LA NOTIZIA Fondato e diretto da Nello La Fata Anno 39 - N.08 Direttore Editoriale Tosca Bonaldo Sabato 9 Novembre 2013 Madonna dello Scoglio S. Domenica di Placanica (RC) Per prenotazioni e colloqui con Fratel Cosimo Tel. 0964 380702 La nomina di Rocco Agnello è incompatibile Colpo di scena:La Prefettura di Palermo da ragione ai cinque consiglieri di minoranza che hanno sollevato il problema Nello La Fata E’ successo a Lentini la sera del 16 ottobre 2013 . Il consiglio comunale è convocato per le ore 19.30 ma i consiglieri di maggioranza non si presentano in aula e fanno saltare il numero legale per farlo così rinviare di un’ora, in seconda convocazione. I protagonisti di questa vicenda,però,vengono sorpresi mentre dialogano nella piazzetta denomita ‘della vergogna’, vicina all’aula consiliare e accortisi che erano finiti nell’obiettivo della telecamera, non esitano a mettersi in fuga per via Roma e per via Conte Alaimo. Alcuni,addirittura, entrano di corsa in un negozio di via Conte Alaimo per non farsi riprendere. Perchè? Cosa avevano da nascondere? Solo due consiglieri affrontano il giornalista nella pubblica via con l’intento di bloccare le riprese. Il bilancio? Una telecamera rovinata. Finita la pausa di un’ora, che il presidente del consiglio aveva concesso per l’assenza dei consiglieri di maggioranza (in aula prima all’atto dell’appello c’erano otto consiglieri di minoranza e due di maggioranza), la nutrita schiera di consiglieri proMangiameli si presentavano in aula ma prima di fare avviare i lavori si riuniscono nella saletta della stessa aula consiliare con l’intento di trovare la soluzione numerica per l’elezione dei tre revisori dei conti ,considerato che il dialogo avviato nella vicina ‘piazza della vergogna’ era stato interrotto dal giornalista ‘rompiscatole’. Il video lanciato su internet, chiaramente, ha fatto il giro del mondo ed è facile capire anche quali siano stati i commenti del popolo di fb su questa penosa pagina di storia lentinese. Questo accade perchè gli accordi vengono fatti sempre nella pubblica piazza e non nella sede istituzionale qual’è il consiglio comunale. Forse se avessero partecipato sin dall’inizio ai lavori del consiglio comunale e avrebbero chiesto una pausa per schiarirsi le idee, tutta questa sceneggiata sarebbe stata evitata. Avevano ragione i cinque consiglieri di minoranza: Ugo Mazzilli, Giuseppe Pollicino, Stefano Battiano,Rosario Vacanti e Saverio Bosco, sulla incompatibilità della nomina a dirigente ed a vice segretario comunale di Rocco Agnello. Il sindaco Mangiameli,però, è andato avanti lo stesso e a distanza di qualche mese raccoglie tempesta considerato che la Prefettura di Palermo da ragione ai cinque consiglieri di minoranza che hanno sollevato il problema. La Prefettura di Palermo,infatti, ha scritto al sindaco di Lentini per sapere quali provvedimenti ha adottato a seguito della richiesta di annullamento in autotutela presentata dai cinque consiglieri comunali di minoranza Ugo Mazzilli, Rosario Vacante, Stefano Battiato, Giuseppe Pollicino e Saverio Bosco in merito alla nomina dirigenziale del dr. Rocco Agnello presso il comune di Lentini nonostante questi avesse ricoperto la carica di consigliere comunale a Scordia sino all’anno preceden- te. La Prefettura nella sua nota ribadisce infatti che la legge vieta ai sindaci di nominare nel ruolo dirigenziale coloro che nell’anno precedente hanno ricoperto il ruolo di consigliere comunale in un qualsiasi paese della regione, come del resto avevano fatto notare al sindaco Mangiameli i cinque consiglieri di minoranza firmatari della richiesta di annullamento di quell’atto di nomina. Il consigliere comunale Guido Mirisola che non volle sottoscriverla, sostendo in un’intervista televisiva che la nomina fatta dal sindaco era legittima, alla luce della presa di posizione della Prefettura di Palermo ha qualcosa da dire? Il sindaco mangiameli, quindi, a questo punto dovrà