Accesso al credito. Un’opportunità non ancora di tutti Giovanni Ferri Dipartimento di Scienze economiche e metodi matematici Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Credito e speranza - Fare banca per costruire il bene comune Seminario di studio in vista della celebrazione della 46a Settimana sociale dei cattolici italiani (Reggio Calabria, 14-17 ottobre 2010) Bari - 10 settembre 2010 [email protected] Scaletta Perché esiste il razionamento del credito - Dimensione microeconomica (individui/imprese meno affermati); Dimensione macroeconomica (paesi meno sviluppati). I possibili rimedi al razionamento microeconomico: - Relationship banking (relazioni personali/lunghe vs. impersonali/brevi); Operatori sociali del credito (microcredito, credito cooperativo). I possibili rimedi al razionamento macroeconomico: - Una finanza meno spericolata (meno “specchietti per le allodole”); Globalizzazione migliore (regole, istituzioni, partecipazione). Banca: modello d’affari, organizzaz. aziendale, dimensione L’aspetto etico del problema 2 Perché esiste il razionamento del credito Dimensione microeconomica Individui/imprese meno affermati stentano a ottenere il credito perché: - è per essi difficile dimostrare la validità dei loro progetti di attività/di vita - non hanno i mezzi per fornire garanzie sul credito. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Manca il credito alle piccole imprese: ancor di più nei Paesi non industrializzati. In Europa, la situazione dell’Italia non è la migliore. 3 Perché esiste il razionamento del credito - 1 Dimensione macroeconomica I PVS/emergenti (detenendo c.a 6.000 mld di riserve valutarie, l’80% del totale mondiale) anziché ricevere capitali fanno credito ai Paesi ricchi: - per assicurarsi contro le (sempre più frequenti) crisi - per diversificare i propri investimenti su mercati più evoluti (?). Figure 2: Crisis frequency in emerging countries (% probability per year) 30 30 25 25 20 20 15 % % Figure 1: Crisis frequency in industrial countries (% probability per year) 15 10 10 5 5 0 0 1880-1913 Banking Crises Source: (Bordo et al. 2001) 1919-1939 Currency Crises 1945-1971 Twin Crises 1973-1997 1880-1913 All Crises Banking Crises 1919-1939 Currency Crises 1945-1971 Twin Crises 1973-1997 All Crises Source: (Bordo et al. 2001) Paesi OCSE Paesi emergenti Intensità crisi finanziarie: periodi calmi (1880-1913, 1945-71) vs. agitati (1919-39, 1973-97) 4 I possibili rimedi al razionamento microeconomico Relationship banking È utile migliorare le informazioni a disposizione delle banche (es. Centrale dei rischi/Credit Bureau) ma, a parità di queste, contano le relazioni tra la banca e il cliente: - - - se personali/lunghe (come nel relationship banking) possono ridurre l’asimmetria informativa del cliente vs. la banca (cioè la capacità della banca di valutare l’effettiva situazione del cliente) e migliorare l’accesso al credito di soggetti meritevoli da questo punto di vista (come vedremo) le banche cooperative/del territorio dovrebbero essere più efficaci Al contrario, relazioni banca-cliente brevi (tipiche delle banche senza radici nel territorio) tendono ad accrescere l’asimmetria informativa e, perciò, l’intensità del razionamento. 5 I possibili rimedi al razionamento microeconomico - 1 Operatori sociali del credito Talora, buone informazioni e relazioni banca-cliente intense non risolvono il problema. È questo il caso delle fasce svantaggiate: - premesso che il credito non è, non può e non deve essere carità (che è importante ma è altra cosa), la fiducia del creditore nei confronti dei soggetti svantaggiati si può provare a costruirla sulla base di vincoli solidali/comunitari, spesso ancorati a meccanismi di mutualità: i) micro-credito (Grameen Bank ecc.); ii) banche cooperative/mutualistiche/etiche; iii) confidi / Mutual Guarantee Associations 6 I possibili rimedi al razionamento macroeconomico Una finanza meno spericolata (meno “specchietti per le allodole”) La crisi recente ha comportato un’enorme distruzione di ricchezza, in parte si trattava di fondi dei Paesi emergenti investiti nei mercati finanziari dei Paesi ricchi. È indubbio che il background della crisi sta in una finanza sregolata/mal regolata, nei cattivi incentivi per i manager (es. mega-compensi basati su profitti a breve, a volte artefatti): - siamo fuori da quella situazione? È ricostituita la fiducia? QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Finanza: un settore assai attraente di recente A che punto siamo per ri-regolamentare? 7 I possibili rimedi al razionamento macroeconomico - 1 Globalizzazione migliore (regole, istituzioni, partecipazione) La globalizzazione è un bene che si rischia di perdere se non la si sa governare in modo adeguato. Le regole vanno rinsaldate, le istituzioni internazionali (FMI, ecc.) rafforzate, mediante partecipazione (bene da G7 a G20). Solo ciò può ricostituire la fiducia ed evitare che i Paesi emergenti disperdano opportunità accumulando riserve in eccesso 35 30 25 QuickTime ™ e un de co mpre ss ore so no n ec es sa ri p er visu aliz za re q ue st 'immag in e. BRICs 20 Europa Occidentale USA 15 10 5 0 1973 + Riserve in eccesso = meno crescita 2006 2010 Sul PIL totale crescono BRICs calano USA, UE 8 Banca: Modello d’affari, organizzaz. aziendale e dimensione Diversi tipi di banche sono più adatte a governare ognuna delle tre criticità della banca: es. banche grandi/SpA migliori sul problema azionisti/manager mentre banche piccole/cooperative migliori nei problemi depositanti/azionisti e manager/debitori. Nella coop i soci molto spesso coincidono con i depositanti e i debitori: ciò elimina alla radice i conflitti potenziali i) e iii). Figure 1. Agency Relationships in for-Profit Banks Depositors i) Owners/shareholders ii) Managers iii) Borrowers 9 L’aspetto etico del problema Dare credito ai disagiati significa concedere loro opportunità di realizzarsi (e dunque dignità umana), non solo di arricchirsi … negarlo è un po’ negare loro il futuro, operare verso l’esclusione anziché verso l’inclusione: ne patirebbe la coesione di una società sconnessa, ampliando le sofferenze e i conflitti Talora la solidarietà comunitaria può generare dei risultati positivi in tal senso, consentendo di avere credito a chi altrimenti non lo riceverebbe Il pregiudizio e lo sfavore che, un po’ in tutto l’Occidente, le autorità di settore e la regolamentazione hanno avuto negli anni prima della crisi nei confronti delle banche cooperative appaiono, perciò, non solo ingiustificati ma anche nefasti, particolarmente per i più deboli Occorre fare il possibile perché la finanza e il credito non siano (e non siano neanche percepiti) come strumenti di sfruttamento e di esclusione ma restino veicoli di opportunità per tutti gli uomini 10