CATEGORY MANAGEMENT Il modello operativo per il Sistema Italia Al servizio delle imprese Gli obiettivi Indicod-Ecr è una associazione di categoria senza scopo di lucro che raggruppa aziende industriali e distributive operanti nel settore dei beni di largo consumo. Ad essa fanno capo, su base volontaria, circa 33mila imprese. Indicod-Ecr intende quindi porsi quale punto di riferimento istituzionale di tutto il “Sistema Produttore/Distributore/Consumatore” per lo sviluppo di tecniche, soluzioni operative, standard e strumenti atti ad ottimizzare l’efficienza dei processi relativi al Sistema stesso, sia all’interno delle Imprese aderenti, sia nell’interfacciamento strategico ed operativo fra di esse e nei loro rapporti con il consumatore finale. Perseguendo queste finalità, Indicod-Ecr intrattiene relazioni con tutti gli Enti e le Istituzioni Pubbliche che interagiscono con il Sistema delle imprese che aderiscono all’Associazione. La missione I valori Costituita nel 2004, per effetto della fusione tra Indicod ed Ecr Italia, l’Associazione ha come missione “promuovere il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle Imprese produttrici e delle Imprese distributrici di beni di consumo, nei loro reciproci rapporti e nelle loro relazioni con gli altri partner nelle filiere di riferimento, al fine di soddisfare al meglio le attese del consumatore”. I valori guida che ispirano l’attività di IndicodEcr sono: • trasparenza • qualità • professionalità • generazione di valore • efficienza • integrità • eticità GS1 Efficient Consumer Response Indicod-Ecr rappresenta in Italia GS1 (precedentemente denominato Ean International), l’organismo internazionale che coordina la diffusione e la corretta implementazione dello standard GS1 (in precedenza denominato EAN/ UCC) in più di 100 paesi. Indicod-Ecr si propone di perseguire la diffusione degli strumenti di raccordo tecnico tra Industria e Distribuzione secondo le specifiche elaborate a livello internazionale da GS1. La consistenza della base di imprese associate fa di GS1 il sistema più diffuso e rappresentativo utilizzato per lo sviluppo di strumenti tecnici a supporto del commercio mondiale. Il Sistema Efficient Consumer Response si propone lo studio, la diffusione e l’applicazione di tecniche, strumenti e modalità di interfacciamento strategico ed operativo fra Industria e Distribuzione e fra questi soggetti ed il consumatore finale, per rendere il settore grocery più efficiente e capace di soddisfare le richieste dei consumatori al minor costo possibile. Ecr Europe, creato nel 1994, è il punto di riferimento delle 21 organizzazioni nazionali attive in Europa che sviluppano iniziative di Efficient Consumer Response. CATEGORY MANAGEMENT Il modello operativo per il Sistema Italia Indice dei contenuti Le definizioni del Category Management 4 Obiettivi e principi 5 Le regole d’oro per la collaborazione 6 I criteri di base per il Modello Operativo 6 Il processo a 8 fasi • FASE 0: Allineamento strategico • FASE 1: Definizione della categoria • FASE 2: Attribuzione del ruolo • FASE 3: Valutazione delle performance • FASE 4: Obiettivi • FASE 5: Strategie di marketing • FASE 6: Definizione delle tattiche • FASE 7: Piano di implementazione • FASE 8: Revisione 7 8 9 10 11 12 13 15 19 21 Sintesi e considerazioni generali • Approccio selettivo per fase • Analisi, report e supporti per ogni fase • Passi, check point e livelli dell’albero ECR • Riunioni, tempi e responsabilità decisionali 23 23 24 25 26 Il team congiunto Produttore e Distributore 27 Le aree di impatto in azienda 28 La formazione 31 Le definizioni del Category Management • Una Categoria è un insieme di prodotti raggruppati per soddisfare una esidel Consumatore. Legenza definizioni del Category Management • Il Category Management è il processo per definire e gestire ogni categoria come unità di business. Una Categoria è un insieme di prodotti raggruppati per soddisfare una esigenza del Consumatore • Il Category Management è il processo per definire e gestire ogni categoria come unità di business CATEGORY MANAGEMENT • 4 La categoria Il Category Management Una categoria è un ben definito gruppo di prodotti/servizi che il consumatore percepisce come tra loro correlati e/o sostituibili nella soddisfazione di una sua esigenza Il Category Management è un processo comune tra Produttore e Distributore in cui le categorie sono gestite come Unità Strategiche di Business con l'obiettivo di aumentare il fatturato e l'utile attraverso una maggiore soddisfazione dei consumatori I punti di forza del Category Management: • Focus sul consumatore e sulle sue esigenze • Gestione di un insiemeManagement: di prodotti (categoria) come risposta ad una I punti di forza del Category specifica esigenza del consumatore Condivisione del know-how da parte del Produttore (sul consumatore) e • • Focus sul consumatore e sulle sue esigenze. del Distributore (sull’acquirente) • Gestione di un insieme di prodotti (categoria) come risposta ad una specifica esigenza del consumatore. • Condivisione del know-how da parte del Produttore (sul consumatore) e del Distributore (sull’acquirente). 5 Obiettivi e principi I principi di base (come focus sul consumatore, collaborazione industria-distribuzione, orientamento al futuro) permettono la soddisfazione e fidelizzazione del Obiettivi e principi Consumatore e garantiscono la redditività nel tempo, incrementando il valore per tutta la filiera. I principi di base (come focus sul consumatore, collaborazione industria-distribuzione, orientamento al futuro) permettono la soddisfazione e fidelizzazione del Consumatore e garantiscono la redditività nel tempo, incrementando il valore per tutta la filiera Utilizzo di tutte le leve del marketing mix OBIETTIVI Redditività delle categorie nel tempo Soddisfazione e fidelizzazione del consumatore Differenziazione (Canale, Insegna, Area geografica) "Valore“ per tutta la filiera PRINCIPI Processo semplice, modulare e flessibile Focus sul consumatore Collaborazione Orientamento al futuro Condivisione dati 5 Produttore e Distributore lavorano insieme in modo paritetico, integrando i rispettivi know-how e condividendo obiettivi e benefici Le regole d’oro per la collaborazione Produttore e Distributore lavorano insieme in modo paritetico, integrando i rispettivi know-how e condividendo obiettivi e benefici. E' è essenziale la confidenzialità nella condivisione di informazioni Obiettivi e strategie devono essere condivisi Deve instaurarsi un clima di fiducia reciproca e di trasparenza 6 regole d'oro per lavorare insieme Il team deve essere multifunzionale Il progetto deve essere "Win, Win, Win“ per Produttore, Distributore e Consumatore Pariteticità: nessuno dei due partner ha tutto il know how I criteri di base per il Modello Operativo criteri di sui base il ililModello Operativo IIIcriteri di quali si Modello di criteri di base base sui qualiper si basa basa Modello Operativo Operativo di ECR ECR Italia Italia sono: sono: • Riferimento unico per il sistema Industria-Distribuzione CATEGORY MANAGEMENT • di Riferimento unico per ilil Modello sistema Operativo Industria-Distribuzione I criteri base sui quali si basa di ECR Italia sono: • • • •Riferimento Approccio selettivo e processo semplificato unico per il sistema Industria-Distribuzione. Approccio selettivo e processo semplificato. Percorso implementativo per consolidare consolidare processo ••Percorso Percorso implementativo per ilil processo implementativo per consolidare il processo. Il Il modello modello deve deve essere essere unico unico per per tutto tutto il il sistema sistema Italia Italia 7 Il modello modello va va semplificato semplificato attraverso attraverso un un approccio approccio selettivo selettivo e e quindi quindi si si scende scende al al Il dettaglio di SKU solo "quando serve e quando conviene" dettaglio di SKU solo "quando serve e quando conviene" Il modello modello ed ed il il percorso percorso di di implementazione implementazione devono devono Il sostenere il il consolidamento consolidamento sostenere da progetto progetto aa processo processo da 6 Il processo a 8 fasi Il processo a 8 fasi Il gruppo di lavoro di ECR Italia ha costruito il Modello Operativo per il Sistema Italia, basato sul processo a 8 fasi e sulle best practice realizzate in Italia e in EuIl gruppo di lavoro di ECR Italia ha costruito il Modello Operativo per il ropa: Sistema Italia, basato sul processo a 8 fasi e sulle best practice realizzate in le Europa: •in Italia 7 fasi eper decisioni e l’implementazione • 1 fase per la revisione, il miglioramento continuo e il consolidamento del pro• 7 fasi per le decisioni e l’implementazione cesso • 1 fase per la revisione, il miglioramento continuo e il consolidamento processo È stata anche definita unadel Fase 0 per l’Allineamento Strategico tra le due aziende partner. È stata anche definita una Fase 0 per l’Allineamento Strategico tra le due aziende partner. 