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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
COMMEMORAZIONE DEL VENERABILE
INNOCENZO da CALTAGIRONE (1589- 1655)
E PRESENTAZIONE BIOGRAFIA
“Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie:
invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie” [Sal 75 (74), 2].
“Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome” (Lc 1, 49).
“Come sono belli sui monti i piedi del messaggero
che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie
che annuncia la salvezza” (Is 52, 7).
arissimi Fratelli e Sorelle,
L’annuale commemorazione che vede riunito in
questa chiesa, in tutte le sue svariate componenti,
quello che a ragione potremmo chiamare il “popolo di Padre Innocenzo”, diventa per noi occasione
privilegiata, ripercorrendo alcuni passaggi della
vita del cappuccino di Caltagirone, di stupore, ringraziamento e benedizione. I passi biblici citati,
infatti, risvegliano in noi questi sentimenti che
costituiscono l’aspetto più gioioso della nostra
esperienza di credenti e incoraggiano l’impegno
testimoniale della nostra fede. È motivo di stupore
costatare come, ogni anno, ricordando Padre
Innocenzo si riesce a illuminare un qualche aspetto
della sua vita e nello stesso tempo si è portati a ringraziare il Signore, benedicendolo per avere
impresso in lui il sigillo della sua gloria e della sua
santità.
AFFOLLATO DI GENTE
Il primo aspetto che colpisce chiunque si accosti
alla figura di P. Innocenzo è quella sua capacità
straordinaria di attirare le folle al suo passaggio,
con la sua presenza e la sua azione di evangelizzazione e guarigione. Sembra davvero di vedere realizzato quanto l’evangelista Luca scrive di Gesù, nel
P. Giovanni Spagnolo si appresta a tenere
il discorso commemorativo
contesto della missione dei dodici apostoli: “Ma le
folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure” (Lc 9, 11).
Come è risaputo, nel suo andare come Ministro
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
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Processione d’inizio all’esterno ...
Generale a piedi scalzi per incontrare i 21.171
frati cappuccini sparsi in tutto il vecchio continente, dislocati in 1397 conventi e raggruppati in 47 province, percorrendo con un calcolo
a p p r o s s i m a t i v o 2 0 . 0 0 0 c h i l o m e t r i , P.
Innocenzo era letteralmente assediato, notte e
giorno, da popolazioni che reclamavano o di
toccarlo o di averne una benedizione o una
qualche reliquia. Le fonti biografiche, ricorrendo a stilemi assai incisivi sotto questo aspetto,
parlano infatti di “assedio”, “straordinario concorso”, “furiosa devozione”, “ressa”, “calca di
gente”, “conculcato dalla folla”. Davvero dunque, P. Innocenzo appariva come “taumaturgo
della terra” e “flagellato dalla buona fama”, per
citare il titolo della fortunata biografia del p.
Samuele Cultrera. Se vogliamo ricorrere alla
fortunata espressione dello scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, potremmo dire davvero
che “Quest’uomo è affollato di gente. Gli esce
gente da ogni poro”.
TESSITORE DI PACE
Altra caratteristica che brilla nella vita del P.
Innocenzo è quel suo essere, sempre e dovunque,
un mite operatore e tessitore di pace, costruttore
di ponti piuttosto che di mura. Non a caso tra gli
altri appellativi che sono stati attribuiti al cappuccino di Caltagirone ci sono quelli di “re pacifico” o
“angelo di pace”.
Non possiamo dimenticare che lo sfondo storico-politico del pellegrinaggio settennale del Padre
Generale Innocenzo, iniziato il 26 settembre 1643,
si svolge sullo sfondo della Guerra dei Trent’anni
tra Austria, Francia e Spagna, un conflitto che
appariva insanabile e seminava a piene mani rovine e miserie materiali e spirituali.
Il papa Innocenzo X affidò proprio al Ministro
Generale dei Cappuccini, che egli ammirava per la
sua prudenza e capacità di portare pace all’interno
del suo Ordine, quella che venne definita “una
disperata missione diplomatica” a Parigi presso il
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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
... e all’interno della chiesa
I concelebranti
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
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Il saluto del Ministro Provinciale, Fra Enzo Zagarella
Il celebrante S. Ecc. Mons. Antonio Zuqueto
re, la regina, il duca d’Orlèans e l’irriducibile cardinale Mazzarino, vero e proprio responsabile del
mancato raggiungimento della pace con il sovrano
di Spagna.
Padre Innocenzo portò avanti la sua missione,
senza apparenti risultati diplomatici, con la forza
disarmante del Vangelo delle beatitudini e con la
mansuetudine della sua vita, che gli farà scrivere:
“Io sono un verme e un uomo miserabile; però sua
Divina Maestà ha inserito nel cuore di tutti universalmente e massime dei Grandi, tanto secolari come
ecclesiastici un non so che concetto che mi odono
volentieri e cercano tutti di onorare il Padre San
Francesco in questo suo indegnissimo successore”.
Quando nel 1650, a visita ultimata, p. Innocenzo
rientrò a Roma, al Papa che gli chiedeva: “padre
I concelebranti
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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
IL CARISMA DELLA PARRESIA
Lettura dell’epistola
Generale, non avete potuto fare la pace fra il re di
Francia e quello di Spagna?”, p. Innocenzo con la
spontaneità e la franchezza che lo distinguevano,
rispose: “Beatissimo Padre, non sono negozi questi
da finirsi con una sola parlata”, come a dire che la
pace è frutto di una conversione del cuore, sintonizzata più sui tempi imperscrutabili di Dio che
sulle parole, sia pure convinte e profetiche, di un
povero cappuccino.
Le autorità civili e militari presenti alla celebrazione
A proposito di spontaneità e franchezza, possiamo
dire che P. Innocenzo possedeva il dono evangelico,
che gli specialisti chiamano parresia e che ingloba
quella sicurezza di sé che si esprime nella libertà, nella
semplicità dei rapporti, nella sincerità e apertura nel
dialogo, nella capacità di parlare e insieme di ascoltare.
Il fatto più rilevante, accaduto in Spagna, e che
manifesta come P. Innocenzo possedesse in
sommo grado il carisma della parresia, rimane l’incontro che egli ebbe con l’onnipotente re Filippo
IV, che si fregiava del titolo di “maestà cattolica”.
