PROGRAMMA ELETTORALE
LISTA CIVICA “CONTINUITA’ PER IL PROGRESSO”
La proposta programmatica elaborata per l’appuntamento elettorale del 31 maggio p.v. impone
una doverosa sintesi su quanto svolto nel corso delle precedenti consiliature
dall’amministrazione uscente, la quale, pur nella continuità, si ripropone in forma
profondamente innovata ed innovativa.
Il precario stato in cui si è ereditata la Città, ai primi anni novanta, ha imposto un’opera di
individuazione di un modello socio-economico adeguato alle sue tipiche caratteristiche storicoculturali ed ambientali, rispetto alla generica e anonima forma in cui verteva.
La tanto decantata vocazione turistica non era corroborata dalle necessarie condizioni per
poterla proporre al mercato di settore, cosicché si è resa necessaria la realizzazione di una
immagine della città non solo con le importanti opere di riqualificazione urbana, ma anche con
le azioni di valorizzazione di tutto il patrimonio comunale. In tal senso vanno ricordate le varie
iniziative intraprese nei vai settori, che si sono nel tempo tradizionalizzate tanto da divenire un
punto di forza per la destagionalizzazione turistica e arricchimento dell’offerta.
Posto quanto innanzi, la programmazione per il prossimo impegno amministrativo discende da
tutta la preziosa esperienza maturata che consente di poter fissare obiettivi, che sebbene
ambiziosi, sono raggiungibili con gli strumenti acquisiti e con i mezzi che si sapranno
conseguire.
L’azione di sviluppo che si intende implementare non sarà soltanto di tipo economico, ma
dovrà comprendere una dimensione umana e culturale orientata dunque al coinvolgimento
consapevole del corpo sociale.
Con i confortevoli segnali di ripresa economica, la strategia di fondo che caratterizza la fase
programmatica è basata sulla individuazione dell’obiettivo finale costruito con un insieme
sistematico di azioni che interagiscono con i luoghi e le risorse, con un forte coinvolgimento del
sistema socio economico, quale protagonista dell’azione.
La compagine candidata rappresenta il punto di partenza di una rinnovata azione di larga
partecipazione alla gestione della cosa pubblica, improntata ai canoni di efficienza e della
trasparenza che passa attraverso una ulteriore modernizzazione della struttura amministrativa.
L’obiettivo primario è la crescita economica e sociale per una migliore qualità della vita di
cittadini ed ospiti dove il macro settore del turismo rappresenta il cardine dell’azione di
sviluppo.
A garanzia del risultato proposto la compagine offre l’affidabilità dimostrata nel tempo in termini
di compattezza, lealtà, costanza e tenacia, rafforzata dall’impegno ad innovare nella continuità.
I concetti sopra espressi sono riassunti nella denominazione “continuità per il progresso”
attribuita alla lista e che si compone di figure rappresentative della società.
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LINEE TEMATICHE
Definizione e diffusione di nuovi strumenti per lo sviluppo turistico sostenibile e
l’ottimizzazione della competitività dell’offerta turistica.
Castel di Sangro, è promotore del progetto ABRUZZO INNOVATUR 2020, avendo già
individuato nel consorzio per l’innovazione tecnologica del turismo un partner imprescindibile
per raggiungere realmente un modello di sviluppo sostenibile legato al territorio e al turismo.
L’operatività è legata a questo importante Progetto Pilota che definisce le linee guida, i modelli
e gli strumenti replicabili finalizzati a diffondere sistemi innovativi di rigenerazione territoriale e
urbana, utilizzando gli strumenti 2020 per lo sviluppo del turismo con una visione che si
estende all’intero territorio regionale. La strategia vincente per lo sviluppo e la competitività del
turismo in Abruzzo, ovvero la capacità di interpretare e raccordare le risorse, le esperienze, le
specializzazioni regionali con le esigenze dei diversi segmenti di target della domanda turistica,
si estrinseca necessariamente e coerentemente con i seguenti Asset di posizionamento:
L’Abruzzo infatti è da sempre associata al concetto di conservazione della natura, al concept di
«parco». Capofila di APE Appennino Parco d’Europa si è sempre distinta come una regione di
parchi, ricca di biodiversità e di esperienze da vivere in natura, di elementi in cui la natura ha
colori, profumi, sapori, forme, respiri, innumerevoli aspetti, unici e non riproducibili.
Una regione verde, “conservata”, un Abruzzo che può e necessariamente deve essere
riconoscibile in base a come è già percepito ed immaginato in tutta Italia, in Europa e nel
Mondo.
