ESERCITAZIONI -CENTRALINA OLEODINAMICA “IN EL” -CENTRALINA OLEODINAMICA PER COMPONENTI TRASPARENTI “Festo” Prof. Gatto Pasquale 1 CENTRALINA OLEODINAMICA RASTRELLIERA MAGAZZINO 2 SCHEMA CIRCUITALE CENTRALINA OLEODINAMICA Collettori di mandata, di scarico di drenaggio T P1 TP P2 L Q1 Motore elettrico 380 V / 50 HZ 900 giri / min L1 – regolazione VS1 L2 – regolazione VS2 Nota: regolati dal costruttore Capacimetro Q2 M1 M2 M VS1 T VS2 P2 L1 L2 R P1 Capacità serbatoio 80 lit Pompe ad ingranaggi P1 - Q1 =8,2 lit / min P2 - Q2 = 1,5 lit /min T - collettore scarico P1 - P2 collettore alimentazione impianto L - collettore drenaggio TP – troppo pieno VS1 - valvola di sicurezza sul circuito P1 VS2 - valvola di sicurezza sul circuito P2 3 Procedura di avvio della centralina oleodinamica Dopo aver assemblato il circuito oleodinamico ed eventualmente quello elettrico : 1-Alimentare il pannello con la 380 V 2-Assicurarsi che gli interruttori 1 (dietro il pannello siano aperti) 3-Assicurarsi che il selettore 2 sia in posizione manuale 4-inserire la chiave 3, schiacciare e girare, si deve accendere la spia linea 4 5- Per l’esecuzione delle prove elettroleodinamiche, riportare il selettore 2 in posizione COMANDO ELETTRICO, (in questo modo si alimentano i relè, temporizzatori, finecorsa ecc.), si illumina la spia 5. Per l’esecuzione delle prove esclusivamente oleodinamiche lasciarlo in posizione di COMANDO MANUALE -Prima di attivare il motore (ON) controllare l’impianto, assicurarsi che siano stati eseguiti tutti i collegamenti previsti dai componenti, allo scarico (T) COMANDI MOTORE CO PULSANTIERA 5 1 4 3 RELE E TEMPORIZZATORE 2 FINECORSA ELETTROVALVOLE 4 ESERCITAZIONE 1 Generazione della pressione in un impianto oleodinamico M1 CENTRALINA SI RICORDI CHE PER RIDURRE AL MINIMO IL RISCHIO DI INCONVENIENTI (tipo distacco delle tubazioni) DURANTE TUTTE LE ESERCITAZIONI TENERE IL MOTORE ELETTRICO ATTIVO, LO STRETTO NECESSARIO. OLEODINAMICA 2 1 - Schema circuito per la prova Procedura e precauzioni da rispettare 1) Preparare ed individuare gli elementi necessari alla realizzazione del circuito (es.utilizzo la pompa 1), in tal caso realizzo il ponticello 1 sul circuito della pompa 2 T P1 2) Costruire il circuito secondo lo schema 3) Controllare che i raccordi rapidi siano serrati bene 4) NON avviare il motore elettrico senza l’autorizzazione dell’insegnante 5) NON lavorare con le mani sporche di olio 6) NON effettuare assolutamente montaggi e smontaggi con motore elettrico in funzione. 7) Aprire completamente il rubinetto 2 8)ESECUZIONE PROVA 3 1 Al termine dell’ esercizio, prima di fermare il motore elettrico è bene riportare la pressione nel circuito di utilizzo a valori minimi, agendo sull’apposito limitatore di pressione L1 o L2 a secondo di quale pompa si sta utilizzando Eseguire sempre i collegamenti a motore spento TP P2 L Q1 Q2 M1 M2 M VS1 L1 P2 P1 T VS2 L2 2 - Schema realizzazione pratica circuito R 5 Descrizione della prova Con riferimento al circuito realizzato notiamo: 1-la mandata della pompa 1 passa attraverso il rubinetto 2 (inizialmente tutto aperto), raggiunge il capacimetro (serbatoio di misura) 3 e ritorna in serbatoio, condizione di portata max (Q1=8,2 lit / min circa). 2-la mandata della pompa 2 va direttamente al serbatoio tramite il ponticello (by-pass) 1 3-il manometro M1 misura la pressione della pompa 1 4- il manometro M2 misura la pressione della pompa 2 Si noti che anche mantenendo il rubinetto 2 completamento aperto, il manometro M1 segna una lieve pressione (5 – 10 ) bar, ciò è dovuta al fatto che durante lo scorrimento della portata Q1 nel circuito appena realizzato, incontra comunque delle resistenze idrauliche dovute all’attrito del fluido nell’attraversamento delle tubature componenti e derivazioni. Per lo stesso motivo (anche se appena percettibile) il