LA NOTIZIA
Fondato e diretto da Nello La Fata
Anno 39 - N.08 Direttore Editoriale Tosca Bonaldo Sabato 9 Novembre 2013
Madonna
dello Scoglio
S. Domenica di
Placanica (RC)
Per prenotazioni
e colloqui
con Fratel Cosimo
Tel. 0964 380702
La nomina di Rocco Agnello è incompatibile
Colpo di scena:La Prefettura di Palermo da ragione ai cinque consiglieri di minoranza che hanno sollevato il problema
Nello La Fata
E’
successo
a Lentini la
sera del 16
ottobre 2013 .
Il consiglio
comunale è
convocato per
le ore 19.30
ma i consiglieri di maggioranza non si presentano in
aula e fanno saltare il numero
legale per farlo così rinviare di
un’ora, in seconda convocazione. I protagonisti di questa
vicenda,però,vengono sorpresi
mentre dialogano nella piazzetta denomita ‘della vergogna’,
vicina all’aula consiliare e
accortisi che erano finiti nell’obiettivo della telecamera,
non esitano a mettersi in fuga
per via Roma e per via Conte
Alaimo. Alcuni,addirittura,
entrano di corsa in un negozio
di via Conte Alaimo per non
farsi riprendere. Perchè? Cosa
avevano da nascondere?
Solo due consiglieri affrontano
il giornalista nella pubblica via
con l’intento di bloccare le
riprese.
Il bilancio? Una telecamera
rovinata. Finita la pausa di
un’ora, che il presidente del
consiglio aveva concesso per
l’assenza dei consiglieri di
maggioranza (in aula prima
all’atto dell’appello c’erano
otto consiglieri di minoranza e
due di maggioranza), la nutrita
schiera di consiglieri proMangiameli si presentavano in
aula ma prima di fare avviare i
lavori si riuniscono nella saletta
della stessa aula consiliare con
l’intento di trovare la soluzione
numerica per l’elezione dei tre
revisori dei conti ,considerato
che il dialogo avviato nella
vicina ‘piazza della vergogna’
era stato interrotto dal giornalista ‘rompiscatole’.
Il video lanciato su internet,
chiaramente, ha fatto il giro del
mondo ed è facile capire anche
quali siano stati i commenti del
popolo di fb su questa penosa
pagina di storia lentinese.
Questo accade perchè gli accordi vengono fatti sempre nella
pubblica piazza e non nella
sede istituzionale qual’è il consiglio comunale.
Forse se avessero partecipato
sin dall’inizio ai lavori del consiglio comunale e avrebbero
chiesto una pausa per schiarirsi
le idee, tutta questa sceneggiata
sarebbe stata evitata.
Avevano ragione i cinque consiglieri di minoranza: Ugo
Mazzilli, Giuseppe Pollicino,
Stefano
Battiano,Rosario
Vacanti e Saverio Bosco, sulla
incompatibilità della nomina a
dirigente ed a vice segretario
comunale di Rocco Agnello. Il
sindaco Mangiameli,però, è
andato avanti lo stesso e a
distanza di qualche mese raccoglie tempesta considerato che la
Prefettura di Palermo da ragione ai cinque consiglieri di minoranza che hanno sollevato il
problema. La Prefettura di
Palermo,infatti, ha scritto al
sindaco di Lentini per sapere
quali provvedimenti ha adottato a seguito della richiesta di
annullamento in autotutela presentata dai cinque consiglieri
comunali di minoranza Ugo
Mazzilli, Rosario Vacante,
Stefano Battiato, Giuseppe
Pollicino e Saverio Bosco in
merito alla nomina dirigenziale
del dr. Rocco Agnello presso il
comune di Lentini nonostante
questi avesse ricoperto la carica
di consigliere comunale a
Scordia sino all’anno preceden-
te. La Prefettura nella sua nota
ribadisce infatti che la legge
vieta ai sindaci di nominare nel
ruolo dirigenziale coloro che
nell’anno precedente hanno
ricoperto il ruolo di consigliere
comunale in un qualsiasi paese
della regione, come del resto
avevano fatto notare al sindaco
Mangiameli i cinque consiglieri
di minoranza firmatari della
richiesta di annullamento di
quell’atto di nomina. Il consigliere comunale Guido Mirisola
che non volle sottoscriverla,
sostendo in un’intervista televisiva che la nomina fatta dal sindaco era legittima, alla luce
della presa di posizione della
Prefettura di Palermo ha qualcosa da dire?