Elementi di posizionamento
In tale contesto Castel di Sangro è una realtà unica e speciale che offre servizi coerenti con gli
elementi forti che oggi si innestano più che mai vincenti e competitivi sul Brand Abruzzo, nel
più ampio sistema delle proposte afferenti le aree protette, evidenziando una performance
reale e potenziale particolarmente favorevole sugli assi cartesiani del binomio Turismo/Natura,
in un territorio che sa conservare, gestire e pilotare azioni e sviluppo sui percorsi di:
«Sostenibilità Competitiva e Competitività Sostenibile».
Aspetti Strategici
Oggi il dibattito verte sul ruolo strategico che le città e le regioni rivestono nel trasformare il
territorio in chiave sostenibile, facendosi promotori di uno sviluppo che ha come obiettivo
quello di ridurre la vulnerabilità delle comunità e generare benessere.
Enti non governativi come l’UNDP (programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo), nell’ultimo
rapporto pubblicato, consigliano di invertire l'approccio alla progettazione sostenibile, partendo
dai bisogni delle persone per generare benessere tramite soluzioni a ridotto impatto
ambientale (e non viceversa).
L’efficacia di interventi di rigenerazione urbana ricade nella capacità degli enti promotori di fare
leva sul patrimonio esistente (edilizio e di conoscenze), individuandone i punti di forza e
debolezza tramite opportune analisi sul campo.
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Indirizzi Strategici
La rigenerazione del territorio e l’adozione di un approccio olistico non solo è auspicabile ma
addirittura necessario, visti gli scarsi risultati finora ottenuti sulla riduzione delle emissioni
climalteranti. L’applicazione di strategie viziate all’origine da un approccio eccessivamente
circoscritto e tematico non ha quindi dato i risultati sperati. Non si tratta, quindi, di vedere la
rigenerazione solo come un fatto edilizio fine a se stesso ma come la conseguenza di politiche
più ampie. Tra queste la mobilità, la capacità di un territorio di fare rete e di connettersi in
maniera fisica e virtuale, la capacità di ascoltare i sogni e i bisogni delle persone che
compongono quel territorio. Senza un piano strategico e sociale la rigenerazione non troverà le
risorse necessarie per un cambiamento di direzione.
Nella ricerca del MIT dal titolo Rapporto sui limiti dello sviluppo (dal libro The Limits to Growth.
I limiti dello sviluppo) si evidenzia come lo sviluppo da incondizionato diventa improvvisamente
condizionato non solo da fattori sociali, come la pace e la stabilità, l’istruzione e l’occupazione,
il progresso tecnologico ma anche da fattori materiali come la disponibilità di alimenti, di risorse
naturali e di un ambiente non contaminato.
Oggi il modello di sviluppo deve essere capace di produrre ricchezza senza produrre
insieme processi di inquinamento e di degrado ambientale.
La dimensione economica è strettamente legata a quella ambientale e sociale.
L’iniziativa congiunta di Cnel e Istat parte proprio da questi presupposti per misurare attraverso
il BES, che misura i livelli di benessere equo e sostenibile ed il PIQ (Prodotto Interno di
Qualità) che misura la capacità del sistema produttivo di qualità di generare valore aggiunto di
un territorio, e superare dunque il concetto di Pil in dodici dimensioni , che comporti un livello di
benessere che tenga conto anche degli aspetti sociali ed ambientali, per superare le cause di
diseguaglianza e vulnerabilità e favorire la formazione di comunità resilienti.
Obiettivo 1
Dotare la città di linee guida generali e contestualizzate per consentire la
implementazione di una rigenerazione territoriale e urbana per lo sviluppo sostenibile.
1) Adottare un approccio olistico e “glocal”, che includa tutte e tre le dimensioni dello sviluppo
sostenibile e includa strategie utili all’ambito locale per decarbonizzare il territorio, mantenendo
però sempre un sguardo attento al contesto che lo circonda.
2) Partire dalle basi normative ed indicazioni strategiche a livello europeo e nazionale per
inserirsi all’interno del dibattito sul tema della rigenerazione che travalica i confini prettamente
regionali e per intercettare quelle che oggi risultano essere concrete possibilità di
finanziamento.
3) Conoscere il territorio, gli abitanti e le imprese di cui è composto per fare leva sul patrimonio
fisico (edilizio, infrastrutturale, ambientale) e virtuale (conoscenza e relazioni).
4) Analizzare quanto è stato già messo in campo in contesti simili per individuarne i punti di
forza replicabili.
