N O R M A
I T A L I A N A
C E I
Norma Italiana
CEI EN 60598-1
La seguente Norma è identica a: EN 60598-1:2008-10; EN 60598-1/A11:2009-05.
Data Pubblicazione
Edizione
2009-08
Nona
Classificazione
Fascicolo
9950 C
34-21
Titolo
Apparecchi di illuminazione
Parte 1: Prescrizioni generali e prove
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Title
Luminaires
Part 1: General requirements and tests
Sommario
Questa Parte 1 della EN 60598 specifica le prescrizioni generali per gli apparecchi di illuminazione che
incorporano sorgenti luminose che funzionano con tensioni di alimentazione fino a 1000 V; le prescrizioni e
le relative prove riguardano la classificazione, la marcatura, la costruzione meccanica ed elettrica. Questa
Norma (Parte 1) prende in considerazione tutti gli aspetti della sicurezza (elettrica, termica e meccanica).
Scopo della Norma è quello di fornire una serie di prescrizioni e di prove considerate generalmente
applicabili alla maggior parte dei tipi di apparecchi e che possono essere richiamate dalle specifiche
Parti 2. Questa Parte 1 non deve quindi essere considerata come una Norma a sé stante per qualsiasi tipo
di apparecchio e le sue disposizioni si applicano esclusivamente ai tipi particolari di apparecchi nei limiti
fissati dalle Parti 2 appropriate. Ciascuna Parte 2 specifica le prescrizioni relative ad un particolare tipo di
apparecchio o ad un gruppo di apparecchi alimentati con tensioni non superiori a 1000 V.
La presente Norma comprende anche la Modifica A11 CENELEC alla EN 60598-1 che sostituisce la
definizione 1.2.76 "Categorie di tenuta all'impulso".
L’ottava edizione di questa Norma, rimane in vigore fino al 12 aprile 2012.
La presente Norma riporta il testo in inglese e italiano della EN 60598-1; rispetto al precedente fascicolo
n. 9589E di dicembre 2008, essa contiene la traduzione completa della EN sopra indicata e, in aggiunta, la
Modifica A11 CENELEC di maggio 2009.
CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO
AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI
Nazionali
Europei
Internazionali
Legislativi
Legenda
(IDT) EN 60598-1:2008-10; EN 60598-1/A11:2009-05;
(PEQ) IEC 60598-1:2008-04;
(IDT) - La Norma in oggetto è identica alle Norme indicate dopo il riferimento (IDT)
(PEQ) - La Norma in oggetto recepisce con modifiche le Norme indicate dopo il riferimento (PEQ)
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana
Stato Edizione
Varianti
Ed. Prec. Fasc.
Comitato Tecnico
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Approvata da
Sottoposta a
ICS
CEI EN 60598-1
Pubblicazioni
Norma Tecnica
In vigore
Data Validità
01-10-2009
Carattere Doc.
Ambito Validità
Internazionale
Nessuna
7629:2005-05, che rimane applicabile fino al 12-04-2012
CT 34-Lampade e relative apparecchiature
Presidente del CEI
CENELEC (EN 60598-1:2008-10)
CENELEC (EN 60598-1/A11:2009-05)
Inchiesta pubblica come Documento originale (EN 60598-1:2008-10)
Inchiesta pubblica come Documento originale (EN 60598-1/A11:2009-05)
In data
26-06-2009
21-10-2008
01-05-2009
Chiusura in
data
28-03-2008
16-01-2009
29.140.40;
CDU
DESCRITTORI / DESCRIPTORS
Apparecchi di illuminazione - Luminaires
2
© CEI - Milano 2009. Riproduzione vietata
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza
il consenso scritto del CEI. Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di
varianti. È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
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EN 60598-1
Sostituisce la Norma EN 60598-1:2004 + A1:2006
Apparecchi di illuminazione
Parte 1: Prescrizioni generali e prove
Luminaires
Part 1: General requirements and tests
Luminaires
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Partie 1: Exigences générales et essais
Leuchten
Teil 1: Allgemeine Anforderungen und Prüfungen
3
I Comitati Nazionali membri del CENELEC sono tenuti, in accordo col regolamento interno del CEN/CENELEC,
ad adottare questa Norma Europea, senza alcuna modifica, come Norma Nazionale. Gli elenchi aggiornati e i
relativi riferimenti di tali Norme Nazionali possono essere ottenuti rivolgendosi al Segretariato Centrale del
CENELEC o agli uffici di qualsiasi Comitato Nazionale membro. La presente Norma Europea esiste in tre
versioni ufficiali (inglese, francese, tedesco). Una traduzione effettuata da un altro Paese membro, sotto la sua
responsabilità, nella sua lingua nazionale e notificata al CENELEC, ha la medesima validità. I membri del
CENELEC sono i Comitati Elettrotecnici Nazionali dei seguenti Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro,
Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania,
Lussemburgo, Malta, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania,
Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
I diritti di riproduzione di questa Norma Europea sono riservati esclusivamente ai membri nazionali del CENELEC.
CENELEC members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the
conditions for giving this European Standard the status of a National Standard without any alteration. Up-todate lists and bibliographical references concerning such National Standards may be obtained on application to
the Central Secretariat or to any CENELEC member. This European Standard exists in three official versions
(English, French, German). A version in any other language and notified to the CENELEC Central Secretariat
has the same status as the official versions. CENELEC members are the national electrotechnical committees
of: Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece,
Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland, Portugal,
Romania, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.
© CENELEC Copyright reserved to all CENELEC members.
CENELEC
Comitato Europeo di Normalizzazione Elettrotecnica
European Committee for Electrotechnical Standardization
Secrétariat Central
Comité Européen de Normalisation Electrotechnique
Rue de Stassart 35, B – 1050 Bruxelles
Europäische Komitee für Elektrotechnische Normung
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FOREWORD
The text of document 34D/889/FDIS, future edition 7 of IEC 60598-1, prepared by SC 34D,
Luminaires, of IEC TC 34, Lamps and related equipment, was submitted to the IEC-CENELEC
parallel vote.
A draft amendment, prepared by the Technical Committee CENELEC TC 34Z, Luminaires and
associated equipment, covering the needed common modifications towards IEC 60598-1:2008
(34D/889/FDIS) was submitted to the formal vote.
The combined texts were approved by CENELEC as EN 60598-1 on 2008-10-21.
This European Standard supersedes EN 60598-1:2004 + A1:2006 + corrigendum August 2007.
The major changes which may affect certification are given in Annex R. Annex R shows where
a new text has been included which contains more serious/critical requirements requiring
products to be re-tested.
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The following dates were fixed:
– latest date by which the EN has to be implemented
at national level by publication of an identical
national standard or by endorsement
(dop)
2009-08-01
– latest date by which the national standards conflicting
with the EN have to be withdrawn
(dow)
2012-04-12
NOTE In this standard, the following print types are used:
–
requirements: in roman type;
–
test specifications: in italic type;
–
notes: in small roman type.
Annexes ZA, ZB and ZC have been added by CENELEC.
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
Pagina iv
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PREFAZIONE
Il testo del documento 34D/889/FDIS, futura settima edizione della IEC 60598-1, preparato
dal SC 34D, Luminaires, del TC 34 IEC, Lamps and related equipment, è stato sottoposto al
voto parallelo IEC-CENELEC.
Una bozza della modifica, preparata dal Comitato Tecnico CENELEC TC 34Z, Luminaires and
associated equipment, che prende in considerazione le modifiche comuni richieste per la
IEC 60598-1:2008 (34D/889/FDIS), è stata sottoposta al voto formale.
I testi combinati sono stati approvati dal CENELEC come EN 60598-1 in data 21-10-2008.
La presente Norma Europea sostituisce la EN 60598-1:2004 + A1:2006 + corrigendum
dell’agosto 2007.
Le principali modifiche che possono influire sulla certificazione sono riportate nell’Allegato R.
Tale Allegato riporta i punti in cui è stato incluso un nuovo testo che contiene prescrizioni più
severe/critiche che richiedono che i prodotti vengano nuovamente sottoposti a prova.
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Sono state fissate le date seguenti:
– data ultima entro la quale la EN deve essere recepita a
livello nazionale mediante pubblicazione di una Norma
nazionale identica o mediante adozione
(dop)
01-08-2009
– data ultima entro la quale le Norme nazionali contrastanti
con la EN devono essere ritirate
(dow)
12-04-2012
NOTA Nella presente Norma vengono usati i seguenti tipi di stampa:
–
prescrizioni: carattere tondo;
–
specifiche di prova: carattere corsivo;
–
note: carattere tondo piccolo.
Gli Allegati ZA, ZB e ZC sono stati aggiunti dal CENELEC.
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
Pagina v
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ENDORSEMENT NOTICE
The text of the International Standard IEC 60598-1:2008 was approved by CENELEC as a
European Standard with agreed common modifications pointed out by a vertical bar.
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In the official version, for Bibliography, the following notes have to be added for the standards
indicated:
IEC 60081
NOTE Harmonized as EN 60081:1998 (not modified).
IEC 60216
NOTE Harmonized in EN 60216 series (not modified).
IEC 60364
NOTE Harmonized in HD 384/HD 60364 series (modified).
IEC 60364-5-51
NOTE Harmonized as HD 60364-5-51:2006 (modified).
IEC 60598-2-3
NOTE Harmonized as EN 60598-2-3:2003 (not modified).
IEC 60598-2-5
NOTE Harmonized as EN 60598-2-5:1998 (not modified).
IEC 60598-2-6
NOTE Harmonized as EN 60598-2-6:1994 (not modified).
IEC 60664-3
NOTE Harmonized as EN 60664-3:2003 (not modified).
IEC 60695
NOTE Harmonized in EN 60695 series (not modified).
IEC 60695-2-11
NOTE Harmonized as EN 60695-2-11:2001 (not modified).
IEC 60811-3-1
NOTE Harmonized as EN 60811-3-1:1995 (not modified).
IEC 60901
NOTE Harmonized as EN 60901:1996 (not modified).
IEC 60921
NOTE Harmonized as EN 60921:2004 (not modified).
IEC 60923
NOTE Harmonized as EN 60923:2005 (not modified).
IEC 60925
NOTE Harmonized as EN 60925:1991 (not modified).
IEC 60929
NOTE Harmonized as EN 60929:2006 (not modified).
IEC 60950-1
NOTE Harmonized as EN 60950-1:2006 (modified).
IEC 61195
NOTE Harmonized as EN 61195:1999 (not modified).
IEC 61210
NOTE Harmonized as EN 61210:1995 (modified).
IEC 61346-1
NOTE Harmonized as EN 61346-1:1996 (not modified).
IEC 61995
NOTE Harmonized in EN 61995 series (modified).
ISO 75-2
NOTE Harmonized as EN ISO 75-2:1996 (not modified).
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
Pagina vi
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AVVISO DI ADOZIONE
Il testo della Norma Internazionale IEC 60598-1:2008 è stato approvato dal CENELEC come
Norma Europea con le modifiche comuni concordate ed evidenziate con una barra verticale a
margine del solo testo inglese.
Nella versione ufficiale, per la Bibliografia sono state aggiunte le seguenti Note per le Norme
indicate:
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IEC 60081
NOTA
Armonizzata come EN 60081:1998 (non modificata).
IEC 60216
NOTA
Armonizzata nella serie EN 60216 (non modificata).
IEC 60364
NOTA
Armonizzata nella serie HD 384/HD 60364 (modificata).
IEC 60364-5-51
NOTA
Armonizzata come HD 60364-5-51:2006 (modificata).
IEC 60598-2-3
NOTA
Armonizzata come EN 60598-2-3:2003 (non modificata).
IEC 60598-2-5
NOTA
Armonizzata come EN 60598-2-5:1998 (non modificata)
IEC 60598-2-6
NOTA
Armonizzata come EN 60598-2-6:1994 (non modificata)
IEC 60664-3
NOTA
Armonizzata come EN 60664-3:2003 (non modificata).
IEC 60695
NOTA
Armonizzata nella serie EN 60695 (non modificata).
IEC 60695-2-11
NOTA
Armonizzata come EN 60695-2-11:2001 (non modificata).
IEC 60811-3-1
NOTA
Armonizzata nella EN 60811-3-1:1995 (non modificata).
IEC 60901
NOTA
Armonizzata nella EN 60901:1996 (non modificata).
IEC 60921
NOTA
Armonizzata nella EN 60921:2004 (non modificata).
IEC 60923
NOTA
Armonizzata nella EN 60923:2005 (non modificata).
IEC 60925
NOTA
Armonizzata nella EN 60925:1991 (non modificata).
IEC 60929
NOTA
IEC 60950-1
NOTA
Armonizzata come EN 60950-1:2006 (modificata).
Armonizzata come EN 60929:2006 (non modificata).
IEC 61195
NOTA
Armonizzata come EN 61195:1999 (non modificata).
IEC 61210
NOTA
Armonizzata come EN 61210:1995 (modificata).
IEC 61346-1
NOTA
Armonizzata come EN 61346-1:1996 (non modificata).
IEC 61995
NOTA
Armonizzata nella serie EN 61995 (modificata).
ISO 75-2
NOTA
Armonizzata come EN ISO 75-2:1996 (non modificata).
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
Pagina vii
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FOREWORD TO AMENDMENT A11
This amendment was prepared by the Technical Committee CENELEC TC 34Z, Luminaires and
associated equipment.
The text of the draft was submitted to the formal vote and was approved by CENELEC as
amendment A11 to EN 60598-1:2008 on 2009-05-01.
The following dates were fixed:
–
–
Latest date by which the amendment has to be
implemented at national level by publication of an
identical national standard or by endorsement
(dop)
2009-11-01
Latest date by which the national standards conflicting
with the amendment have to be withdrawn
(dow)
2009-11-01
WARNING
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The text of Amendment A11 is pointed out by a double bar in the margin.
NORMA TECNICA
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PREFAZIONE ALLA MODIFICA A11
La presente Modifica è stata preparata dal Comitato Tecnico CENELEC TC 34Z, Luminaires
and associated equipment.
Il testo del progetto è stato sottoposto al voto formale ed è stato approvato dal CENELEC
come Modifica A11 alla EN 60598-1:2008 in data 01-05-2009.
Sono state fissate le date seguenti:
– data ultima entro la quale la Modifica deve essere recepita a
livello nazionale mediante pubblicazione di una Norma nazionale
identica o mediante adozione
(dop)
– data ultima entro la quale le Norme nazionali contrastanti con la
Modifica devono essere ritirate
(dow) 01-11-2009
01-11-2009
AVVERTENZA
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Il testo della Modifica A11 è evidenziata da una doppia barra verticale a margine.
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CONTENTS
SECTION 0: GENERAL INTRODUCTION ..............................................................................1
0.1 Scope and object ...................................................................................................1
0.2 Normative references ............................................................................................3
0.3 General requirements ............................................................................................3
0.4 General test requirements and verification .............................................................5 0.5 Components of luminaires .....................................................................................7
0.6 List of parts of IEC 60598-2 ...................................................................................9 SECTION 1: DEFINITIONS ................................................................................................. 11
1.1 General ............................................................................................................... 11
1.2 Definitions ........................................................................................................... 11
SECTION 2: CLASSIFICATION OF LUMINAIRES ............................................................... 35 Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
2.1 2.2 2.3 General ............................................................................................................... 35
Classification according to type of protection against electric shock ..................... 35 Classification according to degree of protection against ingress of dust,
solid objects and moisture ................................................................................... 35
2.4 Classification according to material of supporting surface for which the
luminaire is designed ........................................................................................... 35
2.5 Classification according to the circumstances of use ............................................ 37
SECTION 3: MARKING ....................................................................................................... 37
3.1 General ............................................................................................................... 37
3.2 Marking on luminaires ......................................................................................... 37
3.3 Additional information .......................................................................................... 45
3.4 Test of marking ................................................................................................... 51
SECTION 4: CONSTRUCTION ........................................................................................... 51
4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 4.10 4.11 4.12 4.13 4.14 4.15 4.16 4.17 4.18 4.19 4.20 4.21 4.22 4.23 4.24 General ............................................................................................................... 51
Replaceable components ..................................................................................... 51
Wireways ............................................................................................................ 51
Lampholders ....................................................................................................... 51 Starter holders .................................................................................................... 55
Terminal blocks ................................................................................................... 55
Terminals and supply connections ....................................................................... 57 Switches ............................................................................................................. 61
Insulating linings and sleeves .............................................................................. 61
Double and reinforced insulation .......................................................................... 63
Electrical connections and current-carrying parts ................................................. 65
Screws and connections (mechanical) and glands ................................................ 67 Mechanical strength ............................................................................................ 73 Suspensions and means of adjustment ................................................................ 79 Flammable materials ........................................................................................... 85
Luminaires for mounting on normally flammable surfaces ..................................... 87 Drain holes .......................................................................................................... 91
Resistance to corrosion ....................................................................................... 91
Ignitors ................................................................................................................ 91
Rough service luminaires – Vibration requirements .............................................. 93 Protective shield .................................................................................................. 93
Attachments to lamps .......................................................................................... 95
Semi-luminaires .................................................................................................. 95 UV radiation ........................................................................................................ 95
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INDICE
SEZIONE 0: INTRODUZIONE GENERALE ............................................................................2 0.1 Campo di applicazione e oggetto ........................................................................... 2 0.2 Riferimenti normativi .............................................................................................. 4 0.3 Prescrizioni generali .............................................................................................. 4 0.4 Prescrizioni generali sulle prove e le verifiche ........................................................ 6 0.5 Componenti degli apparecchi ................................................................................. 8 0.6 Elenco delle Parti della serie IEC 60598-2 ............................................................ 10 SEZIONE 1: DEFINIZIONI ................................................................................................... 12
1.1 Generalità ........................................................................................................... 12
1.2 Definizioni ........................................................................................................... 12
SEZIONE 2: CLASSIFICAZIONE DEGLI APPARECCHI ....................................................... 36
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2.1 2.2 2.3 Generalità ........................................................................................................... 36
Classificazione secondo il tipo di protezione contro la scossa elettrica .................. 36 Classificazione secondo il grado di protezione contro la penetrazione di
polvere, corpi solidi e umidità ............................................................................... 36
2.4 Classificazione secondo il materiale della superficie di montaggio per la
quale l’apparecchio è progettato .......................................................................... 36
2.5 Classificazione secondo l’uso .............................................................................. 38
SEZIONE 3: MARCATURA .................................................................................................. 38
3.1 Generalità ........................................................................................................... 38
3.2 Marcatura degli apparecchi .................................................................................. 38
3.3 Informazioni supplementari .................................................................................. 46
3.4 Prova di marcatura .............................................................................................. 52
SEZIONE 4: COSTRUZIONE .............................................................................................. 52
4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 4.10 4.11 4.12 4.13 4.14 4.15 4.16 4.17 4.18 4.19 4.20 4.21 4.22 4.23 4.24 Generalità ........................................................................................................... 52
Componenti sostituibili ......................................................................................... 52
Condotti dei cavi .................................................................................................. 52
Portalampade ...................................................................................................... 52
Portastarter ......................................................................................................... 56
Morsettiere .......................................................................................................... 56
Morsetti e connessioni di alimentazione ............................................................... 58
Interruttori ........................................................................................................... 62
Rivestimenti e guaine isolanti ............................................................................... 62
Isolamento doppio e rinforzato ............................................................................. 64
Collegamenti elettrici e parti che portano corrente ................................................ 66
Viti, connessioni (meccaniche) e pressacavi ......................................................... 68
Resistenza meccanica ......................................................................................... 74
Sospensioni e dispositivi di regolazione ............................................................... 80 Materiali infiammabili ........................................................................................... 86
Apparecchi previsti per il montaggio su superfici normalmente infiammabili .......... 88
Fori di drenaggio ................................................................................................. 92 Resistenza alla corrosione ................................................................................... 92 Accenditori .......................................................................................................... 92
Apparecchi per servizio gravoso – Prescrizioni relative alle vibrazioni ................... 94 Schermo di protezione ......................................................................................... 94
Parti applicate alle lampade ................................................................................. 96
Semi-apparecchi .................................................................................................. 96
Radiazioni UV ..................................................................................................... 96
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4.25 Mechanical hazard .............................................................................................. 95
4.26 Short-circuit protection ........................................................................................ 95
4.27 Terminal blocks with integrated screwless earthing contacts ................................ 97 SECTION 5: EXTERNAL AND INTERNAL WIRING.............................................................. 97 5.1 General ............................................................................................................... 97
5.2 Supply connection and other external wiring ........................................................ 97 5.3 Internal wiring ................................................................................................... 107
SECTION 6: Not used ....................................................................................................... 113
SECTION 7: PROVISION FOR EARTHING ....................................................................... 113
7.1 General ............................................................................................................. 113
7.2 Provision for earthing ........................................................................................ 113
SECTION 8: PROTECTION AGAINST ELECTRIC SHOCK ................................................ 117 Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
8.1 General ............................................................................................................. 117
8.2 Protection against electric shock ....................................................................... 117 SECTION 9: RESISTANCE TO DUST, SOLID OBJECTS AND MOISTURE ........................ 123 9.1 General ............................................................................................................. 123
9.2 Tests for ingress of dust, solid objects and moisture .......................................... 123 9.3 Humidity test ..................................................................................................... 133
SECTION 10: INSULATION RESISTANCE AND ELECTRIC STRENGTH, TOUCH
CURRENT AND PROTECTIVE CONDUCTOR CURRENT ................................................. 133 10.1 General ............................................................................................................. 133
10.2 Insulation resistance and electric strength ......................................................... 133 10.3 Touch current, protective conductor current and electric burn ............................. 143 SECTION 11: CREEPAGE DISTANCES AND CLEARANCES ............................................ 143 11.1 General ............................................................................................................. 143
11.2 Creepage distances and clearances .................................................................. 143 SECTION 12: ENDURANCE TEST AND THERMAL TEST ................................................. 149 12.1 12.2 12.3 12.4 12.5 12.6 12.7 General ............................................................................................................. 149
Selection of lamps and ballasts .......................................................................... 149 Endurance test .................................................................................................. 149
Thermal test (normal operation) ......................................................................... 153 Thermal test (abnormal operation) ..................................................................... 163 Thermal test (failed windings in lamp control gear) ............................................. 171 Thermal test in regard to fault conditions in lamp control gear or electronic
devices incorporated in thermoplastic luminaires ............................................... 175 SECTION 13: RESISTANCE TO HEAT, FIRE AND TRACKING ......................................... 181
13.1 13.2 13.3 13.4 General ............................................................................................................. 181
Resistance to heat ............................................................................................. 181
Resistance to flame and ignition ........................................................................ 181
Resistance to tracking ....................................................................................... 183 NORMA TECNICA
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4.25 Pericoli meccanici ................................................................................................ 96
4.26 Protezione contro il cortocircuito .......................................................................... 96
4.27 Morsettiere con contatti di terra integrati senza vite .............................................. 98
SEZIONE 5: CABLAGGIO ESTERNO E INTERNO ............................................................... 98
5.1 Generalità ........................................................................................................... 98
5.2 Connessione all’alimentazione e altri cablaggi esterni .......................................... 98 5.3 Cablaggio interno .............................................................................................. 108 SEZIONE 6: Non utilizzata ................................................................................................ 114
SEZIONE 7: MESSA A TERRA ......................................................................................... 114
7.1 Generalità ......................................................................................................... 114
7.2 Disposizioni per la messa a terra ....................................................................... 114
SEZIONE 8: PROTEZIONE CONTRO LA SCOSSA ELETTRICA ........................................ 118
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8.1 Generalità ......................................................................................................... 118
8.2 Protezione contro la scossa elettrica .................................................................. 118 SEZIONE 9: PROTEZIONE CONTRO LA PENETRAZIONE DI POLVERE, CORPI
SOLIDI E UMIDITÀ ........................................................................................................... 124 9.1 Generalità ......................................................................................................... 124
9.2 Prove di protezione contro la penetrazione di polvere, corpi solidi e umidità ........ 124 9.3 Prova di umidità................................................................................................. 134
SEZIONE 10: RESISTENZA DI ISOLAMENTO E RIGIDITÀ DIELETTRICA,
CORRENTE DI CONTATTO E CORRENTE NEL CONDUTTORE DI PROTEZIONE ............ 134 10.1 Generalità ......................................................................................................... 134
10.2 Resistenza di isolamento e rigidità dielettrica ..................................................... 134 10.3 Corrente di contatto, corrente nel conduttore di protezione e bruciatura
elettrica ............................................................................................................. 144 SEZIONE 11: DISTANZE DI ISOLAMENTO SUPERFICIALI E IN ARIA .............................. 144 11.1 Generalità ......................................................................................................... 144
11.2 Distanze superficiali e in aria ............................................................................. 144
SEZIONE 12: PROVE DI DURATA E DI RISCALDAMENTO ............................................... 150
12.1 12.2 12.3 12.4 12.5 12.6 Generalità ......................................................................................................... 150
Scelta delle lampade e degli alimentatori ........................................................... 150
Prova di durata .................................................................................................. 150
Prova di riscaldamento (in funzionamento normale) ............................................ 154
Prova di riscaldamento (in funzionamento anormale) .......................................... 164
Prova di riscaldamento (guasto negli avvolgimenti dell’unità di alimentazione
delle lampade) ................................................................................................... 172
12.7 Prova diriscaldamento relativa alle condizioni di guasto nelle unità di
alimentazione o nei dispositivi elettronici degli apparecchi in materiale
termoplastico ..................................................................................................... 176
SEZIONE 13: RESISTENZA AL CALORE, AL FUOCO E ALLE CORRENTI
SUPERFICIALI ................................................................................................................. 182 13.1 13.2 13.3 13.4 Generalità ......................................................................................................... 182
Resistenza al calore .......................................................................................... 182 Resistenza alla fiamma e all’accensione ............................................................ 182 Resistenza alle correnti superficiali .................................................................... 184 NORMA TECNICA
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SECTION 14: SCREW TERMINALS .................................................................................. 185 14.1 General ............................................................................................................. 185
14.2 Definitions ......................................................................................................... 185
14.3 General requirements and basic principles ......................................................... 187 14.4 Mechanical tests ............................................................................................... 191
SECTION 15: SCREWLESS TERMINALS AND ELECTRICAL CONNECTIONS .................. 197 15.1 General ............................................................................................................. 197
15.2 Definitions ......................................................................................................... 197
15.3 General requirements ........................................................................................ 199
15.4 General instructions on tests ............................................................................. 201 15.5 Terminal and connections for internal wiring ...................................................... 203 15.6 Electrical tests ................................................................................................... 205 15.7 Terminals and connections for external wiring .................................................... 207 15.8 Mechanical tests ............................................................................................... 207
15.9 Electrical tests ................................................................................................... 209 Annex A (normative) Test to establish whether a conductive part may cause an
electric shock ................................................................................................................... 263 Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Annex B (normative) Test lamps ...................................................................................... 265 Annex C (normative) Abnormal circuit conditions .............................................................. 271 Annex D (normative) Draught-proof enclosure .................................................................. 277 Annex E (normative) Determination of winding temperature rises by the increase-inresistance method ............................................................................................................ 283 Annex F (normative) Test for resistance to stress corrosion of copper and copper
alloys ............................................................................................................................... 285 Annex G (normative) Measurement of touch current and protective conductor current ...... 289 Annex H (Void) ................................................................................................................. 297 Annex I (Void) .................................................................................................................. 299 Annex J (informative) Explanation of IP numbers for degrees of protection ....................... 301 Annex K (informative) Temperature measurement ............................................................ 305 Annex L (informative) Guide to good practice in luminaire design ..................................... 311 Annex M (normative) Determination of creepage distances and clearances ...................... 321 Annex N (informative) Explanation of marking for luminaires that are not suitable for
mounting on normally flammable surfaces and covering with insulation materials .............. 323 Annex O (Void) ................................................................................................................. 331 Annex P (normative) Absorption requirements for the protective shield to be fitted to
luminaires designed for metal halide lamps which emit a high level of UV radiation ........... 333 Annex Q (informative) Conformity testing during manufacture ........................................... 337 Annex R (normative) Schedule of amended subclauses containing more
serious/critical requirements which require products to be retested .................................. 341 Annex S (normative) Requirements for the identification of a family or range of
luminaires for type testing ................................................................................................. 343 Annex T (informative) Reference to Class 0 ..................................................................... 345 Annex U (informative) Creepage and clearances distances for luminaires where a
higher degree of availability (impulse withstand category III) may be requested ................. 347 NORMA TECNICA
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SEZIONE 14: MORSETTI A VITE ...................................................................................... 186
14.1 Generalità ......................................................................................................... 186
14.2 Definizioni ......................................................................................................... 186
14.3 Prescrizioni generali e principi fondamentali ....................................................... 188 14.4 Prove meccaniche ............................................................................................. 192 SEZIONE 15: MORSETTI E CONNESSIONI ELETTRICHE SENZA VITI ............................. 198
15.1 Generalità ......................................................................................................... 198
15.2 Definizioni ......................................................................................................... 198
15.3 Prescrizioni generali .......................................................................................... 200 15.4 Generalità sulle prove ........................................................................................ 202
15.5 Morsetti e connessioni per il cablaggio interno ................................................... 204
15.6 Prove elettriche ................................................................................................. 206
15.7 Morsetti e connessioni per il cablaggio esterno .................................................. 208 15.8 Prove meccaniche ............................................................................................. 208 15.9 Prove elettriche ................................................................................................. 210
Allegato A (normativo) Prova per stabilire se una parte conduttrice possa causare
scossa elettrica ................................................................................................................. 264
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Allegato B (normativo) Lampade di prova ......................................................................... 266
Allegato C (normativo) Condizioni di funzionamento anormali ........................................... 272
Allegato D (normativo) Cabina protetta dalle correnti d’aria ............................................... 278 Allegato E (normativo) Determinazione delle sovratemperature degli avvolgimenti con
il metodo della variazione di resistenza ............................................................................. 284 Allegato F (normativo) Prova di resistenza alla corrosione per il rame e le sue leghe ........ 286 Allegato G (normativo) Misura della corrente di contatto e della corrente nel
conduttore di protezione ................................................................................................... 290 Allegato H (Vuota) ............................................................................................................ 298 Allegato I (Vuota) .............................................................................................................. 300 Allegato J (informativo) Spiegazione delle cifre IP relative ai gradi di protezione ............... 302 Allegato K (informativo) Misura della temperatura ............................................................. 306
Allegato L (informativo) Guida per la progettazione degli apparecchi ................................. 312 Allegato M (normativo) Determinazione delle distanze di isolamento superficiali e in aria ......... 322
Allegato N (informativo) Spiegazione delle marcature degli apparecchi nonidonei al
montaggio su superfici normalmente infiammabili e ad essere ricoperti con materiale
isolanti ............................................................................................................................. 324 Allegato O (Vuoto) ............................................................................................................ 332 Allegato P (normativo) Prescrizioni relative all’assorbimento dello schermo di
protezione fornito con gli apparecchi progettati per lampade ad alogenuri che
emettono un livello elevato di radiazioni UV ....................................................................... 334
Allegato Q (informativo) Prove di conformità durante la fabbricazione ............................... 338 Allegato R (normativo) Elenco dei paragrafi modificati che contengono prescrizioni più
severe/critiche che richiedono la riverifica dei prodotti ....................................................... 342
Allegato S (normativo) Prescrizioni per l’identificazione di una famiglia o di una
gamma di apparecchi per le prove di tipo .......................................................................... 344
Allegato T (informativo) Riferimento alla Classe 0 ............................................................. 346 Allegato U (informativo) Distanze di isolamento superficiali e in aria per apparecchi di
illuminazione in cui può essere richiesta una più elevata resistenza agli impulsi
(categoria di tenuta all’impulso III) ..................................................................................... 348
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Annex V (normative) Additional test requirements for terminal blocks with integrated
screwless earthing contact for direct connection to the luminaire housing or to parts of
the body ........................................................................................................................... 351 Annex W (normative) Alternative thermal test for thermoplastic luminaires ........................ 355 Bibliography ..................................................................................................................... 359 Annex ZA (normative) Normative references to international publications with their
corresponding European publications................................................................................ 363 Annex ZB (normative) Special national conditions ........................................................... 371 Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Annex ZC (informative) A-deviations ............................................................................... 377 NORMA TECNICA
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Allegato V (normativo) Prescrizioni di prova aggiuntive per le morsettiere con contatto
di terra senza vite integrato per la connessione diretta alla custodia dell’apparecchio o
a parti della massa ........................................................................................................... 352 Allegato W (normativo) Prova termica alternativa per gli apparecchi di illuminazione
in materiale termoplastico ................................................................................................. 356 Bibliografia ....................................................................................................................... 360 Allegato ZA (normativo) Riferimenti normativi alle Pubblicazioni Internazionali con le
corrispondenti Pubblicazioni Europee ................................................................................ 364
Allegato ZB (normativo) Condizioni speciali nazionali ...................................................... 372 Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Allegato ZC (informativo) Deviazioni nazionali ................................................................. 378 NORMA TECNICA
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LUMINAIRES –
Part 1: General requirements and tests
SECTION 0: GENERAL INTRODUCTION
0.1
Scope and object
This Part 1 of International Standard IEC 60598 specifies general requirements for
luminaires, incorporating electric light sources for operation from supply voltages up to
1 000 V. The requirements and related tests of this standard cover: classification, marking,
mechanical construction and electrical construction.
Each section of this Part 1 is read in conjunction with this Section 0 and with other relevant
sections to which reference is made.
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Each part of IEC 60598-2 details requirements for a particular type of luminaire or group of
luminaires on supply voltages not exceeding 1 000 V. These parts are published separately
for ease of revision and additional sections will be added as and when a need for them is
recognized.
Attention is drawn to the fact that this Part 1 covers all aspects of safety (electrical, thermal
and mechanical).
The presentation of photometric data for luminaires is under consideration by the
International Commission on Illumination (CIE) and is not, therefore, included in this Part 1.
Requirements are included in this Part 1 for luminaires incorporating ignitors with nominal
peak values of the voltage pulse not exceeding those of Table 11.2. The requirements apply
to luminaires with ignitors built into ballasts and to luminaires with ignitors separate from
ballasts. For luminaires with ignitors built into lamps, the requirements are under
consideration.
Requirements for semi-luminaires are included in this Part 1.
In general, this Part 1 covers safety requirements for luminaires. The object of this Part 1 is
to provide a set of requirements and tests which are considered to be generally applicable to
most types of luminaires and which can be called up as required by the detail specifications
of IEC 60598-2. This Part 1 is thus not regarded as a specification in itself for any type of
luminaire, and its provisions apply only to particular types of luminaires to the extent
determined by the appropriate part of IEC 60598-2.
The parts of IEC 60598-2, in making reference to any of the sections of Part 1, specify the
extent to which that section is applicable and the order in which the tests are to be
performed; they also include additional requirements as necessary.
The order in which the sections of Part 1 are numbered has no particular significance as the
order in which their provisions apply is determined for each type of luminaire or group of
luminaires by the appropriate part of IEC 60598-2. All parts of IEC 60598-2 are self-contained
and therefore do not contain references to other parts of IEC 60598-2.
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APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE –
Parte 1: Prescrizioni generali e prove
SEZIONE 0: INTRODUZIONE GENERALE
0.1
Campo di applicazione e oggetto
La presente Parte 1 della IEC 60598 specifica le prescrizioni generali per gli apparecchi di
illuminazione che incorporano sorgenti di illuminazione elettrica, in grado di funzionare con
tensioni di alimentazione fino a 1 000 V. Le prescrizioni e le relative prove della presente
Norma trattano: la classificazione, la marcatura, la costruzione meccanica ed elettrica.
Ciascuna Sezione della presente Parte 1 è letta congiuntamente con questa Sezione 0 e con
le altre Sezioni relative a cui viene fatto riferimento.
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Ciascuna Parte della IEC 60598-2 specifica le prescrizioni relative ad un particolare tipo di
apparecchio, o ad un gruppo di apparecchi, alimentati con tensioni non superiori a 1 000 V.
Queste Parti sono pubblicate separatamente allo scopo di facilitarne la revisione e permettere
l’aggiunta di nuove Sezioni quando se ne rileverà la necessità.
Si richiama l’attenzione sul fatto che la presente Parte 1 prende in considerazione tutti gli
aspetti della sicurezza (elettrica, termica e meccanica).
La presentazione dei dati fotometrici degli apparecchi è allo studio della Commissione
Internazionale di Illuminazione (CIE) e non è inclusa, di conseguenza, nella presente Parte 1.
Sono incluse, nella presente Parte 1, le prescrizioni per gli apparecchi di illuminazione muniti
di accenditori con valori nominali di picco degli impulsi di tensione non superiori a quelli della
Tabella 11.2. Le prescrizioni si applicano sia agli apparecchi con accenditori incorporati negli
alimentatori, sia agli apparecchi con accenditori separati dagli alimentatori. Sono allo studio le
prescrizioni per gli apparecchi con dispositivi di innesco incorporati nelle lampade.
Le prescrizioni per i semi-apparecchi sono incluse nella presente Parte 1.
La presente Parte 1 tratta, in generale, le prescrizioni di sicurezza degli apparecchi di
illuminazione. Lo scopo della presente Parte 1 è quello di fornire una serie di prescrizioni e di
prove considerate generalmente applicabili alla maggior parte dei tipi di apparecchi e che
possono essere richiamate dalle specifiche dettagliate della IEC 60598-2. La presente Parte 1
non deve quindi essere considerata come una Norma a sé stante per qualsiasi tipo di
apparecchio e le sue disposizioni si applicano esclusivamente ai tipi particolari di apparecchi
nei limiti fissati dalla Parte appropriata della IEC 60598-2.
Le Parti della IEC 60598-2, nel fare riferimento a qualsiasi Sezione della Parte 1, specificano
l’applicabilità e l’ordine con cui vanno effettuate le prove; esse includono, inoltre, eventuali
prescrizioni supplementari.
L’ordine con il quale sono numerate le Sezioni della Parte 1 non ha un particolare significato,
in quanto la sequenza con cui si applicano le disposizioni è determinata per ogni tipo di
apparecchio o gruppo di apparecchi dalla rispettiva corrispondente Parte della IEC 60598-2.
Tutte le Parti della IEC 60598-2 sono indipendenti dalle altre, di conseguenza, non
contengono alcun riferimento alle altre Parti della IEC 60598-2.
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Where the requirements of any of the sections of Part 1 are referred to in the parts of
IEC 60598-2 by the phrase "The requirements of section... of IEC 60598-1 apply", this phrase
is to be interpreted as meaning that all the requirements of that section of Part 1 apply except
those which are clearly inapplicable to the particular type of luminaire covered by that part of
IEC 60598-2.
For explosion proof luminaires, as covered by IEC 60079, the requirements of IEC 60598
(selecting the appropriate parts 2) are applied in addition to the requirements of IEC 60079.
In the event of any conflict between IEC 60598 and IEC 60079, the requirements of
IEC 60079 take priority.
Attention is drawn to lamp performance standards which contain “information for luminaire
design”; this should be followed for proper lamp operation; however, this standard does not
require the testing of lamp performance as part of the type test approval for luminaires.
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Improvements in safety to take into account the state of the art technology are incorporated
in the standards with revisions and amendments on an ongoing basis. Regional
standardisation bodies may include statements in their derived standards to cover products
which have complied with the previous document as shown by the manufacturer or
standardization body. The statements may require that for such products, the previous
standard may continue to apply to production until a defined date after which the new
standard shall apply.
0.2
Normative references
The following referenced documents are indispensable for the application of this document.
For dated references, only the edition cited applies. (1) For undated references, the latest
edition of the referenced document (including any amendments) applies.
0.3
General requirements
0.3.1 Luminaires shall be so designed and constructed that in normal use they function
safely and cause no danger to persons or surroundings. In general, compliance is checked by
carrying out all the tests specified.
0.3.2 A luminaire shall comply with a part of IEC 60598-2. If, however, an appropriate part
of IEC 60598-2 does not exist for a particular luminaire or group of luminaires, the nearest
applicable part of IEC 60598-2 may be used as a guide to the requirements and tests.
Where the design of a luminaire is such that two or more parts of IEC 60598-2 are applicable,
the luminaire shall comply with both or all of the appropriate sections.
0.3.3
Semi-luminaires should be regarded as luminaires for test purposes.
––––––––––
(1) Editor’s Note: For the list of Publications, see annex ZA.
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Quando le prescrizioni di una qualsiasi Sezione della Parte 1 sono richiamate nelle Parti della
IEC 60598-2 con la frase “... si applicano le prescrizioni della Sezione... della IEC 60598-1” si
intende che tutte le prescrizioni di detta Sezione della Parte 1 si applicano, ad eccezione di
quelle che chiaramente sono inapplicabili al tipo particolare di apparecchio descritto in tale
Parte della IEC 60598-2.
Per gli apparecchi a prova di esplosione, trattati nella IEC 60079, si applicano le prescrizioni
della IEC 60598 (scegliendo le appropriate Parti 2), in aggiunta a quelle della IEC 60079. Nel
caso di eventuali conflitti tra le due Norme, le prescrizioni della IEC 60079 hanno la priorità.
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Si richiama l’attenzione sulle Norme di prestazione delle lampade che contengono
“informazioni per la progettazione dell’apparecchio di illuminazione”; queste informazioni
dovrebbero essere rispettate al fine di ottenere un corretto funzionamento della lampada;
tuttavia la presente Norma non richiede la verifica delle prestazioni delle lampade come parte
della prova di tipo degli apparecchi.
Vengono aggiunti nelle Norme, attraverso le continue revisioni e modifiche, miglioramenti
relativi agli aspetti della sicurezza, al fine di tener conto della continua evoluzione della
tecnologia. Gli organismi di normazione nazionali possono includere nelle Norme derivate,
indicazioni per trattare prodotti conformi ai documenti precedenti, come indicato dal
costruttore o dall’organismo di normalizzazione. Le indicazioni possono richiedere che per tali
prodotti la Norma precedente continui ad essere applicata per la produzione fino ad una data
definita, dopo di che si deve applicare la nuova Norma.
0.2
Riferimenti normativi
I documenti normativi sottoelencati sono indispensabili per l’applicazione del presente
documento (1) . In caso di riferimenti datati, si applicano solo le edizioni citate. In caso di
riferimenti non datati, si applica l’ultima edizione della Pubblicazione indicata (Modifiche
incluse).
0.3
Prescrizioni generali
0.3.1 Gli apparecchi di illuminazione devono essere progettati e realizzati in modo che
durante l’uso normale funzionino in condizioni di sicurezza, e non causino danni alle persone
o all’ambiente circostante. Generalmente, la conformità si verifica effettuando tutte le prove
specificate.
0.3.2 Gli apparecchi devono essere conformi alle prescrizioni di una delle Parti della
IEC 60598-2. Se tuttavia non esiste una Parte della IEC 60598-2 appropriata per un certo tipo
di apparecchio o gruppo di apparecchi, la Parte applicabile della IEC 60598-2, relativa agli
apparecchi più simili, può essere utilizzata come guida per le prescrizioni e le prove.
Se il progetto di un apparecchio è tale che due o più Parti della IEC 60598-2 risultano
applicabili, l’apparecchio deve essere conforme a tutte le Sezioni appropriate.
0.3.3 Ai fini delle prove, i semi-apparecchi dovrebbero essere considerati come apparecchi
di illuminazione.
———————
(1) N.d.R.: Per l’elenco delle Pubblicazioni si rimanda all’Allegato ZA.
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0.4
General test requirements and verification
0.4.1 Tests according to this standard are type tests. For the definition of a "type test", see
Section 1 of this Part 1.
NOTE The requirements and tolerances permitted by this standard are related to testing of a type test sample
submitted for that purpose. Compliance of the type test sample does not ensure compliance of the whole
production of a manufacturer. Compliance for production is the responsibility of the manufacturer and may include
routine tests and quality assurance in addition to type testing.
0.4.2 Except where otherwise specified in the sections of Part 1 or part 2, luminaires shall
be tested in an ambient temperature of between 10 °C and 30 °C. Luminaires shall be tested
as delivered, and installed as in normal use, having regard to the manufacturer's installation
instructions. The lamp (or lamps) is (are) not included except where essential for the test.
Luminaires cannot be regarded as meeting the requirements of this Part 1 unless all internal
wiring is complete.
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In general, the tests are made on a single sample luminaire or, where a range of similar
luminaires is involved, on a single luminaire of each rated wattage in the range or on a
representative selection from the range as agreed with the manufacturer (see Annex S). This
selection shall include the luminaire, together with any attachments, which represents the
most unfavourable combination from a testing point of view.
In accordance with IEC guidelines, new IEC standards are divided into those covering either
safety or performance. In the lamp safety standards, “information for luminaire design” is
given for the safe operation of lamps; this shall be regarded as normative when testing
luminaires to this standard.
Each sample luminaire shall comply with all the relevant tests. In order to reduce the time of
testing and to allow for any tests which may be destructive, the manufacturer may submit
additional luminaires or parts of luminaires provided that these are of the same materials and
design as the original luminaire and that the results of the test are the same as if carried out
on an identical luminaire. Where the test for compliance is shown as being "by inspection",
this shall include any necessary handling.
For track-mounted luminaires the manufacturer shall provide, together with the luminaire, a
sample of the appropriate track, connector and adaptors for the luminaire to be connected.
Combination luminaires are tested for safety requirements with that assemblage of parts
which gives the most unfavourable result.
Certain parts of luminaires, such as joints, raising and lowering devices, may be tested
separately provided that the design of these parts is such that their performance is not
dependent upon the other parts of the luminaires.
Luminaires intended to be used with supply cords are tested with the flexible supply cord
connected to the luminaire.
For luminaires intended to be used with a shade, but not normally supplied with a shade, the
manufacturer shall provide a shade, typical of the type that might be used with the luminaire.
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0.4
Prescrizioni generali sulle prove e le verifiche
0.4.1 Le prove indicate nella presente Norma sono prove di tipo. Per la definizione di “prova
di tipo”, vedi la Sezione 1 della presente Parte 1.
NOTA
Le prescrizioni e le tolleranze ammesse dalla presente Norma si riferiscono alla verifica di un campione
per la prova di tipo sottoposto a tale scopo. La conformità del campione per la prova di tipo non garantisce la
conformità dell’intera produzione di un costruttore. La conformità della produzione ricade sotto la responsabilità del
costruttore e può includere, oltre alle prove di tipo, prove di fine linea e di assicurazione della qualità.
0.4.2 Se non diversamente specificato nelle Sezioni della Parte 1 o della Parte 2, gli
apparecchi devono essere provati ad una temperatura ambiente compresa tra 10 °C e 30 °C.
Gli apparecchi devono essere provati allo stato di fornitura e installati come nell’uso normale,
tenendo presente le istruzioni per l’installazione fornite dal costruttore. La lampada o le
lampade non devono essere inserite, a meno che ciò non sia essenziale per la prova.
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Gli apparecchi non possono essere ritenuti conformi alle prescrizioni della presente Parte 1
se tutti i cablaggi interni non sono completi.
Generalmente le prove sono effettuate su un solo campione di apparecchio o, se viene
considerata una tipologia similare di apparecchi, su un solo esemplare per ciascuna potenza
nominale, oppure su una selezione rappresentativa del campo, come concordato con il
costruttore (vedi l’Allegato S). Tale selezione deve includere l’apparecchio con tutti gli
accessori per il fissaggio che costituiscono la combinazione più sfavorevole dal punto di vista
delle prove.
In accordo con le linee guida IEC, le nuove Norme IEC sono suddivise per trattare
separatamente la sicurezza o le prestazioni. Nelle Norme di sicurezza delle lampade le
“informazioni per le progettazione dell’apparecchio” sono riportate per permettere il
funzionamento sicuro delle lampade; queste informazioni devono essere considerate
normative quando si eseguono le prove sugli apparecchi di illuminazione secondo la presente
Norma.
Ogni campione di apparecchio deve essere conforme a tutte le prove applicabili. Al fine di
ridurre il tempo di prova e di consentire alcune prove che possono risultare distruttive, il
costruttore può sottoporre apparecchi aggiuntivi o parti di apparecchi, purché questi siano
costituiti con gli stessi materiali dell’apparecchio originale e dalla medesima costruzione, e
che i risultati di prova siano gli stessi che si sarebbero ottenuti da un apparecchio identico.
Nel caso in cui la prova di conformità sia specificata come “esame a vista”, questo deve
comprendere qualsiasi manipolazione necessaria.
Nel caso di apparecchi montati su binario, il costruttore deve fornire con l’apparecchio il
campione di binario, di connettore e di adattatore appropriati per l’apparecchio da collegare.
Gli apparecchi composti da più elementi sono provati, ai fini della sicurezza, dopo essere stati
montati in modo da ottenere il risultato più sfavorevole.
Alcuni elementi degli apparecchi, ad esempio i giunti articolati, i dispositivi saliscendi,
possono essere provati separatamente, a condizione che il loro funzionamento non dipenda
da altre parti dell’apparecchio.
Gli apparecchi previsti per essere utilizzati con cavi di alimentazione sono provati con il cavo
di alimentazione flessibile collegato all’apparecchio.
Per gli apparecchi previsti per essere utilizzati con un paralume, ma che normalmente non ne
sono muniti, il costruttore dell’apparecchio deve fornire un paralume rappresentativo del tipo
che può essere utilizzato con l’apparecchio.
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0.4.3
Verification and tests
Luminaires for testing to the requirements of this standard may have earlier test reports
updated in accordance with this standard by submitting a new sample for test together with
the previous test reports.
Full type testing need not generally be necessary and the product and the previous test
results shall be reviewed only against any amended clauses marked ”R” and scheduled in
Annex R.
NOTE
Clauses marked ”R” and scheduled in Annex R will be included in future amendments/editions.
0.5
Components of luminaires
0.5.1 Components, other than integral components, shall comply with the requirements of
the relevant IEC standards, if any.
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Components which comply with the requirements of the relevant IEC standard and are
marked with individual ratings are checked to establish that they suit the conditions which
may occur in use. Aspects of use not covered by the respective standard shall require them
to satisfy the additional relevant requirements of this standard.
Compliance is checked by inspection and the relevant tests.
Integral components shall comply as far as is reasonable with the IEC component standards,
as part of the luminaire.
NOTE 1
This does not imply that components need to be separately tested before approval of the luminaire.
NOTE 2
Guidance for selection of components in different kinds of luminaires can be found in Annex L.
Internal wiring of a luminaire shall comply with the requirements in 5.3.
NOTE 3
This does not exclude the use of standardized cables.
0.5.2 Components complying with the requirements of their own standard and used in
accordance with their intended use, shall only be tested to the requirements of this standard
where there are no requirements in the component standard (covering the requirement
heading of this standard).
NOTE A valid test report should be considered adequate to show compliance.
Lampholders and starterholders shall additionally comply with the gauging and interchangeability requirements of the appropriate IEC component standard where applicable
after building into the luminaire.
For terminal blocks with an integrated screwless earthing contact for direct connection to the
luminaire or to parts of the body, special requirements apply according to Annex V.
0.5.3 Components for which no appropriate IEC standard exists shall satisfy the relevant
requirements of this luminaire standard as part of the luminaire. Lampholders and
starterholders shall additionally comply with the gauging and interchangeability requirements
of the appropriate IEC component standard where applicable.
NOTE
plugs.
Examples of components are lampholders, switches, transformers, ballasts, flexible cables and cords and
0.5.4 Compliance with this standard can only be assured if protective shields of identical
specification are used.
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0.4.3
Verifica e prove
Gli apparecchi utilizzati per la verifica delle prescrizioni della presente Norma, che
dispongono di precedenti rapporti di prova, possono essere adeguati alle nuove prescrizioni
della presente Norma sottoponendo a prova un nuovo campione insieme ai rapporti di prova
precedenti.
Generalmente non è necessario sottoporre i campioni alla serie completa di prove di tipo e il
prodotto e i risultati delle prove precedenti devono essere rivisti solo in presenza di modifiche
marcate “R” e riportate nell’Allegato R.
NOTA
0.5
Gli articoli marcati “R” e riportati nell’Allegato R verranno inclusi nelle future varianti/edizioni.
Componenti degli apparecchi
0.5.1 I componenti, diversi da quelli integrati, devono essere conformi alle relative
Pubblicazioni IEC, ove esistenti.
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I componenti conformi alle prescrizioni della relativa Pubblicazione IEC e marcati con gli
specifici valori nominali sono verificati per stabilire la loro idoneità alle condizioni che
possono verificarsi durante l’uso. In situazioni di impiego non previste dalla relativa Norma,
tali componenti devono soddisfare le ulteriori prescrizioni della presente Norma.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con le relative prove.
I componenti integrati devono essere, per quanto applicabile, conformi alle Pubblicazioni IEC
dei componenti, come parti dell’apparecchio.
NOTA 1 Questo non implica che i componenti debbano essere provati separatamente prima dell’approvazione
dell’apparecchio.
NOTA 2 Nell’Allegato L si possono trovare linee guida per la scelta dei componenti per i diversi tipi di apparecchi
di illuminazione.
Il cablaggio interno dell’apparecchio deve essere conforme alle prescrizioni di 5.3.
NOTA 3 Questo non esclude l’uso di cavi normalizzati.
0.5.2 I componenti conformi alle prescrizioni delle corrispondenti Norme e utilizzati secondo
l’uso previsto, devono essere provati soltanto secondo le prescrizioni della presente Norma
qualora non esistano prescrizioni nella Norma dei componenti (che coprano le prescrizioni
indicate nei titoli della presente Norma).
NOTA
Un rapporto di prova valido dovrebbe essere considerato idoneo per dimostrare la conformità.
I portalampade e i portastarter, dopo l’inserimento nell’apparecchio, devono, inoltre, essere
conformi alle prescrizioni dimensionali e di intercambiabilità della Pubblicazione IEC
appropriata relativa ai componenti, quando applicabile.
Per le morsettiere di giunzione provviste di contatto di terra integrato senza vite per il
collegamento diretto all’apparecchio o a parti del corpo dell’apparecchio, si applicano le
prescrizioni speciali in accordo con l’Allegato V.
0.5.3
I componenti per i quali non esistano Pubblicazioni IEC devono soddisfare le
principali prescrizioni della presente Norma, come parti dell’apparecchio. I portalampade e i
portastarter devono inoltre soddisfare, quando applicabili, le prescrizioni dimensionali e di
intercambiabilità delle relative Pubblicazioni IEC per i componenti.
NOTA
Esempi di componenti sono i portalampade, gli interruttori, i trasformatori, gli alimentatori, i cavi flessibili
e le spine.
0.5.4 La conformità alla presente Norma può essere è assicurata solo quando si utilizzano
schermi di protezione identici.
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0.6
List of parts of IEC 60598-2
Part 2-1
Fixed general purpose luminaires
Part 2-2
Recessed luminaires
Part 2-3
Luminaires for road and street lighting
Part 2-4
Portable general purpose luminaires
Part 2-5
Floodlights
Part 2-6
Luminaires with built-in transformers for tungsten filament lamps
Part 2-7
Portable luminaires for garden use
Part 2-8
Handlamps
Part 2-9
Photo and film luminaires (non-professional)
Part 2-10
Portable luminaires for children
Part 2-11
Aquarium luminaires
Part 2-12
Mains socket-outlet mounted nightlights
Part 2-13
Ground recessed luminaires
Part 2-14
Not used at present
Part 2-15
Not used at present
Part 2-16
Not used at present
Part 2-17
Luminaires for stage lighting, television and film studios (outdoor and indoor)
Part 2-18
Luminaires for swimming-pools and similar applications
Part 2-19
Air-handling luminaires (safety requirements)
Part 2-20
Lighting chains
Part 2-21
Not used at present
Part 2-22
Luminaires for emergency lighting
Part 2-23
Extra low voltage lighting systems for filament lamps
Part 2-24
Luminaires with limited surface temperatures
Part 2-25
Luminaires for use in clinical areas of hospitals and health care buildings
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0.6
Elenco delle Parti della serie IEC 60598-2
Part 2-1
Apparecchi fissi di uso generale
Part 2-2
Apparecchi da incasso
Part 2-3
Apparecchi per illuminazione stradale
Part 2-4
Apparecchi mobili di uso generale
Part 2-5
Proiettori
Part 2-6
Apparecchi con trasformatore incorporato per lampade a incandescenza
Part 2-7
Apparecchi mobili per giardini
Part 2-8
Apparecchi di illuminazione portatili
Part 2-9
Apparecchi per riprese fotografiche e cinematografiche (non professionali)
Part 2-10 Apparecchi di illuminazione mobili per bambini
Part 2-11 Apparecchi di illuminazione per acquari
Part 2-12 Apparecchi di illuminazione notturna montati su presa
Part 2-13 Apparecchi di illuminazione da incasso a terra
Part 2-14 A disposizione
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Part 2-15 A disposizione
Part 2-16 A disposizione
Part 2-17 Apparecchi per palcoscenici, studi televisivi e cinematografici (per esterno e
interno)
Part 2-18 Apparecchi per piscine ed applicazioni similari
Part 2-19 Apparecchi a circolazione d’aria (prescrizioni di sicurezza)
Part 2-20 Catene luminose
Part 2-21 A disposizione
Part 2-22 Apparecchi per illuminazione di emergenza
Part 2-23 Sistemi di illuminazione a bassissima tensione per lampade ad incandescenza
Part 2-24 Apparecchi con temperatura superficiale limitata
Part 2-25
Apparecchi per uso negli ambienti clinici di ospedali e di unità sanitarie
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SECTION 1: DEFINITIONS
1.1
General
This section gives general definitions applicable to luminaires.
1.2
Definitions
For the purpose of all sections of this Part 1, the following definitions apply; other definitions
related to lamps are to be found in the relevant lamp standards.
Where the terms "voltage" and "current" are used, they imply the r.m.s. values unless
otherwise stated.
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1.2.1
luminaire
apparatus which distributes, filters or transforms the light transmitted from one or more lamps
and which includes all the parts necessary for supporting, fixing and protecting the lamps, but
not the lamps themselves, and where necessary, circuit auxiliaries together with the means
for connecting them to the supply
NOTE A luminaire with integral non-replaceable lamps is regarded as a luminaire, except that the tests are not
applied to the integral lamp or integral self ballasted lamp.
1.2.2
main part (of luminaire)
that which is fixed to the mounting surface or is directly suspended from it or standing on it
(it may or may not carry the lamps, lampholders and auxiliary gear)
NOTE
In luminaires for tungsten filament lamps, the part carrying the lampholder is normally the main part.
1.2.3
ordinary luminaire
luminaire providing protection against accidental contact with live parts but without any other
special protection against dust, solid objects or moisture
1.2.4
general purpose luminaire
luminaire which is not designed for a special purpose
NOTE Examples of general purpose luminaires include pendants, some spotlights and certain fixed luminaires for
surface or recessed mounting. Examples of special purpose luminaires are those for rough usage, photo and film
applications and swimming-pools.
1.2.5
adjustable luminaire
luminaire, the main part of which can be turned or moved by means of joints, raising and
lowering devices, telescopic tubes or similar devices
NOTE
An adjustable luminaire may be fixed or portable.
1.2.6
basic luminaire
smallest number of assembled parts that can satisfy the requirements of any of the parts of
IEC 60598-2
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SEZIONE 1: DEFINIZIONI
1.1
Generalità
La presente Sezione specifica le definizioni generali applicabili agli apparecchi di
illuminazione.
1.2
Definizioni
Le seguenti definizioni si applicano a tutte le Sezioni della presente Parte 1; altre definizioni
relative alle lampade possono essere trovate nelle corrispondenti Norme sulle lampade.
Quando si usano i termini “tensione” e “corrente”, se non diversamente specificato, si
intendono i valori efficaci.
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1.2.1
apparecchio di illuminazione
apparecchio che distribuisce, filtra o trasforma la luce emessa da una o più lampade; esso
comprende tutti i componenti necessari al sostegno, al fissaggio e alla protezione delle
lampade, ma non le lampade stesse e, quando necessario, i circuiti ausiliari unitamente ai
dispositivi per la loro connessione al circuito di alimentazione
NOTA
Un apparecchio con lampade integrate non sostituibili è considerato un apparecchio, ad eccezione che le
prove non sono effettuate sulla lampada integrata o sulla lampada integrata con alimentatore incorporato.
1.2.2
parte principale (di un apparecchio)
parte fissata alla superficie di montaggio, o sospesa direttamente ad essa, o appoggiata sulla
stessa (può sostenere o non sostenere le lampade, i portalampade e l’apparecchiatura
ausiliaria)
NOTA
Negli apparecchi per lampade ad incandescenza, la parte principale è normalmente quella che sostiene il
portalampade.
1.2.3
apparecchio ordinario
apparecchio che fornisce la protezione contro il contatto accidentale con le parti in tensione,
ma privo di speciali protezioni contro la penetrazione di polvere, corpi solidi e umidità.
1.2.4
apparecchio di uso generale
apparecchio non previsto per usi speciali
NOTA
Esempi di apparecchi di uso generale sono gli apparecchi sospesi, alcuni faretti e qualche apparecchio
per il montaggio fisso superficiale o da incasso. Esempi di apparecchi per usi speciali sono, ad esempio, quelli per
uso gravoso, per applicazioni fotografiche e cinematografiche e per le piscine.
1.2.5
apparecchio regolabile
apparecchio la cui parte principale può essere orientata o spostata mediante giunti, dispositivi
saliscendi, tubi telescopici o dispositivi similari
NOTA
Un apparecchio regolabile può essere fisso o mobile.
1.2.6
apparecchio principale
numero minimo di parti assemblate tali da soddisfare le prescrizioni di una qualunque Parte
della IEC 60598-2
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1.2.7
combination luminaire
luminaire consisting of a basic luminaire in combination with one or more parts which may be
replaced by other parts, or used in a different combination with other parts and changed
either by hand or with the use of tools
1.2.8
fixed luminaire
luminaire which cannot easily be moved from one place to another, either because the fixing
is such that the luminaire can only be removed with the aid of a tool, or because it is intended
for use out of arms reach
NOTE In general, fixed luminaires are designed for permanent connection to the supply, but connection may also
be made by means of a plug or similar device.
1.2.9
portable luminaire
luminaire which, in normal use, can be moved from one place to another while connected to
the supply
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NOTE Luminaires for wall mounting provided with a supply cord for connection to a plug and luminaires which
may be fixed to their support by means of a wing screw, a clip or a hook so that they can easily be removed from
their support by hand, are considered to be portable luminaires.
1.2.10
recessed luminaire
luminaire intended by the manufacturer to be fully or partly recessed into a mounting surface
NOTE The term applies both to luminaires for operation in enclosed cavities and to luminaires for mounting
through a surface such as a suspended ceiling.
1.2.11
rated voltage
supply voltage or voltages assigned to the luminaire by the manufacturer
1.2.12
supply current
current at the supply terminals when the luminaire has stabilized in normal use at the rated
voltage and frequency
1.2.13
rated wattage
number and rated wattage of the lamps for which the luminaire is designed
1.2.14
supply cord
external flexible cable or cord, for supply purposes, that is fixed to the luminaire
NOTE 1 Luminaires may be provided with the supply cord or designed for attachment of a supply cord e.g. type X
or Y attachment.
NOTE 2 It is the intention to amend each part 2 of the standard to align with this modification; however, this will
be done when each part 2 is amended for other reasons. In the meantime, therefore, wherever a part 2 makes
reference to an ”non-detachable flexible cable or cord” read ”supply cord”.
1.2.15
live part
conductive part which may cause an electric shock in normal use. The neutral conductor is,
however, regarded as a live part.
NOTE The test to determine whether or not a conductive part is a live part which may cause an electric shock is
given in Annex A.
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1.2.7
apparecchio combinato
apparecchio formato da un apparecchio principale in combinazione con una o più parti
accessorie, che possano essere utilizzate in una diversa combinazione con altre parti o
sostituite, sia manualmente che con l’uso di utensili
1.2.8
apparecchio fisso
apparecchio che non può essere facilmente spostato da una posizione all’altra, o perché il
fissaggio è realizzato in modo che l’apparecchio possa essere rimosso solo mediante l’uso di
utensili, o perché esso è previsto per essere utilizzato in posizione al di fuori del volume di
accessibilità
NOTA
In generale, gli apparecchi fissi sono progettati per la connessione permanente al circuito di
alimentazione, ma la connessione può anche essere effettuata mediante spina o un dispositivo similare.
1.2.9
apparecchio mobile
apparecchio che, nell’uso normale, può essere spostato da una posizione all’altra rimanendo
collegato al circuito di alimentazione
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NOTA
Gli apparecchi da parete provvisti di cavo di alimentazione per la connessione ad una spina e gli
apparecchi fissati al proprio supporto per mezzo di una vite a galletto, di una pinza o di un gancio che ne
permettano la rimozione manuale in modo agevole, sono considerati apparecchi mobili.
1.2.10
apparecchio da incasso
apparecchio previsto dal costruttore per essere totalmente o parzialmente incassato in una
superficie di montaggio
NOTA
Il termine si applica sia agli apparecchi previsti per funzionare completamente incassati in una cavità
chiusa, sia a quelli per il montaggio attraverso una superficie, come un controsoffitto.
1.2.11
tensione nominale
tensione o tensioni di alimentazione assegnate dal costruttore all’apparecchio
1.2.12
corrente di alimentazione
corrente ai morsetti di alimentazione con apparecchio a regime durante l’uso normale e alla
tensione e frequenza nominali
1.2.13
potenza nominale
numero e potenza nominale delle lampade per le quali l’apparecchio è previsto
1.2.14
cavo di alimentazione
cavo flessibile esterno, previsto per l’alimentazione, che è fissato all’apparecchio
NOTA 1 Gli apparecchi di illuminazione possono essere equipaggiati con cavi di alimentazione oppure essere
progettati per essere collegati a tali cavi, ad esempio con attacchi di tipo X o Y.
NOTA 2 Si prevede di modificare ciascuna Parte 2 della Norma per allinearla alla presente modifica; tuttavia
questo avverrà quando ciascuna delle Parti 2 verrà modificata a sua volta per altri motivi. Nel frattempo, di
conseguenza, quando una Parte 2 fa riferimento a “cavo flessibile non separabile” si intende “cavo di
alimentazione”.
1.2.15
parte in tensione
parte conduttrice che può causare una scossa elettrica durante l’uso normale. Il conduttore
neutro è considerato, comunque, una parte in tensione
NOTA
La prova per determinare se una parte conduttrice è una parte in tensione e che può causare una scossa
elettrica è descritta nell’Allegato A.
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1.2.16
basic insulation
insulation applied to live parts to provide basic protection against electric shock
NOTE
Basic insulation does not necessarily include insulation used exclusively for functional purposes.
1.2.17
supplementary insulation
independent insulation applied in addition to basic insulation in order to provide protection
against electric shock in the event of a failure of basic insulation
1.2.18
double insulation
insulation comprising both basic insulation and supplementary insulation
1.2.19
reinforced insulation
single insulation system applied to live parts, which provides a degree of protection against
electric shock equivalent to double insulation.
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NOTE The term "insulation system" does not imply that the insulation must be one homogeneous piece. It may
comprise several layers which cannot be tested singly as supplementary or basic insulation.
1.2.20
(Not used at present)
1.2.21
class 0 luminaire (applicable to ordinary luminaires only)
luminaire in which protection against electric shock relies upon basic insulation
This implies that there are no means for the connection of accessible conductive parts, if any,
to the protective conductor in the fixed wiring of the installation, reliance in the event of a
failure of the basic insulation being placed on the environment. For the application of Class 0,
see Annex T for reference to test requirements.
NOTE 1 Class 0 luminaires may have either an enclosure of insulating material which forms a part or the whole of
the basic insulation or a metal enclosure which is separated from live parts by at least basic insulation.
NOTE 2
class I.
If a luminaire with an enclosure of insulating material has provision for earthing internal parts, it is
NOTE 3
Class 0 luminaires may have parts with double insulation or reinforced insulation.
NOTE 4
127 V.
In Japan, Class 0 is applicable only to ordinary luminaires for use with a supply voltage from 100 V to
1.2.22
class I luminaire
luminaire in which protection against electric shock does not rely on basic insulation only, but
which includes an additional safety precaution in such a way that means are provided for the
connection of accessible conductive parts to the protective (earthing) conductor in the fixed
wiring of the installation in such a way that accessible conductive parts cannot become live in
the event of a failure of the basic insulation
NOTE 1 For a luminaire intended for use with a flexible cord or cable, this provision includes a protective
conductor as part of the flexible cord or cable.
NOTE 2
Class I luminaires may have parts with double insulation or reinforced insulation.
NOTE 3 Class I luminaires may have parts in which protection against electric shock relies on operation at safety
extra-low voltage (SELV).
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1.2.16
isolamento principale
isolamento delle parti in tensione, necessario ad assicurare la protezione fondamentale
contro la scossa elettrica
NOTA
L’isolamento principale non comprende necessariamente quello utilizzato esclusivamente per scopi
funzionali.
1.2.17
isolamento supplementare
isolamento indipendente previsto, in aggiunta a quello principale, per assicurare la protezione
contro la scossa elettrica in caso di guasto all’isolamento principale
1.2.18
doppio isolamento
isolamento comprendente sia l’isolamento principale che l’isolamento supplementare
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1.2.19
isolamento rinforzato
sistema di isolamento unico delle parti in tensione, che assicura una protezione contro la
scossa elettrica equivalente a quella di un doppio isolamento
NOTA
L’espressione “sistema d’isolamento” non implica che l’isolamento debba essere realizzato in un insieme
omogeneo; esso può essere composto da più strati che non possono essere provati separatamente come
isolamento principale o supplementare.
1.2.20
(A disposizione).
1.2.21
apparecchio di Classe 0 (applicabile soltanto agli apparecchi ordinari)
apparecchio nel quale la protezione contro la scossa elettrica si basa sull’isolamento
principale.
Questo implica che non è previsto alcun dispositivo per la connessione di eventuali parti
conduttrici accessibili al conduttore di protezione dell’impianto elettrico fisso; in caso di
guasto dell’isolamento principale, la protezione rimane affidata all’ambiente che circonda
l’apparecchio. Per l’applicazione della Classe 0, relativamente alle prescrizioni di prova, vedi
l’Allegato T.
NOTA 1 Gli apparecchi di Classe 0 possono avere un involucro in materiale isolante, che costituisce in tutto o in
parte l’isolamento principale, oppure un involucro metallico separato dalle parti in tensione almeno dall’isolamento
principale.
NOTA 2 Quando un apparecchio con involucro di materiale isolante è provvisto di messa a terra delle parti interne,
è considerato di Classe I.
NOTA 3 Gli apparecchi di Classe 0 possono avere parti con isolamento doppio o con isolamento rinforzato.
NOTA 4 In Giappone, la Classe 0 è applicabile solo agli apparecchi ordinari previsti per essere utilizzati con una
tensione di alimentazione compresa tra 100 V e 127 V.
1.2.22
apparecchio di Classe I
apparecchio nel quale la protezione contro la scossa elettrica non si basa unicamente
sull’isolamento principale, ma anche su una misura di sicurezza supplementare, costituita
dalla connessione delle parti conduttrici accessibili ad un conduttore di protezione (messa a
terra) che fa parte dell’impianto elettrico fisso, in modo tale che le parti conduttrici accessibili
non possano andare in tensione in caso di guasto dell’isolamento principale
NOTA 1
Negli apparecchi previsti per essere utilizzati con un cavo flessibile, questa disposizione incorpora il
conduttore di protezione nel cavo flessibile stesso.
NOTA 2 Gli apparecchi di Classe I possono avere parti con doppio isolamento o con isolamento rinforzato.
NOTA 3 Gli apparecchi di Classe I possono avere parti nelle quali la protezione contro la scossa elettrica si basa
sul funzionamento a bassissima tensione di sicurezza (SELV).
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1.2.23
class II luminaire
luminaire in which protection against electric shock does not rely on basic insulation only, but
in which additional safety precautions such as double insulation or reinforced insulation are
provided, there being no provision for protective earthing or reliance upon installation
conditions
NOTE 1 Such a luminaire may be of one of the following types:
a) A luminaire having a durable and substantially continuous enclosure of insulating material which envelopes all
metal parts with the exception of small parts such as nameplates, screws and rivets which are isolated from
live parts by insulation at least equivalent to reinforced insulation. Such a luminaire is called an insulation
encased class II luminaire.
b) A luminaire having a substantially continuous enclosure of metal, insulated from live parts by insulation at least
equivalent to double or reinforced insulation. Such a luminaire is called a metal-encased class II luminaire.
c) A luminaire which is a combination of types a) and b) above.
NOTE 2 The enclosure of an insulation-encased class II luminaire may form a part or the whole of the
supplementary insulation or the reinforced insulation.
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NOTE 3 If earthing is provided to assist starting, or for EMC reasons, but is not connected to an accessible metal
part, the luminaire may still be deemed to be of class II. Accessible metal parts in compliance with the appropriate
IEC lamp specification and other metal parts not normally earthed and not normally accessible during normal use
are not regarded to be conductive parts which may cause an electric shock unless the tests of Annex A show them
to be live parts.
NOTE 4 If a luminaire with double insulation and/or reinforced insulation throughout has a safety earthing
terminal or a safety earthing contact, it is class I construction. However, a fixed class II luminaire intended for
looping-in or provided with through wiring may have an internal terminal or contact for maintaining the electrical
continuity of an earthing conductor not terminating in the luminaire, provided that the terminal is insulated from
accessible metal parts by class II insulation.
NOTE 5 Class II luminaires may have parts in which protection against electric shock relies on operation at
safety extra-low voltage (SELV).
1.2.24
class III luminaire
luminaire in which protection against electric shock relies on supply at safety extra-low
voltage (SELV) and in which voltages higher than those of SELV are not generated
1.2.25
rated maximum ambient temperature
ta
temperature assigned to a luminaire by the manufacturer to indicate the highest sustained
temperature in which the luminaire may be operated under normal conditions
NOTE
This does not preclude temporary operation at a temperature not exceeding (t a + 10) °C.
1.2.26
rated maximum operating temperature of the case of a ballast,
capacitor or starting device
tc
highest permissible temperature which may occur on the outer surface (at the indicated place
if marked) of the component under normal operating conditions at the rated voltage or
maximum of the rated voltage range
1.2.27
rated maximum operating temperature of a lamp controlgear winding
tw
winding temperature assigned by the manufacturer as the highest temperature at which
50/60 Hz lamp controlgear may be expected to have a service life of at least 10 years
continuous operation
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1.2.23
apparecchio di Classe II
apparecchio nel quale la protezione contro la scossa elettrica non si basa unicamente
sull’isolamento principale, ma anche sulle misure supplementari di sicurezza, quali il doppio
isolamento o l’isolamento rinforzato. Questi apparecchi non prevedono dispositivi per la
messa a terra o non dipendono dalle condizioni di installazione
NOTA 1
Un apparecchio di Classe II può essere dei seguenti tipi:
a) Apparecchio provvisto di un involucro in materiale isolante durevole e sostanzialmente continuo che racchiude
tutte le parti metalliche, ad eccezione di quelle di piccole dimensioni, come le targhette, le viti e i rivetti, che
sono isolate dalle parti in tensione da un isolamento almeno equivalente all’isolamento rinforzato. Tale
apparecchio viene definito di Classe II con custodia isolante.
b) Apparecchio provvisto di un involucro metallico sostanzialmente continuo, isolato dalle parti in tensione da
isolamento almeno pari a quello doppio o rinforzato. Tale apparecchio viene definito di Classe II con custodia
metallica.
c) Apparecchio costituito dalla combinazione dei tipi a) e b).
NOTA 2 L’involucro di un apparecchio di Classe II con custodia isolante può costituire in tutto o in parte
l’isolamento supplementare o l’isolamento rinforzato.
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NOTA 3 Se la messa a terra è fornita per facilitare l’innesco o per motivi di compatibilità elettromagnetica, ma
non è connessa ad una parte metallica accessibile, l’apparecchio può essere ancora considerato di Classe II. Le
parti metalliche accessibili conformi alla corrispondente specifica IEC per la lampada e le altre parti metalliche
normalmente non messe a terra e non normalmente accessibili durante l’uso normale, non sono considerate parti
conduttrici che possono provocare una scossa elettrica, a meno che la prova di cui all’Allegato A dimostri che esse
costituiscano parti in tensione.
NOTA 4 Se un apparecchio con isolamento doppio e/o rinforzato in ogni sua parte è provvisto di morsetto o di
contatto di terra di sicurezza, esso è di Classe I. Tuttavia, un apparecchio fisso di Classe II previsto per la
connessione in cascata o il cablaggio passante, può avere un morsetto o un contatto interno che assicuri la
continuità elettrica del conduttore di terra di protezione non terminante nell’apparecchio stesso, a condizione che
tale morsetto sia isolato dalle parti metalliche accessibili mediante un isolamento di Classe II.
NOTA 5 Gli apparecchi di Classe II possono avere parti nelle quali la protezione contro la scossa elettrica si
basa sul funzionamento a bassissima tensione di sicurezza (SELV).
1.2.24
apparecchio di Classe III
apparecchio in cui la protezione contro la scossa elettrica si basa sull’alimentazione a
bassissima tensione di sicurezza (SELV) e in cui non si producono tensioni superiori alla
stessa
1.2.25
massima temperatura ambiente nominale
ta
temperatura assegnata dal costruttore all’apparecchio per indicare la massima temperatura
alla quale questo può essere fatto funzionare nelle condizioni normali
NOTA
Questo non esclude un funzionamento temporaneo ad una temperatura non superiore a (t a + 10) °C.
1.2.26
massima temperatura di funzionamento nominale della custodia di un alimentatore, di
un condensatore o di un dispositivo di innesco
tc
la massima temperatura ammessa sulla superficie esterna (nella zona indicata, se marcata)
del componente in condizioni normali di funzionamento, alla tensione nominale o alla
massima tra le tensioni nominali di alimentazione
1.2.27
massima temperatura di funzionamento nominale dell’avvolgimento del dispositivo di
alimentazione della lampada
tw
temperatura degli avvolgimenti specificata dal costruttore come temperatura massima alla
quale un dispositivo di alimentazione di una lampada a 50/60 Hz, può avere una durata di
servizio continuo pari a 10 anni
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1.2.28
ballast
unit inserted between the supply and one or more discharge lamps which by means of
inductance, capacitance or resistance, single or in combination, serves mainly to limit the
current of the lamp(s) to the required value
It may also include means for transforming from the supply voltage and arrangements which
help to provide starting voltage and preheating current, prevent cold starting, reduce
stroboscopic effect, correct the power factor and suppress radio interference.
1.2.29
independent lamp control gear
lamp control gear consisting of one or more separate elements so designed that it, or they,
can be mounted separately outside a luminaire with protection according to the marking on
the lamp control gear and without any additional enclosure
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1.2.30
built-in lamp control gear
lamp control gear designed to be built into a luminaire and not intended to be mounted
outside a luminaire without special precautions
1.2.31
integral lampholder
part of a luminaire which supports the lamp and provides electrical contact with it and which
is designed as part of the luminaire
1.2.32
ballast compartment
that part of the luminaire in which the ballast is intended to be mounted
1.2.33
translucent cover
light-transmitting parts of the luminaire which may also protect the lamps and other
component parts
This term includes diffusers, lens panels and similar light-control elements.
1.2.34
fixed wiring
cable which is part of the fixed installation to which the luminaire is connected
NOTE Fixed wiring may be brought into the luminaire and connected to terminals, including terminals of
lampholders, switches and the like.
1.2.35
appliance coupler
means enabling a flexible cable to be connected at will to the luminaire
It consists of two parts: a connector provided with contact tubes which is the part integral with
or designed to be attached to the flexible cable connected to the supply and an appliance
inlet, provided with contact pins, which is the part incorporated in or fixed to the luminaire.
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1.2.28
alimentatore
elemento inserito tra la rete di alimentazione ed una o più lampade a scarica che, per mezzo
di induttanza, capacità o resistenza, utilizzato singolarmente o in combinazione, serve
principalmente a limitare al valore richiesto la corrente della(e) lampada(e)
L’alimentatore può anche comprendere dispositivi che trasformano la tensione di
alimentazione e che contribuiscono a fornire la tensione di innesco e la corrente di
preriscaldamento, evitano l’innesco a freddo, riducono l’effetto stroboscopico, correggono il
fattore di potenza e sopprimono i radiodisturbi.
1.2.29
unità di alimentazione indipendente
unità di alimentazione costituita da uno o più elementi separati, previsti in modo tale che
questo, o questi, possa/no essere montato/i separatamente all’esterno dell’apparecchio, con
una protezione conforme alla marcatura dell’unità di alimentazione della lampada e senza
involucri aggiuntivi
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1.2.30
unità di alimentazione da incorporare
unità di alimentazione prevista per essere incorporata nell’apparecchio di illuminazione e non
per essere montata al suo esterno senza speciali precauzioni
1.2.31
portalampade integrato
elemento dell’apparecchio che sostiene la lampada, assicura il contatto elettrico con
quest’ultima ed è realizzato come parte dell’apparecchio
1.2.32
vano alimentatore
parte dell’apparecchio nella quale è previsto il montaggio dell’alimentatore
1.2.33
calotta traslucida
parte dell’apparecchio che trasmette la luce e che contemporaneamente può anche
proteggere le lampade e le altri parti componenti.
Questo termine comprende anche i diffusori, i rifrattori e gli elementi similari che controllano
la distribuzione luminosa
1.2.34
cablaggio fisso
cavo che fa parte dell’impianto fisso a cui è collegato l’apparecchio.
NOTA Il cablaggio fisso può penetrare all’interno dell’apparecchio ed essere collegato ai morsetti, compresi quelli
dei portalampade, degli interruttori e dei componenti similari.
1.2.35
connettore
dispositivo che consente di collegare elettricamente un cavo flessibile ad un apparecchio
Esso comprende due parti: una presa di connettore munita di alveoli che è parte integrante o
prevista per essere collegata al cavo flessibile di alimentazione e una spina di connettore
munita di spinotti di contatto, incorporata o fissata all’apparecchio.
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1.2.36
external wiring
wiring generally outside the luminaire but delivered with it
NOTE 1 External wiring may be used for connecting the luminaire to the supply, to other luminaires, or to any
external ballast.
NOTE 2 External wiring is not necessarily outside the luminaire for its full length.
1.2.37
internal wiring
wiring generally inside the luminaire and delivered with it, which forms the connection
between terminations for external wiring or supply cords and terminations of lampholders,
switches and similar components
NOTE
Internal wiring is not necessarily inside the luminaire for its full length.
1.2.38
normally flammable material
material having an ignition temperature of at least 200 °C and which will not deform or
weaken at this temperature
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Examples: Wood and materials based on wood of more than 2 mm thickness.
NOTE The ignition temperature and the resistance of normally flammable materials to deformation or weakening
are based on widely accepted values determined during a test period of 15 min.
1.2.39
readily flammable material
material which cannot be classified as either normally flammable or non-combustible
Examples: Wood fibre and materials based on wood of up to 2 mm thickness
1.2.40
non-combustible material
material incapable of supporting combustion
NOTE For the purpose of this standard, materials such as metal, plaster and concrete are regarded as noncombustible materials.
1.2.41
flammable material
material which does not comply with the glow-wire test requirements of 13.3.2.
1.2.42
low voltage
1.2.42.1
ELV (extra low voltage)
voltage which does not exceed 50 V a.c. r.m.s. or 120 V ripple free d.c. between conductors,
or between any conductor and earth (voltage band I of IEC 60449)
NOTE “Ripple free” is conventionally defined for sinusoidal ripple voltage as a ripple content of not more than
10 % r.m.s.: the maximum peak value does not exceed 140 V for a nominal 120 V ripple-free d.c. system,
respectively 70 V for a nominal 60 V ripple-free d.c. system, and 35 V for a nominal 30 V ripple-free system.
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1.2.36
cablaggio esterno
cablaggio collocato generalmente all’esterno dell’apparecchio, ma fornito con quest’ultimo
NOTA 1 Il cablaggio esterno può essere utilizzato per collegare l’apparecchio al circuito di alimentazione, ad altri
apparecchi o ad un qualsiasi alimentatore esterno.
NOTA 2 Il cablaggio esterno non si trova necessariamente all’esterno dell’apparecchio per tutta la sua lunghezza.
1.2.37
cablaggio interno
cablaggio collocato generalmente all’interno dell’apparecchio e fornito con quest’ultimo, che
serve a collegare i terminali del cablaggio esterno o i cavi di alimentazione ed i terminali dei
portalampade, degli interruttori e di altri simili componenti
NOTA
Il cablaggio interno non si trova necessariamente all’interno dell’apparecchio per tutta la sua lunghezza.
1.2.38
materiale normalmente infiammabile
materiale la cui temperatura di accensione è di almeno 200 °C e che non si deforma né si
rammollisce a tale temperatura
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Esempi: Legno e materiale costituito da legno con uno spessore superiore a 2 mm.
NOTA
La temperatura di accensione e la resistenza alla deformazione o al rammollimento dei materiali
normalmente infiammabili si basano su valori ampiamente accettati e determinati da una prova della durata di
15 min.
1.2.39
materiale facilmente infiammabile
materiale che non può essere classificato come normalmente infiammabile, né come non
combustibile
Esempi: Fibra di legno e materiali costituiti da legno con spessore fino a 2 mm.
1.2.40
materiale non combustibile
materiale che non alimenta la combustione
NOTA
Agli effetti della presente Norma, materiali come il metallo, il gesso e il cemento sono considerati come
non combustibili.
1.2.41
materiale infiammabile
materiale non conforme alle prescrizioni della prova del filo incandescente di cui in 13.3.2
1.2.42
bassa tensione
1.2.42.1
ELV (bassissima tensione)
tensione che non supera 50 V efficaci in corrente alternata o 120 V in corrente continua
piatta, tra i conduttori, o tra qualsiasi conduttore e la terra (banda di tensione I della
IEC 60449)
NOTA “Piatta” viene convenzionalmente definita una tensione con contenuto ondulatorio sinusoidale non
superiore al 10 % in valore efficace: il valore di picco massimo non deve superare, rispettivamente, 140 V in un
sistema in corrente continua piatto di valore nominale di 120 V, 70 V in un sistema in corrente continua piatto di
valore nominale di 60 V, e 35 V in un sistema piatto di valore nominale di 30 V.
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1.2.42.2
SELV (safety extra low voltage)
ELV in a circuit which is insulated from the mains supply by an insulation not less than that
between the primary and secondary circuits of a safety isolating transformer according to
IEC 61558-2-6 or equivalent
NOTE Maximum voltage lower than 50 V a.c. r.m.s. or 120 V ripple free d.c. may be specified in particular
requirements, especially when direct contact with current-carrying parts is allowed.
1.2.43
working voltage
highest r.m.s. voltage which may occur across any insulation at rated supply volts, transients
being neglected, in open-circuit conditions or during normal operation
1.2.44
type test
test or series of tests made on a type test sample, for the purpose of checking compliance of
the design of a given product with the requirements of the relevant standard
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1.2.45
type test sample
sample consisting of one or more similar units submitted by the manufacturer or the
responsible vendor for the purpose of a type test
1.2.46
by hand
not requiring the use of a tool
1.2.47
terminal
that part of a luminaire or component which is necessary to make electrical connection to a
conductor
See sections 14 and 15.
1.2.48
looping-in (feed through)
system of mains supply connection to two or more luminaires where each supply conductor is
taken into and out of the same terminal
NOTE
A supply conductor may be cut to facilitate connections to a terminal (see Figure 20).
1.2.49
through wiring
wiring which passes through the luminaire intended for interconnection of a row of luminaires
NOTE 1 Some countries do not permit joints in through wiring.
NOTE 2 The luminaire may or may not be electrically connected to the through wiring (see Figure 20).
1.2.50
starting device
apparatus that, by itself or in combination with other components in the circuit, provides the
appropriate electrical conditions to start a discharge type of lamp
1.2.51
starter
starting device, usually for fluorescent lamps, that provides for the necessary preheating of
the electrodes and in combination with the series impedance of the ballast, causes a surge in
the voltage applied to the lamp
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1.2.42.2
SELV (bassissima tensione di sicurezza)
tensione ELV in un circuito isolato dalla rete di alimentazione da un isolamento non inferiore a
quello tra i circuiti primario e secondario di un trasformatore di sicurezza conforme alla
IEC 61558-2-6 o equivalente
NOTA Per prescrizioni particolari può essere specificata una massima tensione inferiore a 50 V di valore efficace
in c.a. o a 120 V in c.c. piatta, specialmente quando sia previsto il contatto diretto con parti conduttrici.
1.2.43
tensione di lavoro
massimo valore efficace della tensione a cui può essere sottoposto un qualsiasi isolamento,
sia a circuito aperto che durante il funzionamento normale, alle tensioni di alimentazione
nominale, non tenendo conto dei transitori
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1.2.44
prove di tipo
prova o serie di prove effettuate su un campione per le prove di tipo, al fine di verificare la
conformità del progetto di un dato prodotto alle prescrizioni della relativa Norma
1.2.45
campione per le prove di tipo
campione che consiste di uno o più esemplari simili presentati dal costruttore o dal venditore
responsabile, per le prove di tipo
1.2.46
operazione manuale
operazione che non necessita l’utilizzo di un utensile
1.2.47
morsetto
parte di un apparecchio o di un componente, necessaria per la connessione elettrica di un
conduttore
Vedi le Sezioni 14 e 15.
1.2.48
collegamento in cascata
sistema di connessione alla rete di alimentazione di due o più apparecchi, in cui ciascun
conduttore di alimentazione entra ed esce da uno stesso morsetto
NOTA Il conduttore di alimentazione può essere tagliato per facilitare la connessione ad un morsetto (vedi la
Figura 20).
1.2.49
cablaggio passante
cablaggio che attraversa l’apparecchio per la connessione di una serie di apparecchi
NOTA 1 Alcuni Paesi non ammettono giunzioni nel cablaggio passante.
NOTA 2 L’apparecchio può essere o meno collegato elettricamente al cablaggio passante (vedi la Figura 20).
1.2.50
dispositivo di innesco
elemento che fornisce direttamente, o con altri elementi inseriti nel circuito, le condizioni
elettriche necessarie per innescare una lampada del tipo a scarica
1.2.51
starter
dispositivo di innesco, normalmente per lampade fluorescenti, che assicura il necessario
preriscaldamento degli elettrodi e che produce, con l’impedenza in serie dell’alimentatore,
una sovratensione ai terminali della lampada
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1.2.52
ignitor
starting device that generates voltage pulses to start a discharge lamp and that does not
provide for preheating of electrodes
1.2.53
terminal block
assembly of one or more terminals in or on a housing or body of insulating material to
facilitate interconnection between conductors
1.2.54
rough service luminaire
luminaire designed to withstand severe mechanical handling
NOTE 1 The luminaire may:
–
–
–
be permanently fixed, or
be temporarily fixed on a construction or stand, or
incorporate an integral stand or handle.
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NOTE 2 Such luminaires are for use where normally rough circumstances occur, or where temporary lighting is
required, for example on building sites, engineering workshops and similar applications.
1.2.55
electro-mechanical contact system
connection system within a luminaire by which the main part carrying the lampholder is
electrically and mechanically connected to the base plate or suspension device
It may or may not incorporate an adjusting device.
The system may be dedicated to a specific luminaire design or may provide for connection of
a variety of luminaire types.
Figure 31 describes an electro-mechanical contact system as defined in 1.2.55. As such the
requirements of 4.11.6 and 7.2.1 apply.
Because, in the situation described, the base and gear tray are unique and noninterchangeable, the base plate does not require marking with the rated current of the
electrical connection, as specified in 3.2.
1.2.56
extra-low voltage d.c. supplied fluorescent luminaire
luminaire for operation from a battery voltage not exceeding 48 V d.c. nominal and
incorporating a d.c./a.c. inverter using transistors for supplying power to one or more
fluorescent lamps
NOTE 1 Extra-low voltage d.c. supplied fluorescent luminaires may generate internal voltages higher than the
supply power, and thus not belong to class III. A risk of electric shock should be taken into account and guarded
against with such luminaires.
NOTE 2
The value of 48 V is under consideration.
1.2.57
mounting surface
part of any building, furniture or other structure which a luminaire may in any way be attached
to, suspended from, stood on or placed upon in normal use and which will or is intended to
support the luminaire
1.2.58
integral component
component which forms a non-replaceable part of a luminaire and which cannot be tested
separately from the luminaire
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1.2.52
accenditore
dispositivo di innesco che produce impulsi di tensione per innescare una lampada a scarica,
ma che non provvede al preriscaldamento degli elettrodi
1.2.53
morsettiera di giunzione
assieme di uno o più morsetti entro un guscio o su un corpo di materiale isolante, per
facilitare la connessione tra conduttori
1.2.54
apparecchio per servizio gravoso
apparecchio progettato per un utilizzo meccanico severo
NOTA 1 L’apparecchio può:
–
–
–
essere fissato in modo permanente, oppure
essere fissato temporaneamente su una struttura o un supporto, oppure
incorporare un supporto integrale o una maniglia.
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NOTA 2 Gli apparecchi di questo tipo sono utilizzati nei casi in cui si presentino circostanze gravose, o quando è
richiesta un’illuminazione temporanea, per esempio in cantieri di costruzione, negli stabilimenti industriali ed in
applicazioni similari.
1.2.55
sistema a contatto elettromeccanico
sistema di connessione all’interno di un apparecchio di illuminazione, per mezzo del quale la
parte principale che regge il portalampade è connessa meccanicamente ed elettricamente alla
piastra base o al dispositivo di sospensione
Può essere fornito o meno di un dispositivo di regolazione.
Il sistema può essere “dedicato” ad uno specifico progetto di apparecchio di illuminazione o
può essere previsto per la connessione a più tipi di apparecchi.
La Figura 31 descrive un sistema a contatto elettromeccanico come definito in 1.2.55. A
questo si applicano anche le prescrizioni di cui in 4.11.6 e in 7.2.1.
Dato che, nella situazione descritta, la base e il telaio sono costituiti da un elemento unico e
non intercambiabile, la piastra base non richiede marcatura con l’indicazione della corrente
nominale della connessione elettrica, come specificato in 3.2.
1.2.56
apparecchio per lampade a fluorescenza alimentato in c.c. a bassissima tensione
apparecchio funzionante con alimentazione a batteria, con tensione nominale non superiore a
48 V in c.c. e munito di un invertitore c.c./c.a. che impiega transistori per alimentare una o più
lampade fluorescenti
NOTA 1 Questi apparecchi possono generare, al loro interno, tensioni superiori a quelle di alimentazione e quindi
non essere più considerati di Classe III. Si deve pertanto tener conto dell’eventualità di scosse elettriche e
premunirsi contro di esse.
NOTA 2
Il valore di 48 V è allo studio.
1.2.57
superficie di montaggio
parte di un edificio, un mobile o altra struttura, alla quale, con qualsiasi sistema, può essere
fissato, sospeso o appoggiato l’apparecchio di illuminazione nell’uso normale, e che è
previsto per sostenerlo
1.2.58
componente integrato
parte non sostituibile dell’apparecchio di illuminazione, che non può essere provata
separatamente dall’apparecchio stesso
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1.2.59
self-ballasted lamps
unit which cannot be dismantled without being permanently damaged, provided with a lamp
cap and incorporating a light source and any additional elements necessary for starting and
stable operation of the light source
NOTE 1 The light source component of a self-ballasted lamp is not replaceable.
NOTE 2 The ballast component is part of the self-ballasted lamp; it is not part of the luminaire. It is discarded at
the end of the life of the unit.
NOTE 3 For test purposes, self-ballasted lamp units should be regarded as conventional lamps.
NOTE 4 For examples and further information, see IEC 60972.
1.2.60
semi-luminaire
unit similar to a self-ballasted lamp but designed to utilize a replaceable light source and/or
starting device
NOTE 1 The light source component and/or starting device of a semi luminaire is readily replaceable.
NOTE 2 The ballast component is not replaceable and is not disposed of each time a light source is replaced.
NOTE 3 A lampholder is required for a supply connection.
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NOTE 4 For examples and further information, see IEC 60972.
1.2.61
plug-ballast/transformer
ballast or transformer incorporated in an enclosure provided with an integral plug as the
means of connection to the electrical supply
1.2.62
mains socket-outlet-mounted luminaire
luminaire provided with an integral plug as the means of both mounting and connection to the
electrical supply
1.2.63
clip-mounted luminaire
integral assembly of a luminaire and resilient spring clip, securing the luminaire in position on
its mounting surface by a single hand action
1.2.64
lamp connectors
set of contacts specially designed to provide a means of electrical contact but not to support
the lamp
1.2.65
mains socket-outlet
accessory having socket-contacts designed to engage with the pins or blades of a mains plug
and having terminals for the connection of cables or cords
1.2.66
rewireable luminaire
luminaire so constructed that the supply cord can be replaced using general purpose tools
1.2.67
non-rewireable luminaire
luminaire so constructed that the supply cord cannot be separated from the luminaire using
general purpose tools without making the luminaire permanently unusable
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1.2.59
lampade con alimentatore incorporato
unità che non può essere smontata senza essere danneggiata in modo permanente, munita di
un attacco di lampada e che incorpora una sorgente luminosa e qualsiasi elemento
supplementare necessario per l’innesco e il funzionamento stabile della stessa
NOTA 1
Il componente sorgente luminosa in una lampada con alimentatore incorporato non è sostituibile.
NOTA 2 Il componente alimentatore fa parte della lampada con alimentatore incorporato; esso non fa parte
dell’apparecchio e viene eliminato a fine vita dell’unità.
NOTA 3 Ai fini delle prove, le lampade con alimentatore incorporato devono essere considerate come lampade
convenzionali.
NOTA 4
Per esempi ed ulteriori informazioni, vedi la IEC 60972.
1.2.60
semi-apparecchio
unità simile ad una lampada con alimentatore incorporato, ma progettata per utilizzare una
sorgente luminosa e/o un dispositivo di innesco sostituibili
NOTA 1 Il componente sorgente luminosa e/o il dispositivo di innesco in un semi-apparecchio sono facilmente
sostituibili.
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NOTA 2 Il componente alimentatore non è sostituibile e non viene eliminato ogni volta che una sorgente
luminosa viene sostituita.
NOTA 3
Per la connessione all’alimentazione è necessario un portalampade.
NOTA 4
Per esempi ed ulteriori informazioni, vedi la IEC 60972.
1.2.61
alimentatore/trasformatore a spina
alimentatore o trasformatore incorporato in un involucro, munito di spina integrale come
mezzo di connessione all’alimentazione elettrica
1.2.62
apparecchio per il montaggio su presa di rete
apparecchio munito di spina integrale come mezzo sia per il montaggio che per la
connessione all’alimentazione elettrica
1.2.63
apparecchio a pinza
assieme integrato di un apparecchio di illuminazione e di una pinza a molla, che assicura la
posizione dell’apparecchio sulla sua superficie di montaggio con un’unica azione manuale
1.2.64
connettori di lampada
gruppo di contatti appositamente progettati per fornire un sistema di contatti elettrici, ma non
per sostenere la lampada
1.2.65
presa di alimentazione
accessorio con contatti di presa, idoneo a ricevere gli spinotti o le lamelle di una spina di
alimentazione e provvisto di morsetti per la connessione dei cavi
1.2.66
apparecchio ricablabile
apparecchio di illuminazione costruito in modo tale che il cavo di alimentazione possa essere
sostituito mediante utensili di uso generale
1.2.67
apparecchio non ricablabile
apparecchio costruito in modo tale che il cavo di alimentazione non possa essere separato
dall’apparecchio mediante utensili di uso generale senza rendere permanentemente
inutilizzabile l’apparecchio
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1.2.68
lamp control gear
devices employed for the control of lamps, for example ballasts, transformers and step-down
convertors
NOTE The definition does not include devices for the switching of lamps or the control of brightness such as
dimmers and daylight sensors.
1.2.69
(Not used at present)
1.2.70
dummy lamp
device incorporating a cap which is in compliance with the requirements of IEC 60061
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1.2.71
self-shielded lamp
tungsten halogen lamp or metal halide lamp for which the luminaire needs no protective
shield for protection against UV emission or lamp shattering
1.2.72
external flexible cable or cord
flexible cable or cord for external connection to the input or output circuit, fixed to or
assembled with, the luminaire according to one of the following methods of attachment:
–
type X attachment: method of attachment of the cable or cord such that it can be easily
replaced.
NOTE 1 The flexible cable or cord may be specially prepared and only available from the manufacturer or his
service agent.
NOTE 2
–
type Y attachment: method of attachment of the cable or cord such that any replacement
can only be made by the manufacturer, his service agent or similarly qualified person.
NOTE 3
–
A specially prepared cable or cord may also include a part of the luminaire.
Type Y attachment may be used either with an ordinary or a special flexible cable or cord.
type Z attachment: method of attachment of the cable or cord such that it cannot be
replaced without breaking or destroying the luminaire
1.2.73
functional earthing
earthing of a point in a system or in an installation or in equipment, which is necessary for the
proper function, but does not form part of the protection against electric shock
1.2.74
inter-connecting cable
wiring or wiring assembly between two main parts of a luminaire as supplied by the luminaire
manufacturer and which can be regarded as being part of the luminaire
NOTE A wiring assembly may contain a combination of different wiring, e.g. to feed through the supply voltage, to
provide earthing, to supply starting and working voltages and wiring providing functional connection. Examples of
applications are: between a luminaire and a control gear box, a mounting box or a connector fitting to a track
system.
1.2.75
ferrule
mechanical fixture, generally a rigid tube, used to confine the stripped end of a cable
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1.2.68
unità di alimentazione
apparecchiature impiegate per il funzionamento delle lampade, ad esempio alimentatori,
trasformatori e convertitori.
NOTA
La definizione non include i dispositivi per l’accensione e lo spegnimento delle lampade o per la
regolazione della luminosità, come dimmer e i sensori di luce diurna.
1.2.69
(attualmente a disposizione)
1.2.70
lampada fittizia
dispositivo che incorpora un attacco conforme alle prescrizioni della IEC 60061
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1.2.71
lampada autoprotetta
lampada ad alogeni o a vapori di alogenuri, per la quale l’apparecchio di illuminazione non
richiede alcuno schermo di protezione contro le emissioni UV o la rottura della lampada
1.2.72
cavo flessibile esterno
cavo flessibile per la connessione esterna al circuito di ingresso o di uscita, fissato o montato
sull’apparecchio, con uno dei seguenti metodi di attacco:
–
attacco tipo X: metodo di attacco del cavo tale per cui questo può essere facilmente
sostituibile.
NOTA 1
Il cavo flessibile può avere una preparazione speciale ed essere disponibile solo presso il
costruttore o il suo servizio assistenza.
NOTA 2
–
attacco tipo Y: metodo di attacco del cavo tale per cui la sua sostituzione può essere
effettuata solo dal costruttore, dal suo servizio di assistenza o da personale qualificato
equivalente.
NOTA 3
–
Un cavo con preparazione speciale può incorporare anche una parte dell’apparecchio.
L’attacco tipo Y può essere utilizzato sia con cavi flessibili di uso comune che con quelli speciali.
attacco tipo Z: metodo di attacco del cavo tale per cui la sua sostituzione non può essere
effettuata senza rompere o distruggere l’apparecchio
1.2.73
messa a terra funzionale
terra di un punto del sistema o di un’installazione o di un’apparecchiatura che è necessaria
per il corretto funzionamento, ma che non fa parte della protezione contro la scossa elettrica
1.2.74
cavo di interconnessione
cablaggio o insieme del cablaggio tra due parti principali di un apparecchio fornito dal
costruttore dell’apparecchio e che può essere considerato come parte dell’apparecchio di
illuminazione
NOTA
L’insieme del cablaggio può contenere una combinazione di cavi differenti, ad esempio per connettere
l’alimentazione, provvedere alla messa a terra, alle tensioni di innesco e di lavoro e alla connessione funzionale.
Esempi di applicazioni sono: tra un apparecchio di illuminazione ed un’unità di alimentazione, una scatola di
montaggio o i connettori montati su un sistema a binario.
1.2.75
puntale
accessorio meccanico, generalmente costituito da un tubetto rigido, utilizzato per limitare
l’estremità spelata di un cavo
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1.2.76
impulse withstand category (former term “overvoltage categories”)
numeral defining a transient overvoltage condition
NOTE 1
Impulse withstand categories I, II, III and IV are used.
NOTE 2
The following explanation is taken from IEC 60364-4-44:2007:
Subclause 443.2.1
a) Purpose of classification of impulse withstand voltages.
NOTE 2.1 Overvoltage categories are defined within electrical installations for the purpose of insulation
co-ordination and a related classification of equipment with impulse withstand voltages is provided, see
Table 1.1.
NOTE 2.2 The rated impulse withstand voltage is an impulse withstand voltage assigned by the
manufacturer to the equipment or to a part of it, characterizing the specified withstand capability of its
insulation against overvoltages (in accordance with 3.9.2 of IEC 60664-1).
b) The impulse withstand voltage is used to classify equipment energized directly from the mains.
Impulse withstand voltages for equipment selected according to the nominal voltage are provided to
distinguish different levels of availability of equipment with regard to continuity of service and an
acceptable risk of failure. By selection of equipment with a classified impulse withstand voltage, insulation
co-ordination can be achieved in the whole installation, reducing the risk of failure to an acceptable level.
NOTE 2.3 Transient overvoltages transmitted by the supply distribution system are not significantly
attenuated downstream in most installations.
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Table 1.1 – Required rated impulse withstand voltage of equipment
Nominal voltage of the
(a)
installation
V
Impulse withstand voltage for equipment
(b)
kV
Threephase
systems
Single-phase
systems with
middle point
Equipment at
theorigin of the
installation
(overvoltage
category IV)
Equipment of
distribution and
final circuits
(overvoltage
category III)
Appliances and
current- using
equipment
(overvoltage
category II)
Specially
protected
equipment
(overvoltage
category I)
–
120-240
4
2,5
1,5
0,8
230/400
277/480
400/690
1 000
–
6
4
2,5
1,5
–
–
8
12
6
8
4
6
2,5
4
(a)
According to IEC 60038.
