AGOSTO 1999 pagina 8 LA PATATA BOLLENTE Le mura del vecchio carcere di Piacenza Come alcune scelte possono influire sullo sviluppo di una città N el corso dei secoli le città si adeguano alle esigenze cere ed intorno al 1876 nei giardini ed orti ducali é stato che cambiano. Così é stato anche a Piacenza, dove costruito il complesso penale al quale é stata aggiunta, l'antico Palazzo Madama, fatto costruire nel 1658 da verso il fronte su Piazza Consiglio, una palazzina per gli Madama Margherita De' Medici, madre di Ranuccio II uffici di competenza dell'Istituto di Pena. Farnese, per trascorrevi una serena e appartata vedovan- "Le Scuderie Reali (sec. XVIII) sono state trasformate in za, fu destinato a Dogana nel 1779 e, intorno al 1866, caserma con il nome di "Caserma Dal Verme", dismessa trasformato in carcere, funzione che ha mantenuto fino al da tempo e ormai in stato di abbandono. 1992, quando furono ultimati i lavori della nuova casa "La Chiesa ed il Convento delle Benedettine (sec. XVII) sono stati utilizzati come magazzini e parte del convencircondariale alle Novate. Restava allora da decidere come riutilizzare gli spazi to, negli anni cinquanta, é stata trasformata in case popolasciati liberi dalla struttura carceraria non più in uso. lari. La chiesa é stata successivamente lasciata in stato di Considerando gli altissimi valori storici, architettonici e abbandono. "La Chiesa di San Lorenzo (sec. XIV) é stata destinata a magazzino artistici degli edifici militare, mentre il dismessi (oltre al già convento fu demolito ricordato Palazzo nel secolo scorso. Madama, anche le "Nell'area demaniale chiese di San Lorenzo sorgono inoltre alcuni - terminata nel 1333 -, edifici di inizio secolo raro esempio di archicostruiti dall'esercito tettura gotica, e San come magazzini, ma Eustacchio - ricostruidi discreta qualità ta nel XVI secolo su architettonica; vi é una precedente del X, anche un mulino di e rinnovata nel 1710 buona architettura oltre alla palazzina razionalista degli anni ottocentesca di ingres'30 con locali annessi so all'ex carcere, alla ad uso di panificio chiesa a pianta centramilitare, oggi in le delle Benedettine abbandono. del XVII secolo, e a Palazzo Landi (ora L’aspetto attuale delle mura all’incrocio tra Via Benedettine e Via Giordano Bruno "Lo stato generale di degrado dell'area sede del Tribunale), che viene giudicato il massimo esempio di edilizia signo- monumentale richiede un indispensabile urgente interrile piacentina del primo rinascimento), l'allora sovrin- vento di recupero che già da diversi anni é iniziato da tendente Luisa Gremmo fece predisporre dagli architetti parte della Soprintendenza per i Beni Ambientali e L. Bertelli e A. P. Briga, funzionari della Sovrintendenza Architettonici dell’Emilia per la salvaguardia degli edifici stessa, un progetto organico di recupero relativo a tutta la più prestigiosi, quale il complesso delle Benedettine, S. zona costituita dai monumenti appena citati, compresi Lorenzo e Palazzo Landi. tra via Roma, via G. Bruno, via Buffalari, via Benedettine "L'attuale fase dei lavori di restauro porta ormai a meditae via Trebbiola, in pieno centro storico. L’inizio del pro- re sulle concrete destinazioni d’uso da dare ai singoli complessi monumentali, supponendo una visuale più getto, redatto nel maggio 1991, recitava così: "Nel Palazzo dei Landi (sec. XV) é stata installata la sede generale del problema, non limitata al singolo edificio, del Tribunale e degli Uffici Giudiziari, frazionando il ma finalizzata ad un recupero funzionale e qualitativo complesso architettonico con la destinazione parziale dei dell’intera area per passare dal restauro architettonico al cortili secondari per gli uffici del Ministero del Lavoro e restauro urbano. "La costruzione del nuovo carcere in area periferica della del Genio Militare. "Il Palazzo Madama (sec. XVII) é stato trasformato in car- città fornisce la grande possibilità di riscatto dell’area, AGOSTO 1999 pagina 9 permettendo l'acquisizione del Palazzo Madama e delle della chiesa barocca una prestigiosa sede per mostre, sue pertinenze. conferenze e varie attività culturali. "Le condizioni di estremo disagio in cui versano le atti"L'edificio dell'ex Caserma Dal Verme potrebbe contenevità giudiziarie, che attualmente si svolgono in una porre "l'archivio intermedio" per procedere alle operazioni zione del Palazzo Landi, conducono a valutare con di scarto e microfilmatura, prima della definitiva sistemaurgenza il reperimento di nuovi spazi per corrispondere zione presso l'Archivio di Stato per la consultazione al fabbisogno di locali che, negli ultimi tempi, si é fatto aperta al pubblico. ancora più pressante con l’entrata in vigore della proce"Attorno a questi due principali poli funzionali, la dura del nuovo Codice. "Cittadella Giudiziaria" e l'Archivio di Stato, dovrebbero "E' sembrato opportuno considerare quella del Tribunale organizzarsi tutti i servizi relativi quali la sistemazione una delle esigenze primarie da affrontare e si é intravista, del verde e i parcheggi. Si organizzerebbe così un sistenell'area demaniale suddetta, l'opportunità