Obiettivo 2
Dotare la città di modelli amministrativi e gestionali per l’attivazione di strumenti
operativi e finanziari utili allo sviluppo turistico in coerenza con una strategia puntata
sulla rigenerazione territoriale e urbana nel più ampio contesto delle strategie di
sviluppo sostenibile.
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1) Adottare un approccio multifondo e multisettoriale per attivare strumenti di programmazione
e finanza necessari alla definizione di piani, programmi e progetti di sistema per uno sviluppo
territoriale sostenibile.
2) Selezionare le opportunità di finanza agevolata e definire gli strumenti finanziari innovativi i
cui effetti favorirebbero l’accesso al credito, prolungando la durata dei mutui per investimenti
nel turismo e l’abbassamento dei tassi d’interesse necessari per uno sviluppo turistico
sostenibile.
3) Definire modelli di implementazione e gestione per la città rispetto agli assets esistenti ed ai
sistemi di governance esistenti e praticabili.
4) Definire le implicazioni strategiche, normative, amministrative e finanziarie al fine di favorire
l’implementazione dei modelli e delle soluzioni individuate
Obiettivo 3
Sensibilizzare gli operatori pubblici e privati per condurre ad ottimizzazione le
implicazioni strategiche, amministrative, normative e finanziarie necessarie a consentire
l’applicazione di linee guida e modelli.
1) Individuazione dei segmenti di target interessati
2) Definizione e realizzazione degli strumenti e dei materiali informativi.
Obiettivo 4
Sensibilizzare gli operatori pubblici e privati al fine di diffondere ogni opportunità e
modalità per partecipare ed essere partner di programmi e progetti di sviluppo integrato
nell’ambito di progetti coerenti con i precedenti obiettivi.
1) Individuazione dei segmenti di target interessati
2) Organizzazione di eventi per la diffusione e la adozione delle soluzioni individuate. 3)
Organizzazione di eventi per la diffusione e la condivisione delle soluzioni finanziarie con
eventuali partner individuati.
4) Organizzazione di eventi per la divulgazione di opportunità individuate e percorribili per gli
operatori pubblici e privati.
Sono passi per un viaggio importante per la comunità di Castel di Sangro dopo un attento
studio e un attenta analisi delle varie fasi quali l’individuazione dei bisogni, della visione della
comunità, lo sviluppo di un piano di azione nell’ambito di una condivisione di pensieri di idee e
di emozioni legate inevitabilmente a questo progetto di sviluppo territoriale e turistico
sostenibile. Tutto per rafforzare quell’oramai conosciutissimo concetto di modello affermato di
“resilienza” di comunità, un modo di vivere e di pensare che integra i propri punti di forza e le
proprie abilità agli apporti degli altri nella prospettiva sistemica di crescita ed interazione con
Regione, Stato e UE.
A margine della suddetta illustrazione, si proseguirà nell’opera di promozione del territorio, con
sistemi del genere SMART TOUR BOX, ampliando la gamma delle informazioni sul sito
istituzionale, con la elaborazione di altri e più aggiornati mezzi audiovisivi.
Il piano comunale per le politiche culturali (PCC)
Con l’evolversi delle iniziative culturali è maturata l’idea di elaborare uno specifico strumento
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innovativo di pianificazione in grado di delineare i modelli di sviluppo, gli obiettivi e le linee
d'azione a breve, medio e lungo termine della politica culturale che si intende attuare; che
individua nell'arte, nella creatività e, più in generale, nella cultura, umanistica e scientifica, un
motore di sviluppo del tessuto urbano, sociale ed economico della nostra città.
In tal senso, il piano si configura come un documento programmatico di indirizzo che, in
un'ottica di trasparenza delle scelte politiche adottate, ha come obiettivo principe quello di
condividere con la cittadinanza il percorso di costruzione e attuazione del progetto culturale per
Castel di Sangro.
Tale documento sarà costantemente integrato nella parte relativa alle azioni e agli atti adottati
per il raggiungimento degli obiettivi prefissi, al fine di assicurare una reale partecipazione della
società tutta nell'attività politica svolta. Il piano traccia la cornice degli obiettivi e delle strategie
adottate.
La nostra politica culturale è quindi una politica in grado di immaginare, progettare e
attualizzare il futuro, riuscendo a valorizzare e incanalare le grandi energie creative presenti,
coniugandole anche con il sistema imprenditoriale e inserendole in una cornice coerente con le
esigenze del territorio, fortemente caratterizzato da un’eccellenza culturale.
