65a Assemblea Manageritalia
DEINDUSTRIALIZZAZIONE E TERZIARIO:
VERSO QUALE LEADERSHIP?
Managers oltre il Declino
Tito Boeri
12 giugno 2005 Hotel Gallia – Milano
Schema della presentazione
•
•
•
•
Le cifre del declino
Le ragioni del declino
Rompere il circolo vizioso
Il ruolo dei managers nella nuova
specializzazione produttiva
Tasso di crescita del prodotto potenziale in
Italia, Unione Europea e Stati Uniti
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Italia
Fonte: Ocse
Stati Uniti
Unione Europea
20
04
20
02
20
00
19
98
19
96
19
94
19
92
19
90
19
88
19
86
19
84
19
82
19
80
0
Il dato più preoccupante: la dinamica della produttività
(tassi di crescita, filtro di Hodrik Prescott)
9
Italia
8
7
6
Francia
5
4
Germania
3
2
Regno Unito
1
20
02
20
00
19
98
19
96
19
94
19
92
19
90
19
88
19
86
19
84
19
82
19
80
19
78
19
76
19
74
19
72
19
70
19
68
19
66
19
64
19
62
19
60
0
Reddito pro-capite sotto la media UE-15
Dalla convergenza alla divergenza?
(rapporto fra i redditi pro capite in parità di potere d'acquisto)
104
72
103
Italia/UE (scala di destra)
102
70
101
68
Italia/USA (scala di sinistra)
100
99
66
98
64
97
62
96
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
Perdita di quote di mercato:
5.5
1.5
1.4
5
quota di mercato
dell'Italia
cambio euro dollaro
1.3
1.2
4.5
1.1
1
4
0.9
0.8
3.5
0.7
0.6
3
0.5
1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Incapaci di beneficiare della crescita
dell’economia mondiale
6
5
4
3
2
1
0
78
83
88
93
98
03
Non è colpa neanche della Cina!
1.5
14
Cambio euro dollaro
13
1.3
12
11
1.1
10
0.9
Quota di
mercato della
Germania
9
8
0.7
7
6
0.5
5
0.3
4
1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Nè dell’Euro!
Il tasso di cambio reale: livello e fluttuazioni
15
150
Livello (scala di destra)
140
10
130
5
120
0
1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
110
100
-5
90
-10
Variazioni (scala di sinistra)
80
-15
70
-20
60
Riassumendo le cifre del declino
• Crollo del prodotto potenziale e della
produttività
• Reddito pro-capite in declino relativo
• Perdita di quote di mercato
• L’Euro non c’entra (nè il petrolio)
Interpretazioni: specializzazione
sbagliata (settori tradizionali)
100
90
2002
80
70
60
1992
1970
50
40
30
20
10
0
tessili
min. non met.
mobili
abbigliamento
calzature
Con perdite di posizione nei
settori ’avanzati’
40
1970
1992
20
0
-20
oli
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-40
2002
-60
-80
cc
ma
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nic
u
m
ni
Un modello obsoleto:
Correlazione fra la struttura settoriale dei vantaggi comparati e la dinamica
del commercio mondiale
0.5
0.4
Germania
Regno Unito
0.3
0.2
0.1
0
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
-0.1
-0.2
-0.3
-0.4
-0.5
Francia
Spagna
Italia
1996
1997
1998
Perchè obsoleto
• Due shocks degli anni ‘90 :
1. Integrazione dei PVS
nell’economia mondiale
2. Nuove tecnologie
• Erosa la posizione di vantaggio
comparato dell’Italia rispetto agli
altri paesi industrializzati
Perchè non abbiamo cambiato modello?
• Circolo vizioso: compressione salariale e piccola
impresa riducono incentivi a investire in capitale umano
e carenza di capitale umano ostacola cambiamento di
specializzazione produttiva.
