Roma, 21 Marzo 2006 L’AMMINISTRAZIONE PER SPORTELLI LE REGOLE E I MODELLI Perché lo Sportello? 1. Perché è diventato europeo 2. Perché ricorre nelle “riforme” della PA 3. Perché sembra avere una prospettiva a livello territoriale 4. Perché, sebbene relativamente giovane, è maturo per una valutazione Caratteristiche dello Sportello 1. Unicità 2. Polifunzionalità 3. Erogazione di servizi o rilascio di provvedimenti Sportello unico e processi di innovazione nella PA Riorganizzazione Informatizzazione Semplificazione Sportello unico e innovazione nella PA Sportello unico per le attività produttive Cooperazione interistituzionale Unico interlocutore Procedure semplificate Tecnologia per l’E-government Il successo degli Sportelli unici Presente in quasi tutte le leggi, provvedimenti e proposte di semplificazione Diffuso in diversi ambiti, livelli, materie e tipologie di destinatari LA RICERCA Le finalità della ricerca 1. Individuare modelli di sportello 2. Ipotizzare scenari 3. Formulare indicazioni di policy Il percorso d’indagine 1. 2. 3. 4. 5. Individuazione dei casi Analisi dei casi Analisi delle variabili Individuazione dei modelli Consultazione degli operatori di sportello, dei rappresentanti delle categorie economiche e sociali e degli esperti I casi analizzati 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. sportello unico per le attività produttive sportello regionale per l’internazionalizzazione sportello Italia sportello unico doganale sportello polifunzionale previdenziale presso camere di commercio ufficio Pit film commission responsabile unico dei lavori pubblici sportello unico per l’automobilista sportello unico per l’edilizia ufficio unico per le espropriazioni sportello sfratti sportello unico per l’immigrazione segretariato sociale Le variabili 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Soggetti Servizi Gestore dello sportello L’intermediazione Modalità di organizzazione interna Modalità di interazione con l’utenza Utenti Grado di diffusione, di evoluzione e di integrazione con altri sportelli 9. Soluzioni funzionali 10. Soluzioni organizzative 11. Soluzioni procedurali 12. Soluzioni tecnologiche I RISULTATI DELLA RICERCA I principali modelli individuati Sportelli per i cittadini Sportelli per le imprese SPORTELLI PER I CITTADINI I tratti prevalenti del modello • Gestiti dalla PA o da un soggetto esterno • L’utente non ricorre ad intermediari • Costituito in amministrazioni poste a livello decentrato • Presenta due diverse interazioni con gli utenti: – Per i cittadini svantaggiati interazione diretta (face to face) – Per cittadini forti interazione indiretta (sito web – modulistica) I fattori di disomogeneità Livello di attuazione – Cittadini indifferenziati: consolidato – Cittadini svantaggiati: parzialmente diffuso o sperimentale Operatività – Cittadini indifferenziati: alta – Cittadini svantaggiati: bassa o nulla Due sottomodelli dello sportello per i cittadini Cittadini svantaggiati – La diffusione dello sportello è in una fase sperimentale o di iniziale diffusione – L’operatività è bassa o nulla – L’utente non ricorre ad intermediari – L’utente interagisce con lo sportello face to face Cittadini indifferenziati – La diffusione dello sportello è in una fase di consolidamento – L’operatività è alta – L’utente ricorre ad intermediari – L’utente interagisce con lo sportello on line SPORTELLI PER LE IMPRESE I tratti prevalenti degli sportelli alle imprese • • • • • • • • • Attività di natura amministrativa Soggetto gestore pubblico Presenza dell’intermediario Presente in amministrazioni centrali e decentrate Presenza di attività promozionali Diffusione consolidata Operatività alta Ricorso al silenzio assenso e alla DIA Interazione on line (modulistica) I fattori di disomogeneità • Varietà dei soggetti promotori dello sportello • Diversa propensione all’integrazione tra sportelli Due diverse tipologie dello sportello per le imprese Uno sportello per lo sviluppo Uno sportello per semplificare • Partenariato con soggetti privati e società private controllate dal pubblico • Erogazione anche di servizi alle imprese • La gestione del servizio è anche esternalizzata • Soggetti promotori pubblici • Operatività media • Presenza di attività promozionali • Attività amministrativa • Gestione pubblica • Operatività alta • Tendenza all’integrazione Un modello di sportello alle imprese (SUAP-SPRINT) • Presenza di una disciplina che ne regolamenta il funzionamento e gli aspetti organizzativi • Organizzazione strutturata e articolata • Sono sportelli consolidati sul territorio e operativi • Presenza di interventi di sostegno