Gli obiettivi generali della nostra politica culturale sono fondati sui seguenti presupposti:
‐la convinzione che l’innalzamento costante della qualità culturale dei luoghi sia soprattutto
innalzamento della qualità generale della vita, perché premessa indispensabile
per
l’affermazione del concetto di cittadinanza culturale e di un sano sviluppo turistico. Concetto
che permette univocamente di ampliare la capacità attrattiva dei luoghi e la loro valorizzazione;
-la convinzione che il patrimonio culturale significa porre le basi per lo sviluppo di un indotto di
servizi e attività che costituiscono anche una risposta tutta moderna all’attuale crisi economia.
E’ ampiamente dimostrato come la valorizzazione del patrimonio museale e archeologico e il
potenziamento dell’offerta culturale costituiscano non solo l’attrattore principale del turismo, ma
anche una risposta alla drammatica crisi in atto;
‐ l'idea che per portare avanti le politiche culturali sia necessario un costante confronto con il
territorio e un ascolto delle esigenze e potenzialità nella direzione dell'istituzionalizzazione di
un dialogo costruttivo tra pubblico e privato;
‐la convinzione che qualsiasi sviluppo futuro non possa prescindere dalla valorizzazione e
promozione di tutti gli aspetti della cultura materiale e immateriale del nostro territorio; in tal
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senso le tradizioni, il patrimonio di conoscenze storiche locali, della lingua, dei generi letterari e
artistici, delle forme artigianali e della gastronomia, giocheranno un ruolo sinergico trasversale
nelle progettualità dispiegate;
‐da ultimo, l’idea che lo sviluppo culturale di una Città come Castel di Sangro, di medie
dimensioni, caratterizzata da una posizione geografica invidiabile, da paesaggi unici, da un
bacino turistico estivo ed invernale potenzialmente infinito e da una storia più che millenaria,
debba necessariamente passare attraverso la valorizzazione del patrimonio esistente.
Tutela della salute e sviluppo delle politiche sociali
L’amministrazione comunale di Castel di Sangro, da sempre ed in una ottica tesa ad
istituzionalizzare le emergenze e le esigenze di carattere personale del cittadino, ha
manifestato particolare attenzione al settore delle Politiche Sociali.
Nel corso degli anni, soprattutto gli ultimi, ove tali esigenze hanno avuto carattere di
ingravescenza derivante dalla crisi economica sempre più dilagante, si è dovuta misurare con
quotidiane sfide nelle quali la incertezza del domani ha rappresentato un minimo comune
denominatore per chi, con gli amministratori pubblici, interloquiva, cercando risposte concrete
e non sterili rimandi ad un periodo futuro e ipoteticamente migliore.
In questo senso ed in questa misura, di fronte ad erogazioni statali sempre minori ed all’idea
sempre più illogica per cui i sacrifici maggiori, in un Paese ormai abituato al lusso ed allo
sperpero, dovessero essere affrontati con carattere di esclusività dagli Enti Locali, quest’ultima
ha rappresentato un baluardo ed un punto di riferimento, essendo non solo un accesso di
prossimità evidente per chi vivesse condizioni di emergenza e disagio, ma anche, in fondo, in
una dimensione di solidarietà ed attenzione, la forma più compiuta dello Stato, il quale per
definizione non abbandona chi rimane indietro.
In questo senso e solo in questo, possono essere letti gli interventi perfezionati dal Comune di
Castel di Sangro (AQ) e tesi a contrastare fenomeni di povertà (con circa sessanta nuclei
familiari attenzionati), la assistenza a favore dei minori con la creazione di un fondo di
solidarietà intercomunale, la compartecipazione economica in ogni occasione in cui i cittadini si
trovassero ad affrontare impreviste emergenze di natura economica e riferentesi alla tutela dei
più alti valori di natura e rango costituzionale, quali il
diritto ad una esistenza “libera” e
dignitosa e quello alla salute, la istituzionalizzazione (con costi ed oneri a carico del Comune)
della figura della amministrazione di sostegno a vantaggio di quegli uomini e quelle donne in
condizioni di minorata difesa.
