Ř Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone COMMEMORAZIONE DEL VENERABILE INNOCENZO da CALTAGIRONE (1589- 1655) E PRESENTAZIONE BIOGRAFIA “Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie” [Sal 75 (74), 2]. “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome” (Lc 1, 49). “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza” (Is 52, 7). arissimi Fratelli e Sorelle, L’annuale commemorazione che vede riunito in questa chiesa, in tutte le sue svariate componenti, quello che a ragione potremmo chiamare il “popolo di Padre Innocenzo”, diventa per noi occasione privilegiata, ripercorrendo alcuni passaggi della vita del cappuccino di Caltagirone, di stupore, ringraziamento e benedizione. I passi biblici citati, infatti, risvegliano in noi questi sentimenti che costituiscono l’aspetto più gioioso della nostra esperienza di credenti e incoraggiano l’impegno testimoniale della nostra fede. È motivo di stupore costatare come, ogni anno, ricordando Padre Innocenzo si riesce a illuminare un qualche aspetto della sua vita e nello stesso tempo si è portati a ringraziare il Signore, benedicendolo per avere impresso in lui il sigillo della sua gloria e della sua santità. AFFOLLATO DI GENTE Il primo aspetto che colpisce chiunque si accosti alla figura di P. Innocenzo è quella sua capacità straordinaria di attirare le folle al suo passaggio, con la sua presenza e la sua azione di evangelizzazione e guarigione. Sembra davvero di vedere realizzato quanto l’evangelista Luca scrive di Gesù, nel P. Giovanni Spagnolo si appresta a tenere il discorso commemorativo contesto della missione dei dodici apostoli: “Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure” (Lc 9, 11). Come è risaputo, nel suo andare come Ministro Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone ř Processione d’inizio all’esterno ... Generale a piedi scalzi per incontrare i 21.171 frati cappuccini sparsi in tutto il vecchio continente, dislocati in 1397 conventi e raggruppati in 47 province, percorrendo con un calcolo a p p r o s s i m a t i v o 2 0 . 0 0 0 c h i l o m e t r i , P. Innocenzo era letteralmente assediato, notte e giorno, da popolazioni che reclamavano o di toccarlo o di averne una benedizione o una qualche reliquia. Le fonti biografiche, ricorrendo a stilemi assai incisivi sotto questo aspetto, parlano infatti di “assedio”, “straordinario concorso”, “furiosa devozione”, “ressa”, “calca di gente”, “conculcato dalla folla”. Davvero dunque, P. Innocenzo appariva come “taumaturgo della terra” e “flagellato dalla buona fama”, per citare il titolo della fortunata biografia del p. Samuele Cultrera. Se vogliamo ricorrere alla fortunata espressione dello scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, potremmo dire davvero che “Quest’uomo è affollato di gente. Gli esce gente da ogni poro”. TESSITORE DI PACE Altra caratteristica che brilla nella vita del P. Innocenzo è quel suo essere, sempre e dovunque, un mite operatore e tessitore di pace, costruttore di ponti piuttosto che di mura. Non a caso tra gli altri appellativi che sono stati attribuiti al cappuccino di Caltagirone ci sono quelli di “re pacifico” o “angelo di pace”. Non possiamo dimenticare che lo sfondo storico-politico del pellegrinaggio settennale del Padre Generale Innocenzo, iniziato il 26 settembre 1643, si svolge sullo sfondo della Guerra dei Trent’anni tra Austria, Francia e Spagna, un conflitto che appariva insanabile e seminava a piene mani rovine e miserie materiali e spirituali. Il papa Innocenzo X affidò proprio al Ministro Generale dei Cappuccini, che egli ammirava per la sua prudenza e capacità di portare pace all’interno del suo Ordine, quella che venne definita “una disperata missione diplomatica” a Parigi presso il Ś Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone ... e all’interno della chiesa I concelebranti Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone ś Il saluto del Ministro Provinciale, Fra Enzo Zagarella Il celebrante S. Ecc. Mons. Antonio Zuqueto re, la regina, il duca d’Orlèans e l’irriducibile cardinale Mazzarino, vero e proprio responsabile del mancato raggiungimento della pace con il sovrano di Spagna. Padre Innocenzo portò avanti la sua missione, senza apparenti risultati diplomatici, con la forza disarmante del Vangelo delle beatitudini e con la mansuetudine della sua vita, che gli farà scrivere: “Io sono un verme e un uomo miserabile; però sua Divina Maestà ha inserito nel cuore di tutti universalmente e massime dei Grandi, tanto secolari come ecclesiastici un non so che concetto che mi odono volentieri e cercano tutti di onorare il Padre San Francesco in questo suo indegnissimo successore”. Quando nel 1650, a visita ultimata, p. Innocenzo rientrò a Roma, al Papa che gli chiedeva: “padre I concelebranti Ŝ Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone IL CARISMA DELLA PARRESIA Lettura dell’epistola Generale, non avete potuto fare la pace fra il re di Francia e quello di Spagna?”, p. Innocenzo con la spontaneità e la franchezza che lo distinguevano, rispose: “Beatissimo Padre, non sono negozi questi da finirsi con una sola parlata”, come a dire che la pace è frutto di una conversione del cuore, sintonizzata più sui tempi imperscrutabili di Dio che sulle