manometro M2 sulla pompa 2 segna una pressione di ( 1 -2 ) bar. Agendo con cautela e lentamente, sul rubinetto 2, possiamo variarne la sezione interna e realizzare quelle resistenze che comportano un elevazione della pressione a monte del rubinetto stesso. Più chiudiamo il rubinetto più aumenta la resistenza al passaggio della portata Q1, maggiore risulta la pressione letta sul manometro M1. Chiudendo totalmente il rubinetto, non vedremo più scorrere l’olio nel capacimetro (Q1 =0 lit/min) Mentre il manometro M1 segna il suo valore massimo (P1max = 60 – 65 bar) che è determinato dalla valvola di sicurezza VS1 (L1) della centralina, stabilita dal costruttore. idem per la pompa P1 6 ESERCITAZIONE 2 Determinazione della curva caratteristica (pressione/portata) delle due pompe Valvola regolatrice di flusso bidirezionale 1 - Schema circuito per la prova M2 RFB M3 2 - Schema realizzazione circuito M2 M3 RFB M1 T P 3 1 CENTRALINA OLEODINAMICA T TP P2 L Iniziando con la valvola regolatrice di flusso tutta aperta (apertura 100%) e la valvola 2 chiusa, si cronometri il tempo necessario per riempire il capacimetro, si annoti la pressione letta sul manometro M1. Dopo aver annotati il valore della portata e la relativa pressione si eseguano altre letture variando la strozzatura della valvola RDB (esempio apertura 80%, 60% ecc. leggendo sempre le relative pressioni) Si riportano su un diagramma P [bar], Q [lit/min] i valori letti. Nota : tra una lettura e l’altra si spenga il motore elettrico per consentire lo svuotamento del capacimetro attraverso l’apertura della valvola 2 Q1 P1 Q2 M1 M2 M VS1 P2 P1 2 T VS2 R Si esegue allo stesso modo la prova con la pompa P2, ovviamente dopo aver spostato il ponticello 1 sulla pompa P1 7 ESERCITAZIONE 3 Impostazione della pressione di esercizio tramite valvola limitatrice di pressione VS1 1 - Schema circuito per la prova M2 M1 2 - Schema realizzazione circuito 2 M3 T VS2 2 VS2 CENTRALINA OLEODINAMICA P M3 P M2 Supponendo di voler impostare una pressione di esercizio pari a 20 bar operare nel modo seguente: T P1 TP P2 L 1-aprire completamente la valvola 2 2-Preimpostare eventualmente L1 della valvola di sicurezza della centralina a una pressione non superiore a 40 – 50 bar (evitare pressioni troppo alte, max 60 bar) 3- iniziare a chiudere la valvola 2 sino a leggere sul manometro M2 il valore voluto di 20 bar. Valore consigliabile per tutte le esercitazioni da effettuare; lo stesso effetto si può ottenere agendo direttamente sulla valvola L1 che in teoria, essendo tarata a priori dal costruttore non si dovrebbe toccare. Eseguire sempre i collegamenti a motore spento 3 1 Q1 Q2 M1 M2 M VS1 L1 P2 P1 T VS2 R 8 Distributore a cassetto 4/2 monostabile a vie incrociate ( 2A ), ovvero sen non attivata consente il passaggio da P a B 1A 2A Distributore a riposo A A B P T A B P T Distributore attivato 2 1 Comando della valvola: -elettrico (bobina -manuale (leva) -Posizione 1 = valvola a riposo -Posizione 2 = valvola attivata T P L’elettrovalvola 1A indicata sul pannello, invece è del tipo sempre 4/2 monostabile, ma a vie parallele. Se non attivata, ovvero a riposo consente il passaggio dell’olio da P ad A; A B P T Distributore a riposo 9 ESERCITAZIONE 4 Titolo: Comando manuale di un CDE con 1 pulsante e con elettrovalvola 4/2 monostabile C.E.F. Circuito oleodinamico A Diagramma delle fasi Pm1 Segnali A+ A- Pm1 molla A A+ A+ P VS2 Commutare il selettore su controllo elettrico solo dopo aver assemblato il circuito elettrico M1 CENTRALINA OLEODINAMICA + + B A A+ P VS2 T T 1 T P1 3 TP P2 L (*) Al termine dell’ esercizio, prima di fermare il motore elettrico è bene riportare la pressione nel circuito di utilizzo a valori minimi, agendo sull’apposito limitatore di pressione L1 Q1 Q2 M1 M2 M VS1 P2 T VS2 _ Premendo il pulsante si eccita la bobina dell’elettrovalvola