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In questa ottica e nel territorio condiviso con le altre ed importanti forze politiche del territorio,
in uno spazio laico e comune, quale è stato quello della Consulta Per le Politiche Sociali è nata
la idea della creazione di un fondo di solidarietà che avesse l’obiettivo di sostenere non solo le
attività sociali svolte dal Comune, ma anche l’attività amministrativa nell’ambito delle azioni
ordinarie per la solidarietà sociale. In particolare il Fondo è nato con la funzione di:
a) - sostenere le spese motivate dalla necessità di affrontare degenze ospedaliere, interventi
chirurgici o cure non sufficientemente coperte dal sistema sanitario nazionale;
b) - integrare le azioni di sostegno per altre situazioni di disagio o di bisogno non risolvibili con
il normale intervento di assistenza sociale;
c) - consentire interventi di sostegno al reddito di natura straordinaria, in relazione a situazioni
di crisi occupazionale acute, alla cui gestione non si può provvedere con gli strumenti disposti
dalla vigente legislazione;
d) - favorire l’inserimento dei giovani disagiati o disabili, dei disoccupati con problemi di
alcolismo o tossicodipendenza e degli ex carcerati;
e) - favorire il rientro e il reinserimento nella comunità degli emigrati;
f) - favorire la prosecuzione negli studi dei giovani meritevoli appartenenti a famiglie in evidente
stato di bisogno;
g) - integrare, laddove non sufficiente, l’assistenza agli anziani privi di parenti;
h) - facilitare gli studi e le indagini di studenti e ricercatori nell’ambito dell’assistenza, della
solidarietà e della disabilità;
i) – consentire interventi a tutela e sostegno delle donne e ragazze madri colpite da gravi
disagi familiari (violenza, abusi, maltrattamenti, stalking etc.), finalizzati a garantire per sè e per
i figli una integrazione sociale e l’esercizio dei diritti fondamentali.
Non si può certamente affermare che tali funzioni siano state pienamente assolte ma in ogni
caso va colta la novità programmatica della intuizione che, nel prossimo futuro, dovrà
necessariamente compendiarsi in un’azione ancor più coraggiosa per destinare al fondo una
reale ed autonoma capacità economica, garantendo la possibilità di fronteggiare le quotidiane
emergenze in modo assolutamente compiuto e tempestivo.
In questa dimensione in cui le Politiche Sociali assolvono alla funzione di riconoscere nel
sostegno all’individuo, il primato di ogni azione amministrativa e politica, evitando duplicazioni
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burocratiche dannose, dovrà essere istituzionalizzata, come vera ed autentica ragione
noumenica della azione Politica e quale involucro operativo del fondo di solidarietà, la figura
del Pronto Soccorso Sociale teso a Garantire accoglienza ed assistenza a tutti quei soggetti
in situazione di disagio estremo e che si trovano in condizioni di isolamento e sconforto
emotivo ed economico.
Accanto alla doverosa opera di sostegno va pur sempre affiancato un impegno sociale
finalizzato al miglioramento della qualità dei servizi ludico-ricreativi dedicati sia alla più giovane
fascia d’età della cittadinanza che alla terza età. L’attenzione a quest’ultima categoria sociale
va prestata perché essa si manifesti sempre più come una risorsa e quindi un capitale in grado
di partecipare direttamente alle dinamiche delle comunità.
L’istruzione, pur nella distinzione dei ruoli, rappresenta sempre un doveroso momento per
contribuire ad una viva compartecipazione tra le varie agenzie formative, la scuola e gli EE.LL.
per una ottimale organizzazione e articolazione degli spazi e dei tempi di crescita dei bambini e
dei ragazzi della Città e del territorio, senza trascurare quanto necessario, in termini di
organizzazione dei servizi extrascolastici, per consentire alle famiglie di conciliare vita
familiare, lavoro, studi e tempo libero.
La proficua collaborazione con l’Azienda Sanitaria ha scongiurato i rischi di chiusura paventati
più volte determinando la ristrutturazione, l’adeguamento e l’ammodernamento del plesso
ospedaliero. Tale risultato ha determinato le condizioni per l’avvio del progetto sperimentale
adeguato alle esigenze di un ospedale di montagna e di confine che rafforzi le ragioni del suo
mantenimento e che assicuri un ottimo standard dei servizi sanitari in grado di garantire a tutti i
cittadini un’assistenza di qualità.
La politica messa in campo sul fronte sanitario ha favorito la consapevolezza dell’’importanza
dell’Ospedale di Castel di Sangro, quale presidio strategico di un comprensorio interregionale,
caratterizzato da una forte mobilità attiva, riuscendo altresì ad assicurare la stessa attenzione
riservata alle grandi strutture. I vantaggi che il nosocomio castellano è in grado di offrire per la
popolazione rispetto a quelli di grandi dimensioni sono assicurati anche dall'attività sinergica
fra i vari reparti e con il presidio ospedaliero di Sulmona. Si punta ad ottenere non solo un
potenziamento dei servizi già presenti ma anche una moderna organizzazione che consenta di
ottimizzare la risoluzione dei problemi legati alla emergenza-urgenza.