Quando il discorso cadde sui fatti più scottanti
dell’attualità, che riguardavano le recenti “rivoluzioni seguite nei Regni di Napoli e di Sicilia, era
come mettere il dito nella piaga aperta e sanguinante del malgoverno spagnolo e al Re che voleva
conoscere il suo punto di vista P. Innocenzo “con
gran libertà nel dire” rispose: “Sacra Maestà, io non
mi sono meravigliato di quanto è seguito in quei
Regni; m’ho preso meraviglia sebbene che ciò non
fosse accaduto d’alquanti anni prima, stante li strapazzi, oppressioni ed estorsioni che pativano li poveri
vassalli dai ministri di vostra Maestà, in maniera tale
che alcune famiglie del Regno di Napoli se n’erano
passate in Turchia, sperando di trovare maggior pietà
da quei barbari che dai ministri della Maestà vostra,
perché quando spedivano li Commissari per l’esazione dei dazi ed imposizioni dai poverelli, ch’erano
rimasti nudi e morti di fame, non gli
dicevano altro di meglio quelli che
mandavano se non: andate, scorticate, abbruciate. Ed era una meraviglia che i popoli avessero avuto
tanta pazienza”.
Parole di fuoco, e frutto di
autentica parresia evangelica,
pronunciate da Innocenzo da
Caltagirone davanti ad un basito
Filippo IV, a conferma della scelta
dell’Ordine dei Cappuccini, schierato fin dalle sue origini dalla
parte dei poveri, tanto da meritarsi sul campo l’appellativo di frati
del popolo.
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
UMANITÀ, BELLEZZA E SANTITÀ
Tra gli aspetti che colpivano positivamente tutti
coloro che avvicinavano il P. Innocenzo, c’era la
mitezza del suo sguardo che rivelava subito affabilità e lasciava trasparire la bontà, di cui il suo cuore
era ricco, e gli permetteva di entrare in sintonia
con i suoi interlocutori. Davvero P. Innocenzo vedeva tutte le cose con gli occhi di Dio e aveva per
tutti un cuore di madre.
Il Registro della sua visita, sotto la corteccia del
protocollo, rivela squarci di grande umanità, segno
dell’attenzione alla persona prima che alle leggi
che pure il Santo Generale non trascurava.
E così troviamo “obbedienze” di viaggi concesse
ai frati per visitare genitori e parenti lontani o
ammalati, per visitare un qualche santuario, per
venire incontro a particolari bisogni di salute, con
la dispensa dalle osservanze più austere, o addirittura autorizzando il ricorso alle cure termali, off
limits per un cappuccino del Seicento. Allo svizzero
p. Abbondio da Friburgo, costretto per la sua infermità a stare tutto il giorno in cella nel suo convento, P. Innocenzo concede di tenere per compagnia
un cardellino e per il “suo maestro di noviziato”,
Ruggero da Siracusa, sollecita dal suo successore
Fortunato da Cadore l’obbedienza per beneficiare
dell’Anno Santo 1650 e visitare Assisi e Loreto!
Sensibile alla bellezza e ai segni della santità,
nel suo incessante andare per le strade
dell’Europa, P. Innocenzo non perdeva occasione
per sostare in preghiera ed ammirazione, nei principali santuari della cristianità, soprattutto quelli
mariani.
La chiesa in cui ci troviamo, quella del suo patrio
convento, può davvero considerarsi uno scrigno
che amplifica e tramanda nel tempo lo spirito di
pietà e devozione del P. Innocenzo, alla cui committenza sono da ricondurre, oltre alla cappella del
Reliquiario e alla copia della Sindone, le opere di
fra Semplice da Verona, rinomato pittore cappuccino, testimonianza assai eloquente del connubio
riuscito tra arte e fede, un modo di coniugare santità e bellezza.
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TESTIMONE DELLA LUCE
Motivo unificante della vita del P. Innocenzo rimane
tuttavia quel suo essere testimone luminoso dell’amore di
Dio. Come ha giustamente scritto Fortunato Pasqualino, il
cappuccino di Caltagirone “faceva luce, dovunque si
recasse”, mentre, secondo l’affermazione di un frate tedesco, “se la pietà volesse assumere un volto, non dovrebbe
prenderne uno diverso da quello di P. Innocenzo”. Sia
detto per memoria storica: su questa definizione, nel
1981, in occasione dell’inaugurazione della statua in bronzo del P. Innocenzo, opera di Otello Malaguti, il servo di
Dio Francesco Saverio Toppi, allora definitore generale
dell’Ordine e poi arcivescovo prelato di Pompei, ha
improntato il suo discorso commemorativo.
Senz’altro il Generale dei Cappuccini attingeva
dall’Eucarestia, celebrata devotamente nella litur-
Momenti della celebrazione
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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
gia ed esposta all’adorazione nella pia pratica delle
XL Ore, quella luce che conferiva alla sua Parola e ai
suoi gesti un fascino straordinario, facendo di lui
una narrazione concretissima e convincente del
mistero.
Basta qui citare quanto avvenne ad Adge, nella
Provincia cappuccina di Tolosa, in cui oltre 40 confessori
tra preti e frati, prepararono un numero straordinario di
fedeli del circondario - calcolati intorno alle 22.000 unità a ricevere la comunione dalle mani del P. Innocenzo.
Anche durante il secondo soggiorno parigino furono circa
duemila le comunioni distribuite dal Padre Generale. Una
risposta pratica ed efficace a certa propaganda giansenista che, proprio in quegli anni, faceva di tutto per scoraggiare i fedeli dall’accostarsi all’Eucarestia!
Possiamo dire davvero, dunque, che P. Innocenzo,
uomo di Dio, araldo dell’Eucarestia, ripieno dei doni dello
Spirito Santo e trasparenza del mistero, passava tra le folle
come Gesù, facendo del bene a tutti, in modo particolare
a quanti avevano bisogno di essere incoraggiati e consolati perché avevano la notte nel cuore. Infatti, come dice
un detto rabbinico, con la sua vita e le sue parole P.
Innocenzo era capace di far “sprizzare scintille divine dalle
pietre”.
LA BIOGRAFIA
La commemorazione di quest’anno è occasione
propizia inoltre per presentare la nuova biografia
del Venerabile P. Innocenzo, fortemente voluta dal
vice postulatore p. Antonino Nestler e uscita agli
inizi di questo anno dalla casa editrice Velar di
Bergamo che ho avuto il privilegio, la gioia e la grazia di scrivere, sempre alla ricerca del suo volto
luminoso, dietro l’incarico ufficiale e l’incoraggiamento dell’allora ministro provinciale p. Giovanni
Salonia.
