COMUNE DI COPERTINO
Programma Sviluppo Rurale della Regione Puglia 2007-2013
Fondo F.E.A.S.R
ASSE III – Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale
Misura 313 – INCENTIVAZIONE DI ATTIVITA’ TURISTICHE
AZIONE 1 - Creazione di itinerari naturalistici, enogastronomici
(strade del gusto e delle tradizioni, della transumanza, di turismo equestre - ippovie, ciclo - turismo)
Progetto esecutivo
ALLEGATO 01
Rev/nov14
RELAZIONE GENERALE DEL PROGETTO
Consulente tecnico incaricato
Arch. Fabrizio PAGANO
Via G. Verdi n. 6 _73043 Copertino (LE)
PGN FRZ 67L05 C978Z _ rec. tel. 0832.932073 _ mob. 338.6564390
[email protected] _ [email protected]
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PREMESSA
La consapevolezza dell’importanza del turismo per lo sviluppo economico e la
creazione di nuova occupazione richiede l’elaborazione di nuove strategie turistiche,
puntare molto sulla qualità dell’offerta, offrire un nuovo modo di vivere il turismo,
cui si accompagna l’esigenza di valorizzare il patrimonio culturale ed
enogastronomico.
Lo sviluppo e la crescita delle attività produttive locali, è strettamente collegato con i
principali fattori che valorizzano e sponsorizzano il nostro territorio.
Il turismo ha rappresentato, e rappresenterà sempre più, un elemento
caratterizzante il territorio del GAL Terra D’Arneo attraverso forme di turismo
enogastronomico, storico/culturale e naturalistico/paesaggistico.
Valorizzare queste opportunità richiede lo sviluppo di sinergie fra i soggetti
istituzionali, le imprese private, associazioni e i singoli cittadini, utilizzando anche gli
strumenti economici e programmatici di intervento a disposizione della
progettualità privata e pubblica, offerti dalle politiche di sviluppo degli organismi
locali, nazionali ed europei.
In tale discorso una posizione particolare viene assunta dagli itinerari
enogastronomici. Questi sono percorsi ad elevata potenzialità turistica
contraddistinti da produzioni agricole ed enogastronomiche tipiche e tradizionali di
alta qualità, inserite in una cornice di attrattive paesaggistiche, storiche ed artistiche
che si fondono in una originale unità estetica e culturale.
Di recente il turismo enogastronomico si sta attestando come uno dei segmenti più
promettenti del settore. Negli ultimi anni circa tre milioni e mezzo di persone hanno
viaggiato per l'Italia alla ricerca di vini di qualità e di prodotti tipici, apprezzando
insieme a questi anche il patrimonio culturale e naturalistico del territorio. Dunque,
nel settore del turismo enogastronomico vanno emergendo nuovi segmenti di
domanda e nuove prospettive di interconnessione con altri settori quali turismo
rurale, agriturismo e turismo culturale, che richiedono figure altamente
specializzate.
L’importanza strategica del comparto enogastronomico è andata progressivamente
crescendo nel corso degli ultimi anni, assumendo il ruolo di motivazione principale
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dello spostamento di certe fasce di utenti. Le correlazioni fra il territorio rurale e la
domanda di svago e di cultura si stanno facendo sempre più intense.
Il turismo del vino rappresenta la sintesi migliore di questa correlazione, come
conferma la crescente schiera di appassionati che scelgono di viaggiare attraverso i
territori del vino per conoscere le differenti qualità enologiche, i prodotti tipici e
della gastronomia, i produttori locali.
I consumatori-turisti diventano sempre più preparati ed esigenti e questo si riflette
non solo sulla scelta dei prodotti/servizi, ma anche e soprattutto, su quella degli
operatori che li erogano.
A fronte di ciò il mercato turistico nazionale e internazionale si trova in una fase di
profonda
trasformazione, riconducibile ai seguenti fattori:
 mutamenti della domanda individuale e collettiva;
 globalizzazione dei mercati a livello mondiale e gli effetti derivanti dall’Unione
Europea;
 le modifiche strutturali del sistema di offerta turistica e delle interazioni della
domanda.
Ognuno di questi elementi ha inciso in modo differente sul mercato turistico e le sue
componenti ed altresì questi hanno avuto l’effetto globale di rendere il mercato più
competitivo, facilmente accessibile all’entrata di nuove destinazioni e difficile nel
mantenimento delle posizioni già acquisite.
L’enogastronomia, quale segmento emergente del mercato turistico nazionale ed
internazionale, sta assumendo una notevole importanza, uscendo dall’ottica
escursionistica del mordi e fuggi e ritagliandosi spazi e tempi ben definiti, che
possono andare dal fine settimana all’itinerario di una settimana. In questi casi la
motivazione enogastronomica si affianca alla scoperta più generale delle risorse
culturali e ambientali del territorio.
Il patrimonio enogastronomico del territorio del G.A.L. Terra D’Arneo, riconosciuto
ed apprezzato, vanta una straordinaria varietà di prodotti. Inoltre, vino e cibo hanno
un’identità fortissima e riconosciuta nel patrimonio regionale e nazionale italiano. La
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qualità e la varietà dei nostri prodotti tipici possono essere considerati quali
motivazioni principali al turismo ed hanno rappresentato una componente
importante a supporto dell’idea di avviare uno studio per la realizzazione ed
implementazione di un itinerario enogastronomico su questo territorio.
OBIETTIVI
La progettazione e l’implementazione dell’itinerario enogastronomico apre uno
scenario nel quale si inseriscono nuovi operatori e si raccordano quelli già operanti
nel settore, con una logica comune di intenti che al tempo stesso tiene conto delle
specificità delle singole categorie. Ciò comporterà lo sviluppo di forme di
integrazione verticale e orizzontale delle attività che intervengono nella
realizzazione del bene-vacanza.