( b)
This impulse withstand voltage is applied between live conductors and PE.
1.2.77
circuits and circuit characteristics
1.2.77.1
primary circuit
circuit which is directly connected to the a.c. mains supply
It includes, for example, the means for connection to the a.c. mains supply, the primary
windings of transformers, motors and other loading devices
[IEC 60950-1, Definition 1.2.8.4]
1.2.77.2
secondary circuit
circuit which has no direct connection to a primary circuit and derives its power from a
transformer, converter or equivalent device, or from a battery
[IEC 60950-1, Definition 1.2.8.5]
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1.2.76
categorie di tenuta all'impulso (termine precedente “categorie di sovratensione”)
numero che definisce una condizione di sovratensione transitoria
NOTA 1 Si utilizzano le categorie di tenuta all'impulso I, II, III e IV.
NOTA 2 La spiegazione che segue è presa dalla IEC 60364-4-443:2007.
Paragrafo 443.2.1 a) Scopo della classificazione delle categorie di tenuta all'impulso.
NOTA 2.1 Le categorie di sovratensione sono definite nelle installazioni elettriche per il coordinamento
dell’isolamento e viene fornita la relativa classificazione delle apparecchiature con le tensioni di tenuta
all’impulso, vedi Tabella 1.1.
NOTA 2.2 La tensione di tenuta all’impulso nominale è una tensione di tenuta all’impulso assegnata dal
costruttore all’apparecchiatura o parte di essa, che caratterizza la tenuta specifica del suo isolamento alle
sovratensioni (in conformità con 3.9.2 della IEC 60664-1).
b) La tensione di tenuta all’impulso è utilizzata per classificare l’apparecchiatura alimentata direttamente
dalla rete.
Le tensioni di tenuta all’impulso per l’apparecchiatura scelta in accordo alla tensione nominale sono fornite
per distinguere livelli differenti di resistenza dell’apparecchiatura in funzione della continuità di servizio e ad
un accettabile rischio di guasto. Scegliendo l’apparecchiatura con una tensione di tenuta all’impulso
classificata, il coordinamento dell’isolamento nell’installazione può essere ottenuto riducendo il rischio di
guasto ad un livello accettabile.
NOTA 2.3 Le sovratensioni transitorie trasmesse dal sistema di distribuzione dell’alimentazione non sono
significativamente attenuate a valle nella maggior parte delle installazioni.
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Tabella 1.1 – Tensione di tenuta all’impulso nominale richiesta per l’apparecchiatura
Tensione di tenuta all’impulso nominale
(b)
kV
Tensione nominale
(a)
dell’installazione
V
Sistemi trifase
Sistemi
monofase
con punto
centrale
Apparecchiatura
all’origine
dell’installazione
(categoria di
sovratensione IV)
Apparecchiatura
di distribuzione e
circuiti finali
(categoria di
sovratensione III)
Apparecchi e
apparecchiatura
di uso comune
(categoria di
sovratensione II)
Apparecchiatura
con protezione
speciale
(categoria di
sovratensione I)
–
120-240
4
2,5
1,5
0,8
230/400
277/480
400/690
1 000
–
6
4
2,5
1,5
–
–
8
12
6
8
4
6
2,5
4
(a)
In conformità con la IEC 60038.
(b)
Questa tensione di tenuta all’impulso nominale è applicata tra conduttori di alimentazione e terra di
protezione.
1.2.77
circuiti e caratteristiche dei circuiti
1.2.77.1
circuito primario
circuito collegato direttamente alla rete di alimentazione in c.a.
Per esempio, esso include i mezzi di collegamento alla rete di alimentazione in c.a., gli
avvolgimenti primari dei trasformatori, i motori e gli altri dispositivi di carico.
[IEC 60950-1, Definizione 1.2.8.4]
1.2.77.2
circuito secondario
circuito privo di connessioni dirette con un circuito primario , e che deriva la sua alimentazione
da un trasformatore, da un convertitore o da un dispositivo equivalente di separazione o da
una batteria
[IEC 60950-1, Definizione 1.2.8.5]
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Exception: In autotransformers, although having direct connection to a primary circuit, the
tapped part of the transformer is also deemed to be a secondary circuit in the above sense.
NOTE Mains transients in such a circuit are attenuated by the corresponding primary windings. Inductive ballasts
also reduce the mains transient voltage height. Therefore, components located after a primary circuit or after an
inductive ballast can be suited for an impulse withstand category of one step lower, see Annex U.
1.2.78
touch current
electric current passing through a human body or through an animal body when it touches
one or more accessible parts of an installation or of equipment
[IEV 195-05-21]
NOTE
In this standard, the human body is represented by the networks in Figures G.2 or G.3.
1.2.79
protective conductor current
current which flows in a protective conductor
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NOTE This current may have an influence on the operation of RCD’s (residual current protection devices)
connected in the same circuit.
1.2.80
electric burn
burning of the skin or of an organ, caused by passing an electric current across or through
the surface
[IEV 604-04-18]
1.2.81
means of adjustment
part of a luminaire, which may be the lamp compartment, obviously intended to be
manipulated by the user during use of the luminaire, e.g. to redirect the light beam
1.2.82
arms reach
zone of accessibility to touch extending from any point on a surface where persons usually
stand or move about to the limits which a person can reach with the hand, in any direction,
without assistance
[IEV 195-06-12]
NOTE IEC 60364-4-41 incorporates a drawing representing the zone of accessibility. In general terms, the height
being 2,5 m from the floor, and the width being 1,25 m in all horizontal directions from the locations a person may
be.
1.2.83
terminal block with integrated screwless earthing contact
terminal with earthing connection performed by means of an integrated contact or by means
of an auxiliary contact without additional assembly actions (e.g. screwing) when fitted
1.2.84
detachable cord
flexible cable or cord, for supply or interconnection, intended to be connected to the luminaire
by means of a suitable appliance connector
NOTE A detachable cord is considered to be easily replacable.
1.2.85
tool
screwdriver, coin or other object that may be used to operate a screw or similar fixing means
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Eccezione: negli autotrasformatori, benché vi sia un collegamento diretto al circuito primario,
la parte presa dal trasformatore è considerata anch'essa circuito secondario ai sensi di
quanto sopra indicato.
NOTA I transitori di rete in tale circuito sono attenuati dai corrispondenti avvolgimenti del primario. Gli alimentatori
induttivi riducono anch'essi il livello di tensione e dei transitori di rete. Di conseguenza, i componenti posti a monte
del circuito primario o a valle dell'alimentatore induttivo possono essere idonei ad una categoria di tenuta
all'impulso di un livello inferiore, vedi l’Allegato U.
1.2.78
corrente di contatto
corrente elettrica che attraversa il corpo umano o animale quando questo entra in contatto
con uno più parti accessibili dell'impianto o dell'apparecchiatura
[IEV 195-05-21]
NOTA
Nella presente Norma, il corpo umano è rappresentato dai circuiti mostrati nelle Figure G.2 o G.3.
1.2.79
corrente nel conduttore di protezione
corrente che circola in un conduttore di protezione
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NOTA Questa corrente può avere influenza sul funzionamento degli interruttori differenziali collegati sullo stesso
circuito.
1.2.80
bruciatura elettrica
bruciatura dell’epidermide o di un organo, provocata dal passaggio di una corrente elettrica
attraverso o sulla sua superficie
[IEV 604-04-18]
1.2.81
mezzi di regolazione
parte di un apparecchio di illuminazione che può essere il vano lampada, manifestamente
prevista per essere manipolata dall'utilizzatore durante l'uso dell'apparecchio, ad esempio per
indirizzare il fascio luminoso
1.2.82
volume di accessibilità
zona accessibile al contatto, che si estende da un punto qualsiasi su una superficie, in cui
normalmente le persone stanno ferme o si muovono, fino al limite che una persona può
raggiungere con la mano, in qualsiasi direzione, senza nessun aiuto
[IEV 195-06-12]
NOTA La IEC 60364-4-41 riporta un disegno che rappresenta il volume di accessibilità. In termini generali questa
è rappresentata da un'altezza di 2,5 m dal pavimento e una larghezza di 1,25 m in tutte le direzioni orizzontali dalla
posizione in cui una persona può trovarsi.
1.2.83
morsettiera con contatto di terra integrato senza vite
morsetto con una connessione di terra che avviene per mezzo di un contatto integrato o per
mezzo di un contatto ausiliario, senza che siano necessarie ulteriori azioni di assemblaggio
(ad esempio per mezzo di viti) una volta montato
1.2.84
cavo separabile
cavo flessibile per l'alimentazione o la connessione, previsto per essere collegato
l'apparecchio per mezzo di connettore idoneo
NOTA
Un cavo separabile è considerato facilmente sostituibile.
1.2.85
utensile
cacciavite, moneta o altro oggetto che può essere utilizzato per serrare od allentare una vite
o mezzi di fissaggio simili
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1.2.86
specially prepared cord
a flexible cable or cord the replacement of which with another non-special cable or cord
would create a hazard or diminish safety
SECTION 2: CLASSIFICATION OF LUMINAIRES
2.1
General
This section describes the classification of luminaires.
Luminaires are classified according to the type of protection against electric shock, the
degree of protection against ingress of dust, solid objects and moisture, and the material of
the supporting surface.
2.2
Classification according to type of protection against electric shock
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Luminaires shall be classified according to the type of protection against electric shock
provided, as class I, class II or class III (see definitions in Section 1).
Luminaires shall have only a single classification. For example, for a luminaire with a built-in
extra-low voltage transformer with provision for earthing, the luminaire shall be classified as
class I and part of the luminaire shall not be classified as class III even though the lamp
compartment is separated by a barrier from the transformer compartment.
Semi-luminaires shall comply with all relevant requirements for class II luminaires without
being provided with the class II symbol.
Unless a luminaire has been specifically designed for use with semi-luminaires, the luminaire
manufacturer is not responsible for continued IEC 60598 conformity in the situation where the
user has replaced specified lamp types with semi-luminaires. The semi-luminaire
manufacturer has a responsibility to provide information with respect to limitations of use.
NOTE The class II symbol is omitted in order to avoid the symbol being applied to the complete luminaire in
which the semi-luminaire is used.
2.3
Classification according to degree of protection against ingress of dust,
solid objects and moisture
Luminaires shall be classified in accordance with the "IP number" system of classification
described in IEC 60529.
Symbols for the degrees of protection are given in Section 3.
Tests for the degrees of protection are given in Section 9.
NOTE 1 Luminaires classified as watertight are not necessarily suitable for operation under water. Pressure
watertight luminaires should be used for such applications.
NOTE 2 The IP numbers are the principal marking on luminaires, but symbols may be used in addition to IP
numbers, if desired.
2.4
Classification according to material of supporting surface for which the luminaire
is designed
Luminaires shall be classified according to whether they are suitable for direct mounting on
normally flammable surfaces or are only suitable for mounting on non-combustible surfaces
as follows:
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1.2.86
cavo speciale
cavo flessibile la cui sostituzione con altro cavo di tipo non speciale potrebbe costituire un
pericolo o diminuire il livello di sicurezza
SEZIONE 2: CLASSIFICAZIONE DEGLI APPARECCHI
2.1
Generalità
La presente Sezione specifica la classificazione degli apparecchi di illuminazione.
Gli apparecchi sono classificati secondo il loro tipo di protezione contro la scossa elettrica, il
grado di protezione contro la penetrazione di polvere, di corpi solidi e di umidità ed il
materiale della superficie di montaggio.
2.2
Classificazione secondo il tipo di protezione contro la scossa elettrica
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Gli apparecchi devono essere classificati, secondo il tipo di protezione contro la scossa
elettrica, in Classe I, Classe II o Classe III (vedi le definizioni della Sezione 1).
Gli apparecchi devono avere un’unica classificazione. Ad esempio, un apparecchio che abbia
incorporato un trasformatore a bassissima tensione di sicurezza con possibilità di messa a
terra, deve essere classificato di Classe I e nessuna parte dell’apparecchio può essere
classificata di Classe III, anche se il vano lampada è separato dal vano trasformatore
mediante una barriera.
I semi-apparecchi devono essere conformi a tutte le prescrizioni per gli apparecchi di
Classe II, senza essere contrassegnati con il simbolo di Classe II.
A meno che un apparecchio non sia stato espressamente progettato per essere utilizzato con
semi-apparecchi, il suo costruttore non è responsabile della conformità continua con la
IEC 60598 nel caso in cui l’utente abbia sostituito i tipi specificati di lampada con semiapparecchi. Il costruttore del semi-apparecchio ha la responsabilità di fornire le informazioni
relative alle sue limitazioni di impiego.
NOTA Il simbolo di Classe II è omesso per evitare che sia inteso come applicato all’apparecchio completo in cui
viene utilizzato il semi-apparecchio.
2.3
Classificazione secondo il grado di protezione contro la penetrazione di polvere,
corpi solidi e umidità
Gli apparecchi devono essere classificati secondo “i numeri IP” del sistema di classificazione
di cui alla IEC 60529.
I simboli dei gradi di protezione sono indicati nella Sezione 3.
Le prove per determinare i gradi di protezione sono elencate nella Sezione 9.
NOTA 1 Gli apparecchi classificati come stagni all’immersione non sono necessariamente adatti al
funzionamento sommerso. Per tale uso è necessario l’impiego di apparecchi classificati come stagni alla
sommersione.
NOTA 2 I numeri IP rappresentano la marcatura principale sugli apparecchi ma, se desiderato, in aggiunta
possono essere utilizzati anche i simboli.
2.4
Classificazione secondo il materiale della superficie di montaggio per la quale
l’apparecchio è progettato
Gli apparecchi di illuminazione devono essere classificati se idonei al montaggio diretto su
superfici normalmente infiammabili o idonei esclusivamente al montaggio su superfici non
combustibili come segue:
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Classification
Symbol
No symbol required
– Luminaires suitable for direct mounting on normally
flammable surfaces
– Luminaires not suitable for direct mounting on normally
flammable surfaces
The relevant symbol –
see Figure 1
NOTE Readily flammable surfaces are not suitable for the direct mounting of luminaires. Requirements for
luminaires classified as primarily intended for direct mounting on normally flammable surfaces are given in
Section 4 and related tests in Section 12.
2.5
Classification according to the circumstances of use
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Luminaires shall be classified according to whether they are intended for normal use or for
rough service.
Classification
Symbol
–
Luminaires for normal use
No symbol
–
Luminaires for rough service
Symbol – see Figure 1
SECTION 3: MARKING
3.1
General
This section specifies the information to be marked on luminaires.
3.2
Marking on luminaires
The following information shall be distinctly and durably marked on the luminaire (see
Table 3.1).
a) Marking to be observed when replacing lamps or other replaceable components, shall be
visible on the outside of the luminaire (except the mounting side) or behind a cover which
is removed during lamp or other component replacement and with the lamp removed.
b) Marking to be observed during installation shall be visible during installation on the
outside of the luminaire or behind a cover or part which is removed during installation.
c) Marking to be observed after installation shall be visible with the luminaire assembled and
installed as for normal use and with the lamp in place.
Marking may be on ballasts provided the conditions under a) or b) above, as appropriate, are
fulfilled. See Table 3.1 for details.
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Classificazione
Simbolo
– Apparecchi idonei al montaggio diretto su superfici
normalmente infiammabili
Non è richiesto alcun simbolo
– Apparecchi non idonei al montaggio diretto su superfici
normalmente infiammabili
Il simbolo corrispondente –
vedi la Figura 1
NOTA Le superfici facilmente infiammabili non sono idonee al montaggio diretto degli apparecchi. Le
prescrizioni per gli apparecchi classificati principalmente come idonei al montaggio diretto su superfici
normalmente infiammabili sono riportate nella Sezione 4 e le corrispondenti prove nella Sezione 12.
2.5
Classificazione secondo l’uso
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Gli apparecchi devono essere classificati secondo l’idoneità all’uso normale o per il servizio
gravoso.
Classificazione
Simbolo
–
Apparecchi per uso normale
Nessun simbolo
–
Apparecchi per servizio gravoso
Simbolo – vedi la Figura 1
SEZIONE 3: MARCATURA
3.1
Generalità
La presente Sezione specifica le informazioni che devono essere marcate sugli apparecchi.
3.2
Marcatura degli apparecchi
Le seguenti informazioni devono
sull’apparecchio (vedi la Tabella 3.1).
essere
marcate,
in
modo
chiaro
e
indelebile,
a) Marcatura visibile durante la sostituzione delle lampade o altri componenti sostituibili che
deve essere visibile all’esterno dell’apparecchio (ad eccezione del lato di montaggio) o
dietro una calotta che viene tolta durante la sostituzione della lampada o degli altri
componenti sostituibili e con la lampada rimossa.
b) Marcatura visibile durante l’installazione sull’esterno dell’apparecchio o dietro una calotta
o una parte da rimuovere durante l’installazione.
c) Marcatura visibile dopo l’installazione con l’apparecchio assemblato e installato per l’uso
normale e con la lampada montata.
La marcatura può essere sugli alimentatori, purché le condizioni a) e b) di cui sopra, secondo
i casi, siano soddisfatte. Vedi la Tabella 3.1 per i dettagli.
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Table 3.1 – Marking
Markings
belonging to a)
3.2.8
(a)
Markings
belonging to b)
Rated wattage
3.2.1 – 3.2.2
3.2.10
Special lamps
3.2.3
3.2.11
Cool beam
3.2.4 – 3.2.5
3.2.15
Bowl mirror
3.2.16
Protective shield
3.2.18
Ignition warning
3.2.19
Self-shielded lamp
3.2.22
Internal replaceable fuse(s)
(b)
Ambient temperature
3.2.6
IP number
3.2.7
Type reference
3.2.9
Symbols
Markings
belonging to c)
(d)
3.2.13
Lighted objects
3.2.14
Rough service
3.2.20
Means of adjustment
The relevant symbol for luminaires
not suitable for direct mounting on
normally flammable surfaces
3.2.12
3.2.17
Termination
(c )
Interconnected luminaires
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3.2.21 The relevant symbol for not
suitable for covering with thermally
insulating material
(a) 3.2.8 Rated wattage. For luminaires for discharge lamps with remote control gear, the marking may be
replaced by the instruction: “For lamp designation, see control gear’’.
(b) 3.2.2 Rated voltage. For luminaires for discharge lamps, if the ballast is not built into the luminaire, the
luminaire shall be marked with the working voltage instead of the mains voltage. For luminaires with built-in
transformers for filament lamps, see IEC 60598-2-6.
(c) 3.2.17 Interconnected luminaires. For fixed luminaires, this information may alternatively be provided within
the installation instructions.
(d) 3.2.13 Lighted objects. Only the symbol shall be provided on the luminaire. The explanation of the symbol
shall be provided in the instruction accompanying the luminaire, where not already provided on the
luminaire.
The earthing symbol referred to in 3.2.12 may be marked on the ballast, instead of the
luminaire, if the ballast is of a non-replaceable type. The height of graphical symbols shall not
be less than 5 mm, except for symbols for class II and class III luminaires, and may be
reduced to a minimum of 3 mm where the space available for marking is restricted. The
height of letters and numerals either shown separately or with or as part of symbols shall not
be less than 2 mm.
For combination luminaires where the type references or the rated inputs are different for
different combinations, the main part and the alternative parts may be marked with a type
reference or a rated input, as appropriate, provided that the type can be identified and the
rated input of the complete unit may be established from a catalogue or a similar document.
For luminaires with electro-mechanical contact systems, the base plate shall be marked with
the rated current of the electrical connection if the system can be used with a variety of
different luminaire types.
3.2.1 Mark of origin (this may take the form of a trade mark, the manufacturer's
identification mark or the name of the responsible vendor).
3.2.2 Rated voltage(s) in volts. Luminaires for tungsten filament lamps shall be marked only
if the rated voltage is different from 250 V.
Portable class III luminaires shall be marked with the rated voltage on the outside of the
luminaire.
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Tabella 3.1 – Marcatura
Marcatura di cui in a)
3.2.8
(a)
Marcatura di cui in b)
Potenza nominale
3.2.1 – 3.2.2
3.2.10
Lampade speciali
3.2.3
3.2.11
A luce fredda
3.2.4 – 3.2.5
3.2.15
A calotta riflettente
3.2.16
Schermo di protezione
3.2.18
Avvertenza per l’accensione
3.2.19
Lampada autoprotetta
3.2.22
Fusibile(i) interno(i)
sostituibile(i)
(b)
Temperatura ambiente
3.2.6
Numero IP
3.2.7
Riferimento di tipo
3.2.9
Simboli
Marcatura di cui in c)
(d)
3.2.13
Oggetti illuminati
3.2.14
Servizio gravoso
3.2.20
Mezzi di regolazione
Il simbolo corrispondente per gli
apparecchi di illuminazione non
idonei al montaggio diretto su
superfici normalmente infiammabili
3.2.12
3.2.17
Terminale
(c)
Apparecchi interconnessi
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3.2.21 Il simbolo corrispondente
per gli apparecchi di illuminazione
non idonei ad essere ricoperti di
materiale termicamente isolante
(a) 3.2.8 Potenza nominale. Per gli apparecchi con lampade a scarica con unità di alimentazione separata, la
marcatura può essere sostituita dalla seguente istruzione: “Per la designazione della lampada vedi l’unità di
alimentazione”.
(b) 3.2.2 Tensione nominale. Per gli apparecchi con lampade a scarica, se l’alimentatore non è incorporato
nell’apparecchio, l’apparecchio deve essere marcato con la tensione di lavoro anziché la tensione di rete.
Per apparecchi con trasformatori incorporati per lampade ad incandescenza vedi la IEC 60598-2-6.
(c) 3.2.17 Apparecchi interconnessi. Per gli apparecchi fissi, questa informazione può essere in alternativa
riportata nelle istruzioni di installazione.
(d) 3.2.13 Oggetti illuminati. Sull’apparecchio deve essere riportato solo il simbolo. La spiegazione del simbolo
deve essere fornita nelle istruzioni allegate all’apparecchio, se non già prevista sull’apparecchio stesso.
Il simbolo di messa a terra di cui in 3.2.12 può essere marcato sull’alimentatore anziché
sull’apparecchio nel caso in cui l’alimentatore sia del tipo non sostituibile. L’altezza dei
simboli grafici non deve essere inferiore a 5 mm, eccetto che per i simboli per apparecchi di
Classe II e III, che può essere ridotta ad un minimo di 3 mm nel caso in cui lo spazio
disponibile per la marcatura sia limitato. L’altezza di lettere e numeri, riportati separatamente,
con o come parti di simboli, non deve essere inferiore a 2 mm.
Per gli apparecchi combinati, differenti tra loro per i riferimenti di tipo o per i valori nominali in
ingresso nelle diverse combinazioni, è possibile marcare la parte principale e le parti
accessorie, secondo i casi, con un riferimento del tipo o un valore nominale in ingresso,
purché sia possibile identificare il tipo e tale valore nominale in ingresso dell'unità completa
mediante un catalogo o analoga documentazione.
Per gli apparecchi provvisti di contatti elettromeccanici, la piastra base deve essere marcata
con la corrente nominale della connessione elettrica se il sistema può essere utilizzato con
diversi tipi di apparecchi.
3.2.1 Marchio di origine (sotto forma di marchio depositato, marchio del costruttore o nome
del venditore responsabile).
3.2.2 Tensione/i nominale/i in volt. Gli apparecchi per lampade ad incandescenza devono
essere marcati solo se la tensione nominale è diversa da 250 V.
Gli apparecchi mobili di Classe III devono riportare la marcatura della tensione nominale
all’esterno dell’apparecchio.
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3.2.3
The rated maximum ambient temperature t a , if other than 25 °C (see Figure 1).
NOTE
Exceptions to this general requirement may be specified in particular parts of IEC 60598-2.
3.2.4
Symbol for class II luminaires where applicable (see Figure 1).
For portable luminaires provided with a supply cord, the symbol for class II construction, if
applicable, shall be on the outside of the luminaire.
The class II symbol shall not be applied to semi-luminaires.
3.2.5
Symbol for class III luminaires where applicable (see Figure 1).
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3.2.6 Marking (if applicable) with IP numbers for degree of protection against ingress of
dust, solid objects and moisture (see Figure 1 and Annex J). Where X is used in an IP
number in Figure 1, it indicates a missing numeral in the example, but both of the appropriate
numerals shall be marked on the luminaire.
In cases where different IP numbers apply to distinct parts of the luminaire, the lower number
shall be marked on the type label on the luminaire, even if IP20, whereas the higher number
shall be marked separately on the part concerned. In cases where shades or similar devices
upgrading e.g. an IP20 luminaire to a higher IP rating when mounted, the IP20 marking shall
be made invisible by the device in question without destroying the marking and the device
shall visibly be provided with a new IP rating. The instruction sheet supplied with the
luminaire shall include details of the IP numbers applying to the various parts of the
luminaire. The use of different IP numbers on different parts of a luminaire or devices to
upgrade the IP rating e.g. to a higher IP rating is only applicable to fixed luminaires.
For recessed luminaires with two IP ratings, both ratings shall be visible during installation
and it shall be obvious to which parts of the luminaire the ratings refer. The relevant
information shall be provided even if the rating is IP20 or the lower rating is specified as
ordinary
Marking of IP20 on ordinary luminaires is not required.
3.2.7
Maker's model number or type reference.
3.2.8 Rated wattage or the designation as indicated on the lamp data sheet of the type or
types of lamp for which the luminaire is designed. Where the lamp wattage alone is
insufficient, the number of lamps and the type shall also be given.
Luminaires for tungsten filament lamps shall be marked with the maximum rated wattage and
number of lamps.
Marking of maximum rated wattage for luminaires for tungsten filament lamps with more than
one lampholder may be in the form:
"n u MAX... W", n being the number of lampholders.
3.2.9 Where applicable, the relevant symbol (see Figure 1) for luminaires not suitable for
direct mounting on normally flammable surfaces. The symbol shall be explained on the
luminaire or in the manufacturer’s instructions provided with the luminaire. See
Table N.1. The minimum size of the symbol shall be 25 mm for each side.
3.2.10
Information concerning special lamps, if applicable.
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3.2.3
La temperatura ambiente nominale massima t a , quando diversa da 25 °C (vedi la
Figura 1).
NOTA
Eccezioni a questa prescrizione generale possono essere specificate nelle Sezioni particolari della
IEC 60598-2.
3.2.4
Simbolo per apparecchi di Classe II, se applicabile (vedi la Figura 1).
Nel caso di apparecchi mobili, provvisti di cavo di alimentazione, il simbolo per la Classe II,
se applicabile, deve essere all’esterno dell’apparecchio.
Il simbolo di Classe II non deve essere riportato sui semi-apparecchi.
3.2.5
Simbolo per apparecchi di Classe III, se applicabile (vedi la Figura 1).
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3.2.6
Marcatura (se applicabile) con i numeri IP relativi al grado di protezione contro la
penetrazione di polvere, corpi solidi e umidità (vedi la Figura 1 e l’Allegato J). Quando nella
Figura 1 si indica con la lettera X una cifra IP, essa rappresenta una cifra mancante
nell’esempio, ma sull’apparecchio devono essere marcate entrambe le cifre appropriate.
Nei casi in cui gradi IP diversi si applichino a parti distinte dell’apparecchio, la cifra più bassa
deve essere marcata sull’etichetta dell’apparecchio, anche se IP20, mentre la cifra più alta
deve essere marcata separatamente sulla parte interessata. Nei casi in cui i paralumi o
dispositivi similari portano per esempio un apparecchio dal grado IP20 ad un numero IP
superiore, la marcatura IP20 deve essere nascosta dal dispositivo considerato senza
distruggere la marcatura ed il dispositivo deve essere visibilmente fornito di un nuovo numero
IP. Il foglio di istruzioni fornito con l’apparecchio deve precisare i dettagli dei gradi IP che si
applicano alle diverse parti dell’apparecchio. L’uso di gradi IP differenti su parti diverse
dell’apparecchio o su dispositivi, allo scopo di adeguare il grado IP, ad esempio ad un livello
IP superiore, è applicabile soltanto agli apparecchi fissi.
Per gli apparecchi incassati con due differenti gradi IP, entrambi i numeri devono essere
visibili durante l’installazione e deve essere evidente a quali parti dell’apparecchio il grado si
riferisca. Le informazioni relative devono essere riportate anche se viene specificato come
ordinario il grado IP20 o inferiore.
Sugli apparecchi ordinari la marcatura IP20 non è richiesta.
3.2.7
Numero del modello del costruttore o riferimento di tipo.
3.2.8 Potenza nominale o designazione, come indicato sul Foglio delle caratteristiche della
lampada, del/i tipo/i per il/i quale/i l’apparecchio è progettato. Qualora non sia sufficiente
indicare solo la potenza, deve essere indicato anche il numero delle lampade e il loro tipo.
Gli apparecchi per lampade ad incandescenza devono essere marcati con la potenza
nominale massima e il numero delle lampade.
Negli apparecchi per lampade ad incandescenza con più di un portalampade, la marcatura
della potenza nominale massima può essere come segue:
"n u MAX... W", dove n è il numero di portalampade.
3.2.9 Dove applicabile, il corrispondente simbolo (vedi la Figura 1) per gli apparecchi non
idonei al montaggio diretto su superfici normalmente infiammabili. Il simbolo deve essere
spiegato sull’apparecchio o nelle istruzioni del costruttore fornite insieme all’apparecchio
stesso. Vedi la Tabella N.1. La dimensione minima del simbolo deve essere di 25 mm per
ciascun lato.
3.2.10
Informazioni relative a lampade speciali, se applicabili.
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In particular, this applies to the symbols (see Figure 1) for luminaires for use with highpressure sodium lamps having either an internal starting device or requiring an external
ignitor where the lamp is required to be marked with the same symbol according to
IEC 60662.
3.2.11 Symbol (see Figure 1), if applicable, for luminaires for lamps of similar shape to "cool
beam" lamps but where the use of a dichroic reflectorized "cool beam" lamp might impair
safety.
3.2.12 Except for type Z attachments, terminations shall be marked to identify live, neutral
and earth in case of connection of the luminaire to the supply mains to ensure safe and
satisfactory operation.
Symbols, when applied, indicating mains supply terminations shall be according to
IEC 60417.
The earthing termination shall be marked by the relevant symbol of IEC 60417 only.
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NOTE 1 Appropriate symbols from IEC 60417 are: Earth (IEC 60417-5017 (2006-08)), Functional earthing
(IEC 60417-5018 (2006-10) and Protective earth (IEC 60417-5019 (2006-08)).
Leads (tails) used for the connection to extra low voltage d.c. supply, shall be colour coded
red to indicate its intended connection to the positive termination, and shall be colour coded
black to indicate its intended connection to the negative termination. Fixed terminations,
when applied, shall be marked with the "+" sign to indicate the positive connection, and shall
be marked with the "–" sign to indicate the negative connection.
NOTE 2 Terminations can be found at leads (tails), connection or terminal blocks and terminals of another
construction.
Luminaires with supply cords which are not fitted with a plug shall include with the
manufacturers instructions any information necessary to ensure safe connection, e.g.
deviations from the national standardised colour coding of the cores where this does not
create the possibility of an unsafe situation during installation, use or maintenance.
3.2.13 Symbol (see Figure 1) for minimum distance from lighted objects, if applicable, for
luminaires which might otherwise overheat the lighted objects due to, for example, the
applied lamp type, the shape of the reflector, the adjustability of the mounting means or the
location of mounting as indicated in the installations instructions.
The minimum distance marked shall be determined by the temperature test described in item
j) of 12.4.1.
The distance is measured on the optical axis of the luminaire from that part of the luminaire
or lamp which is nearest to the lighted object.
The symbol for minimum distance and explanation of its meaning shall also be given either
on the luminaire or in the instructions with the luminaire.
3.2.14
Symbol (see Figure 1), if applicable, for rough service luminaires.
3.2.15 Symbol (see Figure 1), if applicable, for luminaires which are designed for use with
bowl mirror lamps.
NOTE Separate bowls for attachment to GLS lamps without reference to luminaire testing are not within the
scope of this standard.
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In particolare, questo si applica ai simboli (vedi la Figura 1) per gli apparecchi per lampade al
sodio ad alta pressione aventi un dispositivo di innesco interno, o che richiedono un
accenditore esterno, la cui lampada deve essere marcata con lo stesso simbolo,
conformemente alla IEC 60662.
3.2.11
Simbolo (vedi la Figura 1), se applicabile, per apparecchi con lampade di forma
similare a quelle a “luce fredda”, ma dove l’uso di una lampada a “luce fredda” con riflettore
dicroico potrebbe compromettere la sicurezza.
3.2.12 Ad eccezione degli attacchi di tipo Z, nel caso di collegamento dell’apparecchio alla
rete di alimentazione i terminali devono essere marcati per identificare quelli in tensione, il
neutro e la terra, in modo da garantire un funzionamento sicuro e soddisfacente.
Gli eventuali simboli che indicano che i terminali della rete di alimentazione devono essere
conformi alla IEC 60417.
Il terminale di terra deve essere marcato soltanto con il corrispondente simbolo della IEC 60417.
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NOTA 1 I simboli appropriati della IEC 60417 sono: Terra (IEC 60417-5017 (2006-08)), Terra funzionale
(IEC 60417-5018:(2006-10) e Terra di protezione (IEC 60417-5019:(2006-08)).
I terminali liberi utilizzati per la connessione all’alimentazione a bassissima tensione in
corrente continua devono essere codificati con colore rosso se destinati alla connessione con
il terminale del polo positivo e in nero se previsti per la connessione con il terminale del polo
negativo. I terminali fissi, quando applicati, devono essere marcati con il segno “+” per
indicare la connessione al polo positivo e con il segno “–“ quella al polo negativo.
NOTA 2 I terminali possono trovarsi sui terminali liberi, sulle connessioni o le morsettiere e i morsetti di altre
costruzioni.
Negli apparecchi con cavi di alimentazione, non provvisti di spina, le istruzioni fornite dal
costruttore devono comprendere tutte le informazioni necessarie a garantire una sicura
connessione, ad esempio, le deviazioni rispetto alla codifica nazionale dei colori normalizzati
dei conduttori, quando questo crei la possibilità di situazioni non sicure durante l’installazione,
l’uso o la manutenzione.
3.2.13 Simbolo, (vedi la Figura 1), se applicabile, indicante la distanza minima dagli oggetti
illuminati per gli apparecchi che potrebbero altrimenti surriscaldarli, ad esempio, per il tipo di
lampada, la forma del riflettore, la regolazione dei sistemi di montaggio o la posizione di
montaggio, come indicato nelle istruzioni di installazione.
La distanza minima marcata deve essere determinata con la prova di temperatura descritta in
12.4.1 j).
La distanza viene misurata lungo l’asse ottico dell’apparecchio dalla parte dell’apparecchio o
della lampada più vicina all’oggetto illuminato.
Il simbolo, della distanza minima e la corrispondente spiegazione, devono essere riportati
sull’apparecchio o nelle istruzioni con esso fornite.
3.2.14
Simbolo (vedi la Figura 1), se applicabile, per apparecchi per servizio gravoso.
3.2.15
Simbolo (vedi la Figura 1), se applicabile, per apparecchi progettati per essere
utilizzati per l’uso con lampade a calotta riflettente.
NOTA
Le calotte separate destinate all’applicazione su lampade per illuminazione generale, non comprese nella
prova dell’apparecchio, non rientrano nel campo di applicazione della presente Norma.
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3.2.16
Luminaires incorporating a protective shield shall be marked as follows:
"Replace any cracked protective shield"
or
with the symbol (see Figure 1).
3.2.17 The maximum number of luminaires that may be interconnected or the maximum total
current that may be drawn by means of couplers provided for looping-in connection to the
mains supply. For fixed luminaires, this information may alternatively be provided within the
installation instructions.
3.2.18 A warning symbol or notice for luminaires with ignitors intended for use with doubleended high pressure discharge lamps and luminaires with double-capped Fa8 tubular lamps if
the voltage measured according to Figure 26 exceeds 34 V peak.
a) Warning symbol in accordance with IEC 60417-5036 (2002-10) visible during replacement
of the lamp. The symbol shall be explained on the luminaire or in the manufacturer's
instructions provided with the luminaire, or
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b) A warning notice near to the holder of a replaceable ignitor or replaceable switching
element, if any: "Attention, remove replaceable device before replacement of lamp. After
lamp-replacement reinsert replaceable device".
3.2.19 Symbol (see Figure 1) for luminaires which are designed to be used only with
self-shielded tungsten halogen lamps or self-shielded metal halide lamps.
3.2.20 Where necessary, the means of adjustment where not obvious, needs to be
identified.
NOTE Appropriate marking includes symbols (e.g. arrows) to indicate direction of movement, descriptive text or
colours.
3.2.21 The relevant symbol (see Figure 1) for luminaires not suitable for covering with
thermally insulated material. The symbol shall be explained on the luminaire or in the
manufacturer’s instructions provided with the luminaire. See Table N.1. The minimum size of
the symbol shall be 25 mm for each side.
NOTE A warning notice and symbol is required when a luminaire is not suitable for covering with thermally
insulated material.
3.2.22 Symbol (see Figure 1 from IEC 61558-1), if applicable, for luminaires with internal
replaceable fuses. Such a luminaire shall, in addition, be provided with information regarding
the rated current (in A or mA) of the fuse. Where the time/current characteristic of the fuse is
important for safety, the rating and type of any fuse shall be marked on the holder or in the
proximity of the fuse in accordance with what is stated in the relevant fuse standard.
3.3
Additional information
In addition to the above marking, all details which are necessary to ensure proper installation,
use and maintenance shall be given either on the luminaire, semi-luminaire or on built-in
ballasts or in the manufacturer's instructions provided with the luminaire, for instance:
Written instructions related to safety shall be in a language which is acceptable in the country
in which the equipment is to be installed.
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3.2.16 Gli apparecchi provvisti di schermi di protezione in vetro, devono essere marcati
come segue:
“Sostituire gli schermi di protezione danneggiati”
oppure
con il simbolo (vedi la Figura 1).
3.2.17 Il numero massimo di apparecchi che possono essere interconnessi, o la massima
corrente totale che può attraversare gli accoppiatori forniti per la connessione in cascata alla
rete di alimentazione. Nel caso di apparecchi fissi, questa informazione, in alternativa, può
essere riportata nelle istruzioni di installazione.
3.2.18
Un simbolo di avvertimento o un’avvertenza per gli apparecchi con accenditori da
utilizzarsi con lampade a scarica ad alta pressione a doppio attacco e per gli apparecchi con
lampade tubolari a doppio attacco Fa8, nel caso in cui la tensione misurata secondo la
Figura 26 superi i 34 V di picco.
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a) Un simbolo di avvertimento conforme alla IEC 60417-5036 (2002-10) visibile durante la
sostituzione della lampada. Il simbolo deve essere spiegato sull’apparecchio o nelle
istruzioni del costruttore fornite con l’apparecchio, oppure
b) un’avvertenza posta vicino al supporto dell’accenditore sostituibile o dell’elemento di
commutazione sostituibile, se presenti: “Attenzione, rimuovere il dispositivo sostituibile
prima della sostituzione della lampada. Dopo la sostituzione della lampada, reinserire il
dispositivo suddetto”.
3.2.19 Simbolo (vedi la Figura 1) per apparecchi progettati per essere utilizzati solo con
lampade ad alogeni autoprotette o lampade a vapori di alogenuri autoprotette.
3.2.20 Quando necessario, i mezzi di regolazione, se non sono evidenti, devono essere
identificati.
NOTALe marcature appropriate includono i simboli (ad esempio frecce) per indicare la direzione di movimento, un
testo descrittivo oppure colori.
3.2.21 Il simbolo corrispondente (vedi la Figura 1) per gli apparecchi di illuminazione non
idonei ad essere ricoperti di materiale termicamente isolante. Il simbolo deve essere spiegato
sull'apparecchio di illuminazione o nelle istruzioni del costruttore fornite insieme
all'apparecchio stesso. Vedi la Tabella N.1. La dimensione minima del simbolo deve essere di
25 mm per ciascun lato.
NOTA Quando l'apparecchio non è idoneo ad essere ricoperto di materiale termicamente isolante sono richiesti
un'avvertenza ed un simbolo.
3.2.22 Il simbolo (vedi la Figura 1 della IEC 61558-1), quando applicabile, per gli apparecchi
con fusibili interni sostituibili. Questi apparecchi devono, inoltre, essere accompagnati da
informazioni relative alla corrente nominale (in A o in mA) del fusibile. Quando la
caratteristica tempo/corrente del fusibile è importante per la sicurezza, i valori nominali e il
tipo di ciascun fusibile devono essere marcati sul portafusibile o in prossimità del fusibile
stesso, in accordo con quanto indicato nella corrispondente Norma del fusibile.
3.3
Informazioni supplementari
In aggiunta alle marcature sopraindicate, è necessario che tutte le informazioni utili a
garantire l’installazione, l’uso e la manutenzione corretti, siano riportate sull’apparecchio, sui
semi-apparecchi, sugli alimentatori incorporati, o nelle istruzioni fornite dal costruttore con
l’apparecchio stesso, per esempio:
Le istruzioni scritte riguardanti la sicurezza devono essere in una lingua accettabile nel Paese
in cui l’apparecchio è installato.
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3.3.1 For combination luminaires, the permissible ambient temperature, the class of
protection or the protection against ingress of dust, solid objects and moisture of an
alternative part if not at least equal to that of the basic luminaire.
3.3.2
Nominal frequency in hertz.
3.3.3
Operating temperatures:
a) The rated maximum operating temperature (of a winding) t w in degrees Celsius.
b) The rated maximum operating temperature (of a capacitor) t c in degrees Celsius.
c) The maximum temperature to which the insulation of supply cables and interconnecting
cables will be subjected within the luminaire under the most unfavourable conditions of
normal operation, if in excess of 90 °C (see note c to Table 12.2 relating to unsleeved
fixed wiring). The symbol to indicate this requirement is given in Figure 1.
d) Spacing requirements to be observed during installation.
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3.3.4 In case a luminaire is only suitable for direct mounting on non-combustible surfaces
and the relevant symbol (see Figure 1) is not applied, a warning notice shall be attached to
the luminaire or given in the manufacturer’s instructions explaining that the luminaire can
under no circumstances be mounted on normally flammable surfaces.
Because of their application, luminaires which are provided with an adaptor for mounting on a
track shall meet the requirements for direct mounting on normally flammable surfaces.
3.3.5 A wiring diagram, except where the luminaire is suitable for direct connection to the
mains supply.
3.3.6 Special conditions for which the luminaire, including the ballast, is suitable, for
instance, whether or not the luminaire is intended for looping-in.
3.3.7 Luminaires provided with metal halide lamps shall, if applicable, be provided with the
following warning notice:
“The luminaire shall only be used complete with its protective shield”.
3.3.8 The manufacturer of semi-luminaires shall supply information on limitations of use of
such devices, particularly where overheating may be caused by the position or thermal
distribution of the replaceable light source being different from the light sources they will
replace.
3.3.9 In addition, the manufacturer shall be prepared to supply information on the power
factor and the supply current.
For connections suitable for both resistive and inductive loads, the rated current for the
inductive load shall be indicated between brackets and shall immediately follow the rated
current for the resistive load. The marking may accordingly be as follows:
3(1)
3(1)A 250 V or 3(1)/250 or 250
NOTE 1 This marking is in accordance with IEC 61058-1.
NOTE 2 The rated current values do not apply to circuits in general but only to the rating of the luminaire as a
whole.
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3.3.1
Per gli apparecchi combinati, devono essere indicati la temperatura ambiente
ammessa, la Classe di protezione o il grado di protezione contro la penetrazione di polvere,
corpi solidi e umidità di una parte accessoria, se non sono almeno uguali a quelli
dell’apparecchio principale.
3.3.2
Frequenza nominale in hertz.
3.3.3
Temperature di funzionamento:
a) La massima temperatura di funzionamento nominale (di un avvolgimento) t w in gradi
Celsius;
b) La massima temperatura di funzionamento nominale (di un condensatore) t c in gradi
Celsius;
c) La massima temperatura all’interno dell’apparecchio cui verrà sottoposto l’isolante dei cavi
di alimentazione e di connessione, nelle condizioni più sfavorevoli di funzionamento
normale, se essa supera i 90 °C (vedi la nota (c) della Tabella 12.2 relativa al cablaggio
fisso senza guaina). Il simbolo che indica questa prescrizione è riportato nella Figura 1.
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d) Le prescrizioni di distanziamento che dovranno essere osservate durante l’installazione.
3.3.4
Nel caso di un apparecchio adatto solo al montaggio diretto su superfici non
combustibili e sul quale non sia applicato il corrispondente simbolo (vedi la Figura 1), ad esso
deve essere applicata, o riportata nelle istruzioni del costruttore, un’avvertenza che spieghi
come l’apparecchio non debba, in nessuna circostanza, essere montato su superfici
normalmente infiammabili.
A causa del loro impiego, gli apparecchi forniti di adattatore per il montaggio su binario
devono soddisfare le prescrizioni per il montaggio diretto su superfici normalmente
infiammabili.
3.3.5
Uno schema di cablaggio, eccetto nel caso in cui l’apparecchio sia idoneo alla
connessione diretta all’alimentazione di rete.
3.3.6 Le condizioni speciali per le quali l’apparecchio, compreso l’alimentatore, è idoneo; ad
esempio se è predisposto o meno per il collegamento in cascata.
3.3.7 Gli apparecchi per lampade a vapori di alogenuri devono riportare, se applicabile, la
seguente avvertenza:
“L’apparecchio deve essere usato solo se completo del suo schermo di protezione”.
3.3.8 Il costruttore di semi-apparecchi deve fornire informazioni sulle limitazioni d’uso di tali
dispositivi, in particolare quando il surriscaldamento può dipendere dalla loro posizione o
dalla distribuzione termica della sorgente luminosa sostituibile, quando questa è differente
dalle sorgenti luminose che sostituiscono.
3.3.9 Inoltre il costruttore deve essere in grado di fornire informazioni sul fattore di potenza
e sulla corrente di alimentazione.
Per le connessioni adatte sia ai carichi resistivi che induttivi, la corrente nominale per il carico
induttivo deve essere indicata tra parentesi, immediatamente di seguita da quella per il carico
resistivo. La marcatura può essere in conformità con l’esempio seguente:
3(1)
3(1)A 250 V oppure 3(1)/250 oppure 250
NOTA 1 Questa marcatura è conforme alla IEC 61058-1.
NOTA 2 I valori di corrente nominale non si applicano ai circuiti in generale, ma solo ai valori nominali
dell’apparecchio completo.
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3.3.10 Suitability for use "indoors" including the related ambient temperature.
3.3.11 For luminaires using remote control gear, the range of lamps for which the luminaire
is designed.
3.3.12 For clip-mounted luminaires, a warning when the luminaire is not suitable for
mounting on tubular material.
3.3.13
The manufacturer shall provide the specifications of all protective shields.
3.3.14 Where necessary for correct operation, the luminaire shall be marked with the
symbol for nature of supply (see Figure 1).
3.3.15 The rated current at rated voltage shall be declared by the manufacturer for any
socket outlet incorporated in the luminaire, if less than the rated value.
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3.3.16
The information about rough service luminaires concerning:
–
the connection to IPX4 rated socket outlets;
–
the correct mounting taking into account the temporary installation;
–
the correct fixing to a stand, and also where the stand is not supplied with the luminaire,
the maximum height of a possible stand, and its required stability by the indication of the
number and minimum length of the legs.
3.3.17 For luminaires with type X, Y or Z attachments, the mounting instructions shall
contain the substance of the following information:
–
for type X attachments having a specially prepared cord
If the external flexible cable or cord of this luminaire is damaged, it shall be replaced by a
special cord or cord exclusively available from the manufacturer or his service agent.
–
for type Y attachments
If the external flexible cable or cord of this luminaire is damaged, it shall be exclusively
replaced by the manufacturer or his service agent or a similar qualified person in order to
avoid a hazard.
–
for type Z attachments
The external flexible cable or cord of this luminaire cannot be replaced; if the cord is
damaged, the luminaire shall be destroyed.
3.3.18 Luminaires which are other than ordinary, provided with a PVC supply cord, shall be
provided with information about the intended use, i.e. “For indoor use only”.
3.3.19 For luminaires which generate a protective conductor current greater than 10 mA and
intended for permanent connection, the protective conductor current shall be clearly stated in
the manufacturers’ instructions.
3.3.20 Wall mounted and adjustable luminaires not intended to be mounted within arms
reach shall be provided with information to advise their correct installation, i.e. “Only to be
installed outside arms reach”.
3.3.101 Where the terminal block is not supplied with the luminaire, the packaging needs to
contain the following wording:
"Terminal block not included. Installation may require advice from a qualified person.”
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3.3.10
Idoneità per l’uso all’interno, compresa la relativa temperatura ambiente.
3.3.11 Nel caso di apparecchi che utilizzano unità di alimentazione indipendenti, le tipologie
di lampade per le quali l’apparecchio è progettato.
3.3.12
Per gli apparecchi a pinza, un’avvertenza nel caso in cui l’apparecchio non sia
adatto al montaggio su supporto tubolare.
3.3.13
Il costruttore deve fornire le specifiche di tutti gli schermi di protezione.
3.3.14 Quando necessario per il corretto funzionamento, l’apparecchio deve essere marcato
con il simbolo relativo al tipo di alimentazione (vedi la Figura 1).
3.3.15 La corrente nominale alla tensione nominale deve essere dichiarata dal costruttore
per ogni presa incorporata nell’apparecchio, quando inferiore al valore nominale.
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3.3.16
Le informazioni relative agli apparecchi per servizio gravoso sono:
–
la connessione a prese IPX4;
–
il corretto montaggio che tenga conto dell’installazione temporanea;
–
il corretto fissaggio ad un supporto e, nel caso in cui questo non sia fornito insieme con
l’apparecchio, l’altezza massima del possibile supporto e la stabilità richiesta mediante
l’indicazione del numero e della lunghezza minima dei sostegni.
3.3.17
Per gli apparecchi con attacco di tipo X, Y, Z, le istruzioni di montaggio devono
sostanzialmente prevedere le seguenti informazioni:
–
per gli attacchi di tipo X provvisti di cavo speciale:
se il cavo flessibile esterno di questo apparecchio viene danneggiato, deve essere
sostituito da un cavo speciale disponibile esclusivamente presso il costruttore o il suo
servizio di assistenza.
–
per gli attacchi di tipo Y:
se il cavo flessibile esterno di questo apparecchio viene danneggiato, deve essere
sostituito esclusivamente dal costruttore, dal suo servizio di assistenza, o da personale
qualificato equivalente, al fine di evitare pericoli.
–
per gli attacchi di tipo Z:
il cavo flessibile esterno di questo apparecchio non può essere sostituito; se il cavo è
danneggiato, l’apparecchio deve essere distrutto.
3.3.18 Gli apparecchi diversi da quelli ordinari, forniti di un cavo di alimentazione in PVC,
devono essere accompagnati da informazioni riferite al loro uso previsto, ad esempio: “Solo
per uso interno”.
3.3.19 Per gli apparecchi che generano una corrente nel conduttore di protezione superiore
a 10 mA e previsti per un collegamento permanente, la corrente che circola nel conduttore di
protezione deve essere chiaramente indicata nelle istruzioni del costruttore.
3.3.20 Gli apparecchi montati a parete e quelli regolabili non previsti per essere montati
all’interno del volume di accessibilità devono riportare le informazioni necessarie alla loro
corretta installazione, cioè: “Da installare al di fuori del volume di accessibilità”.
3.3.101 Se la morsettiera non è fornita con l’apparecchio, l’imballaggio deve riportare la
seguente frase:
“La morsettiera non è inclusa. L’installazione può richiedere il coinvolgimento di personale
qualificato.”
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3.4
Test of marking
Compliance with the requirements of 3.2 and 3.3 is checked by inspection and by the
following test:
The durability of the marking is checked by trying to remove it by rubbing lightly for 15 s with
a piece of cloth soaked with water and, after drying, for a further 15 s with a piece of cloth
soaked with petroleum spirit and by inspection after the tests detailed in Section 12 have
been completed.
After the test, the marking shall be legible, marking labels shall not be easily removable and
they shall show no curling.
NOTE The petroleum spirit used should consist of a solvent hexane with a content of aromatics of maximum
0,1 % by volume, a value of 29 % for kauri-butanol, an initial boiling-point of approximately 65 °C, a dry-point of
approximately 69 °C and a density of approximately 0,68 g/cm 3 .
SECTION 4: CONSTRUCTION
4.1
General
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This section specifies general constructional requirements for luminaires. See also Annex L.
4.2
Replaceable components
Luminaires incorporating components or parts intended to be replaceable shall be so
designed that there is sufficient space to permit replacement of such components or parts
without difficulty and without impairing safety.
NOTE
4.3
Sealed-in components and riveted parts are not replaceable components.
Wireways
Wireways shall be smooth and free from sharp edges, burrs, flashes and the like, which might
cause abrasion of the insulation of the wiring. Parts such as metal set screws shall not
protrude into wireways.
Compliance is checked by inspection and, if necessary, by dismantling and reassembling the
luminaire.
4.4
Lampholders
4.4.1 The requirements for electrical safety of integral lampholders shall be those applicable
to the luminaire as a whole with the lampholder and lamp in fully assembled position, as for
normal use.
In addition, integral lampholders shall, when mounted in the luminaire, comply with the
requirements concerning safety during insertion of the lamp as specified in the appropriate
lampholder standard.
4.4.2 Connection of wiring to integral lampholder contacts may be made by any method
giving reliable electrical contact over the service life of the lampholder.
4.4.3 Luminaires for tubular fluorescent lamps designed for end-to-end mounting shall be so
designed that the lamp may be changed in the middle luminaire of a row without adjusting
any other luminaire. In multi-lamp luminaires for tubular fluorescent lamps, the changing of
any one lamp shall not impair the security of the other lamps.
Compliance with the requirements of 4.4.1 to 4.4.3 is checked by inspection.
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3.4
Prova di marcatura
La conformità alle prescrizioni di 3.2 e 3.3 si verifica mediante esame a vista e con la
seguente prova.
La stabilità della marcatura si verifica cercando di rimuoverla con uno strofinio leggero per
15 s con un panno imbevuto di acqua e, quando asciutta, ancora per 15 s con un panno
imbevuto di benzina, e con l’esame a vista dopo che siano state effettuate le prove di cui alla
Sezione 12.
Dopo la prova, la marcatura deve essere leggibile, le etichette non devono essere facilmente
rimovibili e non devono presentare ondulazioni.
NOTA
La benzina utilizzata consiste di un esano con un contenuto di sostanze aromatiche massimo di 0,1 % del
volume, un valore kauri-butanolo di 29 %, un punto di ebollizione iniziale di circa 65 °C, un punto di essiccamento
di circa 69 °C e una densità di circa 0,68 g/ cm 3 .
SEZIONE 4: COSTRUZIONE
4.1
Generalità
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La presente Sezione specifica le prescrizioni generali per la costruzione degli apparecchi.
Vedi anche l’Allegato L.
4.2
Componenti sostituibili
Gli apparecchi che incorporano componenti o parti previste per essere sostituite devono
essere progettati in modo che vi sia spazio sufficiente per permettere la facile e sicura
sostituzione di detti componenti o parti.
NOTA
4.3
I componenti sigillati e le parti rivettate non sono componenti sostituibili.
Condotti dei cavi
I condotti dei cavi devono essere lisci e privi di spigoli taglienti, sbavature, sfridi e simili, che
potrebbero provocare l’abrasione dell’isolamento del cablaggio. Parti come le viti di
bloccaggio metalliche non devono debordare nei condotti dei cavi.
La conformità si verifica mediante esame a vista e, se necessario, smontando e rimontando
l’apparecchio.
4.4
Portalampade
4.4.1
Le prescrizioni relative alla sicurezza elettrica dei portalampade integrati devono
essere quelle applicabili all’apparecchio considerato come un unico insieme, con
portalampade e lampada completamente montati, come durante l’uso normale.
Inoltre i portalampade integrati, quando montati nell’apparecchio, devono soddisfare le
prescrizioni di sicurezza durante l’inserzione della lampada, come specificato nella relativa
Norma dei portalampade.
4.4.2
La connessione del cablaggio ai contatti di un portalampade integrato può essere
effettuata in qualunque modo, purché il contatto elettrico risulti sicuro per tutto il tempo in cui
il portalampade verrà utilizzato.
4.4.3 Gli apparecchi per lampade tubolari fluorescenti predisposti per essere montati uno di
seguito all’altro, devono essere progettati in modo che la lampada nell’apparecchio al centro
di una fila possa essere sostituita senza spostare un altro apparecchio. Negli apparecchi a
più lampade tubolari fluorescenti, la sostituzione di una qualunque lampada non deve
compromettere la sicurezza delle altre.
La conformità alle prescrizioni da 4.4.1 a 4.4.3 si verifica mediante esame a vista.
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4.4.4 Lampholders which are put into position by the user shall be capable of easy and
correct positioning.
The distance between the pair of fixed lampholders for a fluorescent lamp intended to be set
in a fixed position shall comply with the relevant standard sheet of IEC 60061-2 or (if
IEC 60061-2 does not apply) the lampholder manufacturer's mounting instructions.
Lampholders for tungsten filament lamps and lampholders for single-capped fluorescent
lamps shall be adequately fixed to the body of the luminaire. The fixing device of lampholders
shall have adequate mechanical strength so as to withstand such rough handling as may be
expected in normal use. These requirements apply both to lampholders put in position by the
user and to lampholders put in position by the luminaire manufacturer.
Compliance is checked by inspection, measuring and, if applicable, by the following
mechanical tests:
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i)
Lampholders for a fluorescent lamp, with a test-cap in position, are subjected, for 1 min,
to a pressure applied to the centre of the cap in the direction of its axis of:
–
15 N for G5 lampholders;
–
30 N for G13 lampholders;
–
30 N for lampholders for single-capped fluorescent lamps (G23, G10q, GR8 etc.).
Values for other lampholders are under consideration.
After the test, the distance between the holders shall comply with the relevant standard
sheet of IEC 60061-2 and the lampholder shall show no damage. The test-cap for this test
shall comply with the following standard sheets in IEC 60061-3:
7006-47C for G5 lampholders,
7006-60C for G13 lampholders,
test-caps for other lampholders are under consideration.
After the test on lampholders for single-capped fluorescent lamps, the lampholder shall
not have moved from its position and the fixing device shall show no permanent
deformation, so that the lamp, when reinserted, will come in its intended position.
ii) Mounting brackets for Edison screw or bayonet-capped lampholders are subjected to
testing for 1 min, to the following bending moments:
for E14 and B15 lampholders
1,2 Nm;
for E26, E27 and B22 lampholders
2,0 Nm;
for E39 and E40 lampholders
4,0 Nm
After the test, the lampholder shall not have moved from its position and the fixing device
shall show no permanent deformation, so that the lamp, when reinserted, shall be in its
intended position.
4.4.5 For luminaires with ignitors, the peak pulse voltage occurring across contacts in
lampholders which are part of the pulse voltage circuit shall not be greater than the pulse
voltage marked on the lampholder or, in the absence of such marking, shall not be greater
than:
–
for 250 V rated lampholders
2,5 kV
–
for 500 V rated ES lampholders
4 kV
–
for 750 V rated ES lampholders
5 kV
Compliance is checked by measurement of the voltage occurring across the lampholder
contacts during the pulse test of 10.2.2 for luminaires with ignitors.
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4.4.4
I portalampade installabili dall’utilizzatore devono poter essere posizionati in modo
agevole e corretto.
La distanza tra una coppia di portalampade fissi per una lampada fluorescente, previsti per
essere collocati in posizione fissa, deve essere conforme al relativo Foglio di normalizzazione
della IEC 60061-2 oppure (se la IEC 60061-2 non è applicabile) alle istruzioni di montaggio
del costruttore dei portalampade. I portalampade per le lampade a incandescenza e quelli per
le lampade fluorescenti monoattacco devono essere adeguatamente fissati al corpo
dell’apparecchio. Il dispositivo di fissaggio dei portalampade deve avere adeguata resistenza
meccanica, in modo da resistere alle sollecitazioni possibili nell’uso normale. Queste
prescrizioni si applicano sia ai portalampade montati dall’utilizzatore che a quelli installati dal
costruttore dell’apparecchio.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con misure e, se applicabili, con le seguenti
prove meccaniche:
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i)
I portalampade per una lampade fluorescenti, con l’attacco di prova inserito in posizione,
devono essere sottoposti, per 1 minuto, ad una pressione, applicata al centro
dell’attacco, nella direzione del suo asse di:
–
15 N per portalampade G5;
–
30 N per portalampade G13;
–
30 N per portalampade per lampade fluorescenti monoattacco (G23, G10q, GR8 ecc.).
I valori per gli altri tipi di portalampade sono allo studio.
Dopo la prova, la distanza tra i supporti deve essere conforme a quella indicata sul
relativo Foglio di normalizzazione della IEC 60061-2 e il portalampade non deve essere
danneggiato. L’attacco di prova deve essere conforme ai seguenti Fogli di
normalizzazione della IEC 60061-3:
7006-47C per portalampade G5;
7006-60C per portalampade G13;
gli attacchi di prova per altri tipi di portalampade sono allo studio.
Dopo la prova sui portalampade per lampade fluorescenti monoattacco, il portalampade
non deve essersi spostato dalla sua posizione e il dispositivo di fissaggio non deve
mostrare alcuna deformazione permanente, in modo che la lampada, quando reinserita,
si trovi nella posizione prevista.
ii)
I supporti di montaggio per i portalampade con attacchi a vite Edison o a baionetta sono
sottoposti alla prova per 1 min, con i seguenti momenti flettenti:
per portalampade E14 e B15
1,2 Nm;
per portalampade E26, E27 e B22
2,0 Nm;
per portalampade E39 e E40
4,0 Nm.
Dopo la prova il portalampade non deve essersi spostato dalla sua posizione e il
dispositivo di fissaggio non deve mostrare alcuna deformazione permanente, in modo che
la lampada, quando reinserita, si trovi nella posizione prevista.
4.4.5 Negli apparecchi muniti di accenditore, la tensione di picco dell’impulso ai contatti dei
portalampade che fanno parte del circuito impulsivo, non deve essere superiore alla tensione
di impulso marcata sul portalampade o, in assenza di tale marcatura, non deve essere
superiore a:
–
per portalampade con tensione nominale di
250 V
2,5 kV;
–
per portalampade Edison con tensione nominale di 500 V
4 kV;
–
per portalampade Edison con tensione nominale di 750 V
5 kV.
La conformità si verifica misurando la tensione sui contatti del portalampade durante la prova
d’impulso di cui in 10.2.2, relativa agli apparecchi con accenditori.
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4.4.6 For luminaires with ignitors incorporating Edison screw lampholders, the centre
contact of the lampholder shall be connected to the lead which supplies the pulse voltage.
Compliance is checked by inspection.
4.4.7 The insulating parts of lampholders and plugs incorporated in rough service luminaires
shall be of a material resistant to tracking.
Compliance is checked by the test of 13.4.
4.4.8 Lamp connectors shall comply with all the requirements for lamp holders other than
those related to retaining the lamp in position. Means for retaining the lamp shall be provided
by other parts of the luminaire.
Compliance is checked by inspection and test as required by 4.4.1 to 4.4.7.
NOTE The difference between lamp connectors and lampholders is clearly identified on the relevant data sheets
of IEC 60061.
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4.4.9 Caps or bases originally developed for single-capped ELV lamps shall not be used in
luminaires intended for use with general purpose tungsten halogen lamps with rated voltages
higher than 50 V.
NOTE
Examples of such ELV fits are: G4, GU4, GY4, GX5.3, GU5.3, G6.35, GY6.35, GU7 and G53.
Luminaires intended for use with GU10 lamps only (with aluminised reflector) shall be
provided with GU10 lamp holders only.
Compliance is checked by inspection.
4.5
Starter holders
Starter holders in luminaires other than class II shall accept starters which comply with
IEC 60155.
Class II luminaires may require starters of class II construction.
For class II luminaires where the starter can be touched with the standard test finger when
the luminaire is fully assembled for use or open for the replacement of lamps or starters, the
starter holder shall be one accepting only starters complying with the requirements for
starters for class II luminaires given in IEC 60155.
Compliance is checked by inspection.
4.6
Terminal blocks
If luminaires are provided with connecting leads (tails) requiring a separate terminal block for
the connection to the fixed wiring, adequate space for this terminal block shall be provided
within the luminaire, or within a box delivered with the luminaire, or specified by the
manufacturer.
This requirement applies to terminal blocks for connecting leads (tails) with conductor
nominal cross-sectional areas not exceeding 2,5 mm 2 .
Compliance is checked by measurement and by an installation test, using one terminal block
for each two conductors to be connected together, as shown in Figure 2, and fixed wiring
having a length of approximately 80 mm. The dimensions of the terminal blocks are those
specified by the manufacturer or, in the absence of such a specification, 10 mm u 20 mm u 25 mm.
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4.4.6
Negli apparecchi con accenditori che incorporano portalampade a vite Edison, il
contatto centrale del portalampade deve essere collegato al conduttore che fornisce l’impulso
di tensione.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.4.7 Le parti isolanti dei portalampade e delle spine incorporate in apparecchi per servizio
gravoso devono essere di materiale resistente alle correnti superficiali.
La conformità si verifica con la prova di 13.4.
4.4.8
I connettori di lampada devono essere conformi a tutte le prescrizioni per i
portalampade, tranne quelle relative alla ritenzione in posizione della lampada. I mezzi per la
ritenzione della lampada devono essere garantiti da altre parti dell’apparecchio.
La conformità si verifica mediante esame a vista e prova, come richiesto da 4.4.1 a 4.4.7.
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NOTA
La differenza tra connettori di lampada e i portalampade è chiaramente identificata nei relativi Fogli delle
caratteristiche della IEC 60061.
4.4.9 Gli attacchi o le basi originariamente sviluppati per lampade monoattacco ELV non
devono essere utilizzati in apparecchi destinati a lampade ad alogeni per uso generale con
tensioni nominali superiori a 50 V.
NOTA
Esempi di tali attacchi ELV sono: G4, GU4, GY4, GX5.3, GU5.3, G6.35, GY6.35, GU7 e G53,
Gli apparecchi previsti per essere utilizzati solo con lampade con attacco GU10 (con riflettore
alluminizzato) devono essere muniti solo di portalampade GU10.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.5
Portastarter
I portastarter per apparecchi diversi da quelli di Classe II, devono accettare starter conformi
alla IEC 60155.
Per gli apparecchi di Classe II può essere necessario utilizzare starter di Classe II.
Per gli apparecchi di Classe II in cui lo starter può essere accessibile al dito di prova
normalizzato quando l’apparecchio è completamente montato per l’uso, o aperto per la
sostituzione delle lampade o degli starter, il portastarter deve essere del tipo che accetta solo
starter conformi alle prescrizioni di starter per apparecchi di Classe II di cui alla IEC 60155.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.6
Morsettiere
Se gli apparecchi sono provvisti di terminali liberi che richiedono una morsettiera separata per
la connessione al cablaggio fisso, bisogna predisporre lo spazio necessario per l’inserimento
di tale morsettiera all’interno dell’apparecchio o in una scatola fornita con l’apparecchio o
specificata dal costruttore.
Questa prescrizione si applica alle morsettiere per i terminali liberi con sezione nominale del
conduttore non superiore a 2,5 mm 2 .
La conformità si verifica con misure e con una prova d’installazione utilizzando una sola
morsettiera per ogni coppia di conduttori da collegare insieme, come mostrato nella Figura 2
e il cablaggio fisso con lunghezza di circa 80 mm. Le dimensioni delle morsettiere devono
essere quelle specificate dal costruttore o, in mancanza di tali indicazioni, uguali a
10 mm u 20 mm u 25 mm.
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NOTE 1 Unsecured terminal blocks are permitted when they are so designed and insulated that creepage
distances and clearances in accordance with Section 11 are always maintained for any position of the terminal
block, and that damage to internal wiring is prevented.
NOTE 2 A Class II luminaire connected to the supply by means of connecting leads (tails) can be accepted
provided that all relevant requirements are complied with.
4.7
Terminals and supply connections
4.7.1 In portable luminaires of class I and II and in fixed luminaires of class I and II that are
frequently adjusted, adequate precautions shall be taken to prevent metal parts from
becoming live due to a detached wire or screw. This requirement applies to all terminals
(including supply terminals).
NOTE The requirement may be met by securing the wires adjacent to their entry to the terminals, by suitable
dimensioning of the enclosure for the terminals, by the use of an enclosure of insulating material or by the
provision of an insulating lining in the enclosure.
Examples of methods deemed efficient to prevent a wire from becoming detached are:
a) wires are retained by a cord anchorage adjacent to the terminals;
b) conductor is clamped by a spring type screwless terminal;
c) the wire conductor is anchored to the tag before soldering, unless breakage close to the soldering place is
likely to occur as a result of vibration;
d) wires are twisted together in a reliable manner;
e) wires are fastened together by insulation tape, sleeves, or the like;
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f)
the wire conductor is inserted into a hole in a printed board, bent and soldered, the hole having a diameter
slightly greater than the conductor;
g) the wire conductor is securely wrapped around the terminal by means of a special tool (see Figure 19);
h) the wire conductor is crimped to the terminal by means of a special tool (see Figure 19).
The methods under a) to h) apply to internal wiring and the methods under a) and b) to rewireable external flexible
cords.
Compliance is checked by inspection and based upon the assumption that only one
conductor can become detached at the same time.
4.7.2 Supply terminals shall be located or shielded in such a way that, if a wire of a
stranded conductor escapes from a terminal when the conductors are fitted, there is no risk
of contact between live parts and metal parts which can be touched with the standard test
finger when the luminaire is fully assembled for use or open for the replacement of lamps or
starters.
Compliance is checked by inspection and by the following test:
An 8 mm length of insulation is removed from the end of a flexible conductor having the
largest cross-sectional area specified in Section 5. One wire of the stranded conductor is left
free and the remainder are fully inserted and clamped in the terminal. The free wire is bent,
without tearing the insulation back, in every possible direction, but without making sharp
bends around barriers.
The free wire of a conductor connected to a live terminal shall not touch any metal part which
is accessible or connected to an accessible metal part, and the free wire of a conductor
connected to an earthing terminal shall not touch any live part.
This test does not apply to lampholders which have been separately approved to an
appropriate IEC standard and to terminals of components where the construction method
justifies a shorter length of free wire.
4.7.3 Terminals for supply cords, shall be suitable for connection to be made by means of
screws, nuts or equally effective devices.
Connecting leads (tails) shall comply with the requirements of Section 5.
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NOTA 1 È ammesso l’uso di morsettiere non fissate se queste sono progettate ed isolate in modo che le
distanze superficiali e in aria siano sempre conformi alla Sezione 11, qualunque sia la posizione della morsettiera,
e che si eviti qualunque tipo di danneggiamento al cablaggio interno.
NOTA 2 Un apparecchio di Classe II collegato all’alimentazione per mezzo di terminali liberi può essere
accettato, a condizione che sia conforme a tutte le corrispondenti prescrizioni.
4.7
Morsetti e connessioni di alimentazione
4.7.1
Negli apparecchi mobili di Classe I e II e in quelli fissi delle stesse Classi che
vengono regolati frequentemente si devono adottare adeguate precauzioni per evitare che le
parti metalliche vadano in tensione a causa del distacco di un filo o di una vite. La
prescrizione si applica a tutti i morsetti (compresi quelli di alimentazione).
NOTA
La prescrizione può essere soddisfatta fissando i conduttori in prossimità del loro ingresso nei morsetti,
dimensionando opportunamente gli alloggiamenti per i morsetti, utilizzando un involucro di materiale isolante, o un
rivestimento in materiale isolante nell’involucro.
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Esempi di metodi considerati idonei per prevenire il distacco di un filo sono:
a)
i fili sono trattenuti da un dispositivo di ancoraggio del cavo adiacente ai morsetti;
b)
il conduttore è serrato da un morsetto senza vite del tipo a molla;
c)
il conduttore è fissato al capocorda prima della saldatura, a meno che sia prevedibile una rottura vicino alla
saldatura in seguito a vibrazioni;
d)
i fili sono saldamente attorcigliati insieme;
e)
i fili sono tenuti insieme da nastro isolante, guaine o similari;
f)
il conduttore è inserito in un foro di un circuito stampato, piegato e saldato, ed il foro ha un diametro
leggermente superiore a quello del conduttore;
g)
il filo del conduttore è saldamente avvolto intorno al morsetto per mezzo di un utensile speciale
(vedi la Figura 19);
h)
il filo del conduttore è graffato saldamente al morsetto per mezzo di un utensile speciale (vedi la Figura 19).
I metodi da a) ad h) si applicano al cablaggio interno e i metodi a) e b) si applicano ai cavi flessibili esterni
sostituibili.
La conformità si verifica mediante esame a vista ed è basata sull’assunto che solo un
conduttore alla volta possa staccarsi nello stesso momento.
4.7.2 I morsetti di alimentazione devono essere collocati o protetti in modo tale che, se un
filo di un conduttore a corda dovesse fuoriuscire da un morsetto quando i conduttori sono
fissati, non vi sia rischio alcuno di contatto tra le parti in tensione e le parti metalliche
accessibili al dito di prova normalizzato, quando l’apparecchio è completamente montato per
l’uso o aperto per la sostituzione delle lampade o degli starter.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con la prova che segue.
All’estremità di un conduttore flessibile della sezione massima tra quelle indicate nella
Sezione 5, si rimuove l’isolante per una lunghezza di 8 mm. Un filo del conduttore a corda
viene lasciato libero, mentre i rimanenti vengono completamente inseriti e bloccati nel
morsetto. Il filo libero è piegato, senza che l’isolamento sia strappato, in tutte le direzioni
possibili, ma senza mai formare alcun angolo acuto intorno alle barriere isolanti.
Il filo libero di un conduttore collegato ad un morsetto in tensione non deve toccare alcuna
parte metallica accessibile o collegata ad una parte metallica accessibile, ed il filo libero di un
conduttore collegato ad un morsetto di terra non deve toccare alcuna parte in tensione.
Questa prova non si applica ai portalampade che risultano singolarmente conformi alla
corrispondente Norma IEC e ai morsetti dei componenti, nei quali il modo di costruzione
giustifica una diminuzione della lunghezza del filo libero.
4.7.3
I morsetti per conduttori di alimentazione devono permettere la connessione per
mezzo di viti, dadi o dispositivi di analoga efficacia.
I conduttori di uscita devono essere conformi alle prescrizioni della Sezione 5.
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NOTE 1 For luminaires designed to be connected by means of rigid (solid or stranded) conductors, screwless
terminals of the spring type are effective devices, including the earth connection. No requirements are specified at
present for using such terminals for the connection of supply cords.
NOTE 2 For luminaires designed to be connected by means of a supply cord and having a rated current not
exceeding 3 A, soldered, welded, crimped and similar connections, including snap-on connectors, are effective
devices, including an earth connection. Other similar connections include screwless terminals, insulation piercing
or insulation displacement clamping terminals.
NOTE 3 For luminaires having a rated current exceeding 3 A, snap-on connectors are suitable if the connection
can also be made without making use of the receptacle, for example, by means of a screwed connection for which
a threaded hole is provided in the tab.
4.7.3.1 Welding method and material
The conductor shall be stranded or solid wire of copper materials. For thin wires, a ferrule
may be used.
The welding method shall be spot welding only.
NOTE
Other methods of welding are under consideration.
Welding of wire and plate is allowed, but welding of wires together is not allowed.
Welded connections are used in Type Z attachments only.
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Welded connections shall withstand the mechanical, electrical and heat test in normal use.
Compliance is checked by inspection and by the following tests.
a) Mechanical test
Apply the test of 15.8.2.
If the wire is fixed by a cord anchorage, the mechanical test is not applicable.
b) Electrical test
Apply the tests of 15.9.
c) Heat test
Apply the tests of 15.9.2.3 and 15.9.2.4.
4.7.4 Terminals, other than those for supply connection, which are not covered by separate
standards for components, shall comply with the requirements of Sections 14 and 15.
Terminals of lampholders, switches and similar parts used for multiple connection of internal
wiring shall have dimensions adequate for the purpose and shall not be used for the
connection of external wiring.
Compliance is checked by inspection and by the tests of Sections 14 and 15.
4.7.5 If the external wiring or supply cord is unsuitable for the temperatures reached inside
the luminaire, either a connection shall be provided at the point of entry of the external wiring
into the luminaire for the use of heat-resistant wiring after this point, or heat-resisting parts
shall be supplied with the luminaire to cover the part of the wiring placed inside it, which
exceeds the wiring temperature limit.
Compliance is checked by inspection.
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NOTA 1 Per gli apparecchi progettati per la connessione con conduttori rigidi (a filo unico o a corda), i morsetti
senza vite di tipo a molla sono considerati dispositivi efficaci anche per la connessione di terra. Attualmente non
esistono prescrizioni per l’uso di tali morsetti per la connessione dei cavi di alimentazione.
NOTA 2 Per gli apparecchi progettati per la connessione con cavi di alimentazione con corrente nominale non
superiore a 3 A, le connessioni di tipo saldato, brasato, graffato e similare, compresi i morsetti a spina lamellare,
sono considerati dispositivi efficaci anche per la connessione di terra. Altre connessioni similari comprendono i
morsetti senza vite, morsetti a perforazione di isolamento o morsetti a spostamento dell’isolamento.
NOTA 3 Per gli apparecchi con corrente nominale superiore a 3 A, è ammesso l’uso dei morsetti a spina
lamellare, purché la connessione sia effettuabile anche senza utilizzare la presa femmina, ma usando, ad esempio,
una connessione a vite con un foro filettato predisposto nella linguetta.
4.7.3.1 Metodo e materiali per la saldatura
Il conduttore deve essere del tipo a corda o in rame pieno. Per i fili sottili, si può utilizzare un
puntale.
Il metodo di fissaggio impiegato deve essere solo la saldatura a punti.
NOTA
Altri metodi di saldatura sono allo studio.
La saldatura del filo e della piastra è ammessa, ma non la saldatura dei fili insieme tra loro.
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Le connessioni saldate sono utilizzate solo per gli attacchi di tipo Z.
Le connessioni saldate devono resistere alle prove meccaniche, elettriche e di riscaldamento
durante l’uso normale.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con le prove seguenti.
a) Prova meccanica
Effettuare la prova di 15.8.2.
Se il filo è fissato con un dispositivo di ancoraggio, la prova meccanica non è applicabile.
b) Prova elettrica
Effettuare la prova di 15.9.
c) Prova di riscaldamento
Effettuare le prove di 15.9.2.3 e 15.9.2.4.
4.7.4 Morsetti, diversi da quelli per la connessione all’alimentazione che non siano oggetto
di Norme separate relative ai componenti, devono essere conformi alle prescrizioni delle
Sezioni 14 e 15.
I morsetti dei portalampade, degli interruttori e di componenti similari, utilizzati per le
connessioni multiple del cablaggio interno, devono avere dimensioni appropriate allo scopo e
non devono essere utilizzati per la connessione del cablaggio esterno.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con le prove delle Sezioni 14 e 15.
4.7.5 Quando il cablaggio esterno o il cavo di alimentazione non sono adatti a resistere alle
temperature raggiunte all’interno dell’apparecchio, è necessario predisporre una connessione
nel punto in cui il cablaggio esterno entra nell’apparecchio, al fine di permettere l’impiego di
un cablaggio resistente al calore, oppure fornire con l’apparecchio stesso parti resistenti al
calore destinate a ricoprire il tratto di cablaggio posto nella parte interna dell’apparecchio,
dove si supera il limite di temperatura del cablaggio.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
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4.7.6 If during the installation or maintenance of a luminaire, electrical connections are
made by a multi-pole plug and socket, unsafe connections shall be prevented.
Compliance is checked by inspection and by trying to make unsafe connections, e.g. by
shifting the plug positions. The force applied to the plug during compliance checks shall take
into account forces up to 30 N in any direction.
4.8
Switches
Switches shall be adequately rated and so fixed that they are secured against rotation and
cannot be removed by hand.
Switches in flexible cables or cords and switched lampholders shall not be used in luminaires
which are other than ordinary, unless the degree of protection against dust, solid objects or
moisture of the switch is in accordance with the classification of the luminaire.
For luminaires intended for use on a polarized supply and where the luminaire has a singlepole on/off switch, the switch shall be wired into the live side of the supply or the side other
than that identified as the neutral side.
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Electronic switches, when incorporated in or supplied with the luminaire, shall comply with
the requirements of IEC 61058-1.
Compliance is checked by inspection.
4.9
Insulating linings and sleeves
4.9.1 Insulating linings and sleeves shall be so designed that they are reliably retained in
position when switches, lampholders, terminals, wires or similar parts have been mounted.
NOTE
Self-hardening resins, such as epoxy resins, may be used to fix linings.
Compliance is checked by inspection and by manual test.
4.9.2 Insulated linings, sleeves and similar parts shall have adequate mechanical, electrical
and thermal strength.
Compliance is checked by inspection, by manual test and by the electric strength test in
accordance with Section 10. The thermal properties of wire and sleeve are checked in
accordance with Section 12. Heat resistant sleeves used as covering for wires attaining a
temperature exceeding the values given in Table 12.2 of Section 12 shall comply with the
requirements of IEC 60684, taking into account the temperature measured on the wire in
question. The sleeve shall be resistant to a temperature exceeding the temperature
measured on the wire by 20 °C or withstand the following test:
a) Three test specimens of the sleeve, about 15 cm in length, are subjected to the humidity
test of 9.3 and subsequently to the insulation resistance and electric strength tests
according to Section 10. A suitable uninsulated copper conductor or metal rod is passed
through the specimens, and the outside is covered by a metal foil in such a way that no
flashover at the ends of the samples can occur. The measurement of the insulation
resistance and the electric strength test is then made between the copper
conductor/metal rod and the metal foil.
b) After the copper conductors/metal rods and metal foils have been removed, the
specimens are placed in a heating cabinet for 240 h at a temperature of T + 20 °C,
T being the measured temperature of the wire.
c) The specimens are allowed to cool to room temperature and are then prepared as
indicated under item a) above.
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4.7.6
Se, durante l’installazione o la manutenzione di un apparecchio, le connessioni
elettriche sono effettuate mediante spina multipolare e presa, devono essere impedite
connessioni pericolose.
La conformità si verifica mediante esame a vista e cercando di effettuare connessioni
pericolose, ad esempio cambiando le posizioni della spina. La forza applicata alla spina
durante la verifica di conformità deve tener conto di forze fino a 30 N applicate in qualsiasi
direzione.
4.8
Interruttori
Gli interruttori devono avere valori nominali adeguati e devono essere fissati in modo da
impedirne la rotazione o la rimozione a mano.
Gli interruttori montati su cavi flessibili e quelli montati su portalampade, possono essere
impiegati solo su apparecchi ordinari, a meno che l’interruttore abbia un grado di protezione
contro la penetrazione di polvere, di corpi solidi o di umidità corrispondente alla
classificazione dell’apparecchio.
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Negli apparecchi previsti per alimentazione polarizzata e con interruttore unipolare,
quest’ultimo deve essere collegato al conduttore in tensione dell’alimentazione o al
conduttore non contrassegnato come neutro.
Gli interruttori elettronici, quando incorporati o forniti con l’apparecchio, devono essere
conformi alle prescrizioni della IEC 61058-1.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.9
Rivestimenti e guaine isolanti
4.9.1
I rivestimenti e le guaine isolanti devono essere progettati in modo da rimanere in
posizione sicura dopo il montaggio di interruttori, portalampade, morsetti, fili o elementi simili.
NOTA
Per fissare tali rivestimenti è possibile utilizzare resine autoindurenti, come le resine epossidiche.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con prova manuale.
4.9.2 I rivestimenti, le guaine isolanti e le parti similari devono avere adeguata resistenza
meccanica, elettrica e termica.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con prova manuale e con prova di rigidità
dielettrica conforme alla Sezione 10. Le proprietà termiche del filo e della guaina si verificano
in conformità alla Sezione 12. Le guaine resistenti al calore utilizzate come copertura per i fili
che raggiungono temperature superiori ai valori riportati in Tabella 12.2 della Sezione 12,
devono essere conformi alle prescrizioni di cui alla IEC 60684, tenendo in considerazione la
temperatura misurata sul filo in questione. La guaina deve resistere ad una temperatura di
20 °C superiore rispetto a quella misurata sul filo, o soddisfare la seguente prova:
a) Tre esemplari della guaina, lunghi circa 15 cm, sono sottoposti alla prova di umidità di 9.3
e quindi alle prove di resistenza di isolamento e di rigidità dielettrica conformi alla
Sezione 10. Un idoneo conduttore di rame non isolato o un’asta metallica, la cui parte
esterna è coperta con un foglio metallico in modo che non possano verificarsi scariche
alle estremità dei campioni, vengono fatti passare attraverso gli esemplari. La misura della
resistenza di isolamento e la prova di rigidità dielettrica sono quindi effettuate tra il
conduttore di rame/asta metallica e il foglio metallico.
b) Dopo aver rimosso i conduttori di rame/le aste metalliche e i fogli metallici, gli esemplari
sono posti in una cabina termica per 240 h ad una temperatura di T + 20 °C, dove T è la
temperatura misurata sul filo.
c) Gli esemplari sono fatti raffreddare alla temperatura ambiente e quindi preparati come
indicato in a) di cui sopra.
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Measurement of the insulation resistance and electric strength is then made between the
copper conductor/metal rod and the metal foil.
Compliance is checked by the insulation resistance values and test voltages specified in
Tables 10.1 and 10.2 in Section 10.
4.10
Double and reinforced insulation
4.10.1
For metal encased class II luminaires, contact between:
–
mounting surfaces and parts with basic insulation only,
–
accessible metal parts and basic insulation,
shall be effectively prevented.
NOTE 1
This requirement does not exclude the use of bare conductors if adequate protection is provided.
This wiring includes internal and external wiring of the luminaire, and fixed wiring of the
installation.
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Class II fixed luminaires shall be so designed that the required degree of protection against
electric shock is not impaired as a result of the installation of the luminaire, for example by
contact with metal conduits or metal sheaths of cables.
Capacitors shall not be connected between live parts and the body of metal encased class II
luminaires, with the exception of interference suppression capacitors and switches meeting
the requirements of 4.8.
The interference suppression capacitors shall comply with the requirements of IEC 60384-14
and the method of their connection shall be in accordance with 8.6 of IEC 60065.
NOTE 2 Contact between accessible metal parts and the basic insulation of internal wiring may be prevented by
sleeves or similar parts which comply with the requirements for supplementary insulation.
Compliance is checked by inspection.
4.10.2 Any assembly gap with a width greater than 0,3 mm in supplementary insulation shall
not be coincidental with any such gap in basic insulation, nor shall any such gap in reinforced
insulation give straight access to live parts.
Openings larger than 0,3 mm in double or in reinforced insulation shall be designed so that
live parts cannot be touched with the conical pin of test probe 13 shown in Figure 9 of
IEC 61032.
NOTE In order to ensure effective forced ventilation or water draining in luminaires, it may be necessary to
provide openings in the double or reinforced insulation.
In addition, compliance shall be ensured with the required degree of protection against
electric shock in accordance with the IP classification of the luminaire.
Compliance is checked by inspection and measurement using the relevant probe(s) in
accordance with the required degree of protection against electric shock.
4.10.3 For parts of class II luminaires which serve as supplementary insulation or reinforced
insulation:
–
either they shall be fixed so that they cannot be removed without being seriously
damaged;
–
or they shall be unable to be replaced in an incorrect position.
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Viene quindi misurata la resistenza di isolamento e la rigidità dielettrica tra il conduttore di
rame/l’asta metallica ed il foglio metallico.
La conformità si verifica tramite i valori di resistenza di isolamento e le tensioni di prova
specificati nelle Tabelle 10.1 e 10.2 della Sezione 10.
4.10
Isolamento doppio e rinforzato
4.10.1
Negli apparecchi di Classe II con custodia metallica, il contatto tra:
–
le superfici di montaggio e le parti provviste solo di isolamento principale,
–
le parti metalliche accessibili e l’isolamento principale,
deve essere impedito in modo efficace.
NOTA 1 Questa prescrizione non esclude l’utilizzo di conduttori nudi, qualora sia assicurata un’adeguata
protezione.
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Questo cablaggio include i cavi interni ed esterni dell’apparecchio e il cablaggio fisso
dell’impianto.
Gli apparecchi fissi di Classe II devono essere progettati in modo tale che, a seguito
dell’installazione, non sia compromesso il grado di protezione richiesto contro la scossa
elettrica, a causa, per esempio, del contatto con i condotti metallici o con le guaine metalliche
dei cavi.
I condensatori non devono essere collegati tra le parti in tensione e la massa degli apparecchi
con custodia metallica di Classe II, ad eccezione dei condensatori per la soppressione dei
radiodisturbi e degli interruttori conformi alle prescrizioni di 4.8.
I condensatori per la soppressione dei radiodisturbi devono essere conformi alle prescrizioni
della IEC 60384-14 e il metodo della loro connessione deve essere conforme a 8.6 della
IEC 60065.
NOTA 2 È possibile evitare il contatto tra le parti metalliche accessibili e l’isolamento principale del cablaggio
interno con l’uso di guaine o componenti simili conformi alle prescrizioni relative all’isolamento supplementare.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.10.2 Qualsiasi discontinuità di assemblaggio di larghezza superiore a 0,3 mm nell’isolamento
supplementare non deve coincidere con alcuna discontinuità nell’isolamento principale e
nessuna discontinuità nell’isolamento rinforzato deve dare accesso diretto a parti in tensione.
Le aperture superiori a 0,3 mm nell’isolamento doppio o rinforzato non devono permettere
l’accesso diretto a parti in tensione per mezzo della spina conica del calibro di prova 13 di cui
alla Figura 9 della IEC 61032.
NOTA Allo scopo di assicurare un’efficace ventilazione forzata o il drenaggio dell’acqua degli apparecchi, può
essere necessario prevedere aperture nell’isolamento doppio o rinforzato.
Inoltre deve essere assicurata la conformità con il grado di protezione richiesto contro la
scossa elettrica secondo la classificazione IP dell’apparecchio.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con misure effettuate utilizzando i(l)
calibri(o) corrispondenti(e) al grado di protezione richiesto contro la scossa elettrica.
4.10.3
Le parti degli apparecchi di Classe II che hanno la funzione di isolamento
supplementare o rinforzato devono:
–
o essere fissate in modo che non possano essere tolte senza essere seriamente
danneggiate;
–
o non poter essere rimesse in posizione non corretta.
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Where sleeving is used as supplementary insulation on internal wiring, and where insulated
linings are used in lampholders as supplementary insulation on external or internal wiring, the
sleeving and lining shall be retained in position by positive means.
Compliance is checked by inspection and by manual test.
NOTE Lining metal enclosures with a coating of lacquer or with any other material in the form of a coating which
can be easily removed by scraping is not considered to meet this requirement. A sleeve is considered to be fixed
by positive means if it can only be removed by breaking or cutting or if it is clamped at both ends or its movement
on internal wiring is restricted by neighbouring components. A lining is considered to be fixed by positive means if
it can only be removed by breaking or cutting or by dismantling the lampholder.
Parts, such as a tube of insulating material provided with a shoulder and used as a liner inside the nipple of a
lampholder, are considered to provide supplementary insulation on external or internal wiring if they can be
removed only by dismantling the lampholder.
4.11
Electrical connections and current-carrying parts
4.11.1 Electrical connections shall be so designed that contact pressure is not transmitted
through insulating material other than ceramic, pure mica or other material with
characteristics which are at least equivalent, unless there is sufficient resilience in the
metallic parts to compensate for any possible shrinkage of the insulating material.
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Compliance is checked by inspection.
4.11.2 Self-tapping screws shall not be used for the connection of current-carrying parts,
unless they clamp these parts directly in contact with each other, and are provided with a
suitable means of locking.
Thread-cutting screws and self-tapping screws shall not be used for the interconnection of
current-carrying parts of metal which is soft or liable to creep, such as zinc or aluminium.
Self-tapping screws may be used to provide earth continuity, if it is not necessary to disturb
the connection in normal use.
Compliance is checked by inspection.
NOTE
See Figure 22 for some examples of screws.
4.11.3 Screws and rivets which serve as electrical as well as mechanical connections shall
be locked against loosening. Spring washers may provide satisfactory locking. For rivets, a
non-circular shank or an appropriate notch may be sufficient.
Sealing compound which softens on heating provides satisfactory locking only for screw
connections not subject to torsion in normal use.
Compliance is checked by inspection and manual test.
4.11.4 Current-carrying parts shall be of copper, an alloy containing at least 50 % copper, or
a material having at least equivalent characteristics.
NOTE 1 Aluminium conductors can be accepted as having at least equivalent characteristics subject to an
assessment of suitability being made in each individual case.
This requirement does not apply to screws which do not essentially carry current, such as
terminal screws.
Current-carrying parts shall be resistant to, or adequately protected against, corrosion.
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Se come isolamento supplementare del cablaggio interno sono utilizzati manicotti e quando
nei portalampade si impiegano rivestimenti isolanti come isolamento supplementare per il
cablaggio esterno o interno, tali manicotti e rivestimenti isolanti devono essere mantenuti in
posizione con mezzi efficaci.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con prova manuale.
NOTA
Il rivestimento degli involucri metallici mediante uno strato di vernice o con ogni altro materiale sotto
forma di strato, che possa essere facilmente rimosso mediante raschiatura non è considerato rispondente a questa
prescrizione. Una guaina è considerata fissata con mezzi efficaci se è necessario romperla o tagliarla per toglierla,
o se è fissata alle due estremità, o se il suo spostamento, sul cablaggio interno è limitato dai componenti vicini. Un
rivestimento è fissato con mezzi efficaci se esso può essere rimosso solamente mediante rottura o taglio o con lo
smontaggio del portalampade.
Le parti, quali un tubo di materiale isolante provvisto di un collarino e utilizzato come manicotto all’interno del
raccordo di un portalampade, sono considerate come costituenti l’isolamento supplementare del cablaggio esterno
o interno se esse possono essere rimosse soltanto smontando il portalampade.
4.11 Collegamenti elettrici e parti che portano corrente
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4.11.1 Le connessioni elettriche devono essere progettate in modo tale che non si possa
trasmettere la pressione di contatto attraverso materiali isolanti che non siano ceramica,
mica, o materiali con caratteristiche almeno equivalenti, a meno che le parti metalliche non
abbiano un’elasticità sufficiente a compensare una qualsiasi possibile contrazione del
materiale isolante.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.11.2 Non si devono utilizzare viti autofilettanti per le connessioni delle parti che portano
corrente, a meno che dette viti serrino direttamente tra loro tali parti e sia previsto un
adeguato dispositivo di bloccaggio.
Non si devono utilizzare viti maschianti e autofilettanti per collegare tra loro parti che portano
corrente di metallo tenero o facile a deformarsi, tipo zinco o alluminio.
Si possono utilizzare viti autofilettanti per garantire la continuità della messa a terra, purché
non sia necessario spostare la connessione nell’uso normale.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
NOTA
Vedi la Figura 22 per alcuni esempi di viti.
4.11.3 Viti e rivetti utilizzati per la connessione sia elettrica che meccanica, devono essere
bloccati per prevenirne l’allentamento. Le rondelle elastiche possono assicurare un
bloccaggio soddisfacente. Per i rivetti può essere sufficiente un gambo a sezione non
circolare o un intaglio appropriato.
Il mastice che si rammollisce al calore assicura un bloccaggio soddisfacente solo per
connessioni a vite non sottoposte a torsione durante l’uso normale.
La conformità si verifica mediante esame a vista e prova manuale.
4.11.4 Le parti che portano corrente devono essere di rame, o di una lega che contenga
almeno il 50 % di rame, o di un materiale con caratteristiche almeno equivalenti.
NOTA 1 I conduttori di alluminio possono essere accettati come aventi caratteristiche almeno equivalenti, a
condizione che una valutazione di idoneità sia effettuata caso per caso.
Questa prescrizione non si applica alle viti che non sono essenziali per condurre la corrente,
come le viti dei morsetti.
Le parti che portano corrente devono resistere alla corrosione o esserne sufficientemente
protette.
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NOTE 2
Copper and copper alloys containing at least 50 % copper are considered to meet this requirement.
Compliance is checked by inspection and, if necessary, by chemical analysis.
4.11.5
wood.
Current-carrying parts shall not be in direct contact with the mounting surface or
Compliance is checked by inspection.
4.11.6 Electro-mechanical contact systems shall withstand the electrical stresses occurring
in normal use.
Compliance is checked by subjecting the electro-mechanical contact systems to 100
operations at a speed which corresponds to practical usage (an operation is either making or
breaking the contact). The test is made with a.c. at rated voltage, and the test current shall
be 1,25 times the rated current of the electrical contact system. The power factor of the load
shall be approximately 0,6, unless a different rated current is marked for resistive loads, in
which case the load power factor shall be unity.
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Where a luminaire is marked for both resistive and inductive loads, it shall be subjected to
tests at power factors of both unity and 0,6.
Before and after the tests, the electro-mechanical contact systems shall be loaded with
1,5 times rated current, and the voltage drop across each contact shall not exceed 50 mV.
Following completion of these tests, the electro-mechanical contact system shall withstand an
electric strength test made in accordance with 10.2 [the test voltage however being reduced
to 1 500 V].
After the test, the samples shall show:
–
no wear impairing their further use;
–
no deterioration of enclosures or barriers;
–
no loosening of electrical or mechanical connections.
For electro-mechanical contact systems, the mechanical test of 4.14.3 is carried out
simultaneously with this electrical test.
4.12
Screws and connections (mechanical) and glands
4.12.1 Screws and mechanical connections, the failure of which might cause the luminaire
to become unsafe, shall withstand the mechanical stresses occurring in normal use.
Screws shall not be made of a material which is soft or liable to creep.
NOTE
Examples are zinc, some grades of aluminium and several thermoplastics.
Screws which are operated for maintenance purposes shall not be of insulating material if
their replacement by a metal screw could impair supplementary or reinforced insulation.
Screws used to provide earthing continuity, e.g. fixing screws for ballasts and other
components, shall comply with the requirement in the first paragraph of this subclause as far
as the ballast is concerned as at least one screw retaining the ballast will have a mechanical
and electrical function.
Changing the screw retaining the ballast is not considered to be maintenance.
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NOTA 2
Il rame e le leghe di rame contenenti almeno il 50 % di rame sono considerati rispondenti a questa
prescrizione.
La conformità si verifica mediante esame a vista e, se necessario, mediante analisi chimica.
4.11.5 Le parti che portano corrente non devono essere a contatto diretto con la superficie
di montaggio o con il legno.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.11.6
I sistemi a contatto elettromeccanico devono resistere alle sollecitazioni elettriche
che si verificano nell’uso normale.
La conformità si verifica sottoponendo i sistemi a contatto elettromeccanico a 100 operazioni
ad una velocità corrispondente all’uso pratico (ogni azionamento comprende un’apertura e
una chiusura del contatto). La prova è effettuata in corrente alternata alla tensione nominale e
la corrente deve essere 1,25 volte la corrente nominale del sistema a contatto
elettromeccanico. Il fattore di potenza del carico deve essere circa 0,6, a meno che non sia
marcata una corrente nominale diversa per i carichi resistivi, nel qual caso il fattore di
potenza deve essere 1.
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Se un apparecchio è marcato sia per il carico resistivo che per quello induttivo, sarà
sottoposto a prova con ambedue i fattori di potenza 0,6 e 1.
Prima e dopo le prove, i sistemi a contatto elettromeccanico devono essere caricati con 1,5
volte la corrente nominale e la caduta di tensione in ciascun contatto non deve superare
50 mV.
Al termine di queste prove, il sistema a contatto elettromeccanico deve soddisfare la prova di
rigidità dielettrica di 10.2 [la tensione di prova viene tuttavia ridotta a 1 500 V].
Dopo la prova i campioni non devono presentare:
–
usura che comprometta il loro uso ulteriore;
–
deterioramento degli involucri o delle barriere;
–
allentamento delle connessioni meccaniche o elettriche.
Per i sistemi a contatto elettromeccanico, la prova meccanica di 4.14.3, viene effettuata
contemporaneamente a questa prova.
4.12
Viti, connessioni (meccaniche) e pressacavi
4.12.1
Le viti e le connessioni meccaniche, la cui rottura può rendere pericoloso
l’apparecchio, devono essere in grado di sostenere le sollecitazioni meccaniche che si
verificano durante l’uso normale.
Le viti non devono essere di un metallo tenero o soggetto a deformazione.
NOTA
Esempi di tali metalli sono lo zinco, alcune tipologie di alluminio e molti materiali termoplastici.
Le viti che sono azionate durante la manutenzione non devono essere di materiale isolante se
la loro sostituzione con una vite metallica potrebbe pregiudicare l’isolamento supplementare o
l’isolamento rinforzato.
Le viti utilizzate per la continuità della messa a terra, ad esempio le viti di fissaggio degli
alimentatori e di altri componenti, devono essere conformi alle prescrizioni riportate nel primo
capoverso del presente paragrafo; per quanto riguarda l’alimentatore si considera che almeno
una vite che lo trattiene in posizione abbia funzione meccanica ed elettrica.
La sostituzione della vite che trattiene l’alimentatore non è considerata manutenzione.
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Screws of insulating material used in cord anchorages can be accepted bearing directly on
the cable or cord, as replacement of such screws is not regarded as maintenance.
Compliance is checked by inspection, and screws and nuts transmitting contact pressure or
which are likely to be tightened by the user shall be tightened and loosened five times.
Screws and nuts of insulating material shall be removed completely during each operation of
loosening of the screws. During the test, no damage impairing the further use of the fixing or
screwed connection shall occur. After the test, it shall still be possible to introduce the screw
or nut made of insulation material in the intended manner.
The test is made by means of a suitable test screwdriver or spanner, applying a torque as
shown in Table 4.1, except that for screws of insulating material used in cord anchorage and
bearing directly on the cable or cord, the torque is 0,5 Nm.
Table 4.1 – Torque tests on screws
Nominal outer thread diameter of
screw
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mm
Torque
Nm
1
2
3
Up to and including 2,8
0,20
0,40
0,40
Over 2,8 up to and including 3,0
0,25
0,50
0,50
Over 3,0 up to and including 3,2
0,30
0,60
0,50
Over 3,2 up to and including 3,6
0,40
0,80
0,60
Over 3,6 up to and including 4,1
0,70
1,20
0,60
Over 4,1 up to and including 4,7
0,80
1,80
0,90
Over 4,7 up to and including 5,3
0,80
2,00
1,00
Over 5,3 up to and including 6,0
–
2,50
1,25
Over 6,0 up to and including 8,0
–
8,00
4,00
Over 8,0 up to and including 10,0
–
17,00
8,50
Over 10,0 up to and including 12,0
–
29,00
14,50
Over 12,0 up to and including 14,0
–
48,00
24,00
Over 14,0 up to and including 16,0
–
114,00
57,00
The shape of the blade of the screwdriver shall suit the head of the screw to be tested. The
screws shall not be tightened in jerks. Damage to covers is neglected.
Column 1 of Table 4.1 applies to metal screws without heads if the tightened screw does not
protrude from the hole;
Column 2 applies to:
–
other metal screws and to nuts;
–
screws of insulating material:
•
having a hexagonal head with the dimensions across flats exceeding the overall
thread diameter;
•
having a cylindrical head and a key socket with a cross-corner dimension exceeding
the overall thread diameter;
•
having a head with a slot or cross slots, the length of which exceeds 1,5 times the
overall thread diameter.
Column 3 applies to other screws of insulating material.
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Le viti di materiale isolante utilizzate negli ancoraggi dei cavi che premono direttamente sul
cavo, possono essere utilizzate, in quanto la loro sostituzione non è considerata
manutenzione.
La conformità si verifica mediante esame a vista e le viti ed i dadi che trasmettono la
pressione di contatto, o che possono essere serrati dall’utilizzatore, devono essere avvitati ed
allentati cinque volte. Le viti ed i dadi in materiale isolante devono essere rimossi
completamente durante ciascuna operazione di allentamento delle viti. Durante le prove, non
si deve avere alcun danno che possa impedire l’ulteriore uso dei dispositivi di fissaggio o
della connessione a vite. Dopo la prova deve essere ancora possibile inserire la vite o il dado
in materiale isolante nel modo previsto.
La prova viene effettuata con un cacciavite dinamometrico o una chiave adeguati, applicando
il momento torcente indicato nella Tabella 4.1, eccetto per le viti di materiale isolante usate
nei dispositivi di ancoraggio dei cavi e che premono direttamente sul cavo, per le quali il
momento torcente è 0,5 Nm.
Tabella 4.1 – Prove di momento torcente sulle viti
Diametro nominale esterno del
filetto della vite
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mm
Fino a 2,8 inclusi
Momento torcente
Nm
1
2
3
0,20
0,40
0,40
Oltre
2,8 fino a
3,0 inclusi
0,25
0,50
0,50
Oltre
3,0 fino a
3,2 inclusi
0,30
0,60
0,50
Oltre
3,2 fino a
3,6 inclusi
0,40
0,80
0,60
Oltre
3,6 fino a
4,1 inclusi
0,70
1,20
0,60
Oltre
4,1 fino a
4,7 inclusi
0,80
1,80
0,90
Oltre
4,7 fino a
5,3 inclusi
0,80
2,00
1,00
Oltre
5,3 fino a
6,0 inclusi
–
2,50
1,25
Oltre
6,0 fino a
8,0 inclusi
–
8,00
4,00
Oltre
8,0 fino a
10,0 inclusi
–
17,00
8,50
Oltre 10,0 fino a
12,0 inclusi
–
29,00
14,50
Oltre 12,0 fino a
14,0 inclusi
–
48,00
24,00
Oltre 14,0 fino a 16,0 inclusi
–
114,00
57,00
La forma della lama del cacciavite deve essere adatta alla testa della vite in prova. Le viti non
devono essere serrate a strappi. Eventuali danni alle calotte non sono presi in
considerazione.
