Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 540 del 19 luglio 2004 - Poste Italiane SpA
Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - Conv. in Legge 46/2004 - Art.1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
magazine
anno 10 / n.4 / 2013
magazine
cover story
Periodico B2B del settore boardsport & action sport
anno 10 / n.4 / 2013
14-15
Duke, il padre
del surf moderno
16 focus longboard
Girls Only, pink longboard
Fanboard,
a tutto longskate
I nuovi orizzonti
di Skipass
company profile
Elan Polo
International,
nuova linfa per DVS
Intervista con Franz J. Hoeller, responsabile
di Fresco Distribution che gestisce per l’Italia
il brand californiano e numerosi altri marchi.
24-25
18-19
focus on
Clichè Skateboards:
i francesi che vendono
skateboard agli americani
Fondata nel 1997 a opera del pro skater
Jeremie Daclin, l’azienda transalpina
ha raggiunto negli anni una consistenza
e un brand awareness invidiabile.
20-21 salva con nome
10-11
Le mille facce
dell’Indoboard
12-13
22
Mottolino Fun
Mountain
Airton, the new
WATERMAN
www.pointbreakmag.it
28
Italian Snowboard
esposimetro 2012/13
in collaborazione con
Editoriale
a cura di Benedetto Sironi
Beata la (sana)
concorrenza
Partiamo da tre esempi, due virtuosi e uno decisamente no. Un’analisi del
portale Supermoney, l’unico accreditato da Agcom per il confronto delle tariffe
di telefonia, rivela che gli italiani trascorrono sempre più tempo al cellulare e
inviano più sms, ma spendendo molto meno: l’aumento della concorrenza tra
i marchi tradizionali, l’arrivo di nuovi operatori low cost e la possibilità di cambiare operatore mantenendo il proprio numero hanno portato a una riduzione
di ben il 50% dei prezzi praticati dagli operatori mobili italiani solo nel 2012.
Veniamo ora ai treni: il 18 aprile 2012 è nato Italo, il treno rosso ad alta velocità
di Ntv che con la sua comparsa ha dato vita di fatto al processo di liberalizzazione del settore ferroviario in Italia, trasportando in un anno oltre 4 milioni di
viaggiatori con più di 12mila viaggi effettuati e 50 collegamenti attivi. Grazie
a questa new entry, decisamente apprezzata dai viaggiatori, in generale le
tariffe sono scese del 30% e il trasporto su rotaia ha guadagnato 6 milioni di
viaggiatori in un anno.
Restiamo in tema di trasporto ma con un caso “opposto”: secondo i dati presentati all’Antitrust dall’associazione Altroconsumo le compagnie di trasporto
passeggeri per la Sardegna avrebbero fatto “cartello” aumentando tra 2010 e
2012 i prezzi dei traghetti tra il 90 e il 110% (non a caso 4 società sono state
multate proprio lo scorso giugno dall’Antitrust per un totale di oltre 8 milioni di
euro). Risultato: crollo di prenotazioni e arrivi via nave nei porti di Olbia, Golfo
Aranci e Porto Torres diminuiti di oltre due milioni in due anni.
Cosa c’entra il settore board & action sport, direte voi? Ebbene, spesso il
tema della concorrenza, come è evidente anche dagli esempi citati, è legato
a doppio filo con quello della “salute” e delle prospettive di un determinato
settore. Possiamo dire che quello degli action sport e più in generale dell’articolo sportivo sia un mercato abbastanza positivo da questo punto di vista,
dove la concorrenza non manca. Basta leggere le notizie che puntualmente
vi segnaliamo su Pointbreak Magazine per apprendere di nuovi marchi che
arrivano in Italia e progetti che nascono. È bene ricordare che in ogni mercato, e quindi anche nel nostro, la concorrenza genera più offerta e prezzi
più favorevoli per i consumatori. Una sana competizione tra le aziende porta
spesso benefici anche per l’intero mercato, stimolando nuove idee, servizi,
opportunità, innovazioni e visione a medio/lungo termine.
Certo, la concorrenza non basta e la crisi che coinvolge il nostro mercato ne
è la testimonianza. Né bisogna essere così ingenui da pensare che la concorrenza sia sempre rose e fiori. Così non è anche nel nostro mercato, dove anzi
un eccesso di competizione porta a situazioni spiacevoli e controproducenti.
Come ad esempio il fenomeno degli sconti selvaggi praticati da alcuni negozi
online (ma anche fisici) che certo non giova al mercato. Ma potremmo parlare
di situazioni davvero non piacevoli e corrette anche tra aziende o agenti di
commercio, visto che non è il caso di dare sempre la colpa solo al retail.
Chiudiamo quindi con un’illustre citazione: “Nella corsa alla ricchezza, agli
onori e all’ascesa sociale, ognuno può correre con tutte le proprie forze, […]
per superare tutti gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate o
spingesse per terra uno dei suoi avversari, l’indulgenza degli spettatori avrebbe termine del tutto. […] la società non può sussistere tra coloro che sono
sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l’un l’altro”. Queste calzanti parole
sono del noto economista Adam Smith (Teoria dei sentimenti morali, 1759),
grande sostenitore del libero mercato. Insomma, di certo uno al quale la concorrenza piaceva molto. A patto che sia il più possibile corretta e leale.
magazine
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Chiuso in redazione il 17 luglio 2013
4
Pointbreak Magazine 4 / 2013
Primo piano
ASP annuncia l’acquisizione
del Big Wave World Tour
Il Big Wave World Tour è stato acquisito dall’Association of Surfing Professionals (ASP). Arrivato
alla sua quarta edizione, il BWWT è la piattaforma
più importante del pianeta per il big waves e vanta attualmente sei eventi internazionali: Pichilemu
(Cile), Punta Hermosa (Perù), Lincoln City (Oregon), Half Moon Bay (California), Baja California
(Messico) e Punta Galea (Spagna). “Il Big Wave
World Tour è onorato di entrare a far parte della
famiglia ASP”, ha detto il fondatore Gary Linden.
“L’ASP organizza i migliori eventi al mondo e siamo entusiasti di avere il loro sostegno e la loro
guida nel continuare a costruire una piattaforma
internazionale per questo sport. Siamo anche felicissimi di avere la possibilità di vedere alcuni dei
più grandi surfisti ASP affrontare alcune delle onde
più grandi del mondo”. “Il fatto di essere stati acquisiti dell’ASP è un grandissimo successo e motivo di orgoglio per tutti coloro che hanno creduto in
questo progetto”, ha aggiunto Vittorio Sommella,
international manager del circuito. L’accordo tra
ASP e BWWT consentirà ai migliori surfisti ASP
come Kelly Slater, Joel Parkinson o John John
Florence, tanto per citarne alcuni, di competere
con i top surfer del big waves come Greg Long
(in foto), Grant Baker, Peter Mel o Carlos Burle. “Il
Big Wave World Tour è un grande passo avanti”,
ha dichiarato l’ASP Commissioner Kieren Perrow.
“Si aggiunge un’altra dimensione a questo sport.
Il che renderà molto più facile per i Top 34 surfers
dell’ASP competere in eventi di big waves. Abbiamo il massimo rispetto per gli atleti del BWWT e
siamo davvero ansiosi di lavorare con loro”. L’acquisizione del Big Wave World Tour completa il
programma attuale comprensivo di campionato
ASP maschile e femminile, campionato ASP Junior
e campionato mondiale di longboard.
www.aspworldtour.com
www.bigwaveworldtour.com
ASD porta in Italia la distribuzione del marchio LRG
LRG, brand storico californiano
di base a Orange County, entra a
far parte dei marchi distribuiti da
ASD Italia Srl, che già conta nel
suo portafoglio nomi come Neff,
Hippy Tree e Dekline. Nato nel
1999 da due skateboarder californiani, Jonas Bevacqua e Ro-
bert Wright, il brand (acronimo di
Lifted Research Group) spazia in
tutte le categorie di apparel e non
solo. Alcuni anni fa sono infatti
state introdotte una collezione di
occhiali da sole e una di orologi,
che si affiancano alla vasta scelta di denim, t-shirt e felpe.
ASD Italia - 0341.255379
[email protected]
Elan Snowboard Factory finisce sotto il controllo di Capita
Capita ha annunciato l’assunzione del controllo della Elan Snowboard Factory di Furnitz, Austria. Quest’ultima continuerà a produrre tavole
da snowboard sotto la guida e la supervisione di
Capita, utilizzando la tecnologia e l’esperienza
25ennale di uno degli impianti di produzione più
stimati e apprezzati al mondo. Capita ha ottenuto
il controllo legale dello stabilimento ad aprile tramite la C4future GmbH. Dal 15 aprile l’intera fabbrica è nuovamente operativa e la produzione degli snowboard Capita per l’inverno 2014 è a pieno
regime. Dopo 18 anni di esperienza nell’azienda,
l’ex CEO e direttore tecnico di Elan Michael Kol-
lman ha assunto il ruolo di direttore di produzione
dell’impianto, mentre i 50 operai altamente qualificati hanno mantenuto la loro posizione. “Questa
è una pietra miliare per
quanto riguarda la visione
a lungo termine del nostro brand”, ha commentato il presidente di Capita, Blue Montgomery.
“Il nostro primo impegno
è garantire per la linea
2013/14 gli alti standard
di qualità che le persone
si aspettano dalle tavole Capita. Abbiamo prodotto in questa fabbrica per 10 anni e conosciamo
bene la struttura, la tecnologia e il team. Siamo
sicuri che offriremo la migliore collezione di tavole
fino ad oggi mai realizzata da Capita”.
A Bardonecchia e Andalo le prossime 4 edizioni del Pro Shop Test
Pro Shop Test, evento trade dedicato al mercato
snowboard e freeski italiano, è uno degli appuntamenti principali del panorama invernale nostrano.
Lo conferma anche la sua programmazione a lungo termine che lo vedrà sbarcare a Bardonecchia e Andalo nei prossimi 4 anni. Recependo
i feedback delle aziende espositrici
che hanno espresso il proprio parere
tramite un sondaggio online, gli organizzatori hanno infatti deciso di svolgere le edizioni dal 2014 al 2017 alternativamente nella località torinese e in quella trentina. Questa scelta dà
un respiro più ampio alla manifestazione, creando
un programma itinerante che consentirà a più
negozi di partecipare all’iniziativa. L’evento continuerà a prevedere l’invito di un numero di negozi
selezionati. Da sottolineare il grande
riscontro delle prime tre edizoni, tutte svoltesi a Monte Bondone (TN):
citando i numeri del 2012, l’anno di
maggior successo, sono stati ben 85
i marchi esposti, 150 i negozi partecipanti, quasi 500 le presenze totali e
oltre 2.300 i prodotti da testare. Per maggiori dettagli non perdetevi l’ampio articolo sul prossimo
numero di Pointbreak Magazine.
www.proshoptest.com
news
Salva con nome
Il Vertical Summer Tour sulle spiagge italiane
A Les Deux Alpes
con Freeskicamp Summer
Trentacinque giorni a tutto ritmo e sport.
L’edizione 2013 del Vertical Summer Tour
apre i battenti il prossimo 20 luglio sulla
spiaggia de L’Arenile di Jesolo e da lì toccherà ben sei regioni italiane in alcune delle
mete più amate dai turisti italiani e stranieri
come Bellaria-Igea Marina, Marina di Ravenna, Torvaianica, Torre San Giovanni,
Marina di Eboli, Lascari e Porto Empedocle. Il tour, organizzato dall’agenzia Event’s
Way, intende abbinare sport e divertimento,
degustazioni, balli e animazione. Uno dei
punti forti del Vertical Summer Tour è rappresentato dal SUP, che nel corso dell’evento godrà del supporto di BIC Sport tramite
test gratuiti di materiale tecnico e istruttori
Le tappe del circuito
20-21 luglio
27-28 luglio
2-4 agosto
6-7 agosto
9-11 agosto
13-15 agosto
17-19 agosto 23-25 agosto
Jesolo (Ve)
Bellaria-Igea Marina (Rn)
Marina di Ravenna (Ra)
Torvaianica (Roma)
Torre San Giovanni (Le)
Marina di Eboli (Sa)
Lascari (Pa)
Porto Empedocle (Tp)
Tornano a Fregene i corsi
con Raimondo Gasperini
Dal 10 giugno e per tutte le settimane estive fino a
settembre lo stabilimento Levante 7.2 di Fregene,
alle porte di Roma, ospiterà i surfcamp organizzati dalla XRay Windsurf Academy di Raimondo
Gasperini. Le lezioni sono aperte a ragazzi dai 6
anni in su. Il programma delle settimane include
una vera e propria full immersion sportiva con sessioni di windsurf, surf, sup, indoboard, nuoto, ginnastica artistica, parkour, vela e skateboard. Tutte
le attività previste stimolano la creatività
e portano alla socializzazione all’interno
del gruppo, sensibilizzando i partecipanti al rispetto degli
altri oltre che della
natura che li circonda. Affiliata alla F.I.V,
all’Aics e all’ISA Surfing Italia, la scuola di
Raimondo Gasperini opera nel settore degli sport
d’acqua da più di 15 anni e tutti gli istruttori sono
professionisti del settore. In particolare collaborano con Rai Francesco Sanna (ginnasta di interesse olimpico), un istruttore di parkour/freerunning e
Simone Carretta (allenatore Federazione Italiana
Pallanuoto). Agli iscritti saranno proposti concorsi con in palio diversi premi offerti dagli sponsor
dell’iniziativa. A settembre tutti i partecipanti alle
varie lezioni saranno invitati a una festa di chiusura
durante la quale saranno distribuiti cd con immagini e video delle settimane estive di corso.
www.raimondogasperini.com
6
specializzati pronti a guidare i principianti.
Ogni giorno poi spazio alla BIC Sup Race,
gara con premi e riconoscimenti per tutti.
“Siamo davvero contenti di essere tra i partners del Vertical Summer Tour 2013”, afferma Benoît Treguilly, responsabile marketing
& comunicazione di Bic Sport Int. “Grazie al
Tour migliaia di persone avranno la possibilità di provare il SUP e di cimentarsi in gare
amatoriali con divertimento assicurato”. Tra
gli altri partner dell’evento vi sono UniCredit,
Bear, Neon, Citroën, Irobot, Beltè e Rìcola,
che offriranno il proprio supporto in numerose iniziative ed eventi all’interno del Vertical
Summer Village. Pointbreak Magazine infine
è media partner.
Pointbreak Magazine 4 / 2013
L’Arenile
Polo Villaggio Est
Bagno Coco Loco
Marine Village
Lido Sabbioso
Bagno 38
Bagno Salinelle Beach
Kaeso Beach
Una volta conclusi i camp invernali, Freeskicamp si è messo all’opera lavorando agli
appuntamenti estivi a Les Deux Alpes, che
si svolgeranno tra il 14 luglio e l’11 agosto.
Una settimana completa dedicata a salti
e divertimento, all’interno del più grande
snowpark estivo europeo e accompagnati da maestri e rider professionisti. I corsi,
organizzati da Marco Eydallin e Federico
De Albertis, sono studiati per migliorare le
proprie capacità freestyle in tutta sicurezza.
I partecipanti vengono suddivisi in diversi
gruppi (non più di 6 persone) a seconda del
livello tecnico e sono ogni anno tantissimi
quelli che entrano in park per la prima volta.
Dopo una mattinata passata sugli sci, il divertimento continua nei pomeriggi dedicati
a tante altre attività propedeutiche, come i
tappeti elastici. Inoltre è disponibile il programma Sport and Language, che prevede
la possibilità di parlare inglese con un insegnante americana madrelingua. Il camp
è sponsorizzato da importanti aziende del
settore quali Nordica, Quiksilver, Guasto
e Fat Can, che mettono a disposizione attrezzatura gratuita per tutti i partecipanti. Le
iscrizioni avvengono via mail.
www.freeskicamp.it
[email protected]
Action sport e attenzione all’ambiente
i protagonisti del Li Junchi Longboard Festival 2013
Torna anche quest’anno a Badesi (OlbiaTempio) il Sardegna North Shore Li Junchi
Longboard Festival, che oltre a celebrare
gli action sport, propone attività eco-friendly per promuovere
la nostra terra, le nostre acque
e la nostra consapevolezza. In
particolare il calendario sportivo, con waiting period dal 25
luglio al 31 agosto, comprende
il Campionato Italiano longboard surf con i migliori atleti e
con un testimonial internazionale d’eccezione ancora top
secret, una gara di longskate slide con i più
forti attori della scena italiana e internazionale e un MiniRamp skate show&contest. Il 19
agosto è invece prevista la pulizia della spiaggia con azioni
di guerrilla e video virali a sostegno dell’ambiente, oltre che
workshop ambientali. Questo
aspetto eco dell’iniziativa è
reso possibile grazie alla collaborazione con associazioni
quali Surf Rider Foundation,
Greenpeace, Sea Shepard,
Legambiente e WWF.
a scuola di surf con i pro alle Quiksilver Boardriders Weeks
Sono state inaugurate ad aprile ma continueranno ad essere proposte fino a novembre. Sono le Boardriders Week organizzate da
Quiksilver, che da tre anni propongono a neofiti e surfer di alto
livello corsi di surf con base a Hossegor ai quali parteciperanno
surfer professionisti dei team Quiksilver, Roxy, Moskova o DC. Ogni
Boardriders Week è infatti un’avventura lunga una settimana a
stretto contatto con grandi nomi come Jérémy Flores, Bixente Lizarazu, Tiago Pires, Robby Naish, Antoine Albeau, Travis Logie, Tom
Carroll, Aritz Aranburu, Bianca Buitendag e Rosy Hodge. Per la prima volta quest’anno Quiksilver organizzerà una serie di settimane
a tema con coach di livello mondiale per diverse discipline: jiu
jitsu, outdoor fitness, skate, shaping e la speciale settimana Quiksilver Pro France.
La location e i pacchetti
I partecipanti potranno soggiornare nei tre building
Quiksilver Surf Camp, Roxy House e Backpackers
oppure nel Quiksilver Surf Lodge, la zona VIP del Surf
Camp con camere singole, matrimoniali o twin, una
bellissima lounge e una fantastica cucina. Per i ragazzi dai 12 ai 18 anni così come per gli adulti sono
stati pensati corsi intensive o Boardriders Weeks all
inclusive.