L’ambiente turistico che si delinea, dunque, è composto da attività come quelle
ricettive, di intermediazione, di risorse primarie tipiche, delle produzioni agricole,
dei luoghi di produzione, lavorazione e invecchiamento dei prodotti, della
ristorazione oltre naturalmente agli aspetti legati alla visita rurale in senso stretto.
Tutti questi operatori avranno, quindi, l’opportunità di sviluppare le proprie attività
proprio a partire dalla piattaforma progettuale ideata.
Il progetto in esame è teso ad attivare e consolidare flussi turistici proponendo
un’offerta allargata, unica nel suo genere per caratteristiche e ricchezza.
Ci si propone dunque la realizzazione di un sistema turistico in grado di presentarsi e
competere a livello internazionale con un'offerta di territorio, cultura e servizi forte
ed articolata.
Una offerta in grado di esaltare, in una logica di sistema, le differenze, le tradizioni ed
i diversi contesti storico-ambientali, ma in grado anche di promuovere una rete di
servizi organizzati secondo criteri e standard qualitativi condivisi.
L’obiettivo generale del progetto mira a creare un’offerta turistica complessiva
attraverso la messa in rete delle risorse (naturali e culturali) e dei servizi.
La predisposizione degli Itineari turistici è inoltre finalizzata al perseguimento dei
seguenti obiettivi specifici:
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_ valorizzare, potenziare e riqualificare l’attività turistica, con particolare riferimento
alle imprese turistiche che operano nell’area interessata.
_ promuovere il turismo, la cultura attraverso la valorizzazione delle risorse naturali
e paesaggistiche.
_ allargare la stagione turistica tradizionale attraverso il potenziamento di tipologie
turistiche poco soggette ai ritmi della stagionalità.
_ valorizzare il patrimonio naturalistico e storico-culturale, al rispetto dei quali
s’intende informare le attività progettuali, in un’ottica di turismo sostenibile ed
ecocompatibile.
Il progetto mira a promuovere le tradizioni storico culturali e gastronomiche del
territorio copertinese attraverso la creazione e/o il rafforzamento dell'identità
locale; a migliorare i livelli e la qualità dei servizi e dei prodotti offerti in ambito
storico urbano e rurale e scambiare esperienze e know-how anche in funzione di un
rafforzamento del turismo gastronomico rurale nazionale e non.
Tra le varie attività il progetto prevede un programma di informazione e promozione
online per operatori turistici anche stranieri, muovendo dalla considerazione che i
consigli degli agenti di viaggio rappresentano ancora oggi una fonte d’informazione
considerata affidabile, al punto da influenzare le scelte di viaggio di un turista su due.
Tale attività potrà generare degli operatori “certificati” sulla Città di Copertino,
associando dei benefit agli operatori dall’ottenimento della qualifica di “Copertino
Expert Travel Agent”.
La creazione di "Itinerari del gusto e della cultura", resi fruibili tramite un sistema
informatico multimediale contenente i percorsi enogastronomici e degli antichi
mestieri rurali, la messa in rete dei beni ambientali, artistici, culturali ed
enogastronomici del territorio, la valorizzazione della ricettività turistica, sono
obiettivi ambiziosi ma fattibili.
CONTESTO STORICO-URBANO
La città di Copertino presenta due ipotesi di nascita, entrambe tradizionalmente
riportate dagli studiosi locali ed entrambe molto simili tra di loro, ma che non hanno
però alcuna sicura dimostrazione storica. La prima ipotesi vede nascere Copertino
come aggregato urbano, verso il 560 dopo la distruzione da parte dei Goti dei casali
di Mollone, Cigliano, S. Vito e Casole. Gli abitanti di questi casali si riunirono
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edificando la terra di Conventino, (nome poi modificato in Copertino) così chiamata
dal verbo “convenio” per indicare l’unione nello stesso luogo di tanti popoli venuti a
coabitare, infatti come simbolo si sceglie un pino carico di frutta con due lettere
laterali al tronco: C. P. significando appunto “Conventio Populorum”. La seconda si
riferisce ad un’antica terra, edificata dai Greci, chiamata Amentino, che nel 560 venne
distrutta dai Goti e le cui rovine furono riedificate dagli stessi abitanti dei casali
distrutti, quali Cigliano, S. Vito, Mollone, Casole e Specchia.
In ogni caso il primitivo agglomerato urbano inizia ad avere nel corso di alcuni secoli
un ampliamento graduale e costante che porta alla formazione di un casale di
maggiori dimensioni e più popolato che si sviluppa intorno al Castello e alla Chiesa
Matrice. Tra il 1200 e il 1300 il completamento del Mastio Angioino (primo nucleo
del Castello), l’istituzione dell’Ospedale di S. Lazzaro, l’edificazione di numerosi
palazzi, ed una serie di altre iniziative, favorirono una certa prosperità economica
grazie anche al riconoscimento ufficiale di Copertino, nominato capoluogo di Contea
che comprendeva Veglie, Leverano e Galatone che portò ad un aumento della
popolazione e conseguente crescita dell’abitato.
I secoli XIV e XV, furono importantissimi per la evoluzione socio – economica e
urbanistica di Copertino, perché vedono la costruzione ad opera di Tristano
Chiaromonte delle mura cittadine nel 1430 circa.
