Giornalino informativo del Club Ausonia – Anno XIX n° 106 Maggio 2009 - Associazione sportiva - art. 36/38 e seguenti Codice Civile statuto reg. Trib. di Firenze n. 10727 il 15/12/1978 Sede Via Giacomo Matteotti 18 – 50019 Sesto F.no (FI) - tel/fax 055 443447 - fax 055 443447 e-mail: [email protected] - sito: www.clubausonia.it Seicento i concorrenti oltre a un centinaio di ragazzi che hanno partecipato alla corsa di 800 metri fra il palazzo comunale e piazza Ginori. Nella gara femminile dominatrice Veronica Vannucci, e piazze d’onore per Lucia Tiberi e Annalaura Mugno. Carlino Mantovani Mi preme anche ricordare che alla partenza era presente Marco Banchelli già conosciuto in altre occasioni quale messaggero di pace in tutto il mondo con la sua bicicletta. Grande piacere ci ha fatto anche ricevere il messaggio del sindaco Gianassi che avevamo invitato alla partenza ma che non è stato presente per gli impegni istituzionali della giornata del 25 aprile, ne riportiamo uno stralcio: ….sarei lieto di partecipare alla partenza della corsa che rappresenta una bellissima tradizione sestese ma a quell'ora sarò a deporre le corone alla memoria dei partigiani caduti, al cimitero maggiore. Un dovere per rendere omaggio a chi cadde per la nostra libertà. Dunque grazie per l'invito, buona corsa e buon 25 APRILE. XXXV^ TROFEO FROSALI Con piacere scrivo sul nostro giornalino alcune riflessioni relative alla corsa TROFEO OLIVIERO FROSALI, fiore all’occhiello del Gruppo Sportivo AUSONIA. Le scrivo rivolgendomi ai soci, ai simpatizzanti e agli amici che anche quest’anno ci hanno aiutato nella realizzazione della corsa. A tutti loro voglio dire di essere orgogliosi del nostro gruppo in quanto questa nostra corsa ha raggiunto livelli di eccellenza che si confermano regolarmente ormai da anni. Lo testimonia anche l’attenzione che il giornalismo ci dedica, come possiamo vedere dall’articolo del quotidiano La Nazione del 26 aprile, che riportiamo di seguito. IN SEICENTO PER IL FROSALI Gianni Gianassi Di grande soddisfazione per noi tutti è stata anche la grande partecipazione dei bambini che, accompagnati dai loro genitori, si sono cimentati in un piccolo percorso, con spirito di gioco e grande impegno. Oltre cento sono stati, con età comprese fra i cinque e gli undici anni. A tutti sono andati dei premi, piccoli ma significativi. Un ringraziamento particolare all’Atletica Calenzano presente con alcuni suoi ragazzi. Di seguito riportiamo l’elenco incompleto dei ragazzi partecipanti scusandosi con quelli che non sono stati nominati a causa di un disguido tecnico. A tutti i ragazzi e ai loro genitori vada il nostro grazie di cuore e un arrivederci al prossimo anno! Vincenzo Franceschini Ieri 35^ edizione del “Trofeo Oliviero Frosali” nei luoghi della resistenza sestese. Una corsa competitiva di 14 chilometri sulle pendici di Monte Morello, con un dislivello di 170 metri. Ha vinto il nordafricano Mohamed Taqi, con qualche metro di vantaggio sul greco Joannis Magkrioteus, mentre il marocchino Salah El Ghizlani nella discesa da Le Cappelle a Querceto ha perso il contatto dai battistrada e si è piazzato terzo, prima di Alessandro Napoli e Mattia Treve. 