I Mammiferi di Roma: status e minacce Corrado Battisti Servizio Aree protette – parchi regionali Città Metropolitana di Roma Capitale [email protected] 1999 – 2000: avvio progettazione, pianificazione enti locali (piani assetto a.n.p., siti Natura 2000) a livello locale: cronica assenza di documentazione bibliografica ove attingere informazioni: 1. carente letteratura scientifica 2. letteratura “grigia” carente e lacunosa 3. pubblicistica locale: taglio divulgativo, informazioni generiche, aneddotiche (diverso grado di attendibilità) difficile/impossibile redazione anche di una check-list locale! Esigenze 1. Definire lo stato delle conoscenze 2. Definire lo stato dei gap di conoscenza - a livello di specie, - a livello di contesti territoriali 3. Valorizzare la documentazione esistente 4. sotto il profilo scientifico: avviare ulteriori ricerche e stimolare il coordinamento tra i teriologi 5. sotto il profilo politico, gestionale, educativo: incrementare la consapevolezza su un gruppo importante Progetto Atlante dei Mammiferi della Provincia di Roma: ripartizione per anno del numero di specie rilevate (periodo 1832-2008). 60 1000 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 50 40 n.specie n. segnalazioni Progetto Atlante dei Mammiferi della Provincia di Roma: ripartizione per anno del numero di segnalazioni (bibliografiche, da collezione e originali) (1832-2008). 30 20 10 1832 1842 1852 1862 1872 1882 1892 1902 1912 1922 1932 1942 1952 1962 1972 1982 1992 2002 Anno 0 1832 1844 1856 1868 1880 1892 1904 1916 1928 1940 1952 1964 1976 1988 2000 Anno Progetto Atlante dei Mammiferi della Provincia di Roma: andamento cumulativo del numero di specie segnalate (periodo 1832-2008). 80 n. specie cumulato 70 60 50 40 30 20 10 0 1832 1842 1852 1862 1872 1882 1892 1902 1912 1922 1932 1942 1952 1962 1972 1982 1992 2002 Anno - livello faunistico-descrittivo: La lista delle specie QUALI - livello: prima quantificazione/ambiti La ricchezza di specie QUANTE - livello: dati di presenza spazialmente riferiti DOVE Tipo di fonte n. % 2145 40,1 330 6,2 2876 53,7 Bibliografica Collezione Osservazioni sul campo 5351 Totale (30/10/2008) NUMERO DI SPECIE DI MAMMIFERI TERRESTRI IN ALCUNE AREE DELL’ ITALIA CENTRALE, DELL’ ITALIA, DELL’ EUROPA E DEL MONDO Mondo 24 1991-2008: 64 428 1116 92 2277 286 240 4463 Wilson e Reeder, 2005 specie di cui 8 alloctone (5 roditori, 1 lagomorfo, 1 carnivoro, 1 artiodattilo) specie ampiamente distribuite (> 75% in copertura) riccio europeo, pipistrello albolimbato, istrice, volpe comune specie estremamente localizzate (< 5 % in copertura) talpa cieca, toporagno comune, toporagno nano, toporagno acquatico, vespertilio smarginato, vespertilio di Capaccini, vespertilio di Natterer, vespertilio di Blyth, pipistrello di Nathusius, nottola comune, orecchione bruno, tamia siberiano (alloctona), arvicola acquatica SCOIATTOLO COMUNE Sciurus vulgaris Linnaeus, 1758 Due grane di risoluzione Simbologia differente Approccio essenzialmente descrittivo e di inquadramento: output dati da normalizzare e da analizzare ulteriormente Es., altitudine, sforzo di ricerca, superficie fasce altitudinali Stimolare sviluppi futuri Promozione di ricerche su: Erinaceomorfi, Soricomorfi, Chirotteri, Lagomorfi, Roditori, Carnivori, Artiodattili gap di conoscenza (sistematica, ecologia, distribuzione), gestione faunistico-venatoria, conservazione (minaccia, conflitti, target) specie sensibili a frammentazione/disturbi antropici (es., micromammiferi forestali, mustelidi) analisi storiche: es., dinamiche di estinzione a scala locale (es., lontra, capriolo italico) specie aliene e problematiche s.l. (es., nutria, visone, tamia) gestione conflitti (lupo, cinghiale) genetica (es, istrice) Conservazione (es., orso bruno, lupo, chirotteri, lepre appenninica) elaborazione dati BD (range altimetrici, selezione di habitat, validazione modelli, beta-diversity) E a Roma? La grande estensione superficiale (oltre 300 kmq), l’elevata