Le settimane in pillole
Dal 21 al 28 settembre ci sarà una settimana dedicata al jiu jitsu in
compagnia di Ricardo Arona (campione del Mondo di jiu jitsu e lotta libera), Yannick Beven (cintura nera di jiu jitsu e trainer del team
di surf Quiksilver) e il surfer professionista Patrick Beven. Per quanto
riguarda il surf, i coach saranno il due volte Campione del Mondo
Tom Carroll e l’ex atleta dell’élite Jake Paterson. Dal 19 al 26 ottobre
e dal 26 ottobre al 2 novembre sono invece proposte le settimane
dedicate allo skate. Presenti i rider del team Quiksilver Julien Bréchet
e Javier Mendizabal. Dal 18 al 25 maggio, dal 19 al 26
ottobre, dal 26 ottobre al 2 novembre è la volta delle
settimane shape & surf training solo per surfisti esperti
in compagnia di Fred Robin (sostenitore dell’Euroforce) e Mark Phipps (uno dei più famosi shaper del
mondo). Dal 24 al 31 agosto appuntamento con Roxy
Outdoor Fitness in compagnia delle ragazze del team
Roxy. Da ultimo gli interessati possono scegliere la proposta Bed & Breakfast à la carte con accesso a tutte
le infrastrutture.
La novità del 2013
Da segnalare la settimana dal 28 settembre al 5 ottobre quando a
Hossegor si svolgerà il Quiksilver Pro France, unica tappa francese
del Campionato Mondiale di Surf. Questa Boardriders Week vedrà
dunque la partecipazione dei Campioni del Mondo Tom Carroll e
Bixente Lizarazu e ai partecipanti sarà garantito un accesso speciale alla gara.
www.boardriders-week.com
Prodotti
SI È svolta in Islanda la 12a edizione del Surf Challenge
Evoc conquista il Red Dot Design Award
Dopo aver conquistato nel 2011 il Red
Dot Design Award con il modello Freeride
Pro Team 20l, Evoc ha replicato quest’anno vincendo lo stesso premio per lo zaino Camera Pack – CP 26l. La giuria della
competizione di product design ha dovuto
valutare 4.662 candidature presentate da
1.865 produttori, designer e architetti provenienti da 54 paesi. Evoc ha conquistato
il primo premio nella categoria “product
design 2013” grazie alla conformazione
convincente dello zaino. Che la giuria ha
così commentato: “Si
tratta di uno zaino
per fotografi e si
presenta altamente funzionale e semplice
da
usare”. Più nel dettaglio, questo modello è
caratterizzato da un volume di 26 litri e da
un sistema di trasporto che lo rende perfetto per fotografare sport outdoor. Sono
presenti un accesso rapido laterale e uno
frontale, oltre a una segmentazione intelligente dei vari compartimenti.
Signature series shoes per lo skater DC Nyjah Huston
DC Shoes annuncia l’uscita delle prime
Nyjah Huston Signature Shoes con Impact
G Tecnology. Quest’ultima prevede l’inclusione di un cuscinetto in gel speciale nella
zona sotto il tallone, per garantire il miglior
assorbimento possibile degli urti e delle
sollecitazioni. L’Impact G Technology è
ben spiegata dallo stesso skater nel video
al link http://goo.gl/rvClf. Inoltre per il lancio delle prime scarpe firmate dall’icona
dello street skateboarding Nyjah Huston
è stato pubblicato un video con un trick
inedito nel famoso spot di Hollywood High.
Guardalo al link:
http://goo.gl/Qk9xN
Occhiali eco-friendly firmati Spy e Surfrider Foundation
Spy presenta la montatura per occhiali
più green che esista. Si tratta del modello Spy+Surfrider Foundation Helm, parte
della nuova collezione eco-friendly Recompose e proposto
a un prezzo di 110
dollari. Spy e Surfrider Foundation condividono la passione
per il surf e l’intento
di preservare l’ambiente naturale. Per
questo hanno stretto
una partnership finalizzata a dar maggior
luce alla campagna Rise Above Plastics
e a creare ottica eco-friendly che sfrutta materiali sostenibili. “Sono membro di
Surfrider Foundation da 20 anni e sono
quindi testimone del successo delle oltre
225 campagne realizzate dalla fondazione, tra le quali anche l’iniziativa Save Trestles”, ha dichiarato il presidente e ceo di
Spy Michael Marckx. La montatura e le
astine di questi innovativi occhiali sono al
100% in Plantate biodegradabile, materiale
naturale estratto dalle
piante. La confezione
riciclata, il sacchetto
protettivo in cotone organico e gli inchiostri
di soia concludono il profilo di questo modello. Da segnalare che per ogni acquisto
saranno destinati 5 dollari alle iniziative di
protezione di oceani, onde e spiagge.
Surf al circolo
polare artico
con Nixon
Il villaggio di Ólafsfjördur
Le onde gelide e l’atmosfera magica regalata dalle 24 ore
di luce hanno contribuito al successo dell’evento. Che ha
visto i partecipanti incoronare Vincent Duvignac
(best overall surfer), Chippa Wilson (best trick award)
e Gony Zubizarreta (“I rocked Iceland” award).
I ghiacci dell’Islanda hanno fatto da
palcoscenico alla 12a edizione del
Nixon Surf Challenge, un invitational realizzato dal 13 al 19 maggio in
collaborazione con Monster Energy,
Dragon e Reef. Presenti all’iniziativa i
rider del team Nixon Chippa Wilson,
Eric Rebière, Fergal Smith, Jonathan Gonzalez, Jose Maria Cabrera,
Marlon Lipke e William Aliotti. Con
loro anche i surfer Gony Zubizarreta, Kepa Acero e Vincent Duvignac.
o a uno smartphone. Seppur già compatibile
con tutte le applicazioni sviluppate dall’azienda canadese, Recon Instruments sta già lavorando con alcune delle migliori aziende attive nel fitness per sviluppare ulteriormente il
programma. Hamid Abdollhai, CTO di Recon
Instruments, ha dichiarato: “Sin da quando
abbiamo aperto l’azienda nel 2008, abbiamo
sviluppato HUDs con un obiettivo: trasmettere con facilità informazioni istantanee relative
a una specifica attività e selezionate dall’utilizzatore direttamente al suo occhio. Questa
filosofia è caratteristica intrinseca di Jet, che
abbina una potente piattaforma ad ampi display e lenti polarizzate ad alte prestazioni”.
DISTRIBUITO DA:
Athena Evolution - 0444.727290
[email protected]
www.reconinstruments.com/jet
Kepa Acero,
Jonathan Gonzales
e Gony Zubizaretta
Best overall surfer - Quest’ultimo ha esplorato per una settimana l’isola,
surfando le onde della costa ovest. La sua incrollabile motivazione gli ha concesso di affrontare le temperature glaciali con performance impeccabili, grazie alle
quali è stato nominato surfista Best Overall dai suoi stessi avversari. La settimana
seguente, riflettendo sulla sua vittoria islandese dal clima ben più mite del Brasile,
dove ha preso parte a un evento Prime ASP, il francese ha dichiarato: “Non conosco eventi simili al Nixon Surf Challenge, che dà ai partecipanti la possibilità di
esplorare spot nuovi e deserti. Il panorama in Islanda era incredibile. E ringrazio
tutti i presenti per aver reso indimenticabile questa esperienza”.
www.spyoptic.com/collection/recompose.html
Recon Instruments e il suo heads-up display Recon Jet
In occasione del Google I/O di San Francisco, conferenza dedicata ai programmatori,
Recon Instruments ha presentato la prima
versione di Recon Jet, l’occhiale HUD a elevate performance. Recon Jet fornisce informazioni istantaneamente e in maniera non
invasiva attraverso un
microcomputer e un
ampio display ad alta
risoluzione. Con questa novità l’azienda
introduce una piattaforma ancor più veloce, piccola e potente,
dotata di processore dual core, grafiche dedicate, Wi-Fi, ANT+, Bluetooth, GPS, camera
HD e sistema di sensori incluso. Tutto ciò rende Recon Jet uno strumento di elaborazione
autonomo con possibilità di connessione,
comparabile in quanto a capacità a un tablet
Ph credit: Alex Laurel e Bastien Bonnarme
Chippa Wilson
Best trick award - Il premio per il Best
Trick è invece andato all’australiano Chippa
Wilson, che si è lasciato alle spalle il surfista
William Aliotti grazie ai suoi numerosi aerial.
“Non ci sono molti posti al mondo in grado
di riunire sulla spiaggia surfisti e snowboarder di caratura internazionale”, ha dichiarato Chippa. “Ma con montagne innevate a far
da cornice a un oceano gelido è esattamente ciò che è successo a Ólafsfjördur. L’intera
esperienza è stata magica e ha ricordato a
tutti noi perché amiamo così tanto il surf”.
“I rocked Iceland” award - Il terzo e ultimo riconoscimento è stato il premio “I rocked Iceland”, assegnato a Jose Maria Cabrera, nativo delle Isole Canarie. Cabrera, che ha contagiato tutti i presenti con la sua energia positiva, è uscito
nell’acqua gelida ogni giorno senza peraltro rinunciare ad alcun party notturno in
Reykjavik con la compagnia del rider Eric Rebiere.
La parola ai presenti - Lo spagnolo Gony Zubizarreta, veterano del Nixon
Surf Challenge, ha così commentato l’edizione 2013: “Non ho mai surfato su onde
tanto gelide. L’acqua aveva una temperatura di soli 2 gradi! Per questo è stato
molto difficile riuscire a surfare bene. Ma la bellezza del panorama e le sorgenti
termali di Sauðárkrókur hanno reso il tutto più sopportabile. È stato un fantastico
surf trip e ancora una volta dobbiamo ringraziare Nixon”. Franck Corbery, marketing manager dell’azienda, ha riassunto l’esperienza nelle seguenti parole: “Il
Nixon Surf Challenge ha fatto un ulteriore passo avanti. Un gran gruppo di surfisti,
spot disabitati, una natura mozzafiato e ottime sessioni di surf hanno rappresentato una formula vincente”.
www.nixon.com/surfchallenge
Inquadra il Qr per il video della 13a edizione
del Surf Challenge. Oppure visita la sezione
video del nostro sito www.pointbreakmag.it
Pointbreak Magazine 4 / 2013
7
People
Olivier Cantet nominato direttore Europa per Oakley
Olivier Cantet, ex CEO di Rip Curl, è stato nominato direttore Europa per Oakley. Frank Heissat, dal 2010 vicepresidente di Oakley per la zona Europa/Medio Oriente/
Africa, passa ora a Le Coq Sportif con il ruolo di amministratore delegato. Olivier in passato è stato anche deputy managing director del gruppo Lafuma ed è arrivato
in Rip Curl nel 2003 come CEO per l’Europa. Nel 2009
la portata geografica delle sue funzioni è stata estesa
all’area EMEA. Cantet ha lasciato Rip Curl a gennaio a
seguito dell’annuncio da parte dell’azienda di una corposa ristrutturazione della divisione continentale.
Leo Fioravanti sul podio del Dakine ISA World Junior Championship
Il 16 giugno il surfista del team Quiksilver
Leonardo Fioravanti ha conquistato in Nicaragua il secondo posto al Dakine ISA
World Junior Surfing Championship nella
categoria under 16. L’atleta si è classificato alle spalle dell’australiano Jacob Wilcox
con un distacco di soli 0,17 punti. Si tratta
di una conquista storica per il nostro Paese. L’argento di Leonardo è infatti la prima
medaglia di un Mondiale ISA assegnata a
un atleta italiano, oltre che il miglior risultato individuale conseguito. “È da quand’ero piccolissimo che partecipo agli eventi ISA e finalmente sono riuscito a salire sul podio”, ha commentato entusiasta il surfista, al quale vanno le congratulazioni dell’intero team Quiksilver.
www.quiksilver.it
VF Corp dà il benvenuto a Oli Culcheth come pr per Vans e Reef
Oli Culcheth è entrato a far parte della VF Corp in qualità di pr & media manager per Vans e Reef EMEA. Previamente Oli ha lavorato in Ben Sherman nel ruolo di
assistente marketing prima e di global creative communications manager poi. Nella sua nuova veste in VF
avrà il compito di rafforzare l’immagine e la riconoscibilità dei marchi Vans e Reef in Europa, Medio Oriente
e Africa. “È fantastico far parte della famiglia Vans, lavorando su marchi che ho vestito e ammirato per molto
tempo”, ha raccontato un contento Oli. Nato e cresciuto
in Inghilterra a pane, skate e surf (con qualche puntata
di snowboard in quel di Tignes), ha studiato a Plymouth
per poi spostarsi a Londra.
MARCIANò, PIGORINI E BENUSSI testimonial di un concorso Renault
Renault ha scelto di coinvolgere nel
concorso “Be cross, be a hero” tre ambasciatori d’eccezione. Si tratta degli
sportivi Alessandro Marcianò (surf da
onda), Alessandro Pigorini (mountain
bike downhill) e Alessandro Benussi
(snowboard). I tre atleti hanno condiviso
sulla piattaforma web www.xmodcross.
it i video e le foto delle loro performance
nelle rispettive discipline, alimentando
la voglia di partecipazione al concorso
degli utenti. Questi ultimi tra l’11 aprile
e il 30 giugno hanno potuto esprimere
la propria idea sul concetto “essere un
eroe” caricando foto o video in grado di esprimere la propria filosofia sull’argomento. In
palio ogni giorno c’era una foto-videocamera GoPro. Il concorso ha supportato il lancio
della nuova versione crossover della gamma Scénic XMOD Cross avvenuto lo scorso
mese di maggio.
Alessandro Dini presenta il suo romanzo giallo “Sale Grosso”
Edito dalla casa Giovane Holden Edizioni di Viareggio (LU), il primo romanzo di Alessandro Dini è una storia dalle sfumature noir e comiche ambientata nel mondo del
surf. L’autore si è avvicinato a questo sport alla fine degli anni ’70. Nell’arco di 30 anni
ha svolto diverse attività: foto-reporter nel circuito professionistico mondiale, fondatore
della prima rivista italiana di surf e della Federazione Italiana
Surf, consulente per molte aziende del settore, direttore per
circa un decennio della divisione marketing di un’azienda del
settore. La vicenda del suo romanzo racconta il mondo del
surf e l’omicidio di un famoso shaper australiano. Il lettore ideale è il surfista ma anche un curioso sognatore che “predilige
una vita di viaggi e avventure per conoscere posti e tradizioni
lontane”, come dichiara lo stesso Dino. Il libro è stato presentato il 22 giugno presso stabilimento balneare Wanda di Marina di Pietrasanta (LU), il 29 giugno al Billabong Store di Ostia
Lido, il 6 luglio al locale Surfer’s Den di Milano e il 17 luglio
all’Hotel Excelsior di Massa. I prossimi appuntamenti sono in
calendario per il 28 luglio al Bagno Pietrasanta di Marina di Pietrasanta, il 1° agosto al
Caffè Margherita di Viareggio e il 24 agosto a Marina Eventi, ancora una volta a Marina
di Pietrasanta. Il libro sarà distribuito da Cinquantuno.it (www.cinquantuno.it). Le pubblicazioni di Giovane Holden Edizioni sono inoltre in vendita nelle librerie nazionali e on
line (http://www.giovaneholden-shop.it/).
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Pointbreak Magazine 4 / 2013
Stephanie Gilmore è la new entry del Roxy surf team
Roxy ha annunciato l’ingresso nel suo team
della 5 volte campionessa mondiale del circuito ASP Stephanie Gilmore. Stephanie, 25
anni, nata e cresciuta nel New South Wales
(Australia), ha conquistato i suoi titoli mondiali nel 2007, 2008, 2009, 2010 e 2012. Nel
2011 inoltre ha ottenuto il prestigioso ESPY
Award come Female Action Sports Person
of the Year, mentre nel 2010 ha ricevuto il
Laureus Award come Action Sportsperson
of the Year. L’ingresso nel team è un passaggio naturale per Stephanie, da sempre
fan del brand leader nel surf femminile. “Roxy incarna perfettamente il mio stile di vita,
dentro e fuori il mondo delle competizioni. Sono felicissima di entrare a far parte di un team
che rappresenta al meglio il surf femminile, in un momento così importante per la storia
di questo sport”. Il presidente di Quiksilver, Bob McKnight, ha espresso tutto l’entusiasmo
dell’azienda per l’arrivo di Stephanie nel team Roxy: “Siamo lieti di dare il benvenuto a
Stephanie. Roxy ha nelle sue fila più campionesse e titoli mondiali di qualsiasi altro brand
e Stephanie non poteva che entrare a far parte del miglior team femminile al mondo”.
O’Neill NEWS
il cantautore Ben Howard tra i suoi ambassador
Il cantautore 26enne Ben Howard entra a far parte della famiglia O’Neill
come ambasciatore del brand. Ben
è diventato un vero talento nella community di surfisti inglesi. Il successo
arriva nel 2011 con l’uscita di “Every
Kingdom”, un album di debutto che ha
concorso al Mercury Prize del 2012.
La conquista della scena musicale internazionale è stata confermata quest’anno
con la vittoria del British Breakthrough Act e del British Solo Male Artist ai BRIT
Awards 2013. Ben pratica surf dall’età di 11 anni e l’amore per l’oceano si riflette
nel suono semi-acustico dei suoi brani. Tutt’oggi, non appena riesce a liberarsi dai
suoi impegni, non perde occasione per entrare in acqua e prendere qualche onda.