1 Ragazzi che hanno partecipato al 35° Trofeo Oliviero Frosali Fabrini Emanuele 2002 Fabrini Luca 2004 Fabrini Benedetta 2007 Franchini Anna 2003 Gentile Caterina 2003 Gianassi Davide 2003 Giolli Valentina 2001 Grassi Alessio 2001 Gozzi Alessio 2003 Lastrucci Alessio 2000 Lastrucci Mirco Liistro Silvia 2001 Liistro Elisabetta 1998 Lucchi Ilaria 2002 Lunardi Lorenzo 2001 Lunardi Andrea 2005 Maiani Vittoria Maiani Giulia Marini Pietro Matrone Irene 2005 Montalbani Noemi 2002 Morsiani Giulia 2003 Naldoni Alice 2003 Pedrazzini Matteo 2004 Pedrazzini Giulia 2001 Pelagatti Jeff 2003 Peritore Sara 2001 Piperno Filippo 2001 Piperno Matteo 2006 Quirini Giovanni 2001 Quirini Claudio 2007 Rossi Niccolò 1999 Sabatelli Lucia 2002 Sabatelli Ilaria 2003 Santangelo Yuri 2000 Santangelo Giacomo 2004 Scarpelli Sara 2006 Scarpettini Lorenzo 2004 Sernissi Davide 2005 Soldini Luca Tafani Manuel 2001 Trabucco Sofia Ulivelli sara 2005 Ulivelli Mirko 2002 Ulivi Alice 2003 Vannini Tommaso 2001 Vannini Emma 2003 Zahlmann Ernesto 2006 Albini Niccolò 2005 Assirelli Diego 2002 Assirelli Fabio 1997 Avietti Carlotta 1999 Bariletti Elena 2002 Bartolucci Alessia 2001 Benedetti Andrea 2002 Benedetti Filippo 2001 Benigni Marco 1997 Benigni Federica 2003 Benvenuti Benedetta 2004 Berlincioni Matteo 2000 Bianchi Eva 2000 Bindi Benedetta 2001 Boccardi Matteo 2003 Boccardi Riccardo 2003 Bonaiuti Jacopo 2002 Bonaiuti Alice 2002 Bonaiuti Giovanni 2002 Boni Alessia 2001 Borromeo Lisa 2001 Bresci Matteo 2001 Bresci Francesco 2003 Bruni Sara 2003 Calamai Giovanni 2001 Calia Leonardo 2003 Canzani Arianna 2003 Catalano Sara 1999 Ceccherini Yuri 2005 Ceccherini Bernardo 2001 Ceccherini Jacopo 2002 Ceccherini Ruben 1997 Ciabatti Maria 2007 Cintoli Francesco 2002 Cipriani Giada 2000 Crinzi Filippo 2002 Donelli Jacopo 2000 Donelli Tommaso 1997 Epifani Sveva 2005 Epifani Claudia 2001 NOTIZIEAUSONIANOTIZIEAUSONIANOTIZIE Informiamo i lettori che il notiziario Passo dopo Passo sarà reperibile tutti i mesi gratuitamente non solo al Circolo Rinascita, nostra sede del Club Ausonia, ma anche presso: Libreria Rinascita, Uff. Anagrafe, Libreria Mondadori Via Dante Alighieri, Sindacato Auser, Sesto Idee, Ipercoop, Biblioteca Comunale, Coop serv. Soci, Misericordia, Circolo La Zambra, Circolo di Querceto, Ristorante Sarzolo, Circolo di Colonnata, Circolo di Quinto Alto e Basso, Associazionismo, Coop il Neto, Piscina Comunale, Polisportiva, Parco del Neto. VETRERIA FAGGI CORRADO S.N.C. di Faggi franco & C. Lavorazione e posa in opera di VETRI, CRISTALLI, SPECCHI, CRISTALLI STRATIFICATI VETRATE TERMICHE Via della Sassaiola 6 tel/fax 055452505 50019 Sesto Fiorentino 2 intanto era arrivato di sopra e le disse:” cara è pronto da mangiare?” “Si” disse la moglie. Lo Zeppa allora disse:” Spinelloccio oggi è andato a pranzo da un amico e ha lasciato sola sua moglie, perché non la inviti a pranzo da noi!” La moglie che era diventata obbedientissima perché temeva per la propria vita, si affrettò a fare come il marito le aveva detto. La signora Spinelloccio accettò l’invito, quando arrivò, lo Zeppa le fece un sacco di feste, poi la prese per mano affettuosamente, bisbigliò alla moglie di andarsene in cucina, si portò l’ospite in camera e si affrettò a chiudere la porta. Quando la donna vide che stava chiudendo a chiave, disse:” Ehi, Zeppa ma che fa! Non mi avrà portato qui per fare una sveltina? Dov’è andato tutto il bene che vuole al suo amico.” Lo Zeppa sempre tenendola per mano le spiegò tutto quello che aveva visto il giorno prima tra sua moglie e Spinelloccio, gli disse anche che non aveva intenzione di fargli pagare nessun’altra pena che quella che lui gli aveva dato e disse:” lui si è fatto mia moglie? E io mi farò la sua, spero che tu sia d’accordo, altrimenti la pagherà cara, e né te né lui ve lo dimenticherete vita natural durante.” La donna era rimasta di sale, allora disse:” Zeppa mio caro, visto che questa vendetta deve ricadere su di me, eccomi qua, però promettimi