STORIE CHE DANNO I BRIVIDI
NEL GIUBILO D’ORO IN MALAWI
Lilongwe, Malawi, 19 Agosto 2003
Cinquant’anni fa, i due dei primi membri
della comunità Bahá'í in Malawi si
incontravano di notte nel bosco per
recitare le loro preghiere, discutere di
progetti, gustare biscotti, e poi andare
per la propria strada.
Tanzania
Lago Malawi
Zambia
Malawi
Lilongwe
Mozambico
• “Si faceva così, perché in qui giorni,
neri e bianchi non si potevano
incontrare pubblicamente” ha detto
Sohaili Enayat, che ha raccontato ad un
pubblico incantato come venivano
tenute le Feste del Diciannovesimo
Giorno in questo paese.
• Queste storie sono state raccontate il 9
Agosto 2003in occasione delle
celebrazioni per il 50°, il Giubileo d’Oro.
• Il Sig. Sohaili, è un
Bahá'í di origine
Persiana che arrivò
dall’India nel 1953 ed
era considerato
bianco.
• Il primo Bahá'í di
colore Malawiano è
stato Dudley Smith
Kumtendere.
• La politica coloniale, che scoraggiava
incontri di persone di diversa origine
razziale cessò di esistere nel 1964
quando il Malawi originariamente
chiamato Nyasaland, ottenne la sua
indipendenza.
• Da allora, i Bahá'í hanno potuto
manifestare pubblicamente il loro
impegno per un principio cardine della
loro Fede, “l’Unità del Genere Umano”.
• Hanno potuto fare ciò liberamente,
celebrando l’anniversario d’Oro
dell’insediamento della Fede nel loro
paese.
• Vi hanno partecipato Bahá'í provenienti da
tutto il Malawi – da Nsanje a Karonda- da
Mchinji a Nkhotakota. Erano pure presenti
Bahá'í provenienti da paesi molto lontani
quali Bermuda, Australia e Mauritius e da
paesi più vicini quali il Sud Africa, Zambia
e Lesotho.
• Le attuali celebrazioni sono molto differenti
dalle riunioni dei primi tempi ha ricordato
Julius (Robert) Kasakula, uno dei primi
Bahá'í Malawiani, tempi quando le riunioni
dovevano essere tenute al chiuso,
segretamente, come quelle tenute nei
boschi.
• Il Sig. Kasakula ha poi detto: “Dal momento
che bianchi e neri non potevano incontrarsi
apertamente, tenevamo le nostre riunioni di
notte a casa mia.”
• Il Sig. Sohaili che ora vive con la moglie Iran in
Zimbabwe, ha ricordato quando chiese al
proprietario di un ristorante di tenere un tavolo
per due visitatori americani John e Val Allen
(Bahá'í che vivevano nel Swaziland) per
incontrarsi con lui e Kumtendere.
• Il Sig. Sohaili ha detto: “Quando contattammo il
proprietario, egli ci chiese di venire dopo le due
del pomeriggio quando vi sarebbero stati pochi
clienti. Ci mise sul retro, in un anglo remoto,
dove potemmo pranzare.”
Julius Robert Kasakula racconta aneddoti della storia con
E. Sohaili e il direttore delle cerimonie Brown Malikete
• Ora, la Fede è molto visibile in Malawi.
• Vi sono circa 15,000 Bahá'í, un bel
Centro Bahá'í Nazionale, 15 Centri
Bahá'í Locali, 2 edifici funzionanti da
Istituti Bahá'í e 101 Assemblee Spirituali
Locali.
• Tali risultati sono notevoli, considerato
il breve tempo trascorso.
• Il Sig. Sohaili arrivò nel Settembre 1953
compartecipe di quella campagna che
prese il nome di “Crociata Decennale”.
• Dal 1953 fino al 1963, nell’ambito del
progetto avviato da Shoghi Effendi,
Bahá'í provenienti da numerosi paesi
portarono la loro visione in quei paesi
dove ancora la Fede non era arrivata.
Lo sforzo decennale ha più che
raddoppiato le comunità Bahá'í
nazionali.
1970 - La prima convenzione dei Bahá’í del Malawi con
la presenza della Mano della Causa di Dio Paul Haney
• In quella decade, la Fede è penetrata in
131 paesi, di cui 37 in Africa.
• Di conseguenza, mezzo secolo dopo,
molte Nazioni fra cui il Malawi hanno
celebrato il 50° anniversario dell’arrivo
della Fede in quei paesi.
• Assieme a Dudley Kumtendere e suo fratello
Douglas – entrambi trapassati – i primi Bahá'í
Malawiani comprendevano Albert Ntala,
Kasukala e sua moglie Alice.
