MATRIMONIO E FAMIGLIA CRISTIANA MATRIMONIO E FAMIGLIA CRISTIANA MATRIMONIO E FAMIGLIA CRISTIANA è la relazione uomo - donna che diventa sacramento MATRIMONIO E FAMIGLIA CRISTIANA Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente (Gn 2,7) Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel Giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. (Gn2,15) Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. (Gn 2,19) L’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile (Gn 2,20b) Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà ishah (donna) perché da ish (uomo) è stata tolta. (Gn 2,23) MATRIMONIO E FAMIGLIA CRISTIANA Primo incontro > dimensione religiosa Secondo incontro > dimensione progettuale Terzo incontro > dimensione fisico-affettiva La relazione coniugale è la relazione più profonda che due esseri umani possono raggiungere, un incontro in cui i soggetti, attraverso una donazione reciproca, totale della propria realtà sessuata, di uomo e di donna, realizzano una comunione profonda che li toglie dalla solitudine e li realizza pienamente. MATRIMONIO E FAMIGLIA CRISTIANA DIO – UOMINI CRISTO – CHIESA PER SEMPRE FEDELE GENERA VITA MATRIMONIO E FAMIGLIA CRISTIANA Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo , che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora disse: “Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna (ishah) Perché dall’uomo (ish) è stata tolta”. Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. MATRIMONIO E FAMIGLIA CRISTIANA …..e i due saranno una sola carne. • Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi ( Gv 17) • E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola LA SPIRITUALITA’ CONIUGALE LA SPIRITUALITA’ CONIUGALE Una spiritualità contemplativa Una spiritualità di comunione Una spiritualità di donazione raffigurata sulla Pasqua di Cristo Una spiritualità di missione Una spiritualità contemplativa ….Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel Tempio per fare l’offerta dell’incenso….Allora gli parve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso… ( Lc 1,5-25) Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret….. (Lc 1,26-38) Una spiritualità contemplativa ….“Figlio perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati ti cercavamo”. Ed Egli rispose “ Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”… ( Lc 2,41-50) Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso ( Lc 2, 51) Una spiritualità contemplativa Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. ( Mt 9,16) Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano.(Mt 9,17) “A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami (Mt 13,31) O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? 9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. ( Lc 15,8) Una spiritualità contemplativa Dio che ha chiamato gli sposi “al” matrimonio, continua a chiamarli “nel “ matrimonio. Dentro e attraverso i fatti, i problemi, le difficoltà, gli avvenimenti dell’esistenza di tutti i giorni, Dio viene ad essi rivelando e proponendo le “esigenze” concrete della loro partecipazione all’amore di Cristo per la Chiesa Giovanni Paolo II, esortazione apostolica Familiaris consortio, 51. Una spiritualità di comunione La comunione universale della Chiesa, famiglia di Dio sulla terra, si incarna a si manifesta storicamente nelle comunità particolari che sono le diocesi, le quali, a loro volta, si articolano in parrocchie.... Ma il ministero della comunione della Chiesa arriva a riflettersi e a essere realmente partecipato, sebbene a suo modo, da quella piccola comunità che è la famiglia cristiana… Comunione e comunità nella Chiesa domestica n° 3 Una spiritualità di comunione Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. Gv 13 Una spiritualità di donazione “Chinò il capo e diede il suo Spirito” (Gv 19,30) . Una spiritualità di missione Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Mt 28, 16-20 Ma egli disse loro: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto” Mc 16, 6-7 LA LITURGIA FAMILIARE LA LITURGIA FAMILIARE Mentre Gesù si trovava a Betania, in casa di Simone il lebbroso, gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: “Perché questo spreco? lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!” Ma Gesù, accortosene, disse loro: “Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un’opera buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo Vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in memoria di lei”. (Mt 26,3-13) LA LITURGIA FAMILIARE Matteo Marco Mentre Gesù si trovava Gesù si trovava a a Betania Betania in casa di Simone il lebbroso in casa di Simone il lebbroso gli si avvicinò una donna giunse una donna Giovanni Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betania Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libra di olio profumato LA LITURGIA FAMILIARE Matteo Marco Giovanni Gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. Giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino, di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli...” LA LITURGIA FAMILIARE Maria allora presa una libra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: <<Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri? >> Questo egli disse non perché gli importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi metteva dentro. Mentre cenavano , quando il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei suoi discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. LA LITURGIA FAMILIARE LA LITURGIA FAMILIARE Una liturgia aperta e dinamica Una liturgia esperienziale Una liturgia della relazionalità CELEBRARE L’INCONTRO CELEBRARE L’INCONTRO L’incontro della prima coppia ….ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: ““ “Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna Perché dall’uomo è stata tolta”. Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna (Gen 2, 20-25). CELEBRARE L’INCONTRO L’incontro di Isacco e Rebecca Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, montarono sui cammelli e seguirono quell’uomo. Il servo prese con sé Rebecca e partì. Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai – Roi , abitava infatti nel territorio del Negheb. Isacco uscì sul far della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. E disse al servo: “ Chi è quell’uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?”. Il servo rispose: “ E’ il mio padrone”. Allora essa prese il velo e si coprì. Il servo raccontò ad Isacco tutte le cose che aveva fatte. Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre, Sara; si prese in moglie Rebecca e l’amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre (Gen 24, 61-67). CELEBRARE L’INCONTRO L’incontro di Giacobbe e Rachele ...Egli stava ancora parlando con loro, quando arrivò Rachele con il bestiame del padre, perché era una pastorella. Quando Giacobbe vide Rachele, figlia di Làbano, fratello di sua madre, insieme con il bestiame di Làbano, fratello di sua madre, Giacobbe, fattosi avanti, rotolò la pietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Làbano, fratello di sua madre. Poi Giacobbe baciò Rachele e pianse ad alta voce. CELEBRARE L’INCONTRO L’incontro tra Rut e Booz …..Scese all’aia e fece quanto la suocera le aveva ordinato. Booz mangiò, bevve e aprì il cuore alla gioia; poi andò a dormire accanto al mucchio d’orzo. Allora essa venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi e si coricò. Verso mezzanotte quell’uomo si svegliò, con un brivido, si guardò attorno ed ecco una donna gli giaceva ai piedi. Le disse: “Chi sei? ”. Rispose: “Sono Rut, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto”. LA FAMIGLIA CELEBRA LA LITURGIA DELLA VITA