Anno XIV - n. 49 - Marzo 2012 - Aut. Tribunale di Firenze n. 4795 del 20/05/98 - Sped. in Abb. postale 45% Art. 2 c.20/B legge 662/96 - Filiale Firenze - Euro 0,20 TRIMESTRALE DI INFORMAZIONE DELLA FRATELLANZA MILITARE FIRENZE La Fratellanza Militare per l’Etiopia articolo a pag. 4 2 febbraio 2012: una bella data! pag. 3 Una speranza di vita per i bimbi di Macallè pag. 4 L’editoriale di Valentina Borgogni pag. 6 Un dono che può dare la vita pag. 8 Un’altra ricerca è possibile pag. 10 F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E L’ORGANIGRAMMA F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E Bimestrale d’informazione Assistenza e Soccorso Trimestrale d’informazione della Fratellanza Militare Firenze Anno XIV - n. 49 - Marzo 2012 Comitato di Redazione Valentina Acerbi - Riccardo Lapucci Niccolò Parolai - Stefano Naldi Direttore Responsabile - Antonio Passanese Direttore Editoriale - Filippo Allegri DELLA FRATELLANZA MILITARE CONSIGLIO DIRETTIVO collegio dei probiviri Presidente: Allegri Filippo Vice Presidente: Parolai Niccolò Amministratore: Degl’innocenti Gramigni Alessandro Economo: Bianchi Leandro Comandante di Compagnia: Cavina Lucia Vice Comandante di Compagnia Centro: Profeti Andrea Vice Comandante di Compagnia Est: Zuri paolo Vice Comandante di Compagnia Sud: Bongiovanni Domenico Commissione disciplina: Funicella Lapo, Bianchi Simone, Moreno Carlini BINI SIMONE (Presidente) NESI NICCOLò (Segretario) GHINI GIOVANNI MENICHETTI MARCO VERZI’ MARCO Sono stati inoltre assegnati incarichi a singoli Consiglieri: Sindaci Revisori Redazione - Piazza S.M. Novella, 18 - Firenze Tel. 05526021 - Fax 055218467 Grafica e impaginazione Claudio Rogai - Firenze Stampa: Tipografia Martinelli Questo numero ha una tiratura di 12.500 copie Le foto, gli articoli, non sono riproducibili salvo autorizzazione della direzione. Gli articoli firmati non necessariamente corrispondono alla opinione della redazione. Rapporti con A.N.P.AS : Lelli Tommaso Comitato Organizzazione Intrattenimenti: Funicella Lapo Protezione civile: Bartolini Eleonora Formazione: Cellini Tommaso Ambulatorio : Tozzi Gabriella Onoranze funebri e cremazione: Presidenza Servizi sociali, donazione sangue: Carlini Moreno Segretario: Stefano Naldi Vice Segretario: Musotti Laura Servizi Sportivi Comando di Comagnia Fratellanza Militare Centralino 05526021 Informazione ai Soci 0552602209 Soccorso 055215555 Onoranze funebri 0552602206 CCPostale 20517504 www.fratellanzamilitare.it - [email protected] ZUCCONI COSIMO CUCCHI DUCCIO DONATTI JACOPO Pubblicità su Assistenza & Soccorso I soci che fossero interessati ad inserire pubblicità per le loro aziende o iniziative commerciali sono invitati a prendere contatto con gli uffici della Fratellanza Militare al numero telefonico 055/2602224. Per la Fratellanza Militare di Firenze il 2011 è stato un anno straordinario e speciale. Oltre ai riconoscimenti per gli infaticabili volontari, dalle Istituzioni è arrivato grande apprezzamento per l’evento che lo scorso anno ha voluto celebrare il 150° dell’Unità d’Italia. Archiviato tutto questo, la nostra Pubblica Assistenza procede verso il futuro con la barra dritta. In cantiere ci sono già diverse idee che il presidente Filippo Allegri, il vice Niccolò Parolai e l’insostituibile (o forse sarebbe meglio dire, l’inossidabile) Comandante di Compagnia, Lucia Cavina, stanno valutando. La festa per il 136° compleanno ha rappresentato un’occasione per fare il punto su ciò che si è fatto fino a oggi e su quello che si intende fare per il futuro. Tenendo sempre presente la centralità dell’associazione, dei soci e in particolare della nostra linfa vitale: i volontari. Proprio i volontari sono stati i protagonisti dell’anniversario della fondazione della nostra Pubblica Assistenza. In trecento sono stati premiati per il lavoro che svolgono quotidianamente in favore della cittadinanza. Alcuni di loro (27) sono arrivati ai quarant’anni di servizio con lo stesso spirito che li animò il primo giorno. Cin cin e auguri! Bimestrale d’informazione 2 febbraio 2012: una bella data! Grande successo di “Un taxi per un sorriso” al teatro Puccini di Firenze grazie a Fratellannza Militare, Socota e Cotafi sono stati raccolti 7000 euro per l’associazioni celebrolesioni acquisite Q uesta cari amici è la data della manifestazione “Un Taxi Per Un Sorriso“ andata in scena al teatro Puccini, in un Febbraio molto molto freddo...! Ma noi con l’edizione di quest’anno siamo sicuri di aver scaldato gli animi di tante persone, a partire da tutte quelle, che sono venute a vedere lo spettacolo ed erano veramente tante. E’ stata di sicuro l’edizione più riuscita,sia dal punto di vista artistico, con delle bellissime performace di tutti i gruppi che si sono alternati sul palco. Sia da quello tecnico-organizzativo, che a visto una partecipazione molto fattiva nell’organizzazione della serata, cosa che ha dato ottimi risultati in fatto di beneficenza. Questa edizione, la terza, ha visto la partecipazione di molti taxisti nelle varie discipline, ballo canto e recitazione. Proprio in relazione a ciò volevo salutare e ringraziare il gruppo musicale della Fratellanza Militare che a causa di un incidente