e accompagnamento e…”non modelli” di sportello Sono sportelli la cui attività riguarda: • Un particolare settore delle imprese o un momento del ciclo di vita dell’impresa • Alcuni sono in fase di progettazione, di sperimentazione o di parziale consolidamento • Altri presentano una strutturazione organizzativagestionale poco definita • Necessità di interventi per sostenerne lo sviluppo e l’operatività Confronto tra i modelli cittadini e impresa - Modello impresa P.A. Fanno attività promozionale Ricorre a sil/ass e Dia Ricorre ad intermediari Diffusione consolidata Operatività alta L’utente interagisce con lo sportello on line (modulistica) - Modello cittadino P.A. e soggetto esterno Non fanno attività promozionale Non ricorre a sil/ass e Dia Non ricorre ad intermediari Per cittadini svantaggiati - Sperimentale o iniziale diffusione - Operatività bassa o nulla - Interagisce in modo diretto (face to face) LE TENDENZE IN ATTO Tendenza prevalente: proliferazione Assistiamo ad una proliferazione di nuove tipologie di sportelli – Nascono alla fine degli anni ’90 e continuano a nascere nel 2005 – Nascono negli stessi ambiti – Alcuni si consolidano (imprese e cittadini “indifferenziati”) – Altri galleggiano in una fase di sperimentazione lunga Controtendenze • • • • • • Accentramento Razionalizzazione Integrazione bilaterale Virtualizzazione Parziale virtualizzazione Intermediazione Controtendenze: accentramento • Lo sportello amplia il proprio campo di attività e rende inutile la nascita di altri sportelli. Integrazione per materia (es. lo SUAP). • Lo sportello accentra su di sé alcune funzioni per sportelli dello stesso tipo, ma di un diverso livello di governo. Integrazione per livelli di governo (es. lo SUAP regionale della Basilicata). • Lo sportello, in un determinato ambito territoriale, offre servizi a cittadini ed imprese attraverso un front office virtuale. Integrazione per livelli di governo, per materia e per destinatari (es. lo Sportello della Provincia di Perugia). Controtendenze: razionalizzazione e integrazione bilaterale Razionalizzazione • Sportelli virtuali (portali) nascono con lo scopo di razionalizzare una serie di realtà diversificate e diffuse Integrazione bilaterale • Due sportelli si integrano dal punto di vista funzionale ed organizzativo (es. SUAP - SUE; Film Commission - SUAP; Sportello PIT- SUAP; Ufficio unico espropri - Ufficio unico Lavori pubblici) Controtendenze: virtualizzazione e intermediazione Virtualizzazione • lo sportello fisico si estingue e viene sostituito da uno sportello virtuale Parziale virtualizzazione • lo sportello fisico non si estingue, ma gli si affianca uno sportello virtuale (es. Progetto People, il Portale Inail) Intermediazione • lo sportello si estingue per l’ingresso di strutture d’intermediazione che svolgono le funzioni di sportello Controtendenze: sintesi I tentativi d’integrazione e razionalizzazione non riducono la complessità Spesso si ottiene il risultato di “aggiungere” piuttosto che “togliere” e questo genera ulteriore confusione Scenari e indicazioni di policy Proliferazione Integrazione Estinzione 1. La proliferazione SCENARIO Gli sportelli continuano a proliferare, senza: - Una individuazione ex ante dei nuovi sportelli da attivare - Adeguate azioni di accompagnamento - L’abbandono delle esperienze non efficaci o inadatte INDICAZIONI DI POLICY • Progettare azioni di accompagnamento mirate per alcuni sportelli, in particolare per il cittadino • Abbandonare le esperienze che non risultano essere efficaci o non sono in grado di essere sviluppate neanche a seguito di progetti di accompagnamento 2. L’integrazione SCENARIO – Può avvenire per materia, destinatario e livello di governo – Permangono zone non integrate – In alcuni casi le strutture di integrazione si sommano agli sportelli INDICAZIONI DI POLICY • Occorre compiere delle scelte sulle modalità di integrazione (materia, amministrazione, destinatario) • Occorre sviluppare percorsi per giungere a sportelli integrati • Gli sportelli integrati non si devono sommare a quelli esistenti • E’ necessario incentivare l’integrazione tra sportelli 3. L’estinzione SCENARIO – Gli sportelli permangono, in alcuni casi, anche quando sono stati attivati portali e servizi on line – Gli sportelli permangono per il ridotto campo di applicazione di misure di semplificazione come silenzio assenso e dichiarazione di inizio attività INDICAZIONI DI POLICY • Occorre progettare e realizzare portali che non si sommino semplicemente agli sportelli esistenti • Occorre potenziare politiche di informatizzazione e l’applicazione di misure di semplificazione