Istituto per le Tecnologie
della Costruzione
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Via Lombardia 49 - 20098 San Giuliano Milanese – Italy
tel: +39-02-9806.1 – Telefax: +39-02-98280088
e-mail: [email protected]
Autorizzato e notificato
conformemente all’articolo 10
della Direttiva 89/106/CEE del
Consiglio del 21 dicembre 1988,
relativa all’avvicinamento delle
disposizioni legislative,
regolamentari ed amministrative
degli Stati membri, relativa ai
prodotti da costruzione.
Benestare Tecnico Europeo
Membro EOTA
ETA 13/0877
(Versione in lingua italiana; è disponibile la versione in Inglese)
Nome commerciale
Scala “C20”
Beneficiario
Solidarietà Intrapresa soc. coop. soc. Onlus
Via Campo dei Fiori, 3/b
47122 Forlì (FC) - Italia
Tipologia del prodotto da
costruzione ed utilizzo
Sistema di scale a chiocciola con gradini in
legno
Validità da/a
22.06.2013/21.06.2018
Indirizzo stabilimento di produzione
Via Campo dei Fiori, 3/b
47122 Forlì (FC) - Italia
Questo Benestare Tecnico Europeo
contiene:
14 pagine, inclusi 6 allegati
____________________________________________________________________________
European Organisation for Technical Approvals
Organisation pour l’Agrément Technique Européen
I
BASI LEGISLATIVE E CONDIZIONI GENERALI
1. Il presente Benestare Tecnico Europeo (ETA) è rilasciato dall’Istituto per le Tecnologie della
Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche (denominato ITC-CNR nel prosieguo del testo) in
conformità con:
- la Direttiva 89/106/CEE del 21 Dicembre 1988 relativa all’armonizzazione delle leggi, i
regolamenti e le specifiche amministrative degli Stati Membri in materia di Prodotti da
Costruzione1, così come modificata dalla Direttiva 93/68/CEE del 22 Luglio 19932 e dal
Regolamento CE n. 1882/2003 del Parlamento Europeo e del Consiglio3;
- DPR 246 del 21/04/934 e DPR 499 del 10/12/975, relativi al recepimento della Direttiva
89/106/CEE;
- il documento “Common Procedural Rules for Requesting, Preparing and Granting of European
Technical Approvals” contenuto nell’Allegato alla Decisione della Commissione 94/23/EC6;
- la Linea Guida per il rilascio di Benestare Tecnico Europeo ai sistemi di scale prefabbricate –
Parte 1: Sistemi di scale prefabbricate in generale (ad esclusione delle condizioni climatiche
estreme)”, "Prefabricated stair kits - Part 1: Prefabricated stair kits in general (excluding severe
climatic conditions)", ETAG 008-01, Edizione Gennaio 2002 (denominata nel testo ETAG 00801).
2. ITC-CNR è autorizzato a verificare se le specifiche di questo Benestare Tecnico Europeo sono
rispettate. La verifica può avere luogo presso lo stabilimento di produzione. Ciononostante, la
responsabilità della conformità dei prodotti a questo Benestare Tecnico Europeo e della loro
idoneità all’impiego è del Beneficiario del Benestare Tecnico Europeo.
3 Il presente Benestare Tecnico Europeo non può essere trasferito a produttori o a loro agenti, ad
eccezione di quelli indicati in copertina o a fabbriche diverse da quelle previste nel contesto del
presente Benestare Tecnico Europeo.
4. Questo Benestare Tecnico Europeo può essere annullato dall’ITC-CNR in accordo con quanto
previsto dall’Articolo 5(1) della Direttiva 89/106/EEC.
5. La riproduzione di questo Benestare Tecnico Europeo, inclusa la trasmissione elettronica, deve
avvenire in versione integrale. In ogni caso, una parziale riproduzione può essere fatta con il
consenso scritto dell’ITC-CNR. In questo caso la riproduzione parziale deve essere indicata come
tale. Testi e disegni dei documenti pubblicitari non devono contraddire o fraintendere questo
Benestare Tecnico Europeo.
