RELAZIONE VISITA CASA CIRCONDARIALE DI VELLETRI Nella giornata del 22 aprile 2015, la delegazione di Radicali dell’Associazione Pier Paolo Pasolini della Provincia di Frosinone, composta dal segretario Michele Latorraca, Monia Ciotoli e da Sandro Di Nardo, si è recata presso la Casa Circondariale di Velletri (Rm) per una visita ad una delle carcerari presenti sul territorio laziale. Veniamo accolti al cancello principale dall’agente di servizio che, con estrema gentilezza ed educazione, ci invita a depositare presso un’infinitesimale cassetta di sicurezza tutti gli oggetti in nostro possesso e non introducibili nella struttura. Dopo una discreta attesa, in quanto sembrava che la nostra visita non fosse stata preannunciata dalla motivata lettera del DAP, ci raggiunge una giovanissima Vice Commissaria del Nucleo Operativo dell’Istituto, da pochissimo distaccata alla struttura, che ci accompagna dalla Direttrice del carcere dott.sa Maria Donata Iannantuono la quale ci accoglie nel Suo studio ancora non attualizzato dalla fotografia del nuovo presidente della Repubblica Italiana ma corredato da una bella carrellata di foto dell’odierno Papa di Roma, Francesco I. La cortese Direttrice oltre a dedicarci diverso tempo per una conversazione sulle varie problematiche inerenti il complesso carcerario da Lei diretto che spaziano dall’ insufficienza del personale sia amministrativo che di custodia, da una scarsezza economica acclarata, da una cronica mancanza di educatori (dato dolentissimo in questa struttura), da una popolazione carceraria di cui solo 1/5 lavora, etc, rimarrà con noi anche per il resto del tempo della visita come nostra accompagnatrice. Lei, se non erriamo, dopo una gavetta di tre anni nel carcere di Frosinone come vice del dott. Lupo verrà trasferita prima a Roma e poi come direttrice in questa struttura che La vede da più anni al comando. Certo, oramai, sussiste un attività simbiotica tra Lei e la struttura stessa su cui sicuramente ha impresso il Suo marchio e la Sua personalità ed averla come guida, giudichiamo, non può che esserci di giovamento. Un dispiacere al momento della visita ci viene dall’apprendere che il formulario che noi mandiamo ad ogni struttura che visitiamo e che poi alleghiamo a queste note non era stato completato e che tale mancanza persisterà, tanto che svariate richieste rimarranno inosservate anche tutt’oggi, causa una mancanza di comunicazione tra l’istituto e la USL che gestisce la struttura sanitaria del carcere di Velletri. Ci scusiamo con chi ci legge ma gli allegati rimangono purtroppo incompleti in svariati punti che sicuramente sono di un rilievo fondamentale per chi ha a cuore i temi della giustizia italiana e delle sue non meno importanti componenti. L’ingresso nell’Istituto ci rende immediatamente palpabile la completa rassomiglianza con quello di Frosinone, di cui è appunto gemello, tranne che nella nuova ala (sezione D) consegnata nel 2012. E’ il classico carcere creato sul finire degli anni ’80 primi ’90, fatto con pannelli in cemento armato in cui le infiltrazioni d’acqua la fanno da padrone. Una struttura nata vecchia, con concetti detentivi sorpassati, costata cara alle casse dello stato e che ci costa ancora di più per mantenerla in uno stato diciamo così di passabile vivibilità. Non ci stupisce che questa struttura, già obsoleta dopo 25 anni, manchi di luce ed aria e presenti un alto tasso di umidità: tutto è stato concepito senza assolutamente pensare alla destinazione finale ma solo con l’intento del massimizzare il lucro riconducendo al minimo le spese da sostenere! I due padiglioni di 4 piani (sezioni A, B e C) hanno tutti 26 celle poste sullo stesso lato di un lungo corridoio: questi vani sono sui 9 metri quadri, hanno bagni piccoli ma con bidet. Gli spazi interni alle celle sono angusti e si evince da subito che tali stanze detentive non sono state concepite per ospitare due persone, cosa che adesso fanno. Le docce sono 1 per piano con 4‐5 postazioni, tenute discretamente per quello che si è potuto vedere. Questa struttura nasce per accogliere reclusi di media ed alta sicurezza ma dal 2011 si detengono solo quelli di media divisi tra precauzionali, promiscui e sex