Il sindaco mangiameli, quindi, a
questo punto dovrà ingranare
la retromarcia e quindi azzerare le promozioni che aveva fatto
con disinvoltura e senza tenere
conto del ricorso presentato dai
consiglieri di minoranza. Un
autogol che il sindaco mette nel
suo carniere dimostrando che
l’aroganza non paga.
Nello La Fata
Metodi mafiosi perl’esecuzione
Brillante operazione del Commissariato di PS contro la criminalità organizzata
di lavori al cimitero di Lentini
La Polizia di Stato del
Commissariato di Lentini ha effettuato una forte azione di repressione contro forme di violenze avvenute al cimitero di Lentini per
l’esecuzione di servizi e lavori.
Nel corso di una conferenza stampa la polizia ha comunicato che, in
esecuzione di provvedimenti emessi dal GIPdel Tribunale di Catania
e della Procura della Repubblica
della Direzione Distrettuale
Antimafia della città etnea, si è proceduto a mettere agli arresti domiciliari Eleonora Sambasile, di 47
anni e residente a Lentini, e
Giuseppe Borrata, di 55 anni e residente a Carlentini. Gli arrestati
sono stati ritenuti responsabili in
concorso tra loro per la commissione dei reati di illecita concorrenza
ed intestazione fittizia di beni con
l’aggravante di avere commesso il
fatto con metodo mafioso. La
Sambasile ed il Borrata , con la loro
ditta di lavori, hanno compiuto atti
di violenza e minacce nei confronti
di altre ditte e loro personale dipendente per accaparrarsi il monopo-
Carlentini
Il comune condannato
a pagare 3,5 mln
Pag.
E’ nata Irene
Manuela Laezza
lio dei lavori e di servizi all’interno
del cimitero di Lentini. Le indagini
degli agenti del commissariato di
polizia, diretto prima dal vicequestore dott. Aldo Fusco ed ora dal
vicequestore dott. Marco dell’Arte,
si sono sviluppate dall’anno 2010
quando cominciarono appunto a
verificarsi gli atti di intimidazione.
La Polizia ha anche proceduto ad
eseguire il sequestro preventivo di
beni della società a responsabilità
limitata BI.SE.PO. Costruzioni alla
quale la Sambasile intestava fittiziamente i propri beni. La società
BISEPO, con sede in Lentini risulta riconducibile al consigliere
comunale di Lentini Biagio Portal e
al figlio Sebastiano che nella vicenda si faranno assistere dall’avvocato Angelo D’Amico.
Le indagini della polizia hanno permesso di ricostruire tutta una serie
di atti criminali avvenuti nel territorio di Lentini che hanno destato
allarme in tutta la cittadinanza.
In casa Laezza-Cassarino
alle ore 02.30 del 5 novembre 2013 è sbocciato un fiore
prezioso. Per la gioia della
neo mamma Erika e papà
Massimiliano,nel reparto di
ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Lentini, è nata
Irene Manuela. Alla splendita e vispa Irene Manuela
auguriamo un mondo di bene
e tanta felicità. Ai neo genitori Massimiliano ed Erika
ed ai nonni paterni e materni le nostre congratulazioni.
2
IN PRIMO PIANO
Prg, finalmente se ne parla
Lentini - Un argomento che è oggetto di dibattito anche su FB
In particolare si punta alla ricomposizione del tessuto urbano senza scavalcare la Ragusana,
all’utilizzazione degli spazi esistenti e alla riqualificazione e al recupero del patrimonio edilizio
Riportiamo un intervento di
Luigi Boggio pubblicato su fb.
Dopo il fallimento dell’urbanistica
contrattata (Golf con annessi 156 villette e Xirumi ) e il ritardo storico per
la revisione del Prg , forse la nuova
proposta andrà in consiglio per l’approvazione.
