, Babbo Natale, che alla
guida della sua slitta e in compagnia degli elfi, di Paperino,
Minni, Topolino, Pippo e di
tanti altri personaggi nati dalla fantasia di Walt Disney, distribuirà doni ai passanti. Il «papà delle nevi» comparirà pressocchè tutti i giorni, dalle 18 in
poi, e le domeniche anche in
mattinata. E c’è da scommettere che scatterà la caccia alla
collezione per le spiritose cartoline d’auguri nate dalla collaborazione tra il fotografo Salvio Parisi e la Run Comunicazione. Sfiziose assai perchè reinterpretano in chiave natalizia
le immagini tipiche della napoletanità. Una per tutte, il
«Babbà Natale», ovvero il dolce
napoletano per eccellenza con
tanto di berretto di Santa
Claus. Chi avesse un debole per
gli auguri virtuali, potrà anche
scaricare i simpatici biglietti
natalizi dal sito www.nataleanapoli.com, dove sarà pubblicato anche il programma completo degli eventi. Insomma,
anche per questa seconda edizione, l’intraprendente gruppo della Run Comunicazione,
capitanato dai fratelli Alessandro e Andrea Cannavale,
ha sfornato un invidiabile carnet di iniziative per una manifestazione ricca di sorprese.
Anche quest’anno l’evento è
stato realizzato in collaborazione con l’assessorato al Turismo della Provincia, l’assessorato ai Beni Culturali e Turismo della Regione e il Comune
di Napoli. Ed ecco, di seguito,
una selezione degli eventi in
programma.
Venerdì 15, alle ore 20.30, gran
debutto con il Burraco di Natale di Chiaia Magazine: il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’Ospedale Pausilipon.
Tutti i particolari nell’articolo
a pagina 14.
Sabato 16 un evento davvero
gradito per tutto il popolo di
Chiaia: ritorna al suo posto la
mitica pianta che con le sue
fronde ombreggiava via Alabardieri, costituendo uno storico e suggestivo scorcio della
zona. Strappato anni fa dalla
A sinistra: una delle cartoline dell’evento. Sopra: il carro della scorsa edizione.
sua sede dal passaggio di un
camion, l’esemplare è stato recuperato nel vivaio comunale
e sarà reimpiantato in loco e
decorato con luminarie natalizie. L’appuntamento è per le
ore 10.
Sempre sabato inizia l’esibizione itinerante dei Damadaka, un gruppo folk che ripropone la più genuina tradizione
musicale meridionale del periodo di festa, con strumenti
tipici. I musicisti sono Miche-
le Arpa, Dario e Daniele Barone, Margaret Ianuario e Giovanni Saviello. Il gruppo replicherà anche le sere successive, a partire dalle 18,30, in
tutto il quartiere.
Altra chicca di sabato 16 è poi
la presenza sulle scale di via Filangieri, del coro di musica etnica Non solo gospel, nato dall’idea e dalla passione per la
musica di Simona Guida e Mario Paduano. L’ensemble è
composto da 16 coristi e 4 stru-
mentisti ed esegue un repertorio di standard della musica
gospel, riarrangiati in chiave
moderna, ma anche brani del
repertorio pop internazionale.
Lunedì 18 inaugurazione in
mattinata, nel cortile della
scuola media Tito Livio, in largo Ferrandina, del tradizionale presepe vivente allestito e interpretato con entusiasmo e
partecipazione dagli alunni e
dai professori dell’istituto.
Venerdì 22 sarà il momento
del Coro Polifonico Universitario. Dalle 19,30/ 20,00 si esibirà una formazione di circa 70
elementi, composta da studenti (napoletani e stranieri
partecipanti al progetto Erasmus), da professori universitari e da personale non docente delle cinque università di Napoli. Tutti uniti dalla comune
passione per la musica e per il
canto. Direttore del coro e direttore artistico è il maestro
Antonio Spagnolo.
Sabato 23 l’evento s’intitola
«Piccole stelle cantano»: infatti i protagonisti dell’esibizione
canora, prevista per le ore 12
sulle scale di via Filangieri, saranno 40 bambini vestiti da angioletti, preparati e diretti da
Marina Tripodi, responsabile
del Centro della Voce. In repertorio, naturalmente, celestiali musiche natalizie.
Nella stessa giornata, intorno
alle 19,00, altre due performance musicali in piazzetta
Santa Caterina e dintorni. I
Raoul & Three Swing Orchestra eseguiranno sonorità degli
anni ‘40 e ‘50 in chiave moderna. The Voices’ Box, invece,
si produrranno in una suggestiva selezione di gospel, soul,
R’n’B, jazz e black pop.
L’appuntamento clou di sabato
23 è fissato per le ore 20,30 col
concerto natalizio di Lino Cannavacciuolo, violinista virtuoso e compositore di talento, affascinato dalla sperimentazione e alla continua ricerca di
nuovi linguaggi musicali.
Singolare lo scenario dello
show, non a caso ribattezzato
per l’occasione «villaggio S’Move»: la ribalta infatti sarà costituita dal cortile della scuola
elementare Carlo Poerio che
aprirà i cancelli collegandosi
spazialmente agli ambienti del
noto ritrovo della zona.
Domenica 24, infine, un gradito ritorno sulla scena napoletana: tocca infatti ai Neri per
Caso, l’affermato gruppo di vocalist campani, salire alle 12,30
sul palco allestito in piazza dei
Martiri.
La band è nota per il suo modo
di cantare, cosiddetto «a cappella». Vanta al suo attivo numerosi successi tra cui il gettonatissimo «Le ragazze», ma
anche alcune esperienze al Festival di Sanremo.
Durante le loro esibizioni i «Neri per Caso» propongono anche
alcune grandi cover del pop italiano e internazionale (ad
esempio: «Donne» di Zucchero,
«Centro di gravità permanente» di Franco Battiato e «Jamming» di Bob Marley).
L’evento napoletano sarà anche
l’occasione per presentare al
pubblico i lavori più recenti tra
cui i brani dell’album «Angelo
blu».
SPECIALE SHOPPING
Per chi sogna la griffe sotto l’albero, Chiaia è il luogo
ideale per salire sul treno dei desideri. Dai giganti del
fashion grandi e piccoli oggetti cult, idee raffinate e
creazioni senza tempo, sfilano nelle vetrine in festa.