Insieme a O’Neill, Ben svilupperà una serie in edizione limitata denominata O’Neill
x Ben Howard che sarà parte dell’offerta SS 2014 del brand.
benhowardmusic.co.uk
Il wakeboarder Nico von Lerchenfeld torna nel team
Da anni O’Neill è attivo in prima linea nel mondo wakeboard
supportando un team di tutto rispetto. Tra le fila dei suoi atleti
è di recente tornato il ventenne
Nico von Lerchenfeld, che proprio al fianco di questo brand
aveva dato avvio alla sua carriera sulla tavola. Nico ha all’attivo diversi titoli mondiali tra cui anche l’O’Neill
Wake The Line e può vantare un proprio evento invitational denominato “Cash
for Tricks”. Bernhard Ritzer, direttore global sports marketing per il marchio, ha
dichiarato: “Siamo felici di accogliere Nico nel nostro team. La sua personalità,
le sue abilità e il suo stile sono di ispirazione per ogni wakeboarder. Nico è pura
progressione”.
ph. ISA/ Michael Tweddle
POLTRONE
news
New on the market
Amway porta in Italia l’energy drink XS Power Drink
Il Nesos surf shop inaugura la stagione con tante novità
Nel 2001 a Laguna Beach (California) David Vanderveen e Scott Coon danno vita a XS
Power Drink. Conta ricavi annui pari circa a 1 miliardo di dollari e oltre 500 milioni di lattine
vendute. Tra i brand ambassador Mario Rodwald, campione tedesco di kitesurf freestyle. Lanciato in Europa nel 2012, viene portato
in Italia quest’anno da Amway. Senza zucchero e con poche calorie,
questo energy drink ha un elevato contenuto di vitamine del gruppo
B, che possono essere un aiuto nell’attivare il sistema immunitario e
mantengono il livello di energia costante nel tempo. Queste vitamine,
unite al Panax Ginseng e al succo di bacche di Acai, costituiscono un
alleato indispensabile durante la performance sportiva. Alberto Dolci,
Area Biochimica di MilanLab, spiega: “Una carenza di vitamine del
gruppo B può impattare negativamente sulla performance sportiva e
per questo è importante che un atleta ne assuma in grande quantità. Inoltre l’idrosolubilità
di queste vitamine consente al corpo una rapida espulsione, evitando rischi di sovradosaggio. XS Power Drink è perfetto da assumere un paio d’ore prima dell’allenamento per fornire
al corpo i nutrienti di cui ha bisogno e migliorare il livello di attenzione e di performance”. XS
Power Drink è distribuito in esclusiva da incaricati alle vendite Amway.
Il 9 giugno il Nesos surf shop ha rialzato il sipario a Isola Rossa. I titolari Giuseppe Romano,
Marcello Chessa e Luca Marra hanno pensato
di proporre, dalle 18 in poi, una festa con mega
aperitivo sul lungomare Cottoni di Isola Rossa.
Un modo divertente per riaprire la stagione estiva del Nesos surf shop e il surf contest Frozen
Open. Dalla canoa al windsurf, al Sup e ovviamente anche il surf, con la scuola per bambini
e ragazzi: tutti i servizi Nesos sono ripartiti come
di consueto. Accanto alla “quotidianità”, si lavora sodo per portare avanti gli altri i progetti.
“Quest’anno il Frozen Open compirà dieci anni”, ha spiegato il contest director Giuseppe
Romano, “come sempre si svolgerà ad agosto e si disputerà in quel periodo anche la
seconda edizione del Nesos King of the Grommets. La novità è però dedicata soltanto ai
residenti in Sardegna: i Trials del Frozen Open, che permetteranno ai primi quattro classificati di partecipare al main event senza pagare la fee”.
Iniziative
www.amway.it
www.marineddabay.com
EuroSIMA Think Tank Meetings:
un network per imprenditori
Lo scorso 18 giugno un gruppo di imprenditori ha preso parte al primo Think Tank Meetings firmato EuroSIMA, svoltosi al golf club
di Moliets, nelle Lande. L’obiettivo di questo
incontro su invito era quello di riunire ceo e
membri del consiglio di amministrazione di
EuroSIMA per agevolare lo scambio di idee
e la discussione. Questo primo meeting ha
offerto l’opportunità a Maximilien
Brabec (consulente di strategia
di differenziazione e innovazione)
di far luce sul tema “Quali strategie vincenti dovrebbero essere
adottate per garantire la crescita in questo
periodo di crisi?”. A quanto pare in futuro dovremo distruggere in maniera creativa il nostro status quo, in quanto la chiave del successo sta nell’abilità di rinventare sè stessi.
È inoltre importante abbandonare le luci della ribalta e le prospettive a breve termine per
meglio immaginare un futuro plausibile per
la propria realtà, oltre che per inventare nuove opportunità che creino valore aggiunto. Il
prossimo Think Tank Meeting sarà organizzato il 25 ottobre nell’area basca.
www.eurosima.com
I Vanilla Sky accolti
nel roster DC/Majestic
I Vanilla Sky sono una delle band italiane pop
punk più conosciute e godono di una notevole fama internazionale. Per questo sono stati
scelti come ambassadors dei marchi DC e
Majestic. Nata nel 2002 e con all’attivo più di
1.000 concerti in tutto il mondo, la band
vanta, nella sua
decennale carriera,
tournée con artisti
del calibro di The
Offspring, +44, Yellowcard, The Ataris
e All Time Low. Lo stesso Mark Hoppus, leggendario bassista dei Blink 182, ha partecipato nel 2007 alla realizzazione del loro terzo
album, “Changes”. Tra le loro hit di maggiore
successo spicca la cover di “Umbrella”, originariamente di Rihanna, il cui video su YouTube vanta più di 19 milioni di visualizzazioni ed
è stato per 4 anni il videoclip musicale italiano
più visitato su internet al mondo. Con 6 dischi
all’attivo, i Vanilla Sky si dimostrano una delle realtà più solide e significative della scena
musicale italiana ed europea.
www.vanillaskyrock.com
Pointbreak Magazine 4 / 2013
9
company profile
Intervista con Franz J. Hoeller, responsabile di Fresco Distribution
che gestisce per l’Italia il brand californiano e numerosi altri marchi
Testo: Monica VIganò
Elan Polo
International,
nuova linfa per DVS
Franz J. Hoeller
La nuova proprietà, che segue il footwear e dalla summer 2014 anche
l’apparel, ha incrementato sforzi e risorse. Lasciando grande libertà
di scelta su come impiegarli ai precedenti partner del brand.
Che in Italia continua a essere gestito dall’agenzia di Merano.
Quando si dice “non tutti i mali vengono
per nuocere”... Devono averlo pensato
anche i vecchi proprietari di DVS, che nel
giro di pochi mesi si sono ritrovati dal dichiarare bancarotta al tornare sul mercato
più forti di prima. Merito del supporto avuto dal nuovo partner commerciale Elan
Polo International, un vero colosso nella
distribuzione di footwear a livello mondiale (si stima una vendita di oltre 45 milioni di
paia di scarpe all’anno). Certo il mercato
in cui opera DVS è differente dalla grande
fetta del business della nuova proprietà,
anche se tra i marchi del suo portfolio vi
sono altri nomi del settore action sport
quali Gotcha, Mambo e SkateLab. In questa prima fase Elan Polo si è dimostrata
molto interessata e attiva nel rilancio di
DVS, per il quale ha investito importanti
risorse lasciando tuttavia ai precedenti
partner e allo staff grande autonomia in
termini di design e marketing. Come ci
conferma anche Franz Hoeller di Fresco
Distribution, agenzia per l’Italia di DVS.
finanziatore, la Bank of America (BoA), di
circa 9,45 milioni di dollari. Poi il 17 maggio
2012 DVS, che insieme ai suoi affiliati esteri
aveva registrato vendite per 53,8 milioni di
dollari nel 2011 e 45 milioni per il 2012, ha
dichiarato bancarotta per “Chapter 11” ed
è rientrata in quella che è nota come vendita “Section 363”.
Cosa significa?
Si tratta di un processo che consente a
un offerente (noto come Stalking Horse
Bidder) di acquistare il patrimonio di una
società mediante asta. Per cui a maggio
2012 DVS ha spedito una proposta di accordo a circa 200 potenziali buyer. In risposta ha ricevuto due prime offerte. Tra esse
anche quella di uno Stalking Horse Bidder
che ha proposto 4 milioni di dollari. DVS ha
chiesto di procedere con l’asta il 13 giugno
Facciamo un passo indietro. Ripercorriamo il passaggio di proprietà DVS.
DVS ha risentito fortemente della recessione e ha cercato di non diventare insolvente
negli ultimi anni. In risposta a una riduzione
significativa dei guadagni dal 2008 al 2011,
la vecchia proprietà ha cercato di tagliare
di 17 milioni le spese di gestione annuali. A
seguito del taglio del budget e alla svendita dell’inventario tra il 2009 e il 2011, DVS è
stata in grado di ridurre il debito con il suo
(poi posticipata al 18 giugno). La Bank of
America ha presentato tutti i documenti necessari alla corte il 22 maggio nel tentativo
di recuperare quanto più possibile dei rimanenti 6,5 milioni di credito.
Cos’è successo poi a seguito dell’asta?
All’asta si sono presentati numerosi offerenti. Alla fine la proprietà di DVS è passata a Sequential Brands Group che ha
offerto 8,55 milioni di dollari battendo le
proposte di Podium Distribution Acquisition, LLC e degli altri offerenti. La nuova
proprietà ha in un primo momento deciso
di affidare il marchio DVS a due licenziatari: Elan Polo per il footwear, RSA &
Associates per l’apparel. È una novità di
questi ultimi giorni l’affido di entrambe le
categorie di prodotto a Elan Polo, che
dunque gestirà anche l’apparel a partire
L’esterno della sede
americana di DVS
dalla stagione Summer 2014. Si occupa
invece delle calzature dal Fall 2012.
Più nel dettaglio, di cosa si occupa questa società e com’è strutturata?
Elan Polo ha sede a Saint Louis (USA) ma
ha mantenuto l’headquarter DVS a Los Angeles, così da garantire una sorta di continuità all’azienda e ai suoi partner commerciali. Cambia tuttavia la struttura, al cui
interno il nuovo personale lavora al fianco
di diversi ex-dipendenti DVS che sono stati
mantenuti operativi. La società ha più sedi
globalmente, con uffici a Londra, Parigi e
in Cina. Parlando dell’Europa e più in particolare dell’Italia, facciamo capo all’ufficio
di Parigi per fatturazione e contabilità e
all’ufficio di Londra per marketing e sales
management. In termini di magazzino, tutti
gli stati europei si riferiscono alla struttura
Elan Polo in Olanda. Tutti i paesi più importanti (tra cui anche l’Italia) sono gestiti direttamente dalla società e operano a livello
locale con agenzie di vendita. Quelli più
piccoli invece lavorano tramite distributori
locali che fanno capo agli uffici europei.
A livello operativo, hai già accennato a
una sorta di continuità con la vecchia
struttura di DVS negli USA. Com’è la situazione in Europa?
Per quanto riguarda la contabilità europea,
è tutto nuovo sia in termini di struttura che di
personale. Diciamo che le principali sinergie con la vecchia azienda sono visibili nel
personale di alto livello che opera a livello
globale. Così ad esempio i vecchi proprietari nonché fondatori del brand sono oggi
dipendenti Elan Polo. L’unica eccezione è
Brian Dunlap, fondatore di Matix. Il brand è
stato acquistato da WestLife Distribution e
Brian lo ha seguito.
Quanta influenza ha la “vecchia” DVS
in termini di ricerca prodotto, strategie
commerciali e marketing?
elan polo timeline
1976 Nasce Elan Imports
1980 Viene creata Polo Shoes come realtà separata
1986 Elan Imports e Polo Shoes si fondono dando vita
a Elan Polo. Nello stesso anno viene inaugurato l’ufficio
di vendita di Toronto (Canada)
1991 A Sydney (Australia) vengono aperti altri uffici di vendita
1995 Vengono inaugurati gli uffici in America Latina, a El Salvador
1996 Elan Polo apre a Parigi
1997 Easton Sport nomina Elan Polo licenziatario in esclusiva
per il footwear
1998 In Sud Africa viene inaugurata la quinta agenzia di vendita
al di fuori degli Stati Uniti
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Pointbreak Magazine 4 / 2013
2001 Elan Polo acquisisce i marchi di pantofole Daniel Green
e L.B. Evans. Nello stesso anno la presenza internazionale
dell’azienda si rafforza con l’apertura degli uffici di Londra
2002 Gotcha International incarica Elan Polo di produrre
calzature lifestyle per il mercato statunitense.
Nello stesso anno il marchio outdoor lifestyle Woolrich
firma un contratto per il footwear con Elan Polo
2003 Elan Polo stringe una partnership con Hasbro per disegnare
e produrre calzature Nerf
2006 Hasbro affida a Elan Polo i diritti per il film Transformers
del 2007 risultando il primo marchio entertainment
del portfolio Elan Polo. Nello stesso anno il brand di moda
per bambini Rocket Dog firma un accordo per far
disegnare e vendere a Elan Polo la sua linea di calzature
da uomo. Sempre nel 2006 il marchio inglese di calcio
Mitre affida a Elan Polo la gestione del business
calzaturiero
2007 Childrens viene aggiunto al portfolio Rocket Dog di Elan Polo
2008 Elan Polo diviene una società di proprietà dei dipendenti
2009 Elan Polo International svela il suo nuovo logo e un sito
internet ridisegnato. Riddell affida a Elan Polo
una licenza per il footwear. Nello stesso anno il marchio
Mitre firma una partnership esclusiva con il rappresentante
della tv di fitness australiana “Aerobics Oz Style”
Le maggiori modifiche sono visibili nella
gestione della produzione e nella contabilità. Il design è invece rimasto quello originale, perché Elan Polo non può contare su
designer in grado di seguire la linea della
vecchia proprietà. Sotto il controllo di Elan
Polo, grazie a una maggior forza finanziaria e a una miglior organizzazione, siamo
inoltre in grado di produrre e consegnare i
prodotti in tempi più stretti. Quindi la nuova
proprietà si è rivelata un partner ottimale,
anche alla luce della libertà che concede a
DVS sul fronte marketing.
A questo proposito, quali strategie verranno adottate per rilanciare il brand a
livello internazionale?
Come già detto, la nuova proprietà ha incrementato il budget a disposizione del
marketing per cui sarà più facile ora spingere DVS come brand boardsport e action
sport. Obiettivo che si cercherà di raggiungere soprattutto tramite team attivi nello
skate, nello snowboard e nel motocross.
Accanto ai team globali, ci sono delle crew
più piccole formate dalle varie agenzie di
vendita DVS. Fanno parte della strategia di
marketing di Elan Polo anche diverse collaborazioni come quella stretta con Cinelli,
con il quale è stata realizzata una scarpa
speciale con suola rigida per la bike (foto
sotto). Da segnalare poi l’organizzazione di
tour ed eventi, la gestione di social network
e la realizzazione di pubblicità ad hoc.
Parlando di team, c’è stato un cambio di
strategia a livello di atleti?
I rider più importanti sono rimasti in tutti i
team (skate, snow e moto). Ad esempio
sul fronte skate sono rimasti Torey Pudwill
e Daewon Song. Sicuramente l’intenzione,
visto che la nuova proprietà ha incrementato il budget a disposizione, è quella di
aggiungere nuovi nomi in tutti i team.
Cosa è cambiato in termini pratici per
voi come Fresco Distribution?
Continuiamo a operare come agenzia unica per l’Italia per la scarpa e, dalla Summer
2014, l’apparel. È cambiato solo il partner
con cui collaboriamo. Si è trattato di un
cambio positivo, che ci ha consentito di
continuare a lavorare con questo marchio
senza perdere una stagione di vendita.
Avete conosciuto i nuovi proprietari di
Il global skate team al gran completo.
sopra da sinistra: Torey Pudwill,
Marty Murawski, Chico Brenes e Luis Tolentino.
sotto, da sinistra: Daewon Song,
Jon Nguyen, Zack Wallin, Flo Mirtain e Paul Shier
Elan Polo International? Che impressione vi hanno fatto?
Ci hanno contattato subito perché erano
soddisfatti del lavoro svolto in Italia e volevano che continuassimo a collaborare.
Ci hanno inoltre invitato al primo meeting
ufficiale a Los Angeles. In seguito sono
venuti in Italia per conoscere più da vicino
la nostra struttura. Li abbiamo poi visti in
svariate fiere di settore. In tutte queste occasioni ci hanno fatto un’impressione molto
professionale. Elan Polo non ha esperienza
nel mondo di DVS ma i suoi manager sono
persone capaci ed evidentemente interessate al progetto.
In cosa la nuova proprietà vi sta supportando di più e in cosa invece vorreste
più aiuto?
Siamo più supportati sicuramente nel
marketing e nel rispetto dei tempi di
consegna. Quest’ultimo aspetto tra l’altro ci aiuta a competere con aziende più
grandi e strutturate. Al momento, onestamente, non trovo alcun aspetto in cui
Elan Polo è carente.
Come vi state muovendo a livello italiano per DVS in termini commerciali e
marketing?
Continuiamo a gestire un team di skate e
uno di snow. Abbiamo anche qualche rider sul fronte wake. Stiamo inoltre facendo
marketing online con banner su vari siti e
siamo attivi nell’organizzazione di eventi.
Tra gli ultimi che ci hanno visto protagonisti
c’è il Blast! The Big One (29/30 giugno a
Seregno - MB). Da ultimo offriamo materiale pubblicitario ai negozi e gestiamo pagine sui principali social network.
In quanti negozi è presente il marchio e
quanti di questi sono board shop?
Siamo presenti in circa 300. Di questi
230 sono board shop. La maggior parte, circa il 75%, è situata nel Nord Italia.
Siamo presenti anche a Roma, in Sici-
lia e in Sardegna ma con una presenza
meno solida.
Quanto incide in percentuale la linea abbigliamento rispetto al footwear?
Al momento l’apparel vale solo il 10%. La
nostra intenzione è proprio quella di promuoverlo maggiormente anche grazie
all’aiuto di Elan Polo.
Quale sarà il best seller 2013 del brand?
Sicuramente il modello Comanche (foto sopra), una scarpa grossa e tipica di DVS.
L’azienda lavora bene sulla
scarpa grossa e tecnica
ma ci tengo a specificare che l’offerta del
brand copre più modelli in una linea molto ampia.
Ne è un esempio la grande richiesta della scarpa
slim Daewon CT 13,
pro-model di Daewon
Song (foto sotto).
Parliamo degli altri marchi che avete in
offerta partendo da Lakai e Matix. Prima
in Europa erano tutti sotto il cappello di
Podium Distribution. Ora?
In realtà Matix é passata da Podium a
WestLife Distribution, proprietaria del
brand 686. Lakai è invece passata da Podium a Girl, che possiede il marchio Crailtap. Questi due brand, così come DVS,
rimangono per l’Italia nelle mani di Fresco
Distribution. Per il cliente saremo quindi
sempre noi i punti di riferimento anche se
sono cambiate varie proprietà.