Il centro abitato si racchiude, quindi in un perimetro ben definito costituito dalle
mura, ed il tessuto urbano si sviluppa intorno agli edifici più significativi, vale a dire
le due porte, il Palazzo Comitale, la Chiesa di S. Maria ad Nives, e all’Ospedale. Questa
prima cinta muraria dell’abitato seppur alterata come quinta esterna di definizione
urbana, presenta a tutt’oggi, presenze testimoniali che evidenziano l’originario
tracciato che conteneva un tessuto abitativo con ampie zone a verde privato.
Nel 1500 avvengono ad opera dei Castriota, ulteriori ed importanti trasformazioni;
con la fortificazione del Castello, l’ampliamento della cinta muraria, il fossato a secco,
Copertino diventa una fortezza inespugnabile che gli fa vivere un lungo periodo di
benessere e di gloria. Alfonso Castriota fa restaurare nel 1531 l’Ospedale di S.
Lazzaro e Maria Castriota negli anni successivi , fonda e dota la Chiesa
dell’Annunziata e il Convento delle Clarisse.
Nell’immagine dell’aggregato, come descritta, si inseriscono gli episodi architettonici
ecclesiastici, gli edifici per il culto che avevano la necessità, a volte, di essere presenti
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nel tessuto urbano quale mediazione tra il potere che essi esprimevano e quello del
feudatario.
Le unità ambientali immobiliari che saranno oggetto di intervento di adeguamento in
funzione degli obiettivi strategici-logistici, fulcro della proposta progettuale, sono
ricomprese nel complesso denominato “convento delle Clarisse”, dove un atrio
ancora non del tutto recuperato all’uso e una sala oggi deputata alle conferenze, ma
priva di attrezzatura specifica, nonché un punto informazioni mai attivato, fanno di
questa proposta l’”origine” delle veicolarizzazioni dei punti promozionali territoriali
turistiche ed enogastronomici.
NOTIZIE STORICHE RELATIVE AL CONVENTO DELLE CLARISSE
_rif.to_ Giovanni Greco, Il monastero di S. Chiara di Copertino
“…Questo monastero…vide la luce allo schiudersi del XVI secolo per l’interessamento del
plurititolato “signore” di Copertino, Alfonso Granai Castriota.
Ciò che spinse Alfonso Castriota a volere questo monastero furono senz’altro gli echi del
movimento francescano che in quell’epoca avevano pervaso l’atmosfera religiosa delle nostre
contrade. Nel caso specifico di Copertino poi, non possiamo sottovalutare l’abilità affaristica e
la raffinata intelligenza di don Alfonso il quale con malcelata strategia, giunse a pensare ad un
monastero di “donne monache”, come ad un polo di aggregazione per tutta quella nobiltà
femminile renitente ai maritaggi d’interesse.
….Le prime notizie della volontà di erigere il Monastero di Santa Chiara si rivelano da un rogito
del notaio Bernardino Bove datato 20 maggio 1531, da cui emerge che tal Antonio Gatto,
venuto a conoscenza che il Marchese Alfonso Castriota vuole erigere un “monistero…”.
“…l’11 aprile del 1545 “nella solita stanza dell’Ill.ma Ducissa” del castello di Copertino, per
mano del notaio Bernardini Bove e alla presenza del regio giudice, Roberto Caputo fu rogato
l’atto di fondazione del monastero di S. Chiara…”
“…Nel 1545 dunque una modesta costruzione a ridosso della chiesa dell’Annunziata chiuse i
battenti ad un piccolo gruppo di donne pronte a lasciarsi alle spalle la vita mondana per
abbracciare quella religiosa e più rigida che nel 1247, Chiara degli Offreducci aveva
disciplinato con la sua regola…”.
In tale periodo, probabilmente, il convento (di minori dimensioni dell’attuale) era costituito da
alcuni ambienti localizzabili sui lati occidentale, meridionale e parte dell’orientale della chiesa.
Nel tardo settecento si realizzò all’interno della fabbrica, in relazione al generale abbellimento
della chiesa, un’opera di notevole rilevanza artistico-architettonica: la costruzione dello
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scalone monumentale d’ingresso al piano primo, nonché la decorazione in stucco dello scalone
stesso e di alcuni locali al piano terra.
“…Il decreto di soppressione per il monastero… porta la data del 29 novembre 1810…”.
“…Il 6 novembre 1811, il consigliere Mancarella, vice intendete della Provincia, scrisse al
Sindaco che il Ministro… obbligava l’inventario di tutto ciò che esisteva in tema d’arte nei
monasteri e nelle chiese tanto soppressi che esistenti…”.
“…nel 1813…il Re con decreto reale…concedeva al Comune i locali dei monasteri soppressi. In
particolare, l’Intendente consentì che i decurioni di Copertino, presso i locali del monastero di S.
Chiara avrebbero potuto costituire gli uffici comunali, quelli per la giustizia di pace, la casa
municipale, la sede del decurionato, le scuole primarie e il carcere…”
Pertanto le trasformazioni più profonde e radicali si ebbero proprio non appena il monastero
divenne di proprietà comunale, come ad esempio tutta la serie di bucature che oggi vediamo
caratterizzare i prospetti e lo stravolgimento del prospetto su via Margherita di Savoia, il
quale, per poter ottenere la prima struttura carceraria, subì una traslazione, in avanti, di circa
tre metri.
“…Il 23 dicembre 1825, il Comune decise di stanziare i fondi necessari…” per adibire alcuni
locali a scuola primaria.