6. Questo Benestare Tecnico Europeo (ETA) è rilasciato dall’ITC-CNR nella sua lingua ufficiale.
Questa versione corrisponde pienamente a quella utilizzata dall’EOTA per la sua circolazione.
Eventuali traduzioni in altre lingue devono essere indicate come tali.
1
Official Journal of the European Communities N° L 40, 11.02.1989, p .12
Official Journal of the European Communities N° L 220, 30.08.1993, p. 1
3
Official Journal of the European Union N° 1 L 220, 30.10.2003, p. 1
4
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 170 of 22.07.1993
5
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 21 of 10/12/1998
6
Official Journal of the European Communities N° L 17, 20.01.1994, p. 34
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2
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II
1
CONDIZIONI SPECIFICHE DEL BENESTARE TECNICO EUROPEO
DEFINIZIONE DEL PRODOTTO, IMPIEGO FINALE E VITA UTILE
Il sistema è composto da una serie di componenti prefabbricati (gradini, distanziali, ecc) che,
assemblati tra loro, consentono di realizzare una scala a chiocciola. La struttura portante è
costituita da un tirante nascosto, “palo centrale”, in acciaio avente un diametro esterno di 76
mm ed uno spessore di 2,5 mm. Attorno a questo palo, ancorato alle sue estremità e posto in
trazione, vengono disposti i gradini in legno ed i distanziali che risultano pertanto in
compressione. Tutti i kit prevedono l’irrigidimento della scala per mezzo di un fissaggio ogni 4
gradini che collega la ringhiera ad una parete laterale.
Le scale possono avere dimensione esterna di 110, 120, 130, 140, 150 e 160 cm e possono
essere installate, sagomando opportunamente in opera il gradino di sbarco, in bucature quadre
o tonde. I gradini della scala sono in faggio lamellare finger joint FSC, 40 mm
di spessore. Le alzate sono regolabili grazie all’inserimento tra i gradini di distanziali in metallo
intervallati da distanziatori in Nylon che permettono di variare l’alzata da un minimimo di 210
mm a 230 mm con incrementi di 5 mm. Le scale sono composte da 12 gradini ogni 360° e
possono avere fino ad un massimo di 16 alzate.
La ringhiera della scala è formata da colonnine tonde (ø 20 mm) in acciaio verniciato, il
corrimano in materiale plastico o in legno di diametro 40 mm.
Il senso di rotazione, orario o antiorario, viene deciso al momento della posa in opera.
La geometria, le dimensioni ed I particolari costruttivi sono riportati negli Allegati al presente
ETA da 1 a 5.
1.1
Impiego finale
Le scale “C20” possono essere impiegate all’interno di edifici di categoria “A” EN 1990:2002
con temperatura dell’aria compresa fra i +5°C ed i +30°C e umidità relativa compresa fra il 30
% ed il 70 %.
Le disposizioni del presente ETA si basano su una vita utile media prevista delle scale di
almeno 50 anni, purché siano rispettate le condizioni stabilite ai punti 4.2, 5.1 e 5.2 relative
all’installazione, imballaggio, trasporto e immagazzinamento nonché al corretto utilizzo,
l’opportuna manutenzione e la riparazione del kit. L’indicazione della vita utile non può essere
interpretata come una garanzia data dal produttore, ma un modo utile per scegliere il prodotto
adeguato in relazione alla prevista ragionevole vita utile economica dell’opera.
2.
CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E METODI DI VERIFICA
2.1
Aspetti generali
Questo ETA è rilasciato per kit di scale “C20” sulla base di informazioni e dati depositati presso
ITC-CNR che identificano il kit che è stato valutato e giudicato. Modifiche al processo di
produzione del kit od ai componenti del kit che possano rendere inesatti i dati e le informazioni
depositati, devono essere notificate a ITC-CNR prima di essere introdotte e ITC-CNR valuterà
se tali modifiche condizionano o meno il Benestare Tecnico Europeo e, in caso positivo, se
sono necessarie ulteriori valutazioni e/o modifiche del Benestare Tecnico Europeo7.