Mi sia consentita una piccolissima parentesi personale di riconoscenza: la stesura della biografia è
arrivata a compimento grazie all’intercessione dello
stesso P. Innocenzo al quale mi sono raccomandato
mentre entravo in sala operatoria della chirurgia
d’urgenza presso il Policlinico Universitario di
Palermo, nell’agosto dello scorso anno, quando il
lavoro era quasi al capolinea.
Sembrava impossibile condensare la storia di un
uomo della statura di P. Innocenzo in quasi trecento pagi-
ne, eppure ripercorrendo la cronologia essenziale che lo
riguarda, dalla nascita a Caltagirone il 24 ottobre 1589 alla
sua elezione a Ministro Generale dell’Ordine il 22 maggio
1643, analizzando il percorso della sua visita alle Province
Italiane e d’Oltralpe, durata sette anni fino al 30 dicembre
1649 e scrutando gli ultimi anni, vissuti nel patrio convento, fino al transito avvenuto il 16 novembre 1655, abbiamo avuto la sensazione, forse presuntuosa, di avere delineato un profilo del venerabile cappuccino non lontano
dal vero.
La biografia è strutturata su due piani: quello strettamente narrativo, tipograficamente evidenziato da un
carattere più grande e l’apparato critico delle note con
una dovizia d’informazioni, di carattere storico, utili a capire e a collocare la vita e l’opera luminosa del P. Innocenzo,
infaticabile seminatore di pace e profeta di giustizia per le
strade d’Europa.
Naturalmente si tratta di una biografia che
potremmo chiamare “polifonica” perché quanto vi
si legge deriva dalle deposizioni processuali dei
testimoni oculari e auricolari, dalle biografie, in primis quelle di Zaccaria da Bologna e di Samuele
Cultrera, e dal ricco Registro della visita nelle cui
pieghe abbiamo riscontrato perle di umanità e
santità nell’azione pastorale del Padre Generale
Innocenzo.
Questa biografia inoltre è impreziosita dall’autorevole
Presentazione del nostro Vescovo, mons. Calogero Peri,
che può essere considerata, a tutti gli effetti, una chiave di
lettura riconducibile, ancora una volta, alla categoria della
luce, a partire dall’affermazione del salmo “Alla tua luce,
vediamo la luce”(Sl 36, 10).
Per i giovani, e per coloro che vogliono avere una
prima e rapida conoscenza della vita mirabile del P.
Innocenzo, è stato pubblicato un volumetto di 48 pagine,
riccamente illustrato, nella prestigiosa collana blu
“Messaggeri d’amore” protagonisti della fede, in coedizione
Elledici-Velar, che ha superato i duecento titoli.
CONCLUSIONE
In un’Europa che stenta a trovare la sua anima e prova
disagio nel riconoscere le sue radici cristiane, Innocenzo
da Caltagirone è, con il suo messaggio, faro luminoso per
alleanze di solidarietà, oltre i bilanci e le schizofrenie delle
borse e dei mercati. Inoltre l’andare a piedi scalzi, messag-
ş
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
gero di pace attraverso le strade dell’Europa, può essere
cifra di quel riportare “l’eternità sulla Piazza del Mercato”,
secondo la metafora di uno studioso contemporaneo e
metafora di quella quarta età della vita che, secondo un
proverbio indiano, coincide con l’arte del mendicare cioè
sentirsi cittadini del mondo, bisognosi e sempre in dialogo con gli altri.
La vita e le opere del Venerabile Cappuccino Innocenzo
da Caltagirone, della cui santità attendiamo con impazienza il riconoscimento solenne della Chiesa, sono di
aiuto al suo popolo che guarda a lui come a una guida
sicura nella vita cristiana e confida nella sua intercessione
perché in ognuno si compia l’opera della salvezza che scaturisce dal mistero pasquale di Cristo.
Guardando l’icona del P. Innocenzo, il cui volto
irradia la luce dorata e la luce divina, ci sembra di
sentire ancora una volta, dalla sua viva voce, il
canto di Maria, perché davvero in lui tutto canta:
“Magnificat”:
Il coro della Parrocchia di S. Anna che ha animato la celebrazione
“Ha fatto in me cose meravigliose,
ha fatto dei miei giorni un tempo di stupore,
ha fatto della mia vita un luogo di prodigi”. Amen!
Caltagirone,
25 settembre 2011
Chiesa del convento
dei cappuccini
Momenti della celebrazione
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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
Cronaca della festa
Preceduta da un triduo di preghiere, domenica 25 settembre
2011, si è svolta a nella chiesa dei
convento di Caltagirone, gremita
all'inverosimile,
l'annuale
Commemorazione del Venerabile
Padre Innocenzo, carismatico
Ministro Generale dei Cappuccini.
A presiedere la solenne concelebrazione eucaristica, alla quale
hanno preso parte oltre il ministro
provinciale dei cappuccini di
Siracusa, fra Enzo Zagarella e il vicario generale della diocesi calatina,
mons. Umberto Pedi, un folto gruppo di sacerdoti, è stato il cappuccino
brasiliano mons. Antonio Eliseu
Zuqueto, vescovo emerito di Texeira
de Freitas. L'omelia è stata tenuta da
fra Giovanni Spagnolo che, oltre a
delineare la santità del padre
Innocenzo cogliendone alcuni tratti
salienti, ha presentato la nuova bio-
grafia di cui è autore: Messaggero di
pace a piedi scalzi per l'Europa.
Innocenzo da Caltagirone Ministro
Generale dei Cappuccini (1589 - 1655).
fratelli p. Giorgio e p. Marcello, assai
amati dal "popolo di padre
Innocenzo".
Giovanni Spagnolo
Prima della conclusione, ha
preso la parola il sindaco di
Caltagirone, prof. Francesco
Pignataro, che ha espresso la sua
gratitudine ai numerosi pellegrini,
giunti da varie parti dell'Isola, ed ha
focalizzato il carisma del padre
Innocenzo nell'attuale contesto
sociale e culturale. La commemorazione si è conclusa con la preghiera
corale perché presto il nome di
Innocenzo da Caltagirone venga
iscritto nell'albo dei beati.