La colonna 1 della Tabella 4.1 si applica alle viti metalliche senza testa se, quando serrate,
non fuoriescono dal foro;
La colonna 2 si applica a:
–
altre viti e dadi metallici:
–
viti in materiale isolante:
•
con testa esagonale di larghezza superiore al diametro totale del filetto;
•
con testa cilindrica e ad intaglio a bussola, con dimensione diagonale superiore al
diametro totale del filetto;
•
con testa ad intaglio lineare o a croce, la cui lunghezza supera 1,5 volte il diametro
totale del filetto.
La colonna 3 si applica alle altre viti in materiale isolante.
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The values given in Table 4.1 for screws over 6,0 mm diameter apply to steel screws and the
like, which are used mainly in the mounting of the luminaire.
The values given in Table 4.1 for screws over 6,0 mm diameter do not apply to nipple threads
of lampholders, the requirements for which are specified in Clause 15 of IEC 60238.
The requirements of this subclause do not apply to metal nuts used as means of fixing for
push-button switches.
4.12.2 Screws transmitting contact pressure, screws which are operated when mounting or
connecting the luminaires and having nominal diameter less than 3 mm shall screw into
metal.
Screws or nuts which are operated when mounting the luminaire or replacing lamps include
screws or nuts for fixing covers, lids, etc. Connections for screwed conduits, screws for
mounting the luminaire to its mounting surface, hand-operated fixing screws or nuts of glass
covers and screwed lids are excluded.
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Compliance is checked by inspection and for screws which are operated when mounting the
luminaire or when replacing the lamps, by the test described in 4.12.1.
4.12.3
Not used.
4.12.4 Screwed and other fixed connections between different parts of luminaires shall be
made in such a way that they do not work loose through such torsion, bending stresses,
vibration, etc., as may occur in normal use. Fixed arms and suspension tubes shall be
securely attached.
NOTE Examples of means of preventing the loosening of connections are soldering, welding, lock nuts and set
screws.
Compliance is checked by inspection and by attempting to loosen locked connections with a
torque not exceeding:
–
2,5 Nm for thread size d M 10 or corresponding diameters;
–
5,0 Nm for thread sizes > M 10 or corresponding diameters.
For lampholders which are exposed to a rotary action during lamp replacement, compliance
shall be checked by inspection and by attempting to loosen locked screwed mechanical
connections. The test is not applied to lampholders retained in the luminaire by more than
one fixing means (e.g. two fixing screws). The test torque shall be applied for 1 min in a
clockwise and anti-clockwise direction with a torque not exceeding:
–
4,0 Nm for E40 lampholders;
–
2,0 Nm for E26, E27 and B22 lampholders;
–
1,2 Nm for E14 and B15 lampholders (except candle type);
–
0,5 Nm for E14 and B15 candle lampholders;
–
0,5 Nm for E10 lampholders.
For other lampholders exposed to a rotary action, a torque equal to two times the maximum
withdrawal torque as specified in the lampholder requirements of IEC 60061-2 shall be
applied for 1 min in a clockwise and anti-clockwise direction, but with a minimum of 1,2 Nm.
For push-button switches, the means of fixing are subjected to a torque not exceeding
0,8 Nm.
During the test, such screwed connections shall not loosen.
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I valori indicati nella Tabella 4.1 per le viti di diametro superiore a 6,0 mm si applicano alle viti
di acciaio e simili che sono utilizzate soprattutto per il montaggio dell’apparecchio.
I valori indicati nella Tabella 4.1 per le viti di diametro superiore a 6,0 mm non sono
applicabili alle filettature dei raccordi dei portalampade, le cui prescrizioni sono riportate
nell’articolo 15 della IEC 60238.
Le prescrizioni di questo paragrafo non si applicano ai dadi metallici utilizzati per fissare gli
interruttori a pulsante.
4.12.2
Le viti che trasmettono pressione di contatto e quelle manovrate durante il
montaggio o la connessione degli apparecchi e di diametro nominale inferiore a 3 mm devono
essere avvitate nel metallo.
Viti e dadi azionati per il montaggio dell’apparecchio o durante la sostituzione di lampade,
includono le viti e i dadi usati per fissare calotte, chiusure, ecc. Sono escluse le connessioni
dei condotti filettati, le viti utilizzate per fissare l’apparecchio alla superficie di montaggio, le
viti o i dadi azionati a mano per fissare calotte di vetro e le chiusure avvitate.
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La conformità si verifica mediante esame a vista e, per le viti che vengono azionate durante il
montaggio dell’apparecchio o la sostituzione delle lampade, mediante la prova di 4.12.1.
4.12.3
Non utilizzato
4.12.4 Gli accoppiamenti a vite e le altre connessioni fisse tra le diverse parti
dell’apparecchio devono essere realizzati in modo tale da non allentarsi per effetto di torsioni,
sollecitazioni a flessione, vibrazioni, ecc., che si possono verificare durante l’uso normale. I
bracci fissi e i tubi di sospensione devono essere bloccati in modo sicuro.
NOTA
L’allentamento delle connessioni
autobloccanti e viti non allentabili.
può
essere
prevenuto
per
esempio
mediante
saldatura,
dadi
La conformità si verifica mediante esame a vista e cercando di allentare le connessioni
bloccate con un momento torcente non superiore a:
–
2,5 Nm per filettature d M 10 o diametri corrispondenti;
–
5,0 Nm per filettature > M 10 o diametri corrispondenti.
Per i portalampade soggetti a rotazione per la sostituzione della lampada, la conformità si
verifica mediante esame a vista e cercando di allentare le connessioni meccaniche a vite
serrate. Questa prova non viene effettuata sui portalampade fissati nell’apparecchio di
illuminazione da più di un dispositivo di fissaggio (ad esempi due viti). Il momento torcente di
prova deve essere applicato per 1 min, in senso orario e anti-orario con un valore di momento
torcente non superiore a:
–
4,0 Nm per i portalampade E40;
–
2,0 Nm per i portalampade E26, E27 e B22;
–
1,2 Nm per i portalampade E14 e B15 (eccetto il tipo candela);
–
0,5 Nm per i portalampade tipo candela E14 e B15;
–
0,5 Nm per i portalampade E10.
Per gli altri tipi di portalampade sottoposti a rotazione, un momento torcente uguale al doppio
della torsione massima necessaria per rimuovere la lampada specificata nelle prescrizioni per
i portalampade della IEC 60061-2, deve essere applicato per 1 min in senso orario e antiorario, ma con un minimo di 1,2 Nm.
Per gli interruttori a pulsante, i mezzi di fissaggio sono sottoposti ad un momento torcente
non superiore a 0,8 Nm.
Durante la prova le connessioni a vite non devono allentarsi.
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4.12.5
Screwed glands shall comply with the following test:
Screwed glands shall be fitted with a cylindrical metal rod having a diameter equal to the
nearest whole number of millimetres below the internal diameter of the packing. The glands
shall then be tightened by means of a suitable spanner, the moment shown in Table 4.2 being
applied to the spanner for 1 min.
Table 4.2 – Torque tests on glands
Moment
Diameter of
test rod
Metal glands
Moulded plastic glands
mm
Nm
Nm
Up to 7
6,25
2,5
over 7 up to 14
6,25
3,25
Over 14 up to 20
7,50
5
Over 20
10
7,50
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After the test, the luminaire and the glands shall show no damage.
4.13
Mechanical strength
4.13.1 Luminaires shall have adequate mechanical strength and be so constructed as to be
safe after such rough handling as may be expected in normal use.
Compliance is checked by applying blows to the sample by means of the spring-operated
impact test apparatus specified in IEC 60068-2-75 or by other suitable means giving
equivalent results.
NOTE
Equivalent impact energies obtained by different methods do not necessarily give the same test result.
The hammer spring shall be such that the product of the compression, in millimetres, and the
force exerted, in newtons, equals 1 000, the compression being approximately 20 mm. The
spring shall be adjustable so as to cause the hammer to strike with an impact energy and
spring compression as shown in Table 4.3.
Table 4.3 – Impact energy and spring compression
Impact energy
Nm
Compression
mm
Type of luminaire
Recessed luminaires, fixed general purpose luminaires
and portable luminaires for wall mounting
Portable floor and table luminaires, photo and film
luminaires
Floodlights, road and street lighting luminaires,
swimming-pool luminaires, portable garden luminaires
and luminaires for children
Rough service luminaires, handlamps and lighting chains
Fragile
parts
Other
parts
Fragile
parts
Other
parts
0,2
0,35
13
17
0,35
0,50
17
20
0,5
0,70
20
24
Other testing methods
NOTE Lampholders and other components are retested only insofar as they protrude beyond the projection of
the outline of the luminaire. The front of the lampholders is never retested since in normal operation, this part is
covered by the lamp.
Fragile parts are parts such as glass and translucent covers providing only protection against dust, solid objects
and moisture, and ceramic and small parts protruding from the enclosure by less than 26 mm, or if their surface
area does not exceed 4 cm 2 .
Protective shields required on account of 4.21 are regarded as fragile parts.
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4.12.5
I pressacavi filettati devono superare la seguente prova.
I pressacavi filettati devono essere inseriti su un’asta metallica cilindrica di diametro uguale al
numero intero di millimetri immediatamente inferiore al diametro interno del premistoppa. I
pressacavi devono essere serrati mediante una chiave adatta, esercitando, per 1 minuto il
momento torcente indicato nella Tabella 4.2.
Tabella 4.2 – Prove di torsione sui pressacavi
Momento torcente
Diametro
dell’asta di prova
Pressacavi metallici
Pressacavi di materiale
stampato
mm
Nm
Nm
Sino a 7
6,25
2,5
da 7 sino a 14
6,25
3,25
da 14 sino a 20
7,50
5
oltre 20
10
7,50
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Dopo la prova, l’apparecchio e i pressacavi non devono risultare danneggiati.
4.13
Resistenza meccanica
4.13.1
Gli apparecchi di illuminazione devono avere un’adeguata resistenza meccanica e
essere costruiti in modo da risultare sicuri dopo il trattamento gravoso prevedibile nell’uso
normale.
La conformità si verifica applicando colpi al campione mediante il percussore a molla di cui
alla IEC 60068-2-75, o con altro idoneo dispositivo che dia risultati analoghi.
NOTA
Energie d’urto equivalenti ottenute con metodi diversi non portano necessariamente al medesimo risultato.
La molla del percussore deve essere tale che il prodotto della compressione, in millimetri, per
la forza esercitata, in newton, sia eguale a 1 000, quando la compressione si aggira sui
20 mm. La molla deve essere regolata in modo che la massa battente colpisca con l’energia
d’urto e con la compressione della molla indicate nella Tabella 4.3.
Tabella 4.3 – Energia d’urto e compressione della molla
Energia d’urto
Nm
Compressione
mm
Tipo di apparecchio
Parti
fragili
Altre
parti
Parti
fragili
Altre
parti
0,2
0,35
13
17
0,35
0,50
17
20
0,5
0,70
20
24
Apparecchi da incasso, apparecchi fissi di uso generale e
apparecchi mobili per montaggio a parete
Apparecchi mobili da pavimento e da tavolo, apparecchi per
riprese fotografiche e cinematografiche
Proiettori, apparecchi stradali, apparecchi per piscine,
apparecchi mobili per giardini e apparecchi per bambini
Apparecchi per uso gravoso, apparecchi portatili e catene
luminose
Altri metodi di prova
NOTA
I portalampade e gli altri componenti sono provati di nuovo solo se essi sporgono dalla proiezione di
ingombro dell’apparecchio. La parte anteriore del portalampade non viene mai provata una seconda volta
poiché nel funzionamento normale questa parte è coperta dalla lampada.
Le parti fragili sono ad esempio le calotte di vetro e traslucide che forniscono solo la protezione contro la
penetrazione di polvere, corpi solidi e umidità e le parti in ceramica e le piccole parti che sporgono
dall’involucro meno di 26 mm o la cui superficie non supera 4 cm 2 .
Gli schermi di protezione di cui in 4.21 sono considerati parti fragili.
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Translucent covers, neither providing protection against electric shock and/or UV, nor forming
part of the protection against dust, solid objects, moisture and lamps, are not tested.
The sample is mounted or supported as in normal use on a rigid wooden board, cable entries
being left open, knockouts opened, and cover-fixing and similar screws tightened with a
torque equal to two-thirds of that specified in Table 4.1.
Three blows shall be applied to the point which is likely to be the weakest, paying special
attention to insulating material enclosing live parts and to bushings of insulating material, if
any. Additional samples may be necessary to find the weakest point; in case of doubt, the
test shall be repeated on a fresh sample to which three blows only are applied.
After the test, the sample shall show no damage, in particular:
a) live parts shall not have become accessible;
b) the effectiveness of insulating linings and barriers shall not have been impaired;
c) the sample shall continue to afford the degree of protection against ingress of dust, solid
objects and moisture, in accordance with its classification;
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d) it shall be possible to remove and to replace external covers without these covers or their
insulating linings breaking.
Breakage of an enclosure is, however, allowed if its removal does not impair safety.
In case of doubt, supplementary insulation or reinforced insulation is subjected to an electric
strength test as specified in Section 10.
Damage to the finish, small dents which do not reduce creepage distances or clearances
below the value specified in Section 11, and small chips which do not adversely affect the
protection against electric shock, dust or moisture are neglected.
4.13.2
Metal parts enclosing live parts shall have adequate mechanical strength.
Compliance is checked by the appropriate tests of 4.13.3 to 4.13.5.
4.13.3 A straight unjointed test finger is used, with the same dimensions as the standard test
finger specified in IEC 60529. The finger is pressed against the surface with a force of 30 N.
During the test, metal parts shall not touch live parts.
After the test, covers shall not be excessively deformed and the luminaire shall continue to
meet the requirements of Section 11.
4.13.4 Rough service luminaires
Rough service luminaires shall have protection against ingress of solid objects and moisture
of at least IP54.
Compliance is checked by inspection and the appropriate test of 9.2.0.
Rough service luminaires shall have adequate mechanical strength and shall not overturn
under circumstances that may be expected during normal use. In addition, the fixation means
of the stand to which the luminaire is connected shall have adequate mechanical strength.
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Le calotte traslucide che non offrono protezione contro la scossa elettrica e/o i raggi UV e che
non fanno parte del sistema di protezione contro la penetrazione di polvere, corpi solidi e
umidità e le lampade, non sono sottoposte a prova.
Il campione è montato o collocato, come nell’uso normale, su un supporto rigido di legno, con le
entrate dei conduttori, comprese quelle sfondabili, aperte e con le viti di fissaggio dei coperchi e
similari serrate con un momento torcente pari a 2/3 del valore specificato in Tabella 4.1.
Tre colpi devono essere applicati al punto considerato più debole con particolare attenzione
al materiale isolante che racchiude le parti in tensione e alle boccole isolanti, se presenti.
Possono essere necessari campioni supplementari per determinare il punto più debole: in
caso di dubbio, la prova deve essere ripetuta su un nuovo campione a cui imprimere solo tre
colpi.
Dopo la prova, il campione non deve risultare danneggiato e in particolare:
a) le parti in tensione non devono divenire accessibili;
b) l’efficacia dei rivestimenti e delle barriere isolanti non deve essere compromessa;
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c) il campione deve continuare a fornire il grado di protezione contro la penetrazione di
polvere, corpi solidi e umidità in conformità alla sua classificazione;
d) deve essere possibile rimuovere e sostituire le coperture esterne senza danneggiare
queste ultime o i loro rivestimenti isolanti.
È ammessa tuttavia la rottura di un rivestimento, se la sua rimozione non pregiudica la
sicurezza.
In caso di dubbio, l’isolamento supplementare o l’isolamento rinforzato sono sottoposti alla
prova di rigidità dielettrica, come specificato nella Sezione 10.
Non sono presi in considerazione i danni alla finitura, le piccole ammaccature che non
riducano le distanze superficiali e in aria al di sotto del valore indicato nella Sezione 11, e le
piccole scheggiature che non pregiudicano la protezione contro la scossa elettrica, la
penetrazione di polvere o umidità.
4.13.2
Le parti metalliche che racchiudono parti in tensione devono avere un’adeguata
resistenza meccanica.
La conformità si verifica con le prove specificate da 4.13.3 a 4.13.5.
4.13.3 Si utilizza un dito di prova diritto e senza articolazioni, delle stesse dimensioni del
dito di prova normalizzato di cui alla IEC 60529. Il dito di prova è premuto contro la superficie
con una forza di 30 N.
Durante la prova, le parti metalliche non devono toccare le parti in tensione.
Dopo la prova, le coperture non devono presentare deformazioni eccessive e l’apparecchio
deve continuare a soddisfare le prescrizioni della Sezione 11.
4.13.4
Apparecchi per uso gravoso
Gli apparecchi per uso gravoso devono essere provvisti di protezione contro l’ingresso di
corpi solidi e umidità, almeno pari IP54.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con la relativa prova di 9.2.0.
Gli apparecchi per uso gravoso devono avere un’adeguata resistenza meccanica e non si
devono ribaltare nelle condizioni di uso normale. Inoltre i mezzi di fissaggio del supporto, cui
l’apparecchio è collegato, devono avere un’adeguata resistenza meccanica.
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Compliance is checked by tests a) to d) below.
a) Fixed rough service luminaires and portable rough service luminaires (not hand-held)
Each of three samples of the luminaire shall be subjected to three single impacts, at
points likely to be the weakest, on any surface normally exposed. The sample without
lamp (or lamps) is mounted as in normal use on a rigid supporting surface.
The impacts are produced by dropping a steel sphere 50 mm diameter weighing 0,51 kg
from a height H (1,3 m) as shown in Figure 21, to produce an impact energy of 6,5 Nm.
Each of the three samples of a luminaire intended for outdoor use shall additionally be
cooled to a temperature of –5 °C ± 2 °C and maintained at that temperature for 3 h.
Whilst the samples are at this temperature, they shall be subjected to the impact test
specified above.
b) Hand-held luminaires
The luminaire is caused to fall four times from a height of 1 m onto a concrete floor. The
falls are made from four different horizontal starting positions, the luminaire being turned
through 90° around its axis between each fall. Lamps are removed, but protective
glasses, if any, are not removed for this test.
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After the test of 4.13.4 a) or 4.13.4 b), the luminaire shall show no damage impairing
safety and its further use. The parts protecting the lamp against damage shall not have
loosened.
NOTE These parts may have become deformed. Breakage of a protective glass or translucent cover is
ignored if the glass or cover is not the sole means of protecting the lamp against damage.
c) Luminaires delivered with a stand
Any lamp(s) are removed before the tests.
The luminaire and stand shall not overturn at an angle of 6° from the vertical.
The luminaire shall withstand the impacts resulting from overturning four times from an
angle up to 15° from the vertical.
The fixation means of the stand shall withstand a force of four times the weight of the
luminaire in the most onerous direction.
If the luminaire overturns during the test on the plane inclined at an angle of 15° from the
vertical, the test of 12.5.1 is made with the luminaire on a horizontal surface, in the most
unfavourable of the overturned positions that may reasonably be expected in practice.
d) Luminaires for temporary installations and suitable for mounting on a stand
The luminaire shall withstand four impacts resulting from the following test.
Any lamp(s) are removed before the test.
The luminaire is suspended by an aluminium rod along a concrete or brick wall. The
length of the rod is that of the stand as indicated for a possible stand in the mounting
instruction.
The luminaire is lifted until the rod is in the horizontal plane and then allowed to fall freely
against the wall.
After the test, there shall be no impairing of the safety.
4.13.5
Not used.
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La conformità si verifica con le prove da a) a d) sotto indicate.
a) Apparecchi fissi per uso gravoso e apparecchi mobili per uso gravoso (esclusi i
portatili)
Ciascuno dei tre campioni deve essere sottoposto a tre singoli urti, applicati nei punti
presumibilmente più deboli su qualsiasi superficie normalmente esposta. Il campione,
senza lampada (o lampade) è montato come nell’uso normale su una superficie rigida
di supporto.
Gli urti sono prodotti lasciando cadere da un’altezza H (1,3 m) una sfera d’acciaio di
50 mm di diametro e di 0,51 kg di peso, come indicato in Figura 21, per produrre
un’energia d’urto di 6,5 Nm.
Ciascuno dei tre campioni dell’apparecchio previsto per l’uso esterno deve essere,
inoltre, raffreddato ad una temperatura di –5 °C ± 2 °C e mantenuto a tale temperatura
per 3 ore.
Mentre i campioni sono a questa temperatura, devono essere sottoposti alla prova
d’urto sopra specificata.
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b) Apparecchi portatili
L’apparecchio viene fatto cadere per quattro volte da un’altezza di 1 m, su un
pavimento di cemento. Le cadute devono essere effettuate partendo da 4 posizioni
orizzontali diverse, con l’apparecchio ruotato di 90° tra una caduta e l’altra intorno al
suo asse. Durante la prova le lampade vengono tolte, ma non gli eventuali vetri di
protezione.
Dopo la prova di cui in 4.13.4 a) o 4.13.4 b) l’apparecchio non deve mostrare danni
che ne pregiudicano la sicurezza e il suo ulteriore uso. Le parti che proteggono la
lampada non devono essersi allentate.
NOTA
Queste parti possono essersi deformate. La rottura del vetro di protezione o della calotta
traslucida viene trascurata se questi non sono l’unico mezzo di protezione della lampada.
c) Apparecchi provvisti di supporto
Tutte le lampade vengono rimosse prima delle prove.
L’apparecchio e il supporto non devono ribaltarsi quando sono inclinati con un angolo
di 6° rispetto alla verticale.
L’apparecchio deve resistere agli urti causati dal ribaltamento per quattro volte con un
angolo di 15° rispetto alla verticale.
I mezzi di fissaggio del supporto devono resistere ad una forza pari a quattro volte il
peso dell’apparecchio nella direzione più sfavorevole.
Se l’apparecchio si ribalta durante la prova sul piano inclinato con un angolo di 15°
rispetto alla verticale, la prova di 12.5.1 è effettuata con l’apparecchio posto su una
superficie orizzontale, nella posizione di ribaltamento più sfavorevole che possa
essere ragionevolmente prevista nella pratica.
d) Apparecchi per installazioni temporanee e idonei ad essere montati su un supporto
L’apparecchio deve resistere a quattro urti della seguente prova.
Tutte le lampade vengono rimosse prima delle prove,
L’apparecchio è sospeso ad un’asta di alluminio posta lungo una parete di cemento o
di mattoni. La lunghezza dell’asta è uguale a quella del possibile supporto indicato
nelle istruzioni di montaggio.
L’apparecchio viene sollevato sino a che l’asta non sia orizzontale e quindi lasciato
cadere liberamente contro la parete.
Dopo la prova non si deve verificare alcuna diminuzione del livello di sicurezza.
4.13.5
Non utilizzato.
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4.13.6 Plug-ballast/transformers and mains socket-outlet-mounted luminaires shall have
adequate mechanical strength.
Compliance is checked by the following test, which is made in a tumbling barrel as shown in
Figure 25.
The barrel is turned at a rate of five revolutions per minute, ten falls per minute thus taking
place.
The sample falls from a height of 50 cm onto a steel plate 3 mm thick, the number of falls
being:
–
50 if the mass of the sample does not exceed 250 g;
–
25 if the mass of the sample exceeds 250 g.
After the test, the sample shall show no damage within the sense of this standard, but it need
not be operative and any damage to the glass bulb shall be ignored. Provided that the
protection against electric shock is not affected, small pieces which may have broken off the
sample are ignored.
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Distortion of pins and damage to the finish and small dents which do not reduce the creepage
distances or clearances below the values specified in Section 11 are ignored.
4.14
Suspensions and means of adjustment
4.14.1
Mechanical suspensions shall have adequate factors of safety.
Compliance is checked by the appropriate test from the following.
Test A, for all suspended luminaires: A constant, evenly distributed load equal to four times
the weight of the luminaire shall be added to the luminaire in the normal direction of the load
for a period of 1 h. There shall be no appreciable deformation of the components of the
suspension system at the end of this period. Where alternative means of fixing or suspension
are provided, each shall be tested separately.
For adjustable suspension, the load shall be applied with the supporting cable fully extended.
Test B, for rigid suspension luminaires: A torque of 2,5 Nm is applied to the luminaires for a
period of 1 min, first in a clockwise and then in an anticlockwise direction. For this test, it
shall not be possible to rotate the luminaire relative to the fixed part by more than one
revolution in either direction.
Test C, for rigid suspension brackets: Details of the test for rigid suspension brackets are as
follows:
a) For heavy-duty brackets (for example workshop brackets), a force of 40 N shall be
applied for 1 min, in various directions at the free end, with the bracket arm fixed as in
normal use. The bending moment resulting from this test shall be not less than 2,5 Nm.
When the test force has been removed, the bracket arm shall not be permanently
displaced or deformed so as to endanger safety.
b) For light-duty brackets (for example domestic brackets), a similar test to item a) shall be
applied for 1 min, but with a force of 10 N, and the bending moment resulting from this
test shall be not less than 1,0 Nm.
Test D, for track-mounted luminaires: The mass of the luminaire shall not exceed the value,
recommended by the track manufacturer, of the maximum loading for which the luminaire
suspension devices are suitable.
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4.13.6 Gli alimentatori/trasformatori a spina e gli apparecchi montati su prese di rete devono
avere un’adeguata resistenza meccanica.
La conformità si verifica con la prova seguente, che è effettuata in un tamburo rotante come
quello illustrato in Figura 25.
Il tamburo è ruotato ad una cadenza di cinque giri al min, provocando così 10 cadute al min.
Il campione cade da un’altezza di 50 cm su una piastra di acciaio di 3 mm di spessore; il
numero delle cadute è:
–
50, se la massa del campione non supera 250 g;
–
25, se la massa del campione supera 250 g.
Dopo la prova, il campione non deve mostrare alcun danneggiamento ai fini della presente
Norma, ma non è necessario che funzioni e qualsiasi danneggiamento al bulbo di vetro deve
essere ignorato. Piccoli pezzi che possono essersi staccati dal campione vengono ignorati, a
condizione che la protezione contro la scossa elettrica non sia influenzata.
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La deformazione degli spinotti, il danneggiamento alla finitura e le piccole ammaccature che
non riducono le distanze superficiali e in aria a valori inferiori a quelli specificati nella
Sezione 11 vengono ignorati.
4.14 Sospensioni e dispositivi di regolazione
4.14.1
Le sospensioni meccaniche devono avere adeguati fattori di sicurezza.
La conformità si verifica con le prove appropriate, scelte tra le seguenti.
Prova A, per tutti gli apparecchi sospesi: si applica all’apparecchio, per la durata di 1 h, un
carico costante, uniformemente ripartito e corrispondente a quattro volte il peso
dell’apparecchio stesso, nella direzione usuale del carico. Al termine del tempo fissato non si
deve verificare alcuna deformazione apprezzabile nelle parti che costituiscono il sistema di
sospensione dell’apparecchio. Nel caso in cui siano previsti dispositivi alternativi di fissaggio
o di sospensione, ciascuno di essi deve essere provato separatamente.
Nel caso di una sospensione regolabile, il carico deve essere applicato al cavo portante
totalmente svolto.
Prova B, per apparecchi sospesi per mezzo di asta rigida: si applica all’apparecchio, per la
durata di 1 min, un momento torcente di 2,5 Nm, dapprima in senso orario e poi antiorario.
Durante la prova non deve essere possibile fare ruotare la parte fissa dell’apparecchio per più
di un giro in ogni direzione.
Prova C, per apparecchi a braccio rigido: i particolari relativi alla prova sono:
a) Per gli apparecchi a servizio gravoso (ad esempio per officina) si applica, per la durata di
1 min la forza di 40 N all’estremità libera, in varie direzioni, dopo aver fissato il braccio
dell’apparecchio come nell’uso normale. Il momento flettente risultante da questa prova
non deve essere inferiore a 2,5 Nm. Dopo la rimozione della forza di prova, il braccio non
deve risultare né spostato né deformato in modo permanente in modo tale da
pregiudicarne la sicurezza.
b) Per gli apparecchi a servizio leggero (ad esempio per uso domestico) si effettua la
medesima prova di cui al punto a) per la durata di 1 min, ma con la forza di 10 N e con un
momento flettente non inferiore a 1,0 Nm.
Prova D, per apparecchi montati su binario: la massa dell’apparecchio non deve superare il
valore, raccomandato dal costruttore del binario, per il carico massimo per il quale i dispositivi
di sospensione degli apparecchi sono previsti.
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Test E, for clip-mounted luminaires: A pull is applied to the cable without jerk for 1 min in the
most unfavourable direction in normal use. During the test, the clip is mounted on standard
test "shelves" made of ordinary window glass, one with a nominal thickness of 10 mm and
one with the maximum thickness onto which the clip can be mounted. For this test, the
thickness of the test shelf is increased by multiples of 10 mm. The clip shall not start moving
on the glass at a pull of 20 N.
Clip-mounted luminaires shall, in addition, be tested on the metal rod having a polished
chromium plated finish and a nominal diameter of 20 mm. The luminaire shall not rotate under
its own weight and shall not fall off the rod when a pull of 20 N is applied on the cable. The
test on a polished metal rod is not applied to luminaires marked "not suitable for mounting on
tubular material".
NOTE 1 The increase in the thickness of the test sheet, by 10 mm steps for the maximum thickness limits the
possibility of forcing the clip onto the test shelf.
NOTE 2 The test shelf for a maximum thickness test may comprise layers of glass and wood, provided that the
surfaces that are gripped by the clip of the luminaire are of glass.
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Provided guidance and/or means is given by the manufacturer for the safe installation and
use of a fixed luminaire or independent control gear without fixing devices (holes, brackets,
etc), (see 3.3), this equipment can be regarded as complying with the requirements of the
standard.
4.14.2 The mass of the luminaire suspended by flexible cables or cords shall not exceed
5 kg. The total nominal cross-sectional area of the conductors of flexible cables or cords
suspending pendants shall be such that the stress in the conductors does not exceed 15
N/mm 2 .
For the calculation of the stress, only the conductors are considered.
Where a luminaire of mass greater than 5 kg is intended to be suspended, the design of the
luminaire or of the flexible cable or cord shall be such as to prevent any tension being applied
to the conductors.
NOTE 1
This requirement can be met by using a cable which incorporates suitable load-carrying cores.
For the semi-luminaires intended for connection to Edison screw or bayonet lampholders the
mass and effective bending moment shall not exceed the maximum value given in Table 4.4.
The bending moment is relative to the point of contact, in the fully inserted position, of the
semi-luminaire contact(s) with the centre contact of an Edison screw lampholder or the
plungers of a bayonet lampholder.
Table 4.4 – Test on semi-luminaires
Luminaires
Lampholders
Maximum mass
Maximum bending
moment
E14 and B15
1,8 kg
0,9 Nm
E27 and B22
2,0 kg
1,8 Nm
NOTE 2 These values are lower than those to which a lampholder would normally be tested to provide a
safety margin.
Compliance is checked by inspection, by measurements and by calculation.
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Prova E per apparecchi a pinza: si applica una trazione al cavo, senza strappi, per 1 min nella
direzione più sfavorevole nell’uso normale. Durante la prova, la pinza viene montata su
“mensole” normalizzate di prova in vetro ordinario per finestre, con lo spessore nominale di
10 mm ed uno del massimo spessore su cui la pinza può essere montata. Per questa prova lo
spessore della mensola di prova è aumentato secondo multipli di 10 mm. La pinza non deve
iniziare a muoversi sul vetro quando sottoposta ad una trazione di 20 N.
Gli apparecchi a pinza devono, inoltre, essere provati su un’asta metallica con una finitura
placcata di cromo levigata e un diametro nominale di 20 mm. L’apparecchio non deve ruotare
sotto il proprio peso e non deve cadere dall’asta quando viene applicata al cavo una trazione
di 20 N. La prova sull’asta metallica levigata non viene applicata agli apparecchi marcati “non
adatti al montaggio su supporti tubolari”.
NOTA 1 L’aumento dello spessore di prova a passi di 10 mm fino al valore massimo, limita la possibilità di forzare
la pinza sulla mensola di prova.
NOTA 2 La mensola per la prova di massimo spessore può comprendere strati di vetro e legno, purché le
superfici che vengono strette dalla pinza dell’apparecchio siano di vetro.
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Questa apparecchiatura può essere considerata conforme alle prescrizioni della presente
Norma quando il costruttore fornisce le istruzioni e/o mezzi per l’installazione e l’utilizzo in
sicurezza di un apparecchio fisso o dell’unità di alimentazione indipendente sprovvisti dei
dispositivi di fissaggio (fori, bracci, ecc.), (vedi 3.3).
4.14.2 La massa dell’apparecchio sospeso per mezzo di cavi flessibili non deve superare
5 kg. La sezione nominale totale del conduttore dei cavi flessibili che sostengono
l’apparecchio deve essere tale che la sollecitazione dei conduttori non superi 15 N/mm 2 .
Per il calcolo delle sollecitazioni sono presi in considerazione solo i conduttori.
Nel caso di apparecchi con massa superiore a 5 kg previsti per essere sospesi, la loro
progettazione o quella del cavo flessibile deve essere tale da evitare qualsiasi sollecitazione
ai conduttori.
NOTA
Questa prescrizione può essere soddisfatta utilizzando cavi autoportanti.
Per i semi-apparecchi previsti per essere connessi a portalampade a vite Edison o a
baionetta, la massa ed il momento flettente effettivo non devono superare il valore massimo
indicato nella Tabella 4.4. Il momento flettente è relativo al punto di contatto, nella
posizione completamente inserita del/i contatto/i del semi-apparecchio, con il contatto
centrale del portalampade a vite Edison o gli spinotti del portalampade a baionetta.
Tabella 4.4 – Prova sui semi-apparecchi
Apparecchi
Portalampade
Massa massima
Momento flettente
massimo
E14 e B15
1,8 kg
0,9 Nm
E27 e B22
2,0 kg
1,8 Nm
NOTA 2 Questi valori sono inferiori a quelli ai quali un portalampade sarebbe provato normalmente per fornire un
margine di sicurezza.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con misure e il calcolo.
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4.14.3 Requirements for adjusting devices are given below.
a) Adjusting devices and means of adjustment, for example joints, hoisting devices,
adjusting brackets or telescopic tubes, shall be so constructed that cords or cables are
not pressed, clamped, damaged or twisted along the longitudinal axis by more than 360°
during operation.
NOTE If a luminaire has more than one joint the 360° limit applies to each joint if they are not too close
together. Each case needs to be judged on its own merits.
Compliance is checked by the following test:
The adjusting device, equipped with the appropriate cable or cord shall be operated in
accordance with Table 4.5. A cycle of operation is a movement from one extreme of the
range to the other and back to the starting position. The rate of movement shall not cause
the device to heat appreciably and shall not exceed 600 cycles per hour.
For electro-mechanical contact systems, this test is conducted simultaneously with the
electrical connection test of 4.11.6.
Compliance is checked by inspection.
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After the test, not more than 50 % of the strands in a conductor shall be broken nor shall
there be any serious damage to the insulation, if any, of the flexible cord. The cord or
cable shall be subjected to, and shall satisfy, the insulation resistance and high-voltage
tests specified in Section 10.
Ball-joints and the like, where the clamping means can be adjusted, are tested with the
joints only lightly clamped to avoid excessive friction. If necessary, the clamping areas
are readjusted during the test.
For adjusting devices
normally 135° in both
be achieved without
positions where it will
that consist of a flexible tube, the range of adjustment for this test is
directions from the vertical. However, where this adjustment cannot
using unreasonable force, the flexible tube is bent only to the
remain by itself.
b) Luminaires with a means of adjustment intended to be installed within arms reach, shall
allow the operation of its intended function without impairing the stability of the luminaire
or causing deformation of any part of the construction, nor cause injury due to
temperatures above those specified in Table 12.1.
Compliance is checked by manipulating or handling the luminaire, by the means of
adjustment as expected to represent normal use and by measurement of the temperatures
during the test of 12.4.
c) For luminaires intended to be mounted within arms reach, the space surrounding any
means of adjustment, except the light beam aperture, up to 5 cm away from the means of
adjustment in any direction, shall comply with the temperature limits for the means of
adjustment, as specified in Table 12.1. The same temperature limits apply also to any
means of adjustment which are lit after the positioning of the luminaire light beam
aperture.
Compliance is checked by positioning the luminaire lightbeam aperture and by
measurement of the temperatures during the test of 12.4.
Table 4.5 – Test on adjusting devices
Type of luminaire
Luminaires intended to be frequently adjusted,
for example drawing board luminaires
Luminaires intended to be occasionally adjusted,
for example shop-window spotlights
Luminaires intended to be adjusted during installation
only, for example floodlighting luminaires
Number of cycles
of operation
1 500
150
45
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4.14.3 Le prescrizioni per i dispositivi di regolazione degli apparecchi sono indicate nel
seguito.
a) I dispositivi ed i mezzi di regolazione degli apparecchi quali, per esempio i giunti, i
saliscendi, i bracci regolabili, i tubi telescopici, devono essere costruiti in modo che,
durante il funzionamento non comprimano, non serrino, non danneggino i cavi o non
consentano attorcigliamenti lungo l’asse longitudinale oltre i 360°.
NOTA Se un apparecchio ha più di un giunto, il limite di 360° si applica a ciascun giunto se essi non sono
troppo vicini gli uni agli altri. Ciascun caso deve essere giudicato secondo le proprie caratteristiche.
La conformità si verifica con la prova seguente.
Il dispositivo di regolazione dell’apparecchio, equipaggiato con un cavo appropriato, deve
funzionare secondo le indicazioni della Tabella 4.5. Per ciclo di funzionamento si intende il
movimento da un estremo all’altro con ritorno alla posizione di partenza. La frequenza del
movimento non deve provocare un riscaldamento apprezzabile nel dispositivo, né
superare i 600 cicli all’ora.
Per i sistemi a contatti elettromeccanici, la prova deve essere effettuata simultaneamente
a quella di connessione elettrica di cui in 4.11.6.
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La conformità si verifica mediante esame a vista.
Dopo la prova, non deve essersi rotto più del 50 % dei fili di un conduttore né l’eventuale
isolamento del cavo flessibile deve aver subito alcun danno significativo. Il cavo deve
superare le prove di resistenza di isolamento e di alta tensione specificate nella
Sezione 10.
I giunti a sfera e i dispositivi similari, di cui si possa regolare la pressione di serraggio,
sono provati con l’articolazione solo leggermente stretta, al fine da evitare un attrito
eccessivo. Se necessario, le superfici di serraggio sono regolate di nuovo durante la
prova.
Per i dispositivi di regolazione costituiti da un tubo flessibile, il campo di regolazione di
questa prova è normalmente di 135° in entrambe le direzioni rispetto alla verticale. Tuttavia,
se tale regolazione non può essere ottenuta senza l’uso di una forza sproporzionata, il tubo
flessibile è piegato solo nelle posizioni che potrà mantenere da solo.
b) Gli apparecchi muniti di mezzi di regolazione e previsti per essere installati all’interno del
volume di accessibilità devono funzionare nel modo previsto, senza che vi sia una
diminuzione della stabilità dell'apparecchio o una deformazione di qualsiasi parte della
struttura, né causare lesioni provocate da temperature superiori a quelle specificate nella
Tabella 12.1.
La conformità si verifica manipolando o maneggiando l'apparecchio mediante l’utilizzo dei
mezzi di regolazione nel modo previsto durante l'uso normale e misurando le temperature
durante la prova di 12.4.
c) Per gli apparecchi previsti per essere montati all’interno del volume di accessibilità, lo
spazio circostante qualsiasi mezzo di regolazione, ad eccezione delle aperture del fascio
luminoso fino a 5 cm di distanza dai mezzi di regolazione, in qualsiasi direzione, deve
rispettare i limiti di temperatura previsti per i mezzi di regolazione come specificato nella
Tabella 12.1. Gli stessi limiti di temperatura si applicano anche ai mezzi di regolazione
che sono orientati dopo aver posizionato l'apertura del fascio luminoso dell’apparecchio.
La conformità si verifica posizionando l'apertura della fascio luminoso dell'apparecchio e
misurando le temperature durante la prova di cui in 12.4.
Tabella 4.5 – Prova sui dispositivi di regolazione
Tipo di apparecchio
Apparecchi previsti per una regolazione frequente, per
esempio quelli per tavoli da disegno
Apparecchi previsti per una regolazione occasionale,
per esempio i faretti da vetrina
Apparecchi previsti per essere regolati solo durante
l’installazione, per esempio i proiettori
Numero di cicli di
funzionamento
1 500
150
45
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4.14.4 Cords or cables passing through telescopic tubes shall not be fixed to the outer tube.
Means shall be provided for avoiding strain on the conductors at the terminals.
Compliance is checked by inspection.
4.14.5 Guide pulleys for flexible cords shall be dimensioned to prevent damage to the cords
by excessive bending. Grooves in the pulleys shall be well rounded, the diameter of the
pulley at the bottom of the groove being at least three times the diameter of the cord.
Accessible metal pulleys shall be earthed.
Compliance is checked by inspection.
4.14.6 Plug-ballast/transformers and mains socket-outlet-mounted luminaires shall not impose
undue strain on socket-outlets.
Compliance is checked by the following test. The plug-ballast/transformer or mains socketoutlet-mounted luminaire is inserted, as in normal use, into a fixed socket-outlet pivoted
about a horizontal axis through the centre lines of the contact tubes at a distance of 8 mm
behind the engagement face of the socket-outlet.
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The additional torque which has to be applied to the socket-outlet to maintain the
engagement face in the vertical plane shall not exceed 0,25 Nm.
For adjustable mains socket-outlet-mounted luminaires, the total torque transmitted to the
socket-outlet during adjustment shall not exceed 0,5 Nm.
The socket-outlet used for the test shall have the earth contact (if any) removed unless the
socket has shuttered pin receptacles that are uncovered by the action of inserting the earth
pin.
4.15
Flammable materials
4.15.1 Covers, shades and similar parts not having an insulation function and which do not
withstand the 650 °C glow-wire test of 13.3.2 shall be adequately spaced from any heated
part of the luminaire which could raise the material to its ignition temperature. These parts
made of flammable material shall have suitable fastenings or supporting devices to maintain
this spacing.
The spacing from heated parts mentioned above shall be at least 30 mm, unless the material
is protected by a screen spaced at least 3 mm from the heated parts. This screen shall
comply with the needle-flame test of 13.3.1, shall have no holes, and shall have a height and
a length at least equal to the corresponding dimensions of the heated parts. A screen is not
required in cases where the luminaire provides an effective barrier to burning drops.
NOTE
The requirements of this subclause are illustrated in Figure 4.
Materials which burn fiercely, such as celluloid, shall not be used.
The requirements of this subclause do not apply to small parts such as wiring clips and resinbonded paper parts used inside the luminaire.
Spacing is not required from electronic circuits if, under abnormal conditions, the operating
current does not exceed normal conditions current by more than 10 %.
Spacing is not required from parts of luminaires incorporating a temperature sensing control
which provides protection against overheating of the covers, shades or similar parts.
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4.14.4
I cavi passanti per i tubi telescopici non devono essere fissati al tubo esterno. È
necessario prendere provvedimenti per evitare sollecitazioni sui conduttori in prossimità dei
morsetti.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.14.5 Le pulegge di guida dei cavi flessibili devono essere di dimensioni tali da evitare ai
cavi i danni dovuti ad una curvatura troppo marcata. Le scanalature delle pulegge devono
essere arrotondate e il diametro della puleggia sul fondo della scanalatura deve essere
almeno tre volte quello del cavo. Le pulegge metalliche accessibili devono essere collegate a
terra.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.14.6 Gli alimentatori/trasformatori a spina e gli apparecchi montati su prese di rete non
devono esercitare sollecitazioni eccessive sulle prese.
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La conformità si verifica con la prova seguente. L’alimentatore/trasformatore a spina o
l’apparecchio per presa di rete è inserito, come nell’uso normale, in una presa fissa
imperniata attorno ad un asse orizzontale passante dal centro degli alveoli, ad una distanza di
8 mm dalla superficie anteriore della presa.
Il momento torcente supplementare che deve essere applicato alla presa per mantenere la
superficie anteriore nel piano verticale non deve superare 0,25 Nm.
Per gli apparecchi regolabili montati su presa di rete, il momento torcente totale trasmesso
alla presa durante la regolazione, non deve superare 0,5 Nm.
La presa utilizzata per la prova deve avere l’eventuale contatto di terra rimosso, a meno che
la presa non sia provvista di tegoli che vengono aperti dall’inserimento dello spinotto di terra.
4.15
Materiali infiammabili
4.15.1 Le coperture, i paralumi e parti similari che non svolgono funzioni di isolamento e che
non superano la prova del filo incandescente a 650 °C, prevista in 13.3.2, devono essere
sistemati a sufficiente distanza da ogni parte riscaldata dell’apparecchio che possa portare il
materiale alla sua temperatura di accensione. Dette parti di materiale infiammabile devono
essere fissate o sostenute con adeguati dispositivi per mantenere tale distanza.
La distanza suddetta deve essere di almeno 30 mm, tranne nel caso in cui il materiale sia
protetto da uno schermo distante almeno 3 mm dalle parti riscaldate. Lo schermo deve
resistere alla prova della fiamma con ago di 13.3.1, non deve avere alcun foro e la sua
altezza e lunghezza devono essere almeno uguali alle dimensioni delle corrispondenti parti
riscaldate. Lo schermo non è richiesto quando l’apparecchio assicura un efficace ostacolo alle
gocce infiammate.
NOTA
Le prescrizioni del presente paragrafo sono illustrate nella Figura 4.
I materiali che bruciano rapidamente, come la celluloide, non devono essere utilizzati.
Le prescrizioni di questo paragrafo non si applicano ai piccoli componenti, come gli accessori
di fissaggio del cablaggio e le parti in carta impregnata di resina utilizzate all’interno
dell’apparecchio.
Il distanziamento dai circuiti elettronici non si applica, se in condizioni anormali, la corrente di
funzionamento non supera di oltre il 10 % la corrente misurata in condizioni normali.
Non è necessario il distanziamento da quelle parti dell’apparecchio che incorporano un
dispositivo termosensibile, che protegge le coperture, i paralumi e parti similari dal
surriscaldamento.
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The requirements of this subclause do not apply to a transformer supplied within an
enclosure of its own, that is IP20 or higher, complying with the relevant part of IEC 61558-2
or with IEC 60989.
Compliance is checked by inspection, by measurement and by operating the luminaire in the
abnormal condition with a slowly and steadily increasing current through the windings of the
ballast or transformer, until the temperature sensing control operates. During and after this
test, covers, shades and similar parts shall not catch fire and accessible parts shall not
become live.
To check whether accessible parts have become live, a test in accordance with Annex A is
made.
4.15.2 Luminaires made of thermoplastic materials shall withstand temperature rises due to
fault conditions in ballasts/transformers and electronic devices, so that no danger occurs
when mounted as in normal use.
This requirement shall be met by one of the following measures:
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a) Constructive measures ensuring that:
–
during failure conditions, the components are kept in place, for example by
temperature-independent supports;
–
luminaire parts cannot be overheated in such a way that live parts can become
accessible.
Compliance is checked by inspection and/or the test of 12.7.1.
b) The use of a temperature sensing control to limit the temperature of the
ballast/transformer and electronic device fixation points and exposed parts of the
luminaire to a safe value. The temperature sensing control may be either an auto-reset
thermal cut-out, a manual-reset thermal cut-out, or a thermal link.
Compliance is checked by the test of 12.7.2.
c) The thermoplastic materials used for the luminaires shall be suitable for the maximum
surface temperature permitted by the use of thermally protected ballasts complying with
the relevant auxiliary standard.
Compliance shall be checked by the test of 12.7.2.
4.16
Luminaires for mounting on normally flammable surfaces
Luminaires classified as suitable for mounting on a normally flammable surface shall comply
with one of the following requirements of 4.16.1, 4.16.2 or 4.16.3.
NOTE 1 Table N.1 gives guidance on when to use the symbol and warnings.
The requirements of this subclause are not applicable to a transformer supplied within an
enclosure of its own, i.e. IP20 or higher complying with IEC 61558. For shaver transformers
or shaver supply units incorporated in a luminaire and complying with IEC 61558-2-5, the
requirements of 4.16.1 apply. Electronic lamp control gear and small wound devices that may
be incorporated into these components are exempt from the requirements of this clause.
NOTE 2 Examples of small wound devices are windings having ferrite or non-laminated cores, these being
normally mounted on a printed circuit board.
For luminaires incorporating lamp control gear, compliance with this requirement shall be met
by spacing the lamp control gear from the mounting surface in accordance with 4.16.1, or by
the use of thermal protection in accordance with 4.16.2, or by compliance with 4.16.3.
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Le prescrizioni di questo paragrafo non si applicano ai trasformatori muniti di un proprio
involucro, di grado IP20 o superiore, conforme alla corrispondente Parte della IEC 61558-2 o
della IEC 60989.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con misure e facendo funzionare
l’apparecchio in condizioni anormali, aumentando lentamente e costantemente la corrente
negli avvolgimenti dell’alimentatore o del trasformatore, finché il dispositivo termosensibile
interviene. Durante e dopo questa prova, le coperture, i paralumi e parti similari non devono
prender fuoco e le parti accessibili non devono andare in tensione.
Per verificare se parti accessibili siano andate in tensione si effettua una prova in conformità
con l’Allegato A.
4.15.2 Gli apparecchi costruiti con materiali termoplastici devono sopportare le
sovratemperature derivanti da condizioni di guasto negli alimentatori/trasformatori e nei
dispositivi elettronici, in modo che non si verifichino condizioni di pericolo quando montati per
l’uso normale.
La presente prescrizione deve essere soddisfatta con uno dei seguenti criteri:
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a) Criteri costruttivi tali che:
–
durante le condizioni di guasto, i componenti vengano mantenuti in posizione, ad
esempio tramite supporti non influenzati dalla temperatura;
–
le parti dell’apparecchio non si possano surriscaldare in modo tale da poter rendere
accessibili parti in tensione.
La conformità si verifica mediante esame a vista e/o con la prova di 12.7.1.
b) L’utilizzo di un dispositivo termosensibile per limitare la temperatura dei punti di fissaggio
dell’alimentatore/trasformatore, del dispositivo elettronico e delle parti esposte
dell’apparecchio ad un valore sicuro. Il dispositivo termosensibile può essere un
dispositivo termico di interruzione a ripristino automatico o manuale o un fusibile termico.
La conformità si verifica con la prova di 12.7.2.
c) I materiali termoplastici utilizzati per gli apparecchi devono essere adeguati alla massima
temperatura superficiale consentita dall’utilizzo di alimentatori protetti termicamente e
conformi alla relativa Norma.
La conformità si verifica con la prova di 12.7.2.
4.16
Apparecchi previsti per il montaggio su superfici normalmente infiammabili
Gli apparecchi di illuminazione classificati come idonei al montaggio su una superficie
normalmente infiammabile devono essere conformi ad una delle seguenti prescrizioni di
4.16.1, 4.16.2 o 4.16.3.
NOTA 1
La tabella N.1 fornisce una guida sull'utilizzo del simbolo e delle avvertenze.
Le prescrizioni di questo paragrafo non si applicano ai trasformatori muniti di un involucro
proprio, di grado IP20 o superiore, conforme alle IEC 61558. Per i trasformatori di rasoi, o per
le unità di alimentazione di rasoi incorporati in un apparecchio e conformi alle IEC 61558-2-5,
si applicano le prescrizioni di 4.16.1. Le unità di alimentazione elettronica della lampada e
piccoli dispositivi avvolti che possono essere incorporati in questi componenti, sono esentati
dal rispetto delle prescrizioni di questo articolo.
NOTA 2 Esempi di piccoli dispositivi avvolti sono gli avvolgimenti con nuclei di ferrite o non laminati, che sono
normalmente montati sulle piastre dei circuiti stampati.
Per gli apparecchi che incorporano l’unità di alimentazione, deve essere soddisfatta la
conformità a questa prescrizione distanziando l’unità di alimentazione dalla superficie di
montaggio secondo 4.16.1, o utilizzando una protezione termica secondo 4.16.2 o conforme a
4.16.3.
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For luminaires that do not contain lamp control gear, the requirements are met by compliance
with Section 12.
4.16.1 The lamp control gear shall be spaced from the mounting surface by a minimum
distance of either:
a) 10 mm, including the thickness of the luminaire case material when the spacing includes
a minimum of 3 mm air space between the outer surface of the luminaire case and the
mounting surface of the luminaire in the region of the lamp control gear, and a minimum
of 3 mm air space between the lamp control gear case and the inner surface of the
luminaire case. If there is no control gear case, the distance of 10 mm shall apply from
the active part, for example windings of the lamp controlgear.
NOTE 1 The luminaire case should be continuous in the projected area of the lamp control gear to prevent a
direct path of less than 35 mm between active part of the lamp control gear and the mounting surface,
otherwise the requirement of item b) applies.
or
b) 35 mm.
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NOTE 2 The spacing of 35 mm is primarily to take into account stirrup-mounted luminaires where the lamp
controlgear to mounting surface distance is often much greater than 10 mm.
In both instances, the luminaire shall be so designed that any necessary air space is
automatically obtained when it is mounted as in normal use.
Compliance is checked by inspection and by measurements.
4.16.2 The luminaire shall incorporate a temperature sensing control to limit the
temperature of the mounting surface of the luminaire to a safe value. This temperature
sensing control may be either external to the lamp controlgear or be part of a thermally
protected lamp controlgear in accordance with the relevant auxiliary standard.
The temperature sensing control may be either a self-resetting thermal cut-out, a manual
reset thermal cut-out or a thermal link (a thermal cut-out which operates only once and then
requires replacement).
A temperature sensing control external to the lamp controlgear shall not be of the plug-in
type or an otherwise easily replaceable type. It shall be kept in a fixed position with regard to
the ballast/transformer.
NOTE
Cementing or the like to the ballast/transformer is not permitted.
Compliance is checked by inspection and by the test of 12.6.2.
The requirements of this subclause are deemed to be complied with for luminaires
incorporating "class P" thermally protected ballast/transformer(s), marked with the symbol
P
, and temperature declared thermally protected ballast/transformer(s), symbol ... with a
marked value equal to or below 130 °C, in accordance with the relevant auxiliary standard,
without any further tests.
Luminaires incorporating ballast/transformer(s) without the symbol for thermally protected
ballasts or with a marked value above 130 °C shall comply with the requirements of 4.16.1 or
4.16.3.
4.16.3 If the luminaire does not comply with the spacing requirements of 4.16.1, and does
not incorporate thermal cut-outs in accordance with 4.16.2, it shall be so designed that it
satisfies the test of 12.6.
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Per gli apparecchi che non contengono l’unità di alimentazione, le prescrizioni sono
soddisfatte se gli apparecchi sono conformi alla Sezione 12.
4.16.1
L’unità di alimentazione deve avere una distanza minima dalla superficie di
montaggio di:
a) 10 mm, compreso lo spessore del materiale della custodia dell’apparecchio, quando la
distanza nella zona in cui è posta l’unità di alimentazione comprende almeno 3 mm d’aria
tra la superficie esterna della custodia dell’apparecchio e la sua superficie di montaggio,
ed almeno 3 mm d’aria tra la custodia dell’unità di alimentazione e la superficie interna
della custodia dell’apparecchio. Se l’unità di alimentazione è senza custodia, la distanza
di 10 mm si deve applicare dalla parte in tensione, per esempio gli avvolgimenti dell’unità
di alimentazione.
NOTA 1 La custodia dell’apparecchio deve essere continua nell’area proiettata dell’unità di alimentazione, in
modo da garantire una distanza minima di almeno 35 mm tra la parte attiva dell’unità di alimentazione della
lampada e la superficie di montaggio; in caso contrario si applica la prescrizione del punto b).
oppure
b) 35 mm.
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NOTA La distanza di 35 mm si riferisce soprattutto agli apparecchi montati con staffe, nei quali la distanza
tra l’unità di alimentazione e la superficie di montaggio è spesso molto superiore a 10 mm.
In entrambi i casi l’apparecchio deve essere progettato in modo che la necessaria distanza in
aria si ottenga automaticamente quando l’apparecchio è montato per l’uso normale.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con misure.
4.16.2
L’apparecchio deve incorporare un dispositivo termosensibile per mantenere la
temperatura della superficie di montaggio entro valori di sicurezza. Questo dispositivo può
essere all’esterno dell’unità di alimentazione, oppure far parte della stessa munita di
protezione termica, conformemente alla relativa Norma.
Il dispositivo termosensibile può essere un dispositivo termico di interruzione con ripristino
automatico o manuale o un fusibile termico (un dispositivo termico di interruzione che
funziona solo una volta e poi richiede la sostituzione).
Il dispositivo termosensibile esterno al dispositivo di alimentazione della lampada non deve
essere del tipo a cartuccia o altro tipo facilmente sostituibile. Esso deve essere mantenuto in
posizione fissa rispetto all’alimentatore/trasformatore.
NOTA
Non è consentito l’uso di mastice o di prodotti similari per il fissaggio all’alimentatore/trasformatore.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con la prova di 12.6.2.
Le prescrizioni di questo paragrafo sono considerate soddisfatte, senza la necessità di
effettuare ulteriori prove, per gli apparecchi che incorporano uno o più alimentatori/trasformatori
termicamente protetti di “Classe P”, marcati con il simbolo
P
, e alimentatori/trasformatori
termicamente protetti a temperatura dichiarata, riportanti il simbolo
...
nel quale è marcato un
valore uguale o inferiore a 130 °C, conformemente alla relativa Norma.
Gli apparecchi che incorporano uno o più alimentatori/trasformatori non marcati con il simbolo
per gli alimentatori termicamente protetti, o marcati con un valore superiore a 130 °C devono
essere conformi alle prescrizioni di 4.16.1 o 4.16.3.
4.16.3 Se l’apparecchio non soddisfa le prescrizioni di distanziamento di 4.16.1 e non è
munito di un dispositivo termico di interruzione come indicato in 4.16.2, deve essere
progettato per superare la prova descritta in 12.6.
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NOTE This requirement and its test are based on the assumption that, during failure of the ballast/transformer,
for instance owing to short-circuited windings or a short-circuit to the case, the ballast/transformer winding will not
exceed 350 °C for a duration of more than 15 min and therefore that the temperature of the mounting surface will
not exceed 180 °C for a duration of more than 15 min.
4.17
Drain holes
Drip-proof, rain-proof, splash-proof and jet-proof luminaires shall be so designed that if water
accumulates in the luminaire it can drain out effectively, for example by opening one or more
drain holes. Watertight luminaires shall have no provision for draining.
Compliance is checked by inspection and by the tests of Section 9.
NOTE A drain hole in the back of a luminaire for surface mounting is effective only if the design ensures a
clearance of at least 5 mm from the mounting surface, for example, by means of projections from the back.
4.18
Resistance to corrosion
NOTE Since the tests of 4.18 and Annex F may be destructive, they may be carried out on separate samples in
accordance with 0.4.2.
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4.18.1 Ferrous parts of drip-proof, rain-proof, splash-proof, jet-proof, watertight and
pressure-watertight luminaires, the rusting of which might cause the luminaire to become
unsafe, shall be adequately protected against rusting.
Compliance is to be checked by the following test:
All grease is removed from the parts to be tested. The parts are then immersed for 10 min in
a 10 % solution of ammonium chloride in water at a temperature of 20 °C ± 5 °C. Without
drying, but after shaking off any drops, the parts are placed for 10 min in a box containing air
saturated with moisture at a temperature of 20 °C ± 5 °C.
After the parts have been dried for 10 min in a heating cabinet at a temperature of
100 °C ± 5 °C, their surfaces shall show no signs of rust.
NOTE
Traces of rust on sharp edges and any yellowish film removable by rubbing are ignored.
For small helical springs and the like, and for inaccessible parts exposed to abrasion, a layer
of grease may provide sufficient protection against rusting. Such parts are subjected to the
test only if there is doubt about the effectiveness of the grease film, and the test is then made
without previous removal of the grease.
4.18.2 Contacts and other parts made of rolled copper or copper alloy sheet, the failure of
which might cause the luminaire to become unsafe, shall be free from stress corrosion.
Compliance is checked by the test given in Annex F which shall be made on samples not
subjected to any other test.
4.18.3 Parts of aluminium or aluminium alloy in drip-proof, rain-proof, splash-proof, jetproof, watertight and pressure-watertight luminaires, shall be resistant to corrosion, if the
luminaire might otherwise become unsafe.
NOTE
4.19
Guidance on resistance to corrosion is given in Annex L.
Ignitors
Ignitors used in luminaires shall be electrically compatible with the associated ballast in the
luminaire.
Compliance is checked by inspection.
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NOTA Questa prescrizione e la relativa prova si fondano sull’ipotesi che, in caso di guasto
all’alimentatore/trasformatore, dovuto ad esempio ad un cortocircuito tra gli avvolgimenti o verso la custodia, la
temperatura dell’avvolgimento dell’alimentatore/trasformatore non supererà i 350 °C per una durata superiore a
15 min e, di conseguenza, la temperatura della superficie di montaggio non supererà i 180 °C per una durata
superiore a 15 min.
4.17
Fori di drenaggio
Gli apparecchi protetti contro stillicidio, pioggia, spruzzi e getti d’acqua devono essere
progettati in modo da far defluire efficacemente l’acqua che si è accumulata, disponendo, per
esempio con uno o più fori di drenaggio. Gli apparecchi a tenuta stagna non devono essere
provvisti di drenaggio.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con le prove indicate nella Sezione 9.
NOTA
Un foro di drenaggio praticato sul retro di un apparecchio, previsto per il montaggio direttamente su una
superficie, è considerato efficace solo nel caso in cui assicuri una distanza in aria di almeno 5 mm dalla superficie
di montaggio ottenuta, per esempio, per mezzo di sporgenze applicate sul retro dell’apparecchio.
4.18
Resistenza alla corrosione
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NOTA
Poiché le prove di 4.18 e dell’Allegato F possono risultare distruttive, queste possono essere effettuate su
campioni separati conformemente a 0.4.2.
4.18.1 Negli apparecchi protetti contro stillicidio, pioggia, spruzzi, getti e negli apparecchi
stagni all’immersione e alla sommersione, è necessario proteggere adeguatamente le parti in
ferro dall’ossidazione che potrebbe comprometterne la sicurezza.
La conformità si verifica con la seguente prova:
Rimuovere ogni residuo di grasso dalle parti in esame. Immergere successivamente le parti in
una soluzione di cloruro di ammonio al 10 % in acqua ad una temperatura di 20 °C ± 5 °C per
10 min. Senza asciugarle, ma scuotendo le eventuali gocce, porre per 10 min le parti in una
scatola di prova che contenga aria satura di umidità alla temperatura di 20 °C ± 5 °C.
Dopo che le parti sono state asciugate ponendole per 10 min in una cabina termica alla
temperatura di 100 °C ± 5 °C, le loro superfici non devono presentare tracce di ossidazione.
NOTA
Non sono prese in considerazione tracce di ossidazione sugli spigoli e pellicole giallastre eliminabili con
lo sfregamento.
Nel caso di piccole molle elicoidali e simili e di parti inaccessibili esposte all’abrasione, uno
strato di grasso può fornire una protezione sufficiente contro l’ossidazione. Tali parti sono
sottoposte a prova solo in caso di dubbio sull’efficacia della pellicola di grasso; la prova si
effettua senza rimuovere preventivamente il grasso.
4.18.2
I contatti e le altre parti in laminato di rame o in fogli di lega di rame, il cui
danneggiamento può pregiudicare la sicurezza dell’apparecchio, devono essere esenti da
tenso-corrosione.
La conformità si verifica con la prova di cui all’Allegato F, che deve essere eseguita su
campioni non sottoposti ad altre prove.
4.18.3 Le parti in alluminio o in lega di alluminio degli apparecchi protetti contro stillicidio,
pioggia, spruzzi, getti e negli apparecchi stagni all’immersione e alla sommersione, devono
essere resistenti alla corrosione; diversamente risulterebbe pregiudicata la sicurezza
dell’apparecchio.
NOTA
Nell’Allegato L sono riportate istruzioni sulla resistenza alla corrosione.
4.19
Accenditori
Gli accenditori utilizzati negli apparecchi devono essere elettricamente compatibili con i
relativi alimentatori.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
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4.20
Rough service luminaires – Vibration requirements
Rough service luminaires shall have adequate resistance to vibrations.
Compliance is checked by the following vibration test.
The luminaire is fastened in its most onerous but normal position of installation to a vibration
generator.
The direction of vibration is in the most onerous direction and the severity is:
Duration:
30 min
Amplitude:
0,35 mm
Frequency range:
10 Hz, 55 Hz, 10 Hz
Sweep rate:
approximately one octave per minute.
After the test, the luminaire shall have no loosened parts which could impair the safety.
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4.21
Protective shield
4.21.1 Because of the possible risk of lamp shattering, luminaires designed for tungsten
halogen lamps and luminaires designed for metal halide lamps shall be fitted with a
protective shield. For tungsten halogen lamps, the shield shall be of glass.
Luminaires designed to be used with self-shielded lamps only are exempt from this
requirement, but shall be marked with the appropriate symbol (see Figure 1).
NOTE 1 Lamps needing a protective shield as part of the luminaire construction are supplied with an appropriate
cautionary notice or their packaging is marked with the symbol shown hereafter:
NOTE 2 For lamps not needing a protective shield as part of the luminaire construction (self-shielded lamps) their
packaging is marked with the symbol shown hereafter:
4.21.2 Parts of the lamp compartment shall so be designed that particles from a shattering
lamp cannot impair safety.
4.21.3 All openings in the luminaire shall be such that no parts of a shattered lamp can
leave the luminaire by a direct path (direct line of sight), including the rear of recessed
luminaires.
4.21.4
Compliance with 4.21.1 to 4.21.3 is checked by inspection and by the following tests:
–
the protective shield shall comply with the impact test of 4.13.1 with the impact energy of
Table 4.3 for fragile parts;
–
parts of the lamp compartment, if of insulating material, shall comply with the resistance
to flame and ignition test of 13.3.2.
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4.20
Apparecchi per servizio gravoso – Prescrizioni relative alle vibrazioni
Gli apparecchi per servizio gravoso devono avere un’adeguata resistenza alle vibrazioni.
La conformità si verifica con la seguente prova di vibrazione.
L’apparecchio viene fissato nella sua posizione normale di installazione più onerosa ad un
generatore di vibrazioni.
La direzione di vibrazione è quella più onerosa, e i parametri sono:
Durata:
30 min
Ampiezza:
0,35 mm
Campo di frequenza:
10 Hz, 55 Hz, 10 Hz
Tasso di scansione:
circa un’ottava al minuto.
Dopo la prova l’apparecchio non deve presentare parti allentate che possano pregiudicare la
sicurezza.
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4.21
Schermo di protezione
4.21.1 A causa del possibile rischio di rottura della lampada, gli apparecchi progettati per le
lampade ad alogeni a filamento di tungsteno e quelli per le lampade a vapori di alogenuri
devono essere muniti di uno schermo di protezione. Nel caso di lampade ad alogeni a
filamento di tungsteno, lo schermo deve essere di vetro.
Gli apparecchi progettati per essere utilizzati esclusivamente con lampade autoprotette non
sono soggetti a questa prescrizione, ma devono essere marcati con il simbolo appropriato
(vedi Figura 1).
NOTA 1 Le lampade che necessitano di uno schermo di protezione come parte della costruzione dell'apparecchio
vengono fornite con un'avvertenza appropriata, oppure il loro imballaggio è contrassegnato con il simbolo mostrato
qui di seguito:
NOTA 2 Per le lampade che non necessitano di uno schermo di protezione come parte della costruzione
dell'apparecchio (lampade autoprotette), il loro imballaggio è contrassegnato con il simbolo mostrato qui di seguito:
4.21.2
Le parti del vano lampada devono essere progettate in modo che le particelle
prodotte dalla rottura della lampada non possano pregiudicarne la sicurezza.
4.21.3 Tutte le aperture nell’apparecchio devono essere tali che nessuna parte di lampada
rotta possa uscire direttamente dall’apparecchio, incluso il retro degli apparecchi da incasso.
4.21.4 La conformità alle prescrizioni da 4.21.1 a 4.21.3 si verifica mediante esame a vista
e con le prove seguenti:
–
lo schermo di protezione deve essere conforme alla prova d’urto di cui in 4.13.1, con
l’energia d’urto per le parti fragili di cui alla Tabella 4.3,
–
le parti del vano lampada, se di materiale isolante, devono essere conformi alla prova di
resistenza alla fiamma e all’accensione di cui in 13.3.2.
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NOTE 1 This requirement is intended to improve safety by eliminating the hazards due to chance failure of a
lamp or incorrect application. Existing open luminaires not fitted with a protective shield do not necessarily present
a hazard.
NOTE 2 The impact test of 4.13.1, which is performed from the outside, is regarded to be more severe than the
impacts of glass particles. A specific test simulating the latter is therefore not necessary. In case the mounting
means of the glass shield is solely designed to withstand impacts from the inside, the test of 4.13.1 should be
performed in that direction.
4.22
Attachments to lamps
Luminaires shall not incorporate attachments to lamps which might cause overheating or
damage to the lamps, lamp caps or holders, luminaires or attachments.
Attachments to fluorescent lamps are only allowed if supplied or approved by the luminaire
manufacturer. The total weight of the lamp plus attachment shall not exceed:
–
200 g for lamps with cap G5, and
–
500 g for lamps with cap G13.
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Compliance is checked by inspection, by weighing and by thermal measurements, if
appropriate.
NOTE Examples of attachments to incandescent lamps which might not comply with these requirements are bowl
mirror reflectors, reflectors around lamps etc. Examples which might be permitted are springs for attachment of
lightweight shades to lamps and similar devices.
4.23
Semi-luminaires
Semi-luminaires shall comply with all relevant requirements for class II luminaires.
NOTE The class II symbol is omitted to avoid it being considered as applying to the complete luminaire in which
the semi-luminaire is used.
4.24
UV radiation
Luminaires designed for tungsten halogen lamps and luminaires designed for metal halide
lamps shall not emit excessive UV radiation when used with the lamp. For self-shielded
lamps, this requirement is met by the lamp design.
For tungsten halogen lamps and most metal halide lamps, when needing a protective shield,
any glass will reduce the UV radiation to a sufficiently low level.
For some metal halide lamps, emitting a high level of radiation, Annex P describes methods
to provide adequate shielding for UV radiation by the luminaire.
NOTE
4.25
See Annex P, procedure A or B for method of calculation to provide effective radiation shielding.
Mechanical hazard
Luminaires shall have no sharp points or edges that could, during installation, normal use, or
maintenance, create a hazard for the user.
Compliance is checked by inspection.
4.26
Short-circuit protection
4.26.1 Adequate means shall be provided to prevent the impairing of safety due to
unintended short-circuiting of uninsulated accessible SELV parts of opposite polarity.
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NOTA 1 Questa prescrizione ha lo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza eliminando i pericoli dovuti ad
una lampada difettosa o al suo montaggio non corretto. Gli attuali apparecchi di illuminazione non provvisti di
schermo di protezione non sono necessariamente pericolosi.
NOTA 2 La prova d’urto di 4.13.1 effettuata dall’esterno è considerata più severa di quella degli urti di particelle
di vetro. Non è quindi necessaria una prova specifica che simuli quest’ultima. Nel caso in cui i supporti dello
schermo di vetro siano previsti esclusivamente per resistere agli urti dall’interno, la prova di 4.13.1 dovrebbe
essere effettuata in tale direzione.
4.22
Parti applicate alle lampade
Gli apparecchi non devono incorporare parti applicate alle lampade che possano causare il
surriscaldamento o il danneggiamento delle lampade, degli attacchi o dei portalampade, degli
apparecchi o delle parti applicate.
Parti applicate alle lampade fluorescenti sono permesse solo se fornite o approvate dal
costruttore dell’apparecchio. Il peso totale della lampada e della parte applicata non deve
superare:
–
200 g, per le lampade con attacco G5; e
–
500 g, per le lampade con attacco G13.
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La conformità si verifica mediante esame a vista, pesatura ed eventuali rilevamenti termici, se
appropriati.
NOTA
Esempi di parti applicate alle lampade ad incandescenza, che possono non essere conformi a queste
prescrizioni, sono: riflettori a cupola riflettente, riflettori attorno alla lampada ecc. Esempi permessi sono: molle per
l’applicazione di schermi leggeri sulle lampade e dispositivi similari.
4.23
Semi-apparecchi
I semi-apparecchi devono essere conformi a tutte le prescrizioni relative agli apparecchi di
Classe II.
NOTA
Il simbolo della Classe II è omesso per evitare che sia considerato riferito all’apparecchio completo nel
quale il semi-apparecchio è applicato.
4.24
Radiazioni UV
Gli apparecchi di illuminazione progettati per essere utilizzati con le lampade ad alogeni a
filamento di tugsteno e quelli per le lampade a vapori di alogenuri non devono emettere
eccessive radiazioni UV quando utilizzati con tale lampada. Nel caso di lampade autoprotette,
questa prescrizione è soddisfatta dal progetto della lampada stessa.
Per le lampade ad alogeni a filamento di tugsteno e per la maggior parte delle lampade a
vapori di alogenuri, quando sia necessario uno schermo di protezione, qualsiasi schermo di
vetro ridurrà la radiazione UV ad un livello sufficientemente basso.
Per le lampade a vapori di alogenuri che emettono un elevato livello di radiazione,
l’Allegato P descrive i metodi per fornire una schermatura adeguata contro la radiazione UV
dell'apparecchio.
NOTA
A o B.
4.25
Il metodo di calcolo per fornire un’efficace schermatura alle radiazioni è riportato nell’Allegato P, procedura
Pericoli meccanici
Gli apparecchi non devono avere parti taglienti o spigoli che possano rappresentare un
pericolo per l’utilizzatore, durante l’installazione, l’uso normale o la manutenzione.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
4.26
Protezione contro il cortocircuito
4.26.1 Devono essere adottate adeguate precauzioni per evitare di compromettere la
sicurezza a causa di un cortocircuito non intenzionale di parti SELV accessibili non isolate di
opposta polarità.
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NOTE Class III luminaires supplied from a separate unspecified SELV supply should have one conductor
insulated. Where insulation is not provided, the luminaire manufacturer should declare the maximum VA output
and type reference of the SELV source, and the test in 4.26.2 should be conducted with this transformer/converter.
4.26.2 A type test sample is operated at 0,9 to 1,1 times its rated voltage with its nominal
load. A test chain as specified in 4.26.3 is hung over accessible uninsulated SELV parts. The
test chain shall form the shortest possible path by being loaded at each end, subject to a
maximum of 250 g with a weight equal to:
(15 ‘X’) g
where ‘X’ is the distance between conductors in the unloaded state, in centimetres.
The test chain shall not melt through, nor shall any part of the type test sample reach a
temperature exceeding the values of Tables 12.1 and 12.2.
4.26.3 Test chain: A chain of sufficient length of an uncoated metal, having links in
accordance with Figure 29 and made of 63 % Cu/37 % Zn. The chain shall have a resistance
value of 2,5 :/m ± 20 % when stretched with a load of 200 g/m.
NOTE
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4.27
The resistance value of the test chain should be checked before each measurement.
Terminal blocks with integrated screwless earthing contacts
Terminal blocks with integrated screwless earthing contacts shall be mounted in accordance
with the requirements specified by the manufacturer with reference to Annex V of this
standard.
Compliance is checked by inspection.
SECTION 5: EXTERNAL AND INTERNAL WIRING
5.1
General
This section specifies general requirements for the electrical connections to a supply and for
the internal wiring of luminaires.
5.2
Supply connection and other external wiring
5.2.1 Luminaires shall be provided with one of the following means of connection to the
supply:
Fixed luminaires
terminals; plugs for engagement with socket-outlets;
non-detachable flexible cables or cords;
adapters for engagement with supply tracks;
appliance inlets;
connecting leads (tails):
account shall be taken of national installation
rules/practice when deciding whether to supply a
connection device or not. Where the luminaire is delivered
with connecting leads (tails) and without a means of
connection to the supply, the manufacturer of the
luminaire shall specify which terminal block may be used
which shall conform to EN 60998-2-1 or EN 60998-2-2;
either the terminal block to be used shall be specified or
the following shall be defined:
- the type of terminal (screw/screwless);
- number of terminals;
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NOTA
Gli apparecchi di Classe III alimentati da una sorgente SELV separata non specificata devono avere un
conduttore isolato. In caso contrario, il costruttore dell’apparecchio dovrebbe dichiarare la massima potenza di
uscita in VA e il riferimento del tipo di sorgente SELV; la prova di 4.26.2 dovrebbe essere effettuata con questo
trasformatore/convertitore.
4.26.2 Un campione per la prova di tipo è alimentato da 0,9 a 1,1 volte la sua tensione
nominale con il suo carico nominale. Una catena di prova, come specificato in 4.26.3, è
sospesa sopra le parti SELV accessibili non isolate. La catena di prova deve formare il
percorso più breve possibile, venendo caricata a ciascuna delle estremità, con un massimo di
250 g, con un peso uguale a:
(15 ‘X’) g
dove ‘X’ rappresenta la distanza, in centimetri, tra i conduttori non sottoposti a carico.
La catena di prova non deve fondere, né alcuna parte del campione per la prova di tipo deve
raggiungere una temperatura superiore ai valori di cui alle Tabelle 12.1 e 12.2.
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4.26.3 Catena di prova: una catena di lunghezza sufficiente in metallo non rivestito, con
maglie conformi alla Figura 29 e realizzata in una lega di 63 % Cu e 37 % Zn. La catena
deve avere un valore di resistenza pari a 2,5 :/m ± 20 % quando tesa con un carico di
200 g/m.
NOTA
Il valore di resistenza della catena di prova dovrebbe essere controllato prima di ogni misura.
4.27
Morsettiere con contatti di terra integrati senza vite
Le morsettiere con contatti di terra integrati senza vite devono essere montate in conformità con
le prescrizioni specificate dal costruttore, facendo riferimento all'Allegato V della presente Norma.
La conformità si verifica con esame a vista.
SEZIONE 5: CABLAGGIO ESTERNO E INTERNO
5.1
Generalità
La presente Sezione specifica le prescrizioni generali per le connessioni elettriche
all’alimentazione e per il cablaggio interno degli apparecchi.
5.2
Connessione all’alimentazione e altri cablaggi esterni
5.2.1 Gli apparecchi devono essere provvisti di uno dei seguenti dispositivi di connessione
all’alimentazione:
Apparecchi fissi
morsetti; spine da inserire nelle prese;
cavi flessibili non separabili;
adattatori per binari di alimentazione;
spine di connettore;
terminali liberi:
nel decidere di alimentare o meno un dispositivo di
connessione si deve tener conto delle regole/pratiche di
installazione nazionali. Se l’apparecchio è fornito con
terminali liberi e senza dispositivo di connessione
all’alimentazione, il costruttore dell’apparecchio deve
specificare quale tipo di morsettiera conforme alle
EN 60998-2-1 o EN 60998-2-2 può essere utilizzata; la
morsettiera da usare deve essere specificata, oppure si
deve definire quanto segue:
- il tipo di morsetto (a vite/senza vite);
- il numero dei morsetti;
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- rated voltage;
- rated connecting capacity;
- any necessary preparation of the ends of conductors;
- any fixing method.
The requirements of 4.6, 4.7.1, 4.7.2, 4.10.1, 11.2, 12 and 13.2 shall be applied.
– Portable luminaires
supply cords; with plugs; appliance inlets.
– Track-mounted luminaires
adaptors or connectors.
– Semi-luminaires
Edison screw or bayonet cap.
Portable luminaires intended for wall mounting and incorporating a junction box and cord
anchorage may be delivered without a non-detachable flexible cable or cord, if instructions
for mounting are enclosed with the luminaire.
Luminaires declared by the manufacturer to be suitable for use outdoors shall not have PVCinsulated external wiring.
NOTE 1
In Australia, Austria and Japan, PVC insulated cables are acceptable for outdoor use.
NOTE 2 A wall mounted luminaire can be portable if it is fixed to its support by means of a wing screw, a clip or a
hook (see 1.2.9).
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NOTE 3 In some countries, luminaires intended to be connected to the supply via a socket-outlet need to be
supplied fitted with the supply cord and appropriate plug.
5.2.2 Supply cords used as a means of connection to the supply, when supplied by the
luminaire manufacturer, shall be at least equal in their mechanical and electrical properties to
those specified in HD 21 and HD 22, as indicated in Table 5.1, and shall be capable of
withstanding, without deterioration, the highest temperature to which they may be exposed
under normal conditions of use.
Table 5.1 – Supply cords
Luminaire
Ordinary class I luminaires
Rubber
PVC
H03RT-H
H003VVH2-F
H03VV-F
Ordinary class II luminaires
H05RR-F
H03VVH2-F
H03VV-F
Luminaires which are other than ordinary
H05RN-F
–
Portable rough service luminaires
H07RN-F
–
NOTE For supply voltages greater than 250 V, higher voltage grade cables and cords than those given in the
above table may be necessary.
To provide adequate mechanical strength, the nominal cross-sectional area of the conductors
shall be not less than:
–
0,75 mm 2 for ordinary luminaires;
–
1,0 mm 2 for other luminaires.
If the luminaire is provided with a 10/16 A socket-outlet, the flexible conductor nominal crosssection area shall be at least 1,5 mm 2 .
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- la tensione nominale;
- la capacità di connessione nominale;
- la preparazione necessaria delle estremità dei conduttori;
- i metodi di fissaggio.
Si devono applicare le prescrizioni di 4.6, 4.7.1, 4.7.2, 4.10.1, 11.2, 12 e 13.2.
Apparecchi mobili
cavi di alimentazione; con spine;
spine di connettore
Apparecchi montati su binario
adattatori o connettori
Semiapparecchi
attacco a vite Edison o a baionetta
Gli apparecchi mobili destinati al montaggio a parete e che incorporano una scatola di
giunzione e un dispositivo di ancoraggio dei cavi, possono essere forniti senza cavo flessibile
non separabile, se l’apparecchio è munito di foglio di istruzioni per il montaggio.
Gli apparecchi, il cui costruttore ne dichiara l’idoneità per uso esterno, non devono avere
cablaggio esterno isolato in PVC.
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NOTA 1 In Australia, Austria e Giappone è ammesso l’utilizzo di cavi in PVC per uso esterno.
NOTA 2 Un apparecchio a parete può essere mobile se viene fissato al proprio supporto per mezzo di una vite a
galletto, una pinza o un gancio (vedi 1.2.9).
NOTA 3 In alcuni Paesi, gli apparecchi previsti per essere collegati all'alimentazione attraverso una presa devono
essere forniti di cavo di alimentazione e di spina appropriati.
5.2.2
I cavi utilizzati come mezzi di connessione all’alimentazione, quando forniti dal
costruttore dell’apparecchio, devono avere caratteristiche meccaniche ed elettriche almeno
equivalenti a quelle specificate nell’HD 21 e nell’HD 22, come indicato nella Tabella 5.1, e
devono essere in grado di sopportare, senza deteriorarsi, la temperatura più elevata alla
quale possono essere esposti nelle condizioni normali di utilizzo.
Tabella 5.1 – Cavi di alimentazione
Apparecchi di illuminazione
Apparecchi ordinari di Classe I
Gomma
PVC
H03RT-H
H003VVH2-F
H03VV-F
Apparecchi ordinari di Classe II
H05RR-F
H03VVH2-F
H03VV-F
Apparecchi diversi da quelli ordinari
H05RN-F
–
Apparecchi mobili per uso gravoso
H07RN-F
–
NOTA Per tensioni di alimentazione superiori a 250 V, possono essere necessari cavi per categorie di tensione
più elevate di quelle indicate nella tabella.
Per assicurare una sufficiente resistenza meccanica, la sezione nominale dei conduttori non
deve essere inferiore a:
–
0,75 mm 2 per gli apparecchi ordinari;
–
1,0 mm 2 per gli altri apparecchi.
Se l’apparecchio è munito di una presa di corrente da 10/16 A, la sezione nominale dei
conduttori flessibili deve essere di almeno 1,5 mm 2 .
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5.2.3 Where the supply cord is provided with the luminaire, it shall be connected to the
luminaire by one of the following methods:
–
type X attachment;
–
type Y attachment;
–
type Z attachment.
5.2.4 Compliance with the requirements of 5.2.1 to 5.2.3 is checked by inspection and, if
necessary, by fitting the appropriate flexible cable or cord.
5.2.5 Terminations within luminaires utilizing type Z attachment shall not be made by means
of screwed connections.
5.2.6 Cable entries shall be suitable for the introduction of the conduit or the protective
covering of the cable or flexible cord so that the cores are completely protected, and they
shall provide the degree of protection against dust or moisture in accordance with the
classification of the luminaire, when the conduit, cable or flexible cord is fitted.
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5.2.7 Cable entries through rigid materials for external flexible cables and cords shall have
smoothly rounded edges of minimum radius 0,5 mm.
Compliance with the requirements of 5.2.5 to 5.2.7 is checked by inspection and by manual tests.
5.2.8 If, in class II luminaires, in adjustable luminaires or in portable luminaires other than
those for wall mounting, a flexible cable or cord where entering or leaving the luminaire
passes through accessible metal parts or through metal parts in contact with accessible
metal parts, the opening shall be provided with a tough bushing of insulating material having
smoothly rounded edges, so fixed that it cannot easily be removed. Bushings of material
likely to deteriorate with age shall not be used in openings with sharp edges.
NOTE 1 The term "easily removable bushing" is used to describe a bushing which can be pulled out of its
mounting by movement of the luminaire during its life or by inadvertent handling of the luminaire. Examples of
accepted fixings include use of lock-nut, appropriate adhesive such as self-hardening resin, or properly sized
push-fits.
NOTE 2
An example of materials known for deterioration with age is natural rubber.
If tubes or other guards are provided for the protection of flexible cables or cords at the entry
to the luminaire, they shall be of insulating material.
Helical metal springs and similar components, even when covered with insulated material,
are not guards.
Compliance is checked by inspection.
5.2.9 Bushings which screw into the luminaire shall be locked in position. If bushings are
fixed with an adhesive, it shall be of the self-hardening resin type.
Compliance is checked by inspection.
5.2.10 Luminaires provided with or designed for use with a supply cord or other external
flexible cable or cord shall have a cord anchorage such that the conductors are relieved from
strain, including twisting, where they are connected to the terminals, and such that their
covering is protected from abrasion. It shall be clear how the relief from strain and the
prevention of twisting is intended to be effected. For luminaires supplied without a cable or
cord, suitable test cables or cords of the largest and smallest sizes recommended by the
luminaire manufacturer shall be used for the tests.
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5.2.3
Negli apparecchi in cui viene fornito, il cavo di alimentazione esso deve essere
collegato all’apparecchio in uno dei seguenti modi:
–
attacco di tipo X;
–
attacco di tipo Y;
–
attacco di tipo Z.
5.2.4 La conformità con le prescrizioni specificate da 5.2.1 a 5.2.3 si verifica mediante
esame a vista e, se necessario, munendo l’apparecchio del cavo flessibile appropriato.
5.2.5
I terminali posti all’interno degli apparecchi che utilizzano un attacco di tipo Z non
devono essere del tipo a vite.
5.2.6 Le entrate dei cavi devono permettere l’introduzione del tubo o del rivestimento
protettivo del cavo flessibile, in modo da fornire una protezione completa dei conduttori;
inoltre devono fornire il grado di protezione contro la penetrazione di polvere e umidità in
conformità con la classificazione dell’apparecchio, quando il tubo o il cavo flessibile è
montato.
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5.2.7 L’ingresso di cavi flessibili esterni attraverso materiali rigidi deve avere spigoli
leggermente arrotondati con un raggio minimo di 0,5 mm.
La conformità alle prescrizioni specificate da 5.2.5 a 5.2.7 si verifica mediante esame a vista
e con prove manuali.
5.2.8
Negli apparecchi di Classe II, in quelli regolabili o mobili diversi da quelli per il
montaggio a parete, se un cavo flessibile, all’entrata o all’uscita dell’apparecchio, attraversa
parti metalliche accessibili o in contatto con queste ultime, l’apertura deve essere provvista di
una boccola rinforzata in materiale isolante a spigoli leggermente arrotondati, fissata in modo
da non poter essere tolta con facilità. Nelle aperture con spigoli taglienti non bisogna usare
boccole in materiale deteriorabile nel tempo.
NOTA 1 Sono considerate “boccole facilmente removibili” quelle sfilabili dal cavo con il movimento
dell’apparecchio nel tempo, oppure dalla sua manipolazione involontaria. Esempi di fissaggi accettati comprendono
l’uso di un dado bloccante, una colla adatta, quale una resina autoindurente, o un accoppiamento a scorrimento.
NOTA 2 Un esempio di materiale noto per deteriorarsi con il tempo è rappresentato dalla gomma naturale.
Se, nel punto in cui i cavi flessibili entrano nell’apparecchio la protezione è assicurata da tubi
od altri rivestimenti protettivi, questi ultimi devono essere realizzati in materiale isolante.
Le molle metalliche elicoidali e simili dispositivi non sono ammessi come rivestimenti
protettivi, nemmeno se ricoperti di materiale isolante.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
5.2.9 Le boccole che si avvitano nell’apparecchio devono essere bloccate in posizione. Se
vengono fissate per mezzo di collante, questo deve essere del tipo a resina autoindurente.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
5.2.10 Gli apparecchi muniti o progettati per l’utilizzo di cavi di alimentazione o con cavi
flessibili esterni, devono avere un dispositivo di ancoraggio del cavo che eviti possibili
sollecitazioni sui conduttori compresa la torsione, nel punto in cui sono collegati ai morsetti, e
tale che impedisca l’abrasione del loro rivestimento. Deve risultare evidente il modo in cui
detto dispositivo assicura la sua funzione. Per gli apparecchi forniti senza cavo, le prove
devono essere effettuate con cavi appropriati aventi le dimensioni minime e massime
raccomandate dal costruttore dell’apparecchio.
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It shall not be possible to push the flexible cable or cord into the luminaire to such an extent
that the cable or cord is subjected to undue mechanical or thermal stress. Methods such as
tying the cable or cord into a knot or tying the ends with string shall not be used.
Cord anchorage shall be of insulating material or be provided with a fixed insulating lining if
an insulation fault on the cable or cord could make accessible metal parts live.
5.2.10.1
that:
Cord anchorages for type X attachment cord shall be constructed and located such
a) at least one part is fixed to, or is integral with, the luminaire;
NOTE A cord anchorage is described as fixed to or held by the luminaire if this is actually the case when the
wiring is inserted and the luminaire is completely assembled.
b) they are suitable for the different types of supply cord that are appropriate for connecting
to the luminaire, except where the luminaire allows only one type of cable or cord to be
fitted;
c) they do not damage the supply cord and they are unlikely to be damaged when they are
tightened or loosened in normal use;
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d) the whole supply cord with its covering, if any, is capable of being mounted into the cord
anchorage;
e) the supply cord does not touch clamping screws of the cord anchorage if these screws
are of metal and are accessible or electrically connected to accessible metal parts;
f)
the supply cord is not clamped by a metal screw which bears directly on the cable or
supply cord;
g) replacement of the supply cord does not require the use of a tool specially designed for
the purpose.
Glands shall not be used as cord anchorages in portable or adjustable luminaires, unless
they have provision for clamping all types and sizes of cables and cords which might be used
for the supply connection. Anchorages of labyrinth type may be used if it is evident from the
design or by means of suitable marking how the flexible cable or cord is to be mounted.
Compliance is checked by the test of 5.2.10.3.
5.2.10.2
For type Y and Z attachments, cord anchorages shall be adequate.
Compliance is checked by the test of 5.2.10.3.
NOTE
The test is carried out on the cable or cord supplied with the luminaire.
5.2.10.3 Compliance is checked by inspection and by the following tests which are made
with the cable or cord which is fitted to the luminaire as delivered.
The conductors are introduced into the terminals and the terminal screws, if any, are
tightened just sufficiently so as to prevent the conductors from easily changing their position.
The cord anchorage is used in the normal manner, clamping screws, if any, being tightened
with a torque two-thirds of that specified in Table 4.1.
After this preparation, it shall not be possible to push the cable or cord into the luminaire in
such a way as to cause movement of the cable or cord at the terminals, or to cause the cable
or cord to come into contact with moving parts or parts which operate at a temperature higher
than that permissible for the insulation of the conductors.
The cable or cord is then subjected 25 times to a pull of the value shown in Table 5.2.
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Non deve essere possibile spingere nell’apparecchio il cavo flessibile fino al punto di sottoporlo
ad eccessive sollecitazioni meccaniche o termiche. Non devono essere utilizzati metodi che
consistono nell’annodamento del cavo o nel legarne le estremità per mezzo di una cordicella.
Se un difetto all’isolamento del cavo può mettere sotto tensione parti metalliche accessibili il
dispositivo di ancoraggio del cavo deve essere di materiale isolante o fornito di un
rivestimento isolante fisso.
5.2.10.1 I dispositivi di ancoraggio per attacchi di tipo X devono essere costruiti e posizionati
in modo tale che:
a) almeno una parte sia fissata o integrata all’apparecchio;
NOTA Un dispositivo di ancoraggio è considerato come fissato all’apparecchio o da questo sostenuto, se
questa condizione si verifica con il cavo inserito e l’apparecchio completamente assemblato.
b) siano adattabili ai diversi tipi di cavi di alimentazione idonei al collegamento
dell’apparecchio, eccetto il caso in cui l’apparecchio permetta la connessione di un solo
tipo di cavo;
c) non danneggino il cavo di alimentazione né possano essere danneggiati quando sono
serrati o allentati durante l’uso normale;
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d) l’intero cavo di alimentazione, col suo eventuale rivestimento protettivo, possa essere
montato nel dispositivo di ancoraggio del cavo;
e) il cavo di alimentazione non sia in contatto con le viti di fissaggio del dispositivo di
ancoraggio, se tali viti sono metalliche ed accessibili o sono collegate elettricamente a
parti metalliche accessibili;
f)
il cavo di alimentazione non sia fissato con una vite metallica che prema direttamente su
di esso;
g) la sostituzione del cavo di alimentazione non richieda l’utilizzo di un utensile speciale
previsto per tale scopo.
I pressacavi degli apparecchi mobili o regolabili non devono essere usati come dispositivi di
ancoraggio del cavo, a meno che non dispongano di un dispositivo di ancoraggio adatto a tutti
i tipi e le dimensioni di cavi utilizzabili per la connessione all’alimentazione. I dispositivi di tipo
a labirinto possono essere utilizzati se risulta evidente dalla marcatura o dalla progettazione,
il modo in cui il cavo flessibile deve essere montato.
La conformità si verifica con la prova di 5.2.10.3.
5.2.10.2
I dispositivi di ancoraggio del cavo per gli attacchi di tipo Y e Z devono essere
appropriati.
La conformità si verifica mediante la prova di 5.2.10.3.
NOTA
La prova è effettuata sul cavo fornito insieme all’apparecchio.
5.2.10.3
La conformità si verifica mediante esame a vista e con le seguenti prove da
effettuarsi sul cavo collegato con l’apparecchio nelle condizioni di consegna.
I conduttori sono inseriti nei morsetti e le eventuali viti di questi vengono strette quanto basta
ad impedire un facile spostamento dei conduttori stessi.
Il dispositivo di ancoraggio del cavo viene usato nel modo normale, con le eventuali viti
serrate con un momento torcente uguale ai due terzi di quello specificato nella Tabella 4.1.
Dopo questa preparazione, non deve essere possibile spingere il cavo nell’apparecchio fino a
provocare un suo spostamento nei morsetti o a metterlo in contatto con parti mobili o
funzionanti ad una temperatura superiore a quella consentita per l’isolamento dei conduttori.
Il cavo è quindi sottoposto per 25 volte consecutive a una forza di trazione indicata nella
Tabella 5.2.
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The pulls are applied without jerks, each time for 1 s. The measurement of the longitudinal
displacement of the cable or cord is made during this test. A mark is made on the cable or
cord at a distance of approximately 20 mm from the cord anchorage while it is subjected to
the first pull and during the 25th pull, the mark shall not have been displaced by more
than 2 mm.
The cable or cord shall then be subjected to a torque of the value shown in Table 5.2.
During and after the above tests, the conductors shall not have moved noticeably in the
terminals and the cable or cord shall not be damaged.
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Table 5.2 – Tests for cord anchorage
Total nominal
cross-sectional area of
all conductors together
Pull
Torque
mm 2
N
Nm
Up to and including 1,5
60
0,15
Over 1,5 up to and including 3
60
0,25
Over 3 up to and including 5
80
0,35
Over 5 up to and including 8
120
0,35
5.2.11 If external wiring passes into the luminaire, it shall comply with the appropriate
requirements for internal wiring.
Compliance is checked by the tests of 5.3.
5.2.12 Fixed luminaires for looping-in shall be provided with terminals intended for
maintaining the electrical continuity of supply cables feeding the luminaire, but not
terminating in it.
Compliance is checked by inspection.
5.2.13 The ends of flexible stranded conductors may be tinned, but shall not have additional
solder applied, unless a means is provided of ensuring that clamped connections cannot work
loose owing to cold flow of the solder (see Figure 28).
NOTE This requirement is met when spring terminals are used. Securing the clamping screws is not an adequate
means of preventing the connection of soldered strands from working loose owing to cold flow of the solder.
5.2.14 If a plug is supplied with the luminaire by the manufacturer, the plug shall have the
same degree of protection against electric shock and degree of protection against ingress of
dust, solid objects and moisture as the luminaire.
NOTE 1 Moulded-on type plugs are deemed suitable for the IP luminaire requirements on other than ordinary
luminaires intended for domestic use.
In some countries (UK and Australia), where national legislation requires the fitting of a
certain plug which does not provide the required ingress protection, the luminaire
manufacturer shall provide adequate instructions for connection to the supply ensuring an
equivalent degree of protection against harmful ingress of dust and moisture as that provided
by the luminaire.
A class III luminaire shall not be provided with a plug which permits connection with a socketoutlet according to IEC 60083.
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Le trazioni sono applicate senza strappi e per la durata di 1 s ogni volta. Durante questa
prova si effettua la misura dello spostamento longitudinale del cavo. Sul cavo, a circa 20 mm
dal suo dispositivo di ancoraggio, si traccia un segno durante la prima trazione; durante la
venticinquesima, il segno non deve risultare spostato di oltre 2 mm.
Il cavo è quindi sottoposto a un momento torcente indicato nella Tabella 5.2.
Durante e dopo queste prove, i conduttori non devono essersi spostati in modo percettibile
nei morsetti, e il cavo non deve essere deteriorato.
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Tabella 5.2 – Prove sul dispositivo di ancoraggio del cavo
Sezione nominale totale di tutti i
conduttori nel loro insieme
Forza di
trazione
Momento
torcente
mm 2
N
Nm
Fino a 1,5 inclusi
60
0,15
Da oltre 1,5 fino a 3 inclusi
60
0,25
Da oltre 3 fino a 5 inclusi
80
0,35
Da oltre 5 fino a 8 inclusi
120
0,35
5.2.11
Se un cavo esterno attraversa l’apparecchio, esso deve essere conforme alle
prescrizioni relative al cablaggio interno.
La conformità si verifica con le prove di 5.3.
5.2.12 Gli apparecchi fissi progettati per collegamento in cascata devono essere forniti di
morsetti per mantenere la continuità elettrica dei cavi che alimentano l’apparecchio, ma che
non terminano in esso.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
5.2.13
Le estremità dei conduttori flessibili a corda possono essere stagnate, purché ciò
non comporti una stagnatura eccessiva, a meno che esista un mezzo per assicurarsi che le
connessioni, una volta effettuate, non possano allentarsi in seguito a uno scorrimento a
freddo della stagnatura (vedi la Figura 28).
NOTA
Questa prescrizione è soddisfatta quando si utilizzano morsetti a molla. Il bloccaggio mediante vite non è
considerato un mezzo adatto ad impedire l’allentamento dei fili saldati a seguito dello scorrimento a freddo della
stagnatura.
5.2.14 Se una spina è fornita insieme all'apparecchio dal costruttore, questa deve avere lo
stesso grado di protezione contro la scossa elettrica e contro l'ingresso di polvere, corpi solidi
e umidità dell'apparecchio stesso.
NOTA 1 Le spine di tipo sovrastampato sul cavo sono considerate idonee alle prescrizioni per gli apparecchi IP
diversi da quelli ordinari previsti per l'uso domestico.
In alcuni Paesi (Regno Unito e Australia), in cui la legislazione nazionale richiede il montaggio
di un certo tipo di spine che non fornisce il grado di protezione richiesto, il costruttore
dell'apparecchio deve fornire istruzioni adeguate per il collegamento all'alimentazione, in
modo da assicurare una protezione equivalente contro l'ingresso pericoloso di polvere e di
umidità, pari a quella fornito dall'apparecchio.
Un apparecchio di Classe III non deve essere munito di una spina che permetta la
connessione con una presa conforme alla IEC 60083.
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Plugs and socket-outlets for class III luminaires, where a safety isolating transformer is
delivered with the luminaire having rated current 3 A and rated voltage 25 V a.c. or 60 V
d.c. and power not exceeding 72 W, are allowed to comply only with the following
requirements:
–
plugs shall not be able to enter socket-outlets of other voltage systems (according to
IEC 60083);
–
sockets-outlets shall not admit plugs of other voltage systems;
–
socket-outlets shall not have the protective earth contact.
NOTE 2 For this particular plug and socket-outlet system, the ball pressure test given in Section 13 is not
applicable.
5.2.15 Not used.
5.2.16 AC mains appliance inlets incorporated into luminaires shall comply with the
requirements of IEC 60320.
Compliance with the requirements of 5.2.13 to 5.2.16 is checked by inspection.
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NOTE
IEC 60320 allows for other configurations which do not comply with the standard data sheet.
5.2.17 Inter-connecting cables, if not made of standardized insulated and sheathed cables,
shall consist of a defined assembly made by the luminaire manufacturer of wiring within a
sleeve, tube or equivalent construction.
5.2.18 All portable luminaires and fixed luminaires or luminaires intended to be connected
to the supply via a socket outlet, shall be fitted with a plug in accordance with IEC 60083, or
with regional or national standards where applicable, appropriate to the classification of the
luminaire.
Compliance is checked by inspection.
5.3
Internal wiring
5.3.1 Internal wiring shall be made with conductors of a suitable size and type to handle the
power occurring during normal use. The insulation of the wiring shall be made of a material
capable of withstanding the voltage and the maximum temperature to which it is subjected,
without affecting the safety when properly installed and connected to the mains.
If cables with common type of insulation (PVC or rubber) are used as through wiring, they do
not need to be delivered with the luminaire if the way of mounting is clear from the
manufacturer’s instructions. However, if special cables or sleeves, e.g. due to high
temperatures, are necessary, the through wiring shall always be factory assembled. The
requirements of 3.3.3 c) shall be taken into account in the latter case.
Wires coloured green and yellow shall be used for making earth connections only.
NOTE 1
The temperature limits for the insulation are given in the tables of Section 12.
NOTE 2
Sleeves in compliance with 4.9.2 are suitable to protect hot spots.
Compliance is checked by inspection and the following test, after the temperature and
heating tests of Section 12.
The socket-outlet, if any, is loaded with the declared value specified by the manufacturer
and, if not declared, with its rated current at rated voltage.
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Le spine e le prese per gli apparecchi di Classe III, in cui insieme all’apparecchio è fornito
anche il trasformatore di sicurezza con corrente 3 A e tensione nominale 25 V in c.a. o a
60 V in c.c. e potenza non superiore a 72 W, è ammesso che siano conformi solo alle
seguenti prescrizioni:
–
le spine non devono potersi connettere a prese di sistemi a tensione diversa
(conformemente alla IEC 60083);
–
le prese non devono accettare spine di sistemi a tensione diversa;
–
le prese non devono avere il contatto di terra di protezione.
NOTA 2 Per questo particolare sistema di prese e spina, la prova della sfera indicate nella Sezione 13 non è
applicabile.
5.2.15
A disposizione.
5.2.16 Le spine di connettore, incorporate negli apparecchi per la connessione con
l’alimentazione di rete in c.a., devono essere conformi alle prescrizioni della IEC 60320.
La conformità alle prescrizioni da 5.2.13 a 5.2.16 si verifica mediante esame a vista.
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NOTA
La IEC 60320 permette altre configurazioni che non sono conformi al Foglio delle caratteristiche della
Norma.
5.2.17 I cavi di interconnessione, quando non sono realizzati con cavi normalizzati isolati e
rivestiti, devono essere costituiti da un assieme definito realizzato dal costruttore
dell’apparecchio con cavi muniti di guaina, manicotti o costruzione equivalente.
5.2.18 Tutti gli apparecchi mobili e fissi o previsti per essere collegati all’alimentazione
attraverso una presa, devono essere muniti di una spina conforme alla IEC 60083 o, quando
applicabile, un’altra Norma locale o nazionale appropriata alla classificazione
dell’apparecchio.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
5.3
Cablaggio interno
5.3.1
Il cablaggio interno deve essere effettuato con conduttori di dimensione e tipo
appropriati alla potenza presente durante l’uso normale. L’isolamento del cablaggio deve
essere realizzato in materiale in grado di sopportare la tensione e la temperatura massima a
cui è sottoposto, senza influenzare la sicurezza, quando installato in modo corretto e
collegato alla rete.