parole, sia pure convinte e profetiche, di un povero cappuccino. Le autorità civili e militari presenti alla celebrazione A proposito di spontaneità e franchezza, possiamo dire che P. Innocenzo possedeva il dono evangelico, che gli specialisti chiamano parresia e che ingloba quella sicurezza di sé che si esprime nella libertà, nella semplicità dei rapporti, nella sincerità e apertura nel dialogo, nella capacità di parlare e insieme di ascoltare. Il fatto più rilevante, accaduto in Spagna, e che manifesta come P. Innocenzo possedesse in sommo grado il carisma della parresia, rimane l’incontro che egli ebbe con l’onnipotente re Filippo IV, che si fregiava del titolo di “maestà cattolica”. Quando il discorso cadde sui fatti più scottanti dell’attualità, che riguardavano le recenti “rivoluzioni seguite nei Regni di Napoli e di Sicilia, era come mettere il dito nella piaga aperta e sanguinante del malgoverno spagnolo e al Re che voleva conoscere il suo punto di vista P. Innocenzo “con gran libertà nel dire” rispose: “Sacra Maestà, io non mi sono meravigliato di quanto è seguito in quei Regni; m’ho preso meraviglia sebbene che ciò non fosse accaduto d’alquanti anni prima, stante li strapazzi, oppressioni ed estorsioni che pativano li poveri vassalli dai ministri di vostra Maestà, in maniera tale che alcune famiglie del Regno di Napoli se n’erano passate in Turchia, sperando di trovare maggior pietà da quei barbari che dai ministri della Maestà vostra, perché quando spedivano li Commissari per l’esazione dei dazi ed imposizioni dai poverelli, ch’erano rimasti nudi e morti di fame, non gli dicevano altro di meglio quelli che mandavano se non: andate, scorticate, abbruciate. Ed era una meraviglia che i popoli avessero avuto tanta pazienza”. Parole di fuoco, e frutto di autentica parresia evangelica, pronunciate da Innocenzo da Caltagirone davanti ad un basito Filippo IV, a conferma della scelta dell’Ordine dei Cappuccini, schierato fin dalle sue origini dalla parte dei poveri, tanto da meritarsi sul campo l’appellativo di frati del popolo. Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone UMANITÀ, BELLEZZA E SANTITÀ Tra gli aspetti che colpivano positivamente tutti coloro che avvicinavano il P. Innocenzo, c’era la mitezza del suo sguardo che rivelava subito affabilità e lasciava trasparire la bontà, di cui il suo cuore era ricco, e gli permetteva di entrare in sintonia con i suoi interlocutori. Davvero P. Innocenzo vedeva tutte le cose con gli occhi di Dio e aveva per tutti un cuore di madre. Il Registro della sua visita, sotto la corteccia del protocollo, rivela squarci di grande umanità, segno dell’attenzione alla persona prima che alle leggi che pure il Santo Generale non trascurava. E così troviamo “obbedienze” di viaggi concesse ai frati per visitare genitori e parenti lontani o ammalati, per visitare un qualche santuario, per venire incontro a particolari bisogni di salute, con la dispensa dalle osservanze più austere, o addirittura autorizzando il ricorso alle cure termali, off limits per un cappuccino del Seicento. Allo svizzero p. Abbondio da Friburgo, costretto per la sua infermità a stare tutto il giorno in cella nel suo convento, P. Innocenzo concede di tenere per compagnia un cardellino e per il “suo maestro di noviziato”, Ruggero da Siracusa, sollecita dal suo successore Fortunato da Cadore l’obbedienza per beneficiare dell’Anno Santo 1650 e visitare Assisi e Loreto! Sensibile alla bellezza e ai segni della santità, nel suo incessante andare per le strade dell’Europa, P. Innocenzo non perdeva occasione per sostare in preghiera ed ammirazione, nei principali santuari della cristianità, soprattutto quelli mariani. La chiesa in cui ci troviamo, quella del suo patrio convento, può davvero considerarsi uno scrigno che amplifica e tramanda nel tempo lo spirito di pietà e devozione del P. Innocenzo, alla cui committenza sono da ricondurre, oltre alla cappella del Reliquiario e alla copia della Sindone, le opere di fra Semplice da Verona, rinomato pittore cappuccino, testimonianza assai eloquente del connubio riuscito tra arte e fede, un modo di coniugare santità e bellezza. ŝ TESTIMONE DELLA LUCE Motivo unificante della vita del P. Innocenzo rimane tuttavia quel suo essere testimone luminoso dell’amore di Dio. Come ha giustamente scritto Fortunato Pasqualino, il cappuccino di Caltagirone “faceva luce, dovunque si recasse”, mentre, secondo l’affermazione di un frate tedesco, “se la pietà volesse assumere un volto, non dovrebbe prenderne uno diverso da quello di P. Innocenzo”. Sia detto per memoria storica: su questa definizione, nel 1981, in occasione dell’inaugurazione della statua in bronzo del P. Innocenzo, opera di Otello Malaguti, il servo di Dio Francesco Saverio Toppi, allora definitore generale dell’Ordine e poi arcivescovo prelato di Pompei, ha improntato il suo discorso commemorativo. Senz’altro il Generale dei Cappuccini attingeva dall’Eucarestia, celebrata devotamente nella litur- Momenti della celebrazione Ş Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone gia ed esposta all’adorazione nella pia pratica delle XL Ore, quella luce che conferiva alla sua Parola e ai suoi gesti un fascino straordinario, facendo di lui una narrazione concretissima e