di un suo componente non ha potuto partecipare. L’edizione 2012 tre le 3 fatte è sicuramente quella che, grazie ad un cospicuo aiuto degli sponsor, ha registrato il più alto incasso. Quindi la più alta donazione, che è andata, come già sapete all’ASS.C.A. associazione cerebrolesioni acquisite Proprio per questo ottimo risultato il nostro grazie più grande va alla Fratellanza Militare di Firenze e al suo presidente Filippo Allegri, grande sostenitore di questo evento e grande amico delle cooperative taxi di Firenze Co.Ta.Fi e So.Co.Ta. Altro grazie ma non da meno va alla Polisportiva Tassisti Fiorentini capitanata da “Speedy” che come ogni anno, ci ha sostenuto e incentivato. L’ultimo grazie va a tutti coloro che anno reso possibile ciò, venendo a vedere lo spettacolo, e così facendo oltre a sorridere e divertirsi , anno reso un grande servizio per uno scopo nobile. Forse non tutti sanno che la cooperazione nata fra taxisti e Fratellanza Militare è venuta per caso. La storia risale a 4 anni fa, quando stavamo buttando giù le basi per un manifestazione di beneficenza da organizzare al Teatro Puccini. Il mio amico e collaboratore Mario Vecci mentre eravamo al bar a sostenuto l’ipotesi di coinvolgere l’associazione in questo progetto. A chie- sto un incontro con il presidente e da li è nata quest’amicizia che ha portato alla realizzazione di tre bellissimi eventi. Il primo a regalato sorrisi all’Aquila, terra devastata dal terremoto. Il secondo a regalato sorrisi a famiglie fiorentine, con situazioni economiche praticamente inesistenti. E questo si è reso possibile grazie anche all’aiuto dell’assessorato alle politiche sociali del comune di Firenze. Quest’anno l’ASS.C.A. Comunque il nostro obbiettivo, di pari accordo con la fratellanza, è quello di andare ad aiutare realtà non molto in vista, quindi di sostenere e cercare di aiutare coloro che a causa di una visibilità mediatica scarsa, hanno problemi a reperire fondi per le proprie associazioni. Prima di lasciarvi vorrei sottolineare, che tutti i taxisti che partecipano all’evento e non solo loro, anche tutte le varie personalità, come Sergio Forconi, Renè Louden, Ketty, Sara Sardi, che hanno partecipato come ospiti nelle varie edizioni, lo hanno fatto a titolo totalmente gratuito. Questa è la forza di un evento che sulla carta può sembrare una piccola manifestazione di quartiere , ma dal vivo dimostra tutta la sua forza di grande manifestazione , che vuol crescere ancora di più. E per usare un termine a noi caro, regalare ancora sorrisi più grandi, la dove questi non ci sono, perchè a noi è stata data una fortuna, quella di stare e viver bene... quindi sfruttiamola per far si che anche altri possano dire lo stesso. Quindi nel salutarvi vi ringraziamo di essere stati presenti e vi invitiamo già da ora all’edizione 2013... Grazie ! Un abbraccio Cristiano, Patrizia e Mario 3 F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E Bimestrale d’informazione Bimestrale d’informazione Una speranza di vita per i bimbi di Macallè A Palazzo Vecchio centinaia di bambini per l’evento conclusivo di “Un cuore per l’Etiopia”. L’intervento del cardiochirurgo infantile del Meyer, Claudio Calabri U na bella iniziativa con cui i Responsabili della Fratellanza Militare sono riusciti in un duplice intento: riportare l’attenzione dei più piccoli verso un concetto tanto semplice quanto astratto come “la solidarietà” e, contemporaneamente, riuscire in qualcosa di tangibile e reale, una raccolta fondi in favore dei bambini cardiopatici seguiti dall’Associazione Milena ONLUS, in Etiopia. L’Associazione fondata nel 2001 è priva di finalità lucrativa e persegue esclusivamente scopi di solidarietà nel settore dell’assistenza sociosanitaria e della formazione in ambito cardiologico e cardiologico pediatrico. Dalla prima missione a Makallè, in Tigray, nel 2003 sono stati valutati circa 7000 bambini e ragazzi e negli ultimi tre anni, grazie ad una stretta collaborazione con il Salam Hospital di Emergency in Sudan, 136 piccoli pazienti sono stati sottoposti ad intervento cardochirurgico. 4 Grazie alle donazioni e con grande volontà e determinazione dei membri di Milena ONLUS è stato possibile aprire anche un reparto di Cardiologia “Piccoli cuori” e due ambulatori cardiologici presso l’Ayder Referall Hospital di Makallè, dove al momento sono seguiti gratuitamente da medici ed infermieri dell’Associazione più di 70 pazienti trattati con impianto di una o più protesi valvolari meccaniche. Nel 2009, inoltre, nell’ambito delle attività di Milena ONLUS è nato il progetto “Day After Day”, con lo scopo di creare una struttura di accoglienza diurna per i bambini orfani. Il Day After Day è una “Casa” dove i piccoli hanno la possibilità di migliorare la loro qualità di vita, abbandonando la strada, ricevendo un’educazione, una corretta alimentazione e assistenza igienico/sanitaria. La Casa Famiglia oggi ospita 17 bambini e si avvale di 6 dipendenti locali. Ma è difficile riportare in nu- meri, emozioni e sensazioni tanto forti, quanto a noi occidentali, lontane. Il pomeriggio passato nel Salone dei 500, ospite dell’Assessore e dei Responsabili della Fratellanza Militare, è stato un momento