Oltre a questi tre, avete la gestione di
molti altri marchi. Quali?
Nell’ambito streetwear, sneakers e skateshoes gestiamo Colour Wear (CLWR) dalla
Svezia, Makia dalla Finlandia e Diamond
Supply Co. dagli U.S.A. Nello skate ci occupiamo invece di Deluxe, Flip e Venture.
Sul fronte snowboard abbiamo Nomis e
2010 Viene presentato a selezionati retailer il marchio
Exersteps. Viene inoltre inaugurato il sito
di e-commerce www.exersteps.com. Nello stesso
anno il marchio Shaun White stringe un accordo
con Elan Polo per la gestione del footwear.
Sempre nel 2010 Elan Polo Australia firma
con il calciatore dell’anno Mark Schwarzer,
che diventa ambasciatore del marchio Mitre
2011 Viene lanciato il brand CREVO, presentato
a retailer selezionati insieme al sito di e-commerce
www.crevofootwear.com. Nello stesso anno Easton
diventa lo sponsor ufficiale della Little League World
Technine. A livello locale vendiamo il marchio fashion svizzero Alprausch e seguiamo le vendite di Supra e Krew per Triveneto e Lombardia. Questi due marchi sono
distribuiti sul terriotorio italiano da Blue Distribution di Verona.
Con quali di questi lavorate come distributori e con quali come agenti?
Con tutti lavoriamo come agenzia di vendita e copriamo tutte le regioni. In particolare
gestiamo direttamente Triveneto e Lombardia mentre nelle altre siamo presenti con
rappresentanti di zona.
Quali di questi stanno andando meglio e
perché a tuo parere?
Il marchio con fatturato più grosso è DVS.
Ha una linea completa, esiste da tanti anni,
ha una buona qualità e propone una scarpa grossa che da sempre è tra i prodotti
più richiesti dei boardsport shop. Se dovessi stilare una classifica, alle spalle di
DVS metterei Lakai e poi Makia.
Con che fatturato avete chiuso il 2012
come Fresco Distribution e quali sono
la prospettive a fine 2013?
Anche noi abbiamo risentito della crisi
ma siamo riusciti a mantenere una certa
stabilità. La cifra esatta del fatturato rimane confidenziale, ma posso dire che
contiamo di chiudere il 2013 in linea con
lo scorso anno.
Sappiamo che Elan Polo gestisce anche la licenza dei brand Gotcha, Mambo e SkateLab. C’è la possibilità che li
gestiate in futuro per l’Italia?
Ovviamente c’è questa possibilità ma al
momento non abbiamo intenzione di assumere altri brand. Vogliamo concentrarci su DVS e sugli altri marchi del nostro
portfolio prima di aprire ad altre realtà.
Sul fronte footwear e accessori avete
avvertito meno la crisi del mercato e
in particolare del settore action sport?
Lo skate tiene meglio di altri?
Per noi la scarpa ha rappresentato un
vero punto di forza durante la crisi. Abbiamo invece riscontrato difficoltà nella vendita di abbigliamento vicino al
fashion, mentre al contrario i capi basici
funzionano ancora molto bene. Lo skate
è abbastanza stabile. Ma è evidente la
crescita generale che sta interessando
l’intero mondo degli action sport.
Indubbia invece la difficoltà in termini
di distribuzione, proposte costruttive
per migliorare la situazione?
Le banche dovrebbero aiutare di più i
negozi. Aumentando la loro liquidità, la
distribuzione ne trae vantaggio. Auspico
anche a una politica più stabile perché
in questo clima di incertezza il cliente è
impaurito e frenato in ogni suo acquisto.
Series. Easton footwear lancia il sito di e-commerce
www.eastonfootwear.com. Sempre nel 2011 Wal-Mart
nomina Elan Polo “Vendor of the Year”. L’azienda firma inoltre un accordo con Tempur-pedic. Da ultimo Mattel
stringe una partnership con la divisione canadese sulle
properties di Hotwheels e Monster High
2012 Il marchio Vogue è presentato ad alcuni retailer
selezionati insieme al sito e-commerce
www.voguefootwear.com. Nello stesso anno Hasbro
stringe una partnership con Elan Polo per la licenza
di Chuck & Friends, G.I.Joe, My Little Pony, Playskool,
Transformers e Tonka
Pointbreak Magazine 4 / 2013
11
PERSONAGGI
A tu per tu con il kiter Airton Cozzolino, Campione del Mondo Kite Wave Riding 2011,
supportato da Ion, Tribalsurf, SUP Fanatic, North Kiteboarding e Red Bull
a cura di Monica Viganò
L’incontro a Capo Verde
con l’italiano Libero Cozzolino
gli ha cambiato la vita:
oggi a 19 anni Airton è uno
dei giovani atleti più
rappresentativi nei watersport.
A partire naturalmente dalla
sua disciplina d’elezione (il kite),
fino ad arrivare a windsurf, surf e
all’ultima grande passione, il Sup.
Airton, the new WATERMAN
ph. Guido Piroddi
Sardegna. L’anno seguente ho preso parte al contest di
kite race in Sardegna nella categoria Juniores. Nel 2009
mi sono classificato secondo nel campionato italiano di
kite e nello stesso anno ho vinto il titolo di campione italiano Juniores. L’anno seguente sono arrivato secondo
al contest Capo del Capo di Capo Mannu (Sardegna),
ho partecipato a diverse competizioni PKRA e sono arrivato secondo al contest PKRA Wave Kitesurfing del
Marocco. Ma l’anno che mi ha dato maggiori soddisfazioni è stato sicuramente il 2011, quando ho conquistato il titolo di Campione del Mondo di Wave Riding.
L’anno seguente sono arrivato solo terzo. Ora mi sto
allenando tantissimo per arrivare in forma al KSP World
Championship Tour 2013, che avrà luogo tra il 24 luglio
e il 2 agosto alle Gran Canarie.
Sappiamo che il tuo prossimo obiettivo è quello di
diventare un waterman completo, è vero?
Sì. Mi piacerebbe essere esperto in tutte le discipline
acquatiche, dal kite, al windsurf, al surf fino ad arrivare
al Sup. In particolare mi piacerebbe entrare nel campionato mondiale di Sup e per questo mi sono di recente allenato assiduamente con il tre volte campione del
mondo Kai Lenny, che mi ha portato tra le onde di Maui.
Tra l’altro questi nostri allenamenti sono stati ripresi e le
registrazioni sono diventate una web serie di 4 episodi,
resi disponibili online dallo scorso 22 aprile.
Grazie ai consigli di Kai sei riuscito a passare i trail
del “Sunset Beach Pro” e a entrare nel main event,
prima tappa del campionato mondiale di Sup. Quando si è svolto?
ph. Guido Piroddi
Ciao Airton, raccontaci in breve la tua storia.
A 4 anni mi sono avvicinato al mondo delle onde con lo
skimboard e due anni dopo ho scoperto il bodysurf. Poi
Sal ha iniziato ad attirare sempre più surfisti che spesso, prima di ripartire, lasciavano sull’isola i loro materiali. Così ho scoperto il surf. Ma la mia vita è cambiata con
l’incontro di Libero Cozzolino, che a Sal dava lezioni di
kite. È stato lui a mettermi una tavola ai piedi per la prima volta, un’esperienza drammatica! Poco dopo esserci salito mi sono ritrovato con la testa sotto la sabbia.
Del kite non ne ho più voluto sapere!
Cosa ti ha convinto a riprovarci?
Libero ha insistito parecchio e nel 2005 ho iniziato a
praticare kite in maniera sempre più
continuativa. Nel frattempo l’amicizia
tra me e lui era cresciuta parecchio,
tanto da spingerlo a chiedere ai miei
genitori la possibilità di adottarmi.
Loro, consapevoli delle maggiori opportunità lavorative che avrei avuto al
di fuori di Capo Verde, non si sono
tirati indietro. Così poco dopo sono
ufficialmente diventato figlio adottivo
di Libero.
Cosa ha comportato questa adozione?
Sicuramente mi ha dato accesso a
tutti gli strumenti necessari per diventare un vero atleta e trasformare
una passione in un lavoro. Quando
non sono in giro per partecipare ai contest, lavoro con
Libero alla gestione di due scuole di kite e surf chiamate Tribalsurf. In inverno siamo a Capo Verde, mentre in
estate ci trasferiamo a Chia, in Sardegna, che ormai è
la mia seconda patria.
Parliamo dei tuoi successi sportivi.
Nel 2006 ho partecipato al mio primo contest di kite in
ph. Guido Piroddi
Incontriamo Airton Cozzolino Lopes in occasione della Stranavigli, in scena lo scorso 15 giugno sul Naviglio
Grande di Milano (per un report completo, non perdetevi
il prossimo numero). La storia di questo 19enne di origina
capoverdiana, uno dei primi al mondo a competere con i
piedi liberi sulla tavola, sembra uscire dalle pagine di un
romanzo. Nato nel 1994 a Sal, principale isola dell’arcipelago di Capo
Verde, diviene amico di un nostro
connazionale che anni dopo riesce
ad adottarlo. Il suo riconoscimento come cittadino italiano agevola
la sua partecipazione a contest
di kite. Che inizia a vincere fino a
conquistare il titolo di campione del
mondo 2011 di Kitesurf Wave. Ora
– con l’obiettivo di diventare un atleta esperto in kite, windsurf, surf e
Sup – intende entrare nel campionato mondiale di Stand Up Paddle.
E proprio con un Sup tra le mani lo
Airton
Cozzolino
abbiamo incontrato a Milano.
Qui e a fianco Airton
in alcuni momenti della Stranavigli 2013
12
Pointbreak Magazine 4 / 2013
È vero, Kai mi ha aiutato molto ed è merito suo se sono
riuscito a entrare nel main event. La gara si è svolta lo
scorso 6 febbraio. Ero molto nervoso dopo aver visto
qualche video in internet, non credevo potessero esserci onde alte oltre i 6 metri. Ma alla fine me la sono cavata
piuttosto bene, posso dire di essere uscito dall’acqua
soddisfatto di ciò che ho fatto.
A quali altre tappe del campionato hai partecipato e
con che esiti?
Dal 25 aprile al 5 maggio sulla spiaggia di Ubatuba (Brasile) si è svolta la seconda tappa che ho chiuso in 12a
posizione. Ero già più allenato e per me il 12° posto ha
rappresentato un vero passo avanti. Spero di riuscire a
partecipare anche alla terza tappa, che si svolgerà in
California il 17 settembre. Mi sto allenando duramente
per non perdermela.
Chi per primo ha creduto in te?
Prima ancora che i miei sponsor, ha creduto in me mio
padre Libero, che mi ha sempre spronato e supportato.
Quali sono i tuoi sponsor oggi?
Sono supportato da Ion, Tribalsurf, Sup Fanatic, North
Kiteboarding e, da un anno, Red Bull.
Quali attrezzature ti forniscono?
North Kiteboarding mi fornisce il kite Neo 7 mt perfetto
per le onde. È il mio attrezzo preferito perché con lui ho
vinto il titolo di Campione del Mondo. Mi regala la libertà
di surfare onde e al contempo di chiudere trick freestyle. Sul fronte tavole invece uso la Kontakt 5’9 ma la mia
preferita è la 5’11.
Dove ti potremo trovare prossimamente?
Sarò un po’ in giro per il mondo. Sicuramente in estate
mi troverete sulla spiaggia di Chia in Sardegna mentre
in inverno mi trasferisco a Capo Verde alla spiaggia di
Santa Maria a Sal.
Chiudiamo con un tuo commento sulla Stranavigli,
che hai appena concluso.
È stata una grande esperienza. È stato davvero bello
fare wakesurf nel canale. Ringrazio tanto Red Bull che
mi ha invitato a questo grande evento. Mi sono divertito
da matti!
L’ATTREZZATURA NORTH KITE UTILIZZATA DA AIRTON
Kontakt
Neo 7 mt
Tavola disponibile nelle misure 5’9”, 5’11” e 6’1”.
È ideale in caso di onde grandi e vento forte.
La linea rocker prevedibile, il bordo lungo
e la poppa arrotondata danno fiducia nelle curve
difficili e consentono di scolpire linee lunghe
con grip prevedibile.
Novità del 2012, è l’arma
scelta per gli hardcore
wave riders del team
North Kiteboarding. È
caratterizzata da design
semplice a tre struts che
offre reattività, facilità di
utilizzo e uno sviluppo
in potenza uniforme in
tutto l’arco di rotazione.
Grazie ai tre struts, il Neo
risulta leggero e rimane
dunque neutro mentre
si scende dall’onda. È
in posizione arretrata
nella finestra, il che gli
permette di galleggiare
e di risultare performante
quando è depotenziato
mantenendo il controllo
dello sterzo. Il suo
comportamento vivace
non si perde quando
supera i limiti del suo
range di vento. Risulta
inoltre impeccabile
anche se sganciati,
il che significa che si
adatta a qualunque
stile di waveriding. È
utilizzabile anche per
uscite in freestyle. La
reattività della rotazione,
lo sviluppo morbido
della potenza e il facile
rilancio dall’acqua lo
rendono perfetto per
imparare nuove manovre.
È disponibile nelle misure
5, 6, 7, 8, 9, 10 e 12 mt.
Distribuito da: North Kite Italia - 0541.307668 - [email protected]
Pointbreak Magazine 4 / 2013
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AROUND THE WORLD // cover story
Il nostro inviato Dino Bonelli torna alle Hawaii per raccontarci l’incredibile storia
del leggendario personaggio considerato “il surfer più influente del secolo”
Testo: Elena Gatto
Foto: Dino Bonelli e archivio Kahanamoku
Sopra e a destra il ristorante
Duke’s Canoe Club in
Outrigger Waikiki, sulla
spiaggia più popolare
di Honolulu, con all’interno
numerose foto autentiche e
oggetti originali di Duke
e dei Waikiki Beach Boys
Duke, il padre del surf moderno
Color miele, i primi raggi del caldo sole delle Hawaii
disegnano con tratti dorati il volto sereno e placidamente cordiale della statua di Duke Kahanamoku,
che ogni giorno accoglie a braccia aperte le migliaia
di visitatori e turisti sulla spiaggia di Waikiki. Bellissime Lei, le tipiche collane di fiori freschi, adornano il
fisico scolpito nel bronzo, omaggio dei tanti passanti
che rendono onore al cittadino hawaiano più amato e più famoso a livello internazionale. Duke Kahanamoku è un vero eroe, uno dei più grandi uomini
d’acqua di tutti i tempi e, soprattutto, è considerato
il padre del surf moderno. Dopo secoli in cui veniva
praticato dagli abitanti di queste meravigliose isole
del pacifico solamente come passatempo, questo
sport è stato scoraggiato dai missionari europei nel
1821 e dichiarato immorale. Lo “sport dei re”, come
lo chiamavano qui, venne quindi abbandonato e fino
all’inizio del nuovo secolo ben pochi hawaiani surfavano le bellissime onde del loro arcipelago. Poi è
arrivato Duke.
la carriera da nuotatore
Duke nasce a Honolulu il 24 agosto 1890, primo dei
sei figli maschi e delle tre femmine di Duke e Julia
Kahanamoku. Cresce nella libera Waikiki con l’oce-
14
Pointbreak Magazine 4 / 2013
Alla scoperta delle origini
dello sport su onda.
Sulla spiaggia di Waikiki,
Honolulu, è presente la statua
in bronzo di Duke Kahanamoku,
vera e propria leggenda
hawaiiana e internazionale.
Ne ripercorriamo le gesta
e la storia, ricca di avvenimenti
sportivi ma non solo.
ano come parco giochi, facendo ciò che scopre di
amare di più: nuotare, andare in canoa e fare surf.
Scoperto come nuotatore sensazionale, la sua leggenda inizia quando batte il record mondiale nelle
100 yard (91 mt) stile libero durante la sua primissima gara locale nelle acque salate di Pearl Harbor.
All’età di 21 anni vince il suo primo oro olimpico nei
100 mt stile libero e l’argento nella staffetta 4x200
a Stoccolma 1912. Continuerà a rappresentare gli
Stati Uniti alle Olimpiadi per altri 20 anni, vincendo
altre tre medaglie: due ori ad Anversa 1920 e un argento dietro Johnny Weissmuller e davanti al fratello
Samuel Kahanamoku a Parigi 1924. Duke in questi
anni non conquista solo trofei e riconoscimenti, ma
il cuore delle persone in tutto il mondo. È ricordato
per la sua ragguardevole velocità come nuotatore, la
sua grazia in acqua, il suo buon umore contagioso e
la sua sportività.
l’onda più lunga della storia
Ha la grande fortuna di praticare il surf puramente
come divertimento in un’era in cui il surf non era ancora uno sport competitivo. È stato uno dei pionieri
dei Waikiki Beach Boys, insegnando ai visitatori a fare
surf e intrattenendo i turisti con i suoi famosi tandem
su tavola. Nella sua gioventù, preferiva la tavola da
surf tradizionale, che lui chiamava il suo “papa nui”,
costruita alla maniera delle antiche tavole hawaiane
“olo”. Realizzata con il legno di un albero koa, misurava 16 piedi (4,8 mt) di lunghezza e pesava 114 libre (52 kg). Nella sua carriera ha anche utilizzato tavole più piccole, ma ha comunque sempre preferito
quelle in legno. La sua abilità di nuotatore ha attirato
l’ammirazione di Tom Blake, che lo ha seguito alle
Hawaii. Il talentuoso Tom ha amato da subito l’arte
del surf e ha modificato questo lo sport con due nuovi concetti nel design della tavola, scavandola e inserendo la pinna per una migliore e più precisa direzionalità. Tutti accorgimenti che hanno ulteriormente
migliorato la tecnica di Duke. La leggenda racconta
che, durante una grande mareggiata sulla costa meridionale di Oahu, Duke abbia surfato un’onda di 30
Duke (a destra) con Johnny Weissmuller,
anch’egli uno dei migliori nuotatori al mondo
negli anni venti, vincitore di 5 ori olimpici
(tra cui l’oro di Parigi nel 1924 proprio davanti
a Duke). Abbandonato l’agonismo, passò
al cinema e divenne celebre nel ruolo di Tarzan
(fu rieletto per ben 13 volte), nonché ambasciatore
dell’Aloha nel mondo, fungendo da testimonial perfetto del surf e dello spirito hawaiano a livello internazionale. Celebri le sue parole per descrivere il ricco
significato del tipico saluto locale, che ben rappresenta la calorosa e accogliente cultura: “Alle Hawaii
noi salutiamo gli amici, i nostri cari o gli stranieri con
aloha, che vuol dire con amore. Aloha è la parola
chiave dello spirito universale della vera ospitalità,
che rende le Hawaii rinomate come centro mondiale
di comprensione e amicizia. Prova ad accogliere o
lasciare le persone con aloha. Rimarrai stupito della
loro reazione. Io ci credo fermamente e questa è la
mia dottrina. Aloha a te!”.
piedi (9 mt circa) per un miglio e mezzo (2 km circa).
