Anno 7, Numero 4 indice NEWS 01 02 Focus sui risultati dei primi nove mesi 2012 La newsletter è stata chiusa con le informazioni al 13 novembre 2012 newsletter per gli investitori 03 www.gruppohera.it FSI entra nel capitale di Hera - Le delibere dell’Assemblea Straordinaria del 15 ottobre 2012 Il Piano Industriale 2012-2016 04 Hera in Borsa Calendario finanziario Copertura analisti messaggio del Presidente Mentre perdura la crisi, Hera pone solide basi per una profittevole crescita a 5 anni G entili Azionisti, dalla pubblicazione della relazione semestrale a oggi, Hera ha messo a segno una serie di risultati significativi. Ai primi di settembre abbiamo infatti accettato la proposta di ingresso nella nostra compagine azionaria del Fondo Strategico Italiano, disposto a mettere in campo 100 milioni di euro di nuove risorse per consentirci di mantenere una solida struttura finanziaria, anche in seguito all’integrazione di Acegas Aps, e di disporre di un’adeguata flessibilità per cogliere ulteriori opportunità di sviluppo. Nelle settimane successive all’annuncio dell’aggregazione con la multiutility di Trieste e Padova abbiamo messo a fuoco con maggiore granularità i 25 milioni di sinergie perseguibili, dettagliando su quali progetti e in quali tempi pensiamo di poterle estrarre. Abbiamo inoltre colto un’interessante opportunità di acquisizione nel settore Ambiente, rilevando Energonut SpA da Veolia Servizi Ambientali; Energonut possiede un impianto WTE da 13,4MW, che continuerà a beneficiare di contributi CIP6 fino a metà 2016, oltre a un impianto solare da 0,5MW. Alla luce di questi nuovi elementi abbiamo condotto l’esercizio di pianificazione che presentiamo di consueto nell’ultima parte dell’anno. Il nuovo Piano Industriale, che traguarda il 2016, è presentato a pagina 3 di questa newsletter. Mi preme qui sottolineare che la crescita di 345 milioni di euro di MOL che ci siamo proposti di realizzare nei 5 anni poggia su elementi molto visibili di crescita organica e sul conseguimento di sinergie da integrazione: pilastri ormai consolidati della nostra strategia, che ci hanno consentito di produrre continui risultati positivi, anche nella fase negativa di ciclo economico che perdura dal 2008. Il Hera continua a mantenere interessanti livelli di redditività, nonostante il perdurare della crisi. Piano prevede che finanzieremo gli investimenti grazie a una sostanziosa generazione di cassa, creando un avanzo al 2016: avremo perciò lo spazio per rafforzare la nostra solidità patrimoniale e la flessibilità per cogliere nuovi progetti di sviluppo. Al contempo rimane per noi essenziale assicurare un’adeguata remunerazione ai nostri azionisti: sulla base dell’evoluzione degli utili, abbiamo infatti garantito un dividendo per azione almeno pari a 9 centesimi di euro in ogni singolo esercizio del Piano. Non da ultimo desidero soffermarmi sui risultati dei primi nove mesi del 2012, approvati quest’oggi. Persistono i fattori che avevano influenzato i dati semestrali, in particolare per quanto riguarda l’impatto sui margini operativi dei rincari della commodity. Il business dell’Ambiente continua a essere penalizzato dalla crisi economica, anche se la misura della flessione del suo MOL al 30 settembre risulta più contenuta di quanto avevamo osservato al 30 giugno. A fronte del perdurare di un difficile contesto esterno, Hera continua a dimostrare di possedere un mix di business e un equilibrio finanziario che le permettono di assorbire gli effetti negativi della crisi mantenendo interessanti livelli di profittabilità. IL PIANO INDUSTRIALE AL 2016 PREVEDE CHE IL MOL SFIORI 1 MILIARDO DI EURO Tomaso Tommasi di Vignano Ricavi € mn 3000 Margine Operativo Lordo € mn 3322,0 2901,9 500 400 2500 466,7 473,6 300 2000 200 1500 100 9M 2011 9M 2012 9M 2011 9M 2012 02 primi nove mesi 2012 PRIMI NOVE MESI DEL 2012 (dati in milioni di euro) RICAVI 3.322,0 (+14,5%) MOL 473,6 (+1,5%) RIS. OPERATIVO 242,6 (+0,9%) INVESTIMENTI 183,8 (tutti operativi) INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 2.114,9 A fuoco i risultati dei primi nove mesi del 2012 /// L’area Gas, grazie al sensibile incremento di prezzi e volumi, ha guidato la significativa espansione dei ricavi di Gruppo (+14,5%). /// Il MOL consolidato, che cresce dell’1,5%, sintetizza andamenti molto eterogenei a livello di singole aree di business: la brillante performance del Gas e dell’Acqua è infatti stata quasi completamente controbilanciata dalle pressioni sofferte nell’area dell’Ambiente e nell’Energia Elettrica. /// Anche il saldo della gestione finanziaria, divenuto più pesante a causa degli elevati spread - nonostante l’indebitamento rimanga sotto controllo – condiziona l’ultima linea del conto economico. /// L’utile dopo il risultato di terzi, nonostante il difficile contesto nel quale è stato realizzato, mostra comunque una crescita del 3,7%. MOL € mn Ripartizione del MOL - 9 mesi 2012 9M 2012 9M 2011 Variaz. Ambiente 149,2 132,5 Acqua 111,6 120,1 +7,6% Gas 137,7 161,2 +17,1% Energia elettrica 55,5 46,6 -16,1% Altro 12,7 13,2 +4,3% 466,7 473,6 +1,5% TOTALE A livello di singole aree di business, il Gas è quello che mette a segno l’incremento più consistente, grazie alla forte espansione dei volumi di gas venduto (+13,6%), e al non trascurabile contributo dei volumi gas distribuito (+3,1%), che mostrano una dinamica migliore del dato di media nazionale (+0,9%); sensibile anche la crescita dei volumi erogati di calore (+7,9%). Il progresso del MOL del Gas riflette in particolare i più elevati margini di vendita, grazie a favorevoli contratti di acquisto della materia prima. Anche l’andamento del MOL N operativo raggiunge i 242,6 milioni di euro, con una crescita dello 0,9%, dopo avere assorbito Ammortamenti e Accantonamenti per 231,0 milioni di euro (+2,1%). L’Utile ante Imposte, che si attesta a 147,1 milioni di euro con una flessione del 5,8%, risente dei maggiori oneri legati alla gestione finanziaria, che, soprattutto a causa degli spread più elevati, aumentano dagli 83,4 milioni di euro dei primi nove mesi 2011 a 95,5 milioni di euro. L’Utile Netto, pari a 79,6 milioni, si riduce del 5,2%, mentre l’Utile Netto dopo il Risultato di Terzi mostra un progresso del 3,7%, da 67,7 a 70,2 milioni di euro. ei primi nove mesi 2012 i ricavi consolidati di Hera mostrano una decisa espansione (+14,5%), nonostante subiscano una lieve decelerazione rispetto al trend registrato alla chiusura dei primi sei mesi (+15,9%). A trainare i ricavi sono stati in particolare gli elevati volumi di gas venduto. L’aumento del prezzo delle materie prime, che ha offerto un contributo positivo in termini di prima linea del conto economico, ha messo sotto pressione d’altro lato i margini, a causa dell’aumento dei costi operativi che ha indotto. Il MOL consolidato mostra infatti un progresso limitato, pari all’1,5%. Al termine dei nove mesi poi l’utile 9,8% -11,2% 25,4% n Ambiente n Acqua n Energia elettrica n Gas n Altri servizi 34,0% dell’Acqua (+7,6%) ha offerto un contributo positivo a livello di risultato di Gruppo, grazie a ricavi in crescita del 4,5% e a un miglioramento del margine operativo dal 25,4% al 26,2%. Il MOL dell’area Ambiente (-11,2%) risente invece della cessazione dell’incentivo CIP6 sui termovalorizzatori, con un impatto negativo di circa 12 milioni, in concomitanza con una riduzione dei volumi, per effetto della congiuntura economica negativa e di sfavorevoli condizioni meteorologiche. Il terzo trimestre ha consuntivato 2,8% 28,0% un calo dei volumi nei trattamenti di rifiuti industriali del -0,7%, evidenziando un drastico rallentamento del trend negativo rispetto all’inizio dell’esercizio. Il MOL dell’Energia Elettrica infine mostra una flessione del 16,1% a fronte di ricavi in crescita del 12,9%, a causa dei rincari della materia prima, mentre la contrazione dei