CHIAIA MAGAZINE
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Accessori inaccessibili? Non sempre. Abbiamo esplorato
le soluzioni estreme: da quelle più abbordabili a quelle
d’èlite, dai 100 euro all’infinito. In entrambi i casi un
capolinea garantito: la garanzia di assicurarsi lo stile.
a cura di LAURA COCOZZA
Natale grandi firme
DAMIANI
NEL SEGNO DEL LIBERTY
CARTIER
C’è tutto lo spirito e la magia «fin de siècle» in questi diamanti taglio
«rosa olandese» protagonisti della nuova collezione «Juliette» di Damiani composta da vari tipi di ciondoli, orecchini, anelli e bracciali in
oro bianco. Gemme che paiono sul punto di sbocciare contornate da
leggeri semicerci, per un effetto che abbina suggestione d’Oriente e leggerezza liberty. Prezzi a partire da 3450 euro.
È in acciaio satinato la penna a sfera disponibile anche in versione da
taschino e in lacca nera e bluette (150 euro).
LA DOÑA FATALE E I SUOI COCCODRILLI
Seducente e deliziosamente fatale come la donna che
l’ha ispirata: è «La doña», collezione che Cartier dedica a Marìa Félix, attrice messicana per la quale creò il
famoso collier con i coccodrilli. Ora l’impronta dell’animale e lo splendore della sua musa rivivono negli orologi in oro giallo (12500 euro) e rosa (17.900) e negli anelli in oro bianco e giallo (2760).
È da collo il foulard Gavroche (120 euro) di soggetto animalier su cui poggia la penna a decoro Doppia C (193).
GUCCI
GLAM E SOLIDARIETÀ
FENDI
IL PIUMINO DIVENTA BORSA
La celebre Fendi Spy bag si reinventa in versione antifreddo e sale sul podio delle «wish list»
invernali delle collezioniste. Una limited edition realizzata in collaborazione con Moncler
che ricorda lo storico piumino da neve. Disponibile in nero, verde e rosso (1470 euro).
Piccoli accessori facili da portare: sono i classici Fendi Monogram Zucca in tessuto di cotone.
Per dare un tocco di stile anche alla tenuta più sportiva. Cappello (75 euro) portafoglio (170)
portatutto piccolo (110) e grande (95), portachiavi (75), cintura (200).
Very glamour: è la versione
gold della classica «Positano»
che fa parte della linea crociera 2007 (2.390 euro). Per la
donna grintosa e mondana.
Da abbinare con gli occhiali
anni ‘70, sempre Gucci.
Dedicata all’Unicef, invece,
la collezione natalizia composta da 15 prodotti caraterizzati dal tipico nastro rosso verde Gucci: ciondoli, portachiavi, foulard, porta trucco. Fino al 31 dicembre il
20% delle vendite di questi
oggetti sarà devoluto a sostegno dei bambini resi vulnerabili o orfani dall'Aids.
Prezzi a partire da 110 euro.
HERMÈS
DAL MITO KELLY AI SEGNALIBRI VARIOPINTI
La leggendaria Kelly continua a sorprendere e a mietere fashion victims. L’ultima versione è in struzzo a tre colori:
arancio, rosso Hermès e rosso vivo. Il prezzo (9.630 euro)
ne giustifica la limitata disponibilità in boutique e
contribuisce ad accrescere il mito di una borsa entrata di diritto nella hit delle bag più ambite.
Sono allegri e divertenti gli animaletti in cuoio
lavorato ad intarsio del variopinto zoo di Hermès: segnalibri e portachiavi con catena in argento a forma di panda, coccodrillo, lumaca,
ranocchia... A partire da 85 euro.
CHIAIA MAGAZINE
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HOGAN
ROCK GUITAR
Si chiama Guitar Bag ed è l'ultima creazione di casa Hogan:
una sacca ispirata alla cassa
armonica di una chitarra la
cui attaccatura ha la forma
sagomata ad H, simbolo del
marchio. Realizzata in nappa
lucida con manici in vitello stampato cocco, la
borsa è dotata di una
lunga cinghia removibile double face, da
scegliere fra più varianti colore e materiale, intercambiabili
fra loro. Prezzo: 730 euro.
Adatta alle sere di festa la cintura scout in cavallino lucido
con inserti di vernice tone-surtone. Prezzo 160 euro.
LONDON HOUSE
LO STILE SU MISURA
PRADA
Lusso al maschile nel segno della sartorialità partenopea: la London House di Mariano Rubinacci è una delle mete favorite per gli estimatori della «giacca alla napoletana» (impossibile stabilire un prezzo standard, poichè dipende dal tessuto scelto).
Ma attira anche chi è alla ricerca di accessori dall’impronta speciale. Come una cravatta
sette pieghe confezionata su misura scegliendo tra una miriade di tessuti esclusivi (140
euro), oppure una coppia di gemelli in madreperla e oro (180 euro).
COLORE AVANTI TUTTA
È il colore il nuovo «statement» di Prada: lo si deduce osservando la vetrina del nuovo monomarca inaugurato in via Calabritto 7, dedicato alle collezioni femminili. Emblematiche
le borse in tessuto di nylon goffrato, manico e dettagli in cervo della linea Primavera Estate 2007. (860 e 1050 euro).
Sempre raffinati, gli storici quaderni del marchio ora proposti in Saffiano Stampa Battaglia, ispirata al dipinto di Paolo
Uccello «La battaglia di San Romano» (150 euro).
TOD’S
LUSSO IN VIAGGIO
Per il prossimo Natale, Tod's presenta una linea di accessori pensati per il viaggiatore di lusso.
Veri e propri oggetti del desiderio, da regalare agli altri o a sé
stessi. Come il Cabin Kit: una sofisticata coperta in cachemire,
pantofole in cavallino e mascherina in pelle. Puro lusso al
prezzo di 1500 euro.
Dedicata agli amanti delle nuove tecnologie la serie di piccoli
accessori in pelle che comprende tra gli altri il porta I-Pod con
tracolla in vernice nera (140 euro) e il phone strap (80 euro).
Classici con brio i gemelli (60 euro).
Da Hermès a lezione di nodi
Per una sera la boutique Hermès di via Filangieri si è trasformata in un
insolito set fotografico. Insolito, allegro e decisamente mondano. L’occasione è nata dalla presentazione del nuovo carrè «Monsieur et Madame», novità della collezione Autunno Inverno 2006. Da tre anni, infatti, Hermès invita le proprie abituali clienti a festeggiare, in modo gioioso, la nascita di un nuovo disegno per quel «quadrato» in twill di seta,
nato 60 anni fa e divenuto il best seller della Maison.