0 Allineamento Strategico 1 Definizione della Categoria Definire i prodotti che compongono la Categoria e stabilirne la segmentazione Attribuzione del Ruolo Assegnare il Ruolo commerciale della categoria all’interno dei punti vendita Valutazione delle Performance 3 Revisione Verificare lo stato di avanzamento del Piano e consolidare il processo 2 4 5 Strategie di Marketing Definizione delle Tattiche 6 8 Obiettivi 7 Piano di Implemantazione Comunicare tra i Partner strategia e visione del mercato Identificare il gap esistente tra le Performance attuali della categoria e quelle desiderate e quantificare le opportunità di sviluppo Definire obiettivi misurabili per migliorare i risultati della categoria Determinare le Strategie di Marketing per sottocategoria/segmento Definire le azioni per l’Assortimento, il Prezzo, le Promozioni, il Merchandising Assicurare che le Strategie e le Tattiche siano realizzate attraverso un Piano approvato dal Management 9 7 Fase Fase 0 0 Allineamento strategico Allineamento Strategico All’inizio Produttore e Distributore devono comunicarsi gli elementi chiave della All'inizio Distributore strategiaProduttore e la visioneedel mercato. devono comunicarsi gli elementi chiave della Fase Allineamento Strategico 0 Fase Allineamento strategia e la visione del mercato Strategico All'inizio comunicarsi All'inizio Produttore e Distributore devono comunicarsi gli elementi chiave chiave della 0 All'inizio Produttore Produttore e e Distributore Distributore devono devono comunicarsi gli gli elementi elementi chiave della della strategia e la visione del mercato Allineamento strategia e la visione del mercato strategia e la visione del mercato strategico DISTRIBUTORE PRODUTTORE 0 0 0 Allineamento Allineamento DA COMUNICARE Allineamento ELEMENTI DELLA strategico strategico strategico SI, SI, STRATEGIA DEI PARTNER fondamentale importante DISTRIBUTORE DISTRIBUTORE DISTRIBUTORE DISTRIBUTORE ♦ PRODUTTORE DISTRIBUTORE PRODUTTORE DISTRIBUTORE PRODUTTORE DISTRIBUTORE DA COMUNICARE COMUNICARE ObiettiviELEMENTI aziendaliDELLA (quantitativi) DA ♦ DA COMUNICARE ELEMENTI ELEMENTI DELLA DELLA SI, SI, STRATEGIA DEI PARTNER Consumatore target SI, SI, STRATEGIA ♦ SI, SI, STRATEGIA DEI DEI PARTNER PARTNER fondamentale fondamentale importante importante importante Strategia di relazioni commerciali fondamentale ♦ Visione aziendale aziendale ♦ Visione ♦ Visione aziendale ♦ Strategia di marketing Obiettivi aziendali (quantitativi) ♦ Obiettivi aziendali ♦ Obiettivi aziendali (quantitativi) (quantitativi) ♦ – Assortimento/prodotto ♦ Consumatore target ♦ Consumatore target ♦ Consumatore target ♦ ♦ – Promozioni Strategia di di relazioni relazioni commerciali ♦ Strategia ♦ Strategia di relazioni commerciali commerciali ♦ ♦ – Prezzo Strategia di marketing Strategia di Strategia di marketing marketing ♦ –– Comunicazione Assortimento/prodotto ♦ – Assortimento/prodotto ♦ Assortimento/prodotto ♦ ♦ ––– Merchandising/ lay-out PdV ♦ Promozioni ♦ –– Promozioni ♦ Promozioni –– Servizio al cliente ♦ ♦ Prezzo ♦ –– Prezzo ♦ Prezzo Strategia Logistica ♦ Comunicazione ♦ ♦ ––– Comunicazione ♦ Comunicazione ♦ Merchandising/ lay-out lay-out PdV ♦ ––– Merchandising/ ♦ Merchandising/ lay-out PdV PdV –– Servizio al cliente ♦ ♦ – Servizio Servizio al al cliente cliente ♦ Per garantire la riservatezza dei dati di marginalità, senza perdere indicazioni utili a fissare gli Strategia Logistica ♦ Strategia Logistica ♦ Strategia Logistica ♦ CATEGORY MANAGEMENT Visione aziendale Per garantire la riservatezza dei dati di marginalità, senza perdere indicazioni utili a obiettivi di miglioramento, è possibile adottare tecniche specifiche per la criptazione dei fissare gli obiettivi di miglioramento, è possibile adottare tecniche specifiche per la dati. Per garantire la riservatezza dei dati di marginalità, senza perdere indicazioni utili fissare gli Per la dei Per garantire garantire dei la riservatezza riservatezza dei dati dati di di marginalità, marginalità, senza senza perdere perdere indicazioni indicazioni utili utili aaa fissare fissare gli gli criptazione dati. METODI PER CRIPTARE obiettivi di miglioramento, è possibile adottare tecniche specifiche per la criptazione dei obiettivi di miglioramento, è possibile adottare tecniche specifiche per la criptazione dei obiettivi di miglioramento, è possibile adottare tecniche specifiche per la criptazione dei dati. DATI DI MARGINALITÀ dati. dati. a. Fissare un range di valori di • Sono necessari per ottenere utili DATI DI DATI DI MARGINALITÀ indicazioni finalizzate alla definizione di DATI DI MARGINALITÀ MARGINALITÀ obiettivi di miglioramento Sono per ottenere utili Sono necessari necessari per garanzie ottenere di utili • ••• Richiedono elevate protezione Sono necessari per ottenere utili indicazioni finalizzate alla definizione di indicazioni indicazioni finalizzate finalizzate alla alla definizione definizione di di obiettivi di miglioramento obiettivi obiettivi di di miglioramento miglioramento Richiedono elevate elevate garanzie di di protezione ••• Richiedono Richiedono elevate garanzie garanzie di protezione protezione a. a. a. b. b. b. b. c. c. c. c. • Non è opportuno esplicitarli a livello di SKU/prodotto • • E'Non opportuno adottare tecnichelivello specifiche è opportuno esplicitarli di Non opportuno esplicitarli aaa livello livello di di •• per Non opportuno esplicitarli la èèloro criptazione SKU/prodotto SKU/prodotto SKU/prodotto • E' E' opportuno opportuno adottare adottare tecniche tecniche specifiche specifiche •• èE' opportuno adottare tecniche specifiche per la loro criptazione per la la loro loro criptazione criptazione per 8 d. d. d. d. 10 METODI PER scostamenti al livello METODI PER CRIPTARE METODIrispetto PER CRIPTARE CRIPTARE superiore: media ± D Fissare Fissare un un range range di di valori valori di di Fissare un range di valori di scostamenti al livello scostamenti rispetto al Definire unarispetto graduatoria (ranking) di scostamenti rispetto al livello livello superiore: media ± D superiore: media D performance: 1°,± superiore: media ±2°, D 3°, … Definire una graduatoria (ranking) di Definire graduatoria (ranking) Definire una graduatoria (ranking) di di Definireuna indicizzazioni performance: 1°, 2°, 2°, 3°, 3°,cioè … lo performance: 1°, … performance: 2°, 3°,ad … un valore scostamento1°, rispetto non comunicato: x ± valore Definire indicizzazioni indicizzazioni cioè lo lo Definire Definire indicizzazioni cioè cioè lo scostamento rispetto ad un valore scostamento scostamento rispetto rispetto ad ad un un valore valore non comunicato: xx ± valore Eventuale mappatura grafica (Mappe non comunicato: non comunicato: x± ± valore valore a Quadranti) Eventuale mappatura grafica (Mappe Eventuale Eventuale mappatura mappatura grafica grafica (Mappe (Mappe a a Quadranti) Quadranti) a Quadranti) Fase 1 Fase 1 Fase 1 Definizione della categoria Definizione della Categoria Definizione della Categoria Definire le componenti i prodotti compongono la categoria e stabilire la sua Definire le componenti e i eprodotti cheche compongono la categoria e stabilire la sua ampiezza e segmentazione ampiezza e segmentazione. Definire le componenti e i prodotti che compongono la categoria e stabilire la sua ampiezza e segmentazione 1.1 1.2 1.1 1.2 Identificare le componenti Identificare le e la segmentazione componenti e la 2 PASSI 2 PASSI segmentazione ALBERO ECR ALBERO ECR LIVELLI OUTPUT OUTPUT LIVELLI 1° 2° COMPONENTI STRUTTURA COMPONENTI STRUTTURA 7 7 CATEGORIA CATEGORIA 63 2°63 3° 3° 331 331 4° 4° 5° 1° Definire la struttura della Definire la strutturaCategoria della Categoria 5° SOTTOCATEGORIE/ SOTTOCATEGORIE/ SEGMENTI SEGMENTI 1.0921.092 1.739 1.739 (n) ELEMENTI PRESENTI (n) NELELEMENTI LIVELLO PRESENTI NEL LIVELLO 1.1 Identificare le componenti e la segmentazione 1.1Identificare 1.1 componenti e la segmentazione Identificare lele componenti segmentazione Partendo dall’Albero delle Categorie ECR,e siladefiniscono i prodotti (Categoria/ Segmenti/ SKU) da comprendere nella delle categoria. Anche ECR, seECR, il Distributore ha igià una classificazione interna Partendo dall’Albero Categorie si definiscono i prodotti (Categoria/SegPartendo dall’Albero delle Categorie si definiscono prodotti (Categoria/ Segmenti/ SKU) non compatibile con l’albero ECR, conviene comunque convergere il più possibile verso le una menti/SKU) da comprendere nella categoria. Anche se il Distributore ha già da comprendere nella categoria. Anche se il Distributore ha già una classificazione interna componenti dell’albero ECR. L’ultima parola spetta al Distributore. classificazione interna non compatibile con comunque l’albero ECR, convieneil comunque non compatibile con l’albero ECR, conviene convergere più possibileconverso le vergere più possibile le componenti dell’albero ECR. L’ultima parola spetta al componenti dell’alberoverso ECR. L’ultima parola spetta al Distributore. 