“…Il 28 settembre 1879, il Comune… approvò il progetto di modifica del quarto lato (EST) del
monastero e l’apertura di una nuova strada su quel lato. In pratica si sfondò quello che fino a
quell’anno era chiamato il ‘Vico chiuso delle Monache’ e, in, alcuni locali che davano sulla
nuova via, sorse la cosiddetta Casa Comunale…
…Sempre negli anni settanta…e sul medesimo lato, furono eseguiti i lavori di riadattamento di
alcuni locali da adibire a sede di Caserma dei regi Carabinieri…
…Tra il 1876 e il 1879, il Comune fu obbligato a costruirvi una sede per la Pretura e ad
ampliare il carcere mandamentale secondo disposizione ministeriale…
…Nel 1878, il Comune…nei locali Ovest dell’ex monastero, vi allestì il teatro comunale e
modificò in quella circostanza il nome della via ‘piscina’, in via ‘Delle Commedie’…”.
Sempre nel 1879, vi si aggiunge un portico per il mercato coperto aprendo una nuova via
l’attuale via G.B. del Prete, sullo stesso lato, a comunicazione tra via Maritati e piazza del
popolo attraverso il giardino del convento (come si rileva da un documento dell’archivio
comunale).
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Nel 1929 furono “…concesse in affitto…ventidue ambienti dell’ex monastero ed ex carcere
mandamentale per realizzarvi un albergo…In questa circostanza, buona parte del lato Ovest
del vecchio monastero subì notevoli rifacimenti…”.
L’ultimo intervento edilizio in epoca moderna ha visto la rifunzionalizzazione degli
ambienti posti al piano primo con accesso da via Verdi per tramite lo scalone
interno all’atrio, e da via Margherita di Savoia, ad uso foresteria, oggi privo di
riferimenti d’uso tangibili e il restauro della chiesa delle Clarisse.
PROGETTO
In un mercato del turismo altamente concorrenziale e competitivo, occorre mettere a
punto strumenti innovativi, in grado di promuovere efficacemente il patrimonio
naturale e la cultura rurale ed enogastronomica dei territori a vocazione agricola e
massimizzare la capacità attrattiva, così da sfruttare al massimo l’effetto
moltiplicatore generato dal turismo rurale in termini di creazione di redditi
complementari, sviluppo delle sinergie tra gli attori pubblici e privati del territorio o
richiesta di infrastrutture e servizi di sostegno al mondo rurale, nell’interesse di
residenti e turisti.
Ad oggi, i nuovi strumenti informatici consentono di veicolare in maniera veloce e
diffusa una gran quantità di informazioni turistiche di vario genere, che tuttavia
risultano incomplete o, peggio, non attendibili e perciò stesso incapaci di raggiungere
i potenziali destinatari. Sempre più spesso, infatti, enti pubblici e operatori
socioeconomici, che intendono promuovere il territorio, riversano una massa
informe di dati poco utili allo scopo di attrarre l’attenzione nel potenziale turista e
convertire il suo interesse in prenotazione (viaggio).
Muovendo dalla considerazione che i consigli degli agenti di viaggio rappresentano
ancora oggi una fonte d’informazione considerata affidabile, al punto di influenzare
le scelte di viaggio (Travel Marcket Report 2011) si è concepito, con l’ausilio di
operatori specializzati, del settore, di realizzare e sviluppare una piattaforma elearning multilingua, che ha lo scopo di promuovere gli itinerari turistici di una
destinazione attraverso gli agenti di viaggio.
Infatti, il programma d’informazione e promozione online fornisce agli operatori
turistici stranieri, nello specifico, quale primo step, inglesi e americani, conoscenze e
nozioni necessarie per promuovere efficacemente gli itinerari dell’area in oggetto
(compresi i principali punti d’interesse) presso i proprio clienti. In questo modo, il
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programma realizza una diffusione capillare e mirata di informazioni turistiche
selezionate, che in sette casi su dieci si traduce in un pacchetto vacanze e crea le
premesse per un rapporto diretto e costante tra il territorio, le sue aziende e gli
operatori turistici stranieri.
Il programma “Copertino Expert Travel Agent” prevede:
 studio e individuazione degli itinerari culturali, naturalistici ed
enogastronomici del territorio di Copertino e dei comuni limitrofi afferenti al
Gal “Terra d’Arneo”. Elaborazione e traduzione dei contenuti in lingua inglese
e spagnolo. Caricamento dei contenuti nella piattaforma e-learning. Test e
messa online
 homepage/pagine di connessione; pagina d’iscrizione dell’agente di
viaggio/operatore turistico estero- landing page per incitare alla
registrazione sul sito – presentazione dell’ente promotore e della piattaforma
– benefici associati al programma e vantaggi conseguenti all’ottenimento della
qualifica di “Copertino Expert Travel Agent” - campagna motivazionale per
promuovere la vendita della destinazione
 pannello di controllo dell’utilizzatore contenente il profilo personale
dell’utente registrato, le attività svolte, gli strumenti di comunicazione
(forum/chat) per consentire l’interazione online tra agenti di
viaggio/operatori turistici esteri connessi alla piattaforma
 strumenti di promozione _immagini e video, schede sui punti di interesse a
ridosso degli itinerari naturalistici ed enogastronomici, materiali di
marketing, collegamento al sito istituzionale del comune di Copertino per il
reperimento di informazioni ulteriori sul territorio e i servizi offerti
 moduli e-learning contenenti informazioni di viaggio descrizione dei servizi e
punti d’interesse (monumenti, centro storico, pista ciclabile, percorsi religiosi,
itinerari di particolare valenza culturale_cappelle votive_, botteghe artigianali,
strutture ricettive e ristorative, cantine, bar/caffetterie, ecc.) a ridosso di
itinerari tematici individuati; elenco delle esperienze da vivere in loco legate
alla quotidianità, tradizioni, usi e costumi della destinazione che si visita
(degustazioni, partecipazione attiva a dimostrazioni pratiche di cucina e
pasticceria locale, lavorazioni artigianali, ecc.)