L’appuntamento si è ben presto trasformato in una festa da non perdere. Due le tentazioni irresistibili: imparare i mille modi diversi per annodare il famoso carrè e per trasformarlo in cintura, top, bandana o borsa, e farsi fotografare con indosso il risultato della propria abilità e fantasia. Brevissimi momenti di timidezza hanno presto lasciato il campo
all’euforia: come esperte modelle, le signore si sono messe in posa di fronte al noto fotografo di moda Hugh Findletar (nella foto in basso), coinvolgendo sul set anche recalcitranti mariti, amici e figli. Scatti destinati
a restare gelosamente custoditi, in ricordo della serata. Cos’altro poteva mancare? Lo champagne, naturalmente, che puntuale ha fatto la sua
apparizione accompagnato da tartine e cioccolatini. (l.c.)
VUITTON
LO SPECCHIO DELLE BRAME
Per accendere l’abito da sera di riflessi argentati e
specchiarsi nei suoi giochi di luce, ecco l'abbagliante
riedizione della icon bag di Louis Vuitton: la Speedy
Monogram Miroir realizzata per il defilé Autunno Inverno
2006/07 in vinile specchiato e con il monogramma in rilievo. Prezzo 890 euro.
Un accessorio divertente e multiuso, la bandana in seta in
Monogram multicolor, che si presta a svariati modi di utilizzo (fascia per
capelli, cintura, foulard da annodare sulla borsa...). 84 euro.
SOCIETÀ&COSTUME
CHIAIA MAGAZINE
Arriva il Gran Burraco di Natale
14
LA STANZA
DEL DANDY
di GIANCARLO MARESCA
SOLIDARIETÀ
L’incasso della
serata sarà
devoluto
all’associazione
Carmine Gallo
per i bambini
dell’Ospedale
Pausilipon
s
lo pillo
LO SPILLO
CAPRI HOLLYWOOD, CINEMA IN FESTA
All’Auditorium di Capri, dal 27 dicembre al 2 gennaio, undicesima edizione
della rassegna di cinema e di spettacolo «Capri, Hollywood 2006». In
agenda 70 proiezioni, tra film italiani
e internazionali, inclusi i successi
recenti come il sorprendente «Nuovomondo» di Emanuele Crialese. In più
il contorno mondano della consegna
degli awards ad attori ed autori del
gotha cinematografico. Tra gli ospiti
Giancarlo Giannini, per l’occasione
padrino della manifestazione, il
regista cult Abel Ferrara, Massimo
Boldi, Ben Gazzara, Claudia Gerini,
Matthew Modine, Amos Gitai. Tra gli
eventi più attesi, sabato 30 dicembre,
la proiezione in anteprima assoluta
del film documento «Bobby», realizzato da Emilio Estevez sul tragico omicidio di Robert Kennedy.
Infotel 081.6590856
PINO FERMENTO
utto pronto, tavoli già
T
caldi e biglietti a ruba
per il «Gran Burraco di Natale», evento di solidarietà
organizzato da Chiaia Magazine il 15 dicembre, a Palazzo Pignatelli (Riviera di
Chiaia 256) nella sede dell’Associazione culturale «Ritrovare il tempo». L’incasso
della serata benefica sarà devoluto all’Associazione Carmine Gallo Onlus per i
bambini del dipartimento
onco-ematologico dell’Ospedale Pausilipon. L’idea di
destinare la somma all’organizzazione suddetta, nasce dalla serietà e dalla instancabile opera di utilità
sociale dei soci della Carmine Gallo, impegnati, costantemente, a sostenere i
bambini malati e a dare una
mano alle loro famiglie. L’associazione, nata nel 1990, è
riuscita, grazie ai fondi raccolti, a realizzare al Pausili-
pon alcuni progetti importanti come, ad esempio, l’attivazione di un Centro Trapianti di midollo osseo; la
creazione di una Banca di
sangue di cordone ombelicale; la strutturazione del
Reparto e del Day-Hospital a
misura di bambino; l’attivazione di un gruppo di volontari per la donazione di
piastrine da aferesi; l’istituzione del «Progetto Alice» in
cui volontari danno la loro
disponibilità ogni giorno
per le diverse attività dell’ospedale sia per i bambini
che per i genitori.
Mondanità e solidarietà a
braccetto, quindi, con l’evento «Gran Burraco di Natale», che presenterà alla
platea dei giocatori (di
Chiaia e non solo) un nutrito carnet di sorprese a cominciare dalla cena a buffet offerta dal Gran Caffè
Cimmino che, per l’occasione, farà atterrare nel corso della serata la sua pre-
FABIO CHIOSI,
ELEGANZA AL POTERE
Chiosi (nella foto), radici in
Fmaiabio
una famiglia di ristoratori ornel mito della napolaetanità.
ziosa astronave di prelibatezze. I premi, invece, tanti
e ricchi, saranno messi a disposizione dai negozi di
Chiaia, grazie al contributo
delle Nuove Botteghe dei
Mille. Tra i negozi che hanno aderito all’iniziativa ne
citiamo alcuni: Marino, Maffei Gioielli, Merisol, Nino De
Nicola, Junior. Alla manifestazione ha aderito anche la
Run Comunicazione che
offrirà, per l’occasione, alcuni premi tra cui una borsa di Carpisa. Niente paura
per chi, invece, non vincerà
il Gran Burraco: a fine serata verranno sorteggiati alcuni regali di consolazione.
Insieme al gruppo di Chiaia
Magazine (Laura Cocozza,
Massimiliano de Francesco
e Alvaro Mirabelli) l’organizzazione dell’evento benefico è stata curata da Fabiola Morano e dall’Allset
Informatica. Insomma, tutto è pronto: tavoli caldi e «pinelle» in campo.