emozionante. L’idea che mi ero fatto, quando ero stato invitato, era di andare a ringraziare, a nome di Milena ONLUS, per gli aiuti raccolti. In realtà ho avuto la conferma che noi adulti dovremmo ri-imparare dai bambini, che con la loro purezza hanno la capacità di vedere lontano, di oltrepassare i confini che, spesso, noi stessi tracciamo. I bambini presenti, tutti provenienti da scuole materne ed elementari, hanno dimostrato con gli strumenti a loro più familiari e congeniali, componimenti, pensieri, disegni o anche sem- plici gesti che per loro “Solidarietà” non è solo una parola come tante, ma un concetto profondo, complesso, un modus vivendi. Mi ha molto colpito il racconto del piccolo, che quando ha sentito parlare dei “bambini meno fortunati” si è levato il ciuccio e lo ha consegnato alla maestra per farlo avere a chi non aveva niente, nemmeno una delle cose più importanti ed insostituibili, per un bambino di tre anni, il ciuccio. Tutti i fondi raccolti verranno impiegati per il sostentamento dei piccoli pazienti cardiopatici e quindi è mia intenzione confermare quanto detto nel salone di 500…. Grazie a tutti… a nome dei bambini di Macallè. 5 F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E Bimestrale d’informazione Società di Pubblica Assistenza e Mutuo Soccorso FRATELLANZA MILITARE FIRENZE L’Editoriale di Valentina Borgogni (Presidente dell’Ass. Gabriele Borgogni Onlus) L’educazione stradale sui banchi di scuola e pene più severe per l’omicidio stradale L a sicurezza stradale è sicuramente una delle più grandi e gravi battaglie della storia del nostro Paese, ma, purtroppo, ancora molte persone non si sono rese conto della gravità della situazione. Ufficialmente i numeri di questa guerra sono: tra i 4.000 e i 4.300 morti e circa 350.000 feriti con gravissime disabilità, permanenti e incurabili. La storia della nascita dell’Associazione di cui sono Presidente è simile a quella di tante altre: un giovanissimo ragazzo ucciso (mio fratello Gabriele, appena 19 anni), e di un uomo che, nonostante abbia ucciso un’altra persona, non è mai entrato in carcere. Quando è accaduto il sinistro avevo appena compiuto 23 anni, e mai mi sarei immaginata che mio fratello potesse morire. Quando si ha 20 o 30 anni si pensa a come realizzare i propri sogni... Pensavo a cosa sarei voluta diventare da grande, a quando mi sarei sposata, e a quanti figli avrei avuto, ma sempre, con accanto il mio fratellino. Poi una notte tutto è cambiato e la mia famiglia si è trovata catapultata in una realtà che non le apparteneva. Di colpo sei solo, con una società che non vede, non capisce, non percepisce quanto tu stia soffrendo. E purtroppo, nonostante siano passati 7 anni da quella notte, le cose non sono cambiate molto. Perché alla fine perché dovrebbe accadere a me? Perché deve essere il mio di fratello? Perché il mio di figlio? Perché la sicurezza stradale è una guerra, e come tale, si trascina dietro vittime innocenti, giovani. E ancora non si riesce a trovare la soluzione a tutto ciò. Anche se qualcosa abbiamo mosso… La nostra famosa proposta per l’introduzione del reato di omicidio stradale (insieme al Comune di Firenze, all’ASAPS e all’Associazione Guarnieri) è un punto di partenza. Innanzitutto vorrei fare un po’ di chiarezza perché nonostante la tanta pubblicità sento ancora parlare di cose non esatte. I 6 punti fondamentali della nostra proposta sono: l’introduzione di un nuovo reato, ben definito, denominato “omicidio stradale”. L’aumento delle pene per chi uccide con il proprio veicolo un’altra persona sotto effetto di alcool o di droga, da 3-10 anni a 8-18 anni. Questo secondo punto è stato inserito perché, attualmente, nonostante ci sia la possibilità di una pena più alta, le condanne, tramite agevolazioni come rito abbreviato e patteggiamento, vanno da 2 a 3 anni, ma così nessuno andrà mai in carcere. Alzando il minimo della pena, qualora il Giudice dia la pena più bassa, resta la magra consolazione che un assassino si faccia almeno un giorno di carcere (anche solo per pensare a ciò ha fatto). Il terzo punto è l’arresto in flagranza di reato: perché mai un assassino può tornare a dormire a casa propria? Secondo noi va portato subito in carcere, come per esempio accade per un qualunque ladro… Inoltre chiediamo l’ergastolo della patente. Quest’ultimo punto è chiaro: rendereste mai ad un assassino da arma da fuoco il porto d’armi? L’Associazione Gabriele Borgogni è anche estremamente convinta che l’educazione stradale debba essere portata sui banchi di scuola, ma fino a quando i vari Governi non lo faranno, la porteremo noi. Da anni organizziamo intere mattinate di piccoli gruppi di studenti insieme a Professionisti del settore ed altre Associazioni, facendo vedere loro cosa accade sulla strada, ragionando con loro del perché di un determinato sinistro, parlando con loro della disabilità e di quanto sia più che mai un problema giovanile. Da qualche mese siamo i promotori del primo magazine sulla sicurezza stradale gratuito per gli studenti delle Scuole Superiori Fiorentine: Guida La Tua Vita. Perché vogliamo che ognuno sia responsabile della propria vita in strada e che la strada non diventi un luogo di morte, ma