1.2 ilDefinire la struttura della Categoria Distributore. Categoria, Sottocategorie e Segmenti vengono collegati in una struttura ad albero. 1.2 Definire la struttura della Categoria Categoria, Sottocategorie e Segmentidella vengono collegati in una struttura ad albero. 1.2 Definire la struttura categoria Categoria, Sottocategorie e Segmenti vengono collegati in una struttura ad albero. 1 incontro ( max 2) 2 settimane 11 1 incontro ((max max 2) 2) settimane 22settimane 11 9 Fase 2 Fase 1 Attribuzione del ruolo Definizione della Categoria Definire le componenti e i prodotti che alla compongono categoria e che stabilire la sua Assegnare alla Categoria base funzione la commerciale essa ri2il Ruolo Fase Attribuzione delinRuolo ampiezza e segmentazione veste/deve rivestire all’interno del PdV e in relazione al posizionamento dell’Insegna. Assegnare il Ruolo alla Categoria in base alla funzione commerciale che essa riveste/ 1.1 1.2 deve rivestire all'interno del PdV e in relazione al posizionamento dell'Insegna Identificare le componenti e la segmentazione 2.1 2 PASSI 2 PASSI Valutare il posizionamento ALBERO ECR Attribuire il Ruolo COMPONENTI STRUTTURA Ruolo commerciale Area “Destinazione” 1° 7 55RUOLI RUOLI LIVELLI OUTPUT Interesse Consumatore CAT 1 cat 4 2° cat 23° 63cat 9 4+ 1 TRASVERSALE 331 DESTINAZIONE 1.092 ROUTINE cat 4°5 cat 8 cat 11 5° 1.739 COMPLETAMENTO / SERVIZIO CATEGORY MANAGEMENT cat 10 (n) ELEMENTI PRESENTIEMOZIONALE Interesse Distributore NEL LIVELLO Guida la scelta del PdV PER IL DISTRIBUTORE Differenziazione e Leadership Allineamento con la concorrenza Può aiutare la scelta Immagine “One-stop-shop” Non influenza la scelta Gratificazione e Impulso 2.1 Valutare il posizionamento 2.11.1Valutare illeposizionamento Identificare componenti e la segmentazione L’analisi comparata delle performance della categoria (contribuzione al fatturato e attrattività L’analisi comparata delle categoriai prodotti (contribuzione al fatturato Partendo dall’Albero delleperformance Categorie ECR,della si definiscono (Categoria/ Segmenti/eSKU) per il cliente target) permette la validazione del suo posizionamento rispetto al portafogli attrattività per il cliente target) permette la validazione del suo posizionamento rida comprendere nella categoria. Anche se il Distributore ha già una classificazione interna della categoria (cross-category). spetto al portafoglicon della categoria (cross-category). non compatibile l’albero ECR, conviene comunque convergere il più possibile verso le componenti dell’albero ECR. L’ultima parola spetta al Distributore. Attribuire il ruolo 2.22.2Attribuire il ruolo 1.2 decisione sul ruolo (Destinazione, Completamento, Emozionale, Stagionale) è del Definire la struttura dellaRoutine, Categoria La La decisione sul ruolo (Destinazione, Routine, Completamento, Emozionale, StagioDistributore. Se il Distributore ha già attribuito il ruolo alle sue il Produttore può Categoria, Sottocategorie e Segmenti vengono collegati in categorie, una struttura albero. nale) è del Distributore. Se il Distributore ha già attribuito il ruolo alleadsue categorie, fornire le sue indicazioni prima della condivisione. il Produttore può fornire le sue indicazioni prima della condivisione. 1 incontro 2 settimane 1 incontro ( max 2) settimane 22settimane 12 10 PER IL CONSUMATORE SOTTOCATEGORIE/ Concorre alla scelta SEGMENTI cat 6 cat 3 ELEMENTI CHIAVE ELEMENTI CHIAVE CATEGORIA STAGIONALE Cross-category OUTPUT Definire la struttura della Categoria 2.2 11 Fase 3 Fase 1 Fase 3 Valutazione delle performance Definizione della Categoria Valutazione delle Performance Identificare il gap tra le performance attuali della categoria e quelle desiderate e Definire le lecomponenti e idiprodotti che compongono la categoria e stabilire la sua quantificare opportunità sviluppo. Identificare il gap tra le performance attuali della categoria e quelle desiderate e quantificare le opportunità di sviluppo ampiezza e segmentazione 3.11.1 1.23.3 3.2 Valutare le Raccogliere i Performance, dati esistenti Identificare le i gap e le ed analizzarli componenti opportunità e la Definire le cause e le prime Definire la indicazioni struttura della Categoria segmentazione Matrici Gap Indicazioni per le Tattiche OUTPUT Addormentati Promoz. Merchand. Servizio Servizio Problematici Opportunità SOTTOCATEGORIA CATEGORIA B Segmento 1 • • • • Segmento 2 …… • • • • Numero Tipo 63 Metri Lineari Facing 2° Intensità Efficacia 7 Numero referenze Copertura del mercato 1° SOTTOCATEGORIA A Segmento 1 Segmento 2 …… 1. "Colmare il Gap" • • % Fatturato3°medio 331 4° 3.1 Prezzo CATEGORIA COMPONENTI ALBERO ECR STRUTTURA 2. "Max the Max" LIVELLI OUTPUT Margine lordo % medio Assortim. Vincenti TOTALE GROCERY Fasce Media 3 2 PASSI PASSI 5° SOTTOCATEGORIE/ SEGMENTI 1.092 1.739 Raccogliere i dati esistenti ed analizzarli (n) ELEMENTI PRESENTI e sul Distributore e il suo mercato di L’analisiaccogliere si concentra suli Consumatore/ Acquirente 3.1 dati esistenti ed analizzarli LIVELLO riferimento, selezionando le variabili NEL fondamentali delle modalità d’acquisto (frequenza, L’analisi si concentra sul Consumatore/Acquirente e sul Distributore e il suo mercaacquisto medio, penetrazione, fedeltà) e dei risultati (vendita, margine, quota). Il dettaglio to massimo di riferimento, selezionando le variabili fondamentali delle modalità d’acquisto dell’analisi è il segmento. R (frequenza, acquisto le medio, penetrazione, fedeltà) e dei risultati (vendita, margine, 1.1 Identificare componenti e la segmentazione 3.2 IlValutare quota). dettaglio massimo dell’analisi è il segmento. le performance, i gap eECR, le opportunità Partendo dall’Albero delle Categorie si definiscono i prodotti (Categoria/ Segmenti/ SKU) La valutazione si limita al mercato di riferimento (area geografica, distributori concorrenti) per da comprendere nella categoria. Anche se il Distributore ha già una classificazione interna rilevare i gap competitivi e le aree di miglioramento. 3.2 non V compatibile l’albero ECR, conviene comunque convergere il più possibile verso le alutarecon le performance , i gap e le opportunità dell’albero ECR. L’ultimadiparola spetta al(area Distributore. La componenti valutazione silelimita riferimento geografica, distributori con3.3 Definire cause eallemercato prime indicazioni correnti) gap competitivi le aree di miglioramento. Possonoper già rilevare emergerei le prime indicazioni esulle Tattiche (ampiezza assortimento, intensità 1.2 Definire la struttura della Categoria promozionale, facing, posizionamento, prezzi, servizi). Categoria, Sottocategorie e Segmenti vengono collegati in una struttura ad albero. 3.3 Definire le cause e le prime indicazioni Possono già emergere 3-4 le prime (ampiezza assortimento, incontriindicazioni sulle Tattiche 6 settimane intensità promozionale, facing, posizionamento, prezzi, servizi). 13 13-4 incontro incontri( max 2) settimane 62settimane 11 11 Fase 4 Obiettivi Fase 1 Fase 4 Definizione della Categoria Obiettivi Definire obiettivi misurabili per migliorare i risultati della categoria. Definire le componenti e i prodotti che compongono la categoria e stabilire la sua Definire obiettivi misurabili per migliorare i risultati della categoria ampiezza e segmentazione 4.1 1.1 3 PASSI 2 PASSI 4.2 Declinare gli obiettivi per Identificare lesottocategoria Scegliere gli Obiettivi componenti e la segmentazione 1 Obiettivo Obiettivo suddiviso (al massimo 2) Verificare la coerenza Definire la struttura della Categoria Coerenza con gli obiettivi per sottocategorie ALBERO ECR • Soddisfazione del cliente OUTPUT 4.3 1.2 • Quota di mercato Top management check point COMPONENTI STRUTTURA • Margine assoluto 1° 7 63 3° OUTPUT 4.1 Scegliere gli obiettivi 4° 4.1 Scegliere gli obiettivi 331 LIVELLI 2° CATEGORIA SOTTOCATEGORIE/ SEGMENTI 1.092 CATEGORY MANAGEMENT Sono definiti 3 tipi principali di obiettivi: soddisfazione del cliente, quota di mercato e 5° di obiettivi: 1.739 soddisfazione del cliente, quota di mercato Sono definiti 3 tipi principali margine assoluto. La loro priorità e quantificazione dipende dal focus strategico delle due e margine La loro priorità e quantificazione dipende focus strategico (n) ELEMENTI PRESENTI aziende: laassoluto. Soddisfazione del cliente è sempre il primo obiettivo; poi se dal la categoria è da NEL LIVELLO delle due aziende: la soddisfazione del cliente è sempre il primo obiettivo; poi se la sviluppare, si privilegia la Quota di mercato; se si vuole aumentare la profittabilità, si punta categoria da sviluppare, invece alèMargine assoluto. si privilegia la Quota di mercato; se si vuole aumentare la profittabilità, si punta invece al Margine assoluto. 