Le caratteristiche dei componenti e del sistema non menzionate in questo Benestare Tecnico
Europeo o negli allegati devono corrispondere ai rispettivi valori definiti nel Dossier Tecnico di
questo Benestare Tecnico Europeo, verificato da ITC-CNR.
7
Il Beneficiario dell’ETA, sotto la propria responsabilità, può variare alcuni fornitori di un componente, ma solo a condizione che le
caratteristiche e le prestazioni del nuovo componente e le prestazioni finali del sistema non cambino assolutamente. Queste modifiche
devono essere accuratamente registrate all’interno del sistema di controllo della produzione di fabbrica, allo scopo di garantire piena
rintracciabilità.
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2.2
Metodi di verifica
Le prove di identificazione e di valutazione di idoneità all’uso previsto di “C20” sono state
condotte in conformità all’ETAG 008-01.
2.2.1
Requisito Essenziale 1: RESISTENZA MECCANICA E STABILITA’
La scala corrisponde ai disegni e ai dati contenuti negli allegati. I valori dei materiali, le
dimensioni e le tolleranze dei componenti della scala non indicati negli allegati devono
corrispondere ai valori riportati nel Dossier Tecnico.
La resistenza meccanica e la stabilità della scala sono sufficienti a garantirne la resistenza ai
carichi statici o quasi-statici.
I valori caratteristici di resistenza della scala indicati nell’Allegato 6 sono stati determinati
mediante prove di carico e analisi strutturale.
Prevenzione del collasso progressivo
Il cedimento dei singoli componenti della scala non provoca il collasso progressivo dell’intera
scala.
Capacità portante residua
I gradini sottoposti ai carichi di esercizio indicati nell’Allegato 6 possiedono un’adeguata
capacità portante residua. Il cedimento localizzato di un materiale non comporta una brusca e
totale perdita di capacità portante dei gradini.
Comportamento a lungo termine
In condizioni adeguate di utilizzo e manutenzione la scala manterrà i valori caratteristici di
resistenza riportati nell’Allegato 6 per l’intera durata della vita utile indicata.
Resistenza alle azioni sismiche
Il sistema scala è stato verificato mediante calcolo rispetto alle azioni permanenti e variabili
come riportato nel Rapporto di Calcolo depositato presso ITC-CNR. La verifica è stata condotta
in conformità con l’Ordinanza P.C.M. 20 Marzo 2003 n. 3274 secondo i seguenti parametri:
zona sismica 2 ( secondo EC8);
tipo di suolo “C”;
fattore di sito S=1,150;
tipologia strutturale: struttura intelaiata fattore di struttura 1;
classe di duttilità: DCM
fattore di struttura: struttura ad un piano ed una sola campata.
SL
Pver
Tr
ag
Anni
g
Fo
T*c
sec
SLO
81.0
30.0
0.066
2.400
0.260
SLD
63.0
50.0
0.084
2.390
0.270
SLV
10.0
475.0
0.205
2.430
0.300
SLC
5.0
975.0
0.257
2.480
0.320
ag: accelerazione orizzontale massima del terreno;
Fo: valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale;
T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale;
Pver :probabilità di superamento
Tr: periodo di ritorno
Tabella 1: Resistenza alle azioni sismiche
Relazione carico-spostamento e comportamento alla vibrazione
I valori caratteristici della relazione carico-spostamento sono stati determinati mediante prova e
sono riportati in Tabella 1.
Il comportamento alla vibrazione è stato determinato mediante prova. Sottoposta ad un carico
concentrato di 1 kN applicato nel punto più sfavorevole la scala ha mostrato una freccia pari a
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w ≤ 5 mm. La prima frequenza naturale della scala (comprensivo di una massa concentrata di
100 kg) è superiore a 5 Hz.
