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anno X - Nr. 70 nuova serie - Nr. 01 MARZO/APRILE 2013
L’avventura
continua
NUOVI MODELLI
IN VETRINA
QUEI PESSIMI
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RAID
IN MAROCCO
PER DUE
2
Primo Piano
3
Q
uando si parla di biciclette
a pedalata assistita, si associa spesso l’immagine di una
bicicletta comune unita a un
motore, una batteria e un po’
di cavi elettrici. Erroneamente
si pensa che più i componenti
della bicicletta muscolare sono
di alto livello, e più il veicolo
elettrico derivante dall’unione
con un motore elettrico sarà
migliore.
Si tende a valutare il veicolo
elettrico a pedalata assistita
in base a parametri che spesso sono addirittura controproducenti e nascono solo da
molti preconcetti che ancora
Il CONCILIATORE NUOVO
anno X nr. 70 nuova serie Nr. 01 MARZO/APRILE 2013
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LUOGHI COMUNI
E LEGGENDE
METROPOLITANE
E-BIKE,
LA
DIGNITÀ
DI UN
VEICOLO
avvolgono questo mezzo sostanzialmente sconosciuto.
Tra questi parametri si utilizzano per valutare la funzionalità
della eBike il diametro delle
ruote, la presenza di un cambio di velocità, il telaio di alluminio, la leggerezza, l’aspetto,
che non deve tradire la presenza di aggregati attestanti
la presenza sulla bicicletta di
“aiuti” non dovuti alle capacità muscolari del ciclista. Spesso
non si vuole riconoscere una
propria identità, alla bicicletta
elettrica.
Luoghi comuni: Fin che posso
io pedalo! la compero per mia
moglie, un bel regalo per mia
madre, ma, assomiglia a un
motorino. Vanno troppo forte
sulle piste ciclabili. Concettualmente si tende a vedere come
“concorrenza sleale” la bici
elettrica rispetto alla mitica
bicicletta, (che notoriamente
tutti possiedono e molto spesso custodiscono in cantina dalla prima comunione).
Come tutte le cose nuove, anche la bicicletta elettrica dovrà trovare una sua dignità, e
dovrà prendere una sua collocazione chiara sul mercato.
A differenza di altre aziende
TcMobility ha sempre pensato
a una serie di veicoli che siano assolutamente utili nella
quotidianità, e sviluppa costantemente soluzioni e migliorie per andare incontro
alle esigenze di mobilità individuale.
Recenti ricerche che hanno interessato diverse città europee hanno dimostrato che circa il 50% degli spostamenti motorizzati in città, copre
una distanza compresa tra 3 e 5 km e che il 30% è addirittura inferiore
ai 2 km. Ciò significa che parecchi automobilisti e motociclisti per i loro
spostamenti potrebbero usare la bici, che risulta di gran lunga vincente in termini di tempo ed economicità sulle corte distanze.
Noi non rappresentiamo gli
interessi di costruttori di biciclette, che vivono come una
complicazione questa nuova
“moda” di andare in elettrico, e pur non capendo ancora a cosa serva complicarsi la
vita, accettano di buon grado
secondo il motto “il cliente ha
sempre ragione”.
Nel mondo della bicicletta, la
potenza e la lobby dei componentisti non vuole perdere
il primato, e investe ingenti
somme di capitali per creare
un veicolo elettrico a immagine e somiglianza di quello
che già loro costruiscono, sacrificando la funzionalità a
favore del profitto. Il risultato
di questa massiccia campagna
mediatica vicina al mondo delle biciclette, sta di fatto disturbando la crescita di prodotti
che con il continuo dialogo
con gli utilizzatori, e milioni di
Km percorsi, stanno tracciando un nuovo tipo di mobilità.
4
L’AVVENTURA
L’IMPRESA CON LE FUNZIONALI FRISBEE ENDURANCE
RAID
IN
MAROCCO
PER DUE
Il raid in Marocco di Maurizio
Doro e Umberto Marchese, in
sella ad innovative e-bikes Frisbee Endurance è stato molto
impegnativo. I due hanno percorso in 13 giorni 1450 km con
15.000 m di dislivello, attraverso percorsi impervi dell’Alto Atlante e sentieri sterrati e
sabbiosi del deserto del Sahara,
alla scoperta di luoghi e vie sconosciute
Il noto esploratore estremo Maurizio Doro e il mitico cicloturista
Umberto Marchese assieme in un’avventura di quasi millecinquecento chilometri attraverso percorsi impervi dell’Alto Atlante e sentieri sterrati e sabbiosi del deserto del Sahara, alla scoperta di luoghi
e vie sconosciute, in sella ad innovative biciclette elettroniche Frisbee con 300 km di autonomia
n’avventura, un’esperienza
entusiasmante, sicuramente
U
inusuale, indubbiamente affasci-
nante. Quella compiuta da Maurizio Doro e Umberto Marchese
la si può anche indicare come
un’impresa audace, un tantino rischiosa, estrema che comunque è
stata affascinate e ha avuto uno
splendido epilogo, sintetizzato
in un favoloso documentario.
Il raid in Marocco di Maurizio
Doro e Umberto Marchese, in
sella ad innovative e-bikes Frisbee è stato avvincente. I due ciclisti, hanno percorso in 13 gior-
SPLENDIDE IMMAGINI DA LUOGHI CARICHI DI FASCINO
ni 1450 km con 15.000 m di dislivello, attraverso percorsi impervi dell’Alto Atlante e sentieri
sterrati e sabbiosi del deserto del
Sahara, alla scoperta di luoghi e
vie sconosciute.
Paesaggi mozzafiato, ma anche
incontri che hanno lasciato il segno. Un’avventura sicuramente
speciale in un angolo del pianeta, dove la natura è ancora vera
ed è la risorsa principale di molte
persone.
Piste e villaggi sono rimasti immutati e gli abitanti di quei
luoghi vivono ancora un quotidiano fatto di poco e scandito da gesta per noi ormai perduti. I due protagonisti, Maurizio Doro, 49enne esperto bikeresploratore-estremo e Umberto
Marchese, cicloturista 71enne,
hanno voluto dimostrare che
tutto è possibile, provando a
sensibilizzare maggiormente le
persone all’utilizzo della bicicletta; anche chi non si sente fisicamente preparato ad affrontare
avventure estreme, ma sente un
forte desiderio di contatto con
la natura, può realizzare un sogno e vivere splendide emozioni.