convincente del mistero. Basta qui citare quanto avvenne ad Adge, nella Provincia cappuccina di Tolosa, in cui oltre 40 confessori tra preti e frati, prepararono un numero straordinario di fedeli del circondario - calcolati intorno alle 22.000 unità a ricevere la comunione dalle mani del P. Innocenzo. Anche durante il secondo soggiorno parigino furono circa duemila le comunioni distribuite dal Padre Generale. Una risposta pratica ed efficace a certa propaganda giansenista che, proprio in quegli anni, faceva di tutto per scoraggiare i fedeli dall’accostarsi all’Eucarestia! Possiamo dire davvero, dunque, che P. Innocenzo, uomo di Dio, araldo dell’Eucarestia, ripieno dei doni dello Spirito Santo e trasparenza del mistero, passava tra le folle come Gesù, facendo del bene a tutti, in modo particolare a quanti avevano bisogno di essere incoraggiati e consolati perché avevano la notte nel cuore. Infatti, come dice un detto rabbinico, con la sua vita e le sue parole P. Innocenzo era capace di far “sprizzare scintille divine dalle pietre”. LA BIOGRAFIA La commemorazione di quest’anno è occasione propizia inoltre per presentare la nuova biografia del Venerabile P. Innocenzo, fortemente voluta dal vice postulatore p. Antonino Nestler e uscita agli inizi di questo anno dalla casa editrice Velar di Bergamo che ho avuto il privilegio, la gioia e la grazia di scrivere, sempre alla ricerca del suo volto luminoso, dietro l’incarico ufficiale e l’incoraggiamento dell’allora ministro provinciale p. Giovanni Salonia. Mi sia consentita una piccolissima parentesi personale di riconoscenza: la stesura della biografia è arrivata a compimento grazie all’intercessione dello stesso P. Innocenzo al quale mi sono raccomandato mentre entravo in sala operatoria della chirurgia d’urgenza presso il Policlinico Universitario di Palermo, nell’agosto dello scorso anno, quando il lavoro era quasi al capolinea. Sembrava impossibile condensare la storia di un uomo della statura di P. Innocenzo in quasi trecento pagi- ne, eppure ripercorrendo la cronologia essenziale che lo riguarda, dalla nascita a Caltagirone il 24 ottobre 1589 alla sua elezione a Ministro Generale dell’Ordine il 22 maggio 1643, analizzando il percorso della sua visita alle Province Italiane e d’Oltralpe, durata sette anni fino al 30 dicembre 1649 e scrutando gli ultimi anni, vissuti nel patrio convento, fino al transito avvenuto il 16 novembre 1655, abbiamo avuto la sensazione, forse presuntuosa, di avere delineato un profilo del venerabile cappuccino non lontano dal vero. La biografia è strutturata su due piani: quello strettamente narrativo, tipograficamente evidenziato da un carattere più grande e l’apparato critico delle note con una dovizia d’informazioni, di carattere storico, utili a capire e a collocare la vita e l’opera luminosa del P. Innocenzo, infaticabile seminatore di pace e profeta di giustizia per le strade d’Europa. Naturalmente si tratta di una biografia che potremmo chiamare “polifonica” perché quanto vi si legge deriva dalle deposizioni processuali dei testimoni oculari e auricolari, dalle biografie, in primis quelle di Zaccaria da Bologna e di Samuele Cultrera, e dal ricco Registro della visita nelle cui pieghe abbiamo riscontrato perle di umanità e santità nell’azione pastorale del Padre Generale Innocenzo. Questa biografia inoltre è impreziosita dall’autorevole Presentazione del nostro Vescovo, mons. Calogero Peri, che può essere considerata, a tutti gli effetti, una chiave di lettura riconducibile, ancora una volta, alla categoria della luce, a partire dall’affermazione del salmo “Alla tua luce, vediamo la luce”(Sl 36, 10). Per i giovani, e per coloro che vogliono avere una prima e rapida conoscenza della vita mirabile del P. Innocenzo, è stato pubblicato un volumetto di 48 pagine, riccamente illustrato, nella prestigiosa collana blu “Messaggeri d’amore” protagonisti della fede, in coedizione Elledici-Velar, che ha superato i duecento titoli. CONCLUSIONE In un’Europa che stenta a trovare la sua anima e prova disagio nel riconoscere le sue radici cristiane, Innocenzo da Caltagirone è, con il suo messaggio, faro luminoso per alleanze di solidarietà, oltre i bilanci e le schizofrenie delle borse e dei mercati. Inoltre l’andare a piedi scalzi, messag- ş Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone gero di pace attraverso le strade dell’Europa, può essere cifra di quel riportare “l’eternità sulla Piazza del Mercato”, secondo la metafora di uno studioso contemporaneo e metafora di quella quarta età della vita che, secondo un proverbio indiano, coincide con l’arte del mendicare cioè sentirsi cittadini del mondo, bisognosi e sempre in dialogo con gli altri. La vita e le opere del Venerabile Cappuccino Innocenzo da Caltagirone, della cui santità attendiamo con impazienza il riconoscimento solenne della Chiesa, sono di aiuto al suo popolo che guarda a lui come a una guida sicura nella vita cristiana e confida nella sua intercessione perché in ognuno si compia l’opera della salvezza che scaturisce dal mistero pasquale di Cristo. Guardando l’icona del P. Innocenzo, il cui volto irradia la luce dorata e la luce divina, ci sembra di sentire ancora una volta, dalla sua viva voce, il canto di Maria, perché davvero in lui