ingranare la retromarcia e quindi azzerare le promozioni che aveva fatto con disinvoltura e senza tenere conto del ricorso presentato dai consiglieri di minoranza. Un autogol che il sindaco mette nel suo carniere dimostrando che l’aroganza non paga. Nello La Fata Metodi mafiosi perl’esecuzione Brillante operazione del Commissariato di PS contro la criminalità organizzata di lavori al cimitero di Lentini La Polizia di Stato del Commissariato di Lentini ha effettuato una forte azione di repressione contro forme di violenze avvenute al cimitero di Lentini per l’esecuzione di servizi e lavori. Nel corso di una conferenza stampa la polizia ha comunicato che, in esecuzione di provvedimenti emessi dal GIPdel Tribunale di Catania e della Procura della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia della città etnea, si è proceduto a mettere agli arresti domiciliari Eleonora Sambasile, di 47 anni e residente a Lentini, e Giuseppe Borrata, di 55 anni e residente a Carlentini. Gli arrestati sono stati ritenuti responsabili in concorso tra loro per la commissione dei reati di illecita concorrenza ed intestazione fittizia di beni con l’aggravante di avere commesso il fatto con metodo mafioso. La Sambasile ed il Borrata , con la loro ditta di lavori, hanno compiuto atti di violenza e minacce nei confronti di altre ditte e loro personale dipendente per accaparrarsi il monopo- Carlentini Il comune condannato a pagare 3,5 mln Pag. E’ nata Irene Manuela Laezza lio dei lavori e di servizi all’interno del cimitero di Lentini. Le indagini degli agenti del commissariato di polizia, diretto prima dal vicequestore dott. Aldo Fusco ed ora dal vicequestore dott. Marco dell’Arte, si sono sviluppate dall’anno 2010 quando cominciarono appunto a verificarsi gli atti di intimidazione. La Polizia ha anche proceduto ad eseguire il sequestro preventivo di beni della società a responsabilità limitata BI.SE.PO. Costruzioni alla quale la Sambasile intestava fittiziamente i propri beni. La società BISEPO, con sede in Lentini risulta riconducibile al consigliere comunale di Lentini Biagio Portal e al figlio Sebastiano che nella vicenda si faranno assistere dall’avvocato Angelo D’Amico. Le indagini della polizia hanno permesso di ricostruire tutta una serie di atti criminali avvenuti nel territorio di Lentini che hanno destato allarme in tutta la cittadinanza. In casa Laezza-Cassarino alle ore 02.30 del 5 novembre 2013 è sbocciato un fiore prezioso. Per la gioia della neo mamma Erika e papà Massimiliano,nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Lentini, è nata Irene Manuela. Alla splendita e vispa Irene Manuela auguriamo un mondo di bene e tanta felicità. Ai neo genitori Massimiliano ed Erika ed ai nonni paterni e materni le nostre congratulazioni. 2 IN PRIMO PIANO Prg, finalmente se ne parla Lentini - Un argomento che è oggetto di dibattito anche su FB In particolare si punta alla ricomposizione del tessuto urbano senza scavalcare la Ragusana, all’utilizzazione degli spazi esistenti e alla riqualificazione e al recupero del patrimonio edilizio Riportiamo un intervento di Luigi Boggio pubblicato su fb. Dopo il fallimento dell’urbanistica contrattata (Golf con annessi 156 villette e Xirumi ) e il ritardo storico per la revisione del Prg , forse la nuova proposta andrà in consiglio per l’approvazione. La prima proposta risale all’epoca dell’amministrazione Raiti approvata il 29 luglio 1994, la quale non è stata portata avanti per i troppi impegni in altre direzioni come del resto hanno fatto,adeguandosi, i diversi commissari ad acta nominati dalla Regione. Anche loro impegnati ma stanchi per i troppi viaggi. Dal 29 luglio del 1994 ad oggi sono trascorsi 19 anni e tre mesi, si spera che il documenato di revisione che sta circolando venga portato in consiglio per la discussione e l’approvazione. Nella lettura del documento di revisione si ritrovano alcune indicazioni contenuti nella proposta del 