Le due bici elettriche a controllo
elettronico utilizzate per questo
raid, sono le Frisbee Endurance, mezzi unici nel loro genere,
realizzati con componentistica
ultraleggera, baricentri e assetti
ben studiati per resistere ai vari
stress che una simile impresa
comporta, alimentate da un impianto di batterie sviluppato appositamente per garantire fino a
300km di autonomia.
Maurizio Doro e Umberto Marchese si sono conosciuti per caso
e si sono subito piaciuti. Stessa filosofia, stesso modo di concepire
l’avventura, stessa passione per
L’AVVENTURA
L’ITINERARIO
Un affascinante itinerario che ha visto Maurizio e Umberto cimentarsi su un percorso ad anello dall’Alto Atlante fino in Marocco; strade roventi e piene di insidie tra sentieri poco battuti a
3.000 metri di altezza con paesaggi mozzafiato sulle montagne
all’orizzonte.
Hanno attraversato l’imponente e antico massiccio vulcanico del
Sarhro, abitato solo da alcune popolazioni di nomadi berberi
che si dedicano ancora oggi alla pastorizia di capre, asini e cammelli; hanno poi attraversato l’altopiano del Timassinine dove,
anche qui, sono venuti a contatto con gruppi di trogloditi, nuclei
famigliari di povera gente che vivono ancora oggi con bambini
e anziani in caverne scavate nella roccia. Nel loro girovagare,
Maurizio e Umberto, non potevano farsi mancare l’incontro col
deserto e così spingendosi verso sud hanno ripercorso l’antica pista chiamata “La Via del Sale” ritornando poi sull’Alto Atlante in
prossimità del punto di partenza e arrivo della loro spedizione.
la MTB. Hanno preparano insieme un raid impegnativo, senza
precedenti nel mondo delle ebikes, che li ha portati in Marocco, in sella ad un mezzo assolutamente innovativo: la Frisbee
Endurance. Il progetto, l’idea e la
filosofia di questa mitica avventura si è basata su un concetto
che Maurizio Doro ha espresso
in modo molto semplice: “Vivere un contatto stretto e profondo con la natura viaggiando
ed esplorando con entusiasmo
senza dare alcun vantaggio alla
pigrizia e all’età. Per tutti è possibile”.
Professione: avventuriero. Tecnicamente esploratore. Da vent’anni Maurizio Doro fa della sua vita
un eterno viaggio in giro per il
mondo. La risalita nella giungla
amazzonica del fiume Mana,
l’attraversamento in mountainbike della catena dell’Himalaya,
quattro passi oltre i 5000 metri,
e poi il Pakistan, la Cina e l’Alaska. Fino ad arrivare al Marocco,
ultima meta intrapresa in compagnia del settantenne ex imprenditore di Ora Umberto Marchese. Entrambi in sella a due
biciclette elettriche a pedalata
assistita progettate da Maurizio
de Concini, amministratore della
TCMobility, società leader nella
produzione e-bike. Nello zaino
un gps, un telefono cellulare direttamente ricaricabile tramite le
batterie della bicicletta, una cartina con il percorso da seguire,
tenda, sacco a pelo, copertone
di scorta e pompetta gonfiabile.
Ma soprattutto tanto coraggio.
«Abbiamo attraversato le piste
nel deserto del Sahara, terreni
pietrosi, fiumi. Punti in cui dovevamo per forza rassegnarci a
spingere la bici». Umberto Marchese è raggiante di un’esperienza unica alla sua “tenera età”.
Promette di non fermarsi qui.
Lui che si è avvicinato alla e-bike
per recuperare da un intervento
al ginocchio, ora pare non volerci scendere più. Il mezzo che ha
portato Umberto e Maurizio in
Marocco costituisce l’ultima trovata della Frisbee con tre box di
batterie indipendenti dotate di
un sistema di ricarica rapido e
simultaneo. In mezzo al deserto
o tra montagne isolate a 3000
metri spesso l’unica possibilità di
approvvigionamento energetico
è rappresentata dai piccoli generatori elettrici della popolazione
locale. “Le nuove batterie, ha
spiegato De Concini, sono state
progettate con una autonomia
di 300 km. Le Frisbee Endurance
saranno disponibili sul mercato
dalla prossima primavera, inizialmente con una serie limitata da
50 pezzi”. Maurizio Doro e Umberto Marchese hanno caricato
sulla bicicletta circa 10 litri di acqua, la tenda per l’accampamento, vari effetti personali e ogni
attrezzatura indispensabile per
una traversata di due settimane.
La nuova Frisbee è stata, dunque, progettata tenendo conto
del peso caricato e dell’autonomia indispensabile ad affrontare
il viaggio in sicurezza. Oltre 150
chilometri al giorno in sella a una
bicicletta che, però, non serve a
fare meno fatica. Per un’esperienza del genere non basta essere turisti per caso, occorre una
discreta dose di abilità e preparazione fisica. Ironicamente Doro
ha detto: “Pensavo di fare un po’
meno fatica con queste nuove
biciclette elettriche, ma il percorso era veramente impegnativo e
abbiamo dovuto spingere sui pedali”. Il gergo ciclistico è caro anche a Marchese: “Alti sui pedali,
anche quando le salite erano veramente difficili in tratti sterrati
con grossi sassi. Però trascinati
dall’entusiasmo. Che bello!”.
IL MEZZO
FRISBEE ENDURANCE ECCO TUTTE LE CARATTERISTICHE
Le due bici elettriche a controllo elettronico sono state interamente sviluppate e realizzate con
know-how tecnico e soluzioni innovative da Maurizio de Concini e dal suo team, la TC Mobility di
Bolzano, azienda che dal 1999 si impegna con proprie soluzioni e brevetti nella realizzazione di
veicoli elettrici performanti e sicuri per usi cittadini, sportivi e professionali, con un parco veicoli
di ca. 50.000 mezzi circolanti in Italia e all’estero. La Frisbee Endurance, derivata dalla Dolomites,
mezzo unico nel suo genere, monta un motore a norma di legge di max 250W, componentistica
ultraleggera, centralina di comando sviluppo esclusivo TCM, baricentri e assetti ben studiati per
resistere ai vari stress che una simile impresa comportano, alimentata da un impianto di batterie
da 36V-30AH, sviluppata appositamente per garantire fino a 300km di autonomia, indispensabili
per avventurarsi in sicurezza in zone impervie dove è praticamente impossibile ricaricare le batterie con regolarità. Il tutto contenendo il peso sotto ai 27 kg.