Per quel che concerne le iniziative per le quali l’amministrazione potrà svolgere un ruolo più
diretto ed incisivo si propone una iniziativa speciale da svilupparsi in collaborazioni con
Università degli Studi di L’Aquila - Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze
della Vita e dell’Ambiente per la realizzazione dei seguenti Progetti:
1) Educazione alimentare e valorizzazione dei prodotti tipici
Obiettivi del progetto:
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 valorizzazione del territorio attraverso la utilizzazione dei prodotti tipici e
conservazione della biodiversità(recupero e caratterizzazione di varietà locali alimentari)




osservatorio dell’alimento per la tutela della biodiversità e tipicità delle produzioni
studio dei determinanti del comportamento alimentare
prevenzione nutrizionale ed assunzione di comportamenti alimentari salutari
definizione delle proprietà nutrizionali delle principali produzioni tipiche
2) Istituzione Ambulatorio di Nutrizione e Benessere Alimentare presso il Presidio
Ospedaliero di Castel di Sangro in convenzione ASL, per la Prevenzione e Cura
dell’Obesità e dei Disturbi Alimentari in età Adulta e Pediatrica
IL COMUNE
La continua attribuzione di funzioni attribuite all’ente locale con le profonde riforme delle
autonomie susseguenti alla riforma costituzionale del titolo V della carta costituzionale, ha
determinato la esigenza di una radicale rimodulazione del sistema organizzativo del Comune.
Nella continua opera di ammodernamento si prospetta:
1) Riorganizzazione dei Servizi Amministrativi del Comune
 Introduzione di Modelli Organizzativi con Profili Aziendalistici e Manageriali
 Organizzazione di Percorsi Formativi per i personale dipendente
 Implementazione e efficentamento delle attività amministrative di Front Office e Back Office
2) Servizi in Outsorcing e/o in House
 Ottimizzazione dei processi nella fase dell’esecuzione del contratto
 Implementazione degli strumenti contrattuali per una gestione efficiente, efficace ed economica delle risorse economiche e finanziarie a disposizione
3) Cooperazione intercomunale per il potenziamento dei servizi associati e valorizzazione
del sistema cooperativistico giovanile per il soddisfacimento di attività ausiliare.
4) Nucleo di programmazione in partenariato in collaborazione con dipartimenti
universitari e con la DMC Alto Sangro Turismo e Polo Innovatuor, anche finalizzate alla
ricerca delle risorse economiche.
MOBILITA’ E AMBIENTE

Sulla base delle linee programmatiche innanzi illustrate, la gestione territoriale mira a
conseguire risultati di massima coerenza non solo di tipo socio-economico, ma anche di
ecosostenibilità. Le consolidate iniziative di valorizzazione delle risorse ambientali
vanno arricchite da interventi di fruibilità e di creazione di nuove strutture e spazi per la
vita sociale e collettiva, osservando il massimo riguardo alle peculiarità della risorsa
ambientale.
La proposta del Parco Urbano di Prato Cardillo si pone in perfetta aderenza con le
argomentazioni esposte, in quanto costituisce un modello straordinario di spazio verde,
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vocato all’agevole godimento dell’elemento naturale dove possono coesistere le
esigenze ludiche dell’infanzia e quelle di ogni altra fascia di età. Tale ambito costituirà
anche un punto di straordinaria attrattività per la massiccia richiesta della mobilità
alternativa cliclopedonale che si svilupperà dall’interno dell’area stessa per oltrepassare
i confini comunali nelle varie direzioni, passando per il miglioramento dei tracciati
esistenti fino alla Frazione di Roccacinquemiglia e oltre. L’intervento beneficia del
contributo del GAL, dell’accantonamento del ricavato boschivo, delle risorse PAR-FAS.
A ciò aggiungasi il sistema di Bike Sharing per il quale sono stati ottenuti fondi per la
relativa realizzazione da collocare nell’ambito in parola al fine di favorire il sistema di
trasporto intermodale.