ANNIVERSARI
BENESSERE
NOZZE D’ORO PER LA GIOIELLERIA GALLOTTA
APRE MIRAGE, DAY-SPA DA PRIMATO
el cuore di Chiaia grande festa per i
N
primi 50 anni della prestigiosa gioielleria Gallotta. Dal 1956 al timone del-
via Porta Posillipo ha da
A
poco aperto la più grande Day-spa partenopea: il
l’impresa c’è Bruno Gallotta che, in occasione dell’evento, ha accolto amici e
clienti nel suo regno dorato, regalando
anche dei graziosi omaggi. Un negozio
che è impregnato di storia e di magie,
una tappa che, nel corso degli anni, ha visto tante persone fermarsi e perdersi tra
ori, anelli, bracciali, ciondoli e tutti quegli oggetti che esaltano le grazie femminili. La bellezza dello store, in fine, è dovuta anche al suo design baroccheggiante, pensato cinquant’anni fa dall’architetto Gino Avena.
suo nome è «Mirage», la sua
legge suprema è dare ristoro al corpo e all’anima. I
percorsi di benessere della
mega struttura posillipina
vanno dal bagno turco alla
sala fitness, dalla sauna al
solarium. La struttura si articola su tre piani per oltre
800 mq: teak, mosaico ceramico, luci hi-tech e cura
per i più piccoli dettagli
connotano lo spazio.
Sua nonna era la leggendaria Bersagliera”, icona dell’omonimo ristorante. Chi non rimpiange l' insegna con l'immagine ingenua ed
ottimista della fondatrice, con
tanto di cappello e penne nere?
Immortalato dal cinema, il simbolo è stato ricostruito infinite
volte. “Poi è stato sostituito con
una scritta tradizionale, dice
Chiosi, perchè attirava il pubblico, ma anche i sassi degli scugnizzi”. In ogni caso, niente fornelli per il giovane Fabio.
Trent'anni e i capelli bianchi, presagio di responsabilità, dedito con
passione alla politica, oggi è Presidente della Municipalità di
Chiaja. Non chiedetemi per quale coalizione,
perché non distinguo un partito da una squadra di calcio. So
che incontrandolo ho visto un
uomo curato, di
bel portamento
e modi gentili:
più che suff iciente. Impossibile non chiedergli
qualcosa del suo ruolo. “La riforma sul decentramento ha voluto
creare un indispensabile punto
di raccordo coi cittadini. Ma chi
ha voluto la novità. oggi ne rallenta l’attuazione. Mancano i poteri e le strutture: le Municipalità
sono solo teoria. E appena nate,
sono già in emergenza. Comanda
solo e ancora Palazzo San Giacomo”. E vestire bene, Le è stato utile? “Beh, diciamo che l'abito fa il
monaco, ma più precisamente è
quella forma di cui un ruolo non
può fare a meno”. Ma per rispettare la forma non occorre vestire
con gusto, basta vestire corretto,
incalzo. E lui: “Che abbia gusto
non possono che dirlo gli altri. Di
certo non seguo la moda che fa
tendenza, ma cautamente accetto qualche tendenza che fa moda.
Preferisco i colori scuri, che danno all'uomo più allure, ma questa
inclinazione non viene tanto dal
gusto, ma dal fatto che soffro di
discromatopsia”. Infine due parole sulla tavola, da chi ha genoma gastronomico. “Mi piace mangiare, ma non molto. Pesce, soprattutto, ma detesto i frutti di
mare”. Ah, se lo sentisse la nonna!
SOCIETÀ&COSTUME
NUMERI SOTTO L’ALBERO. Benvenuto inverno, benvenuto
Natale 2006. Tentare la fortuna, di questi tempi, è d’obbligo e
Alberto Postiglione (tabaccheria a largo Ferrantina a Chiaia),
come ogni santo mese, ha preparato i numeri «vincenti» da
mettere sotto l’albero. Un terno classico, da giocare sulla ruota
di Napoli e su tutte, è quello dell’intramontabile capitone: 24 -
&
terni favole
IDEE&SHOPPING
CHIAIA MAGAZINE
25 - 32. Per chi, invece, desidera puntare su una quaterna, i
numeri giusti sono 32 - 5 - 85 - 28, da giocare su Napoli, Roma e
Milano; chi desidera scommettere sugli ambi, non può trascurare i consigli di Postiglione: «Abbinate al 26, numero di Santo
Stefano, il 12 oppure il 31: sono ambi caldi e positivi». Altri due
terni meritano di essere seguiti: il terno dell’Immacolata 8 - 12 15 e quello di Santa Barbara 4 - 10 - 12. Numeri da giocare su
Napoli e su tutte le ruote. «Ricordatevi - tiene a precisare Postiglione - di puntare con moderazione e almeno due estrazioni a
settimana. Buon Natale a tutti e che la fortuna sia con voi».
15
Investiva metà
della vita
a inseguire l’amore
e l’altra metà
a sfuggirlo.
Renato Rocco
SOCIETÀ&INVESTIMENTI
Ellebiemme alla conquista di Dubai
Tentazione, lo scrigno ADRIANO PADULA
dei gioielli «fai da te» Golfo
Persico, a sud ovest di
Sharjah e a nord est di Abu
e la parola «gioiello» deriva dal francese antico joel, «relatiDhabi: è Dubai city, la città più
S
vo al gioco», e, ancora, da joie, che significa «gioia», Azzurra
importante dell'omonimo emiAvallone (nella foto), proprietaria del negozio Tentazione in
rato retto dallo sceicco Mohamvia Cavallerizza a Chiaia, ha colto alla lettera l'etimologia e
l'ha resa emblematica della sua politica commerciale. Le
vetrine della sua gioielleria, infatti, sono un mix di colori e
luci. «È capitato che le nostre esposizioni - confida Azzurra - siano state fotografate e qualcuno,
perciò, ha cercato di imitarci: per fortuna la
dimensione artigianale della nostra attività
riesce a tutelarci rispetto alla concorrenza». Ed,
effettivamente, da nove anni, il negozio va alla
grande, in un quartiere in cui le botteghe proliferano, nascono e risorgono di continuo: e per il
Natale 2006, Azzurra ha deciso di lanciare non
solo la sua collezione in oro, ma soprattutto di
promuovere un gioiello fatto a mano: la cliente
sceglie le pietre, le combinazioni e le tonalità della sua collana, del suo braccialetto, dei suoi orecchini. «Bisogna cercare
di seguire una nuova idea di fascino e bellezza - continua la
titolare di Tentazione - una bellezza in cui ci si possa riconoscere davvero. L'oro è legato, tradizionalmente, ad una determinata tipologia di prodotto: noi desideriamo coltivare anche
un'altra tendenza del look al femminile, rivolta all'affermazione della semplicità ricercata». In questo scrigno di Chiaia ce
n'è davvero per tutti i gusti: ciascuno può trovare il suo gioiello segreto. «Bisogna sempre ricordarsi che il nostro corpo ed il
nostro aspetto esteriore - dice Azzurra - riflettono i caratteri
della nostra interiorità. Vestirsi e mettersi un gioiello è una
scelta: non frivola, ma segno inconfondibile di stile». (a.c.)
med bin Rashid Al Maktoum. Una
nuova Mecca per gli occidentali
che intendano investire, soprattutto in immobili.