4.2 1.1 Declinare gli obiettivi per sottocategoria Identificare le componenti e la segmentazione L’obiettivo viene declinato per sottocategorie e per segmenti, fissando anche tempi e Partendo dall’Albero delle Categorie ECR, si definiscono i prodotti (Categoria/ Segmenti/ SKU) 4.2 eclinare gli obiettivi per sottocategoria tolleranze da rispettare. D da comprendere nella categoria. Anche se il Distributore ha già una classificazione interna L’obiettivo viene declinato per sottocategorie e per segmenti, fissando anche tempi non con l’albero ECR, conviene comunque convergere il più possibile verso le 4.3compatibile e tolleranze da rispettare. Verificare la coerenza componenti dell’albero ECR. L’ultima parola spetta al Distributore. È da verificare la coerenza con le motivazioni di scelta della categoria e del Partner e con la 0 d’Allineamento Strategico. Nei casi più significativi si può prevedere una verifica con 4.3FASE 1.2Verificare la coerenza Definire la struttura della Categoria degli obiettivi quantificati e tempificati l’alta direzione delle due aziende per l’approvazione È da verificare la coerenzaecon le motivazioni di sceltaindella categoria del Partner Categoria, Sottocategorie Segmenti vengono collegati una struttura ad ealbero. (Check point fondamentale). e con la FASE 0 d’Allineamento Strategico. Nei casi più significativi si può prevedere una verifica con l’alta direzione delle due aziende per l’approvazione degli obiettivi 1 incontro 1 settimana quantificati e tempificati (Check point fondamentale). 14 1 incontro ( max 2) 12 settimane 12settimana 11 Fase Fase 5 Strategie di marketing 5 Strategie di Marketing Determinare le strategie (o leve) di marketing per sottocategoria/segmento. Determinare le Strategie (o leve) di marketing per sottocategoria/ segmento 5.1 4 PASSI 5.2 Assegnare le Strategie Selezionare gli Indicatori di Performance Per ogni segmento: 1 strategia ( max 2) Per ogni strategia: 1 indicatore chiave 55 STRATEGIE STRATEGIE CASSA Incrementare Incrementareilil flusso flussodi dicassa cassa Rotazioni Rotazionieeprezzi prezzi unitari unitari ENTUSIASMO Attrarre Attrarre ililconsumatore consumatore Indagini Indaginiad adhoc hoc MARGINALITÀ Comporre l'albero di Indicatori 1° 1°INDICATORE INDICATORE Valore Valorescontrino scontrino medio medio Margine Margineassoluto assoluto della categoria della categoria TRANSAZIONI 5.4 Verificare la coerenza 1° 1° RISULTATO RISULTATO Aumentare Aumentaregli gli acquirenti acquirenti Aumentare Aumentare l’acquisto l’acquistomedio medio Aumentare Aumentareilil profitto profittoassoluto assoluto TRAFFICO OUTPUT 5.3 MARGINE MARGINE% % + MARGINE MARGINE% % N° N°Scontrini Scontrini MARGINE MARGINE ASSOLUTO ASSOLUTO x 2° 2° MARGINE MARGINE% % • Con il ruolo scelto in FASE 2 • Con le indicazioni sulle tattiche emerse in FASE 3 VENDITE VENDITE 5.1 5.1Assegnare Assegnare le Strategie (o leve) di(marketing le Strategie o leve) di marketing In basealalRuolo Ruolo scelto Obiettivi stabiliti, si determina per ogni singolo segmento unasegIn base sceltoe agli e agli Obiettivi stabiliti, si determina per ogni singolo delle 5 strategie di marketing (Traffico, Transazione, Marginalità, Cassa, Entusiasmo). Per mento una delle 5 strategie di marketing (Traffico, Transazione, Marginalità, Cassa, segmenti importanti si possono anche combinare 2 strategie. Entusiasmo). Per segmenti importanti si possono anche combinare 2 strategie. Selezionare gli indicatori di performance 5.25.2Selezionare gli indicatori di performance misurare il risultato e l’efficacia della strategia, si sceglie un Indicatore chiave misurabile e, PerPer misurare il risultato e l’efficacia della strategia, si sceglie un indicatore chiave miquindi, rispettivamente per esempio: nr. scontrini, scontrino medio, margine assoluto, surabile e, quindi, rispettivamente per esempio: nr. scontrini, scontrino medio, marrotazione, indagini sul consumatore. gine assoluto, rotazione, indagini sul consumatore. 15 13 Fase 5 Fase 1 5.3 Strategie di marketing Definizione della Categoria Comporre l’albero di indicatori Definire le componenti e i prodotti che compongono la categoria e stabilire la sua L’indicatore principale risultante è scomposto secondo un albero di indicatori com5.3 Comporre ampiezza e segmentazione l’albero di indicatori ponenti e misurabili indipendentemente. L’indicatore principale risultante è scomposto secondo un albero di indicatori componenti e 1.2 misurabili indipendentemente.1.1 Esempio: l’albero degli indicatori per la Quota di Mercato può essere basato sulle vendite Esempio: l’albero degli indicatori per la Quota di Mercato sulle vendite Definire la come Identificare le può essere basato come schematizzato. 2 schematizzato. struttura della componenti e la PASSI Categoria segmentazione OBIETTIVI 1° Livello di indicatori 2° Livello di indicatori N° N° ACQUIRENTI ACQUIRENTI N° N° PEZZI PEZZIPER PER TRANSAZIONE ALBERO ECR x COMPONENTI STRUTTURA TRANSAZIONE VALORE VALORE MEDIO MEDIO TRANSAZIONE TRANSAZIONE VENDITE VENDITE QUOTA QUOTA DI DIMERCATO MERCATO OUTPUT LIVELLI 1° ÷ 2° 3° 4° CATEGORY MANAGEMENT VENDITE VENDITEMERCATO MERCATO DI DI RIFERIMENTO RIFERIMENTO 5° (AREA (AREA O O CANALE) CANALE) 7 x 63 FREQUENZA FREQUENZA DI DI ACQUISTO ACQUISTO VALORE VALOREMEDIO MEDIO PER PER PEZZO PEZZO CATEGORIA 331 SOTTOCATEGORIE/ SEGMENTI 1.092 1.739 (n) ELEMENTI PRESENTI NEL LIVELLO Fondamentale Opzionale 1.1 Verificare 5.4 Identificare le componenti e la segmentazione la coerenza Si verifica la coerenza dei valori assegnati aglisiindicatori con iilprodotti ruolo (FASE 2), l’obiettivo e il Partendo dall’Albero delle Categorie ECR, definiscono (Categoria/ Segmenti/ SKU) la coerenza con le indicazioni sulle Tattiche, già da comprendere nella categoria. Anche se il Distributore ha già una classificazione interna Si verifica la coerenza valori assegnati agli indicatoriconvergere con il ruolo (FASE 2), l’obieteventualmente emerse inl’albero FASE 3. ECR, non compatibile con dei conviene comunque il più possibile verso le tivo e il gap da recuperare. Si verifica anche la coerenza con le indicazioni sulle Tatticomponenti dell’albero ECR. L’ultima parola spetta al Distributore. 5.4 obiettivi gap S dacegliere recuperare.gli Si verifica anche che, già eventualmente emerse in FASE 3. 1.2 Definire la struttura della Categoria Categoria, Sottocategorie e Segmenti vengono collegati in una struttura ad albero. 1 incontro 1 settimana 1 incontro ( max 2) 14 x 16 settimane 12settimana 11 Fase Definizione delle tattiche 6 Definire le azioni per raggiungere gli Obiettivi e sviluppare le Strategie di Marketing assegnate alla categoria, utilizzando le tattiche Assortimento, Prezzo, Promozioni, 6 Tattiche e Servizi alla Vendita. Fase Merchandising Fase 6 Tattiche Definire le azioni per raggiungere gli Obiettivi e sviluppare le Strategie di Marketing Definire le azioni per raggiungere gli Obiettivi e sviluppare le Strategie di Marketing assegnate alla categoria, utilizzando le tattiche Assortimento, Prezzo, Promozioni, assegnate alla categoria, utilizzando le tattiche Assortimento, Prezzo, Promozioni, Merchandising e Servizi alla Vendita Merchandising e Servizi alla Vendita 6.1 6.1 6.2 6.2 Identificare i vincoli Identificare diibudget vincoli e organizzativi di budget e organizzativi Analizzare congiuntamente Analizzare i gap congiuntamente i gap PASSI PASSI Gap su cui focalizzare Gap su cuile Tattiche le focalizzare Tattiche Liste Gap e indicazioni Ass OUTPUT OUTPUT Ass Liste Gap e indicazioni Liste Gap e indicazioni Liste GapPre e indicazioni Pro Mer Serv Pro Pre Mer 6.3 6.3 Lista dei vincoli Lista dei vincoli 6.4 6.4 Scegliere le Tattiche Scegliereda sviluppare e le Tattiche da verificare lae sviluppare coerenzala verificare coerenza 6.5 6.5 Sviluppare le singole Tattiche Sviluppare le singole Tattiche Matrice Strategie - Tattiche Matrice da sviluppare Strategie - Tattiche da sviluppare Matrice Verificare laVerificare coerenza la coerenza Tattogramma e Albero indicatorie Tattogramma Albero indicatori Tattogramma Matrice Matrice Matrice Tattogramma Serv Tattiche Stime Tattiche Stime * * * ¦ * ¦ * * 6.1 6.1 Analizzare congiuntamente i gap Analizzare congiuntamente i gap 6.1 SullaA base della valutazione delle performance di FASE nalizzare congiuntamente i gap 3 e delle strategie di marketing Sulla base della valutazione delle performance di FASE 3 e delle strategie di marketing definite FASE 5,valutazione si approfondiscono analisi a livello di (ove3 necessario) e si derivano le Sulla baseindella delleleperformance diSKU FASE e delle strategie di markedefinite in FASE 5, si approfondiscono le analisi a livello di SKU (ove necessario) e si derivano le linee guida per le scelte sulle Tattiche: Assortimento, Promozioni, Merchandising, Prezzo, ting definite in FASE 5, si approfondiscono le analisi a livello di SKU (ove necessario) linee guida per le scelte sulle Tattiche: Assortimento, Promozioni, Merchandising, Prezzo, Servizi alle vendite. e siServizi derivano le linee guida per le scelte sulle Tattiche: Assortimento, Promozioni, alle vendite. Merchandising, Prezzo, Servizi alle vendite. 