Auspicio tenacemente atteso e
perseguito dal vicepostulatore della
causa p. Antonino Nestler, regista
attento e premuroso della riuscitissima manifestazione, con i suoi con-
Il Sindaco di Caltagirone
prof. Francesco Pignataro
Il 18 settembre 2011, nella Chiesetta del primitivo convento dei cappuccini (1545) S. Ecc. Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, ha celebrato
l’Eucaristia e benedetto il 50° Anniversario di matrimonio dei coniugi Gaetano Astuto e Giuseppa Barbera, attuali proprietari dell’immobile. Al termine della cerimonia gli sposi, devoti e riconoscenti, hanno voluto regalare agli invitati il nuovo volume di Giovanni Spagnolo, MESSAGGERO DI
PACE A PIEDI SCALZI PER L’EUROPA INNOCENZO DA CALTAGIRONE Ministro Generale dei Cappuccini 1589-1655.
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
ŗŗ
Da: La Civiltà Cattolica
nn. 3867 - 3868, anno 162, 6-20 agosto 2011
GIOVANNI SPAGNOLO, Messaggero di pace, a
piedi scalzi per l'Europa: Innocenzo da
Caltagirone, Ministro Generale dei
Cappuccini (1589-1655), Caltagirone (Ct) Gorle (Bg), Vicepostulazione dei
Cappuccini - Velar, 2011, 291, con ill., s.i.p.
Calogero Peri, vescovo di
Caltagirone, nel presentare questa
biografia, rileva che tanti testimoni
in «modo corale e concorde» hanno
riconosciuto che Giuseppe Marcinò
(1589-1655) fu «con lo stesso atto
d'amore tutto degli uomini e tutto
di Dio» grazie a una spiritualità che a
noi giunge riepilogabile nella formula: parola, povertà, penitenza e
peregrinazione, termini che definiscono i tratti propri dell'ascesi cappuccina.
Con il nome «Innocenzo da
Caltagirone» Giuseppe entrò in religione sottolineando il legame con il
luogo di origine, un'antica cittadina
della Sicilia a cui è dedicato un
breve capitolo. Innocenzo intraprese il percorso di studi nel rinomato
collegio dei gesuiti della città, conseguendo un'ottima formazione
culturale; nonostante le attese che
lo vedevano gesuita, vestì nel convento di San Filippo d’Agira l’abito
dei Minori Cappuccini, stabilitisi nella
periferia di Caltagirone nel 1545.
La chiesa gremita da una moltitudine di fedeli...
Quindi in previsione
dell'ordinazione
sacerdotale compì
gli studi di filosofia e
teologia a Vizzini,
Siracusa e a Malta,
appartenuta fino al
1740 alla provincia
dei Cappuccini di
Siracusa.
Dopo aver effettuato studi di lingua
araba ed ebraica a
Roma, tornò a
Siracusa, dove ricoprì la cattedra di
ebraico nel liceo
pubblico su richiesta delle autorità
accademiche, compilando ad uso
degli studenti una grammatica
ebraica rimasta inedita.
In seguito intraprese la docenza
nelle discipline filosofiche e teologiche, svolgendo insieme incarichi di
ŗŘ
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
... anche davanti ad un maxischermo
guardiano e maestro dei novizi.
Dall'età di 46 anni, fu eletto
ministro di varie province e si
dedicò alle missioni popolari predicando sermoni, dei quali si conservano 57 autografi, frutto «più d’oratione che d’arte»; ma certamente
molto anche di «arte» poiché i cappuccini investivano per la predicazione molti anni di preparazione.
Tali discorsi avvenivano nel contesto di apparati coreografici come
l’autoflagellazione, l’ostensione del
Crocifisso e l’effusione di lacrime, al
seguito di frati scalzi e incoronati da
un serto di spine, che invocavano la
divina misericordia!
Erano rituale retaggio in parte del
Medioevo e in parte espressione
della sensibilità barocca, realizzati
con finalità persuasive che raggiungevano scopi didattici e conversioni
spettacolari, come il battesimo dei
due turchi nel Quaresimale celebrato
nel Duomo di Palermo; ma che erano
generati da un elevato sentimento
della vanità del mondo corrotto a
causa del peccato: una sorta di horror
vacui metafisico da esorcizzare sul
piano estetico-liturgico anticipando
in un certo senso la salvezza.
Frate Innocenzo, per raggiungere contemporaneamente con la sua
parola molte comunità religiose,
istitui le «congregazioni generali»
che raccoglievano una moltitudine
di frati ai quali rivolgeva predicazioni in cui il tema centrale era la
povertà. Fu ancora Innocenzo a istituire il monte Calvario in memoria
della passione del Signore. Fondò
inoltre l’associazione di laici
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
«Madonna della schiavitù», che
prese il nome dall'uso dei soci di
portare un anello di ferro alle caviglie in segno di schiavitù a Maria.
Un breve capitolo traccia una
panoramica storica relativa all'Italia
e all’Europa per introdurre la seconda fase della vita del Frate dopo la
nomina a Generale dell'Ordine,
avvenuta il 22 maggio del 1643.
Secondo le Costituzioni cappuccine emanate nel 1642, Innocenzo
dovette espletare la visita alle 44
province sparse in tutta Europa.
Percorse infatti 20.000 chilometri,
muovendosi su una mula regalatagli dal card. A. Barberini, seguito da
una compagnia di frati tra cui
Francesco da Polcenigo che redasse
il Registro delle cose considerabili che
occorrono nel governo del molto
reverendo ...: una sorta di diario di
viaggio che documenta i percorsi,
le condizioni climatiche, gli incontri
e le numerose attività a favore dei
22.000 cappuccini sparsi in Europa
e le iniziative in ambito politico
presso prìncipi cristiani.
Il libro narra quindi molti eventi
relativi alla forza della sua predicazione, cui seguivano prodigi, guarigioni e conversioni.
Le parole del Frate possedevano
infatti una forza tale da motivare
l’attribuzione della crescente fama
di «santo predicatore».
La peregrinazione lo portò a dialogare con i sovrani di molte nazioni: si recò a Vienna, in
Boemia, Svizzera, Germania, Francia
e Spagna. Ovunque il suo arrivo,
preceduto dalla fama di taumaturgo, richiamava folle oceaniche, convenute da luoghi disparati per
ŗř
ascoltarlo e per partecipare alle funzioni religiose.
Terminato il settennio del generalato, Innocenzo tornò in Sicilia e si
dedicò alla revisione del Registro,
dettando l’Itinerario de m.r.p.