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 creazione di supporti di comunicazione online utili alla promozione della
piattaforma (banner e email), gestione dei rapporti con gli agenti di
viaggio/operatori turistici esteri registrati, supporto al Comune, al GAL e alle
aziende del territorio per promuovere gli itinerari turistici direttamente agli
agenti di viaggio/operatori turistici esteri registrati.
Il programma “Copertino Expert Travel Agent” si completa con l’analisi puntuale
effettuata sul territorio comunale dei P.O.I. _Point Of Interest_ e relativa
georeferenziazione.
Verranno censiti e georeferenziati i cosiddetti “P.O.I.” acronimo di “Point Of Interest”,
ossia punto di interesse. Nella cartografia vettoriale è già presente un enorme
database di POI “generici”, ossia gli alberghi, i ristoranti, i cinema, le farmacie e tante
altre categorie di risorse che tutti noi utilizziamo ogni giorno. Nel nostro caso
parleremo di POI di architettura, enogastronomia, paesaggio e natura, arte e cultura
ecc.. I POI hanno quindi sia una scheda informativa estesa, che una foto o
un’immagine della specifica caratteristica geografica.
I POI saranno inseriti in un “itinerario tematico” definito come percorso, ovviamente,
ma qualificato da una specifica caratteristica comune che viene incontrata durante il
cammino. Ad esempio un itinerario culturale, in cui si incontrano chiese, cappelle
votive, palazzi storici o ancora i “percorsi del vino”, appositamente studiati per
fornire la possibilità di conoscere tutto sulle tradizioni vitivinicole locali.
Generalmente questi itinerari sono dotati di segnalazioni acustico-visive che
avvisano il visitatore, lungo il percorso prescelto, della vicinanza (o della distanza) di
un POI che è possibile visitare.
Al livello operativo si mapperanno i percorsi durante dei sopralluoghi sul campo e
per mezzo di un palmare GPS di buona precisione, nell’intento di collegare i punti
d’interesse censiti nella fase precedente. Le indagini saranno completate riportando
su apposite schede le caratteristiche di ogni percorso, il mezzo (se a piedi, in auto o
in bici), e le caratteristiche dell’ambiente circostante. Infine sarà tenuta in conto la
possibilità di riprendere la rete di itinerari ciclo turistici segnalati in quasi tutti i
comuni e di georeferenziarla, riportandola sul database. La mappatura dei percorsi e
la marcatura dei punti di interesse urbani ed extraurbani mediante palmare GPS,
sarà infine riportata su una cartografia di base.
L’obiettivo finale è quello di acquisire tutte le informazioni necessarie per farsi
guidare lungo i percorsi, conoscere l’ambiente circostante e le sue peculiarità.
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I percorsi tematici individuabili potranno essere, a titolo di esempio: percorso
enologico (cantine vitivinicole), percorso dell’olio (frantoi), percorso del pane (forni
di pietra), percorso dell’artigianato locale, percorsi dell’architettura urbana antica
(architettura religiosa, palazzi e castelli, ecc.), percorso delle cappelle votive, percorsi
dell’architettura rurale, percorsi di ville e casini, percorso dei beni ambientali ecc.
Il totem informativo, nel quale si “riverseranno” le informazioni dei percorsi e
relativi POI, è basato sul sistema GNU/Linux ed un browser. Il sistema consentirà la
navigazione attraverso i contenuti forniti dalla rete mediante il server
appositamente configurato.
Durante questa fase di lavoro verrà inoltre curata sia l’interfaccia grafica che la
struttura e l’organizzazione dei contenuti nelle pagine da consultare. Verrà posta
particolare attenzione sull’ambiente espositivo della struttura ospitante al fine di
realizzare un’interfaccia che sia in sintonia con i temi e le suggestioni evocate.
Il tutto sarà gestito da un server munito di appropriato software gestionale, in grado
di interagire con totem informativi e smartphone dedicati.
Nello specifico, lo sviluppo dell’applicazione per piattaforma Android prevede come
prima fase la configurazione dell’ambiente di sviluppo completo installando il Java
Development Kit (JDK), l’Android SDK, l’IDE open source Eclipse ed un plug-in per
Eclipse chiamato Android Development Tool (ADT) il quale permette di integrare in
Eclipse i tool per la compilazione, il testing, il debugging del codice rilasciati con
l’Android SDK.
Inizialmente, l’applicazione verrà sviluppata simulando il comportamento di Android
con un emulatore (fornito con l’Android SDK). E’ infatti possibile definire un
percorso GPS, caricando ad esempio un file KML (Keyhole Markup Language). Questo
file è costituito da una serie di coordinate geografiche, che Eclipse provvederà ad
inviare all'emulatore. I test finali verranno sviluppati su un dispositivo reale.
Terminate le precedenti fasi si procederà all’installazione dei totem informativi
personalizzati. Sui tre PC all-in-one con tecnologia touch screen sarà installato il
software del progetto “Copertino/COMPASS”. Tali touch screen verranno collocati
all’interno di una struttura di supporto formando di fatto dei totem informativi,
ovvero dei punti di informazione e promozione multimediale del territorio
comunale.
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I totem saranno liberamente consultabili e costituiranno una vetrina personalizzata
per l’offerta turistica e la promozione territoriale secondo il seguente schema logico:
La base logistica del programma è individuata negli odierni locali di proprietà
dell’Amministrazione Comunale posti in p.zza del Popolo, da sempre deputati a sede
info-point ma mai utilizzati per lo scopo specifico e privi di qualsiasi attrezzatura.