Se, come cablaggio passante, sono utilizzati cavi provvisti di isolamento comune (PVC o
gomma) e se il loro montaggio risulta chiaro dalle istruzioni del costruttore, non è necessario
che siano forniti insieme all’apparecchio. Tuttavia, se sono necessari cavi o guaine speciali,
per esempio a causa delle elevate temperature, il cablaggio passante deve sempre essere
assemblato in fabbrica. In quest’ultimo caso si devono tenere presenti le prescrizioni indicate
in 3.3.3.c).
I conduttori di colore verde e giallo devono essere utilizzati esclusivamente per le connessioni
di terra.
NOTA 1
I limiti di temperatura per l’isolamento sono indicati nelle tabelle della Sezione 12.
NOTA 2
Le guaine conformi a 4.9.2 sono idonee a proteggere i punti caldi.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con la seguente prova, dopo le prove di
temperatura e riscaldamento della Sezione 12.
La presa, se presente, viene caricata con una corrente del valore dichiarato dal costruttore e,
se non dichiarato, con corrente e tensione nominali.
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When stable conditions are reached, the voltage is increased until an over-wattage of 5 %, or
an over-voltage of 6 % (depending on the type of lamp), is present.
When the new stable conditions are reached, all temperatures on components, cables, etc.
which can be influenced by the self-heating of the conductor shall be checked in accordance
with the requirements of 12.4.
5.3.1.1 For wiring which is directly connected to the fixed wiring, e.g. via a terminal block,
and the disconnection from the mains is relied upon by the external protection device(s), the
following is applicable:
For normal operating currents higher than 2 A:
–
nominal cross-sectional area: minimum 0,5 mm 2 ,
–
for through-wiring of fixed luminaires: minimum 1,5 mm 2 ,
–
nominal insulation thickness: minimum 0,6 mm (PVC or rubber).
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For mechanical protected wiring carrying normal operating currents lower than 2 A:
–
nominal cross-sectional area: minimum 0,4 mm 2 ,
–
nominal insulation thickness: minimum 0,5 mm (PVC or rubber).
The required mechanical protection is regarded to be adequate when extra insulation is
added at the following places where the wire insulation may be damaged:
–
in small openings of pipes when, during production, the wires are slid through,
–
when bending wires closely around metal not specially treated to produce smooth edges.
5.3.1.2 For wiring which is connected to the fixed wiring via an internal current-limiting
device and limiting the current to 2 A maximum, e.g. lamp current control device, circuit cutouts, fuses, protective impedance or isolating transformers, the following is applicable:
–
the minimum cross-sectional area which may be less than 0,4 mm 2 shall be selected in
relation to the maximum current during normal operating conditions and the time and level
of the current flowing during failure conditions, owing to the fact that overheating of the
wire insulation shall be prevented under any condition;
–
the minimum insulation thickness, which may be less than 0,5 mm (PVC or rubber), shall
be selected in relation to the voltage stress occurring.
5.3.1.3 In class II luminaires where the internal wiring has a live conductor and touches
accessible metal parts under normal operating conditions, the insulation, at least at the
places of contact, shall comply with the requirements for double or reinforced insulation
relevant to the voltage stress, e.g. by applying sheathed cables or sleeves.
5.3.1.4 Conductors without insulation may be used provided that adequate precautions have
been taken to ensure adherence to the creepage distances and clearance requirements of
Section 11 and also with regard to the class of protection of Section 2.
5.3.1.5 The SELV current-carrying parts do not have to be insulated. However, if insulation
is applied, they shall be tested as mentioned in Section 10.
5.3.1.6 When insulation materials are used which have insulating or mechanical properties
higher than PVC or rubber, an insulation thickness shall be selected which gives the same
degree of protection.
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Quando si raggiungono condizioni di equilibrio termico, la tensione viene innalzata fino ad
ottenere una sovrapotenza del 5 % o una sovratensione del 6 % (a seconda del tipo di
lampada), se presente.
Quando si raggiungono nuove condizioni di equilibrio termico, devono essere verificate tutte
le
temperature
di
componenti,
cavi,
ecc.
che
possono
essere
influenzate
dall’autoriscaldamento del conduttore, conformemente alle prescrizioni di 12.4.
5.3.1.1
Per il cablaggio collegato direttamente a quello fisso, ad esempio tramite una
morsettiera e in cui il sezionamento dalla rete si basa su dispositivi esterni di protezione, si
applica quanto segue:
Per le correnti di funzionamento normali superiori a 2 A:
–
sezione nominale: minimo 0,5 mm 2 ,
–
sezione del cablaggio passante degli apparecchi fissi: minimo 1,5 mm 2 ,
–
spessore nominale dell’isolamento: minimo 0,6 mm (PVC o gomma)
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Per il cablaggio protetto meccanicamente con correnti di funzionamento inferiori a 2 A:
–
sezione nominale: minimo 0,4 mm 2 ,
–
spessore nominale dell’isolamento: minimo 0,5 mm (PVC o gomma).
La protezione meccanica richiesta è considerata adeguata quando viene aggiunto un
isolamento supplementare nei seguenti punti in cui l’isolamento del filo può essere
danneggiato:
–
nelle piccole aperture dei tubi, al cui interno, durante la produzione, vengono fatti scorrere i
conduttori,
–
durante il piegamento del conduttore attorno a parti metalliche non sottoposte ad un
trattamento speciale di smussatura dei bordi.
5.3.1.2
Per il cablaggio collegato a quello fisso attraverso un dispositivo interno di
limitazione della corrente ad un valore massimo di 2 A, ad esempio i dispositivi di controllo
della corrente della lampada, i dispositivi di interruzione del circuito, i fusibili, l’impedenza di
protezione o i trasformatori di isolamento, si applica quanto segue:
–
la sezione minima, che può essere inferiore a 0,4 mm 2 , deve essere scelta in funzione
della massima corrente presente nelle normali condizioni di funzionamento e la durata e il
livello della corrente circolante durante il guasto, in quanto il surriscaldamento
dell’isolamento del cablaggio deve essere impedito in ogni circostanza;
–
lo spessore minimo dell’isolamento, che può essere inferiore a 0,5 mm (in PVC o gomma),
deve essere scelto in funzione delle sollecitazioni di tensione che si possono verificare.
5.3.1.3 Negli apparecchi di Classe II, in cui il cablaggio interno ha un conduttore in tensione
a contatto con parti metalliche accessibili nelle normali condizioni di funzionamento,
l’isolamento, almeno nei punti di contatto, deve essere conforme alle prescrizioni per
l’isolamento doppio o rinforzato in funzione delle sollecitazioni della tensione, ad esempio
utilizzando cavi rivestiti o guaine.
5.3.1.4
Si possono impiegare conduttori privi di isolamento, a condizione di prendere
adeguate precauzioni per assicurare che le distanze superficiali e in aria siano conformi alle
prescrizioni della Sezione 11 e alla Classe di protezione indicata nella Sezione 2.
5.3.1.5 Le parti che portano una corrente SELV non necessitano di essere isolate. Tuttavia,
se viene utilizzato un isolamento, questo deve essere provato come indicato nella Sezione 10.
5.3.1.6 Quando si utilizzano materiali isolanti con caratteristiche di isolamento o meccaniche
superiori al PVC o alla gomma, lo spessore di tale isolamento deve essere scelto in modo da
fornire il medesimo grado di protezione.
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5.3.2 Internal wiring shall be so situated or protected that it cannot be damaged by sharp
edges, rivets, screws and similar components, or by moving parts of switches, joints, raising
and lowering devices, telescopic tubes and similar parts. Wiring shall not be twisted along the
longitudinal axis of the cable through an angle exceeding 360°.
Compliance is checked by inspection (see also 4.14.4 and 4.14.5) and in accordance with the
test of 4.14.3.
5.3.3 If in class II luminaires, in adjustable luminaires, or in portable luminaires other than
those for wall mounting, internal wiring passes through accessible metal parts or through
metal parts in contact with accessible metal parts, the opening shall be provided with a tough
bushing of insulating material, having smoothly rounded edges, so fixed that it cannot easily
be removed. Bushings of material likely to deteriorate with age shall not be used in openings
with sharp edges.
NOTE 1 The term "easily removable bushing" is used to describe a bushing which can be pulled out of its
mounting by movement of the luminaire during its life or by inadvertent handling of the luminaire. Examples of
accepted fixings include use of lock-nut, appropriate adhesive such as self-hardening resin, or properly sized
push-fits.
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NOTE 2
An example of materials known for deterioration with age is natural rubber.
If the cable entry openings have smoothly rounded edges and the internal wiring is not
required to be moved in service, this requirement is met by the use of a separate protective
sheath over a cable that has no special protective sheath, or by using a cable which
incorporates a protective sheath.
5.3.4 Joints and junctions in internal wiring, excluding terminations on components, shall be
provided with an insulating covering no less effective than the insulation of the wiring.
Compliance with the requirements of 5.3.3 and 5.3.4 is checked by inspection.
5.3.5 Where internal wiring passes out of the luminaire and the design is such that the
wiring may be subject to strain, the requirements for external wiring apply. The requirements
for external wiring do not apply to internal wiring of ordinary luminaires which has a length of
less than 80 mm outside the luminaire. For luminaires which are other than ordinary, all
wiring external to the enclosure shall comply with the external wiring requirements.
Compliance is checked by inspection, measurements and, if appropriate, in accordance with
the tests of 5.2.10.1.
5.3.6 Wiring of adjustable luminaires shall be fixed by means of wire carriers, clips or
similar parts of insulating material at all places where it might otherwise rub against metal
parts in the normal movement of the luminaire in such a way that the insulation may be
damaged.
5.3.7 The ends of flexible stranded conductors may be tinned but shall not have additional
solder applied unless a means is provided of ensuring that clamped connections cannot work
loose owing to cold flow of the solder (see Figure 28).
NOTE This requirement is met when spring terminals are used. Securing the clamping screws is not an adequate
means of preventing the connecting of soldered strands from working loose owing to cold flow of the solder.
Compliance with the requirements of 5.3.6 and 5.3.7 is checked by inspection.
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5.3.2 Il cablaggio interno deve essere collocato o protetto in modo tale da non poter essere
danneggiato da spigoli vivi, rivetti, viti o componenti similari, o dalle parti mobili di interruttori,
giunti, dispositivi di contrappeso, tubi telescopici e similari. Il cablaggio non deve subire
torsione superiore a 360° lungo l’asse longitudinale del cavo.
La conformità si verifica mediante esame a vista (vedi anche 4.14.4 e 4.14.5) e
conformemente alla prova di 4.14.3.
5.3.3 Negli apparecchi di Classe II, negli apparecchi regolabili o mobili diversi da quelli per
il montaggio a parete, se il cablaggio interno attraversa parti metalliche accessibili o parti
metalliche in contatto con queste ultime, l’apertura deve essere provvista di una boccola
rinforzata in materiale isolante a spigoli leggermente arrotondati, fissata in modo da non poter
essere tolta con facilità. Nelle aperture con spigoli taglienti, non bisogna usare boccole in
materiale deteriorabile nel tempo.
NOTA 1 Sono considerate “boccole facilmente removibili” quelle che possono essere rimosse dalla propria sede
con il movimento dell’apparecchio durante la sua vita, oppure dalla sua manipolazione involontaria. Esempi di
fissaggi accettati comprendono l’uso di un dado bloccante, una colla adatta, quale una resina autoindurente, o un
accoppiamento a scorrimento.
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NOTA 2 Un esempio di materiale noto per deteriorarsi con il tempo è costituito dalla gomma naturale.
Se gli ingressi dei cavi sono provvisti di bordi leggermente arrotondati e non è ipotizzabile
alcun movimento del cablaggio interno durante il funzionamento, questa prescrizione può
essere soddisfatta utilizzando una guaina di protezione separata su un cavo privo di speciale
guaina di protezione, oppure usando un cavo provvisto di guaina incorporata.
5.3.4 I giunti e le giunzioni del cablaggio interno, ad eccezione dei terminali dei componenti,
devono essere provvisti di un rivestimento isolante con efficacia almeno equivalente
all’isolamento del cablaggio.
La conformità alle prescrizioni di 5.3.3 e 5.3.4 si verifica mediante esame a vista.
5.3.5 Se il cablaggio interno fuoriesce dall’apparecchio ed il progetto è tale che esso possa
essere sottoposto a sollecitazioni, si applicano le prescrizioni relative al cablaggio esterno.
Queste prescrizioni non si applicano al cablaggio interno degli apparecchi ordinari, che
fuoriesce dall’apparecchio per una lunghezza non superiore a 80 mm. Per gli apparecchi
diversi da quelli ordinari, tutti i cablaggi che fuoriescono dall’involucro devono essere
conformi alle prescrizioni per il cablaggio esterno.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con misure e, se appropriato,
conformemente alle prove di 5.2.10.1.
5.3.6
Il cablaggio degli apparecchi regolabili deve essere fissato per mezzo di portafili,
pinze e simili in materiale isolante, in tutti quei punti in cui, senza tale accorgimento, esso
potrebbe sfregare contro parti metalliche a causa dei normali movimenti dell’apparecchio
stesso, con danni all’isolamento.
5.3.7 Le estremità dei conduttori flessibili a corda possono essere stagnate, purché ciò non
comporti una stagnatura eccessiva, a meno che esista un mezzo per assicurarsi che le
connessioni, una volta effettuate, non possano allentarsi in seguito a uno scorrimento a
freddo della stagnatura (vedi la Figura 28).
NOTA
Questa prescrizione è soddisfatta quando si utilizzano morsetti a molla. Il bloccaggio mediante vite non è
considerato un mezzo adatto ad impedire l’allentamento dei conduttori saldati a seguito dello scorrimento a freddo
della stagnatura.
La conformità alle prescrizioni di 5.3.6 e 5.3.7 si verifica mediante esame a vista.
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SECTION 6: Not used
SECTION 7: PROVISION FOR EARTHING
7.1
General
This section specifies requirements, where applicable, for the earthing of luminaires.
7.2
Provision for earthing
7.2.1 Metal parts of class I luminaires which are accessible when the luminaire has been
mounted, or is opened for replacement of a lamp or replaceable starter or for cleaning
purposes, and which may become live in the event of an insulation fault, shall be permanently
and reliably connected to an earthing terminal or earthing contact.
NOTE 1 Metal parts screened from live parts by metal parts which are connected to the earthing terminal or
earthing contact, and metal parts separated from live parts by double insulation or by reinforced insulation, are
not, for the purpose of this requirement, regarded as likely to become live in the event of an insulation fault.
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NOTE 2 If a lamp breaks during a relamping operation, the breakage is not regarded as an insulation fault
according to this subclause, as the lamp in this sense is not considered to be a part of the luminaire (see 0.4.2
and the fourth paragraph of 8.2.3 for clarification).
Metal parts of luminaires which may become live in the event of an insulation fault and which
are not accessible when the luminaire has been mounted, but are liable to come into contact
with the supporting surface, shall be permanently and reliably connected to an earthing
terminal.
NOTE 3 The earthing of starters and lamp caps is not a requirement but earthing of lamp caps may be necessary
as a starting aid.
The earthing connections shall be of low resistance.
Self-tapping screws may be used to provide earthing continuity, provided they comply with
the requirements given in 4.12.1.
Thread-forming screws may be used to provide earthing.
A thread forming screw used in a groove of a metallic material could provide earth continuity
for a luminaire if all the tests required within this standard regarding earthing connection
were passed. See Figure 30.
For class I luminaires with detachable parts provided with connectors or similar connection
devices, the earth connection shall be made before the current-carrying contacts are made
and the current-carrying contacts shall separate before the earth connection is broken.
For terminal blocks with integrated screwless earthing contacts, the additional tests of
Annex V are to be applied.
7.2.2 Surfaces in adjustable joints, telescopic tubes, etc., providing earthing continuity, shall
be such that a good electrical contact is ensured.
7.2.3 Compliance with the requirements of 7.2.1 and 7.2.2 is checked by inspection and by
the following test:
A current of at least 10 A, derived from a source with a no-load voltage not exceeding 12 V,
shall be passed between the earthing terminal or earthing contact and each of the accessible
metal parts in turn.
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SEZIONE 6: Non utilizzata
SEZIONE 7: MESSA A TERRA
7.1
Generalità
La presente Sezione specifica le prescrizioni, quando applicabili, per la messa a terra degli
apparecchi.
7.2
Disposizioni per la messa a terra
7.2.1
Le parti metalliche degli apparecchi di Classe I che sono accessibili quando
l’apparecchio è installato o aperto per la sostituzione di una lampada, di uno starter o per la
pulizia, e che possono andare in tensione per un guasto all’isolamento, devono essere
collegate in modo permanente e sicuro ad un morsetto o contatto di terra.
NOTA 1 Ai fini della presente prescrizione, non si considera possano andare in tensione, in caso di guasto
all’isolamento, le parti metalliche separate da quelle in tensione mediante uno schermo metallico collegato ad un
morsetto o un contatto di terra, e le parti metalliche separate da quelle in tensione da un isolamento doppio o
rinforzato.
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NOTA 2 Se una lampada si rompe durante l’operazione di sostituzione, questo non viene considerato un guasto
dell’isolamento ai sensi di quanto detto in questo paragrafo, dato che la lampada in questo caso non è considerata
parte dell’apparecchio di illuminazione (per chiarimenti vedi 0.4.2 e il quarto capoverso di 8.2.3).
Le parti metalliche degli apparecchi che possono andare in tensione a causa di un guasto
dell’isolamento, e che, pur non essendo accessibili ad apparecchio installato, sono soggette
ad entrare in contatto con la superficie di sostegno, devono essere permanentemente ed
efficientemente collegate ad un morsetto di terra.
NOTA 3 Non è richiesta la messa a terra degli starter e degli attacchi delle lampade; quest’ultima può, tuttavia,
essere necessaria per facilitare l’accensione della lampada.
Le connessioni di terra devono essere a bassa resistenza.
Per assicurare la continuità della messa a terra, si possono utilizzare viti autofilettanti, purché
siano conformi alle prescrizioni indicate in 4.12.1.
Le viti autoformanti sono utilizzabili per assicurare la continuità della messa a terra.
Una vite autoformante utilizzata in una scanalatura di materiale metallico potrebbe fornire la
continuità di terra per l’apparecchio nel caso in cui tutte le altre prove di connessione a terra,
richieste dalla presente Norma, siano state superate. Vedi la Figura 30.
Per gli apparecchi di Classe I, con parti smontabili provviste di connettori o dispositivi similari,
la connessione di terra deve essere effettuata prima di quella dei contatti che portano
corrente e questi ultimi devono essere separati prima che la connessione di terra sia
interrotta.
Per le morsettiere con contatti di terra integrati senza vite, si devono applicare le prove
aggiuntive dell’Allegato V.
7.2.2 Le superfici dei giunti regolabili, dei tubi telescopici e similari, destinati ad assicurare
la continuità della messa a terra, devono essere tali da assicurare un buon contatto elettrico.
7.2.3 La conformità alle prescrizioni di 7.2.1 e 7.2.2 si verifica mediante esame a vista e
con la prova che segue.
Una corrente di almeno 10 A, alimentata da una sorgente la cui tensione a vuoto non è
superiore a 12 V, deve passare a turno tra il morsetto o il contatto di terra e ciascuna parte
metallica accessibile.
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The voltage drop between the earthing terminal or earthing contact and the accessible metal
part shall be measured and the resistance calculated from the current and the voltage drop.
In no case shall the resistance exceed 0,5 : . When type testing, the current shall be applied
for a period of at least 1 min.
NOTE In the case of a luminaire with a
flexible cable or cord.
supply cord, the earthing contact is at the plug or supply end of the
7.2.4 Earthing terminals shall comply with the requirements of 4.7.3. The connection shall
be adequately locked against accidental loosening.
For screw terminals, it shall not be possible to loosen the clamping means by hand.
For screwless terminals, it shall not be possible to loosen the clamping means
unintentionally.
Compliance is checked by inspection, by manual test and by the tests specified in 4.7.3.
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NOTE In general, the designs commonly used for current-carrying terminals provide sufficient resilience to
comply with this requirement; for other designs, special provisions, such as the use of an adequately resilient part
which is not likely to be removed inadvertently, may be necessary.
For terminal blocks with integrated screwless earthing contacts, the additional tests of
Annex V apply.
7.2.5 For a luminaire provided with a connector socket for a mains supply, the earth contact
shall be an integral part of the socket.
7.2.6 For a luminaire to be connected to supply cables (fixed wiring) or to a supply cord,
the earth terminal shall be adjacent to the mains terminal.
NOTE
Luminaires may be provided with type X or Y attachments.
7.2.7 For luminaires which are other than ordinary luminaires, all parts of an earth terminal
shall be such as to minimize the danger of electrolytic corrosion resulting from contact with
the earth conductor or any other metal in contact with them.
7.2.8 Either the screw or the other part of the earth terminal shall be made of brass or other
non-rusting metal or a material with a non-rusting surface and the contact surfaces shall be
bare metal.
7.2.9 Compliance with the requirements of 7.2.5 to 7.2.8 is checked by inspection and by
manual test.
7.2.10 If a fixed class II luminaire designed for looping-in is provided with internal
terminal(s) for maintaining the electrical continuity of an earthing conductor not terminating in
the luminaire, this(these) terminal(s) shall be insulated from accessible metal parts by double
insulation or reinforced insulation.
If a fixed connected class II luminaire has an earth connection for functional purposes, e.g.
for looping in, to assist the starting of a lamp or to avoid radio interference, the functional
earth circuit shall be separated from live parts or accessible metal parts by double or
reinforced insulation.
Compliance is checked by inspection.
7.2.11 When a class I luminaire is supplied with a supply cord, this cord shall have an
earthing core coloured green-yellow.
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La caduta di tensione tra il morsetto o il contatto di terra e la parte metallica accessibile deve
essere misurata e la resistenza calcolata in base alla corrente e alla caduta di tensione. In
nessun caso detta resistenza deve superare 0,5 : . Nella prova di tipo, la corrente deve
essere applicata per un periodo di almeno 1 min.
NOTA
Nel caso di un apparecchio con un cavo di alimentazione per la connessione all’alimentazione, il contatto
di terra è posto sulla spina o all’estremità di alimentazione del cavo flessibile.
7.2.4
I morsetti di terra devono soddisfare le prescrizioni di 4.7.3. La connessione deve
essere adeguata a prevenire gli allentamenti accidentali.
Per i morsetti a vite, non deve essere possibile allentare manualmente il dispositivo di
serraggio.
Per i morsetti senza vite non deve essere possibile allentare involontariamente il dispositivo
di serraggio.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con prova manuale e con le prove
specificate in 4.7.3.
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NOTA
Di solito i morsetti che portano corrente sono progettati in modo da presentare un’elasticità meccanica
sufficiente a soddisfare tale prescrizione; in altri casi possono rendersi necessari particolari accorgimenti, per
esempio l’impiego di una parte con adeguata elasticità meccanica che non possa essere tolta inavvertitamente.
Per le morsettiere con contatti di terra integrati senza vite, si devono applicare le prove
aggiuntive dell’Allegato V.
7.2.5 Nel caso di un apparecchio provvisto di una presa per la connessione alla rete di
alimentazione, il contatto di terra deve essere parte integrante della presa.
7.2.6 In un apparecchio previsto per essere collegato ai cavi di alimentazione (cablaggio
fisso) o ad un cavo di alimentazione non separabile, il morsetto di terra deve essere
adiacente ai morsetti di alimentazione.
NOTA
Gli apparecchi possono essere provvisti di attacchi di tipo X e Y.
7.2.7 Negli apparecchi diversi da quelli ordinari, tutte le parti di un morsetto di terra devono
essere tali da minimizzare il rischio di corrosione elettrolitica derivante dal contatto con il
conduttore di terra o con qualunque altro metallo in contatto con essi.
7.2.8 La vite o l’altra parte del morsetto di terra devono essere di ottone o di altro metallo
inossidabile, o di una sostanza la cui superficie sia inossidabile; le superfici di contatto
devono essere di metallo nudo.
7.2.9 La conformità alle prescrizioni da 7.2.5 a 7.2.8 si verifica mediante esame a vista e
con prova manuale.
7.2.10
Se un apparecchio fisso di Classe II, previsto per il collegamento in cascata, è
fornito di morsetto/i interno/i atto/i ad assicurare la continuità elettrica di un conduttore di
protezione che non termina nell’apparecchio stesso, tale/i morsetto/i deve/devono essere
isolato/i dalle parti metalliche accessibili da un isolamento doppio o rinforzato.
Se un apparecchio fisso di Classe II ha una connessione di terra per scopi funzionali, ad
esempio per il collegamento in cascata, per facilitare l’innesco della lampada o per la
soppressione dei radio-disturbi, il circuito della terra funzionale deve essere separato dalle
parti in tensione o dalle parti metalliche accessibili da isolamento doppio o rinforzato.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
7.2.11 Quando un apparecchio di Classe I è munito di un cavo di alimentazione, tale cavo
deve contenere un conduttore di protezione di colore giallo-verde.
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The green-yellow core of a supply cord shall be connected to the earthing terminal of the
luminaire and to the earthing contact of the plug if one is attached.
All conductors, whether internal or external, which are identified by the green and yellow
colour combination shall only be connected to an earthing terminal.
For luminaires with supply cords, the arrangement of the terminals, or the length of the
conductors between the cord anchorage and the terminals, shall be such that, should the
cable or cord move out of the cord anchorage, the current-carrying conductor becomes taut
before the earthing conductor.
Compliance is checked by inspection.
SECTION 8: PROTECTION AGAINST ELECTRIC SHOCK
8.1
General
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This section specifies requirements for protection against electric shock from luminaires. A
test to determine whether a conductive part is a live part which may cause an electric shock
is described in Annex A.
8.2
Protection against electric shock
8.2.1 Luminaires shall be so constructed that their live parts are not accessible when the
luminaire has been installed and wired as in normal use, and when it is opened as necessary
for replacing lamps or (replaceable) starters, even if the operation cannot be achieved by
hand. Basic insulated parts shall not be used on the outer surface of the luminaire without
appropriate protection against accidental contact.
NOTE 1
Examples of basic insulated parts are cables intended for internal wiring, controlgear for building-in etc.
No access to live parts with the standard test finger is permitted when the luminaire has been
installed and/or assembled for normal use and, in addition, under the same conditions:
–
for portable luminaires and adjustable luminaires, no access to basic insulated parts with
the standard test finger is permitted, and
–
for wall-mounted luminaires, within arms reach, there shall be no access to basic
insulated parts from the outside of the luminaire by means of a Ø 50 mm probe according
to Figure 1 in IEC 61032.
NOTE 2 In the context of this section, wall mounted luminaires may need to be considered as portable luminaires
when their mounting and supply connection are as described under the definition 1.2.9 of this standard.
Lampholders and starterholders, if used in portable luminaires and adjustable luminaires and
if accessible as specified above, shall comply to the electrical strength test and creepage
distance and clearance requirements for double or reinforced insulation.
NOTE 3 Sufficient creepage distances and clearances to outer accessible surfaces might only be achieved after
mounting into the luminaire.
NOTE 4 Information on lampholders and starterholders complying with the above requirements can be taken from
the manufacturer’s literature.
Basic insulation may be accessible when the luminaire is opened for lamp or starter
replacement.
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Quest’ultimo deve essere collegato al morsetto di terra dell’apparecchio e al contatto di terra
dell’eventuale spina.
Tutti i conduttori interni o esterni, che sono contrassegnati dalla combinazione di colori gialloverde, devono essere collegati esclusivamente ad un morsetto di terra.
Negli apparecchi con cavi di alimentazione, la disposizione dei morsetti, o la lunghezza dei
conduttori tra il dispositivo di ancoraggio del cavo e i morsetti, deve essere tale da garantire
che, nel caso in cui il cavo dovesse spostarsi dal suo ancoraggio, i conduttori che portano
corrente diventino tesi prima del conduttore di terra.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
SEZIONE 8: PROTEZIONE CONTRO LA SCOSSA ELETTRICA
8.1
Generalità
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La presente Sezione specifica le prescrizioni relative alla protezione contro la scossa elettrica
degli apparecchi di illuminazione. Nell’Allegato A è descritta una prova per determinare se
una parte conduttrice è una parte in tensione che può causare la scossa elettrica.
8.2
Protezione contro la scossa elettrica
8.2.1 Gli apparecchi devono essere costruiti in modo che le loro parti in tensione non siano
accessibili quando l’apparecchio è stato installato e cablato come nell’uso normale, e quando
viene necessariamente aperto per la sostituzione di lampade o starter (sostituibili), anche se
tali operazioni non possono essere effettuate manualmente. Le parti provviste di isolamento
principale non devono essere utilizzate sulla superficie esterna dell’apparecchio senza fornire
un’adeguata protezione contro il contatto accidentale.
NOTA 1 Esempi di parti provviste di isolamento principale sono i cavi destinati al cablaggio interno, i dispositivi di
alimentazione da incorporare, ecc.
Non è ammesso l'accesso alle parti in tensione con il dito di prova normalizzato una volta che
l'apparecchio sia stato installato e/o assemblato per l'uso normale e, inoltre, nelle stesse
condizioni:
–
nel caso di apparecchi mobili e regolabili, non è ammesso alcun accesso alle parti con
isolamento principale con il dito di prova normalizzato, e
–
nel caso di apparecchi a parete all’interno del volume di accessibilità non è ammesso
alcun accesso alle parti con isolamento principale dall'esterno dell'apparecchio,
utilizzando un calibro di Ø 50 mm conforme alla Figura 1 della IEC 61032.
NOTA 2 Nel contesto della presente Sezione, può essere necessario assimilare gli apparecchi a parete a quelli
mobili quando il loro montaggio e la connessione di alimentazione corrispondano a quelli descritti nella definizione
1.2.9 della presente Norma.
I portalampade e i portastarter, quando utilizzati negli apparecchi mobili e in quelli regolabili,
e quando accessibili come sopra specificato, devono soddisfare la prova di rigidità dielettrica
e le prescrizioni per le distanze di isolamento superficiali e in aria per l'isolamento doppio o
rinforzato.
NOTA 3 Le distanze di isolamento superficiali e in aria sufficienti verso le superfici esterne accessibili possono
essere attenuate dopo il montaggio all'interno dell’apparecchio di illuminazione.
NOTA 4 Le informazioni sui portalampade e i portastarter conformi alle prescrizioni sopraindicate possono essere
prese dalla documentazione del costruttore.
L'isolamento principale può essere accessibile quando l'apparecchio è aperto per la
sostituzione della lampada o dello starter.
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If a component intended for building-in is used on the outside of a fully assembled luminaire
which can be touched by the 50 mm sphere, it shall comply with the relevant requirements
applied to an independent component (see 1.2.29).
NOTE 5 Other than where specifically required, lampholders and starterholders complying with their own standard
are exempt from the requirements of this subclause.
Protection against electric shock shall be maintained for all methods and positions of
installation in normal use with regard to the limitations indicated in the manufacturer's
installation instructions, and for all adjustments of adjustable luminaires. Protection shall be
maintained after removal of all parts which can be removed by hand, except lamps and the
following parts of the lampholders:
a) For bayonet lampholders:
1) domes (terminal covers);
2) skirts.
b) For Edison screw lampholders:
1) domes (terminal covers) for cord grip types only;
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2) outer shells.
Covers in fixed luminaires that cannot be removed by a single action with one hand are not
removed. However, covers which have to be removed for changing lamps or starters are
removed for this test.
NOTE 6 A single action with one hand is normally taken to include removal of items such as a knurled headed
screw or a shade retaining ring.
Supply conductors held by screwless terminals with push-button releasing devices shall not
be removed for this test.
The use of push-button type terminal blocks without the use of a cover is not precluded by
this requirement. This is possible as some specific actions are required in order to release
wiring from these blocks.
Class I and class II luminaires intended for tubular tungsten filament lamps having a
cap/base at each end shall incorporate a means of automatic double-pole disconnection
operative when the lamp is being changed. This requirement does not apply if the relevant
cap and holder combination(s) is (are) covered by standards which incorporate special
requirements with regard to accessibility of live parts which may cause an electric shock.
The insulating properties of lacquer, enamel, paper and similar materials shall not be relied
upon to give the required protection against electric shock and protection against shortcircuit.
Luminaires with ignitors intended for use with double ended high pressure discharge lamps
shall be tested according to Figure 26.
If the voltage measured according to Figure 26 exceeds 34 V (peak), the ignitor shall only be
active if the lamp is fully inserted, or a warning according to 3.2.18 a) or b) respectively shall
be fitted to the luminaire.
Luminaires for double-capped Fa8 tubular lamps shall comply with the marking requirement
of 3.2.18.
8.2.2 For portable luminaires, protection against electric shock shall also be maintained
after movable parts of the luminaires have been placed in the most unfavourable position,
which can be effected by hand.
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Se un componente previsto per essere incorporato viene utilizzato all'esterno di un
apparecchio completamente assemblato che può essere toccato con una sfera di 50 mm di
diametro, deve essere conforme alle corrispondenti prescrizioni applicabili per i componenti
indipendenti (vedi 1.2.29).
NOTA 5 Diversamente da quanto espressamente prescritto, i portalampade e i portastarter conformi alla
corrispondente Norma non sono soggetti alle prescrizioni del presente paragrafo.
La protezione contro la scossa elettrica deve essere mantenuta per tutti i metodi e le
posizioni di installazione nell’uso normale, tenendo conto delle limitazioni indicate sulle
istruzioni per il montaggio fornite dal costruttore, e in tutte le possibili regolazioni degli
apparecchi regolabili. La protezione deve essere mantenuta anche dopo la rimozione di tutte
le parti asportabili manualmente, fatta eccezione per le lampade e le seguenti parti dei
portalampade:
a) Per portalampade a baionetta:
1) i cappelli (coprimorsetti);
2) i colletti.
b) Per portalampade a vite Edison:
1) i cappelli (coprimorsetti) solamente per il tipo a serracavo;
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2) le camicie.
Le coperture degli apparecchi fissi che non possono essere rimosse con il movimento di una
sola mano, non vanno tolte. Tuttavia per effettuare questa prova, vengono tolte le coperture
che devono essere rimosse per la sostituzione di lampade o starter.
NOTA 6 Il movimento di una sola mano comprende normalmente la rimozione di pezzi quali le viti a testa
zigrinata o l’anello del paralume.
I conduttori di alimentazione, tenuti in posizione da morsetti senza viti con dispositivi di
rilascio a pulsante non devono essere rimossi per la presente prova.
Questa prescrizione non impedisce l’utilizzo delle morsettiere del tipo a pulsante prive di
coperture. Questo è possibile quando, al fine di rilasciare il cablaggio da tali morsettiere, sono
richiesti specifici interventi.
Gli apparecchi di Classe I e II, previsti per lampade tubolari a incandescenza con doppio
attacco/base, devono incorporare un dispositivo bipolare per la sconnessione automatica
durante la sostituzione della lampada. Questa prescrizione non si applica se gli
accoppiamenti tra l’attacco della lampada e il portalampade sono oggetto di Norme che
prevedono prescrizioni specifiche per quanto riguarda l’accessibilità delle parti in tensione
che possono provocare una scossa elettrica.
Le proprietà isolanti di vernici, smalti, carta e materiali similari non devono essere considerate
in grado di garantire la protezione richiesta contro la scossa elettrica e il cortocircuito.
Gli apparecchi con accenditori previsti per lampade a scarica ad alta pressione con doppio
attacco devono essere provati in conformità alla Figura 26.
Se la tensione misurata in conformità alla Figura 26 supera i 34 V (valore di picco),
l’accenditore deve essere attivo solo quando la lampada è completamente inserita, in caso
contrario l’apparecchio deve essere provvisto di un’avvertenza secondo 3.2.18
rispettivamente a) o b).
Gli apparecchi per lampade tubolari a doppio attacco Fa8 devono essere conformi alla
prescrizione di marcatura di 3.2.18.
8.2.2 Nel caso di apparecchi mobili, è necessario mantenere la protezione contro la scossa
elettrica anche quando le parti mobili degli apparecchi sono state poste nella posizione più
sfavorevole che si possa ottenere manualmente.
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8.2.3 For protection against electric shock, the following additional requirements apply:
a) Metal parts of class II luminaires which are insulated from live parts by basic insulation
only are live parts for the purpose of this section.
This does not apply to the non-current carrying parts of caps which comply with their
relevant IEC safety standard.
For class II luminaires, glass lamp bulbs are not regarded as having further protection
against electric shock. If glass bowls and other protective glasses have to be removed
when the lamp is replaced or if they do not withstand the test of 4.13, they shall not be
used as supplementary insulation.
b) Metal lamp holders for bayonet cap lamps in class I luminaires shall be earthed.
c) Class III luminaires may have exposed current carrying parts in the SELV circuit under the
following conditions.
–
For ordinary luminaires, the voltage under load does not exceed 25 V r.m.s. or 60 V
ripple-free d.c. and where the voltage exceeds 25 V r.m.s. or 60 V d.c., the touch
current does not exceed:
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–
–
for a.c.: 0,7 mA (peak);
–
for d.c.: 2,0 mA.
the no-load voltage does not exceed 35 V peak or 60 V ripple-free d.c.
If the voltages or currents exceed the values given above, at least one of the
conductive parts in the SELV circuit shall be insulated by insulation capable of
withstanding a test voltage of 500 V r.m.s. for 1 min.
–
for luminaires which are other than ordinary, the nominal voltage does not exceed
12 V r.m.s. or 30 V ripple-free d.c.
NOTE 1
These limits are based on IEC 60364-4-41. See also Annex A of this standard.
Class III luminaires are accepted only for connection to a SELV source.
NOTE 2 PELV sources are not used at present for luminaires, by consequence a class III luminaire should not be
provided with means for protective earthing.
8.2.4 Portable luminaires for connection to the supply by means of a supply cord and plug
shall have protection against electric shock which is independent of the supporting surface.
8.2.5 Compliance with the requirements of 8.2.1 to 8.2.4 is checked by inspection and, if
necessary, by the test with the relevant test probe according to Figures 1 and 2 in IEC 61032
or by means of the specific test probe prescribed for the component in question.
This test probe shall be applied to every possible position, if necessary with a force of 10 N,
an electrical indicator being used to show contact with live parts. Movable parts, including
shades, shall be placed in the most unfavourable position by hand; if made of metal, they
shall not touch live parts of the luminaire or of the lamps.
NOTE It is recommended that a lamp be used for the indication of contact and that the voltage should be not less
than 40 V.
8.2.6 Covers and other parts providing protection against electric shock shall have
adequate mechanical strength and shall be reliably secured so that they will not work loose
with normal handling.
Compliance is checked by inspection, by manual test and by the tests of Section 4.
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8.2.3 Per la protezione contro la scossa elettrica, si applicano le seguenti prescrizioni
aggiuntive:
a) Ai fini della presente Sezione, le parti metalliche degli apparecchi di Classe II che sono
isolate dalle parti in tensione solo dall’isolamento principale, sono considerate parti in
tensione.
Questo non si applica alle parti che non portano corrente degli attacchi, se questi sono
conformi alla corrispondente Norma IEC di sicurezza.
Per gli apparecchi di Classe II, non è richiesto che i bulbi di vetro della lampada abbiano
una protezione aggiuntiva contro la scossa elettrica. Se le calotte e gli altri vetri di
protezione devono essere rimossi per la sostituzione della lampada o se non superano la
prova di 4.13, non devono essere utilizzati come isolamento supplementare.
b) Gli apparecchi di Classe I con portalampade metallico con attacco a baionetta devono
essere messi a terra.
c) Gli apparecchi di Classe III possono avere parti nude che portano corrente nei circuiti
SELV nelle seguenti condizioni.
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–
–
Per gli apparecchi ordinari, la tensione a carico non supera 25 V efficaci o 60 V in
corrente continua piatta e quando la tensione supera 25 V efficaci o 60 V in c.c., la
corrente di contatto non deve superare:
–
per la corrente alternata: 0,7 mA (valore di picco);
–
per la corrente continua: 2,0 mA.
La tensione a vuoto non deve superare 35 V di picco oppure 60 V in corrente continua
piatta.
Se le tensioni o le correnti superano i valori sopra indicati, almeno una delle parti
conduttrici del circuito SELV deve avere un isolamento in grado di resistere alla
tensione di prova di 500 V in valore efficace per 1 min.
–
Per gli apparecchi diversi da quelli ordinari, la tensione nominale non deve superare
12 V efficaci o 30 V in corrente continua piatta.
NOTA 1 Questi limiti sono basati sulla IEC 60364-4-41. Vedi anche l'Allegato A della presente Norma.
Gli apparecchi di Classe III sono accettati solo per la connessione ad una sorgente SELV.
NOTA 2 Le sorgenti PELV non vengono utilizzate al momento attuale per gli apparecchi di illuminazione, di
conseguenza un apparecchio di Classe III non dovrebbe prevedere mezzi di messa a terra di protezione.
8.2.4 Gli apparecchi mobili predisposti per la connessione all’alimentazione per mezzo di un
cavo di alimentazione ed una spina, devono avere una protezione contro la scossa elettrica
indipendente dal piano di appoggio.
8.2.5 La conformità alle prescrizioni da 8.2.1 a 8.2.4 si verifica mediante esame a vista e,
se necessario, con il corrispondente calibro di prova specificato nelle Figure 1 e 2 della
IEC 61032, o per mezzo dello specifico calibro di prova prescritto per il componente
considerato.
Questo calibro di prova deve essere applicato in ogni possibile posizione, se necessario, con
una forza di 10 N usando un indicatore elettrico per segnalare il contatto con le parti in
tensione. Le parti mobili, compresi i paralumi, devono essere disposte manualmente nella
posizione più sfavorevole; se tali parti sono metalliche, non devono entrare in contatto con le
parti in tensione dell’apparecchio o delle lampade.
NOTA
Si raccomanda l’uso di una lampada per indicare il contatto e di una tensione non inferiore a 40 V.
8.2.6 Le coperture e le altre parti che assicurano la protezione contro la scossa elettrica
devono avere sufficiente resistenza meccanica ed essere fissate in modo affidabile, così da
non potersi allentare durante la normale manipolazione.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con prova manuale e con le prove della
Sezione 4.
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For wall mounted luminaires, portable luminaires, and adjustable luminaires where covers
whose fixing is not dependent on screws and whose removal is obtained by applying a force
in an approximately perpendicular direction to the mounting/supporting surface shall comply
with the following test.
A force is applied approximately perpendicular to the mounting/supporting surface. The force
shall be 20 N when the opening of the cover will give access to basic insulated parts and 80
N when live parts will be accessible.
During the test, the cover(s) shall not work loose.
8.2.7 Luminaires (other than those mentioned below) incorporating a capacitor of
capacitance exceeding 0,5 PF shall be provided with a discharge device so that the voltage
across the capacitor 1 min after disconnection of the luminaire from the source of supply at
rated voltage does not exceed 50 V.
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Portable luminaires designed to be connected to the supply by means of a plug, track adaptor
connected luminaires, or luminaires with supply connector with contacts accessible with the
standard test finger and incorporating a capacitor of capacitance exceeding 0,1 PF (or 0,25 PF
for luminaires with a rated voltage less than 150 V) shall be provided with a discharge device
so that 1 s after disconnection, the voltage between the pins of the plug or adaptor/connector
contacts does not exceed 34 V.
Other luminaires connected to the supply by means of a plug and incorporating a capacitor
exceeding 0,1 PF (or 0,25 PF for luminaires of rated voltage less than 150 V) and track
adaptors mounted in luminaires shall discharge so that after 5 s, the voltage between the
pins of the plug does not exceed 60 V r.m.s.
Subclause 0.4.2 requires that, unless otherwise specified, the tests of this part of IEC 60598
shall be conducted with the lamp in circuit. In the case of this subclause, the lamp shall be in
circuit when the measurement of the voltage from the compensation capacitor is made, if it
leads to a more onerous result.
The residual voltages referred to in this requirement shall be measured on only one
luminaire, even if it is envisaged that such a luminaire may be installed in a multiple luminaire
system.
Compliance is checked by measurement.
NOTE The discharge device (for all types of luminaire) may be incorporated on or within the capacitor or mounted
separately within the luminaire.
SECTION 9: RESISTANCE TO DUST, SOLID OBJECTS AND MOISTURE
9.1
General
This section specifies the requirements and tests for luminaires classified as resistant to
dust, solid objects and moisture in accordance with Section 2, including ordinary luminaires.
9.2
Tests for ingress of dust, solid objects and moisture
The enclosure of a luminaire shall provide the degree of protection against ingress of dust,
solid objects and moisture in accordance with the classification of the luminaire and the IP
number marked on the luminaire.
NOTE 1 The tests for the ingress of dust, solid objects and moisture specified in this standard are not all
identical to the tests in IEC 60529 because of the technical characteristics of luminaires. An explanation of the IP
numbering system is given in Annex J.
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Per apparecchi a parete, mobili e regolabili, in cui le coperture il cui il fissaggio non dipende
da viti e la cui rimozione è ottenuta applicando una forza in una direzione
approssimativamente perpendicolare alla superficie di montaggio/supporto, devono soddisfare
la seguente prova.
Viene applicata una forza nella direzione approssimativamente perpendicolare alla superficie
di montaggio/supporto. La forza deve essere di 20 N quando l'apertura della copertura dà
accesso a parti con isolamento principale e di 80 N quando sono accessibili parti in tensione.
Durante la prova, la(e) copertura(e) non deve(ono) allentarsi.
8.2.7 Gli apparecchi (tranne quelli sottoindicati) che incorporano un condensatore di
capacità superiore a 0,5 PF devono essere provvisti di un dispositivo di scarica tale che,
1 min dopo il distacco dell’apparecchio dalla sorgente di alimentazione a tensione nominale,
la tensione ai morsetti del condensatore non superi 50 V.
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Gli apparecchi mobili predisposti per la connessione all’alimentazione mediante spina, gli
apparecchi con adattatore per binario o collegati con connettore di alimentazione che
presentino contatti accessibili al dito di prova normalizzato e che incorporino un condensatore
di capacità superiore a 0,1 PF (o 0,25 PF per apparecchi con tensione nominale inferiore a
150 V) devono essere muniti di un dispositivo di scarica tale che, 1 s dopo il distacco, la
tensione tra gli spinotti della spina o tra i contatti dell’adattatore/connettore non superi 34 V.
Gli altri apparecchi collegati all’alimentazione mediante spina e che incorporano un
condensatore di capacità superiore a 0,1 PF (o 0,25 PF per apparecchi con tensione nominale
inferiore a 150 V) e gli adattatori per binario montati negli apparecchi, devono essere muniti di
un dispositivo di scarica tale per cui, dopo 5 s, la tensione tra gli spinotti della spina non
superi 60 V efficaci.
Il paragrafo 0.4.2 prescrive che, se non diversamente specificato, le prove di questa Parte
della IEC 60598 devono essere effettuate con la lampada collegata al circuito. Nel caso di
questo paragrafo, la lampada deve essere collegata al circuito durante la misura della
tensione del condensatore di rifasamento, se questo produce un risultato più sfavorevole.
Le tensioni resuide indicate in questa prescrizione devono essere misurate su un solo
apparecchio, anche se è prevedibile che tale apparecchio possa essere installato in un
sistema di più apparecchi.
La conformità si verifica con misure.
NOTA
Il dispositivo di scarica può (per tutti i tipi di apparecchi) essere fissato sul condensatore, incorporato in
esso, oppure essere montato separatamente all’interno dell’apparecchio.
SEZIONE 9: PROTEZIONE CONTRO LA PENETRAZIONE DI POLVERE,
CORPI SOLIDI E UMIDITÀ
9.1
Generalità
La presente Sezione specifica le prescrizioni e le prove applicabili agli apparecchi classificati,
secondo la Sezione 2, come protetti contro la polvere, corpi solidi e l’umidità, compresi gli
apparecchi ordinari.
9.2
Prove di protezione contro la penetrazione di polvere, corpi solidi e umidità
L’involucro di un apparecchio deve garantire il grado di protezione contro la penetrazione di
polvere, corpi solidi e umidità conforme alla classificazione dell’apparecchio e al grado di
protezione IP marcato su di esso.
NOTA 1 Le prove di protezione contro la penetrazione di polvere, corpi solidi e umidità specificate nella presente
Norma non sono tutte identiche a quelle della IEC 60529 a causa delle caratteristiche tecniche degli apparecchi.
Una spiegazione del sistema di numerazione IP è riportata nell’Allegato J.
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Compliance is checked by the appropriate tests specified in 9.2.0 to 9.2.9, and for other IP
ratings by the appropriate tests specified in IEC 60529.
Before the tests for the second characteristic numeral, with the exception of IPX8, the
luminaire complete with lamp(s) shall be switched on and brought to a stable operating
temperature at rated voltage.
The water for the tests shall be at a temperature of 15 °C ± 10 °C.
Luminaires shall be mounted and wired as in normal use and placed in the most unfavourable
position, complete with their protective translucent covers, if any, for the tests of 9.2.0 to
9.2.9.
Where connection is made by a plug or a similar device, then this shall be regarded as part of
the complete luminaire and shall be included in the tests and similarly for any separate
controlgear.
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For tests of 9.2.3 to 9.2.9, a fixed luminaire intended for mounting with its body in contact
with a surface shall be tested with an expanded metal spacer interposed between the
luminaire and the mounting surface. The spacer shall be at least equal in overall size to the
projection of the luminaire, and have dimensions as follows:
Longway of mesh
10 mm to 20 mm
Shortway of mesh
4 mm to 7 mm
Strand width
1,5 mm to
2 mm
Strand thickness
0,3 mm to 0,5 mm
Overall thickness
1,8 mm to
3 mm
Luminaires having provision for draining water by means of drain holes shall be mounted with
the lowest drain hole open unless otherwise specified in the manufacturer's installation
instructions.
If the installation instructions indicate that a drip-proof luminaire is for ceiling or undercanopy mounting, the luminaire shall be attached to the underside of a flat board or plate
which extends 10 mm beyond that part of the luminaire perimeter in contact with the
mounting surface.
For recessed luminaires, the parts in the recess and the parts protruding from the recess
shall each be tested according to their IP classification as indicated in the manufacturer's
mounting instructions.
NOTE 2
A box encapsulating the part in the recess may be necessary for the test of 9.2.4 to 9.2.9.
For IP2X luminaires, the enclosure denotes that part of the luminaire containing the main part
other than the lamp and optical controls.
NOTE 3 Since luminaires have no hazardous moving parts, the level of safety as specified in IEC 60529 is
achieved.
Portable luminaires, wired as in normal use, shall be placed in the most unfavourable position
of normal use.
Glands, if any, shall be tightened with a torque equal to two-thirds of that applied to glands in
the test of 4.12.5.
Fixing screws of covers, other than hand-operated fixing screws of glass covers, shall be
tightened with a torque equal to two-thirds of that specified in Table 4.1.
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La conformità si verifica con le prove appropriate specificate da 9.2.0 a 9.2.9 e, per altri gradi
IP, con le prove appropriate della IEC 60529.
Prima di effettuare le prove relative alla seconda cifra caratteristica, ad eccezione di IPX8,
l’apparecchio, completo di lampade, deve essere acceso e portato, ad una temperatura di
funzionamento stabile, alla tensione nominale.
La temperatura dell’acqua utilizzata nelle prove deve essere di 15 °C ± 10 °C.
Gli apparecchi devono essere montati e cablati come nell’uso normale e posti nella posizione
più sfavorevole, completi delle eventuali calotte translucide di protezione per le prove di cui
da 9.2.0 a 9.2.9.
Qualora la connessione sia effettuata mediante una spina o un dispositivo similare, questa
deve essere considerata parte dell’apparecchio completo e deve essere inclusa nelle prove,
così come qualsiasi unità di alimentazione separata.
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Nelle prove da 9.2.3 a 9.2.9, gli apparecchi fissi previsti
contatto con una superficie, devono essere provati con
interposto tra l’apparecchio e la superficie di montaggio. Il
stessa dimensione della proiezione dell’apparecchio sulla
caratteristiche:
per essere montati con il corpo in
un distanziatore di lamiera stirata
distanziatore deve avere almeno la
superficie di contatto e le seguenti
Asse maggiore delle losanghe
da 10 mm
a 20 mm
Asse minore delle losanghe
da 4 mm
a 7 mm
Larghezza del cordolo
da 1,5 mm
a 2 mm
Spessore del cordolo
da 0,3 mm
a 0,5 mm
Spessore totale
da 1,8 mm
a 3 mm
Gli apparecchi previsti per il drenaggio dell’acqua mediante opportuni fori devono essere
montati con il foro di drenaggio più basso aperto, se non diversamente specificato nelle
istruzioni di installazione fornite dal costruttore.
Se le istruzioni di installazione indicano che un apparecchio protetto contro lo stillicidio è
previsto per il montaggio a soffitto o sotto una sporgenza, l’apparecchio deve essere fissato
al di sotto di una piastra piana o che si estenda per 10 mm oltre la parte del perimetro
dell’apparecchio in contatto con la superficie di montaggio.
Negli apparecchi da incasso, tutte le parti incassate e quelle che fuoriescono dall’incasso
devono essere provate secondo la propria classificazione IP, come indicato nelle istruzioni di
montaggio del costruttore.
NOTA 2 Per le prove da 9.2.4 a 9.2.9, può essere necessario utilizzare una scatola che racchiuda le parti
incassate.
Per gli apparecchi IP2X, l’involucro indica quella parte dell’apparecchio contenente la parte
principale, diversa dalla lampada e dal gruppo ottico.
NOTA 3 Poiché gli apparecchi non presentano parti in movimento pericolose, il livello di sicurezza specificato
nella IEC 60529 è soddisfatto.
Gli apparecchi mobili, cablati come nell’uso normale, devono essere collocati nella posizione
più sfavorevole nell’uso normale.
Gli eventuali pressacavi devono essere serrati con un momento torcente uguale a due terzi di
quello applicato durante la prova di 4.12.5.
Le viti che fissano le coperture, diverse da quelle di fissaggio manuale delle calotte in vetro,
devono essere serrate con un momento torcente uguale a due terzi di quello specificato nella
Tabella 4.1.
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Screwed lids shall be tightened with a torque having a value in newton metres numerically
equal to one-tenth of the nominal diameter of the screw thread in millimetres. Screws fixing
other caps shall be tightened with a torque equal to two-thirds of that specified in Table 4.1.
After completion of the tests, the luminaire shall withstand the electric strength test specified
in Section 10, and inspection shall show:
a) no deposit of talcum powder in dust-proof luminaires, such that, if the powder were
conductive, the insulation would fail to meet the requirements of this standard;
b) no deposit of talcum powder inside enclosures for dust-tight luminaires;
c) no trace of water on current-carrying parts or SELV parts where the voltage under load
exceeds 12 V r.m.s. or 30 V ripple-free d.c. or on insulation where it could become a
hazard for the user or surroundings, for example, where it could reduce the creepage
distances below the values specified in Section 11;
d) 1) For luminaires without drain holes, there shall be no water entry.
NOTE
Care should be taken not to mistake condensation for water entry.
2) For luminaires with drain holes, water entry including condensation is allowed during
the tests if it can drain out effectively and provided it does not reduce the creepage
and clearance distances below the minimum levels specified in the standard;
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e) no trace of water entered in any part of a watertight or pressure watertight luminaire;
f)
no contact permitted with live parts by the relevant test probe for first characteristic
IP numeral 2;
no entry into the luminaire enclosure by the relevant test probe for first characteristic
IP numerals 3 and 4.
For luminaires with drain holes in accordance with 4.17 and luminaires with ventilation
slots for forced cooling, no contact with live parts is permitted through the drain holes and
ventilation slots with the relevant test probe for the first characteristic IP numerals 3 and 4;
g) no trace of water on any part of a lamp requiring protection from splashing water as
indicated in the “informations for luminaire design” section of the applicable lamp
standard;
h) no damage, for example, cracking or breakage of a protective shield or glass envelope,
such that safety or protection against the ingress of moisture is impaired.
9.2.0 Tests
Solid-object-proof luminaires (first characteristic IP numeral 2) shall be tested with the
standard test finger specified in IEC 60529 according to the requirements of Sections 8
and 11 of this standard.
NOTE Luminaires with first characteristic IP numeral 2 are not required to be tested with the sphere specified in
IEC 60529.
Solid-object-proof luminaires (first characteristic IP numerals 3 and 4) shall be tested at every
possible point (excluding gaskets) with a probe in accordance with test probe C or D of
IEC 61032, applied with a force as shown in Table 9.1:
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Le chiusure avvitate devono essere serrate con un momento torcente, espresso in
Newton metri, numericamente uguale ad un decimo del diametro nominale della filettatura
della vite espresso in millimetri. Le viti che fissano altre chiusure devono essere serrate con
un momento torcente uguale a due terzi di quello specificato nella Tabella 4.1.
A prove ultimate, l’apparecchio deve superare la prova di rigidità dielettrica indicata nella
Sezione 10, e dall’esame a vista non deve risultare:
a) alcun deposito di polvere di talco negli apparecchi protetti contro la polvere, tale che, se la
polvere fosse conduttrice, l’isolamento non sarebbe conforme alla presente Norma;
b) alcun deposito di polvere di talco all’interno degli involucri degli apparecchi stagni alla
polvere;
c) alcuna traccia d’acqua sulle parti che portano corrente o su parti SELV, in cui la tensione
a carico supera 12 V efficaci o 30 V in corrente continua piatta, oppure sull'isolamento
quando questo potrebbe diventare pericoloso per l’utilizzatore o l’ambiente circostante,
per esempio quando potrebbe ridurre le distanze superficiali a valori inferiori rispetto a
quelli indicati nella Sezione 11;
d) 1) Negli apparecchi privi di fori di drenaggio non deve verificarsi penetrazione d’acqua.
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NOTA
Si dovrebbe fare attenzione a non confondere la condensa con la penetrazione d’acqua.
2) Negli apparecchi con fori di drenaggio, è permessa la penetrazione d’acqua, inclusa la
condensa, durante le prove, purché questa possa defluire efficacemente e purché non
riduca le distanze superficiali e in aria al di sotto dei livelli minimi specificati nella
presente Norma.
e) alcuna traccia d’acqua penetrata in qualunque parte di un apparecchio stagno
all’immersione o alla sommersione;
f)
alcun contatto con parti in tensione causato dal
caratteristica IP 2;
calibro di prova per la prima cifra
alcuna penetrazione nell’involucro dell’apparecchio del calibro di prova per le prime cifre
caratteristiche IP 3 e 4.
Per apparecchi con fori di drenaggio conformi a 4.17, e gli apparecchi con fessure di
ventilazione per il raffreddamento forzato, non è permesso alcun contatto delle parti in
tensione con il calibro di prova attraverso i fori di drenaggio e le fessure di ventilazione
per le prime cifre caratteristiche IP 3 e 4.
g) alcuna traccia d’acqua su qualsiasi parte di una lampada che richieda la protezione contro
gli spruzzi, come indicato nella Sezione relativa alle “informazioni per la progettazione
degli apparecchi” della corrispondente Norma sulle lampade;
h) alcun danno, per esempio, fessurazioni o rotture dello schermo di protezione o
dell'involucro di vetro, tali che la sicurezza o la protezione contro l'ingresso di umidità
vengano compromesse.
9.2.0
Prove
Gli apparecchi protetti contro la penetrazione di corpi solidi (prima cifra caratteristica IP 2)
devono essere verificati con il dito di prova normalizzato di cui alla IEC 60529, secondo le
prescrizioni delle Sezioni 8 e 11 della presente Norma.
NOTA
Gli apparecchi con la prima cifra caratteristica IP 2 non dovrebbero essere provati con la sfera specificata
nella IEC 60529.
Gli apparecchi protetti contro la penetrazione di corpi solidi (prime cifre caratteristiche IP 3
e IP 4) devono essere verificati con un calibro, conforme al calibro di prova C o D della
IEC 61032, applicato con la forza indicata nella Tabella 9.1, in ogni possibile punto
(escludendo le guarnizioni):
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Table 9.1 – Solid-object-proof luminaire test
Test probe according
IEC 61032
Probe wire
diameter
Application
force
N
First IP numeral 3
C
0,05
2, 5 0,00 mm
3 ± 10 %
First IP numeral 4
D
0,05
1 0,00 mm
1 ± 10 %
The end of the probe wire shall be cut at right angles to its length and be free from burrs.
9.2.1 Dust-proof luminaires (first characteristic IP numeral 5) shall be tested in a dust
chamber similar to that shown in Figure 6, in which talcum powder is maintained in suspension by an air current. The chamber shall contain 2 kg of powder for every cubic metre of
its volume. The talcum powder used shall be able to pass through a square-meshed sieve
whose nominal wire diameter is 50 μm and whose nominal free distance between wires is 75
μm. It shall not have been used for more than 20 tests.
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The test shall proceed as follows:
a) The luminaire is suspended outside the dust chamber and operated at rated supply
voltage until operating temperature is achieved.
b) The luminaire, whilst still operating, is placed with the minimum disturbance in the dust
chamber.
c) The door of the dust chamber is closed.
d) The fan/blower causing the talcum powder to be in suspension is switched on.
e) After 1 min, the luminaire is switched off and allowed to cool for 3 h whilst the talcum
powder remains in suspension.
NOTE The 1 min interval between switching on the fan/blower and switching off the luminaire is to ensure that
the talcum powder is properly in suspension around the luminaire during initial cooling, which is most important
with smaller luminaires. The luminaire is operated initially as in item a) to ensure the test chamber is not
overheated.
9.2.2 Dust-tight luminaires (first characteristic IP numeral 6) are tested in accordance
with 9.2.1.
9.2.3 Drip-proof luminaires (second characteristic IP numeral 1) are subjected for 10 min to
an artificial rainfall of 3 mm/min, falling vertically from a height of 200 mm above the top of
the luminaire.
9.2.4 Rain-proof luminaires (second characteristic IP numeral 3) are sprayed with water
for 10 min by means of a spray apparatus as shown in Figure 7. The radius of the
semicircular tube shall be as small as possible and compatible with the size and position of
the luminaire.
The tube shall be perforated so that jets of water are directed towards the centre of the circle
and the water pressure at the inlet of the apparatus shall be approximately 80 kN/m 2 .
The tube shall be caused to oscillate through an angle of 120°, 60° on either side of the
vertical, the time for one complete oscillation (2 u 120°) being about 4 s.
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Tabella 9.1 – Prova degli apparecchi protetti contro la penetrazione di corpi solidi
Calibro di prova conforme
alla IEC 61032
Diametro del filo
del calibro
Forza di
applicazione
N
Prima cifra IP 3
C
0,05
2, 5 0,00 mm
3 ± 10 %
Prima cifra IP 4
D
0,05
1 0,00 mm
1 ± 10 %
L’estremità del filo del calibro di prova deve essere tagliata perpendicolarmente al suo asse
ed essere priva di sbavature.
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9.2.1
Gli apparecchi protetti contro la polvere (prima cifra caratteristica 5 del grado IP)
devono essere sottoposti alla prova in un’apparecchiatura analoga a quella rappresentata
nella Figura 6, in cui una corrente d’aria mantiene in sospensione la polvere di talco.
L’apparecchiatura deve contenere 2 kg di polvere di talco per ogni metro cubo del suo
volume. La polvere di talco deve poter passare attraverso un setaccio a maglie quadrate
costruito con filo di diametro nominale di 50 P m ed avente una distanza nominale libera tra i
fili di 75 P m. Il setaccio non deve essere utilizzato per più di 20 prove.
La prova deve essere eseguita come segue:
a) L’apparecchio è sospeso all’esterno dell’apparecchiatura per la prova contro la polvere e
fatto funzionare alla sua tensione nominale di alimentazione fino al raggiungimento del
regime termico.
b) L’apparecchio, ancora in funzione, viene delicatamente posizionato nell’apparecchiatura
suddetta.
c) La porta dell’apparecchiatura viene chiusa.
d) Vengono accesi i ventilatori/soffiatori che fanno circolare la polvere di talco all’interno
della cabina.
e) Dopo 1 min l’apparecchio viene spento e lasciato raffreddare per 3 h mentre la polvere di
talco rimane in sospensione.
NOTA 1 Il minuto di intervallo tra l’accensione dei ventilatori/soffiatori e lo spegnimento dell’apparecchio serve
per assicurarsi che la polvere di talco sia opportunamente in sospensione attorno all’apparecchio durante il
raffreddamento iniziale; ciò è molto importante con gli apparecchi più piccoli. L’apparecchio è fatto funzionare
inizialmente come indicato al punto a) per assicurarsi che la cabina di prova non venga surriscaldata.
9.2.2
Gli apparecchi totalmente protetti contro la polvere (prima cifra caratteristica 6 del
grado IP) devono essere provati conformemente a 9.2.1.
9.2.3 Gli apparecchi protetti contro lo stillicidio (seconda cifra caratteristica 1 del grado IP)
sono sottoposti per 10 min ad una pioggia artificiale di 3 mm/min che cada verticalmente da
un’altezza di 200 mm al di sopra della sommità dell’apparecchio.
9.2.4 Gli apparecchi protetti contro la pioggia (seconda cifra caratteristica 3 del grado IP)
devono essere sottoposti per 10 min ad uno spruzzatore d’acqua come quello della Figura 7.
Il raggio del tubo semicircolare deve essere il più piccolo possibile compatibilmente con la
dimensione e la posizione dell’apparecchio.
Il tubo deve essere forato in modo che i getti d’acqua si dirigano verso il centro del cerchio; la
pressione dell’acqua nel punto di entrata deve essere approssimativamente di 80 kN/ m 2 .
Il tubo deve oscillare con un angolo di 120°, 60° per ogni lato della verticale; la durata di
un’oscillazione completa (2 u 120°) deve essere di circa 4 s.
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The luminaire shall be mounted above the pivot line of the tube so that the ends of the
luminaire receive adequate coverage from the jets. The luminaire shall be turned about its
vertical axis during the test at a rate of 1 r/min.
After this 10 min period, the luminaire shall be switched off and allowed to cool naturally
whilst the water spray is continued for a further 10 min.
NOTE In Japan, the oscillating tube test and the spray nozzle test as prescribed in IEC 60529 are accepted.
9.2.5 Splash-proof luminaires (second characteristic IP numeral 4) are sprayed from every
direction with water for 10 min by means of the spray apparatus shown in Figure 7 and
described in 9.2.4. The luminaire shall be mounted under the pivot line of the tube so that the
ends of the luminaire receive adequate coverage from the jets.
The tube shall be caused to oscillate through an angle of almost 360°, 180° on either side of
the vertical, the time for one complete oscillation (2 u 360°) being about 12 s. The luminaire
shall be turned about its vertical axis during the test at a rate of 1 r/min.
The support for the equipment under test shall be grid shaped in order to avoid acting as a
baffle. After this 10 min period, the luminaire shall be switched off and allowed to cool
naturally whilst the water spray is continued for a further 10 min.
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NOTE
In Japan, the oscillating tube test and the spray nozzle test as prescribed in IEC 60529 are accepted.
9.2.6 Jet-proof luminaires (second characteristic IP numeral 5) are switched off and
immediately subjected to a water jet for 15 min from all directions by means of a hose having
a nozzle with the shape and dimensions shown in Figure 8. The nozzle shall be held 3 m
away the sample.
The water pressure at the nozzle shall be adjusted to achieve a water delivery rate of
12,5 l/min ± 5 % (approximately 30 kN/m 2 ).
9.2.7 Powerful water jet-proof luminaires (second characteristic IP numeral 6) are switched
off and immediately subjected to a water jet for 3 min from all directions by means of a hose
having a nozzle with the shape and dimensions shown in Figure 8. The nozzle shall be held
3 m away from the sample.
The water pressure at the nozzle shall be adjusted to achieve a water delivery rate of 100 l/min ± 5 %
(approximately 100 kN/m2).
9.2.8 Watertight luminaires (second characteristic IP numeral 7) are switched off and
immediately immersed for 30 min in water, so that there is at least 150 mm of water above
the top of the luminaire and the lowest portion is subjected to at least 1 m head of water.
Luminaires shall be held in position by their normal fixing means. Luminaires for tubular
fluorescent lamps shall be positioned horizontally, with the diffuser upwards, 1 m below the
water surface.
NOTE
This treatment is not sufficiently severe for luminaires intended for operation under water.
9.2.9 Pressure watertight luminaires (second characteristic IP numeral 8) are heated either
by switching on the lamp or by other suitable means, so that the temperature of the luminaire
enclosure exceeds that of the water in the test tank by between 5 °C and 10 °C.
The luminaire shall then be switched off and subjected to a water pressure of 1,3 times that
pressure which corresponds to the rated maximum immersion depth for a period of 30 min.
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L’apparecchio deve essere montato sopra l’asse di oscillazione del tubo in modo che le
estremità dell’apparecchio siano adeguatamente bagnate dal getto. Durante la prova
l’apparecchio deve essere fatto ruotare intorno al suo asse verticale ad una velocità di
1 giro/min.
Dopo 10 min, l’apparecchio deve essere spento e lasciato raffreddare naturalmente, mentre lo
spruzzo d’acqua continua ancora per 10 min.
NOTA In Giappone, la prova del tubo oscillante e dello spruzzatore d'acqua, prescritte nella IEC 60529 sono
accettate.
9.2.5 Gli apparecchi protetti contro gli spruzzi (seconda cifra caratteristica 4 del grado IP)
sono sottoposti, per 10 min, a spruzzi d’acqua provenienti da ogni direzione per mezzo di
uno spruzzatore come quello della Figura 7 e descritto in 9.2.4. L’apparecchio deve essere
montato sotto l’asse di oscillazione del tubo, in modo che le sue estremità vengano
adeguatamente bagnate dai getti d’acqua.
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Il tubo deve oscillare per un angolo di circa 360°, 180° per ogni lato dalla verticale; la durata
di un’oscillazione completa (2 u 360°) deve essere di circa 12 s. Durante la prova
l’apparecchio deve essere ruotato intorno al suo asse verticale ad una velocità di 1 giro/min.
Il sostegno dell’apparecchio sottoposto a prova deve essere a graticcio, in modo che non
possa fungere da schermo. Dopo 10 min, l’apparecchio deve essere spento e lasciato
raffreddare naturalmente, mentre lo spruzzo d’acqua continua ancora per 10 min.
NOTA In Giappone, la prova del tubo oscillante e dello spruzzatore d'acqua, prescritte nella IEC 60529 sono
accettate.
9.2.6 Gli apparecchi protetti contro i getti d’acqua (seconda cifra caratteristica 5 del grado
IP) sono spenti e subito dopo sottoposti per 15 min ad un getto d’acqua proveniente da tutte
le direzioni, per mezzo di un tubo con un ugello, le cui dimensioni e forma sono indicate nella
Figura 8. L’ugello deve essere tenuto a 3 m dal campione in prova.
La pressione d’acqua nell’ugello deve essere regolata in modo da fornire una portata di
12,5 l/min ± 5 % (con una pressione di circa 30 kN/ m 2 ).
9.2.7 Gli apparecchi protetti contro i getti d’acqua potenti (seconda cifra caratteristica 6 del
grado IP) sono spenti e subito dopo sottoposti per 3 min ad un getto d’acqua proveniente da
tutte le direzioni, per mezzo di un tubo con un ugello le cui dimensioni e forma sono indicate
nella Figura 8. L’ugello deve essere tenuto a 3 m dal campione in prova.
La pressione d’acqua nell’ugello deve essere tale da fornire una portata di 100 l/min ± 5 %
(con una pressione di circa 100 kN/m 2 ).
9.2.8 Gli apparecchi stagni all’immersione (seconda cifra caratteristica 7 del grado IP) sono
spenti e subito immersi nell’acqua per 30 min, in modo che la parte superiore dell’apparecchio
sia almeno 150 mm sotto l’acqua e la parte inferiore almeno 1 m. Gli apparecchi devono
essere mantenuti in posizione dai loro mezzi di fissaggio normale. Gli apparecchi per
lampade tubolari fluorescenti devono essere posizionati orizzontalmente, con il diffusore
orientato verso l’alto, 1 m sotto la superficie dell’acqua.
NOTA
Tale procedura tuttavia non è sufficientemente severa per gli apparecchi previsti per il funzionamento
sott’acqua.
9.2.9 Gli apparecchi stagni alla sommersione (seconda cifra caratteristica 8 del grado IP)
sono riscaldati accendendo la lampada o con altro mezzo adatto, in modo che la temperatura
dell’involucro dell’apparecchio superi quella dell’acqua nella vasca di prova da 5 °C a 10 °C.
L’apparecchio deve quindi essere spento e sottoposto ad una pressione uguale a 1,3 volte il
valore corrispondente alla massima profondità di immersione nominale, per un periodo di
30 min.
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9.3
Humidity test
All luminaires shall be proof against humid conditions which may occur in normal use.
Compliance is checked by the humidity treatment described in 9.3.1, followed immediately by
the tests of Section 10.
Cable entries, if any, shall be left open; if knock-outs are provided, one of them shall be
opened.
Parts which can be removed by hand, e.g. electrical components, covers, protective glasses,
etc., shall be removed and subjected, if necessary, to the humidity treatment with the main
part.
9.3.1 The luminaire is placed in the most unfavourable position of normal use, in a humidity
cabinet containing air with a relative humidity maintained between 91 % and 95 %. The
temperature of the air at all places where samples can be located shall be maintained within
1 °C of any convenient value "t" between 20 °C and 30 °C.
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Before being placed in the humidity cabinet, the sample shall be brought to a temperature
between "t" and (t + 4) °C. The sample shall be kept in the cabinet for 48 h.
NOTE In most cases, the sample may be brought to the specified temperature between " t " and ( t + 4) °C by
keeping it in a room at this temperature for at least 4 h before the humidity treatment.
In order to achieve the specified conditions within the cabinet, it is necessary to ensure
constant circulation of the air within, and in general to use a cabinet which is thermally
insulated.
After this treatment, the sample shall show no damage affecting compliance with the
requirements of this standard.
1
10.1
SECTION 10: INSULATION RESISTANCE AND ELECTRIC STRENGTH, TOUCH
CURRENT AND PROTECTIVE CONDUCTOR CURRENT
General
This section specifies requirements and tests for the insulation resistance, electric strength,
touch current and protective conductor current of luminaires.
10.2
Insulation resistance and electric strength
The insulation resistance and the electric strength of luminaires shall be adequate.
Compliance is checked by the tests of 10.2.1 and 10.2.2 in the humidity cabinet or the room
in which the sample was brought to the prescribed temperature, after reassembly of those
parts which may have been removed.
The switch, if any, shall be placed in the ON position for all tests, except for tests between
live parts which are separated by the action of a switch.
During these tests, the following components shall be disconnected, so that the test voltages
are applied to the insulation of the components, but not to the capacitive or inductive
functional elements of these components, as appropriate:
a) shunt-connected capacitors;
b) capacitors between live parts and the body;
c) chokes or transformers connected between live parts.
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9.3
Prova di umidità
Tutti gli apparecchi devono essere protetti contro le condizioni di umidità che possono
verificarsi nell’uso normale.
La conformità si verifica con il trattamento igroscopico di 9.3.1, immediatamente seguito dalle
prove della Sezione 10.
Le eventuali entrate dei cavi devono essere lasciate aperte; in presenza di entrate sfondabili,
una di esse deve essere aperta.
Le parti che possono essere rimosse manualmente, per esempio i componenti elettrici, le
coperture, i vetri di protezione, ecc. devono essere tolte e sottoposte, se necessario, al
trattamento igroscopico insieme con la parte principale.
9.3.1 L’apparecchio è posto nella posizione più sfavorevole di uso normale, in una cabina
contenente aria con umidità relativa compresa tra 91 % e 95 %. In qualunque punto in cui i
campioni possano trovarsi, la temperatura dell’aria deve essere mantenuta ad un valore
appropriato “t” compreso tra 20 °C e 30 °C, con l’approssimazione di 1 °C.
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Prima di essere messo nella cabina, il campione deve essere portato ad una temperatura
compresa tra “t” e (t + 4) °C. Il campione deve essere tenuto nella cabina per 48 h.
NOTA
Nella maggior parte dei casi, il campione può essere portato alla temperatura specificata compresa tra “ t ” e
( t + 4) °C, tenendolo in un locale a tale temperatura per almeno 4 h prima di procedere al trattamento igroscopico.
Per raggiungere le condizioni specificate all’interno della cabina, è necessario assicurare una
costante circolazione d’aria al suo interno e in generale utilizzare una cabina isolata
termicamente.
Dopo tale trattamento, il campione non deve presentare alcun danno che ne comprometta la
conformità alle prescrizioni della presente Norma.
SEZIONE 10: RESISTENZA D’ISOLAMENTO E RIGIDITÀ DIELETTRICA,
CORRENTE DI CONTATTO E CORRENTE NEL CONDUTTORE DI PROTEZIONE
10.1 Generalità
La presente Sezione specifica le prescrizioni e le prove relative alla resistenza di isolamento,
alla rigidità dielettrica, alla corrente di contatto e alla corrente nel conduttore di protezione
degli apparecchi.
10.2
Resistenza di isolamento e rigidità dielettrica
La resistenza di isolamento e la rigidità dielettrica degli apparecchi devono essere adeguate.
La conformità si verifica con le prove di 10.2.1 e 10.2.2 effettuate nella cabina o nel locale per
la prova di umidità dove il campione è stato portato alla temperatura prescritta, dopo aver
riassemblato le parti eventualmente tolte.
L’eventuale interruttore deve rimanere, in tutte le prove, nella posizione di chiuso, tranne
nella prova tra parti in tensione che sono separate dall’azione dell’interruttore.
Durante queste prove i componenti che seguono devono essere scollegati, in modo che le
tensioni di prova siano applicate all’isolamento dei componenti, ma non ai loro elementi
funzionali capacitivi o induttivi, quali:
a) i condensatori in parallelo;
b) i condensatori tra parti in tensione e la massa;
c) le bobine o i trasformatori collegati tra parti in tensione.
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If it is impossible to place metal foil in position on linings or barriers, the tests shall be made
on three pieces of the lining or barrier which have been taken out and placed between two
metal balls having a diameter of 20 mm, which shall be pressed together with a force of 2 N ±
0,5 N.
The conditions of test for transistorized ballasts shall be as specified in IEC 61347.
NOTE 1 The insulation between live parts and the body, as well as between accessible metal parts and metal foil
on the inside of insulating linings and barriers, are tested according to the required type of insulation. The term
“body” includes accessible metal parts, accessible fixing screws and metal foil in contact with accessible parts of
insulating material.
When carrying out the electric strength test on luminaires containing electronic control gear,
rated lamp circuit voltages greater than the luminaire supply voltage rating may be present.
This is indicated by the rating U out marked on the lamp control gear. In these instances, the
test voltage applied to parts of the lamp circuit shall be calculated from the U out rating
marked on the lamp control gear instead of U.
NOTE 2
“ U ” = working voltage.
10.2.1 Test – Insulation resistance
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The insulation resistance shall be measured with a d.c. voltage of approximately 500 V, 1 min
after the application of the voltage.
For the insulation of SELV parts of luminaires, the d.c. voltage to be used for measurement
is 100 V.
The insulation resistance shall be not less than the values specified in Table 10.1.
The insulation between live parts and the body of class II luminaires shall not be tested if the
basic insulation and the supplementary insulation can be tested separately.
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Se non è possibile ricoprire con un foglio metallico i rivestimenti o le barriere isolanti, le prove
devono essere effettuate su tre pezzi di rivestimento o di barriera, prelevati dall’apparecchio e
collocate tra due sfere metalliche di 20 mm di diametro, pressate l’una contro l’altra da una
forza di 2 N ± 0,5 N.
Le condizioni di prova degli alimentatori transistorizzati devono essere quelle specificate nella
IEC 61347.
NOTA 1 L’isolamento tra le parti in tensione e la massa, come tra le parti metalliche accessibili e un foglio
metallico posto all’interno dei rivestimenti e delle barriere isolanti, sono provati in funzione del tipo di isolamento
richiesto. Il termine “massa” include le parti metalliche accessibili, le viti di fissaggio accessibili e il foglio metallico
posto in contatto con le parti accessibili di materiale isolante.
Nell’esecuzione della prova di rigidità dielettrica su apparecchi che contengono unità di
alimentazione elettroniche, possono essere presenti tensioni nominali dei circuiti delle
lampade che sono superiori alla tensione nominale di alimentazione dell’apparecchio. Questo
viene evidenziato dall’indicazione U out marcata sull’unità di alimentazione. In questi casi, la
tensione di prova applicata alle parti del circuito della lampada deve essere calcolata dal
valore U out marcato sull’unità di alimentazione, invece che da U.
NOTA 2
“ U ” = Tensione di lavoro.
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10.2.1 Prova della resistenza di isolamento
La resistenza di isolamento deve essere misurata con una tensione continua di circa 500 V,
1 min dopo l’applicazione di tale tensione.
Per l’isolamento delle parti SELV degli apparecchi, la misura deve essere effettuata con una
tensione continua di 100 V.
La resistenza di isolamento non deve essere inferiore ai valori indicati nella Tabella 10.1.
L’isolamento tra parti in tensione e la massa degli apparecchi di Classe II non deve essere
provato se l’isolamento principale e quello supplementare possono essere provati
separatamente.
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Table 10.1 – Minimum insulation resistance
Minimum insulation resistance
M:
Insulation of parts
Class I
luminaires
Class II
luminaires
Class III
luminaires
Between current-carrying parts of different
polarity
a
a
a
Between current-carrying parts and the
(*)
mounting surface
a
a
a
Between current-carrying parts and metal
parts of the luminaire
a
a
a
Between the outer surface of a flexible cord or
cable where it is clamped in a cord anchorage
and accessible metal parts
a
a
a
Insulating bushings as described in Section 5
b
b
a
b
b
–
b
b and c, or d
–
Between live parts and metal parts of the
luminaire
b
b and c, or d
–
Between live parts which can become of
different polarity through action of a switch
b
b and c, or d
–
Between the outer surface of a flexible cord or
cable where it is clamped in a cord anchorage
and accessible metal parts
b
c
–
Insulating bushings as described in Section 5
b
b and c, or d
–
SELV:
Other than SELV:
Between live parts of different polarity
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Between live parts and the mounting surface
(*)
Basic insulation for voltages of SELV (a)
1
Basic insulation for voltages other than SELV (b)
2
Supplementary insulation (c)
2
Double or reinforced insulation (d)
4
(* The mounting surface is covered with metal foil for the purpose of this test.
Insulating linings and barriers shall be tested only if the distance between live parts and
accessible metal parts, without the lining or barrier, would be less than that prescribed in
Section 11.
The insulation of bushings, cord anchorages, wire carriers or clips shall be tested in
accordance with Table 10.1 and, during the test, the cable or cord shall be covered by metal
foil or replaced by a metal rod of the same diameter.
These requirements do not apply to starting aids which are purposely connected to the mains
if they are not live parts.
NOTE
See Annex A for a test for live parts.
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Tabella 10.1 – Resistenza minima di isolamento
Isolamento delle parti
Resistenza minima di isolamento
M
Apparecchi
Apparecchi
Apparecchi
di Classe I
di Classe II
di Classe III
SELV:
Tra le parti che portano corrente di diversa
polarità
a
a
a
Tra le parti che portano corrente e la
(*)
superficie di montaggio
a
a
a
Tra le parti che portano corrente e le parti
metalliche dell’apparecchio
a
a
a
Tra la superficie esterna di un cavo flessibile
quando questo è fissato ad un ancoraggio e le
parti metalliche accessibili
a
a
a
Boccole isolanti descritte nella Sezione 5
b
b
a
Tra le parti in tensione di diversa polarità
b
b
–
Tra le parti in tensione e la superficie di
(*)
montaggio
b
b e c, o d
–
Tra le parti in tensione e le parti metalliche
dell’apparecchio
b
b e c, o d
–
Tra le parti in tensione che possono diventare
di diversa polarità mediante un interruttore
b
b e c, o d
–
Tra la superficie esterna di un cavo flessibile
quando questo è fissato ad un ancoraggio e le
parti metalliche accessibili
b
c
–
Boccole isolanti descritte nella Sezione 5
b
b e c, o d
–
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Diverso da SELV:
Isolamento principale per tensioni SELV (a)
1
Isolamento principale per tensioni diverse da
SELV (b)
2
Isolamento supplementare (c)
2
Isolamento doppio o rinforzato (d)
4
(*) Ai fini della prova, la superficie di montaggio è coperta con un foglio metallico.
I rivestimenti e le barriere isolanti devono essere sottoposti a prova solo se la distanza tra le
parti in tensione e quelle metalliche accessibili senza rivestimento o barriere dovesse essere
inferiore a quella indicata nella Sezione 11.
L’isolamento di boccole, dispositivi di ancoraggio, portafili o pinze, deve essere sottoposto a
prova secondo la Tabella 10.1 e durante tale prova, il cavo deve essere ricoperto con un
foglio metallico o sostituito da un’asta metallica di uguale diametro.
Queste prescrizioni non si applicano agli ausili di innesco collegati per tale scopo alla rete, se
non sono parti in tensione.
NOTA
Per la prova relativa alle parti in tensione vedi l’Allegato A.
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10.2.2
Test – Electric strength
A voltage of substantially sine-wave form, with a frequency of 50 Hz or 60 Hz and the value
specified in Table 10.2, shall be applied for 1 min across the insulation shown in that table.
Initially, no more than half the prescribed voltage shall be applied, it is then raised gradually
to the full value.
For the high-voltage transformer used for the test, when the output terminals are shortcircuited after the output voltage has been adjusted to the appropriate test voltage, the output
current shall be at least 200 mA.
The overcurrent relay shall not trip when the output current is less than 100 mA.
Care shall be taken that the r.m.s. value of the test voltage applied is measured within ±3 %.
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Care shall also be taken that the metal foil is so placed that no flashover occurs at the edges
of the insulation.
For class II luminaires incorporating both reinforced insulation and double insulation, care
shall be taken that the voltage applied to the reinforced insulation does not overstress the
basic insulation or the supplementary insulation.
Glow discharges without a drop in voltage are ignored.
No flashover or breakdown shall occur during the test.
These requirements do not apply to starting aids which are purposely connected to the mains
if they are not live parts.
For luminaires with ignitors, the electric strength of parts of the luminaire that are stressed by
the pulse voltage is tested with the ignitor operating, to ensure that the luminaire insulation,
wiring and similar parts are adequate.
For luminaires with ignitors and lampholders which, according to the lampholder
manufacturer’s instructions achieve their maximum impulse voltage protection only with a
lamp inserted, a dummy lamp shall be inserted for this test.
NOTE 1
The dummy lamp should be supplied with the type test sample.
NOTE 2 This requirement enables the cap/holder design to be kept to a reasonable size while allowing the pulse
voltage to rise to a level which will ensure hot restarting of a discharge lamp (for example in studio applications).
The luminaire with ignitors is connected to a supply of 100 % rated voltage, for a period of
24 h. Ignitors that become defective during this period are replaced immediately. The electric
strength test with the values specified in Table 10.2 is then applied to the luminaire with all
the terminals (except any earthing terminal) of the ignitor connected together.
For luminaires with manual ignitors such as push-buttons, the luminaire is connected to a
supply of 100 % rated voltage and subjected to a "3 s on/10 s off" switching cycle for a total
period of 1 h. Only one ignitor is used for this test.
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10.2.2
Prova di rigidità dielettrica
Una tensione praticamente sinusoidale, di frequenza 50 Hz o 60 Hz, il cui valore è specificato
nella Tabella 10.2, deve essere applicata, per 1 min, agli isolamenti indicati nella stessa
tabella.
All’inizio della prova, la tensione non deve superare la metà del valore prescritto, poi
gradualmente viene portata al valore specificato.
Il trasformatore di alta tensione utilizzato per la prova, quando i morsetti di uscita sono
cortocircuitati dopo che la tensione di uscita è stata portata al valore della tensione di prova
appropriato, deve avere una corrente di uscita di almeno 200 mA.
Il relè di sovraccarico non deve intervenire quando la corrente di uscita è inferiore a 100 mA.
Si deve aver cura che il valore efficace della tensione di prova applicata sia misurato con
tolleranza del ± 3 %.
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Si deve anche aver cura che il foglio metallico sia posto in modo che non si producano
scariche superficiali sui bordi dell’isolamento.
Per gli apparecchi di Classe II che incorporano parti sia in isolamento rinforzato che in doppio
isolamento, si deve aver cura che la tensione applicata all’isolamento rinforzato non solleciti
eccessivamente l’isolamento principale o l’isolamento supplementare.
Eventuali scariche a bagliore che non determinano una caduta di tensione vengono
trascurate.
Durante la prova non si devono verificare né scariche superficiali né perforazioni.
Queste prescrizioni non valgono per gli ausili di innesco collegati per tale scopo alla rete di
alimentazione, se questi non sono parti in tensione.
Per gli apparecchi muniti di accenditori, la rigidità dielettrica delle parti dell’apparecchio
sottoposte all’impulso di tensione è provata con l’accenditore in funzione, al fine di assicurare
che l’isolamento dell’apparecchio, del cablaggio e dei componenti similari sia adeguato.
Per gli apparecchi muniti di accenditore e portalampade i quali, secondo le istruzioni del
costruttore del portalampade, raggiungono la massima protezione dall’impulso di tensione
solo con lampada inserita, per questa prova deve essere inserita una lampada fittizia.
NOTA 1
La lampada fittizia dovrebbe essere fornita insieme al campione per le prove di tipo.
NOTA 2 Questa prescrizione permette al progetto dell’attacco/portalampade di mantenere dimensioni
ragionevoli, ma al tempo stesso di aumentare l’impulso di tensione ad un livello che assicuri la riaccensione a
caldo di una lampada a scarica (ad esempio nelle applicazioni per studio TV).
L’apparecchio con accenditori è connesso ad un’alimentazione con tensione pari al 100 %
della tensione nominale per un periodo di 24 ore. Gli accenditori che si guastano durante tale
periodo vengono immediatamente sostituiti. Sull’apparecchio è quindi effettuata la prova di
rigidità dielettrica secondo la Tabella 10.2, con tutti i morsetti dell’accenditore (ad eccezione
degli eventuali morsetti di terra) collegati insieme.
Per gli apparecchi con accenditori manuali, come quelli a pulsante, l’apparecchio è collegato
ad un’alimentazione con tensione pari al 100 % della tensione nominale e sottoposto ad un
ciclo di commutazione di “3 s acceso / 10 s spento” per un periodo totale di 1 h. Per questa
prova viene utilizzato un solo accenditore.
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Luminaires with ignitors provided with ballasts which are marked for exclusive use with an
ignitor having a time limitation device, conforming to IEC 61347-2-9, shall be subjected to the
same test but for a period consisting of 250 on/off cycles, keeping an off-period of 2 min.
No flashover or breakdown shall occur during the electric strength test.
When carrying out the electric strength test on luminaires containing electronic control gear,
rated lamp circuit voltages greater than the luminaire supply voltage rating may be present.
This is indicated by the rating U out marked on the lamp control gear. In these instances, the
test voltage applied to parts of the lamp circuit shall be calculated from the U out rating
marked on the lamp control gear instead of U.
NOTE
“ U ” = working voltage.
Table 10.2 – Electric strength
Test voltage
V
Insulation of parts
Class I
luminaires
Class II
luminaires
Class III
luminaires
Between current-carrying parts of different
polarity
a
a
a
Between current-carrying parts and the
(*)
mounting surface
a
a
a
Between current-carrying parts and metal
parts of the luminaire
a
a
a
Between the outer surface of a flexible cord or
cable where it is clamped in a cord anchorage
and accessible metal parts
a
a
a
Insulating bushings as described in Section 5
a
a
a
b
b
–
b
b and c, or d
–
Between live parts and metal parts of the
luminaire
b
b and c, or d
–
Between live parts which can become of
different polarity through action of a switch
b
b and c, or d
–
Between the outer surface of a flexible cord or
cable where it is clamped in a cord anchorage
and accessible metal parts
b
c
–
Insulating bushings as described in Section 5
b
b and c, or d
–
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SELV:
Other than SELV:
Between live parts of different polarity
Between live parts and the mounting surface
(*)
Basic insulation for voltages of SELV (a)
Basic insulation for voltages other than SELV (b)
Supplementary insulation (c)
Double or reinforced insulation (d)
500
2U
(**)
+ 1 000
2U
(**)
+ 1 000
4U
(**)
+ 2 000
(*) The mounting surface is covered with metal foil for the purpose of this test.
(**)
U in this case is the nominal line-to-neutral voltage of the neutral-earthed supply system. Advice can be found
in IEC 60664-1.
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Gli apparecchi con accenditori provvisti di alimentatori che sono marcati per essere utilizzati
esclusivamente con un accenditore munito di dispositivo a limitazione di tempo, conforme alla
IEC 61347-2-9, devono essere sottoposti alla stessa prova, ma per un periodo di 250 cicli di
accensioni/spegnimenti, con un periodo di disattivazione di 2 min.
Durante la prova di rigidità dielettrica non si devono verificare né scariche superficiali né
perforazioni.
Nell’esecuzione della prova di rigidità dielettrica su apparecchi che contengono unità di
alimentazione elettroniche, possono essere presenti tensioni nominali dei circuiti delle
lampade che siano superiori alla tensione nominale di alimentazione dell’apparecchio. Questo
viene evidenziato dall’indicazione U out marcata sull’unità di alimentazione. In questi casi, la
tensione di prova applicata alle parti del circuito della lampada deve essere calcolata dal
valore di U out marcato sull’unità di alimentazione, invece che da U.
NOTA
“ U ” = Tensione di lavoro.
Tabella 10.2 – Rigidità dielettrica
Tensione di prova
V
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Isolamento delle parti
Apparecchi
di Classe I
Apparecchi
di Classe II
Apparecchi
di Classe III
Tra le parti che portano corrente di diversa
polarità
a
a
a
Tra le parti che portano corrente e la
(*)
superficie di montaggio
a
a
a
Tra le parti che portano corrente e le parti
metalliche dell’apparecchio
a
a
a
Tra la superficie esterna di un cavo flessibile
quando questo è fissato ad un ancoraggio e le
parti metalliche accessibili
a
a
a
Boccole isolanti descritte nella Sezione 5
a
a
a
Tra le parti in tensione di diversa polarità
b
b
–
Tra le parti in tensione e la superficie di
(*)
montaggio
b
b e c, o d
–
Tra le parti in tensione e le parti metalliche
dell’apparecchio
b
b e c, o d
–
Tra le parti in tensione che possono diventare
di diversa polarità mediante un interruttore
b
b e c, o d
–
Tra la superficie esterna di un cavo flessibile
quando questo è fissato ad un ancoraggio e le
parti metalliche accessibili
b
c
–
Boccole isolanti descritte nella Sezione 5
b
b e c, o d
–
SELV:
Diverso da SELV:
Isolamento principale per tensioni SELV (a)
500
Isolamento principale per tensioni diverse da
SELV (b)
2U
(**)
Isolamento supplementare (c)
2U
(**)
+ 1 000
4U
(**)
+ 2 000
Isolamento doppio o rinforzato (d)
+ 1 000
(*) Ai fini della prova, la superficie di montaggio è coperta con un foglio metallico.
(**)
U in questo caso è la tensione nominale tra fase e neutro del sistema di alimentazione con neutro messo a
terra. Nella IEC 60664-1 si può trovare un'avvertenza in tal senso.
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10.3
Touch current, protective conductor current and electric burn
The touch current or protective conductor current that may occur during normal operation of
the luminaire shall not exceed the values given in Table 10.3 when measured in accordance
with Annex G:
Table 10.3 – Limits of touch current or protective conductor current and electric burn
Touch current
Max. limit (peak)
All luminaires of class II and class I luminaires rated up to and including
16 A fitted with a plug connectable to an unearthed socket outlet
Protective conductor current
Class I luminaires fitted with a
single or multiphase plug, rated up
to and including 32 A
Class I luminaires intended
for permanent connection
Supply currents
Max. limit (r.m.s.)
4 A
2 mA
>4 A but 10 A
0,5 mA/A
> 10 A
5 mA
7A
3,5 mA
> 7 A but 20 A
0,5 mA/A
> 20 A
10 mA
Electric burn
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0,7 mA
Under consideration
Compliance is checked in accordance with Annex G.
NOTE 1 For luminaires incorporating a.c. supplied electronic ballasts, the leakage current may be greatly
dependent upon the spacing between the lamp and the earthed starting aid, due to the high frequency operation of
the lamp.
NOTE 2 Further explanations regarding the measurement of touch current and protective conductor current can
be found in IEC 60990 and IEC 61140 (Annex B).
SECTION 11: CREEPAGE DISTANCES AND CLEARANCES
11.1
General
This section specifies minimum requirements for creepage distances and clearances in
luminaires.
NOTE 1 Attention is drawn to the fact that the values for creepage and clearance given in this section are the
absolute minimum.
NOTE 2 The way in which creepage distances and clearances are measured is specified in IEC 60664-1.
NOTE 3 For information on the use of coating, potting or moulding to achieve insulation coordination by
protection against pollution or introducing solid insulation, IEC 60664-3 should be consulted.
11.2
Creepage distances and clearances
Parts detailed in the table of Annex M shall be adequately spaced. Creepage distances and
clearances shall be not less than the values given in Tables 11.1 and 11.2.
Values for creepage distances and clearances may be found for intermediate values of
working voltages by linear interpolation between tabulated values. No values are specified for
working voltages below 25 V as the test voltage of Table 10.2 is considered sufficient.
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10.3
Corrente di contatto, corrente nel conduttore di protezione e bruciatura elettrica
La corrente di contatto o la corrente nel conduttore di protezione durante il normale
funzionamento dell'apparecchio non devono superare i valori riportati nella Tabella 10.3,
quando misurate in conformità con quanto indicato nell'Allegato G:
Tabella 10.3 – Limiti per la corrente di contatto o la corrente nel conduttore di
protezione e la bruciatura elettrica
Corrente di contatto
Limite massimo (valore di picco)
Tutti gli apparecchi di Classe II e di Classe I con corrente nominale fino a
16 A inclusi, con una spina collegabile in una presa senza messa a terra
Corrente nel conduttore di
protezione
Correnti di alimentazione
Limite massimo (valore efficace)
4A
2 mA
> 4 A ma 10 A
0,5 mA/A
> 10 A
5 mA
Apparecchi di Classe I muniti di
spina monofase o polifase, con
corrente nominale fino a 32 A inclusi
Apparecchi di Classe I previsti per il
collegamento permanente
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0,7 mA
7A
3,5 mA
> 7 A ma 20 A
0,5 mA/A
> 20 A
10 mA
Bruciatura elettrica
Allo studio
La conformità si verifica in accordo con l’Allegato G.
NOTA 1 Per gli apparecchi che incorporano alimentatori elettronici in corrente alternata, la corrente di
dispersione può dipendere in larga misura dalla distanza tra la lampada e l’ausilio di innesco collegato a terra, a
causa del funzionamento in alta frequenza della lampada.
NOTA 2 Ulteriori chiarimenti relativi alla misura della corrente di contatto e della corrente nel conduttore di
protezione si possono trovare nelle IEC 60990 e IEC 61140 (Allegato B).
SEZIONE 11: DISTANZE DI ISOLAMENTO SUPERFICIALI E IN ARIA
11.1
Generalità
La presente Sezione specifica le prescrizioni minime applicabili alle distanze superficiali e in
aria degli apparecchi.
NOTA 1 Si richiama l’attenzione sul fatto che i valori per le distanze di isolamento superficiali e in aria indicati
nella presente Sezione sono i valori minimi assoluti.
NOTA 2 Il modo con cui vengono misurate le distanze in aria e superficiali è specificato nella IEC 60664-1.
NOTA 3 Per le informazioni relative all’utilizzo di rivestimenti, riempimenti o stampaggi per assicurare il
coordinamento dell’isolamento mediante la protezione contro l’inquinamento o l’introduzione dell’isolamento solido,
si dovrebbe consultare la IEC 60664-3.
11.2
Distanze superficiali e in aria
Le parti descritte nella tabella dell’Allegato M devono essere adeguatamente distanziate. Le
distanze di isolamento superficiali e in aria non devono essere inferiori ai valori indicati nelle
Tabelle 11.1 e 11.2.
Per valori intermedi delle tensioni di lavoro, i valori delle distanze superficiali e in aria
possono essere calcolati tramite interpolazione lineare dei valori della tabella. Non vengono
specificati valori per le tensioni di lavoro inferiori a 25 V, in quanto la tensione di prova della
Tabella 10.2 è considerata sufficiente.
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Distances between current-carrying parts of opposite polarity shall comply with the
requirements for basic insulation.
NOTE
For details of pollution degrees or overvoltage categories, IEC 60664-1 should be consulted.
The minimum distances specified are based on the following parameters:
-
for use with up to 2 000 m above sea level;
-
pollution degree 2 where normally only non-conductive pollution occurs, but occasionally a temporary
conductivity caused by condensation is to be expected;
-
equipment of impulse withstand category II which is energy-consuming equipment to be supplied from the
fixed installation.
11.2.1 Compliance is checked by measurements made with and without conductors of the
largest section connected to the terminals of the luminaires.
The contribution to the creepage distance of any groove less than 1 mm wide is limited to its
width.
Any air gap less than 1 mm wide is ignored in calculating the total clearance, unless the total
clearance is less than 3 mm where one third of the air gap width shall be taken into account.
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For luminaires provided with an appliance inlet, the measurements are made with an appropriate connector inserted.
Distances through slots or openings in external parts of insulating material are measured with
metal foil in contact with the accessible surface. The foil is pushed into corners and similar
places by means of the standard test finger specified in IEC 60529, but it is not pressed into
openings.
Internal creepage distances in permanently sealed components are not measured. Examples
of permanently sealed components are components sealed-off or compound filled.
The values in Table 11.1 do not apply to components for which separate IEC publications
exist, but do apply to mounting and accessibility distances to the component when it is
incorporated in the luminaire.
Creepage distances at a supply terminal shall be measured from the live part in the terminal
to any accessible metal parts, and the clearance shall be measured between incoming supply
wiring and accessible metal parts, i.e. from a bare conductor of the largest section to the
metal parts which can be accessible. At the internal wiring side of the terminal, the clearance
shall be measured between live parts of the terminal and accessible metal parts (see Figure
24).
NOTE The measurements of the clearances from supply and from internal wiring differ because the luminaire
manufacturer does not have control over the length of insulation removed from the supply wiring by the installer.
When creepage distances and clearances are determined at bushings, cord anchorages, wire
carriers or clips, the measurement shall be made with the cable fitted.
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Le distanze tra parti che portano corrente di polarità opposta devono essere conformi alle
prescrizioni per l’isolamento principale.
NOTA Per i particolari riguardanti i gradi di inquinamento o le categorie di sovratensione, si dovrebbe consultare
la IEC 60664-1.
Le distanze minime specificate sono basate sui seguenti parametri:
-
per l’utilizzo fino a 2 000 m sul livello del mare;
-
il grado di inquinamento 2 quando normalmente si produce solo un inquinamento non conduttivo, ma ci si deve
aspettare occasionalmente una conduttività temporanea provocata dalla condensazione;
-
apparecchiature di categoria II di tenuta all’impulso, che sono apparecchature alimentate da impianti fissi.
11.2.1 La conformità si verifica con misure eseguite con e senza conduttori della sezione
massima collegati ai morsetti degli apparecchi.
Nella valutazione della distanza superficiale, ogni fessura inferiore a 1 mm di larghezza è
conteggiata solo per la sua larghezza.
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Una distanza in aria inferiore a 1 mm è ignorata nel calcolo della distanza in aria totale, a
meno che questa sia inferiore a 3 mm, quando un terzo della distanza in aria totale deve
essere tenuto in considerazione.
Per gli apparecchi provvisti di una spina di connettore, le misure sono effettuate con il relativo
connettore inserito.
Le distanze attraverso le fessure o le aperture nelle parti esterne di materiale isolante sono
misurate con un foglio metallico in contatto con la superficie accessibile. Il foglio è spinto
negli angoli e negli spazi similari tramite il dito di prova normalizzato specificato nella
IEC 60529, ma non è forzato nelle aperture.
Non sono misurate le distanze superficiali interne nei componenti permanentemente chiusi.
Esempi di tali componenti sono quelli sigillati o resinati.
I valori della Tabella 11.1 non si applicano ai componenti oggetto di Norme IEC particolari,
ma si applicano alle distanze di montaggio e di accessibilità al componente quando questo è
incorporato nell’apparecchio.
Le distanze superficiali in un morsetto di alimentazione devono essere misurate dalla parte in
tensione nel morsetto rispetto a qualsiasi parte metallica accessibile e le distanze in aria
devono essere misurate tra il cavo di alimentazione in entrata e le parti metalliche accessibili,
cioè da un conduttore nudo della sezione più grande fino alle parti metalliche che possono
essere accessibili. Sul lato del cablaggio interno del morsetto, la distanza in aria deve essere
misurata tra le parti in tensione del morsetto e le parti metalliche accessibili (vedi la
Figura 24).
NOTA
Le misure delle distanze in aria rispetto all’alimentazione e al cablaggio interno sono diverse perché il
costruttore dell’apparecchio non ha il controllo sulla lunghezza dell’isolamento dei cavi di alimentazione che è stata
rimosso dall’installatore.
Quando le distanze superficiali e in aria sono determinate su boccole, ancoraggi del cavo,
portafili o pinze, le misure devono essere effettuate con il cavo collegato.
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Table 11.1 – Minimum distances for a.c. (50/60 Hz) sinusoidal voltages
(to be used in conjunction with Annex M)
RMS working voltage
not exceeding
V
50
150
250
500
750
1 000
t 600
0,6
0,8
1,5
3
4
5,5
< 600
1,2
1,6
2,5
5
8
10
t 600
–
0,8
1,5
3
4
5,5
< 600
–
1,6
2,5
5
8
10
(d)
6
8
11
Distances
mm
Creepage distances
(b)
– Basic insulation PTI
(a)
– Supplementary insulation PTI
– Reinforced insulation
Clearances
(a)
–
3,2
(d)
5
(c)
– Basic insulation
0,2
0,8
1,5
3
4
5,5
– Supplementary insulation
–
0,8
1,5
3
4
5,5
– Reinforced insulation
–
1,6
3
6
8
11
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(a) PTI (proof tracking index) in accordance with IEC 60112.