Freccia e frequenza propria di oscillazione sotto carico Q = 1 kN
Tipologia di scala
Freccia w [mm]
Frequenza f [Hz]
“C20”
h = 3200 mm, Ø = 1600 mm,
16 alzate, s = 3 mm
4.08
5.76
Tabella 2: Freccia e frequenza propria di oscillazione
Resistenza dei fissaggi
Nessuna Prestazione Determinata (NPD).
Le scale sono fissate mediante connettori coperti da ETA le cui specifiche sono riportate nel
Dossier Tecnico del produttore.
2.2.2
Requisito Essenziale 2: SICUREZZA IN CASO DI INCENDIO
Reazione al fuoco
La reazione al fuoco dei componenti in acciaio, secondo quanto previsto dalle decisioni CE
(96/603/CE e 2000/605/CE) è classificata A1 senza ricorso a prova.
Per i gradini in legno, secondo quanto previsto dalle decisioni CE (2005/610/CE) senza ricorso
a prova: D – s2, d0.
Resistenza al fuoco
Nessuna Prestazione Determinata (NPD).
2.2.3
Requisito Essenziale 3: IGIENE, SALUTE E AMBIENTE
Sostanze pericolose
Il produttore ha presentato una dichiarazione scritta nella quale afferma che i kit di scale non
contengono nessuna delle sostanze pericolose indicate nel database EU.
Oltre agli specifici paragrafi relativi alle sostanze pericolose contenuti nel presente ETA ci
possono essere altri requisiti applicabili ai prodotti che ricadono all’interno del suo scopo (ad
esempio, Regolamentazioni Europee e Leggi, Regole e Provvedimenti amministrativi nazionali
trasposti). Allo scopo di ottemperare al disposto della Direttiva Prodotti da Costruzione, è
necessario ottemperare anche a tali requisiti, quando e dove applicabili.
2.2.4
Requisito Essenziale 4: SICUREZZA IN USO
Geometria delle scale
La geometria delle scale è specificata negli Allegati da 1 a 5. Lungo rampa l’ampiezza della
pedata misurata sulla linea di percorso è costante.
Scivolosità
Nessuna Prestazione Determinata (NPD).
Elementi delle scale per un uso sicuro
Balaustra e corrimano:
Nessuna Prestazione Determinata (NPD).
Nota: balaustra e corrimano devono essere fissati alla scala (Allegati 1 a 5) con apposite
boccole in poliammide rinforzato con fibre di vetro.
Tattilità e visibilità
Nessuna Prestazione Determinata (NPD).
Rottura sicura dei componenti
E’ escluso il cedimento fragile dei singoli componenti.
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Resistenza all’urto
In considerazione dei materiali utilizzati si esclude il cedimento fragile dei singoli componenti
della scala.
Nessuna Prestazione Determinata (NPD).
2.2.5
Requisito Essenziale 5: ISOLAMENTO ACUSTICO
Non rilevante.
2.2.6
Requisito Essenziale 6: RISPARMIO ENERGETICO E RITENZIONE DI CALORE
Non rilevante.
2.2.7
ASPETTI RELATIVI A DURABILITA’ E FUNZIONALITA’
Durabilità e funzionalità
Resistenza al deterioramento provocato da agenti fisici, chimici e biologici.
In condizioni adeguate di utilizzo e manutenzione e con ambiente interno con valori di
temperatura dell’aria compresi fra +5 °C e +30 °C e di umidità relativa dell’aria fra il 30 % ed il
70 %, la scala, nel suo impiego finale, avrà una resistenza adeguata a:
- agenti fisici come temperatura, radiazione solare e variazioni dell’umidità relativa,
- agenti chimici come agenti detergenti/disinfettanti, acqua, anidride carbonica, ossigeno
e agenti corrosivi e inquinanti naturalmente presenti e,
- agenti biologici come funghi, batteri, alghe e insetti.
Strati superficiali e di finitura
I componenti in acciaio sono protetti dalla corrosione mediante trattamento superficiale
cataforetico seguito da verniciatura epossidopoliestere.