che tua moglie dopo, non me ne vorrà.” “ Hai la mia parola che non succederà:” rispose lo Zeppa “ e in più ti regalerò un gioiello così bello e prezioso che non ne hai di più cari.” Poi l’abbracciò e la baciò, la stese sulla cassa che conteneva il marito e si dette da fare mica male con lei, fino a che a tutti e due non venne il mal di schiena. Dentro la cassa Spinelloccio che aveva sentito le parole e la danza classica, che gli ballava sulla testa, credette di esplodere dalla rabbia, ma poi si rese conto che il primo a offendere era stato lui e che lo Zeppa aveva tutti i diritti di fare quello che stava facendo. Finito con la donna, quel passo a due, lo Zeppa scese dalla cassapanca e appena la signora gli chiese il gioiello promesso, chiamò dentro la camera sua moglie e gli disse di aprire la cassapanca, la moglie l’aprì, lo Zeppa indicò all’ospite il suo Spinelloccio. Difficile dire chi dei due si vergognò di più , se Spinelloccio vedendo lo Zeppa e sapendo che sapeva, o sua moglie vedendo il marito e sapendo che aveva sentito tutto quello che gli aveva fatto sulla testa. Poi lo Zeppa disse:” Eccolo qua il gioiello che ti regalo.” Spinelloccio saltò fuori dalla cassa e senza perdersi in chiacchiere, disse:” Zeppa, Adesso siamo pari, continuiamo ad essere amici, fin’ora abbiamo fatto a metà di tutto il resto, mettiamo in comune anche le mogli.” Lo Zeppa accettò il fatto e si misero a tavola per pranzare tutti insieme d’amore e d’accordo. E da quel giorno le mogli ebbero due mariti ciascuna, e i due amici, due mogli a testa, e il menage andò avanti splendidamente, con l’accordo totale di tutti, finché a loro piacque. Dal DECAMERONE di Giovanni Boccaccio Storia n° 8 Ottava giornata Due usano insieme: l’uno con la moglie dell’altro si giace; l’altro, avvedutosene, fa con la sua moglie che l’uno è serrato in una cassa, sopra la quale, standovi l’un dentro, l’altro con la moglie dell’un si giace. Fiammetta Mie graziose amiche, c’erano a Siena due giovanotti figli di due buone famiglie borghesi, uno si chiamava Spinelloccio Taveno, l’altro Zeppa di Mino. Abitavano tutti e due porta a porta e si erano sposati con due donne molto belle. Spinelloccio andava spesso a trovare lo Zeppa, e dato che qualche volta lo Zeppa era in casa e qualche volta no, entrò in intimità con la moglie dell’amico, tanto che alla fine ci finì a letto. Queste visite erano diventate all’insaputa di tutti una dolce abitudine, un bel giorno successe che lo Zeppa era in casa e la moglie non lo sapeva, Spinelloccio venne a cercarlo, saputo dalla donna che suo marito era fuori, Spinelloccio cominciò a darsi da fare la prese tra le braccia e cominciò a baciarla, ricambiato. Lo Zeppa vide tutta la scena, ma rimase zitto e nascosto per vedere come procedeva la faccenda. Non passò molto tempo perché vide Spinelloccio e sua moglie avvinghiati che si avviavano verso la camera da letto e ci si chiudevano dentro. Lo Zeppa infuriato pensò di sorprendere la moglie e l’amico, poi riflettendo e riacquistata la calma , pensò che nessuna scenata avrebbe cancellato il già fatto, allora si mise a pensare a come prendersi il piacere di una vendetta. Pensa e ripensa appena l’amico se ne fu andato, si precipitò in camera dove trovò la moglie intenta a risistemarsi.