1994 e delle novità come quella riguardante tutta l’area dei magazzini della stazione e zone limitrofe. In particolare si punta alla ricomposizione del tessuto urbano senza scavalcare la Ragusana,all’utilizzazione degli spazi esistenti e alla riqualificazione e al recupero del patrimonio edilizio.Una scelta di ricomposizione per permettere alla città di vivere, muoversi e comunicare. Riportando il centro storico all’attenzione e tutta la zona del commercio. Il luogo del vivere,dello stare assieme e delle grandi passioni e il luogo del lavoro e della ricchezza. Un documento da approfondire per capire meglio alcu- Lentini - In sette anni e passa Mangiameli non è riuscito nemmeno a fare ripristinare i gabinetti pubblici Raccolte oltre 600 firme per i w.c. alla villa ‘Gorgia’ Che i cittadini raccolgano le firme per sensibilizzare l’amministrazione comunale su specifiche tematiche di interesse collettivo (Piano Regolatore Generale, raccolta differenziata, ripristino della piscina comunale, ricostruzione dell’auditorium ecc...) è un impegno altamente nobile e democratico, mentre reputiamo svilente per gli stessi sottoscrittori essere costretti ad utilizzare la petizione popolare per stimolare l’amministrazione comunale a dare una definitiva dignità ai luoghi pubblici più frequentati della città, specialmente quando preferisce spendere migliaia e migliaia di euro per dei w.c. chimici provvisori in occasione di ogni evento che si svolge all’interno della villa comunale o al cimitero per la ricorrenza dei defunti. Per la cronaca e solo per il periodo della commemorazione dei defunti, il comune ha definitivamente speso ben 3.500 euro per i w.c. chimici che la ditta privata ha collocato all’interno del cimitero e della villa comunale per sopperire a quelli comunali da tempo immemorabile inagibili; quando, per il loro definitivo ripristino, basterebbe solo il materiale indispensabile visto che la manodopera è assolutamente gratuita disponendo il comune tra le sue fila del personale tecnico specializzato. E se consideriamo che ogni anno il comune spende mediamente 5.000 euro per l’affitto dei w.c. chimici, basta fare un semplice calcolo per capire che in 5 anni ha già speso qualcosa come 25.000 euro e in 10 anni spenderà 50.000 euro. Nella foto in basso sono visibili i bagni pubblici murati e i 3 w.c. chimici collocati all’interno della villa Gorgia in occasione della commemorazione dei defunti. ne scelte e per verificare in quale direzione si marcia per la messa in sicurezza e riqualificazione del Colle Roggio. Su questo bisognerà capire se si va verso l’alleggerimento del Colle e la realizzazione del balcone sulla città,indirizzo del consiglio comunale 1994 proposta MagnanoRagazzi, oppure si maschereranno le cose verso altri fini di scarso risultato progettuale e di non pochi interessi. Per ultimo il rapporto città e territorio andrebbe meglio sviluppato per far venire fuori tutte le potenziali ambientali,paesaggistiche e archeologiche al fine di creare degli itinerari in comunicazione con la città. Perchè una città non solo deve comunicare al proprio interno ma anche all’esterno con il proprio territorio e i territori vicini. Soprattutto quando si possono fare delle cose insieme per riportare alla luce le bellezze del territorio e tutto quello che l’uomo ha saputo creare nel tempo, che suscita passione e interesse. Premio Nazionale al poeta lentinese Armando Bosco La silloge “Raccontarsi in versi”Albatros Editore-Roma del lentinese poeta Amando Bosco fa parlare ancora di se a dimostrazione della bellezza dell’opera e dell’interesse che suscita nel lettore attento ed estimatore Poeta di eccezionale sensibilità,distintosi in tanti concorsi letterari,aggiunge al suo medaglione un’altro successo quello del 3° Millennium della CAPIT,patrocinato dal Presidente dei Ministri e da altre eminenti personalità dello Stato. Armando Bosco con delega a un nipote residente nella Capitale, il 19 