Mondovicino - domenica 12 giugno 2011
Pinocchio Dance
(Cagliari)
Cappuccetto arrubiu
Non pensate alla solita storia di Cappuccetto Rosso. Questa è la storia di Cappuccetto Arrubiu, un personaggio
delle fiabe del tutto diverso. Cappuccetto Arrubiu è sarda, prepotente, sgrammaticata, sguaiata ma soprattutto
comica.
Una mamma apprensiva la spedisce a portare i dolci – rigorosamente sardi - alla nonna e lungo il cammino farà
stranissimi incontri fra cui quello memorabile il Lupo Gavino della Barbagia.
Personaggi esagerati e situazioni assurde tengono la curiosità sempre accesa e il finale a sorpresa farà la gioia di
Piero Angela e degli ambientalisti.
Burattini e pupazzi animati dal vivo in un ritmo mitragliante e un'atmosfera surreale. Una fiaba stravolta
continuamente da rimandi alla modernità con sapiente ironia e improvvisazione.
La compagnia Pinocchio Dance nasce a Selargius (CA) nel 2002 dopo anni di sperimentazioni nei centri turistici e
sociali della provincia di Cagliari. Nel 2003 entra a far parte del Circuito Pubblico Provinciale conquistando
un'ottima vetrina con lo spettacolo "Renzo testa di ferro". Mentre il 2002 si chiude con 40 esibizioni, nel 2003 se
ne concretizzano 60. Nonostante le battute in dialetto, i turisti italiani e stranieri apprezzano molto lo stile
Pinocchio Dance e nascono i primi contatti con la penisola. Renzo testa di ferro guadagna anche passaggi in tv.
Nel 2004 le esibizioni diventano 70.
Da Cagliari all'Ogliastra, da Selargius al Sulcis Iglesiente, dal Sarrabus all'Oristanese, dal Trentino all'Emilia alla
Toscana e presto in Spagna. Il 2005 non è ancora finito ma spettatori e successo sono ancora cresciuti.
Burattini, pupazzi e scenografie sono costruiti dalle mani artistiche di Leonarda Rombi. Le musiche e gli effetti
speciali sono gestiti da Francesco De Luca. Importante è la collaborazione dell' Ingegner Simone Campus nella
fase organizzativa. Gli spettacoli sono scritti e interpretati da Daniele Contu, che ha all'attivo 300 recite da
professionista, 6 opere letterarie depositate alla Siae e 5 anni di animazione. Il direttore organizzativo è Erica
Asunis.
INFO FESTIVAL
349 5029075 - 329 8167326
ASSOCIAZIONE CULTURALE BURATTINARTE 0173 509345
Direzione artistica: CONSUELO CONTERNO - Direzione organizzativa: CLAUDIO GIRI
www.burattinarte.it - [email protected]
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Grupo Saltimbanqui
(Messico)
Cuentos de la tradicion oral indigena mexicana
Lo spettacolo consiste in una serie di racconti della tradizione orale indigena messicana con burattini a bastone,
pupazzi e tecniche varie. È una sequenza di brevi atti unici, in cui vengono utilizzate tecniche diverse, ricchi di
vivacità e ironia. Il linguaggio utilizzato è una sorta di lingua creola ispano- italica o piuttosto uno spagnolo
essenziale che sfrutta la similarità delle due lingue per rendersi comprensibile agli italiani senza dover ricorrere
alla traduzione. In questo spettacolo vi sono numerose contaminazioni fra il teatro di figura che utilizza varie
tecniche: burattini da dito, a bastone, muppet, musica dal vivo, la giocoleria in una forma molto particolare
inventata da Ciria Gomez che mentre lancia e riprende numerosi mazzi - costruiti con la carta con cui
tradizionalmente si fanno le decorazioni delle feste popolari messicane - esegue anche la parte ritmica del
numero con cavigliere risalenti alla tradizione messicana preispanica. La compagnia presenta così il proprio
spettacolo: «Per mezzo del racconto si trasmettono usanze, fatti, credenze, concezioni del mondo… elementi che
si arricchiscono nel tempo, nel quotidiano, nell'elementare. Tentiamo di far conoscere questa cultura come lo
fecero i nostri antenati. Ad essi dobbiamo questo fiore».