di viaggio e divertimento. Con affetto, Valentina Borgogni E’ convocata l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci per il giorno 26 Aprile 2012 ore 19.45 in prima convocazione ore 21.15 in seconda convocazione Presso la sede sociale di Piazza S. Maria Novella 18 • Relazione morale e rendiconto delle attività svolte • Bilancio consuntivo 2011 • Relazione Collegio Sindaci Revisori e Collegio Probiviri • Bilancio Preventivo 2012 • Varie ed eventuali I Signori Soci devono intervenire con la Tessera Sociale 2012 Firenze, 10 marzo 2012 Il Presidente Filippo Allegri 7 F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E Bimestrale d’informazione Servizio Agendona “Un dono che può dare la Vita” Intervista a Moreno Carlini, consigliere incaricato S appiamo tutti che il sangue non si può fabbricare, l’unico modo per renderlo disponibile risiede in un unico gesto: il dono. Per questo è doveroso ricordare che all’interno delle tante attività che la nostra Associazione svolge verso la cittadinanza, opera il bellissimo “piccolo” ma grande Gruppo dei donatori sangue, gruppo che stimolato costantemente dalla nostra Paola Sivagni e dal Consigliere incaricato Moreno Carlini offre un grandissimo contributo. Moreno, perché è importante dare il proprio contributo attraverso una donazione? I motivi sono tanti, basta pensare che oggi la Toscana non dà il sangue alle altre regioni,come in passato,ma da qualche tempo è costretta a reperirlo: quindi già questo fa capire l’importanza. Senza pensare che una piccola donazione può salvare una vita e che un domani potremmo essere noi stessi ad averne bisogno. Donare il sangue è un gesto veloce, fa perdere poco tempo e regala una soddisfazione indescrivibile. Il Gruppo a chi è aperto? Il gruppo è aperto a tutti: ai volontari, ai soci ed anche ai cittadini che sono interessati. 8 Quali sono gli ostacoli per le donazioni? Sono diversi i fattori che bloccano le donazioni: l’età, le malattie, interventi chirurgici e altro. Per questo c’è bisogno anche del contributo dei giovani, sono proprio loro il futuro. Quali sono le attività del Gruppo? A parte le donazioni periodiche dei nostri che svolgiamo anche in Gruppo, nel 2011 abbiamo promosso degli incontri presso il Liceo Dante grazie alla Professoressa Celli e presso il Liceo Michelangiolo grazie al Preside Primerano con l’obbiettivo di far conoscere ai giovani l’importanza della donazione. Ci ha dato un grandissimo contributo la Dottoressa Bertelli, Direttore della struttura trasfusionale dell’ospedale di Santa Maria Annunziata. In più c’è il servizio “Agendona”. In che cosa consiste il Servizio Agendona? Banalizzando lo si può definire il CUP delle donazioni. Attraverso questo comodissimo servizio è possibile prenotare una donazione scegliendo tra ben 34 ospedali della Toscana. E’ sufficiente telefonare ai nostri Ambulatori di piazza San Salvi, scegliere data , orario e ospedale e l’appuntamento viene fissato. Questo permette al donatore di avere una corsia preferenziale e di ottimizzare il proprio tempo. Moreno, nel 2011 c’è stato un incremento del 15% di donatori; a cosa è dovuto questo positivo aumento? Tutto nasce da una semplice chiacchierata durante un servizio in ambulanza con la militessa Lucia Liccioli. Parlando della donazione mi ha confidato che il suo desiderio di “tentare” era bloccato da dubbi e paure. Ma poche ore dopo Lucia ha deciso di vincere gli ostacoli e di intraprendere questo percorso insieme, e così è stato. Da quel momento, grazie a questo episodio e con il contributo del milite Diego PRENOTA LA TUA DONAZIONE tel. 055-671388 DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE 9.30 ALLE 12.30 Degl’Innocenti, abbiamo creato un coinvolgimento e tanti giovani si sono uniti al gruppo dando vita a una vera e propria squadra. Un risultato sicuramente soddisfacente… Siamo molto soddisfatti è vero, ma vorremmo che a questo numero si aggiungessero altri giovani che vivessero questa esperienza anche solo per capire cosa significa, cosa richiede e cosa lascia dentro. Cosa vorresti dire a chi ancora non ha tentato questa esperienza? Una sola parola: provate. Credo che chi ha avuto la fortuna di essere sano abbia il dovere morale e civile di farlo almeno una volta. Donare il sangue è un’azione che pur essendo semplice ha un enorme valore, infatti ciò che si offre in questo caso è realmente una parte di sé ed in fondo “Ciò che dai, è tuo per sempre”. Valentina Acerbi CHI E COME PUÒ DONARE? Donne e uomini in età compresa tra i 18-65 anni Donne e uomini con peso corporeo minimo 50 kg Donazione sangue interno: 1 ogni 6 mesi per le donne, 1 ogni 3 mesi per gli uomini Donazione plasma: ogni 45 gg per uomini e donne Donazione piastrine: ogni 45 gg per uomini e donne Blocco donazioni per: viaggi all’estero in alcuni paesi, tatuaggi, alcuni interventi chirurgici (informazioni più specifiche rilasciate dai centri prelievi). Firenze ci sta a cuore Ogni anno in Italia muoiono oltre sessanta mila persone per morte cardiaca improvvisa. E molte di queste , con le semplici ma efficaci manovre salvavita, potrebbero essere salvate. Ora, finalmente la cultura dell’emergenza entra negli istituti scolastici