ottobre ha ritirato l’ambito premio di finalista , riconoscimento che darà in appresso i suoi frutti in quanto si appresta a pubblicare il suo secondo libro “La Giostra” curato nell’edizione dal Convivio il giorno 7 Dic. 2013 presso un noto locale diLentini Nella splendida cornice del teatro dei Dioscuri in Roma , si è svolta la cerimonia per la consegna degli attestati di finalista e all’interno dei medesimi dei premiati ,alla presenza di autorità civili e religiose dei dirigenti della CAPIT e della Federazione Italiana Attività Letterarie ,oltre a un numeroso pubblico, televisione e stampa. Noi formuliamo al poeta Bosco le nostre più vive congratulazioni. LA NOTIZIA Sabato 9 Novembre 2013 Caso Cordax - La morte della giovane Moira Sesto La Cassazione da ragione agli avv. Vilona e Randazzo e boccia la difesa del noto penalista Ghedini La Cassazione conferma la condanna di 4 anni di carcere per Alex Cordax, l’ex portiere del Cittadella (Serie B). Dovrà rispondere di omicidio colposo per la morte della lentinese Moira Sesto,30 anni, a seguito di un tragico incidente stradale avvenuto nel 2006 sulla statale Catania-Ragusa, nei pressi di Lentini. La Cassazione, infatti, a seguito del ricorso presentato dal difensore di Alex Cordax, il noto penalista avv. Ghedini (che è anchel’avv. di Berlusconi ndr) ha confermato la pena detentiva di quattro anni di reclusione inflittagli dal Tribunale di Lentini nel 2010. La notizia è stata ufficializzati dai difensori dei familiari della vittima,Moira Sesto, avv. Maurizio Vilona ed Ettore Randazzo del Foro di Siracusa. Il tragico incidente, come si ricorderà, destò grande emozione a Lentini. Il portiere dell’Inter Alex Cordaz nel 2006 era prestito alla squadra dell’Acireale (in serie C1 girone B) e in quella sua parentesi siciliana aveva conosciuto Moira Sesto. La tragedia avvenne sulla statale 194 “Ragusana”. L’auto di Cordaz, una Bmw Cooper, finì contro un autocarro fermo sulla carreggiata. In quel ter- ribile impatto ci rimise la vita la la trentenne lentinese. Alex Cordaz ammise che quella sera aveva bevuto qualche bicchiere di troppo (il suo tasso di alcool nel sangue risultò superiore di quattro volte al massimo consentito). L’alta velocità dell’auto fece il resto. I familiari di Moira hanno seguito il processo con la morte nel cuore per tutti i ricordi che ha risvegliato in loro. Ribadiscono che niente e nessuno potrà mai lenire il loro dolore”. Tg alle ore: 14.00 - 17.00 - 19.30 21.00 - 22.30 - 00.30 LA NOTIZIA Sabato 9 Novembre 2013 Il comune condannato a pagare tre milioni e mezzo di euro Carlentini - Un’altra sentenza giudiziaria sconquassa il bilancio comunale Il comune di Carlentini dovrà pagare alla ditta Paternò del Toscano la somma di 3.193.499,35 di euro, oltre interessi e maturazioni, in esecuzione della sentenza n. 1063/2012 della Corte di Appello di Catania su una questione di illegittime espropriazioni avvenute negli anni ottanta. Si tratta dell’ennesima mazzata che si abbatte sul bilancio comunale. E’ del tutto evidente che i proclami dell’amministrazione comunale di risanare la situazione finanziaria del comune sono stati assolutamente infondati perché non è stata fatta una razionale ricognizione della posizione debitoria e del contenzioso nei quali si trova il comune . La questione produce alcune necessarie considerazioni. Innanzitutto è da dire che l’amministrazione comunale dimo- di Paolo Di Giorgio stra di gestire la cosa pubblica senza rendersi conto della triste realtà nella quale sta sprofondando la collettività. Appare per esempio scellerato sperperare soldi per feste e spet- tacoli che costano anche in termini di impiego di risorse umane dell’apparato burocratico. E’ poi che dire che i consiglieri in generale non sono competenti ad intraprendere azioni per la verifica della situazione debito- Francofonte - La ricetta contro la crisi agrumicola Palermo: “Sarà creata una catena solidale che coinvolgerà tutti” di