TC MOBILITY è un’azienda che dal 1999 si impegna con proprie soluzioni e brevetti nella realizzazione di veicoli elettrici performanti, sicuri, per usi cittadini, sportivi e professionali, con un parco
veicoli di circa 50.000 mezzi circolanti in Italia e all’estero.
5
6
L’EVENTO
L’evento “Extreme e-Bike Tour Marocco 2012” svoltosi al Tis Innovation Park
di Bolzano ha varato ufficialmente un nuovo concetto
mettendo a confronto tutti coloro che operano con Tc Mobility
BORN TO BE FRISBEE
“
UNA PASSIONE DIVENTATA
IDEA E STILE DI VITA
Quella che Maurizio de Concini
ha voluto ribadire in occasione
dell’evento al Tis è stata la filosofia dell’azienda, nell’ambito
della mobilità ecocompatibile
mettendo in rete tutte le realtà più significative che gravitano attorno a quella che era, è e
resterà una passione
B
orn to be Frisbee” è stato
ufficialmente varato con
l’evento “Extreme e-Bike Tour
Marocco 2012” svoltosi al Tis,
l’Innovation Park di Bolzano. E’
stato un momento per rendere omaggio all’eclettico esploratore sardo Maurizio Doro
e all’inossidabile altoatesino
Umberto Marchese, autori del
riuscito tour in sella alle Frisbee
Endurance. Maurizio de Concini, titolare della Tc Mobility ha
voluto però andare oltre gli applausi all’affascinante raid dei
due portacolori dell’azienda,
capaci di compiere una vera
e propria impresa estrema,
presentata con uno splendido
documentario, realizzato dai
protagonisti assemblando immagini da favola. Quella che
Maurizio de Concini ha voluto
ribadire in occasione dell’evento al Tis è stata la filosofia
dell’azienda, nell’ambito della
mobilità ecocompatibile mettendo in rete tutte le realtà
più significative che gravitano
attorno a quella che era, è e
resterà una passione. Una passione
che è diventata prima idea e poi stile
di vita. Con la bici
a pedalata assistita si possono fare
tante belle cose,
illustrate nel corso
dell’evento. Presenti i partner dei vari
progetti, i protagonisti delle imprese, i
dipendenti, i rivenditori e i clienti e
tutti quelli che nel
modo di agire e di
pensare di Tc Mobility si riconoscono.
Un’occasione propizia per illustrare
un’ampia sinergia,
per condividere le
molteplici attività
e iniziative che l’azienda ha intrapre-
so. Della missione e della visione aziendale ha parlato colui
che è l’anima e il cuore della
TC-Mobility, Maurizio de Concini. Un intervento riassunto in
articolo a parte.
L’incontro ha vuoluto essere
una sorta di passerella di tutti coloro che con la Frisbee si
sono cimentati in imprese particolari, condivise e progettate
con l’azienda.
Tutte animate da passione,
tanta passione. Maurizio Doro
e Umberto Marchese, dopo
essersi concessi ai microfono
di radio e tv e ai taccuini dei
giornalisti hanno raccontato
i dettagli del loro Marocco in
modo esaustivo e simpatico.
Poi lo splendido documentario,
seguito e apprezzato da tutti,
anche dall’assessore all’innovazione della Provincia di Bolzano, Roberto Bizzo. Suggestive
immagini di una splendida avventura.
Poi l’assessore Bizzo, Maurizio
de Concini e Verena Trolese,
modella, da sempre grande
amica di Frisbee hanno consegnato ai due protagonisti
la prima edizione del premio
“Born to be Frisbee”.
Nella alla seconda parte dell’incontro gli interventi di coloro che hanno avviato progetti
condivisi con TC-Mobility. Una
serie di preziose testimonianze.
Il professor Stefano Carrese
dell’Universita Roma-Tre ha il-
L’EVENTO
IL SIGNIFICATO DI UN PREMIO
NATO PER ESSERE FRISBEE.
BORN TO BE FRISBEE
Un marchio nuovo che identifica la voglia di avventura, la
sfida con gli elementi, la ricerca di soluzioni innovative, la
sperimentazione consapevole.
Una rappresentazione del
massiccio dello sciliar sovrastato dalla siluette di una
MTB DOLOMITES, il tutto di
acciaio inox lavorato con taglio laser e rifinito a mano.
La montagna come rappresentazione simbolo della
tenacia, il profilo della Frisbee, che si staglia come
a dominare l’avventura, il
materiale INOX trasmette
sensazioni di affidabilità e
resistenza. Un piccolo trofeo nato dal nostro studio tecnico, che vorremmo
omaggiare a chi condivide
le nostre passioni, e vuole
appartenere a un mondo
nuovo fatto di vere conquiste, a contatto con la natura.
lustrato : “ELEbiciROMA-Tre –
Un progetto innovativo per la
cosiddetta mobilità dolce”.
Presenti la mobiliy manager
dell’ateneo capitolino e un folto gruppo di studenti protagonisti del progetto, che illustriamo in un articolo a parte.
Di concetti di mobilità sostenibile in Alto Adige ha parlato
poi la dottoressa Giada Francia
del Fraunhofer, organizzazione che si prefigge di promuovere una ricerca che possa essere applicata direttamente
nelle aziende e che generi un
vantaggio per l’intera società.
Nel campo della mobilità ecocompatibile la visione è quella
di rendere le città e le regioni
uno spazio urbano più vivibile.
Dal Fraunhofer alla Scuola: il
Liceo scientifico dello Sport Toniolo di Bolzano ha approntato
un progetto per la promozione
della mobilità ecosostenibile illustrato dal Dirigente Scolastico prof. Esio Zaghet.
Dalla scuola agli enti di promozione sportiva: la Libertas con
una serie di iniziative pronte
a partire per promuovere l’uso
della bici elettrica anche nello
sport. Iniziative illustrate dal
presidente regionale dottor
Enzo Giuseppe Durante e dal
professor Enrico Pierotti.
L’Ami, associazione dei maestri
di mountain Bike da tempo
collabora con Tc Mobility. Un
rapporto importante destinato ad essere ulteriormente implementato, come ha tenuto a
precisare Giancarlo Bolognese.
Da qualche anno la bici elettrica è presente al Giro cicloturistico-amatoriale delle Dolomiti. Una presenza destinata ad
essere, anche in questo caso,
implementata.