• Erano presenti alle celebrazioni il Consigliere
Maina Mkandawire, uno degli oratori
principali. Era pure presente Ramucy
Namkopowe il cui matrimonio, nel 1964 è
stato il primo matrimono Bahá'í in questo
paese.
Le festività
sono state
allietate da
canti, balli
tradizionali
e moderni e
sessioni
teatrali.
• I Bahá'í hanno letto preghiere di
ringraziamento, hanno recitato passi
tratti dagli scritti Bahá'í, dalla Bibbia e
dal Corano
Un messaggio
d’incoraggiamento è giunto
all’Assemblea Spirituale
Nazionale dei Bahá'í del
Malawi da parte della Casa
Universale di Giustizia che
in parte recitava:
“Sono state realizzate delle
fondamenta sulle quali può
essere eretta una struttura
spirituale e sociale di
splendore senza precedenti
che diffonderà la sua
protezione di unità e pace
su tutta la vostra terra in
lotta.”
• Il clou della serata è
stato lo spettacolo
promosso dal
gruppo teatrale
Bahá'í Zambiano,
che ha raccontato la
vita di Mona
Mahmudnizhad, una
diciassettenne
ragazza Bahá'í
martirizzata in Iran
nel 1983.
Musicisti provenienti da Mchinji che
Cantano pezzi Bahá’í in Chichewa
• Come parte del Giubileo è stata tenuta una
cerimonia formale presso l’Albergo Capital,
dove l’ospite d’onore è stato il Consigliere
Enos Makhele proveniente dal Sud Africa che
ha tenuto una conferenza sulla Fede Bahá'í
vista da una prospettiva globale.
• Fra gli ospiti vi era il Rappresentante
Diplomatico Inglese del Commonwealth,
Norman Ling ed il Consigliere della città di
Lilongwe Stella Thunyani.
• Nel suo discorso, Stella Thunyani ha parlato
dell’unità del genere umano e dell’unità delle
religioni.
• Ha poi aggiunto:
“Potete chiedervi come mai un gruppo di genti
provenenti da così differenti razze e credi
possano cenare assieme in un atmosfera
amichevole?”
“Io credo che sia a causa dell’amore Divino che
viene a noi insegnato dai differenti
Messaggeri di Dio - che siamo una cosa
sola.”
• Oggi, la comunità Bahá'í del Malawi è composta di Bahá'í
provenienti da villaggi, città e da numerose tribù che
parlano lingue differenti. I Bahá'í tengono regolari classi
per i bambini, circoli di studio, hanno numerosi cori
musicali e sono impegnati in programmi di sviluppo socio
economici.
• La “Bambino
School”,
un’iniziativa Bahá'í,
che ha una
partecipazione di
circa 1100 studenti
dall’asilo fino alle
superiori ed un
collegio
segretariale.
Donne Bahá’í che partecipano al Giubileo
• Questi risultati sono stati ottenuti con
anni di duro lavoro.
• Nel 1970 vi erano 12 Assemblee
Spirituali Locali, sufficienti per avere un
Assemblea Spirituale Nazionale che fu
eletta alla presenza della Mano della
Causa di Dio, Paul Haney.
Fidelis Kafumba, la più giovane partecipante all’evento.
• L’anno dopo, la Mano della Causa di
Dio Enoch Olinga ha chiesto la
registrazione ufficiale della Fede,
richiesta che fu accolta dall’allora
Presidente Dr. Hastings Banda che
dichiarò, - come riportato dal
quotidiano locale – che la Fede era una
buona religione perché aveva il rispetto
della cultura.
• L’anno successivo, Madame Ruhiyyih
Rabbani, la vedova di Shoghi Effendi,
ebbe un’udienza cordiale con il Dr.
Banda, viaggiò in lungo e in largo nel
paese incontrando ed incoraggiando i
Bahá'í locali
• Nel 1975, il primo libro Bahá'í – sulle
classi d’insegnamento – fu tradotto in
Chichewa e quel lavoro è poi proseguito
con le traduzioni nelle lingue Tonga e
Tumbuka. Nel 1986,quale contributo
all’Anno Internazionale della Gioventù, i
giovani Bahá'í hanno messo a dimora
piante per produrre il taglio sostenibile
di legna da ardere e piante da frutta, in
tutto il paese, portando benefici ad interi
villaggi.
• Nel 1982 e nel 1992 il
Malawi ha ospitato
Scuole Estive
Internazionali con la
partecipazione di 17 e
10 paesi
rispettivamente.
• Il Centro Nazionale
Bahá'í a Lilongwe è
stato completato nel
Marzo del 2000.
Consigliere Maina Makandawire
• Articolo tratto dal Bahá'í World News
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