Uno scenario da mille e una notte in cui si è inserita sapientemente la Ellebiemme Gestioni
Immobiliari, sede centrale a Bergamo, filiale napoletana in via A.
De Gasperi 55, affidata alla direzione di Marcello La Scala.
Le prospettive del mercato immobiliare, infatti, sono rosee: le
stime dicono che chi compra ora
un immobile a Dubai in pochi
anni potrà vederlo rivalutato almeno del 30 per cento. Le occasioni non mancano, visto che è
una città in espansione: chilometri e chilometri di deserto bonificato e trasformato in quella
che solo pochi anni fa era considerata fanta-urbanistica. Ecco perchè è anche possibile (e più conveniente) acquistare immobili in
costruzione, tra l’altro blindatissimi sul versante assicurativo:
una polizza «all risk», stipulata
dalle società costruttrici, garantisce la copertura totale dei fabbricati. Tutti motivi validi perché
un lusinghiero consenso di mercato si coagulasse sull’«operazione Dubai» e sull’impegno in loco
della Ellebiemme, specializzata
nel settore residenziale (acquisto
prima e seconda casa, vendita o
affitto) e nel settore turistico (acquisto e vendita di multiproprietà, ed affitto casa-vacanza).
L’emirato, intanto, punta molto
sull'attrazione di capitali stranieri
e sull'offerta di luoghi e servizi
destinati ad una clientela di lusso. Anche per questo garantisce,
a chi acquista un immobile in
monoproprietà nella città, la re-
sidenza al proprietario ed ai suoi
figli fino alla maggiore età. Altro
vantaggio: nessun regime fiscale. Capitolo costi: gli importi partono da 300mila euro ad immobile. Insomma, un sogno orientale non solo per sceicchi.
E ad illustrare esaurientemente le
opzioni per «conquistare» Dubai,
ecco due importanti iniziative napoletane di Ellebiemme. La prima: un gazebo con un pool di
esperti, all’angolo tra via Filangieri e via dei Mille, sarà attivo
dal 21 al 31 dicembre (dalle 10 alle 20). Inoltre, continuerà fino al
gennaio 2007, una campagna
pubblicitaria negli spazi del Warner Metropolitan Village.
RELAX&MOVIDA
CHIAIA MAGAZINE
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SORRISI BY NIGHT.
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IL COMPLEANNO DI...
MARCO
CAPITELLI
Cosa c'è di meglio che festeggiare
il compleanno circondato dai
parenti e dagli amici più cari,
magari in un locale
fashion? Detto fatto.
Per i suoi 18 anni, il
simpatico Marco
Capitelli (nella foto),
figlio di Ugo e Rosanna, ha chiamato a
raccolta al «Momah»
di via dei Mille le
persone a cui è più
legato. All'entrata
dell'esclusivo ritrovo
del by night partenopeo, spalleggiato dalla sorella Giuliana e dai
genitori, Marco ha accolto l'inossidabile gruppo della 5° B del
Liceo Artistico di Napoli: Raffaele
Gargiulo, Ciro Pirozzi, Alessia
Linguiti, Flora e Luca Volpicelli,
Mena e Antonio Tortora, Vanda
e Peppe Silvestri, Irene e Wanda
Arzillo, Susy e Sabrina Fino,
Annamaria e Roberto Marfè,
Sante e Olimpia Marsili, Elisa e
Gabriele Martinetti, Leonardo
Barbareschi.
Tra un antipasto ed un cocktail di
frutta le ore sono volate, ma la
voglia di festeggiare non cala,
anzi, è più forte di prima. E a
regalare una spruzzata di allegria
al party ci ha pensato la musica
del dj-produttore Pino Maresca
che, insieme a Dario Guida,
Antonio Ciotola ed Enzo Martino, ha dato quel tocco in più alla
serata trascinando tutti in
pista.Fantastica la torta: una
millefoglie di rara bontà. Champagne e tanti auguri Marco.
t.t.
Il poeta della movida, dopo una serata allo Chez Moi,
ha dichiarato: «La musica dance degli anni ‘80 è un leone che non muore mai». 1. Genny
Guida e la moglie Rosy Gallo festeggiano i primi tre anni della web agency Estensa. 2. Il
dj Massimo Annunziata. 3. Genny Guida con Mario Zifarelli. 4. Marilidia Bellomunno, Mario Acampora e Silvia Annunziata. 5. Filippo Arienzo premia il mitico dj Sasà Capobianco.
Chez Moi, la grande
festa della Disco
Nome Roberta
Cognome Luongo
Data di nascita 18-08-1984
Misure 90-60-90
MISS PIN UP CHIAIA
a cura di FABIO TEMPESTA
ROBERTA LUONGO
on è stata una festa, ma un
N
festone, non si è trattato di
un party di routine, ma di un
evento dai brividi caldi e dalla
musica intramontabile. Nel centralissimo e glorioso Chez Moi,
con lo slogan «Voglio ballare», il
Gran Galà della Disco Music ha
accolto i movidiani di ieri, oggi
e domani. La serata ideata ed organizzata da Filippo Arienzo,
uno dei protagonisti del by night napoletano degli anni 80 e
90, ha visto la partecipazione di
oltre 400 invitati che si sono scatenati al ritmo dei principali
successi della disco music, travolti dalle sonorità e dalle atmosfere nello storico ed esclusivo salotto della movida partenopea. La riuscita dell’evento, che
ha rappresentato un vero e proprio tributo alla disco music, si
deve sopratutto all’estro e all’esperienza dei maghi della consolle che si sono dati il cambio
nel corso della serata. I fuoriclasse della musica sono stati i dj
mattatori degli anni ‘80 e ‘90: Filippo Arienzo, Genny Guida e
Massimo Annunziata. L’organizzazione della festa, ha voluto
consegnare, durante il party, un
riconoscimento alla carriera a
Sasà Capobianco «The Doctor»,
sicuramente il piu' famoso dj napoletano degli anni Ottanta. Nel
corso del Gran Galà della Disco
Music, poi, Genny Guida tra un
ballo e un brindisi, una foto e un
abbraccio, ha festeggiato con gli
amici i tre anni di successi della
Estensa, la sua web agency. Tra
gli invitati, in un clima gioioso
d’altri tempi, abbiamo riconosciuto, Nino De Nicola e Lisa Regina, Ugo Famà, Bruno Maiorano, Massimo Cuomo, Gianni
Cuomo, Fulvio Natale e Paola
Petrone, Raffaele e Alessandra
Rubinacci, Ottaviano Scalvenzi
e Rosaria Mele, Gianni Aramu,
Roberto Serra, e Stefano Piccirillo speaker di Kiss Kiss, che ha
condotto la serata.