fiorentini. Quattrocento studenti della città hanno partecipato al progetto “Firenze ci sta a cuore” che per la prima volta ha visto insieme, grazie alla proposta del consigliere comunale Alberto Locchi, le tre realtà che hanno fatto nascere l’Emergenza Medica Territoriale (Anpas, Croce Rossa e Compagnia delle Misericordie). I protagonisti di questo esperimento, arrivato alla sua seconda edizione, hanno sacrificato lavoro, famiglia e svaghi pur di ritrovarsi tutti insieme per decidere e condividere tutti insieme il progetto. Gli studenti hanno partecipato a un corso salvavita per Istruttori Blsd (Basic Life Support and Defibrillation). Per una studentessa in particolare, partecipare al progetto è stato provvidenziale: è riuscita a salvare il babbo colto da infarto. Senza di lei e senza quelle lezioni sulla prima emergenza, quell’uomo non ce l’avrebbe fatta. A “Firenze ci sta a cuore”, per la Fratellanza Militare di Firenze ha partecipato Tommaso Lelli, volontario dal 1991, ideatore del poster riassuntivo della sequenza di salvataggio esposto in tutte le classi e del cd utilizzato per la formazione. “Quest’anno – dice Lelli – abbiamo ricevuto anche il riconoscimento di rianimatori e cardiologi”. Quanto è importante insegnare ai nostri giovani le tecniche della rianimazione? “E’ fondamentale. Il messaggio che deve passare, dal punto di vista sanitario, è: poche manovre, usare le mani, no all’indifferenza e chiamare immediatamente il 118. Solo in questo caso è possibile salvare una vita umana”. I ragazzi come hanno reagito? “Molto bene. Hanno riconosciuto l’importanza dell’argomento partecipando attivamente ai vari step. Ed è stato anche un ottimo bacino per il reclutamento dei volontari, tanto che nella passata edizione in dieci sono entrati nelle varie associazioni. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza i miei validissimi colleghi Massimo Serravalli e Leonardo Braschi e all’associazione Niccolò Testini che ha dato il via a questa attività”. 9 F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E Bimestrale d’informazione Un’altra ricerca è possibile. Gli esperimenti sugli animali ci danno informazioni sugli animali, non sugli umani. “Fermiamo la vivisezione”, l’appello della LAV L a domanda che ci dovremmo porre, con le parole di Jeremy Bentham, non è: “possono ragionare? nè: possono parlare? ma: possono soffrire?” La risposta scontata risulta a tutti comprensibile: sì, possono soffrire. E soffrono molto gli animali destinati alla vivisezione. Rinchiusi per mesi in piccole gabbie, in totale assenza di stimoli. In Italia sono 3000 al giorno, in Europa 12 milioni ogni anno ma chi specula nella sterile lobby vivisettoria è come le tre scimmiette: non vede, non sente, non parla. Il ricatto è facile, gli interessi miliardari. Il movente è sempre lo stesso: lo sfruttamento del forte sul debole. Ma la forza non è il diritto. Si sfruttano gli animali perchè esseri deboli e diversi che non possono difendersi, con lo stesso principio che regolava e regola lo sfruttamento di minoranze umane deboli o diverse: razza, sesso, religione, appartennenza. La storia è piena di esempi fino ai nostri giorni. Ma si utilizzano anche le persone perchè in definitiva tutte le norme nazionali ed internazionali tendono ad affermare che senza diretta sperimentazione sull’uomo (e se necessario su bambini - per lo più del terzo mondo) i farmaci 10 sarebbero somministrati senza adeguate conoscenze cliniche nonostante la precedente sperimentazione animale. Si può assimilare all’uomo un cane, un topo, una scimmia? Un gatto? Un gatto trattato con aspirina rischia di morire dissanguato. Nutrito con l’Amanita phalloides, fungo per noi fatalmente velenoso, conserva ottima salute. Gli esperimenti sugli animali ci danno informazioni sugli animali, non sulle persone. Il risultato di studi compiuti sugli animali non può mai garantire la sicurezza o l’efficacia delle medicine o di altri prodotti destinati agli esseri umani, a causa delle differenze biologiche, anatomiche e biochimiche fondamentali tra le specie. Esistono innumerevoli esempi di medicinali testati sugli animali che sono stati immessi sul mercato come sicuri per poi causare effetti collaterali gravi e addirittura il decesso degli umani. Dalla talidomide al TGN1412. Si pensa che l’utilizzo di animali ai fini sperimentali sia un male necessario perchè grazie a loro possono essere salvate vite umane. Eppure sono molti gli scienziati contrari a questa pratica, in alcuni casi anche solo ed esclusivamente per ragioni scientifiche. Studiare la complessità dell’organismo umano ricorrendo agli animali come modello è un grossolano errore metodologico poichè si vuole sostituire la complessità umana utilizzando organismi altrettanto ma diversamente complessi. L’approccio scientifico prevede di conoscere perfettamento il modello su cui si lavora e questo non avviene. Anche volendo tralasciare le ragioni etiche (quelle che rendono l’uomo pienamente umano), la sperimentazione animale è comunque una prassi grossolanamente errata e obsoleta, soprattutto se si guarda alle nuove metodologie oggi disponibili: osservazione dei malati, studi epidemiologici, modelli matematici, ricerca su cellule