che commutandosi, provoca la fuoriuscita del cilindro. Rilasciando il pulsante il cilindro rientra anche se non ha terminato la corsa. L1 P1 L2 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento R 10 ESERCITAZIONE 5 Comando manuale di un CDE con 2 pulsanti e con elettrovalvola 4/2 monostabile A Applicare sempre la nota (*) Circuito elettrico funzionale Pm1 A+ x1 Pm2 X VS2 A+ M1 Segnali CENTRALINA A+ A- Pm1 Pm2 A OLEODINAMICA Diagramma delle fasi Circuito oleodinamico Eseguire sempre i collegamenti a motore spento Premendo il pulsante Pm1 si eccita la bobina A+ dell’elettrovalvola che commutandosi, provoca la fuoriuscita del cilindro , pur rilasciando il pulsante. Premendo il pulsante Pm2, si diseccita il relè X (autoritenuta) , l’elettrovalvola si ricommuta per effetto della molla e il cilindro rientra . T P1 A A B A+ P P VS2 T T 1 3 TP P2 L Q1 Q2 M1 M2 M VS1 L1 P2 T VS2 R P1 11 ESERCITAZIONE 6 Comando semiautomatico di un CDE con 2 pulsanti e con elettrovalvola 4/2 monostabile Circuito elettrico funzionale Pm x1 Pm x1 y a1 X a1 A+ X A+ Y circuito da adottare nel caso in cui non si dispone di un a1 NC Circuito oleodinamico A Premendo il pulsante Pm si eccita la bobina A+ dell’elettrovalvola che commutandosi, provoca la fuoriuscita del cilindro. Il cilindro uscendo attiva il finecorsa a1 NC che diseccita il relè X , l’elettrovalvola si ricommuta per effetto della molla e il cilindro rientra. Se si adotta il secondo circuito, il cilindro rientra per effetto della riapertura del contatto del relè Y che è stato attivato comunque dal finecorsa a1 A+ VS2 M1 Al termine dell’ esercizio, prima di fermare il motore elettrico è bene riportare la pressione nel circuito di utilizzo a valori minimi, agendo sull’apposito limitatore di pressione L1 A+ A- Segn. Pm a1 A A a1 A B A+ P P VS2 T T 1 T P1 a1 Fasi 3 TP P2 L Q1 Q2 M1 M2 M VS1 P2 T VS2 CENTRALINA P1 OLEODINAMICA R L1 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento 12 ESERCITAZIONE 7 Comando automatico e/o semiautomatico di un CDE con 2 pulsanti e con elettrovalvola 4/2 monostabile A a0 a1 A+ VS2 M1 CENTRALINA OLEODINAMICA Premendo il pulsante Pm si eccita il relè X (circuito di autoritenuta), essendo il fine corsa a0 attivo arriva corrente alla bobina dell’elettrovalvola A+ che provoca la fuoriuscita del cilindro; nello stesso istante che arriva corrente ad A+, arriva anche al relè Y che si autoritiene attraverso il suo contatto y continuando cosi ad alimentare la bobina A+ ( anche se a0 non è più attivo); quando il cilindro attiva il finecorsa a1 il relè Z provoca la caduta dell’autoritenuta Y, il cilindro rientra per effetto della ricommutazione dell’elettrovalvola 4/2 dovuta alla molla. Il ciclo riprende in automatico per il fatto che a0 si riattiva al rientro del cilindro e che il contatto x del rele X è rimasto attivo. -Il ciclo A+ A- ri ripete sino a che non si attiva il pulsante di Alt, in questo modo cade l’autoritenuta a0 a1 x, il ciclo termina ma non può più riprendere B A perché anche se a0 è attivo trova aperto il A+ contatto x. Per effettuare un ciclo alla volta premere il T P pulsante Ps. P x1 Pm x2 Ps y Segnali z A+ Pm a0 A- A+ 1 a1 T P1 P2 L Q1 A Y Z Al termine dell’ esercizio, prima di fermare il motore elettrico è bene riportare la pressione nel circuito di utilizzo a valori minimi, agendo sull’apposito limitatore di pressione L1 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento 3 TP a0 X T a1 Fasi Alt VS2 Q2 M1 M2 M VS1 L1 P2 P1 T VS2 R 13 ESERCITAZIONE 8 Comando semiautomatico di un CDE con effettuazione della corsa d’uscita: accostamento in rapido e lenta in lavoro. (1) Circuito oleodinamico A a0 a1 a2 (2) a0 a1 a2 P AV+ A B AL+ AL+ VS2 B P T B A A T P A AV+ Per l’esecuzione dell’esercitazione, in mancanza della valvola 2/2, si può utilizzare la 4/2 a vie parallele (1) M1 