Innocenzo da Caltagirone, onde eliminare gli elementi celebrativi della
sua persona. Morì il 16 novembre
del 1655.
Il 3 aprile del 2009 fu dichiarato
venerabile e ora si attende il completamento del processo che lo
elevi agli onori dell'altare.
Foto ricordo: concelebranti e autorità presso il monumento del venerabile P. Innocenzo
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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
ANNUALE COMMEMORAZIONE DEL VENERABILE
P. INNOCENZO MARCINÒ
A CALTAGIRONE DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012
TRIDUO DI PREPARAZIONE
27 - 28 - 29 settembre
Ore 7,30 S. Messa
Ore 17,00 Rosario
S. Messa con Omelia
Preghiera per la
glorificazione del
Venerabile.
Domenica 30 Settembre 2012 ore 17,30
SOLENNE CONCELEBRAZIONE
presieduta da
S. Ecc. Mons.
Calogero PERI
Vescovo di Caltagirone.
Terrà la Commemorazione
S. Ecc. Mons.
Giuseppe COSTANZO
Arcivescovo Emerito di Siracusa
PACE E BENE
Caltagirone, giugno 2011
I CAPPUCCINI DI CALTAGIRONE
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
Parte da Avola
la proposta dell'Economia Civile.
tappe Napoli, Roma, Torino, ma
appuntamento annuale di verifica sempre Avola, che si propone
di scrivere, ma ancor più di
diffondere, attraverso la condivisione e la moltiplicazione delle
buone prassi, le regole
dell'Economia Civile.
Interessanti e preziosi i contributi dei relatori: economisti noti
come Zamagni, Bruni, Becchetti,
ma anche giornalisti impegnati
sul fronte della lotta alla mafia e
amministratori virtuosi, coordinati
dal direttore della filiale siciliana
di Banca Etica dr. Stanislao Di
Piazza.
Partecipati e fruttuosi i tre
laboratori:
• “Costruzione di
un'economia territoI N V I T O
riale auto sostenibile”
LABORATORIO
• “Il territorio come
DI ECONOMIA CIVILE
bene comune”
27 e 28 gennaio 2012
• “Beni comuni, serEremo Madonna delle Grazie - Avola Antica (SR)
vizi pubblici, ciclo
Parte dalla Sicilia il primo Laboratorio di Economia Civile
dei rifiuti”
con l’obiettivo di lanciare una proposta di riconciliazione
tra mercato e democrazia – tra profitto e gratuità,
dai quali è scaturitra sviluppo e bene comune – volta a ristabilire un sistema
di regole fondato sul primato della politica
ta, a conclusione
come espressione di una reale volontà popolare.
dei
lavori,
la
Il Laboratorio sarà un momento di incontro e riflessione
comune per elaborare regole e buone pratiche condivise
verso una crescita reale che superi le disuguaglianze
seguente
dichiarae gli attuali squilibri sociali e ambientali.
zione d’intenti:
È molto importante che tu ci sia e che partecipi ai lavori
portando il tuo contributo per costruire una rete
“Noi tutti riuniti ad
dell’economia civile, contiamo sulla tua presenza!
Avola, come esponenti della società
civile, per le giornate dedicate al primo
Laboratorio
di
Economia Civile;
Avendo assunto
www.bancaetica.it
come metodo il
Nello
scenario
unico
dell'Eremo Madonna delle
Grazie da poco ristrutturato e
preso in gestione dalla
Cooperativa Bioturismo, cooperativa di donne siciliane, si è
svolto, ad Avola, il 27 e 28 gennaio, il Laboratorio di Economia
Civile. (Si può inserire come foto
la locandina/invito).
Cooperative, associazioni,
imprese, sindacalisti, docenti,
studiosi e studenti, amministratori
(almeno sette i sindaci), funzionari e un deputato dell' ARS, cittadini, hanno dato il via ad un
percorso nazionale, prossime
«L’economia civile propone un umanesimo a più
dimensioni nel quale il mercato non è combattuto o
controllato, ma è visto come un luogo al pari degli altri,
come un momento della sfera pubblica che se, concepito
e vissuto come luogo aperto ai principi di reciprocità e
di gratuità, può costruire una nuova cultura economica
che guarda al profitto, ma mette al primo posto l’uomo».
Luigino Bruni e Stefano Zamagni
La partecipazione è gratuita e va confermata entro il 15 gennaio a:
Segreteria organizzativa Laboratorio Economia Civile*
Rita Sipala - Bioturismo Agenzia viaggi
e-mail: [email protected] e
[email protected]
Mob.: 328.8289453
* Contatta la segreteria anche per avere maggiori informazioni o chiedere supporto
logistico nell’organizzazione di voli e/o pernotti
ŗś
laboratorio quale luogo di elaborazione di pensiero e condivisione di buone pratiche;
Attingendo ai risultati dei
gruppi di lavoro su “Costruzione
di un'economia territoriale auto
sostenibile”, “Il territorio come
bene comune” e “Beni comuni,
servizi pubblici, ciclo dei rifiuti”;
dichiariamo
La disponibilità a continuare
l'approfondimento dei temi di
Economia Civile con un percorso
che si protrarrà per tutto l'anno
2012 in varie città d'Italia;
L'impegno per garantire la più
ampia partecipazione e convergenza di quanti si riconoscono,
nella prassi e nella teoria, nei
principi e nei comportamenti
riconducibili all'Economia Civile;
La volontà di delineare i termini di un nuovo modello socioeconomico in cui la persona sia
valorizzata per ciò che è e non
per ciò che ha;
L'impegno a ritrovarci annualmente ad Avola quale sede permanente del laboratorio di
Economia Civile per modificare in
senso assertivo e con fiducia nel
futuro, ciò che oggi appare problematico e senza risposta nell'ambito dell'economia e nell'intera società civile.”
Due giornate quindi di laboratorio per, come ha concluso il
prof. L. Bruni coordinatore del
progetto Economia di Comunione,” ... ritornare a sperare, a
intraprendere, a sognare un futuro migliore possibile e insieme”.