(b) For creepage distances, the equivalent d.c. voltage is equal to the r.m.s. value of the sinusoidal a.c.
voltage.
(c) For clearances, the equivalent d.c. voltage is equal to the peak of the a.c. voltage.
(d) For insulation material with PTI 600, this is reduced to twice that of the basic insulation for this
material.
NOTE In Japan, the values given in Table 11.1 are not applicable. Japan requires larger values than the values
given in the table.
Values of creepage distances and clearances may be found for intermediate values of
working voltages by linear interpolation between tabulated values. No values are specified for
working voltages below 25 V as the test voltage of Table 10.2 is considered sufficient.
In the case of creepage distances to parts not energized, or not intended to be earthed,
where tracking cannot occur, the values specified for material with PTI t 600 shall apply for
all materials (in spite of the real PTI).
For creepage distances subjected to working voltages of less than 60 s duration, the values
specified for materials with PTI t 600 shall apply for all materials.
For creepage distances not liable to contamination by dust or moisture, the values specified
for material with PTI t 600 shall apply (independent of the real PTI).
Minimum distances for sinusoidal or non-sinusoidal pulse voltages are given in Table 11.2.
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Tabella 11.1 – Distanze minime per le tensioni sinusoidali in corrente alternata
(50/60 Hz) (da utilizzare congiuntamente all’Allegato M)
Tensione di lavoro efficace
non superiore a
V
50
150
250
500
750
1 000
t 600
0,6
0,8
1,5
3
4
5,5
< 600
1,2
1,6
2,5
5
8
10
t 600
–
0,8
1,5
3
4
5,5
< 600
–
1,6
2,5
5
8
10
(d)
6
8
11
Distanze in mm
Distanze superficiali
(b)
– Isolamento principale PTI
(a)
– Isolamento supplementare PTI
– Isolamento rinforzato
Distanze in aria
(a)
–
3,2
(d)
5
(c)
– Isolamento principale
0,2
0,8
1,5
3
4
5,5
– Isolamento supplementare
–
0,8
1,5
3
4
5,5
– Isolamento rinforzato
–
1,6
3
6
8
11
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(a) PTI (indice di resistenza alle correnti superficiali) secondo la IEC 60112.
(b) Per le distanze superficiali la tensione equivalente in c.c. è uguale al valore efficace della tensione
sinusoidale in c.a.
(c) Per le distanze in aria la tensione equivalente in c.c. è uguale al valore di picco della tensione in c.a.
(d) Per il materiale isolante con PTI 600, questo valore viene ridotto al doppio dell’isolamento principale
per tale materiale.
NOTA In Giappone i valori riportati nella Tabella 11.1 non sono applicabili. Il Giappone richiede distanze superiori
rispetto a quelle indicate nella tabella.
I valori delle distanze superficiali e in aria, per i valori intermedi delle tensioni di lavoro,
possono essere ottenute per interpolazione lineare dei valori della tabella. Per le tensioni di
lavoro inferiori a 25 V non sono specificati valori, in quanto la prova di tensione della
Tabella 10.2 è considerata sufficiente.
In caso di distanze superficiali verso parti non alimentate o non previste per essere messe a
terra, dove non possono prodursi correnti superficiali, i valori specificati per il materiale con
PTI 600 si devono applicare a tutti i materiali (indipendentemente dal PTI effettivo).
Per le distanze superficiali sottoposte a tensioni di lavoro di durata inferiore a 60 s, i valori
specificati per i materiali con PTI 600 si devono applicare a tutti i materiali.
Per le distanze superficiali che non sono soggette a contaminazione di polvere o umidità, si
devono applicare i valori specificati per il materiale con PTI 600 (indipendentemente dal PTI
effettivo).
Le distanze minime per le tensioni ad impulso sinusoidali e non sinusoidali sono riportati nella
Tabella 11.2.
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Table 11.2 – Minimum distances for sinusoidal or non-sinusoidal pulse voltages
Rated pulse peak voltage
kV
Minimum
clearance in mm
2,0
2,5
3,0
4,0
5,0
6,0
8,0
10
12
1
1,5
2
3
4
5,5
8
11
14
Rated pulse peak voltage
kV
Minimum
clearance in mm
15
20
25
30
40
50
60
80
100
18
25
33
40
60
75
90
130
170
NOTE The distances in Table 11.2 are derived from IEC 60664-1, Table 2, case A, inhomogeneous field
conditions.
Creepage distances shall not be less than the required minimum clearance.
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For distances subjected to both sinusoidal voltage as well as non-sinusoidal pulses, the
minimum required distance shall be not less than the highest value indicated in either table.
SECTION 12: ENDURANCE TEST AND THERMAL TEST
12.1
General
This section specifies requirements relating to the endurance test and thermal tests of
luminaires.
12.2
Selection of lamps and ballasts
Lamps used for the tests of this section shall be selected in accordance with Annex B.
The lamps used in the endurance test are operated above their rated wattage for extended
periods, and shall not be used for the thermal tests. However, it is usually convenient to
retain in the thermal test for abnormal operation those lamps that have been used in the
thermal test for normal operation.
If the luminaire requires a separate ballast and this is not supplied with the luminaire, a
ballast shall be selected for test purposes which is typical of normal production, and which
complies with the relevant ballast specification. The power delivered to a reference lamp by
the ballast under reference conditions shall be within ±3 % of rated lamp power.
NOTE 1
For reference conditions, see the relevant IEC auxiliary standard.
NOTE 2 In the relevant lamp performance standards, the rated wattage may still be indicated as "objective"
wattage. This wording will be corrected in future editions of these standards.
12.3
Endurance test
Under conditions representing cyclic heating and cooling in service, the luminaire shall not
become unsafe or fail prematurely.
Compliance is checked by carrying out the test described in 12.3.1.
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Tabella 11.2 – Distanze minime per tensioni di impulso sinusoidali o non sinusoidali
Picco di tensione di impulso nominale
kV
Distanza minima in aria
in mm
2,0
2,5
3,0
4,0
5,0
6,0
8,0
10
12
1
1,5
2
3
4
5,5
8
11
14
Picco di tensione di impulso nominale
kV
Distanza minima in aria
in mm
15
20
25
30
40
50
60
80
100
18
25
33
40
60
75
90
130
170
NOTA Le distanze della Tabella 11.2 sono ricavate dalla IEC 60664-1, Tabella 2, caso A, per le condizioni di
campo non omogeneo.
Le distanze superficiali non devono essere inferiori alla distanza in aria minima richiesta.
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Per le distanze sottoposte sia a tensione sinusoidale che a impulsi non sinusoidali, la
distanza minima richiesta non deve essere inferiore al valore più elevato indicato in una o
nell’altra delle due tabelle.
SEZIONE 12: PROVE DI DURATA E DI RISCALDAMENTO
12.1
Generalità
La presente Sezione specifica le prescrizioni per le prove di durata e di riscaldamento degli
apparecchi.
12.2
Scelta delle lampade e degli alimentatori
Le lampade utilizzate per le
conformemente all’Allegato B.
prove
della
presente
Sezione
devono
essere
scelte
Le lampade utilizzate per la prova di durata sono fatte funzionare al di sopra della loro
potenza nominale per lunghi periodi di tempo e non devono essere usate per le prove di
riscaldamento. Tuttavia, è usuale conservare per la prova di riscaldamento in funzionamento
anormale le lampade già utilizzate nel corso della prova di riscaldamento in funzionamento
normale.
Se l’apparecchio necessita di un alimentatore separato, non fornito con l’apparecchio stesso,
ai fini della prova, deve essere scelto un alimentatore tipico della produzione normale che
soddisfi le caratteristiche dell’alimentatore adatto. La potenza erogata dall’alimentatore ad
una lampada di riferimento nelle condizioni di riferimento deve essere uguale alla potenza
nominale della lampada ± 3%.
NOTA 1 Per le condizioni di riferimento, vedi la Pubblicazione IEC corrispondente.
NOTA 2 Nelle Norme relative alle prestazioni delle lampade, la potenza nominale può essere ancora indicata
come potenza “oggettiva”. Questo termine verrà corretto nelle prossime edizioni di tali Norme.
12.3
Prova di durata
Nelle condizioni corrispondenti ai riscaldamenti e raffreddamenti ciclici durante l’uso,
l’apparecchio non deve diventare pericoloso, né guastarsi prematuramente.
La conformità si verifica con la prova descritta in 12.3.1.
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12.3.1 Test
a) The luminaire shall be mounted in a thermal enclosure with means for controlling the
ambient temperature within the enclosure.
The luminaire shall be positioned on a similar supporting surface (and in the same
operating position) as for the normal operation thermal test (see 12.4.1).
b) The ambient temperature within the enclosure shall be maintained within ±2 °C of (ta + 10) °C
during the test; ta is 25 °C unless otherwise marked on the luminaire.
The ambient temperature within the enclosure shall be measured in accordance with
Annex K. Ballasts for operation separate from the luminaire shall be mounted in free air,
not necessarily in the thermal enclosure, and shall be operated in an ambient temperature
of 25 °C ± 5 °C.
c) The luminaire shall be tested in the enclosure for a total duration of 168 h consisting of
seven successive cycles of 24 h. Supply voltage as specified in item d) below shall be
applied to the luminaire for the first 21 h and disconnected for the remaining 3 h of each
cycle. The initial heating period of the luminaire is part of the first test cycle.
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The circuit condition shall be as in normal operation for the first six cycles, and as in
abnormal operation (see Annex C) for the seventh cycle. For luminaires containing an
electrical motor (e.g. a fan) the abnormal condition which most adversely affects the
result of the test shall be selected.
For luminaires for which there is no abnormal condition test according to 12.5.1, the total
test duration shall be 240 h (i.e. 10 x 24 cycles at normal operation). For filament
luminaires, the total test duration of 240 h shall apply in all cases.
d) During operating periods, the supply voltage for filament lamp luminaires, other than ELV,
shall be 1,05 ± 0,015 times the voltage at which the rated wattage of the lamp is obtained
and 1,10 ± 0,015 times (the rated voltage or the maximum of the rated voltage range) for
ELV luminaires with tungsten filament lamps, tubular fluorescent and other discharge
lamp luminaires.
e) If the luminaire ceases to operate because of a failure, the following shall apply:
–
Chance failure of a part of the luminaire (including the lamp), the instructions of item
g) of 12.4.1 shall apply.
–
If a thermal protective device operates during the first six cycles, the test shall be
modified as follows:
1) For luminaires with cyclic protective devices, the luminaire shall be allowed to cool
until the device resets. For luminaires with one-shot thermal protective devices
(thermal links), the device shall be replaced.
2) For all kinds of luminaires, the test shall then be continued up to 240 h in total with
the circuit and the temperature adjusted in such a way that the protective device
just fails to operate. The luminaire is deemed to have failed the test if adjustment
below the luminaire’s rated characteristics is necessary to prevent the protective
device operating.
–
If a thermal protective device operates during the seventh (abnormal conditions) cycle,
it shall either be allowed to cool, or, in the case of a one-shot device, it shall be
replaced, and the test continued with the circuit and temperature adjusted in such a
way that the protective device just fails to operate.
NOTE It is considered that if a cut-out device operates during the seventh (abnormal condition) cycle, then the
functioning of the intended protection has been proven.
Arrangements should be made to signal a break in operation. The effective test duration shall
not be reduced as a consequence of such a break.
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12.3.1 Prova
a)
L’apparecchio deve essere montato in un involucro termico provvisto di dispositivi per il
controllo della temperatura ambiente al suo interno.
L’apparecchio deve essere posto su una superficie di supporto (e nella stessa posizione di
funzionamento) simile a quella della prova di riscaldamento in funzionamento normale
(vedi 12.4.1).
b) La temperatura ambiente all’interno dell’involucro deve essere mantenuta durante la prova
a (ta + 10) °C ± 2 °C; ta ha un valore di 25 °C, salvo indicazioni contrarie marcate
sull’apparecchio.
La temperatura ambiente all’interno dell’involucro deve essere misurata in conformità con
l’Allegato K. Gli alimentatori previsti per funzionare al di fuori dell’apparecchio devono
essere montati in aria libera, non necessariamente nell’involucro termico, e fatti
funzionare ad una temperatura ambiente di 25 °C ± 5 °C.
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c) L’apparecchio deve essere provato nell’involucro per un totale di 168 h, che consistono in
sette cicli successivi di 24 h. La tensione di alimentazione, specificata al punto d) del
presente paragrafo, deve essere applicata all’apparecchio per le prime 21 h ed interrotta
per le restanti 3 h di ciascun ciclo. Il periodo di riscaldamento iniziale dell’apparecchio fa
parte del primo ciclo di prova.
Il circuito deve essere tale che la prova sia effettuata in condizioni di funzionamento
normale per i primi sei cicli e di funzionamento anormale (vedi Allegato C) per il settimo
ciclo. Negli apparecchi che incorporano un motore elettrico (ad esempio un ventilatore) si
deve scegliere la condizione anormale che influenza i risultati della prova nel modo più
sfavorevole.
Per gli apparecchi per i quali non ci sono condizioni anormali, come indicato in 12.5.1, la
durata totale della prova deve essere di 240 h (cioè 10 cicli u 24 h in funzionamento
normale). Per gli apparecchi con lampade a filamento, la durata totale della prova di 240 h
si applica in tutti i casi.
d) Durante i periodi di funzionamento la tensione di alimentazione deve essere 1,05 ± 0,015
volte la tensione alla quale si ottiene la potenza nominale della lampada per gli apparecchi
diversi da SELV con lampade ad incandescenza; per gli apparecchi ELV con lampade ad
incandescenza o lampade tubolari fluorescenti e altre lampade a scarica 1,10 ± 0,015
volte la tensione nominale (o il valore massimo del campo di tensioni nominali).
e) Se l’apparecchio interrompe il suo funzionamento in seguito a un guasto, si deve applicare
quanto segue:
–
In caso di guasto di una parte dell’apparecchio (lampada compresa) devono essere
applicate le istruzioni indicate al punto g) di 12.4.1.
–
Se durante i primi sei cicli interviene il dispositivo di protezione termica, la prova deve
essere modificata come segue:
1) Gli apparecchi con dispositivi ciclici di protezione, devono essere lasciati
raffreddare fino al riarmo della protezione. Negli apparecchi provvisti di
termofusibile si deve sostituire il dispositivo.
2) Per tutti i tipi di apparecchi la prova deve continuare per 240 h totali, con il circuito
e la temperatura regolati in modo tale che il dispositivo di protezione non
intervenga. Si considera che l’apparecchio non abbia superato la prova se sono
necessarie regolazioni a valori inferiori alle sue caratteristiche nominali per
impedire l’intervento del dispositivo di protezione.
–
Se un dispositivo di protezione termica interviene durante il settimo ciclo (condizioni
anormali) l’apparecchio deve essere lasciato raffreddare oppure, nel caso di fusibili,
questi devono essere sostituiti e la prova continuata con il circuito e la temperatura
regolati in modo che il dispositivo non intervenga.
NOTA
Si ritiene che, se il dispositivo di interruzione interviene durante il settimo ciclo (condizioni anormali), il
funzionamento della protezione prevista sia stata dimostrata.
Dovrebbe essere prevista la segnalazione di un’interruzione del funzionamento. La durata
effettiva della prova non deve essere ridotta in conseguenza di una tale interruzione.
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12.3.2 Compliance
After the test of 12.3.1, the luminaire and, for track-mounted luminaries, also the track and
component parts of the track system, shall be visually inspected. No part of the luminaire
shall have become unserviceable (other than as a chance failure as described in item e) of
12.3.1) and plastic ES lampholders shall not be deformed. The luminaire shall not have
become unsafe and shall not have caused damage to the track system. The marking of the
luminaire shall be legible.
NOTE
Symptoms of possible unsafe conditions include cracks, scorches and deformation.
12.4
Thermal test (normal operation)
Under conditions representing normal service, no part of the luminaire (including the lamp),
the supply wiring within the luminaire, or the mounting surface shall attain a temperature
which would impair safety.
In addition, parts intended to be touched, handled, adjusted or gripped by hand while the
luminaire is at operating temperature shall not be too hot for the purpose.
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Luminaires shall not cause excessive heating of lighted objects.
Track-mounted luminaires shall not cause excessive heating of tracks on which they are
mounted.
Compliance is checked by carrying out the test described in 12.4.1. The test conditions for
measuring the track temperature shall be as given in 12.1 of IEC 60570.
For luminaires containing an electrical motor, this motor shall operate as intended during the test.
12.4.1
Test
The temperature shall be measured as indicated in 12.4.2 in accordance with the following
conditions:
a) The luminaire shall be tested in a draught-proof enclosure designed to avoid excessive
changes in ambient temperature. A luminaire suitable for surface mounting shall be
mounted on a surface as described in Annex D. An example of a draught-proof enclosure
is given in Annex D, but other types of enclosure may be used if the results obtained are
compatible with those that would be obtained by the use of the enclosure described in
Annex D. (For ballasts separate from the luminaire, see item h) of the present subclause.)
The luminaire shall be connected to the power supply with the wiring and any materials
(for example insulating sleeves) supplied with the luminaire for the purpose.
In general, connection shall be in accordance with the instructions provided with the
luminaire or marked on it. Otherwise, wiring required to connect the luminaire under test
to the supply and not supplied with it should be of a type representative of common
practice. Such wiring not supplied with the luminaire is hereafter referred to as the test
piece.
Temperature measurements shall be made in accordance with Annexes E and K.
b) The operating position shall be the thermally most onerous operating position which may
reasonably be adopted in service. For fixed non-adjustable luminaires, a position shall not
be selected if it is stated to be not permissible in instructions supplied with, or marked on,
the luminaire. For adjustable luminaires, the required distance from lighted objects shall
be respected if marked on the luminaire, except for luminaires without provision for
mechanical locking in any position, when the front rim of the reflector if any, otherwise the
lamp, shall be positioned 100 mm from the mounting surface.
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12.3.2 Conformità
Dopo la prova di 12.3.1, l’apparecchio, e per gli apparecchi montati su binario, il binario e le
parti che compongono il sistema, devono essere sottoposti a esame a vista. Nessuna parte
dell’apparecchio (tranne il guasto descritto al punto e) di 12.3.1) deve risultare inservibile e i
portalampade Edison in materiale plastico non devono essere deformati. L’apparecchio non
deve essere diventato non sicuro e non deve aver provocato danni al sistema a binario. La
marcatura dell’apparecchio deve essere leggibile.
NOTA
Indicatori di possibili condizioni di non sicurezza comprendono: fessurazioni, bruciature, deformazioni.
12.4
Prova di riscaldamento (in funzionamento normale)
Nelle condizioni corrispondenti al funzionamento normale, nessuna parte dell’apparecchio
(compresa la lampada), il cablaggio di alimentazione all’interno dell’apparecchio o la
superficie di montaggio, devono raggiungere una temperatura che potrebbe compromettere la
sicurezza.
Inoltre, ai fini della prova, le parti che possono essere toccate, manipolate, regolate o
impugnate, quando l’apparecchio ha raggiunto la sua temperatura di regime, non devono
essere troppo calde.
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Gli apparecchi non devono provocare un eccessivo riscaldamento degli oggetti illuminati.
Gli apparecchi montati su binario non devono provocare un riscaldamento eccessivo dei
binari sui quali sono montati.
La conformità si verifica con la prova descritta in 12.4.1. Le condizioni di prova per la misura
della temperatura del binario devono essere quelle di 12.1 della IEC 60570.
Per gli apparecchi provvisti di motore elettrico, questo, durante la prova, deve funzionare nel
modo previsto.
12.4.1
Prova
La temperatura deve essere misurata come indicato in 12.4.2, conformemente alle seguenti
condizioni:
a) L’apparecchio deve essere provato in una cabina protetta dalle correnti d’aria, progettata
in modo da evitare eccessivi sbalzi della temperatura ambiente. Come descritto
nell’Allegato D, un apparecchio idoneo deve essere montato sulla superficie di montaggio.
Un esempio di cabina protetta dalle correnti d’aria è indicato nell’Allegato D, ma si
possono utilizzare altri tipi di cabine, purché forniscano risultati compatibili a quelli ottenuti
utilizzando la cabina ivi descritta. (Per gli alimentatori separati dall’apparecchio vedi il
punto h) del presente paragrafo).
L’apparecchio deve essere collegato all’alimentazione con il cablaggio e tutti i dispositivi
(per esempio le guaine isolanti) forniti con esso a tale scopo.
In generale, la connessione deve essere conforme alle istruzioni fornite con l’apparecchio
o marcate su di esso. In caso contrario, per collegare l’apparecchio in prova
all’alimentazione dovrebbe essere utilizzato, se non fornito con l’apparecchio, un
cablaggio in uso nella pratica corrente. Tale cablaggio, non fornito con l’apparecchio, nel
seguito è considerato come il campione ai fini della prova.
Le misure della temperatura devono essere eseguite conformemente agli Allegati E e K.
b) La posizione di funzionamento deve essere quella che provoca la massima temperatura,
ragionevolmente utilizzabile in servizio. Per gli apparecchi fissi non regolabili, non deve
essere scelta una posizione non ammessa nelle istruzioni fornite con l’apparecchio o
marcate su di esso. Per gli apparecchi regolabili, la distanza richiesta dagli oggetti
illuminati deve essere rispettata se è marcata sull’apparecchio, eccetto che per gli
apparecchi non muniti di un dispositivo di bloccaggio meccanico in posizione, per i quali
l’eventuale bordo anteriore del riflettore, o altrimenti la lampada, deve essere posizionato
a 100 mm dalla superficie di montaggio.
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c) The ambient temperature within the draught-proof enclosure shall be within the range of
10 °C to 30 °C and should preferably be 25 °C. It shall not vary by more than ±1 °C during
measurements and during a preceding period long enough to affect the results.
If, however, a lamp has temperature-sensitive electrical characteristics (e.g. a fluorescent
lamp), or if the t a rating of the luminaire exceeds 30 °C, the ambient temperature within
the draught-proof enclosure shall be within 5 °C of the t a rating and should preferably be
the same as the t a rating.
d) The test voltage for the luminaire shall be as follows.
–
Filament lamp luminaires other than ELV: that voltage which produces 1,05 times the
rated wattage of the test lamp (see Annex B) except that heat test source (HTS) lamps
are always operated at the voltage marked on the lamp.
–
Tubular fluorescent and other discharge lamp luminaires and ELV luminaires with
tungsten filament lamps: 1,06 times the rated voltage or the maximum of the rated
voltage range.
–
For motors contained in luminaires: 1,06 times the rated voltage (or the maximum of
the rated voltage range of the luminaire).
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Exception
For determination of the average temperature of the winding of a component with t w
marking and for the determination of the case temperature of a component with t c
marking, except capacitors, the test voltage shall be 1,00 times the rated voltage. This
exception applies only to the measurement of the winding or case temperature and does
not apply, for example, to the measurement of a terminal block on the same component.
Capacitors whether carrying t c or not are tested at 1,06 times rated voltage when
operated within fluorescent and other discharge luminaires.
NOTE 1 If a luminaire contains both a filament lamp and a tubular fluorescent or other discharge lamp or a
motor, it may be necessary to provide it temporarily with two separate supplies.
e) During and immediately before a measurement, the supply voltage shall be held within
±1 % and preferably within ±0,5 % of the test voltage. The supply voltage shall be held
within ±1 % of the test voltage during such preceding period as may affect the
measurement; this period shall be not less than 10 min.
f)
Measurements shall not be taken until the luminaire has stabilized thermally, i.e.
temperatures are changing at a rate less than 1 °C per hour.
g) If the luminaire ceases to operate because of a defective part of the luminaire (including
the lamp), the part should be replaced and the test continued. Measurements already
made need not be repeated, but the luminaire shall be stabilized before further
measurements are made. If, however, a hazardous condition has arisen, or if any part
becomes unserviceable as a type defect, then the luminaire is deemed to have failed the
test. If a protective device in the luminaire operates, the luminaire is deemed to have
failed.
h) If remote control gear/components are supplied as part of a luminaire, they shall be
mounted and operated in accordance with the manufacturer’s instructions. Temperatures
of all parts shall comply with the limits specified by Section 12.
If remote control gear is not supplied as part of the luminaire, the manufacturer will
provide control gear typical of normal use. The control gear shall be operated in free air
and in an ambient temperature of 25 °C ± 5 °C. The temperature of the control gear shall
not be measured.
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c) La temperatura ambiente all’interno della cabina protetta dalle correnti d’aria deve essere
mantenuta tra 10 °C e 30 °C e, preferibilmente, a 25 °C. Per non influire sui risultati, la
temperatura ambiente non deve subire variazioni superiori a ± 1 °C, durante le misure e
durante un periodo di tempo precedente sufficientemente lungo.
Tuttavia, se una lampada ha caratteristiche elettriche sensibili alla temperatura (per
esempio. una lampada fluorescente) o se la temperatura nominale t a dell’apparecchio
supera 30 °C, la temperatura ambiente all’interno della cabina protetta dalle correnti d’aria
non deve differire di oltre 5 °C dalla temperatura di valore nominale t a e, preferibilmente,
essere uguale ad essa.
d) La tensione di prova per l’apparecchio deve essere la seguente:
–
Apparecchi per lampade a incandescenza diversi da ELV: una tensione che produca
1,05 volte la potenza nominale della lampada di prova (vedi l’Allegato B), tranne le
lampade campione HTS utilizzate per la prova di riscaldamento che funzionano
sempre alla tensione marcata su di esse.
–
Apparecchi per lampade fluorescenti tubolari ed altre lampade a scarica e apparecchi
ELV con lampade a filamento di tungsteno: 1,06 volte la tensione nominale o il valore
massimo del campo di tensioni nominali.
–
Per i motori all’interno degli apparecchi: 1,06 volte la tensione nominale (o la tensione
massima del campo di tensioni nominali dell’apparecchio).
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Eccezione:
Per la determinazione della temperatura media dell’avvolgimento di un componente con
marcatura t w , e per la determinazione della temperatura della custodia di un componente
marcato t c , ad eccezione dei condensatori, la tensione di prova deve essere 1,00 volte la
tensione nominale. Questa eccezione si applica solo alla misura della temperatura
dell’avvolgimento o alla temperatura della custodia, e non si applica, per esempio, alla
misura di una morsettiera posta sul medesimo componente.
I condensatori che riportano o meno la marcatura t c sono provati a 1,06 volte la tensione
nominale quando funzionano in apparecchi a fluorescenza o a scarica.
NOTA 1
Se un apparecchio contiene sia una lampada ad incandescenza che una lampada fluorescente o
altra lampada a scarica, oppure un motore, può rendersi necessario prevedere temporaneamente due
alimentazioni separate.
e) Immediatamente prima e durante una misura, la tensione di alimentazione deve essere
mantenuta entro ± 1% e preferibilmente entro ± 0,5% della tensione di prova. La tensione
di alimentazione deve essere mantenuta entro ± 1% della tensione di prova per tutto il
periodo precedente che può influire sulla misura; questo periodo non deve essere inferiore
a 10 min.
f)
Le misure non devono essere effettuate prima della stabilizzazione termica
dell’apparecchio, cioè quando la variazione delle temperature è inferiore a 1 °C per ora.
g) Se l’apparecchio interrompe il proprio funzionamento a causa di una sua parte difettosa
(compresa la lampada), tale parte dovrebbe essere sostituita e la prova continuata. Le
misure già effettuate non devono essere ripetute, ma l’apparecchio deve essere
stabilizzato prima di effettuare ulteriori misure. Tuttavia, se si è manifestata una
condizione pericolosa, o se una qualsiasi parte diventa inservibile per difetto di
progettazione, si ritiene che l’apparecchio non abbia superato la prova. Se interviene un
dispositivo di protezione dell’apparecchio, quest’ultimo non ha superato la prova
h) Se come parte dell’apparecchio vengono forniti un dispositivo di alimentazione/componenti
indipendenti, questi devono essere montati e fatti funzionare secondo le istruzioni del
costruttore. Le temperature di tutte le parti devono essere conformi ai limiti specificati
dalla Sezione 12.
Se l’unità di alimentazione indipendente non è fornita come parte dell’apparecchio, il
costruttore ne fornirà un modello tipico di uso normale. L’unità di alimentazione deve
essere fatta funzionare in aria libera e ad una temperatura ambiente di 25 °C ± 5 °C. La
temperatura di tale unità non deve essere misurata.
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i)
In case of doubt in the test for filament lamp luminaires, the test shall be repeated with
heat test source (HTS) lamps, if available. For temperatures which are mainly governed
by the cap temperature of the lamp, the values obtained by HTS lamps are decisive. For
those temperatures which are mainly governed by radiation, the values obtained by
normal production lamps with clear bulbs are decisive.
j) The light beam from the luminaire, for luminaires covered by 3.2.13, is directed towards a
matt black painted wooden vertical surface similar to that described in Annex D.
Luminaires are mounted at the distance from the surface which is marked on the
luminaire.
During the tests, measurements shall be made of the temperature of certain insulating
parts, as required for the tests of Section 13.
k) For the measurement of lampholder temperatures for double-capped fluorescent lamps,
the hot junction of the thermocouple shall be located flush with that surface of the holder
adjacent to the lamp cap. If this is not possible, it should be placed as close as possible
to this point but without touching the lamp cap.
NOTE 2 It is recommended that the luminaire manufacturer provides the type test sample with a
thermocouple already attached to the lampholder. Usually, only one lampholder should be prepared in such a
way.
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l)
During the test for compliance, the through wiring and the looping-in wiring shall be
loaded to the maximum value allowed by the size of the wire, or at a value prescribed by
the manufacturer in the installation instructions.
NOTE 3 In the following countries, during thermal testing, both the through wiring and the looping-in wiring
are required to be loaded to the maximum value allowed by the size of the wire: Canada, USA.
12.4.2 Compliance
In the test of 12.4.1, none of the temperatures shall exceed the appropriate values given in
Tables 12.1 and 12.2 (subject only to the concession of item a) of this subclause) when the
luminaire is operated at its rated ambient temperature t a .
In those cases where the temperature in the test enclosure differs from t a , this difference
shall be taken into account when applying the limits in the tables (see also item c) of 12.4.1).
a) The temperature shall not exceed the values shown in Tables 12.1 and 12.2 by more than
5 °C.
NOTE The allowance of 5 °C is made to take into account the inevitable variability of temperature measurements in luminaires.
b) The temperature of any part of the luminaire liable to thermal degradation in service shall
not exceed a value which corresponds to a reasonable service period for the particular
type of luminaire. Generally agreed values for principal parts of luminaires are given in
Table 12.1 and values for common materials, when used in luminaires, are listed in
Table 12.2. These values are prescribed here to obtain uniform assessment; slightly
different values may be quoted elsewhere on the basis of other forms of materials testing
or for other applications.
If materials are used which are claimed to withstand higher temperatures than those
shown in Table 12.2, or if other materials are used, they shall not be exposed to
temperatures in excess of those which have been proved permissible for these materials.
c) The temperature of the test piece (see item a) of 12.4.1), if PVC-insulated, shall not
exceed 90 °C (see footnote (c) to Table 12.2 relating to unsleeved fixed wiring) (or 75 °C
where it is stressed, for example clamped), or such higher temperatures as may be
indicated on the luminaire or in the manufacturer's instructions supplied with the luminaire
in accordance with the requirements of Section 3. The limit shall be 120 °C for any PVCinsulated wire (internal or external wiring) even when additionally protected by a heatresisting sleeve supplied with the luminaire. The sleeve shall comply with the
requirements of 4.9.2.
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i)
In caso di dubbio, la prova per gli apparecchi con lampade ad incandescenza deve essere
ripetuta con lampade per prove di riscaldamento (HTS), se disponibili. Per le temperature
che sono influenzate principalmente dal riscaldamento dell’attacco della lampada sono
determinanti i valori ottenuti con le lampade HTS. Per le temperature che sono
principalmente influenzate dall’irraggiamento sono determinanti i valori ottenuti con le
lampade di produzione normale a bulbo chiaro.
j)
Il fascio luminoso degli apparecchi di cui in 3.2.13 è diretto verso una superficie verticale
in legno dipinta di nero opaco, simile a quella descritta nell’Allegato D. Gli apparecchi
sono montati alla distanza dalla superficie marcata sull’apparecchio stesso.
Durante le prove, devono essere effettuate le misure della temperatura di alcune parti
isolanti, come previsto nelle prove della Sezione 13.
k) Per la misura delle temperature del portalampade per lampade fluorescenti a doppio
attacco, la giunzione calda della termocoppia deve essere collocata a filo della superficie
di fissaggio adiacente all’attacco della lampada. Se questo non fosse possibile, dovrebbe
essere collocata il più vicino possibile a tale punto, ma senza toccare l’attacco della
lampada.
NOTA 2 Si raccomanda che il costruttore dell’apparecchio fornisca il campione per la prova di tipo già con
una termocoppia fissata al portalampade. Normalmente solo un portalampade dovrebbe essere preparato in
questo modo.
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l)
Durante la prova per la verifica della conformità, il cablaggio passante e quello per il
collegamento in cascata devono essere sottoposti ad un carico pari al valore massimo
permesso per quella sezione di filo, o al valore prescritto dal costruttore nelle istruzioni di
installazione.
NOTA 3 Nei seguenti Paesi, durante le prove termiche, sia il cablaggio passante sia quello in cascata devono
essere sottoposti ad un carico pari al valore massimo ammesso per la sezione del filo: Canada e Stati Uniti.
12.4.2 Conformità
Nella prova di 12.4.1, quando l’apparecchio funziona alla sua temperatura ambiente nominale
t a , nessuna temperatura deve superare i valori indicati nelle Tabelle 12.1 e 12.2 (tranne
l’eccezione del punto a) del presente paragrafo).
Nei casi in cui la temperatura della cabina di prova differisca da t a , tale differenza deve
essere tenuta in considerazione quando sono applicati i limiti delle tabelle (vedi anche il punto
c) di 12.4.1).
a) La temperatura non deve superare di oltre 5 °C i valori indicati nelle Tabelle 12.1 e 12.2.
NOTA La tolleranza di 5 °C ha lo scopo di tener conto dell’inevitabile dispersione delle misure di temperatura
negli apparecchi.
b) La temperatura di ogni parte dell’apparecchio suscettibile di degrado termico durante il
funzionamento, deve mantenersi entro un valore che corrisponde ad un ragionevole
periodo d’uso per quel particolare tipo di apparecchio. Nella Tabella 12.1 sono indicati i
valori generalmente ammessi per le parti principali degli apparecchi e nella Tabella 12.2
sono indicati i valori dei materiali comunemente utilizzati negli apparecchi. Tali valori sono
qui prescritti per permettere una valutazione uniforme; altrove vengono citati valori
lievemente diversi sulla base di altri tipi di prove sui materiali o per altre applicazioni.
Nel caso di utilizzo di materiali ritenuti atti a sopportare temperature superiori a quelle di
cui alla Tabella 12.2, o nel caso di utilizzo di altri materiali, questi non devono essere
esposti a temperature superiori a quelle ritenute accettabili per questi materiali.
c) La temperatura del campione in prova (vedi il punto a) di 12.4.1), se isolato in PVC, non
deve superare 90 °C (vedi la nota (c) della Tabella 12.2 relativa ai cablaggi fissi senza
guaina) (o 75 °C se soggetto a sollecitazioni, per esempio se viene serrato); oppure la
massima temperatura può essere marcata sull’apparecchio, o indicata nelle istruzioni
fornite dal costruttore con l’apparecchio conformemente alle prescrizioni della Sezione 3.
Il limite deve essere 120 °C per qualsiasi conduttore con isolamento in PVC (cablaggio
interno o esterno), anche quando protetto ulteriormente da una guaina termoresistente
fornita con l’apparecchio. La guaina deve essere conforme alle prescrizioni di 4.9.2.
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Table 12.1 – Maximum temperatures under the test conditions 12.4.2,
for principal parts
Part
Maximum temperature
°C
Lamp caps
As specified in the appropriate IEC lamp standard
Windings in ballasts or transformers with t w marking
tw
Case (of capacitor, starting device, elctronic ballast or convertor
etc.)
(b)
If t c is marked
tc
For capacitor if t c is not marked
50
Windings in transformers, motors, etc., if the winding insulation
system according to IEC 60085 is:
– of class A material
(c)
– of class E material
(c)
– of class B material
(c)
– of class F material
100
115
120
(c)
– of class H material
140
(c)
165
Insulation of wiring:
See Table 12.2 and items b) and c) of 12.4.2
Contacts of ceramic lampholders and insulating material
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of lampholders and starterholders:
T 1 or T 2 marked (B15 and B22)
(d)
165 for T 1 and 210 for T 2
(IEC 61184)
Other types with T marking
(IEC 60238, IEC 60400, IEC 60838
(e)
and IEC 61184)
T marking
Other types without T marking
(E14, B15) (IEC 60238 and IEC 61184)
135
(E27, B22) (IEC 60238 and IEC 61184) (E26)
165
(E40) (IEC 60238) (E 39)
225
Fluorescent lampholder/starterholders and miscellaneous
(e)
lampholders without T marking (IEC 60400 and IEC 60838 )
80
Switches marked with individual ratings:
With T marking
T marking
Without T marking
55
Other parts of the luminaire (according to material and use):
See Table 12.2 and item b) of 12.4.2
Mounting surface:
Normally flammable surface
90
Non-combustible surface
Means of adjustment and its surrounding space
Not measured
(f)
Metal parts
60
Non-metal parts
75
Objects lighted by spotlights (see 12.4.1 j)):
90 (of test surface)
Track (for track-mounted luminaires)
As stated by the track manufacturer
(g)
Mains socket-outlet-mounted-luminaire and plugballast/transformer:
– case parts intended to be gripped by hand
75
– the plug/socket interface
70
– all other parts
85
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(a)
Tabella 12.1 – Temperature massime nelle condizioni di prova di 12.4.2,
per le parti principali
Parte
Temperatura massima
°C
Attacchi:
Come specificato nella Norma IEC della lampada
Avvolgimenti negli alimentatori o trasformatori con marcatura t w
tw
Custodia (di un condensatore, dispositivo di innesco, alimentatore
elettronico convertitore, ecc)
(b)
Se t c è marcato
tc
Per i condensatori se t c non è marcato
50
Avvolgimenti di trasformatori, motori, ecc., se il sistema di
isolamento degli avvolgimenti conforme alla IEC 60085 è di:
– materiale di Classe A
(c)
– materiale di Classe E
(c)
– materiale di Classe B
(c)
– materiale di Classe F
(c)
– materiale di Classe H
(c)
100
115
120
140
165
Isolamento del cablaggio:
Vedi la Tabella 12.2 e i punti b) e c) di 12.4.2
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Contatti di portalampade in ceramica e in materiale isolante di
portalampade e porta starter:
Marcati T 1 oppure T 2 (B15 e B22)
(d)
(IEC 61184)
165 per T 1 e 210 per T 2
Altri tipi con marcatura T
(IEC 60238, IEC 60400, IEC 60838
(e)
e IEC 61184)
Marcatura T
Altri tipi senza marcatura T
(E14, B15) (IEC 60238 e IEC 61184)
135
(E27, B22) (IEC 60238 e IEC 61184) (E26)
165
(E40) (IEC 60238) (E 39)
225
Portalampade per lampade fluorescenti/portastarter e
portalampade eterogenei senza marcatura T (IEC 60400 e
(e)
IEC 60838 )
80
Interruttori marcati con valori nominali individuali:
con marcatura T
Marcatura T
senza marcatura T
55
Altre parti dell’apparecchio (secondo il materiale e l’utilizzo):
Vedi la Tabella 12.2 e 12.4.2 b)
Superficie di montaggio:
Superficie normalmente infiammabile
90
Superficie non-combustibile
Mezzi di regolazione e spazio circostante
Non misurata
(f)
Parti metalliche
60
Parti non metalliche
75
Oggetti illuminati da proiettori (vedi 12.4.1 j)):
90 (della superficie di prova)
Binario (per apparecchi montati su binario)
Come dichiarato dal costruttore del binario
(g)
Apparecchio montato su presa e
alimentatore/trasformatore a spina:
– parti della custodia previste per essere afferrate
– interfaccia spina/presa
– tutte le altre parti
75
70
85
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(a)
Table 12.1 (continued)
Part
Maximum temperature
°C
Replaceable glow-starting devices
80
(h)
(a) For luminaires marked with information concerning the use of special lamps, or if it is obvious that special lamps
are to be used, a higher value, as specified by the lamp manufacturer, is allowed. IEC 60357 and IEC 60682
provide information for the measurement of pinch temperature for tungsten halogen lamps. These measurements
are required for performance criteria of lamps and not safety criteria of the luminaire. (Single-capped fluorescent
lamps are excluded from being measured under normal operation test conditions, see Table 12.3).
This does not apply to lamps covered by the scope of IEC 60432-2. The relevant information in this standard for
luminaire design shall be observed.
(b) Measured at the given reference point marked by the device manufacturer.
(c)
The material classification is in accordance with IEC 60085 and IEC series 60216.
(d) Temperature measured on the rim of a corresponding cap.
(e) For bi-pin lampholders, in case of doubt, the average of the contact temperature measurements should be used.
(f)
Not applicable to means of adjustment of ceiling mounted luminaires or luminaires recessed into the ceiling.
Where the mounting instructions provide clear guidance to mount luminaires out of arms reach, the temperature
limits for the means of adjustment are not applicable.
(g) For measuring conditions for the track temperature, see 12.1 of IEC 60570.
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(h) This temperature limit is a performance and not a not safety recommendation.
Table 12.2 – Maximum temperatures under the test conditions of 12.4.2,
for common materials used in luminaires
Part
Maximum temperature
°C
(b)
Insulation of wiring (internal and external), supplied with luminaire :
Glassfibre silicone-varnish impregnated
200
a
Polytetrafluoroethylene (PTFE)
250
Silicone rubber (not stressed)
200
Silicone rubber (compressive stress only)
170
Ordinary polyvinyl chloride (PVC)
90
Heat-resisting polyvinyl chloride (PVC)
105
(a)
Ethylene vinyl acetate (EVA)
140
(a)
(a)
Insulation of fixed wiring (as a fixed part of the installation not
(a)
supplied with the luminaire) :
(c)
Unsleeved
90
Appropriate sleeving supplied with the luminaire
120
Thermoplastics:
Acrylonitrile-butadiene-styrene (ABS)
95
Cellulose acetate butyrate (CAB)
95
Polymethyl methacrylate (acrylic)
90
Polystyrene
75
Polypropylene
100
Polycarbonate
130
Polyvinyl chloride (PVC) (where NOT used for electrical
insulation)
100
Polyamide (nylon)
120
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Tabella 12.1 (continua)
Parte
Starter a bagliore sostituibili
Temperatura massima
°C
80
(h)
(a) Per gli apparecchi marcati con informazioni relative all’uso di lampade speciali, o se è evidente che devono
essere utilizzate lampade speciali, è ammesso un valore superiore indicato dal costruttore della lampada. Le
IEC 60357 e IEC 60682 forniscono informazioni per la misura della temperatura della schiacciatura per le
lampade ad alogeni. Queste misure sono richieste per valutare la prestazione delle lampade e non per i criteri di
sicurezza dell’apparecchio. (Le lampade fluorescenti monoattacco sono escluse dalla misura nelle condizioni di
prova normali, vedi la Tabella 12.3).
Questo non si applica alle lampade che rientrano nel campo di applicazione della IEC 60432-2. Per la
progettazione dell’apparecchio devono essere quindi rispettate le informazioni relative alla presente Norma.
(b)
Misurata nel punto di riferimento marcato dal costruttore del dispositivo.
(c)
La classificazione del materiale è conforme alle IEC 60085 e alla serie IEC 60216.
(d)
Temperatura misurata sul bordo di un attacco corrispondente.
(e)
Per portalampade bispina, in caso di dubbio, si dovrebbe usare la media delle misure delle temperature del
contatto.
(f)
Non applicabile a mezzi di regolazione degli apparecchi montati a o di quelli incassati nel soffitto. Se le istruzioni
di montaggio forniscono una chiara guida al montaggio degli apparecchi al di fuori del volume di accessibilità, i
limiti di temperatura per i mezzi di regolazione non sono applicabili.
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(g) Per le condizioni di misura della temperature del binario, vedi 12.1 della IEC 60570.
(h) Questo limite di temperatura è una raccomandazione di prestazione, non di sicurezza.
Tabella 12.2 – Temperature massime nelle condizioni di prova 12.4.2,
per materiali comunemente utilizzati negli apparecchi
Parte
Temperatura massima
°C
Isolamento del cablaggio (interno ed esterno), fornito con
(b)
l’apparecchio :
(a)
Fibra di vetro impregnata di vernice di silicone
200
Politetrafluoroetilene (PTFE)
250
Gomma siliconica (non sottoposta a sollecitazione)
200
Gomma siliconica (sollecitata solo con compressione)
170
Polivinilcloruro comune (PVC)
90
Polivinilcloruro resistente al calore (PVC)
105
(a)
Acetato di vinile etilenico (EVA)
140
(a)
(a)
Isolamento del cablaggio fisso (come parte fissa dell’installazione
(a)
non fornita con l’apparecchio) :
(c)
Senza guaina
90
Con guaina appropriata fornita con l’apparecchio
120
Termoplastiche:
Acrilonitrico-butadico-stirene (ABS)
95
Aceto butirrato di cellulosa (CAB)
95
Metacrilato di polimitile (acrilico)
90
Polistirene
75
Polipropilene
100
Policarbonato
130
Polivinilcloruro (PVC) (quando NON utilizzato per isolamento
elettrico)
100
Poliammide (nylon)
120
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Table 12.2 (continued)
Part
Maximum temperature
°C
Thermosetting plastics:
Mineral-filled phenol-formaldehyde (PF)
165
Cellulose-filled phenol-formaldehyde (PF)
140
Urea-formaldehyde (UF)
90
Melamine
100
Glassfibre-reinforced polyester (GRP)
130
Other materials:
Resin-bonded paper/fabric
125
Silicone rubber (where NOT used for electrical insulation)
230
Rubber (where NOT used for electrical insulation)
70
Wood, paper, textiles and the like
90
(a) Reduced by 15 °C where insulation is stressed, e.g. clamped or flexed.
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(b) Cable specifications usually quote different maximum temperatures but these are based on continuous
operating temperatures rather than the test conditions given in this specification.
(c) These temperatures are the maximum permitted under the artificial test conditions given in this table, for
example draught-proof enclosure and test supply voltage above the rated value for the luminaire. It is important
to note that, in some countries, the European installation standards (HD 60364 (HD384)) and the European
cable standards (HD 21) specify a temperature of 70 °C to be the maximum that PVC fixed wiring can sustain in
normal continuous operation.
12.5 Thermal test (abnormal operation)
Under conditions representing abnormal service conditions (where applicable, but not
representing a defect in the luminaire or misuse), parts of the luminaire and the mounting
surface shall not attain excessive temperatures and the wiring within the luminaire shall not
become unsafe.
NOTE
Symptoms of possible unsafe conditions include cracks, scorches and deformation.
Track-mounted luminaires shall not cause excessive heating of tracks on which they are
mounted.
Compliance is checked by carrying out the test described in 12.5.1.
12.5.1 Test
Temperatures of parts listed in Table 12.3 shall be measured in accordance with the following
conditions.
a) The test shall be made if, during service, the luminaire could be in an abnormal condition
as in cases 1), 2), 3) or 4) below, and if this condition would cause any part to be at a
higher temperature than during normal operation (in which case a preliminary trial may be
needed).
If more than one abnormal condition is possible, that condition which most adversely
affects the results of the tests shall be selected.
The test is not applicable to fixed non-adjustable filament lamp luminaires, except in case
3) below.
1) A possibly unsafe operating position, arising other than from misuse, e.g. if by
accident an adjustable luminaire is bent in the direction of the mounting surface by
using a force of 30 N minimum during a short period of time and on the most
unfavourable point on the luminaire.
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Tabella 12.2 (continua)
Parte
Temperatura massima
°C
Plastiche termoindurenti:
Resine a base fenolica a carica minerale (PF)
165
Resine a base fenolica a carica di cellulosa (PF)
140
Aminoplastici (UF)
90
Melamina
100
Poliestere rinforzato con fibra di vetro (GRP)
130
Altri materiali:
Carta/fibre impregnate di resina
125
Gomma siliconica (quando NON utilizzata per isolamento elettrico)
230
Gomma (quando NON utilizzata per isolamento elettrico)
70
Legno, carta, fibre tessili e similari
90
(a) Ridotto di 15 °C quando l’isolante viene sollecitato, ad esempio con pinzatura o piegatura.
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(b) Le specifiche sui cavi riportano abitualmente temperature massime differenti, ma queste sono basate su
temperature di funzionamento continuo, piuttosto che nelle condizioni di prova fornite nella presente specifica.
(c) Queste temperature sono le massime ammesse in condizioni artificiali di prova fornite nella presente tabella, per
esempio nella cabina protetta dalle correnti d’aria e con tensione di alimentazione della prova superiore al
valore nominale dell’apparecchio. È importante notare come in alcuni Paesi le Norme Europee di installazione
(HD 60364 (HD384)) e le Norme Europee relative ai cavi (HD 21), specificano una temperatura di 70 °C come
valore massimo che il cablaggio fisso in PVC può sopportare nelle normali condizioni di funzionamento continuo.
12.5
Prova di riscaldamento (in funzionamento anormale)
Nelle condizioni di funzionamento anormale (se applicabili, ma non determinate da un guasto
nell’apparecchio, né da un uso improprio) nessuna parte dell’apparecchio e della superficie di
montaggio deve raggiungere temperature eccessive, e il cablaggio interno all’apparecchio
non deve diventare non sicuro.
NOTA
Possibili condizioni di non sicurezza comprendono fessurazioni, bruciature e deformazioni.
Gli apparecchi montati su binario non devono provocare un riscaldamento eccessivo del
binario sul quale sono montati.
La conformità si verifica con la prova di 12.5.1.
12.5.1 Prova
Le temperature delle parti indicate nella Tabella 12.3 devono essere misurate in conformità
alle seguenti condizioni.
a) La prova deve essere effettuata se, durante il funzionamento, l’apparecchio può trovarsi in
una delle condizioni anormali definite ai punti 1), 2), 3) o 4) sotto elencati, e se tale
condizione può comportare, per una parte qualunque, una temperatura superiore a quella
del funzionamento normale (nel quale caso può rendersi necessaria una prova
preliminare).
Se si può verificare più di una condizione anormale, deve essere scelta quella che
influenza nel modo più sfavorevole i risultati delle prove.
La prova non è applicabile agli apparecchi con lampade ad incandescenza fissi e non
regolabili, ad eccezione del caso 3) seguente.
1) Una possibile posizione di funzionamento non sicura dovuta ad una causa diversa da
quella di uso improprio; ad esempio se accidentalmente un apparecchio regolabile
viene piegato, per un breve periodo, verso la superficie del supporto, e nel punto più
sfavorevole dell’apparecchio, utilizzando una forza non superiore a 30 N.
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2) A possibly unsafe circuit condition arising other than from defective manufacture or
misuse; for example a circuit condition occurring at the end of the service period of a
lamp or of a starter (see Annex C).
3) A possibly unsafe operation condition arising from the use of a GLS lamp in a filament
lamp luminaire intended for a special lamp; e.g. if, temporarily, a special lamp is
replaced by a GLS lamp of the same wattage.
4) A possible unsafe circuit condition arising from a short circuit in the secondary circuit
(including the transformer itself) of a luminaire with transformer fitted for lamp voltage
supply.
Test 2) is applicable only to tubular fluorescent and other discharge lamp luminaires.
Test 4) shall be made with a short-circuit in the lampholder. During test 4), the
temperature rise due to heat emanating from the lamp to the mounting surface shall be
checked by the test according to item 1), while the temperature rise due to heat
emanating from the transformer shall be measured with the contacts of the lampholder
being short-circuited.
Luminaires containing an electrical motor are operated with the rotor locked against rotation.
NOTE In the case of the presence of one or more motors, the test should be made in accordance with the
most critical condition (see Annex C).
The luminaire shall be tested under the conditions specified in Items a), c), e), f), h) and l)
of 12.4.1. In addition, the following shall apply.
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b) The test voltage shall be as follows.
Filament lamp luminaires: as specified in item d) of 12.4.1.
Tubular fluorescent and other discharge lamp luminaires: 1,1 times the rated voltage or
the maximum of the rated voltage range.
For motors contained in luminaires: 1,1 times the rated voltage (or the maximum of the
rated voltage range of the luminaire).
Luminaires containing transformer/convertors during short-circuit according to test 4):
between 0,9 and 1,1 times the rated supply voltage, whichever is the most unfavourable.
NOTE If a luminaire contains both a filament lamp and a tubular fluorescent or other discharge lamp, or a
motor, it may be necessary to provide it temporarily with two separate supplies.
c) If the luminaire ceases to operate because of a defective part of the luminaire (including
the lamp), the part should be replaced and the test continued. Measurements already
made need not be repeated, but the luminaire shall be stabilized before further
measurements are made. If, however, a hazardous condition has arisen, or if any part
becomes unserviceable as a type defect, then the luminaire is deemed to have failed the
test.
If a protective device in the luminaire (for example a thermal or current cut-out of the oneshot or cycling type) operates during the test, the highest temperatures reached should
be taken as the final temperatures.
d) If the luminaire incorporates a capacitor (other than a capacitor connected directly across
the supply), this capacitor shall be short-circuited, notwithstanding the requirements of
Annex C, if the voltage across it under test conditions would exceed 1,25 times its rated
voltage for self-healing capacitors or 1,3 times its rated voltage for non-self-healing
capacitors.
e) Luminaires for some metal halide lamps and some high pressure sodium vapour lamps
which according to the lamp specification can lead to ballast, transformer or starting
device or transformer overheating are tested in accordance with b2) of Annex C.
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2) Una possibile condizione non sicura del circuito dovuta ad una causa diversa da un
difetto di costruzione o da uso improprio; ad esempio una condizione di circuito che si
verifichi a fine vita di una lampada o di uno starter (vedi l’Allegato C).
3) Una possibile condizione di funzionamento non sicura causata da una lampada per
illuminazione generale utilizzata in un apparecchio per lampade a incandescenza
previsto per una lampada speciale; ad esempio se, temporaneamente, una lampada
speciale viene sostituita con una lampada per illuminazione generale di uguale
potenza.
4) Una possibile condizione di non sicurezza derivante da cortocircuito nel secondario
(incluso il trasformatore stesso) di un apparecchio con trasformatore regolato per la
tensione di alimentazione della lampada.
La prova 2) si applica solo agli apparecchi per lampade fluorescenti tubolari ed altre
lampade a scarica.
La prova 4) deve essere effettuata con il portalampade in cortocircuito. Durante tale
prova, la sovratemperatura dovuta al calore emesso dalla lampada sulla superficie di
montaggio deve essere verificata con la prova del punto 1), mentre la sovratemperatura
derivante dal trasformatore deve essere misurata con i contatti del portalampade
cortocircuitati.
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Gli apparecchi che incorporano un motore elettrico sono fatti funzionare con il rotore
bloccato.
NOTA In caso di uno o più motori, la prova dovrebbe essere effettuata nella condizione più critica (vedi
Allegato C).
L’apparecchio deve essere provato secondo le condizioni specificate ai punti a), c), e), f),
h) ed l) di 12.4.1. Inoltre si deve applicare quanto segue.
b) La tensione di prova deve essere come segue.
Apparecchi per lampade ad incandescenza: come specificato al punto d) di 12.4.1.
Apparecchi per lampade fluorescenti tubolari e altre lampade a scarica: 1,1 volte la
tensione nominale o il valore massimo del campo di tensioni nominali.
Per i motori all’interno dell’apparecchio: 1,1 volte la tensione nominale (o il valore
massimo del campo di tensioni nominali dell’apparecchio).
Apparecchi che contengono trasformatori/convertitori durante il cortocircuito conforme alla
prova 4): tra 0,9 e 1,1 la tensione nominale di alimentazione, scegliendo il valore meno
favorevole.
NOTA Se un apparecchio contiene sia una lampada a incandescenza sia una lampada fluorescente tubolare
o di altro tipo a scarica, oppure un motore, può rendersi necessario fornire temporaneamente due
alimentazioni separate .
c) Se l’apparecchio interrompe il proprio funzionamento a causa di una sua parte difettosa
(compresa la lampada), tale parte dovrebbe essere sostituita e la prova continuata. Le
misure già effettuate non devono essere ripetute, ma l’apparecchio deve essere
stabilizzato prima di effettuare ulteriori misure. Tuttavia, se si è manifestata una
condizione di funzionamento pericolosa, o se una qualsiasi parte diventa inservibile per un
difetto di progettazione, si ritiene che l’apparecchio non abbia superato la prova.
Se, durante la prova, interviene un dispositivo di protezione dell’apparecchio (per esempio
un dispositivo di interruzione termica o di massima corrente, utilizzabile una sola volta o di
tipo ciclico), le temperature massime raggiunte dovrebbero essere considerate come
finali.
d) Se l’apparecchio incorpora un condensatore (che non sia direttamente collegato
all’alimentazione), tale condensatore deve essere cortocircuitato, nonostante le
prescrizioni dell’Allegato C; nel caso in cui la tensione applicata nelle condizioni di prova
superi 1,25 volte la sua tensione nominale, per i condensatori autorigeneranti, o 1,3 volte
per i condensatori non autorigeneranti.
e) Gli apparecchi per alcune lampade a vapori di alogenuri e alcune lampade a vapori di
sodio ad alta pressione, che secondo la specifica della lampada, possono portare al
surriscaldamento dell’alimentatore, del dispositivo di innesco o del trasformatore, sono
provati conformemente a 2b) dell’Allegato C.
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12.5.2 Compliance
In the test of 12.5.1, none of the temperatures shall exceed the appropriate value given in
Tables 12.3, 12.4 and 12.5 by more than 5 ºC when the luminaire is operated at its rated
ambient temperature t a . In cases where the temperature of the test enclosure differs from t a ,
the difference shall be taken into account when applying the limits given in the table.
Table 12.3 – Maximum temperatures under the test conditions of 12.5.1
Part
Maximum temperature
°C
Caps of single-capped fluorescent lamps
As specified in the appropriate IEC
(c)
lamp standard
Windings in ballasts or transformers with t w marking
(a)
See Tables 12.4 and 12.5
Windings in transformers, motors etc., if the winding
insulation system according to IEC 60085 is:
– of class A material
(b)
– of class E material
(b)
– of class B material
(b)
– of class F material
(b)
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– of class H material
(b)
150
165
175
190
210
Capacitor case:
– If t c is not marked
– If t c is marked
60
t c + 10
Mounting surface:
– Surface illuminated by the lamp (adjustable
luminaires according to 12.5.1a) 1)
175
– Surface heated by the lamp (portable luminaires
according to 4.12 of IEC 60598-2-4)
175
– Normally flammable surface
130
– Non-combustible surface
(luminaires with symbol or warning notice)
Track (for track-mounted luminaires)
Mains socket-outlet-mounted-luminaires and plugballast/transformer case parts intended to be gripped by
hand
Not measured
As stated by the track manufacturer
75
(a) Unless otherwise marked on the ballast, the maximum temperatures specified in the
column S4.5 of Table 12.4 or Table 12.5 apply.
(b) The material classification is in accordance with IEC 60085 and IEC 60216 series.
(c) Information regarding point(s) of measurement and temperature limits is given in
IEC 61199, Annex C.
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12.5.2 Conformità
Nella prova di 12.5.1 nessuna temperatura deve superare i valori appropriati indicati nella
Tabelle 12.3, 12.4 e 12.5 di oltre 5 ºC quando l’apparecchio funziona alla sua temperatura
ambiente nominale t a . Nei casi in cui la temperatura della cabina di prova sia diversa da t a ,
tale differenza deve essere considerata quando vengono applicati i limiti della tabella
Tabella 12.3 – Temperature massime nelle condizioni di prova di 12.5.1
Parte
Temperatura massima
°C
Attacchi per lampade fluorescenti monoattacco
Come specificato nella relativa
(c)
Norma IEC delle lampade
Avvolgimenti di alimentatori o trasformatori con
(a)
marcatura t w
Vedi le Tabelle 12.4 e 12.5
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Avvolgimenti di trasformatori, motori, ecc. quando il
sistema di isolamento dell’avvolgimento conforme alla
IEC 60085 è in:
– materiale di classe A
(b)
150
– materiale di classe E
(b)
165
– materiale di classe B
(b)
175
(b)
190
(b)
210
– materiale di classe F
– materiale di classe H
Custodia del condensatore:
60
– se t c non è marcata
t c + 10
– se t c è marcata
Superficie di montaggio:
regolabili
175
– riscaldata dalla lampada (apparecchi mobili secondo
4.12 della IEC 60598-2-4)
175
– normalmente infiammabile
130
– illuminata dalla lampada
secondo 12.5.1a) 1)
(apparecchi
– non-combustibile
(apparecchi muniti di simbolo o di avvertenza)
Binario (per apparecchi montati su binario)
Apparecchi montati su presa e parti della custodia
dell’alimentatore/trasformatore a spina previste per
essere afferrate
Non misurata
Come indicato dal costruttore del
binario
75
(a) Se non diversamente marcato sull’alimentatore, si applicano le massime temperature
specificate nella colonna S4.5 della Tabella 12.4 o delle Tabella 12.5.
(b) La classificazione dei materiali è conforme alla IEC 60085 e alla serie IEC 60216.
(c) Le informazioni relative al(ai) punto(i) di misura e ai limiti di temperatura sono riportate
nella IEC 61199, Allegato C.
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Table 12.4 – Maximum temperature of windings under abnormal operating conditions
and at 110 % of rated voltage for lamp control gear
Maximum temperature
°C
Constant S
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For t w =
S4.5
S5
S6
S8
S11
S16
90
171
161
147
131
119
110
95
178
168
154
138
125
115
100
186
176
161
144
131
121
105
194
183
168
150
137
126
110
201
190
175
156
143
132
115
209
198
181
163
149
137
120
217
205
188
169
154
143
125
224
212
195
175
160
149
130
232
220
202
182
166
154
135
240
227
209
188
172
160
140
248
235
216
195
178
166
145
256
242
223
201
184
171
150
264
250
230
207
190
177
Table 12.5 – Maximum temperature of windings under abnormal operating conditions
and at 110 % of rated voltage for lamp control gear marked “D6”
Maximum temperature
°C
Constant S
For t w =
S4.5
S5
S6
S8
S11
S16
90
158
150
139
125
115
107
95
165
157
145
131
121
112
100
172
164
152
137
127
118
105
179
171
158
144
132
123
110
187
178
165
150
138
129
115
194
185
171
156
144
134
120
201
192
178
162
150
140
125
208
199
184
168
155
145
130
216
206
191
174
161
151
135
223
213
198
180
167
156
140
231
220
204
186
173
162
145
238
227
211
193
179
168
150
246
234
218
199
184
173
NOTE For lamp control gear subjected to an endurance test duration other than 30 days or 60 days, equation (2)
specified in the relevant IEC auxiliary standard should be used to calculate the maximum temperature which
should correspond to the number of days equal to two-thirds of the theoretical endurance test.
(An explanation of the constant S and its use is given in the relevant IEC auxiliary standard.)
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Tabella 12.4 – Temperatura massima degli avvolgimenti dell’unità di alimentazione
in condizioni anormali di funzionamento e con tensione
pari al 110 % della tensione nominale
Temperatura massima
°C
Costante S
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Per t w =
S4.5
S5
S6
S8
S11
S16
90
171
161
147
131
119
110
95
178
168
154
138
125
115
100
186
176
161
144
131
121
105
194
183
168
150
137
126
110
201
190
175
156
143
132
115
209
198
181
163
149
137
120
217
205
188
169
154
143
125
224
212
195
175
160
149
130
232
220
202
182
166
154
135
240
227
209
188
172
160
140
248
235
216
195
178
166
145
256
242
223
201
184
171
150
264
250
230
207
190
177
Tabella 12.5 – Temperatura massima degli avvolgimenti dell’unità di alimentazione
marcati “D6” in condizioni anormali di funzionamento e con tensione
pari al 110 % della tensione nominale
Temperatura massima
°C
Costante S
Per t w =
S4.5
S5
S6
S8
S11
S16
90
158
150
139
125
115
107
95
165
157
145
131
121
112
100
172
164
152
137
127
118
105
179
171
158
144
132
123
110
187
178
165
150
138
129
115
194
185
171
156
144
134
120
201
192
178
162
150
140
125
208
199
184
168
155
145
130
216
206
191
174
161
151
135
223
213
198
180
167
156
140
231
220
204
186
173
162
145
238
227
211
193
179
168
150
246
234
218
199
184
173
NOTA
Per l’unità di alimentazione sottoposta a prova di durata diversa da 30 giorni o 60 giorni, dovrebbe essere
usata l’equazione (2) specificata nella corrispondente Norma IEC per calcolare la massima temperatura che
corrisponde al numero di giorni uguale ai due terzi della prova di durata teorica.
(La spiegazione della costante S e del suo uso è riportata nella corrispondente Norma IEC).
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12.6 Thermal test (failed windings in lamp control gear)
These tests apply only to luminaires classified for mounting on normally flammable surfaces
and incorporating control gear that either does not meet the spacing requirements of 4.16.1
or does not provide thermal protection in accordance with 4.16.2. Electronic lamp control
gear and small wound devices that may be incorporated into these components are exempt
from the requirements of this clause.
12.6.1 Test for luminaires without thermal cut-outs
The luminaire shall be tested under the conditions specified in items a), c), e), f), h) and l) of
12.4.1. In addition, the following also applies.
20 % of the lamp circuits in the luminaire, and not less than one lamp circuit, shall be
subjected to abnormal conditions (see item a) of 12.5.1).
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The circuits which have the most thermal influence on the mounting surface shall be chosen,
and other lamp circuits shall be operated at rated voltage, or at the maximum of the rated
voltage range under normal conditions.
The circuits subjected to the above conditions shall then be operated at 0,9, 1,0 and 1,1
times rated voltage (or the maximum of the rated voltage range). When conditions are stable
at each of these three test voltages, the highest winding temperature and the highest
temperature of any part of the mounting surface shall be measured.
For fluorescent lamp luminaires with an a.c. supplied electronic lamp control gear
incorporating a filter coil, the voltage required to give nominal operating current shall be
determined. The filter coil shall be operated at 0,9, 1,0 and 1,1 times this voltage. When
conditions are stable at each of these three test voltages, the highest winding temperature
and the highest temperature of any part of the mounting surface shall be measured. All other
parts of the lamp control gear and lamp shall be inoperative for this test.
Compliance is checked as follows:
a) The temperature of the mounting surface shall not exceed 130 °C when the lamp
circuit(s), subjected to abnormal conditions, is (are) operated at 1,1 times rated voltage.
b) The values of temperature measured at 0,9 1,0 and 1,1 times the rated voltage (or the
maximum of the voltage range) are used for the linear regression formula in calculating
the temperature of the mounting surface in relation to a ballast/transformer winding
temperature of 350 °C. If the difference between winding temperature measurements at
0,9 and 1,1 co-ordinates is less than 30 K, a fourth point is added, whose co-ordinates
are winding t a , mounting surface t a . The best straight line is drawn through the points on
the graph. The estimated temperature of the mounting surface corresponding to a ballast
winding temperature of 350 q C shall not exceed 180 q C.
NOTE
t a is the rated t a of the luminaire.
c) For track-mounted luminaires, no part of the track shall show symptoms of unsafe
deterioration, for example cracks, scorches or deformation.
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12.6
Prova di riscaldamento (guasto negli avvolgimenti dell’unità di alimentazione)
Queste prove si applicano esclusivamente agli apparecchi classificati per il montaggio su
superfici normalmente infiammabili e che incorporano unità di alimentazione che non
soddisfano le prescrizioni di distanza indicate in 4.16.1, oppure non sono in grado di fornire
una protezione termica conforme a quanto indicato in 4.16.2. Le unità di alimentazione
elettronica di lampada e i piccoli dispositivi avvolti che possono essere incorporati in questi
componenti non sono soggetti alle prescrizioni del presente articolo.
12.6.1
Prova per gli apparecchi privi di dispositivi termici di interruzione
Gli apparecchi devono essere provati nelle condizioni specificate ai punti a), c), e), f), h) ed l)
di 12.4.1. Inoltre si applica quanto segue.
Il 20% dei circuiti della lampada nell'apparecchio, e non meno di un circuito di lampada,
devono essere sottoposti alle condizioni anormali (vedi il punto a) di 12.5.1).
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Vengono scelti i circuiti che presentano la maggiore influenza termica sulla superficie di
montaggio, mentre gli altri circuiti della lampada devono essere fatti funzionare alla tensione
nominale, o al valore massimo del campo di tensioni nominali, nelle normali condizioni.
I circuiti sottoposti alle condizioni di cui sopra devono essere fatti funzionare ad una tensione
pari a 0,9, 1,0 e a 1,1 volte il valore nominale (o il valore massimo del campo di tensioni
nominali). Quando le condizioni si sono stabilizzate in ciascuno di questi tre valori di tensione,
devono essere misurate la temperatura massima dell'avvolgimento e la temperatura massima
di qualsiasi parte della superficie di montaggio.
Per gli apparecchi con lampada fluorescente, con unità di alimentazione elettronica della
lampada in corrente alternata, che incorporano una bobina filtro, deve essere determinata la
tensione necessaria per ottenere la corrente nominale di funzionamento richiesta. La bobina
filtro deve essere fatta funzionare ad una tensione pari a 0,9, 1,0 e a 1,1 di tale tensione.
Quando le condizioni sono stabilizzate a ciascuna di queste tre tensioni di prova, devono
essere misurate la temperatura dell'avvolgimento più elevata e la temperatura massima di
una qualsiasi parte della superficie di montaggio. Tutte le altre parti dell’unità di
alimentazione e la lampada stessa non devono essere in funzione per questa prova.
La conformità si verifica come segue:
a) La temperatura della superficie di montaggio non deve superare i 130 °C quando i(l)
circuiti(o) della lampada, sottoposti alle condizioni normali, sono(è) fatti(o) funzionare ad
una tensione pari a 1,1 volte la tensione nominale.
b) I valori di temperatura misurati ad una tensione pari a 0,9, 1,0 e a 1,1 volte quello della
tensione nominale (o il valore massimo del campo di tensioni nominali) vengono utilizzati
nella formula di regressione lineare per calcolare la temperatura della superficie di
montaggio in relazione a una temperatura dell'avvolgimento dell'alimentatore/trasformatore
di 350 °C. Se la differenza tra le misure della temperatura degli avvolgimenti ad una
tensione di 0,9 e 1,1 è inferiore a 30 K, viene aggiunto un quarto punto di rilevazione, le
cui coordinate sono la temperatura dell’avvolgimento t a , della superficie di montaggio t a .
Viene tracciata la miglior linea retta che collega i punti del grafico. La temperatura stimata
della superficie di montaggio, che corrisponde alla temperatura dell’avvolgimento
dell'alimentatore di 350 q C, non deve superare 180 q C.
NOTA
t a è la temperatura nominale t a dell'apparecchio.
c) Per gli apparecchi montati su binario, dopo la prova, nessuna parte del binario deve
presentare deterioramenti che pregiudichino la sicurezza, per esempio fessurazioni,
bruciature o deformazioni.
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12.6.2 Test for luminaires with temperature sensing controls external to the ballast
or transformer and luminaires with temperature declared thermally protected ballasts
symbol
...
with a marked value above 130 °C.
The luminaire shall be set up for this test as described in 12.6.1.
The circuits subjected to the above conditions shall be operated with a slowly and steadily
increasing current through the windings until the thermal cut-out operates. Time intervals and
increments in current shall be such that thermal equilibrium between winding temperatures
and mounting surface temperatures is achieved as far as is practicable.
During the test, the highest temperature of any part of the surface on which the luminaire is
mounted shall be continuously measured. This completes the test for luminaires fitted with
thermal links.
For luminaires fitted with manual-reset thermal cut-outs, the test shall be repeated three
times, allowing a 30 min interval between tests. At the end of each 30 min interval, the cutout shall be reset.
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For luminaires fitted with auto-reset thermal cut-outs, the test shall be continued until a stable
mounting surface temperature is achieved. The auto-reset thermal cut-out shall operate three
times by switching the ballast off and on, under the given conditions.
NOTE Associated transformers not tested with their own enclosure should be subjected to the test since these
characteristics are not verified by the component standard.
Conformity is checked as follows:
During the test, the temperature of any part of the mounting surface shall not exceed 135 °C
and shall be not more than 110 °C when the protector recloses the circuit (with a resetting
type protector) except that:
During any cycle of operation of the protector during the test, the surface temperature may be
more than 135 °C, provided that the length of time between the instant when the surface
temperature first exceeds the limit and the instant of attainment of the maximum temperature
indicated in Table 12.6 does not exceed the time correspondingly indicated in that table.
Table 12.6 – Temperature overshoot time limitation
Maximum temperature of
the mounting surface
°C
Maximum time for
attainment of the maximum
temperature from 135 °C
Min
over 180
0
between 175 and 180
15
between 170 and 175
20
between 165 and 170
25
between 160 and 165
30
between 155 and 160
40
between 150 and 155
50
between 145 and 150
60
between 140 and 145
90
between 135 and 140
120
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12.6.2 Prova per gli apparecchi con interruttori termici all’esterno dell’alimentatore o del
trasformatore e per gli apparecchi con alimentatori termicamente protetti, contrassegnati col
...
simbolo
con un valore marcato superiore a 130 °C.
Per questa prova l’apparecchio deve essere predisposto come indicato in 12.6.1.
I circuiti, sottoposti alle condizioni di cui sopra, devono essere fatti funzionare con la corrente
degli avvolgimenti che aumenta gradualmente e lentamente fino all’intervento del dispositivo
termico di interruzione. Gli intervalli di tempo e gli incrementi di corrente devono essere tali
da permettere che si raggiunga, per quanto possibile, l’equilibrio termico tra le temperature
dell’avvolgimento e quella delle superfici di montaggio.
Durante la prova deve essere misurata con continuità la temperatura più elevata di ogni parte
della superficie di montaggio. Ciò completa la prova per gli apparecchi con termofusibili.
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Per gli apparecchi con dispositivi termici di interruzione a ripristino manuale, la prova deve
essere ripetuta tre volte, con un intervallo di 30 min tra ogni prova. Alla fine di ogni intervallo
di 30 min il dispositivo di interruzione deve essere ripristinato.
Per gli apparecchi con dispositivi termici di interruzione a ripristino automatico, la prova deve
proseguire fino a che la temperatura della superficie di montaggio sia stabilizzata. Il
dispositivo termico di interruzione a ripristino automatico deve funzionare tre volte, attivando
e disattivando l’alimentatore, nelle condizioni specificate.
NOTA
I trasformatori associati non provati con il proprio involucro dovrebbero essere sottoposti alla prova dal
momento che queste caratteristiche non sono verificate dalla Norma del componente.
La conformità si verifica come segue.
Durante la prova, la temperatura di qualsiasi parte della superficie di montaggio non deve
superare 135 °C e non deve essere superiore a 110 °C quando il dispositivo di protezione
richiude il circuito (con un dispositivo di protezione del tipo a ripristino) eccetto che:
Durante qualsiasi ciclo di funzionamento del dispositivo di protezione, nel corso della prova,
la temperatura della superficie può essere superiore a 135 °C, a condizione che il tempo
trascorso tra l’istante in cui la temperatura della superficie supera il limite per la prima volta e
l’istante di raggiungimento della temperatura massima indicata nella Tabella 12.6 non superi
la durata corrispondente indicata in tale tabella.
Tabella 12.6 – Limitazione del tempo di superamento della temperatura
Temperatura massima della
superficie di montaggio
Tempo massimo per
raggiungere la temperatura
massima a partire da 135 °C
°C
Min
oltre 180
0
tra 175 e 180
15
tra 170 e 175
20
tra 165 e 170
25
tra 160 e 165
30
tra 155 e 160
40
tra 150 e 155
50
tra 145 e 150
60
tra 140 e 145
90
tra 135 e 140
120
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After the test, the following applies:
The highest temperature of any part of the mounting surface shall not exceed 180 °C at any
time during tests for thermal links and manual-reset thermal cut-outs, or 130 °C during tests
for auto-reset thermal cut-outs.
For track-mounted luminaires, after the test no part of the track shall show symptoms of
unsafe deterioration, for example cracks, scorches or deformation.
12.7 Thermal test in regard to fault conditions in lamp control gear or electronic
devices incorporated in thermoplastic luminaires
The test applies only to luminaires with a thermoplastic housing not fitted with a mechanical
temperature-independent support as per 4.15.2.
NOTE The test should not be applied to independent transformers provided with their own enclosure, complying
with IEC 61558 series and to independent control gears with their own enclosure complying with IEC 61347 series.
12.7.1 Test for luminaires without temperature sensing controls
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12.7.1.1
Test for luminaires incorporating ballast(s) of fluorescent lamps with a lamp
load 70 W
Three luminaires shall be tested under the conditions specified in items a), b), c), e), and h)
of 12.4.1. In addition, the following applies.
The ballast under test (which has the most thermal influence on the fixing points, mounting
surface and exposed parts, fitted inside the luminaire according to luminaire design) shall be
supplied directly at 1,1 times the rated voltage for 4 h (conditioning period), according to
Figure 32.
If more than one ballast is used inside the luminaire, only one of them shall be checked in
fault condition; the other(s) shall be supplied at 1,1 times the rated supply voltage, in normal
operation with the relevant lamp (s) in the circuit (up to the end of the test).
Following the first initial conditioning period, the supply voltage to the ballast under test shall
be increased by 20 % of the rated supply voltage and left for a period of 15 min. If no failure
of the ballast occurs during this period, the supply voltage to the ballast under test shall be
increased repeatedly in steps of 10 % of the rated supply voltage at 15 min intervals until
ballast failure occurs.
Care shall be taken in order to avoid that the supply voltage, for the circuit not subjected to
the test, be increased during the fault condition (to check this, it is necessary to keep
measuring the ballast current). After the ballast failure, the luminaire shall be allowed to cool
to ambient temperature.
Electronic control gears and small wound devices incorporated in them are exempted from
these requirements.
Annex W provides an alternative method to the tests prescribed in this section. The reference
method is that given in 12.7.1.1.
NOTE In order to perform this fault test, a protection should be used for the supply circuit, but it shall not
influence the test result.
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Dopo la prova, si applica quanto segue:
Durante le prove su apparecchi con termofusibili e dispositivi termici di interruzione a
ripristino manuale, la temperatura più elevata di ogni parte della superficie di montaggio non
deve superare 180 °C oppure 130 °C per le prove dei dispositivi termici di interruzione a
ripristino automatico.
Per gli apparecchi montati su binario, dopo la prova, nessuna parte del binario deve
presentare deterioramenti che pregiudichino la sicurezza, per esempio fessurazioni,
bruciature o deformazioni.
12.7
Prova di riscaldamento relativa alle condizioni di guasto nelle unità di alimentazione
o nei dispositivi elettronici degli apparecchi in materiale termoplastico
La prova si effettua solo sugli apparecchi con custodia in materiale termoplastico senza
dispositivo meccanico supplementare indipendente dalla temperatura, come indicato in
4.15.2.
NOTA Questa prova non dovrebbe essere effettuata sui trasformatori indipendenti muniti di un proprio involucro,
conformi alla serie IEC 61558 e sulle unità di alimentazione indipendenti munite di un proprio involucro, conformi
alla serie IEC 61347.
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12.7.1
12.7.1.1
Prova per gli apparecchi senza dispositivi termosensibili
Prova degli apparecchi che incorporano uno o più alimentatori per lampade
fluorescenti con carico di lampada 70 W
Devono essere sottoposti a prova tre apparecchi nelle condizioni specificate ai punti a), b), c),
e), ed h) di cui in 12.4.1. Si applica inoltre quanto segue.
L'alimentatore in prova (che presenta la massima influenza termica sui punti di fissaggio,
sulla superficie di montaggio e sulle parti esposte, montato all'interno dell'apparecchio
secondo lo schema dell'apparecchio) deve essere alimentato direttamente ad una tensione
pari a 1,1 la tensione nominale per 4 h (periodo di condizionamento), in conformità con la
Figura 32.
Se all'interno dell'apparecchio viene utilizzato più di un alimentatore, solo uno di questi deve
essere verificato nelle condizioni di guasto; gli altri devono essere alimentati ad una tensione
pari a 1,1 la tensione nominale di alimentazione, in condizioni di funzionamento normale con
la o le corrispondenti lampade collegate al circuito (sino al termine della prova).
Dopo il primo periodo iniziale di condizionamento, la tensione di alimentazione
dell’alimentatore in prova deve essere aumentata del 20 % del valore di tensione nominale e
quindi mantenuta a questi valori per un periodo di 15 min. Se durante questo periodo non si
verifica alcun guasto dell’alimentatore, la tensione di alimentazione dell’alimentatore in prova
deve essere aumentata, con ripetuti gradini del 10 % del valore di tensione nominale, ad
intervalli di 15 min, fino al verificarsi del guasto dell’alimentatore.
Si deve prestare attenzione per evitare che la tensione di alimentazione nel circuito non
sottoposto alla prova, non aumenti durante la condizione di guasto (a questo scopo è
necessario misurare la corrente dell’alimentatore). Dopo il guasto dell’alimentatore,
l’apparecchio di illuminazione deve essere lasciato raffreddare alla temperatura ambiente.
Le unità di alimentazione elettroniche e i piccoli avvolgimenti, in esse incorporati, sono
esentati dal rispetto di queste prescrizioni.
L’Allegato W fornisce un metodo alternativo alle prove descritte nella presente Sezione. Il
metodo di riferimento è quello riportato in 12.7.1.1.
NOTA Per effettuare questa prova di guasto, si dovrebbe utilizzare una protezione per il circuito di alimentazione,
la quale non dovrebbe però influire sul risultato della prova.
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Because of the high current that may be present during this test, appropriate protection of the
test circuit shall be provided (see note above). Care shall be taken to ensure that any
protection device does not affect the outcome of the test and the ballast breakdown has
occurred at the conclusion of the test; care shall be taken that this ballast failure is due to
winding rupture. See Figure 32.
A 20 A fuse (with electrical characteristics specified in IEC 60269) may be used.
Following the test, the luminaire shall be inspected to ensure that the components have been
retained in place.
Parts of the luminaire enclosure providing protection against electric shock shall continue to
protect live parts against access with the standard test finger as specified in Section 8.
12.7.1.2
Test for luminaires incorporating discharge lamps, fluorescent lamps
(>70 W), transformer of power >10 VA
The luminaire shall be tested under the conditions specified in items a), c), e), f) and h) of
12.4.1. In addition, the following applies:
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20 % of the lamp circuits in the luminaire, and not less than one lamp circuit, shall be
subjected to abnormal conditions (see item a) of 12.5.1).
The circuit(s) which have the most thermal influence on the fixing point and exposed parts
shall be chosen and other lamp circuits shall be operated at rated voltage under normal
conditions.
The circuit(s) subjected to abnormal conditions, shall be operated at 0,9, 1,0 and 1,1 times
the rated voltage (or the maximum of the rated voltage range). When conditions are stable,
the highest winding temperature, the highest temperature of fixing points and the most
thermally influenced exposed parts shall be measured. It is not necessary to measure the
temperature of small wound devices that are incorporated within electronic circuits.
The values of ambient temperature and the temperature measured at 0,9, 1,0 and 1,1 times
the rated voltage (or the maximum of the voltage range) are used for the linear regression
formula in calculating the temperature of fixing points and other exposed parts in relation to a
ballast/transformer winding temperature of 350 °C. If the difference between winding
temperature measurements at 0,9 and 1,1 co-ordinates is less than 30 K, a fourth point is
added, whose co-ordinates are winding t a , fixing or exposed part t a . The thermoplastic
material is then subjected to the ball pressure test as described in 13.2.1 at the estimated
temperature determined by linear regression, but not less than 75 °C. The diameter of the
impression shall be measured and shall not exceed 2 mm.
NOTE 1
This is a fault condition test and the test at 25 °C of 13.2.1 does not apply.
NOTE 2
t a is the rated t a of the luminaire.
12.7.1.3
Test for luminaires with inherently short-circuit proof transformer of power
d10 VA
The fault test shall be carried out, according to the test method in 12.7.1.2, to small
transformers with power up to 10 VA; at the end of the first period of 4 h, the secondary
winding shall be short circuited.
The short circuit
transformers that
shown to comply
subclause without
current shall be allowed to continue until transformer failure occurs;
are mounted in their own enclosure (e.g. emergency inverter) and have
with their own relevant safety standard are deemed to comply with this
the need for test.
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A causa delle corrente elevata che può essere presente durante questa prova si deve
prevedere una protezione appropriata del circuito di prova (vedi la nota precedente). Si deve
prestare attenzione di assicurare che nessun dispositivo di protezione influisca sull'andamento
della prova e che il guasto dell'alimentatore si verifichi al termine di questa; si dovrebbe fare
attenzione che tale guasto sia dovuto all'interruzione degli avvolgimenti. Vedi la Figura 32.
Si può utilizzare un fusibile da 20 A, (con le caratteristiche elettriche specificate nella
IEC 60269).
Dopo la prova, l’apparecchio di illuminazione deve essere esaminato per verificare che i
componenti siano rimasti in posizione.
Le parti dell’involucro dell’apparecchio che forniscono la protezione contro la scossa elettrica
devono continuare a proteggere le parti in tensione dal contatto con il dito di prova
normalizzato, come specificato nella Sezione 8.
12.7.1.2
Prova degli apparecchi che incorporano lampade a scarica, lampade
fluorescenti (> 70 W), trasformatori di potenza > 10 VA
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L’apparecchio deve essere provato nelle condizioni specificate ai punti a), c), e), f) e h) di
12.4.1. Si applica inoltre quanto segue.
Il 20 % dei circuiti lampada dell’apparecchio, e almeno uno dei circuiti lampada, deve essere
sottoposto alle condizioni anormali (vedi il punto a) di 12.5.1).
Devono essere scelti i circuiti aventi la maggior influenza termica sul punto di fissaggio e sulle
parti esposte, e gli altri circuiti della lampada devono funzionare in condizioni normali alla
tensione nominale.
Il/i circuito/i sottoposti a condizioni anormali devono essere fatti funzionare a 0,9, 1,0 e 1,1 volte
la tensione nominale (o il valore massimo del campo di tensioni nominali). Quando le condizioni
sono stabilizzate, deve essere misurata la più alta temperatura dell’avvolgimento, dei punti di
fissaggio e delle parti esposte maggiormente influenzate termicamente. Non è necessario
misurare la temperatura dei piccoli avvolgimenti che sono incorporati nei circuiti elettronici.
I valori della temperatura ambiente e di quella misurata a 0,9, 1,0 e 1,1 volte la tensione nominale
(o il massimo valore del campo di tensioni nominali) sono utilizzati nella formula della regressione
lineare per calcolare la temperatura dei punti di fissaggio e delle altre parti esposte rispetto alla
temperatura di 350 °C dell’avvolgimento di un alimentatore/trasformatore. Se la differenza tra le
misure della temperatura degli avvolgimenti ai valori 0,9 e 1,1 è inferiore a 30 K, viene aggiunto
un quarto punto, le cui coordinate sono la temperatura ta dell’avvolgimento, la ta della parte di
fissaggio o esposta. Il materiale termoplastico viene quindi sottoposto alla prova della sfera
descritta in 13.2.1 alla temperatura stimata determinata con la regressione lineare, ma non
inferiore a 75 °C. Il diametro dell’impronta deve essere misurato e non deve superare i 2 mm.
NOTA 1
Questa è una prova in condizioni di guasto e non si applica la prova a 25°C indicata in 13.2.1.
NOTA 2
t a è la temperatura nominale t a dell'apparecchio.
12.7.1.3
Prova per gli apparecchi con trasformatori protetti contro il cortocircuito di
potenza d10 VA
La prova di guasto deve essere effettuata con il metodo di 12.7.1.2 sui piccoli trasformatori
con potenza fino a 10 VA; al termine del primo periodo di 4 h, deve essere cortocircuitato
l’avvolgimento del secondario.
La corrente di cortocircuito deve essere lasciata circolare fino al verificarsi del guasto del
trasformatore; i trasformatori che sono montati nel proprio involucro (ad esempio un
invertitore di emergenza), e che abbiano dimostrato la propria conformità alle corrispondente
Norma di sicurezza, sono considerati conformi al presente paragrafo, senza che sia
necessario effettuare la prova.
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Following the test, the luminaire shall be inspected to ensure that the components have been
retained in place.
Parts of the luminaire enclosure providing protection against electric shock shall continue to
protect live parts against access with the standard test finger, as specified in Section 8.
Because of the high current that may be present during this test, appropriate protection of the
test circuit shall be provided (see Note to 12.7.1.1). Care shall be taken to ensure that any
protection device does not affect the outcome of the test and the transformer breakdown has
occurred at the conclusion of the test.
12.7.2
Test for luminaires with temperature sensing controls internal/external to the
ballast or transformer
The luminaires shall be set up for this test as described in the first three paragraphs of
12.7.1.2
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The circuits subjected to abnormal conditions shall be operated with a slowly and steadily
increasing current through the windings, until the temperature sensing control operates.
Time intervals and increments in current shall be such that thermal equilibrium between
winding temperatures and temperature of fixing points and most thermally influenced
exposed parts is achieved as far as practicable. During the test, the highest temperature of
the spots tested shall be continuously measured.
For luminaires fitted out with manual-reset thermal cut-outs, the test shall be repeated six
times, allowing 30 min intervals between tests. At the end of each 30 min interval, the cut-out
shall be reset.
For luminaires fitted with auto-reset thermal cut-outs, the tests shall be continued until a
stable temperature is achieved.
In order to perform the test on transformers, see also 15.3.5 of IEC 61558-1. The
temperature sensing controls external to the transformer shall be checked according to 20.4,
20.5 and 20.6 of IEC 61558-1.
The highest temperature of the fixing points and most thermally influenced exposed parts
shall be recorded. The thermoplastic material is then subjected to the ball pressure test as
described in 13.2.1 at the maximum recorded temperature, but not less than 75 °C. The
diameter of the impression shall be measured and shall not exceed 2 mm.
NOTE 1 This is a fault condition test and the test and the additional 25 °C of 13.2.1 does not apply.
NOTE 2 ”Fixing points” (in 12.7) means both the fixing points of components and the fixing points of a luminaire
to the mounting surface.
NOTE 3
”Exposed part” (in 12.7) means the outer surface of the luminaire enclosure.
NOTE 4 According to the requirements of 12.7, measurement of exposed parts is restricted to those parts
providing the luminaire/component fixing or parts providing a protective barrier against accidental contact with live
parts, as required by Section 8 of this standard.
NOTE 5 The hottest part of the thermoplastic material section requiring test is measured. This may often be on
the internal surface of a luminaire enclosure, not the outer surface.
NOTE 6 The material temperature limits defined are with respect to materials under both mechanical load and no
mechanical load.
NOTE 7 The application of Annex N should be made together with the requirements of 4.15.
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Dopo la prova, l’apparecchio deve essere esaminato per verificare che i componenti siano
rimasti al loro posto.
Le parti dell’involucro dell’apparecchio che forniscono la protezione contro la scossa elettrica
devono continuare a proteggere le parti in tensione dal contatto con il dito di prova
normalizzato, come specificato nella Sezione 8.
A causa delle elevate correnti che possono essere presenti durante questa prova, deve
essere prevista un’adeguata protezione del circuito di prova (vedi la nota di 12.7.1.1). Si deve
prestare attenzione ad assicurare che l’eventuale dispositivo di protezione non influenzi il
risultato della prova e che, al termine di questa, si verifichi il guasto del trasformatore.
12.7.2
Prova per gli apparecchi con
all’alimentatore o al trasformatore
dispositivi
termosensibili
interni/esterni
Gli apparecchi devono essere preparati per la presente prova come descritto nei primi tre
capoversi di 12.7.1.2.
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I circuiti sottoposti a condizioni anormali devono essere fatti funzionare con una corrente
attraverso gli avvolgimenti, lentamente e costantemente crescente, fino all’intervento del
dispositivo termosensibile.
Gli intervalli di tempo e gli incrementi nella corrente devono essere tali da raggiungere, nei
limiti del possibile, l’equilibrio termico tra le temperature dell’avvolgimento e quelle dei punti
di fissaggio e delle parti esposte maggiormente influenzate dalla temperatura. Durante la
prova, la temperatura più alta dei punti controllati deve essere continuamente misurata.
Per gli apparecchi provvisti di dispositivi termici di interruzione a ripristino manuale, la prova
deve essere ripetuta sei volte con un intervallo di 30 min tra ogni prova. Alla fine di ogni
intervallo di 30 min il dispositivo di interruzione deve essere ripristinato.
Per gli apparecchi con dispositivi termici di interruzione a ripristino automatico, le prove
devono proseguire fino a che la temperatura si sia stabilizzata.
Per effettuare la prova sui trasformatori, si veda anche 15.3.5 della IEC 61558-1. Le
protezioni termiche esterne del trasformatore devono essere verificate in conformità con 20.4,
20.5 e 20.6 della IEC 61558-1.
Deve essere registrata la massima temperatura dei punti di fissaggio e delle parti esposte
maggiormente influenzate dalla temperature. Il materiale termoplastico viene successivamente
sottoposto alla prova della sfera descritta in 13.2.1, effettuata alla massima temperatura
registrata, ma non inferiore a 75 °C. Deve essere misurato il diametro dell’impronta e questo
non deve superare 2 mm.
NOTA 1 Questa è una prova in condizioni di guasto e non si applica l’ulteriore prova a 25°C indicata in 13.2.1.
NOTA 2 “Punti di fissaggio” (in 12.7) indica sia i punti di fissaggio dei componenti sia quelli dell’apparecchio alla
superficie di montaggio.
NOTA 3 “Parte esposta” (in 12.7) indica la superficie esterna dell’involucro dell’apparecchio.
NOTA 4 Conformemente alle prescrizioni di 12.7, la misura delle parti esposte è limitata a quelle parti che
provvedono al fissaggio dell’apparecchio/componente o delle parti che forniscono una barriera protettiva contro il
contatto accidentale con le parti in tensione, come richiesto dalla Sezione 8 della presente Norma.
NOTA 5 Viene misurato il punto più caldo della sezione del materiale termoplastico in prova. Questo può più
facilmente trovarsi sulla superficie interna dell’involucro dell’apparecchio piuttosto che su quella esterna.
NOTA 6 I limiti di temperatura dei materiali definiti si riferiscono a materiali sottoposti sia a carico meccanico che non.
NOTA 7 L’applicazione di quanto indicato nell’Allegato N deve avvenire congiuntamente alle prescrizioni di 4.15.
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SECTION 13: RESISTANCE TO HEAT, FIRE AND TRACKING
13.1
General
This section specifies requirements and tests relating to the resistance to heat, fire and
tracking of certain parts of insulating material of luminaires.
For printed wiring boards, reference should be made to the requirements of IEC 61249.
13.2
Resistance to heat
External parts of insulating material providing protection against electric shock, and parts of
insulating material retaining current-carrying parts or SELV parts in position shall be
sufficiently resistant to heat.
The ball pressure test does not have to be applied to plastic parts of a luminaire which
provide supplementary insulation.
13.2.1
Compliance is checked by the following test:
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The test is not made on parts of ceramic material or on insulation of wiring.
The test shall be made in a heating cabinet having a temperature 25 °C ± 5 °C in excess of
the operating temperature of the relevant part determined during the temperature test (normal
operation) of Section 12, with a minimum temperature of 125 °C when parts retaining currentcarrying parts or SELV parts in position are tested, and 75 °C for other parts.
The surface of the part to be tested shall be placed in the horizontal position and a steel ball
of 5 mm diameter pressed against this surface with a force of 20 N. A suitable apparatus for
this test is shown in Figure 10. If the surface under test bends, the part where the ball
presses should be supported.
After 1 h, the ball shall be removed from the sample, and the sample shall be cooled by
immersion in cold water for 10 s. The diameter of the impression shall be measured and shall
not exceed 2 mm.
13.3
Resistance to flame and ignition
Parts of insulating material retaining current-carrying parts or SELV parts in position, and
external parts of insulating material providing protection against electric shock shall be
resistant to flame and ignition.
For materials other than ceramic, compliance is checked by the test of 13.3.1 or 13.3.2, as
appropriate.
13.3.1 Parts of insulating material retaining current-carrying parts in position shall withstand
the following tests:
The parts to be tested are subjected to the needle-flame test of IEC 60695-11-5, the test
flame being applied to the sample for 10 s at the point where the highest temperatures are
likely to occur, measured if necessary during the thermal tests of Section 12.
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SEZIONE 13: RESISTENZA AL CALORE, AL FUOCO
E ALLE CORRENTI SUPERFICIALI
13.1
Generalità
La presente Sezione specifica le prescrizioni e le prove relative alla resistenza al calore, al
fuoco e alle correnti superficiali di alcune parti in materiale isolante degli apparecchi di
illuminazione.
Per le prescrizioni dei circuiti stampati, si dovrebbe far riferimento alle prescrizioni della
IEC 61249.
13.2
Resistenza al calore
Sia le parti esterne di materiale isolante che forniscono protezione contro la scossa elettrica
sia le parti di materiale isolante che mantengono in posizione parti SELV, oppure le parti che
portano corrente, devono essere sufficientemente resistenti al calore.
La prova della sfera non deve essere effettuata sulle parti plastiche di apparecchi provvisti di
isolamento supplementare.
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13.2.1
La conformità si verifica con la prova seguente.
La prova non è effettuata su parti in materiale ceramico o sull’isolamento del cablaggio.
La prova deve essere effettuata in una cabina termica ad una temperatura superiore a 25 °C ± 5 C
rispetto alla temperatura di funzionamento della parte interessata determinata durante la prova di
temperatura (funzionamento normale) della Sezione 12, con una temperatura minima di 125 °C
quando le parti sottoposte a prova sono quelle che mantengono in posizione parti SELV oppure parti
che portano corrente, e di 75 °C per le altre parti.
La superficie della parte in prova deve essere posta in posizione orizzontale; su di essa deve
essere premuta, con una forza di 20 N, una sfera d’acciaio del diametro di 5 mm.
L’apparecchio adatto ad effettuare tale prova è mostrato nella Figura 10. Se la superficie in
prova si piega, la parte dove è premuta la sfera dovrebbe essere sostenuta.
Dopo 1 h la sfera deve essere rimossa dal campione e questo deve essere raffreddato
immergendolo per 10 s in acqua fredda. Deve essere quindi misurato il diametro dell’impronta
che non deve superare 2 mm.
13.3
Resistenza alla fiamma e all’accensione
Le parti di materiale isolante che mantengono in posizione parti SELV, oppure le parti che
portano corrente e le parti esterne di materiale isolante che forniscono protezione contro la
scossa elettrica devono essere resistenti alla fiamma e all’accensione.
Per i materiali diversi dalla ceramica, la conformità si verifica con la prova di 13.3.1 o 13.3.2,
a seconda dei casi.
13.3.1 Le parti di materiale isolante che mantengono in posizione parti che portano corrente
devono soddisfare le seguenti prove:
Le parti in prova sono sottoposte alla prova della fiamma con ago della IEC 60695-11-5,
esponendo il campione per 10 s alla fiamma nel punto in cui con maggiore probabilità si
sviluppano le temperature più elevate, misurate, se necessario, durante le prove di
riscaldamento della Sezione 12.
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The duration of burning shall not exceed 30 s after removal of the test flame, and any burning
drop from the sample shall not ignite the underlying parts or tissue paper specified in 4.187 of
ISO 4046-4, spread out horizontally 200 mm ± 5 mm below the sample.
The requirements of this subclause do not apply in those cases where the luminaire provides
an effective barrier to burning drops.
13.3.2 Parts of insulating material which do not retain live parts in position, but which
provide protection against electric shock, and parts of insulating material retaining SELV,
parts in position shall withstand the following test:
Parts are subjected to a test using a nickel-chromium glow-wire heated to 650 °C. The test
apparatus and test procedure shall be those described in IEC 60695-2-10.
Any flame or glowing of the sample shall extinguish within 30 s of withdrawing the glow-wire,
and any burning or molten drop shall not ignite a single layer of tissue paper specified in
4.187 of ISO 4046-4, spread out horizontally 200 mm ± 5 mm below the sample.
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The requirements of this subclause do not apply in those cases where the luminaires provide
an effective barrier to burning drops or where the insulation material is ceramic.
13.4
Resistance to tracking
Insulating parts of luminaires, which are other than ordinary luminaires, which retain currentcarrying parts or SELV parts in position or are in contact with such parts, shall be of material
resistant to tracking unless they are protected against dust and moisture.
13.4.1 Compliance is checked by the following test, which is made at three places on the
test sample.
For materials other than ceramic, compliance is checked by the proof tracking test in
accordance with IEC 60112 subject to the following details:
–
If the specimen has no flat surface of at least 15 mm u 15 mm, the test may be carried out
on a flat surface with reduced dimensions provided drops of liquid do not flow off the
specimen during the test. No artificial means should, however, be used to retain the liquid
on the surface. In case of doubt, the test may be made on a separate strip of the same
material, having the required dimensions and manufactured by the same process.
–
If the thickness of the specimen is less than 3 mm, two, or if necessary more, specimens
should be stacked to obtain a thickness of at least 3 mm.
–
The test shall be made at three places of the specimen or on three specimens.
–
The electrodes (see Figure 11) shall be of platinum and test solution A, described in 7.3
of IEC 60112, shall be used.
13.4.2
The specimen shall withstand 50 drops without failure at a test voltage of PTI 175.
A failure has occurred if a current of 0,5 A or more flows for at least 2 s by a conducting path
between the electrodes on the surface of the specimen, thus operating the overcurrent relay,
or if the specimen burns without releasing the overcurrent relay.
Clause 9 of IEC 60112 regarding determination of erosion does not apply.
The Note 3 of Clause 5 of IEC 60112 regarding surface treatment does not apply.
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Dopo che la fiamma di prova è stata allontanata, la combustione non deve continuare per più
di 30 s, e gocce infiammate non devono incendiare le parti sottostanti o la carta velina,
specificata in 4.187 della Norma ISO 4046-4, stesa orizzontalmente 200 mm ± 5 mm al di
sotto del campione.
Le prescrizioni di questo paragrafo non si applicano se l’apparecchio è provvisto di una
barriera efficace contro le gocce infiammate.
13.3.2 Le parti in materiale isolante che non mantengono in posizione parti in tensione, ma
che forniscono protezione contro la scossa elettrica, e le parti di materiale isolante che
mantengono in posizione parti SELV devono soddisfare la seguente prova:
Le parti sono sottoposte alla prova del filo incandescente in nichel-cromo riscaldato a 650 °C.
L’apparecchiatura e la procedura di prova devono essere quelle descritte nella IEC 60695-2-10.
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Qualsiasi combustione con o senza fiamma del campione deve estinguersi entro 30 s dopo
che il filo incandescente è stato allontanato, ed eventuali gocce infiammate o fuse non
devono incendiare un singolo strato di carta velina, specificato in 4.187 della ISO 4046-4,
steso orizzontalmente 200 mm ± 5 mm al di sotto del campione.
Le prescrizioni di questo paragrafo non si applicano nei casi in cui gli apparecchi siano
provvisti di una barriera efficace contro le gocce infiammate, o se il materiale di isolamento è
in ceramica.
13.4
Resistenza alle correnti superficiali
Le parti isolanti degli apparecchi, diversi da quelli ordinari, che mantengono in posizione parti
che portano corrente o le parti SELV, oppure che sono in contatto con tali parti, devono
essere di materiale resistente alle correnti superficiali, a meno che non siano protette contro
polvere e umidità.
13.4.1 La conformità si verifica con la seguente prova, da eseguire in tre punti diversi del
campione in prova.
Per i materiali diversi dalla ceramica, la conformità si verifica con la prova di resistenza alle
correnti superficiali conforme alla IEC 60112, con l’aggiunta dei seguenti dettagli:
–
Se l’esemplare non presenta una superficie piana di almeno 15 mm x 15 mm, la prova può
essere effettuata su una superficie piana di dimensioni ridotte, purché le gocce di liquido
non fuoriescano dall’esemplare durante la prova. Non si devono comunque utilizzare
mezzi artificiali per trattenere il liquido sulla superficie. In caso di dubbio, la prova può
essere effettuata su una striscia separata dello stesso materiale, delle dimensioni
richieste e fabbricato con il medesimo processo.
–
Se lo spessore dell’esemplare è inferiore a 3 mm, devono essere sovrapposti due o, se
necessario, più esemplari, così da ottenere uno spessore di almeno 3 mm.
–
La prova deve essere effettuata in tre punti dell’esemplare o su tre esemplari.
–
Gli elettrodi (vedi la Figura 11) devono essere di platino e deve essere utilizzata la
soluzione di prova A descritta in 7.3 della IEC 60112.
13.4.2 L’esemplare deve resistere a 50 gocce senza guasti alla tensione di prova relativa ad
un PTI pari a 175.
Si verifica un guasto nel caso in cui sulla superficie dell’esemplare circoli tra gli elettrodi una
corrente di 0,5 A o più per almeno 2 s che attivi il relè di massima corrente, o nel caso in cui
l’esemplare bruci senza far scattare il relè di massima corrente.
Non si applica l’articolo 9 della IEC 60112 relativo alla determinazione dell’erosione.
Non si applica la Nota 3 dell’articolo 5 della IEC 60112 relativa al trattamento della superficie.