Il generale Carlo Bosin, presidente dell’Associazione Giro
delle Dolomiti, impossibilitato
ad intervenire ha inviato un
messaggio significativo, eccolo:
“La mia è una testimonianza
basata sull’esperienza di vita
personale. Ho fatto per 40 anni
l’ufficiale degli alpini e ho conosciuto la montagna nei suoi
diversi aspetti.
A fine anni ‘60 con l’apparizio-
ne delle vie ferrate sempre più
diffuse, i puristi dell’arrampicata storsero il naso. Oggi capita lo stesso per i ciclisti tradizionali che si vedono affiancare
e superare in salita da bici elettriche, ma questo come le vie
ferrate, aprono a un pubblico
sempre più vasto le vie della
montagna.
Sotto l’aspetto più strettamente sportivo, direi che la bici
elettrica consente di sviluppare
un’intensa attività in passato
terreno esclusivo di atleti o persone particolarmente preparate”. In conclusione l’intervento
dell’Acoustic Spirit Duo.
Maurizio Stefanizzi e Valter
Tessaris hanno presentato la
loro idea: “Con bici elettriche
adattare e carrelli adeguati per
trasportare gli strumenti musicali e l’equipaggiamento scenderemo per tutta la lunghezza dello stivale per arrivare con
questi criteri fino in Sicilia o
Salento, a tappe di 65/100 Km
al giorno, e tutte le sere, ci esibiremo nelle piazze lungo il
nostro viaggio, promuovendo
7
UN MOMENTO DI CONDIVISIONE
In basso Ingrid e Maurizio
de Concini insieme alla testimonial di Tc Mobility, Verena Trolese. Al centro la
dottoressa Giada Francia del
Fraunhofer.
Nella pagina accanto l’assessore provinciale all’innovazione Roberto Bizzo
con Umberto Marchese,
Maurizio Doro, Maurizio
de Concini, titolare della TC
Mobility.
In basso a destra le collaboratrici dell’azienda alla reception dell’evento
l’energia pulita assieme al nostro spettacolo.
Pannelli fotovoltaici mini e
tanta passione con l’intento di:
sensibilizzare l’arte di strada
come disciplina culturale, valorizzare il territorio nazionale
nella sua storia e tradizione,
promuovere l’investimento da
parte dei comuni di una pista
ciclabile collegata ad un percorso unificato nazionale”.
8
IL PROSSIMO EVENTO
IL PROGETTO-TEST
9
MUOVERSI
MEGLIO
Un progetto nato da un accordo tra Enel Green Power e Università degli Studi Roma Tre, si propone di dare impulso e sviluppo alla mobilità elettrica, nel settore delle biciclette a pedalata
assistita, attraverso una sperimentazione nella città di Roma
I
IL TEST
DURA
DICIOTTO
MESI
In alto il
momento della
presentazione
del progetto
da parte del
supervisione
scientifica,
prof. Stefano
Carrese
(qui a fianco).
La supervisione
del progetto è
affidata al
Mobility
Manager di
Roma Tre,
Arch. Stefania
Angelelli,
presente
a Bolzano
insieme ad
alcuni studenti
coinvolti
nell’iniziativa.
Al centro il
logo del
progetto
l progetto “ELEbici @ Roma3”,
nato da un accordo tra Enel
Green Power e Università degli Studi Roma Tre, si propone
di dare impulso e sviluppo alla
mobilità elettrica, nel settore
delle biciclette a pedalata assistita, attraverso una sperimentazione nella città di Roma.
Iniziato lo scorso 5 luglio, questo test avrà una durata di 18
mesi, durante i quali verranno
raccolti i dati di viaggio, al fine
di apprezzare il diverso modo
di utilizzare le biciclette da un
anno all’altro e al fine di eliminare l’effetto novità del progetto per acquisire una maggiore affidabilità dei dati.
La raccolta dei dati sarà ef-
fettuata attraverso 3 diverse
relazioni, 2 intermedie e 1 finale: la prima dopo 6 mesi,
riguardante i primi 4 mesi di
sperimentazione; la seconda
dopo 14 mesi, sul primo anno
di progetto;
l’ultima dopo 20 mesi, al termine del progetto.
Il progetto prevede la partecipazione di Enel Green Power
per quanto riguarda la fornitura di 30 biciclette a pedalata
assistita, modelli base della Tc
Mobility, mentre l’Università
degli Studi Roma Tre è coinvolta nella scelta dei 30 studenti
che guideranno le biciclette
e raccoglieranno dati sui loro
viaggi durante la sperimenta-
10 IL PROGETTO-TEST
E ORA IN FRISBEE DA COPENHAGEN A ROMA IN 18 GIORNI
zione. In particolare il progetto è rivolto a studenti iscritti a
3 diverse facoltà: Architettura
urbana, Economia e Ingegneria dei trasporti. La supervisione del progetto è affidata
al Mobility Manager di Roma
Tre, Arch. Stefania Angelelli,
per conto dell’università, mentre la supervisione scientifica è
fornita dal prof. Stefano Carrese. Il coordinamento delle
aree tematiche è dato, invece,
dai Proff. M.C. Lucchetti e M.
Panizza, con l’aiuto del dott.
Francesco Ciaffi (Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria
Civile).
Fase 1: Start-up
In questa fase, completata con
l’inaugurazione il 5 luglio, 30
biciclette a pedalata assistita
sono state assegnate e consegnate ai 30 studenti.
Fase 2: Sperimentazione
In questa fase gli studenti svilupperanno un’analisi dell’u-
so quotidiano, settimanale e
mensile della bicicletta, raccogliendo dati sui loro viaggi
secondo il metodo del “Travel
Diary”.
Questa raccolta di dati contiene le informazioni di viaggio
(come l’origine e la destinazione del viaggio, giorno della
settimana e la stagione in cui
il viaggio è stato completato,
intervallo di tempo impiegato,
distanza percorsa, lunghezza
percorso in salita, etc.), ma anche informazioni di carattere
economico, come il risparmio
ottenuto utilizzando la bicicletta piuttosto che l’auto privata, e informazioni tecniche,
sul consumo della batteria e i
tempi di ricarica.
Tutti questi dati permetteranno di registrare le informazioni sul-l’uso quotidiano,
settimanale e mensile della
bicicletta, lungo tutti i 18 mesi
per ogni utente.