3.
VALUTAZIONE DI CONFORMITÀ E MARCATURA CE
3.1
Sistema di attestazione di conformità
Secondo quanto definito dalla Decisione 98/279/EC del 5 Dicembre 1997 così come modificata
dalla Decisione 2001/596/EC della Commissione Europea circa la procedura per l’attestazione
di conformità, al kit oggetto del presente ETA si applica il sistema di attestazione di conformità
2+.
Inoltre, in conformità con la Decisione 2001/596/EC della Commissione Europea per quanto
concerne la reazione al fuoco si applica il Sistema 4 di attestazione di conformità.
Il sistema di attestazione di conformità specificato dalla Commissione Europea è 2+ così come
descritto dalla Direttiva del Consiglio 89/106/EEC Allegato III, 2 (i), Prima possibilità, come
segue:
Dichiarazione di Conformità del prodotto da parte del produttore sulla base di:
a) Compiti del Produttore:
1. Prove Iniziali di Tipo del prodotto
2. Sistema di controllo della produzione di fabbrica che include le prove su campioni prelevati
presso la fabbrica in accordo con un piano di controllo8.
b) Compiti dell’Organismo Notificato:
3. Certificazione del Sistema di controllo della produzione di fabbrica sulla base di:
- Ispezione iniziale alla fabbrica e al sistema di controllo della produzione di fabbrica.
- Sorveglianza continua, valutazione e approvazione del Sistema di controllo della
produzione di fabbrica.
8
Il piano di controllo è stato depositato presso ITC-CNR ed è disponibile solo agli Organismi Notificati coinvolti nella procedura di
attestazione della conformità
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3.2
Responsabilità
3.2.1 Compiti del produttore
3.2.1.1 Prove iniziali di tipo (sistema 2+)
Per le prove iniziali di tipo, i risultati delle prove realizzate come parte della valutazione di
questo ETA devono essere utilizzati fino a che non vi siano modifiche nella linea produttiva o
negli impianti. In tali casi, le necessarie nuove prove iniziali di tipo devono essere concordate
tra ITC-CNR e l’Organismo Notificato coinvolto. Queste prove possono essere effettuate dal
Produttore per la Dichiarazione di Conformità.
3.2.1.2 Sistema di controllo della produzione di fabbrica
Il Beneficiario del ETA ha un Sistema di controllo della produzione di fabbrica presso i suoi
impianti (produzione dei kit di scale) ed esercita un controllo interno permanente che include le
prove sui campioni previste dal suo piano di controllo.
Per i componenti di “C20” che il Beneficiario non produce in prima persona, egli si assicura che
un adeguato Sistema di controllo della produzione di fabbrica eseguito da altri produttori dia la
garanzia della rispondenza di tali componenti al ETA. A questo scopo egli:
- si affida a organismi nazionali di certificazione, e
- ha definito attraverso contratti con i suoi fornitori le caratteristiche attese, i controlli e le
frequenze, e
- conduce egli stesso controlli su questi componenti.
Il piano di controllo e le specifiche adottate dal Beneficiario del ETA per i componenti non
prodotti da egli stesso sono stati concordati con l’Organismo di Approvazione e depositati
presso ITC-CNR che li renderà disponibili solo all’Organismo Notificato coinvolto nella
procedura di attestazione di conformità. Tale piano di controllo sarà consegnato all’Organismo
Notificato scelto dal Beneficiario del ETA per adempiere ai compiti previsti nell’Attestazione di
Conformità.
Il produttore usa solo materie prime fornite unitamente ai pertinenti documenti di analisi
impiegati nelle ispezioni come definito nel piano di controllo. Le materie prime in ingresso sono
oggetto di verifiche da parte del produttore prima dell’accettazione.
Tutti gli elementi, i requisiti e le specifiche adottate dal produttore sono documentati in modo
sistematico sotto forma di politiche e procedure scritte. Il sistema di controllo della produzione
garantisce che “C20” ed i rispettivi componenti sono in conformità con il presente ETA.