eterogeneità ambientale, la presenza di spazi verdi e di ecosistemi residuali, anche di elevato interesse conservazionistico (come i relitti di foreste mediterranee), consentono la presenza di oltre 40 specie di mammiferi, tra cui 22 specie di mammiferi terrestri non volatori e ca. 20 specie di chirotteri. Tra queste specie: - mammiferi generalisti e sinantropici (es., roditori muridi, Riccio europeo Erinaceus europaeus, Volpe comune Vulpes vulpes); - specie alloctone (es., Tamia siberiano Tamia sibiricus, Nutria Myocastor coypus); - specie di interesse conservazionistico a scala regionale (es., mustelidi e micro-mammiferi forestali tra cui soricomorfi come il Toporagno appenninico Sorex samniticus e roditori come lo Scoiattolo comune Sciurus vulgaris, recente colonizzatore, e il Moscardino Muscardinus avellanarius). Sorex samniticus Altobello, 1826 Muscardinus avellanarius Linnaeus, 1758 Meles meles Linnaeus, 1758 Hystrix cristata Linnaeus, 1758 Isolamento delle sottopopolazioni Molte tra le specie di interesse conservazionistico sono presenti con sottopopolazioni isolate nelle aree forestali residuali in alcune riserve del sistema Roma Natura (es., Riserve naturali di Tenuta dei Massimi e Insugherata). Citiso villosi-Quercetum suberi/Mespilo germanicaeQuercetum frainetto Minacce - frammentazione e urbanizzazione (per le specie più sensibili a questi processi come il Moscardino), - investimenti stradali (es., per i mustelidi), - semplificazione delle catene trofiche (es., scomparsa di insetti a causa dell’uso di biocidi per i soricomorfi). Fattori complessi conseguenti all’incremento di urbanizzazione: degrado ambientale, accumulo di risorse di origine antropica, semplificazione delle reti trofiche sono all’origine dell’incremento demografico di alcune specie autoctone generaliste e alloctone (es., roditori muridi, la Nutria, la Volpe comune). Turnover di specie e relaxation La mammalofauna di Roma ha subìto nell’ultimo secolo, importanti turnover. Tali cambiamenti sono stati indotti sia dalla scomparsa di alcune specie di alto livello trofico (es., la Lontra Lutra lutra presente fino agli anni ’20 del secolo scorso lungo il Tevere; Battisti et al., 2011) e di specie collocate più in basso lungo la catena alimentare (es., Arvicola acquatica Arvicola amphibius) (processo di relaxation; Gippoliti e Amori, 2006), sia da fenomeni di colonizzazione recente (es., Scoiattolo comune, cfr. Battisti et al., 2013; alcuni mustelidi e Cinghiale Sus scrofa) e di introduzioni di specie alloctone. Banche dati Le informazioni disponibili allo stato attuale per l’area metropolitana di Roma (oltre 5300 records):raccolte in una banca dati a scala provinciale, che include sia dati recenti sia dati storici, nonché una ampia bibliografia dal 1832 ad oggi. La sintesi di tale documentazione è stata recentemente pubblicata dalla Provincia di Roma, ora Città Metropolitana di Roma Capitale (Amori, Battisti, De Felici, 2009). Tali dati hanno consentito anche l’avvio di un atlante alla scala urbana di Roma coordinato dal Comune di Roma in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre (M. Bologna et al., in prep.). 220 rilevatori Agnelli P., Amori G., Ancilli S., Anelli C., Angelici F.M., Antonelli D., Antonelli U., Aurizi A., Badaloni D., Baldi A., Baldi G., Battisti C., Benassi G., Bernoni M., Bessi M., Biscardi S., Boano A., Boe L., Bologna M. A., Bombi P., Bombina V., Bombino S., Bracco E., Brunelli M., Bulgarini F., Burrai G., Buscemi A., Caccia R., Calamita U., Calandra S., Calvario E., Camilloni A., Campanaro A., Campanella G., Camponeschi E., Capizzi D., Caporioni M., Capula M., Carere C., Carpaneto G.M., Casini F., Castellana V., Castiglia M., Castiglia R., Cauli F., Causarano F., Ceccarelli W., Cecchini D., Cecere J.C., Cento M., Cesarini F., Cipriani M., Cittadini V., Ciucci P., Collepardo Coccia F., Contoli L., Corsetti L., Costantini D., Cozzolino G., Cristaldi M., Crucitti P., D’Amelia D., D'Amen M., De