Irene Giordano
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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
In famiglia
Parisi Giampaolo e Iudicelli Rosalia
Salvatore Scalogno e Rosalba Galvano
Mario Forte e Filippa Raccuglia – 50° di matrimonio
Alessandro Celeste e Fabiana Tassone
Franco Mangiapane
e Dina Carnemolla
60° di matrimonio
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
Iacono Davide e Privitera Roberta
Emanuele Abbaco e Anna D’Antonio – 50° di matrimonio
Pietro Cusumano e Dina Pane – 50° di matrimonio
Giuseppe Vella e Giuseppa Mantelletto - 40° di matrimonio
Bonetti Alfonso
e Crisalfi Maria Franca
25° di matrimonio
Giacomo Vicari e Maria Pia Parrinello – 25° di matrimonio
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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
U.S.A.: “Ringrazio Padre Innocenzo per grazia ricevuta e affido alla protezione del Santo Padre
Innocenzo la mia famiglia e di benedirla sempre”.
Grazie.
Ciaravino Rosalia
ROMA: “Ringrazio Padre Innocenzo per la sua continua protezione alla mia famiglia”
Parrella Anna
Gruppo della Parrocchia “Maria SS. Annunziata” - Castell’Umberto (ME)
Gruppo “UNITRE” di Alcamo (TP) - Maria Messina, Alcamo (TP)
TORINO: “Molto riconoscente ringrazio Padre
Innocenzo, perché grazie alla sua santa e paterna
intercessione ho ottenuto le grazie che tanto desideravo. Lo invoco sempre con tanta fede. Recitando
ogni giorno la novena alla SS. Trinità ho sperimentato la potenza della sua preghiera e spero che Padre
Innocenzo protegga me e la mia famiglia e che
rimanga vicino a noi dandoci tanta salute e pace
avendone tanto bisogno”.
Con riconoscenza e gratitudine
Maria Innocenza Galatti
AUSTRALIA: “...Padre Innocenzo mi ha fatto tanti
miracoli, ogni volta che l'ho pregato mi ha sempre
esaudito. Ultimamente avevo un cancro ai polmoni e
ho fatto l'operazione. Lo pregai e tutto mi è andato
bene. Non finirò mai di ringraziarlo. lo a settembre
compirò 83 anni e sono 60 anni che mi trovo in
Australia”
Antonio Lacerenza
AUSTRALIA: “Ringrazio Padre Innocenzo per la
mia pace in famiglia e la grazia di avere figli e
nipotina in ottima salute”. Grazie
Gina Buccheri
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
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INOLTRE RINGRAZIANO
PER GRAZIE RICEVUTE
APARO Carmela (Ispica) - BRUSA Giancarla
(Arcisate, VA) - CALARCA Melina
(Roccapalumba, PA) - CALÌ Concetto
(Catania) - VARCELLO Nicolina (Castelbuono,
PA) - FALZONE Giuseppe (Chieri, TO) - FIUMEFREDDO Pinello (Baucina, PA) - DI MARIA
Angela (Francia) - IMME Pinuccia SARACENO (U.S.A.) - MALANOTTE Rosina (Svizzera)
– MONITTO Santina (Australia) - MONTE
Caterina (Sciacca) - PISANO Maria (Procida,
NA) - PORTERA Tanina (Capizzi, ME) - PUCCIO D’AMICO Lucia (Palermo) - RAMPELLO
Giuseppina (Agrigento) - RIZZO Eleonora
(Racalmuto, AG) - SCAZZIOTA Flora (Cirò
Marina, KR) - VIRONE Maria (Francia)
Gruppo della Parrocchia “San Bernardo di Chiaravalle”
con il Parroco Don Rino Arcidiacono - Gravina di Catania
Gruppo di Preghiera Figli spirituali di P. Pio di Licata.
Cpo gruppo Angelo Leonatti, Licata (AG)
Gruppo di Monreale col Sac. Don Francesco Terrasi – Monreale (PA)
Gruppo del SS.mo Sacramento, Parr. Maria Assunta, Caltabellotta
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Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
Gruppo di Catania. Rapicavoli Nunzio, Catania
Scuola Media “Vittoria Colonna”, classi IA – IB – IIIB – IG – IIG – IIIG
Vittoria (RG)
Scuola Media “Vittoria Colonna”, classi IF – IH – IIA – IIF – IIIF
Vittoria (RG)
Gruppo guidato dalle Suore di Gesù Redentore di Siracusa
A CAUSA DELL’AUMENTO DEI COSTI DI SPEDIZIONE
(DA € 0,05 A € 0,25 A COPIA)
SIAMO COSTRETTI A STAMPARE
UN NUMERO IN MENO DELLA RIVISTA
E A NON INVIARE GRATUITAMENTE LA RIVISTA
A QUELLI CHE NON HANNO MANDATO
DA ALMENO DIECI ANNI
UN CONTRIBUTO PER LA STAMPA.
Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone
Vicino al limitare...
j
La prima volta
che ti guardai così
con gratitudine
avevi l’abito bianco
il bouquet di zagare…
Esistevi
e mi amavi…
Ed eri bella
radiosa
libera e felice
nella primavera
della nostra unione…
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Non più pronunzia
di parole.
Sentimenti...
espressi col cuore
sillabati con lo sguardo...
Oggi ancora
guardandoti
la stessa gratitudine…
E una nuova riconoscenza
perché mai
hai cessato
di amarmi.
E nelle ingiallita penombra
di questa abat-jour fiorata
danzano
rievocati dal ricordo
i colori
di tutto ciò
che abbiamo amato
e condiviso...
Fuori è freddo.
Inverno...
E noi viviamo
la nostra ultima primavera.
Altra bellezza
altro splendore...
I tuoi capelli bianchi
le rughe, la malattia
e piano…
la morte.
Negli occhi
la medesima luce
l’indenne slancio
di sempre...
Siamo qui
tu ed io
silenzio.
Questa stanza amica…
E in quest ora sublime
è bello
tenersi la mano...
Francesco D’Angelo
Prof. Antonino Ragona
N. 22 - 11 - 1916
M. 29 - 8 - 2011
I frati cappuccini di Caltagirone ricordano il devoto del nostro Venerabile
Padre Innocenzo, lo storico, l’uomo di fede e l’artista.
Fra le opere che arricchiscono la nostra Chiesa ricordiamo
la “Vergine Addolorata”
(monoblocco in terracotta colorato a freddo, 1949)
e la “cacciata dal Paradiso terrestre”
nel nostro Presepe Monumentale, 1982.