• Basso rendimento dell’istruzione universitaria (in Italia
6,5%,contro 9,1% in Germania, 14,3% in Francia, 18,5%
nel Regno Unito)
• Solo il 12% della popolazione 25-34 anni ha un titolo
universitario contro il 19% in Francia, il 25% in Spagna,
e il 31% negli USA; immigrazione poco qualificata (solo
il 12% degli immigrati è laureato contro 22% nella UE,
44% negli USA)
• Non attraiamo cervelli dall’estero
Come rompere il circolo vizioso?
• Agire sull’offerta
– Migliorare l’offerta di capitale umano perchè la carenza di
manodopera qualificata contribuisce al nanismo delle imprese, e
scoraggia la R&S spingendoci su settori tradizionali
• Agire sulla domanda
– Migliorare I rendimenti dell’istruzione. Problema del mercato del
lavoro. Struttura della contrattazione.
• Agevolare la mobilità delle risorse
– Rendere socialmente meno costoso lo spostamento di lavoro da
settori obsoleti a settori avanzati. Ammortizzatori sociali.
.8
Cominciamo dal meglio usare le
nostre risorse umane
0.71
.6
0.67
0.54
0.47
0.46
.4
0.41
0.33
0.30
0.27
0.27
0.29
0
.2
0.24
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Un
% di risposte negative alla seguente domanda:
“Quello che ha imparato nel corso della sua formazione scolastica le serve nello svolgimento del suo lavoro?”
Fonte: ECHP 2001
Managers oltre il declino
• Ci vogliono più managers: oggi sono solo il 3% degli
occupati contro media europea dell’8% (dati European
Community Household Survey)
• Più managers nei servizi: (oggi 2 su 3 contro 3 su 4
media UE)
• Ci vogliono managers con qualifiche più adeguate.
Indagine Erminero & Co. per Fondazione Rodolfo
Debenedetti su campione rappresentativo di giovani
italiani (under 30): un dirigente e imprenditore su quattro
ritiene che quanto ha imparato all’università fosse troppo
e insufficiente al tempo stesso (cose diverse e sbagliate)
Politica industriale?
•
•
•
•
•
•
Solo se politiche orizzontali che favoriscono
attività con sicure esternalità piuttosto che
politiche settoriali, più esposte alle pressioni delle
lobbies e, di riflesso, più incerte per le imprese
Esempi:
Credito d’imposta permanente a favore delle spese in
R&S, con un trattamento privilegiato degli start up ad
alta tecnologia
Nuovo bilancio dell’UE che favorisca investimenti in
capitale umano e tecnologia
Ente a livello europeo con il compito di finanziare la
ricerca di base
Fondi di venture capital, agevolando la partecipazione
da parte di assicurazioni e fondi pensione.
MANAGERITALIA (www.manageritalia.it)
Federazione nazionale dirigenti, quadri e professional del
commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato
MANAGERITALIA rappresenta a livello contrattuale i dirigenti del
commercio, trasporti, turismo, servizi e terziario avanzato. La crescita dei
suoi associati è avvenuta in parallelo con lo sviluppo del terziario in Italia
negli ultimi 30 anni.
Oggi Manageritalia significa 30.000 manager in Italia: 20.000 dirigenti in
attività che lavorano in 8.000 aziende, oltre a 6.000 dirigenti pensionati. Dal
2001 ha avviato forme di apertura e aggregazione verso i quadri e
professional. In soli due anni se ne sono associati oltre 4.000, dando valore
e concretezza al processo di naturale evoluzione e ampliamento della
rappresentanza.
Questi numeri sono giustificati non solo dalla crescita del terziario, ma
anche da una gamma di servizi, di derivazione contrattuale, quanto mai
validi ed evoluti: formazione, consulenze professionali, sistemi assicurativi e
di previdenza integrativa, assistenza sanitaria ai manager e alla famiglia,
iniziative per la cultura e il tempo libero.
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Titolo Tito Boeri