La prima proposta risale
all’epoca dell’amministrazione Raiti approvata il 29 luglio 1994, la
quale non è stata portata
avanti per i troppi impegni in altre direzioni
come del resto hanno
fatto,adeguandosi, i
diversi commissari ad
acta nominati dalla
Regione. Anche loro
impegnati ma stanchi
per i troppi viaggi. Dal 29 luglio del
1994 ad oggi sono trascorsi 19 anni
e tre mesi, si spera che il documenato di revisione che sta circolando
venga portato in consiglio per la
discussione e l’approvazione. Nella
lettura del documento di revisione si
ritrovano alcune indicazioni contenuti nella proposta del 1994 e delle
novità come quella riguardante tutta
l’area dei magazzini della stazione e
zone limitrofe. In particolare si punta
alla ricomposizione del tessuto urbano
senza
scavalcare
la
Ragusana,all’utilizzazione degli
spazi esistenti e alla riqualificazione
e al recupero del patrimonio edilizio.Una scelta di ricomposizione per
permettere alla città di vivere, muoversi e comunicare. Riportando il
centro storico all’attenzione e tutta la
zona del commercio. Il luogo del
vivere,dello stare assieme e delle
grandi passioni e il luogo del lavoro
e della ricchezza. Un documento da
approfondire per capire meglio alcu-
Lentini - In sette anni e passa Mangiameli non è riuscito
nemmeno a fare ripristinare i gabinetti pubblici
Raccolte oltre 600 firme
per i w.c. alla villa ‘Gorgia’
Che i cittadini raccolgano le
firme per sensibilizzare l’amministrazione comunale su
specifiche tematiche di interesse collettivo
(Piano
Regolatore Generale, raccolta
differenziata, ripristino della
piscina comunale, ricostruzione dell’auditorium ecc...) è un
impegno altamente nobile e
democratico, mentre reputiamo svilente per gli stessi sottoscrittori essere costretti ad utilizzare la petizione popolare per stimolare l’amministrazione comunale a dare una definitiva dignità ai luoghi
pubblici più frequentati della città, specialmente quando preferisce
spendere migliaia e migliaia di euro per dei w.c. chimici provvisori in
occasione di ogni evento che si svolge all’interno della villa comunale
o al cimitero per la ricorrenza dei defunti. Per la cronaca e solo per il
periodo della commemorazione dei defunti, il comune ha definitivamente speso ben 3.500 euro per i w.c. chimici che la ditta privata ha
collocato all’interno del cimitero e della villa comunale per
sopperire a quelli comunali da
tempo immemorabile inagibili; quando, per il loro definitivo ripristino, basterebbe solo
il materiale indispensabile
visto che la manodopera è
assolutamente gratuita disponendo il comune tra le sue fila
del personale tecnico specializzato. E se consideriamo che
ogni anno il comune spende
mediamente 5.000 euro per l’affitto dei w.c. chimici, basta fare un semplice calcolo per capire che in 5 anni ha già speso qualcosa come
25.000 euro e in 10 anni spenderà 50.000 euro. Nella foto in basso sono
visibili i bagni pubblici murati e i 3 w.c. chimici collocati all’interno
della villa Gorgia in occasione della commemorazione dei defunti.
ne scelte e per verificare in quale
direzione si marcia per la messa in
sicurezza e riqualificazione del Colle
Roggio. Su questo bisognerà capire
se si va verso l’alleggerimento del
Colle e la realizzazione del balcone
sulla città,indirizzo del
consiglio comunale 1994
proposta
MagnanoRagazzi, oppure si
maschereranno le cose
verso altri fini di scarso
risultato progettuale e di
non pochi interessi. Per
ultimo il rapporto città e
territorio
andrebbe
meglio sviluppato per far
venire fuori tutte le potenziali ambientali,paesaggistiche e archeologiche al
fine di creare degli itinerari in comunicazione con la città.
Perchè una città non solo deve
comunicare al proprio interno ma
anche all’esterno con il proprio territorio e i territori vicini. Soprattutto
quando si possono fare delle cose
insieme per riportare alla luce le bellezze del territorio e tutto quello che
l’uomo ha saputo creare nel tempo,
che suscita passione e interesse.
Premio Nazionale
al poeta lentinese
Armando Bosco
La silloge “Raccontarsi in versi”Albatros
Editore-Roma
del
lentinese
poeta Amando
Bosco fa parlare
ancora di se a
dimostrazione della bellezza dell’opera e dell’interesse che suscita nel lettore attento ed estimatore Poeta di eccezionale sensibilità,distintosi in tanti concorsi letterari,aggiunge al suo medaglione
un’altro successo quello del 3°
Millennium della CAPIT,patrocinato dal Presidente dei Ministri e
da altre eminenti personalità
dello Stato. Armando Bosco con
delega a un nipote residente nella
Capitale, il 19 ottobre ha ritirato
l’ambito premio di finalista , riconoscimento che darà in appresso i
suoi frutti in quanto si appresta a
pubblicare il suo secondo libro
“La Giostra” curato nell’edizione
dal Convivio il giorno 7 Dic.