Il Signore gli doni la pace eterna.
j
Ringraziano P. Innocenzo
(dall’Italia)
AGOSTININI Dino (Porretta, BO) - ALTAVISTA Maria (Brienza, PZ)
- AMARADIO Antonino (Calascibetta) - ANDRIANO Tito (Taranto)
- ANFUSO Elisa (Caltagirone, CT) - ANGELICO Salvatore (Roma)
– APARO Carmela (Ispica, RG) – APREA IOLANDA
(Massalubrense, NA) - ARDINO Francesco (Bra, CN) – ARDUINI
Paola (Roma) - AUGELLO Casimiro (Caltanissetta)
BAGLIERI Attilio (Comiso, RG) - BAGNOLI Franca (Pontedera, PI)
- BALLOCCO Maria (Iglesias, CA) - BARRANO Santa (Vittoria, RG)
- BASCETTA Olga (Palazzolo Acreide, SR) - BATTAGLIA Vincenzo
(Mazzarrone, CT) – BELMONTE Carolina (Belvedere Marittimo,
CS) - BELLAVIA Carmela (S. Donato Milanese, MI) - BERA
Federica (S. Stefano Belbo, CN) - BERNARDO Agostino (Caserta)
- BISICCHIA Salvatore (Biancavilla, CT) - BLANCATO avv.
Sebastiano (Sortino, SR) - BISSI Mirella e Luigi ( Roma) - BONADONNA Giuseppe (Benevagienna,CN) - BONANNO Rosa ALIOTTA
(Caltagirone, CT) - BRUTTO Salvatore (Livorno) - BONGIARDINA
Maria Teresa (Pozzallo, RG) - BONVENTRE Brigida FONTANA
(Castellamare del Golfo, TP) BORGOGNA Anna Maria (Procida, NA) CALVO Carmela (Priolo, SR) - CALVETTI Anna DEVIETTI
(Balangero, TO) - CALTAGIRONE Rina (Cattolica Eraclea, AG) CALVETTI Marietta (Balangero, TO) - CALVOSA Immacolata
(Laino Borgo, CS) - CAMPANOTTA Nicolò (Comiso, RG) - CAMPISCIANO Giuseppa (Bisacquino, PA) - CANDURA prof. Bina
(Caltanissetta) - CANGEMI Maria (Salerno) - CANNIZZO Maria
(Vittoria, RG) - CAPECCHI Piero (Cecina, LI) - CASARINI Libero
(Gambaro, BS) - CHIARENZA Rosa Maria (Aci S. Antonio, CT) CENTAMORE Salvatore (Valverde, CT) - COSENZA Giuseppe
(Lipomo, CO) – COSTANZO M. Agata (Catania) - CURCIO dott.
Anna Grazia (Catania) – CURCIO Gaetano (Siracusa) - CURCIO
Senofonte (Siracusa) - CUTULI Lucia (Valverde, CT)
DE GREGORIO Maria (Massalubrense, NA) - DI CRISTINA Antonia
(Palermo) - DI CRISTINA Maria Rosa (Bagheria, PA) - DI FRANCESCO Tanina (Serradifalco, CL) - DI FRANCO Pietra (Ragusa) - DI
GIOVANNI Maria (Livorno) - DI MARCA Antonio (Barano di
Ischia, NA) - DI MARTINO Maria (Ragusa) - DI PAOLA Alfia
(Biancavilla, CT) - DI STEFANO Carmela (Mazzara del Vallo,TP) DOLCIMASCOLO Francesco (Enna) - DUONNOLO Teresa in
MAGLIOCCA (S. Angelo in Formis, CE) - D’URSO Palma (Siracusa)
ESPOSITO Giuseppina (Massalubrense, NA) - ESPOSITO Rosina
(Nocera Terinese, CZ)
FAILLA Dina PAPALE (Caltagirone, CT) - FAZZONE Maria
(Alvignano, CE) FELICE Caterina (Roma) - FERLISI Gaetana
(Siracusa) - FILIZZOLA Giuseppe (Pregnana Milanese, MI) - FORMIA Maria (Tonengo di Mazzé, TO)
FRAZIANO fam. (Butera, CL) - FRAZIANO Rosaria (Butera, CL) FUGGINI M. (Torino) GALVANO Nicolò (PIEVE Emanuele, MI) -GALATTI Maria (TO) GARITO Maria (Chiaravalle) - GARIONE PAOLA (Mazzé di
Tonengo, TO) - GAROZZO Concetta (Siracusa) - GENTILE Concetta
(Tremestieri, ME) -
GERACI Salvatore (Brugherio, MI) - GERVASIO Pancrazia Maria
(S. Venerina, CT) - GHELLER Giacomina (Cartigliano, VI) - GHIGGINI Ilda (Lerici, SP) GIAMPICCOLO Giuseppa (Floridia, SR) GIAMPORCARO Gilda (Gallarate, VA) GIANGRASSO Maria Rosa
(Palermo) - GALLETTI Marisa PIGATO (Cemenate, CO) GIARDA
Maria Rosa (Caltignaga, NO) - GIORDANO Giovanna (Messina) GIORDANO Rosa (Alvignano, CE) - GIULIANA Vincenza (Palermo)
- GIULIANI Giuseppa (Montefano, MC) -GIRARDI CAPIZZI
(Genova) - GRASSO Andrea (Procida, NA) - GROSSI Maria (Pisa)
GUGLIUZZA Giuseppina (Torrenova, ME) - GUZZARDI Francesco
(Caltagirone, CT)
Pietro (Palermo) PROVENZANO Maria (Pozzallo, RG) - PUGLISI
Antonina (San Cipirello, PA) PUGLISI Giuseppa (Aci S. Antonio,
CT) - PUGLISI Renata (Catania) - PULEO Rosalia (Palermo) PULVIRENTI Gaetana (Caltagirone, CT) -
IACOBELLI Vincenzo (Città di Castello, PG) - IACUZZO Vincenza
(Cerda, PA) - IL GRANDE Silvia (Castrovillari, CS) - INGALLINERA
Antonina (Mazzarrone, CT) - INTERLANDI Giovanni (Vigevano,
PV) -ITALIA Santina (Solarino, SR)
LA IACONA Salvatore (Caltagirone, CT) - LEONARDI Concetta
(Palermo) - LICITRA Giorgio (Comiso, RG) - LO BOSCO PASSANATI
Giovanni (Paderno Dugnano,)
LOMBARDO ins. Enzo (Palazzolo Acreide, SR)
SALONE Paolo (Trapani) - SANFILIPPO Girlando (Scordia, CT) SANFILIPPO Rosa (Castronovo di Sicilia, PA) - SANTANGELO Dott.