All’interno sono già presenti servizi igienici separati per sesso e di cui uno attrezzato
per diversamente abili.
All’interno sarà adeguato l’impianto elettrico e messo a norma secondo le indicazioni
rivenienti dalla elaborazione progettuale del lay-out delle attrezzature.
Sarà dotato di bancone front-office e postazione scrivania completa di computer e
stampante e di software applicativi gestionali licenziati.
Su via Verdi, la odierna sala civica, di recente restaurata, consistenza mq. 231, sarà
dotata di impianto di diffusione sonora e videoproiezione nonché di impianto per
videoconferenza.
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Sarà attrezzata con postazioni a sedere in numero di ottanta, disposte come da layout progettuale allegato.
Per la diffusione sonora è previsto un sistema audio professionale (mixer,
accordatore, antilarsen, finale di potenza da 450 Watt Rms) con dieci ingressi micro
per microfoni dinamici o electret e tre ingressi linea stereofonici (CD, radio,
registratore, etc.). sono previsti sei diffusori sonori per la sala e due come monitor
per gli oratori, nonché tre microfoni da tavolo con base in perspex electret
amplificati con uscita bilanciata ed elevata immunità al rumore e alle interferenze,
con compressore di presenza che aumenta la sensibilità in termini di ripresa audio.
Per la videoconferenza si prevede un videoproiettore munito di staffa per schermo
motorizzato elettronicamente gestito da un sistema per videoconferenza composto
da codec, telecamera ad alta risoluzione con pan/tilt/zoom (patent pending),
risoluzione 1920x1080 30Fpsec, zoom con ottica grandangolare, focus automatico,
risoluzioni video Widescreen, microfono, telecomando wireless, cavi di connessione,
un ingresso video per camera ad alta definizione, uno per HDMI, uno per VGA, un
ingresso audio, Web Management Tool, Admin password.
L’atrio scoperto facente parte del complesso immobiliare del Convento delle Clarisse,
è previsto possa fungere da contenitore culturale e di promozione turistica, per cui è
previsto il completamento funzionale dello stesso mediante la realizzazione della
pavimentazione pedonale oggi non presente.
Si è pensato, in considerazione dell’intorno architettonico, di mettere in opera una
pavimentazione in pietra dura tipo Trani o Apricena dello spessore di almeno 3 cm.
così come da sviluppo planimetrico progettuale, previo massetto cementizio e
riposizionamento dei proiettori interni esistenti.
L’area potrà essere utilizzata direttamente in collegamento con la sala civica
mediante la ricostituzione dell’apertura esistente in luogo dell’odierna finestra posta
a confine dello scalone monumentale che porta al piano primo dove sono ubicate
altre sale e la foresteria non ancora attive.
L’auspicabile collegamento potrà supportare la sala civica di un contenitore più
ampio dove poter eventualmente fattivamente illustrare i prodotti enogastronomici
locali in contemporanea con la manifestazione che si svolgerà nella sala civica, senza
interferire con essa e senza dover uscire, da essa, necessariamente su via Verdi, ma
rimanendone all’interno.
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Durante le normali attività giornaliere, l’atrio, sarà utilizzato per allocare le bike che
il servizio appositamente istituito potrà fornire ai turisti e ai locali curiosi degli
itinerari messi a disposizione tramite piattaforma informatica dall’info-point.
Difatti si prevede l’acquisto di cinquanta bike di confortevole utilizzo, finalizzato alla
promozione di forme alternative di turismo, basato su sport “dolci” e legati alla
natura, che ben si coniugano con un’economia derivata soprattutto dall’agricoltura,
dai prodotti tipici e dall’enogastronomia tipica dell’area interessata al progetto.
Gli itinerari progettati che individuano i P.O.I., saranno facilmente raggiungibili
anche con l’ausilio delle bike. Ogni itinerario sarà realizzato con l’intento di creare
una rete rurale tra strutture ricettive, soggetti turistici e di incoming, bike service e
tour operator che sappiano offrire servizi integrati diretti a garantire benessere
attraverso un’offerta salutare, basata sullo stile di vita della Dieta Mediterranea, il
giusto ed equilibrato movimento, l’interscambio culturale.
I percorsi bike individuati e individuabili, con l’ausilio anche gli operatori locali,
opportunamente censiti e georeferenziati, scaricabili dal sito istituzionale,
pubblicizzati anche con folder e pieghevole, road book dei percorsi, cartine, potranno
coinvolgere le aziende agrituristiche, strutture ricettive “Bike Sensible” e masserie
didattiche nella realizzazione di ciclo itinerari enogastronomici e percorsi didattici.
L’intera progettazione, basata sulla cosiddetta metodologia a cascata, si sviluppa
secondo una metodologia che prevede una serie di attività a cascata tali da condurre
alla valorizzazione ed al rafforzamento dell’offerta turistica ed in particolare
enogastronomica.
Il processo che dovrà portare alla costruzione degli itinerari non si presenta come la
mera individuazione di luoghi di partenza, di arrivo e di transito. L’itinerario è
piuttosto uno strumento per perseguire un disegno più ampio, è l’occasione per
strutturare un traffico turistico che non sia solo di transito ma che si consolidi come
flusso turistico consistente.
Il target di riferimento della costruzione degli itinerari sono le PMI turistiche.
Ovviamente, si cercherà di predisporre un’offerta di itinerari turistici non legata ad
una sola tipologia, ma che sia la più completa e suscettibile di positive integrazioni e
complementarietà fra gli operatori dei settori specifici.