Tommy Totaro
Mora, solare ed ambiziosa: Roberta Luongo (nelle foto) è la
«Miss Pin Up Chiaia» di dicembre. Napoletana, classe ‘84,
leone, è alta 1.70 cm, pesa 53 kg, taglia 40. Diplomata in
Scienze sociali, parla spagnolo e inglese e studia «Linguaggi
Multimediali e Informatica Umanistica». Ama ascoltare
musica e andare al cinema: sogna di diventare attrice. Tra le
sue esperienze professionali: ex meteorina del Tg4 di Fede;
partecipazione alla fiction «Don Matteo» con Terence Hill;
protagonista del concorso «Roberta girl of the year 2005»;
Miss Capri Hollywood 2003; finalista di Miss Italia con la
fascia di Miss Bioetyc Campania. Il suo locale preferito a
Chiaia è La Mela. Per conoscere meglio Roberta Luongo e le
altre Miss Pin Up Chiaia visita www.chiaiamagazine.it.
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Matvila nel segno del flamenco
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L’INTERVISTA
L’EVENTO. Presentata la nuova collezione 2007 della pellicceria
durante una suggestiva serata spettacolo dedicata alla Spagna
ote di flamenco, sventolio di
N
scialli, frenetico battere di
tacchi sul palcoscenico e modelle che indossano pregiate pellicce: signori, ecco a voi la Noche
de Matvila. Una sfilata - spettacolo organizzata per presentare in
modo suggestivo la nuova collezione invernale dell’omonima
pellicceria. Ma anche un omaggio che i proprietari dell’atelier
di via Filangieri 11, Lello De Rosa e Lucia Mateos Vila (foto 1),
hanno voluto dedicare alla terra
d’origine di Lucia. Per una sera,
il Culti Spa Cafè di via Carlo Poerio si è trasformato in un tablao
spagnolo dove tra un viño blanco e una sangria, le tapas e la
paella, i numerosi invitati hanno
potuto assistere alle performance artistiche di Elckjaer Francobono e Sergio El Javì. Ma soprattutto ammirare le magnifiche creazioni della pellicceria
napoletana che, come tradizione, ha presentato modelli per
1
2
tutte le età e per tutte le tasche.
Accanto ai piumini avvitati, ai
montoni con cappuccio bordati
di puzzola e ai bomberini dal taglio giovanile e sportivo, hanno
catturato gli sguardi di ammirazione delle signore i leggerissimi visoni epilati bordati di zibellino (foto 2), i morbidi cincillà
e i pregiati linciotti dalle sorprendenti sfumature (foto 3). A
catalizzare l’attenzione, le originali pellicce scomponibili in
3
mantella, cappotto e giubbino,
veri must dell’atelier. Leggerezza,
portabilità e linee attuali si riconfermano essere, anche per
questa stagione, il punto di forza del laboratorio creato nel
2003 da Lello e sua moglie Lucia.
Lui napoletano, lavora nel mondo delle pellicce dal 1971; lei spagnola ha un passato da restauratrice d'arte per conto dei più
grandi musei del mondo. Dal loro incontro, sul piano professio-
nale, nasce una straordinaria sinergia tra esperienza e creatività che dà vita a prodotti dall'alto contenuto stilistico e qualitativo, a prezzi concorrenziali. La
vendita sia al dettaglio che all'ingrosso viene curata dagli stessi proprietari che vantano un
mercato internazionale che va
dalla Russia al Kazakistan a Città del Messico e che a breve si
estenderà anche in Canada.
Laura Cocozza
a
g llery
GALLERY
3
2
6
1
1. La Mela, Jimm’z party: Alex Marinacci e i
sudori della consolle. Divertimento a mille e
dance esplosiva per tutta la notte.
2. Valentina Chiariello e Pasquale Reina.
3. Francesco Abiosi porta sulle spalle una frizzante Sara Fabbroni.
4. Le gioiose Marzia Affede e Francesca Arienzo.
5. Lo sguardo sornione di Fabrizio De Luca
6. Francesco Migliozzi e Fabrizio Brunetti.
Le foto di Gallery sono di Tommy Totaro
4
5
«LE ORE DEL TÈ»: PICCOLA BIBBIA
SULL’ARTE E LA STORIA DELLA BEVANDA
PRESENTATO AL GAMBRINUS
«DDOJE PAROLE», NUOVO CD DI LIBRA
Il tè? Una mano santa. La caffeina stimola i nervi, la teofillina
è vasodilatatore, poi princìpi anticancro (ma solo nel verde), e
in Oriente anche una scorciatoia al trascendente: tutte credenziali da superstar. Altro che banale bevanda! Vi dice tutto
«Le ore del tè», libro in bilico tra erudizione ed amore, partorito da Lejla Mancusi Sorrentino (ed. IntraMoenia). Si apprende così che la pianta madre è la Camellia sinensis, che i
gruppi fondamentali sono tè verde e tè nero. Ma che migliaia
sono le varietà: dipende dalla zona, dal suolo, dall’altitudine,
dall’esposizione, dalla stagione (del raccolto), dal trattamento,
dal tipo di foglie prescelte. Una galassia con tre baricentri; Cina, India e Ceylon. Il tè fu persino pretesto di guerra tra americani e inglesi. E, in Oriente, tramite per la divinazione con
la lettura delle foglioline: la teomanzia. Ma l’autrice non dimentica l’essenziale: ricette preparatorie del tè (biscottini compresi). E dopo regalatevi un appuntamento: alle 17 precise.