Tosca Bonaldo Il sindaco Salvatore Palermo, d’altronde, lo aveva annunciato nel programma elettorale il suo impegno per cercare di sbloccare la crisi che attanagliua il settore agrumicolo. Si è tenuta già una prima riunione in cui il primo cittadino ha invitato operatori che per varie ragioni avessero qualcosa da dire, da proporre, avessero interesse o interessi, avessero voglia di agire, con un unico punto all’ordine del giorno, Agrumicoltura. La riunione aveva il preciso intendo di costituire un gruppo di lavoro sull’argomento, elaborando delle idee su argomenti che sono di ordine comune, precisamente consorzio di produttori per la tutela del prodotto e la commercializzazione, necessità di arrivare al riconoscimento di una DOP per l’arancia rossa di Francofonte, mantenimento di un prezzo fisso, risparmio energetico e riduzione dei costi di produzione e commercializzazione, rilancio delle attività di integrazione del reddito dei produttori (attività di turismo agricolo, impianti di energia rinnovabile, commercializzazione diretta), ipotesi di valorizzazione di un prodotto biologico di alta qualità. A seguito di ampio dibattito si è stabilito di costituire un gruppo di lavoro aperto che avanzerà delle proposte in sinergia con il 3 Carlentini/Francofonte Sindaco e l’Amministrazione, che saranno in tempi brevi condivise con i cittadini. Ai lavori hanno partecipato professionisti locali, dipendenti della Condotta Agraria Regionale, produttori, braccianti, commercianti, rappresentanti di O.P. locali, rappresentati dei partiti e delle liste locali, un rappresentante del Gal - Nat Iblei, l’Assessore all’Agricoltura Ivano Bonavita e il Sindaco Salvatore Palermo. ria municipale e per l’accertamento delle responsabilità contabili, cosa peraltro che è sempre avvenuta a Carlentini dove i consiglieri comunali da sempre sono stati estranei al buon andamento della pubblica amministrazione ed hanno sempre preferito accodarsi al carro del vincitore. E nella stessa posizione di indifferenza amministrativa si è altresì adagiata la giunta comunale i cui componenti danno così l’impressione di essere soltanto di contorno. Constatando purtroppo come vanno le cose, si può pacificamente prevedere che arriveranno altri colpi di ogni genere sulle casse del comune e, come è ovvio. la Corte dei Conti letteralmente farà pagare il danno erariale ai responsabili (in parole, opere ed omissioni) ed ai loro eredi. (p.d.g.) Lentini Strani orari per depositare ‘a munniza’ Strano manifesto murale del comune di Lentini per la raccolta della spazzatura. A quanto pare i cittadini di via Etnea e d’intorni dovranno depositare la spazzatura dalle ore 05.00 alle 07.30 del mattino di tutti i giorni esclusa la domenica ed i giorni f e s t i v i . Quindi, in base a questo miserevole manifestino affisso sui muri e quindi sporcando anche i muri delle case dei cittadini, i lentinesi si dovranno svegliare alle cinque del mattino per depositare la spazzatura davanti le rispettive abitazioni. Tutto questo avviene per evitare che durante la notte i randagi possano fare man bassa della spazzatura per sfamarsi. Il comune di Lentini,infatti, a conclusione di uno studio sul randagismo sarebbe arrivato nella determinazione che i cani che circolano liberamente in città dalle ore 05.00 alle 07.30 sono costretti ad osservare scrupolosamente la dieta, per cui non possono assalire i sacchetti della spazzatura per alimentarsi. Ma dopo le 07.30 la spazzatura sarà rimossa contemporaneamente i istantaneamente in tutte le strade designate? Altrimenti si corre il rischio che i cani, finita la dieta, passino all’assalto. E allora...? Astati di San Martinu A stati di San Martinu è muntuata, la genti la cunta e veni sempri riurdata. Era na matinata di mmernnu friddulina ccu friddu, iacqua e ventu c’avvicina. Di sta pirsuna tutta affriddata ca San Martinu ‘ncuntrau ppa sò strata. Sì lamintava e caminava curvatu era tuttu trimanti e tuttu