PLAUTO
TITO MACCIO PLAUTO
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Biografia
 Nato a Sarsina nel 251 la sua vita si svolge nel periodo delle
guerre puniche
 I tria nomina indicano probabilmente una denominazione da
mimo del teatro
 Come commediografo ricavò una grande ricchezza ma poi
indebitatosi fu costretto a girare la macina per pagare il
debito. Forse un aneddoto.
 Muore a Roma nel 184 a.C.
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Plauto nel suo tempo
 Scrittore di commedie palliate di argomento greco ma
ambientate nella società romana contemporanea.
 Le commedie sono prive di echi politici ma appare in
controluce un riflesso della polemica antinobiliare come in
Nevio.
 Le commedie riflettono i gusti del pubblico romano
dell’epoca.
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Il corpus varroniano
 Nel II sec. Si attribuiscono
ben 130 commedie
 Varrone ne indica solo 21
come autentiche elencate
in ordine alfabetico.
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Struttura drammaturgica
 Trame fissate dalla commedia
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nuova greca
Schema di fondo è il
contrasto tra due personaggi
Sottrazione di un bene
Oggetto del desiderio quasi
sempre una donna
Antagonista
Servo astuto
Commedia del servus callidus
ragazza
Antagonista
Un lenone o un
padre
Servus callidus
Giovane
innamorato
Schema drammaturgico
SEI CATEGORIE DI COMMEDIE
1.
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3.
4.
5.
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La commedia della beffa: la vera protagonista è la beffa
che spesso il giovane e il servo astuto organizzano contro un
anziano pater familias. in questo tipo sono organizzati
scherzi e beffe, bonari o meno;
dei Simillimi: riguarda lo scambio di persona, dello specchio
e del doppio;
dell'Agnizione: alla fine di questo tipo di commedie avviene
un riconoscimento improvviso ed imprevedibile dell'identità di
un personaggio;
del romanzesco: caratterizzate da intrecci complessi e
avvincenti;
della caricatura: contenenti una rappresentazione
iperbolica, esagerata di un personaggio;
composita: che racchiude al suo interno uno o più elementi
delle sopraccitate tipologie.
Schema della commedia
 ARGUMENTUM
 PROLOGO
 ACTIO DIVISA IN
CANTICA = parti cantate
2. DEVERBIA = PARTI DIALOGATE
3. CORO = solo funzione scenica
1.

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EPILOGO = scioglimento della vicenda
Schema della commedia
 un argumentum, cioè una
sintesi della vicenda. In
alcuni casi sono presenti
addirittura due argumenta, e
in questo caso uno dei due
è acrostico ( le lettere
iniziali dei singoli versi
formano il titolo della
commedia stessa).
 Aulam repertam auri plenam
Euclio
 Vi summa servat, miseris
adfectus modis.
 Lyconides istius vitiat filiam.
 Volt hanc Megadorus indotatam
ducere,
 Lubensque ut faciat dat coquos
cum obsonio.
 Auro formidat Euclio, abstrudit
foris.
 Re omni inspecta compressoris
servolus
 Id surpit. illic Euclioni rem refert.
 Ab eo donatur auro, uxore et
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filio.
La funzione del prologo
 Plauto utilizza un tipo di prologo
espositivo o informativo: esso narra
l’antefatto dell’azione drammatica e
talora ne anticipa gli sviluppi per
favorire la comprensione dell’intreccio
da parte del pubblico.
 Talora il prologo è affidato ad una
divinità, in altri casi lo recita uno dei
personaggi che agirà successivamente
sulla scena.
 In alcune commedie è il capocomico
che recita il prologo.
 Terenzio, invece, nel prologo delle sue
commedie si difendeva dalle molte
accuse che gli venivano rivolte, e faceva
riassumere trama e antefatto da un
personaggio nella commedia vera e
propria.
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DIVERBIA E CANTICA
 Nella commedia plautina possiamo distinguere, secondo una suddivisione già
antica, i diverbia e i cantica , vale a dire le parti dialogate, con più attori che
interloquiscono fra di loro, e le parti cantate, per lo più monologhi, ma a volte
anche dialoghi tra due o addirittura tre personaggi.