6.2 6.2 Identificare i vincoli di budget e organizzativi Identificare i vincoli di budget e organizzativi I vincoli di budget (Posizionamento insegna, Politiche promozionali e di prezzo, Contributi) e 6.2 Identificare i vincoliinsegna, di budget e organizzativi I vincoli di budget (Posizionamento Politiche promozionali e di prezzo, Contributi) e organizzativi (Modifica lay-out di PdV, Disponibilità S.I., Rapporti commerciali) già delineati in organizzativi (Modifica lay-out di PdV, Disponibilità S.I., Rapporti commerciali) già delineati in I vincoli budget (Posizionamento insegna, Politiche FASE 0,di devono essere confermati e precisati prima di svilupparepromozionali qualsiasi tattica.e di prezzo, ConFASE 0, essere confermati e precisati di sviluppare qualsiasiS.I., tattica. tributi) e devono organizzativi (Modifica lay-outprima di PdV, Disponibilità Rapporti commerciali) già delineati in FASE 0, devono essere confermati e precisati prima di sviluppare qualsiasi tattica. 17 17 15 TATTICHE: DEFINIZIONI E VARIABILI DESCRITTIVE ASSORTIMENTO ASSORTIMENTO Definizione: L’insieme di SKU che meglio rispondono alle aspettative dei consumatori target ed alle Strategie per conseguire gli Obiettivi di categoria. È definito per cluster di PdV Variabili descrittive: • • • • Copertura (% vendita coperta rispetto all’aggregato di riferimento) Ampiezza (N° marche) Profondità (N° SKU per marca/ segmento) Numerosità totale (N° totale SKU) PROMOZIONI PROMOZIONI Definizione: Insieme di azioni specifiche e differenzianti dalle attività di vendita correnti, aventi lo scopo di influenzare la decisione d’acquisto del consumatore nel punto vendita Variabili descrittive: • • • Aggressive (Utilizzo significativo di tagli prezzo, comunicazione promozionale e promoter, eventi a tema) Competitive/ nella media (Benchmark di riferimento: mercato e principali concorrenti) Limitate (Scarso utilizzo della leva promozionale) MERCHANDISING MERCHANDISING CATEGORY MANAGEMENT Definizione: Attivare le leve del Lay-out, del Display e della Comunicazione nel PdV allo scopo di individuare la categoria nell’universo dell’offerta, facilitare la lettura, informare il consumatore, colpire l’attenzione, facilitare l’acquisto "Easy to shop“ in una logica di complementarità di bisogni Variabili descrittive: • • Lay-out e display (Posizione primaria; posizione secondaria; posizione marginale; posizione determinata da vincoli logistici come ingombro, peso, rotazione) Comunicazione a PdV (Completezza, Ampiezza) PREZZO PREZZO Definizione: Assegnazione di un valore per ciascuna referenza in relazione a: Consumatori target, Ruolo/ Strategia della categoria, Strategia dell'Insegna/ Marca Variabili descrittive: • • • Alto (Sopra la media rispetto al benchmark di riferimento identificato) Medio di riferimento (Nella media rispetto al benchmark di riferimento identificato) Basso (Sotto la media rispetto al benchmark di riferimento identificato) SERVIZI SERVIZIALLA ALLAVENDITA VENDITA Definizione: Facilitare e supportare il processo d’acquisto nel PdV (materiale informativo, esperti di categoria, tasting, informazioni su modalità di consumo ecc.) in modo continuativo nel tempo Variabili descrittive: • • • 16 Aggressivi (elevati rispetto al benchmark di riferimento: durata e frequenza, ampiezza, visibilità, attrattività) Medi (presenti e paragonabili rispetto al benchmark di riferimento) Bassi (inferiori rispetto al benchmark di riferimento) Fase 6.3 6.3 Definizione delle tattiche 6 Scegliere le Tattiche da sviluppare e verificare la coerenza Scegliere le Tattiche la coerenza In funzione delle strategiedadisviluppare marketingeeverificare degli obiettivi si identificano le linee guida Inper funzione delle strategie di marketing e deglicon obiettivi si identificano linee2.guida per ciascuna tattica, verificando la coerenza il ruolo attribuito inleFASE ciascuna tattica, verificando la coerenza con il ruolo attribuito in FASE 2. Ruoli 55 Completam./ TATTICHE Destinazione Routine Emozionale TATTICHE Scegliere le Tattiche da sviluppare e verificare laServizio coerenza In funzione delle strategie di marketing e degli obiettivi si identificano le linee guida per • Ampio • Profondo • In media in FASE 2. • Basso ciascunaAssortimento tattica, verificando la coerenza con il ruolo attribuito • Profondo • Selettivo 6.3 • In media Promozioni • Aggressive • Di prezzo 55 TATTICHE Destinazione Routine TATTICHE • Differenziate • Efficienza Merchandising • Posizione • Posizione •media Profondo primaria • Ampio Assortimento • Profondo • Selettivo • Medio di •riferimento In media • Basso Prezzo Promozioni • Aggressive • Di prezzo • Differenziate Servizi alla • Elevati Merchandising • Posizione Vendita primaria 6.4 Prezzo • Solo extra display • Inesistenti Ruoli Completam./ Servizio • Posizione secondaria • In media • Alto • Inesistenti Emozionale • Posiz. primaria • Doppia esposiz. • Extra display • Basso • Premium • Solo extra display • •Vari in • Bassi se intesa • Posiz. primaria Efficienza • Posizione • Medi come • Doppia esposiz. •funzione Posizionedella secondaria merceologia “Convenience” • Extra display media • Medio di riferimento • Basso • Alto • Premium Sviluppare le singole Tattiche • Bassi se intesa • Vari in Servizi alla • Elevati • Medi come funzione della Seguendo la scomposizione degli indicatori per sottocategorie e per segmenti, si sviluppano 6.4 viluppare “Convenience” merceologia Vendita le singole attiche in parallelo le 5 Tattiche, determinandone il contributo all’obiettivo della categoria per ogni Seguendo la scomposizione degli indicatori per sottocategorie e per segmenti, si 6.4 SKU segmento/ Sviluppare le singole Tattiche S T sviluppano in parallelo le 5 Tattiche, determinandone il contributo all’obiettivo della Seguendo la scomposizione degli indicatori per sottocategorie e per segmenti, si sviluppano Esempio 5 6 Obiettivi Strategie Tattiche categoria 4per ogni segmento/SKU. in parallelo le 5 Tattiche, determinandone il contributo all’obiettivo della categoria per ogni +70 segmento/ SKU Sottocat./Segm. 1 • Assortimento: + 4 SKUMultipack 4 Obiettivi 5 Traffico Strategie +100 (+12%) Sottocat./Segm. 1 +7% Traffico +5% * +100 (+12%) Sottocat./Segm. 2 Categoria Transazioni +7% +5% * Obiettivo: +150.000 € (+10%) Categoria LEGENDA * Vendite LEGENDA Atti d'acquisto * Vendite Acquisto medio Atti d'acquisto * Acquisto medio +30 +100% eventi • Assortimento: -2 SKU ; più spazio altre referenze altre referenze * * Sottocat./Segm. 3 +35 (+6%) ……………... +4% +15 +15 (+10%) ……………... +4% +15 +6% Sottocat./Segm. 3 +4% +6% +4% +70 • Promozioni: Transazioni Obiettivo: +150.000 +6% +4% € (+10%) +6% • Assortimento: + 4 SKUMultipack +15 (+10%) Sottocat./Segm. 2 • Assortimento: -2 SKU ; più spazio +4% * • Promozioni: +100% eventi Esempio+30 6 Tattiche +35 * * (+6%) +2% +2% +15 • Assortimento: +30% Merchandising: +2 ml •• Assortimento: +30% +15 • Merchandising: +2 ml Ȉ Assort.: Ȉ Promo.: +30 +100 +20 Ȉ Promo.: +30 +20 Ȉ Merch.: +20 Ȉ Assort.: Ȉ Merch.: TATTOGRAMMA +100 +20 TATTOGRAMMA 17 Fase 6 Definizione delle tattiche Fase 1 Definizione della Categoria Verificare la coerenza 6.5 Definire le componenti e i prodotti che compongono la categoria e stabilire la sua Verificare la coerenza 6.5 Si verifica la coerenza tra le Tattiche e le Strategie decise in Fase 5. Si compila il Tatto6.5 Verificare la coerenza ampiezza e segmentazione Si verifica lacioè coerenza tra le Tattiche e le Strategie decise in FASE 5. Si compilainilorizzontale Tattogramma, gramma, la matrice di contribuzione all’obiettivo: incrociando le Si verifica la coerenza tra le Tattiche e le Strategie decise in FASE 5. Si compila il Tattogramma, cioè la matrice di contribuzione all’obiettivo: incrociando in orizzontale le 5 Tattiche e in 5 Tattiche e in verticale le sottocategorie/segmenti si definisce il contributo all’obietcioè la matrice di contribuzione orizzontale le 5 Tattiche e in 1.1all’obiettivo: incrociando in 1.2 verticale le sottocategorie/ segmenti si definisce il contributo all’obiettivo per tattica e per tivo per tattica e per segmento. verticale le sottocategorie/ segmenti si definisce il contributo all’obiettivo per tattica e per segmento. Il totale per colonna/tattica riassume i contributi della tattica sui diversi segmenti. segmento. Definire Identificare le tattica IlIl totale tattica riassume i contributi della sui diversi segmenti. totaleper per riga/segmento riassume il contributo delle diverse tattiche sullasegmento. 