e tessuti coltivati in vitro, tecnologie in continua evoluzione come i chip al DNA. In Europa esiste un Istituto di ricerca, l’ECVAM, per lo studio, la validazione e la diffusione di tali metodi sostitutivi più predittivi, rapidi ed economici. Questo Istituto viene finanziato dagli Stati membri, dall’industria, dalle organizzazioni animaliste ma non dal grande pubblico che invece finanzia la vivisezione attraverso le campagne di raccolta promosse dalle compagnie telefoniche e dai mass media. In Italia è stata promulgata la Legge 413 /1993 “Norme sull’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale” che, caso unico nel Diritto, recita esplicitamente all’art. 3 comma 5: “Tutte le strutture pubbliche e private legittimate a svolgere sperimentazione animale hanno l’obbligo di rendere noto a tutti i lavoratori e gli studenti il loro diritto ad esercitare l’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale”. Da una indagine recentemente effettuata, risulta però che le Università che hanno l’obbligo di “massima pubblicità”, non diffondono la legge come previsto. Negli Stati uniti il Consiglio Nazionale delle Ricerche (NRC) sta avviando un cambiamento, definito dal Consiglio stesso “epocale”, sui metodi di sperimentazione biomedica. Anche le maggiori riviste scientifiche: Science, British Medical Journal of Applied Animal Welfare e in particolare Nature, pubblicano articoli che contestano la sperimentazione animale quale metodo scientifico, definendola “cattiva scienza” mentre il Rapporto “Toxicity Testing in the XXI Century: a Vision and a Strategy 2007” parla della necessità di un radicale cambiamento di paradigma. Perchè i metodi sostitutivi non hanno eliminato del tutto il ricorso agli animali? I motivi sono vari: inerzia culturale, paravento giuridico, comodità, la difesa di un ordine precostituito da parte di coloro che sono al suo interno. Abbandonare l’uso di animali significherebbe investire per riconvertire laboratori, smantellare allevamenti e stabulari, significherebbe anche tagliare fuori dal mercato le grandi multinazionali che allevano e forniscono animali a tutto il mondo. Tra questi allevamenti quello di Green Hill a Montichiari BS, ormai noto alle cronache per le continue manifestazioni e interventi di protesta di migliaia di cittadini che ne chiedono la chiusura. I cani beagles allevati vengono inviati alla vivisezione. Non sono cani come gli altri, animali d’affezione protetti dalla legge che ne vieta il maltrattamento l’abbandono e l’uccisione. I beagles di Green Hill si possono torturare e uccidere. Questa dicotomia rappresenta una contraddizione, un’anomalia etica, oltre che del Diritto. Da una parte il cane (certi cani) si tutela legalmente, dall’altra il cane (certi cani) si viviseziona legalmente. PER CONCLUDERE: Bimestrale d’informazione un concetto autorevole: Il fatto che un’opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda. Infatti, a causa della stupidità della maggioranza degli uomini, è molto più probabile che un giudizio diffuso sia sciocco piuttosto che ragionevole. Bertrand Russell e una speranza possibile: Avviene spesso che la credenza universale di un’epoca, dalla quale nessuno era libero senza uno sforzo straordinario di genialità o coraggio, diventi in un’epoca successiva un’assurdità talmente evidente che l’unica difficoltà è di capire come tale idea fosse mai potuta apparire credibile. John Stuart Mill Fratellanza Militare Firenze Servizio Onoranze Funebri Personale qualificato della Fratellanza Militare sarà al vostro fianco per assolvere a tutti gli adempimenti. Il servizio di onoranze funebri é strutturato principalmente per rispondere alle esigenze dei soci dell’ associazione Al servizio della cittadinanza Vicini al vostro dolore Per informazioni: 055 2602206 - 055 26021 11 F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E Bimestrale d’informazione Bimestrale d’informazione Psicologia dell’invecchiamento Anziani, una risorsa inestimabile, un aiuto preziosissimo. F ino a qualche tempo fa i problemi psicologici dell’anziano venivano trascurati da coloro che si occupavano di salute mentale. Dal momento che stiamo assistendo ad un aumento della durata media dell’esistenza, diventerà sempre più importante approfondire le nostre conoscenze sui disagi di cui possono soffrire alcuni anziani e sui mezzi più efficaci per prevenirli e alleviarli. L’invecchiamento è biologicamente scandito all’interno di un processo vitale programmato geneticamente: ogni organismo vivente è programmato per lo sviluppo e per affrontare le fasi cruciali della crescita da un orologio biologico personale. Se è vero che l’invec- 12 chiamento è un processo, regolato dal nostro orologio biologico, sappiamo anche che le lancette di quest’ultimo per alcuni corrono più velocemente che per altri. Per questo le persone tendono a diventare meno simili man mano che gli anni passano infatti, non solo gli anziani sono diversi l’uno dall’altro, ma lo sono più delle persone appartenenti ad ogni altra fascia di età! Che tutti gli anziani siano simili è un pregiudizio nutrito da molti giovani, ma in realtà sapere che una persona ha 75 anni vuol dire sapere molto poco di lei. Per