Chiamate le grandi “bluebirds”, queste onde giganti si scatenano in occasioni particolari da Diamond
Head e continuano seguendo una linea continua fino
al Porto di Honolulu. Esausto, Duke avrebbe trascinato la sua tavola sulla spiaggia a suon di applausi
fra la folla di spettatori che ammirava l’impresa dalla
costa. Fu l’onda più lunga mai cavalcata nella storia
del surf.
surf ambassador
Benché non ci siano spettacolari cortometraggi che
immortalino il suo leggendario stile di surf su longboard, le sue gesta sulla tavola hanno catapultato
questo sport al suo culmine. L’amabile personaggio
ha ben usato la sua fama per diffondere la popolarità
del surf (fino ad allora conosciuto soltanto alle isole
Hawaii) viaggiando e facendo dimostrazioni nel mondo. Nella seconda decade del ‘900 apre la strada
del surf nel continente americano sia nella East che
nella West Coast. Nel 1914 a Freshwater Beach, Australia, stupisce tutta la folla per le sue dimostrazioni
in cui cavalca una tavola semplicissima ricavata da
una pianta locale. Prende con sé una giovane donna
del posto, Isabel Letham, per un giro in tandem e, di
fatto, la fa diventare il primo surfer del Paese. Altra
impresa nel 1925 quando effettua un eroico salvataggio su tavola, mettendo in salvo 8 delle persone
di un peschereccio alla deriva a Newport Beach, in
California. La velocità con cui Duke si muove fa proclamare al capo della Polizia di Newport che “questo
salvataggio su tavola è il più sovraumano che il mondo abbia mai visto”. Anche se non è stato l’inventore
del surf, si può certamente affermare che nessuno
abbia fatto più di lui per promuovere questo sport in
tutto il mondo.
al cinema
La struttura atletica e scolpita di Duke, unita alla sua
bellezza esotica, hanno anche attratto l’industria cinematografica di Hollywood. Nel complesso lo si è
visto recitare in più di 28 film, tra cui “La Strega Rossa” del 1948 al fianco di John Wayne e Gail Russell.
Al di là delle imprese atletiche e cinematografiche,
Duke è ricordato dai suoi amici per il suo fascino,
il suo coraggio e la dolcezza, nutrita da integrità e
grande forza interiore.
RICONOSCIMENTI
Siamo nel 1965 a Sunset Beach, nella famosa North
Shore di Oahu, quando viene organizzata in suo onore la prima gara di surf big wave, il Duke Kahanamoku Invitational Surfing Championship, che diventerà
un evento di grande rilievo internazionale sostituito
dal Billabong Pro nel 1985. La prima edizione segna
anche un altro primato, essendo la prima gara di surf
trasmessa in televisione da Wide World Of Sports.
L’anno successivo, all’età di 76 anni, Duke è il primo
atleta a essere inserito nelle Halls of Fame del nuoto
e del surf. Riceverà anche l’onore postumo di diventare membro onorario nel U.S. Olympic Hall of Fame.
Nei suoi anni d’oro, Duke è proclamato sceriffo e ambasciatore della città di Honolulu per oltre 25 anni
UN RICORDO VIVO ALLE HAWAII
Il mondo saluta Duke il 22 gennaio del 1968. Il reverendo Abraham Akaka parla con occhi pieni di lacrime: “Duke Kahanamoku ha rappresentato nel senso
più alto e più vero la nobiltà che noi chiamiamo ali’i:
riguardo per il prossimo, umiltà nella vittoria, coraggio nelle avversità, sportività nella sconfitta. Qualità
in cui tutti nella vita siamo sfidati e ispirano a essere
emulate”. Un gruppo di Beach Boys canta canzoni hawaiane spargendo le sue ceneri nell’oceano, il
luogo che più ha amato in vita. Surfer magazine nel
1999 nomina Duke come il surfer più influente del
secolo e mette il suo ritratto sulla copertina dell’edizione annuale. Tre anni dopo il Servizio Postale Americano emette 62 milioni di francobolli che ritraggono
un giovane Duke per ricordare le sue innumerevoli
gesta. Foto autentiche e oggetti originali di Duke e
dei Waikiki Beach Boys si trovano ora esposti nel
ristorante Duke’s Canoe Club in Outrigger Waikiki,
sulla spiaggia più popolare di Honolulu. Tante statue
rendono onore alla sua eccellenza e sono enormemente visitate e fotografate alle Hawaii, in California,
Australia, Francia e in tanti altri paesi. La sua fama
continua immortale a portare ai successori il suo
esempio di vita. Grazie Duke. Aloha a te.
Pointbreak Magazine 4 / 2013
15
eventi
a cura di Simone Berti
A Milano il 10 e il 17 aprile
ph. Valentina Chiodi
A Sarzana il 27-28 aprile
Si è tenuto in Liguria il 1o raduno
italiano longboard tutto
al femminile. Nato fra diverse
difficoltà organizzative,
non ultima la pioggia che
ha colpito l’evento, ha mostrato
come la community nostrana
di appassionate del long sia
assolutamente vivace e grintosa.
ph. Valentina Chiodi
Girls Only,
pink longboard
Metti un paio di ragazze appassionate di longboard, un social network e una voglia
pazzesca di condividere le strade con altre skaters. Così è nato Girls Only, il primo
evento italiano di longboard dedicato unicamente alle esponenti femminili della
disciplina. Nel nostro Paese le longboarders non sono moltissime, saranno forse una
cinquantina. Ma a quanto pare la voglia di fare non manca. Così Carmya e Francesca, vere factotum di Girls Only, hanno iniziato a organizzare il raduno cercando
di coinvolgere tutte le appassionate sparse in Italia e conosciute su Facebook: per
conoscersi e per capire l’approccio e la visione di ognuna verso questo sport.
ph. Carmya Marchini
Scelta la location, Sarzana, rimaneva la parte più difficile del progetto: ridurre il più
possibile le spese tramite gli sponsor e contattare campeggi, associazioni sportive
e servizi di pronto soccorso. Detto fatto.
A pochi giorni dall’evento la situazione
prometteva più che bene: c’era una
strada chiusa a Sarzana, un’ambulanza pronta e operativa, il supporto della
polizia, 4 case mobili, 20 partecipanti e
sponsor al seguito con gadget. Tra questi
Sector 9, che forniva le tavole, Radical
Shop, pronto a filmare le evoluzioni delle
ragazze, e Occupy DeeJay per portare
l’evento in tv. E poi ancora Mana, Shape Store, The Shop e Abec11. Rimaneva
un solo dubbio legato alla pioggia che
martellava la penisola da diverse settimane e che, purtroppo, ha convinto alcune
ragazze a ritirarsi dall’evento un giorno prima.
ph. Carmya Marchini
Dopo un breve sopralluogo sul posto, fino a quel momento adocchiato solo tramite
Google Street View, le ragazze si sono ritrovate tutte al camping: un gruppetto di
longoboarders provenienti da Valle d’Aosta, Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, cariche e pronte a divertirsi sul km e mezzo di strada in discesa e sui 3 tornanti
definiti “veramente incazzati”. Purtroppo la mattina del primo giorno non sorride alle
skaters, che al risveglio possono solo osservare la pioggia scendere cupamente. Ma
la fiducia rimane tanta. Rincuorate dallo staff di Sector 9 che decide di presentarsi
a ogni costo, decidono di avviarsi alla strada e, con protezioni e ombrelli, di iniziare
qualche discesa di prova. Nonostante la pioggia la discesa appare fattibile e a fine
giornata rimane grande la soddisfazione di tutte le partecipanti, sia esperte che
principianti, per le grandi slidate sul bagnato. La serata non fa altro che cementificare ulteriormente lo spirito del gruppo, che si gode
la cena e i premi offerti dagli sponsor. La domenica si apre con un sole splendido e le ragazze, per
salutare la Liguria, fanno una breve gita sul mare,
dedicandosi a qualche session con le tavole nella
piazzetta di Sarzana. E ora non si attende che la
replica del prossimo anno.
16
Pointbreak Magazine 4 / 2013
Fanboard,
a tutto
longskate
La manifestazione aperta
a tutti e organizzata da
#Board Riding, ha portato
la disciplina per le strade
della città meneghina
nel corso del festival FAN
sui Navigli. Due giornate
dedicate agli amanti
e neofiti della tavola.
In occasione di FAN, Navigli Acqua
Festival, l’associazione sportiva dilettantistica #BoardRiding ha presentato
Fanboard, 2 giornate di avvicinamento
e presentazione al longboard skateboarding. L’evento no-profit, gratuito e
aperto a tutti, ha offerto la
possibilità a chiunque volesse di avvicinarsi e approfondire questa disciplina sportiva con alcuni tra
i migliori sportivi del settore. Il format ha previsto un
mix di proposte davvero
interessanti e coinvolgenti: dalla storia del longskating ai test materiali,
dai settaggi alla parte più
action. Il tutto è stato anticipato il 13 aprile dall’anteprima nazionale di Streetrs, uno spettacolo mozzafiato tutti gli street sport e
le discipline diverse freestyle. Una selezione di 9 artisti di strada pluridecorati a
livello nazionale e internazionale, dopo
contaminazioni e demo tra il pubblico, si
sono esibiti in uno spettacolo senza precedenti su una chiatta posta in mezzo al
Naviglio Grande.
Longboard addicted - In generale, nel corso delle 2 giornate di mercoledì 10 e 17 aprile, le possibilità di
avvicinamento alla disciplina sono state
numerose. I veterani di #Board Riding si
sono impegnati tra school demo e workshop, facendo toccare “con mano” le
tavole e mettendo alla prova neofiti e non
sotto la loro guida esperta, spiegando
le differenze, gli utilizzi più corretti e gli
aspetti relativi alla sicurezza. Nel corso
del workshop inoltre si è tenuto un momento interattivo con video, foto e tavole
che attraversavano la storia del longskating, dalla sua nascita negli States negli
anni ’60 al suo declino a scapito dello
street skate, fino alla rinascita nel nuovo
secolo, seguendo in parallelo la storia
italiana. Successivamente
i membri dell’associazione Franco Lorenzo e Dario
Tangaroa hanno svelato
tutti i segreti dei settaggi,
dei materiali e delle diverse tecniche che compongono la disciplina: slalom,
dancing, slide, streetsurf,
downhill.
In strada - Infine il 17
aprile ha segnato anche il
Green Skate Day, iniziativa
all’insegna del verde e del longboard, visto come mezzo alternativo di trasporto
ecosostenibile. Così una cinquantina di
skaters si è data appuntamento sull’Alzaia Naviglio Grande, luogo dove si teneva il FAN. Da qui è partito un riding
notturno per le strade di Milano, che ha
toccato le piazze San Babila e Duomo
fino al Castello Sforzesco. Diversi altri
appassionati si sono uniti e accodati
lungo percorso, dando forza all’iniziativa
ambientale e calcando i temi di una mobilità urbana più consapevole e rispettosa delle esigenze del nostro pianeta.
FOCUS ON
A tu per tu con Nicola Cerciello,
master trainer Indoboard Italia
a cura di Monica Viganò
In Italia da circa 10 anni,
vive un momento
di grande crescita.
Lo dimostra la sua
tendenza ad avvicinarsi
a diversi mondi,
tra cui quelli del fitness,
della danza, del calcio
e della slackline.
Ma è utile anche per
prevenire infortuni,
oltre che nel recupero
funzionale
post-riabilitazione.
Le mille facce dell’Indoboard
Partiamo con due parole sull’Indoboard.
È costituito da una tavola di legno colorata di forma ovale e di lunghezza pari a
poco più di mezzo metro. La tavola può
essere resa più o meno instabile, grazie all’impiego di due diversi supporti:
un rullo di forma cilindrica e un cuscino
rotondo e morbido. In entrambi i casi la
tavola oscilla riproducendo la situazione che si incontra praticando il surf: chi
sale sull’attrezzo, in pratica, riceve gli
stessi stimoli neuro-motori che riceverebbe su un surfboard.
Qual è la differenza tra rullo e cuscino?
Il rullo e il cuscino posti sotto la tavola
ne aumentano l’instabilità. La prima sostanziale differenza è il tipo di lavoro.
Quando utilizziamo il cuscino l’equilibrio
che ricerchiamo è di tipo statico, si fa
maggiore appello al controllo posturale.
Con il rullo si lavora invece su un equilibrio di tipo dinamico e si fa maggiore
appello alla capacità di orientamento,
di ritmo, di reazione e di trasformazione
dei movimenti. Anche fisiologicamente
vengono stimolati sistemi diversi. Lavo-
18
Pointbreak Magazine 4 / 2013
rando con il cuscino si stimolano i sistemi periferici mentre con il rullo sono più
stimolati i sistemi centrali.
Quando è approdato in Italia questo
strumento e quali reazioni ha suscitato?
In Italia è arrivato circa una decina di
anni fa grazie all’intuito di Guido Virgulti,
tuttora distributore del marchio nel nostro Paese. Guido ha saputo leggere le
potenzialità dell’attrezzo che ha infatti
immediatamente suscitato un forte interesse, soprattutto per l’aspetto ludico correlato al suo utilizzo. Tant’è che
pian piano ha iniziato a essere utilizzato
come strumento di allenamento per diverse attività oltre al surf.
allenare a corpo libero o con l’utilizzo
di piccoli attrezzi come pesetti o elastici. Una lezione di Indofit dura dai 30 ai
40 minuti e prevede una parte iniziale
di stretching e riscaldamento articolare
utilizzando solo l’IndoFlo, una parte centrale dove si lavora su tutto il corpo, e
una parte finale dedicata allo stretching
e al defaticamento.
A oggi quante palestre lo adottano in
Italia?
Non saprei quantificarle ma sono davvero molte. Ormai tutti nel mondo del
fitness, e in particolare in quello del
recupero funzionale, riconoscono l’importanza di questa tavola. Ora il nostro
proprio la prevenzione degli infortuni e il
rinforzo muscolo-tendineo.
Esistono prodotti ad hoc per ognuno
degli sport nei quali Indoboard può
essere utilizzato oppure si utilizzano
sempre gli stessi strumenti indistintamente?
Ciò che cambia in realtà sono i format sviluppati per gli sport, che hanno
l’obiettivo di migliorare le qualità richieste da una data disciplina e in seguito di
portarle alla massima esaltazione. Quindi differiscono tra di loro per la specificità degli esercizi, la durata e l’intensità
della lezione. Invece il semplice approccio alla tavola da parte dei neofiti preve-
ph. Photomei.com
Sta spopolando in ogni Paese del mondo. Persino l’Italia non è rimasta indifferente al suo fascino. Stiamo parlando
dell’Indoboard Balance Trainer, creato
nel 1970 da Hunter Joslin come strumento di allenamento per il surf e sviluppatosi nel tempo in un mezzo a supporto di diverse discipline. Ma anche
in una vera e propria pratica sportiva a
sè. Ne sono testimonianza i tanti eventi
a esso dedicati, oltre ai trick freestyle
ideati dai più fanatici. Ne abbiamo parlato con Nicola Cerciello, master trainer
Indoboard Italia, dottore in Scienze Motorie, specializzato in allenamento funzionale e posturologia nonché esperto
in psicologia dello sport.
A sinistra l’Indoboard come stimolo per l’equilibrio nei bambini. Al centro Hunter Joslin, inventore dello strumento. A destra una lezione di Indofitness
Tra l’altro ultimamente si sta avvicinando sempre di più al mondo fitness. Ce lo confermi?
Confermo. Anche se, per essere più
precisi, Indoboard con il programma
Indofit fa già parte del mondo del fitness da tempo. Il format infatti nasce
dall’esperienza di tecnici del settore e
dalla passione di master trainer Indoboard che hanno saputo sviluppare una
lezione di fitness e di esercizi propriocettivi. Nelle lezioni di gruppo si usa il
cuscino, in modo da riuscire a effettuare gli esercizi mantenendo una postura
ottimale ed evitare cadute. Ci si può
obiettivo è formare i trainer al giusto
utilizzo dell’Indoboard e far conoscere
la validità dei format che abbiamo sviluppato.
In realtà l’Indoboard è perfetto anche
per altre attività, vero?
Può essere usato come riscaldamento
per qualsiasi attività sportiva. È perfetto per tutti quegli sport che prevedono
impatti con il terreno e veloci cambi di
direzione. Le statistiche internazionali vedono la caviglia coinvolta nel 19%
degli infortuni e il ginocchio del 20-25%.
Uno degli obiettivi più importanti che si
possono raggiungere con l’Indoboard è
de degli esercizi codificati, dove l’operatore ha il compito di insegnare alle
persone il giusto controllo della tavola.
Avete intenzione di proporlo anche ad
altri settori sportivi?
Ci stiamo avvicinando sempre di più al
calcio e stiamo sviluppando dei format
precisi per il rinforzo articolare della caviglia e del ginocchio. Con i calciatori
preferiamo utilizzare anche il rullo per
dare enfasi all’equilibrio e alla reattività
della gambe. La danza classica sarà il
settore che coinvolgeremo prossimamente!
Sappiamo che ultimamente vi state av-
Un po’ di allenamento per…
SURF
Questo esercizio è pensato per chi vuole
migliorare il controllo della tavola. Come
supporto si utilizza il rullo. Lateralmente
vengono posizionati 2 coni come punto di
riferimento. Partendo dalla posizione neutra,
il surfista ruota leggermente il corpo verso
sinistra cercando di sfiorare il cono (foto 2). Da
regular passa di nuovo alla posizione neutra
per poi andare in leggera rotazione verso
destra e recuperare la posizione goofy (foto 3).