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SECTION 14: SCREW TERMINALS
14.1
General
This section specifies requirements for all types of terminals which employ screws
incorporated in luminaires.
Examples of screw terminals are shown in Figures 12 to 16.
14.2
Definitions
14.2.1 Pillar terminal
A terminal in which the conductor is inserted in a hole or cavity, where it is clamped under the
shank of the screw or screws. The clamping pressure may be applied directly by the shank of
the screw or through an intermediate clamping member to which pressure is applied by the
shank of the screw.
Examples of pillar terminals are shown in Figure 12.
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14.2.2 Screw terminal
A terminal in which the conductor is clamped under the head of the screw. The clamping
pressure may be applied directly by the head of the screw or through an intermediate part,
such as a washer, clamping plate or antispread device.
Examples of screw terminals are shown in Figure 13.
14.2.3 Stud terminal
A terminal in which the conductor is clamped under a nut. The clamping pressure may be
applied directly by a suitably shaped nut or through an intermediate part, such as a washer,
clamping plate or anti-spread device.
Examples of stud terminals are shown in Figure 13.
14.2.4 Saddle terminal
A terminal in which the conductor is clamped under a saddle by means of two or more screws
or nuts.
Examples of saddle terminals are shown in Figure 14.
14.2.5 Lug terminal
A screw terminal or a stud terminal, designed for clamping a cable lug or bar by means of a
screw or nut.
Examples of lug terminals are shown in Figure 15.
14.2.6 Mantle terminal
A terminal in which the conductor is clamped against the base of a slot by a suitably shaped
washer under the nut, by a central peg if the nut is a cap nut, or by equally effective means
for transmitting the pressure from the nut to the conductor within the slot.
Examples of mantle terminals are shown in Figure 16.
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SEZIONE 14: MORSETTI A VITE
14.1
Generalità
La presente Sezione specifica le prescrizioni relative a tutti i tipi di morsetti a vite incorporati
negli apparecchi.
Nelle Figure da 12 a 16 sono raffigurati esempi di morsetti a vite.
14.2
14.2.1
Definizioni
Morsetto a bussola
Morsetto in cui il conduttore è inserito in un foro o alloggiamento, dove viene serrato sotto il
gambo di una o più viti. La pressione di serraggio può essere applicata sia direttamente,
tramite il gambo della vite, sia per mezzo di un dispositivo intermedio di serraggio, su cui il
gambo della vite esercita la pressione.
Nella Figura 12 sono raffigurati esempi di morsetti a bussola.
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14.2.2 Morsetto a vite
Morsetto in cui il conduttore viene serrato sotto la testa della vite. La pressione di serraggio
può essere applicata sia direttamente tramite la testa della vite, sia per mezzo di un
dispositivo intermedio, quale una rondella, una piastrina di pressione o altro dispositivo
similare che impedisca la fuoriuscita del conduttore.
Nella Figura 13 sono raffigurati esempi di morsetti a vite.
14.2.3 Morsetto a perno filettato
Morsetto in cui il conduttore viene serrato sotto un dado. La pressione di serraggio può
essere applicata sia direttamente per mezzo di un dado di forma adatta, sia per mezzo di un
dispositivo intermedio, quale una rondella, una piastrina di pressione o un dispositivo similare
che impedisca la fuoriuscita del conduttore.
Nella Figura 13 sono raffigurati esempi di morsetti a perno filettato.
14.2.4 Morsetto a sella
Morsetto in cui il conduttore viene serrato sotto una sella per mezzo di due o più viti o dadi.
Nella Figura 14 sono raffigurati esempi di morsetti a sella.
14.2.5 Morsetto a capicorda
Morsetto a vite o a perno filettato adatto al serraggio di capicorda o sbarre per mezzo di una
vite o un dado.
Nella Figura 15 sono raffigurati esempi di morsetti a capicorda.
14.2.6 Morsetto a mantello
Morsetto in cui il conduttore viene serrato contro la base di una scanalatura per mezzo di una
rondella di forma adeguata posta sotto il dado, di un dente centrale se si tratta di un dado a
cappello, o di un dispositivo analogo in grado di trasmettere la pressione dal dado al
conduttore posto all’interno della scanalatura.
Nella Figura 16 sono raffigurati esempi di morsetti a mantello.
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14.3
General requirements and basic principles
14.3.1 These requirements apply to terminals with screw clamping carrying a current not
exceeding 63 A, intended for the connection, by clamping only, of copper conductors of
cables and flexible cords.
These requirements do not exclude terminals of types other than those shown in Figures 12
to 16.
14.3.2 Terminals are of varied design and have different shapes: they include, among
others, terminals in which the conductor is clamped directly or indirectly under the shank of
the screw, terminals in which the conductor is clamped directly or indirectly under the head of
the screw, terminals in which the conductor is clamped directly or indirectly under a nut, and
terminals intended solely for use with cable lugs or bars.
The basic principles governing these requirements are specified in 14.3.2.1 to 14.3.2.3.
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14.3.2.1 Terminals are primarily for the connection of only one conductor, although, owing
to the wide range of conductors that each terminal is required to clamp, they may in some
cases be suitable for clamping two conductors having the same nominal cross-sectional area,
which is smaller than the maximum value for which the terminal is designed.
Certain types of terminals, in particular pillar terminals and mantle terminals, may be used for
looping-in, when two or more conductors of the same or different nominal cross-sectional
area or composition have to be connected. In such cases, the terminal sizes specified in this
standard may not be applicable.
14.3.2.2 In general, terminals will be suitable for the connection of cables and flexible cords
without special preparation of the conductor, but provision is made in certain cases for
connection by means of cable lugs or for connection to bars.
14.3.2.3 A numerical classification for terminals is adopted, based on the nominal crosssectional areas of the conductors that the terminal can accept. According to this
classification, each terminal can accept any one of three successive sizes of conductors in
the range of nominal cross-sectional areas specified in IEC 60227 or IEC 60245.
With one exception, the sizes of the conductors within each range advance by one step for
each increase in the size of the terminal.
The nominal cross-sectional areas of the conductors assigned to each terminal are given in
Table 14.1, which also gives the diameter of the largest conductor that each terminal can
accept.
Terminals may be used with conductors smaller than the nominal given range, provided the
conductor is clamped with sufficient pressure to ensure adequate electrical and mechanical
connection.
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14.3
Prescrizioni generali e principi fondamentali
14.3.1 Le presenti prescrizioni si applicano ai morsetti a vite percorsi da una corrente non
superiore a 63 A e previsti per la connessione, mediante il semplice serraggio, di conduttori in
rame, di cavi e di conduttori flessibili.
Queste prescrizioni non escludono morsetti diversi da quelli riportati nelle Figure da 12 a 16.
14.3.2 I morsetti sono di tipo e forme molto varie: essi comprendono, tra gli altri, morsetti in
cui il conduttore è serrato direttamente o indirettamente sotto il gambo della vite, morsetti in
cui il conduttore è serrato direttamente o indirettamente sotto la testa della vite, morsetti in
cui il conduttore è serrato direttamente o indirettamente sotto un dado e morsetti da usarsi
esclusivamente con capicorda o sbarre.
I principi generali che regolano queste prescrizioni sono specificati da 14.3.2.1 a 14.3.2.3.
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14.3.2.1 I morsetti servono essenzialmente al collegamento di un solo conduttore; tuttavia a
causa dell’ampia gamma di dimensioni dei conduttori che ogni morsetto deve serrare, essi
possono in alcuni casi, essere in grado di serrare due conduttori con la stessa sezione
nominale, che è inferiore al massimo valore per il quale il morsetto è progettato.
Alcuni tipi di morsetti, in particolare quelli a bussola e a mantello, possono essere usati per il
collegamento in cascata, quando si devono collegare due o più conduttori aventi o meno la
medesima sezione nominale o la medesima composizione. In questi casi le grandezze dei
morsetti specificate nella presente Norma possono non essere applicabili.
14.3.2.2 In generale, i morsetti permettono la connessione di cavi e di conduttori flessibili
senza una speciale preparazione del conduttore; tuttavia, in alcuni casi, è prevista la
connessione mediante capicorda o la connessione a sbarre.
14.3.2.3 Per i morsetti si adotta una classificazione numerica basata sulle sezioni nominali
dei conduttori che il morsetto può ricevere. In base a tale classificazione, ogni morsetto può
ricevere uno qualsiasi dei tre conduttori aventi sezioni consecutive nel campo delle sezioni
nominali specificate nelle IEC 60227 o IEC 60245.
Con una sola eccezione, le dimensioni dei conduttori all’interno di ciascun campo
progrediscono di un gradino passando da un morsetto a quello immediatamente superiore.
Nella Tabella 14.1 sono indicate le sezioni nominali dei conduttori previste per ogni morsetto,
come pure il diametro più grande del conduttore che ogni morsetto può ricevere.
I morsetti possono essere utilizzati con conduttori di sezione inferiore a quella nominale
prescritta, purché il serraggio sia eseguito con pressione sufficiente a garantire un’adeguata
connessione elettrica e meccanica.
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Table 14.1 – Nominal cross-sectional areas of conductors according to terminal sizes
Flexible conductors
Terminal
size
Nominal cross-sectional areas
mm 2
Rigid conductors,
solid or stranded
Diameter
of largest
conductor
Nominal cross-sectional areas
Diameter
of largest
conductor
mm 2
mm
mm
0
(a)
0,5
0,75
1
1,45
–
–
–
–
1
(b)
0,75
1
1,5
1,73
0,75
1
1,5
1,45
2
1
1,5
2,5
2,21
1
1,5
2,5
2,13
3
1,5
2,5
4
2,84
1,5
2,5
4
2,72
2,5
4
6
3,87
2,5
4
6
3,34
5
2,5
4
6
4,19
4
6
10
4,32
6
4
6
10
5,31
6
10
16
5,46
7
6
10
16
6,81
10
16
25
6,83
4
(c)
(a) Not suitable for rigid conductors. Suitable for flexible conductors of 0,4
mm 2
cross-sectional area (see 5.3.1).
2
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(b) Also suitable for flexible conductors having a nominal cross-sectional area of 0,5 mm if the end of the
conductor is folded back on itself.
(c)
Not suitable for 6 mm 2 flexible conductors of some special constructions.
14.3.3 Terminals shall allow the proper connection of copper conductors having nominal
cross-sectional areas as given in Table 14.2 and the conductor space shall be at least that
given in Figure 12, 13, 14 or 16, as appropriate.
These requirements do not apply to lug terminals.
Table 14.2 – Nominal cross-sectional areas of conductors according to maximum
current
Flexible conductors
Maximum
current carried
by the terminal
A
Nominal crossa
sectional areas
Rigid conductors solid
or stranded
Terminal
size
Nominal cross(a)
sectional areas
mm 2
2
0,4
6
0,5
Terminal
size
mm 2
0
–
–
1
0
0,75 to
1,5
1
10
0,75 to
1,5
1
1
to
2,5
2
16
1
to
2,5
2
1,5
to
4
3
20
1,5
to
4
3
1,5
to
4
3
25
1,5
to
4
3
2,5
to
6
4
32
2,5
to
6
4
to 10
5
40
4
to 10
6
6
to 16
6
63
6
to 16
7
10
to 25
7
to
4 or 5
(b)
(a) These requirements do not apply to terminals used for the interconnections of different components of
luminaires by means of cables or flexible cords not complying with IEC 60227 or IEC 60245, if the other
requirements of this standard are met.
(b) Terminal size 4 is not suitable for 6 mm 2 of flexible conductors of some special constructions, in which case
terminal size 5 should be used.
Compliance is checked by inspection, by measurement and by fitting conductors of the
smallest and largest cross-sectional areas specified.
14.3.4
Terminals shall provide adequate connection of the conductors.
Compliance is checked by carrying out all tests of 14.4.
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Tabella 14.1 – Sezioni nominali dei conduttori in funzione delle grandezze dei morsetti
Conduttori flessibili
Grandezza
del
morsetto
Conduttori rigidi, a filo unico o a corda
Diametro
del
conduttore
più
grande
Sezioni nominali
mm 2
Diametro
del
conduttore
più
grande
Sezioni nominali
mm 2
mm
mm
0
(a)
0,5
0,75
1
1,45
–
–
–
–
1
(b)
0,75
1
1,5
1,73
0,75
1
1,5
1,45
2
1
1,5
2,5
2,21
1
1,5
2,5
2,13
3
1,5
2,5
4
2,84
1,5
2,5
4
2,72
2,5
4
6
3,87
2,5
4
6
3,34
5
2,5
4
6
4,19
4
6
10
4,32
6
4
6
10
5,31
6
10
16
5,46
7
6
10
16
6,81
10
16
25
6,83
4
(c)
(a) Non adatto a conduttori rigidi. Adatto a conduttori flessibili con sezione nominale di 0,4
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(b) È adatto anche a conduttori flessibili di sezione nominale 0,5
ripiegata su se stessa.
(c)
mm 2 ,
mm 2
(vedi 5.3.1).
purché l’estremità del conduttore venga
Non adatto a conduttori flessibili di 6 mm 2 di alcune costruzioni speciali.
14.3.3 I morsetti devono permettere una corretta connessione dei conduttori in rame con
sezioni nominali di cui alla Tabella 14.2 e l’alloggiamento del conduttore deve essere almeno
quello indicato nelle Figure 12, 13, 14 o 16, a seconda dei casi.
Queste prescrizioni non si applicano ai morsetti a capicorda.
Tabella 14.2 – Sezione nominale dei conduttori in funzione della massima corrente
Conduttori flessibili
Massima corrente
passante attraverso il
morsetto
A
Sezioni nominali
mm 2
2
0,4
6
da 0,5
(a)
Conduttori rigidi, a filo unico
o a corda
Grandezza del
morsetto
Sezioni nominali
mm 2
0
a
(a)
Grandezza del
morsetto
–
–
1
0
da 0,75 a
1,5
1
1,5
1
da 1
a
2,5
2
10
da 0,75 a
16
da 1
a
2,5
2
da 1,5
a
4
3
20
da 1,5
a
4
3
da 1,5
a
4
3
25
da 1,5
a
4
3
da 2,5
a
6
4
4o5
(b)
32
da 2,5
a
6
da 4
a
10
5
40
da 4
a
10
6
da 6
a
16
6
63
da 6
a
16
7
da10
a
25
7
(a) Queste prescrizioni non si applicano ai morsetti utilizzati per la connessione dei diversi componenti degli
apparecchi, effettuata mediante conduttori o cavi flessibili non conformi alle IEC 60227 o IEC 60245, purché
siano soddisfatte le altre prescrizioni della presente Norma.
(b) Il morsetto di grandezza 4 non è adatto ai conduttori flessibili di 6 mm 2 di alcune costruzioni speciali, in tal
caso bisogna utilizzare il morsetto di grandezza 5
La conformità si verifica mediante esame a vista, con misure e collegando conduttori rigidi
aventi le minime e massime sezioni tra quelle specificate.
14.3.4
I morsetti devono permettere la corretta connessione dei conduttori.
La conformità si verifica effettuando tutte le prove di 14.4.
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14.4
Mechanical tests
14.4.1 For pillar terminals, the distance between the clamping screw and the end of the
conductor, when fully inserted, shall be at least that given in Figure 12.
The minimum distance between the clamping screw and the end of the conductor applies only
to pillar terminals through which the conductor cannot pass.
For mantle terminals, the distance between the fixed part and the end of the conductor, when
fully inserted, shall be at least that given in Figure 16.
Compliance is checked by measurement, after a solid conductor of the largest crosssectional area given in Table 14.2 has been fully inserted and fully clamped.
14.4.2 Terminals shall be so designed or placed that neither a solid conductor nor a strand
of a stranded conductor can slip out while the clamping screws or nuts are being tightened.
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This requirement does not apply to lug terminals.
For fixed luminaires intended solely for permanent connection to fixed (external) wiring, this
requirement applies only to the use of solid or rigid stranded conductors. The test is made
with rigid stranded conductors.
Compliance is checked by the following test.
Terminals are fitted with a conductor having the composition given in Table 14.3.
Table 14.3 – Composition of conductors
Terminal
size
Number of strands and nominal diameter
of strands ( n u mm)
Flexible
conductors
Rigid stranded
conductors
0
32 u 0,20
–
1
30 u 0,25
7 u 0,50
2
50 u 0,25
7 u 0,67
3
56 u 0,30
7 u 0,85
4
84 u 0,30
7 u 1,04
5
84 u 0,30
7 u 1,35
6
80 u 0,40
7 u 1,70
7
126 u 0,40
7 u 2,14
Before insertion in the terminal, strands of rigid conductors are straightened and flexible
conductors are twisted in one direction so that there is a uniform twist of one complete turn in
a length of approximately 20 mm.
The conductor is inserted in the terminal for the minimum distance prescribed or, where no
distance is prescribed, until it just projects from the far side of the terminal and in the position
most likely to allow the strand to slip out. The clamping screw is then tightened with a torque
equal to two-thirds of that given in the appropriate column of Table 14.4.
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14.4
Prove meccaniche
14.4.1 Per i morsetti a bussola, la distanza tra la vite di serraggio e l’estremità del
conduttore, spinto a fondo, deve essere almeno quella indicata nella Figura 12.
La distanza minima tra la vite di serraggio e l’estremità del conduttore si applica unicamente
ai morsetti a bussola a foro cieco.
Nel caso di morsetti a mantello, la distanza tra la parte fissa e l’estremità del conduttore
completamente inserito deve essere almeno quella indicata nella Figura 16.
La conformità si verifica con misure, dopo aver completamente inserito e serrato un
conduttore a filo unico della sezione massima tra quelle indicate nella Tabella 14.2.
14.4.2 I morsetti devono essere progettati e disposti in modo che né un conduttore a filo
unico né un filo di un conduttore a corda possano sfuggire quando le viti o i dadi vengono
serrati.
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Questa prescrizione non si applica ai morsetti a capicorda.
Per gli apparecchi fissi, destinati esclusivamente alla connessione permanente con un
cablaggio fisso (esterno), questa prescrizione si applica solo ai conduttori a filo unico o rigidi
a corda. La prova si effettua con conduttori rigidi a corda.
La conformità si verifica con la prova seguente.
I morsetti devono essere muniti di un conduttore avente la composizione indicata nella
Tabella 14.3.
Tabella 14.3 – Composizione dei conduttori
Numero dei fili e loro diametro nominale
( n u mm)
Grandezza
del
morsetto
Conduttori flessibili
Conduttori rigidi
a corda
0
32 u 0,20
–
1
30 u 0,25
7 u 0,50
2
50 u 0,25
7 u 0,67
3
56 u 0,30
7 u 0,85
4
84 u 0,30
7 u 1,04
5
84 u 0,30
7 u 1,35
6
80 u 0,40
7 u 1,70
7
126 u 0,40
7 u 2,14
Prima di essere inseriti nel morsetto, i fili dei conduttori rigidi vengono raddrizzati e i
conduttori flessibili attorcigliati in una sola direzione, così da ottenere un attorcigliamento
uniforme su un giro completo per una lunghezza di circa 20 mm.
Il conduttore è introdotto nel morsetto per una lunghezza uguale alla distanza minima
prescritta, oppure, in mancanza di questa indicazione, fino a quando il conduttore fuoriesce
dall’altra parte del morsetto e si trova nella posizione in cui un filo potrebbe più facilmente
sfuggire. La vite viene quindi serrata con un momento torcente uguale ai due terzi del
momento indicato nella colonna appropriata della Tabella 14.4.
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For flexible conductors, the test is repeated with a new conductor which is twisted as before,
but in the opposite direction.
After the test, no strand of the conductor shall have slipped out through the gap between the
clamping means and the retaining device.
14.4.3 Terminal sizes up to and including size 5 shall allow the conductor to be connected
without special preparation.
Compliance is checked by inspection.
NOTE The term "special preparation" covers the application of additional solder to the strands of the conductor,
use of cable lugs, formation of eyelets, etc., but not the reshaping of the conductor for its introduction into the
terminal or the twisting of a stranded conductor to consolidate the end.
The bonding together by heating of the tinned strands of a flexible conductor without the addition of solder is not
considered special preparation.
14.4.4
Terminals shall have adequate mechanical strength.
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Screws and nuts for clamping the conductors shall have a metric ISO thread. Terminals for
external wiring shall not serve to fix any other component, except that they may also clamp
internal conductors if these are so arranged that they are unlikely to be displaced when fitting
external conductors.
Screws shall not be of a metal which is soft or liable to creep, such as zinc or aluminium.
Compliance is checked by inspection and by the tests of 14.3.3, 14.4.6, 14.4.7 and 14.4.8.
14.4.5
Terminals shall be resistant to corrosion.
Compliance is checked by the corrosion test specified in Section 4.
14.4.6 Terminals shall be fixed to the luminaire or to a terminal block or otherwise fixed in
position. When the clamping screws or nuts are tightened or loosened, the terminals shall not
work loose, internal wiring shall not be subjected to stress, and creepage distances and
clearances shall not be reduced below the values specified in Section 11.
These requirements do not imply that the terminals should be so designed that their rotation
or displacement is prevented, but any movement shall be sufficiently limited so as to ensure
compliance with this standard.
Covering with sealing compound or resin is sufficient to prevent a terminal from working
loose, provided that the sealing compound or resin is not subject to stress during normal use
and the effectiveness of the sealing compound or resin is not impaired by temperatures
attained by the terminal under the most unfavourable conditions specified in Section 12.
Compliance is checked by inspection, by measurements and by the following test.
A rigid copper conductor of the largest cross-sectional area given in Table 14.2 is placed in
the terminal. Screws and nuts are tightened and loosened five times by means of a suitable
test screwdriver or wrench, the torque applied when tightened being equal to that given in the
appropriate column of Table 14.4 or in the appropriate table of Figure 12, 13, 14, 15 or 16,
whichever is the higher.
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Per i conduttori flessibili, la prova è ripetuta utilizzando un conduttore nuovo che viene
attorcigliato come sopra, ma in senso opposto.
Al termine della prova, nessun filo deve essere fuoriuscito attraverso l’interstizio compreso tra
l’organo di serraggio e il dispositivo di ritenzione.
14.4.3 I morsetti, fino alla grandezza 5 inclusa, devono permettere la connessione dei
conduttori senza preparazione speciale.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
NOTA L’espressione “preparazione speciale” comprende la saldatura dei fili dei conduttori elementari, l’uso di
capicorda, la formazione di occhielli, ecc, ma non la sagomatura dei conduttori prima dell’introduzione nel
morsetto, né l’attorcigliamento di un conduttore a corda per consolidarne l’estremità.
L’unione mediante riscaldamento dei fili stagnati di un conduttore flessibile senza l’aggiunta della saldatura non è
considerata preparazione speciale.
14.4.4
I morsetti devono avere un’adeguata resistenza meccanica.
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Le viti e i dadi per il serraggio dei conduttori devono avere una filettatura metrica ISO. I
morsetti per il cablaggio esterno non devono servire a fissare altri elementi, tuttavia possono
serrare anche conduttori interni, se questi sono disposti in modo tale che non si possono
spostare durante il collegamento dei conduttori esterni.
Le viti non devono essere in metallo tenero o soggetto a deformarsi, come lo zinco o
l’alluminio.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con le prove di 14.3.3, 14.4.6, 14.4.7 e
14.4.8.
14.4.5
I morsetti devono essere resistenti alla corrosione.
La conformità si verifica con la prova di corrosione specificata nella Sezione 4.
14.4.6 I morsetti devono essere fissati all’apparecchio o a una morsettiera o in altra
posizione fissa. Quando le viti di serraggio o i dadi sono stati stretti o allentati, i morsetti non
devono allentarsi, il cablaggio interno non deve subire sollecitazioni e le distanze superficiali
e in aria non devono ridursi al di sotto dei valori specificati nella Sezione 11.
Queste prescrizioni non implicano che i morsetti debbano essere progettati in modo da
impedire la loro rotazione o spostamento; tuttavia qualsiasi movimento deve essere limitato in
modo da assicurare la conformità alla presente Norma.
La copertura con materiale di riempimento o resina costituisce un mezzo sufficiente per
impedire a un morsetto di prendere gioco, purché il materiale di riempimento o la resina non
vengano sottoposti a sollecitazione durante l’uso normale e purché la loro efficacia non sia
compromessa dalle temperature raggiunte dal morsetto nelle condizioni più sfavorevoli tra
quelle specificate nella Sezione 12.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con misure e con la seguente prova.
Un conduttore rigido di rame della massima sezione indicata nella Tabella 14.2 è posto nel
morsetto. Le viti e i dadi vengono serrati e allentati per cinque volte per mezzo di un
cacciavite o una chiave appropriati, applicando il momento torcente indicato nella colonna
corrispondente della Tabella 14.4 o nella tabella appropriata delle Figure 12, 13, 14, 15 o 16,
scegliendo il valore maggiore.
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Table 14.4 – Torque to be applied to screws and nuts
Torque
Nominal diameter
of thread
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mm
Nm
I
II
III
IV
V
Up to and including 2,8
0,2
–
0,4
0,4
–
Over 2,8 up to and including 3,0
0,25
–
0,5
0,5
–
Over 3,0 up to and including 3,2
0,3
–
0,6
0,6
–
Over 3,2 up to and including 3,6
0,4
–
0,8
0,8
–
Over 3,6 up to and including 4,1
0,7
1,2
1,2
1,2
1,2
Over 4,1 up to and including 4,7
0,8
1,2
1,8
1,8
1,8
Over 4,7 up to and including 5,3
0,8
1,4
2,0
2,0
2,0
Over 5,3 up to and including 6,0
–
1,8
2,5
3,0
3,0
Over 6,0 up to and including 8,0
–
2,5
3,5
6,0
4,0
Over 8,0 up to and including 10,0
–
3,5
4,0
10,0
6,0
Over 10,0 up to and including 12,0
–
4,0
–
–
8,0
Over 12,0 up to and including 15,0
–
5,0
–
–
10,0
The conductor is moved each time the screw or nut is loosened.
Column I applies to screws without heads if the screw, when tightened, does not protrude
from the hole, and to other screws which cannot be tightened by means of a screwdriver with
a blade wider than the diameter of the screw.
Column II applies to nuts of mantle terminals with cap nuts which are tightened by means of a
screwdriver.
Column III applies to other screws which are tightened by means of a screwdriver.
Column IV applies to screws and nuts, other than nuts of mantle terminals, which are
tightened by means other than a screwdriver.
Column V applies to nuts of mantle terminals in which the nut is tightened by means other
than a screwdriver.
Where a screw has a hexagonal head with means for tightening with a screwdriver and the
values in columns III and IV are different, the test is made twice, first applying to the
hexagonal head the torque given in column IV, and then on another set of samples, applying
the torque given in column III by means of a screwdriver. If the values in columns III and IV
are the same, only the test with the screwdriver is made.
During the test, terminals shall not work loose and there shall be no damage, such as
breakage of screws or damage to the head slots, threads, washers or stirrups that will impair
the further use of the terminals.
For mantle terminals, the specific nominal diameter is that of the slotted stud. The shape of
the blade of the test screwdriver shall suit the head of the screw to be tested. The screws
and nuts shall not be tightened in jerks.
14.4.7
Terminals shall clamp the conductor reliably between metal surfaces.
For lug terminals, a spring washer, or equally effective locking means, shall be provided and
the surface within the clamping area shall be smooth.
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Tabella 14.4 – Momento torcente da applicare a viti e dadi
Momento torcente
Diametro nominale
della parte filettata
mm
I
II
III
IV
V
0,2
–
0,4
0,4
–
da 2,8 a 3,0 incluso
0,25
–
0,5
0,5
–
da 3,0 a 3,2 incluso
0,3
–
0,6
0,6
–
da 3,0 a 3,6 incluso
0,4
–
0,8
0,8
–
da 3,6 a 4,1 incluso
0,7
1,2
1,2
1,2
1,2
da 4,1 a 4,7 incluso
0,8
1,2
1,8
1,8
1,8
da 4,7 a 5,3 incluso
0,8
1,4
2,0
2,0
2,0
da 5,3 a 6,0 incluso
–
1,8
2,5
3,0
3,0
da 6,0 a 8,0 incluso
–
2,5
3,5
6,0
4,0
da 8,0 a 10,0 incluso
–
3,5
4,0
10,0
6,0
da 10,0 a 12,0 incluso
–
4,0
–
–
8,0
da 12,0 a 15,0 incluso
–
5,0
–
–
10,0
Fino a 2,8 incluso
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Nm
Il conduttore viene spostato ogni volta che la vite o il dado vengono allentati.
La colonna I si applica alle viti senza testa che non fuoriescono dal foro una volta serrate e
alle altre viti che non si possono serrare per mezzo di un cacciavite con una punta più larga
del diametro della vite.
La colonna II si applica alla testa dei morsetti a cappello che sono serrati per mezzo di un
cacciavite.
La colonna III si applica alle altre viti che sono serrate per mezzo di un cacciavite.
La colonna IV si applica alle viti e ai dadi, diversi dai dadi dei morsetti a mantello che sono
serrati per mezzo di dispositivi diversi da un cacciavite.
La colonna V si applica ai dadi dei morsetti a mantello che sono serrati per mezzo di
dispositivi diversi da un cacciavite.
Se una vite ha una testa esagonale prevista per essere serrata per mezzo di un cacciavite e i
valori delle colonne III e IV sono diversi, la prova è effettuata due volte, applicando in un
primo tempo alla testa esagonale il momento torcente indicato alla colonna IV e in seguito
applicando, per mezzo di un cacciavite, su un’altra serie di campioni, il momento torcente
indicato alla colonna III. Se i valori delle colonne III e IV sono uguali, si effettua solo la prova
con il cacciavite.
Durante la prova, i morsetti non devono allentarsi e non devono prodursi danni quali la rottura
di viti, la slabbratura degli intagli sulle teste delle viti, danni delle filettature, rondelle o staffe,
tali da compromettere l’uso ulteriore dei morsetti.
Nel caso dei morsetti a mantello, il diametro nominale specificato è quello del perno con
scanalatura. La forma della lama del cacciavite di prova deve adattarsi alla testa della vite in
prova. Le viti e i dadi non devono essere serrati a strappi.
14.4.7
I morsetti devono serrare il conduttore in maniera sicura tra superfici metalliche.
Nei morsetti a capicorda si deve prevedere una rondella elastica o un dispositivo di
bloccaggio ugualmente efficace e la superficie intorno alla zona di serraggio deve essere
liscia.
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For mantle terminals, the bottom of the conductor space shall be slightly rounded in order to
obtain a reliable connection.
Compliance is checked by inspection and by the following test.
The terminals are fitted with rigid conductors of the smallest and largest cross-sectional
areas given in Table 14.2, the terminal screws being tightened with a torque equal to twothirds of that given in the appropriate column of Table 14.4.
If the screw has a hexagonal head with a slot, the torque applied is equal to two-thirds of that
given in column III of that table.
Each conductor is then subjected to a pull of the value, in newtons, given in Table 14.5; the
pull is applied without jerks, for 1 min, in the direction of the axis of the conductor space.
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Table 14.5 – Pull to be applied to conductor
Terminal size
0
1
2
3
4
5
6
7
Pull (N)
30
40
50
50
60
80
90
100
During the test, the conductor shall not move noticeably in the terminal.
14.4.8
Terminals shall clamp the conductor without undue damage to the conductor.
Compliance is checked by inspection of the conductors, after conductors of the smallest and
largest cross-sectional areas given in Table 14.2 have been clamped once and loosened, the
torque applied to clamp the conductor being equal to two-thirds of that given in Table 14.4.
If the screw has a hexagonal head with a slot, the torque applied is equal to two-thirds of that
given in column IV of Table 14.4.
NOTE
Conductors are unduly damaged if they show deep or sharp indentations.
SECTION 15: SCREWLESS TERMINALS AND ELECTRICAL CONNECTIONS
15.1
General
This section specifies requirements for all types of terminals and electrical connections, that
do not employ screws, for solid or stranded copper conductors up to 2,5 mm 2 for internal
wiring of luminaires and for connections to external wiring of luminaires.
Some examples of screwless terminals and electrical connections are shown in Figures 17,
18 and 19. IEC 61210 provides further examples of screwless terminals and electrical
connections.
15.2
Definitions
15.2.1 Screwless terminals
Parts required to make connections in electrical circuits by mechanical means without
screws.
15.2.2 Permanent connections
Connections designed to be made only once with the same conductor (for example wire
wrapping or crimping).
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Nei morsetti a mantello, il fondo dell’alloggiamento del conduttore deve essere leggermente
arrotondato in modo da ottenere una connessione sicura.
La conformità si verifica mediante esame a vista e con la seguente prova.
I morsetti sono muniti di conduttori rigidi delle sezioni minima e massima indicate nella
Tabella 14.2, serrando le viti dei morsetti con un momento torcente uguale ai due terzi di
quello indicato nella colonna appropriata della Tabella 14.4.
Se la vite è a testa esagonale con intaglio, il momento torcente applicato è uguale ai due terzi
di quello indicato alla colonna III di detta Tabella.
Ogni conduttore è poi sottoposto ad una forza di trazione del valore, in newton, indicata in
Tabella 14.5; la forza di trazione è applicata senza strappi per un minuto, lungo l’asse
dell’alloggiamento del conduttore.
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Tabella 14.5 – Forza di trazione applicata al conduttore
Grandezza del
morsetto
0
1
2
3
4
5
6
7
Forza di
trazione (N)
30
40
50
50
60
80
90
100
Durante la prova, non si devono verificare spostamenti apprezzabili del conduttore nel
morsetto.
14.4.8 I morsetti devono essere serrati senza danneggiare eccessivamente il conduttore.
La conformità si verifica mediante esame a vista dei conduttori, dopo aver serrato ed allentato
una volta i conduttori a sezione minima e massima tra quelle indicate alla Tabella 14.2,
applicando un momento torcente uguale ai due terzi di quello indicato alla Tabella 14.4.
Se la vite è a testa esagonale con intaglio, si applica un momento torcente uguale ai due terzi
di quello indicato nella colonna IV della Tabella 14.4.
NOTA I conduttori con intagli profondi o a spigolo vivo sono considerati eccessivamente danneggiati.
SEZIONE 15: MORSETTI E CONNESSIONI ELETTRICHE SENZA VITI
15.1
Generalità
La presente Sezione illustra le prescrizioni di tutti i tipi di morsetti e le connessioni elettriche
senza viti, per conduttori di rame a filo unico o a corda fino a 2,5 mm2 utilizzati sia per il
cablaggio interno, sia per le connessioni a cablaggio esterno degli apparecchi.
Alcuni esempi di morsetti e connessioni elettriche senza viti sono riportati nelle Figure 17, 18
e 19. La IEC 61210 fornisce ulteriori esempi di morsetti senza vite e connessioni elettriche.
15.2
Definizioni
15.2.1 Morsetti senza vite
Parti necessarie ad effettuare connessioni nei circuiti elettrici per mezzo di dispositivi
meccanici senza viti.
15.2.2 Connessioni permanenti
Connessioni previste per essere effettuate una sola volta con il medesimo conduttore (ad
esempio l’avvolgimento del filo o l’aggraffatura).
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15.2.3 Non-permanent connections
Connections which allow lead assemblies or conductors to be connected and disconnected
several times (for example pin or tab and receptacle, or some spring-type terminals).
15.2.4 Lead assemblies
Conductors fitted with auxiliary parts, usually by permanent connection.
15.2.5 Non-prepared conductors
Conductors without special preparation or auxiliary parts. Insulation may, however, be
stripped to expose the conductor.
NOTE The term "special preparation" covers the application of additional solder to the strands of the conductor,
use of cable lugs, tabs and receptacles, formation of eyelets, etc., but not the reshaping of the conductor for its
introduction into the terminal or the twisting of a stranded conductor to consolidate the end.
The bonding together by heating of the tinned strands of a flexible conductor without the addition of solder is not
considered to be special preparation.
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15.2.6 Test current
Current assigned to a terminal or connection by the manufacturer. When terminals are part of
a component, the test current shall be the rated current of the component.
15.3
General requirements
15.3.1 Parts of terminals or connections for carrying current shall be made of one of the
following materials:
–
copper;
–
an alloy containing at least 58 % copper for parts that are worked cold or at least 50 %
copper for other parts;
–
another metal no less resistant to corrosion than copper and having mechanical
properties no less suitable.
15.3.2 Terminals and connections shall clamp the conductor with sufficient pressure and
without undue damage to the conductor.
The conductor shall be clamped between metal surfaces. However, terminals for circuits
having a rated current not exceeding 2 A may have one non-metallic surface if the
requirements of 15.3.5 are met.
Insulation piercing terminals are only acceptable for the creation of a branch connection in
SELV circuits of luminaires or other luminaires as non-rewireable, permanent connections.
NOTE
Conductors are unduly damaged if they show deep or sharp indentations.
15.3.3 Terminals shall be so designed that, when the conductor has been adequately
inserted into the terminal, further insertion of its end is prevented by a stop.
15.3.4 Terminals other than those for lead assemblies shall accept "non-prepared
conductors" (see 15.2.5).
Compliance with the requirements of 15.3.2, 15.3.3 and 15.3.4 is checked by inspection of
the terminals or connections, after fitting with appropriate conductors, and after the heating
test of 15.6.2 or 15.9.2.
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15.2.3 Connessioni non permanenti
Connessioni che permettono ai conduttori equipaggiati o ai conduttori di essere collegati e
scollegati più volte (ad esempio a spinotto, o linguetta, con presa femmina o alcuni tipi di
morsetto a molla).
15.2.4 Conduttori equipaggiati
Conduttori forniti di parti ausiliarie, generalmente previsti per la connessione permanente.
15.2.5 Conduttori non preparati
Conduttori senza preparazione speciale o parti ausiliarie. L’isolante può, tuttavia, essere
rimosso al fine di esporre il conduttore nudo.
NOTA
L’espressione “preparazione speciale” comprende la saldatura dei fili elementari, l’uso di capicorda,
linguette con presa femmina, la formazione di occhielli, ecc, ma non la sagomatura dei conduttori prima
dell’introduzione nel morsetto, né l’attorcigliamento di un conduttore a corda per consolidarne l’estremità.
L’unione mediante riscaldamento dei fili stagnati di un conduttore flessibile senza l’aggiunta di saldatura non è
considerata una preparazione speciale.
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15.2.6 Corrente di prova
Corrente assegnata dal costruttore al morsetto o alla connessione. Quando i morsetti sono
parte di un componente, la corrente di prova deve essere la corrente nominale del
componente.
15.3
Prescrizioni generali
15.3.1 Le parti dei morsetti o delle connessioni che portano corrente devono essere
realizzate in uno dei seguenti materiali:
–
rame;
–
una lega contenente almeno il 58% di rame per le parti lavorate a freddo o il 50 % di rame
per le altre;
–
altro metallo che resista alla corrosione almeno quanto il rame e che abbia proprietà
meccaniche almeno equivalenti.
15.3.2 I morsetti e le connessioni devono serrare il conduttore con una pressione
sufficiente, ma senza danno eccessivo per il conduttore stesso.
Il conduttore deve essere serrato tra superfici metalliche. Tuttavia nei morsetti previsti per
essere utilizzati in circuiti percorsi da una corrente nominale non superiore a 2 A, una
superficie può anche non essere metallica, purché sia rispettata la prescrizione di 15.3.5.
I morsetti che perforano l’isolamento sono accettabili solo se utilizzati per creare una
diramazione nei circuiti SELV degli apparecchi, o come connessioni permanenti e non
ricablabili in altri apparecchi.
NOTA I conduttori con intagli profondi o a spigolo vivo sono considerati come eccessivamente danneggiati.
15.3.3 I morsetti devono essere progettati in modo che, quando il conduttore sia stato
adeguatamente inserito nel morsetto, un fermo ne impedisca l’ulteriore penetrazione.
15.3.4 I morsetti, diversi da quelli previsti per ricevere conduttori equipaggiati, devono poter
ricevere “conduttori non preparati” (vedi 15.2.5).
La conformità alle prescrizioni di 15.3.2, 15.3.3 e 15.3.4 si verifica mediante esame a vista dei
morsetti o delle connessioni, dopo aver collegato conduttori appropriati e dopo la prova di
riscaldamento di 15.6.2 o 15.9.2.
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15.3.5 Electrical connections shall be so designed that the pressure essential for good
electrical conductivity is not transmitted through insulating material other than ceramic, pure
mica, or other material with characteristics no less suitable, unless there is sufficient
resilience in the metallic parts to compensate for any possible shrinking of the insulating
material (see Figures 17 and 18).
15.3.6 It shall be clear how the connection of the conductor to, and the disconnection from,
spring-type non-permanent screwless terminals is effected.
The disconnection of a conductor shall require an operation other than a pull of the conductor
and shall be such that it can be made by hand or with the aid of a simple, generally available
device.
15.3.7 Terminals for connection to several conductors under spring clamps shall clamp
each conductor independently.
For terminals designed for non-permanent connections, it shall be possible to withdraw the
conductors together or separately.
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15.3.8 Terminals shall be suitably fixed to the equipment or to a terminal block or otherwise
fixed in position. They shall not work loose when conductors are inserted or withdrawn.
Compliance is checked by inspection and, if there is a doubt, by applying the mechanical test
given in 15.5 or 15.8. During the test, the terminals shall not work loose and there shall be no
damage that will impair their further use.
The above conditions apply not only to terminals which are fixed to equipment but also to
terminals which are delivered separately. Covering with sealing compound without other
means of locking is not sufficient. Self-hardening resins may however be used to lock
terminals which are not subject to torsion in normal use.
15.3.9 Terminals and connections shall withstand the mechanical, electrical and thermal
stresses occurring in normal use.
Compliance is checked by the tests of 15.5, 15.6, 15.8 or 15.9 as appropriate.
15.3.10 Manufacturers shall state the conductor size or sizes for which the component is
designed and the type of conductor, for example, solid or stranded.
15.4
General instructions on tests
15.4.1 Preparation of samples
The "tests for ingress of dust and moisture" of Section 9, if appropriate, shall be carried out
before testing terminals or connections contained within the luminaires.
15.4.2 Test conductors
Tests shall be carried out with copper conductors of the types and dimensions recommended
by the manufacturer. If a range of conductors is specified, the smallest and largest shall be
selected for testing.
15.4.3 Multi-conductor terminals
Screwless terminals having provision for the simultaneous connection of several conductors
shall be tested with the number of conductors indicated in the data provided by the
manufacturer.
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15.3.5 Le connessioni elettriche devono essere progettate in modo che la pressione
necessaria per una buona conducibilità elettrica non sia trasmessa attraverso un materiale
isolante diverso dalla ceramica, dalla mica o da altri materiali con caratteristiche almeno
equivalenti, a meno che l’eventuale ritiro del materiale isolante non sia compensato da una
sufficiente elasticità delle parti metalliche (vedi le Figure 17 e 18).
15.3.6
Deve risultare chiaro il modo in cui viene realizzata la connessione e la
sconnessione dei conduttori nei morsetti senza vite del tipo a molla non permanente.
La sconnessione di un conduttore deve richiedere un’operazione diversa dalla trazione
esercitata sul conduttore e deve poter essere effettuata manualmente o tramite l’impiego di
un utensile di uso comune.
15.3.7 I morsetti progettati per la connessione di più conduttori tramite molle di contatto
devono serrare individualmente ogni conduttore.
Nei morsetti progettati per connessioni non permanenti, deve essere possibile scollegare i
conduttori insieme o separatamente.
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15.3.8 I morsetti devono essere adeguatamente fissati all’apparecchiatura o su una
morsettiera, o comunque fissati in posizione. Essi non devono allentarsi quando si connettono
o sconnettono i conduttori.
La conformità si verifica mediante esame a vista e, in caso di dubbio, effettuando la prova
meccanica indicata in 15.5 o 15.8. Durante tale prova, i morsetti non devono allentarsi, né
presentare danneggiamenti che possano pregiudicare il loro ulteriore impiego.
Queste condizioni si applicano non solo ai morsetti fissati all’apparecchiatura, ma anche a
quelli che sono forniti separatamente. La copertura con mastice senza altri mezzi di fissaggio
non è considerata fissaggio sufficiente. Tuttavia le resine autoindurenti possono essere usate
per bloccare i morsetti non soggetti a torsione durante l’uso normale.
15.3.9 Morsetti e connessioni devono resistere alle sollecitazioni meccaniche, elettriche e
termiche che si producono durante l’uso normale.
La conformità si verifica con le prove di 15.5, 15.6, 15.8 o 15.9, a seconda dei casi.
15.3.10 I costruttori devono indicare la o le dimensioni del conduttore per cui il componente
è stato progettato, nonché il tipo di conduttore, per esempio se a filo unico o a corda.
15.4
Generalità sulle prove
15.4.1 Preparazione dei campioni
Prima di effettuare le prove su morsetti e connessioni all’interno degli apparecchi, devono
essere effettuate, se è il caso, le “prove di protezione contro l’ingresso di polvere e umidità”
della Sezione 9.
15.4.2 Conduttori di prova
Le prove devono essere effettuate con conduttori in rame del tipo e delle dimensioni indicati
dal costruttore. Nel caso sia specificato un campo di sezioni, deve essere sottoposta a prova
la sezione massima e la minima.
15.4.3 Morsetti per più conduttori
I morsetti senza viti, progettati per la connessione simultanea di più conduttori, devono
essere sottoposti a prova con il numero di conduttori indicato nei dati forniti dal costruttore.
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15.4.4 Multi-way terminals
Each terminal in a group or strip of terminals, for example, a terminal block on a ballast, may
be used as a separate sample.
15.4.5 Test quantities
The tests described in 15.5 to 15.8 are carried out on four terminals (or connections). At least
three terminals shall meet the requirements. If one terminal fails, four further terminals are
tested and these shall meet the requirements.
The tests described in 15.9 are carried out on ten terminals.
15.5
Terminal and connections for internal wiring
15.5.1 Mechanical tests
Terminals and connections shall have adequate mechanical strength.
Compliance is checked by the tests of 15.5.1.1 and 15.5.1.2.
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15.5.1.1
Non-permanent connections
The mechanical strength of the terminals (or connections) is checked on a set of four
terminals. If all the terminals contained within the luminaire are not of the same design, one
set of four terminals of each design is subjected to the test.
This test shall only be applied to devices on which the user may work to complete assembly
of the luminaire before it is put into service.
15.1.1.1 In the case of spring-type terminals (see Figure 18), the test is made with solid
copper conductors of the size or sizes specified by the manufacturer. If a range of conductors
is specified, the smallest and largest are selected for testing.
Of the four terminals, two are tested with conductors having the smallest cross-sectional area
and the two remaining samples with conductors having the largest cross-sectional area.
These conductors are connected to, and disconnected from, each terminal five times.
For the first four connections, new conductors are used each time. For the fifth connection,
the same conductor is used as for the fourth connection and it is clamped at the same place.
For each connection, the conductors are pushed into the terminals as far as the stop.
If the terminal is suitable for stranded conductors, an additional test is then made with one
rigid stranded copper conductor. If, however, a range of conductors is specified, those with
the smallest and largest cross-sectional areas are selected for testing. Each conductor is
subjected to only one connection and disconnection with the corresponding terminal used for
the testing with solid conductors.
After the final connection, each conductor is subjected to a test pull of 4 N.
15.5.1.1.2
of 4 N.
Pin or tab and receptacle type connections are also subjected to a test pull
The pull is applied without jerks, for 1 min, in the direction opposite to that used for the
application or insertion of the conductor or lead assembly.
During the test, the conductor or lead assembly shall not move from the terminal and neither
the terminal nor the conductor or lead assembly shall undergo any alteration impairing its
future use.
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15.4.4 Morsetti a più vie
Ogni morsetto di un gruppo o di una morsettiera, come ad esempio la morsettiera di un
alimentatore, può essere usato come campione separato.
15.4.5 Quantitativi da sottoporre a prova
Le prove specificate da 15.5 a 15.8 sono effettuate su quattro morsetti (o connessioni).
Almeno tre morsetti devono risultare conformi alle prescrizioni. Se uno di questi si guasta,
altri quattro morsetti sono sottoposti a prova e tutti questi devono risultare conformi alle
prescrizioni.
Le prove descritte in 15.9 si effettuano su dieci morsetti.
15.5
Morsetti e connessioni per il cablaggio interno
15.5.1 Prove meccaniche
I morsetti e le connessioni devono avere una resistenza meccanica adeguata.
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La conformità si verifica con le prove di 15.5.1.1 e 15.5.1.2.
15.5.1.1
Connessioni non permanenti
La resistenza meccanica dei morsetti (o delle connessioni) si verifica su una serie di quattro
morsetti. Se tutti i morsetti di un singolo apparecchio sono di tipo diverso, si sottopone a
prova una serie di quattro morsetti per ogni tipo.
Questa prova deve essere effettuata solo per i dispositivi su cui l’utilizzatore può operare per
completare l’assemblaggio dell’apparecchio prima della sua messa in servizio.
15.5.1.1.1 Nel caso di morsetti di tipo a molla (vedi la Figura 18) la prova è effettuata con
conduttori di rame a filo unico della sezione (o delle sezioni) specificata dal costruttore. Se è
indicato un campo di conduttori, si sottopongono a prova le sezioni minima e massima.
Due dei quattro morsetti sono sottoposti a prova con conduttori della sezione minima e gli altri
due campioni con conduttori della sezione massima. Tali conduttori sono connessi e
sconnessi cinque volte in ogni morsetto.
Per le prime quattro connessioni, si utilizzano conduttori nuovi ogni volta. Per la quinta
connessione, si utilizza lo stesso conduttore utilizzato per la quarta, che viene serrato nello
stesso punto. Ogni volta i conduttori sono spinti a fondo nei morsetti.
Se il morsetto è in grado di ricevere conduttori del tipo a corda, si effettua una prova
aggiuntiva con un solo conduttore rigido a corda in rame. Qualora, tuttavia, venga specificato
un intero campo di sezioni, sono scelte per la prova sia la sezione minima che la sezione
massima. Ogni conduttore è connesso e scollegato una sola volta nel medesimo morsetto
utilizzato per i conduttori a filo unico.
Dopo l’ultima connessione, ogni conduttore è sottoposto ad una prova di trazione di 4 N.
15.5.1.1.2 Le connessioni del tipo a spinotto o a linguetta con presa femmina sono
sottoposte anch’esse ad una prova di trazione di 4 N.
Questa trazione è applicata, senza strappi, per 1 min nel senso opposto a quello di
applicazione o di inserimento del conduttore nudo o equipaggiato.
Durante la prova, il conduttore nudo o equipaggiato non deve fuoriuscire dal morsetto, né il
morsetto o il conduttore nudo o equipaggiato devono risultare danneggiati in modo che sia
pregiudicato il loro ulteriore impiego.
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The maximum force for the application or insertion of the conductor or lead assembly shall
not exceed 50 N and, in the case of pin or tab and receptacle type connections, the force for
disconnection shall not exceed this value.
15.5.1.2
Permanent connections
The connection shall remain fully effective when a pull-off force of 20 N is applied, for 1 min,
in a direction opposite to that used for the application or insertion of the conductors.
In some cases, a special tool may be used to apply the force correctly (e.g. in the case of
wire-wrapped terminals).
Multi-conductor terminals are tested with the above force applied to each conductor in turn.
15.6
Electrical tests
Terminals and connections shall have adequate electrical performance.
Compliance is checked by the tests of 15.6.1 and 15.6.2.
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15.6.1 Contact resistance test
The electrical performance of terminals (or connections) is checked on a set of four
terminals. If all the terminals contained within the luminaire are not of the same design, one
set of four terminals of each design is subjected to the test.
15.6.1.1 For spring-type terminals, the test according to 15.6.1.3 is made with four solid
copper non-insulated conductors.
If a range of conductors is specified, two of the terminals are tested with conductors having
the smallest cross-sectional area and the two remaining terminals with conductors having the
largest cross-sectional area.
15.6.1.2 In the case of pin or tab and receptacle type terminals, the test of 15.6.1.3 is made
with lead assemblies.
15.6.1.3 Each terminal with its conductor is loaded with the test current (a.c. or d.c.) and
after 1 h, the voltage drop across the terminal, still at the test current, is measured. The
measuring points are located as close as possible to the contact point across which the
voltage drop is being measured. The measured voltage drop shall not exceed 15 mV.
The voltage drop for each joint or contact is considered separately; for example, the junction
of the conductor to receptacle is considered separately from the junction of receptacle to pin.
The total voltage drop of two inseparable joints, when measured together, shall not exceed
twice the value given in this subclause.
15.6.2 Heating tests
15.6.2.1 Terminals (or connections) with rated current up to and including 6 A are then
subjected to an ageing test, without current, of 25 cycles duration, each cycle comprising
30 min at a temperature of T ± 5 °C or 100 °C ± 5 °C, whichever is the higher, followed by a
cooling down period to a temperature between 15 °C and 30 °C. Terminals (or connections)
with rated current exceeding 6 A are subjected to an ageing test of 100 such cycles.
NOTE The temperature T is the marked maximum rated temperature for T -marked components such as
lampholders.
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La forza massima per l’applicazione o l’inserimento del conduttore nudo o equipaggiato non
deve superare 50 N; nel caso di connessioni del tipo a spinotto o a linguetta con presa
femmina, la forza di sconnessione non deve oltrepassare tale valore.
15.5.1.2
Connessioni permanenti
La connessione deve rimanere intatta quando è applicata una forza di trazione di 20 N, per
1 min, nel senso opposto al senso di applicazione o di introduzione dei conduttori.
In alcuni casi, si può utilizzare un utensile speciale per applicare la forza in modo appropriato
(per esempio nel caso di morsetti a conduttore arrotolato).
I morsetti progettati per ricevere più conduttori sono sottoposti a prova con la medesima forza
di trazione applicata a turno ad ogni conduttore.
15.6
Prove elettriche
I morsetti e le connessioni devono avere prestazioni elettriche adeguate.
La conformità si verifica con le prove di 15.6.1 e 15.6.2.
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15.6.1 Prova della resistenza di contatto
Le prestazioni elettriche dei morsetti (o delle connessioni) si verificano su una serie di quattro
morsetti. Se tutti i morsetti dell’apparecchio non sono del medesimo tipo, è sottoposta alla
prova una serie di quattro morsetti per ogni tipo.
15.6.1.1 Nel caso di morsetti a molla, la prova di 15.6.1.3 è eseguita con quattro conduttori
in rame a filo unico, privi dell’isolante.
Nel caso sia specificato un campo di conduttori, due di questi morsetti sono provati con
conduttori della sezione minima e gli altri due morsetti con conduttori della massima sezione.
15.6.1.2 Nel caso di morsetti del tipo a spinotto o a linguetta con presa femmina, la prova di
15.6.1.3 è eseguita con conduttori equipaggiati.
15.6.1.3 Ogni morsetto con il proprio conduttore è sottoposto alla corrente di prova
(alternata o continua) e dopo 1 h, con la medesima corrente, si misura la caduta di tensione. I
punti di misura sono collocati il più vicino possibile al punto di contatto dove è misurata la
caduta di tensione. Detta caduta di tensione non deve superare 15 mV.
La caduta di tensione di ogni connessione o contatto viene presa in considerazione
separatamente; per esempio, il collegamento del conduttore alla presa è considerato
separatamente dal collegamento presa-spinotto.
La caduta totale di tensione di due connessioni non separabili, misurate insieme, non deve
superare il doppio del valore indicato nel presente paragrafo.
15.6.2 Prove di riscaldamento
15.6.2.1 I morsetti (o le connessioni) con corrente nominale fino a 6 A compresi, sono poi
sottoposti ad una prova di invecchiamento senza corrente, di 25 cicli; ogni ciclo comprende
un periodo di 30 min, ad una temperatura di T ± 5 °C o 100 °C ± 5 °C, scegliendo il valore più
elevato, e un successivo periodo di raffreddamento fino al raggiungimento di una temperatura
compresa tra 15 °C e 30 °C. I morsetti (o le connessioni) con corrente nominale superiore a
6 A sono sottoposti ad una prova di invecchiamento di 100 cicli.
NOTA
La temperatura T per i componenti contrassegnati con T , quali i portalampade, è la massima temperatura
nominale marcata.
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15.6.2.2
The voltage drop is again measured on each terminal:
a) after the 10th and 25th cycles for terminals with rated current up to and including 6 A;
b) after the 50th and 100th cycles for terminals with rated current greater than 6 A.
If, for all terminals, the voltage drop, in both cases, does not exceed by more than 50 % the
voltage drop measurements on the same terminal tested under 15.6.1, or if the increase in
voltage drop is less than 2 mV, the terminals comply with the requirement.
If the voltage drop of any of the terminals exceeds 22,5 mV, the terminals are rejected.
If, for one of the terminals, the voltage drop measured under a) or b) exceeds by more than
50 %, with a minimum of 2 mV, the voltage drop measured on the same terminal under 15.6.1
but does not exceed 22,5 mV, the four terminals are subjected to a new ageing test,
according to current rating, of 25 cycles or 100 cycles duration without current.
After the 10th and 25th or 50th and 100th cycles (according to current rating), the voltage
drops are again measured. For any terminal, the voltage drop shall not exceed 22,5 mV.
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The total voltage drop of two inseparable joints, when measured together, shall not exceed
twice the values given in this subclause.
15.6.2.3 If a terminal is so designed that the conductor is tightened against a surface of
insulating material, this surface shall not be deformed during these heating tests.
Compliance is checked by inspection.
15.7
Terminals and connections for external wiring
15.7.1 Conductors
Spring-type terminals shall be suitable for the connection of rigid conductors, solid or
stranded, with the nominal cross-sectional areas given in Table 15.1.
Table 15.1 – Conductor rating
Maximum rated current
of terminals
Nominal cross-sectional
areas of conductors
A
mm 2
6
0,5 to 1
10
>1 to 1,5
16
>1,5 to 2,5
NOTE Terminals are usually referred to by a designation. Size 0, for example, is generally a 6 A rating. If the
component rating is less than the technical capacity, the component rating is used.
Compliance is checked by inspection, by measurement and by fitting conductors of the
smallest and largest cross-sectional areas specified.
15.8
Mechanical tests
Terminals and connections shall have adequate mechanical strength.
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15.6.2.2 La caduta di tensione è di nuovo misurata in ogni morsetto:
a) dopo il decimo e il venticinquesimo ciclo per i morsetti con corrente nominale fino a 6 A
compresi;
b) dopo il cinquantesimo e il centesimo ciclo per i morsetti con corrente nominale superiore a
6 A.
Se per tutti i morsetti la caduta di tensione, misurata in entrambi i casi, non supera di oltre il
50 % la caduta di tensione sul medesimo morsetto sottoposto alla prova di 15.6.1, o se
l’aumento di caduta di tensione è inferiore a 2 mV, i morsetti sono conformi alla prescrizione.
Se la caduta di tensione in un qualsiasi morsetto supera 22,5 mV, i morsetti risultano non
idonei.
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Se, in uno dei morsetti, la caduta di tensione misurata secondo a) o b) supera di oltre il 50 %,
con un minimo di 2 mV, la caduta di tensione misurata nel medesimo morsetto secondo
15.6.1, pur non superando 22,5 mV, i quattro morsetti sono sottoposti ad una nuova prova di
invecchiamento, secondo il valore nominale della corrente, di 25 cicli o di 100 cicli senza
corrente.
Le cadute di tensione sono nuovamente misurate dopo il decimo e il venticinquesimo ciclo o
dopo il cinquantesimo e il centesimo ciclo (secondo il valore nominale della corrente). In
nessun morsetto la caduta di tensione deve superare 22,5 mV.
La caduta totale di tensione di due connessioni non separabili, misurate insieme, non deve
superare il doppio dei valori indicati nel presente paragrafo.
15.6.2.3 Quando un morsetto è stato progettato in modo che il conduttore venga serrato
contro una superficie di materiale isolante, tale superficie non deve deformarsi durante le
prove di riscaldamento.
La conformità si verifica mediante esame a vista.
15.7
Morsetti e connessioni per il cablaggio esterno
15.7.1 Conduttori
I morsetti del tipo a molla devono permettere la connessioni di conduttori rigidi, a filo unico o
a corda, aventi le sezioni nominali indicate nella Tabella 15.1.
Tabella 15.1 – Valori nominali del conduttore
Corrente nominale
massima dei morsetti
Sezione nominale
dei conduttori
A
mm 2
6
da 0,5 a 1
10
da > 1 a 1,5
16
da > 1,5 a 2,5
NOTA I morsetti sono generalmente classificati in base alla designazione. La grandezza 0, per esempio, è
generalmente prevista per 6 A di valore nominale. Se il valore nominale del componente è inferiore alla capacità
del morsetto, si utilizza il valore nominale del componente.
La conformità si verifica mediante esame a vista, con misure e collegando conduttori con la
massima e minima sezione specificate.
15.8
Prove meccaniche
I morsetti e le connessioni devono avere un’adeguata resistenza meccanica.
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Compliance is checked by the tests of 15.8.1 and 15.8.2, which are made on one terminal of
each of four samples.
15.8.1 In the case of spring-type terminals, the test is made alternately with solid copper
conductors having the largest and then the smallest cross-sectional areas specified in 15.7.
These conductors are connected to, and disconnected from, each terminal five times. If all
the terminals contained within the luminaire are not of the same design, one terminal of each
design is subjected to the test.
For the first four connections, new conductors are used each time. For the fifth connection,
the same conductor is used as for the fourth connection and it is clamped at the same place.
For each connection, the conductors are pushed into the terminals as far as the stop.
If the terminal is stated by the manufacturer to be suitable for stranded conductors
(see 15.3.10), an additional test is then made with two rigid stranded copper conductors, the
first having the largest cross-sectional area specified in 15.7, and the second having the
smallest cross-sectional area. These conductors are subjected to only one connection and
disconnection.
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After the final connection, each conductor is subjected to a pull test according to Table 15.2.
15.8.2 Pin or tab and receptacle type connections are also subjected to a pull test according
to Table 15.2.
Table 15.2 – Conductor pull force
Pull
Maximum rated
current of terminals
NOTE
N
A
Spring type and
welded
connections
Pin or tab and
receptacle type
6
20
8
10
30
15
16
30
15
If the component rating is less than the terminal capacity, the component rating is used.
The pull is applied without jerks, for 1 min, in the direction opposite to that used for the
application or insertion of the conductor or lead assembly.
During the test, the conductor or lead assembly shall not move out from the terminal and
neither the terminal nor the conductor or lead assembly shall undergo any alteration
impairing its future use.
15.9
Electrical tests
Terminals and connections shall have adequate electrical performance.
Compliance is checked by the tests of 15.9.1 and 15.9.2.
15.9.1 Contact resistance test
The electrical performance of terminals (or connections) is checked on a set of ten terminals.
If all the terminals contained within the luminaire are not of the same design, one set of ten
terminals of each design is subjected to the test.
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La conformità si verifica con le prove di 15.8.1 e 15.8.2, che sono effettuate su un morsetto di
ciascuno dei quattro campioni.
15.8.1 Nel caso di morsetti di tipo a molla la prova è, in alternativa, effettuata con conduttori
a filo unico di rame aventi la sezione massima e successivamente quella minima tra quelle
specificate in 15.7. Tali conduttori sono connessi e sconnessi cinque volte in ogni morsetto.
Se tutti i morsetti dell’apparecchio non sono del medesimo tipo, si sottopone alla prova un
morsetto per ogni tipo.
Per le prime quattro connessioni, si utilizzano ogni volta conduttori nuovi. Per la quinta
connessione, si utilizza lo stesso conduttore utilizzato per la quarta, che viene serrato di
nuovo nello stesso punto. Ogni volta i conduttori sono spinti a fondo nel morsetto.
Se il costruttore ha specificato che il morsetto è adatto per conduttori a corda (vedi 15.3.10),
viene effettuata una prova supplementare con due conduttori rigidi a corda di rame, di cui il
primo ha la massima sezione specificata in 15.7 ed il secondo la minima. Tali conduttori sono
sottoposti a una sola connessione e a una sola sconnessione.
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Dopo l’ultima connessione, ogni conduttore è sottoposto ad una prova di trazione in
conformità con la Tabella 15.2.
15.8.2 Le connessioni a spinotto o a linguetta con presa femmina sono sottoposte
anch’esse ad una prova di trazione in conformità con la Tabella 15.2.
Tabella 15.2 – Forza di trazione sul conduttore
Forza di trazione
Corrente nominale
massima dei morsetti
N
A
Connessione di
tipo a molla o
saldate
Spinotto o
linguetta con
presa femmina
6
20
8
10
30
15
16
30
15
NOTA Se il valore nominale del componente è inferiore alla capacità termica del morsetto, si utilizza il valore
nominale del componente.
La trazione si applica senza strappi, per 1 min, nel senso opposto a quello in cui è applicato o
inserito il conduttore nudo o equipaggiato.
Durante la prova, il conduttore nudo o equipaggiato non deve fuoriuscire dal morsetto, né il
morsetto o il conduttore devono risultare danneggiati in modo da pregiudicare il loro ulteriore
impiego.
15.9
Prove elettriche
I morsetti e le connessioni devono avere prestazioni elettriche adeguate.
La conformità si verifica con le prove di 15.9.1 e 15.9.2.
15.9.1 Prova della resistenza di contatto
Le prestazioni elettriche dei morsetti (o delle connessioni) si verificano su una serie di dieci
morsetti. Se tutti i morsetti dell’apparecchio non sono del medesimo tipo, è sottoposta alla
prova in questione una serie di dieci morsetti per ogni tipo.
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15.9.1.1 For spring-type terminals, the test according to 15.9.1.3 is made with ten solid
copper non-insulated conductors.
Five conductors having the largest cross-sectional areas specified in 15.7 are connected as
in normal use, each to one terminal.
Five conductors having the smallest cross-sectional areas specified in 15.7 are connected as
in normal use, each to one of the five remaining terminals.
15.9.1.2 In the case of pin or tab and receptacle type terminals, the test according
to 15.9.1.3 is made with lead assemblies.
15.9.1.3 Each terminal with its conductor is loaded with the test current (a.c. or d.c.) and,
after 1 h, the voltage drop across the terminal, still at the test current is measured. The
measuring points are located as close as possible to the contact point across which the
voltage drop is being measured.
The measured voltage drop shall not exceed 15 mV.
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The total voltage drop of two inseparable joints, when measured together, shall not exceed
twice the value given in this subclause.
15.9.2 Heating tests
The thermal performance of terminals (or connections) is checked on the terminals which
have been subjected to the test of 15.9.1.
15.9.2.1 After having cooled down to the ambient temperature, each conductor is replaced
by a new solid copper non-insulated conductor having the largest cross-sectional area
specified in 15.7 and each lead assembly is replaced by a new appropriate lead assembly
which is then connected to, and withdrawn from, the terminal or the relevant part of the
connection five times.
The conductors are then replaced by new non-insulated conductors.
15.9.2.2 Each terminal with its conductor is loaded with the test current (a.c. or d.c.) for a
time just sufficient for the voltage drop to be measured. For these measurements and the
measurements of 15.9.2.4, the requirements of 15.9.1 apply.
15.9.2.3 Terminals (or connections) with rated current up to and including 6 A are then
subjected to an ageing test, without current, of 25 cycles duration, each cycle comprising
30 min at a temperature of T ± 5 °C or 100 °C ± 5 °C, whichever is the higher, followed by a
cooling down period to a temperature between 15 °C and 30 °C. Terminals (or connections)
with rated current exceeding 6 A are subjected to an ageing test of 100 such cycles.
NOTE The temperature T is the marked maximum rated temperature for T -marked components, such as
lampholders.
15.9.2.4
The voltage drop is again measured on each terminal:
a) after the 10th and 25th cycles for terminals with rated current up to and including 6 A;
b) after the 50th and 100th cycles for terminals with rated current greater than 6 A.
If, for all terminals, the voltage drop, in both cases, does not exceed by more than 50 % the
voltage drop measurements on the same terminal tested under 15.9.2.2, or if the increase in
voltage drop is less than 2 mV, the terminals comply with the requirement.
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15.9.1.1 Nel caso di morsetti a molla, la prova di 15.9.1.3 è eseguita con dieci conduttori di
rame a filo unico, privi di isolante.
Cinque conduttori, aventi la sezione massima specificata in 15.7, sono collegati a cinque
morsetti, come nell’uso normale.
Altri cinque conduttori, con la minima sezione specificata in 15.7, sono inseriti nei rimanenti
cinque morsetti, come nell’uso normale.
15.9.1.2 Nel caso di morsetti del tipo a spinotto o linguetta con presa femmina, la prova di
15.9.1.3 è eseguita con conduttori equipaggiati.
15.9.1.3 Ogni morsetto con il suo conduttore è sottoposto alla corrente di prova (alternata o
continua) e dopo 1 h e si misura la caduta di tensione nel morsetto con la stessa corrente di
prova. I punti di misura sono posti il più vicino possibile al punto di contatto in cui è misurata
la caduta di tensione.
La caduta di tensione misurata non deve superare 15 mV.
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La caduta totale di tensione di due connessioni non separabili misurate insieme non deve
superare il doppio del valore indicato nel presente paragrafo.
15.9.2 Prove di riscaldamento
Le prestazioni termiche dei morsetti (o delle connessioni) si verificano dopo che i morsetti
sono stati sottoposti alla prova di 15.9.1.
15.9.2.1 Dopo il raffreddamento fino al raggiungimento della temperatura ambiente, ogni
conduttore è sostituito da uno nuovo a filo unico di rame, privo di isolante, avente la massima
sezione specificata in 15.7 e ciascun conduttore equipaggiato è sostituito da uno nuovo
adeguato che viene poi connesso e sconnesso cinque volte nel morsetto o nella parte
corrispondente della connessione.
In seguito, i conduttori sono sostituiti con nuovi conduttori privi di isolante.
15.9.2.2 Ogni morsetto con il proprio conduttore è sottoposto alla corrente di prova (alternata
o continua) per un periodo di tempo appena sufficiente a misurare la caduta di tensione. Le
misure, come quelle di 15.9.2.4, si effettuano secondo le prescrizioni di 15.9.1.
15.9.2.3 I morsetti (o le connessioni) con corrente nominale fino a 6 A compresi, sono poi
sottoposti ad una prova di invecchiamento senza corrente, di 25 cicli; ogni ciclo comprende
un periodo di 30 min, ad una temperatura di T ± 5 °C o 100 °C ± 5 °C, scegliendo il valore
più elevato, e un successivo periodo di raffreddamento fino al raggiungimento di una
temperatura compresa tra 15 °C e 30 °C. I morsetti (o le connessioni) con corrente
nominale superiore a 6 A sono sottoposti ad una prova di invecchiamento di 100 di questi
cicli.
NOTA
La temperatura T per i componenti contrassegnati con T , quali i portalampade, è la massima temperatura
nominale marcata.
15.9.2.4
La caduta di tensione è di nuovo misurata in ciascun morsetto:
a) dopo il decimo e il venticinquesimo ciclo per i morsetti con corrente nominale fino a 6 A
compresi;
b) dopo il cinquantesimo e il centesimo ciclo per i morsetti con corrente nominale superiore
a 6 A.
Se per tutti i morsetti, la caduta di tensione misurata in entrambi i casi non supera di oltre il
50 % la caduta di tensione sul medesimo morsetto sottoposto alla prova di 15.9.2.2, o se
l’aumento di caduta di tensione è inferiore a 2 mV, i morsetti sono conformi alla prescrizione.
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If the voltage drop of any of the terminals exceeds 22,5 mV, the terminals are rejected.
If, for one of the terminals, the voltage drop measured under a) or b) exceeds by more than
50 %, with a minimum of 2 mV, the voltage drop measured on the same terminal under
15.9.2.2 but does not exceed 22,5 mV, the ten terminals are subjected to a new ageing test,
according to current rating, of 25 cycles or 100 cycles duration without current.
After the 10th and 25th or 50th and 100th cycles (according to current rating), the voltage
drops are again measured. For any terminal, the voltage drop shall not exceed 22,5 mV.
The total voltage drop of two inseparable joints, when measured together, shall not exceed
twice the value given in this subclause.
15.9.2.5 If a terminal is so designed that the conductor is tightened against a surface of
insulating material, this surface shall not become deformed during these heating tests.
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Compliance is checked by inspection.
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Se la caduta di tensione in un qualsiasi morsetto supera 22,5 mV, i morsetti risultano non
idonei.
Se, in uno dei morsetti la caduta di tensione misurata secondo a) o b) supera di oltre il 50 %,
con un minimo di 2 mV, la caduta di tensione misurata nel medesimo morsetto secondo
15.9.2.2, pur non superando 22,5 mV, i dieci morsetti sono sottoposti ad una nuova prova di
invecchiamento, secondo il valore nominale della corrente, di 25 cicli o 100 cicli senza
corrente.
Le cadute di tensione sono nuovamente misurate dopo il decimo e il venticinquesimo ciclo o
dopo il cinquantesimo e il centesimo ciclo (secondo il valore nominale della corrente). In
nessun morsetto la caduta di tensione deve superare 22,5 mV.
La caduta totale di tensione di due connessioni non separabili, misurate insieme, non deve
superare il doppio del valore indicato nel presente paragrafo.
15.9.2.5 Quando un morsetto è stato progettato in modo che il conduttore venga serrato
contro una superficie di materiale isolante, tale superficie non deve deformarsi durante le
prove di riscaldamento.
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La conformità si verifica mediante esame a vista.
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Amperes
A
Frequency (hertz)
Hz
Volts
V
Watts
W
AC supply
(IEC 60417-5032 (2002-10))
DC supply
(IEC 60417-5031 (2002-10))
DC and AC supply
(IEC 60417-5033 (2002-10))
Class II
Class III
Rated maximum ambient temperature
t a ... °C
Warning against the use of cool-beam lamps
COOL
BEAM
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Minimum distance from lighted objects
(metres)
m
Luminaires not suitable for direct mounting on normally
flammable surfaces (suitable only for mounting on noncombustible surfaces)
Luminaires not suitable for covering with thermally
insulating material ………
Surface mounted
Ordinary
IP20
Drip-proof
IPX1
Rain-proof
IPX3
Splash-proof
IPX4
Jet-proof
IPX5
Powerful water jet-proof
IPX6
Recessed
Watertight (immersible)
IPX7
Pressure-watertight (submersible)
IPX8 m (followed by an indication of the maximum depth
of submersion in metres)
Figure 1 – Symbols
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Ampere
A
Frequenza (hertz)
Hz
Volt
V
Watt
W
Alimentazione in c.a.
(IEC 60417-5032 (2002-10))
Alimentazione in c.c.
(IEC 60417-5031 (2002-10))
Alimentazione in c.a. e in c.c.
(IEC 60417-5033 (2002-10))
Classe II
Classe III
Massima temperatura ambiente nominale
t a ... °C
Divieto d’uso di lampade a luce fredda
COOL
BEAM
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Distanza minima dagli oggetti illuminati
(metri)
m
Apparecchi non idonei al montaggio diretto su superfici
normalmente infiammabili (idonei solo al montaggio su
superfici non combustibili)
Apparecchi non idonei ad essere ricoperti di materiale
termicamente isolante
Montato sulla superficie
Incassato
Apparecchio ordinario
IP20
Apparecchio protetto contro lo stillicidio
IPX1
Apparecchio protetto contro la pioggia
IPX3
Apparecchio protetto contro gli spruzzi
IPX4
Apparecchio protetto contro i getti d’acqua
IPX5
Apparecchio protetto contro i getti d’acqua
in pressione
IPX6
Apparecchio stagno all’immersione
IPX7
Apparecchio stagno alla sommersione
IPX8 m (seguito dall’indicazione della massima
profondità di immersione in metri)
Figura 1 – Simboli
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Protected against solid objects greater
than 2,5 mm
IP3X
Protected against solid objects greater
than 1 mm
IP4X
Dust-proof
IP5X
Dust-tight
IP6X
Use of heat resistant supply cables, interconnecting
cables or external wiring
(The number of cores
shown is optional)
t ..... °C
Luminaires designed for use with
bowl mirror lamps
Rough service luminaires
Luminaires for use with high pressure sodium
lamps that require an external ignitor
(to the lamp)
E
Luminaires for use with high pressure sodium
lamps having an internal starting device
I
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Replace any cracked protective shield
(Rectangular)
or
(Round)
Luminaire designed to be used only with self-shielded
tungsten halogen lamps or self-shielded metal halide
lamps
Luminaires with internal fuses
All symbols shall comply with the proportional requirements given in IEC 80416-1.
NOTE The marking of the symbols corresponding to IP numbers is optional.
Figure 1 – Symbols (continued)
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Apparecchio a prova di penetrazione di corpi solidi di
diametro superiore a 2,5 mm
Apparecchio a prova di penetrazione di corpi solidi di
diametro superiore a 1 mm
IP3X
IP4X
IP5X
Apparecchio protetto contro la polvere
Apparecchio totalmente protetto contro la polvere
IP6X
Uso di cavi di alimentazione, interconnessione o
cablaggio esterno resistenti al calore
(Il numero delle anime del
cavo è facoltativo)
t ..... °C
Apparecchi previsti per l’uso con lampade a calotta
riflettente
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Apparecchi per servizio gravoso
Apparecchi per lampade a vapori di sodio ad alta
pressione che richiedono un accenditore esterno (alla
lampada)
E
Apparecchi per lampade a vapori di sodio ad alta
pressione con dispositivo di innesco interno
I
Sostituire gli schermi di protezione danneggiati
(Rettangolare)
oppure
(Rotondo)
Apparecchi progettati esclusivamente per lampade ad
alogeni a filamento di tungsteno autoprotette o lampade
a vapori di alogenuri autoprotette
Apparecchi munito di fusibili interni
Tutti i simboli devono essere conformi alle prescrizioni di proporzionalità della IEC 80416-1.
NOTA La marcatura dei simboli corrispondenti ai numeri IP è facoltativa.
Figura 1 – Simboli (continua)
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Width for each line
10
Leads (tails)
on luminaire
10
20
25
Incoming
cable
Dimensions in millimetres
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Figure 2 – Terminal block arrangement for installation test for luminaires
with connecting leads (tails)
Figure 3 – This figure has been withdrawn from the present edition.
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Larghezza per ogni linea
10
Terminali liberi
dell’apparecchio
10
20
25
Cavo in
ingresso
Dimensioni in millimetri
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Figura 2 – Morsettiera per la prova di installazione
degli apparecchi con terminali liberi
Figura 3 – Figura eliminata dalla presente edizione
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Flammable
material
Flammable
material
Screen
W
Ballast
L
H
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30 min.
3 min.
Dimensions in millimetres
Figure 4 – Illustration of the requirements of 4.15
Figure 5 – This figure has been withdrawn from the present edition.
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Materiale
infiammabile
Schermo
Materiale
infiammabile
W
Alimentatore
L
H
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30 min.
3 min.
Dimensioni in millimetri
Figura 4 – Illustrazione delle prescrizioni di 4.15
Figura 5 – Figura eliminata dalla presente edizione
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Glass
wnidow
Equipment
under test
Talcum
powder
Vibrator
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Guard screen
Circulating pump
Figure 6 – Apparatus for proving protection against dust
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Finestra
di vetro
Apparecchio
in prova
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Polvere di
talco
Vibratore
Setaccio
Pompa di
circolazione
Figura 6 – Apparecchiatura per la prova di protezione contro la polvere
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60°
60°
Minimum internal
diameter 15 mm
60°
50 mm
60°
Luminiare
R
Water supply
Turntable
Holes
‡0,4 mm
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Luminaire protection
rainproof
splash-proof
Oscillation half-angle
± 60°
± 180°
Holes within half-angle
± 60°
± 90°
Figure 7 – Apparatus for testing protection against rain and splashing
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60°
60°
Diametro interno
minimo del tubo 15 mm
60°
50 mm
60°
Apparecchio
R
Alimentazione
dell’acqua
Piattaforma
girevole
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Fori
‡0,4 mm
Protezione dell’apparecchio
Contro la pioggia
Contro gli spruzzi
Semi angolo di oscillazione
± 60°
± 180°
Fori all’interno del semi angolo
± 60°
± 90°
Figura 7 – Apparecchiatura per la prova di protezione contro la pioggia e gli spruzzi
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8
13
20
‡16
‡23
‡Dc
60°
4
5
Dc = 6,3 mm for the test of 9.2.6 (second characteristic numeral 5)
Dc = 12,5 mm for the test of 9.2.7 (second characteristic numeral 6)
Detail of nozzle
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Pressure gauge
Nozzle
Hose
Dimensions in millimetres
Figure 8 – Nozzle for spray test
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8
13
20
‡16
‡23
‡Dc
60°
4
5
Dc = 6,3 mm per la prova di cui in 9.2.6 (seconda cifra caratteristica 5)
Dc = 12,5 mm per la prova di cui in 9.2.7 (seconda cifra caratteristica 6)
Dettaglio dell’ugello
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Manometro
Ugello
Tubo
Dimensioni in millimetri
Figura 8 – Ugello per la prova di protezione contro i getti
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Y
1
7
180
150
130
2
6
8
9
25
25
5
200
4
3
300
350
400
X
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Y = Mounting surface temperature °C
X = Winding temperature °C
Key
1
Limiting value of mounting surface in case of failed winding
2
Limiting value of mounting surface temperature during abnormal operation at 1,1 times rated voltage (see 12.6 1a)
3
Measuring point at 1,1 times rated voltage (see 12.6.1b)
4
Measuring point at 1,0 times rated voltage
5
Measuring point at 0,9 times rated voltage
6
Straight line drawn through plotted points and indicating a satisfactory luminaire, as the extrapolation of the
line to a winding temperature of 350 q C is below a mounting surface temperature of 180 q C
7
Straight dashed line drawn through plotted points and indicating a luminaire which fails the test because the
extrapolation of the line exceeds a mounting surface temperature of 180 q C before reaching a winding
temperature of 350 q C.
8
Assumed maximum value of the winding temperature of a failed winding
9
t a / t a co-ordinate plotted only if difference between winding temperatures at 0,9 and 1,1 times rated voltage
is less than 30 K. The example shown is for a luminaire having a t a rating of 25 q C
Figure 9 – Relation between winding temperature and mounting surface temperature
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Y
1
7
180
150
130
2
6
8
9
25
25
5
200
4
3
300
350
400
X
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Y = Temperatura della superficie di montaggio °C
X = Temperatura dell’avvolgimento °C
Legenda
1
Valore limite della temperatura della superficie di montaggio in caso di guasto dell’avvolgimento.
2
Valore limite della temperatura della superficie di montaggio durante il funzionamento anormale a 1,1 volte la
tensione nominale (vedi 12.6.1a).
3
Punto di misura a 1,1 volte la tensione nominale (vedi 12.6.1b).
4
Punto di misura a 1,0 volte la tensione nominale.
5
Punto di misura a 0,9 volte la tensione nominale.
6
Linea retta che interpola i punti tracciati e che indica un apparecchio conforme alla prova, in quanto
l’estrapolazione della retta ad una temperatura dell’avvolgimento di 350 °C corrisponde ad una temperatura della
superficie di montaggio inferiore a 180 °C.
7
Retta tratteggiata che interpola i punti tracciati e che indica un apparecchio non conforme alla prova, in quanto
l’estrapolazione della retta supera la temperatura di 180 °C della superficie di montaggio prima che sia raggiunta
una temperatura dell’avvolgimento di 350 °C.
8
Valore massimo presunto della temperatura dell’avvolgimento nel caso di un guasto nell’avvolgimento.
9
Coordinate t a / t a tracciate solo se la differenza tra le temperature degli avvolgimenti a 0,9 e a 1,1 volte la
tensione nominale è inferiore a 30 K. L’esempio mostrato corrisponde ad un apparecchio con temperatura
nominale t a di 25 q C.
Figura 9 – Relazione tra la temperatura dell’avvolgimento
e la temperatura della superficie di montaggio
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Sample
R 2,5
Spherical
Dimensions in millimetres
Figure 10 – Ball-pressure apparatus
4 ± 0,1
Electrode
Sample
5 ± 0,1
2 ± 0,1
30°
20 to 25
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60°
Slightly rounded
edge
0,15 ± 0,05
Dimensions in millimetres
Figure 11 – Arrangement and dimensions of the electrodes for the tracking test
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Campione
R 2,5
Sferico
Dimensioni in millimetri
60°
4 ± 0,1
Elettrodo
Campione
5 ± 0,1
da 20 a 25
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Figura 10 – Apparecchiatura per la prova con la sfera
2 ± 0,1
30°
Bordo
leggermente
arrotondato
0,15 ± 0,05
Dimensioni in millimetri
Figura 11 – Disposizione e dimensioni degli elettrodi
per la prova di resistenza alle correnti superficiali
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G
D
D
D
Terminals without pressure plate
Terminals with pressure plate
D = conductor space
G = distance between clamping screw and
end of conductor when fully inserted
NOTE The part of the terminal containing the threaded hole and the part of the terminal against which the
conductor is clamped by the screw may be two separate parts, as in the case of terminals provided with a stirrup.
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The shape of the conductor space may differ from those shown, provided a circle with a diameter equal to the
minimum value specified for D can be inscribed.
Terminal
size
Minimum distance
Minimum
G between
diameter
clamping screw and
D of
end of conductor
conductor space when fully inserted
mm
One
screw
Two
screws
Torque
Nm
I
a
III
(a)
IV
(a)
One
screw
Two
screws
One
screw
Two
screws
One
screw
Two
screws
1
2,5
1,5
1,5
0,2
0,2
0,4
0,4
0,4
0,4
2
3,0
1,5
1,5
0,25
0,2
0,5
0,4
0,5
0,4
3
3,6
1,8
1,5
0,4
0,2
0,8
0,4
0,8
0,4
4
4,0
1,8
1,5
0,4
0,25
0,8
0,5
0,8
0,5
5
4,5
2,0
1,5
0,7
0,25
1,2
0,5
1,2
0,5
6
5,5
2,5
2,0
0,8
0,7
2,0
1,2
2,0
1,2
7
7,0
3,0
2,0
1,2
0,7
2,5
1,2
3,0
1,2
(a) The values specified apply to the screws covered by the corresponding columns in Table 14.4.
Figure 12 – Pillar terminals
NORMA TECNICA
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G
D
D
D
Morsetti senza piastrina
Morsetti con piastrina
D = alloggiamento del conduttore
G = distanza tra la vite di serraggio
e l’estremità del conduttore spinto a fondo
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NOTA
La parte del morsetto che comprende il foro filettato e la parte del morsetto contro la quale il conduttore è
stretto dalla vite possono essere formate da due pezzi distinti, come ad esempio nel caso di morsetti a staffa.
La forma dell’alloggiamento del conduttore può differire da quelle illustrate, purché si possa iscrivervi un cerchio di
diametro uguale al valore minimo specificato per D .
Distanza minima
Diametro
G tra la vite di
serraggio e
Grandezza minimo D
dell’allogl’estremità del
del
morsetto giamento conduttore spinto
del
a fondo
conduttore
Una vite
Due viti
mm
Momento torcente
Nm
I
a
III
(a)
IV
(a)
Una vite
Due viti
Una vite
Due viti
Una vite
Due viti
1
2,5
1,5
1,5
0,2
0,2
0,4
0,4
0,4
0,4
2
3,0
1,5
1,5
0,25
0,2
0,5
0,4
0,5
0,4
3
3,6
1,8
1,5
0,4
0,2
0,8
0,4
0,8
0,4
4
4,0
1,8
1,5
0,4
0,25
0,8
0,5
0,8
0,5
5
4,5
2,0
1,5
0,7
0,25
1,2
0,5
1,2
0,5
6
5,5
2,5
2,0
0,8
0,7
2,0
1,2
2,0
1,2
7
7,0
3,0
2,0
1,2
0,7
2,5
1,2
3,0
1,2
(a) Valori specificati si applicano alle viti considerate nelle corrispondenti colonne della Tabella 14.4.
Figura 12 – Morsetti a bussola
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
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Screw not requiring washer
or clamping plate
Screw requiring washer
or clamping plate
B
Optional
D
Optional
D
A
A
C
C
Optional
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Optional
D
A
A
D
Screw terminals
B
C
Optional
Optional
D
E
A
D
E
A
Stud terminals
Key
A = fixed part
B = washer or clamping plate
C = anti-spread device
D = conductor space
E = stud
NOTE The part which retains the conductor in position may be of insulating material provided the pressure
necessary to clamp the conductor is not transmitted through the insulating material.
Figure 13 – Screw terminals and stud terminals
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Vite che non richiede una rondella o
una piastrina di serraggio
Vite che richiede una rondella o
una piastrina di serraggio
B
Facoltativo
D
Facoltativo
D
A
A
C
Facoltativo
C
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Facoltativo
D
A
A
D
Morsetti a vite
B Facoltativo
D
E
Facoltativo
C
A
D
E
A
Morsetti a perno filettato
Legenda
A = parte fissa
B = rondella o piastrina di serraggio
C = dispositivo che impedisce la fuoriuscita del conduttore o dei trefoli
D = alloggiamento del conduttore
E = perno filettato
NOTA
La parte che tiene in posizione il conduttore può essere di materiale isolante, purché la pressione
necessaria per il serraggio del conduttore non si trasmetta attraverso il materiale isolante.
Figura 13 – Morsetti a vite e morsetti a perno filettato
NORMA TECNICA
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Terminal
size
Torque
Minimum
diameter D
of conductor
space
Nm
III
(a)
IV
One screw
Two screws
One screw
or stud
Two screws
or studs
mm
(a)
(a)
0
1,4
0,4
–
0,4
–
1
1,7
0,5
–
0,5
–
2
2,0
0,8
–
0,8
–
3
2,7
1,2
0,5
1,2
0,5
4
3,6
2,0
1,2
2,0
1,2
5
4,3
2,0
1,2
2,0
1,2
6
5,5
2,0
1,2
2,0
1,2
7
7,0
2,5
2,0
3,0
2,0
The values specified apply to the screws or studs covered by the corresponding
columns in Table 14.4.
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Figure 13 (continued)
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Momento torcente
Grandezza
del morsetto
Diametro
minimo D
dell’alloggiamento del
conduttore
Nm
III
(a)
IV
Una vite
Due viti
Una vite
o un perno
filettato
Due viti
o un perno
filettato
mm
(a)
(a)
0
1,4
0,4
–
0,4
–
1
1,7
0,5
–
0,5
–
2
2,0
0,8
–
0,8
–
3
2,7
1,2
0,5
1,2
0,5
4
3,6
2,0
1,2
2,0
1,2
5
4,3
2,0
1,2
2,0
1,2
6
5,5
2,0
1,2
2,0
1,2
7
7,0
2,5
2,0
3,0
2,0
I valori specificati si applicano alle viti e ai perni filettati considerati nelle corrispondenti
colonne della Tabella 14.4.
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Figura 13 (continua)
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A
A
B
B
D
D
C
Key
A = saddle
B = fixed part
C = stud
D =conductor space
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NOTE The shape of the section of the conductor space may differ from those shown in the figures, provided a
circle with a diameter equal to the minimum value specified for D can be inscribed.
The shape of the upper and lower faces of the saddle may be different, to accommodate conductors of either small
or large cross-sectional area, by reversing the saddle.
The terminals may have more than two clamping screws or studs.
Terminal
size
Minimum
diameter D
of conductor
space
Torque
mm
Nm
3
3,0
0,5
4
4,0
0,8
5
4,5
1,2
6
5,5
1,2
7
7,0
2,0
Figure 14 – Saddle terminals
NORMA TECNICA
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A
A
B
B
D
D
C
Legenda
A = sella
B = parte fissa
C = perno filettato
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D = alloggiamento del conduttore
NOTA
La forma della sezione dell’alloggiamento del conduttore può differire da quella rappresentata nelle figure
purché sia possibile inscrivere un cerchio di diametro uguale al valore minimo specificato per D .
La forma delle facce superiore e inferiore della sella può essere diversa per permettere di alloggiare conduttori di
piccola e di grande sezione rovesciando la sella stessa.
I morsetti possono essere corredati di più di due viti o perni filettati.
Grandezza del
morsetto
Diametro
minimo D
dell’alloggiamento del
conduttore
Momento
torcente
mm
Nm
3
3,0
0,5
4
4,0
0,8
5
4,5
1,2
6
5,5
1,2
7
7,0
2,0
Figura 14 – Morsetti a sella
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A
A
B
B
E
G
G
E
G
G
Key
A = locking means
F = stud
B = cable lug or bar
G = distance between edge of hole and side of clamping area
E = fixed part
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NOTE
For certain types of equipment, the use of terminals of a size smaller than those specified is allowed.
Terminal size
Minimum distance G
between edge of
hole and side of
clamping area
mm
Torque
Nm
III
(a)
VI
(a)
6
7,5
2,0
2,0
7
9,0
2,5
3,0
(a) The values specified apply to the studs covered by the corresponding
columns in Table 14.4.
Figure 15 – Lug terminals
NORMA TECNICA
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A
A
B
B
E
G
G
E
G
G
Legenda
A = dispositivo di bloccaggio
F = perno filettato
B = capocorda o sbarra
G = distanza tra il bordo del foro e il lato della superficie di serraggio
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E = parte fissa
NOTA
Per alcuni tipi di apparecchiature è ammesso l’uso di capicorda di dimensione inferiore a quelle
specificate.
Grandezza del
morsetto
Distanza minima G
tra il bordo del foro e il
lato della superficie di
serraggio
mm
Momento torcente
Nm
III
(a)
VI
(a)
6
7,5
2,0
2,0
7
9,0
2,5
3,0
(a) I valori specificati si applicano ai perni filettati considerati nelle
corrispondenti colonne della Tabella 14.4.
Figura 15 – Morsetti a capicorda
NORMA TECNICA
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A
A
D
D
Key
A = fixed part
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D = conductor space
Terminal size
Minimum diameter
D of conductor
(a)
space
mm
Minimum distance
between fixed part
and end of
conductor when
fully inserted
mm
0
1,4
1,5
1
1,7
1,5
2
2,0
1,5
3
2,7
1,8
4
3,6
1,8
5
4,3
2,0
6
5,5
2,5
7
7,0
3,0
(a) The torque value to be applied is that specified in column
II or V of Table 14.4 as appropriate.
Figure 16 – Mantle terminals
NORMA TECNICA
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A
A
D
D
Legenda
A = parte fissa
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D = alloggiamento del conduttore
Grandezza del
morsetto
Diametro
Distanza minima tra la
minimo D
parte fissa e l’estremità
dell’alloggiamento del conduttore spinto a
(a)
del conduttore
fondo
mm
mm
0
1,4
1,5
1
1,7
1,5
2
2,0
1,5
3
2,7
1,8
4
3,6
1,8
5
4,3
2,0
6
5,5
2,5
7
7,0
3,0
(a) Il valore del momento torcente da applicare è indicato nelle
colonne II o V della Tabella 14.4, secondo il caso.
Figura 16 – Morsetti a mantello
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
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Acceptable
Welded or soldered
Not acceptable
Figure 17 – Construction of electrical connections
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Acceptable
Type A
End-view
Side-view
Type B
Not acceptable
End-view
Side-view
Figure 18 – Examples of spring-type screwless terminals
NORMA TECNICA
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Accettabile
Saldato
Non accettabile
Figura 17 – Esempi di connessioni elettriche
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Accettabile
Tipo A
Vista anteriore
Vista laterale
Tipo B
Non accettabile
Vista anteriore
Vista laterale
Figure 18 – Esempi di morsetti senza vite del tipo a molla
NORMA TECNICA
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Receptacle (for tab)
Tab connector
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Receptacle (for pin)
Pin connector
Crimp connectors
Wire-wrapped terminal/connector
Figure 19 – Further examples of screwless terminals
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Connettore a
linguetta con presa
femmina
Connettore a
linguetta
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Connettore a spinotto con presa femmina
Connettore a spinotto
Connettori graffati
Connettore/morsetto a conduttore arrotolato
Figura 19 – Altri esempi di morsetti senza vite
NORMA TECNICA
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Luminaire A
Luminaire B
Terminals
Terminals
Incoming cables
Outgoing cables
Figure 20A – Illustration of the term “looping-in” (feed through)
1
1
1
P/L
P/L
N
N
2
2
3
3
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
4
4
5
5
6
Key
1 terminals
2 supply
3 ballast
4 starter
7
5 lamp
6 luminaire A
7 luminaire B
Figure 20B – Illustration of the term “through wiring” terminating in the luminaire
(can be used for three-phase through wiring where the luminaire is connected
between L1, L2 and L3 and the neutral in turn)
1
1
1
P/L
P/L
N
N
2
2
3
P/L
2
N
3
4
P/L
4
N
5
6
Key
1 terminals
2 supply
3 ballast
4 starter
2
5
7
5 lamp
6 luminaire A
7 luminaire B
Figure 20C – Illustration of the term “through wiring” not terminating in the luminaire
Figure 20 – Illustration of the terms “lopping-in” and “through wiring”
NORMA TECNICA
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Apparecchio A
Apparecchio B
Morsetti
Morsetti
Cavi in entrata
Cavi in uscita
Figura 20A – Illustrazione del collegamento in cascata
1
1
1
P/L
P/L
N
N
2
2
3
3
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
4
4
5
5
6
Legenda
1 morsetti
2 alimentazione
3 alimentatore
4 starter
5
6
7
7
lampada
apparecchio A
apparecchio B
Figura 20B – Illustrazione del “cablaggio passante” che termina nell’apparecchio (può
essere utilizzato per un cablaggio passante trifase dove l’apparecchio è connesso tra
L1, L2 e L3 e al neutro a turno)
1
1
1
P/L
P/L
N
N
2
2
3
P/L
2
N
3
4
P/L
4
N
5
6
Legenda
1 morsetti
2 alimentazione
3 alimentatore
4 starter
2
5
7
5
6
7
lampada
apparecchio A
apparecchio B
Figura 20C – Illustrazione del termine “cablaggio passante”
che non termina nell’apparecchio
Figure 20 – Illustrazione dei termini “collegamento in cascata”e “cablaggio passante”
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
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H
Sample
Rigid supporting surface
NOTE
The rigid supporting surface should be arranged vertically for a side impact test.
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Figure 21 – Apparatus for ball impact tests
Self-tapping screew: pointed or flat
Thread-cutting screw
Thread-forming screw (thread formed by deformation)
Figure 22 – Examples of self-tapping, thread-cutting and thread-forming screws
(from ISO 1891)
Figure 23 – This figure has been withdrawn from the present edition.
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
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H
Campione
Superficie di appoggio rigida
NOTA
La superficie di appoggio rigida per la prova d’urto laterale dovrebbe essere posta verticalmente.
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Figura 21 – Apparecchiatura per la prova d’urto con la sfera
Vite autofilettante; a punta o piatta
Vite maschiante
Vite autoformante (per deformazione)
Figura 22 – Esempi di viti autofilettanti, maschianti ed autoformanti
(dalla Norma ISO 1891)
Figura 23 – Figura eliminata dalla presente edizione
NORMA TECNICA
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Supply wiring
Internal wiring
C
A
B
D
E
Key
A = creepage distance
B = clearance (supply wiring)
C = clearance (internal wiring)
E = insulation
150
3
Figure 24 – Illustration of creepage and clearance measurements at a supply terminal
275
500
Steel plate
150
45°
375
3
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D = conductor
380
425
Dimensions in millimetres
The width of the tumbling barrel is not specified.
Figure 25 – Tumbling barrel
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Cavo di alimentazione
Cavo interno
C
A
B
D
E
Legenda
A = distanza superficiale
B = distanza in aria (cavo di alimentazione)
C = distanza in aria (cavo interno)
D = conduttore
150
3
Figura 24 – Illustrazione delle misure delle distanze superficiali
e in aria nel morsetto di alimentazione
275
500
Piastra in
acciaio
150
45°
375
3
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E = isolamento
380
425
Dimensioni in millimetri
La larghezza del tamburo rotante non è specificata.
Figura 25 – Tamburo rotante
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Luminaire
Measuring device
Ballast
L
Ignitor
Supply
500 pf
50 k:
Lamp
N
NOTE
High
impedance
volmeter
The polarity of the diode to be reversed if necessary.
Figure 26 – Test circuit for safety during insertion
500
450
350
Ignition temperature of wood °C
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400
300
250
200
180
150
100
6
Time
Minutes
15
50
10
Hours
1
10
100
1
Days
10
Years
Figure 27 – Ignition temperatures of wood as a function of time
NORMA TECNICA
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Apparecchio
Dispositivo di misura
Alimentatore
L
Alimentazione
Accenditore
500 pf
50 k:
Lampada
N
NOTA
Voltmetro
ad alta
impedenza
Se necessario, la polarità del diodo può essere invertita.
Figura 26 – Circuito di prova per la sicurezza durante l’inserimento
450
400
Temperatura di accensione del legno °C
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500
350
300
250
200
180
150
100
6
Time
Tempo
Minutes
Minuti
15
50
10
Hours
Ore
1
10
Days
Giorni
100
1
10
Years
Anni
Figura 27 – Temperature di accensione del legno in funzione del tempo
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Cable
Multi-strand conductor
Clamp screw
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Soldered end
Figure 28 – Example of permitted degree of soldering
Dimensions in millimetres
2 ± 0,2
Metal
R9 ± 1
Figure 29 – Test chain
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Cavo
Conduttore a più fili
Vite di fissaggio
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Estremità saldata
Figura 28 – Esempio del grado di saldatura ammissibile
Dimensioni in millimetri
2 ± 0,2
Metallo
R9 ± 1
Figura 29 – Catena di prova
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1
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2
3
Key
1 = thread forming screw
2 = groove
3 = metallic material
Figure 30 – Example of a thread forming screw used in a groove of a metallic material
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1
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2
3
Legenda
1 = vite auto formante
2 = scanalatura
3 = materiale metallico
Figura 30 – Esempio di vite autoformante utilizzata
in una scanalatura di materiale metallico
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Ceiling
Hinge joint (gear tray
and ceiling plate are
easily detached)
Luminaire
ceiling plate
Socket connection
(connected to mains
supply voltage)
Lamp control gear
Plug connection
Lamp
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IEC 516/08
Figure 31 – Electro-mechanical contact system with plug/socket connection
L
N
Ballast
Fault condition:
ballast under test,
directly supplied
Lamp
Ballast
s
Ballast
Lamp
s
Other ballasts,
supplied at 1,1
rated supply
voltage with the
lamps in the circuit
IEC 517/08
Figure 32 – Test circuit for luminaires incorporating fluorescent lamp 70 W
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Soffitto
Piastra base
di attacco al
soffitto
Giunto a cerniera (il
sostegno e la piastra
base di attacco al
soffitto sono
facilmente separabili)
Connessione a
presa (collegata
all’alimentazione di
rete)
Unità di alimentazione
Connessione a spina
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Lampada
Figura 31 – Sistema a contatto elettromeccanico con connessione presa/spina
L
N
Alimentatore
Condizione di guasto:
alimentatore in prova
alimentato direttamente
Lampada
Alimentatore
Alimentatore
s
Lampada
s
Altri alimentatori
alimentati a
tensione pari a 1,1
volte la tensione
nominale, con le
lampade collegate
al circuito
Figura 32 – Circuito di prova per gli apparecchi
che incorporano lampade fluorescenti 70 W
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Annex A
(normative)
Test to establish whether a conductive part
may cause an electric shock
In order to determine whether a conductive part is a live part which may cause an electric
shock, the luminaire is operated at rated supply voltage and nominal frequency and the
following tests are conducted:
a) The current flowing between the part concerned and earth is measured, the measuring
circuit having a non-inductive resistance of 2 000 : ± 50 : . The part concerned is a live
part if an a.c. current of more than 0,7 mA (peak) or 2 mA d.c. is measured.
For frequencies above 1 kHz, the limit of 0,7 mA is multiplied by the values of the
frequency in kHz, but shall not exceed 70 mA (peak). The limits of the leakage current
components are cumulative.
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If the conductive part is a live part according to test a), then it is a live part and it is not
necessary to perform test b).
If the conductive part is not a live part according to test a), then it is considered a live part
only if it is a live part according to test b).
b) The voltage between the part concerned and any accessible part is measured, the
measuring circuit having a non-inductive resistance of 50 000 : . The part concerned is a
live part if a voltage of more than 34 V (peak) is measured.
For the above tests, one pole of the test supply shall be at earth potential.
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Allegato A
(normativo)
Prova per stabilire se una parte conduttrice
possa causare scossa elettrica
Per determinare se una parte conduttrice è da considerarsi parte in tensione che può
provocare la scossa elettrica, l’apparecchio è fatto funzionare alla tensione nominale di
alimentazione e alla frequenza nominale, e si effettuano le prove seguenti:
a) Si misura la corrente che passa tra la parte considerata e la terra, con il circuito di misura
avente una resistenza non induttiva di 2 000 : ± 50 : . La parte considerata è in tensione
se si misura una corrente alternata di oltre 0,7 mA (valore di picco) o una corrente
continua di 2 mA.
Per le frequenze superiori a 1 kHz, il limite di 0,7 mA è moltiplicato per i valori della
frequenza in kHz, ma non deve superare 70 mA (valore di picco). I limiti dei componenti
della corrente di dispersione sono cumulativi.
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Se la parte conduttrice è una parte in tensione secondo la prova del punto a) essa è
considerata una parte in tensione e non è necessario effettuare la prova di cui al punto b).
Se la parte conduttrice non è una parte in tensione secondo quando indicato al punto a),
essa viene considerata una parte in tensione solo se è una parte in tensione secondo la
prova al punto b).
b) Si misura la tensione tra la parte considerata e qualunque parte accessibile; il circuito di
misura ha una resistenza non induttiva di 50 000 : . La parte considerata è in tensione se
la tensione misurata supera 34 V (valore di picco).
Per le prove sopracitate, uno dei poli di alimentazione della prova deve essere al potenziale
di terra.
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Annex B
(normative)
Test lamps
For the tests of Section 12, it is convenient to keep a stock of lamp types commonly required.