affriddatu. Ma comu Martinu arrivau o sò latu, subbutu ascinniu di lu sò cavaddu. Si luvau lu mantellu e ccu primura, lu spartiu in dui ccu dda criatura. Ma subbutu lu Patri eternu si fici prisenti, ca spazzau lu cielu di li nuvuli ‘ntempu nenti. E s’affacciau lu suli ccu gran primura, livau lu friddu e vinni la gran calura. A stati di San Martinu fu chiamata, accussì l’umiltà e l’amuri fu primiata. Ora ppi tradizioni sempri tanta genti fisteggia sempri l’unnici di novembri. Fisteggia sta ìurnata ccu tanta allegria, assemi, amici, parenti o cca cumitiva. Ca ccu la scusa di la festa di San Martinu, si stuppa a utti, si mangia e si vivi vinu. Pippo Ciaffaglione Lo dico a La Notizia “Senza lavoro e sotto sfratto aiutateci a sopravvivere” Mi chiamo Salvina, non lavoro e ho 40 anni, un marito di 39 anni, disoccupato da anni e pure malato.Vi scrivo perchè non riusciamo più a vivere; siamo senza soldi e senza dinità e senza nessun tipo di aiuto economico da amici e parenti.Stiamo sotto sfratto da parte del padrone di casa tramite il Tribunale di Catania, perchè non possiamo pagare nemmeno l’affitto di casa e siamo costretti di vivere e morire sotto i ponti. In questo preciso istante in cui vi scrivo, siamo proprietari di 5 euro e senza nessun reddito da percepire, Non possiamo nemmeno più uscire, siamo segregati involontari in casa. Quando finiranno le scorte del cibo, non potremo più mangiare e siamo sotto la Caritas con una miseria di ogni 15 giorni. Siamo in arretrato di 6 bollette di luce, 3 di telefono e 6 di acqua, quindi, a giorni ci staccheranno tutto. Aiutateci, vi prego, pubblicate questa lettera disperata. Un appello alla cittadinanza generosa di Carlentini, Catania e zone limitrofe, un appello al comune e al sindaco Basso: “Non lasciateci morire come hanno fatto in tanti”. Se volete posso legarmi ad un palo, ad una torre, ad una balconata, dove volete voi ma non lasciateci morire nell’indifferenza generale. Non ce la facciamo più, abbiamo bisogno di sorridere anche noi come voi. Noi non possiamo uscire nemmeno per mangiarci una pizza, come tutti gli altri.Siamo stanchi di lottare e anche se volessimo farla finita non possiamo farlo perchè siamo anche senza gas... Chiediamo un pò di solidarieta dalla gente comune che è sempre quella più generosa; chiediamo un lavoro che, in teoria dovrebbe nobilitare l’uomo e infatti noi siamo senza dignità, onore e disperatamente demoralizzati. Non è Natale, ma un bel regalo di Natale in anticipo lo vorremmo pure noi dopo avere visto e provato tanta miseria e povertà... Se potete, aiutateci, almeno a sopravvivere e contattateci al 340 6163184. Vi risponderò io personalmente. Grazie a chi decidesse di aiutarci. Salvina Failla NOI NON CLONIAMO MA CREIAMO DAL 1900 TIPOGRAFI IN LENTINI Stampa di: Editoria - Giornali - Libri - Modulistica - Manifesti 70 X 100 Volantini- Depliants - Locandine F. 35x50-A3- Banner- Partecipazioni matrimonio - Bigliettini per ogni tipo di cerimonie Calendari-Registri Rilegature Tesi di Laurea- Cartoline - Biglietti da visita - Blocchetti su carta autocopiante -Buste a colori-Timbri in gomma Automatici - FustellazioneServizio Fax - Fotocopie a Colori e B/N - Stampati Elettorali Attualità 4 Lentini - Disagi dei cittadini per raggiungere il nuovo ospedale Non ci sono mezzi pubblici che effettuano il percorso in orari a cadenza costante (p.d.g.) - Recepiamo le lamentele dei cittadini che trovano difficoltà per andare in ospedale perché non dispongono o non vogliono giustamente disporre di autovettura privata. Non ci sono mezzi pubblici che effettuano il percorso in orari a cadenza costante e peraltro sarebbe opportuno che fossero adibiti al servizio autobus di piccole dimensioni per districarsi rapidamente nel traffico cittadino. E’ poi oltremodo necessario ed Carlentini Finanziere salva la vita ad un ragazzo Grazie al prodigioso e tempestivo intervento del finanziere Gianluca Pappalardo, in servizio presso la