L’esercizio deve essere eseguito mantenendo
la migliore postura. Il lavoro è incentrato sulle
gambe e sul core. Le gambe devono essere
piegate in modo da non caricare la schiena.
L’esercizio proposto è avanzato, i principianti
possono infatti eseguirlo solo con il cuscino.
SUP
Per questo esercizio Nicola si è servito di una
pagaia rotta e del cavo basso di un functional
training. In assenza di questi strumenti possono
essere utilizzati un bastone da scopa e un elastico. Nella foto 1 si vede l’inizio della pagaiata, nella foto 2 la parte finale. La pagaiata in
questo esercizio, che porta a un miglioramento
della muscolatura profonda fondamentale per
la stabilizzazione, deve essere solo perturbante.
Il lavoro importante è svolto dalle gambe e dal
core. Nella foto 3 viene ricreata la condizione di
un’uscita in SUP, realizzabile solo se si dispone di
due Indoflo giganti e una tavola da SUP.
zionare il cliente, far
vivere alla persona
una sorta di passaggio dal fitness al surf.
Un viaggio che porterà le persone dalla
sala della palestra a
cavalcare l’onda perfetta. Ma non voglio
aggiungere
altro.
Un percorso di psicomotricità per bambini e una sessione di Indoboard freestyle Stiamo inoltre sviluppando un format di
vicinando alla slackline. In che modo
allenamento ad hoc per lo Yogaboard,
le due attività sono assimilabili?
una tavola nata da un’idea di Hunter JoLe due attività sono simili perché enslin. Il concetto è lo stesso: si lavora su
trambe migliorano ed esaltano le capaun piano instabile per migliorare ancora
cità coordinative. Con la slackline la ridi più il controllo e l’ascolto del proprio
cerca dell’equilibrio e del bilanciamento
corpo. I livelli di instabilità che si possodiventa più dinamico. Abbiamo integrano creare sono diversi e per questo lo
to i due attrezzi nei corsi di psicomoyogaboard è adatto sia per i principianti
tricità in età evolutiva, dove il bambino
che per i praticanti di yoga più avanzati.
tramite il gioco riesce a conoscere a
In generale quali strategie avete impieno il proprio corpo.
plementato per proporre questo struL’Indoboard è anche utile nella riabimento?
litazione a seguito di incidenti?
Indoboard è proposto ai centri fitness
Tecnicamente non parlerei di riabilitacon i suoi diversi programmi di allenazione. È molto utile invece se facciamo
mento. La differenziazione degli alleriferimento al recupero funzionale postnamenti dà la possibilità di utilizzarlo
riabilitazione. Consiglio alle persone
in diversi modi. Ad esempio abbiamo
che hanno intenzione di usare l’Indobocentri che hanno scelto l’Indofit, mentre
ard in questo modo di essere seguite
le scuole elementari e medie hanno opda specialisti del settore per evitare
tato per psicomotricità. Nella maggior
un appoggio plantare sbagliato e fuori
parte degli stabilimenti dove ci sono
asse del ginocchio.
surf training l’Indoboard è usato in maQuali iniziative avete in mente di reaniera ancora diversa. Quindi una volta
lizzare per promuovere ulteriormente
che abbiamo conosciuto a fondo le sue
l’Indoboard?
potenzialità, con un po’ di creatività siaIn cantiere c’è un nuovo format. La lemo riusciti a differenziare i lavori e ad
zione ha come obiettivo principale emoabbracciare diversi settori.
Dove nascono tutti questi progetti?
Io mi sono trasferito da poco a Roma. Collaboro con lo studio ATP, che si occupa di
posturologia, osteopatia e allenamento
personalizzato e si trova a Piazza delle
Muse. Quello è il mio laboratorio, dove
studio e creo i format per Indoboard.
Parlando di eventi, dove vi troveremo
prossimamente?
Dopo la partecipazione alla Stranavigli di Milano, lo scorso 15 giugno, ci
troverete sul litorale romano. Infatti dal
26 al 28 luglio saremo presenti come
sempre al Surf Expo di Santa Severa che quest’anno festeggia il suo 15°
compleanno. Per l’occasione proporremo sessioni one to one e masterclass.
Il 28 luglio i migliori rider italiani parteciperanno invece al Malibu Indoboard
Contest. Ma per sapere cosa abbiamo
in programma seguiteci online, lo staff
Indoboard non si ferma mai!
Siete attivi anche sul fronte sponsorizzazioni?
Abbiamo supportato molti atleti di fama
nazionale come Nicola Bresciani e Roberto D’amico. Anche Airton Cozzolino
si allena con l’Indoboard, scelto persino
da diversi atleti della nazionale italiana
di taekwondo tra cui Carlo Molfetta (oro
olimpico) e Leonardo Basile (oro europeo). Al momento non abbiamo ancora
un team. Ci tengo comunque a ringraziare le aziende che “vestono” noi del team
Indoboard e in particolare Vibram FiveFingers, G-Form, Quiksilver, Malibu, Surf
to Live e Surf Day. A Roma diversi negozi
supportano i nostri eventi. Tra tutti WP,
City Beach, G-Point, Banzai Surf Shop.
A proposito di negozi, in quanti è presente l’Indoboard a livello nazionale?
Quando è arrivato in Italia, è stato inserito a scaffale da circa 50 negozi. Negli
anni alcuni di essi hanno chiuso, altri
(complice anche il pessimo periodo
economico) hanno scelto di non investire più in questo prodotto che comunque se proposto correttamente ha un
enorme potenziale. Attualmente possiamo contare tra i 25 e i 30 shop legati
agli action sport.
Parlando di crisi, come la state affrontando?
Stiamo cercando di tagliare qualsiasi
spesa superflua e purtroppo stiamo diminuendo gli investimenti pubblicitari.
Continuiamo a dedicare a questo progetto tutte le nostre energie, sopportando tanti sacrifici ma ricevendo in cambio tante soddisfazioni. In particolare
abbiamo studiato servizi ad hoc per i
nostri clienti. Abbiamo scelto di puntare
più su investimenti emotivi che economici. In un periodo di crisi l’unico valore
aggiunto è quello umano.
Chiudiamo con una domanda sul bilancio 2012 e sulle previsioni per il 2013.
In Italia nel 2012 abbiamo venduto
circa 400 tavole, per un fatturato di
50.000 euro. Il 2013 sarà per noi un
grande anno, a dispetto della congiuntura economica. Ci aspettiamo
grandi soddisfazioni dal mondo del
fitness, puntiamo molto sulla psicomotricità e il lavoro di prevenzione che si
ottiene con l’Indoboard. In campo per
raggiungere questi risultati ci sono tutte le nostre forze.
www.indoboarditalia.com
Pointbreak Magazine 4 / 2013
19
SALVA CON NOME
Parla Luigi Belluzzi di Studio Lobo, ente organizzatore
della manifestazione, quest’anno in scena dal 31/10 al 3/11
a cura di Benedetto Sironi
La fiera compie 20 anni e cambia rotta e layout. Le strutture innevate dell’area esterna saranno
aperte al pubblico, mentre la planimetria interna sarà ristrutturata per creare nuove aree tematiche e
armonizzare quelle già esistenti. Obiettivo: un allargamento ulteriore del target dei visitatori.
I nuovi orizzonti di Skipass
I numeri sono sempre stati decisamente importanti: negli ultimi anni Skipass di
Modena ha saputo coinvolgere una media di 100mila visitatori a edizione. Del
resto quello modenese è rimasto l’unico
grande
appuntamento
italiano dedicato al vasto
pubblico degli sport e del
turismo invernale, posizionato non a caso in un
periodo strategico all’inizio della stagione. Nel
2013 la fiera celebrerà
un importante anniversario, quello dei suoi primi
20 anni. Avrebbe potuto
festeggiarlo in maniera
prevedibile, all’insegna
della continuità e di una
formula che – pur tra qualche aspetto
meno apprezzato di altri – ha confermato
di essere vincente in tutti questi anni. Invece ha scelto di realizzare una piccolagrande rivoluzione e per questo si presenta con un nuovo format che punta a
coinvolgere un target di pubblico ancor
più allargato e trasversale. Ne abbiamo
discusso con il “deus ex machina” della
manifestazione, vale a dire Luigi Belluzzi, patron di Studio Lobo che ha creato e
gestisce l’organizzazione della kermesse dalla prima edizione.
Prima di entrare nello specifico della
nuova edizione di Skipass, di cosa si
occupa Studio Lobo e da quando collabora con Modena Fiere?
Studio Lobo è un’agenzia di comunicazione nata nel 1980 specializzata nella
20
Pointbreak Magazine 4 / 2013
creazione e nell’organizzazione di eventi.
È consulente di importanti imprese pubbliche e private per la gestione della comunicazione. Fornisce servizi di grafica,
pianificazione mezzi, pubbliche relazioni,
multimedia, allestimenti e
promo-commercializzazione. Lavoriamo con Modena Fiere dalla nascita
del quartiere fieristico alla
fine degli anni ‘80. Su Modena gestiamo 4 manifestazioni annuali: Nissan
Skipass, Children’s Tour
(il salone delle vacanze
under 14) e due mostre
mercato di antiquariato.
Luigi Belluzzi
I brand sono tutti di proprietà di Studio Lobo.
Veniamo a Skipass. Ci ricordi qualche
numero?
Nel 2013 Nissan Skipass ha coinvolto ben
99mila visitatori all’interno di 25 mila metri
quadrati di superficie coperta, con 412
espositori e 800 marchi rappresentati. Per
non parlare degli eventi, 47 tra presentazioni, convegni e conferenze stampa, oltre a
74 iniziative di animazione gratuita e spettacoli, 31 gare (4 internazionali in live streaming su skipass.it, 1 campionato italiano),
6 discipline (sci, snowboard, arrampicata,
trail running, mountain bike, skateboard),
301 atleti in gara, 87 riders (snowboard e
freeski, provenienti da Austria, Germania,
Norvegia, Stati Uniti, Canada, Svizzera),
130 atleti e tecnici FISI presenti all’evento
Festa degli Azzurri trasmesso su RaiSport,
400 bambini in pista per le lezioni gratuite
di snowboard sulla neve e molto altro.
C’era anche una sezione arrampicata.
Esatto, abbiamo ospitato come per gli
anni precedenti un’area boulder con 5
gare (compresa una tappa del Campionato Italiano), 205 atleti partecipanti e
più di 1.000 visitatori che hanno provato
ad arrampicare. Quella dell’arrampicata
è un’esperienza recente a cui teniamo
moltissimo come del resto a tutto il segmento outdoor su cui vorremmo ampliare le proposte del Salone. Già nell’edizione 2012 una grande area outdoor è stata
dedicata al running e alla mtb. Quest’anno riproporremo un calendario di gare e
test materiali.
Quali sono stati gli step per arrivare
a questi numeri e quali sono state le
principali evoluzioni della fiera negli
anni?
Skipass è nato mettendo in gioco un’ambizione sfrenata. Portare a Modena stazioni sciistiche, aziende, associazioni
sportive e operatori della montagna nei
primi anni non è stato facile. Abbiamo
seguito e qualche volta anche anticipato i gusti e le modalità di fruizione della
montagna. La manifestazione è nata e
si è sviluppata sempre nell’ottica di fornire ai brand in esposizione la massima
visibilità sul cliente finale. L’orientamento al pubblico ha guidato tutte le scelte
strategiche. Qualche anno fa abbiamo
introdotto il freestyle che ha raccolto
l’entusiasmo del target più giovane della
montagna bianca: un’intuizione decisamente felice.
Visto che siamo in tema di storia, hai
un paio di aneddoti particolarmente significativi o divertenti da raccontarci?
Ce ne sono moltissimi. Il backstage di un
evento come Skipass, dove oltre l’esposizione si concretizza anche un grande
sforzo nell’allestimento di grandi strutture come la rampa da snowboard e freeski, ci mette e ci ha messo spesso alla
prova con empasse di tutti i tipi. Però è
backstage e non si può raccontare…
Beh allora rivelaci almeno i ricordi più
belli delle passate edizioni…
L’edizione del 2005 è stata incredibile.
Da lì a quattro mesi Torino avrebbe ospitato le Olimpiadi Invernali: l’entusiasmo
del pubblico e degli operatori era altissimo. Si respirava una carica immensa. Quell’anno Skipass ha registrato il
picco massimo di presenze sfondando
il tetto dei 110 mila visitatori: la galleria
centrale di Modena Fiere era invasa da
una marea di visitatori. Fu talmente forte
l’affluenza che dovemmo liberare spazi
spostando cartelloni e facendo largo per
garantire la massima capienza.
Torniamo al presente e soprattutto al
futuro. Quali cambiamenti o “stravolgimenti” ci saranno per l’edizione 2013?
Non parlerei di stravolgimenti ma di profonda riorganizzazione dell’esposizione coerente con il concetto di “montagna per tutti” che ispirerà l’area esterna
(vedi rendering in queste pagine, ndr).
Abbiamo deciso di eliminare una serie
di strutture che garantivano certamente
molto spettacolo ma erano per l’appunto
poco coerenti con il concetto di montagna che vogliamo promuovere. Vale a
dire lo skatepark e la rampa da freestyle motocross. Accantoniamo anche la
grande struttura sulla quale si svolgeva
Il rendering della nuova area esterna. Sulla destra la pista da sci con neve vera aperta a test prodotti, lezioni di sci, snowboard e telemark, demo ed esibizioni. A destra: l’area interna con la divisione dei 3 padiglioni.
il contest di jump snowboard e freeski,
che verrà sostituita da una vera e propria
pista da sci aperta a tutti. La pista molto
grande sarà inserita in un contesto che
riproduce il villaggio di montagna con
tante strutture innevate, tutte aperte al
pubblico e all’interazione con i brand e
gli operatori turistici.
Quali motivi vi hanno portato a queste
scelte?
Negli ultimi anni abbiamo puntato su
imponenti strutture riservate ai pro e a
competizioni di livello internazionale.
Una scelta che certo non rinneghiamo
e che ci ha regalato grandi soddisfazioni e visibilità internazionale, portando a
Skipass alcuni dei più forti freestyler al
mondo nello snowboard e nel freeski.
Si trattava però di una logica top-down
che distingue l’atleta professionista dal
pubblico e porta per forza di cose a una
fruizione passiva della fiera. Nel nuovo
progetto il pubblico diventa il vero protagonista della kermesse. Vogliamo offrire
alle aziende e agli espositori in generale
maggiori opportunità di interazione con
il cliente finale. Sulle strutture infatti sarà
possibile svolgere corsi, demo e contest
ma in modo più accessibile per il visitatore, all’insegna del coinvolgimento e del
divertimento. Questo ben si sposa con il
nostro claim (Nissan Skipass 2013, a lot
of fun!) e con il forte amore per la montagna e per la neve che la fiera coltiva da
20 anni, grazie anche a importanti collaborazioni come il patrocinio della Federazione Italiana Sport Invernali.
E quali discipline saranno coinvolte?
Sci, snowboard, telemark, freeride, ciaspole, sci alpinismo e sleddog tanto per
citare le principali.
Come sarà strutturata esattamente
l’area esterna?
Il fulcro sarà per l’appunto la creazione
di un’area sciabile innevata, aperta a
test prodotti, lezioni di sci, snowboard e
telemark, demo ed esibizioni, con chalet e kinder park. Accanto alla ski area
vi saranno la pista per il pattinaggio su
ghiaccio e quella per lo sci di fondo, il
tracciato per lo sleddog e le ciaspole.
Spazio come dicevamo anche al leisure e al divertimento con una grande
area ristoro outdoor, il big air bag e il rail
(declinato anche per i più piccini). Tutto
all’aria aperta come in una vera stazione
sciistica.
Come hanno reagito le prime aziende
o operatori a questo nuovo progetto?
Il segmento freestyle ne risulta in effetti un po’ penalizzato, questa scelta
è dovuta anche a una contrazione dei
budget che derivano da questo mercato?
Solo in parte. Certo il mercato oggi è difficile sia per il segmento freestyle sia in generale. Il tema però è un altro. Crediamo di
aver dato moltissimo in questo senso negli
ultimi anni. Il nostro compito è quello di trovare nuovi spunti per valorizzare il prodotto montagna. Il freestyle rimarrà sempre
uno dei contenuti della fiera. Ma accanto
a esso vogliamo introdurre altri stimoli in
cui rimane lo snowboard come uno degli
ingredienti principali. L’area esterna ospiterà rail, snowboard camp, big air bag e
molto altro.
Lo scorso anno si notava anche la rumorosa assenza di quasi tutti i
produttori di sci (2 quelli presenti). Quest’anno l’accordo
con il Pool cosa prevede e
in che modo lo sci sarà protagonista in fiera?
Ripartiamo dal Pool per riportare in fiera i brand dello sci e
per creare nuove
opportunità di visibilità: festeggeremo
il 50° anno di attività
dei Maestri di Sci
e ci saranno molte
occasioni di confronto. All’interno dello
stand il Pool organizzerà dibattiti, presentazioni, meet & greet con gli atleti e
molto altro.
Cosa cambierà quindi nell’area interna?
I tre padiglioni della fiera di Modena
ospiteranno come al solito destinazioni turistiche, associazioni sportive e di
categoria, aziende e brand degli articoli
sportivi. Vi sarà tuttavia una miglior razionalizzazione degli spazi, con il padiglione A dedicato all’area turismo e ai
marchi legati al settore sci, grazie anche
all’accordo con il Pool. Il padiglione B
ospiterà invece l’area snowboard, freeride e freeski, insieme all’area snowpark
e bike park, oltre alla sezione outdoor e
climbing. Infine il padiglione C rimane
adibito all’area negozi.
Molti negli anni passati, pur riconoscendo i meriti di Skipass, hanno criticato il particolare aspetto dell’area
“market” sostenendo che con i forti
ribassi “inquina” il mercato proprio
all’inizio della stagione. Qual è la vostra posizione?
Siamo nel 2013 e l’”inquinamento” del
mercato è un fenomeno che trascende
Skipass. Ma per rimanere all’oggetto
della nostra chiacchierata e strettamente nell’ambito della fiera, crediamo che
le policy di vendita non siano di nostra
competenza. Nostro dovere è consegnare alle aziende un pubblico numeroso e motivato su cui svolgere due attività
principali: una istituzionale legata alla
promozione e alla visibilità del marchio
e dei prodotti, l’altra di spinta per il sell
out. L’area market è un’opportunità per
gli store e per le aziende.