2 colonna/ IlIltotale tattica riassume riassume diversi segmenti. struttura della componenti e latattica totaleper percolonna/ riga/ segmento ili contributi contributodella delle diversesui tattiche sul segmento. Il totale PASSI per riga/ segmento riassumesegmentazione il contributo delle diverse tatticheCategoria sul segmento. TRAFFICO TRANSAZIONI TRANSAZIONI MARGINALITÀ MARGINALITÀ OUTPUT CASSA CASSA ENTUSIASMO PREZZO PREZZO Posizionamento centrale, ampio spazio, Basso su sku Eventi, promo Ampio e frequenti e profondo Eventi, promo aggressive Ampio e frequenti e profondo aggressive Ampio e prof. focus Doppia su premium e esposizione e Ampio e prof. focus Doppia pacchi multipli acquisti multipli 1° 7e su premium e esposizione pacchi multipli acquisti multipli Focus su novità e Forme alternative marca privata a taglio 63 2° prezzo Forme alternative Focus su novità e marca privata a taglio prezzo Focus su e 3°Frequenti331 alto rotanti aggressive Focus su Frequenti e alto rotanti aggressive 1.092 4° Ampio e profondo, Eventi focus su novità Ampio e profondo, Eventi1.739 5° focus su novità SERVIZI ALLA VENDITA SERVIZI ALLA VENDITA chiave, medio Posizionamento cenfacile lettura, eviALBEROdenziazione ECR COMPONENTI STRUTTURA Basso su sku su altre trale, ampiosegmenti spazio, chiave, medio facile lettura, evisu altre denziazione segmenti Evidenziare Medio su sku segmenti e SKU chiave, alto su Evidenziare Medio su sku premium altre segmenti e SKU chiave, alto su premium altre Evidenziare CATEGORIA segmenti e SKU Alto alto margine Evidenziare segmenti e SKU Alto alto margine Posizionamento primario per gli Basso alto rotanti Posizionamento primario per gli SOTTOCATEGORIE/ Basso Centrale nel layalto rotanti SEGMENTI out Evidenziazione Medio/ alto segmenti, Centrale nel laydidascalie out Evidenziazione Medio/ alto segmenti, didascalie TATTOGRAMMA (esempio parzialmente compilato) Segmenti e Strategie TATTOGRAMMA (esempio parzialmente compilato) Assortimento Promozioni Merchandising Prezzo 1.1Segmenti Segm. 1e–Strategie Strat. … Identificare leAssortimento componentiPromozioni e la segmentazione Merchandising Prezzo Inserire indicatori chiave della Strategia Servizi alla Vendita Servizi alla Vendita Partendo dall’Albero delle70Categorie ECR, 30 si definiscono i prodotti (Categoria/ Segmenti/ SKU) Inserire indicatori chiave della Segm. 2– Strat. … Strategia da comprendere nella categoria. Anche se il Distributore ha già una classificazione interna 100 30 70 Inserire indicatori chiave della Strategia Segm. 2– Strat. … con 15 l’albero non compatibile ECR, conviene comunque convergere il più possibile verso le 15 Inserire indicatori chiave della Segm. 3 – Strat. … Strategia componenti dell’albero ECR. 15 15 L’ultima parola spetta al Distributore. Inserire indicatori chiave della Segm. 1 – Strat. … 100 Strategia Segm. 3 – Strat. … 35 20 15 Inserire indicatori chiave della Strategia 35 Inserire indicatori chiave della Strategia 1.2 Definire la struttura 20 15 della Categoria Categoria, Sottocategorie e Segmenti vengono collegati in una struttura ad albero. Inserire indicatori chiave della Strategia ¦ ¦ ¦ ¦ 18 MERCHANDISING MERCHANDISING (n) ELEMENTI PRESENTI NEL LIVELLO RUOLO RUOLO ….. ….. CATEGORY MANAGEMENT ENTUSIASMO PROMOZIONI PROMOZIONI Da declinarsi per ciascuna Da declinarsi per ciascuna categoria categoria STRATEGIE TRAFFICO ASSORTIMENTI ASSORTIMENTI LIVELLI TATTICHE TATTICHE STRATEGIE Totale Categoria Totale Categoria Totale Assortimento Totale Promozioni Totale Merchandising Totale Prezzo Totale Totale Totale 100 30 20 ¦Assortimento ¦ Promozioni ¦Merchandising ¦ 150 ¦ 100 ¦ 30 ¦ 20 ¦ 150 incontri 13-5 incontro 3-5 incontri( max 2) 3-5 incontri 11 Totale .. Prezzo .. Totale Servizi alla Vendita Servizi ¦ Totale alla .. Vendita ¦ .. 6-8 settimane 2 settimane 6-8 settimane 6-8 settimane Fase 7 Piano di implementazione Fase 7 Piano di Implementazione Assicurare che le Strategie e le Tattiche siano realizzate concretamente e correttaAssicurare che le Strategie e le Tattiche siano realizzate concretamente e correttamente mente attraverso un Piano approvato dal Management in termini di tempi, modaattraverso un Piano approvato dal Management in termini di tempi, modalità di lità di implementazione sui PdV e responsabilità. implementazione sui PdV e responsabilità 7.1 PASSI OUTPUT 7.1 7.2 Preparare l'Executive Summary Executive Summary fasi 1 -6 del processo 7.3 Selezionare i PdV pilota 2 PdV pilota 2 PdV contro campione Elaborare il programma di azioni Programma di azioni per tattiche e segmento 7.4 Definire il sistema di monitoraggio Calendario e ruoli/ responsabilità 7.5 Comunicare il Piano e sensibilizzare il PdV Allineamento dei PdV pilota e contro campione Preparare l’Executive Summary L’Executive Summary costituisce la base per la stesura del piano e descrive in sintesi i 7.1 ogni fase e cioè: la Categoria e il suo albero, il Ruolo, le principali Valutaziorisultati di Preparare l’Executive Summary Summary costituisce la base la stesura chiave, del pianolee Strategie descrive in di sintesi i risultati per ni eL’Executive i gap individuati, gli Obiettivi e gliperindicatori marketing di ogni fase e cioè: la Categoria e il suo albero, il Ruolo, le principali Valutazioni e i gap segmento, le principali scelte per ogni Tattica e, infine, il Tattogramma. individuati, gli Obiettivi e gli indicatori chiave, le Strategie di marketing per segmento, le principali scelte per ogni Tattica e, infine, il Tattogramma. 7.2 Selezionare i PdV pilota Vengono scelti dal Distributore almeno 2 PdV pilota per testare le innovazioni più significative e vengono scelti anche 2 PdV contro-campione. I PdV devono appartenere a cluster coerenti con il ruolo scelto e le performance attese e avere disponibilità di personale e di informazioni puntuali per il monitoraggio delle azioni e dei risultati. 7.3 Elaborare il programma di azioni Il programma delle azioni traduce in singola azione realizzativa tutte le iniziative condivise per Tattica e per Segmento, definendo responsabilità (Centro o PdV) dura21 ta, scadenza e incontri per il monitoraggio. 19 Fase 7 Fase 1 7.4 Piano di implementazione Definizione della Categoria Definire il sistema di monitoraggio Definire le componenti e i prodotti che compongono la categoria e stabilire la sua Parte integrante del Piano di implementazione è la definizione del sistema di moampiezza e segmentazione nitoraggio concordato tra i 2 Category Manager. Esso definisce le attività di verifica dell’avanzamento, la frequenza, la responsabilità, le modalità di elaborazione dei dati 1.1 1.2 e destinazione delle informazioni. Identificare le Definire la 2 struttura della componenti e la 7.5 PASSI Comunicare il pianosegmentazione e sensibilizzare il PdV Categoria Per il miglior successo del progetto occorre sensibilizzare, anche informalmente, i direttori dei PdV (pilota e contro-campione) e formare in modo strutturato i responsabili dei reparti interessati nei soli PdV pilota. ALBERO ECR 1° LIVELLI OUTPUT 2° 3° 4° CATEGORY MANAGEMENT 5° 7 CATEGORIA 63 331 SOTTOCATEGORIE/ SEGMENTI 1.092 1.739 (n) ELEMENTI PRESENTI NEL LIVELLO 1.1 Identificare le componenti e la segmentazione Partendo dall’Albero delle Categorie ECR, si definiscono i prodotti (Categoria/ Segmenti/ SKU) da comprendere nella categoria. Anche se il Distributore ha già una classificazione interna non compatibile con l’albero ECR, conviene comunque convergere il più possibile verso le componenti dell’albero ECR. L’ultima parola spetta al Distributore. 1.2 Definire la struttura della Categoria Categoria, Sottocategorie e Segmenti vengono collegati in una struttura ad albero. 1 incontro ( max 2) 20 COMPONENTI STRUTTURA settimane 22settimane 11 Fase 8 Fase 8 Revisione Revisione Verificare lo stato di avanzamento Piano periodicità e responsabilità Verificare lo stato di avanzamento deldel Piano concon periodicità e responsabilità prepredefinite, intervenendo eventualmente nelle specifiche fasi del processo definite, intervenendo eventualmente nelle specifiche fasi del processo perper risolrisolverne le criticità verne le criticità. 8.1 PASSI OUTPUT 8.2 8.3 Monitorare il Piano e rilevare gli scostamenti Analizzare e valutare gli scostamenti Scostamenti evidenziati per Tattica Causali di scostamento Effettuare le azioni correttive Decisioni a azioni correttive 8.4 8.5 Roll-out e messa a regime Estensione ad altri PdV e ad altri partners Consolidare il processo Consolidamento dell'organizzazione e dei sistemi di supporto e della cultura 8.1 Monitorare il Piano e rilevare gli scostamenti 8.1 il Pianodelle e rilevare gli scostamenti VerificareMonitorare l’avanzamento attività relative alla realizzazione di tutte le Tattiche. Verificare l’avanzamento delle attività relative alla che realizzazione di tutte le Tattiche. Identificare gli scostamenti, in termini sia di tempi di risultati. Identificare gli scostamenti, in termini sia di tempi che di risultati. 