These are selected from normal production lamps for characteristics as close as possible to
the objective characteristics listed in the appropriate standards. The selected lamps are aged
(at least 24 h for filament lamps and at least 100 h for tubular fluorescent and other discharge
lamps, with occasional off periods), and a further check is made that their characteristics are
still satisfactory and stable. Lamps shall not be retained as test lamps for longer than about
three-quarters of their typical operating period in normal service. Lamps are inspected before
each test for any damage or signs of approaching unserviceability. Discharge lamps shall be
checked regularly to ensure that there has been no appreciable shift in electrical
characteristics which would influence the temperatures in luminaires.
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If a lamp can be inserted in a circuit in more than one position – e.g. a fluorescent lamp –
marks shall be made to assist consistent insertion. Great care shall be taken in handling test
lamps; in particular, sodium and mercury-halide discharge lamps and amalgam fluorescent
lamps shall not be moved while still hot.
A lamp selected for a particular test shall be of a rating and type for which the luminaire is
claimed to be suitable. If a choice of lamp shape, construction or finish is indicated by the
manufacturer, the thermally most onerous shall be taken. Otherwise, the most common type
shall be used.
The following requirements refer to the selection of lamps as test lamps, and to lamp
selection for a particular test of a luminaire.
a) Filament lamps
In seeking to test the luminaire with lamps which develop the most onerous conditions within
it, consideration needs to be given to two principal modes of heat transfer, radiation and
conduction:
1) Radiation. The materials of the luminaire are heated by radiation from the lamp filament,
supplemented, for the area immediately around and especially above the lamp, by
convected heat from the bulb surface. In general, for testing such conditions, clear lamps
are used. The filament shapes used in most HV lamps provide a slightly irregular radiation
pattern but are unlikely to have highly directional properties. There is more variation in
lamps designed for LV (100 V to 130 V), as lamps with transverse or axial filaments may
produce different heating patterns which could be important in certain designs. Where
reflector lamps are involved, note is taken of clear areas in the neck region. If it is
intended to use lamps with heat transmitting reflectors, such lamps are used for tests.
Light centre length also plays a role.
2) Conduction. The lampholder and associated wiring receive heat by conduction from the
lamp cap and if the luminaire can operate with the lamp in the cap-up position, by
convection transfer from the outer surface of the lamp. Testing these conditions requires
heat test source (HTS) lamps manufactured in accordance with IEC 60634.
For endurance testing, AHTS lamps are used.
Where HTS or AHTS lamps are not available, test lamps may be prepared and used as
follows:
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Allegato B
(normativo)
Lampade di prova
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Per effettuare le prove della Sezione 12, è utile disporre di un lotto di lampade del tipo usato
comunemente. Tali lampade sono scelte tra quelle di produzione normale con caratteristiche
il più possibile simili a quelle delle relative Norme. Le lampade prescelte subiscono un
processo di invecchiamento (minimo 24 h per lampade a incandescenza e minimo 100 h per
lampade tubolari fluorescenti e altre lampade a scarica, con occasionali periodi di riposo); si
effettua inoltre un esame complementare per verificare che le loro caratteristiche rimangano
soddisfacenti e stabili. Le lampade non devono essere utilizzate come lampade di prova per
oltre i tre quarti della loro durata di funzionamento in condizioni di servizio normale. Esse
sono esaminate prima di ciascuna prova, al fine di evidenziare ogni difetto o indizio di un
prossimo guasto. Le lampade a scarica devono essere esaminate regolarmente per
assicurarsi che non si verifichi alcuna deriva apprezzabile nelle loro caratteristiche elettriche,
che possa influire sulla temperatura degli apparecchi.
Se una lampada può essere inserita in un circuito in più di una posizione - per esempio una
lampada fluorescente - si devono indicare contrassegni per facilitare la corretta introduzione.
Le lampade di prova devono essere maneggiate con grande cura; in particolare le lampade a
scarica a vapori di sodio, di mercurio e fluorescenti ad amalgama non devono essere spostate
quando ancora calde.
Una lampada scelta per una prova particolare deve appartenere alla categoria e al tipo
indicati come adatti per l’apparecchio. Se il costruttore raccomanda la forma, il tipo o la
finitura della lampada, si deve adottare il modello più sfavorevole dal punto di vista termico. In
caso contrario, si deve utilizzare il tipo più comune.
Le seguenti prescrizioni si riferiscono alla scelta di lampade di prova e alla loro designazione
per una particolare prova sull’apparecchio.
a) Lampade a incandescenza
Quando si cerca di provare l’apparecchio con lampade che determinano al suo interno le
condizioni più severe, si deve tener conto dei due modi principali di trasferimento del calore:
l’irraggiamento e la conduzione.
1) Irraggiamento. I materiali dell’apparecchio sono riscaldati dall’irraggiamento proveniente
dal filamento della lampada, al quale si aggiunge, per la zona immediatamente
circostante, e in particolare sopra la lampada, la convezione di calore proveniente dalla
superficie del bulbo. In generale, per provare tali condizioni, sono utilizzate lampade
chiare. Le forme dei filamenti utilizzate nella maggior parte delle lampade ad alta tensione
forniscono un percorso di irraggiamento leggermente irregolare, ma difficilmente hanno
proprietà direzionali molto accentuate. C’è una maggiore variazione nelle lampade
progettate per bassa tensione (100 V - 130 V), poiché le lampade con filamenti trasversali
o assiali possono produrre percorsi di riscaldamento diversi, tali da diventare importanti in
alcune progettazioni. Quando si utilizzano lampade a riflettore, si deve fare attenzione alle
zone chiare in prossimità del collo. Se si prevede che l’apparecchio utilizzi lampade con
riflettori dicroici, tali lampade vengono utilizzate per le prove. Anche la lunghezza del
centro luminoso svolge un ruolo.
2) Conduzione. Il portalampade e il cablaggio associato ricevono calore per conduzione
dall’attacco della lampada e, se l’apparecchio può funzionare con la lampada nella
posizione di attacco in alto, per convezione dalla superficie esterna della lampada. La
prova di queste condizioni richiede l’utilizzo di lampade per prove di riscaldamento (HTS)
costruite conformemente alla IEC 60634.
Per la prova di durata vengono utilizzate lampade AHTS.
Quando le lampade HTS o AHTS non sono disponibili, le lampade di prova possono essere
preparate ed utilizzate come segue:
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Lamps within the scope of IEC 60432-1 and IEC 60432-2
Preparation:
Readily available lamps are used. Each lamp is uniquely identified and its cap temperature
rise ('t s ) determined by the IEC 60360 method.
These value is compared to values in Table 2 of IEC 60432-1 and Table 1 of IEC 60432-2
respectively and the difference is noted ('('t s )).
Where IEC 60432-1 and IEC 60432-2 do not specify a temperature, then manufacturer’s data
should be used, or manufacturers should be requested to supply test lamps.
Use:
A known test lamp is used in the normal way for thermal testing, and its cap temperature
noted. This figure is corrected by '('t s ) to obtain the final test figure. This is compared with
standard limits in Table 12.1.
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The following guidelines will help selection of suitable lamps.
Compared with clear or frosted lamps, higher cap temperatures are principally to be found on
lamps which have:
–
a white coated or dark coloured bulb;
–
a smaller bulb;
–
a shorter light centre length.
Small differences from the specified ' t s of Table 2 of IEC 60432-1 are corrected as in
IEC 60634 for the adjustment of the HTS lamp by the test voltage, but such adjustment shall
not cause the wattage to exceed 105 % of the rated wattage (corresponding to 103,2 %
voltage).
Additionally, for the thermal test by conduction only, the outer surface of a lamp may be hand
painted with a suitable high temperature paint, commencing in the area of the cap and, if
necessary, extending over all the bulb surface.
For reflector and bowl mirror lamps, only the test voltage shall be used for adjustment of the
temperature.
For endurance testing, HTS lamps which have been modified to give increased cap
temperature are not used.
If the luminaire is provided with a marking for special lamps, or if it is obvious that special
lamps are to be used in the luminaire, the tests are made with such special lamps.
Lamps are chosen in accordance with the maximum wattage for which the luminaire is
marked. In case of doubt for luminaires marked with a maximum 60 W, E27 or B22 cap, tests
shall also be made with a 40 W round bulb lamp.
The voltage rating of the test lamps shall be typical of the voltage rating in the market for
which the luminaire is intended. If the luminaire is intended for two or more different groups
of voltages supply, e.g. for 200 V to 250 V and for 100 V to 130 V, then the testing shall at
least be carried out with lamps in the low voltage range (i.e. with the higher current), but
taking into account the comments in a) above.
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Lampade comprese nel campo di applicazione delle IEC 60432-1 e IEC 60432-2.
Preparazione:
Vengono utilizzate lampade facilmente reperibili. Ciascuna lampada viene identificata in modo
univoco e la sovratemperatura ('t s ) del suo attacco viene determinata con il metodo indicato
nella IEC 60360.
Questo valore viene confrontato, rispettivamente, con quello della Tabella 2 della
IEC 60432-1 e della Tabella 1 della IEC 60432-2 e viene presa nota della differenza ('('t s )).
Quando la IEC 60432-1 e la IEC 60432-2 non specificano alcuna temperatura, si dovrebbero
utilizzare i dati forniti dal costruttore, oppure quest’ultimo dovrebbe fornire le lampade di
prova.
Uso:
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La lampada di prova nota è utilizzata per la prova di riscaldamento nel modo normale, e si
annota la temperatura del suo attacco. Questo valore viene corretto con il fattore '('t s ) per
ottenere il valore finale della prova. Questo valore viene confrontato con i limiti della Norma
indicati nella Tabella 12.1.
Le informazioni che seguono faciliteranno la scelta di lampade appropriate.
Rispetto alle lampade chiare o smerigliate, le temperature più elevate degli attacchi si
riscontrano principalmente sulle lampade che hanno:
un bulbo bianco opalizzato o di colore scuro;
un bulbo più piccolo;
una lunghezza più breve del centro luminoso.
Piccole differenze rispetto al valore ' t s specificato nella Tabella 2 della IEC 60432-1 vengono
corrette come indicato nella IEC 60634 per la regolazione della lampada HTS mediante la
tensione di prova, ma tale regolazione non deve essere tale che la potenza superi il 105 %
del valore nominale (corrispondente al 103,2% della tensione).
Inoltre, per la prova termica di sola conduzione, la superficie esterna di una lampada può
essere dipinta a mano con una vernice adatta per alta temperatura, cominciando nell’area
dell’attacco e, se necessario, fino a ricoprire l’intera superficie del bulbo.
Per le lampade a riflettore e a calotta riflettente, solo la tensione di prova deve essere
utilizzata per la regolazione della temperatura.
Per la prova di durata, non si utilizzano le lampade HTS che sono state modificate per
aumentare la temperatura dell’attacco.
Se l’apparecchio è provvisto di marcatura per lampade speciali, o se risulta evidente la
necessità del loro impiego in un apparecchio, le prove sono effettuate con tali lampade.
Le lampade sono scelte in funzione della potenza massima per la quale l’apparecchio è marcato.
In caso di dubbio, per gli apparecchi marcati per una potenza massima di 60 W con attacchi E27
o B22, le prove devono essere effettuate anche con una lampada a bulbo sferico da 40 W.
La tensione nominale delle lampade di prova deve essere quella tipica del mercato a cui
l’apparecchio è previsto. Se quest’ultimo è previsto per due o più gruppi diversi di tensioni di
alimentazione, per esempio da 200 V a 250 V e da 100 V a 130 V, la prova deve essere
effettuata almeno con lampade del campo di tensioni minime (cioè con la più elevata intensità
di corrente), ma tenendo conto del punto a) sopracitato.
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When choosing the range of lamps for testing, the requirement of 3.2.8 should be taken into
account.
If a lamp is operated by a transformer or similar device within or external to the luminaire, the
rating of the test lamp shall correspond to the marking on the luminaire, transformer or similar
instructions.
b) Halogen lamps within the scope of IEC 60432-3
Test with the lamps provided by the luminaire manufacturer.
Attention should be given to special features of these lamps, e.g. beam angle, cool-beam
versions etc.
c) Tubular fluorescent and other discharge lamps
When a lamp is operated under reference conditions (according to the relevant IEC lamp
standard), the lamp voltage, current and power shall be as close as possible to the lamp
rated values, and shall be within 2,5 % of these values.
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If a reference ballast is not available, lamps are selected using a production ballast which, at
the calibration current, has an impedance within ±1 % of that of the reference ballast.
NOTE 1 Self-ballasted lamps are considered as fluorescent or other discharge lamps for the purpose of
Section 12. If the luminaire is for use with filament lamps and self-ballasted lamps or other discharge lamps
incorporating series filaments, it should be tested with the most onerous lamp (which in general will be with
filament lamps).
NOTE 2 If the luminaire is for use with a combination of lamp types (e.g. filament lamp plus a discharge lamp), it
should be tested with the thermally most onerous type.
If the luminaire is for use with either filament or discharge lamps, it should be tested with the more onerous (or, if
not known, with each in turn).
It is usually found that translucent materials attain a higher temperature with a discharge lamp or a discharge lamp
incorporating a series filament than with a filament lamp, for a given lamp power.
NOTE 3 If the luminaire is designed for a lamp type for which specifications have not yet been established, a test
lamp should be selected after consultation with the lamp manufacturer.
d) LED
See IEC 62031 (under preparation).
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Quando si sceglie il campo di lampade per la prova, si dovrebbe tener conto della
prescrizione di 3.2.8.
Se una lampada è alimentata da un trasformatore o da un dispositivo similare posto all’interno
o all’esterno dell’apparecchio, i valori nominali della lampada di prova devono corrispondere
alla marcatura sull’apparecchio, del trasformatore o a istruzioni similari.
b) Lampade alogene previste nella IEC 60432-3
La prova viene
illuminazione.
effettuata
con
lampade
fornite
dal
costruttore
dell’apparecchio
di
Si dovrebbe fare attenzione alle caratteristiche speciali di queste lampade, ad esempio
angolo del fascio, versione a luce fredda, ecc.
c) Lampade fluorescenti e altre lampade a scarica
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Quando una lampada funziona nelle condizioni di riferimento (secondo la relativa Norma IEC
della lampada), la tensione, la corrente e la potenza della stessa devono essere il più vicino
possibile ai valori nominali della lampada ed entro il 2,5 % di questi valori.
Se non si dispone di un alimentatore di riferimento, le lampade sono scelte utilizzando un
alimentatore di produzione ordinaria che, alla corrente di taratura, presenti un’impedenza
entro ± 1% rispetto a quella dell’alimentatore di riferimento.
NOTA 1 Ai fini della Sezione 12, le lampade con alimentatore incorporato sono considerate fluorescenti o a
scarica. Se l’apparecchio funziona sia con lampade a incandescenza che con lampade con alimentatore
incorporato, oppure con lampade a scarica con filamento in serie incorporato, esso dovrebbe essere provato con la
lampada più sfavorevole (che è, in genere, quella a incandescenza).
NOTA 2 Se l’apparecchio è utilizzato con una combinazione di tipi di lampade (ad esempio una lampada a
incandescenza più una lampada a scarica), esso dovrebbe essere provato con la condizione termica più
sfavorevole.
Se l’apparecchio è utilizzato con una lampada a incandescenza o una a scarica, esso dovrebbe essere provato con
quella più sfavorevole (o, se questa non è nota, con le due lampade a turno).
Si constata generalmente che, per una data potenza di lampada, i materiali translucidi raggiungono una
temperatura più elevata con una lampada a scarica o con una lampada a scarica con filamento in serie, piuttosto
che con una lampada a incandescenza.
NOTA 3 Se l’apparecchio è predisposto per un tipo di lampada per la quale non esistono ancora specifiche, la
lampada di prova dovrebbe essere scelta in accordo con il costruttore di lampade.
d) LED
Vedi la IEC 62031 (in preparazione ( ) ).
*
———————
(*) N.d.R: La Norma è già stata Pubblicata.
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Annex C
(normative)
Abnormal circuit conditions
The following is a list of abnormal circuit conditions which are applicable to a tubular
fluorescent or other discharge lamp luminaire and from which the thermally most onerous
condition shall be taken (see 12.5.1). If the luminaire contains more than one lamp, the
abnormal conditions shall be applied only to the one lamp, which leads to the most adverse
results. The abnormal condition shall be set up before the test is started. Conditions 4) and
5) refer only to lamps with two preheated electrodes (e.g. fluorescent lamps). The
descriptions include instructions on test arrangements. Conveniently, the abnormal circuit
condition is produced or simulated by remote switching so that it is not necessary to disturb a
luminaire which has just completed the test of normal operation.
a) Short-circuit of starter contacts
This condition applies to starters with moving contacts, including starters incorporated in
lamps.
b) Lamp rectification
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1) Luminaires for fluorescent lamps (Figures C.1 and C.2)
This is a fault condition which may occur after extended use in luminaires employing
starterless ballasts with capacitive reactance control. When testing luminaires for the
rectifying effect, the circuit shown in Figure C.1 shall be used. The lamp is connected
to the midpoint of the appropriate equivalent resistors. The rectifier polarity is chosen
so as to give the most unfavourable operating conditions. If necessary, the lamp is
started using a suitable starting device.
The rectifier characteristics shall be:
–
peak inverse voltage
t 800 V
–
reverse leakage current
d 10 μA
–
forward current
> 3 times nominal lamp running current
–
transition time
d 50 μs
Luminaires for tubular fluorescent lamps having Fa6 caps however, shall be tested as
follows:
Initially, the lamp is operated under normal conditions with a short-circuited rectifier in
series with the lamp. Then the bridging of the rectifier is opened. The rectifier shall be
inserted in both polarities. The test is finished if the lamp extinguishes. If not, the
following test is carried out:
The lamp is operated as shown in Figure C.2. The rectifier polarity shall be chosen so
as to give the most unfavourable operating conditions. If necessary, the lamp is
started using a suitable starting device.
2) Luminaires for some metal halide lamps and some high pressure sodium vapour lamps
which, according to the lamp safety standard IEC 62035, can lead to ballast,
transformer or starting device overloading (Figure C.3).
The lamp in the luminaire is replaced by the test circuit as shown in Figure C.3. The
test is commenced with the test circuit, luminaire and control gear stabilised at the
ambient temperature of the draught-proof enclosure. By varying the resistor R, the
lamp current is adjusted to a value equal to twice the normal lamp current. No further
adjustment of R is made.
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Allegato C
(normativo)
Condizioni di funzionamento anormali
Il seguente elenco riporta le condizioni di funzionamento anormali applicabili ad un
apparecchio con lampada tubolare fluorescente, o con altra lampada a scarica, e per le quali
deve essere adottata la condizione termica più sfavorevole (vedi 12.5.1). Se l’apparecchio
contiene più di una lampada, le condizioni anormali devono essere applicate solo alla
lampada che produce i risultati più sfavorevoli. La condizione di funzionamento anormale
deve essere realizzata prima dell’inizio della prova. Le condizioni 4) e 5) si riferiscono
unicamente a lampade con due elettrodi preriscaldati (ad esempio le lampade fluorescenti).
Le descrizioni sono comprensive delle istruzioni sulla prova. La condizione di funzionamento
anormale è realizzata o simulata mediante un comando a distanza in modo che non sia
necessario spostare l’apparecchio che ha appena terminato la prova di funzionamento
normale.
a) Cortocircuito dei contatti dello starter
Questa condizione si applica agli starter a contatti mobili, compresi quelli incorporati nelle
lampade.
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b) Effetto raddrizzante della lampada
1) Apparecchi per lampade fluorescenti (Figure C.1 e C.2)
È una condizione di guasto che può verificarsi dopo un uso prolungato in apparecchi
che utilizzano alimentatori senza starter del tipo a regolazione della reattanza
capacitiva. Per la prova dell’effetto raddrizzante degli apparecchi, si deve utilizzare il
circuito mostrato in Figura C.1. La lampada è collegata al punto intermedio dei
resistori equivalenti appropriati. La polarità del raddrizzatore è scelta in modo da
fornire le condizioni di funzionamento più sfavorevoli. Se necessario, la lampada è
innescata utilizzando un dispositivo di innesco appropriato.
Le caratteristiche del raddrizzatore devono essere:
–
tensione di picco inversa
t 800 V
–
corrente di dispersione inversa
d 10 μA
–
corrente diretta
> 3 volte la corrente nominale di funzionamento
–
tempo di transizione
d 50 μs
Tuttavia, gli apparecchi per lampade fluorescenti tubolari con attacchi Fa6 devono
essere provati come segue:
Inizialmente, la lampada è fatta funzionare in condizioni normali con un raddrizzatore
cortocircuitato in serie con la lampada. Poi, la connessione del raddrizzatore viene
aperta. Il raddrizzatore deve essere inserito in entrambe le polarità. La prova è
ultimata se la lampada si spegne. In caso contrario, si effettua la prova che segue:
La lampada è fatta funzionare come indicato nella Figura C.2. La polarità del
raddrizzatore deve essere scelta in modo da fornire le condizioni di funzionamento più
sfavorevoli. Se necessario, la lampada è innescata utilizzando un dispositivo di
innesco appropriato.
2) Apparecchi per alcuni tipi di lampade a vapori di alogenuri e sodio ad alta pressione
che, in conformità con la Norma di sicurezza delle lampade IEC 62035, possono
portare ad un sovraccarico dell’alimentatore, del trasformatore o del dispositivo di
innesco (Figura C.3).
La lampada nell’apparecchio viene sostituita dal circuito di prova mostrato nella
Figura C.3. La prova ha inizio con il circuito di prova, l’apparecchio e il dispositivo di
alimentazione una volta stabilizzati alla temperatura ambiente della cabina protetta
dalle correnti d’aria. La corrente della lampada è variata regolando il resistore R ad un
valore uguale al doppio della normale corrente della lampada. Non sono richieste
ulteriori regolazioni di R.
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If steady conditions are reached before the temperature limits of 12.5.2 are
exceeded, and for thermally protected control gear the protection device has not
operated, then R shall be adjusted to increase the current in suitable steps, e.g.
10 % increments. Care is taken to achieve steady conditions as far as possible at
each step. In all cases, the current shall not be adjusted above a value equal to
three times the normal lamp current.
NOTE 1 For circuits protected by a self-resetting protection device a number of on/off cycles may need
to occur before maximum temperatures have been reached.
NOTE 2 Luminaires incorporating the following specific categories of metal halide and high pressure
sodium lamps are exempt from the above rectification test requirements:
–
high pressure sodium lamps with rated wattage of 1 000 W and above;
–
high pressure sodium lamps designed as direct replacements for mercury lamps;
–
high pressure sodium and metal halide lamps identified by IEC 62035 as not being liable to end of life
rectification;
–
other high pressure sodium and metal halide lamps for which no end of life rectification risk has been
identified by the lamp manufacturer. (This may limit suitability of the luminaire to specific lamp makers
only).
c) Lamps removed and not replaced.
d) One electrode of lamp open-circuited.
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The conditions may be produced by switching. (Alternatively, a test lamp may be suitably
modified.)
The electrode selected shall be that which more adversely affects the results.
e) Lamp will not start, but both electrodes are intact. For this condition, a non-serviceable or
modified test lamp may be used.
f)
Blockage of the motor(s) contained in the luminaire.
Resistor
Lamp
Supply
Ballast
under
test
Rectifier
Figure C.1 – Circuit for testing rectifying effect
(some capacitive starterless ballasts only)
Starter
Lamp
Ballast
under
test
Supply
Rectifier
Figure C.2 – Circuit for testing rectifying effect
(ballasts for single pin lamps)
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Se vengono raggiunte le condizioni di regime prima che i limiti di temperatura
indicati in 12.5.2 siano superati e che il dispositivo di protezione termica dell’unità
di alimentazione sia intervenuto; allora il resistore R deve essere regolato in modo
da incrementare la corrente in gradini adeguati, ad esempio incrementi del 10 %. Si
deve aver cura di raggiungere condizioni di regime, per quanto possibile, per
ciascun gradino. In tutti i casi la corrente non deve raggiungere un valore maggiore
di tre volte la normale corrente della lampada.
NOTA 1 Per i circuiti protetti da un dispositivo di protezione automatico può essere necessario un certo
numero di cicli acceso/spento prima di raggiungere la temperatura massima.
NOTA 2 Gli apparecchi che incorporano le seguenti categorie specifiche di lampade ad alogenuri o al
sodio ad alta pressione sono esentati dalle prescrizioni di prova per l’effetto raddrizzante:
–
lampade al sodio ad alta pressione con potenza nominale di 1 000 W e oltre;
–
lampade al sodio ad alta pressione previste per sostituzione diretta di lampade a vapori di mercurio;
–
lampade al sodio ad alta pressione e ad alogenuri identificate dalla IEC 62035 come lampade che non
presentano effetto raddrizzante a fine vita;
–
altre lampade al sodio ad alta pressione e ad alogenuri per le quali il costruttore non ha identificato
alcun rischio (Questo può limitare l’idoneità dell’apparecchio solo per specifici tipi di lampada).
c) Lampade rimosse e non sostituite.
d) Interruzione di un elettrodo della lampada.
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Queste condizioni possono essere realizzate mediante un interruttore. (In alternativa, una
lampada di prova può essere modificata in modo appropriato).
L’elettrodo scelto deve essere quello che influenza i risultati nel modo più sfavorevole.
e) Mancata accensione della lampada, essendo intatti entrambi gli elettrodi. Questa
condizione può essere realizzata utilizzando una lampada di prova divenuta inservibile o
modificata.
f)
Bloccaggio del(i) motore(i) posto(i) all’interno dell’apparecchio.
Resistore
Lampada
Alimentazione
Alimentatore
in prova
Raddrizzatore
Figura C.1 – Circuito per la prova dell’effetto raddrizzante
(solo per alcuni alimentatori capacitivi senza starter)
Starter
Lampada
Alimentatore
in prova
Alimentazione
Raddrizzatore
Figura C.2 – Circuito per la prova dell’effetto raddrizzante
(alimentatori per lampade monoattacco)
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3
1
2
4
D
R
A
Key
1 = supply
2 = ballast, transformer, starting device
3 = luminaire
4 = lamp connections
D = 100 A, 600 V
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R = 0…200 : (wattage rating of the resistor to be at least ½ lamp wattage)
Figure C.3 – Circuit for testing rectifying effect of some high pressure sodium
and some metal halide lamps
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3
1
2
4
D
R
A
Legenda
1 = alimentazione
2 = alimentatore, trasformatore, dispositivo di innesco
3 = apparecchio
4 = connessioni della lampada
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D = 100 A, 600 V
R = 0…200 : (la potenza nominale del resistore è almeno ½ di quella della lampada)
Figura C.3 – Circuito per la prova dell’effetto raddrizzante di alcune lampade al sodio
ad alta pressione e ad alogenuri
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Annex D
(normative)
Draught-proof enclosure
The following recommendations refer to the construction and use of a suitable draught-proof
enclosure for luminaires, as required for the tests of normal and abnormal operation.
Alternative constructions for draught-proof enclosures are suitable if it is established that
similar results are obtained.
The draught-proof enclosure is rectangular, with a double skin on top and on at least three
sides, and with a solid base. The double skins are of perforated metal, spaced approximately
150 mm apart, with regular perforations of 1 mm to 2 mm diameter, occupying about 40 % of
the whole area of each skin.
The internal surfaces are painted with a matt paint. The three principal internal dimensions
are each at least 900 mm. There shall be a clearance of at least 200 mm between the internal
surfaces and any part of the largest luminaire for which the enclosure is designed.
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NOTE If it is required to test two or more luminaires in a large enclosure, care should be taken that radiation from
one luminaire cannot affect any other.
There is a clearance of at least 300 mm above the top of the enclosure and around the
perforated sides. The enclosure is at a location protected as far as possible from draughts
and sudden changes in air temperature; it is also protected from sources of radiant heat.
A luminaire under test is positioned as far away as possible from the six internal surfaces of
the enclosure. The luminaire is mounted (subject to the requirements of 12.4.1 and 12.5.1) as
under service conditions.
A luminaire for direct fixing to a ceiling or wall should be fixed to a mounting surface
comprising a wood or wood-fibre board. A non-combustible insulating material is used if the
luminaire is not suitable for mounting on a combustible surface. The board is 15 mm to
20 mm thick, and extends not less than 100 mm (but preferably not more than 200 mm)
beyond the normal projection of the smoothed outline of the luminaire. There is a clearance
of at least 100 mm between the board and the internal surfaces of the enclosure. The board
is painted black with a matt non-metallic paint.
A luminaire for corner-fixing is fixed in a corner comprising two boards, each complying with
the preceding requirements.
A third board is required if the luminaire is to be fixed in a vertical corner immediately below a
simulated ceiling.
Luminaires shall not cause the recess to attain temperatures likely to cause a hazard or fire
risk and compliance is checked by the following test.
Recessed luminaires are mounted in a test recess, consisting of a suspended ceiling, on top
of which is a rectangular box with vertical sides and horizontal top.
The suspended ceiling is made of a 12 mm thick porous wood-fibre board, in which a suitable
opening has been made for the luminaire. The wood-fibre board shall extend at least 100 mm
outside the projection of the luminaire on this board. The vertical sides of the box are made
of 19 mm thick laminated wood and the top of 12 mm thick porous wood-fibre board tightly
sealed to the sides.
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Allegato D
(normativo)
Cabina protetta dalle correnti d’aria
Le seguenti raccomandazioni si riferiscono alla costruzione e all’utilizzo di una cabina protetta
dalle correnti d’aria adatta agli apparecchi di illuminazione, come richiesto per le prove di
funzionamento normale e anormale. Costruzioni alternative per queste cabine sono idonee
purché si raggiungano risultati similari.
La cabina è costituita da un parallelepipedo rettangolare con il tetto e almeno tre lati a parete
doppia e base solida. Le doppie pareti sono di metallo perforato, distanziate di circa 150 mm
con forature regolari di diametro tra 1 mm e 2 mm e distribuite in modo uniforme e che
occupano circa il 40 % della superficie totale di ogni parete.
Le superfici interne sono dipinte con vernice opaca. Le tre principali dimensioni interne sono
ciascuna di almeno 900 mm. La distanza tra le superfici interne e una parte qualunque
dell’apparecchio più grande, per il quale la cabina è predisposta, deve essere almeno di
200 mm.
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NOTA Se è prescritto di sottoporre a prova due o più apparecchi in una grande cabina di prova, si dovrebbe fare
attenzione al fatto che l’irraggiamento emesso da un apparecchio non disturbi gli altri.
È prevista una distanza in aria di almeno 300 mm al di sopra della sommità della cabina e
intorno alle pareti perforate. La cabina è posta in un luogo il più possibile protetto da correnti
d’aria e da variazioni improvvise di temperatura; è protetta anche da sorgenti di calore
radiante.
L’apparecchio in prova è posto il più lontano possibile dalle sei superfici interne della cabina.
È poi montato come nelle condizioni d’uso (conformemente alle prescrizioni di 12.4.1 e
12.5.1).
Gli apparecchi per montaggio diretto a soffitto o a parete dovrebbero essere fissati su una
superficie di montaggio costituita da un pannello di legno o fibra di legno. Se l’apparecchio
non è adatto ad essere montato su una superficie combustibile, si utilizza un materiale
isolante non combustibile. Il pannello ha uno spessore da 15 mm a 20 mm e si estende per
almeno 100 mm (ma preferibilmente non più di 200 mm) oltre la proiezione normale del
contorno dell’apparecchio. La distanza tra il pannello e le superfici interne della cabina è di
almeno 100 mm. Il pannello è dipinto con una vernice nera opaca non metallica.
Gli apparecchi per il montaggio ad angolo sono fissati in un diedro costituito da due pannelli,
ognuno dei quali è conforme alle precedenti prescrizioni.
Un terzo pannello è necessario se l’apparecchio deve essere fissato in un diedro verticale
posto immediatamente al di sotto di un soffitto simulato.
Gli apparecchi non devono far raggiungere al vano temperature tali da causare pericolo o
rischio di incendio e la conformità si verifica con la seguente prova.
Gli apparecchi da incasso sono montati in un vano di prova, costituito da un soffitto sospeso,
al di sopra del quale viene posta una scatola rettangolare a pareti verticali e soffitto
orizzontale.
Il soffitto sospeso è costituito da un pannello di fibra di legno poroso dello spessore di 12 mm,
nel quale è stata praticata un’apertura adatta all’apparecchio. Questo pannello deve prolungarsi
di almeno 100 mm oltre la proiezione dell’apparecchio sul pannello stesso. Le pareti verticali
della scatola sono in legno laminato di 19 mm di spessore e il soffitto è costituito da un pannello
in fibra di legno poroso di 12 mm di spessore a tenuta ermetica con le pareti.
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a) Luminaires for recessing into ceilings with thermal insulating material covering the
luminaire
Sealed box with thermal insulating material tightly fitted to the outside of the box. The
thermal insulation shall be equivalent to two 10 cm thick layers of mineral wool with a coefficient of thermal resistivity of 0,04 W/(m·K). Thinner layers can be used when having a
higher thermal resistivity. The thermal resistance of the test box shall in any case be at
least 5 m 2 K/W.
b) Luminaires for recessing into ceilings but not suitable for covering with thermal insulating
material
For recessed luminaires of this kind, the test recess shall be of the same materials as
described above.
The sides and top of the box shall be spaced from the luminaire in accordance with the
manufacturer’s instructions supplied with the luminaire. If no spacing is specified, the sealed
box shall touch the luminaire all around.
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If a luminaire is provided with separate parts intended for recessed mounting, (for example,
with separate lamp enclosure and control gear enclosure), the test recess shall be
constructed as a single box observing the manufacturers recommendations for minimum
spacing between parts and the inside of the recess (see Figure D.1). Where spacing between
parts is not specified (item a of Figure D.1), separate test recesses shall be used for each
part.
d
b
Lamp
enclosure
a
Control
gear
c
Key
a , b , c , d = minimum separation as specified by the manufacturer
Other distances are in accordance with Annex D.
Figure D.1 – Example of test recess where a luminaire comprises separate parts
If there are projecting spacers on the top or sides of the luminaire, then these spacers shall
be placed in direct contact with the inside surfaces of the test box or insulating material.
The suspended ceiling and the interior of the box are painted black with a matt non-metallic
paint, and there shall be a gap of not less than 100 mm between this assembly and the inside
walls, ceiling and floor of the test enclosure.
When a luminaire is intended to be recessed into a wall, the test is made using a test recess
similar to that described above, but with the board placed vertically.
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a) Apparecchi per incasso in soffitti con rivestimento isolante termico che ricopre
l’apparecchio
Una scatola sigillata con il materiale isolante strettamente fissato alla parete esterna della
scatola stessa. L’isolamento termico deve essere equivalente a due strati di materiale
isolante di 10 cm di spessore di lana minerale con un coefficiente di conduttività termica
pari a 0,04 W/(m·K). Possono essere utilizzati strati più sottili se presentano una
conducibilità termica superiore. La resistenza termica della scatola di prova deve essere,
in ogni caso, almeno di 5 m 2 K/W.
b) Apparecchi per incasso in soffitti ma non idonei per essere rivestiti con materiale isolante
termico
Per gli apparecchi da incasso di questo tipo, l’incasso utilizzato per la prova deve essere
realizzato con gli stessi materiali descritti precedentemente.
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Le pareti laterali e la sommità della scatola devono essere distanziati dall’apparecchio
secondo quanto indicato nelle istruzioni del costruttore fornite insieme all’apparecchio. Se
non è stata specificata alcuna distanza, la scatola sigillata deve toccare tutto l’apparecchio.
Se un apparecchio presenta parti separate previste per il montaggio da incasso (per esempio,
con vano lampada e unità di alimentazione separati), l’incasso di prova deve essere costruito
come una scatola singola seguendo le raccomandazioni del costruttore per la distanza
minima tra le parti e l’interno dell’incasso (vedi la Figura D.1). Quando non sono specificate le
informazioni per tali distanze (elemento a della Figura D.1), si devono usare incassi di prova
separati per ciascuna parte.
d
b
Vano
lampada
a
Unità di
alimentazione
c
Legenda
a, b, c, d = distanza minima specificata dal costruttore.
Le altre distanze sono conformi all’Allegato D.
Figura D.1 – Esempio di incassi di prova in cui l’apparecchio
è costituito da parti separate
Se sono presenti distanziatori sporgenti sopra o ai lati dell’apparecchio, tali distanziatori
devono essere posti in contatto diretto rispettivamente con la superficie interna della scatola
di prova o con il materiale isolante.
Il soffitto sospeso e l’interno della scatola sono dipinti con una vernice nero opaco non
metallica e deve esserci uno spazio non inferiore a 100 mm tra questo insieme e le pareti
interne, il soffitto e il pavimento della cabina di prova.
Quando un apparecchio è previsto per incasso a parete, la prova si effettua utilizzando un
incasso di prova simile a quello sopra descritto, ma con il pannello posto verticalmente.
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For luminaires classified for mounting in direct contact with a normally flammable surface, no
part of the test recess shall exceed 90 qC (as given in Table 12.1) during the normal
operation thermal test and 130 qC (as given in Table 12.3) during the abnormal operation
thermal test.
A track-mounted luminaire is connected to a track system appropriate to the luminaire. The
track is mounted as in normal use, according to the manufacturer’s installation instructions.
The luminaire is connected to the track in the most onerous thermal position of normal use
permitted by the mounting instructions or marking. The luminaire is operated under the
conditions specified in 12.4.1 and 12.5.1.
All spacings shall be measured from the extremes of the positions of movement where
luminaires are adjustable in overall dimension or position in either axis when fully installed
and during normal operation (see Figure D.2).
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Figure D.2 illustrates the correct test box size for a luminaire that is adjustable in both axes
and thus needs space within a ceiling for the adjustment.
Extreme path of
rotated fitting
when tilted
Touching
Fitting rotates 350°
Figure D.2 – Correct test box size (insulating ceilings)
for an adjustable luminaire
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Per gli apparecchi classificati per il montaggio in contatto diretto con una superficie
normalmente infiammabile, nessuna parte dell’incasso di prova deve superare 90 °C (come
indicato nella Tabella 12.1) durante la prova di riscaldamento di funzionamento normale e
130 °C (come indicato nella Tabella 12.3) durante la prova di riscaldamento di funzionamento
anormale.
Un apparecchio a binario è collegato ad un sistema a binario appropriato. Il binario è montato
come nell’uso normale secondo le istruzioni di installazione del costruttore. L’apparecchio è
collegato al binario nella posizione di uso normale termicamente più sfavorevole consentita
dalle istruzioni di montaggio o dalla marcatura. L’apparecchio è messo in funzione nelle
condizioni specificate in 12.4.1 e 12.5.1.
Tutte le distanze devono essere misurate dalle posizioni estreme che l’apparecchio può
raggiungere nella sua regolazione o in una direzione di spostamento lungo entrambi gli assi,
quando è completamente installato e durante il funzionamento normale (vedi la Figura D.2).
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La Figura D.2 mostra le corrette dimensioni della scatola di prova per un apparecchio
regolabile su entrambi gli assi e che richiede quindi uno spazio all’interno del soffitto per la
sua regolazione.
Ingombro massimo dovuto
Extreme path of
alla rotazione
rotated fitting inclinato
dell’apparecchio
when tilted
In
contatto
Touching
Fitting rotates
350°
Rotazione
di 350°
dell’apparecchio
IEC 872/97
Figura D.2 – Dimensioni corrette della scatola di prova (per soffitti isolati)
per un apparecchio regolabile
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Annex E
(normative)
Determination of winding temperature rises
by the increase-in-resistance method
NOTE
Reference to ballasts also applies to similar components such as transformers.
Before commencing the test, arrangements are made whereby the ballast may be quickly
connected by appropriate means of negligible resistance to a Wheatstone bridge, or other
suitable measuring instrument, after the luminaire has been disconnected from the supply.
A chronometer with an easily-read second hand is essential.
The test procedure is as follows:
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The luminaire remains unenergized for a period long enough to ensure that the complete
luminaire, including the ballast windings, is thermally stable in a substantially constant
ambient temperature (t 1 ), which shall not change by more than 3 °C during this period.
The resistance (R 1 ) of the cold ballast winding is measured and t 1 noted. The luminaire is
operated until thermal stability has been achieved as indicated by a suitable temperature
measuring device attached to the body of the ballast. The ambient air temperature (t 3 ) in the
draught-proof enclosure is noted.
The luminaire is then disconnected from the supply, the time noted and the ballast connected
immediately to the Wheatstone bridge. The resistance is measured as quickly as possible
and the corresponding time noted.
Further resistance measurements, if necessary, are made at suitable intervals whilst the
ballast is cooling, the times at which the measurements are made being recorded. These
measurements enable a time/resistance curve to be plotted which is extrapolated back to the
point corresponding to the instant of disconnection of the supply and the resistance R 2 of the
hot winding is read.
Since the resistance of copper varies in direct proportion to the temperatures as measured
from a reference point of –234,5 °C, the hot temperature t 2 may be calculated from the ratio
of the hot resistance R 2 to the cold resistance R 1 by means of the equation:
R2
R1
t 2 234,5
t1 234,5
The constant 234,5 relates to copper windings; for aluminium, this constant is 229. Hence, for
windings of copper wire:
t2
R2
t1 234,5 234,5
R1
The temperature rise is the difference between the calculated temperature t 2 and the ambient
air temperature t 3 at the conclusion of the test, that is:
temperature rise = (t 2 – t 3 ) K
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Allegato E
(normativo)
Determinazione delle sovratemperature degli avvolgimenti
con il metodo della variazione di resistenza
NOTA
Il riferimento agli alimentatori si applica anche a componenti similari come i trasformatori.
Prima di iniziare la prova, si adottano disposizioni per poter collegare rapidamente
l’alimentatore, mediante mezzi appropriati, di resistenza trascurabile, ad un ponte di
Wheatstone o altro idoneo strumento di misura, dopo che l’apparecchio è stato scollegato
dall’alimentazione.
È indispensabile un cronometro con indice dei secondi facilmente leggibile.
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La procedura di prova è la seguente:
L’apparecchio viene mantenuto senza alimentazione, per un periodo di tempo sufficiente ad
accertare che l’apparecchio completo, compresi gli avvolgimenti dell’alimentatore, sia
termicamente a regime, ad una temperatura ambiente sostanzialmente costante (t1 ) che non
deve variare di oltre 3 °C durante tale periodo.
Si misura la resistenza (R 1 ) dell’avvolgimento freddo dell’alimentatore e si annota la
temperatura (t 1 ). L’apparecchio è fatto funzionare fino al raggiungimento del regime termico,
come indicato da un appropriato dispositivo di misura della temperatura fissato al corpo
dell’alimentatore. La temperatura ambiente (t 3 ) nella cabina protetta dalle correnti d’aria viene
annotata.
L’apparecchio è quindi scollegato dall’alimentazione, il tempo annotato e l’alimentatore
immediatamente collegato al ponte di Wheatstone. La resistenza è misurata il più
rapidamente possibile e in tempo corrispondente annotato.
Se necessario, ad intervalli appropriati durante il raffreddamento dell’alimentatore, si
effettuano ulteriori misure della resistenza; i tempi in cui esse sono effettuate sono registrati.
Queste misure permettono di tracciare una curva tempo/resistenza che è estrapolata fino al
punto corrispondente al momento della sconnessione dell’alimentazione leggendo la
resistenza R 2 dell’avvolgimento caldo.
Poiché la resistenza del rame varia proporzionalmente alle temperature misurate a partire da
un punto di riferimento di -234,5 °C, la temperatura calda t 2 può essere calcolata dal rapporto
tra la resistenza calda R 2 e la resistenza fredda R 1 in base alla seguente relazione:
R2
R1
t 2 234,5
t1 234,5
La costante 234,5 si riferisce agli avvolgimenti in rame; per l’alluminio questa costante è 229.
Quindi per gli avvolgimenti in filo di rame:
t2
R2
t1 234,5 234,5
R1
La sovratemperatura è la differenza tra la temperatura calcolata t 2 e la temperatura dell’aria
ambiente t 3 alla fine della prova, cioè:
sovratemperatura = (t 2 – t 3 ) K
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Annex F
(normative)
Test for resistance to stress corrosion of copper and copper alloys
F.1
Test cabinet
Closeable glass vessels shall be used for the test. These may be, for example desiccator
vessels or simple glass troughs with ground rim and lid. The vessels volume shall be at least
10 l. A certain ratio of test space to volume of test solution shall be maintained (20:1 to 10:1).
F.2
Test solution
Preparation of 1,0 l of solution:
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Dissolve 107 g of ammonium chloride (reagent grade NH 4 CI) in about 0,75 l of distilled or
fully demineralized water and add as much of 30 % sodium hydroxide solution (prepared from
reagent NaOH and distilled or fully demineralized water) as is necessary to reach a pH value
of 10 at 22 °C. For other temperatures, adjust this solution to the corresponding pH values
specified in Table F.1.
Table F.1 – pH value of the test solution
Temperature
Test solution
°C
pH
22 ± 1
10,0 ± 0,1
25 ± 1
9,9 ± 0,1
27 ± 1
9,8 ± 0,1
30 ± 1
9,7 ± 0,1
After the pH adjustment, make up to 1,0 l with distilled or fully demineralized water.
This does not change the pH value any more.
Keep the temperature in any event constant to within ±1 °C during the pH adjustment, carry
out the pH measurement using an instrument which permits an adjustment of the pH value to
within ±0,02.
The test solution may be used over a prolonged period, but the pH value which represents a
measure of the ammonia concentration in the vapour atmosphere shall be checked at least
every three weeks and adjusted if necessary.
F.3
Test piece
The test is made on test pieces taken from the luminaires.
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Allegato F
(normativo)
Prova di resistenza alla corrosione per il rame e le sue leghe
F.1
Cabina di prova
Per la prova si devono utilizzare recipienti di vetro richiudibili. Questi possono essere, ad
esempio, recipienti essiccatori o semplici vasi di vetro con bordo arrotondato e coperchio. Il
volume dei recipienti deve essere almeno 10 l. Deve essere mantenuto un determinato
rapporto (da 20:1 a 10:1) tra lo spazio di prova e il volume della soluzione di prova.
F.2
Soluzione di prova
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Preparazione di 1,0 l di soluzione:
Sciogliere 107 g di cloruro di ammonio (grado del reagente NH 4 CI), in circa 0,75 l di acqua
distillata o completamente demineralizzata, e aggiungere una soluzione al 30 % di idrossido
di sodio (preparata facendo reagire NaOH con acqua distillata o completamente
demineralizzata) in quantità sufficiente a raggiungere un valore di pH pari a 10 a 22 °C. Per le
altre temperature, modificare la soluzione in modo da raggiungere i valori di pH specificati
nella Tabella F.1.
Tabella F.1 – Valore del pH della soluzione di prova
Temperatura
Soluzione di prova
°C
pH
22 ± 1
10,0 ± 0,1
25 ± 1
9,9 ± 0,1
27 ± 1
9,8 ± 0,1
30 ± 1
9,7 ± 0,1
Dopo la correzione del pH, raggiungere 1,0 l di soluzione con acqua distillata o
completamente demineralizzata.
Questo non modifica ulteriormente il valore del pH.
Mantenere in ogni caso la temperatura costante entro ± 1 °C durante le modifiche del pH, ed
eseguire le misure del pH con uno strumento che permetta di regolarne il valore entro ± 0,02.
La soluzione di prova può essere utilizzata per un lungo periodo di tempo; tuttavia il valore
del pH, che rappresenta una misura della concentrazione di ammoniaca nei vapori
dell’atmosfera, deve essere controllato almeno ogni tre settimane e corretto se necessario.
F.3
Provino
La prova è effettuata su provini prelevati dagli apparecchi di illuminazione.
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F.4
Test procedure
The surfaces of the test pieces shall be carefully cleaned, varnish being removed by acetone
grease and finger prints by petroleum spirit or similar product.
The test cabinet containing the test solution shall be brought to a temperature of
(30 °C ± 1 °C). The test pieces, pre-heated to 30 °C shall be placed in the test cabinet as
quickly as possible in such a way that the ammonia vapour can take effect unhindered. The
test pieces shall preferably be suspended so that they do not dip into the test solution nor
touch each other. Supports or suspension devices shall be made of materials which are not
susceptible to attack by ammonia vapour, for example glass or porcelain.
Testing shall be carried out at a constant temperature of (30 °C ± 1 °C) to exclude visible
condensed water formation caused by temperature fluctuations, which could severely distort
the test results. The test period shall commence when the test cabinet is closed and shall last
for 24 h. After this treatment, the test pieces shall be washed in running water; 24 h later,
they shall show no cracks when inspected at an optical magnification of 8x.
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In order not to influence the results of the test, the test pieces shall be handled with care.
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F.4
Procedura di prova
Le superfici dei provini devono essere accuratamente pulite, dopo aver tolto la vernice con
acetone, e il grasso e le impronte delle dita con petrolio o prodotto similare.
La cabina di prova contenente la soluzione di prova deve essere portata alla temperatura di
(30 °C ± 1 °C). I provini, preriscaldati a 30 °C, devono essere posti nella cabina di prova il più
velocemente possibile, in modo tale che il vapore di ammoniaca possa agire senza ostacoli. I
provini devono preferibilmente essere sospesi in modo tale che non siano immersi nella
soluzione di prova e non si tocchino tra di loro. I dispositivi di supporto o sospensione devono
essere di materiale inattaccabile dal vapore di ammoniaca, come ad esempio il vetro o la
porcellana.
La prova deve essere effettuata alla temperatura costante di (30 °C ± 1 °C) per escludere la
formazione di acqua condensata visibile causata da variazioni di temperatura, che potrebbero
distorcere severamente i risultati della prova. Il periodo di prova deve iniziare nel momento in
cui la cabina di prova è chiusa e deve durare 24 h. Dopo questo trattamento, i provini devono
essere lavati con acqua corrente; dopo 24 h non devono mostrare fessurazioni quando
ispezionati con un ingrandimento ottico di 8x.
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Per non influenzare i risultati della prova, i provini devono essere maneggiati con cura.
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Annex G
(normative)
Measurement of touch current and protective conductor current
( 1)
G.1 The luminaire is tested at an ambient temperature of 25 °C r 5 °C and at rated supply
voltage and frequency in the test circuit shown in Figure G.1.
G.2 The luminaire is operated with the lamp(s) of the type for which it is intended, such that,
when stabilized at rated voltage, the lamp wattage and voltage of fluorescent and other
discharge lamps are within r 5 % of the rated values.
G.3 The protective conductor current is measured with the luminaire connected as
described in 12.4.1. In addition, the measuring network in Figure G.4, with A and B
connected in Figure G.1 between the PE conductor of the luminaire and the earth connection
is used. The measuring network for touch current is disconnected.
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The test sequence shall be as detailed in Clause G.5 but “e” always open and no
measurements shall be made on class II luminaires.
The voltage U 4 measured with a high resistance voltmeter (electronic or an oscilloscope) in
r.m.s. is divided by the resistor R and the value for the current is given in r.m.s.
G.4 For the measurements of the touch current, the circuit specified in Figures G.1, G.2,
and G.3 are used.
The test sequence shall be as detailed in Clause G.5. The standard test finger in accordance
with IEC 60529 is used as the test probe and is applied to accessible metal parts, or
accessible insulating parts wrapped in foil, 10 cm x 20 cm in size, of the luminaire body.
The method of measurement described here is based on the assumption that the luminaire is
used in a star TN or TT system, i.e. the luminaire is connected between line (L) and neutral
(N). For other systems, see relevant clauses of the IEC 60990.
In case of multi phase connections, the same procedure occurs, but the measurements are
made on one phase at the time. The same limits apply for each phase.
Measuring network of Figure G.3 is used for portable class I luminaires, while the measuring
network of Figure G.2 is used in all other cases except when the protective conductor current
is asked for.
The voltage U 2 and U 3 in the measuring networks of Figure G.2 and G.3 are peak voltages.
If frequencies above 30 kHz are involved, measurement of touch current shall include
measurement with regard to electric burn effects in addition to measurement of Figure G.2.
For the burn effects, the unweighted r.m.s. value of the touch-current is relevant. Unweighted
touch-current is calculated from the r.m.s. voltage U 1 , measured across the 500 resistor of
Figure G.2.
––––––––––
(1)
The tests and the requirements of this Annex G are taken from IEC 60990. For full details, see IEC 60990.
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Allegato G
(normativo)
Misura della corrente di contatto e
della corrente nel conduttore di protezione (1)
G.1
L'apparecchio viene provato ad una temperatura ambiente di 25 °C r 5 °C e alla
tensione e alla frequenza nominali di alimentazione del circuito di prova mostrato nella
Figura G.1.
G.2
L'apparecchio viene fatto funzionare con la(e) lampada(e) del tipo previsto, in modo
che, una volta stabilizzato alla tensione nominale, la potenza della lampada e la tensione
delle lampade fluorescenti e altre lampade a scarica sia compreso entro il r 5 % dei valori
nominali.
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G.3
La corrente nel conduttore di protezione viene misurata con l'apparecchio collegato
come descritto in 12.4.1. Inoltre viene utilizzata la rete di misura mostrata nella Figura G.4,
con A e B collegati come nella Figura G.1, tra il conduttore PE dell'apparecchio e il
collegamento di terra. La rete di misura per la corrente di contatto viene scollegata.
La sequenza di prova deve essere quella descritta nell'articolo G.5, ma con “e” sempre aperto
e sugli apparecchi di Classe II non deve essere effettuata alcuna misura.
La tensione misurata U 4 con un voltmetro ad alta resistenza (elettronico o un oscilloscopio) a
valore efficace, viene divisa per la resistenza R e il valore della corrente è espresso come
valore efficace.
G.4
Per le misure della corrente di contatto si utilizza il circuito specificato nelle
Figure G.1, G.2 e G.3.
La sequenza di prova deve essere quella descritta nell'articolo G.5. Il dito di prova
normalizzato conforme alla IEC 60529 viene utilizzato come calibro di prova e viene applicato
alle parti metalliche accessibili o a quelle isolanti accessibili del corpo dell'apparecchio
avvolte in un foglio di dimensioni 10 cm x 20 cm.
Il metodo di misura qui descritto si basa sull'ipotesi che l'apparecchio venga utilizzato in un
sistema a stella TN o TT, cioè che l'apparecchio sia collegato tra la linea (L) e il neutro (N).
Nel caso di altri sistemi, si vedano i corrispondenti articoli della IEC 60990.
Nel caso di connessioni polifase, si segue la stessa procedura, ma le misure vengono
effettuate su una sola fase alla volta. Gli stessi limiti si applicano per ciascuna fase.
La rete di misura della Figura G.3 viene utilizzata per gli apparecchi mobili in Classe I, mentre
quella della Figura G.2 viene utilizzata in tutti gli altri casi, ad eccezione di quando sia
richiesta la misura della corrente nei conduttori di protezione.
Le tensioni U 2 e U 3 nelle reti di misura delle Figure G.2 e G.3 sono valori di picco.
Se vengono utilizzate frequenze superiori a 30 kHZ, la misura della corrente di contatto deve
comprendere la misura relativa agli effetti della bruciatura elettrica, insieme alle misure
indicate nella Figura G.2. Per gli effetti della bruciatura, il valore efficace non ponderato della
corrente di contatto è importante. La corrente di contatto non ponderata viene calcolata dalla
tensione efficace U 1 , misurata ai capi del resistore da 500 della Figura G.2.
———————
(1) Le prove e le prescrizioni del presente Allegato G sono prese dalla IEC 60990. Per i dettagli completi si veda
tale Norma.
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The terminal A electrode (standard test finger) shall be applied to each accessible part in
turn. For each application of the terminal A electrode, the terminal B electrode shall be
applied to earth, then applied to each of the other accessible parts in turn.
For measurement on class II luminaires, the protective conductor is ignored.
The test circuit of Figure G.1 shall employ an isolating transformer.
NOTE
G.5
Requirements for class III luminaires, tracks and wire systems are under consideration.
Test sequence
The touch-current is measured as follows:
Table G.1 – Position of swtitch e, n and p for the measurements
of the different classes of luminaires
Type of luminaire
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a) Class II
b) Class I, permanently
(a)
connected
c) Class I, pluggable
Position of the switch (see Figure G.1)
e
n
p
-
Closed
1
-
Closed
2
-
Open
1
-
Open
2
Closed
Closed
1
Closed
Closed
2
Closed
Open
1
Closed
Open
2
Closed
Closed
1
Closed
Closed
2
Open
Closed
1
Open
Closed
2
Closed
Open
1
Closed
Open
2
Open
Open
1
Open
Open
2
(a) These measurements are relevant for class I luminaires containing class II insulated parts only.
In the case of portable and adjustable luminaires incorporating a switch for use with
fluorescent or other discharge lamps, the luminaire shall be switched off after the
measurements. The luminaire is then switched on and before the lamp(s) restarts, the touchcurrent is measured again as stated in Table G.1.
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L'elettrodo del morsetto A (dito di prova normalizzato) deve essere applicato a ciascuna parte
accessibile in successione. Per ciascuna applicazione dell'elettrodo del morsetto A, l’elettrodo
del morsetto B deve essere collegato alla terra, quindi applicato a ciascuna parte accessibile
in successione.
Per la misura degli apparecchi di Classe II, il conduttore di protezione viene ignorato.
Il circuito di prova della Figura G.1 deve utilizzare un trasformatore di isolamento.
NOTA
G.5
Le prescrizioni per gli apparecchi di Classe III, per i sistemi a binario e per i cablaggi sono allo studio.
Sequenza delle prove
La corrente di contatto viene misurata come segue:
Tabella G.1 – Posizione degli interruttori e, n e p per le misure
delle diverse classi di apparecchi di illuminazione
Tipo di apparecchio
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a) Classe II
b) Classe I, collegati in
(a)
modo permanente
c) Classe I, a spina
Posizione dell’interruttore (vedi la Figura G.1)
e
n
p
-
Chiuso
1
-
Chiuso
2
-
Aperto
1
-
Aperto
2
Chiuso
Chiuso
1
Chiuso
Chiuso
2
Chiuso
Aperto
1
Chiuso
Aperto
2
Chiuso
Chiuso
1
Chiuso
Chiuso
2
Aperto
Chiuso
1
Aperto
Chiuso
2
Chiuso
Aperto
1
Chiuso
Aperto
2
Aperto
Aperto
1
Aperto
Aperto
2
(a) Queste misure sono importanti per gli apparecchi di Classe I che contengono solo parti isolate di Classe II.
Nel caso di apparecchi mobili e regolabili che incorporano un interruttore, previsti per essere
utilizzati con lampade fluorescenti o altre lampade a scarica, l'apparecchio deve essere
spento dopo le misure e quindi acceso e, prima che la lampada si riaccenda, viene misurata
la corrente di contatto, come indicato nella Tabella G.1.
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Point of connection
to supply
(polarity)
p
T
L
Supply
n
N
(neutral fault)
EUT
(earthing conductor
fault) e
B
PE
A
Measuring network
Figure G.1 – Test configuration: single-phase equipment on star TN or TT system
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Weighted touch current
(perception/reaction)
A
RS
CS
U2
= 500
(peak value)
Test
terminals
R1
B
RS 1 500 :
RB
RB
R1
U1
U2
C1
CS 0,22 PF
10 000 :
C1 0,022 PF
500 :
Figure G.2 – Measuring network, touch current weighted for perception or reaction (for
all class II and fixed class I luminaires)
Weighted touch current
(let-go)
A
RS
CS
U3
= 500
(peak value)
Test
terminals
R2
B
RB
U1
R3
C3
U3
C2
RS 1 500 :
R2
10 000 :
CS 0,22 PF
500 :
R3
20 000 :
C3 0,0091 PF
RB
C2 0,0062 PF
Figure G.3 – Measuring network, touch current weighted for let-go
(for portable class I luminaires)
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Punto di collegamento
dell’alimentazione
(polarità)
p
T
L
Alimentazione
n
N
(guasto di neutro)
EUT
(guasto del conduttore
di terra) e
PE
B
A
Rete di misura
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Figura G.1 – Configurazione di prova: apparecchiatura monofase
su sistemi a stella TN o TT
Corrente di contatto ponderata
(percezione/reazione)
A
RS
CS
U2
= 500
(valore di picco)
Morsetti di
prova
R1
B
RS 1 500 :
RB
RB
R1
U1
U2
C1
CS 0,22 PF
10 000 :
C1 0,022 PF
500 :
Figura G.2 – Rete di misura per la corrente di contatto ponderata per la percezione o la
reazione (per tutti gli apparecchi fissi di Classe I)
Corrente di contatto ponderata
(di distacco)
A
RS
CS
U3
= 500
Morsetti di
prova
(valore di picco)
R2
B
RB
U1
R3
C3
U3
C2
RS 1 500 :
RB
500 :
R2
R3
10 000 :
CS 0,22 PF
20 000 :
C3 0,0091 PF
C2 0,0062 PF
Figura G.3 – Rete di misura per la corrente di contatto ponderata per la corrente di
distacco (per apparecchi mobili di Classe I)
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I protective = U 4 / R
A
B
R
C4
U4
R = 150 C 4 = 1,5 F
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Figure G.4 – Measuring network, weighted for high frequency
protective conductor currents
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I di
protezione
= U4 / R
A
B
R
C4
U4
R = 150 C 4 = 1,5 F
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Figura G.4 – Rete di misura per le correnti ad alta frequenza ponderate
nel conduttore di protezione
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Annex H
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(Void)
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Allegato H
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(Vuoto)
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Annex I
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(Void)
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Allegato I
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(Vuoto)
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Annex J
(informative)
Explanation of IP numbers for degrees of protection
For full details, see IEC 60529 from which the following is an extract.
The type of protection covered by this system of classification is as follows.
a) Protection of persons against contact with or approach to live parts and against contact
with moving parts (other than smooth rotating shafts and the like) inside the enclosure
and protection of the equipment against ingress of solid foreign bodies.
b) Protection of the equipment inside the enclosure against harmful ingress of water.
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The designation to indicate the degrees of protection consists of the characteristic letters IP
followed by two numerals (the "characteristic numerals") indicating conformity with the
conditions stated in Tables J.1 and J.2 respectively. The first numeral indicates the degree of
protection described under item a) above and the second numeral the degree of protection
described under item b) above.
Table J.1 – Degrees of protection indicated by the first characteristic numeral
First
characteristic
numeral
Degree of protection
Short
description
Brief details of objects which will be
“excluded” from the enclosure
0
Non-protected
No special protection
1
Protected against solid objects
greater than 50 mm
A large surface of the body, such as a hand (but no
protection against deliberate access). Solid objects
exceeding 50 mm in diameter
2
Protected against solid objects
greater than 12 mm
Fingers or similar objects not exceeding 80 mm in length.
Solid objects exceeding 12 mm in diameter
3
Protected against solid objects
greater than 2,5 mm
Tools, wires, etc., of diameter or thickness greater than
2,5 mm. Solid objects exceeding 2,5 mm in diameter
4
Protected against solid objects
greater than 1,0 mm
Wires or strips of thickness greater than 1,0 mm.
Solid objects exceeding 1,0 mm in diameter
5
Dust-protected
Ingress of dust is not totally prevented but dust does not
enter in sufficient quantity to interfere with satisfactory
operation of the equipment
6
Dust-tight
No ingress of dust
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Allegato J
(informativo)
Spiegazione delle cifre IP relative ai gradi di protezione
Per maggiori informazioni consultare la IEC 60529, riassunta come segue.
Il sistema di classificazione riguarda i seguenti tipi di protezione:
a) Protezione delle persone contro il contatto o l’accesso a parti in tensione e il contatto con
parti in movimento (tranne gli alberi lisci rotanti e simili) all’interno dell’involucro e la
protezione dell’apparecchiatura contro la penetrazione di corpi solidi estranei.
b) Protezione dell’apparecchiatura
dell’acqua.
all’interno
dell’involucro
contro
gli
effetti
dannosi
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La designazione dei gradi di protezione consiste nelle lettere caratteristiche IP seguite da due
cifre (“cifre caratteristiche”) che indicano la conformità con le condizioni specificate
rispettivamente nelle Tabelle J.1 e J.2. La prima cifra indica il grado di protezione di cui al
punto a) e la seconda cifra il grado di protezione di cui al punto b).
Tabella J.1 – Gradi di protezione indicati dalla prima cifra caratteristica
Prima cifra
caratteristica
Grado di protezione
Descrizione
sintetica
Breve descrizione degli oggetti
che sono “esclusi” dall’involucro
0
Non protetto
Nessuna protezione particolare
1
Protetto contro i corpi solidi
maggiori di 50 mm
Un’ampia superficie del corpo umano, per esempio una
mano (ma nessuna protezione contro l’accesso volontario).
Corpi solidi con diametro maggiore di 50 mm
2
Protetto contro i corpi solidi
maggiori di 12 mm
Dita e oggetti simili non superiori a 80 mm di lunghezza.
Corpi solidi con diametro maggiore di 12 mm
3
Protetto contro i corpi solidi
maggiori di 2,5 mm
Utensili, fili, ecc., di diametro o spessore superiore a
2,5 mm. Corpi solidi con diametro maggiore di 2,5 mm
4
Protetto contro i corpi solidi
maggiori di 1,0 mm
Fili o nastri di spessore superiore a 1,0 mm.
Corpi solidi con diametro maggiore di 1,0 mm
5
Protetto contro la polvere
L’ingresso di polvere non è totalmente impedito, ma la
polvere non può entrare in quantità tale da pregiudicare il
funzionamento dell’apparecchiatura
6
Totalmente protetto contro la
polvere
Nessun ingresso di polvere
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Table J.2 – Degrees of protection indicated by the second characteristic numeral
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Second
characteristic
numeral
Degree of protection
Short
description
Details of the type of protection
provided by the enclosure
0
Non-protected
No special protection
1
Protected against dripping water
Dripping water (vertically falling drops) shall have no harmful
effect
2
Protected against dripping water
when tilted up to 15°
Vertically dripping water shall have no harmful effect when
the enclosure is tilted at any angle up to 15° from its normal
position
3
Protected against spraying water
Water falling as a spray at an angle up to 60° from the
vertical shall have no harmful effect
4
Protected against splashing water
Water splashed against the enclosure from any direction
shall have no harmful effect
5
Protected against water jets
Water projected by a nozzle against the enclosure from any
direction shall have no harmful effect
6
Protected against heavy seas
Water from heavy seas or water projected in powerful jets
shall not enter the enclosure in harmful quantities
7
Protected against the effects of
immersion
Ingress of water in a harmful quantity shall not be possible
when the enclosure is immersed in water under defined
conditions of pressure and time
8
Protected against submersion
The equipment is suitable for continuous submersion in
water under conditions which shall be specified by the
manufacturer.
NOTE Normally, this will mean that the equipment is
hermetically sealed. However, with certain types of equipment, it
can mean that water can enter but only in such a manner that it
produces no harmful effects.
Specialist cleaning techniques are not covered by IP ratings. Manufacturers are recommended to give appropriate
information regarding cleaning techniques, where necessary. This is in line with the recommendations contained
within IEC 60529 for specialist cleaning techniques.
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Tabella J.2 – Gradi di protezione indicati dalla seconda cifra caratteristica
Seconda cifra
caratteristica
Grado di protezione
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Descrizione sintetica
Dettagli sul tipo di protezione fornito dall’involucro
0
Non protetto
Nessuna protezione particolare
1
Protetto contro lo stillicidio
Le gocce d’acqua (cadendo verticalmente) non devono
provocare effetti dannosi
2
Protetto contro lo stillicidio
quando inclinato fino a 15°
Le gocce d’acqua che cadono verticalmente non
devono provocare effetti dannosi quando l’involucro è
inclinato fino a 15° rispetto alla sua posizione normale
3
Protetto contro la pioggia
L’acqua spruzzata a pioggia ad un angolo fino a 60°
dalla verticale non deve provocare effetti dannosi
4
Protetto contro gli spruzzi
L’acqua spruzzata sull’involucro in tutte le direzioni non
deve provocare effetti dannosi
5
Protetto contro i getti
L’acqua proiettata da un ugello sull’involucro in tutte le
direzioni non deve provocare effetti dannosi
6
Protetto contro le onde
L’acqua di onde marine o proiettata in getti potenti non
deve penetrare nell’involucro in quantità tale da
provocare effetti dannosi
7
Protetto contro gli effetti
dell’immersione
Non deve essere possibile l’ingresso d’acqua in
quantità dannosa quando l’involucro è immerso in
determinate condizioni di pressione e di durata
8
Protetto contro la sommersione
L’apparecchiatura è adatta per rimanere sommersa in
acqua con continuità nelle condizioni specificate dal
costruttore.
NOTA
Ciò significa, normalmente, che
l’apparecchiatura è completamente stagna ma, con
alcuni tipi di apparecchiature, può significare che
l’acqua può entrare ma soltanto in quantità tale da non
portare a effetti dannosi.
Le tecniche di pulizia specializzate non sono previste dalla classificazione IP. Si raccomanda ai costruttori
di fornire, quando necessario, le informazioni adeguate relative alle tecniche di pulizia. Questo è in linea
con le raccomandazioni della IEC 60529 relative alle tecniche di pulizia specializzate.
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Annex K
(informative)
Temperature measurement
K.1
Temperature measurements of the luminaire
The following recommendations refer to methods of making temperature measurements on
luminaires in a draught-proof enclosure in accordance with 12.4.1. These methods of
measurement have evolved as being particularly suitable for luminaires; alternative methods
may be used if it is established that they are of at least equal precision and accuracy.
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Temperatures of solid materials are usually measured by means of thermocouples. The
output voltage is read by a high-impedance device such as a potentiometer. With a directreading instrument, it is important to check that its input impedance is suited to the
impedance of the thermocouple. Temperature-indicators of the chemical type are at present
suitable only for rough checks of measurement.
The thermocouple wires should be of low thermal conductivity. A suitable thermocouple
consists of 80/20 nickel-chromium paired with 40/60 nickel-copper (or with 40/60 nickelaluminium). Each of the two wires (usually of strip form, or circular in section) is fine enough
to pass through a 0,3 mm hole. All the end-portions of the wires liable to be exposed to
radiation have a high-reflectance metal finish. The insulation of each wire is of suitable
temperature and voltage rating; it is also thin but robust.
Thermocouples are attached to the measuring point with minimum disturbance of thermal
conditions and with low-resistance thermal contact. If a particular point on a part is not
specified, the point of highest temperature should be found by preliminary exploration (for
this purpose, a thermocouple may be mounted in a holder made of material of low thermal
conductance; instruments using thermistors are also convenient). It is important to explore
materials such as glass, since the temperature may vary rapidly with position. Thermocouples mounted within or near a luminaire should have minimum exposure to conducted or
radiant heat. Care should be taken to avoid voltages from current-carrying parts.
The following methods have been found useful for attaching thermocouple junctions at
measuring points.
a) Mechanical clamping, e.g. under a fixing device (clamping under current-carrying parts
should be avoided).
b) Soldering to a metal surface (with a minimum amount of solder).
c) By an adhesive (minimum amount required). The adhesive should not separate the
thermocouple from the measuring point. An adhesive used with a translucent material
should be as translucent as possible. A suitable adhesive for use with glass is formed of
one part of sodium silicate to two parts of calcium sulphate, with water medium.
On non-metal parts, the last 20 mm of the thermocouple are attached to the surface to
offset the flow of heat from the measuring point.
d) Cables. The insulation is slit and the thermocouple inserted (without touching a
conductor); the insulation is then bound up.
e) Mounting surfaces (see Annex D). A thermocouple is attached to a copper disc
(approximately 15 mm in diameter, 1 mm thick, and with a matt black finish), sunk level
with the surface at the hottest point.
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Allegato K
(informativo)
Misura della temperatura
K.1 Misure della temperatura degli apparecchi
Le seguenti raccomandazioni si riferiscono ai metodi di misura della temperatura sugli
apparecchi posti nella cabina protetta dalle correnti d’aria, conformemente a 12.4.1. Questi
metodi di misura sono stati scelti in quanto particolarmente adatti agli apparecchi di
illuminazione; possono essere utilizzati altri metodi se almeno di pari precisione e esattezza.
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Le temperature dei materiali solidi sono abitualmente misurate mediante termocoppie. La
tensione di uscita è misurata per mezzo di un dispositivo ad elevata impedenza, come un
potenziometro. Nel caso di strumento di misura a lettura diretta, è importante verificare che la
sua impedenza di entrata sia adatta all’impedenza della termocoppia. Attualmente gli
indicatori di temperatura di tipo chimico si impiegano solo per misure grossolane.
I fili delle termocoppie dovrebbero essere a bassa conduttività termica. Una termocoppia
adeguata è costituita da un filo di nichel-cromo 80/20 accoppiato con un filo di nichel-rame
40/60 (o nichel-alluminio 40/60). Ciascuno dei due fili (generalmente a forma di nastro o a
sezione circolare) è sufficientemente sottile da passare attraverso un foro di 0,3 mm di
diametro. Tutte le parti terminali dei fili, facilmente esposte a radiazioni, hanno una finitura
metallica ad alto potere riflettente. L’isolamento di ciascun filo è adeguato alla temperatura e
alla tensione nominali; è anche sottile ma robusto.
Le termocoppie sono fissate al punto da misurare in modo da disturbare al minimo le
condizioni termiche e con un contatto termico di bassa resistenza. Se non è stato precisato il
punto di misura, si dovrebbe ricercare il punto di massima temperatura con un’indagine
preliminare (a tal fine si può montare una termocoppia in un supporto costituito da materiale a
bassa conduttanza termica; si possono impiegare anche strumenti che utilizzano termistori). È
importante esaminare materiali come il vetro, la cui temperatura può variare rapidamente a
seconda della posizione. Le termocoppie montate all’interno o vicino all’apparecchio
dovrebbero essere esposte il meno possibile al calore di conduzione o di irraggiamento. Si
dovrebbe anche evitare il contatto con parti che portano corrente.
Per il fissaggio delle giunzioni delle termocoppie nei punti di misura, sono stati giudicati
soddisfacenti i seguenti metodi:
a) Serraggio meccanico, per esempio sotto un dispositivo di fissaggio (dovrebbe essere
evitato il serraggio sotto parti che portano corrente).
b) Saldatura ad una superficie metallica (con una minima quantità di saldatura).
c) Mediante un adesivo (in quantità minima). L’adesivo non dovrebbe separare la
termocoppia dal punto di misura. Un adesivo utilizzato su materiale traslucido dovrebbe
essere il più traslucido possibile. Un adesivo adatto per il vetro è costituito da una parte di
silicato di sodio e due parti di solfato di calcio, in soluzione acquosa.
Sulle parti non metalliche gli ultimi 20 mm della termocoppia, sono fissate alla superficie
in modo da compensare il flusso di calore a partire dal punto di misura.
d) Cavi. L’isolamento è inciso e la termocoppia inserita nell’incisione (senza toccare il
conduttore): l’isolamento viene poi fasciato.
e) Superfici di montaggio (vedi Allegato D). Una termocoppia viene fissata a un disco di rame
(di circa 15 mm di diametro, 1 mm di spessore e con finitura nera opaca) inserito a livello
della superficie di montaggio nel punto più caldo.
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The average ambient temperature in the draught-proof enclosure is taken to be the air
temperature at a position near one of the perforated walls on a level with the centre of the
luminaire. The temperature is usually measured by a mercury-in-glass thermometer, the bulb
of which is shielded against radiation by a double-walled cylinder of polished metal.
The average temperature throughout a winding is measured by the increase-in-resistance
method. The procedure to be followed is described in Annex E.
NOTE
It is found that errors are often made in the estimated calculation. An independent rough check should be
made by measuring the case temperature of the component and adding a winding-to-case differential appropriate
to the construction.
It is important that all temperature measuring instruments should be checked regularly. It is
also recommended that measuring authorities should interchange luminaires to improve
consistency in the measurement of different materials at different temperature levels.
K.2 Temperature measurement of the insulation parts of lampholders
Thermocouples should be applied on the following measuring points, as shown in Figure K.1:
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a) lampholder rim (not on metal or ceramic lampholders);
b) at the point of contact between the lamp cap and the lampholder (if made of insulation
material other than ceramic);
It is the intention that measurement takes place on the lampholder, and should be as near
as possible to the point of contact between the lamp cap and the lampholder without
touching the lamp cap;
c) at bifurcation of the cable with a maximum of 10 mm from the lampholder terminals (if any
– this measuring point being important as the wiring may touch it).
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Per temperatura ambiente media nella cabina protetta dalle correnti d’aria si considera la
temperatura dell’aria in un punto vicino ad una delle pareti perforate, all’altezza del centro
dell’apparecchio. Tale temperatura di solito è misurata mediante un termometro di vetro a
mercurio il cui serbatoio è protetto contro l’irraggiamento mediante un cilindro a doppia parete
di metallo lucido.
La temperatura media di un avvolgimento è misurata con il metodo della variazione di
resistenza. La relativa procedura da seguire è descritta nell’Allegato E.
NOTA
Spesso vengono commessi errori nella valutazione. Dovrebbe essere effettuato un controllo grossolano
indipendente misurando la temperatura della custodia del componente e aggiungendo uno spaziatore
avvolgimento-involucro adeguato alla costruzione.
È importante che tutti gli strumenti di misura della temperatura siano controllati regolarmente.
Si raccomanda inoltre che gli enti di prova si scambino gli apparecchi di illuminazione per
migliorare l’uniformità delle misure dei diversi livelli di temperatura per i diversi materiali.
K.2
Misura della temperatura delle parti isolanti dei portalampade
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Le termocoppie dovrebbero essere applicate sui seguenti punti di misura, come indicato nella
Figura K.1:
a) nel bordo del portalampade (non su portalampade di metallo o ceramica);
b) nel punto di contatto tra l’attacco della lampada e il portalampade (se di materiale isolante
diverso dalla ceramica);
La misura dovrebbe essere effettuata sul portalampade, il più vicino possibile al punto di
contatto tra l’attacco della lampada e il portalampade, senza toccare l’attacco della
lampada;
c) alla biforcazione del cavo con un massimo di 10 mm dai morsetti del portalampade (se
presenti - questo punto di misura è importante poiché il cablaggio può entrare in contatto).
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a
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b
c
10 mm max.
NOTE
Lampholder may be either ES or BC.
Figure K.1 – Placing of thermocouples on a typical lampholder
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a
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b
c
10 mm max.
NOTA
Il portalampade può essere sia ES che BC.
Figura K.1 – Posizionamento delle termocoppie su un portalampade tipico
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Annex L
(informative)
Guide to good practice in luminaire design
L.1
Scope
This guide to good practice is intended to advise luminaire manufacturers on aspects of
luminaire design that, due to their nature, are not currently controlled by standardised test
and assessment regimes. This annex provides information covering aspects such as, material
selection, plastic material degradation through life, the effects of corrosive elements and
appropriate protection, thermal considerations in optical design, recommendations related to
lamps’ end of life phenomenon and resistance against vibration.
It applies to luminaires for indoor and outdoor use and advises on generally accepted
constructions, but is not exhaustive. This guide should therefore never be interpreted as a
requirement since other solutions can be equally effective or even better in certain specific
applications.
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A classification of external influences is given in IEC 60364-5-51.
L.2
Plastics in luminaires
In luminaire construction, plastic components have become important and proven functional
elements. This applies to internal parts and wiring, and to components such as translucent
covers, shields and parts for structural support.
The applications relative to the "normal" usage of luminaires determine the normal running
life (ageing) of these plastic parts.
Excessive hard usage and damaging influences diminish the resistance to ageing.
See Table L.1.
Table L.1 – Damaging influences
Damaging influence
High operating temperature
UV radiation
Aggressive substance
Cause
Effects
Operating voltage too high
Deformation
Ambient temperature too high
Embrittlement
Inappropriate mounting
Discoloration
Mercury-dosed high-pressure lamps
with excessive UV component
Yellowing
Germicidal lamps
Embrittlement
Softeners (plasticizers)
Cracking
Incorrect cleaning (with desinfecting
means)
Reduced strength
(a)
Outer surface damage
(a) All causes can relate to all effects.
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Allegato L
(informativo)
Guida per la progettazione degli apparecchi
L.1
Campo di applicazione
Questa guida per la progettazione ha lo scopo di informare i costruttori di apparecchi di
illuminazione sugli aspetti relativi alla progettazione degli apparecchi che, a causa della loro
natura, non sono normalmente controllati mediante prove normalizzate e valutazioni. Il
presente Allegato fornisce informazioni su aspetti quali la scelta dei materiali, il degrado dei
materiali plastici durante la loro vita, gli effetti degli elementi corrosivi e la protezione
appropriata, considerazioni sugli aspetti termici nella progettazione ottica, raccomandazioni
relative al fenomeno di fine vita delle lampade e resistenza alle vibrazioni.
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Essa si applica agli apparecchi per uso interno ed esterno e fornisce, sotto forma di
informazione e senza esaurire l’argomento, alcune raccomandazioni relative alla costruzione,
considerate generalmente soddisfacenti. Questa guida non dovrebbe essere quindi
considerata come una prescrizione, poiché altre soluzioni possono essere altrettanto efficaci
e anche preferibili in alcune applicazioni specifiche.
Una classificazione delle influenze esterne è riportata nella IEC 60364-5-51.
L.2
Materiali plastici utilizzati negli apparecchi
Nella costruzione degli apparecchi, i componenti plastici sono diventati elementi funzionali
importanti e provati. Questo si applica alle parti interne, ai cablaggi, e ai componenti
dell’apparecchio come le calotte traslucide, gli schermi e i supporti strutturali.
L’applicazione degli apparecchi nell’uso “normale” determina la durata (invecchiamento) di
queste parti plastiche.
Condizioni di utilizzo eccessivamente gravose e influenze dannose diminuiscono la resistenza
all’invecchiamento. Vedi la Tab. L.1.
Tabella L.1 – Influenze dannose
Influenze dannose
Temperatura di
funzionamento elevata
Radiazione UV
Sostanze corrosive
Causa
Effetti
(a)
Tensione di funzionamento
eccessiva
Deformazione
Temperatura ambiente eccessiva
Fragilità
Installazione impropria
Decolorazione
Lampade a vapori di mercurio ad
alta pressione con eccessiva
componente UV
Lampade germicide
Ingiallimento
Ammorbidenti (plastificanti)
Fessurazione
Pulizia impropria (con sostanze
disinfettanti)
Resistenza meccanica ridotta
Fragilità
Deterioramento della superficie
(a) Ogni causa può produrre tutti gli effetti.
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Special attention should be given to:
–
continuous service temperature;
–
UV and visible radiation;
–
static and dynamic mechanical impact;
–
oxidizing atmospheres.
Some combinations of these influences have particular importance and may make the
material unsuitable for the intended application. For example, the combination of UV radiation
and heat may produce a green substance from PVC cable insulation, indicating the
degradation of the insulation. The properties published with respect to particular materials of
given generic names can differ depending on the fillers or inhibitors used, the manufacturing
procedure and the design.
L.3
Rust resistance
Luminaires for use in normal indoor atmospheres may be made from a wide variety of
materials.
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Sheet metal components of the luminaire should be suitably pre-treated and surface finished,
e.g. stove-enamelled.
Unpainted aluminium reflectors and louvres should be of an aluminium alloy with an anodic
coating.
Auxiliary components of luminaires, such as clips, hinges, etc. when electroplated with
suitable materials will give satisfactory service in normal indoor atmospheres. Suitable
coatings are zinc, nickel/chromium and tin.
NOTE The electrical safety of luminaires for indoor use under humid conditions is checked by the tests of
Section 9.
L.4
Corrosion resistance
Luminaires for use outdoors, or indoors in atmospheres of
adequate resistance to corrosion. Although it is assumed that
required to operate in conditions where chemical vapours
remembered that all atmospheres contain a small proportion
sulphur dioxide and that in the presence of moisture, these can
a long period of time.
high humidity should have
these luminaires will not be
are present, it should be
of corrosive gases such as
cause severe corrosion over
In the assessment of the resistance to corrosion of a luminaire, it should be borne in mind
that the interior of a closed luminaire (even if it has one or more drain-holes) is much less
subject to corrosion than the exterior.
The following metals or combinations are known to provide adequate corrosion resistance:
a) copper and bronze, or brass containing not less than 80 % copper;
b) stainless steel;
c) aluminium (sheet, extruded or cast) and die-cast zinc, known to be resistant to
atmospheric corrosion;
d) cast iron or malleable iron at least 3,2 mm thick, coated with a minimum of 0,05 mm zinc
on the outside surfaces and a visible coating of such material on the inside surface;
e) sheet steel, zinc-coated, average coating thickness 0,02 mm;
f)
polymeric materials, see under Clause L.1.
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Si dovrebbe prestare particolare attenzione a:
–
la temperatura di funzionamento continuo;
–
le radiazioni UV e le radiazioni visibili;
–
le sollecitazioni meccaniche statiche e dinamiche;
–
le atmosfere ossidanti.
Alcune combinazioni di queste influenze hanno particolare importanza e possono rendere il
materiale inadatto per l’applicazione prevista. Per esempio la combinazione di radiazione UV
e calore può produrre, dall’isolante dei cavi in PVC, una sostanza verde che indica un
deterioramento dell’isolamento in corso. Le proprietà dichiarate di certi materiali particolari,
designati con nomi generici, possono cambiare secondo il riempitivo o l’inibitore usati o
secondo la procedura di fabbricazione ed il progetto.
L.3
Resistenza alla ruggine
Gli apparecchi usati all’interno, in atmosfera ordinaria, possono essere costruiti con una
grande varietà di materiali.
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I componenti metallici in fogli degli apparecchi dovrebbero essere convenientemente
pretrattati e rifiniti in superficie, per esempio mediante smaltatura a fuoco.
I riflettori e gli schermi a griglia in alluminio non verniciato dovrebbero essere in lega di
alluminio anodizzato.
Gli accessori degli apparecchi, come le pinze, le cerniere, ecc, funzionano in modo
soddisfacente nelle atmosfere ordinarie all’interno, quando sono provviste di un rivestimento
elettrolitico adeguato, come la zincatura, la nichelatura/cromatura e la stagnatura.
NOTA
La sicurezza elettrica degli apparecchi per uso interno di ambienti umidi si verifica con le prove della
Sezione 9.
L.4
Resistenza alla corrosione
Gli apparecchi per l’uso all’esterno, o all’interno in atmosfere ad elevato grado di umidità,
dovrebbero avere un’adeguata resistenza alla corrosione. Sebbene questi apparecchi non
siano previsti per funzionare in atmosfere in cui sono presenti vapori chimici, non si dovrebbe
dimenticare che tutte le atmosfere contengono piccole percentuali di gas corrosivi, quali il
biossido di zolfo, che, in presenza di umidità, può causare, per lunghi periodi, forte
corrosione.
Nella valutazione della resistenza alla corrosione di un apparecchio, occorre tener presente
che l’interno di un apparecchio chiuso (anche se munito di uno o più fori di drenaggio), è
molto meno soggetto alla corrosione rispetto all’esterno.
I seguenti metalli o le loro combinazioni sono riconosciuti come adeguati contro la corrosione:
a) rame, bronzo e ottone, con almeno l’80 % di rame;
b) acciaio inossidabile;
c) alluminio (in fogli, estruso o fuso), e zinco pressofuso, noto per la resistenza alla
corrosione atmosferica;
d) fusioni in ferro o ferro malleabile con spessore di almeno 3,2 mm, rivestito con almeno
0,05 mm di zinco all’esterno e uno spessore visibile di tale materiale sulla superficie
interna;
e) lamiera di acciaio zincata, con spessore medio del rivestimento di 0,02 mm;
f)
materiali polimerici, vedi L.1.
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Metal components in contact with one another should be made from metals which lie close to
each other in the galvanic series to avoid electrolytic corrosion. For example, brass or other
copper alloys should not be used in contact with aluminium or aluminium alloys; contact
between either of these groups of materials and stainless steel is much more acceptable.
Plastic materials used outdoors should usually be chosen from those whose characteristics
do not change significantly during long periods of service, e.g. acrylics.
Cellulose materials are in general unsatisfactory for conditions of high humidity, either
indoors or outdoors, and others including polystyrene, while suitable for use indoors, are
liable to severe deterioration if used outdoors owing to the combination of moisture and solar
radiation.
Where the construction of plastic luminaires intended for high humidity conditions (indoor or
outdoors) includes cemented joints, it is essential that the cement used be able to withstand
continuous exposure to moisture for long periods without deterioration.
NOTE The electrical safety of luminaires for outdoor use under humid conditions is checked by the tests of
Section 9.
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L.5
Chemically corrosive atmospheres
Luminaires to be used in atmospheres where chemically corrosive vapour or gases may be
present in considerable concentration, and especially where condensation appears, require
that the precautions given above for outdoor luminaires be observed and that the following
additional precautions be taken.
a) In general, luminaires whose bodies are made by casting a corrosion-resistant metal will
give better service than sheet metal luminaires.
b) Where metals are used they should, as far as possible, be chosen for resistance to the
particular corrosive substance present, as most metals are subject to attack by some
corrosive substance. Die-cast aluminium will be satisfactory for most applications.
c) Similarly, the paints or other protective systems used should be chosen with regard to
particular corrosive substances or groups of corrosive substances. For example, paints
which are highly acid-resistant may not be able to withstand attack by some alkalis.
d) Plastics such as acrylics, PVC and polystyrene are very resistant to attack by most
inorganic acids and alkalis. They are, however, liable to attack by a number of organic
liquids and vapours and as the effect depends on both the type of plastic and the
particular chemical, materials should be chosen to suit the particular conditions.
e) Vitreous enamel finishes are resistant to many chemicals, but it is essential that the
enamel coating be free from broken areas or cracks if satisfactory service is to be
obtained in highly corrosive atmospheres.
L.6
Reflector design
The materials used in the reflection of light also reflect the infra-red spectrum in a very
similar manner. Thus an optically efficient reflector will also reflect most IR radiation from the
luminaire thus reducing overheating effects.
It is very important that hot spots are not concentrated on parts of the luminaire and lamp
where they can affect performance or reduce the durability of materials. In particular, it is
recommended that reflected light (and IR) is not focused back onto the lamp wall, lamp
filament or arc tube. This will affect the life of the lamp and in extreme cases, may cause
failure of the lamp envelope or arc tube.
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I componenti metallici in contatto tra loro dovrebbero essere metalli vicini nella serie
galvanica, per evitare la corrosione elettrolitica. Per esempio l’ottone e altre leghe di rame,
non dovrebbero essere usati in contatto con l’alluminio o sue leghe; il contatto tra uno di
questi gruppi di materiali e l’acciaio inossidabile è molto più indicato.
I materiali plastici impiegati all’esterno dovrebbero essere generalmente scelti tra quelli le cui
caratteristiche non si modificano in modo sensibile per lunghi periodi di servizio, per esempio
gli acrilici.
I materiali a base di cellulosa sono, in genere, insoddisfacenti in condizioni di elevata umidità
sia all’interno che all’esterno, mentre altri, compresi il polistirene, che risultano adeguati per
l’interno, sono suscettibili di forte deterioramento quando utilizzati all’esterno a causa
dell’effetto combinato di umidità e irraggiamento solare.
Nel caso in cui gli apparecchi in materiale plastico per atmosfere molto umide (interne o
esterne) contengano parti cementate, è indispensabile che il mastice utilizzato possa
resistere all’esposizione continua all’umidità per lunghi periodi senza deteriorarsi.
NOTA
La sicurezza elettrica degli apparecchi per uso all’interno di ambienti umidi si verifica con le prove della
Sezione 9.
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L.5
Atmosfere chimicamente corrosive
Gli apparecchi previsti per l’uso in atmosfere in cui i vapori o i gas chimicamente corrosivi
possono essere presenti in concentrazioni considerevoli, soprattutto di condensa, richiedono
che siano osservate le precauzioni sopracitate per gli apparecchi per esterno unitamente alle
presenti:
a) In generale gli apparecchi aventi il corpo in fusione di un metallo resistente alla corrosione
si comportano meglio in servizio rispetto a quelli in lamiera.
b) Quando si utilizza un metallo, questo dovrebbe essere scelto, per quanto possibile, per
resistere all’agente corrosivo specifico presente, dato che la maggior parte dei metalli
possono essere aggrediti da alcune sostanze corrosive. L’alluminio pressofuso è
soddisfacente nella maggior parte delle applicazioni.
c) Analogamente, le vernici e altri trattamenti protettivi devono essere scelti in funzione di
specifici agenti o gruppi di sostanze corrosive. Per esempio, le vernici che hanno una
buona resistenza agli acidi possono non essere resistenti ad alcuni alcali.
d) I materiali plastici, come gli acrilici, i PVC, e il polistirene, resistono bene alla maggior
parte degli acidi inorganici e degli alcali; essi sono tuttavia suscettibili di essere attaccati
da alcuni liquidi e vapori organici e, dato che l’effetto dipende sia dalla materia plastica
che dal prodotto chimico in questione, i materiali devono essere scelti in funzione delle
condizioni specifiche.
e) Gli smalti vetrificati resistono a molti prodotti chimici, ma, perché sia assicurato un
funzionamento soddisfacente in atmosfere altamente corrosive, è indispensabile che il
rivestimento smaltato non presenti rotture o fessurazioni.
L.6
Progettazione dei riflettori
I materiali utilizzati per la riflessione della luce riflettono anche lo spettro infrarosso in modo
analogo. Quindi un’ottica efficiente rifletterà anche la maggior parte delle radiazioni IR
emesse dall’apparecchio, riducendo in questo modo gli effetti del surriscaldamento.
È molto importante che i punti caldi non siano concentrati su alcune parti dell’apparecchio e
della lampada, dove possono influenzare le prestazioni o diminuire la durata dei materiali. In
particolare si raccomanda che la luce riflessa (e le radiazioni IR) non sia riflessa sulla parete
della lampada, sul suo filamento o sul tubo di scarica. Ciò pregiudicherà la vita della lampada
e, in casi estremi, può provocare la rottura dell’involucro della lampada o del tubo di scarica.
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The maximum operating temperatures given in the lamp standards should not be exceeded
(see normative references in 0.2).
L.7
Components in different kinds of luminaires
In the component standards, the creepage distances and clearances are normally related to
certain conditions such as pollution degree 2 and overvoltage category I, which should be
kept in mind for the selection of components in luminaires. Other parameters, e.g. fire and/or
tracking resistance, can also influence the selection of components in luminaires. This also
means that the components in question can be used in the majority of the luminaires where
the corresponding conditions prevail. In some luminaires, e.g. some road and street lighting
luminaires, emergency lighting luminaires etc., other more stringent conditions apply. This
could imply that the ”normal” components can not be used without complying with these more
stringent conditions. The consequence of this could be that the luminaire manufacturer would
have to work with components complying with different conditions for use in different
categories of luminaires.
In the future, components will need to take into account the following parameters:
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A. Micro-environment of the components
A1. Tracking (IEC 60112)
–
ordinary environments not requiring tracking test
–
environments requiring tracking test at 175 V (i.e. CTI 175)
A2. Pollution degree (IEC 60664-1)
–
pollution degree 1
–
pollution degree 2
–
pollution degree 3
–
pollution degree 4
B. Overvoltage category (IEC 60664-1)
–
overvoltage category I
–
overvoltage category II
–
overvoltage category III
–
overvoltage category IV
C. Fire resistance (IEC 60695-2 series)
–
glow wire test 650 qC
–
glow wire test 850 qC
L.8
Recommendations for electromagnetic ballast protection for end of life
phenomenon of HID lamps
Because of possible risk of ballast overloading at end of lamp life, suitably protected circuits
should be used for operation of high pressure sodium and some metal halide lamps.
Testing is conducted using the test circuit of Figure C.3.
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Non si devono superare i valori massimi delle temperature di funzionamento indicate nelle
Norme delle lampade (vedi i riferimenti normativi in 0.2).
L.7 Componenti per i diversi tipi di apparecchi
Nelle Norme dei componenti, le distanze superficiali e in aria sono in funzione di certi tipi di
condizioni, quali il grado di inquinamento 2 e la categoria di sovratensione I, che dovrebbero
essere tenute presenti nella scelta dei componenti degli apparecchi. Altri parametri, ad
esempio la resistenza al fuoco e alle correnti superficiali, possono influenzare la scelta dei
componenti per gli apparecchi. Questo comporta che i componenti in questione possano
essere utilizzati nella maggior parte degli apparecchi nei quali prevalgono le corrispondenti
condizioni. In alcuni apparecchi, ad esempio per l’illuminazione stradale, l’illuminazione di
emergenza, ecc. si applicano condizioni più restrittive. Questo potrebbe implicare che i
“normali” componenti non possano essere utilizzati senza rispettare la conformità con queste
condizioni più restrittive. La conseguenza potrebbe essere che il costruttore degli apparecchi
potrebbe dover utilizzare componenti conformi a condizioni di impiego differenti per categorie
di apparecchi differenti.
Nella scelta dei componenti si dovrà tener conto dei seguenti parametri:
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A. Micro-ambiente dei componenti
A1. Correnti superficiali (IEC 60112)
–
gli ambienti normali che non richiedono la prova di resistenza alle correnti superficiali
–
gli ambienti che richiedono la prova di resistenza alle correnti superficiali a 175 V
(cioè CTI 175)
A2. Grado di inquinamento (IEC 60664-1)
–
grado di inquinamento 1
–
grado di inquinamento 2
–
grado di inquinamento 3
–
grado di inquinamento 4
B. Categoria di sovratensione (IEC 60664-1)
–
categoria di sovratensione I
–
categoria di sovratensione II
–
categoria di sovratensione III
–
categoria di sovratensione IV
C. Resistenza al fuoco (serie IEC 60695-2)
–
prova del filo incandescente a 650 qC
–
prova del filo incandescente a 850 qC.
L.8
Raccomandazioni per la protezione degli alimentatori elettromagnetici per
l’effetto di fine vita delle lampade HID
A causa del possibile rischio di sovraccarico dell'alimentatore al termine della vita della
lampada, si dovrebbero utilizzare circuiti adeguatamente protetti per il funzionamento delle
lampade al sodio ad alta pressione e alcune lampade ad alogenuri.
Le prove sono effettuate utilizzando il circuito di prova mostrato nella Figura C.3.
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It is generally accepted, for now, that it would be unlikely that normal magnetic ballast would
meet this test requirement without the addition of a thermal cut out.
L.9
Resistance against the effects of vibration
Luminaire construction should be resistant against the effects of vibration that are likely to
occur in service, this is particularly relevant for street lighting (IEC 60598-2-3) and floodlights
(IEC 60598-2-5). Because of differences in luminaire design, methods of mounting, and
application conditions (location characteristics, anticipated weather conditions, etc.),
standardisation of specific vibration test methods are not practical.
It is recommended that manufacturers study the vibration characteristics of luminaire design,
fixing options and intended environments for use. From these characteristics, appropriate
vibration testing that gives confidence of luminaire safety over product lifetime should be
conducted.
In considering luminaire safety after vibration testing, the following checks may be
appropriate:
a) Retention of components to their fixings within the luminaire.
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b) No abrasions/damage to wiring or component insulation.
c) Maintenance of electrical connections.
d) Maintenance of mechanical connections.
e) Maintenance of installation fixings.
f)
Protection against ingress of dust and moisture to be maintained.
g) Maintenance of creepage and clearance distances.
h) No movement or “set” as per wind load testing (IEC 60598-2-3 and IEC 60598-2-5).
i)
No lamp breakage.
j)
Lamp to remain in position.
k) Early signs of fatigue that may be propagated to cause a safety failure.
l)
No parts to become detached from the luminaire.
NOTE 1 Items I) and j) may be regarded as performance rather than safety factors in some instances.
NOTE 2 The effects of material performance degradation with age and use should also be considered.
NOTE 3 In some countries, national standards cover vibration testing of certain types of luminaire (for example:
in USA ANSI C136; in Australia AS3771).
L.10 Flammability of components
Additional guidance for assessing fire hazards of electro-technical products are contained in
the IEC 60695 series, including the use of pre-selection testing procedures for insulating
materials having certain characteristics relative to heat and fire resistance.
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É generalmente riconosciuto, al momento, improbabile che un normale alimentatore
magnetico soddisfi questa prescrizione di prova senza l'aggiunta di un dispositivo termico di
interruzione.
L.9
Resistenza agli effetti delle vibrazioni
La costruzione dell'apparecchio di illuminazione dovrebbe resistere agli effetti della vibrazione
che è probabile si verifichino in servizio; questo è particolarmente rilevante per apparecchi di
illuminazione stradale (IEC 60598-2-3) e proiettori (IEC 60598-2-5). A causa delle differenze
nei progetti dei diversi apparecchi, dei metodi di montaggio e delle condizioni di applicazione
(caratteristiche del luogo, condizioni meteorologiche previste, ecc.) non è attuabile una
normalizzazione di specifici metodi di prova per la vibrazione.
Si raccomanda che i costruttori studino le caratteristiche di vibrazione del progetto
dell'apparecchio, le opzioni di fissaggio e l'ambiente di utilizzo previsto. Sulla base di queste
caratteristiche si dovrebbero effettuare prove di vibrazione appropriate che garantiscano la
sicurezza dell'apparecchio per tutta la vita in servizio del prodotto.
Per valutare la sicurezza dell'apparecchio dopo le prove di vibrazione, possono risultare
appropriate le seguenti verifiche:
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a) Il mantenimento dei componenti nella loro posizione di fissaggio all'interno dell'apparecchio.
b) L'assenza di abrasione/danni al cablaggio o all'isolamento dei componenti.
c) Il mantenimento delle connessioni elettriche.
d) Il mantenimento delle connessioni meccaniche.
e) Il mantenimento dei fissaggi dell'istallazione.
f)
La protezione contro l'ingresso di polvere e umidità deve essere mantenuta.
g) Il mantenimento delle distanze superficiali e in aria.
h) Nessuno spostamento o “deformazione” a seguito delle prove di carico del vento
(IEC 60598-2-3 e IEC 60598-2-5).
i)
Nessuna rottura della lampada.
j)
La lampada deve rimanere in posizione.
k) Segni precoci di affaticamento che possono propagarsi comportando un rischio per la
sicurezza.
l)
Nessuna parte deve essersi distaccata dall’apparecchio.
NOTA 1 In alcuni casi i punti I) e j) possono essere considerati come prestazioni piuttosto che come fattori di
sicurezza.
NOTA 2 Dovrebbero inoltre essere presi in considerazione gli effetti del decadimento della prestazione del
materiale con l’invecchiamento e con l'uso.
NOTA 3 In alcuni Paesi, le Norme nazionali prendono in considerazione le prove di vibrazione di certi tipi di
apparecchi (per esempio negli USA, ANSI C136; in Australia, AS3771).
L.10
Infiammabilità dei componenti
Nella serie IEC 60695 sono contenute le linee guida per la valutazione del pericolo di
incendio nei prodotti elettrotecnici, compreso l’uso di procedure di pre-selezione per le prove
dei materiali isolanti dal punto di vista delle caratteristiche di resistenza al calore e al fuoco.
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Annex M
(normative)
Determination of creepage distances and clearances
Table M.1 – Determination of creepage distances and clearances (see Table 11.1)
Creepage distances and clearances in
millimetres between
Luminaires of
class I
Luminaires of
class III
Maximum working voltage (not exceeding)
(V)
1 000 V
1 000 V
50 V a.c. or 120 V
d.c.
(1) Live parts of different polarity
Basic insulation
Basic insulation
Basic insulation
Creepage or
clearance
Creepage or
clearance
Creepage or
clearance
PTI t or < 600
PTI t or < 600
PTI t or < 600
Basic insulation
Reinforced insulation Basic insulation
or double insulation
Creepage or
Creepage or
clearance
clearance
PTI t or < 600
PTI t or < 600
(2) Live parts and accessible metal parts,
also between live parts and the outer
accessible surface of insulating parts
Creepage or
clearance
PTI t or < 600
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Luminaires of
class II
Supplementary
insulation
(3) Parts which may become live due to
the breakdown of basic insulation in
luminaires of class II and accessible
metal parts
Creepage or
clearance
PTI t or < 600
(4) The outer surface of a flexible cord or
cable and an accessible metal part to
which it is secured by means of a cord
grip, cable carrier or clip of insulating
material
Basic insulation
Creepage or
clearance
PTI t or < 600
Supplementary
insulation
Creepage or
clearance
PTI t or < 600
(5) Not used
(6) Live parts and other metal parts,
between them and the supporting
surface (ceiling, wall, table, etc.) or
between live parts and the supporting
surface where there is no intervening
metal
Basic insulation
Reinforced insulation Basic insulation
or double insulation
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Allegato M
(normativo)
Determinazione delle distanze di isolamento superficiali e in aria
Tabella M.1 - Determinazione delle distanze superficiali e in aria (vedi la Tabella 11.1)
Distanze superficiali e in aria, in
millimetri, tra
Apparecchi di
Classe II
Apparecchi di
Classe III
Tensione di lavoro massima (non superiore a) 1 000
(V)
1 000 V
50 V in c.a. o 120 V
in c.c.
(1) Parti in tensione a diversa polarità
Isolamento
principale
Isolamento
principale
Isolamento
principale
Distanza superficiale
o in aria
Distanza superficiale
o in aria
Distanza superficiale
o in aria
PTI t oppure < 600
PTI t oppure < 600
PTI t oppure < 600
Isolamento
principale
Isolamento doppio o
rinforzato
Isolamento
principale
Distanza superficiale
o in aria
Distanza superficiale
o in aria
Distanza superficiale
o in aria
PTI t oppure < 600
PTI t oppure < 600
PTI t oppure < 600
(2) Parti in tensione e parti metalliche
accessibili, e tra parti in tensione e la
superficie esterna accessibile di parti
isolanti
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Apparecchi di
Classe I
(3) Tra parti suscettibili di entrare in
tensione in seguito a perforazione
dell’isolamento principale negli
apparecchi di Classe II e le parti
metalliche accessibili
Isolamento
supplementare
Distanza superficiale
o in aria
PTI t oppure < 600
(4) Tra la superficie esterna di un cavo
flessibile e la parte metallica
accessibile a cui è stato fissato per
mezzo di un dispositivo di ancoraggio,
portafili o una pinza in materiale
isolante
Isolamento
principale
Isolamento
supplementare
Distanza superficiale
o in aria
Distanza superficiale
o in aria
PTI t oppure < 600
PTI t oppure < 600
Isolamento
principale
Isolamento doppio o
rinforzato
(5) Non utilizzato
(6) Tra parti in tensione e altre parti
metalliche, tra esse e la superficie di
appoggio (soffitto, parete, tavolo,
ecc.) o tra le parti in tensione e la
superficie di appoggio se non c’è
alcuna parte metallica di separazione
Isolamento
principale
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Annex N
(informative)
Explanation of marking for luminaires that are not suitable for mounting
on normally flammable surfaces and covering with insulation materials
N.0
Introduction
When a luminaire is provided with the warning notice (as referred to in 3.2.9 and 3.2.21), this
denotes that it is NOT suitable for direct mounting on normally flammable material and/or not
suitable for covering with thermal insulation material.