Fase 3: Analisi
In questa fase, che inizierà
dopo la sperimentazione di
18 mesi, tutti i dati raccolti
dai diari di viaggio utilizzati
nella fase 2 saranno analizzati
da ciascuno dei gruppi di studio, afferenti alle 3 differenti
aree tematiche. Il gruppo di
studio di architettura urbana
effettuerà un’analisi comportamentale del sistema uomoterritorio e degli effetti previsti dal progetto su di esso. Il
gruppo di studio della facoltà
di Economia effettuerà un’analisi economica sugli e etti
del progetto sull’ambiente e
in termini di benefici economici esterni.
Infine, il gruppo di Ingegneria
dei trasporti effettuerà un’analisi tecnico-economica sugli
impatti del progetto sul sistema di trasporto e delle ricadute sul sistema della mobilità
locale.
Fase 4: Progetto
In questa fase ogni gruppo di
studio formulerà proposte e
progetti inerenti alla tematica
di interesse in modo da definire argomenti per relazioni
tecniche, prove finali o di tesi
di laurea.
Il progetto “ELEbici@Roma3”
rappresenta il primo passo
di un accordo tra Enel Green
Power e Università degli studi
Roma Tre, e si inserisce come
una novità importante nel campo della mobilità sostenibile.
Lo scopo del progetto è favorire la diffusione della mobilità
elettrica e nello specifico nel
campo delle biciclette a pedalata assistita, garantendo un
miglioramento delle condizioni di sicurezza per tutti i ciclisti
nella città di Roma, attraverso
lo sviluppo delle piste ciclabili
e della rete infrastrutturale.
L’IDEA INNOVATIVA 11
ECO RESTOUTRANT
Il primo ristorante a pedalata assistita
U
n’idea decisamente innovativa. Nasce a Genova Restoutrant, il primo “ristorante
a domicilio” che ti permette
di assaporare, comodamente a
casa oppure in ufficio, le specialità dei prestigiosi ristoranti
“Braxe” e “ Bruxaboschi”, lo
storico locale genovese che ha
da poco compiuto i 150 anni.
Il servizio di consegna a domicilio è innovativo in quanto
vengono utilizzate le biciclette
elettriche Frisbee Pendolino
che permettono di ricevere i
propri pasti anche in tutte le
aree a traffico limitato, pedonali o in zone difficilmente
raggiungibili con dei mezzi
tradizionali.
Il servizio è reso possibile grazie alla collaborazione della
società Due Ruote Genova
Rent ,distributrice del marchio
Frisbee.
Le biciclette a pedalata assisti-
ta sono interamente realizzate dall’azienda bolzanina TC
Mobility che dal lontano 1999
realizza le bici elettriche con
propri sviluppi tecnici, design
e soluzioni brevettate studiate
appositamente per risolvere
esigenze specifiche di mobilità
in diverse situazioni.
“Siamo convinti – sostengono
i promotori dell’iniziativa - che
la missione di rendere la città
più vivibile debba passare anche dall’impegno e dalle libere
iniziative dei singoli cittadini e
delle imprese, mantenendo
comunque un servizio di alto
livello.
“Restoutrantbike” è eco-friendly: unico, favoloso”.
L’iniziativa sta riscuotendo i
consensi degli utenti oltre che
degli stessi addetti ai lavori.
I mezzi si stanno rivelando
estremamente funzionali.
Sicuramente un’idea da espor-
tare anche in altre località, in
considerazione della funzionalità dimostrata da “Frisbee
Pendolino”, bici duttile per
il trasporto, particolarmente
adatta per chi deve trasportare materiale, per gli artigiani, i
ristoratori e non solo.
UN PENDOLINO
ECOLOGICO
Nelle immagini il mezzo Frisbee Pendolino usato dai due
noti ristoranti genovesi per
trasportare cibi a domicilio o
presso gli uffici del capoluogo
ligure in modo rapido, funzionale e, soprattutto, ecologico. L’iniziativa è apprezzata
da tutti:sicuramente Pendolino è un mezzo utile e funzionale per il trasporto delle
cose, anche delle vivande
12 PREZIOSA SINERGIA
LAMAFER E TC MOBILITY INSIEME
NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE
L’ECO RICICLO
DELLE BATTERIE
Lamafer e Tc Mobility insieme in un progetto di smaltimento delle batterie esauste.
Due aziende leader fanno
rete per rispondere alle rispettive, diverse, mission in
materia ecologica.
Come si legge nella presentazione di Lamafer, curata da
Marco Tedeschi, il concetto
di rispetto dell’ambiente è
ancorato nel Dna degli altoatesini e come tale fa parte
del life-style made in Alto
Adige. L’ecologia, quella
vera è sentita, non perché va
di moda la green economy,
ma perché qui è una realtà
di vita, di cura del territorio
e di rispetto per l’ambiente. Tante situazioni e realtà
made in Alto Adige fanno
parte oramai del quotidiano.
Come Lamafer una concreta
e dinamica realtà nel settore del commercio rottami,
dello smaltimento e del riciclaggio. «La nostra azienda
– spiega il titolare Giancarlo
Tomelini - è diventata un perfetto partner in cantiere e in
azienda. Non ci limitiamo infatti a prestare solo un servizio di smaltimento rifiuti da
cantiere, ma ci impegniamo
a promuovere e offrire una
collaborazione diretta con
il cliente dedicandoli KnowHow e una gestione del rifiuto ecologica, innovativa e
nel pieno rispetto delle normative in vigore». È del 2011
infatti la nascita di “Work in
color”. «Si tratta di un servizio dedicato ai cantieri dove,
attraverso l’utilizzo dei colori, viene implementato un sistema di comunicazione con
gli operatori che migliora e
aumenta la differenzazione
del rifiuto da cantiere e la
sicurezza, influenzando notevolmente anche i costi di
smaltimento. Dal successo del
progetto nasce quest’anno
“Work in color- Businnes edition”, che implementa, con
degli accorgimenti, lo stesso
modello di gestione in stabilimenti industriali e aziendali». Per Lamafer, il commercio
rottami rappresenta il settore di specializzazione. «Oggi
l’azienda è socia di uno dei
più grandi gruppi del mercato italiano. Grazie a questo
e all’esperienza trentennale,
siamo fornitori delle mag-
Lamafer e
Tc Mobility
insieme per lo
smaltimento
ecologico
degli accumulatori usati al
fine di rispondere in modo
adeguato alla
mission aziendale e ad una
peculiarità
del territorio
giori acciaierie e fonderie italiane. Ci imponiamo inoltre anche nel mercato della demolizione, offrendo un servizio di
eco-demolizione attento e sensibile al processo di recupero
dei materiali derivati: mettendo alla base degli interventi
sostenibilità, sicurezza e rispetto ambientale promuoviamo
una vera rivoluzione nel settore dove il valore portante per
offrire standard qualitativi elevati è in linea alle esigenze di
ambiente e territorio». Ideale la sinergia con Tc Mobility per
lo smaltimento ecologico degli accumulatori esausti. Lamafer
ha la sede a Bolzano. www.lamafer.com
13
14 MODELLI IN VETRINA
La versione stradale
della sportiva Dolomites
riscuote grande consensi:
ecco il test
ATLAS,
CHE MEZZO!!!