tutto canta: “Magnificat”: Il coro della Parrocchia di S. Anna che ha animato la celebrazione “Ha fatto in me cose meravigliose, ha fatto dei miei giorni un tempo di stupore, ha fatto della mia vita un luogo di prodigi”. Amen! Caltagirone, 25 settembre 2011 Chiesa del convento dei cappuccini Momenti della celebrazione ŗŖ Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone Cronaca della festa Preceduta da un triduo di preghiere, domenica 25 settembre 2011, si è svolta a nella chiesa dei convento di Caltagirone, gremita all'inverosimile, l'annuale Commemorazione del Venerabile Padre Innocenzo, carismatico Ministro Generale dei Cappuccini. A presiedere la solenne concelebrazione eucaristica, alla quale hanno preso parte oltre il ministro provinciale dei cappuccini di Siracusa, fra Enzo Zagarella e il vicario generale della diocesi calatina, mons. Umberto Pedi, un folto gruppo di sacerdoti, è stato il cappuccino brasiliano mons. Antonio Eliseu Zuqueto, vescovo emerito di Texeira de Freitas. L'omelia è stata tenuta da fra Giovanni Spagnolo che, oltre a delineare la santità del padre Innocenzo cogliendone alcuni tratti salienti, ha presentato la nuova bio- grafia di cui è autore: Messaggero di pace a piedi scalzi per l'Europa. Innocenzo da Caltagirone Ministro Generale dei Cappuccini (1589 - 1655). fratelli p. Giorgio e p. Marcello, assai amati dal "popolo di padre Innocenzo". Giovanni Spagnolo Prima della conclusione, ha preso la parola il sindaco di Caltagirone, prof. Francesco Pignataro, che ha espresso la sua gratitudine ai numerosi pellegrini, giunti da varie parti dell'Isola, ed ha focalizzato il carisma del padre Innocenzo nell'attuale contesto sociale e culturale. La commemorazione si è conclusa con la preghiera corale perché presto il nome di Innocenzo da Caltagirone venga iscritto nell'albo dei beati. Auspicio tenacemente atteso e perseguito dal vicepostulatore della causa p. Antonino Nestler, regista attento e premuroso della riuscitissima manifestazione, con i suoi con- Il Sindaco di Caltagirone prof. Francesco Pignataro Il 18 settembre 2011, nella Chiesetta del primitivo convento dei cappuccini (1545) S. Ecc. Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, ha celebrato l’Eucaristia e benedetto il 50° Anniversario di matrimonio dei coniugi Gaetano Astuto e Giuseppa Barbera, attuali proprietari dell’immobile. Al termine della cerimonia gli sposi, devoti e riconoscenti, hanno voluto regalare agli invitati il nuovo volume di Giovanni Spagnolo, MESSAGGERO DI PACE A PIEDI SCALZI PER L’EUROPA INNOCENZO DA CALTAGIRONE Ministro Generale dei Cappuccini 1589-1655. Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone ŗŗ Da: La Civiltà Cattolica nn. 3867 - 3868, anno 162, 6-20 agosto 2011 GIOVANNI SPAGNOLO, Messaggero di pace, a piedi scalzi per l'Europa: Innocenzo da Caltagirone, Ministro Generale dei Cappuccini (1589-1655), Caltagirone (Ct) Gorle (Bg), Vicepostulazione dei Cappuccini - Velar, 2011, 291, con ill., s.i.p. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, nel presentare questa biografia, rileva che tanti testimoni in «modo corale e concorde» hanno riconosciuto che Giuseppe Marcinò (1589-1655) fu «con lo stesso atto d'amore tutto degli uomini e tutto di Dio» grazie a una spiritualità che a noi giunge riepilogabile nella formula: parola, povertà, penitenza e peregrinazione, termini che definiscono i tratti propri dell'ascesi cappuccina. Con il nome «Innocenzo da Caltagirone» Giuseppe entrò in religione sottolineando il legame con il luogo di origine, un'antica cittadina della Sicilia a cui è dedicato un breve capitolo. Innocenzo intraprese il percorso di studi nel rinomato collegio dei gesuiti della città, conseguendo un'ottima formazione culturale; nonostante le attese che lo vedevano gesuita, vestì nel convento di San Filippo d’Agira l’abito dei Minori Cappuccini, stabilitisi nella periferia di Caltagirone nel 1545. La chiesa gremita da una moltitudine di fedeli... Quindi in previsione dell'ordinazione sacerdotale compì gli studi di filosofia e teologia a Vizzini, Siracusa e a Malta, appartenuta fino al 1740 alla provincia dei Cappuccini di Siracusa. Dopo aver effettuato studi di lingua araba ed ebraica a Roma, tornò a Siracusa, dove ricoprì la cattedra di ebraico nel liceo pubblico su richiesta delle autorità accademiche, compilando ad uso degli studenti una grammatica ebraica rimasta inedita. In seguito intraprese la docenza nelle discipline filosofiche e teologiche, svolgendo insieme incarichi di ŗŘ Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone ... anche davanti ad un maxischermo guardiano e maestro dei novizi. Dall'età di 46 anni, fu eletto ministro di varie province e si dedicò alle missioni popolari predicando sermoni, dei quali si conservano 57 autografi, frutto «più d’oratione che d’arte»; ma certamente molto anche di «arte» poiché i cappuccini investivano per la predicazione molti anni di preparazione. Tali discorsi avvenivano nel contesto di apparati coreografici come l’autoflagellazione, l’ostensione del Crocifisso e l’effusione di lacrime, al seguito di frati scalzi e incoronati da un serto di spine, che invocavano la divina misericordia! Erano rituale retaggio in parte del Medioevo e in parte espressione della sensibilità