CENTRALINA OLEODINAMICA T P VS2 P T 3 1 T Il circuito elettrico così impostato, consente di effettuare la corsa di uscita dello stelo in rapido sino all’attivazione di a1. All’attivazione di a1 la corsa si completa con velocità ridotta. Il rientro del cilindro può avvenire con corsa veloce se e solo se il fine corsa a1 è del tipo a rullo con leva. Con a1 a tastatore normale ( come in questo caso), nel rientro dello stelo si ha una corsa veloce, nel momento in cui a1 si riattiva nuovamente sul ritorno, effettua la corsa lenta. Circuito elettrico funzionale in semiautomatico TP P1 L P2 Q1 x Ps a1 a2 z Q2 M1 M2 M y T y X AV+ AL+ Z Y VS1 Utilizzando il circuito oleodinamico escludendo il circuito elettrico, ovvero con il selettore (2) in manuale, l’impianto si comporta in modo più regolare. Ovvero si ha la corsa d’uscita veloce in avvicinamento, lenta in lavoro e la corsa completa di rientro in veloce. L1 P2 VS2 P1 R 14 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento ESERCITAZIONE 9 Utilizzo di un accumulatore idraulico in casi di emergenza Circuito elettrico funzionale x1 Pm y x2 a2 A 8 Alt M z a0 a0 5 8.1 a1 a2 VS 8.2 A+ X Y Z P T B A 7 A+ Segnali Con riferimento al circuito sulla destra possiamo notare che i componenti 1, 2, 3, 4, e 5 realizzano un tradizionale circuito oleodinamico per il comando di un CDE, mentre i componenti 6,7, e 8 fanno parte del circuito di accumulo dell’energia. Aa2 Pm1 a0 A Diagramma delle fasi Circuito oleodinamico A M VS T P A+ A B T P VS2 M1 CENTRALINA OLEODINAMICA a) la valvola di non ritorno 3 ha il compito di evitare che l’energia accumulata in 8 si scarichi sulla pompa. AV+ d) il circuito 8 è corredato da tutti i componenti previsti dalla norma: manometro, valvola di sicurezza, rubinetto per lo scarico rapido in serbatoio. T P VS2 2 P 3 T 3 1 T TP P1 L P2 Q1 b) La valvola d’intercettazione 6 serve per escludere eventualmente il circuito di accumulo. c) la valvola unidirezionale 7 ha il compito di caricare velocemente l’accumulo e consentire un lento processo di scarico, onde evitare danneggiamento alla membrana. 4 6 Q2 1 M1 M2 M VS1 L1 P2 T VS2 R P1 15 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento OPERAZIONI DA ESEGUIRE a) Si imposti attraverso la regolazione della volvola limitatrice 2 una pressione di esercizio pari a 30 - 40 bar (evitare di lavorare con pressioni massime) b) riempimento dell’accumulatore : alimentare il motore M, si apra il rubinetto 6; se il rubinetto 8.1 è chiuso ed il limitatore 8.2 risulta regolato al valore di 40 bar impostato con il limitatore 2, l’accumulatore si riempie fino al valore di pressione impostato. In questa situazione i manometri M1 ed M8 segnano entrambi la stessa pressione, cioè 40 bar. Raggiunto questo valore di carica, si richiude il rubinetto 6 c) Funzionamento normale del circuito con cilindro a doppio effetto: Mantenendo chiuso la valvola 6, il cilindro collegato alla 4/2 monostabile può essere comandato in modalità manuale, oppure utilizzando i circuiti elettroleodinamici gia visti. d) Funzionamento di emergenza: durante il funzionamento normale del CDE si possono simulare due diversi casi di emergenza, ai quali è possibile far fronte mediante la riserva di energia idraulica immagazzinata nell’accumulatore. d1) cedimento della centralina di potenza: si arresti il motore M durante una fase di movimento del cilindro; per riportare il cilindro in condizioni di riposo, è necessario aprire il rubinetto 6, regolare la strozzatura 7, (regolazione della velocità di movimento del cilindro durante il processo di scarica dell’accumulatore) alimentare o disalimentare la bobina A+ della 4/2 a secondo del movimento che si vuole eseguire. d2) Blackout elettrico: si tolga l’alimentazione al quadro di comando, disinserendo l’interruttore generale, durante ua fase di movimento