Tenenza della Guardia di Finanza di Lentini, un ragazzino è stato salvato in tempo mentre stava facendo un giro in una giostra aerei installata in contrada ‘Santuzzi’ in occasione della festa in onore di S.Tecla. Il ragazzino,infatti, improvvisamente si è sentito male ed è svenuto mentre faceva il giro in giostra. Scattato l’allarme il meccanismo è stata tempestivamente bloccato. Fortunatamente sul luogo si trovava il finanziere Gianluca Pappalardo che, con prontezza di spirito, è riuscito a rianimare il giovane malcapitato che stava per soffocare. L’intervento rapido di Pappalardo è servito a liberare le vie respiratorie del ragazzo occluse dalla lingua. Grazie,quindi, al prodigioso e tempestivo intervento del finanziare, che tra l’altro era fuori dall’orario di servizio, è stata evitata una tragedia. La Notizia Settimanale Tel./Fax 095 945371 e-mail: [email protected] urgente la realizzazione di percorsi pedonali per l’attraversamento della pericolosa strada Catania-Ragusa anche perché ormai si sono realizzati e si stanno ulteriormente formando insediamenti abitativi nelle aree della zona nella quale trovasi l’ospedale. Giriamo le legittime istanze dei cittadini all’amministrazione comunale di Lentini sul cui intervento invero non si nutre molta fiducia visto che sulla questione si parla da oltre due anni. ‘Storia del Museo di Lentini’ Inaugurato il 28 maggio 1962, non è mai stato valorizzato abbastanza, in primo luogo dagli stessi cittadini lentinesi C’è ancora qualcuno che parla di cultura ed ha perfino il coraggio di organizzare incontri cittadini. Lo ha fatto la Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari (FIDAPA), che il 22 ottobre scorso ha tenuto una conferenza dal titolo “Storia del museo di Lentini”. Dopo una breve introduzione fatta dalla neo-presidente Prof.ssa Alfina Libertini, il relatore, Dott. Francesco Valenti, ha illustrato ai partecipanti l’iter lungo e travagliato che ha portato alla costruzione e all’istituzione di questo bene cittadino. L’idea del museo nasce già a fine Ottocentoinizio Nove-cento, quando con l’espansione della città verso Nord affiorano dagli scavi numerosi resti di antiche civiltà. Nel primo ventennio del XX secolo Paolo Orsi conduce molteplici scavi, che portano alla luce un gran numero di reperti. Nel periodo fascista un piccolo circolo propone la creazione di un museo, ma ottiene risposta negativa. Gli scavi di Orsi vengono ripresi nel 1950 dal Prof. Giovanni Rizza che continua a scoprire resti * I Figli di Leontinoi ed il gruppo Carlentini Protagonista saranno al fianco del movimento 5 stelle per quanto riguarda l’introduzione dei referendum abrogativi; questa la dichiarazione dei portavoci Pino e Pancari: “Noi come sempre ci facciamo portavoce del popolo quindi di fronte ad un proposta del genere di introdurre uno strumento di democrazia così importante non potavamo tirarci indietro. Questi referendum a nostro avviso sono importantissimi e contribuiranno a nostro modo di vedere a migliorare il rapporto fra il popolo e l’amministrazione”. * L’avv. Danila Costa, già segretario generale del comune di Lentini,è stata nominata segretario generale del comune di Siracusa dal sindaco del capoluogo aretuseo. L’avv. Costa,44 anni, ha conseguito la massima qualifica di segretario comunale di I^ classe dopo una rapida e meritoria frequenza di corsi di perfezionamento Nuovo segretario geneprofessionale. rale del comune di Lentini è il dott. Carmelo Cunsolo. * Dopo tredici anni di impegno pastorale, don Claudio Magro lascia la parrocchia della Chiesa Madre di S. Alfio perché destinato a Siracusa per guidare la parrocchia della Sacra Famiglia. Nel corso della sua messa di saluto celebrata nella Chiesa di San Francesco di Paola, don Magro ha rivolto un cordiale ringraziamento alla comunità dei fedeli della Chiesa Madre ed alla cittadinanza tutta che lo ha sempre accolto con cristiana simpatia. (t.b.) Reg. Trib. di SR n.6/75 del 