8.2 e valutare gli scostamenti 8.2 AAnalizzare nalizzare e valutare gli scostamenti volta evidenziato uno uno scostamento, scostamento, occorre individuare la causale, il suoil grado di UnaUna volta evidenziato occorre individuare la causale, suo grado eccezionalità/ sistematicità, le azioni di recupero. Le causali posso essere interne alle 2 di eccezionalità/sistematicità, le azioni di recupero. Le causali possono essere interaziende (al Produttore, al Distributore, nell’Interfaccia), esterne (nuovi comportamenti del ne alle 2 aziende (al Produttore, al Distributore, nell’Interfaccia), esterne (nuovi comConsumatore, nuovi concorrenti) o nei sistemi abilitanti. portamenti del Consumatore, nuovi concorrenti) o nei sistemi abilitanti. 8.3 Effettuare le azioni correttive Se lo scostamento è temporale, si rivede il piano secondo la gravità e le priorità. 8.3 ffettuare le azioni correttive Se lo scostamento è nei risultati rispetto agli obiettivi, si analizzano le singole Tattiche e le Se lo scostamento è temporale, si rivede il piano secondo la gravità e le priorità. iniziative, concordando le azioni correttive. E Se lo scostamento è nei risultati rispetto agli obiettivi, si analizzano le singole Tattiche e le iniziative, concordando le azioni correttive. 23 21 Fase 8.4 8 Revisione Roll-out e messa a regime Per 8.4consolidare il progetto pilota occorre estendere il nuovo processo di gestione della Roll-out e messa a regime categoria a tutti gli altri PdV, verificandone la compatibilità e le eventuali differenziaPer consolidare il progetto pilota occorre estendere il nuovo processo di gestione della zioni. categoria a tutti gli altri PdV, verificandone la compatibilità e le eventuali differenziazioni. 8.4 Check Roll-out e messa a regime point REVISIONE PerDURANTE consolidare il progetto pilota PILOTA Check REVISIONE point PER/DURANTE IL il nuovo processo di gestione della CONSOLIDAMENTO PROCESSO categoria a tutti gli altri PdV, verificandone la compatibilità e le eventuali DEL differenziazioni. REVISIONE DURANTE PILOTA Check point REVISIONE PER/DURANTE occorre estendere IL ROLL OUT Check point ROLL OUT ROLL OUT REVISIONE Check point Check REVISIONE point PER/DURANTE IL CONSOLIDAMENTO DEL PROCESSO MESSA A REGIME PER/DURANTE AD ALTRI PDV ROLL OUT ADIL ALTRI PDV MESSA A REGIME PILOTA PILOTA DEL DEL PROCESSO PROCESSO ROLL OUT ROLL OUT COINVOLGIMENTO COINVOLGIMENTO AD AD ALTRI ALTRI PDV PDV DI DI ALTRI ALTRI PARTNER PARTNER PILOTA PILOTA COINVOLGIMENTO COINVOLGIMENTO MESSA MESSA A A REGIME REGIME DEL DEL PROCESSO PROCESSO DI DI ALTRI ALTRI PARTNER PARTNER il processo 8.5 Consolidare onsolidare il processo L’attivazione di progetti su altre Categorie e la messa a regime del processo consentono di 8.5 L’attivazione di progetti su altre Categorie e la messa a regime del processo consentoConsolidare il processo consolidare il Category Management a livello aziendale. di progetti su altre Categorie e la messa a regime del processo consentono di no diL’attivazione consolidare il Category Management a livello aziendale. Per l’estensione collaborazione altriaziendale. partner occorre sempre ripartire dalla FASE 0 e consolidare ildella Category Management aad livello Per l’estensione della collaborazione ad altri partner occorre sempre ripartire dalla ripercorrere tutto il processo a 8 fasi. ad altri partner occorre sempre ripartire dalla FASE 0 e Per l’estensione della collaborazione C FASE 0 e ripercorrere tutto il processo a 8 fasi. ripercorrere tutto il processo a 8 fasi. Definizione 1 2 3 4 Definizione 2 RuoloRuolo 3 Valutazione Valutazione 4 5 DIREZIONALE DIREZIONALE Obiettivi Obiettivi GESTIONALE GESTIONALE Strategie Revisione 1 Revisione CATEGORY MANAGEMENT 8.5 Strategie 5 6 Tattiche Tattiche 6 OPERATIVA 7 7 Piano di Implementazione 8 OPERATIVA Piano di Implementazione PILOTA PILOTA PILOTA PILOTA 22 ROLL ROLLOUT OUT Check point Check point 24 ROLL ROLLOUT OUT MESSA MESSAAAREGIME REGIME Check point MESSA MESSAAAREGIME REGIME Check point 8 Sintesi e considerazioni generali Sintesi e considerazioni d'assieme - Approccio selettivo Approccio selettivo per fase Definizione 1 ALBERO ECR 2 Valutazione Revisione 3 4 ANALISI E DECISIONI Ruolo Obiettivi Decisioni Strategiche: Struttura e Ruolo Categoria Sottocategorie Decisioni di Budget: Obiettivi e Strategie di Marketing Segmenti 5 Strategie Sottosegmenti Tattiche 6 SKU 8 7 Decisioni Operative: Tattiche e Piano (Assortimento, Merchandising, Prezzo, Promozioni, Servizi) Piano Il modello operativo di ECR Italia non è pervasivo (su tutte le referenze, con tutti i dati Il modello operativo di ECRcon Italia tutte leMangement referenze, non con come tutti i dati sistematici), bensì selettivo lo non scopoè pervasivo di applicare (su il Category sistematici), bensì selettivo lo scopo di applicare il Category Mangement “progetto didattico” ma come con “processo pratico” di riferimento standard per la gestione non come “progetto didattico” ma come “processo pratico” di riferimento standard per la quotidiana del business. gestione del business. Le 8 fasi quotidiana sono infatti caratterizzate da: - Approfondimento graduale e progressivo in funzione delle reali esigenze di Le 8 fasi sono infatti caratterizzate da: fasi comprensione e decisione nelle diverse Semplificazioni delle analisi su 3 o 4 indicatori per ciascuna variabile • - Approfondimento graduale e progressivo in funzione delle reali esigenze di Focalizzazione e motivazione del team - e decisione nellepassi diverse fasi. - comprensione Chiara definizione di input, output, chiave, report e matrici di supporto, verifiche di • Semplificazioni delle analisi su 3 o 4 indicatori per ciascuna variabile. coerenza • - Focalizzazione motivazione deltutte team. Contrazione dei e tempi di sviluppo di le fasi e, in particolare, di quelle iniziali • Chiara definizione di input, output, passi chiave, report e matrici di supporto, • verifiche di coerenza. Contrazione dei tempi di sviluppo di tutte le fasi e, in particolare, di quelle iniziali. 25 23 24 8 6 3 4 7 5 Ruolo 2 26 Revisione Piano di Implementazione Tattiche Strategie Obiettivi Valutazione Definizione 1 • • • • • • • Consumatore/acquirente • Performance Distributore • Tattiche (livello di segmento) • Performance categorie/ segmento/SKU • Consumatore/acquirente • Performance Distributore • Tattiche (livello di SKU) • Tabella motivazioni scelta del Ruolo (quali-quantitative) • Cross Category • Report scostamenti • Tabella delle Causali di scostamento • Tabella di Frequenza di Revisione • Matrice Frequenza Revisione-Ruolo • Matrice di Decentramento per Tattica Executive Summary Programma di azioni Sistema di monitoraggio 2 brochure x PdV (processo CM + pilota) • • • • Matrice Strategie-Tattiche Matrice Ruoli-Tattiche Matrice Strategie-Ruoli-Tattiche Tabelle Indicatori (KPI) Matrice Ruoli-Strategie Matrice Strategie-Indicatori Matrice Indicatori-Ruoli-Strategie Matrice Ruolo-Indicatori • • • • • • • • • Tabella variabili descrittive Ruoli MATRICI/ TABELLE DI SUPPORTO • Tattogramma • Albero indicatori-quota di mercato • Albero indicatori-margine assoluto Profilo socio-demograf. acquirente Analisi comportament. acquirente Fedeltà consumatore/acquirente Performance Distributore Performance sottocategoria/segm. Analisi Tattiche • Albero della categoria REPORT • Performance categoria AMBITI D'ANALISI CATEGORY MANAGEMENT Analisi, report e supporti per ogni fase Analisi, report e supporti per ogni fase Livelli dell’albero ECR SKU Sviluppare le singole Tattiche Verifiche di coerenza Implementazione Scegliere le TatAnalizzare Identificare i congiuntamente vincoli di budget tiche da sviluppare e verificare i gap e organizzativi la coerenza Scegliere gli obiettivi Attribuire il Ruolo Ruolo Valutare il posizionamento 2 Definire le cause e le prime indicazioni Tattiche Raccogliere i dati esistenti e analizzarli 6 Valutare le performance i gap e le opportunità Segmenti Valutazione 3 Categoria Definire la struttura della categoria Definizione Identificare le componenti 1 Declinare gli obiettivi Obiettivi 7 Assegnare le Strategie Attuare le azioni correttive Revisione Elaborare programma di azioni Roll-out e messa a regime Definire il sistema di monitoraggio Piano di Implementazione Comporre l'albero di indicatori Strategie Selezionare gli indicatori di performance 5 Consolidare il processo Comunicare il Piano e sensibilizzare i PdV Check point Verificare la coerenza Check point eventuali per categorie complesse ed importanti Analizzare e valutare gli scostamenti 8 Selezionare i PdV pilota da SKU a Categoria Monitorare il Piano e rilevare gli scostamenti Preparare l'Executive Summary