Il risparmio e l’efficientamento energetico rappresenta un settore di grande importanza
per il contenimento della spesa pubblica ed anche per il miglioramento dei relativi
servizi, con particolare riferimento all’impianto di pubblica illuminazione. Il programma
avviato consentirà alla Città di Castel di Sangro di avvicinarsi sempre più ad un ideale di
Smart City, ossia una città che risparmia attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie che
preserva l’ambiente e che si apre alle connessioni multimediali in assoluta sintonia con
gli obiettivi imposti dal Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) ossia il principale
movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad
aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro
territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare
l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO 2 entro il 2020. Non
mancheranno altre forme di approvvigionamento di fonti di energie rinnovabili basate
piuttosto con sistemi di modeste dimensioni. Gli impianti di cogenerazione sono un
valido esempio per la produzione contemporanea di energia elettrica e di calore,
attraverso l’utilizzo di fitomassa derivante dalle potature o da materiale ricavato da
interventi di miglioramenti boschivi. L’obiettivo è quello di creare reddito e occupazione
utilizzando in modo sostenibile le risorse rinnovabili. Inoltre il calore prodotto potrà
essere utilizzato per il riscaldamento di edifici e/o strutture sportive (es. Piscine,
Palasport, etc.) In relazione alla iniziativa di affidamento della pubblica illuminazione, si
è potuto predisporre un programma per la sicurezza dei cittadini, mediante il quale si
potrà combattere efficacemente il fenomeno dei furti. Il sistema previsto è quello della
videosorveglianza da apporre nei punti strategici della città, per essere connessa con le
sedi delle forze dell’ordine.

Il servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti ha rappresentato uno dei settori
oggetto di esternalizzazione che ha richiesto complessi e avversati provvedimenti estesi
a tutta la compagine consortile tanto da determinare un periodo non breve per la
definizione del rapporto contrattuale. L’avvio della complessa organizzazione per lo
svolgimento del servizio porta a porta è reso possibile oggi dalla realizzazione dell’unico
Ecocentro del territorio che consentirà la raccolta delle varie frazioni merceologiche dei
rifiuti, fondamentale proprio per il genere di prestazione che si intende perseguire.
L’obiettivo a breve termine sarà dunque quello di raggiungere quelle percentuali di
raccolta differenziata che permetteranno di conseguire una migliore qualità della vita e
quindi di rispettare tutti i principi scanditi da quella sostenibilità ambientale.

La tutela del territorio passa anche e soprattutto attraverso le opere di risanamento che
interesseranno il sito della ex discarica loc Le Pretare, la cui iniziativa è assistita da
fondi regionali; l’impianto di Bocca di Forli, il quale già interessato dalla messa in
sicurezza della discarica, dovrà essere necessariamente ammodernato e riconvertito
nella direzione delle moderne tecniche di trattamento e smaltimento dei rifiuti, fermo
restando le necessarie azioni connesse alla riorganizzazione dell’assetto societario con
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la doverosa attenzione alla salvaguardia del personale dipendente, nonché alla
eliminazione di ogni tipo di inquinamento.

Le acque sono un argomento degno di altrettanta attenzione con l'obiettivo strategico di
garantire una disponibilità di acqua di buona qualità, sufficiente a soddisfare le esigenze
dei cittadini, dell'economia e dell'ambiente. Ma la problematica più seria, è senz’altro
rappresentata dagli scarichi, in quanto uno dei requisiti minimi fondamentali per la
salvaguardia delle acque è l’abbattimento della sostanza organica attraverso il ciclo
secondario di trattamento dei reflui. Pertanto l’impianto di depurazione dovrà essere
potenziato al punto di poter garantire il dedotto trattamento assicurando anche una
efficiente gestione dei differenti carichi a seconda delle stagioni. Altro aspetto da
sviluppare è quello legato ai collegamenti ad impianti fognari delle condotte. Tutto
questo implica un considerevole onere finanziario che dovrà essere conseguito
mediante una opera di concertazione con la Regione Abruzzo la quale ha manifestato
grande attenzione alla problematica in argomento senza trascurare le possibilità
comunitarie.

Per il discorso urbanistico si intende affermare il concetto della città fruibile e sicura che
veda raggiunto il definitivo recupero del centro storico ricondotto anche alla sua
funzione sociale in un contesto urbano con spazi verdi curati ed una mobilità urbana ed
extraurbana razionale ed efficace. L’attività di rigenerazione compiuta attraverso la
nuova pianificazione in via di approvazione costituisce un insieme di strategie tese alla
riconversione e recupero del patrimonio edilizio esistente e alla ricucitura delle frazioni
di territorio insediato. La filosofia di fondo del predetto piano è orientata ai canoni della
perequazione. La nuova legislazione intervenuta nel campo dell’urbanistica rappresenta
pur sempre quella opportunità metodologica che si intenderà invocare per il rapido
adeguamento della pianificazione alle dinamiche socio-economiche della città, onde
favorire le iniziative degli operatori dei vai settori produttivi.