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In quest’ottica rientra uno degli itinerari già censiti a livello locale dall’Associazione
Culturale Casello 13, che con il patrocinio della Provincia e della Regione Puglia ha
individuato un itinerario di circa 20 km che unisce il Castello di Copertino al
Santuario della Grottella, luogo simbolo della presenza di San Giuseppe da Copertino,
attraverso il Convento di Casole, antico centro di cultura e di civiltà monastica.
Lungo il percorso sono dislocate dieci cappelle votive di strada, cappelle agricole o
rurali, espressione di religiosità popolare, passando da rinomate aziende agricole,
luogo di degustazione dei prodotti caseari tipici della nostra zona e delle produzioni
oli-vinicole di riconosciuta fama nazionale.
In corrispondenza del Convento di Casole, dove uno slargo di notevoli dimensioni
sarà attrezzato, quale punto intermedio di itinerari culturali ed enogastronomici, con
postazione bike, che potrà essere gestita dalla stessa associazione Casello 13 in
collaborazione con Don Francesco Rizzo, dei frati francescani del Convento di San
Giuseppe da Copertino, già incaricato con delibera di C.C. della custodia e uso della
Chiesa di Casole.
Data la valenza storica del sito e l’intorno suggestivo, si provvederà alla sistemazione
dell’antistante pertinenza, dotandola di postazione rastrelliera a supporto
dell’itinerario bike, e un punto espositivo/informativo con ausilio di totem.
All’interno sarà operato un circoscritto intervento di restauro conservativo, su un
ciclo di decorazioni pittoriche ad affresco, di epoca ascrivibile tra il XV-XVIII sec.
necessitante di particolare urgente intervento, onde pregiudicarne il successivo
globale intervento di restauro.
L’importante complesso monastico di Santa Maria di Casole, prima benedettino e poi
francescano, di epoca normanna, sorto su di un preesistente cenobio bizantino di
monaci basiliani dedicato a San Nicola, ridotto ad un rudere con la sola chiesa
rimasta intatta, in non buone condizioni conservative, non più officiata, si colloca
lungo l’antico sentiero che in passato conduceva da Copertino a Nardò. Presenta tre
navate:
---la navata centrale alta circa 14 m. monocuspidata, si sviluppa in quattro campate
con volte a stella ed è separata dalle navate laterali attraverso degli archi
leggermente ogivali.
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---le due navate laterali alte circa 6 m. sono di dimensioni più piccole e sono
costituite ognuna da tre campate con volte a crociera caratterizzate da costoloni
dipinti, che convergono al centro.
Le due navate laterali conservano ancora la decorazione originaria ad affresco.
La possibile fruibilità del POI all’interno dello specifico itinerario rurale integra,
promuovendo, sistemi di rete di supporto finalizzati ad ottenere una maggiore
attrattività dell’ambiente rurale. Il tutto coinvolgendo le associazioni del paese, già
operanti nel settore specifico, che garantirebbero continuità temporale alla presente
idea progettuale.
L’itinerario che include quale possibile sviluppo l’interazione anche con la stazione
ferroviaria FSE di Copertino, nell’ottica di una mobilità generale sostenibile,
includendo interazioni con ben più ampi e vasti sviluppi turistici, si inserisce in un
uno studio e individuazione degli itinerari naturalistici ed enogastronomici del
territorio di Copertino e dei Comuni limitrofi afferenti al Gal “Terra d’Arneo”.
Il territorio rurale e le sue produzioni tipiche sono uno dei patrimoni più suggestivi
della cultura di una regione. Essi richiamano una cultura fatta di tempo e di perizia.
Per chi vive in aree vocate, la tutela e la promozione di questa ricchezza possono
essere una grande opportunità.
Evidenziare, e in alcuni casi ricostruire, i legami che uniscono la terra alle sue
produzioni può permettere di riconoscere con una lente di ingrandimento unica la
propria storia.
Per chi, in seguito a questo percorso di analisi e di riscoperta, ha la possibilità di
avvicinarsi e di conoscere questa storia, tale esperienza può diventare un ricordo
unico.
INTERVENTI EDILI DI PROGETTO
Il progetto prevede, sulle porzioni immobiliari individuate nel complesso
conventuale detto delle Clarisse, la comunicazione della odierna sala civica con
l’atrio scoperto, da cui si accede da via Verdi, al fine di ricreare una continuità
funzionale dell’intervento.
L’apertura sarà realizzata riprendendo l’accesso esistente oggi definito da una
finestra di ampia dimensione e ripristinando la porta di accesso dall’atrio, in origine
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unico accesso alla sala, non presentando accessi su via Verdi, ma solo dal portone
principale sempre posto su via Verdi.
Sarà quindi posizionato un nuovo infisso in legno e vetro del tutto similare a quelli
presenti nell’atrio, costituito da porta di ingresso e sopraluce finestrato in legno
castagno o rovere, di qualsiasi luce, costituito da una fodera interna dello spessore
finito di mm. 32, telaio per specchiature delle dimensioni variabili da mm. 40x120 a
mm. 40x100 su formazione di cornicetta modanate all'interno del telaio della
lunghezza massima di mm. 20 con formazione di battente per l'inserimento della
specchiatura di mm. 25 formata da una svasatura perimetrale della lunghezza
variabile di mm. 60/80, zoccolatura di base dello spessore di mm. 50 e dell'altezza di
mm. 250/300 compresa la formazione di traversa orizzontale, per la battuta del
portone posta alla sommità della sezione di mm. 150x70, compresa altresì la
formazione di sopraluce con telaio fisso della sezione di mm. 80x40 munito di vetro
termico da mm. 14, compresa infine la ferramenta di tenuta e chiusura forgiata, le
opere murarie relative e la verniciatura data a due mani con vernice ad olio e quanto
altro occorre per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
Il dislivello presente sarà superato con piccolo scivolo al fine di rendere
completamente accessibile l’intero spazio funzionale anche ai diversamente abili.