GAETANO (Paternò, CT) - SANSEVERINO Rosa (Torino) - SAPUPPO Giuseppe (Catania) - SAUNA Francesco (Gela, CL) - SCARLATELLA Maria (Caltagirone, CT) - SCIORTINO Alessandro
(Monreale, PA) - SENNA Enrico (Palermo) - SERGI
Sara (Biancavilla, CT) -SERIO Domenico (Sciara, PA) SORACI Antonia (Zafferia, ME) - SORATO Paolo (Roma) - SORBELLO Orazio (Aci S. Antonio, CT) - SPICA Rosalia (Montelepre,
PA) SPINELLI Giovanni (Cesena, FO) - STANSÙ Carmela (Catania)
TATÌ Francesco (Francavilla di Sicilia, ME) - TERRASI Salvatore
(Caltanissetta) TRAMA Giuseppe (Tremestieri, CT) - TRIGLIA
Antonino (S. Agata di Militello, ME) TRIPODO Leonina (Messina)
MADEDDU Enza (Siracusa) - MAGNANO Salvatore (Caltagirone,
CT) MAGNELLI Carmela (S. Pietro in Guarano, CS) - MANTA
Salvatrice (Pavone Canavese, TO) - MANTELLO Stella (Torre di
Ruggiero CZ) - MANTOVANI Maurizio (Moncalieri, TO) - MARCHEGIANI Giovannino (Cingoli, MC) - MAROTTA Alfredo
(Palermo) - MARINO Maria (Catanzaro) - MARSANO Maria Luisa
(Genova - Pegli) - MATRAXHIA Filippa (Calascibetta)
MASTROIANNI Felice (Nocera Terinese,CZ) - MAUGERI Caterina
(Barberino di Mugello, FI) -MEDICI Saveria (Augusta, SR)
MEGNA Claudio (Palermo) - MEGNA Ernestina (Crotone, CZ) MENDOLA Rosalia (Alessandria della Rocca, AG) - MICCICHÈ
Elisa Sicilia (Caltanissetta) - MISITANO Rosina (Ciminà, RC) MILLONI Enus (San Sepolcro, AR) - MODICA Diego (Torino) MORABITO Ginafranca (S. Lazzaro di Savena, BO) - MUSSO
Antonio (Ragusa)
NARDONI Maria Liliana (Perugia) - NAVA Luigi e DI SALVO
Giuseppa (Brugherio, MB) - NERI Giuseppa (Biancavilla, CT) NESTI Maria (Calcinaia, PI) NIGIDO Francesco (Roma)
OCCHIPINTI Rosario (Ragusa) - ODIERNA Olga (Modica, RG) OLIVERIO Franco (Bresso, MI) - ORSINA Giovanni (Sologno di
Caltignaga, NO)
PACI Silvana (Milano) - PALAMENGHI Vincenza (Siracusa) PALERMO FERRANTE Anna (Raggio Calabria) - PASSANISI
Giuseppa (Caltanissetta) PAZZI
Dorina (Forlì) - PERAZZOLI Lena MANTOVANI (Moncalieri, TO) PERAZZOLI Pasquina BOVOLENTA (Sangano, TO) - PIETROPAOLO
Massimo CONO (Tropea, VV) - PIPPA Nicola (Guidonia, Roma) PIRAS Maria Cristina (Sant’Antioco, CA) PIRRONE Angela
Innocenza (Patti, ME) - PONTI Agnese (Castelbognone, AT)
POZZO Stefania (Alba, CN) - PRAVATÀ Michela (Roccapalumba,
PA) PRIVITERA PRINCIPATO Gaetano (Valverde, CT) - PROFETA
RAGUNÌ Paola (Francavilla di Sicilia, ME) - RAITI Giuseppe
(Sortino, SR) RAMPELLO Giuseppina (Agrigento) - RESTIVE
Carmela (Bagheria, PA) - RIOLO Vincenza (Francavilla di Sicilia,
ME) - RIZZA Dora (Siracusa) - RUBBI Alberto e Rosanna (Torre di
Roveri, BG) - RUGIATI ILIA MARINAI (Ponsacco, PI) - RUOCCO
Caterina (Capri, NA) - RUPERTO Antonino (Leonforte, EN) RUSSO
Maria (Adrano, CT)
VENIER Maria (Forgaria del Friuli) - VENTURA Alfio (Tor Vaianica,
Roma)
WINGFIELD CRISTINA (Roma)
ZAMPINO Salvatore (Caltagirone, CT) - ZAVAGLIO
Vittorino(Alfianello, BS) ZUCCARINI Graziani (Lanciano, CH) ZUCCHI Luciana (Salsomaggiore Terme, PR)
Ringraziano P. Innocenzo
(dall’estero)
A.A. (Canada) - AMITRANO Rosa (Nuova Zelanda) - BADOLATO
Anna Maria (U.S.A.) CALLERAME Filippo (Svizzera) - CASTELLINO Alfonsina
(Hamilton) - CONIGLIONE C. (Australia) - CUCCI Giovanni
(Germania) - CUSCHERA Anna BOCCALON (Canada) - D’ALESSANDRO Teresa (Canada) - DONATO Francesco (Francia) - DONZELLO Teresa (Canada) - FIANDACA Francesca (Germania) - FORMICA Sebastiana (Australia) – GURRIERI Gino (Francia) - GURRIERI Lucia e Giovanna (Argentina) – LACERANENSA Tony
(Australia) - LA LICATA Gaetano (Svizzera) MENDOLA Gaetano
Giuseppe (Belgio) - MICALLEF Maria (Malta) – MINARDI
Giovanna (U.S.A.) - MONGIOVÌ GANGI Calogera (Germania) MONITTO Santina (Australia) - NOVARA S. Mr e Mrs (Canada) PETITO Carolina (U.S.A.) - PIAZZA Rita (Francia) - PIRRONELLO
Umberto (Venezuela) - POLLACI Francesco (England) – SCORNAIENCHI Paola (Canada) - SOLIGO Rita (Australia) – SORTINO
Angelo (U.S.A.) - SZUCS Line (Francia) - TOSCO Caterina (U.S.A.)
- VILLELLA Angela (Australia) - VIRONE Maria (Francia)
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2 - Padre Innocenzo Marcinò