Le scelte operate in tale sede costituiscono l’assetto della nuova dotazione
Infrastrutturale che prevede la realizzazione di un campus scolastico all’avanguardia, di
un centro turistico integrato, il recupero e la riorganizzazione dell’area ferroviaria e il
miglioramento e ottimizzazione dei sistemi di comunicazione.
Fermo restando le iniziative di maggior consistenza ed a più lungo termine, le
realizzazioni oggetto del programma attengono alla immediata realizzazione della nuova
scuola media, dell’ampliamento della scuola dell’infanzia, una piscina coperta, di una
vasta rete ciclopedonale, di un vasto parco urbano fluviale, di interventi di bonifica del
dissesto idrogeologico della zona Colle, della ristrutturazione della sede municipale, di
un nuovo contesto architettonico di Piazza Plebiscito, della ristrutturazione dell’edificio
della Madonna degli Eremiti, dell’ampliamento del cimitero di Roccacinquemiglia e di
interventi sulla sicurezza stradale. Inoltre si realizzeranno le iniziative finalizzate alla
tutela dei cani che eliminino il rischioso fenomeno dell’abbandono, a tal fine favorendo
la costruzione di idonei ricoveri oltre ad una politica sul corretto rapporto tra uomo e
animale.

La politica del settore agricolo sarà improntata a promuovere l’acquisizione di
conoscenze per l'innovazione del settore agricolo e forestale al fine di potenziare la
redditività e la competitività di tutti i tipi di produzione, promuovendo altresì incentivi per
l'organizzazione della filiera alimentare. Nello specifico si prevede la realizzazione del
mercato dei produttori locali da insediare nella vecchia struttura del mercato coperto,
ove sarà possibile creare un ambiente dedicato alle produzioni locali prevedendo anche
la possibilità di trasformazione in loco.
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
Per le attività produttive di tipo artigianale appare indispensabile favorire un indotto che
determini delle nuove opportunità di lavoro. La evidenziata esigenza di recupero del
patrimonio edilizio e la riqualificazione urbana in generale, costituiscono un momento di
grande opportunità per le piccole e medie aziende della città. La politica da adottare per
il sostegno al settore sarà attenta a sensibilizzare gli istituti creditizi e le istituzioni
preposte alle provvidenze pubbliche per la concessione di misure economiche e
finanziarie.

Il settore commerciale, da sempre orgoglio della città, sarà sempre più considerato
nelle attività promozionali che verranno messe in campo. La stretta connessione del
commercio con il turismo impone una maggiore interazione tra le due categorie al fine
dell’ottimizzazione dell’offerta turistica quale momento di competitività. L’ulteriore
sviluppo delle consolidate iniziative poste in essere nel campo della
destagionalizzazione stanno producendo un risultato straordinario che potrà favorire
non solo quanto detto, ma anche l’insediamento di nuove attività per i servizi non ancora
presenti con conseguenti ricadute positive occupazionali.

Per l’abitato di Roccacinquemiglia si punta ad una strategia di rilancio che passi
attraverso un pieno coinvolgimento della stessa Comunità per ogni genere di iniziative
in atto e per quelle che saranno realizzate in seguito in termini promozionali. In
particolare si mira a rendere socialmente dinamiche le straordinarie potenzialità della
Località, contando sul completamento dell’intervento ricompreso nell’intesa sancita nel
programma integrato del Borgo Antico di Roccacinquemiglia che consentirà di avere
una struttura ricettiva di ottimo livello a spiccata vocazione turistica cultura e
congressuale. L’ infrastrutture che costituiranno il mezzo attraverso il quale poter
ampliare il sistema turistico sportivo già in essere nel capoluogo saranno rappresentate
dalla realizzazione di un centro sportivo polivalente in grado di ospitare campus ed
eventi di settore senza trascurare l’alto valore ricreativo e formativo per la comunità
giovanile locale. Tale strategia consentirà concretamente l’insediamento di attività
commerciali e di servizi vari, favorendo ancora una maggiore frequentazione delle
seconde cose. Altro punto programmatico è costituito dalla realizzazione di un centro
ricreativo attrezzato, per lo svolgimento delle quotidiane attività ricreative di
socializzazione legate al doposcuola. Si recepisce il documento programmatico
proposta dalla Comunità di Roccacinquemiglia.
IL CANDIDATO SINDACO
ANGELO CARUSO
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