Tra Marechiaro e Napoli: «Ddoje parole», il nuovo cd di Luigi
Libra, è un percorso solare e colorato nelle sonorità partenopee. Nel solco della tradizione, con la volontà di innovare: il
giovane «scugnizzo», scoperto da Paolo Limiti, inizia un'esperienza particolare che gli consentirà non solo di coronare
la meritata fama, ottenuta grazie alla televisione, ma soprattutto di presentare al pubblico, anche dal vivo, i suoi nuovi
testi. Nel concerto di Libra, al teatro Mediterraneo, organizzato con la collaborazione dell'associazione «I gabbiani sopra
il mare», ha funzionato la fusione dei brani della nostra grande tradizione canora con nuove soluzioni espressive e musicali: dai ritmi afro-americani alle geometrie dell'hip hop, la
cultura napoletana viene inserita in un flusso artistico internazionale e cosmopolita. Da Napoli a New York, dalla Campania agli States: la voce e gli strumenti viaggiano alla velocità della luce. (Antonella Carlo)
MAZZONE:
«VI PRESENTO
IL MIO
POSILLIPO»
Datemi un anno e vi trasformerò il club: parola di Antonio
Mazzone , ex avvocato, ex
deputato, ma fieramente aggrappato al presente nei panni
di neopresidente del Circolo
Nautico Posillipo, dopo le dimissioni di Umberto Ritondale. Il
compito intende affrontarlo,
pacificando innanzitutto le
tensioni interne, poi inaugurando una seria rimonta sul fronte
del decoro della struttura: la
nazione rossoverde, insomma,
va rifondata intervenendo sulla
fatiscenza degli ambienti e
sull'incuria dei servizi. E le
risorse finanziarie, necessarie
all'impresa? «Occorre - dice - da
parte dei soci, circa 1200, un
maggiore impegno contributivo». Tradotto in soldoni: la
fabbrica dei campioni, che da
sempre miete successi nella
pallanuoto, nella vela, nel
canottaggio e nella scherma, ha
prodotto titoli e fama. Ma la
gloria non basta più, se non è
scortata da una gestione dignitosa degli spazi sociali. E non è
tutto. Il timoniere del club
pensa pure ad un piccolo ribaltone istituzionale: democratizzare la nomina dei consiglieri
del presidente, finora privilegio
del numero uno. E invece,
secondo Mazzone, «sarà l'assemblea plenaria dei soci fondatori e
ordinari ad eleggere il direttivo».
In vista, poi, anche un risolutivo
giro di boa nei confronti del
mondo esterno. Lui riassune
così: «Aprire alla città in due
modi, intensificando le iniziative di beneficenza e accogliendo
nei vivai rossoverdi i ragazzi
della Napoli meno abbiente,
perché lo sport è strumento di
riscatto tra i più potenti». Mazzone, infine, annuncia per metà
gennaio l'uscita de «Il nostro
Posillipo», rivista del club,
diretta da Eugenio De Bellis.
Tante spallate al passato del
sodalizio, il presidente ce la
farà? «Le energie me le danno gli
spaghetti alle vongole che a
pranzo mi preparano da “Don
Salvatore” e la pizza, seguita
dalle fragoline, che consumo a
cena da “Ciro a Mergellina”»
l.c.
EVENTI&CURIOSITÀ
CHIAIA MAGAZINE
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LIBRIDINE
Viaggio tra cento Chiese abbandonate
PILLOLE
Le creazioni
di Filippo Gioie
A via Chiaia 175, all’interno
del palazzo, ha recentemente aperto Filippo Gioie,
negozio di accessori donna
che propone originali soluzioni per le sere di festa.
Sciarpe, borsette di velluto
(nella foto), brosses e guanti
decorati con pietre dure che
conferiscono quel tocco di
classe in più.
Casale di Posillipo:
è festa col presepe
AURORA CACOPARDO
ntonio Lazzarini compie un viaggio, oriA
ginale e alternativo, alla scoperta delle
100 Chiese di Napoli vergognosamente ab-
SPLENDORI E DECADENZA
DI 100 CHIESE NAPOLETANE
di Antonio Lazzarini
Gabbiani sopra il Mare Ed.
bandonate. Fitta la documentazione fotografica del volume, arricchita da schede sulla storia e le curiosità di ogni singola chiesa.
Questo lavoro è un invito non tanto alla gente comune, quanto alle istituzioni a recuperare e a conservare tanti edifici sacri che rappresentano importanti radici culturali e re-
L’INTERVISTA
Rossella Falk, inno alla Callas
ANTONELLA CARLO
Casale di Posillipo. Anche il mitico borgo collinare, nel pieno rispetto della tradizione natalizia, offre il suo contributo alla Natività. Il 26 dicembre, dalle ore
17 alle 23, e il 27 dicembre, dalle ore 18
alle 23, si consumerà l’ottava edizione
del presepe vivente. La manifestazione,
nata dall’intraprendenza di un comitato di residenti, vede la partecipazione di
150 tra artisti e comparse.
Su «Il Cerchio»
la poesia di Calabrò
E’ dedicato ai giovani e alla
creatività il nuovo numero de
«Il Cerchio» la rivista di cultura e politica diretta da Giulio Orlando. In allegato «Eureka», un videodisco di Giovanni Anzidei utile «per capire la scienza e imparare ad
usarla». Da leggere il saggio di
Pierfranco Bruni sulla poesia di Corrado Calabrò.
ossella Falk (nella foto), ottant’anni
R
il 10 novembre scorso, è una donna bellissima, un’attrice inquieta e
passionale, alta e sottile, che fa dello
stile elegante la cifra segreta del suo fascino. Non sbaglia una sillaba, durante il
suo splendido monologo, al
Teatro Delle Palme, «Vissi
d’arte, vissi d’amore», inno
a Maria Callas. Nel suo spettacolo ricostruisce, con la
voce sinuosa, le tappe di
un’esistenza tormentata, costellata da successi e solitudini. La Falk
parla di una Callas inedita e ripercorre la comune amicizia con Luchino
Visconti e gli incontri nella boutique
di Biki, ricorda un pranzo parigino
«Chez Maxim» tra flash, applausi, autografi e malinconie. «Maria Callas era
una donna straordinaria - dice la Falk
-, un personaggio che ha sofferto molto: ha avuto un rapporto conflittuale
con la famiglia, è stata molto povera.