di realizzare ma urbano integrato con servizi a scala urbana e di quaruna "Cittadella tiere." Giudiziaria" che, oltre a Il progetto, dunque, prerispondere alle esigenze vedeva il recupero di funzionali richieste, tutta la zona - di prooffra una sede di noteprietà demaniale - come vole prestigio architetto"Cittadella Giudiziaria" e nico e ambientale. a sede del nuovo "Tra gli uffici statali preArchivio di Stato, ora senti in Piacenza, si é ospitato all'ultimo piano ravvisato che l'Archivio di Palazzo Farnese. di Stato, ospitato oggi a Alla "Cittadella Palazzo Farnese, mostra Giudiziaria" dovevano gravi carenze di spazio, essere destinati Palazzo specie in considerazioLandi, Palazzo Madama ne delle sue naturali e l a Pa l a z z i n a caratteristiche di contiOttocentesca a quest'ulnua crescita per le timo antistante. Si preveperiodiche nuove acquideva, tra l'altro, l'abbatsizioni. Gli spazi in uso timento dei "bracci" del nel Palazzo Farnese dismesso penitenziario, sono attualmente insufripristinando al contemficienti e, per altro, si po gli antichi giardini auspica che tutto il all'italiana voluti da complesso farnesiano Margherita De' Medici e possa essere destinato gli orti farnesiani. Anche nella sua totalità agli usi le strutture pertinenti museali, prevedendo di alla sicurezza del carceesporre al pubblico tutti re, tra cui l'alto muro di i materiali giacenti nei cinta, avrebbero dovuto depositi. Inoltre, il proessere demolite e sostiblema degli archivi non tuite con cancellate che Particolare della facciata di Palazzo Madama come si può intravvedere al di là del muro più in uso corrente e permettessero la visibil'immagazzinamento lità del verde e delle delle vecchie pratiche é presente in tutti gli uffici statali architetture. Era anche prevista la ricostruzione della in Piacenza che necessitano il reperimento di locali più piazzetta settecentesca antistante la chiesa delle idonei per la conservazione dei propri archivi, nonché Benedettine, che si sarebbe così nuovamente trovata maggiore spazio per espletare i propri compiti istituzioambientata nel suo spazio originario. Veniva inoltre stunali. Tale operazione risulta impossibile in quanto l’attuadiato un articolato sistema dei parcheggi, capaci fino a le sede dell’Archivio di Stato non é in grado di accogliere 553 auto. Presso la Caserma Dal Verme era prevista una nuovo materiale. Il complesso architettonico delle piazzetta su cui si sarebbero affacciati l'Ufficio del Benedettine con edifici demaniali adiacenti, in parte Registro, uno sportello bancario e una libreria specializancora in uso al Ministero della Difesa, offrirebbe gli zata in materie giuridiche. Dalla parte opposta, un bar spazi adatti per una organizzazione funzionale ristorante, affacciato sul giardino del Palazzo Madama, in dell'Archivio di Stato che troverebbe anche nello spazio confine col giardino dell'ex chiesa di San Lorenzo, men- AGOSTO 1999 pagina 10 tre la chiesa stessa migliore per la zona sarebbe stata destinata a interessata, se non addimuseo. Nei pressi del rittura per l'intera città: giardino della chiesa di cercare di riportare San Lorenzo erano stati Palazzo Madama con le trovati resti di una fornasue pertinenze ai suoi ce, di mura romane e splendori originari recubizantine e di un'insula perandone anche i giarromana, e il recupero dini e le zone limitrofe, della zona avrebbe o conservare mura, in potuto offrire l'opportuparte di recente costrunità di riportare alla luce zione, essendo state e godere un'area bombardate durante archeologica probabill'ultima guerra, e mente di grande interescomunque risalenti ai se. primi decenni del Intorno al 1994, il nostro secolo, come i nuovo sovrintendente, bracci di penitenza sensibile anche alle solcarichi sì di angosciosi lecitazioni della sezione ricordi, ma testimonianpiacentina di Italia za di un passato, ancora Nostra, giudicò, contrapiuttosto recente, in cui riamente ai suoi predesistemi ora decentrati cessori, che dovessero convivevano nel tessuto essere conservate tutte centrale della città? le strutture carcerarie, Mi sia comunque qui bracci e mura perimetraconcessa una breve li comprese, come testiconsiderazione persomonianza storica di un nale: mi pare intelligenperiodo ormai passato. te non ritenere tutto Incursione aerea del 13 maggio 1944 che distrusse i muri (tratta dall’Archivio Storico Piacentino di Emilio Malchiodi) Ora, al di là da ogni l'antico - o vecchio giudizio di carattere come meritevole di saleconomico e funzionale, ci si deve chiedere quale tenvaguardia, anche se di rispetto. Anche in passato hanno denza di pensiero sia più valida e quale soluzione sia convissuto buon gusto e necessità contingenti, scelte buone ed errori. Così pure tutto il moderno o nuovo - non é da demonizzare o da rifiutare a priori. Importante é saper discernere in modo logico e senza preconcetti cosa meriti di essere salvato e valorizzato e cosa no, e quali strutture siano degne di essere giudicate monumentali e di essere recuperate e quali invece non abbiano valore alcuno, né storico, né architettonico, né funzionale. F.S. Un dettaglio del progetto originario