Angelis E., De Felici S., De Giacomo U., De Luca L., De Martini L., De Michelis R., De Felici S., De Pisi E., De Santis E., Del Brocco C., Dell'Anna L., Di Clemente G., Di Domenico M., Di Nunzio D., Dominici A., Dominicis N., Donfrancesco S., Falascone R., Fanfani A., Fanfani S., Ferrari E., Figliuoli F., Fornari A., Frank B., Fraticelli F., Fratoni M., Gaglioppa P., Galietta G., Galimberti C., Gallarati M., Gallo M., Galluzzi A., Gasponi M., Gattabria M., Gemma F., Giacomini C., Giardini L., Giardini M., Gibertini G., Gippoliti S., Gori M., Gori R., Grassetti F., Grella P., Guaita C., Gualandri R., Guccione M., Guerrieri G., Guidaldi A., Guidi A., Guj I., Iacoella F., Ianniello L., Imperio S., Incandela M., Innocenzi V., Isidori S., Isotti R., Lariccia G., Lattanzi V., Lipperi M., Lopes F., Lorenzetti E., Loy A., Lucarelli M., Macedone P., Mafai M., Maggini R., Malavasi R., Manganaro A., Mantero D., Mantero F.M., Marangoni C., Marani C., Marazzo G., Marcone F., Marini F., Marini L., Marsilli A., Martina A., Maselli A., Mattias G., Mattoccia M., Maurizi E., Mazzarani D., Mazzei P., Mazzeo I., Mazziotta A., Mazzocchi M., Meschini P., Mirabile M., Moccia G., Monaco A., Montaldo L., Montemaggiori A., Montinaro G., Montinaro S., Moreschini F., Mortelliti A., Muratore S., Nocchi E., Orlandini R., Orpelli A., Ottaviani G., Paci A., Paggetti R., Panchetti F., Parisi P., Pellegrini A., Pelliccioni T., Pennesi G., Perfetti R., Pessolano U., Piazzi A., Piccari F., Picone M., Piermarini G., Pimpinelli I., Pitzalis M., Pizzuti Piccoli A., Preziosi M., Proietti M., Ranazzi L., Renzi B., Riga F., Roma S., Rondinini C., Rossetti M., Rossi D., Rossi F., Russo D., Salvati L., Salvi A., Salvi D., Sarrocco S., Savo E., Sbordoni V., Scalera R., Scalici M., Scirè S., Sebasti S., Songini L., Sorace A., Sorace M., Speranza L., Studer V., Taffon D., Teofili C., Todisco V., Tomassini A., Trucchi E., Trucchia N., Tuccinardi P., Tufano M., Turano A., Turco F., Ukmar E., Vangelista V., Vecchio M., Venchi A., Venturini G., Verucci P., Vignoli L., Villetti G., Volpes R., Zani A., Zapparoli M., Zapponi M., Zauli A., Zauli F., Zava B., Zilli A., Zintu F., Zocchi A. Grazie! Istituzioni - il Museo Civico di Zoologia di Roma; - il Museo di Zoologia dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”; - il Museo dell’Istituto di Anatomia Comparata dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”; - l’Istituto di Parassitologia dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza’; - l’Osservatorio per la Biodiversità del Lazio (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”); - l’Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di Biologia; - il Museo di Storia naturale La Specola’ dell’Università degli Studi di Firenze; - il Museo Civico di Storia naturale di Milano; - il Museo di Storia naturale dell’Università degli Studi di Firenze; - il Museo civico di Storia naturale “Doria” di Genova (per la Collezione zoologica Festa); - il Museo civico di Storia naturale di Torino (Collezioni zoologiche); - il Museo naturalistico di Capranica Prenestina e Polo Sc. Museale “ Museo del Fiume” di Nazzano; - la Collezione Ruspoli di Bracciano; - Parco naturale regionale “Monti Simbruini”; - Riserva naturale regionale “Monterano”; - Parco naturale regionale “Monti Lucretili”; - la Riserva naturale regionale “Tor Caldara”; - la Riserva naturale regionale “Macchiatonda” ; - l’Ente Roma Natura; - la Riserva naturale regionale “Nazzano - Tevere-Farfa”; - l’Oasi WWF “Macchiagrande di Focene”; - l’Associazione Guardie Volontarie GEV del Comune di Mentana; - l’Associazione Recupero Fauna; - la Federazione Italiana Escursionisti - Comitato Regionale Laziale; - il Gruppo Ricerche Naturalistiche H.G. Alexander; - la LIPU – Centro Recupero Fauna Selvatica e Bioparco, Roma; - il WWF Italia; - il WWF Sezione regionale Lazio; - la Società Romana di Scienze Naturali; Grazie! - la Stazione Romana Osservazione e Protezione Uccelli.