barocca, realizzati con finalità persuasive che raggiungevano scopi didattici e conversioni spettacolari, come il battesimo dei due turchi nel Quaresimale celebrato nel Duomo di Palermo; ma che erano generati da un elevato sentimento della vanità del mondo corrotto a causa del peccato: una sorta di horror vacui metafisico da esorcizzare sul piano estetico-liturgico anticipando in un certo senso la salvezza. Frate Innocenzo, per raggiungere contemporaneamente con la sua parola molte comunità religiose, istitui le «congregazioni generali» che raccoglievano una moltitudine di frati ai quali rivolgeva predicazioni in cui il tema centrale era la povertà. Fu ancora Innocenzo a istituire il monte Calvario in memoria della passione del Signore. Fondò inoltre l’associazione di laici Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone «Madonna della schiavitù», che prese il nome dall'uso dei soci di portare un anello di ferro alle caviglie in segno di schiavitù a Maria. Un breve capitolo traccia una panoramica storica relativa all'Italia e all’Europa per introdurre la seconda fase della vita del Frate dopo la nomina a Generale dell'Ordine, avvenuta il 22 maggio del 1643. Secondo le Costituzioni cappuccine emanate nel 1642, Innocenzo dovette espletare la visita alle 44 province sparse in tutta Europa. Percorse infatti 20.000 chilometri, muovendosi su una mula regalatagli dal card. A. Barberini, seguito da una compagnia di frati tra cui Francesco da Polcenigo che redasse il Registro delle cose considerabili che occorrono nel governo del molto reverendo ...: una sorta di diario di viaggio che documenta i percorsi, le condizioni climatiche, gli incontri e le numerose attività a favore dei 22.000 cappuccini sparsi in Europa e le iniziative in ambito politico presso prìncipi cristiani. Il libro narra quindi molti eventi relativi alla forza della sua predicazione, cui seguivano prodigi, guarigioni e conversioni. Le parole del Frate possedevano infatti una forza tale da motivare l’attribuzione della crescente fama di «santo predicatore». La peregrinazione lo portò a dialogare con i sovrani di molte nazioni: si recò a Vienna, in Boemia, Svizzera, Germania, Francia e Spagna. Ovunque il suo arrivo, preceduto dalla fama di taumaturgo, richiamava folle oceaniche, convenute da luoghi disparati per ŗř ascoltarlo e per partecipare alle funzioni religiose. Terminato il settennio del generalato, Innocenzo tornò in Sicilia e si dedicò alla revisione del Registro, dettando l’Itinerario de m.r.p. Innocenzo da Caltagirone, onde eliminare gli elementi celebrativi della sua persona. Morì il 16 novembre del 1655. Il 3 aprile del 2009 fu dichiarato venerabile e ora si attende il completamento del processo che lo elevi agli onori dell'altare. Foto ricordo: concelebranti e autorità presso il monumento del venerabile P. Innocenzo ŗŚ Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone ANNUALE COMMEMORAZIONE DEL VENERABILE P. INNOCENZO MARCINÒ A CALTAGIRONE DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012 TRIDUO DI PREPARAZIONE 27 - 28 - 29 settembre Ore 7,30 S. Messa Ore 17,00 Rosario S. Messa con Omelia Preghiera per la glorificazione del Venerabile. Domenica 30 Settembre 2012 ore 17,30 SOLENNE CONCELEBRAZIONE presieduta da S. Ecc. Mons. Calogero PERI Vescovo di Caltagirone. Terrà la Commemorazione S. Ecc. Mons. Giuseppe COSTANZO Arcivescovo Emerito di Siracusa PACE E BENE Caltagirone, giugno 2011 I CAPPUCCINI DI CALTAGIRONE Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone Parte da Avola la proposta dell'Economia Civile. tappe Napoli, Roma, Torino, ma appuntamento annuale di verifica sempre Avola, che si propone di scrivere, ma ancor più di diffondere, attraverso la condivisione e la moltiplicazione delle buone prassi, le regole dell'Economia Civile. Interessanti e preziosi i contributi dei relatori: economisti noti come Zamagni, Bruni, Becchetti, ma anche giornalisti impegnati sul fronte della lotta alla mafia e amministratori virtuosi, coordinati dal direttore della filiale siciliana di Banca Etica dr. Stanislao Di Piazza. Partecipati e fruttuosi i tre laboratori: • “Costruzione di un'economia territoI N V I T O riale auto sostenibile” LABORATORIO • “Il territorio come DI ECONOMIA CIVILE bene comune” 27 e 28 gennaio 2012 • “Beni comuni, serEremo Madonna delle Grazie - Avola Antica (SR) vizi pubblici, ciclo Parte dalla Sicilia il primo Laboratorio di Economia Civile dei rifiuti” con l’obiettivo di lanciare una proposta di riconciliazione tra mercato e democrazia – tra profitto e gratuità, dai quali è scaturitra sviluppo e bene comune – volta a ristabilire un sistema di regole fondato sul primato della politica ta, a conclusione come espressione di una reale volontà popolare. dei lavori, la Il Laboratorio sarà un momento di incontro e riflessione comune per elaborare regole e buone pratiche condivise verso una crescita reale che superi le disuguaglianze seguente dichiarae gli attuali squilibri sociali e ambientali. zione d’intenti: È molto importante che tu ci sia e che partecipi ai lavori portando il tuo contributo per costruire una rete “Noi tutti riuniti ad dell’economia civile, contiamo sulla tua presenza! Avola, come esponenti della società civile, per le giornate dedicate al