consumi in atto ha generato una riduzione tanto nei volumi venduti (-2,4%) quanto in quelli distribuiti (-2,9%). news 03 Le delibere dell’Assemblea Straordinaria del 15 ottobre 2012 Approvato il progetto di fusione per incorporazione di Acegas Aps Holding srl, controllante di Acegas Aps SpA con una quota del 62,69%, in Hera SpA. La fusione sarà efficace dal 1° gennaio 2013. /// I l rapporto di cambio è stato determinato in 0,76266304 azioni ordinarie Hera per nominali 1 euro di capitale sociale di Acegas Aps Holding srl, più un conguaglio in denaro di 0,01812273 per nominali 1 euro di capitale sociale di Acegas Aps Holding srl. In seguito alla fusione per incorporazione, Hera promuoverà un’OPAS sulla totalità delle azioni ordinarie di Acegas Aps SpA, sulla base di un rapporto di emissione di 4,15994709 azioni ordinarie Hera di nuova emissione per ogni azione Acegas Aps SpA del valore nominale di 5,16 euro ciascuna, portata in adesione, al netto della componente in denaro di 0,2734235227 euro spettante per ogni azione Acegas Aps SpA apportata all’adesione all’offerta. A servizio dell’OPAS l’Assemblea Straordinaria di Hera ha approvato l’aumento di capitale per un importo nominale di 84.833.826,00 euro, da eseguire entro il 31 dicembre 2014. A servizio dell’operazione che permetterà l’ingresso di FSI nel capitale di Hera, l’Assemblea Straordinaria ha attribuito al CdA la facoltà di aumentare il capitale sociale per un massimo di 80 milioni di euro (80 milioni di azioni ordinarie), anche in più volte, a pagamento e in via scindibile. La delega può essere esercitata per un massimo di tre anni dal 15 ottobre 2012. Il CdA potrà stabilire di volta in volta modalità, termini e condizioni dell’aumento di capitale. Crescita MOL 2012-2016: il contributo delle aree di business Hera Group business plan to 2016 9% 1% Crescita MOL 2012-2016: il contributo della crescita organica, sinergie e M&A 16% Analyst presentation Bologna, 22nd October 2012 33% 7% Il Piano Industriale 2012-2016 / Il nuovo Piano, oltre a considerare il positivo contributo da parte di tutte le attuali aree di business di Hera, include gli effetti dell’aggregazione di Acegas Aps e l’ingresso del FSI nel capitale della Società. // Previsto un significativo incremento del MOL, che arriverebbe a sfiorare un miliardo di euro. // Grazie alla forte generazione di cashflow, Hera si propone di rafforzare ulteriormente la propria solidità patrimoniale mentre sarà impegnata a realizzare investimenti per 1,94 miliardi. // L’intero impianto strategico del Piano è ispirato a garantire una soddisfacente remunerazione agli azionisti. La crescita annua prevista a livello di utile per azione, intorno al 5%, costituisce una significativa premessa in questa direzione. Hera si è impegnata a distribuire un dividendo per azione di almeno 9 centesimi per ciascuno dei 5 esercizi del Piano. Fondo Strategico Italiano entra nel capitale di Hera, pronto a investire 100 milioni di euro Il 3 settembre 2012 Hera ha accettato la proposta del Fondo Strategico Italiano di entrare a far parte della sua compagine azionaria con una quota che potrà raggiungere il 6% del capitale sociale, apportando nuove risorse finanziarie fino a un massimo di 100 milioni di euro. Una 50% 40% 44% n Reti n Ambiente n Energia n Altro n Sinergie e crescita organica Hera n Acegas Aps da sola n Sinergie da aggregaz. Acegas Aps n Gare gas Hera + Aimag GLI OBIETTIVI DEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE EBITDA 2016 990 mn di euro / +9% CAGR 2011-2016 (EBITDA 2011: 645 mn di euro) Free CashFlow 2016 225 mn di euro EPS 2016 ca. 0,12 euro / +5% CAGR 2011-2016 (EPS 2011: 0,094 euro) DPS 2012-2016 Almeno 9 centesimi di euro all’anno INVESTIMENTI OPERATIVI 2012-2016 1,94 mld di euro INDEBITAM. FIN. NETTO/MOL 2016 2,7x (3,1x nel 2011) volta completata l’integrazione con Acegas Aps, entro il 3 settembre 2013 Hera lancerà un aumento di capitale, per