“Che fai cara?” “Non lo vedi?” rispose la moglie. E lo Zeppa: “ lo vedo sì, e ho visto anche dell’altro che avrei preferito non vedere!” E cominciò a farle una scenata terribile. La moglie impaurita, temendo per la sua incolumità, confessò tutto quello che c’era da confessare e alla fine scoppiò a piangere e chiese perdono. “Mia cara” disse lo Zeppa “ quello che hai fatto è molto grave e scorretto nei miei confronti, ma potrei anche perdonarti, se tu farai quello che adesso ti ordinerò: stammi a sentire voglio che tu dica a Spinelloccio che domani mattina si liberi di me con qualche pretesto e venga a trovarti. Mentre lui sarà qui, all’improvviso arriverò io, tu devi farlo entrare in questa cassapanca e chiuderlo dentro. A quel punto ti dirò cos’altro fare.” Il giorno dopo verso le nove i due amici si trovarono insieme, Spinelloccio che doveva andare dall’amante a quell’ora, gli disse:” oggi ho un pranzo d’affari con un amico e non voglio farlo aspettare, perciò ti saluto.” Spinelloccio salutò lo Zeppa e s’infilò in casa dell’amante. I due erano entrati appena in camera, che tornò lo Zeppa. Appena la moglie lo sentì, fece nascondere l’amante nella cassapanca e lo chiuse con il lucchetto come le aveva indicato il marito. Lo Zeppa (dal Decamerone da un italiano all’altro Aldo Busi) (A cura di Romano Valli) Ballo con orchestra dal vivo tutti i Sabati dalle ore 21.30 le Domeniche e festivi dalle ore 15.30 - Tombola tutti i Giovedì, Sabato, Domenica e festivi dalle ore 21.00 - Scuola di “Ballo liscio”, tutti i Lunedì e Martedì Scuola di ballo “ Latino-Americano” tutti i Mercoledì - Inoltre: Ristorante pizzeria tutti i Sabati e le Domeniche dalle ore 18.30 Circolo A.R.C.I. Salone Rinascita V. Matteotti 18 – tel 055-440147 3 Risultati AUSONIA dei podisti mese Matteuzzi Maurizio 1h40’21’’ Vangelisti Bruno Marcheselli Luca Furlanetto Nicola Marchi Maurizio Querci Fabio Campinoti Paolo Simoni Miriano mezza di Forte dei MARMI Km. 21.097 del 5 Aprile 2009 Maratona di TORINO Km. 42.195 del 19 Aprile 2009 mezza di TAVARNELLE Km. 21.097 del 5 Aprile Fibbi Graziano Trabucco Giancarlo Soldini Luca Tiberio Franco Innocenti Leonardo Gianassi Giuseppe Niccoli Nicola 1h20’25’’ 1h23’24’’ 1h25’14’’ 1h28’18’’ 1h33’55’’ 1h35’41’’ 1h42’55’’ di Aprile 1h55’01’’ 1h56’48’’ 1h57’03’’ 1h57’31’’ 1h58’33’’ 2h02’27’’ 2h23’02’’ Tiberio Franco 3h 20' 01'' Gianassi Giuseppe 3h 35' 58'' Funghi Enzo 4h 07' 04'' Niccoli Nicola 4h 08' 02'' Giuliani Stefano 4h 08' 55'' Ceccarelli Luca 4h 20' 57'' mezza di PRATO Km. 21.097 del 13 Aprile 2009 Tiberio Franco Trabucco Giancarlo Bindi Antonio Veschi Matteo Donelli Gianluca Torricelli Cristiano Pedrazzini Gabriele Giuliani Stefano Bellandi Fabio 1h28’51’’ 1h28’51’’ 1h34’13’’ 1h34’16’’ 1h41’27’’ 1h43’26’’ 1h45’00’’ 1h56’54’’ 2h09’30’’ mezza di FIRENZE VIVICITTA’ Km. 21.097 del 19 Aprile 2009 Bindi Antonio Cocco Marco Veschi Matteo Innocenti Leonardo Donelli Gianluca Matteuzzi Paolo Targioni Roberto Torricelli Cristiano Gazzini Graziano Fusi Andrea Ciulli Gianni Lisi Marco Borghini Augusto Paoletti Alessandro 1h28’37’’ 1h28’51’’ 1h31’57’’ 1h32’02’’ 1h32’09’’ 1h38’07’’ 1h40’50’’ 1h42’52’’ 1h47’55’’ 1h48’14’’ 1h48’36’’ 1h52’20’’ 1h54’14’’ 1h54’31’’ Trofeo O. FROSALI Km 14 del 25 Aprile 2009 Albano Franco Finocchiaro Dario Gensini Antonio Cioni Massimiliano Pedrazzini Gabriele Fusi Andrea Falai Samuele Gallorini Barbara Casu Federica Supermercato DESPAR A L I M E N T A R I Di Innocenti e Landi & C. snc P.zza Ghiberti, 27 Tel. 055 4200112 50019 Sesto Fiorentino (Fi) Servizio a domicilio Specialità gastronomiche 4 1h02’59’’ 1h05’37’’ 1h06’35’’ 1h08’23’’ 1h09’14’’ 1h10’11’’ 1h16’08’’ 1h16’28’’ 1h26’57’’ Corriamo insieme per la RICERCA Centinaia di persone, non solo atleti, ma anche persone comuni, in corsa per aiutare la ricerca e il progresso scientifico. Torna anche quest’anno, il prossimo 24 maggio “Corriamo insieme