Verranno ripristinati i tagli murari effettuati con intonaco a tre strati, a base di calce
idraulica e/o grassello di calce.
L’atrio, oggi privo di pavimentazione, si presenta con un massetto e con una serie di
fari di illuminazione a pavimento.
Si prevede la fornitura e posa in opera di pavimento in lastre di pietra calcarea dura
locale, color nocciola chiaro, delle dimensioni di larghezza da cm 20 e fino ad una
lunghezza di cm 40, di spessore cm 3, fornite e poste in opera, previo nuovo massetto
con calibrate pendenze, con giunti connessi a cemento e sabbia e il riposizionamento
in quota finita dei corpi illuminanti.
Tutti gli ambienti recuperati alla nuova funzione saranno oggetto di verifica
impiantistica secondo le nuove indicazioni funzionali. In particolare sarà
riposizionato il ventilconvettore posto in corrispondenza dell’uscita della sala civica
e saranno integrate le utenze elettriche lì dove necessario alle postazioni totem e
front office.
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Gli infissi presenti saranno tutti oggetto di revisione al fine di ottimizzare la funzione
specifica.
In corrispondenza della Chiesa del convento di Casole, si prevede progettualmente
oltre alla revisione del portone d’ingresso, abbisognevole di restauro conservativo, il
restauro pittorico degli affreschi individuati, mediante preconsolidamento delle
porzioni di intonaco pericolanti tramite stuccatura di sostegno, propedeutico al
consolidamento dell'intonaco, il consolidamento della pellicola pittorica ove
necessario e la riadesione e consolidamento delle parti di intonaco originale
distaccate. Si procederà quindi alla pulitura superficiale della pellicola pittorica e
rimozione degli strati di calcina sovrammessi con metodologia laser. La successiva
stuccatura e microstuccatura delle lacune, applicata sottolivello per le lacune non
interpretabili e a livello per quelle interpretabili, nonché la realizzazione di
salvabordi di protezione lungo tutto il perimetro dell'opera, per evitare dei distacchi
accidentali di intonaco originale, precederà la fase di riequilibrio cromatico
dell'insieme (con colori ad acquarello Winsor&Newton) a velature, esclusivamente
per le lacune interpretabili lasciando a neutro le aree dove il disegno non è
interpretabile.
ATTREZZATURE
Oltre alla dotazione di attrezzatura programmata per la gestione del progetto, con
sistema informativo multimediale, volto alla promozione territoriale del Comune di
Copertino, contenente i percorsi enogastronomici, la messa in rete dei beni
ambientali, artistici e culturali del territorio, la valorizzazione della ricettività
turistica, che vede il posizionamento di tre Totem informativi, ovvero postazioni
fisse multimediali a disposizione del cittadino/turista, da collocare presso la
struttura oggetto di intervento e presso la sede municipale, completi di applicativo
informatico per smartphone con sistema Android scaricabile dal Market Google Play
in grado di accompagnare la persona nei percorsi prescelti, si è previsto di attrezzare
la sede dell’info-point con una postazione completa ufficio/front-office, a cui dare in
dotazione sette smatphone da poter utilizzare per accompagnare il turista nei
percorsi individuati.
La sala civica, dotata anch’essa di postazione ufficio/front-office, integrata con
sistemi impiantistici di diffusione sonora e audio video conferenza, sarà attrezzata di
ottanta sedie impilabili in policarbonato ignifugo, per uso interno ed esterno, Igloo
Chair trasparente h87 e sei sedie con braccioli impilabili con struttura in
policarbonato trasparente ighifuga, per uso interno ed esterno serie Igloo h87. Il
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tavolo conferenza esistente, sarà oggetto di revisione mediante sverniciatura,
carteggiatura ed eventuale stuccatura per eliminare le imperfezioni, successiva
laccatura con smalto all'acqua a finitura opaca, colorazione chiara, per almeno due
passate.
Si procederà alla realizzazione di opportuna azione pubblicitaria e di informazione
sugli itinerari tramite elaborazione di produzioni a supporto delle attrezzature
progettualmente previste (adesivi di riconoscimento con logo della Città di Copertino
e del GAL Terra d’Arneo da apporre su rastrelliere e su bike, folder illustrativi,
manifesti…..).
CRONOPROGRAMMA DELLE FASI ATTUATIVE
La durata del processo realizzativo delle opere previsti dal presente progetto, potrà
essere suddivisa per fasi attuative, con indicazione dei tempi massimi di svolgimento
delle varie attività.
Verificata la natura delle opere e analizzato il tempo necessario per la corretta e
puntuale esecuzione, si determina il seguente CRONOPROGRAMMA:
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FASI OPERATIVE
MESI – DURATA PROGETTO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
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12
13
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16
17
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Censimento POI e georeferenziazione
Produzione di testi ed immagini associati ai POI
Creazioni di percorsi informativi tematici
Sviluppo e test del software da installare nei
totem informativi
Sviluppo e test dell’applicazione per smartphone
Installazione e configurazione server e rete interna
Installazione dei totem informativi e servizi di
assistenza tecnica
Studio e individuazione itinerari naturalistici ed
enogastronomici
Progetto piattaforma e-learning “Copertino Expert
Agent Travel”
Ristrutturazioni
Attrezzature per allestimenti
COLLAUDO
Arch. Fabrizio PAGANO
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