UN MODELLO FUNZIONALE
Particolarità di questo modello sono le ruote di diverso diametro (26” l’anteriore
e 24” la posteriore) per una
migliore resa in salita e per
una guidabilità più precisa.
Il cambio è a deragliatore,
costruito specificamente per
la TCMobility a 8 rapporti; è
rapido e preciso. Optional è
disponibile la doppia o tripla
anteriore
cco una sintesi del dettagliato test sul modello Frisbee
Atlas effettuato da Enzo
Rossi “Pixbuster”, noto collaudatore.
“E’ la versione stradale della
“Dolomites” che è una MTB.
Il telaio è di tipo aperto,
completamente progettato
e realizzato in Italia su specifico progetto TCMobility. E’
in alluminio 7003, saldato a
TIG, omologato e di grande
solidità perché pensato per
un uso fuoristradistico intenso. La posizione in sella è
di tipo a busto eretto o leggermente inclinato in avanti
ed è confortevole: l’ammortizzatore anteriore, la sella
con cannotto ammortizzato
e i pneumatici “balloon” filtrano bene le sconnessioni.
Particolarità di questo mo-
dello sono le ruote di diverso diametro (26” l’anteriore
e 24” la posteriore) per una
migliore resa in salita e per
una guidabilità più precisa.
Il cambio è a deragliatore,
costruito specificamente per
la TCMobility a 8 rapporti; è
rapido e preciso. Optional è
disponibile la doppia o tripla
anteriore. Il portapacchi è
omologato per 25 kg di cari-
Scheda tecnica
MOTORE
250W 36V 24” brushless
TELAIO
Alluminio 7003 saldato TIG
CAMBIO
8 velocità
RAPPORTO
46/11 – 34t
CARICO MAX 100Kg
FRENIV-brake
Predisposizione freni a disco
COPERTURE
Schwalbe Marathon Plus
Posteriore 24”x2.10 –
Anteriore 26”x2.10
MODULATORE Progressivo 0-25 Km/h
di POTENZA
SISTEMA PAS Ruota fonica a 12 magneti lamellari
Brevetto TCM
DISPLAY sul
- indicatore di carica
MANUBRIO
- seleziona modalità
elettrica/automatica
- gestione amperometrica a 5 soglie
- funzione cruise control
- funzione camminata assistita
BATTERIE
Litio 37V 10Ah – 3,6Kg
15
co. I freni sono V-brake Shimano Deore XT all’anteriore
e al posteriore; sono ben modulabili e molto potenti; non
ci sono evanescenze nelle discese lunghe; possono provocare il bloccaggio della ruota
posteriore ma non si innescano mai ribaltamenti. Il peso è
di 24.6 kg compresa la batteria (che pesa 3.5kg)- La batteria è una Litio Polimeri Co
Mn da 37V e 10 Ah 370 Wh;
la sua estrazione è semplice e
viene bloccata da un sistema
a chiave.
L’assistenza si regola in modo
continuo con il manettino
montato a destra del manubrio oppure si può controllare la corrente massima
selezionandola su 5 livelli tramite pulsanti sul cruscottino.
Il motore è da 250W a mozzo, montato posteriormente,
brushless, geared, sensored;
accorgimenti e brevetti specifici lo rendono adatto a
marciare a lungo a basse velocità. I cablaggi sono molto
protetti e ordinati Il sistema
di controllo dell’assistenza è
a sensore di pedalata (montato sull’asse della ruota posteriore).
L’avvio dell’assistenza è molto rapido (dopo 16 cm percorsi) ed il motore spinge con
vigore: 10.1” per percorrere
i primi 50 metri con una velocità di uscita di 26.2 km/h.
Nel traffico è potente e agile;
il confort è buono anche sui
dissestati fondi cittadini. In
salita si viaggia senza applicare sforzo sul 4% e, al limite, anche sul 10%.
Lo sforzo risulta contenuto
fino al 17% e così quello per
la ripartenza. Su una salita
al 20% lo sforzo richiesto è
ancora accettabile (40kg e
133W); la ripartenza richiede 55kgSale sulla rampa al
27% e vi riparte applicando
tutto il proprio peso sui pedali. La velocità massima è
di 25.5 km/h limitata dal cutoff tachimetrico su questo
esemplare, ma è di27km/h
su quelli di serie- Viaggiando con il mio solito sforzo
di 70W e con il manettino al
massimo, ho percorso 45 km
con velocità di 25 km/h a 3°C;
si può calcolare che a 21°C
l’autonomia diventi 57 km.
Nessun problema se si incontra uno sterrato anche impegnativo.
IL TELAIO È DI TIPO APERTO
E’ completamente progettato e realizzato in Italia su specifico progetto TCMobility. E’ in alluminio 7003, saldato a TIG, omologato e di grande
solidità perché pensato per un uso fuoristradistico intenso. La posizione in sella è di tipo a busto eretto o leggermente inclinato in avanti ed
è confortevole: l’ammortizzatore anteriore, la
sella con cannotto ammortizzato e i pneumatici
“balloon” filtrano bene le sconnessioni
Il controllo dell’assistenza
con il manettino consente
una facile marcia in coppia.
Si adatta al trasporto anche
in auto/camper con adeguati
supporti.
Il trasporto in treno non presenta particolari difficoltà:
il peso rimane sopportabile
(24.6 kg con la batteria) e
gli ingombri sono modesti;
non è la bipa ideale per la
multimodalità, ma si presta
bene alle gite che includono
spostamenti in treno. E’ ben
scorrevole ma richiede un
po’ più di
energia rispetto ad una muscolare; se la strada non è in
piano il peso si fa sentire. Le
luci sono alimentate dalla
batteria principale; l’anteriore, con due fanali a led, ha un
fascio largo ed efficacemente luminoso; la posteriore,
sempre a led, è ben visibile a
distanza e lateralmente”.