per la ricerca”, la corsa podistica amatoriale per sostenere le attività della Fondazione di Farmacogenomica FiorGen Onlus (nata dalla collaborazione fra gli scienziati del Polo Scientifico e i medici del Polo di Careggi), impegnata nella ricerca sulle malattie genetiche e degenerative. La manifestazione, non competitiva è arrivata alla quarta edizione e si svolgerà interamente nel territorio di Sesto Fiorentino dove ha sede il Polo scientifico dell’Università di Firenze; alla corsa, grazie ai diversi tipi di percorso suggeriti, potranno partecipare davvero tutti. Per iscriversi è sufficiente versare un’offerta minima di 5 euro che sarà destinata a sostenere le attività di ricerca scientifica di FiorGen Onlus. L’iniziativa è resa possibile grazie allo straordinario impegno di GS Ausonia, AICS, Uisp. Grazie ad un sorteggio al quale prenderanno parte tutti gli iscritti (anche chi non arriva al traguardo), sarà possibile portare a casa premi veramente straordinari donati da Volkswagen Group Firenze, Novotel, Probios, Metro cash and carry, Nencini Sport, Erboristeria Inglese, Publiartex, Richard Ginori, Runners.it, Podismo e Atletica, CR Firenze e molti altri ancora. Vi segnalo alcune cose rilevanti di questo evento: 1. Il 24 maggio chi lo desidera potrà sottoporsi ad uno screening metabolomico consegnando due campioni di urine uno prima e uno subito dopo la corsa. In questo modo gli scienziati di FiorGen potranno valutare lo stress ossidativo che si produce in diversi organismi sottoposti a questo tipo di attività fisica. Credo di poter dire che questo è un aspetto assolutamente nuovo per le corse podistiche. 2. Sempre la mattina del 24 maggio sarà possibile visitare due centri di eccellenza e partecipare a seminari divulgativi sull'attività di ricerca svolta da FiorGen. Saranno gli scienziati ad accompagnarvi in questo tour. L'iniziativa è stata inserita dalla Provincia di Firenze nel percorso del Genio Fiorentino. 3. Per tutti gli iscritti, anche se non arriveranno al traguardo, una maglietta e la possibilità di vincere uno degli 80 premi a sorteggio. 4. TUTTO IL RICAVATO andrà interamente alla ricerca di cui potrete apprezzare la concretezza visitando il centro e conoscendo personalmente alcuni dei ricercatori. Sono previste corse per bambini delle scuole elementari: iscrizione 1 euro, in omaggio un cappellino FiorGen. SARZOLO Per chi non volesse partecipare direttamente alla corsa, sempre la mattina del 24 maggio sarà possibile visitare i laboratori di eccellenza CERM e LENS che si trovano al Polo Scientifico ed assistere a seminari divulgativi. L'evento ha il patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Sesto Fiorentino, Comune di Firenze, Università degli Studi di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Ente CR Firenze. Venite a correre per la ricerca, la ricerca sta già correndo per voi Per informazioni: Fondazione FiorGen Onlus www.fiorgen.net 3495862011 – 0554575189 [email protected] Per iscriversi: Gruppi sportivi: GS Ausonia [email protected] Tutte le iscrizioni: AICS Provinciale Firenze V.le Matteotti 38 -tel 055 561172 Punto Soci Coop Ipermercato di Sesto Fiorentino tutti i venerdì pomeriggio e i sabati di maggio tutto il giorno. La mattina del 24 maggio prima della partenza dalle 7,30 alle 9.20 c/o Polo Scientifico via Sacconi 6. Alta Gastronomia ed enoteca di Alfrediano Prato Via R. Giuliani 132r 50141 Firenze Tel/Fax 055 454417 www.divinegolositatoscane.com Vuoi conoscere BAR-RISTORANTE-PIZZERIA FORNO A LEGNA V.le Pratese 54 ang. Piazza Bagnolet Sesto Fiorentino il nostro