 Nelle commedie di Plauto ricorre spesso lo schema dell'intrigo amoroso, con
un giovane (adulescens) che si innamora di una ragazza. Il suo sogno d'amore
incontra sempre dei problemi a tramutarsi in realtà a seconda della donna di cui
si innamora: se è una cortigiana deve trovare i soldi per sposarla, se invece è
onesta l'ostacolo è di tipo familiare.
 Ad aiutarlo a superare le varie difficoltà è il servus callidus (servo scaltro) o il
parassita (squattrinato che lo aiuta in cambio di cibo) che con vari inganni e
trabocchetti riesce a superare le varie difficoltà ed a far sposare i due. Le beffe
organizzate dal servo sono alcuni degli elementi più significativi della comicità
plautina.
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LA COMMEDIA DEL SERVO
 Il servus è una delle figure più largamente utilizzate da Plauto nelle sue commedie, esso
ha doti che lo fanno diventare eroe e beniamino dell'autore oltre che degli spettatori;
esistono varie tipologie di servus:
 il servus currens: l'attore che interpreta questo tipo di servo entra in scena di corsa e
mantiene un atteggiamento trafelato finché rimane sul palcoscenico, Plauto lo utilizza
come parodia del messaggero, infatti porta sempre qualche lettera o informazione che è
di vitale importanza per l'avanzamento della commedia;
 il servus callidus: è un tipo di servo la cui qualità più spiccata è appunto la calliditas (=
astuzia), ordisce inganni benevoli/malevoli sia a favore che contro il protagonista ( Nello
Pseudolus ad esempio il servo è centrale ed è colui che organizza la truffa);
 il servus imperator: appare nella commedia Persa, è una tipologia di servo che sfoggia
una parlantina che utilizza parole che derivano dal gergo militare e un'incredibile sfoggio
di superbia. Parla di ciò che fa come se si rivolgesse a una truppa in partenza per una
guerra.
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I PERSONAGGI DI PLAUTO
• È possibile individuare modelli e maschere fisse nel teatro plautino
• Il senex, spesso un vecchio libertino che non disdegna avventure con cortigiane
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ma perseguitato da una moglie bisbetica e ricca che lo tiene in pugno.
Il giovane innamorato spesso squattrinato e pronto a far tutto pur di conquistare la
donna amata.
Il lenone, cioè il ruffiano , il commerciante di prostitute e schiave figura
negativa.
Il servus callidus è la maschera centrale su cui si sofferma la vis comica di plauto.
Personaggi secondari sono: la matrona spesso autoritaria, il miles gloriosus il
soldato fanfarone destinato a essere messo in ridicolo. Il parassita lo scroccone
che si mette a servizio di qualcuno per ottenere cibo e protezione.
EPILOGO
 Un altro elemento strutturale
di grande importanza nelle
commedie di Plauto è il
riconoscimento
finale
(agnitio), grazie al quale
vicende ingarbugliate trovano
la loro fortunosa soluzione e
ragazze che compaiono in
scena come cortigiane o
schiave recuperano la loro
libertà e trovano l'amore.
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MASCHERE LATINE
LA VIS COMICA
 La comicità è generata da elementi fissi nella commedia
plautina
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Scontro tra personaggi quasi sempre maschili
Figli che beffano il padre con l’aiuto del servo
Rovesciamento carnevalesco dei ruoli
Commedia degli equivoci e scambi di persona
Riferimenti a temi comuni con intento satirico
Uso del sermo familiaris caricato di neologismi, lessico
volgare, espressioni dal doppio senso.
RAPPORTO CON I MODELLI GRECI
 Rielaborazione della commedia nuova greca autore di riferimento
è Menandro
 Uso della contaminatio ma con numerosi elementi di novità
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Ritmi scenici incalzanti
Gusto per l’improvviso
Tensione comica per suscitare forti risate
Mentre il testo greco approfondisce l’introspezione psicologica
dei personaggi utilizzando una comicità umoristica
Plauto propone intrecci conosciuti ma con personaggi caricati al
massimo di ridicolo e dissacrazione soprattutto delle figure
tradizionali e sacre del mondo romano come il padre gabbato o
il soldato smargiasso.