dello stelo del cilindro; per concludere il ciclo di lavorazione che il CDE stava eseguendo o semplicemente per riportare il CDE in condizioni di riposo cilindri rientrato) è necessario aprire il rubinetto 6, regolare la strozzatura 7, azionare a secondo del movimento che si vuole far eseguire al cilindro. Al termine dell’ esercizio, prima di fermare il motore elettrico è bene riportare la pressione nel circuito di utilizzo a valori minimi, agendo sull’apposito limitatore di pressione L1 16 APPLICAZIONE VALVOLA DI SEQUENZA Ciclogramma: C+ E+ E- C17 CENTRALINA OLEODINAMICA per componenti trasparenti Legenda 14.1 - 14.2 - 14.3 -Manometri 8 -Distributore proporzionale 3/3 con comando a leva 9 -Distributore proporzionale 4/3 con comando a leva 10 -Valvola di sicurezza 11 – 12 - 13 - Regolatore di flusso bidirezionale T1 –Scarico controllato T2 –Scarico libero A1 – A2 -Collettore di mandata B1 – B2 –Collettore di ritorno 14.1 14.2 X 14.3 A1 A2 B2 B1 T1 T2 9 8 12 11 13 10 Pmax 1000 KPa P = 0,09 KW n = 1500 g / min M Volume serbatoio = 8 lit. 18 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento Applicazione n° 1 Azionamento di un motore idraulico ad ingranaggi La struttura dei motori ad ingranaggi è simile a quelle delle pompe ad ingranaggi. La differenza è dovuta al fatto che può esistere un attacco per il drenaggio, imposto dal fatto che i motori sono concepiti per funzionare in entrambi i sensi di rotazione. Il fluito in pressione all’ingresso del motore agisce sugli ingranaggi e la coppia è trasmessa all’esterno attraverso l’albero. I motori ad ingranaggi sono impiegati soprattutto a bordo delle macchine agricole, per azionare nastri trasportatori, piatti spargitori, ventilatori, coclee. Parametri caratteristici: -Cilindrata 1…….200 cmc -Pressione d’esercizio fino a 300 bar -Velocità di rotazione 500……..10000g/min 14.1 14.2 X 14.1 14.2 X 14.3 A1 A2 B2 B1 T1 T2 14.3 A1 A2 B2 B1 T1 T2 9 8 9 8 12 12 13 11 11 13 10 10 M M 19 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento Applicazione n° 2 Azionamento di un motore idraulico a palette La struttura dei motori palette è simile a quelle delle pompe a palette. Il motore trasforma l’energia idraulica, fornita dal fluido immesso in pressione, in energia meccanica e trasmette una coppia motrice all’albero di uscita. I motori idraulici possono essere di vario tipo ed il loro impiego è esteso in molti settori industriali, ad esempio per: -manovrare veicoli in particolare le macchine agricole; -comando di cilindri laminatoi; -spostamento di componenti delle macchine utensili; -comandi di vario tipo a bordo delle navi; -in generale applicazioni di meccanica pesante. 14.1 14.2 X 14.1 14.2 X 14.3 A1 A2 B2 B1 T1 T2 14.3 A1 A2 B2 B1 T1 T2 9 8 9 8 12 12 13 11 11 13 10 10 M M 20 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento Applicazione n° 3 Azionamento di un motore idraulico a cilindri assiali Descrizione I pistoni che scorrono all’interno dei corpi cilindrici paralleli all’asse dell’albero motore, fanno ruotare la piastra inclinata collegata all’albero motore. A 14.1 B 14.2 X 14.3 A1 A2 B2 B1 T1 T2 9 8 12 11 10 M 13 Parametri caratteristici: -Cilindrata 200……1500 cmc -Pressione d’esercizio bar -Velocità di rotazione 5000g/min fino a 250 …fino a 21 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento Utilizzazione della centralina per realizzare un piccolo impianto Comando di un CDE con valvola 4/3 a leva e inserimento di una valvola limitatrice VS (tarata ad una pressione più bassa della valvola di sicurezza 10 della centralina); Lo scopo del circuito cosi realizzato è solo quello di far vedere l’intervento della valvola limitatrice VS. vs CDE vs vs P 14.1 14.2 X A1 14.2 X B2 B1 T1 T2 14.3 A1 A2 B2 B1 T1 T2 12 11 9 8 A2 9 8 14.1 14.3 12 13 10 13 M 11 10 M 22 Eseguire sempre i collegamenti a motore spento