In effetti ci sono state più di una volta
aziende che predicavano bene e razzolavano male… che ne pensi?
Non penso. Mi dispiace. La fiera è
un’organizzazione complessa. La
collaborazione e la trasparenza
reciproche e nei confronti di tutti
gli attori principali della kermesse è fondamentale per garantire il
successo di tutti. La collaborazione
con il Pool è un ottimo segnale in
questo senso.
Quali sono gli
sponsor confermati per la prossima edizione oltre
al title sponsor
Nissan? A proposito, per quanti anni
durerà ancora l’accordo?
Nissan è un partner importante che sottolinea l’appeal della montagna bianca
e il valore dell’evento. Chi ha messo il
nome alla manifestazione ha visto lungo e siccome si tratta di un progetto di
branding, finchè la manifestazione non
tradisce le aspettative il rapporto continua.
Siete sempre stati attenti anche
all’analisi dei fenomeni turistici legati
agli sport invernali e non solo. Quali
sono le iniziative che avete in essere
in questo senso?
Come sempre si rinnova, anche per l’edizione del ventennale, il tradizionale appuntamento con gli operatori del turismo
associato grazie al Workshop firmato
Nissan Skipass e realizzato da Tourist
Trend, in programma sabato 5 ottobre,
in anticipo sulla fiera e sull’apertura della
stagione. E poi abbiamo dato vita a uno
speciale osservatorio: Skipass Panorama Turismo, l’Osservatorio Italiano del
Turismo Montano a cura di JFC. Con una
serie di accurate analisi e statistiche analizziamo i trend della stagione passata e
di quella alle porte: le novità, le richieste
del target, l’andamento previsionale.
Cosa ci dicono queste analisi del mercato degli sport invernali in Italia, che
nelle ultime stagioni ha certamente
sofferto? Come si è chiusa in particolare l’ultima stagione invernale?
Non bene: non è un segreto. La situazione è discontinua. Ci sono stazioni
che hanno fatto bene, altre decisamente
meno bene. È chiaro che la contrazione
del mercato interno provoca molti squilibri. Skipass Panorama Turismo, l’Osservatorio Italiano del turismo montano
promosso da studio Lobo e realizzato
da JFC, una delle società di marketing
turistico più note in Italia, nel consuntivo
della stagione 2012/2013 ha evidenziato
anche dati positivi: i mercati dell’Est hanno generato un incremento del business
in molte stazioni e buoni risultati derivano anche dalla promozione di pacchetti
infrasettimanali (il report è disponibile sul
sito della fiera).
Visto il nuovo progetto, da Skipass
2013 cosa ti aspetti in termini di presenze generali e feedback da parte di
espositori, pubblico, media?
Mi aspetto una buona accoglienza. Chi
ama la montagna non può tradirci.
Avete in programma anche particolari
momenti o iniziative per celebrare il
20° compleanno della fiera?
Top secret, al momento. L’idea è quella
di un no stop party nel villaggio esterno
con bar e ristoranti. Bollono in pentola
molte iniziative: il calendario sarà reso
pubblico alla fine dell’estate. Intanto
posso anticipare che ancora una volta la
FISI sarà con noi con uno stand e tante
attività, e che a Modena vedremo gli atleti azzurri. E poi stiamo pensando a una
mega festa di Halloween…
Dove vedi Skipass e il mercato italiano dei winter sports e del turismo invernale tra altri 20 anni?
Come tutti gli appassionati della montagna bianca, sogno un grande futuro sostenibile, rispettoso dell’ambiente e delle
comunità, propositivo e prospero. Anche
per Skipass.
Pointbreak Magazine 4 / 2013
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freeride
Testo: Gianandrea Lecco
Foto: www.mysticfreeride.com
“We are the fun. Enjoy the mountain in every way”
Questo il claim del resort lombardo
A giugno con il team Mysticfreeride
Mottolino Fun Mountain:
aperta la stagione estiva
Passione, strategie di comunicazione orientate al mercato
internazionale, spirito imprenditoriale, perseveranza
e innovazione: con questi presupposti il comprensorio
si è guadagnato un posto d’elite tra i bike park più rinomati
al mondo. Aperto l’8 giugno con tante proposte e offerte.
Da quando nel 2005 il Mottolino Fun
Mountain ospitò la prova di downhill
dei Campionati del Mondo di Livigno, tanta strada è stata percorsa.
La famiglia Rocca, azionista di maggioranza del comprensorio, ha visto
una forte opportunità nella pratica
del mountain bike gravity per allargare l’offerta turistica delle proprie
strutture. Con fermezza e decisione
ha trasformato questa idea in realtà,
conquistando la stima di centinaia
di praticanti che giungono a Livigno
da tutta Europa. Grazie alla consulenza di leader del settore e alla
passione dei trail builder del Mottolino, ben presto sono arrivati i consensi di tutti gli addetti ai lavori che
hanno velocemente amplificato il
messaggio di Fun Mountain durante
la stagione estiva.
L’8 giugno si è svolta la festa di
apertura della stagione estiva 2013.
Per l’occasione non è mancato l’in-
trattenimento di Tao Love Bus Experience, che dal suo furgone Volkswagen T2 ha regalato il soundtrack
della giornata. A oggi sono nove i
tracciati e le varianti a disposizione in grado di rispondere alle diverse esigenze con ogni livello di
difficoltà: dalla più estrema pista di
downhill che parzialmente ricalca il
percorso del 2005, alle numerose
linee di livello progressivamente più
semplice. La qualità principale del
bike park del Mottolino è proprio l’offerta diversificata dei percorsi. Grazie alle caratteristiche morfologiche
della montagna in cui si snodano, i
tracciatori sono riusciti a realizzare
percorsi fluidi e veloci, conditi con
salti e paraboliche. A seconda del
livello tecnico del biker possono essere interpretate con velocità e tanto freestyle oppure possono essere
percorse con più tranquillità dai
principianti. Fa eccezione la pista
di downhill, che si presenta veloce
e ripida con tratti tecnici idealiper
chi ama il genere. L’offerta propone
inoltre una Jump Area, con quattro
linee di crescente difficoltà per un
approccio didattico al Freestyle per
gradi, e un’area North Shore per gli
amanti di passerelle: skinny lines,
una nuova chiocciola e wall ride
sono in grado di accogliere principianti e professionisti.
Per l’inizio della nuova stagione,
nonostante le abbondanti nevicate
primaverili, i tracciati sono stati presentati nelle migliori condizioni. Durante la stagione potrebbero esserci
ulteriori ampliamenti anche dell’offerta di percorsi, ma i permessi sono
ancora in fase di autorizzazione. Già
garantito in agenda invece è il FIAT
Nine Nights, che sarà ospitato nel
Mottolino Fun Mountain dall’1 all’8
settembre. Gli imponenti lavori di
preparazione delle strutture di gara,
con l’oramai famigerato Castello
dei nove cavalieri, inizieranno molto presto. Coloro che vogliono approcciare da zero il mountain bike
gravity in tutta sicurezza possono
approfittare di pacchetti All Inclusive, che includono bike Specialized,
protezioni, bike pass e guida a disposizione.
Infine, è da registrare l’acquisizione
da parte del Mottolino Fun Mountain
di Larix Park, un parco avventura
a poca distanza dal comprensorio.
Con questa ultima pedina si completa l’offerta “Fun” del Mottolino per
tutta la famiglia.
www.mottolino.com
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Pointbreak Magazine 4 / 2013
Mystic Tour Engadina,
let’s go freeride
Con neve in vetta al Passo Bernina
e discese nel viscido sottobosco
della Val Cavaglia, anche
l’edizione 2013 del tour si conferma
una discesa per palati fini.
Lo scorso 9 giugno si è svolto il Mystic Tour Engadin 2013. Nonostante fosse stato posticipato di due settimane rispetto alle
edizioni passate a causa delle abbondanti nevicate e del
clima rigido di fine maggio, le condizioni del tracciato si sono
presentate molto impegnative proprio a causa della pioggia
e della neve. Le previsioni meteo svizzere poi sono state
rispettate al secondo: temporali notturni hanno bagnato il
percorso ricco di roccia e radici e un pallido sole ha accolto
il gruppo alla stazione di Poschiavo, alla partenza del primo
treno per salire verso Alp Grum.
L’umidità nel sottobosco era alta, il sole velato cercava di
farsi spazio tra nuovi fronti di nuvole cariche di pioggia. A
complicare la condizione dei sentieri,
già resi particolarmente ostici dall’umidità di rocce e radici, si sono aggiunti i
numerosi detriti di alberi e pietre trascinati a valle delle abbondanti piogge e
nevicate dei mesi precedenti. Nonostante la difficoltà il gruppo era motivato a rendere questa giornata epica.
Si è subito partiti con ritmo incalzante.
Grazie alla possibilità di scegliere tra due
sentieri alternativi, uno più fluido e facile
e il secondo ripido e tecnico, il gruppo si
è diviso a seconda dei propri gusti per poi ricongiungersi nel
paese di Cavaglia.
Il secondo tratto dedicato alle mountain bike è un capolavoro di trail building. Un single track di 7 km si snoda nel
bosco fino a Poschiavo. Con una pendenza mai eccessiva
riesce a portare a una guida attiva e divertente che non
ammette però errori, soprattutto quando si cerca l’alta
velocità. Il fondo ricco di roccia e radici permette una guida
veloce anche quando piove. La terra drenante non trattiene
l’acqua e quindi non c’è mai fango viscido. Con delle buone gomme a mescola morbida l’obiettivo è guidare leggeri
e fluidi.
Il gruppo che si è raccolto su invito di Mysticfreeride alla
stazione di Poschiavo era eterogeneo. Mezzi da enduro
e downhill hanno trovato un confronto al vertice su questi
percorsi. Data la lunghezza della discesa, ben 12 km per oltre
1.000 mt di dislivello, ripetuta tre volte di cui una sotto una fitta
pioggia, l’impegno fisico e dei mezzi è stato importante. Grazie al supporto di Scott è stata anche l’occasione per provare
la nuova Gambler, che ha divorato gli ostacoli nel tratto più
tecnico del Canyon, e metterla a confronto con il modello
da freeride Voltage, agile e leggero sui tratti veloci, per poi
finire con la Scott Genius LT, per gli amanti della bici “one4all”.
skate
Il focus sull’innovativa realtà
del vecchio continente
Testo: Luca Basilico
Foto courtesy: Dwindle
Clichè Skateboards:
i francesi che vendono
skateboard agli americani
Fondata nel 1997 a opera del pro skater Jeremie Daclin,
l’azienda transalpina ha raggiunto negli anni
una consistenza e un brand awareness invidiabile,
mixando con successo stile americano ed europeo.
Joey Brezinski
Arrivò presto il 2000 e con esso il primo
video “full length” a marcare un punto determinante nella propria affermazione internazionale. Un filmato di qualità che già
nel titolo, “Europa”, ribadiva il contenuto
programmatico di Clichè: divenire, dentro
e fuori i confini del vecchio continente, la
company europea. Erano anni di grande
crescita per l’economia in generale come
per lo skateboarding: Clichè spiccò il
volo. Nel 2001, in piena espansione del
mercato, il marchio francese venne acquistato da Salomon Group, entro i cui
ranghi continuò a operare in autonomia
ampliando anche la propria offerta di soft
goods. Grazie al solido background economico e produttivo della mother company, Clichè potè dedicarsi con ancora
maggior profitto alla cura del proprio
team, dei video e più in generale di tutto
24
Pointbreak Magazine 4 / 2013
ph. Dave Biondani
Clichè Skateboards nasce a Lione nel
1997 dall’idea di Jeremie Daclin, al tempo skater poco meno che trentenne con
alle spalle quasi due lustri di sponsorizzazione da parte di company statunitensi. In un’epoca in cui l’industria dello
skate era 100% USA e quello europeo era
un mercato di mera importazione e distribuzione, Daclin vide la possibilità di creare una “via europea” per fondare, gestire
e diffondere uno skateboard brand. Un
marchio che non fosse un semplice esercizio di stile nell’imitazione degli americani, ma potesse aggiungere qualcosa
di unico e tipico in un mercato avviato a
divenire globale. Partendo con un logo
che incorporava la cartina europea nel
proprio design, a monito e certificazione
d’origine, Daclin radunò in breve attorno
a sè validi soci, collaboratori e un team
di eccellenti skater: un assortimento di
rider provenienti dall’intera “galassia” europea, spaziando dal Portogallo alla Svezia, senza dimenticare Francia, Spagna e
Paesi Bassi. Una scelta determinante per
guadagnare spazio e costruire un mercato che da subito valicasse i confini della
seppur fiorente repubblica francese.
Charles Collet
quello che rende grande una skate company: la comunicazione.
Il primo decennio degli anni 2000 fu quello della consacrazione: nel 2004 prende
il via la storica collaborazione con uno
dei video maker francesi più apprezzati
nel settore, Fred Mortagne. Nello stesso anno l’azienda inaugura la serie dei
“Gipsy Tour” promozionali a spasso per
l’Europa con tenda e furgone. Tour più o
meno improvvisati ai quali viene prontamente affiancata l’eccellente produzione
video curata da French Fred. Seguono le
uscite Bon Appetit (2004), Freedom Fries
(2004) ed Hello JoJo (2006), filmati recensiti e apprezzati in tutto il mondo. È il 2007
quando Amer Group, gigante della produzione sportiva mondiale che nel 2005 aveva comprato Salomon Group da Adidas,
decide di poter fare a meno dello skate
brand francese. Clichè arriva a una nuova svolta con l’acquisizione del marchio
da parte di Dwindle, azienda californiana
del gruppo Globe riconosciuta per essere
la più grossa skateboard manufacturing
company attualmente in attività. Il marchio
lionese entra così a far parte di un portafoglio che include nomi importanti come
Almost Skateboards, Enjoi Skateboard,
Blind Skateboards e Tensor Trucks. Una
vera e propria svolta per varie ragioni: la
prima e più importante è che Dwindle è
una skate-company con management
fatto di skater. Un management che, soprattutto ad alti livelli, è costituito da skater
europei che ben comprendono e sanno
interpretare lo scenario extra-Usa e l’unicità del primo e più importante marchio
paneuropeo. Il secondo importante punto
di svolta è la possibilità di accesso alle facility e tecnologie produttive che Dwindle
ha sviluppato negli Usa e in Cina. Un management competente e sensibile unito a
una capacità produttiva imbattibile in tutto
il settore aprono le porte a nuovi traguardi
per Clichè.
In breve tempo nuovi e buoni risultati si
aggiungono alla storia del marchio: nel
2008 esce l’eccellente video curato da
Mortagne intitolato Clè. Senza mai perdere il riferimento francese ed europeo
(con un rider, Mauro Caruso, anche in Italia) nel corso degli anni il team Clichè è
cresciuto includendo nomi internazionali
che spaziano dagli Stati Uniti all’Australia.
Il nuovo video testimonia meglio di ogni
altra cosa il raggiunto status internazionale della company che, mantenendo il
proprio ufficio a Lione, vende con buoni
risultati skateboard persino nel mercato
statunitense.
NEWS SKATE
I pro Chris Cole ed Evan Smith nella family DC
Il Global Skate Pro Team DC ha accolto con soddisfazione
le 2 grandi novità di quest’anno, ovvero Chris Cole ed Evan
Smith. Chris Cole era già parte del marchio, ma ha deciso di
estendere il suo contratto e di siglare l’estensione della sua
sponsorizzazione anche all’appareal DC, oltre alle scarpe.
Entrato nel team nel 2011, il 2 volte Trasher Skater of the Year
è noto in tutto il mondo per il suo skateboarding, i suoi filmati
e le performance di alto livello nel corso di eventi world class
come la Street League of Skateboarding. Evan Smith invece è una vera e propria
new entry del Global Skate Pro Team DC. Oltre che uno skater di talento, Evan è anche fondatore di un programma no-profit, la
Creative Life Support, che attraverso progetti
musicali e artistici aiuta a finanziare iniziative
per bambini a Pittsburg. Non è un caso che
una parte delle vendite della prima signature
shoes di Evan, la Council S x Creative Life
Support, saranno devolute proprio a questa
organizzazione.
GoPro accoglie lo skater Sean Malto nel suo team
Ale Cesario
Oggi a 5 anni di distanza dall’ultimo “big
change”, con oltre 15 anni di storia “a
monte”, Clichè skateboards continua a essere diretta dalla Francia, dagli stessi tre
soci che ne costruirono il primo successo.
Il marchio non ostenta più la cartina europea nel proprio design, ma continua a
mixare il gusto del vecchio continente in
chiave internazionale, rimanendo unico e
distinguibile in mezzo a un mercato dominato dal “flavor” statunitense.
Come per ogni skate company che si rispetti, anche per Clichè i video hanno
segnato la storia e l’ascesa del marchio.
Filmati testimoni di creatività, identità,
skateboard skills e capacità di influenzare
il mercato. Una tradizione che per Clichè
prosegue anche oggi: lo scorso 27 aprile Bon Voyage, al culmine di un batage
mediatico che ha avuto pochi pari e dopo
due premiere a Lione e Los Angeles, è
stato proiettato negli skate shop di mezzo mondo con screening anche a Brescia
(Frisco Shop) e Camenaro (Big Air Lab).
Ancora una volta l’azienda di Jeremie Daclin ha fatto centro proponendo un video
unico e distintivo che non mancherà di
segnare il passo nel settore e una nuova
svolta per la company. Un buon lavoro
portato a termine in anni di filming dal giovane francese Boris Proust, che alla sua
prima prova sulla lunga distanza è volato alto. Bon Voyage, a riprova del forte
legame con la scena europea, propone
meritatamente come “ender” (l’ultima parte, quella che chiude il video) la sezione
dedicata allo skater francese Flo Mirtain:
promosso allo status di pro skater proprio
il giorno della prima proiezione a Lione.
GoPro ha annunciato l’ingresso nel team dello skater Sean Malto.