un massimo di 80 milioni di azioni, del quale FSI sottoscriverà l’inoptato mediante l’acquisto dei diritti d’opzione. FSI, che si appresta a diventare un azionista di lungo termine di Hera, nominerà un proprio rappresentante nel CdA. Chi è FSI? E’ la holding di partecipazioni creata con decreto ministeriale dell’8 maggio 2011 e controllata al 90% da Cassa Depositi e Prestiti, la SpA pubblica a sua volta controllata al 70% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e al 30% da Fondazioni di origine bancaria. Lo statuto prevede che il Fondo investa in imprese di “rilevante interesse nazionale”, operanti in settori-chiave per l’Italia. Hera è la prima società dei servizi di pubblica utilità oggetto di investimento da parte di FSI. 04 hera in borsa Il titolo Hera Azionariato 18,7% Prezzo al 12.11.2012: 1,28 € Min-Max a 365 gg: 0,96 -1,33 € N. azioni emesse: 1.115.013.754 29,9% 12,7% Capitalizzazione: 1,43 mld di € Specialist: Merril Lynch 3,2% 9,4% Prezzo-target di consensus 1,48 € (fonte: ricerca broker) 26,1% Indici borsistici nei quali il titolo Hera è incluso n Comuni della provincia di Bologna n Comuni della provincia di Modena FTSE Italia Mid Cap / DowJones Stoxx TMI TMI Utility / Axia Ethical / Kempen/SNS Smaller Europe SRI Index / Dow Jones Stoxx 600 n Comuni della provincia di Ferrara n Comuni delle province della Romagna n Fondazioni bancarie n Flottante Performance prezzo del titolo Hera a 6 mesi 1,4 1,3 1,2 1,1 1 0,9 11 mag 2012 11 giu 2012 11 lug 2012 11 ago 2012 11 set 2012 Performance Hera vs. FTSE Italia All-share Index da inizio 2012 11 ott 2012 11 nov 2012 n FTSE Italia All-share Index n Hera 120,00 110,00 100,00 90,00 80,00 70,00 gen 2012 feb 2012 mar 2012 apr 2012 mag 2012 giu 2012 lug 2012 ago 2012 set 2012 ott 2012 nov 2012 Dalla pubblicazione dei risultati semestrali (28 agosto scorso) a oggi il prezzo del titolo Hera ha sovraperformato l’indice del mercato azionario italiano, sostenuto sia dalle novità riguardanti l’ingresso del FSI sia dalla presentazione del nuovo Piano Industriale al 2016, avvenuta il 22 ottobre. Dai minimi registrati tra fine luglio e inizio agosto (0,96 euro, segnati rispettivamente il 26 luglio e il 2 agosto) l’azione Hera ha infatti innestato un movimento a rialzo di ampio respiro che l’ha condotta a toccare il massimo dell’anno, in corrispondenza di 1,33 euro, lo scorso 19 ottobre. Tra il massimo e il minimo di questi ultimi mesi il prezzo ha messo a segno un incremento del 38,5%. Da metà settembre il titolo sta consolidando il forte rialzo precedente, con un movimento laterale intorno al livello dei 3 euro. Il target price di consensus ha subito un leggero incremento rispetto al dato rilevato al momento dal numero di fine agosto della newsletter, passando da 1,41 euro a 1,48 euro. I broker in copertura restano 11. La maggior parte delle raccomandazioni dei broker (6 su 11) rimangono orientate all’acquisto nonostante il recente movimento al rialzo del prezzo del titolo, dal momento che anche ai livelli attuali, intorno a 1,3 euro, il titolo continua a mostrare un sensibile sconto rispetto alle valutazioni indicate dagli analisti. Rispetto al target price di consensus di 1,48 euro, i prezzi recenti indicano una sottovalutazione del 14% circa. Copertura analisti Broker Prezzo target € Rating Broker Prezzo target € Banca Akros 1,60 Buy Rating Deutsche Bank 1,80 Buy Banca Aletti 1,40 In line Banca IMI 1,42 Hold Equita 1,45 Hold Intermonte 1,55 Outperform CAI Cheuvreux 1,55 Outperform Centrobanca 1,40 Hold Kepler 1,60 Buy Mediobanca 1,23Neutral Citi 1,30 Buy Media 1,48 12 novembre 2012 /// CONTATTI Ufficio Investor Relations Responsabile: Jens K. Hansen T.+39 051 287737 [email protected] /// Il prossimo numero della newsletter verrà pubblicato nel marzo 2013. /// HeraNews Responsabile Jens K. Hansen Concept e contenuti editoriali Blue Arrow, Milano Progetto grafico e impaginazione moma Studio, Milano