club ? Tel 055 4201352 - 055 4211706 CHIUSO VENERDI’ 5 di Alessandra Bruscagli Il giglio è uno dei fiori più antichi del mondo sopravvissuto forse all’era glaciale ed è il più ricco di significati allegorici. In Assiria rappresentava il simbolo del regno. Fu venerato da Persiani e Siriani, ai tempi dei Romani venivano coniate delle monete con la testa dell’erede al trono e il giglio quale simbolo di speranza, inoltre petali di gigli e di rose venivano messi nei letti di Roma per profumarli. Era considerata una pianta magica e medicamentosa, si diceva che il suo succo mescolato al vino fosse capace di combattere i morsi dei serpenti. Nella religione cristiana il giglio è consacrato alla Madonna e lo si ritrova spesso nelle cerimonie religiose. Anche molti santi vengono raffigurati con un giglio tra le mani: Sant’Antonio da Padova, San Francesco, Santa Chiara, San Luigi, Santa Caterina da Siena. A San Giuseppe i gigli fiorivano in cima al bastone in ricordo di un’antica leggenda e perfino l’angelo dell’annunciazione porta con sé un giglio. Una leggenda narra di come il primo giglio sia sbocciato dalle lacrime di Eva quando fu cacciata dal Paradiso Terrestre, mentre secondo la mitologia greca il giglio nacque dal latte di Giunone quando la moglie di Giove mentre stava allattando il piccolo Ercole, si addormentò e il latte si sparse nei cieli andando a formare la Via Lattea e dalle gocce cadute sulla terra nacquero candidi gigli. Alcune sue immagini furono trovate a Creta, nel palazzo di Minosse e in Israele, nel tempio di Salomone. Nei tempi antichi si usava mettere i gigli sulle tombe degli innocenti ingiustamente condannati a morte. Il “Lilium” , considerato il re dei fiori recisi, è originario delle zone temperate dell’emisfero settentrionale, il più antico è il “Lilium candidum”, ma ce ne sono circa 100 specie suddivise in gruppi. I grandi fiori a campana, fitti sullo stelo, possono avere colori bellissimi: rosa, giallo, rosso, arancio, accompagnati da un leggero o intenso profumo. Appartengono alla famiglia delle Liliaceae. Nel linguaggio dei fiori il giglio simboleggia l’innocenza, il candore, la purezza, la fede, la speranza, la dignità, la nobiltà, la regalità. I bulbi si piantano in giardino, o in grandi vasi sul terrazzo, a fine inverno-inizio della primavera in terreno fertile e ben drenato in posizioni abbastanza ombreggiate. Sbocceranno all’inizio dell’estate, dalla fine di Giugno a metà Agosto. Per piantarli in vaso è meglio orientarsi su varietà a stelo corto come il “Lilium longiflorum” e “Lilium speciosum”. Ed ecco alcune curiosità “gigliate”: esiste il Giglio del Nepal o “Cardiocrinum giganteum” che è alto più di tre metri e fiorisce per tutta l’estate, ama i climi freschi ed è molto resistente al gelo, si può coltivare all’aperto dalla pianura fino a mezza montagna mentre è sconsigliato nei climi caldi. E c’è il piccolo Giglio dei Boschi o “Erythronium” con il quale si possono creare tappeti colorati negli angoli più selvaggi del giardino. E’ una pianta bulbosa, erbacea perenne, di uso comune negli Stati Uniti. Presenta fiori solitari o in piccoli gruppi e viene chiamata in tanti modi diversi che fanno riferimento ai luoghi di origine o alla variegatura delle foglie: “giglio delle valanghe”, “giglio trota”, “lingua di vipera”, “violette dente di cane”, “giglio dei ghiacci”. E dalla montagna andiamo al mare per conoscere appunto il Giglio di Mare o “Pancratium maritimum” che è una specie esclusiva degli arenili. E’ un fiore che sta scomparendo e gli esperti ne stanno preparando tante piantine da