primo Laboratorio di Economia Civile; Avendo assunto www.bancaetica.it come metodo il Nello scenario unico dell'Eremo Madonna delle Grazie da poco ristrutturato e preso in gestione dalla Cooperativa Bioturismo, cooperativa di donne siciliane, si è svolto, ad Avola, il 27 e 28 gennaio, il Laboratorio di Economia Civile. (Si può inserire come foto la locandina/invito). Cooperative, associazioni, imprese, sindacalisti, docenti, studiosi e studenti, amministratori (almeno sette i sindaci), funzionari e un deputato dell' ARS, cittadini, hanno dato il via ad un percorso nazionale, prossime «L’economia civile propone un umanesimo a più dimensioni nel quale il mercato non è combattuto o controllato, ma è visto come un luogo al pari degli altri, come un momento della sfera pubblica che se, concepito e vissuto come luogo aperto ai principi di reciprocità e di gratuità, può costruire una nuova cultura economica che guarda al profitto, ma mette al primo posto l’uomo». Luigino Bruni e Stefano Zamagni La partecipazione è gratuita e va confermata entro il 15 gennaio a: Segreteria organizzativa Laboratorio Economia Civile* Rita Sipala - Bioturismo Agenzia viaggi e-mail: [email protected] e [email protected] Mob.: 328.8289453 * Contatta la segreteria anche per avere maggiori informazioni o chiedere supporto logistico nell’organizzazione di voli e/o pernotti ŗś laboratorio quale luogo di elaborazione di pensiero e condivisione di buone pratiche; Attingendo ai risultati dei gruppi di lavoro su “Costruzione di un'economia territoriale auto sostenibile”, “Il territorio come bene comune” e “Beni comuni, servizi pubblici, ciclo dei rifiuti”; dichiariamo La disponibilità a continuare l'approfondimento dei temi di Economia Civile con un percorso che si protrarrà per tutto l'anno 2012 in varie città d'Italia; L'impegno per garantire la più ampia partecipazione e convergenza di quanti si riconoscono, nella prassi e nella teoria, nei principi e nei comportamenti riconducibili all'Economia Civile; La volontà di delineare i termini di un nuovo modello socioeconomico in cui la persona sia valorizzata per ciò che è e non per ciò che ha; L'impegno a ritrovarci annualmente ad Avola quale sede permanente del laboratorio di Economia Civile per modificare in senso assertivo e con fiducia nel futuro, ciò che oggi appare problematico e senza risposta nell'ambito dell'economia e nell'intera società civile.” Due giornate quindi di laboratorio per, come ha concluso il prof. L. Bruni coordinatore del progetto Economia di Comunione,” ... ritornare a sperare, a intraprendere, a sognare un futuro migliore possibile e insieme”. Irene Giordano ŗŜ Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone In famiglia Parisi Giampaolo e Iudicelli Rosalia Salvatore Scalogno e Rosalba Galvano Mario Forte e Filippa Raccuglia – 50° di matrimonio Alessandro Celeste e Fabiana Tassone Franco Mangiapane e Dina Carnemolla 60° di matrimonio Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone Iacono Davide e Privitera Roberta Emanuele Abbaco e Anna D’Antonio – 50° di matrimonio Pietro Cusumano e Dina Pane – 50° di matrimonio Giuseppe Vella e Giuseppa Mantelletto - 40° di matrimonio Bonetti Alfonso e Crisalfi Maria Franca 25° di matrimonio Giacomo Vicari e Maria Pia Parrinello – 25° di matrimonio ŗŝ ŗŞ Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone U.S.A.: “Ringrazio Padre Innocenzo per grazia ricevuta e affido alla protezione del Santo Padre Innocenzo la mia famiglia e di benedirla sempre”. Grazie. Ciaravino Rosalia ROMA: “Ringrazio Padre Innocenzo per la sua continua protezione alla mia famiglia” Parrella Anna Gruppo della Parrocchia “Maria SS. Annunziata” - Castell’Umberto (ME) Gruppo “UNITRE” di Alcamo (TP) - Maria Messina, Alcamo (TP) TORINO: “Molto riconoscente ringrazio Padre Innocenzo, perché grazie alla sua santa e paterna intercessione ho ottenuto le grazie che tanto desideravo. Lo invoco sempre con tanta fede. Recitando ogni giorno la novena alla SS. Trinità ho sperimentato la potenza della sua preghiera e spero che Padre Innocenzo protegga me e la mia famiglia e che rimanga vicino a noi dandoci tanta salute e pace avendone tanto bisogno”. Con riconoscenza e gratitudine Maria Innocenza Galatti AUSTRALIA: “...Padre Innocenzo mi ha fatto tanti miracoli, ogni volta che l'ho pregato mi ha sempre esaudito. Ultimamente avevo un cancro ai polmoni e ho fatto l'operazione. Lo pregai e tutto mi è andato bene. Non finirò mai di ringraziarlo. lo a settembre compirò 83 anni e sono 60 anni che mi trovo in Australia” Antonio Lacerenza AUSTRALIA: “Ringrazio Padre Innocenzo per la mia pace in famiglia e la grazia di avere figli e nipotina in ottima salute”. Grazie Gina Buccheri Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone ŗş INOLTRE RINGRAZIANO PER GRAZIE RICEVUTE APARO Carmela (Ispica) - BRUSA Giancarla (Arcisate, VA) - CALARCA Melina (Roccapalumba, PA) - CALÌ Concetto (Catania) - VARCELLO Nicolina (Castelbuono, PA) - FALZONE Giuseppe (Chieri, TO) - FIUMEFREDDO Pinello (Baucina, PA) - DI MARIA Angela (Francia) - IMME Pinuccia SARACENO (U.S.A.) - MALANOTTE Rosina (Svizzera) – MONITTO Santina (Australia) - MONTE Caterina (Sciacca) - PISANO Maria (Procida, NA) - PORTERA Tanina (Capizzi, ME) - PUCCIO D’AMICO Lucia (Palermo) - RAMPELLO Giuseppina (Agrigento) - RIZZO Eleonora (Racalmuto, AG) - SCAZZIOTA Flora (Cirò Marina, KR) - VIRONE Maria (Francia) Gruppo della Parrocchia “San Bernardo di Chiaravalle” con il Parroco Don Rino Arcidiacono - Gravina di Catania Gruppo di Preghiera Figli spirituali di P. Pio di Licata. Cpo gruppo Angelo Leonatti, Licata (AG) Gruppo di Monreale col Sac. Don Francesco Terrasi – Monreale (PA) Gruppo del SS.mo Sacramento, Parr. Maria Assunta, Caltabellotta ŘŖ Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone Gruppo di Catania. Rapicavoli Nunzio, Catania Scuola Media “Vittoria Colonna”, classi IA – IB – IIIB – IG – IIG – IIIG Vittoria (RG) Scuola Media “Vittoria Colonna”, classi IF – IH – IIA – IIF – IIIF Vittoria (RG) Gruppo guidato dalle Suore di Gesù Redentore di Siracusa A CAUSA DELL’AUMENTO DEI COSTI DI SPEDIZIONE (DA € 0,05 A € 0,25 A COPIA) SIAMO COSTRETTI A STAMPARE UN NUMERO IN MENO DELLA RIVISTA E A NON INVIARE GRATUITAMENTE LA RIVISTA A QUELLI CHE NON HANNO MANDATO DA ALMENO DIECI ANNI UN CONTRIBUTO PER LA STAMPA. Il Servo di Dio P. Innocenzo da Caltagirone Vicino al limitare... j La prima volta che ti guardai così con gratitudine avevi l’abito bianco il bouquet di zagare… Esistevi e mi amavi… Ed eri bella radiosa libera e felice nella primavera della nostra unione… Řŗ Non più pronunzia di parole. Sentimenti... espressi col cuore sillabati con lo sguardo... Oggi ancora guardandoti la stessa gratitudine… E una nuova riconoscenza perché mai hai cessato di amarmi. E nelle ingiallita penombra di questa abat-jour fiorata danzano rievocati dal ricordo i colori di tutto ciò che abbiamo amato e condiviso... Fuori è freddo. Inverno... E noi viviamo la nostra ultima primavera. Altra bellezza altro splendore... I tuoi capelli bianchi le rughe, la malattia e piano… la morte. Negli occhi la medesima luce l’indenne slancio di sempre... Siamo qui tu ed io silenzio. Questa stanza amica… E in quest ora sublime è bello tenersi la mano... Francesco D’Angelo Prof. Antonino Ragona N. 22 - 11 - 1916 M. 29 - 8 - 2011 I frati cappuccini di Caltagirone ricordano il devoto del nostro Venerabile Padre Innocenzo, lo storico, l’uomo di fede e l’artista. Fra le opere che arricchiscono la nostra Chiesa ricordiamo la “Vergine Addolorata” (monoblocco in terracotta colorato a freddo, 1949) e la “cacciata dal Paradiso terrestre” nel nostro Presepe Monumentale, 1982. Il Signore gli doni la pace eterna. j Ringraziano P. Innocenzo (dall’Italia) AGOSTININI Dino (Porretta, BO) - ALTAVISTA Maria (Brienza, PZ) - AMARADIO Antonino (Calascibetta) - ANDRIANO Tito (Taranto) - ANFUSO Elisa (Caltagirone, CT) - ANGELICO Salvatore (Roma) – APARO Carmela (Ispica, RG) – APREA IOLANDA (Massalubrense, NA) - ARDINO Francesco (Bra, CN) – ARDUINI Paola (Roma) - AUGELLO Casimiro (Caltanissetta) BAGLIERI Attilio (Comiso, RG) - BAGNOLI Franca (Pontedera, PI) - BALLOCCO Maria (Iglesias, CA) - BARRANO Santa (Vittoria, RG) - BASCETTA Olga (Palazzolo Acreide, SR) - BATTAGLIA Vincenzo (Mazzarrone, CT) – BELMONTE Carolina (Belvedere Marittimo, CS) - BELLAVIA Carmela (S. Donato Milanese, MI) - BERA Federica (S. Stefano Belbo, CN) - BERNARDO Agostino (Caserta) - BISICCHIA Salvatore (Biancavilla, CT) - BLANCATO avv. Sebastiano (Sortino, SR) - BISSI Mirella e Luigi ( Roma) - BONADONNA Giuseppe (Benevagienna,CN) - BONANNO Rosa ALIOTTA (Caltagirone, CT) - BRUTTO Salvatore (Livorno) - BONGIARDINA Maria Teresa (Pozzallo, RG) - BONVENTRE Brigida FONTANA (Castellamare del Golfo, TP) BORGOGNA Anna Maria (Procida, NA) CALVO Carmela (Priolo, SR) - CALVETTI Anna DEVIETTI (Balangero, TO) - CALTAGIRONE Rina (Cattolica Eraclea, AG) CALVETTI Marietta (Balangero, TO) - CALVOSA Immacolata (Laino Borgo, CS) - CAMPANOTTA Nicolò (Comiso, RG) - CAMPISCIANO Giuseppa (Bisacquino, PA) - CANDURA prof. Bina (Caltanissetta) - CANGEMI Maria (Salerno) - CANNIZZO Maria (Vittoria, RG) - CAPECCHI Piero (Cecina, LI) - CASARINI Libero (Gambaro, BS) - CHIARENZA Rosa Maria (Aci S. Antonio, CT) CENTAMORE Salvatore (Valverde, CT) - COSENZA Giuseppe (Lipomo, CO) – COSTANZO M. Agata (Catania) - CURCIO dott. Anna Grazia (Catania) – CURCIO Gaetano (Siracusa) - CURCIO Senofonte (Siracusa) - CUTULI Lucia (Valverde, CT) DE GREGORIO Maria (Massalubrense, NA) - DI CRISTINA Antonia (Palermo) - DI CRISTINA Maria Rosa (Bagheria, PA) - DI FRANCESCO Tanina (Serradifalco, CL) - DI FRANCO Pietra (Ragusa) - DI GIOVANNI Maria (Livorno) - DI MARCA Antonio (Barano di Ischia, NA) - DI MARTINO Maria (Ragusa) - DI PAOLA Alfia (Biancavilla, CT) - DI STEFANO Carmela (Mazzara del Vallo,TP) DOLCIMASCOLO Francesco (Enna) - DUONNOLO Teresa in MAGLIOCCA (S. Angelo in Formis, CE) - D’URSO Palma (Siracusa) ESPOSITO Giuseppina (Massalubrense, NA) - ESPOSITO Rosina (Nocera Terinese, CZ) FAILLA Dina PAPALE (Caltagirone, CT) - FAZZONE Maria (Alvignano, CE) FELICE Caterina (Roma) - FERLISI Gaetana (Siracusa) - FILIZZOLA Giuseppe (Pregnana Milanese, MI) - FORMIA Maria (Tonengo di Mazzé, TO) FRAZIANO fam. (Butera, CL) - FRAZIANO Rosaria (Butera, CL) FUGGINI M. (Torino) GALVANO Nicolò (PIEVE Emanuele, MI) -GALATTI Maria (TO) GARITO Maria (Chiaravalle) - GARIONE PAOLA (Mazzé di Tonengo, TO) - GAROZZO Concetta (Siracusa) - GENTILE Concetta (Tremestieri, ME) - GERACI Salvatore (Brugherio, MI) - GERVASIO