2013 presso un noto locale
diLentini Nella splendida cornice
del teatro dei Dioscuri in Roma ,
si è svolta la cerimonia per la
consegna degli attestati di finalista e all’interno dei medesimi dei
premiati ,alla presenza di autorità
civili e religiose dei dirigenti
della CAPIT e della Federazione
Italiana Attività Letterarie ,oltre a
un numeroso pubblico, televisione e stampa. Noi formuliamo al
poeta Bosco le nostre più vive
congratulazioni.
LA NOTIZIA
Sabato 9 Novembre 2013
Caso Cordax - La morte della giovane Moira Sesto
La Cassazione da ragione agli
avv. Vilona e Randazzo e boccia la
difesa del noto penalista Ghedini
La Cassazione conferma la condanna
di 4 anni di carcere per Alex Cordax,
l’ex portiere del Cittadella (Serie B).
Dovrà rispondere di omicidio colposo
per la morte della lentinese Moira
Sesto,30 anni, a seguito di un tragico
incidente stradale avvenuto nel 2006
sulla statale Catania-Ragusa, nei pressi di Lentini. La Cassazione, infatti, a
seguito del ricorso presentato dal
difensore di Alex Cordax, il noto
penalista avv. Ghedini (che è anchel’avv. di Berlusconi ndr) ha confermato la pena detentiva di quattro anni
di reclusione inflittagli dal Tribunale
di Lentini nel 2010. La notizia è stata
ufficializzati dai difensori dei familiari della vittima,Moira Sesto, avv.
Maurizio Vilona ed Ettore
Randazzo del Foro di Siracusa. Il tragico incidente, come si ricorderà,
destò grande emozione a Lentini. Il
portiere dell’Inter Alex Cordaz nel
2006 era prestito alla squadra
dell’Acireale (in serie C1 girone B) e
in quella sua parentesi siciliana aveva
conosciuto Moira Sesto. La tragedia
avvenne sulla statale 194
“Ragusana”. L’auto di Cordaz, una
Bmw Cooper, finì contro un autocarro fermo sulla carreggiata. In quel ter-
ribile impatto ci rimise la vita la la
trentenne lentinese. Alex Cordaz
ammise che quella sera aveva bevuto
qualche bicchiere di troppo (il suo
tasso di alcool nel sangue risultò superiore di quattro volte al massimo consentito). L’alta velocità dell’auto fece
il resto. I familiari di Moira hanno
seguito il processo con la morte nel
cuore per tutti i ricordi che ha risvegliato in loro. Ribadiscono che niente
e nessuno potrà mai lenire il loro dolore”.
Tg alle ore: 14.00 - 17.00 - 19.30
21.00 - 22.30 - 00.30
LA NOTIZIA
Sabato 9 Novembre 2013
Il comune condannato a pagare
tre milioni e mezzo di euro
Carlentini - Un’altra sentenza giudiziaria sconquassa il bilancio comunale
Il comune di Carlentini dovrà
pagare alla ditta Paternò del
Toscano
la
somma
di
3.193.499,35 di euro, oltre interessi e maturazioni, in esecuzione della sentenza n. 1063/2012
della Corte di Appello di
Catania su una questione
di illegittime espropriazioni avvenute negli anni
ottanta.
Si tratta dell’ennesima
mazzata che si abbatte sul
bilancio comunale. E’ del
tutto evidente che i proclami dell’amministrazione comunale di risanare la
situazione finanziaria del
comune sono stati assolutamente infondati perché
non è stata fatta una razionale
ricognizione della posizione
debitoria e del contenzioso nei
quali si trova il comune .
La questione produce alcune
necessarie
considerazioni.
Innanzitutto è da dire che l’amministrazione comunale dimo-
di Paolo Di Giorgio
stra di gestire la cosa pubblica
senza rendersi conto della triste
realtà nella quale sta sprofondando la collettività.
Appare per esempio scellerato
sperperare soldi per feste e spet-
tacoli che costano anche in termini di impiego di risorse
umane dell’apparato burocratico.
E’ poi che dire che i consiglieri
in generale non sono competenti ad intraprendere azioni per la
verifica della situazione debito-
Francofonte - La ricetta contro la crisi agrumicola
Palermo: “Sarà creata una catena
solidale che coinvolgerà tutti”
di Tosca Bonaldo
Il sindaco Salvatore Palermo,
d’altronde, lo aveva annunciato
nel programma elettorale il suo
impegno per cercare di sbloccare la crisi che attanagliua il settore agrumicolo. Si è tenuta
già una prima riunione in cui il
primo cittadino ha invitato operatori che per varie ragioni
avessero qualcosa da dire, da
proporre, avessero interesse o
interessi, avessero voglia di
agire, con un unico punto all’ordine del giorno, Agrumicoltura.