I risultati del Sistema di controllo della produzione di fabbrica sono registrati e valutati. La
registrazione include, tra l’altro, le seguenti informazioni:
- designazione del prodotto, delle materie prime e dei componenti,
- tipo di controllo o prova,
- data della produzione del prodotto e data della prova sul prodotto, sulle materie prime o sui
componenti,
- risultati dei controlli e delle prove e, a seconda delle esigenze, il confronto con i requisiti,
- firma del responsabile del Sistema di controllo della produzione di fabbrica.
Le registrazioni devono essere presentate all’Organismo di ispezione durante la sorveglianza
continua. Su richiesta, esse devono essere fornite a ITC-CNR.
I dettagli sull’entità, la natura e la frequenza delle prove e dei controlli da realizzare all’interno
del Sistema di controllo della produzione di fabbrica devono corrispondere al piano di controllo
che è una parte della Dossier Tecnico del presente ETA.
3.2.2. Compiti degli Organismi Notificati
3.2.2.1 Ispezione iniziale in fabbrica e al Sistema di controllo della produzione di fabbrica
L’organismo Notificato deve accertarsi che, in conformità con il piano di controllo, la fabbrica (in
particolare gli addetti e le attrezzature) e il Sistema di controllo della produzione di fabbrica
siano adeguati ad assicurare una produzione continua e precisa dei componenti in accordo con
le specifiche menzionate al paragrafo 2 del presente ETA.
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3.2.2.2 Sorveglianza continua, valutazione e approvazione del Sistema di controllo della produzione di
fabbrica
L’organismo Notificato deve visitare la fabbrica almeno una volta all’anno per la sorveglianza.
Deve essere verificato che il Sistema di controllo della produzione di fabbrica e gli specificati
processi produttivi siano mantenuti tenendo conto del piano di controllo depositato. La
sorveglianza continua e la valutazione del Sistema di controllo della produzione di fabbrica
devono essere condotti in accordo con il piano di controllo.
Nel corso di ciascuna visita, l’Organismo Notificato deve utilizzare una checklist ad hoc e deve
esaminare, tra l’altro:
- i registri di controllo delle materie prime, dei prodotti in corso di produzione e dei prodotti
finiti,
- i documenti che attestano il rispetto delle frequenze di controllo,
- la conformità dei prodotti oggetto del presente ETA.
Nei casi in cui le specifiche del ETA e il piano di controllo non sono più soddisfatti, il certificato
di conformità deve essere ritirato.
3.3.
Marcatura CE
La marcatura CE deve essere affissa sull’imballaggio o sui documenti commerciali di
accompagnamento (DDT). Il simbolo «CE» deve essere accompagnato dalle seguenti
informazioni:
- numero di identificazione dell’Organismo Notificato,
- nome o marchio di identificazione del Beneficiario del ETA e nome del suo impianto di
produzione,
- indirizzo legale del Beneficiario del ETA,
- le ultime due cifre dell’anno in cui la marcatura CE è stata affissa,
- numero del certificato di conformità CE,
- numero di questo Benestare Tecnico Europeo,
- nome del modello (“C20”),
- ETAG 008-01, edizione gennaio 2002.
4.
ASSUNZIONI IN BASE ALLE QUALI E’ STATA VALUTATA FAVOREVOLMENTE
L’IDONEITA’ ALL’USO DEL PRODOTTO PER L’IMPIEGO FINALE
4.1
Produzione
Le scale “C20” devono corrispondere, per quanto concerne la loro composizione e il loro
processo produttivo, ai prodotti oggetto delle prove condotte ai fini dell’approvazione. Lo
schema del processo produttivo è depositato presso ITC-CNR.