questi motivi ritengo che più che di vecchiaia sia meglio parlare del modo in cui una persona invecchia. Invecchiamento e vecchiaia sono stati interpretati come ultima crisi nel corso dell’esistenza. Effettivamente la tarda maturità non è esente da conflitti e difficoltà, così come non lo è nessuna altra fase del ciclo vitale di una persona, basti pensare al peso degli eventi che interessano normalmente una famiglia nell’età anziana: il pensionamento, che agisce nella vita coniugale, fino a quel momento equilibrata sulla distribuzione degli impegni di marito e moglie in sfere diverse; la malattia, con la quale si può entrare in contatto direttamente o indirettamente, ma che in entrambi i casi ha un forte impatto sulla vita delle persone; la possibile perdita di familiari e amici che spinge sicuramente a fare un bilancio della vita vissuta. Tutti questi cambiamenti hanno necessariamente delle ricadute sulla coppia sia nel suo aspetto coniugale sia genitoriale. Il maggior tempo da condividere insieme prevede un rinnovato investimento nella relazione coniugale al fine di fronteggiare insieme gli anni successivi. La stessa relazione genitoriale nell’età anziana è sottoposa a profonde modifiche: da una parte i nonni sono una risorsa inestimabile, spesso un aiuto preziosissimo per i figli nell’accudimento dei nipoti, dall’altra inizia a prefigurarsi un’inversione nel rapporto genitore-figlio, nel senso che potranno essere i figli ad aver funzioni di supporto e cura verso i propri genitori. Indubbiamente quindi la persona non più giovane si trova a dover fronteggiare una serie importante di cambiamenti personali molto significativi, non solo, spesso risente anche di difficoltà e aspetti problematici delle famiglie dei figli, basti pensare per esempio all’impatto che può avere la separazione di un figlio su una coppia di anziani genitori. Per tutti questi motivi, allo stesso modo di persone anagraficamente più giovani, anche i meno giovani, maggiormente motivati dal desiderio di fare il miglior uso possibile del tempo rimasto, manifestano un interes- se crescente nel riflettere sui propri vissuti e nell’analizzare il proprio passato rispetto al presente ed al futuro. Uno dei principali obiettivi del lavoro terapeutico, a qualsiasi età, è il raggiungimento di migliore comprensione ed accettazione di noi stessi, per l’anziano in modo speciale, è fondamentale la ricerca della comprensione dei conflitti e degli eventi negativi. Resta il fatto che purtroppo non è possibile annullare pene ed eventi negativi nella (e della) vecchiaia: quello che possiamo fare con un lavoro psicologico è cercare di trovare un filo conduttore che attraversi la vita della persona e conferisca un senso anche agli eventi più difficili e dolorosi che la hanno caratterizzata. Dott.ssa Pamela Bizzarri Psicologa presso l’ambulatorio di P.za S.Salvi Ambulatorio Fratellanza Militare Firenze ULTERIORI ATTIVITà AMBULATORIALI Dal primo di Marzo abbiamo iniziato ad effettuare certificazioni per rinnovo patenti di guida, cercando di andare incontro all’utenza con dei costi molto contenuti, che si riducono ulteriormente per i nostri Soci e Volontari. Possono essere eseguite anche certificazioni per rinnovo porto d’armi. La certificazione viene effettuata presso l’Ambulatorio della P.A. Fratellanza Militare di Piazza S.Salvi 3/4 da un Medico Militare. Sempre a questo riguardo, qualora vi fosse la necessità di un approfondimento, siamo anche in grado di effettuare in brevissimo tempo il profilo cardiologico (visita +ECG+Ecocuore), mentre saremo in grado di eseguire il Campo Visivo e le altre prove attinenti la vista (crepuscolare, abbagliamento, ecc.), entro un mese circa. Abbiamo già iniziato ad eseguire le prove impedenziometriche, audiovestibolari, con apparecchi all’avanguardia, a completamento della disciplina di otorinolaringoiatria; il risultato è sorprendente perchè, oltre alla professionalità del Medico che le esegue, abbiamo brevissimi tempi di attesa. Grande successo ha avuto anche l’iniziativa dei prelievi, domiciliari e non, e altre prestazioni infermieristiche che vengono eseguite con professionalità dal nostro personale Infermieristico. E’desiderio della Fratellanza Militare poter effettuare delle giornate di prevenzione gratuite che spero di poter concretizzare in tempi brevi; ad esempio il controllo della vista nei bambini in età prescolare, l’educazione all’igiene dentale, l’educazione al piede diabetico, il controllo della funzionalità epatica, e altre iniziative del genere. E’ doveroso informare la cittadinanza, e noi lo facciamo per i nostri soci per mezzo del notiziario, che presso i locali della Fratellanza Militare di Piazza San Salvi, 4 - Firenze - da qualche tempo è presente la “Associazione Diabetici Fiorentini”. 