La riunione aveva il preciso
intendo di costituire un gruppo
di lavoro sull’argomento, elaborando delle idee su argomenti
che sono di ordine comune, precisamente consorzio di produttori per la tutela del prodotto e
la commercializzazione, necessità di arrivare al riconoscimento di una DOP per l’arancia
rossa di Francofonte, mantenimento di un prezzo fisso, risparmio energetico e riduzione dei
costi di produzione e commercializzazione, rilancio delle attività di integrazione del reddito
dei produttori (attività di turismo agricolo, impianti di energia rinnovabile, commercializzazione diretta), ipotesi di valorizzazione di un prodotto biologico di alta qualità.
A seguito di ampio dibattito si è
stabilito di costituire un gruppo
di lavoro aperto che avanzerà
delle proposte in sinergia con il
3
Carlentini/Francofonte
Sindaco e l’Amministrazione,
che saranno in tempi brevi condivise con i cittadini. Ai lavori
hanno partecipato professionisti
locali,
dipendenti
della
Condotta Agraria Regionale,
produttori, braccianti, commercianti, rappresentanti di O.P.
locali, rappresentati dei partiti e
delle liste locali, un rappresentante del Gal - Nat Iblei,
l’Assessore
all’Agricoltura
Ivano Bonavita e il Sindaco
Salvatore Palermo.
ria municipale e per l’accertamento delle responsabilità contabili, cosa peraltro che è sempre avvenuta a Carlentini dove i
consiglieri comunali da sempre
sono stati estranei al buon andamento della pubblica
amministrazione ed hanno
sempre preferito accodarsi
al carro del vincitore. E
nella
stessa
posizione di indifferenza
amministrativa si è altresì
adagiata la giunta comunale i cui componenti danno
così l’impressione di essere
soltanto di contorno.
Constatando
purtroppo
come vanno le cose, si può
pacificamente prevedere
che arriveranno altri colpi di
ogni genere sulle casse del
comune e, come è ovvio. la
Corte dei Conti letteralmente
farà pagare il danno erariale ai
responsabili (in parole, opere ed
omissioni) ed ai loro eredi.
(p.d.g.)
Lentini
Strani orari per
depositare ‘a munniza’
Strano manifesto murale del
comune di Lentini per la raccolta
della spazzatura. A quanto pare i
cittadini di via Etnea e d’intorni
dovranno depositare la spazzatura dalle ore
05.00
alle
07.30 del mattino di tutti i
giorni esclusa
la domenica
ed i giorni
f e s t i v i .
Quindi,
in
base a questo
miserevole
manifestino affisso sui muri e
quindi sporcando anche i muri
delle case dei cittadini, i lentinesi
si dovranno svegliare alle cinque
del mattino per depositare la
spazzatura davanti le rispettive
abitazioni. Tutto questo avviene
per evitare che durante la notte i
randagi possano fare man bassa
della spazzatura per sfamarsi.
Il comune di Lentini,infatti, a
conclusione di uno studio sul
randagismo sarebbe arrivato
nella determinazione che i cani
che circolano liberamente in città
dalle ore 05.00 alle 07.30 sono
costretti ad osservare scrupolosamente la dieta, per cui non possono assalire i sacchetti della spazzatura per alimentarsi. Ma dopo
le 07.30 la spazzatura sarà
rimossa contemporaneamente i
istantaneamente in tutte le strade
designate? Altrimenti si corre il
rischio che i cani, finita la dieta,
passino all’assalto. E allora...?
Astati di San Martinu
A stati di San Martinu è muntuata,
la genti la cunta e veni sempri riurdata.
Era na matinata di mmernnu friddulina
ccu friddu, iacqua e ventu c’avvicina.
Di sta pirsuna tutta affriddata
ca San Martinu ‘ncuntrau ppa sò strata.
Sì lamintava e caminava curvatu
era tuttu trimanti e tuttu affriddatu.
Ma comu Martinu arrivau o sò latu,
subbutu ascinniu di lu sò cavaddu.
Si luvau lu mantellu e ccu primura,
lu spartiu in dui ccu dda criatura.
Ma subbutu lu Patri eternu si fici prisenti,
ca spazzau lu cielu di li nuvuli ‘ntempu nenti.