4.2
Installazione
4.2.1. Aspetti generali
E’ responsabilità del Beneficiario del ETA garantire che le informazioni relative alla
progettazione e all’installazione del sistema “C20” siano effettivamente comunicate alle
persone interessate. Queste informazioni possono essere fornite utilizzando riproduzioni delle
rispettive parti di questo ETA. Inoltre, tutti i dati relativi all’esecuzione devono essere
chiaramente indicati sull’imballaggio e/o nei fogli di istruzione allegati utilizzando uno o più
illustrazioni. In ogni caso, è opportuno soddisfare i regolamenti nazionali e in particolare quelli
relativi al fuoco.
5
RACCOMANDAZIONI
5.1
Imballaggio, trasporto e immagazzinamento
I kit di scale sono collocati in casse per imballaggio in legno identificate da specifica
etichettatura.
Il produttore utilizza accorgimenti per evitare danni al prodotto durante il trasporto e
l’immagazzinamento quali riportare sull’imballaggio i simboli che indicano il divieto di
esposizione all’acqua e della necessità di movimentare con cautela.
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5.2
Manutenzione e riparazioni delle opere
Il primo intervento di manutenzione deve essere eseguito dopo dodici mesi e consiste nel
controllo del serraggio di tutta la viteria di connessione dei vari componenti. La pulizia può
essere effettuata con un panno inumidito possibilmente con solo acqua o dove necessiti con un
detergente non aggressivo. In ogni caso sono assolutamente da evitare tutti gli utensili per la
pulizia che possono causare un’usura superficiale ai componenti del prodotto e di tutti i prodotti
contenenti agenti abrasivi e solventi chimici di qualsiasi natura.
Danni localizzati dovuti ad azioni accidentali devono essere riparati tempestivamente.
La versione originale è firmata da
arch. Roberto Vinci
(Direttore ITC)
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Allegato 1 del Benestare Tecnico Europeo 13/0877: “Scale a chiocciola con gradini in legno”
“C20”
Tipologia e geometrie della scala particolari gradino di
sbarco e struttura
ETA 13/0877
Allegato 1
del Benestare Tecnico Europeo 13/0877:
Scala a chiocciola con gradini in legno
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Allegato 2 del Benestare Tecnico Europeo 13/0877: “Scale a chiocciola con gradini in legno”
C20”
Tipologia e geometrie della scala
ETA 13/0877
Allegato 2
del Benestare Tecnico Europeo 13/0877:
Scala a chiocciola con gradini in legno
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Allegato 3 del Benestare Tecnico Europeo 13/0877: “Scale a chiocciola con gradini in legno”
“C20”
Distanziali, fissaggi laterali e particolare colonnina
terminale della ringhiera
ETA 13/0877
Allegato 3
del Benestare Tecnico Europeo 13/0877:
Scala a chiocciola con gradini in legno
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Allegato 4 del Benestare Tecnico Europeo 13/0877: “Scale a chiocciola con gradini in legno”
“C20”
Particolari ringhiera tipo “R2”
ETA 13/0877
Allegato 4
del Benestare Tecnico Europeo 13/0877:
Scala a chiocciola con gradini in legno
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Allegato 5 del Benestare Tecnico Europeo 13/0877: “Scale a chiocciola con gradini in legno”
Scala C20 diametri (mm)
Parametro
Diametro (mm)
1100
1200
1300
1400
1500
1600
Altezza interpiano max
(mm)
3680
3680
3680
3680
3680
3680
Gradini ogni 360° (n)
12
Numero di alzate (n)
16
Alzata
(mm)
Pedata
(mm)
Min
210
Max
230
Min
23
Max