13 F R AT E L L A N Z A M I L I TA R E F I R E N Z E Ambulatorio Fratellanza Militare Firenze Direttore Sanitario: DoTt. ADRIANO PERIS - Autorizzazione Sanitaria n° 141 del 5 Gennaio 2000 Bimestrale d’informazione Appuntamenti presso l’ambulatorio: Tel. 055 671388 ore 9/12 e 15/19 - Piazza San Salvi n° 4 Uno screening importante Da settembre 2011, nell’ambulatorio della Fratellanza Militare viene effettuato il test di screening del I° trimestre di gravidanza o test combinato (duo test). Agopuntura Angiologia doppler Angiologia chirurgia vascolare / doppler Cardiologia Chirurgia/Proctologia Dermatologia/Venereologia Ecografia Endocrinologia Fisioterapia Geriatria Ginecologia Che cos’è il test di screening La sindrome di Down è più frequente all’aumentare dell’età della donna (tab. 1). I test di screening calcolano il rischio di avere un feto affetto da anomalia cromosomica come la sindrome di down, sono costituiti da esami del sangue e esami ecografici e risultano del tutto innocui: non influiscono sull’andamento della gravidanza né aumentano il rischio di aborto, a differenza dell’amniocentesi e della villocentesi che hanno un rischio di aborto di circa 1 su 100. Per capire il concetto di rischio in generale, immaginate di avere in mano un sacchetto che contiene 1000 palline, di cui una è nera. In questo caso il rischio di pescare quella nera è uno su 1000. Se il sacchetto contenesse 100 palline, di cui una nera, il rischio di pescare quella nera è 1 su 100, il rischio è quindi maggiore rispetto al caso precedente. Il rischio di sindrome di Down e il rischio di aborto dopo un’amniocentesi vengono messi sui piatti di una bilancia: se una donna ha un rischio di sindrome di Down di 1 su 1000, ed il rischio di aborto dopo amniocentesi è 1 su 100, questo vuol dire che il rischio di abortire a seguito dell’amniocentesi è 10 volte più alto del rischio di avere un feto Down. Test combinato (duo test - ovvero traslucenza nucale + prelievo del sangue) Il rischio di Sindrome di Down viene calcolato sui seguenti parametri: l’età materna, l’epoca gestazionale, lo spessore della traslucenza nucale e i valori della PAPP-a e free-HCG. In pratica è necessario eseguire un prelievo del sangue intorno alla 10 settimana e l’ecografia tra le 11 e le 13 settimane, nel corso della quale si misura la traslucenza nucale, cioè lo spessore dei tessuti della regione posteriore del collo fetale, tra la cute e la colonna vertebrale. I valori normali cambiano a seconda delle dimensioni del feto, ma sono comunque inferiori a 2,5 mm. L’esame deve essere eseguito solo da operatori esperti e con uno specifico accreditamento e il risultato viene consegnato in termini di indice di rischio. Che cosa fare in caso di test positivo? Se il rischio di avere un feto affetto è superiore ad 1 su 250, (quindi 1 su 200, 1 su 150) il test viene considerato positivo e può essere consigliato un esame diagnostico invasivo come la villocentesi e l’amniocentesi. Per decidere sul tipo di esame da effettuare è sempre bene consultarsi con il proprio ginecologo di fiducia per tenere conto accuratamente di vari fattori quali l’età materna, il rischio specifico della gravidanza etc... Età materna 20 25 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 Rischio di S. Down a termine di gravidanza 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 : : : : : : : : : : : : : : : : : : 1527 1352 895 776 659 547 446 356 280 218 167 128 97 73 55 41 30 23 Dr. Conti Dr. C. Cipriani Dr. E. Ferlaino Dr. R. Idini Dr. Gattai Dr.ssa B. Magini Dr. S. Paoli Dr. L. Salimbeni Dr. Papp Dr. Berardino Dr. F. Cianfanelli MFT. F. Martelli Odontoiatria Dr. Polidori Dr. Fiorito Dr.ssa Landini Dr.ssa C. Riviello Altern. Dr.ssa Berloco Dr. Di Giorgio Prof. G. Berni Dr. D. D’Arrigo Dr. Alberti Dr. M. Cellai Dr. G. Ferriero Dr.ssa Leprini Dr. Toccafondi Dr. Menestrina Dr. Paoletti Perini Dr. Santoro Altern. Dr. Sappia Dr.ssa Scrivanti Dr. Starnotti Altern. Dr. Colì Dr. Roseti Dr. Di Filippo Dr. Biggio Ortodonzia Podologia Dr. Magni Dr.ssa Goretti Dr.ssa Nannelli Certificazioni Patenti Medicina interna Logoterapia Neuropsichiatria/Neurologia Otorinolaringoiatria Oculistica Ortopedia Psicologia Psichiatria Pneumologia Scienza Alimentazione “Counselor Biosistemico” Urologia – Oncologia Dr. Musco Dr. Sabatini Dr.ssa Bizzarri Dr.ssa Cecchi Dr. Placanica Dr.ssa Hanhart Dr.ssa Baldazzi Dr. M. A. Rossetti Dr. Guidoni Dr. Sangiovanni Martedì 16:15-18:30 Mercoledì 15:00-17:00 Venerdì 15:00-17:00 Lunedì 10:15-12:00 Lunedì 16:00-17:00 Lunedì 15:00-17:30 Martedì 9:30-11:30 Mercoledì 15:30-17:30 Venerdì 15:00-16:00 Lunedì 9:00-9:45 contattare la segreteria Lunedì 15:00-17:00 Lunedì 9:00-11:00 Giovedì 17:00-18:30 contattare la segreteria Mercoledì 17:00-18:30 contattare la segreteria Lunedì 17:00-19:00 Giovedì 9:15-12:00 Venerdì 17:30-18:30 contattare la segreteria contattare la segreteria Martedì 15:00-17:00 Lunedì 16:00-18:00 Mercoledì 15:00-17:00 Giovedì 9:30-12:00 Giovedì 15:00-17:00 Mercoledì 15:00-17:30 Lunedì 09:30-11:30 Giovedì 15:00-18:30 Lunedì 15:00-18:15 Giovedì 09:15-12:00 Venerdì 15:00-18:30 Venerdì 16:00-18:00 Giovedì 15:00-16:30 Martedì 16:00-18:00 Lunedì 9:00-12:00 Martedì 9:00-12:00 Martedì 15:00-19:00 Giovedì 9:00-12:00 Giovedì 15:00-19:00 Venerdì 15:00-19:00 II° Venerdì del mese 15:00-19:00 Martedì 15:00-18:00 Mercoledì 15:00-18:00 Giovedì 9:30-12:00 Venerdì 15:00-18:00 Contattare la segreteria Martedì 17:00-19:00 Venerdì 17:00-19:00 Giovedì 16:00-18:00 Lunedì 17:00-19:00 Mercoledì 17:00-19:00 Giovedì 15:00-18:00 Martedì 9:00-11:00 OFFERTA ESCLUSIVA PER I SOCI DELLA FRATELLANZA MILITARE