19/09/1975 Direttore Editoriale Stampa: Tip.ografia OmarScolari Via C. Colombo,13-15 Tel. 095 /905772 Tosca Bonaldo Direttore responsabile Sebastiano La Fata Sabato 9 Novembre 2013 Lentini - La FIDAPA mantiene vivo il suo impegno culturale e sociale Notizie in... pillole Sede: Via Michele Amari,1 96016 Lentini (SR) LA NOTIZIA La Notizia il settimanale della Tua Città di tutto,di più archeologici. Il Dott. Valenti ha evidenziato che i lentinesi non hanno mai voluto il Museo, anzi l’amministrazione comunale Ferrauto, nel primo dopoguerra, fece di tutto perché l’edificio fosse adibito, piuttosto, ad ambu- Inaugurato il 28 maggio 1962, non è mai stato valorizzato abbastanza, in primo luogo dagli stessi cittadini lentinesi. Fra le altre personalità, hanno preso la parola l’Assessore Tronco, che ha fatto un intervento da politico e che latori sanitari, accusando gli oppositori di non pensare al bene della popolazione. Fu la Sovrinten-denza ai Beni Culturali a sciogliere il nodo e ad affermare che l’immobile era stato finanziato per essere destinato a museo e così doveva compiersi. sostanzialmente ha solo ammosciato l’interesse dei convenuti, e la Prof.ssa Maria Arisco che nel suo breve e incisivo intervento ha sottolineato che “il bene primario di una popolazione parte proprio dalla cura della cultura”. M.C. Scordia - Discarica a cielo aperto in c.da Montagna Cittadini senza scrupoli e senza rispetto per l’ambiente di Tania Catalano L’Etna sullo sfondo, una bella giornata, che ci fa sentire ancora in estate, e la quiete della campagna tra i colori della natura, il ronzio degli insetti e la pace del cinguettio degli uccelli. Mentre osserviamo una lucertola scaldarsi sotto il sole, noi ci lasciamo distrarre da un imbarazzante senso di indignazione nei confronti di ciò che fa da cornice a questo meraviglioso, idilliaco quadretto: la spazzatura. Tanta, troppa. Siamo in c.da Montagna, in una zona che non appartiene più a Scordia ma è già parte del territorio di Militello V.C, quasi al bivio per immettersi nella SP 30. Una discarica a cielo aperto nella quale possiamo trovare di tutto. Scarpe, elettrodomestici, cibo andato a male, bottiglie di vetro, detersivi e plastica di ogni genere, deodoranti, lattine, vestiti, pannolini, scaldabagni, batterie delle auto, frammenti di vasche in amianto e così via. Qualche chilometro più in basso ci sono delle casette di campagna vissute dai proprietari solo per le scampagnate, ma ci sono anche diverse abitazioni i cui proprietari restano chiusi in un inquietante silenzio, come fosse normale affacciarsi dal balcone e avere un panorama di rifiuti. Sembrerà assurdo, eppure la gente va in giro per gettare i sacchi di immondizia, piuttosto che buttare i rifiuti nella maniera convenzionale, stabilita dal comune di residenza. Come se togliere l’immondizia da casa significasse essere circondati dalla pulizia, avere la coscienza pulita, mentre là fuori abbiamo sporcato e inquinato la casa di tutti, il mondo. Chiedendo a qualcuno in giro cosa ne pensasse, ci siamo scontrati con molti “ambientalisti” che, nel vedere le foto che avevamo appena scattato, si sono mostrati disgustati. Eppure qualcuno sarà stato artefice di questa discarica e delle tante altre dislocate qua e là. E, forse, qualcuno disposto a darsi una spiegazione senza rimanere indignato, seppur in assoluto anonimato, lo abbiamo trovato tra coloro che ci hanno risposto con rabbia nei confronti della raccolta differenziata, della tassa sui rifiuti, dei continui scioperi attuati dagli operatori ecologici. Intanto l’immondizia, fatta soprattutto di materiali non-biodegradabili, è lì in bella mostra. Qualcuno ha affisso un cartello, insultando chi si macchia di questo crimine. Mentre ci chiediamo chi dovrebbe occuparsi del caso, ci sovviene spontanea un’altra domanda: ma se qualcuno ripulisse i luoghi di queste discariche, quanto tempo ci impiegherebbero queste ultime a ritornare immondezzaio? (t.c.)