The use of the warning notice may be appropriate to all types of luminaires, including
luminaires for incandescent lamps, that are not suitable for mounting on normally flammable
surfaces. See Table N.1
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Table N.1 – Guidance on when to use the symbol and its explanation on the luminaire
or in the manufacturer’s instructions provided with the luminaire
Luminaire capability
N.1
Symbol and explanation
A
Surface mounted luminaires suitable for direct
mounting on normally flammable surfaces
Nothing
B
Surface mounted luminaires not suitable for
direct mounting on normally flammable surfaces
(suitable only for mounting on non-flammable
surfaces)
Apply the symbol and
explanation
C
Recessed mounted luminaires suitable for
mounting in/on normally flammable surfaces
when thermally insulating material may cover the
luminaire
Nothing
D
Recessed luminaires not suitable for mounting
in/on normally flammable surfaces when
thermally insulating material may cover the
luminaires
Apply the relevant symbol(s)
and explanation
E
Recessed luminaires not suitable for mounting
in/on normally flammable surfaces yet otherwise
comply
Apply the symbol and
explanation
Protection against flame
Practical experience over the last ten years has shown no evidence in regard to the
supposed emission of flames from ballast windings at the end of ballast life.
Other components, such as capacitors, are subjected to a destruction test to verify that these
components will fail in a safe way.
Furthermore, bearing in mind that extinguishing properties of flammable luminaire materials
are tested in accordance with 4.15, it was concluded that there was no evidence which
justified to keep the requirement for intervening material between windings and mounting
surface. This requirement was, therefore, deleted from the second edition of IEC 60598-1.
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Allegato N
(informativo)
Spiegazione delle marcature degli apparecchi non idonei al montaggio su
superfici normalmente infiammabili e ad essere ricoperti con materiali
isolanti
N.0
Introduzione
Quando un apparecchio è munito di un’avvertenza (come indicato in 3.2.9 e 3.2.21), questo
denota che NON è idoneo al montaggio diretto su materiale normalmente infiammabile e/o
non idoneo ad essere ricoperto con materiale termicamente isolante.
L'utilizzo di questa avvertenza può essere appropriato per tutti i tipi di apparecchi, compresi
quelli per lampade a incandescenza che non sono idonei al montaggio diretto su superfici
normalmente infiammabili. Vedi Tabella N.1.
Tabella N.1 – Guida all'utilizzo del simbolo e della sua spiegazione sull’apparecchio di
illuminazione o nelle istruzioni del costruttore fornite con l’apparecchio
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Caratteristica dell’apparecchio
N.1
Simbolo e spiegazione
A
Apparecchi per il montaggio su superfici idonei
al montaggio diretto su superfici normalmente
infiammabili
Nessuno
B
Apparecchi per il montaggio su superfici non
idonei al montaggio diretto su superfici
normalmente infiammabili (idonei
esclusivamente al montaggio su superfici non
combustibili)
Si applica il simbolo e la
spiegazione
C
Apparecchi incassati, idonei al montaggio in/su
superfici normalmente infiammabili quando un
materiale termicamente isolante può ricoprire
l’apparecchio
Nessuno
D
Apparecchi incassati non idonei al montaggio
in/su superfici normalmente infiammabili quando
un materiale termicamente isolante può ricoprire
l’apparecchio
Si applica il(i) simbolo(i) e la
spiegazione
E
Apparecchi incassati non idonei al montaggio
in/su superfici normalmente infiammabili già in
altro modo conformi
Si applica il simbolo e la
spiegazione
Protezione contro la fiamma
L’esperienza pratica degli ultimi dieci anni non ha fornito alcuna prova riguardo alle supposte
emissioni di fiamme provenienti dagli avvolgimenti dell’alimentatore alla fine della sua vita.
Gli altri componenti, come i condensatori, sono sottoposti alla prova di distruzione per
verificare che si guastino in modo sicuro.
Inoltre, tenendo presente che le proprietà di autoestinguenza dei materiali infiammabili degli
apparecchi sono provate in conformità a 4.15, si è concluso che non esiste alcuna prova che
giustifichi il mantenimento della prescrizione relativa alla frapposizione di un materiale tra gli
avvolgimenti e la superficie di montaggio. Questa prescrizione è stata, pertanto, cancellata
dalla seconda edizione della IEC 60598-1.
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N.2
Protection against heat
To safeguard the mounting surface against excessive heat, three equivalent protection
options are given by the standard, at the discretion of the manufacturer:
–
spacing;
–
temperature measurement;
–
thermal protector.
N.2.1
Spacing
The ballast or transformer is spaced from the mounting surface by a minimum distance of
either:
a) 10 mm, including a minimum of 3 mm air space between the outer surface of the luminaire
case and the mounting surface of the luminaire, and a minimum of 3 mm air space
between the ballast or transformer and the inner surface of the luminaire case.
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If there is no ballast or transformer case, the distance of 10 mm shall apply from the
active part, for example the winding of the ballast.
The luminaire case should be substantially continuous in the protected area of the
ballast/transformer permitting a separation of less than 35 mm between the active part of
the ballast/transformer and the mounting surface, otherwise the requirement of item b)
applies. There are no requirements with regard to the substance of the luminaire case
material, which can be insulating material complying with 4.15.
If there is no luminaire case between ballast or transformer and the luminaire mounting
surface, then the distance between the two should be at least 35 mm.
b) 35 mm. The spacing of 35 mm is primarily to take into account stirrup mounted luminaires
where the ballast/transformer to mounting surface distance is often much greater than
10 mm.
N.2.2
Temperature measurements of mounting surface under abnormal or
failed ballast conditions
Temperature measurements can be carried out to verify that the luminaire mounting surface
will not reach too high temperatures, whether under abnormal conditions or under failed
ballast conditions.
These requirements and tests are based on the assumption that during failure of the ballast
or transformer, for example owing to short-circuited windings, the ballast winding temperature
will not exceed 350 °C for a duration of more than 15 min, and that the related temperature of
the mounting surface will then not exceed 180 °C for a duration of more than 15 min.
Similarly, during abnormal ballast conditions, the temperature of the mounting surface shall
not exceed 130 °C. At ambient temperature and at 1,1 times the supply voltage, the
temperature of the windings and mounting surface are measured and plotted on a graph; then
a straight line is drawn through these points. The extrapolation of this straight line shall not
reach a point representing a mounting surface temperature of 180 °C at a winding
temperature of 350 °C (see Figure 9).
For normally flammable surfaces, the limiting temperatures for the mounting surface related
to the ignition temperature of wood are a function of time (see Figure 27).
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N.2
Protezione contro il calore
Per salvaguardare la superficie di montaggio contro il calore eccessivo, vengono proposte
dalla Norma tre opzioni di protezione equivalenti, a scelta del costruttore:
–
distanziamento;
–
misura della temperatura;
–
dispositivo di protezione termica.
N.2.1
Distanziamento
L’alimentatore o il trasformatore è distanziato dalla superficie di montaggio con un minimo di:
a) 10 mm, incluso uno spazio d’aria di minimo di 3 mm tra la superficie esterna della
custodia dell’apparecchio e la superficie di montaggio dello stesso, e uno spazio d’aria di
3 mm minimo tra l’alimentatore o il trasformatore e la superficie interna della custodia
dell’apparecchio.
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Nel caso l’alimentatore o il trasformatore siano sprovvisti di custodia, la distanza di 10 mm
deve essere misurata a partire dalla parte attiva, ad esempio l’avvolgimento
dell’alimentatore.
La custodia dell’apparecchio dovrebbe essere praticamente continua nella zona protetta
dell’alimentatore/trasformatore, permettendo una separazione inferiore ai 35 mm tra la
parte attiva dell’alimentatore/trasformatore e la superficie di montaggio; in caso contrario
si applica la prescrizione di cui in b). Non ci sono prescrizioni relative al materiale della
custodia dell’apparecchio, che può essere un materiale isolante conforme a 4.15.
Se non c’è custodia dell’apparecchio tra l’alimentatore o il trasformatore e la superficie di
montaggio dell’apparecchio, la distanza deve essere di almeno 35 mm.
b) 35 mm. Il distanziamento di 35 mm serve essenzialmente per tener conto degli apparecchi
montati con staffe, nei quali la distanza tra l’alimentatore/trasformatore e la superficie di
montaggio è spesso superiore a 10 mm.
N.2.2
Misure della temperatura della superficie di montaggio in condizioni anormali o
di guasto dell’alimentatore
Le misure della temperatura possono essere effettuate per verificare che la superficie di
montaggio dell’apparecchio non raggiunga temperature troppo elevate, sia in condizioni di
funzionamento anormali che di guasto dell’alimentatore.
Queste prescrizioni e prove si basano sull’ipotesi che durante il guasto dell’alimentatore o del
trasformatore, ad esempio dovuto al cortocircuito degli avvolgimenti, la temperatura
dell’avvolgimento dell’alimentatore non superi 350 °C per un periodo superiore a 15 min e che
la relativa temperatura della superficie di montaggio non superi 180 °C per un periodo
superiore a 15 min.
Allo stesso modo, durante le condizioni di funzionamento anormale dell’alimentatore, la
temperatura della superficie di montaggio non deve superare 130 °C. Le temperature degli
avvolgimenti e della superficie di montaggio sono misurate alla temperatura ambiente a
1,1 volte i valori delle tensioni di alimentazione, e sono riportate su un grafico; quindi viene
tracciata una linea retta tra questi punti. L’estrapolazione di questa linea retta non deve
raggiungere il punto che rappresenti una temperatura della superficie di montaggio di 180 °C
per la temperatura dell’avvolgimento di 350 °C (vedi la Figura 9).
Per le superfici normalmente infiammabili, le temperature limite per la superficie di montaggio
relative alla temperatura di accensione del legno, sono in funzione del tempo (vedi la
Figura 27).
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N.3
Thermal protectors
Thermal protectors can be part of the ballast or external to the ballast.
Requirements for thermally protected ballasts are covered by the relevant ballast standard.
Thermally protected ballasts are marked with the symbol P or ... . The dots are replaced
by the rated maximum case temperature in °C when the protector opens the circuit.
Thermally protected ballasts with the symbol P or ... with values up to and including
130 °C provide complete protection of the luminaire mounting surface without any additional
measures in the luminaire being necessary. This implies compliance on a time related basis
with the maximum case temperature permitted under abnormal conditions i.e. 130 °C, and,
under failed ballast conditions, with a mounting surface temperature not exceeding 180 °C.
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Thermally protected ballasts with a symbol ... with values above 130 °C shall be checked in
combination with the luminaire as specified for luminaires with a thermal protector external to
the ballast.
Luminaires with a thermal protector external to the ballast, and luminaires with thermally protected
ballasts with a marked value above 130 °C, are checked by measuring the temperature of the
luminaire mounting surface until the thermal protector opens the circuit. During the test, the
temperature of the luminaire mounting surface is recorded and shall not exceed the maximum
temperature permitted under abnormal conditions, i.e. 130 °C, nor on a time related basis up to
the maximum temperature under failed ballast conditions (see Table N.2).
Table N.2 – Thermal protection operation
Maximum temperature
of the mounting surface
°C
Maximum time for
attainment of maximum
temperature from 135 °C
Min
Over 180
0
Between 175 and 180
15
Between 170 and 175
20
Between 165 and 170
25
Between 160 and 165
30
Between 155 and 160
40
Between 150 and 155
50
Between 145 and 150
60
Between 140 and 145
90
Between 135 and 140
120
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N.3
Dispositivi di protezione termica
I dispositivi di protezione termica possono far parte dell’alimentatore o essere esterni a
questo.
Le prescrizioni per gli alimentatori termicamente protetti sono trattate nella relativa Norma
sugli alimentatori.
Gli alimentatori protetti termicamente sono marcati con il simbolo P o ... . I puntini
vengono sostituiti dalla massima temperatura nominale della custodia, in °C, quando il
dispositivo di protezione interrompe il circuito.
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Gli alimentatori protetti termicamente marcati con il simbolo P o ... con valori fino a e
uguali a 130 °C forniscono una protezione completa della superficie di montaggio
dell’apparecchio senza la necessità di alcuna ulteriore misura. Questo garantisce la
conformità in funzione del tempo, della massima temperatura della custodia ammessa in
condizioni di funzionamento anormale, cioè 130 °C, e in condizioni di guasto dell’alimentatore
con una temperatura della superficie di montaggio non superiore a 180 °C.
Gli alimentatori protetti termicamente con il simbolo ... con valori superiori a 130 °C devono
essere verificati insieme all’apparecchio, come specificato per gli apparecchi con dispositivo
di protezione termica esterno all’alimentatore.
Gli apparecchi con un dispositivo di protezione termica esterno all’alimentatore, e quelli con
alimentatori protetti termicamente marcati con un valore superiore a 130 °C, sono verificati
misurando la temperatura della superficie di montaggio dell’apparecchio fino a quando il
dispositivo di protezione termica interrompe il circuito. Durante la prova si registra la
temperatura della superficie di montaggio dell’apparecchio, che non deve superare né la
massima temperatura permessa in condizioni di funzionamento anormali, cioè 130 °C, né,
raggiungere la temperatura massima, rispetto al tempo in condizioni di guasto
dell’alimentatore (vedi la Tabella N.2).
Tabella N.2 – Funzionamento della protezione termica
Temperatura massima
della superficie di
montaggio
Tempo massimo per il
raggiungimento della
massima temperatura da
135 °C
°C
Minuti
Oltre 180
0
tra 175 e 180
15
tra 170 e 175
20
tra 165 e 170
25
tra 160 e 165
30
tra 155 e 160
40
tra 150 e 155
50
tra 145 e 150
60
tra 140 e 145
90
tra 135 e 140
120
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N.4
Deletion of the F mark requirements
The changes introduced in this edition were developed over 5 years. They simplify the
structure of the requirements so that the expectation is that all products meet the most
stringent requirements. If a product cannot meet this requirement, such as mounting on
normally flammable surfaces, then it shall be marked accordingly. Therefore, these changes
have moved from a mixture of both positive and negative markings to now follow IEC
principles of only negatively marking.
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The further complication of when a product has to comply with mounting on normally
flammable surfaces but did not require to be marked (see for example requirements for
mains socket-outlet mounted nightlights) is now removed.
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N.4
Cancellazione delle prescrizioni relative alla marcatura F
Le modifiche introdotte nella presente edizione sono state sviluppate nell'arco di 5 anni. Esse
semplificano la struttura delle prescrizioni in modo tale che tutti i prodotti soddisfino
prescrizioni più stringenti. Se un prodotto non può soddisfare queste prescrizioni, come il
montaggio su superfici normalmente infiammabili, esso deve essere marcato di conseguenza.
Pertanto queste modifiche sono passate da un insieme di marcature sia positive che negative
a marcature esclusivamente negative che segnano i principi della IEC.
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L'ulteriore complicazione nel caso in cui un prodotto deve essere conforme al montaggio su
superfici normalmente infiammabili, ma che non richiede di essere marcato (si vedano ad
esempio le prescrizioni per gli apparecchi di illuminazione notturna montati su prese) è ora
eliminata.
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Annex O
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(Void)
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Allegato O
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(Vuoto)
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Annex P
(normative)
Absorption requirements for the protective shield to be fitted to
luminaires designed for metal halide lamps which emit a high level of UV
radiation
Introduction
P.1
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Most metal halide lamps having a glass outer bulb emit only a low level of UV radiation and
additional measures regarding UV absorption by the luminaire shield are not needed.
However, some metal halide lamps having a normal quartz outer bulb or no outer bulb emit a
high level of UV radiation (greater than 6 mW/klm specific effective radiant UV power for
lamps for general lighting).
In instances where lamp manufacturers provide a warning regarding the risk of UV radiation,
see 4.21.1, Note 1 or, as referenced on the relevant lamp data sheet in IEC 61167 for
standardized lamps, adequate protective UV absorption measures shall be taken in the
luminaire. For the selection of the UV absorbing protective shield, one of the two following
procedures shall be used.
NOTE This procedure only relates to possible hazards regarding UV exposure of human beings. It does not deal
with the possible influence of optical radiation on materials, like mechanical damage or discoloration.
Procedure A
P.2
The maximum specific effective radiant UV power P eff of the lamp shall be established from
information to be supplied by the lamp manufacturer or, for standardized lamps, from data on
the relevant lamp data sheet in IEC 61167. The specific effective radiant UV power of a lamp
is its effective radiant UV power related to its luminous flux.
The maximum allowed UV transmission T of the luminaire shield shall be calculated as
follows, taking into account the expected application of the luminaire:
T d 8 000 / (P eff × t e × E e )
where
T
is the maximum allowed UV transmission for any wavelength between 200 nm and
315 nm;
P eff
is the specific effective radiant UV power of the lamp (in mW/klm);
te
is the expected maximum exposure time per day in the application (in hours);
Ee
is the expected maximum illuminance in the application (in lux).
If the maximum exposure time in the application can not be estimated, and since daily
exposure times longer than 8 h need not be considered, the most onerous requirement is
given by:
T d 1 000 / (P eff × E e )
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Allegato P
(normativo)
Prescrizioni relative all’assorbimento dello schermo di protezione
fornito con gli apparecchi progettati per lampade ad alogenuri che
emettono un livello elevato di radiazioni UV
P.1
Introduzione
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La maggior parte delle lampade ad alogenuri munite di un bulbo esterno di vetro emettono
solo un basso livello di radiazione UV e non sono necessarie ulteriori misure per
l'assorbimento di radiazione ultravioletta da parte dello schermo dell'apparecchio. Tuttavia,
alcune lampade ad alogenuri con bulbo esterno di normale quarzo o prive di tale bulbo
emettono un elevato livello di radiazione ultravioletta (superiore ad una potenza UV radiante
effettiva specifica di 6 mW/klm per le lampade di illuminazione generale).
Nei casi in cui i costruttori delle lampade forniscano un'avvertenza riguardante i rischi di
radiazione UV, si veda la Nota 1 di 4.21.1 oppure come indicato sul corrispondente Foglio
delle caratteristiche della lampada di cui alla IEC 61167, nell'apparecchio devono essere
adottate adeguate misure di protezione per l'assorbimento delle radiazione ultravioletta. Per
la scelta dello schermo di protezione per l’assorbimento UV, deve essere utilizzata una delle
due procedure seguenti.
NOTA Questa procedura si riferisce solamente ai possibili rischi relativi all'esposizione di essere umani alla
radiazione ultravioletta. Essa non prende in considerazione la possibile influenza della radiazione ottica su
materiali come i danni di origine meccanica o la decolorazione.
P.2
Procedura A
La potenza massima della radiazione ultravioletta effettiva specifica P eff della lampada deve
essere stabilita utilizzando le informazioni che devono essere fornite dal costruttore della
lampada oppure, per lampade normalizzate, dai dati riportati nel corrispondente Foglio delle
caratteristiche della lampada di cui alla IEC 61167. La potenza effettiva specifica della
radiazione UV di una lampada è la potenza della radiazione UV effettiva rispetto al flusso
luminoso.
La massima trasmissione T ammessa di radiazioni ultraviolette dello schermo
dell'apparecchio deve essere calcolata come segue, tenendo conto dell'applicazione prevista
dell'apparecchio:
T d 8 000 / (P eff × t e × E e )
dove
T
è la massima trasmissione ammessa UV in qualsiasi lunghezza d'onda compresa tra
200 nm e 315 nm;
P eff
è la potenza effettiva specifica della radiazione UV della lampada (in mW/klm);
te
è la durata massima di esposizione giornaliera stimata dell'applicazione (in ore);
Ee
è l’illuminamento massimo previsto nell'applicazione (in lux).
Quando la durata massima di esposizione nell'applicazione non può essere stimata e, dal
momento che non devono essere prese in considerazione esposizioni giornaliere superiori
alle 8 h, la prescrizione più gravosa è data da:
T d 1 000 / (P eff × E e )
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A shield shall be chosen that, according to the glass manufacturer, has a maximum UV
transmission for any wavelength between 200 nm and 315 nm not exceeding the calculated
maximum allowed UV transmission value T.
Procedure B
P.3
The above calculation procedure is based on the value of the effective UV radiation related to
the effective visible radiation of a bare lamp. Any spectral influence of reflective materials
inside the luminaire is neglected.
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However, in most cases, reflections inside the luminaire will absorb the UV radiation stronger
than the visible radiation, resulting in less UV radiation from the luminaire than calculated
with procedure A. If needed, and in case of doubt, this influence can be taken into account by
making spectral measurements of the irradiance from the luminaire in the UV and visible
region.
In the UV region between 200 nm and 315 nm, the measured spectral irradiance shall be
weighted with the UV hazard function S(O) for unintended UV, giving the effective UV
irradiance. In the visible region, it shall be weighted with the spectral luminous efficiency
V(O) × 683, giving the effective visible irradiance, i.e. the illuminance. The ratio of the two
values is E eff , the specific effective UV irradiance, which is the effective UV irradiance from
the luminaire related to its illuminance.
NOTE Information about the relevant UV hazard function S ( O ) is given in IEC 62471: Photobiological safety of
lamps and lamp systems . The action spectrum S ( O ) extend from 200 nm to 400 nm, but weighting between 200 nm
and 315 nm will suffice for light sources.
The result of the direct measurement from the luminaire shall comply with the following
requirement, taking account the expected application of the luminaire:
E eff d 8 000 / (t e × E e )
where
E eff
is the measured specific effective UV irradiance from the luminaire [in mW/(m 2 .klx)];
te
is the expected maximum exposure time per day in the application [in hours];
Ee
is the expected maximum illuminance in the application [in lux].
If the maximum exposure time in the application cannot be estimated, the most onerous
requirement in this case is given by:
E eff d 1 000 / E e
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Lo schermo deve essere scelto in modo che, in conformità con le prescrizioni del costruttore
del vetro, esso abbia una trasmissione massima di UV, per qualsiasi lunghezza d'onda
compresa tra 200 nm e 315 nm, non superiore al massimo valore T calcolato di trasmissione
UV.
P.3
Procedura B
La procedura di calcolo sopra indicata si basa sul valore della radiazione UV effettiva rispetto
alla radiazione visibile effettiva di una lampada nuda. Viene ignorata qualsiasi influenza
spettrale dei materiali riflettenti posti all'interno dell'apparecchio.
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Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le riflessioni all'interno dell’apparecchio assorbiranno
maggiormente le radiazioni UV rispetto a quelle visibili, facendo risultare un’emissione di
radiazione UV dell'apparecchio inferiore rispetto a quella calcolata con la procedura A. Se
necessario, e in caso di dubbio, questa influenza può essere tenuta in considerazione
effettuando misure spettrali nell'irradianza dall'apparecchio nell’UV e nella regione del
visibile.
Nella regione UV compresa tra 200 nm e 315 nm, la misura spettrale di irradianza deve
essere ponderata con la funzione di pericolo UV S(O) per le radiazioni UV non volute,
fornendo l’effettiva irradianza ultravioletta. Nella regione del visibile, essa dovrebbe essere
ponderata con l'efficienza luminosa spettrale V(O) × 683, fornendo l'irradianza visibile
effettiva, cioè l'illuminamento. Il rapporto dei due valori è E eff , irradianza UV effettiva
specifica, che è l'irradianza ultravioletta effettiva emessa dall'apparecchio rispetto al proprio
illuminamento.
NOTA Le informazioni relative alla funzione di pericolo UV corrispondente S ( O ) sono indicate nella IEC 62471:
Photobiological safety of lamps and lamp systems. Lo spettro di azione S ( O ) si estende da 200 nm a 400 nm, ma
per le sorgenti luminose è sufficiente la ponderazione tra 200 nm e 315 nm.
Il risultato della misura diretta dall'apparecchio deve essere conforme alla seguente
prescrizione, tenendo conto della sua applicazione prevista:
E eff d 8 000 / (t e × E e )
dove
E eff
è l’irradianza UV specifica misurata dall'apparecchio [in mW/(m 2 .klx)];
te
è la massima esposizione giornaliera prevista nell'applicazione [in ore];
Ee
è il massimo illuminamento previsto nell'applicazione [in lux].
Se la durata massima di esposizione nell'applicazione non può essere stimata, la prescrizione
più gravosa è data da:
E eff d 1 000 / E e
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Annex Q
(informative)
Conformity testing during manufacture
Q.1
General
The tests specified in this annex should be carried out by the manufacturer on each luminaire
after production and are intended to reveal, as far as safety is concerned, unacceptable
variations in material and manufacture. These tests are intended not to impair the properties
and the reliability of the luminaire, and they vary from certain type tests in the standard by the
lower voltages utilised.
More tests may have to be conducted to ensure that every luminaire conforms with the
sample approved under the type test to this specification. The manufacturer should determine
these tests from his experience.
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Within the framework of the quality manual, the manufacturer may vary this test procedure
and its values to one better suited to his production arrangements, and may make certain
tests at an appropriate stage during manufacture, provided it can be proved that at least the
same degree of safety is ensured as specified in this annex.
Q.2
Testing
Electrical tests should be conducted on 100 % of all units produced as scheduled in Table
Q.1. Failed products are to be quarantined for scrap or rebuild.
Visual inspection should take place to ensure that:
a) all specified labels are securely in place;
b) manufacturers’ instructions are placed within the luminaire, where necessary;
c) luminaire is complete, and that mechanical check against a checklist for the product has
been carried out.
All products passing these tests should be suitably identified.
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Allegato Q
(informativo)
Prove di conformità durante la fabbricazione
Q.1
Generalità
Le prove specificate nel presente Allegato dovrebbero essere effettuate dal costruttore su
ciascun apparecchio dopo la sua fabbricazione e hanno lo scopo di rilevare, per quanto
concerne la sicurezza, variazioni inaccettabili nel materiale e nella produzione. Queste prove
non intendono pregiudicare le proprietà e l’affidabilità dell’apparecchio, e si differenziano da
certe prove di tipo indicate nella Norma per le tensioni più basse utilizzate.
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Possono essere eseguite più prove per assicurarsi che ogni apparecchio sia conforme al
campione approvato nella prova di tipo, secondo la presente specifica. Il costruttore dovrebbe
determinare queste prove in base alla propria esperienza.
Nello sviluppo del manuale relativo alla qualità del prodotto, il costruttore può modificare
questa procedura di prova e i suoi valori per adottarne di nuovi che meglio si adattino alla sua
produzione e può effettuare certe prove ad uno stadio appropriato della produzione, purché si
possa provare che sarà ottenuto almeno lo stesso grado di sicurezza specificato nel presente
Allegato.
Q.2
Prove
Le prove elettriche dovrebbero essere effettuate sul 100 % delle unità prodotte come previsto
nella Tabella Q.1. I prodotti difettosi devono essere scartati o ricostruiti.
Dovrebbe essere effettuato un esame visivo per assicurarsi che:
a) tutte le etichette siano saldamente al loro posto;
b) le istruzioni del costruttore siano poste all’interno dell’apparecchio, quando necessario;
c) l’apparecchio sia completo e sia stato effettuato il controllo meccanico a fronte della lista
dei componenti del prodotto.
Tutti i prodotti che superano queste prove dovrebbero essere adeguatamente identificati.
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Table Q.1 – Minimum values for electrical tests
Class of luminaire and compliance
Test
Class I luminaires
FUNCTION
TEST/CIRCUIT
CONTINUITY
Class II luminaires
metal encased
Class III metal
encased with supply
> 25 V
Class II and class
III luminaires
insulation
encased
Generally at normal operating voltage
(with lamp or
simulation lamp)
EARTH CONTINUITY
Applied between
earthing terminal on
luminaire and the most
accessible parts likely
to become live.
Adjustable luminaires
placed in most
onerous position.
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a)
ELECTRIC
STRENGTH
Maximum resistance
0,50 :
Measured by passing
a minimum current of
10 A at between 6 V
and 12 V for at least
1 s.
Maximum breakdown
current 5 mA
Maximum breakdown
current 5 mA
Maximum breakdown
current 5 mA
Measured by applying
a minimum voltage of
1,5 kV a.c. for a
minimum of 1 s or
Measured by applying
a minimum voltage
of 1,5 kV a.c. for a
minimum of 1 s or
Measured by applying
a minimum voltage
of 400 V a.c. for a
minimum of 1 s or
1,5
400
1,5
OR
b)
INSULATION
RESISTANCE
Not applicable
2 d.c. kV
2 d.c. kV
2 d.c. V
OR
OR
OR
Minimum resistance
2 M:
Minimum resistance
2 M:
Minimum resistance
2 M:
Measured between
the live and neutral
terminals linked
together and the earth
terminal or between
the conductors of
class II and class III
luminaires and the
metal enclosure
Measured by applying Measured by applying Measured by applying
500 V d.c. for 1 s
500 V d.c. for 1 s
100 V d.c. for 1 s
POLARITY
Where necessary for
correct functioning of
luminaire
Tested at incoming
terminals
Not applicable
Not applicable
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Tabella Q.1 – Valori minimi per le prove elettriche
Classe dell’apparecchio e conformità
Prova
Apparecchi di
Classe II con
custodia metallica
Apparecchi di
Classe I
PROVA DI
FUNZIONAMENTO/
CONTINUITÀ DEL
CIRCUITO
Apparecchi di
Classe III con
custodia metallica
e alimentazione
> 25 V
Apparecchi di
Classe II e
Classe III con
custodia isolante
In generale, alla tensione nominale di funzionamento
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(con lampada o
lampada da
simulazione)
CONTINUITÀ DI
TERRA
Resistenza massima
0,50 :
Applicata tra un
morsetto di terra
sull’apparecchio e le
parti più accessibili
che potrebbero andare
in tensione. Gli
apparecchi regolabili
sono posti nella
posizione più
sfavorevole.
Misurata facendo
passare una corrente
minima di 10 A per
almeno 1 s, tra 6 V e
12 V.
a)
Corrente massima di
perforazione 5 mA.
Corrente massima di
perforazione 5 mA.
Corrente massima di
perforazione 5 mA.
Misurata applicando
una tensione minima
di 1,5 kV in corrente
alternata per almeno
1 s, oppure 1,5
Misurata applicando
una tensione minima
di 1,5 kV in corrente
alternata per almeno
1 s, oppure
Misurata applicando
una tensione minima
di 400 V in corrente
alternata per almeno
1 s, oppure
2 kV in corrente
continua
1,5 2 kV in corrente
continua
400 2 V in corrente
continua
OPPURE
OPPURE
OPPURE
OPPURE
b)
Resistenza minima
2 M:
Resistenza minima
2 M:
Resistenza minima
2 M:
Misurata applicando
500 V in corrente
continua per 1 s
Misurata applicando
100 V in corrente
continua per 1 s
RIGIDITÀ
DIELETTRICA
RESISTENZA DI
ISOLAMENTO
Misurata tra i morsetti Misurata applicando
in tensione e quelli del 500 V in corrente
neutro collegati
continua per 1 s
insieme e il morsetto
di terra, oppure tra i
conduttori di
apparecchi di Classe II
e Classe III e
l’involucro metallico
POLARITÀ
Verificata sui morsetti
di ingresso
Quando necessaria
per il corretto
funzionamento
dell’apparecchio
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
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Annex R
(normative)
Schedule of amended subclauses containing more serious/critical
requirements which require products to be retested
The schedule of clauses given in this annex details the requirements of this new edition of
IEC 60598-1 which require consideration when updating product certification from the
previous edition of IEC 60598-1 (including all amendments). Retesting may not be required in
all cases.
Subclauses 1.2.71, 3.2.19, 4.21, 4.24, Annex P: Requirements self shielded lamps and UV
protection
Subclauses 1.2.42, 5.2.14, 5.2.16, 8.2.3, 9.2: SELV requirements
Subclauses 1.2.78, 1.2.79, 1.2.80, 3.3, 10.1, 10.3, Annex G: Touch current, protective current
and electric burn
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Subclauses 1.2.81, 1.2.82, 3.2.20, 4.14.3, Table 12.1: Hot surfaces
Subclauses 0.5.2, 1.2.83, Annex V: Terminal block with integrated earthing contact
Subclauses 3.2.22, Figure 1: replaceable fuses
Subclauses 1.2.8, 8.2.1, 8.2.4, 8.2.5, 8.2.6: Access to basic insulation of luminaires
Subclauses 2.4, 12.6, 3.2.9, 3.2.21, 4.16, Annex D, Annex N: Marking of luminaires not
suitable for mounting on normally flammable surfaces and covering with insulation
Subclause 4.12.4: Torque requirements for lampholders with a single means of fixing
exposed to a rotary action
Subclause 9.2: Requirements for protection of lamp splashing
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Allegato R
(normativo)
Elenco dei paragrafi modificati che contengono prescrizioni più
severe/critiche che richiedono la riverifica dei prodotti
L’elenco degli articoli indicati in questo Allegato fornisce un dettaglio delle prescrizioni della
presente nuova edizione della IEC 60598-1 che richiedono di essere considerati in caso di
passaggio a nuova Norma del prodotto o della certificazione dalla precedente edizione della
IEC 60598-1 (incluse tutte le varianti). Le prove possono non essere necessarie in tutti i casi.
Paragrafi 1.2.71, 3.2.19, 4.21, 4.24, Allegato P: Prescrizioni per le lampade autoprotette e per
la protezione UV
Paragrafi 1.2.42, 5.2.14, 5.2.16, 8.2.3, 9.2: Prescrizioni SELV
Paragrafi 1.2.78, 1.2.79, 1.2.80, 3.3, 10.1, 10.3, Allegato G: Corrente di contatto, conduttore
di protezione e bruciatura elettrica
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Paragrafi 1.2.81, 1.2.82, 3.2.20, 4.14.3, Tabella 12.1: Superfici calde
Paragrafi 0.5.2, 1.2.83, Allegato V: Morsettiera con contatto di terra integrato
Paragrafi 3.2.22, Figura 1: Fusibili sostituibili
Paragrafi 1.2.8, 8.2.1, 8.2.4, 8.2.5, 8.2.6: Accessibilità all'isolamento principale degli
apparecchi di illuminazione
Paragrafi 2.4, 12.6, 3.2.9, 3.2.21, 4.16, Allegato D, Allegato N: Marcatura degli apparecchi
non idonei al montaggio su superfici normalmente infiammabili e ad essere ricoperti con
materiali isolanti
Paragrafo 4.12.4: Prescrizioni per la torsione dei portalampade soggetti a rotazione e fissati
con un solo dispositivo.
Paragrafo 9.2: Prescrizioni per la protezione contro gli spruzzi d’acqua sui bulbi delle
lampade
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Annex S
(normative)
Requirements for the identification of a family or range
of luminaires for type testing
S.1
General
When selecting type test sample(s) from a range of luminaires of similar construction for type
test verification, the luminaire(s) chosen shall be those which represent the most
unfavourable combination of components and housing.
S.2
Range or family of luminaires
A range or family of luminaires of similar construction shall be considered to be:
a) in compliance with the same part 2 of the applicable standard;
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b) equipped with lamps of the same nature as:
1) tungsten including tungsten halogen lamps;
2) fluorescent lamps;
3) discharge lamps;
c) within the same class of protection against electrical shocks;
d) within the same IP classification.
Compliance shall be established by conformity with Clause S.2.
NOTE Each range of luminaires requires a case-by-case consideration. The range of luminaires should be
manufactured by the same manufacturer, under the same quality assurance system. The type variants of the range
should be essentially identical with respect to materials used, components and technology applied. Type test
sample(s) should be selected with the cooperation of the manufacturer and the testing station.
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Allegato S
(normativo)
Prescrizioni per l’identificazione di una famiglia
o di una gamma di apparecchi per le prove di tipo
S.1
Generalità
Nella scelta di uno o più campioni per la prova di tipo da una gamma di apparecchi di
costruzione simile, gli apparecchi scelti devono essere rappresentativi della combinazione più
sfavorevole di componenti e di involucri.
S.2
Gamma o famiglia di apparecchi
La gamma o la famiglia di apparecchi di costruzione simile deve essere:
a) conforme alla stessa Parte 2 della Norma applicabile;
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b) equipaggiata con le lampade dello stesso tipo, come:
1) lampade a incandescenza, comprese le lampade ad alogeni;
2) lampade fluorescenti;
3) lampade a scarica.
c) della stessa classe di protezione contro la scossa elettrica;
d) della stessa classificazione IP.
La conformità deve essere valutata secondo S.2.
NOTA
Ogni gamma di apparecchi richiede considerazioni caso per caso. Tutti gli apparecchi della gamma
dovrebbero essere prodotti dallo stesso costruttore, con lo stesso sistema di assicurazione di qualità. Le varianti di
tipo all’interno della gamma dovrebbero essere sostanzialmente identiche per quanto riguarda i materiali, i
componenti e le tecnologie utilizzate. Il(i) campione(i) per la prova di tipo deve(devono) essere scelto(i) insieme tra
costruttore e laboratorio di prova.
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Annex T
(informative)
Reference to Class 0
T.1
Introduction
For many years now, class 0 luminaires have not been manufactured. According to the strong
advice from ACOS and in order to follow a common safety practice, class 0 luminaires are
eliminated from international standardization. However, in some countries this kind of
equipment remains, particularly in old installations. For this reason this annex retaining
reference to the class 0 test requirements is necessary.
T.2
Definition
See 1.2.21.
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T.3
Requirements and tests
The following amendments were made to IEC 60598-1, edition 5.0, in order to delete
reference to Class 0 in the main body of the text of edition 6:
1.2.22 Delete Note 2. Note 3 becomes Note 2.
2.2
Replace the first sentence of the first paragraph by the following:
Luminaires shall be classified according to the type of protection against electric shock
provided, as class I, class II and class III (see definitions in Section I).
Delete the second sentence of the first paragraph.
Delete the second paragraph.
Delete the last paragraph and the last Note.
4.7.1
Amend the beginning of the first paragraph to read as follows:
In portable luminaires of class I, II and in fixed luminaires of class I and II that are...
4.13.4 Delete the second paragraph.
Table 5.1
8.2.1
Delete the first line.
Amend the beginning of the sixth paragraph to read as follows:
Class I and class II luminaires intended...
Tables 10.2 and 10.3
Table 10.3
Class II
Delete ”Class 0 and” in the heading of the second column.
Amend the first line to read:
(1)
Annex M
Amend the first line, second box, of the table to read:
Luminaires of class I
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Allegato T
(informativo)
Riferimento alla Classe 0
T.1
Introduzione
Da molti anni gli apparecchi di illuminazione di Classe 0 non vengono più costruiti. Secondo
la raccomandazione dell’ACOS e con l’intento di adeguarsi ad una pratica comune di
sicurezza, gli apparecchi di Classe 0 sono stati eliminati dalla normalizzazione internazionale.
Tuttavia, in alcuni Paesi, questo tipo di apparecchiature è ancora presente, in particolare
nelle vecchie installazioni. Per questo motivo il presente Allegato, che fa riferimento alle
prescrizioni di prova della Classe 0, è ancora necessario.
T.2
Definizione
Vedi 1.2.21.
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T.3
Prescrizioni e prove
Le seguenti modifiche sono state apportate alla quinta edizione della IEC 60598-1 al fine di
eliminare il riferimento alla Classe 0 nella parte principale del testo della sesta edizione.
1.2.22 Cancellare la Nota 2. La Nota 3 diviene Nota 2.
2.2
Sostituire la prima frase del primo capoverso con la seguente:
Gli apparecchi devono essere classificati secondo il tipo di protezione contro la scossa
elettrica indicata, come Classe I, Classe II e Classe III (vedi le definizioni della Sezione I).
Cancellare la seconda frase del primo capoverso.
Cancellare il secondo capoverso.
Cancellare l’ultimo capoverso e l’ultima Nota.
4.7.1
Modificare l’inizio del primo capoverso nel seguente modo;
Negli apparecchi mobili di Classe I, II e negli apparecchi fissi di Classe I e II che sono ….
4.13.4 Cancellare il secondo capoverso
Tabella 5.1
8.2.1
Cancellare la prima riga.
Modificare l’inizio del sesto capoverso nel seguente modo:
Gli apparecchi di Classe I e Classe II destinati...
Tabelle 10.2 e 10.3
Tabella 10.3
Classe II
Cancellare “Classe 0 e” nel titolo della seconda colonna.
Modificare la prima riga nel seguente modo:
(1)
Allegato M
Modificare la prima riga, seconda cella, della tabella nel seguente modo:
Apparecchi di Classe I
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Annex U
(informative)
Creepage and clearances distances for luminaires where a higher degree
of availability (impulse withstand category III) may be requested
U.1
Introduction
Creepage and clearance limits detailed in Section 11 of this standard have been established
with reference to IEC 60664 and based on impulse withstand category II. This level of
impulse withstand category is considered appropriate to normal usage of luminaires covered
under the scope of IEC 60598 standards. This informative annex details the more onerous
requirements of IEC 60664 which would allow luminaires to have a higher overvoltage
capability for an impulse withstand category III should a higher degree of impulse withstand
category be requested.
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U.2
Requirements for impulse withstand category III
Increased requirements for impulse withstand category III are given in Table U.1. These
limits are applied in place of those given in Table 11.1 of Section 11 of this standard should a
rating of impulse withstand category III be requested.
NOTE
For details of pollution degrees, IEC 60664-1 should be consulted.
The minimum distances specified are based on the following parameters:
-
for use with up to 2 000 m above sea level;
-
pollution degree 2 where normally only non-conductive pollution occurs but occasionally a temporary
conductivity caused by condensation is to be expected;
-
equipment of impulse withstand category III which is equipment in fixed installations and for cases where the
reliability and the availability of the equipment is subject to special requirements.
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Allegato U
(informativo)
Distanze di isolamento superficiali e in aria per apparecchi di
illuminazione in cui può essere richiesta una più elevata resistenza
agli impulsi (categoria di tenuta all’impulso III)
U.1
Introduzione
I limiti per le distanze superficiali e in aria descritti nella Sezione 11 della presente Norma
sono stati definiti facendo riferimento alla IEC 60664 e sono basati sulla categoria II di tenuta
all'impulso. Questo livello di categoria di tenuta all'impulso è considerato appropriato per l'uso
normale degli apparecchi che ricadono nel campo di applicazione delle Norme della serie
IEC 60598. Questo Allegato informativo indica le prescrizioni più severe della IEC 60664, che
permetterebbero agli apparecchi di avere una più elevata capacità di resistenza alle
sovratensioni, categoria di tenuta all'impulso III, nel caso in cui fosse richiesta una categoria
di tenuta all'impulso di grado superiore.
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U.2
Prescrizioni per la categoria di tenuta all'impulso III
Le prescrizioni più severe per la categoria di tenuta all'impulso III sono riportate nella
Tabella U.1. Questi limiti sono applicati in sostituzione di quelli definiti nella Tabella 11.1 della
Sezione 11 della presente Norma, nel caso in cui fosse richiesta la categoria di tenuta
nominale all'impulso III.
NOTA
Per i dettagli sui gradi di inquinamento, occorre consultare la IEC 60664-1.
Le distanze minime specificate sono basate sui seguenti parametri:
-
per un utilizzo fino a 2 000 m sul livello del mare;
-
grado di inquinamento 2 dove normalmente si produce solo un inquinamento non conduttivo, ma
occasionalmente si può prevedere una conduttività temporanea dovuta alla condensa;
-
apparecchiatura di categoria di tenuta all'impulso III per impianti fissi e nei casi in cui l'affidabilità e la
disponibilità dell'apparecchiatura sia soggetta a prescrizioni speciali.
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Table U.1 – Minimum distances for a.c. (50/60 Hz) sinusoidal voltages
Impulse withstand category III
RMS working voltage
not exceeding
V
50
150
250
500
750
1 000
Distances
mm
Creepage distance
(b)
– Basic insulation
PTI
(a)
t 600
0,6
1,5
3
4
5,5
8
PTI
(a)
< 600
1,2
1,6
3
5
8
10
t 600
–
1,5
3
4
5,5
8
1,6
3
5
8
10
6
8
11
16
– Supplementary insulation
< 600
– Reinforced insulation
Clearances
–
3,2
(d)
(c)
– Basic insulation
0,2
1,5
3
4
5,5
8
– Supplementary insulation
–
1,5
3
4
5,5
8
– Reinforced insulation
–
3
6
8
11
16
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(a) PTI (proof tracking index) in accordance with IEC 60112.
(b) For creepage distances, the equivalent d.c. voltage is equal to the r.m.s. value of the sinusoidal a.c.
voltage
(c) For clearances, the equivalent d.c. voltage is equal to the peak of the a.c. voltage
(d) For insulation material with PTI 600, this is reduced to twice that of the basic insulation for this
material.
NOTE In Japan, the values given in the above table are not applicable. Japan requires larger values than the
values given in the table.
For components in secondary circuits, Table 11.1 applies.
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Tabella U.1 – Distanze minime per le tensioni sinusoidali in corrente alternata (50/60 Hz)
per la categoria di tenuta all'impulso III
Tensione di lavoro efficace
non superiore a
V
50
150
250
500
750
1 000
Distanze
mm
Distanza superficiale
(b)
– Isolamento principale PTI
(a)
t 600
0,6
1,5
3
4
5,5
8
PTI
(a)
< 600
1,2
1,6
3
5
8
10
–
1,5
3
4
5,5
8
1,6
3
5
8
10
6
8
11
16
– Isolamento supplementare
t 600
< 600
– Isolamento rinforzato
Distanze in aria
–
3,2
(d)
(c)
– Isolamento principale
0,2
1,5
3
4
5,5
8
– Isolamento supplementare
–
1,5
3
4
5,5
8
– Isolamento rinforzato
–
3
6
8
11
16
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(a) PTI (indice di resistenza alle correnti superficiali) secondo la IEC 60112 .
(b) Per le distanze superficiali, la tensione equivalente in corrente continua è uguale al valore efficace della
tensione sinusoidale in corrente alternata.
(c) Per le distanze in aria, la tensione equivalente in corrente continua è uguale al valore di picco della
tensione in corrente alternata.
(d) Per il materiale isolante con PTI 600, questo valore è ridotto al doppio dell’isolamento principale per
tale materiale.
NOTA In Giappone, i valori indicati nella tabella precedente non sono applicabili. In Gappone sono richiesti i valori
maggiori di quelli della tabella.
Per i componenti nei circuiti secondari si applica la Tabella 11.1.
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Annex V
(normative)
Additional test requirements for terminal blocks
with integrated screwless earthing contact for direct connection
to the luminaire housing or to parts of the body
V.1
Additional requirements to 7.2.1
The earthing connections shall be of low resistance and shall not be impaired by mechanical
stress e.g. during the connection of the line and neutral conductors to a common terminal
block, etc.
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Test requirements for mechanical strength:
An integrated screwless earthing contact for direct connection to the luminaire housing or to
parts of the body shall perform a permanent and reliable connection between the terminal
and the supporting plate. It shall not be possible to loosen the connection without a tool. The
screwless earthing contact on outer surfaces of the luminaire shall be protected against
mechanical stress and damage from outside the luminaire by means of constructional design.
Mechanical stresses can occur when the luminaire touches other objects (e.g. mounting
surface). Terminal blocks with integrated screwless earth contact shall be mounted in
accordance with the instructions of the manufacturer.
Compliance is checked by inspection and the following tests.
Checking reliability of terminal fixing: The secure fixing of the terminal block to the supporting
plate is checked by a pull test. The terminal is fitted with a solid conductor having the largest
cross-sectional area for which the terminals are rated. A pull test load of 20 N is applied to
the most unfavourable direction. After test, the terminal block shall be in place.
Checking mechanical connection to supporting plate: For this test, the terminal block shall be
held only by the earthing contact with the fixing supports provided by insulating material
removed. A pull test load of 50 N is applied to the centre of the earthing contact in the
opposite direction of insertion for at least 1 min. The screwless earthing contact shall not be
damaged after test and the connection to the supporting plate shall not loosen.
For each of these mechanical tests, the resistance between the earth connection of the
terminal and the supporting plate shall not exceed 0,05 : following the test.
V.2
Additional requirements to 7.2.3
Test requirement for the electrical connection:
The integrated screwless earthing contact for direct connection to the luminaire housing or to
parts of the body is submitted to a voltage drop test. For testing, the terminal block is
mounted onto a supporting plate with the lowest thickness according to the manufacturers
specifications and it is fitted with a solid conductor having the largest cross-sectional area for
which the terminals are rated. The voltage drop is measured over the U cs -path as shown in
Figure V.1. The measurement is performed as described in the first paragraph of this annex.
If the resistance to the supporting plates of any of the terminal blocks exceeds 0,05 : , the
terminal blocks are rejected.
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Allegato V
(normativo)
Prescrizioni di prova aggiuntive per le morsettiere con contatto di terra
senza vite integrato per la connessione diretta alla custodia
dell’apparecchio o a parti della massa
V.1
Prescrizioni aggiuntive a quelle di 7.2.1
Le connessioni di terra devono essere a bassa resistenza e non devono essere compromesse
da sollecitazioni meccaniche, ad esempio durante la connessione dei conduttori di fase e
neutro ad una comune morsettiera, ecc.
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Prescrizioni di prova per la resistenza meccanica:
Un contatto di terra integrato senza vite per la connessione diretta alla custodia
dell’apparecchio o a parti della massa, deve realizzare una connessione permanente e
affidabile tra il morsetto e la piastra di supporto. Non deve essere possibile allentare la
connessione senza l’utilizzo di un utensile. Il contatto di terra senza vite posto sulle superfici
esterne dell’apparecchio deve essere protetto per costruzione dalle sollecitazioni meccaniche
e dai danni provenienti dall’esterno dell’apparecchio. Le sollecitazioni meccaniche possono
verificarsi quando l’apparecchio entra in contatto con altri oggetti (ad esempio la superficie di
montaggio). Le morsettiere con contatto di terra integrato senza vite devono essere montate
rispettando le istruzioni del costruttore.
La conformità si verifica mediante esame a visita e con le seguenti prove.
Verifica dell’affidabilità del fissaggio del morsetto: Il fissaggio sicuro della morsettiera alla
piastra del supporto è verificato con la prova di trazione. Il morsetto è equipaggiato con un
conduttore a filo unico avente la massima sezione per la quale i morsetti sono dichiarati. Una
forza di trazione di 20 N è applicata nella direzione più sfavorevole. Dopo la prova la
morsettiera deve rimanere in posizione.
Verifica della connessione meccanica alla piastra di supporto: Per questa prova la morsettiera
deve essere tenuta in posizione solo dal contatto di terra provvedendo a rimuovere i supporti
di fissaggio realizzati con materiale isolante. Una forza di trazione di 50 N è applicata, per
almeno 1 min, al centro del contatto di terra nella direzione opposta a quella di inserimento.
Al termine della prova, il contatto di terra senza vite non deve essere danneggiato dopo la
prova e la connessione alla piastra di supporto non deve essersi allentata.
Al termine di ognuna di queste prove meccaniche, la resistenza tra la connessione di terra del
morsetto e la piastra di supporto non deve superare 0,05 : .
V.2
Prescrizioni aggiuntive a quelle di 7.2.3
Prescrizioni di prova per la connessione elettrica:
Il contatto di terra integrato senza vite per la connessione diretta alla custodia
dell'apparecchio o alle parti della massa è sottoposto alla prova di caduta di tensione. Per la
prova la morsettiera è montata su una piastra di supporto di spessore minimo conforme alle
specifiche del costruttore ed è equipaggiata con un conduttore a filo unico della massima
sezione per la quale i morsetti sono dichiarati. La caduta di tensione è misurata nel tratto U cs
come mostrato nella Figura V.1. La misura è effettuata come descritto nel primo capoverso
del presente Allegato. Se la resistenza tra le piastre di supporto di una qualsiasi morsettiera
supera 0,05 : , si considera che la morsetteria non abbia superato la prova.
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2
1
3
UCS
Key
1 conductor
2 terminal
3 supporting plate
U cs voltage drop between conductor and supporting plate
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Figure V.1 – Arrangement for voltage drop test
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2
1
3
UCS
Legenda
1 conduttore
2 morsetto
3 piastra di supporto
U cs caduta di tensione tra il conduttore e la piastra di supporto
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Figura V.1 – Allestimento per la prova di caduta di tensione
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Annex W
(normative)
Alternative thermal test for thermoplastic luminaires
W.0 Introduction
The following test method can be used as an alternative to the reference test of 12.7.1.1 for
luminaires without temperature sensing controls, incorporating fluorescent lamp d 70 W. In
case of doubt, the test method of 12.7.1.1 applies.
W.1
Thermal test in regard to fault conditions in lamp controlgear or
electronic devices without temperature sensing controls in thermoplastic
luminaires for fluorescent lamps 70 W
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The luminaire shall be tested under the conditions specified in items a), c), e), f) and h) of
12.4.1. In addition, the following also applies.
20 % of the lamp circuits in the luminaire, and not less than one lamp circuit, shall be
subjected to abnormal conditions (see 12.5.1 item a)).
The circuits which have the most thermal influence on the fixation point and exposed parts
shall be chosen and other lamp circuits shall be operated at rated voltage under normal
conditions.
The circuits subjected to the above conditions shall then be operated at 0,9, 1,0 and 1,1
times rated voltage (or the maximum of the rated voltage range). When conditions are stable
at each of these three test voltages, the highest winding temperature and the highest
temperature of fixing points or most thermally influenced exposed parts shall be measured. It
is not necessary to measure the temperature of small wound devices that are incorporated
within electronic circuits.
For fluorescent lamp luminaires with an a.c. supplied electronic lamp control gear
incorporating a filter coil, the voltage required to give nominal operating current shall be
determined. The filter coil shall be operated at 0,9, 1,0 and 1,1 times this voltage. When
conditions are stable at each of these three test voltages, the highest winding temperature
and the highest temperature of fixing points and most thermally influenced exposed parts
shall be measured. All other parts of the lamp control gear and lamp shall be inoperative for
this test.
Compliance:
The values of temperature measured at 0,9, 1,0 and 1,1 times the rated voltage (or the
maximum of the voltage range) are used for the linear regression formula in calculating the
temperature of fixing points and other exposed parts in relation to a ballast/transformer
winding temperature of 350 °C. If the difference between winding temperature measurements
at 0,9 and 1,1 co-ordinates is less than 30 K, a fourth point is added, whose co-ordinates are
winding t a , fixing or exposed part t a . The thermoplastic material is then subjected to the ball
pressure test as described in 13.2.1 at the estimated temperature determined by linear
regression, but not less than 75 °C. The diameter of the impression shall be measured and
shall not exceed 2 mm.
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Allegato W
(normativo)
Prova termica alternativa per gli apparecchi di illuminazione
in materiale termoplastico
W.0
Introduzione
Il seguente metodo di prova può essere utilizzato come alternativa alla prova di riferimento
indicata in 12.7.1.1 per gli apparecchi di illuminazione privi di protezioni termiche che
incorporano una lampada fluorescente di potenza 70 W. In caso di dubbio, si applica il
metodo di prova indicato in 12.7.1.1.
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W.1
Prova termica relativa alle condizioni di guasto nelle unità di
alimentazione di lampada o nei dispositivi elettronici senza protezioni
termiche degli apparecchi in materiale termoplastico per lampade a
fluorescenza di potenza 70W
L’apparecchio deve essere provato nelle condizioni specificate ai punti a), c), e), f), ed h) di
12.4.1. Inoltre, si applica anche quanto segue.
Il 20 % dei circuiti lampada dell’apparecchio, e almeno uno dei circuiti lampada, deve essere
sottoposto alle condizioni anormali (vedi il punto a) di 12.5.1).
Devono essere scelti i circuiti aventi la maggior influenza termica sui punti di fissaggio e sulle
parti esposte, e gli altri circuiti di lampada devono funzionare in condizioni normali alla
tensione nominale.
I circuiti sottoposti a condizioni anormali devono essere fatti funzionare a 0,9, 1,0 e 1,1 volte
la tensione nominale (o il massimo valore del campo di tensioni nominali). Quando le
condizioni sono stabilizzate per ciascuna di queste tre tensioni di prova, devono essere
misurate la temperatura dell’avvolgimento più elevata e quella dei punti di fissaggio o delle
parti esposte termicamente più influenzate. Non è necessario misurare la temperatura dei
piccoli avvolgimenti che sono incorporati nei circuiti elettronici.
Per gli apparecchi a lampade fluorescenti con un’unità di alimentazione elettronica della
lampada alimentata in corrente alternata, che incorpora una bobina di filtro, deve essere
determinata la tensione richiesta per fornire la corrente di funzionamento nominale. La bobina
di filtro deve essere fatta funzionare a 0,9, 1,0 e 1,1 volte questa tensione. Quando le
condizioni sono stabilizzate per ciascuna di queste tre tensioni di prova, devono essere
misurate la temperatura dell’avvolgimento più elevata e quella dei punti di fissaggio e delle
parti esposte termicamente più influenzate. Tutte le altre parti dell'unità di alimentazione di
lampada e la lampada stessa non devono essere in funzione durante questa prova.
Conformità:
I valori della temperatura ambiente misurata a 0,9, 1,0 e 1,1 volte la tensione nominale (o il
massimo valore del campo di tensioni nominali) sono utilizzati nella formula della regressione
lineare per calcolare la temperatura dei punti di fissaggio e delle altre parti esposte rispetto
alla temperatura di 350 °C dell’avvolgimento dell’alimentatore/trasformatore. Se la differenza
tra le misure della temperatura dell’avvolgimento ai valori di 0,9 e a 1,1 è inferiore a 30 K,
viene aggiunto un quarto punto, le cui coordinate sono la temperatura t a dell’avvolgimento, e
la temperatura t a del punto di fissaggio o della parte esposta. Il materiale termoplastico è
quindi sottoposto alla prova della sfera descritta in 13.2.1 alla temperatura stimata,
determinata con la regressione lineare, ma non inferiore a 75 °C. Deve essere misurato il
diametro dell’impronta e questo non deve superare i 2 mm.
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NOTE 1 This is a fault condition test and the additional 25 °C of 13.2.1 does not apply. In applying the
requirements of 4.15 and 12.7, the following notes must be referred to.
NOTE 2 ”Fixing points” means both the fixing points of components and the fixing points of a luminaire to the
mounting surface.
NOTE 3
”Exposed part” means the outer surface of the luminaire enclosure.
NOTE 4 According to the requirements of 12.7, measurement of exposed parts is restricted to those parts
providing the luminaire/component fixing or parts providing a protective barrier against accidental contact with live
parts, as required by Section 8 of this standard.
NOTE 5 The hottest part of the thermoplastic material section requiring test is measured. This may often be on
the internal surface of a luminaire enclosure not the outer surface.
NOTE 6 The material temperature limits defined are with respect to materials under both mechanical load and no
mechanical load.
The application of Annex N should be made together with the requirements of 4.15.
NOTE 8
t a is the rated t a of the luminaire.
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NOTE 7
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NOTA 1 Questa è una prova in condizione di guasto e non si applica l’ulteriore aumento della temperatura di 25°C
indicato in 13.2.1. Nell’applicare le prescrizioni di 4.15 e 12.7 si deve fare riferimento alle seguenti note.
NOTA 2 Il termine “Punti di fissaggio” indica sia i punti di fissaggio dei componenti che quelli dell’apparecchio alla
superficie di montaggio.
NOTA 3 Il termine “Parte esposta” indica la superficie esterna dell’involucro dell’apparecchio.
NOTA 4 Conformemente alle prescrizioni di 12.7, la misura delle parti esposte è limitata a quelle parti che
assicurano il fissaggio dell’apparecchio/componente o delle parti che forniscono una barriera protettiva contro il
contatto accidentale con parti in tensione, in conformità con la Sezione 8 della presente Norma.
NOTA 5 Viene misurato il punto più caldo della sezione in materiale termoplastico in prova. Questo può più
facilmente trovarsi sulla superficie interna dell’involucro dell’apparecchio piuttosto che su quella esterna.
NOTA 6 I limiti di temperature dei materiali definiti sono relativi ai materiali sia sotto carico meccanico che non.
NOTA 7 L’applicazione dell’Allegato N dovrebbe avvenire insieme alle prescrizioni di cui in 4.15.
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NOTA 8 t a è il valore nominale t a dell’apparecchio.
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Bibliography
The following informative documents refer to publications that provide information or
guidance and are either not quoted in the text of this part or are quoted in part 2 of this
standard. Readers are encouraged to investigate the possibility of applying the most recent
editions.
IEC 60050-195: 1998, International Electrotechnical Vocabulary – Part 195: Earthing and
protection against electric shock
Amendment 1 (2001)
IEC 60050-604:1987, International Electrotechnical Vocabulary – Chapter 604: Generation,
transmission and distribution of electricity – Operation
IEC 60081, Double-capped fluorescent lamps – Performance specifications
IEC 60216 (all parts), Electrical insulating materials– Properties of thermal endurance
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IEC 60364 (all parts), Low-voltage electrical installations
IEC 60364-4-443:1995, Electrical installations of buildings – Part 4: Protection for safety –
Capter 44: Protection against overvoltages – Chapter 443: Protection against overvoltages of
atmospheric origin or due to switches
Amendment 1 (1998)
IEC 60364-5-51, Electrical installations of buildings – Part 5-51: Selection and erection of
electrical equipment – Common rules
IEC 60364-7-702, Electrical installations of buildings – Part 7: Requirements for special
installations or locations – Section 702: Swimming pools and other basins
IEC 60598-2-3, Luminaires – Part 2-3: Particular requirements – Luminaires for road and
street lighting
IEC 60598-2-5, Luminaires – Part 2-5: Particular requirements – Floodlights
IEC 60598-2-6, Luminaires – Part 2: Particular requirements – Section 6: Luminaires with
built- in transformers for filament lamps
IEC 60664-3, Insulation coordination for equipment within low-voltage systems – Part 3: Use
of coating, potting or moulding for protection against pollution
IEC 60695 (all parts), Fire hazard testing
IEC 60695-2 (all parts 2 ), Fire hazard testing – Part 2: Glowing/hot-wire based test methods
IEC 60695-2-11, Fire hazard testing – Part 2-11: Glowing/hot-wire based test methods –
Glow-wire flammability test method for end-products
IEC 60811-3-1, Common test methods for insulating and sheathing materials of electric
cables – Part 3: Methods specific to PVC compounds – Section One: Pressure test at high
temperature – Tests for resistance to cracking
IEC 60901, Single-capped fluorescent lamps – Performance specifications
IEC 60921, Ballasts for tubular fluorescent lamps – Performance requirements
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Bibliografia
I seguenti documenti informativi si riferiscono a pubblicazioni che forniscono informazioni o
linee guida, citate o meno nel testo della presente Parte o richiamate nelle Parti 2 della
presente Norma. I lettori sono invitati a verificare la possibilità di applicare le edizioni più
recenti.
IEC 60050-195: 1998, International Electrotechnical Vocabulary – Part 195: Earthing and
protection against electric shock
Amendment 1 (2001)
IEC 60050-604:1987, International Electrotechnical Vocabulary – Chapter 604: Generation,
transmission and distribution of electricity – Operation
IEC 60081, Double-capped fluorescent lamps – Performance specifications
IEC 60216 (all parts), Electrical insulating materials– Properties of thermal endurance
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IEC 60364 (all parts), Low-voltage electrical installations
IEC 60364-4-443:1995, Electrical installations of buildings – Part 4: Protection for safety –
Capter 44: Protection against overvoltages – Chapter 443: Protection against overvoltages of
atmospheric origin or due to switches
Amendment 1 (1998)
IEC 60364-5-51, Electrical installations of buildings – Part 5-51: Selection and erection of
electrical equipment – Common rules
IEC 60364-7-702, Electrical installations of buildings – Part 7: Requirements for special
installations or locations – Section 702: Swimming pools and other basins
IEC 60598-2-3, Luminaires – Part 2-3: Particular requirements – Luminaires for road and
street lighting
IEC 60598-2-5, Luminaires – Part 2-5: Particular requirements – Floodlights
IEC 60598-2-6, Luminaires – Part 2: Particular requirements – Section 6: Luminaires with
built- in transformers for filament lamps
IEC 60664-3, Insulation coordination for equipment within low-voltage systems – Part 3: Use
of coating, potting or moulding for protection against pollution
IEC 60695 (all parts), Fire hazard testing
IEC 60695-2 (all parts 2 ), Fire hazard testing – Part 2: Glowing/hot-wire based test methods
IEC 60695-2-11, Fire hazard testing – Part 2-11: Glowing/hot-wire based test methods –
Glow-wire flammability test method for end-products
IEC 60811-3-1, Common test methods for insulating and sheathing materials of electric
cables – Part 3: Methods specific to PVC compounds – Section One: Pressure test at high
temperature – Tests for resistance to cracking
IEC 60901, Single-capped fluorescent lamps – Performance specifications
IEC 60921, Ballasts for tubular fluorescent lamps – Performance requirements
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IEC 60923, Auxiliaries for lamps – Ballasts for discharge lamps (excluding tubular fluorescent
lamps) – Performance requirements
IEC 60925, DC supplied electronic ballasts for tubular fluorescent lamps – Performance
requirements
IEC 60929, AC-supplied electronic ballasts for tubular fluorescent lamps – Performance
requirements
IEC 60950-1:2005, Information technology equipment – Safety – Part 1: General
requirements
IEC 60972, Classification and interpretation of new lighting products
IEC 61195, Double-capped fluorescent lamps – Safety specifications
IEC 61210, Connecting devices – Flat quick-connect terminations for electrical copper
conductors – Safety requirements
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
IEC 61346-1, Industrial systems, installations and equipment and industrial products –
Structuring principles and reference designations – Part 1: Basic rules
IEC 61995 (all parts), Devices for the connection of luminaires for household and similar
purposes
ISO 75-2:1993, Plastics – Determination of temperature of deflection under load – Plastics
and ebonite
ISO 1891, Bolts, screws, nuts and accessories – Terminology and nomenclature
ANSI C136, American National Standard for Roadway Lighting Equipment – Fiber-Reinforced
Plastic (FRP) Lighting Poles
AS3771, Road lighting luminaires with integral control gear
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IEC 60923, Auxiliaries for lamps – Ballasts for discharge lamps (excluding tubular fluorescent
lamps) – Performance requirements
IEC 60925, DC supplied electronic ballasts for tubular fluorescent lamps – Performance
requirements
IEC 60929, AC-supplied electronic ballasts for tubular fluorescent lamps – Performance
requirements
IEC 60950-1:2005, Information technology equipment – Safety – Part 1: General
requirements
IEC 60972, Classification and interpretation of new lighting products
IEC 61195, Double-capped fluorescent lamps – Safety specifications
IEC 61210, Connecting devices – Flat quick-connect terminations for electrical copper
conductors – Safety requirements
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IEC 61346-1, Industrial systems, installations and equipment and industrial products –
Structuring principles and reference designations – Part 1: Basic rules
IEC 61995 (all parts), Devices for the connection of luminaires for household and similar
purposes
ISO 75-2:1993, Plastics – Determination of temperature of deflection under load – Plastics
and ebonite
ISO 1891, Bolts, screws, nuts and accessories – Terminology and nomenclature
ANSI C136, American National Standard for Roadway Lighting Equipment – Fiber-Reinforced
Plastic (FRP) Lighting Poles
AS3771, Road lighting luminaires with integral control gear
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Annex ZA
(normative)
Normative references to international publications
with their corresponding European publications
The following referenced documents are indispensable for the application of this document.
For dated references, only the edition cited applies. For undated references, the latest edition
of the referenced document (including any amendments) applies.
NOTE
Where an international publication has been modified by common modifications, indicated by (mod), the
relevant EN/HD applies.
Publication
IEC 60061 (mod)
Title
Year
Series
Lamp caps and holders together with
gauges for the control of interchangeability
and safety Part 2: Lampholders
EN 60061-2
+ A1 to A37
1993(2)
IEC 60061-3
data- Lamp caps and holders together with
base gauges for the control of interchangeability
and safety Part 3: Gauges
EN 60061-3
+ A1 to A38
1993(2)
IEC 60065 (mod)
2001
Audio, video and similar electronic
apparatus - Safety requirements
EN 60065
+ corr. August
2002
2007
IEC 60068-2-75
– (1)
Environmental testing - Part 2-75: Tests Test Eh: Hammer tests
EN 60068-2-75
1997(2)
EN 60079
Series
IEC 60079 (mod)
Series Lamp caps and holders together with
gauges for the control of interchangeability
and safety
EN/HD
EN 60061
IEC 60061-2 (mod)
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Year
–(1)
Series Explosive atmospheres
(1)
IEC 60083
–
IEC 60085
– (1)
IEC 60112
2003
IEC 60155
– (1)
IEC 60227
IEC 60238
Plugs and socket-outlets for domestic and –
similar general use standardized in member
countries of IEC
–
Thermal evaluation and designation of
electrical insulation
EN 60085
2008(2)
Method for the determination of the proof
and the comparative tracking indices of
solid insulating materials
EN 60112
2003
Glow-starters for fluorescent lamps
EN 60155
1995(2)
HD 213)
Series
EN 60238
+ corr. January
2004
2005
Series Polyvinyl chloride insulated cables of rated
voltages up to and including 450/750 V
2004
Edison screw lampholders
IEC 60245
Series Rubber insulated cables - Rated voltages
up to and including 450/750 V
HD 22(4)
Series
IEC 60269 (mod)
Series Low-voltage fuses
EN/HD 60269
Series
IEC 60320
Series Appliance couplers for household and
similar general purposes
EN 60320
Series
EN 60357
+ corr. July
2003(2)
2003
IEC 60357 (mod)
– (1)
Tungsten halogen lamps (non-vehicle) Performance specifications
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Allegato ZA
(normativo)
Riferimenti normativi alle Pubblicazioni Internazionali
con le corrispondenti Pubblicazioni Europee
I seguenti documenti di riferimento sono indispensabili per l’applicazione del presente documento. In
caso di riferimenti datati, si applica solo l’edizione indicata. In caso di documenti non datati, si applica
l'ultima edizione (incluse eventuali Modifiche) della Pubblicazione indicata.
NOTA
Quando la Pubblicazione Internazionale è stata modificata da modifiche comuni CEI, indicate con (mod),
si applica la corrispondente EN/HD.
Pubblicazione
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IEC 60061 (mod)
Anno
Titolo
Serie Attacchi per lampade, portalampade e
calibri per il controllo
dell'intercambiabilità e della sicurezza
EN/HD
Anno Norma CEI
EN 60061
Serie Vedi CT 34
1993(2)
IEC 60061-2 (mod) – (1) Attacchi per lampade, portalampade e EN 60061-2
calibri per il controllo
+ da A1 a A37
dell'intercambiabilità e della sicurezza Parte 2: Portalampade
34-69
IEC 60061-3
data- Attacchi per lampade, portalampade e EN 60061-3
1993(2)
base calibri per il controllo
+ da A1 a A38
dell'intercambiabilità e della sicurezza Parte 3: Calibri
34-70
IEC 60065 (mod)
2001 Apparecchi audio, video ed apparecchi EN 60065
elettronici similari - Requisiti di
+ corr. agosto
sicurezza
92-1
IEC 60068-2-75
– (1) Prove ambientali - Parte 2: Prove Prova Eh: Prove con martello
IEC 60079 (mod)
Serie Atmosfere esplosive per la presenza di EN 60079
gas
IEC 60083
– (1) Plugs and socket-outlets for domestic
and similar general use standardized in
member countries of IEC
IEC 60085
– (1) Thermal evaluation and designation of EN 60085
electrical insulation
IEC 60112
2003 Metodo per la determinazione degli
indici di resistenza e di tenuta alla
traccia dei materiali isolanti solidi in
condizioni umide
IEC 60155
2002
2007
EN 60068-2-751997(2)
–
104-1
Serie Vedi CT 31
–
2008(2)
–
EN 60112
2003
15-8
– (1) Starter a bagliore per lampade
fluorescenti
EN 60155
1995(2)
34-5
IEC 60227
Serie Polyvinyl chloride insulated cables of
rated voltages up to and including
450/750 V
HD 21(3)
Serie
–
IEC 60238
2004 Portalampade a vite Edison
EN 60238
2004
+ corr. gennaio 2005
IEC 60245
Serie Rubber insulated cables - Rated
HD 22(4)
voltages up to and including 450/750 V
Serie
IEC 60269 (mod)
Serie Fusibili a tensione non superiore a
1.000 V per corrente alternata e a
1.500 V per corrente continua
EN/HD 60269
Serie Vedi CT 32
IEC 60320
Serie Connettori per usi domestici e similari
EN 60320
Serie Vedi CT 23
IEC 60357 (mod)
(1)
–
Lampade ad alogeni (veicoli esclusi) Specifiche di prestazione
EN 60357
+ corr. luglio
2003(2)
2003
34-11
–
34-40
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
Pagina 364 di 379
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Publication
Year
Title
EN/HD
Year
Standard method of measurement of lamp
cap temperature rise
EN 60360
1998(2)
2005
Low-voltage electrical installations Part 4-41: Protection for safety - Protection
against electric shock
HD 60364-4-41
+ corr. July
2007
2007
IEC 60384-14
– (1)
Fixed capacitors for use in electronic
EN 60384-14
equipment - Part 14: Sectional specification
- Fixed capacitors for electromagnetic
interference suppression and connection to
the supply mains
2005(2)
IEC 60400
– (1)
Lampholders for tubular fluorescent lamps
and starterholders
EN 60400
2008(2)
IEC 60417
data- Graphical symbols for use on equipment
base
–
–
IEC 60432-1 (mod)
A1
1999
2005
Incandescent lamps - Safety specifications - EN 60432-1
Part 1: Tungsten filament lamps for
A1
domestic and similar general lighting
purposes
2000
2005
IEC 60432-2 (mod)
A1 (mod)
1999
2005
Incandescent lamps - Safety specifications - EN 60432-2
Part 2: Tungsten halogen lamps for
A1
domestic and similar general lighting
purposes
2000
2005
–(1)
Incandescent lamps - Safety specifications - EN 60432-3
Part 3: Tungsten-halogen lamps (nonvehicle)
20032)
IEC 60360
–
IEC 60364-4-41
(mod)
IEC 60432-3
IEC 60449
+ A1
IEC 60529
IEC 60570 (mod)
(1)
1973
1979
(1)
–
2003
Voltage bands for electrical installations of
buildings
HD 193 S2
1982
Degrees of protection provided by
enclosures (IP Code)
EN 60529
+ corr. May
1991(2)
1993
Electrical supply track systems for
luminaires
EN 60570
2003
IEC 60598-2 (mod) Series Luminaires - Part 2: Particular requirements EN 60598-2
Series
IEC 60598-2-4
Luminaires - Part 2: Particular requirements EN 60598-2-4
- Section 4: Portable general purpose
luminaires
1997
1997
IEC 60634
–(1)
Heat test source (H.T.S.) lamps for carrying EN 60634
out heating tests on luminaires
1995(2)
IEC 60662 (mod)
–(1)
High pressure sodium vapour lamps
1993(2)
IEC 60664-1
2007
EN 60662
Insulation coordination for equipment within EN 60664-1
low-voltage systems Part 1: Principles, requirements and tests
2007
IEC 60682
–(1)
Method of measuring the pinch temperature EN 60682
of quartz glass lamps
1993(2)
IEC 60682
–(1)
Method of measuring the pinch temperature EN 60682
of quartz glass lamps
1993(2)
IEC 60684
Series Flexible insulating sleeving
EN 60684
Series
IEC 60695-2
Series Fire hazard testing - Part 2: Glowing/hotwire based test methods
EN 60695-2
Series
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
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Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Pubblicazione
IEC 60360
Anno
Titolo
(1)
–
Metodo normalizzato per la misura
della sovratemperatura dell'attacco
delle lampade
2005 Low-voltage electrical installations
IEC 60364-4-41
(mod)
- Part 4-41: Protection for safety Protection against electric shock
IEC 60384-14
–(1) Fixed capacitors for use in
electronic equipment - Part 14:
Sectional specification - Fixed
capacitors for electromagnetic
interference suppression and
connection to the supply mains
IEC 60400
–(1) Portalampade per lampade
fluorescenti tubolari e portastarter
IEC 60417
data- Graphical symbols for use on
base equipment
IEC 60432-1 (mod) 1999 Prescrizioni di sicurezza per
A1
2005 lampade a incandescenza - Parte
1: Lampade a incandescenza per
illuminazione domestica e similare
IEC 60432-2 (mod) 1999 Lampade a incandescenza A1 (mod)
2005 Prescrizioni di sicurezza
IEC 60432-3
–(1) Lampade a incandescenza Prescrizioni di sicurezza- Parte 3:
Lampade ad alogeni (veicoli
esclusi)
IEC 60449
1973 Voltage bands for electrical
+ A1
1979 installations of buildings
IEC 60529
–(1) Gradi di protezione degli involucri
(Codice IP)
IEC 60570 (mod)
2003 Sistemi di alimentazione a binario
elettrificato per apparecchi di
illuminazione
IEC 60598-2 (mod) Serie Apparecchi di illuminazione - Parte
2-22: Prescrizioni particolari
IEC 60598-2-4
1997 Apparecchi di illuminazione –
Parte 2: Prescrizioni particolari Sezione 4: Apparecchi di
illuminazione mobili di uso
generale
IEC 60634
–(1) Lampade HTS per prove di
riscaldamento su apparecchi di
illuminazione
IEC 60662 (mod)
–(1) Lampade a vapori di sodio ad alta
pressione
IEC 60664-1
2007 Coordinamento dell'isolamento per
le apparecchiature nei sistemi a
bassa tensione - Parte 1: Principi,
prescrizioni e prove
(1)
IEC 60682
–
Metodo normalizzato per la misura
della temperatura sulla
schiacciatura delle lampade ad
alogeni-quarzo
IEC 60684
Serie Specifica per guaine isolanti
flessibili
IEC 60695-2
Serie Parte 2: Metodi di prova Sezione 4/foglio 0: Metodi di prova
relativi alla fiamma del tipo a
diffusione e del tipo premiscelato
EN/HD
EN 60360
Anno Norma CEI
1998(2)
34-13
HD 60364-4-41 2007
+ corr. luglio
2007
–
EN 60384-14
2005(2)
–
EN 60400
2008(2)
34-14
–
–
EN 60432-1
A1
2000
2005
34-78
EN 60432-2
A1
EN 60432-3
2000
2005
2003(2)
34-79
HD 193 S2
EN 60529
+ corr. maggio
EN 60570
1982
1991(2)
1993
2003
EN 60598-2
Serie
Vedi CT 34
EN 60598-2-4
1997
34-29
EN 60634
1995(2)
34-19
EN 60662
1993(2)
34-24
EN 60664-1
2007
109-1
EN 60682
1993(2)
34-68
EN 60684
Serie
EN 60695-2
Serie
Vedi
CT 15
Vedi
CT 89
34-105
–
70-1
34-17
NORMA TECNICA
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Publication
(1)
IEC 60695-2-10
–
IEC 60695-11-5
– (1)
IEC 60838
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Year
Title
IEC 60989
–
IEC 60990
Year
Fire hazard testing - Part 2-10: Glowing/hot- EN 60695-2-10
wire based test methods - Glow-wire
apparatus and common test procedure
2001(2)
Fire hazard testing Part 11-5: Test flames - Needle-flame test
method - Apparatus, confirmatory test
arrangement and guidance
EN 60695-11-5
2005(2)
EN 60838
Series
Series Miscellaneous lampholders
(1)
EN/HD
Separating transformers, autotransformers, –
variable transformers and reactors
–
1999
Methods of measurement of touch current
and protective conductor current
EN 60990
1999
IEC 61032
1997
Protection of persons and equipment by
enclosures - Probes for verification
EN 61032
1998
IEC 61058-1 (mod)
2000
Switches for appliances Part 1: General requirements
EN 61058-1(5)
2002
IEC 61140
2001
Protection against electric shock - Common EN 61140
aspects for installation and equipment
2002
IEC 61167
– (1)
Metal halide lamps
EN 61167
1994(2)
IEC 61184
– (1)
Bayonet lampholders
EN 61184
2008(2)
IEC 61199
1999
Single-capped fluorescent lamps - Safety
specifications
EN 61199
1999
IEC 61249
Series Materials for printed boards and other
interconnecting structures
EN 61249
Series
IEC 61347 (mod)
Series Lamp controlgear
EN 61347
Series
(1)
IEC 61347-2-9
–
IEC 61558-1
2005
Lamp controlgear EN 61347-2-9
Part 2-9: Particular requirements for ballasts + corr. July
for discharge lamps (excluding fluorescent
lamps)
2001(2)
2003
Safety of power transformers, power
supplies, reactors and similar products Part 1: General requirements and tests
EN 61558-1
+ corr. August
2005
2006
EN 61558-2
Series
IEC 61558-2 (mod) Series Safety of power transformers, power
supplies, reactors and similar products Part 2: Particular requirements
IEC 61558-2-5
– (1)
Safety of power transformers, power supply EN 61558-2-5
units and similar + A11
Part 2-5: Particular requirements for shaver
transformers and shaver supply units
NORMA TECNICA
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1998(2)
2004
Pubblicazione
(1)
Titolo
EN/HD
Prove relative ai rischi di incendio - EN 60695-2-10
Parte 2-10: Metodi di prova al filo
incandescente - Apparecchiatura di
prova al filo incandescente e
procedura comune di prova
IEC 60695-2-10
–
IEC 60695-11-5
–(1) Prove relative ai rischi di incendio - EN 60695-11-5
Parte 11-5: Fiamme di prova Metodo di prova della fiamma con
ago - Apparecchiatura, disposizione
per le prove di verifica e guida
IEC 60838
IEC 60989
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Anno
Serie Portalampade eterogenei
(1)
–
Separating transformers,
autotransformers, variable
transformers and reactors
EN 60838
–
Anno
Norma CEI
(2)
2001
89-12
2005(2)
89-25
Serie
–
Vedi CT 34
–
IEC 60990
1999 Metodi di misura della corrente di
contatto e della corrente nel
conduttore di protezione
EN 60990
1999
74-7
IEC 61032
1997 Protezione delle persone e delle
EN 61032
apparecchiature mediante involucri
- Calibri di prova
1998
70-2
2002
23-11
2002
0-13
EN 61167
1994(2)
34-82
EN 61184
(2)
2008
34-44
IEC 61058-1 (mod) 2000 Interruttori per apparecchi Parte 1: Prescrizioni generali
IEC 61140
IEC 61167
IEC 61184
EN 61058-1(5)
2001 Protezione contro i contatti elettrici - EN 61140
Aspetti comuni per gli impianti e le
apparecchiature
–(1) Lampade ad alogenuri metallici
(1)
–
Portalampade a baionetta
IEC 61199
1999 Lampade fluorescenti con attacco
singolo - Prescrizioni di sicurezza
EN 61199
1999
34-73
IEC 61249
Serie Materiali per circuiti stampati e altre EN 61249
strutture di interconnessione
Serie
Vedi CT 91
IEC 61347 (mod)
Serie Unità di alimentazione di lampada
Serie
Vedi CT 34
IEC 61347-2-9
IEC 61558-1
(1)
EN 61347
Unità di alimentazione di lampada - EN 61347-2-9
Parte 2-9: Prescrizioni particolari
+ corr. luglio
per alimentatori per lampade a
scarica (escluse le lampade
fluorescenti)
2001
2003
34-100
EN 61558-1
2005 Sicurezza dei trasformatori, delle
unità di alimentazione, dei reattori e + corr. agosto
prodotti similari - Parte 1:
Prescrizioni generali e prove
2005
2006
96-3
Serie
Vedi CT 96
–
IEC 61558-2 (mod) Serie Sicurezza dei trasformatori, delle
EN 61558-2
unità di alimentazione, dei reattori e
prodotti similari Parte 2: Prescrizioni particolari
IEC 61558-2-5
(2)
EN 61558-2-5
–(1) Sicurezza dei trasformatori, delle
+ A11
unità di alimentazione e similari Parte 2-5: Prescrizioni particolari
per trasformatori per rasoi e unità di
alimentazione per rasoi
1998(2)
2004
96-10
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
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Publication
Year
Title
EN/HD
Year
Safety of power transformers, power supply
units and similar Part 2-6: Particular requirements for safety
isolating transformers for general use
EN 61558-2-6
1997(2)
– (1)
LED modules for general lighting - Safety
specifications
EN 62031
2008(2)
IEC 62035 (mod)
– (1)
Discharge lamps (excluding fluorescent
lamps) - Safety specifications
EN 62035
2000(2)
IEC 62471 (mod)
– (1)
Photobiological safety of lamps and lamp
systems
EN 62471
2008(2)
IEC 80416-1
– (1)
Basic principles for graphical symbols for
use on equipment Part 1: Creation of symbol originals
EN 80416-1
2001(2)
ISO 4046-4
2002
Paper, board, pulps and related terms Vocabulary Part 4: Paper and board grades and
converted products
–
–
IEC 61558-2-6
–
IEC 62031
(1)
(1) Undated reference
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
(2) Valid edition at date of issue.
(3) The HD 21 series, Cables of rated voltages up to and including 450/750 V and having thermoplastic insulation ,
is related to, but not directly equivalent with the IEC 60227 series.
(4) The HD 22 series, Cables of rated voltages up to and including 450/750 V and having cross-linked insulation, is related to,
but not directly equivalent with the IEC 60245 series.
(5) EN 61058-1 includes A1:2001 to IEC 61058-1 (mod).
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Pubblicazione
Titolo
EN/HD
Anno Norma CEI
IEC 61558-2-6
(1)
–
Sicurezza dei trasformatori, delle
unità di alimentazione e similari Parte 2-6: Prescrizioni particolari
per trasformatori di sicurezza per
uso generale
EN 61558-2-6
1997(2)
96-7
IEC 62031
–(1)
LED modules for general lighting
- Safety specifications
EN 62031
2008(2)
–
IEC 62035 (mod)
–(1)
Lampade a scarica (escluse le
lampade fluorescenti) Prescrizioni di sicurezza
EN 62035
2000(2)
34-89
IEC 62471 (mod)
–(1)
Photobiological safety of lamps
and lamp systems
EN 62471
2008(2)
–
IEC 80416-1
–(1)
Principi di base per segni grafici
utilizzati sulle apparecchiature Parte 1: Creazione di segni
originali
EN 80416-1
2001(2)
3-28
–
–
ISO 4046-4
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Anno
2002 Paper, board, pulps and related
terms - Vocabulary Part 4: Paper and board grades
and converted products
–
Riferimento non datato.
(2) Edizione valida al momento della pubblicazione.
(3) La serie HD 21, Cables of rated voltages up to and including 450/750 V and having thermoplastic insulation, è
collegata, ma non è direttamente equivalente alla serie IEC 60227
(4) La serie HD 22, Cables of rated voltages up to and including 450/750 V and having cross-linked insulation, è
collegata, ma non è direttamente equivalente alla serie IEC 60245.
(5) La EN 61058-1 include la A1:2001 alla IEC 61058-1 (mod).
(1)
NORMA TECNICA
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Annex ZB
(normative)
Special national conditions
Special national condition: National characteristic or practice that cannot be changed even
over a long period, e.g. climatic conditions, electrical earthing conditions.
NOTE If it affects harmonization, it forms part of the European Standard or Harmonization Document.
For the countries in which the relevant special national conditions apply these provisions are
normative, for other countries they are informative.
Clause
Special national condition
3.3
Denmark
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
Supply cords of class I luminaires, which are delivered without a plug, shall be
provided with a visible tag with the following text:
Vigtigt !
Lederen med grøn/gul isolation
må kun tilsluttes en klemme mærket
eller
If essential for the safety of the luminaire, the tag shall in addition be provided
with a diagram, which shows the connection of the other conductors, or be
provided with the following text:
Fir tilslutning af the øvrige ledere,
se medfølgende vejledning.
Class I luminaires which, according to the exemption for Denmark in 5.2.1, are
delivered with a supply cord with a plug in accordance with Standard Sheets DKA
2-1a, DKA 2-1b, C 1b, C 2b, C 3b or C 4, shall either be provided with the above
tag or the same information shall be given in an enclosed instruction. The text
concerning conductors having green/yellow insulation shall be quoted word-forword.
NOTE
“ø" may be replaced by "oe"; "æ" may be replaced by "ae".
Italy
For luminaires of class 0, the manufacturer's instructions shall include the
following warning:
"ATTENZIONE - QUESTO APPARECHIO E' IDONEO SOLO PER AMBIENTI
ISOLATI"
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Allegato ZB
(normativo)
Condizioni speciali nazionali
Condizioni speciali nazionali: sono caratteristiche o pratiche nazionali che non possono
essere modificate anche nel lungo periodo, per esempio condizioni climatiche, di messa a
terra, ecc.
NOTA Qualora influenzino il processo di armonizzazione, diventano parte della Norma Europea o del Documento
di Armonizzazione.
Per i Paesi nei quali si applicano le condizioni speciali nazionali, queste disposizioni sono
normative; per gli altri sono informative.
Articolo
Condizione speciale nazionale
3.3
Danimarca
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
I cavi di alimentazione degli apparecchi di Classe I, forniti senza spina, devono
avere una targhetta ben visibile con la seguente dicitura:
Vigtigt !
Lederen med grøn/gul isolation
må kun tilsluttes en klemme mærket
eller
Se è essenziale per la sicurezza dell’apparecchio, la targhetta deve inoltre
riportare uno schema delle connessioni degli altri conduttori, o la seguente
dicitura:
Fir tilslutning af the øvrige ledere,
se medfølgende vejledning.
Gli apparecchi di Classe I che, in accordo con l’eccezione per la Danimarca di
5.2.1, sono forniti con il cavo di alimentazione completo di spina conforme ai fogli
di Normalizzazione DKA 2-1a, DKA 2-1b, C 1b, C 2b, C 3b o C 4, devono essere
muniti della targhetta sopra descritta, oppure avere le stesse informazioni
riportate nelle istruzioni allegate. Il testo relativo ai conduttori con guaina gialloverde deve essere riportato parola per parola
NOTA
"ø" può essere sostituito da "oe"; "æ" può essere sostituito "ae".
Italia
Per gli apparecchi di Classe 0, le istruzioni del costruttore devono comprendere la
seguente avvertenza:
"ATTENZIONE - QUESTO APPARECCHIO E' IDONEO SOLO PER AMBIENTI
ISOLATI"
NORMA TECNICA
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Clause
Special national condition
4.5.1
Denmark
Socket-outlets intended for providing power to other appliances shall be in
compliance with Section 107-2-D1, the Standard Sheets being applied as follows:
Class I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Standard Sheet DK 1-3a
For class I luminaires, the earthing contact of the socket-outlet shall be
electrically connected to the earthing terminal of the appliance.
Class II luminaires shall not be fitted with socket-outlets for providing power to
other appliances.
EXEMPTION:
Socket-outlets supplied from isolation transformers (shaver supply units) and
socket-outlets on outdoor luminaires may be in accordance with the
requirement of Section 107-2-D1 for fixed socket-outlets.
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5.2.1
Cyprus
Domestic luminaires intended for connection to a standard United Kingdom 13 A
socket must be pre-fitted with an approved plug complying with BS 1363.
Cord sets for domestic luminaires for connection with an appliance inlet must be
pre-fitted with an approved plug complying with BS 1363.
Plugs must be fitted with the correct fuse.
Denmark
Supply cords on single-phase portable luminaires having a rated current not
exceeding 10 A shall be provided with a plug according to the following table:
Plug
Class of luminaire
I
EN 50075
Standard Sheet
Protection against indirect DK 2-1a (*)
contact required
Earthing connection not
required
II
(*)
Section 107-2-D1
Standard Sheet
DK 2-1a, DKA 2-1a,
DKA 2-1b, C 1b, C 2b,
C 3b, C 4
DKA 2-1a, DKA 2-1b,
C 1b, C 5, C 6
I
Luminaires fitted with a socket-outlet for providing power to other appliances.
For luminaires which are mainly used in locations where protection against
indirect contact is required, see Section 10, Clause 17.
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Articolo
Condizione speciale nazionale
4.5.1
Danimarca
Le prese previste per alimentare altri apparecchi devono essere conformi alla
Sezione 107-2-D1, i Fogli di Normalizzazione devono essere applicati come
segue:
Classe I . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . Foglio di Normalizzazione DK 1-3a
Per gli apparecchi di Classe I, il contatto di terra della presa deve essere
collegato elettricamente al morsetto di terra dell’apparecchio.
Gli apparecchi di Classe II non devono essere muniti di prese per l’alimentazione
di altri apparecchi.
ECCEZIONE:
Le prese alimentate da trasformatori di isolamento (unità di alimentazione dei
rasoi) e le prese sugli apparecchi per esterni possono essere conformi alle
prescrizioni della Sezione 107-2-D1 relativa alle prese fisse.
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5.2.1
Cipro
Gli apparecchi di uso domestico previsti per la connessione ad una presa
normalizzata del Regno Unito da 13 A, devono essere muniti di una spina
approvata conforme a BS 1363.
I cavi per gli apparecchi di uso domestico previsti per la connessione con una
presa di connettore devono essere muniti di una spina approvata conforme a
BS 1363.
Le spine devono essere munite del fusibile appropriato.
Danimarca
I cavi di alimentazione degli apparecchi monofase mobili con corrente nominale
non superiore a 10 A, devono essere forniti di spina, in accordo con la seguente
tabella:
Spina
Classe dell’apparecchio
I
È richiesta la protezione
contro il contatto indiretto
DK 2-1a (*)
Non è richiesta la
connessione di terra
DK 2-1a, DKA 2-1a,
DKA 2-1b, C 1b, C 2b,
C 3b, C 4
II
(*)
Sezione 107-2-D1
Foglio di
Normalizzazione
DKA 2-1a, DKA 2-1b,
C 1b, C 5, C 6
EN 50075
Foglio di
Normalizzazione
I
Apparecchi di illuminazione muniti di presa destinata all’alimentazione di altri apparecchi.
Per gli apparecchi utilizzati in luoghi dove è richiesta la protezione contro il
contatto indiretto, vedi la Sezione 10, articolo 17.
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Clause
Special national condition
5.2.1
Denmark (continued)
For luminaires having an appliance inlet, the plug on the supply cord shall comply
with the above requirements. If other single-phase luminaires having a rated
current not exceeding 10 A are provided with a supply cord with a plug, the plug
shall comply with the above requirements.
EXEMPTION:
If single-phased fixed class I luminaires, intended for use in homes, and for
which protection against indirect contact is required according to Section 10 of
the Heavy Current Regulations, are provided with a plug, this plug may, until
further notice, be in accordance with Standard Sheet DKA 2-1a, DKA 2-1b,
C 1b, C 2b, C 3b or C 4, provided that the cord close to the plug is marked as
required in 3.3.
If multi-phase luminaires and single-phase luminaires having a rated current
exceeding 10 A are provided with a supply cord with a plug, the plug shall comply
with the following table:
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Plug
Class of luminaire
Section 107-2-D1
Standard Sheet
Section 117
Standard Sheet
I
DK 6-1a
II
II
DK 7-1a
(*)
II (*)
(*) Earthing contact not connected.
Finland and Sweden
For luminaires provided with non-detachable flexible cables and cords and a plug,
the plug shall comply with the requirements of CEE Publication 7 and EN 50075,
the Standard Sheets to be applied being as follows:
–
Class I luminaires
CEE 7, sheet IV or VII
–
Class II luminaires
CEE 7, sheet XVI (alt I only) or CEE 7, sheet XVII or
EN 50075, sheet I
United Kingdom
Domestic luminaires intended for connection to a standard United Kingdom 13 A
socket must be pre-fitted with an approved plug complying with BS 1363.
Cord sets for domestic luminaires for connection with an appliance inlet must be
pre-fitted with an approved plug complying with BS 1363.
Plugs must be fitted with the correct fuse.
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Articolo
Condizione speciale nazionale
5.2.1
Danimarca (continua)
Per gli apparecchi muniti di presa di connettore, la spina sul cavo di alimentazione
deve essere conforme alle prescrizioni sopra riportate. Se altri apparecchi
monofase con corrente nominale non superiore a 10 A sono muniti di cavo di
alimentazione provvisto di spina, la spina deve essere conforme alle prescrizioni
sopra riportate.
ECCEZIONE:
Se gli apparecchi monofase fissi di Casse I, di uso domestico per i quali è
richiesta la protezione contro i contatti indiretti, in accordo con la Sezione 10
delle Heavy Current Regulations, sono muniti di spina; tale spina può, fino a
nuovo avviso, essere conforme ai Fogli di Normalizzazione DKA 2-1a,
DKA 2-1b, C 1b, C 2b, C 3b o C 4, a condizione che il cavo in prossimità
della spina sia marcato come richiesto in 3.3.
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Se gli apparecchi multifase e gli apparecchi monofase con corrente nominale
superiore a 10 A sono muniti di cavo di alimentazione provvisto di spina, questa
spina deve essere conforme alla seguente tabella:
Spina
Classe dell’apparecchio
Sezione 107-2-D1
Foglio di
Normalizzazione
Sezione 117
Foglio di
Normalizzazione
I
DK 6-1a
II
II
DK7-1a (*)
II (*)
(*) Contatto di terra non collegato.
Finlandia e Svezia
Per gli apparecchi con cavi flessibili non separabili e spina, la spina deve essere
conforme alle prescrizioni della Pubblicazione CEE 7 e della EN 50075, e si
devono applicare i seguenti Fogli di Normalizzazione:
Apparecchi di Classe I
CEE 7, Foglio IV o VII
Apparecchi di Classe II
CEE 7, Foglio XVI (solo alt I) oppure CEE
7, Foglio XVII o EN 50075, Foglio I
Regno Unito
Gli apparecchi di uso domestico previsti per la connessione ad una presa
Normalizzata del Regno Unito da 13 A, devono essere muniti di una spina
approvata conforme a BS 1363.
I cavi per gli apparecchi di uso domestico previsti per la connessione con una
presa di connettore devono essere muniti di una spina approvata conforme a
BS 1363.
Le spine devono essere munite del fusibile appropriato.
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Annex ZC
(informative)
A-deviations
A-deviation: National deviation due to regulations, the alteration of which is for the time
being outside the competence of the CEN/CENELEC member.
This European Standard falls under Directive 2006/95/EC.
NOTE
(from CEN/CENELEC IR Part 2:2008, 2.17) Where standards fall under EC Directives, it is the view of the
Commission of the European Communities (OJ No. C59; 1982-03-09) that the effect of the decision of the Court of Justice in
case 815/79 Cremonini/Vrankovich (European Court Reports 1980, p. 3583) is that compliance with A-deviations is no longer
mandatory and that the free movement of products complying with such a standard should not be restricted except under the
safeguard procedure provided for in the relevant Directive.
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A-deviations in an EFTA-country are valid instead of the relevant provisions of the European
Standard in that country until they have been removed.
Clause
Deviation
4&5
France
(Arrêté of the 22 th September 1969)
Socket-outlets 10/16 A intended for providing power to other appliances except
those supplied by an isolating transformer shall be shuttered.
13.3
France
(Regulation on the safety against fire and panic hazards in premises open to
public. Arrêté of the 19 th November 2001)
External parts of fixed or suspended luminaires shall be subjected to a glow-wire
test, the glow-wire temperature is:
– 850 °C for general purpose luminaires installed in closed horizontal routes and
stairs;
– 850 °C for general purpose luminaires installed in premises open to public if
the total visible surface of the luminaires is more than 25 % or the premise
surface;
– 750 °C for the other general purpose luminaires installed in premises open to
public.
(Regulation on the safety against fire in high buildings. Arrêté of the 18th October
1977)
External parts of fixed or suspended luminaires shall be subjected to a glow-wire
test, the glow-wire temperature is:
– 960 °C for general purpose luminaires installed in all emergency exits;
– 750 °C for the other general purpose luminaires installed in premises open to
the public.
United Kingdom
(Approved Document B of the United Kingdom Building Regulations)
Particular fire protection requirements relating to thermoplastic diffusers are listed
in Subclause 6.15 of the above Regulations.
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NORMA TECNICA
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Allegato ZC
(informativo)
Deviazioni nazionali
Deviazioni nazionali: le seguenti deviazioni nazionali sono designate come deviazioni A:
esse sono dovute a regolamenti la cui modifica è, al momento, fuori competenza dei membri
del CENELEC.
La presente Norma ricade sotto la Direttiva 2006/95/CE.
NOTA
(da CEN/CENELEC IR Parte 2:2008, 2.17): Quando le Norme ricadono sotto le Direttive Europee, è opinione
della Commissione delle Comunità Europee (OJ No 59; 1982-03-09) per effetto della decisione della Corte di Giustizia
nel caso 815/79 Cremonini/Vrankovic (Relazioni della Corte Europea 1980, p. 3583) che la conformità con le
deviazioni-A non è più obbligatoria e che la libera circolazione delle merci conformi a tali Norme non deve essere
limitata a meno che non ricada sotto la procedura di salvaguardia prevista nella Direttiva in questione.
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Le deviazioni-A in un Paese EFTA sostituiscono le relative disposizioni della Norma
Europea in quel Paese, fino a che non siano state rimosse.
Articolo
Deviazione
4&5
Francia
(Arrêté del 22 Settembre 1969)
Le prese da 10/16 A destinate ad alimentare le altre applicazioni, eccetto quelle
provviste di un trasformatore di isolamento, devono essere chiuse.
13.3
Francia
(Regolamento per la sicurezza contro i pericoli di incendio e di panico in luoghi
aperti. Arrêté del 19 Novembre 2001)
Le parti esterne degli apparecchi fissi o sospesi devono essere sottoposte alla
prova del filo incandescente, con temperatura di:
850°C per gli apparecchi di illuminazione installati in percorsi orizzontali chiusi
e scale;
850°C per gli apparecchi di illuminazione generale installati in locali aperti al
pubblico quando la superficie totale visibile degli apparecchi è superiore al
25 % della superficie del locale;
750°C per gli altri apparecchi di illuminazione generale installati in locali aperti
al pubblico.
(Regolamento sulla sicurezza in caso di incendio negli edifici elevati. Arrêté del
18 Ottobre 1977)
Le parti esterne degli apparecchi fissi o sospesi devono essere sottoposte alla
prova del filo incandescente, con temperatura di:
960°C per gli apparecchi di illuminazione generale installati in tutte le uscite di
emergenza;
750°C per gli altri apparecchi di illuminazione generale installati in locali aperti
al pubblico.
Regno Unito
(Documento B approvato dei United Kingdom Building Regulations)
Le prescrizioni particolari di protezione contro il fuoco relative ai diffusori
ternoplastici sono elencate nel paragrafo 6.15 dei sopracitati Regolamenti.
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NORMA TECNICA
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e beneficia del riconoscimento di
cui alla legge 1° Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano – Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 Luglio 1956
Responsabile: Ing. R. Bacci
Comitato Tecnico Elaboratore
CT 34-Lampade e relative apparecchiature
Altre Norme di possibile interesse sull’argomento
CEI EN 60598-2-5 (CEI 34-30)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Sezione 5: Proiettori
CEI EN 60598-2-2 (CEI 34-31)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Sezione 2: Apparecchi di illuminazione da incasso
CEI EN 60598-2-19 (CEI 34-32)
Apparecchi di illuminazione - Parte II: Prescrizioni particolari - Apparecchi a circolazione d'aria (Prescrizioni di
sicurezza)
Copia concessa a FRANCESCO CURCI GMBH in data 12/02/2010 da CEI-Comitato Elettrotecnico Italiano
CEI EN 60598-2-3 (CEI 34-33)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2-3: Prescrizioni particolari - Apparecchi per illuminazione stradale
CEI EN 60598-2-8 (CEI 34-34)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2-8: Prescrizioni particolari - Apparecchi portatili
CEI EN 60598-2-9 (CEI 34-35)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Apparecchi per riprese fotografiche e cinematografiche
(non professionali)
CEI EN 60598-2-18 (CEI 34-36)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Sezione 18: Apparecchi per piscine e usi similari
CEI EN 60598-2-20 (CEI 34-37)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2-20: Prescrizioni particolari - Catene luminose
CEI EN 60598-2-17 (CEI 34-38)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Apparecchi per palcoscenici, studi televisivi e
cinematografici
CEI EN 60598-2-10 (CEI 34-41)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Apparecchi di illuminazione mobili per bambini
CEI EN 60598-2-25 (CEI 34-76)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Sezione 25: Apparecchi di illuminazione per gli ambienti
clinici degli ospedali e delle unità sanitarie
CEI EN 60598-2-23 (CEI 34-77)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Sezione 23: Sistemi di illuminazione a bassissima
tensione per lampade a incandescenza
CEI EN 60598-2-24 (CEI 34-88)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Sezione 24: Apparecchi a temperatura superficiale
limitata
CEI EN 60598-2-11 (CEI 34-108)
Apparecchi di illuminazione - Parte 2-11: Prescrizioni particolari - Apparecchi di illuminazione per acquari
€ 194,00
NORMA TECNICA
CEI EN 60598-1:2009-08
Totale Pagine 396
Sede del Punto Vendita e di Consultazione
20134 Milano
Tel. 02/21006.1
http://www.ceiweb.it
Via Saccardo,9
Fax 02/21006.222
e-mail [email protected]
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2010 NORMATIVA CEI EN 60598