Verificare la coerenza Check point Check point fondamentali Verificare la coerenza 4 Passi, check point e livelli dall’albero ECR Passi, check point e livelli dall’albero ECR 25 Riunioni, tempi e responsabilità decisionali unioni, Riunioni, tempi, Riunioni, tempi, responsabilità tempi, responsabilità responsabilità decisionali decisionali decisionali L’adozione del processo selettivo e l’utilizzo degli strumenti standard consentono una riduzione dei processo tempi già al secondo/terzo progetto, passando così dozione L’adozione del L’adozione processo del processo selettivo del selettivo e del l’utilizzo selettivo e30-40% l’utilizzo degli e l’utilizzo degli strumenti strumenti degli standard strumenti standard consentono standard consentono una consentono una un prima previsti 5 mesi zione riduzione deidagli tempi riduzione dei8-10 tempi del mesi 30-40% dei deltempi 30-40% già del al già secondo/ 30-40% al asecondo/ già terzo alcirca. secondo/ terzo progetto, progetto, terzo passando progetto, passando così dagli passando così 8-10 daglimesi così 8-10dagli mesi8-10 me maprima previsti previsti aprima 5 mesi a5 previsti circa. mesi circa. a 5 mesi circa. Le decisioni prese fase per fase sono sempre condivise tra Produttore e Distributore. LaLe responsabilità èsono congiunta incondivise quasi tutte leProduttore fasi. decisioni Le decisioni prese prese decisioni fase per fase fase prese perdelle sono fase fasedecisioni sempre sono per fase sempre condivise condivise sempre tra Produttore tra Produttore etra Distributore. e Distributore. e Distributore. La scelta del Ruolo (FASE 2) è responsabilità del Distributore, in relazione al portafoesponsabilità La responsabilità Ladelle responsabilità decisioni delle decisioni èdelle congiunta èdecisioni congiunta in èquasi congiunta in quasi tutte le tutte infasi. quasi le fasi. tutte le fasi. gli delle categorie e al posizionamento dell’insegna e del format. celta La scelta del Ruolo La delscelta Ruolo (FASEdel (FASE 2) Ruolo è responsabilità 2) è(FASE responsabilità 2) è del responsabilità Distributore, del Distributore, delinDistributore, relazione in relazione al portafogli in relazione al portafogli delle al portafogli delle del egorie categorie e al posizionamento categorie e al posizionamento e al posizionamento dell’insegna dell’insegna e del dell’insegna format. e del format. e del format. N° DI RIUNIONI N° DI RIUNIONI N° TEMPI DI RIUNIONI TEMPI TEMPI PESO NELLE PESODECISIONI NELLE PESO DECISIONI NELLE DECISIONI (tot. 10-12) (tot. 10-12) (tot.(tot. 5 mesi) (tot. 10-12) 5 mesi) (tot. 5 mesi) IDM IDM GDO IDM GDO GDO Definizione Definizione 1 1 1 Ruolo 2 Ruolo 4 1 0,5 1 0,5 0,5 Ruolo 1 1 0,5 1 0,5 0,5 Valutazione 3-4 3-4 1,53-41,5 1,5 1 0,5 1 0,5 0,5 3-5 1,53-51,5 1,5 0,5 1 0,5 0,5 2 Valutazione 3 Valutazione 3 3 1 Revisione CATEGORY MANAGEMENT Revisione 2 Definizione Obiettivi Obiettivi 4 4 Obiettivi 1 5 Strategie Strategie 5 5 Strategie Tattiche 3-5 6 6 Tattiche Tattiche 6 87 Piano di Piano di Piano 1 di 1 7 m8eImple Imple implem implem ntazione me7ntazione Imple implem mentazione mplementazione Implementazione Implementazione Legenda: Legenda: Legenda: Condivisa/Paritetica Condivisa/Paritetica Condivisa/Pari Ruolo prevalente Ruolo prevalen Ruolo prevalente Del Distributore Del Distributore Del Distributor 26 Il team congiunto Produttore e Distributore Il team congiunto è di base costituito da 4-6 persone, guidate dai 2 Category Manager. Nelle fasi più analitiche può essere necessario il contributo di altre competenze specialistiche, tra cui: • nella fase 3: Marketing Research; Il team congiunto Produttore e Distributore • nelle fasi 6 e 7: Logistica e Merchandising; • Il team congiunto è di base costituito da 4-6 persone, guidate dai 2 Category Manager. Nelle fasi più analitiche può essere necessario il contributo di altre competenze specialistiche, in tutte le fasi: EDP e Punto di Vendita. tra cui: - nella fase 3: Marketing Research - nelle fasi 6 e 7: Logistica e Merchandising - in tutte le fasi: EDP e Punto di Vendita Team leaders IDM Category Manager 2-3 persone Supporti Fase 3 GDO IDM GDO • Marketing Research • EDP Category Manager • Marketing Research • EDP 2-3 persone Supporti Fasi 6-7 Competenze del Team di base IDM • Marketing • Vendite • Trade Marketing GDO IDM • Merchandising • Logistica • EDP • Marketing centrale e impresa DO • Acquisti • Vendite 29 GDO • • • • Merchandising PDV Logistica EDP 27 Le aree di impatto in azienda Le aree di impatto in azienda Sistema di Valutazione Sistema di Relazioni 0 ALLINEAMENTO STRATEGICO 1 PROCESSO CM Organizzazione 8 Sistemi Informativi Sistema di di relazioni Sistema relazioni E’ èfondamentale la piena collaborazione tra Produttore e Distributore, in assoluta pariteticità fondamentale la piena collaborazione tra Produttore e Distributore, in assoluta pa-e complementarietà del know-how. del know-how. riteticità e complementarietà Per ambedue è importante focalizzarsi su categorie e relazioni ed alta/media redditività.reddiPer ambedue è importante focalizzarsi su categorie e relazioni ed alta/media CATEGORY MANAGEMENT tività. Sistema informativo Nei primi progetti si consiglia l’uso di sistemi prototipo supportati su PC con operatività anche Sistema informativo manuale. Successivamente per consolidare il processo, occorre predisporre Nei primi progetti si consiglia l’uso di sistemi prototipo supportati su PC applicazioni con operaintegrate con gli altri sistemi gestionali delle rispettive aziende. tività anche manuale. Successivamente per consolidare il processo, occorre predi- sporre applicazioni integrate con gli altri sistemi gestionali delle rispettive aziende. Organizzazione Nei distributori della GD è il Buyer ad evolvere verso il Category Manager; nei distributori della Organizzazione DO nascere della il Category Manager in Centrale, mentre gli Acquisti evolvono da Neipuò distributori GD è il Buyer ad evolvere verso il Category Manager; nei distri“Contrattificio” a Gestore di obiettivi per categoria. butori della DO può nascere il Category Manager in Centrale, mentre gli Acquisti Nei produttori, per le Vendite aumentadi obiettivi il focus per sullocategoria. “shopper” con una maggior evolvono da “Contrattificio” a Gestore centralizzazione del Trade Marketing; il Marketing aumenta il focus con sul una “consumer” Nei produttori, per le Vendite aumenta il focus sullo “shopper” maggiore sull’efficacia dell’intero Marketing Mix. centralizzazione del Trade Marketing; il Marketing aumenta il focus sul “consumer” e sull’efficacia dell’intero Marketing Mix. Sistema di valutazione E’ Sistema fondamentale inserire obiettivi specifici di risultato del Category Management nel sistema di valutazione MBO aziendale ed obiettivispecifici di efficienza e di servizio a ciascunManagement componente nel del è fondamentale assegnare inserire obiettivi di risultato del Category team. sistema MBO aziendale ed assegnare obiettivi di efficienza e di servizio a ciascun componente del team. 28 30 NOTE NOTE La formazione Category Management - Il modello operativo OBIETTIVI • • • Apprendere la metodologia e le logiche alla base del processo di gestione per categoria Capire come realizzare nella pratica un progetto di Category Management in tutte le sue fasi Valutare l'impatto dell'implementazione sui processi operativi ed i sistemi informativi interni alla propria azienda PRINCIPALI CONTENUTI • • • • • • • • Il modello operativo per il Sistema Italia - visione d'insieme Le 8 fasi del processo di Category Management Le fasi di definizione e allineamento strategico Le fasi di definizione degli obiettivi e valutazione delle performance Le tattiche: contenuti ed elementi chiave Il piano di implementazione La revisione e la messa a regime del processo Gli impatti del Category Management all'interno dell'azienda Il corso prevede un modulo propedeutico on line. DURATA: 2 giorni Tool-Kit di Category Management - Approccio e strumenti (corso avanzato) OBIETTIVI • • Trasformare i singoli progetti in un processo continuo di Category Management Sviluppare un’integrazione con gli altri processi aziendali, sia all’interno delle aziende sia nel processo collaborativo PRINCIPALI CONTENUTI • • • • • • Il Tool-Kit di CM: definizione e aree di integrazione con il processo a 8 step di CM I prerequisiti strategici I prerequisiti organizzativi I prerequisiti tecnici Il coordinamento con la logistica L’ottimizzazione del percorso di implementazione DURATA: 2 giorni Per maggiori informazioni visita il nostro sito www.indicod-ecr.it/formazione o contatta la segreteria corsi al n. 02 777212330 e all’indirizzo e-mail: [email protected] Manuale redatto con la collaborazione di Indicod-Ecr Istituto per le imprese di beni di consumo Via Serbelloni, 5 - 20122 Milano (MI) Tel.+39.027772121 - Fax.+39.02784373 www.indicod-ecr.it