Il gruppo messicano Saltimbanqui inizia la propria ricerca e produzione di spettacoli di burattini nel 1976. L'enfasi
viene immediatamente posta sulla tradizione popolare messicana e la cultura indigena. Il gruppo si esibisce in
strade, piazze, fiere, festival nazionali e internazionali. Nel 1986 vince il Concorso Nazionale de Teatro Callejero e
nel 1989 partecipa al Gran Festival della Città del Messico. Dal 1990 compirà annualmente una tournè europea
fra Inghilterra, Olanda, Francia, Spagna, Slovenia, Belgio, Croazia, Svizzera e Italia. Annualmente gira la Spagna
in lungo e in largo partecipando alle più importanti rassegne d'arte.
Promotrice dell'arte dei burattini in tutto il mondo, si dedica soprattutto alla conoscenza dell'arte sudamericana.
La compagnia viene invitata in prestigiose università (una fra tutte la Harvard di Boston) e prende parte
all'Incontro Teatrale dei Paesi Latino-Americani all’Università del Kansas, Usa.
Intanto continua a partecipare ai festival di burattini di tutta Europa e allarga i propri orizzonti culturali a
Minneapolis, Usa ma soprattutto in Sud America girando le rassegne di Argentina (Buenos Aires e Patagonia),
Ecuador e Colombia.
Presso la sede di Tenochtitlán ha creato una biblioteca-mediateca sul teatro di marionette per bambini che viene
consultato da ricercatori e appassionati di queste discipline.
Organizza la Carovana della Risata, attività artistico umanitaria nelle comunità indigene ed è stata invitata al
Children Resource Center dove, prima di esibirsi al Festival Jazz di New Orleans, ha presentato il suo spettacolo
“Juan Cavalera va al mercado”.
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Toni Zafra
(Spagna)
MundoEnano
Nello spettacolo si presentano diversi numeri classici per solista che si riferiscono principalmente al mondo
bohemièn del circo, al fantastico e al varietà.
“Mundo Enano”è il racconto naïf di alcuni prodigi della Natura e il linguaggio che tutti i personaggi parlano (siano
essi esseri umani, animali o cose) è la poetica del movimento.
“Mundo Enano” è la continuazione del lavoro cominciato con lo spettacolo precedente, “Qvántvm”. In esso si
mostrano numeri per solisti di teatro di marionette creati da alcune fra le più prestigiose famiglie europee della
tradizione marionettistica dei secoli 19º e 20º, ripresi e perfezionati in seguito dai grandi marionettisti
nordamericani ed europei, specie nel corso del 1900.
Nello spettacolo il manipolatore agisce “a vista”, svelando apertamente le tecniche impiegate dagli antichi
marionettisti e i segreti custoditi gelosamente per generazioni. “Mundo Enano” presenta una struttura in cui le
marionette non sono soggette né al protagonismo del manipolatore, né al repertorio consueto di racconti, storie e
personaggi della tradizione di genere.
Questi piccoli personaggi, quasi fatti di carne, scrivono la propria storia esprimendosi attraverso il loro vero
linguaggio: il movimento.
Nel 1980 Toni Zafra entra alla Scuola Superiore d’Arte Drammatica dell’Istituto del Teatro della Provincia di
Barcellona. Fino al 1984 studia la materia “Marionette di Barcellona” con Harry V. Tozer.
La sua preparazione gli permetterebbe di lavorare a un buon livello in qualunque formazione di teatro
tradizionale di marionette ma la quasi inesistenza di questo tipo di compagnie lo porta a far parte di piccoli gruppi
di marionettisti professionisti attivi negli anni ’80.
Finché nel 1994, la direzione del Museo dell’Istituto del Teatro di Barcellona lo incarica di sovraintendere alla
mostra “Marionetas de Harry V. Tozer” e di elaborare uno studio sullo stato della collezione Tozer per poter
procedere al suo restauro. Le circostanze lo conducono quindi nuovamente a fianco del suo maestro dal quale
peraltro mai si era separato. Grazie a questa coincidenza Toni Zafra elabora il suo primo spettacolo, “Qvàntvm”,
di cui la prima avviene a Barcellona nel 1999, e il suo secondo spettacolo, “Mundo Enano”, debutta nel 2006.
Attualmente Toni Zafra si divide fra la creazione del terzo spettacolo e l’insegnamento in corsi di costruzione e
manipolazione di marionette nel proprio laboratorio-scuola, continuando così l’arduo compito di diffondere
l’interesse per un’arte millenaria.
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