Larghezza grad. (mm)
261
287
313
338
364
390
447
497
547
597
647
697
6660
7020
7400
75
81.5
106.5
115
Spessore gradino (mm)
40
Lunghezza linea media
rampa (1) (mm)
5630
5950
6300
Altezza del corr. (mm)
Da 980 a 1145
Diametro esterno colonne
ringhiera (mm)
20
Diametro esterno
corrimano (mm)
40
Spazio fra le
colonne
(mm)
Min
71.5
80
89
Max
117
98
130
(1) con massima pedata e alzata media per scala con 16 alzate
Componenti
Materiali
Tipologia
Struttura: tirante centrale, distanziali e
colonnine
Acciaio
S235 JR EN 10025
S275 JR EN 10025
Dadi e bulloni
Acciaio
Classe 8.8
Gradini
Faggio Finger
Joint
BS 11 – GL 24
(DIN 1052 EN 385)
Distanziali, base / cima colonna e
accessori
Poliammide
PAV 6 30% fibre di vetro
“C20”
Geometria e materiali delle scale
ETA 13/0877
Caratteristiche
meccaniche
ftk = 360 N/mm²
ftk = 430 N/mm²
ft.k = 800 N/mm²
fv,k = 640 N/mm²
fd,N = 560 N/mm²
fd,V = 396 N/mm²
fmk = 11 N/mm²
fvk = 8.5 N/mm²
fck = 8.5 N/mm²
ftk = 66 N/mm²
fyk = 38 N/mm²
Allegato 5
del Benestare Tecnico Europeo 13/0877:
Scala a chiocciola con gradini in legno
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Allegato 6 del Benestare Tecnico Europeo 13/0877: “Scale a chiocciola con gradini in legno”
Capacità portante e Stato Limite Ultimo – Valori caratteristici di resistenza Rk
Parte della scala
Gradini
Gradini
Corrimano
Tipo di carico
Valori caratteristici di
resistenza
Carico verticale variabile
uniformemente distribuito
qRk =
Carico concentrato verticale
variabile
QRk =
Carico orizzontale variabile
uniformemente distribuito
hRk =
3.0
Coefficienti
utilizzati
[kN/m²]
γs = 1.1
γw = 1.5
3.0
[kN]
γp = 2.0
γQ = 1.5
NPD
La verifica allo stato limite ultimo è positiva se il valore di progetto dei carichi (Fd) non supera il valore di progetto di resistenza (Rd): Fd ≤ Rd essendo
Fd = Fk ⋅ γ Q e Rd = Rk / γ s
γp = coefficiente parziale polimeri
γs = coefficiente parziale di sicurezza dell’acciaio γw = coefficiente parziale di sicurezza del legno
γQ = coefficiente di sicurezza parziale che tiene conto delle incertezze del modello e delle variazioni dimensionali (Appendice A della norma CEN/TS
15680:2007)
Fk = Valori caratteristici dei carichi in accordo con l’Eurocodice EN 1991-1-1:2002 per gli edifici civili di categoria A
Capacità portante allo stato limite di esercizio – Frecce sotto carico
Freccia dei gradini sotto carico uniformemente distribuito
Carico Fs
qs =
2.00
[kN/m²]
Larghezza libera della scala
l=
Larghezza
[mm]
Freccia sotto carico Fs riferito alla larghezza libera della scala
w≤
l/200
[-]
Qs =
2.00
[kN]
Freccia dei gradini sotto carico concentrato
Carico Fs
Larghezza libera della scala
l=
Larghezza
[mm]
Freccia sotto carico Fs riferito alla larghezza libera della scala
w≤
l/180
[-]
La verifica allo stato limite di esercizio è positiva se i valori caratteristici dei carichi (Fk) non superano i valori (Fs): Fk ≤ Fs
Capacità portante – Carichi ammissibili
Valore minimo dimostrato dello stato limite ultimo e dello stato limite di esercizio
Carico verticale variabile uniformemente distribuito
q=
2.00
[kN/m²]
Carico concentrato verticale variabile
Q=
2.00
[kN]
Carico orizzontale variabile uniformemente distribuito
hs =
NPD
Carichi ammissibili = min [Rk / (γs ⋅ γQ) , Fs]
“C20”
Capacità portante
ETA 13/0877
Allegato 6
del Benestare Tecnico Europeo 13/0877:
Scala a chiocciola con gradini in legno
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ETA C20 ita - Aedilitia - Consiglio Nazionale delle Ricerche