E s’affacciau lu suli ccu gran primura,
livau lu friddu e vinni la gran calura.
A stati di San Martinu fu chiamata,
accussì l’umiltà e l’amuri fu primiata.
Ora ppi tradizioni sempri tanta genti
fisteggia sempri l’unnici di novembri.
Fisteggia sta ìurnata ccu tanta allegria,
assemi, amici, parenti o cca cumitiva.
Ca ccu la scusa di la festa di San Martinu,
si stuppa a utti, si mangia e si vivi vinu.
Pippo Ciaffaglione
Lo dico a La Notizia
“Senza lavoro e sotto sfratto
aiutateci a sopravvivere”
Mi chiamo Salvina, non lavoro e ho 40 anni, un marito di 39 anni, disoccupato da anni e pure malato.Vi scrivo perchè non riusciamo più a vivere; siamo senza soldi e senza dinità e senza nessun tipo di aiuto economico da amici e parenti.Stiamo sotto sfratto da parte del padrone di casa tramite il Tribunale di Catania, perchè non possiamo pagare nemmeno l’affitto di casa e siamo costretti di vivere e morire sotto i ponti. In questo preciso istante in cui vi scrivo, siamo proprietari di 5 euro e senza nessun reddito da percepire, Non possiamo nemmeno più uscire, siamo segregati
involontari in casa. Quando finiranno le scorte del cibo, non potremo più
mangiare e siamo sotto la Caritas con una miseria di ogni 15 giorni.
Siamo in arretrato di 6 bollette di luce, 3 di telefono e 6 di acqua, quindi,
a giorni ci staccheranno tutto. Aiutateci, vi prego, pubblicate questa lettera disperata. Un appello alla cittadinanza generosa di Carlentini, Catania
e zone limitrofe, un appello al comune e al sindaco Basso: “Non lasciateci morire come hanno fatto in tanti”. Se volete posso legarmi ad un palo,
ad una torre, ad una balconata, dove volete voi ma non lasciateci morire
nell’indifferenza generale. Non ce la facciamo più, abbiamo bisogno di
sorridere anche noi come voi. Noi non possiamo uscire nemmeno per
mangiarci una pizza, come tutti gli altri.Siamo stanchi di lottare e anche
se volessimo farla finita non possiamo farlo perchè siamo anche senza
gas... Chiediamo un pò di solidarieta dalla gente comune che è sempre
quella più generosa; chiediamo un lavoro che, in teoria dovrebbe nobilitare l’uomo e infatti noi siamo senza dignità, onore e disperatamente
demoralizzati. Non è Natale, ma un bel regalo di Natale in anticipo lo vorremmo pure noi dopo avere visto e provato tanta miseria e povertà... Se
potete, aiutateci, almeno a sopravvivere e contattateci al 340 6163184.
Vi risponderò io personalmente. Grazie a chi decidesse di aiutarci.
Salvina Failla
NOI NON CLONIAMO MA CREIAMO
DAL 1900 TIPOGRAFI IN LENTINI
Stampa di: Editoria - Giornali - Libri - Modulistica - Manifesti 70 X 100 Volantini- Depliants - Locandine F. 35x50-A3- Banner- Partecipazioni
matrimonio - Bigliettini per ogni tipo di cerimonie Calendari-Registri Rilegature Tesi di Laurea- Cartoline - Biglietti da visita - Blocchetti su carta
autocopiante -Buste a colori-Timbri in gomma Automatici - FustellazioneServizio Fax - Fotocopie a Colori e B/N - Stampati Elettorali
Attualità
4
Lentini - Disagi dei cittadini
per raggiungere il nuovo ospedale
Non ci sono mezzi pubblici che effettuano
il percorso in orari a cadenza costante
(p.d.g.) - Recepiamo le lamentele dei cittadini che trovano difficoltà per andare in ospedale perché non dispongono o non
vogliono giustamente disporre di
autovettura privata. Non ci sono
mezzi pubblici che effettuano il
percorso in orari a cadenza
costante e peraltro sarebbe
opportuno che fossero adibiti al
servizio autobus di piccole
dimensioni per districarsi rapidamente nel traffico cittadino. E’
poi oltremodo necessario ed
Carlentini
Finanziere salva la
vita ad un ragazzo
Grazie al prodigioso e tempestivo
intervento
del
finanziere
Gianluca Pappalardo, in servizio presso la Tenenza della
Guardia di Finanza di Lentini, un
ragazzino è stato salvato in
tempo mentre stava facendo un
giro in una giostra aerei installata
in contrada ‘Santuzzi’ in occasione della festa in onore di S.Tecla.