mettere a dimora forse in Liguria dove era presente in grande quantità. “E stanno i nobili gigli nella luce argentea belli, sante vergini pallide in preghiera; santifica l’aria il loro alito puro, mentre s’empie la notte della sua fragranza.” Anonimo Carrozzeria Puccini Di Anna Tendi s.a.s. Soccorso stradale - Auto in costituzione Ass. peritale e assicurativa 6 Firenze – livorno Coop. Facchinaggio Trasporto Mercato Ortofrutticolo di Novoli Piazza Eugenio Artom, 12 Tel. 055 428969 - 055 4393545 Di Romano Zucca MACERIE & REGOLE Ancora macerie, ancora vittime e come sempre generosi volontari, pompieri, finanzieri, carabinieri, soldati etc. che scavano, scavano fino allo sfinimento per salvare vite umane o estrarre morti da riconsegnare ai loro cari. Ho una certa età e questo lugubre film l’ho veduto già troppe volte. Nel 1963, per esempio, un quotidiano titolò: “La diga del vajont minaccia la vita e gli averi degli abitanti di Erto”. Immediata e stizzita la reazione dei proprietari della diga con relativa querela al giornale accusato di diffondere falsi allarmi, ma poi il processo si concluse con la piena assoluzione del quotidiano e la motivazione fu : ”assolto per avere additato un pericolo realmente esistente”. E dopo? Nient’altro e la catastrofe annunciata avvenne. Al crollo della diga del Vajont negli ultimi sessant’anni si sono aggiunte tante altre catastrofi: l’alluvione del Polesine, dell’Arno, della Dora, frane varie e terremoti: dell’Irpinia, del Friuli, dell’Umbria, etc. etc. fino a quello attuale dell’Abruzzo; tutti eventi naturali certo, non imputabili alla volontà umana, ma le imprevidenze e le mancate prevenzioni eccome si, e a questo proposito rileggiamo questo scritto del lontano 1873: Passando dal passato al nostro presente riflettiamo sulle dichiarazioni del Presidente Giorgio Napolitano fatte dopo poco tempo dall’avvenuto terremoto d’Abruzzo: “QUANDO OGGI PENSIAMO E SOFFRIAMO PER LE VITTIME, PER I DANNI PROVOCATI DAL TERREMOTO IN ABRUZZO NON POSSIAMO NON RITENERE CHE ANCHE QUI NON ABBIANO CONTATO IN MODO PESANTE E ABBIANO CONTRIBUITO ALLA GRAVITA’ DEL DANNO UMANO E DEL DOLORE UMANO COMPORTAMENTI DI DISPREZZO DELLE REGOLE, DISPREZZO DELL’INTERESSE GENERALE E DELL’INTERESSE DEI CITTADINI”. In conclusione se abbiamo dimostrato di saper cavalcare bene l’emergenza ci auguriamo di saper amministrare altrettanto bene il normale quotidiano. Speriamo tutti che da questo male nasca un bene: il ritorno al rispetto delle regole. Siamo una popolazione di furbi, vogliamo e possiamo diventare anche un popolo intelligente. “ E’ BEN DOLOROSO PER OGNI PERSONA DI CUORE VEDERE L’ITALIA CADUTA IN UNO STATO SI’ DEPLORABILE. LA SVENTURA CHE COLPI’ LE POPOLAZIONI DELLA VALLE DEL PO E’ IRRIMEDIABILE COL SISTEMA CHE CI REGGE. CI VUOL ALTRO IN PIU’ DELLE QUARANTAMILA LIRE DEL RE E DELLA CARITA’ CITTADINA. UN GOVERNO ONESTO CON MEZZO MILIARDO ECONOMIZZATO SULLA CASSA PRIVILEGIATA, POTREBBE POR FINE ALLE SVENTURE. SI POTREBBE DAR MANO ALL’IMBOSCHIMENTO DEI MONTI ED ALL’INCANALAMENTO DEI FIUMI. SE NO, PASSATO IL PERICOLO, DISTRIBUITE LE QUARANTAMILA LIRE, NOI SAREMO DACCAPO, E LE PIENE CHE POSSONO AVER LUOGO IN OGNI TEMPO FARANNO ANCORA DELLE MOLTITUDINI DI SVENTURATI”. Romano Zucca GIUSEPPE GARIBALDI PANE PASTICCERIA FARMACIA Dr. R. R. RAGIONIERI FornoBelli Fondata nel 1892 Via A. Gramsci 362 – 50019 Sesto F.no Telefono/Fax 055 4489084 Viale Ariosto n. 422\1 50019 Sesto Fiorentino Tel. 055 4201749 SEMPRE APERTA H 08,30 - 20,00 7 ISABELLA DI MORRA (1520-1548) Poetessa lucana. Di lei si conosce la breve tragica esistenza, ma solo