GESTIONE ELETTRONICA -TCM SVILUPPI
- indicatore di carica: display a led , indica lo stato
di carica della batteria
- gestione amperometrica a 5 soglie: è possibile
selezionare una delle 5 andature amperometriche preordinando un consumo istantaneo e garantendo un’autonomia sufficiente per affrontare la distanza prefissata. Tuttavia azionando
il modulatore di potenza, è possibile ricevere
se necessario un ulteriore aiuto del motore. Rilasciando il modulatore si ritorna al programma
prescelto.
- funzione cruise control: basta un semplice “clic”
e si imposta la velocità prescelta, come sulle più
sofisticate autovetture.
- funzione camminata assistita: premendo l’apposito pulsante aw con la mano sinistra e azionando il modulatore con la destra, la ATLAS si
muoverà dolcemente accompagnando la vostra
camminata. Funzione vincente per poter superare agevolmente ostacoli come scalini e rampe
eccessive in condizioni di sovraccarico.
Pratica e intuitiva, questa nuova gestione elettronica è frutto
di anni di esperienza della TCM
nell’ambito della mobilità dolce.
PAS – brevetto TCM
16 MODELLI IN VETRINA - 2
PER TUTTI
I GIORNI:
UN PO’ BICI,
UN PO’
SCOOTER!
SCOOBI,
LA SCOOTERBICI
Frisbee dal 1999 sviluppa e
progetta ebikes con successo
(più di 50.000 veicoli venduti).
Ogni anno abbiamo messo sul
mercato modelli nuovi o migliorati. Nel 2005 è nata Euro7
Ed è rimasto fino ad oggi un
modello bestseller. Dall’esperienza acquisita con questo modello e grazie ad un
feedback continuo con i nostri
clienti è nata nel giugno 2012,
per l’utilizzo di tutti i giorni il
modello Scoobì. Il nome è nato
da un raggruppamento delle
CARATTERISTICA SCOOBI:
RUOTE DIFFERENZIATE E
SCAVALCO
BASSO
parole “Scoo...ter” e “Bi...ci”.
Questo per dimostrare la trasversalità di questo mezzo.
Che contiene caratteristiche
positive sia dello Scooter che
della Bici. Dello Scooter ha:
Scavalco bassissimo, portapacchi integrato nel telaio, spunto alla partenza, performance
In salita, velocità medie ragguardevoli, autonomia ragguardevole ( previsto il raddoppio in caso di necessità). Lo
scooter è un un mezzo ideale
per spostare velocemente in si-
curezza persone e merci all’interno di insediamenti urbani e
extra urbani Della bicicletta ha
la ciclistica curata, la leggerezza, la scorrevolezza, , frenate
sicure, ergonomicità, rapporti
al cambio ben scalati. La bicicletta è sinonimo di economia
e salute.
L’Italia rappresenta un territorio in gran parte collinare e
montano cosparso di insediamenti di origine antica o medioevale che pur rappresentando la nostra caratteristica e
ricchezza, mal si adattano a un
traffico veicolare
individuale e pubblico,
in quanto tali
insediamenti
sono stati concepiti per essere attraversati a
piedi, a dorso di
mulo, a cavallo,
e in carrozza. Non è raro incontrare salite
strette e ripidissime, assenza
totale, di spazi
per
parcheggiare
veicoli,
corti
interne
raggiungibili
solo attraverso
porte strette o
brevi scalinate.
Da queste considerazioni ho
pensato di disegnare e costruire SCOOBÍ
Scoobi è un veicolo così innovativo da entrare quasi nella categoria dell’antiveicolo,
dell’anti-scooter e dell’antibicicletta.
Il progetto assolutamente
originale, non lascia spazio
al convenzionale, ma è teso
esclusivamente alla esperta
risoluzione di gran parte dei
problemi di mobilità che si
presentano quotidianamente al uomo moderno che intende spostarsi senza sprechi,
avvalersi di mezzi eticamente
sostenibili, ma senza nulla sacrificare alla dinamicità e velocità richiesta nella società
moderna. SCOOBÍ e destinato a tracciare
una nuova linea di pensiero.
Diventerà indispensabile a
donne e uomini, che badano
alla sostanza delle cose, e vede
il bello in quello che è funzionale, pratico,versatile e utile.
Secondo le nostre indagini di
vendita, Frisbee Scoobì ha tutte le carte in regola per diventare l’Euro7 del 2005 e di avere
un largo successo nel pubblico.
Non scegliere la bicicletta, Non
scegliere lo scooter...
Scegli ScoobÌ!
Killian de Concini
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18
MODELLI IN VETRINA - 3
Molteplici sono
gli elementi
caratterizzanti
della Mtb Dolomites
che la differenziano
da una tradizionale
e-bike da città
LA MOUNTAIN BIKE
A PEDALATA ASSISTITA
Nasce a Bolzano la mountain bike
a pedalata assistita con una “marcia in più”.
E’ stata battezzata “Frisbee Mtb
Dolomites” ed è stata concepita
dalla TC Mobility. Si tratta di un
mezzo innovativo per consentire
a tutti coloro dallo spirito sportivo di poter vivere il piacere di
escursioni in tutta scioltezza su
sentieri e fuori pista, anche impegnativi, provando sensazioni del
tutto nuove”. Maurizio de Concini, amministratore e responsabile
Area Ricerca e Sviluppo della TC
Mobility : “Rispondendo ad una
crescente domanda di uno specifico segmento del mercato, che
di anno in anno si sta rivelando
sempre più ampio e che richiede
un mezzo leggero, versatile con
cui poter divertirsi, abbiamo realizzato appunto Frisbee MTB Dolomites.
Per i concetti trasmessi a questo
mezzo fin dalla fase di progettazione, che per certi aspetti sono in
controtendenza rispetto al mondo della bicicletta, coniughiamo
in un mix equilibrato una lunghissima serie di esperienze della TC
Mobility che hanno portato dal
mondo delle corse automobilistiche fino a quello della bicicletta
passando per i circuiti di motocross, particolarità uniche a questa MTB. Continua de Concini,
“Infatti oso dire che la “Dolomi-
tes” è una e-bike che è frutto soprattutto del know-how tecnico
che la nostra azienda ha accumulato in decenni di storia dai tempi
quando si preparavano i motori
per corse mitiche come la Parigi
Dakar e altri Raid internazionali.