Il ragazzino,infatti, improvvisamente si è sentito male ed è svenuto mentre faceva il giro in giostra. Scattato l’allarme il meccanismo è stata tempestivamente
bloccato. Fortunatamente sul
luogo si trovava il finanziere
Gianluca Pappalardo che, con
prontezza di spirito, è riuscito a
rianimare il giovane malcapitato
che stava per soffocare.
L’intervento
rapido
di
Pappalardo è servito a liberare
le vie respiratorie del ragazzo
occluse dalla lingua. Grazie,quindi, al prodigioso e tempestivo
intervento del finanziare, che tra
l’altro era fuori dall’orario di servizio, è stata evitata una tragedia.
La Notizia
Settimanale
Tel./Fax 095 945371
e-mail:
[email protected]
urgente la realizzazione di percorsi pedonali per l’attraversamento della pericolosa strada
Catania-Ragusa anche perché
ormai si sono realizzati e si stanno ulteriormente formando insediamenti abitativi nelle aree della
zona nella quale trovasi l’ospedale. Giriamo le legittime istanze
dei cittadini all’amministrazione
comunale di Lentini sul cui intervento invero non si nutre molta
fiducia visto che sulla questione
si parla da oltre due anni.
‘Storia del Museo di Lentini’
Inaugurato il 28 maggio 1962, non è mai stato valorizzato
abbastanza, in primo luogo dagli stessi cittadini lentinesi
C’è ancora qualcuno che parla di
cultura ed ha perfino il coraggio
di organizzare incontri cittadini.
Lo ha fatto la Federazione
Italiana Donne Arti Professioni
Affari (FIDAPA), che il 22 ottobre scorso ha tenuto una conferenza dal titolo “Storia del museo
di Lentini”. Dopo una breve introduzione fatta dalla neo-presidente
Prof.ssa Alfina Libertini, il relatore, Dott. Francesco Valenti, ha
illustrato ai partecipanti l’iter
lungo e travagliato che ha portato
alla costruzione e all’istituzione di
questo bene cittadino. L’idea del
museo nasce già a fine Ottocentoinizio Nove-cento, quando con
l’espansione della città verso
Nord affiorano dagli scavi numerosi resti di antiche civiltà. Nel
primo ventennio del XX secolo
Paolo Orsi conduce molteplici
scavi, che portano alla luce un
gran numero di reperti. Nel periodo fascista un piccolo circolo propone la creazione di un museo,
ma ottiene risposta negativa. Gli
scavi di Orsi vengono ripresi nel
1950 dal Prof. Giovanni Rizza
che continua a scoprire resti
* I Figli di Leontinoi ed il gruppo Carlentini Protagonista saranno al fianco del movimento 5 stelle per quanto riguarda l’introduzione dei referendum abrogativi; questa la dichiarazione dei portavoci Pino e Pancari:
“Noi come sempre ci facciamo portavoce del popolo quindi di fronte ad
un proposta del genere di introdurre uno strumento di democrazia così
importante non potavamo tirarci indietro. Questi referendum a nostro
avviso sono importantissimi e contribuiranno a nostro modo di vedere a
migliorare il rapporto fra il popolo e l’amministrazione”.
* L’avv. Danila Costa, già segretario generale del comune di Lentini,è stata nominata segretario generale del comune di
Siracusa dal sindaco del capoluogo aretuseo. L’avv. Costa,44 anni, ha conseguito la
massima qualifica di segretario comunale
di I^ classe dopo una rapida e meritoria
frequenza di corsi di perfezionamento
Nuovo segretario geneprofessionale.
rale del comune di Lentini è il dott.
Carmelo Cunsolo.
* Dopo tredici anni di impegno pastorale, don
Claudio Magro lascia la parrocchia della
Chiesa Madre di S. Alfio perché destinato a
Siracusa per guidare la parrocchia della Sacra
Famiglia. Nel corso della sua messa di saluto
celebrata nella Chiesa di San Francesco di
Paola, don Magro ha rivolto un cordiale ringraziamento alla comunità dei fedeli della
Chiesa Madre ed alla cittadinanza tutta che lo
ha sempre accolto con cristiana simpatia.
(t.b.)