poche poesie. Figlia del feudatario della valle del Sinni che la lasciò, dopo che venne esiliato in Francia, affidata alle cure dei fratelli. Strinse una relazione amorosa, con la complicità del precettore, con il nobile spagnolo Diego De Castro, che aveva un possedimento confinante con il suo. Scoperta la vicenda, i fratelli uccisero lei, il precettore e infine il nobile amante. Nella solitudine del castello paterno compose questi versi che esprimono profonda amarezza e solitudine. Da un alto monte ove si scorge il mare miro sovent’io, tua figlia Isabella, s’alcun legno spalmato in quello appare che di te padre, a me doni novella. Un reportage mai nato ALBA Appena inizia un lieve schiarirsi del cielo, gli uccelli in alto cantano festosi tutti in coro, annunciano il giorno che arriva. Un nuovo giorno col suo bagaglio di ansie e dolori e di gioie inattese, ed io vorrei alzarmi di scatto e correre incontro al nuovo giorno, abbracciare tutto e tutti, eccomi ci sono, sono viva voglio tutto quello che posso avere da questa vita, per il tempo che mi rimane da vivere, per i giorni che all’alba sentirò ancora il loro lieto canto. Ema Ma la mia avversa e dispietata stella non vuol ch’alcun conforto possa entrare nel tristo cor, ma di pietà rubella la calda speme in pianto fa mutare: ch’io non veggo nel mar remo né vela (così deserto è l’infelice lito) che l’onde fenda, o che la gonfi il vento. Contra fortuna allor spargo querela, ed ho in odio il denigrato sito, come sola cagion del mio tormento. (a cura di Romano valli) Redazione: Graziani Piero, Latini Valfrido, Latini Leonardo, Zucca Romano. invio gratuito: soci, enti promozione sportiva, ditte collaboratrici, responsabilità di quanto pubblicato è dei singoli autori, la collab. prestata gratuitamente ed il notiziario è redatto il 05 / 05 / 2009. Impaginazione grafica: Latini Leonardo, Latini Valfrido Collaboratori in redazione Calzolari M.luisa, Dagliana C., Faggi F., Franceschini V., Latini V., Latini L., Graziani P., Ghelli L., Valli R., Zucca R., Coppoli P., Gianassi G., Paoletti A.,Trabucco G., Funghi E. Centomila hanno cantato l’amore. Centomila hanno cantato la natura. Centomila e più hanno sputato con i loro obbiettivi su di te, New York. Pure io ho sputato con il mio “zoom” sui tuoi grattacieli, pure io ho urlato con il mio “grandangolo” sulla 5° strada. Pure io ho sproloquiato con il mio “cinquanta” su Harlem e sul Bronx. Pure io ci ho provato, anche se con la fantasia e dalla lontana vecchia Europa. Perdonami New York! Sergio Bonamici SEI SOLA Mi hai invitato Mi hai invitato al tuo splendido pranzo di broccati e bevande pregiate posate d'argento pietanze fatate di mani che innamorano al gesto. Mi hai invitato al tuo splendido pranzo di gente che accattiva a guardarla ho scambiato sorrisi d'arancia sbracciati e giocato coi fianchi il tuo giorno d'incanti poi hai distolto il tuo sguardo a seguire qualcosa e d'un tratto è sfiorita la rosa allappa anche il miele si vuota la sala e rimane stupito boccale di coccio il mio riso sbreccato la buccia di un sogno appannato. Rosalba de Filippis Impresa funebre Macherelli dal 1934 P.zza della Chiesa, 100 Sesto Fiorentino Telefono 055 4489153 P.zza V. Veneto 4 – 50041 Calenzano Telefono 055 8811033 8 So cosa si prova a camminare in un vicolo deserto. Persiane chiuse, porte serrate senti solo il rumore dei tuoi passi. Non sai se stai fuggendo, la solitudine è dentro di te, affretti il passo il vicolo è sempre più lungo. I tuoi occhi cercano qualcosa, neppure un’ombra ti si avvicina perfino la tua se n’è andata. Lola Marini