E la novità sta proprio in questo,
cioè di aver realizzato una bicicletta con aspetti e dettagli tecnici proveniente dall’ambiente dei
motori”.
Ma andiamo con ordine ed entriamo nel dettaglio delle caratteristiche tecniche e delle novità, che
per gli ”integralisti” della bicicletta potrebbero risultare un po’…
curiose.
Ruote
La prima innovazione che salta
all’occhio per chi tocca con mano
per la prima volta Frisbee Mtb Dolomites, è sicuramente la differenza del diametro delle due ruote.
Infatti mentre la ruota anteriore
è una 26” quella posteriore risulta essere da 24”. Questa scelta
tecnica, “rubata” alla motocross,
conferisce al mezzo alle prese con
terreni accidentati, una maggiore stabilità soprattutto alle basse
velocità. Questo perché la 24”
posteriore a pari velocità ha un
numero di giri più elevato rispetto alla 26” e garantisce un maggiore effetto giroscopico, agendo
da stabilizzatore e mettendo inoltre il motore elettrico in migliori
condizioni di rendimento. Anche
l’assetto del mezzo ne ha un beneficio poiché grazie alla ruota
da 24” l’asse del motore risulta
di 5cm più basso; l’abbassamento
del baricentro rende la bicicletta
meno “nervosa” nella guida consentendo al ciclista di concentrarsi
meglio sulla pedalata. Un assetto
ribassato inoltre migliora la frenata in discesa.
La scelta invece di tenere una
ruota anteriore da 26”, quindi di
diametro più grande, è per garantire un ottimale superamento
delle asperità del terreno. Ma non
solo! In discesa essendo il carico
anteriore molto elevato una ruota
anteriore di maggiore dimensione
consente un migliore rotolamento alle alte velocità.
19
19
Scheda tecnica
MOTORE
250W 36V 24” brushless
TELAIO
Alluminio 7003 saldato TIG
CAMBIO
8 velocità
RAPPORTO
46/11 – 34t
CARICO MAX
100Kg
FRENIV-brake
Predisposizione freni a disco
COPERTURE
Antiforatura tassellati
per fuoristrada
Posteriore 24”x2.10 –
Anteriore 26”x2.10
MODULATORE
Progressivo 0-25 Km/h
di POTENZA
SISTEMA PAS
Ruota fonica a
12 magneti lamellari
Brevetto TCM
DISPLAY sul
- indicatore di carica
MANUBRIO
- seleziona modalità
elettrica/automatica
- gestione amperometrica
a 5 soglie
- funzione cruise control
- funzione camminata assistita
BATTERIE
Litio 37V 10Ah – 3,6Kg
Telaio
Anche il telaio è stato concepito
per meglio sostenere i carichi e
le sollecitazioni, tenendo sempre
presente il peso specifico della ebike che in generale risulta essere
comunque più pesante di una bici
tradizionale. Per esempio il rinforzo tra il tubo obliquo e il tubo
sella conformato per mantenere
elasticità tra il carro posteriore e
l’anteriore della bicicletta, distribuisce in modo ottimale i carichi
prodotti dall’asperità del terreno.
Sotto il movimento centrale prosegue il profilo con due rinforzi,
fungendo da paracolpi e parafango. Il rinforzo del movimento centrale leggero e avvolgente funge
da tirante nella geometria del telaio, garantendo nel contempo un
supporto robusto al box batteria.
Carro posteriore allargato, con
tubi sagomati per non impattare
con il tacco della scarpa, per minimizzare le torsioni assiali del telaio. Inoltre le forcelle posteriori
possono ospitare gomme di grande diametro (minimo intasamento di fango) e sono predisposte al
montaggio della ruota da 26” per
chi desiderasse fare del “touring”.
Il tubo sterzo, particolarmente
lungo, garantisce comunque la
possibilità di installare forcelle a
lunga escursione. Il rinforzo al telaio anteriore è stato progettato
per distribuire le sollecitazioni garantendo una notevole precisione
di guida.
Anche il bloccaggio sella ribassato
merita una riflessione: innanzitut-
E-BIKE VERSIONE …
MOTOCROSS
Dopo aver interpretato con
successo il ruolo “tranquillo”
e “rassicurante” del mezzo
di trasporto ideale per muoversi nei centri urbani delle
moderne green city, la bici a
pedalata assistita ha deciso di
svelare il suo volto più versatile, dove l’innovazione tecnica sposa concetti di sportività
e libertà nella natura dando
l’opportunità di provare sensazioni del tutto nuove
to con questa soluzione si riduce
il peso della bicicletta a si conferisce una sua maggiore elasticità di
utilizzo; infatti con la possibilità di
abbassare notevolmente la sella, è
possibile percorrere discese estreme tipo “downhill”.
La batteria
Esclusivo è il sistema con batteria
appesa sotto il tubo obliquo. Soluzione estremamente leggera che
non risente delle sollecitazionivibrazioni date dall’asperità del
terreno e portare la concentrazione massima di peso, tipica degli
accumulatori, nel punto più basso
e più avanzato possibile, caricando sufficientemente la ruota anteriore in caso di salite pronunciate
e limitando così il rischio di rovesciamento. Una conformazione
che consente di posizionare una
seconda batteria di scorta al di so-
pra del tubo obliquo, senza incidere minimamente sull’equilibrio.
Un accorgimento che minimizza
l’impatto del peso dovuto alla seconda batteria.
Trasmissione
Il tubo obliquo contiene, in una
zona protetta impermeabile, tutti i cablaggi elettrici e interfaccia
la centralina di potenza avvitata
sul tubo stesso.
Rapporti posteriore 8-9 rapporti
da 11 a 34 denti e, sull’anteriore
movimento centrarle standard 68
mm con possibilità di montare il deragliatore con doppia moltiplica.
Mozzo posteriore: ruota motore 250 watt con riduttore assiale
ruota libera interna, Brushless re-
troazionato (alta copia a bassa velocità ), asse 10 mm più esclusiva,
uscita cavi ante-dadi per assicurare facili manutenzioni.
Il giusto equilibrio fra rapporti, motore, geometrie del telaio
conferisce un ottimo rendimento
nella pedalata, consentendo al ciclista di mantenere un alto ritmo
anche in condizioni difficili.
Brevetto Pass TC Mobility
Sempre sull’asse posteriore brevetto “Pass TC Mobility” con
ruota fonica 12 magneti lamellari,
garantisce una partenza in massimo 30 centimetri con qualsiasi
rapporto del cambio. Vincente soprattutto in salita.
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