Pancrazia Maria (S. Venerina, CT) - GHELLER Giacomina (Cartigliano, VI) - GHIGGINI Ilda (Lerici, SP) GIAMPICCOLO Giuseppa (Floridia, SR) GIAMPORCARO Gilda (Gallarate, VA) GIANGRASSO Maria Rosa (Palermo) - GALLETTI Marisa PIGATO (Cemenate, CO) GIARDA Maria Rosa (Caltignaga, NO) - GIORDANO Giovanna (Messina) GIORDANO Rosa (Alvignano, CE) - GIULIANA Vincenza (Palermo) - GIULIANI Giuseppa (Montefano, MC) -GIRARDI CAPIZZI (Genova) - GRASSO Andrea (Procida, NA) - GROSSI Maria (Pisa) GUGLIUZZA Giuseppina (Torrenova, ME) - GUZZARDI Francesco (Caltagirone, CT) Pietro (Palermo) PROVENZANO Maria (Pozzallo, RG) - PUGLISI Antonina (San Cipirello, PA) PUGLISI Giuseppa (Aci S. Antonio, CT) - PUGLISI Renata (Catania) - PULEO Rosalia (Palermo) PULVIRENTI Gaetana (Caltagirone, CT) - IACOBELLI Vincenzo (Città di Castello, PG) - IACUZZO Vincenza (Cerda, PA) - IL GRANDE Silvia (Castrovillari, CS) - INGALLINERA Antonina (Mazzarrone, CT) - INTERLANDI Giovanni (Vigevano, PV) -ITALIA Santina (Solarino, SR) LA IACONA Salvatore (Caltagirone, CT) - LEONARDI Concetta (Palermo) - LICITRA Giorgio (Comiso, RG) - LO BOSCO PASSANATI Giovanni (Paderno Dugnano,) LOMBARDO ins. Enzo (Palazzolo Acreide, SR) SALONE Paolo (Trapani) - SANFILIPPO Girlando (Scordia, CT) SANFILIPPO Rosa (Castronovo di Sicilia, PA) - SANTANGELO Dott. GAETANO (Paternò, CT) - SANSEVERINO Rosa (Torino) - SAPUPPO Giuseppe (Catania) - SAUNA Francesco (Gela, CL) - SCARLATELLA Maria (Caltagirone, CT) - SCIORTINO Alessandro (Monreale, PA) - SENNA Enrico (Palermo) - SERGI Sara (Biancavilla, CT) -SERIO Domenico (Sciara, PA) SORACI Antonia (Zafferia, ME) - SORATO Paolo (Roma) - SORBELLO Orazio (Aci S. Antonio, CT) - SPICA Rosalia (Montelepre, PA) SPINELLI Giovanni (Cesena, FO) - STANSÙ Carmela (Catania) TATÌ Francesco (Francavilla di Sicilia, ME) - TERRASI Salvatore (Caltanissetta) TRAMA Giuseppe (Tremestieri, CT) - TRIGLIA Antonino (S. Agata di Militello, ME) TRIPODO Leonina (Messina) MADEDDU Enza (Siracusa) - MAGNANO Salvatore (Caltagirone, CT) MAGNELLI Carmela (S. Pietro in Guarano, CS) - MANTA Salvatrice (Pavone Canavese, TO) - MANTELLO Stella (Torre di Ruggiero CZ) - MANTOVANI Maurizio (Moncalieri, TO) - MARCHEGIANI Giovannino (Cingoli, MC) - MAROTTA Alfredo (Palermo) - MARINO Maria (Catanzaro) - MARSANO Maria Luisa (Genova - Pegli) - MATRAXHIA Filippa (Calascibetta) MASTROIANNI Felice (Nocera Terinese,CZ) - MAUGERI Caterina (Barberino di Mugello, FI) -MEDICI Saveria (Augusta, SR) MEGNA Claudio (Palermo) - MEGNA Ernestina (Crotone, CZ) MENDOLA Rosalia (Alessandria della Rocca, AG) - MICCICHÈ Elisa Sicilia (Caltanissetta) - MISITANO Rosina (Ciminà, RC) MILLONI Enus (San Sepolcro, AR) - MODICA Diego (Torino) MORABITO Ginafranca (S. Lazzaro di Savena, BO) - MUSSO Antonio (Ragusa) NARDONI Maria Liliana (Perugia) - NAVA Luigi e DI SALVO Giuseppa (Brugherio, MB) - NERI Giuseppa (Biancavilla, CT) NESTI Maria (Calcinaia, PI) NIGIDO Francesco (Roma) OCCHIPINTI Rosario (Ragusa) - ODIERNA Olga (Modica, RG) OLIVERIO Franco (Bresso, MI) - ORSINA Giovanni (Sologno di Caltignaga, NO) PACI Silvana (Milano) - PALAMENGHI Vincenza (Siracusa) PALERMO FERRANTE Anna (Raggio Calabria) - PASSANISI Giuseppa (Caltanissetta) PAZZI Dorina (Forlì) - PERAZZOLI Lena MANTOVANI (Moncalieri, TO) PERAZZOLI Pasquina BOVOLENTA (Sangano, TO) - PIETROPAOLO Massimo CONO (Tropea, VV) - PIPPA Nicola (Guidonia, Roma) PIRAS Maria Cristina (Sant’Antioco, CA) PIRRONE Angela Innocenza (Patti, ME) - PONTI Agnese (Castelbognone, AT) POZZO Stefania (Alba, CN) - PRAVATÀ Michela (Roccapalumba, PA) PRIVITERA PRINCIPATO Gaetano (Valverde, CT) - PROFETA RAGUNÌ Paola (Francavilla di Sicilia, ME) - RAITI Giuseppe (Sortino, SR) RAMPELLO Giuseppina (Agrigento) - RESTIVE Carmela (Bagheria, PA) - RIOLO Vincenza (Francavilla di Sicilia, ME) - RIZZA Dora (Siracusa) - RUBBI Alberto e Rosanna (Torre di Roveri, BG) - RUGIATI ILIA MARINAI (Ponsacco, PI) - RUOCCO Caterina (Capri, NA) - RUPERTO Antonino (Leonforte, EN) RUSSO Maria (Adrano, CT) VENIER Maria (Forgaria del Friuli) - VENTURA Alfio (Tor Vaianica, Roma) WINGFIELD CRISTINA (Roma) ZAMPINO Salvatore (Caltagirone, CT) - ZAVAGLIO Vittorino(Alfianello, BS) ZUCCARINI Graziani (Lanciano, CH) ZUCCHI Luciana (Salsomaggiore Terme, PR) Ringraziano P. Innocenzo (dall’estero) A.A. (Canada) - AMITRANO Rosa (Nuova Zelanda) - BADOLATO Anna Maria (U.S.A.) CALLERAME Filippo (Svizzera) - CASTELLINO Alfonsina (Hamilton) - CONIGLIONE C. (Australia) - CUCCI Giovanni (Germania) - CUSCHERA Anna BOCCALON (Canada) - D’ALESSANDRO Teresa (Canada) - DONATO Francesco (Francia) - DONZELLO Teresa (Canada) - FIANDACA Francesca (Germania) - FORMICA Sebastiana (Australia) – GURRIERI Gino (Francia) - GURRIERI Lucia e Giovanna (Argentina) – LACERANENSA Tony (Australia) - LA LICATA Gaetano (Svizzera) MENDOLA Gaetano Giuseppe (Belgio) - MICALLEF Maria (Malta) – MINARDI Giovanna (U.S.A.) - MONGIOVÌ GANGI Calogera (Germania) MONITTO Santina (Australia) - NOVARA S. Mr e Mrs (Canada) PETITO Carolina (U.S.A.) - PIAZZA Rita (Francia) - PIRRONELLO Umberto (Venezuela) - POLLACI Francesco (England) – SCORNAIENCHI Paola (Canada) - SOLIGO Rita (Australia) – SORTINO Angelo (U.S.A.) - SZUCS Line (Francia) - TOSCO Caterina (U.S.A.) - VILLELLA Angela (Australia) - VIRONE Maria (Francia) $