CAUSE DELLA DIVERSITA’ COL
MODELLO GRECO
 Diversità di pubblico nella
commedia greca vi è un pubblico di
cultura superiore
 Diversità delle occasioni delle
rappresentazioni: in Grecia sono
feste religiose a Roma sono
occasioni laiche come la vittoria di
una guerra.
 La commedia latina attinge molto
dalle Atellane e fescennini cioè dalla
comicità del mondo contadino. Uso
della scurrilità, oscenità, tipici del
teatro popolare.
 Uso del metateatro
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Il METATEATRO
• Plauto sottolinea spesso il carattere fittizio dell’evento teatrale.
• Rottura dell’illusione scenica: l’autore svela al pubblico la finzione scenica e lo
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invita spesso ad intervenire nell’azione. Per esempio nel finale con l’espressione
plaudite spectatores
il pubblico coprotagonista
Sfruttamento del METATEATRO: cioè il teatro che parla di se stesso e lo fa con
il gusto di non prendersi troppo sul serio.
Attacchi ai greci sulla scorta della tradizione catoniana di critica al filoellenismo.
Ma Plauto non è un catoniano, Plauto non vuole ammaestrare, educare il
pubblico lo vuole divertire. Anche il rovesciamento della realtà non è un
atteggiamento critico contro le regole sociali vigenti ma è il tipico
atteggiamento del carnevalesco sottolineato da Bacthin con il quale si denuda il
re, si ride dell’autorità, ci si scambia i ruoli e tutti per un solo giorno sono
uguali e senza regole come nel Carnevale.
Amoralità del teatro plautino
 Obiettivo principale è risum movere non fare dell’umorismo

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che prevede una certa riflessione e cultura del pubblico.
Non intende fare morale né sovvertire l’ordine precostituito
Intende divertire il pubblico come momento di catarsi e
ironia sull’ordine costituito dai prisci mores
Alcuni critici definiscono il suo teatro molto vicino alla
politica catoniana
È una forzatura che non possiamo sulla base delle commedie
tramandate.
MUSICA NELLA COMMEDIA
PLAUTINA
 La musica presente nella commedia greca è usata solo nei
cori come momento di intermezzo tra una scena e l’altra
 In Plauto il coro è solo scenografico ma la musica
accompagna anche i momenti recitati, come i monologhi
e i deverbia. Spesso la musica è usata per individuare un
personaggio.
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IL LESSICO
 Sottili giochi di parole, assonanze, onomatopee
 Iperbolici superlativi, neologismi come dentifrangibula cioè i
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rompidenti ; commaritus cioè che tiene la moglie in comune con
altri.
i giovani parassiti e i ruffiani sono caratterizzati da parole greche
Il servo scaltro spesso usa un linguaggio più ricercato per
aumentare il contrasto e la vis comica tra la figura e il modo di
parlare.
Il campo metaforico più sfruttato è quello militare.
Uso di arcaismi
TEMPO E SPAZIO
 Ambientata in Grecia
 Plauto spesso fa riferimenti a luoghi e situazioni romane
 Tale contaminazione crea uno spazio non reale ma teatrale
 Uso della scena allargata quando gli attori fanno riferimento
a luoghi non presenti sulla scena.
 Mancanza di coordinate storiche e temporali
 Tempo di fantasia
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Il mondo sociale di Plauto
 Un mondo rovesciato dove tutti i valori sociali si capovolgono

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come nel carnevale
Valore catartico della commedia contro i malesseri quotidiani
Ironia come strumento per riflettere sui problemi
Società romana fondamentalmente schiavista nella commedia
invece il protagonista e beniamino del pubblico è un servo.
«Letteratura carnevalizzata» Bacthin
Un teatro che riflette sul rapporto fra città e campagna dove
la città è simbolo di corruzione e la campagna dei mos
maiorum.
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Plauto - Istituto Ven. A. Luzzago