La fame non te la dimentichi, anche
quando hai raggiunto la ricchezza. Ha
vissuto di successi e di glorie, ma si è
lanciata sempre, con forza, nel sogno
della passione. È stata delusa e ferita:
avrebbe sacrificato, di certo, l’ammirazione di tanti per l’amore di uno solo». Tra arte e vita quotidiana, tra palcoscenico e realtà, tra teatri
pieni ed appartamenti vuoti: la Callas è, anche da adulta, «una bambina dimenticata», una figura sempre in
cerca di certezze sentimentali. «Ognuno di noi ha avuto delusioni e sconfitte - racconta la Falk - ma Maria portava in sé l’endemica insoddisfazione di non aver armonizzato
la sfera pubblica ed ufficiale con quella intima e privata. Da qui nasce l’inquieta vitalità della sua storia. Mi è
sembrato emblematico, perciò, portare uno spettacolo, che parla di un
personaggio immortale, in un teatro
giovane come il Delle Palme. Ai Mirra
e al loro palcoscenico di via Vetriera,
auguro grandi successi, perché si possa portare avanti una drammaturgia
nuova: nel solco della tradizione e nella forza espressiva delle passioni».
ligiose del popolo napoletano, nonché vere
e proprie opere d’arte e di architettura. Le pagine del libro di Lazzarini - posillipino, già
autore di opere pregevoli - sono, quindi, un
prezioso percorso tra quei centri di culto
che, pur abbandonati, rappresentano la storia di un popolo e di una religione. Tra le
Chiese riportate citiamo, ad esempio, quella di San Giacomo degli Italiani a via Depretis e quella di San Francesco delle Monache
a via Santa Chiara, edificio sacro che stava
molto a cuore a Benedetto Croce.
Nasce il «Gatto
con gli stivali»
Un nuovo ritrovo per le donne che
amano lo stile e il glamour ha aperto il
suo scrigno di meraviglie a via Petrarca.
Stiamo parlando dello store «Il gatto con
gli stivali» (nella foto), la nuova idea
imprenditoriale del vulcanico e dinamico Peppe Bevere. E il negozio è già
diventato un must per la platea femminile di Napoli, soprattutto di questi tempi
in cui l’oggetto-stivale rappresenta il
vero mattatore del settore calzature
donna. Il negozio, oltre che sull’essenzialità e accuratezza dei suoi interni, punta
tutto su l’ampia gamma di modelli di
stivali che Bevere, con sapienza, sceglie,
di volta in volta, per soddisfare al meglio
la sua clientela di... gatte.
EVENTI&CURIOSITÀ
CHIAIA MAGAZINE
L’ASSOCIAZIONE
Incontro sulla legalità: il ruggito dei Lions
Lions, associazione di altruismo, solidarietà e cultura,
Ituzioni,
hanno deciso di scendere in campo ad affiancare le istirichiamandosi al Diritto-Dovere di «cittadinanza attiva», ed a collaborare, avendo a loro disposizione
esperienze di vita e multidisciplinarietà di professioni,
con chi detiene le leve della pubblica amministrazione.
A tal proposito, di recente, c’è stato «L’incontro con le istituzioni sul tema della Legalità» al Circolo Ufficiali in
Piazza Plebiscito (tra i relatori il Presidente del Tribunale di Napoli Carlo Alemi, il Capo dell'Ispettorato Generale del Ministero di Grazia e Giustizia Arcibaldo Miller,
il Presidente della Prima Sezione Civile del Tribunale di
Napoli Carlo Montella con le conclusioni del Governatore del Distretto Lions 108 YA Paolo Lomonte), organizzato dal Club Napoli Partenope e sostenuto dai Clubs
dell'area metropolitana. Dall’incontro è emerso che ciò
che accade a Napoli accade in tutte le metropoli, ma
che, da noi, assume proporzioni assurde, connotandosi
di un'aurea di lerciume e volgarità che infanga mortalmente un agonizzante prestigio di stampa ed opinione
pubblica e mortificando, forse volontariamente, le realtà che fanno lustro a Napoli. Il destino di Napoli dipende soprattutto dai napoletani, «Coltiviamo la speranza
esercitando la Ragione». (Giuseppe Letizia)
LA BACHECA DI
19
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A Capodimonte il Graal di Elettrico
• VUOI ANCHE TU IL GIORNALE?
Personaggi ambigui scortano i visitatori, farfalle imbalsamate in una
gabbia dorata, sugli specchi frasi rivelatrici, un pavimento coperto di
sali e di pietre, composizioni con i
simboli di una chiesa aliena. E’ «Lo
scoiattolo e il Graal», universo
enigmatico assemblato da Maurizio Elettrico intorno a due figure
centrali: un demoniaco scoiattolo/serpe e il Santo Graal. La mostra,
organizzata dalla Fondazione Morra, è a Capodimonte fino al 7 gennaio. Infotel: 081454064.
IL MORSO DELLA TARANTA
di PAOLO D’ANGELO
ACCATTATEVE ‘O PRESEPE!
a buon Napoletano sono estremamente preoccupato da una tendenza, a mio parere negativa, evidenziata
dai giornali che hanno dichiarato un
netto calo nelle vendite del Presepe rispetto all'alberello americano. Sinceramente, visto che in quest'ultimo anno la
nostra città ha già subito forti critiche,
spesso anche giustificate, vorrei comunque ricordare ai miei concittadini
alcune e semplici differenze, che esisto-
D
no tra l'albero ed il Presepe. Il primo,
l'albero, decorazione importata insieme
al simpatico e sicuramente generoso Babbo Natale, può ben incarnare il concetto dell'apparire. L'apparire folle di una
collettività sempre più esaurita da una
festa che nel tempo perde pezzi e significati. L'apparire, per intenderci , un po’
come si può apparire in un programma
tipo Grande Fratello o se volete come marionette in mano all'economia. Il secon-
do, il Presepe, come diceva Eduardo «’o
Presepe», di sicuro può degnamente rappresentare il concetto dell'Essere , anche
al di là dei significati religiosi. L'essere
delle nostre tradizioni, della nostra storia, cultura, delle nostre radici e se vi pare, in fondo in fondo, l'essere fieri di essere Napoletani. Sicuramente Napoli ultimamente nell'apparire ha lasciato un
po’ a desiderare, ma nell'essere, come
dicevano gli anziani «senza offesa», non
c'è n’è per nessuno. Augurissimi a tutti
e se potete statemi a sentire «accattateve ‘e facit’ accattà ‘o presepe, l'albero lasciat ‘o sta ‘a New York.!» . Dimenticavo,
auguri anche dalla Taranta!
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• ERRATA CORRIGE
Sul numero di novembre nell’articolo dal titolo «I
25 anni del Nuovo», per un errore tipografico, è uscito che Annibale Ruccello e Antonio Neiwiller erano presenti alla festa. Ce ne scusiamo con i lettori.
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speciale natale - Chiaia Magazine