Quando non è impegnato agli X-Games o alla Street League, Sean
viaggia in tutto il mondo in compagnia di Girl Skateboards, Nike
SB e degli altri sponsor per progredire costantemente il suo livello
di skating. Nominato Rookie of the Year da TransWorld nel 2009
e campione della Street League 2011, è nativo di Leavenworth,
Kansas, e fin dal suo ingresso nei pro (nel 2009) si è sempre distinto nell’elite dello skateboarding. “Sono veramente entusiasta
di avere e poter usare la videocamera GoPro. Non sono mai stato
capace di catturare da solo le mie esperienze su tavola. Non vedo
l’ora di iniziare a lavorare e creare contenuti”, ha raccontato Sean.
“Siamo estremamente soddisfatti che Sean sia entrato a far parte
del nostro programma skate”, ha poi aggiunto Todd Ballard, director of sports marketing dell’azienda. “Con la sua abilità e la sua creatività, unite alla
performance e alla versatilità delle videocamere GoPro, le possibilità sono infinite”.
Chiude a Brescia il contest Red Bull Skate Arcade
È stata una lunga sfida che ha avuto come protagonisti
oltre 500 skater provenienti da tutta Italia. Il contest Red
Bull Skate Arcade si è svolto nell’arco di otto settimane
e otto erano i livelli previsti da superare prima di arrivare
alla finale del 6 luglio. Per il grande evento i 26 finalisti
hanno affrontato i quattro Boss prescelti: il brasiliano Thaynan Costa, gli argentini Maxim Habanec e Bruno Aballay
e l’italiano Fabio Colombo. La competizione si è svolta
presso il Railway Skatepark di Brescia e il vincitore finale
ha ottenuto il diritto di partecipare alla finale mondiale che si terrà a Barcellona. Per
la grande occasione saranno 23 i Paesi rappresentati dagli skater che si saranno
meglio distinti all’interno delle rispettive divisioni nazionali.
www.redbull.it/skatearcade
Il Vans Downtown Showdown ingrana la quinta
Il prossimo 31 agosto Parigi ospiterà la quinta edizione del Vans Downtown
Showdown. Per l’occasione la torre Eiffel è stata ripulita e il Grande Halle de la Villette
è stato preparato ad hoc. Il programma prevederà anche workshop creativi e l’allestimento di uno skatepark pubblico. L’iniziativa vedrà 12 team sfidarsi su un percorso da loro stessi ideato.
Il fronte europeo schiererà squadre firmate Element, Palace,
Sweet e Death. Dall’America invece arriveranno i team Flip e
Dwindle. Un benvenuto a parte merita anche la crew Dropdead
dal Brasile. L’arte giocherà un ruolo essenziale in questo evento. L’artista di origini parigine Mambo ha disegnato la locandina
dell’evento e parteciperà in prima persona all’iniziativa insieme
ad altri creativi quali Rich Jacobs, Kev Grey, Nicolas Thomas,
Jay Howell e French. Lovenskate ospiterà un workshop creativo
dove bambini di ogni età potranno sperimentare lo screen-printing e persino personalizzare un paio di Vans. Inoltre gli organizzatori supporteranno
le nuove generazioni di fotografi in ambito skate in una mostra curata dagli skater
Vans e dal francese Sam Partaix.
Lucas-Puig
www.downtownshowdown.eu
Pointbreak Magazine 4 / 2013
25
Products
Billabong
Women Collection 2014
HIPPY TREE
Plywood Trunk
Billabong lancia per la prossima estate un nuovo approccio
all’abbigliamento femminile. Il team stilistico infatti ha adottato
un approccio da total-look, scegliendo mani e finissaggi preziosi, tessuti italiani, un stile originale innovativo e forti disegnature e modelli. Tra i temi di questo nuovo approccio c’è il Mix ‘n
Clash Bikinis, che offre alle consumatrici la possibilità di rendere individuale il proprio bikini incoraggiando l’espressività personale delle donne e offrendo più scelta con meno budget. La
prima tra le nuove collezioni è ispirata alle splendide spiagge
e alla cultura del Sud Africa. Laura Enever (in foto), una delle
top-surfer internazionali, ha posato assieme alle modelle nel
servizio fotografico e nel film pubblicitario della collezione girato a Durban. Durante lo shooting, il team stilistico di Billabong
si è anche spinto nell’interno per incontrare la tribù Ndebele e
acquistare gioielli e abiti da usare nelle immagini.
Esclusivo boardshort firmato Hippy Tree, realizzato al 92% in poliestere riciclato e al 8% in
spandex. Disponibile nelle taglie dalla 28 alla 36.
NEFF
Going Bananas Short
Boardshorts con stampa sublimata realizzati
interamente in microfibra con finitura peach e
satin sul retro, banda elastica in vita e cuciture
esterne 20”.
Distribuito da:
ASD Italia
0341.255379 - [email protected]
Distribuito da: Funnel – 0558.827272 – [email protected]
PROTEST
Brazilian Art Theme
ACTION CAM
OAKLEY
Collezione Icon
Tra i temi approfonditi da Protest nella sua
collezione SS 2014 spicca quello dedicato
al Brasile e caratterizzato da stampe allover brillanti, con boardshort a righe e con
blocchi colore accanto a capi con design
nativi ispirati alla natura. Per i ragazzi non
mancano t-shirt dalla linea slim e maglie
con collo ampio, chiusura a bottoni o scollo
a V. Per le ragazze invece sono a catalogo
capi per la spiaggia, costumi con frange e
colori alla moda, top ricamati con stampe
floreali, pantaloncini con stampe all-over, tshirt con lacci e tuniche strette in vita. Da
ultimo il brand propone una serie di bikini
abbinabili secondo il proprio stile con 10
Oakley per la prossima stagione estiva presenta la nuova collezione Icon. Radicati nella
dimensione sportiva ma realizzati per essere
indossati nella quotidianità oltre i confini del
mondo agonistico, i nuovi modelli rispettano
la sensibilità estetica propria dei consumatori
europei offrendo allo stesso tempo il massimo
grado di comfort, libertà di movimento, protezione e praticità. Per creare la nuova collezione lifestyle destinata alla regione EMEA,
Oakley ha perfezionato un modello di vestibilità europeo. La struttura ergonomica facilita i
movimenti ed è stata definita con linee sobrie e nette, mentre i materiali leggeri e confortevoli
sono stati ottimizzati con innovazioni che spaziano dal sistema di gestione dell’umidità all’idrorepellenza, dalle proprietà isotermiche e antimacchia all’ingualcibilità e all’adattabilità fino alla
compressibilità, a seconda del capo. James Harrison, brand manager della collezione abbigliamento di Oakley, ha definito la nuova linea come “fatta per il movimento, per la protezione
e per l’utilità”. E ne ha messo in rilievo la libertà di movimento offerta dal materiale stretch antistrappo e dalla struttura articolata in 3D dei pantaloni cargo Icon, la tecnologia idrorepellente
Hydrofree e gli inserti riflettenti della giacca FZ Icon, le cerniere ascellari con rinforzi in tessuto
a rete sul lato interno, il cappuccio rimovibile e i polsini regolabili del trench Icon.
Parte della collezione dedicata alle ragazze, questa t-shirt dalla grafica
aggressiva evidenzia l’impronta tex mex autentica del marchio Scorpion
Bay. Il logo aziendale è presente come motivo grafico sul cappello e le
calze della protagonista, mentre la cintura illustra le iniziali del brand.
Distribuito da: Oakley - 00800.62553938 - www.oakley.com
Distribuito da: Gipsy - 035.0772 - [email protected]
GO PRO
Hero 3 – Black Edition
È la prima action cam a registrare in Quad Full Hd o 4K. Rispetto ai modelli
precedenti, Hero 3 è più piccola del 30%, più leggera del 25% e due volte
più potente. Tre sono le versioni presentate: White, Silver e Black. Tutte queste
mantengono inalterate alcune caratteristiche e offrono prestazioni di alto livello. Sono impermeabili fino
a 60 mt di profondità e sono in grado di filmare ad
alta definizione a 1.080p a 30fp in
formato 16:9 con angolo di ripresa
a 170o. Le edizioni White e Silver si
differenziano invece per la qualità
del sensore della fotocamera: la
prima può scattare immagini fino
a 5 megapixel e 3 frames al secondo; la seconda può raggiungere 11 megapixel e 10 frames. Per finire, la Black è disponibile con una serie di accessori
venduti a parte: Adventure e Surf. Tecnologia e alta qualità: riprese Hd 1080p60fps, 720p-120fps, in ultra-wide fino a 1440p a 48fps e in qualità cinema
ultra-high resolution 4Kp-12fps (Protune, modalità presente anche nelle Silver e
White), foto a 12 megapixel alla velocità di 30 foto al secondo.
DISTRIBUITO DA: Athena Evolution
0444.727290 - [email protected]
26
Pointbreak Magazine 4 / 2013
top e 7 bottom. Da segnalare inoltre che
Protest celebra il Brasile siglando due collaborazioni speciali con gli artisti di fama
mondiale Jose Francisco Borges ed Eduardo Srur.
Distribuito da:
California Sport
011.9277943 – [email protected]
Scorpion Bay
Fuego walk with me
iON sbarca in Italia con le sue action camera grazie a Oberalp
Arriva sul mercato italiano iON, giovane brand
nato dalla mente di Giovanni Tomaselli. iON vanta
già un forte successo in campo internazionale,
tanto che la sua gamma di action camera sportive è distribuita in ben 35 nazioni. Lo sbarco sul
territorio italiano grazie a Oberalp è stato battezzato dal lancio dei nuovi modelli Air Pro 2 e Air Pro
2 Wifi, camere di ultima generazione e top di gamma del brand. Contraddistinto dal look grintoso,
accattivante e nello stesso tempo pratico, il nuovo
prodotto, grazie ai numerosi accessori in vendita, è
perfetto per riprendere le prodezze di tutti gli sportivi che amano gli action sport. Il modello Air Pro 2,
con l’aggiunta del componente Wifi Podz, si trasforma nella Air Pro 2 Wifi, consentendo di vedere
immediatamente sul proprio smartphone o tablet
le scene riprese o le fotografie scattate condividendole agevolmente sul canale social preferito.
Numerose sono le caratteristiche tecniche della
nuova Air Pro 2: pesa soli 128 gr (incluso dispositivo
Wifi), offre 8 GB di spazio memoria completamente
gratuito su iONCloud, vanta un obiettivo ultragran-
dangolare di 180o, completamente impermeabile
in acqua sia dolce sia salata fino a una profondità
di 10 metri, Full HD fino a 14 megapixel, fino a 2 ore
e mezza di totale autonomia. Tutti i modelli iON
infine sono progettati per facilitare il consumatore
nell’uso degli stessi. Basta un click sul pulsante
di accensione per avviare la registrazione o lo
scatto della fotografia. Inoltre ogni volta che viene
premuto il tasto di attivazione lo strumento emette
una vibrazione confermando così la modalità on e
l’azione intrapresa.
www.ioncamera.com
DISTRIBUITO DA: Oberalp
0471.242900 - [email protected]
3
Italian Snowboard esposimetro 2012/1
Conclusa la stagione invernale 2013 (anche se non parrebbe) lo staff di 4snowboard.it si è impegnato ancora una
volta nella compilazione dello Snowboard Esposimetro, utile a valutare l’esposizione dei riders e il lavoro dei fotografi
sulle riviste specializzate. Parlando proprio dei magazine,
purtroppo quest’anno il mercato italiano ha visto una vera e
propria morìa di editori: Onboard e Snowboarder Mag hanno
chiuso i battenti, Entry e Snowboard Magazine si sono uniti
in [EN3]SnowboardMag, e Sequence è rimasto Sequence.
Dal nostro punto di vista, quello che si evince a chiare lettere
sul nostro esposimetro è un calo sostenuto di punteggi totali e una riduzione drastica del numero di riders e fotografi
nell’esposimetro. Lo scorso anno le pagine tabulate erano
state 2.736, mentre quest’anno ci fermiamo a tre volte meno,
900. Tabulato anche il video Random Everybody is In.
Riders - L’unica certezza nello snowboard italiano è l’altoatesino Simon Gruber, il più stiloso, il più fotografato e
il più ricercato di tutti. Negli ultimi 5 anni la sua supremazia è stata sempre indiscussa e il risultato è più che
meritato: Simon da sempre vede lo snowboard come puro
ed essenziale divertimento. Ritorna alle cronache italiane
un’altra pietra miliare dello snowboard nazionale, Filippo
Kratter, che scala la classifica dal 9° posto dello scorso
anno piazzandosi in seconda posizione. Conferma la terza piazza Tato Chiala, seguito da Stefano Munari. Ottavo
posto per il compianto e mai dimenticato Amedeo Viviani.
Proseguendo con la classifica è evidente come la morìa
di magazine abbia cambiato di molto le posizioni di riders
che solitamente erano più “affiliati” a una piuttosto che
all’altra rivista.
Fotografi - Nella classifica fotografi si riscontra inizialmente la caduta dell’ex editor di Entry (ora divenuta [EN3]
SnowboardMag) Federico Taz Bellini, scansato dal nuovo
fotografo ufficiale della rivista, Lorenzo Fizza Verdinelli,
classifica finale riders (pos 2012/13 - nome - pos. 2011/12)
1. Simon Gruber (1)
2. Filippo Kratter (9)
3. Tato Chiala (3)
4. Stefano Munari (2)
5. Matteo Zappaterra (76)
6. Federico Iovanovich (13)
6. Nicolò Pezzato (40)
8. Amedeo Viviani (29)
9. Marco Bambi Concin (19)
10. Lorenzo Buzzoni (5)
11. Marco Markino Grigis (6)
12. Lorenzo Barbieri (28)
12. Devid DDP De Palma (33)
14. Stefano Benki Benchimol (22)
15. Lukas Goller (32)
16. Tommaso Lanza (51)
17. Kevin Kok (18)
18. Manuel Pietropoli (9)
19. Stefano Bergamaschi (7)
20. Tania Detomas (12)
21. Alessandro Aie Benussi (30)
22. Gian Marco Maiocco (-)
23. Dawid Morbido Gurbowicz (17)
24. Marco Johnny Morandi (19)
24. Matteo Ferraris (37)
26. Alberto Tessore (-)
27. Nicholas Bridgman (63)
28. Dadino Colturi (45)
29. Daniel Plazy Neulichedl (7)
29. Enrico Cavada (11)
29. Max Zebe (83)
32. Luca Panegatti (105)
33. Achille Mauri (38)
34. Matteo Woutza Borgardt (4)
34. Benno Plank (83)
34. Mattia Furlanelli (-)
37. Ruggero Naccari (21)
37. Nicola Liviero (-)
39. Massimo Bubba Ferro (14)
39. Filippo Crudeli (15)
39. Giacomo Kratter (23)
39. Maria Delfina BIBI Maiocco (25)
39. Max Vieider (26)
39. Giorgio Ciancaleoni (38)
39. Giorgio Jannino Morell (51)
39. Martin Russo (83)
39. Martino Garbaccio (83)
48. Filiberto Piller Cottrer (45)
49. Valentina Barengo (56)
49. Alessio Giacomelli (83)
49. Tobias Scherlin (105)
49. Daniel Weihrauter (-)
49. Nicola Dioli (-)
49. Rita Comi (-)
49. Kikka Fazi (-)
56. Alberto Maffei (56)
56. Andrea Torella (-)
56. Patrik De Lorenzi (-)
28
22
21
19,25
16,75
16,5
16,5
16
15,5
13,75
11,5
3
3
3
5,5
5
4,5
4,5
4
3,75
3,25
11
10,75
8,25
6,25
2
1,75
1,5
1,5
1,5
1,25
1,25
1
1
1
1
1
1
1
1
1
0,75
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,5
0,25
0,25
0,25
Pointbreak Magazine 4 / 2013
26,25
24,75
24,75
30,75
30,5
in collaborazione con
che si classifica primo. Sale in seconda posizione Roberto Bragotto, fotografo senior di Sequence e apprezzato
vincitore di un foto-contest organizzato da Transworld
Snowboarding. Scende di una posizione Denis Piccolo
mentre sale verticalmente la classifica Andrea Schilirò,
che passa dalla quindicesima alla quarta posizione.
Italian Ratio delle Riviste Riviste Italiane
12/13 - Sconvolta anche la classifica Italian Ratio, ovvero
il parametro che ci permette di calcolare la percentuale di
contenuti italiani sul totale delle pagine delle riviste tabulate. La nota positiva è che abbiamo una percentuale media praticamente raddoppiata rispetto allo scorso anno,
segnale che abbiamo sì meno riviste, ma che si tratta e
si vede di più la scena italiana. Da un 27,5% dello scorso
anno arriviamo nella stagione 2012/13 al 44,7%. Sequence alza la media mentre [EN3]SnowboardMag risulta essere più internazionale.
classifica finale fotografi (pos 2012/13 - nome - pos. 2011/12)
37
39,25
134
1. Lorenzo Fizzo Verdinelli (4)
2. Roby Bragotto (3)
3. Denis Piccolo (2)
45,25
4. Andrea Schilirò (15)
30
24,5
5. Giacomo Margutti (12)
6. Eleonora Raggi (6)
7. Lorenzo Belfrond (11)
8. Federico Taz Bellini (1)
8. Giorgio De Vecchi (5)
8. Alessandro Alo Belluscio (9)
11. Daniele Bottallo (-)
12. Ilaria Troisi (-)
13. Alberto Martinelli (-)
14. Enrico Santillo (38)
14. Emanuele Bonapace (-)
16. Olaf Pignataro (-)
17. Roberto Nangeroni (6)
17. Davide Lantemaz (8)
17. Claudio Sasso (22)
17. Matteo Ganora (38)
117
94,75
7
7
17
7
6
5
3
2
2
1,25
1
1
1
1
classifica finale riviste
EN3 Snowboard Mag 44 - ott 12
EN3 Snowboard Mag 45 - nov 12
EN3 Snowboard Mag 46 - dic 12
EN3 Snowboard Mag 47 - gen 13
Media EN3 Snowboard Mag 12/13
19,0%
27,30%
18,50%
40,3%
26,30%
Sequence 36 - ott 12
Sequence 37 - nov 12
Sequence 38 - dic 12
Sequence 39 - gen 13
Sequence 40 - feb 13
54,5%
54,5%
61,0%
61,5%
57,5%
Media Sequence 12/13
57,8%
MEDIA RIVISTE ITALIANE 12/13
44,7%
Distribuito da: Wood Morning - 06.43251922 - [email protected]
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