Reg. Trib. di SR
n.6/75
del 19/09/1975
Direttore Editoriale
Stampa: Tip.ografia
OmarScolari
Via C. Colombo,13-15
Tel. 095 /905772
Tosca Bonaldo
Direttore responsabile
Sebastiano La Fata
Sabato 9 Novembre 2013
Lentini - La FIDAPA mantiene vivo il suo impegno culturale e sociale
Notizie in... pillole
Sede: Via Michele
Amari,1
96016 Lentini (SR)
LA NOTIZIA
La Notizia
il settimanale
della Tua Città
di tutto,di più
archeologici. Il Dott. Valenti ha
evidenziato che i lentinesi non
hanno mai voluto il Museo, anzi
l’amministrazione
comunale
Ferrauto, nel primo dopoguerra,
fece di tutto perché l’edificio
fosse adibito, piuttosto, ad ambu-
Inaugurato il 28 maggio 1962,
non è mai stato valorizzato abbastanza, in primo luogo dagli stessi
cittadini lentinesi. Fra le altre personalità, hanno preso la parola
l’Assessore Tronco, che ha fatto
un intervento da politico e che
latori sanitari, accusando gli
oppositori di non pensare al bene
della popolazione. Fu la
Sovrinten-denza ai Beni Culturali
a sciogliere il nodo e ad affermare
che l’immobile era stato finanziato per essere destinato a museo e
così
doveva
compiersi.
sostanzialmente ha solo ammosciato l’interesse dei convenuti, e
la Prof.ssa Maria Arisco che nel
suo breve e incisivo intervento ha
sottolineato che “il bene primario
di una popolazione parte proprio
dalla cura della cultura”.
M.C.
Scordia - Discarica a cielo aperto in c.da Montagna
Cittadini senza scrupoli e
senza rispetto per l’ambiente
di Tania Catalano
L’Etna sullo sfondo, una bella giornata, che ci fa sentire ancora in estate, e la quiete della campagna tra i
colori della natura, il ronzio degli
insetti e la pace del cinguettio degli
uccelli. Mentre osserviamo una
lucertola scaldarsi sotto il sole, noi
ci lasciamo distrarre da un imbarazzante senso di indignazione nei
confronti di ciò che fa da cornice a
questo meraviglioso, idilliaco quadretto: la spazzatura. Tanta, troppa.
Siamo in c.da Montagna, in una
zona che non appartiene più a
Scordia ma è già parte del territorio
di Militello V.C, quasi al bivio per
immettersi nella SP 30.
Una discarica a cielo aperto nella
quale possiamo trovare di tutto.
Scarpe, elettrodomestici, cibo
andato a male, bottiglie di vetro,
detersivi e plastica di ogni genere,
deodoranti, lattine, vestiti, pannolini, scaldabagni, batterie delle auto,
frammenti di vasche in amianto e
così via. Qualche chilometro più in
basso ci sono delle casette di campagna vissute dai proprietari solo
per le scampagnate, ma ci sono
anche diverse abitazioni i cui proprietari restano chiusi in un inquietante silenzio, come fosse normale
affacciarsi dal balcone e avere un
panorama di rifiuti.
Sembrerà assurdo, eppure la gente
va in giro per gettare i sacchi di
immondizia, piuttosto che buttare i
rifiuti nella maniera convenzionale,
stabilita dal comune di residenza.
Come se togliere l’immondizia da
casa significasse essere circondati
dalla pulizia, avere la coscienza
pulita, mentre là fuori abbiamo
sporcato e inquinato la casa di tutti,
il mondo.
Chiedendo a qualcuno in giro cosa
ne pensasse, ci siamo scontrati con
molti “ambientalisti” che, nel vedere le foto che avevamo appena scattato, si sono mostrati disgustati.
Eppure qualcuno sarà stato artefice
di questa discarica e delle tante altre
dislocate qua e là. E, forse, qualcuno disposto a darsi una spiegazione
senza rimanere indignato, seppur in
assoluto anonimato, lo abbiamo
trovato tra coloro che ci hanno
risposto con rabbia nei confronti
della raccolta differenziata, della
tassa sui rifiuti, dei continui scioperi attuati dagli operatori ecologici.
Intanto l’immondizia, fatta soprattutto di materiali non-biodegradabili, è lì in bella mostra. Qualcuno
ha affisso un cartello, insultando
chi si macchia di questo crimine.
Mentre ci chiediamo chi dovrebbe
occuparsi del caso, ci sovviene
spontanea un’altra domanda: ma se
qualcuno ripulisse i luoghi di queste discariche, quanto tempo ci
impiegherebbero queste ultime a
ritornare immondezzaio?
(t.c.)
Scarica

La notizia Tv