offender; nota interessante è aver saputo che precauzionali e sex offender spesso svolgono varie attività insieme. La struttura ospita attualmente 529 detenuti: la capienza però è per 411 sorvegliati. Naturalmente anche qui scatta la questione della tollerabilità massima possibile che è per circa 650 persone: per cui quello che è un sovraffollamento di oltre il 28%, riconsiderato nella tollerabilità, diventa un dato più che accettabile. Potenza della fantasia italica! Interessante notare poi come l’età media dei detenuti sia intorno ai 35/40 anni che ne fanno una struttura veramente di “giovani” Mentre la vecchia struttura presenta notevoli inadeguatezze nella nuova si assiste ad un notevole miglioramento delle condizioni di vita dei reclusi. E’ evidente di come gli spazi siano più ampi così come le stanze che, oltre ad ospitare 4 detenuti ed attrezzate con un bagno completo, siano soltanto 16 per piano ed abbiano anche ottime aree per la socialità. In questa sezione D si applica un regime in cui le celle restano aperte dalle 08,15 fino alle 19,00 e poco oltre cosa che si sta mano a mano introducendo anche nella vecchia struttura. Il tutto riportato ovviamente al regime detentivo applicabile al singolo, secondo il reato commesso. Ci è stato altresì detto che questo regolamentazione meno opprimente sulla vita del detenuto qui non ha provocato nessuna diminuzione nella frequentazione dei corsi ed altre attività disposte dall’Istituto solo un aumento di “traffici” non del tutto regolamentari alimentati da alcuni ben individuati reclusi. La struttura è stata indicata poi come possibile complesso ove situare momentaneamente un massimo di 7 pazienti precedentemente ricoverati nelle OPG. L’aggravio sul personale in servizio, già palesemente ridotto nei numeri, ovviamente non è stato preso in considerazione. Nella struttura si sta poi rinnovando la sala cucine che a breve potrà fornire pasti caldi al vecchio complesso che la ospita permettendo a quella presente nella nuova struttura di soddisfare appieno esclusivamente i detenuti in essa presenti. Nella visita effettuata all’interno delle sezioni detentive, abbiamo potuto comunque percepire un palpabile fastidio nei detenuti. Tale malessere non ci è stato esplicitato in tutta la sua dimensione effettiva, perché in questa struttura, a differenza di altre, non siamo stati lasciati abbastanza liberi di parlare coi detenuti ed eravamo sempre “braccati” a corta distanza dagli stessi operatori di polizia penitenziaria, dalla stessa Direttrice o dalla Vice Comandante del Nucleo Operativo. Pertanto era palese che i reclusi della Casa Circondariale di Velletri si sentissero un qualsivoglia intimoriti da questo stato di cose; per poi fuori dai denti, magari bisbigliandolo, rivelarci uno stato di disumanità presente nella struttura ed una paura a parlare liberamente per timori di ripercussioni in termini di sconti di pena legati alla buona condotta. Un altro elemento significativo che abbiamo potuto constatare è che la maggior parte dei detenuti incontravano la Direttrice per la prima volta o poco più. Il reparto sanitario, poi, ci ha dato l’impressione di essere particolarmente in affanno e mancante dei mezzi di comunicazione, e ahinoi non solo quelli, necessari per esplicare al meglio le sue attività. Non per nulla siamo privi, come dicevamo, di quei dati altamente sensibili che ci avrebbero permesso di inquadrare forse al meglio la situazione contingente. Dove effettivamente si annidi il problema non ci è stato possibile appurarlo sul momento ma sicuramente il fatto che la struttura sia seguita da una ASL, la Rm/H, fortemente decentrata, con tutto l’aggravio che ne può derivare, ci fa intuire che forse tale fattore sia l’elemento discriminante che individua del perché di quest’ incresciosa situazione. Difatti far seguire dal Sert carcerario ben 164 detenuti, ci dice che non è cosa da poco per una ASL certo lontana dalla Capitale e con un grande numero di utenti, oltretutto attingendo ad un solo Pc per ben 4 reparti sanitari, con la mancanza di una assistente sociale ad hoc ed un medico che deve supplire l’assenza dello psicologo! Sulla insufficienza di addetti nella pianta organica sia per il reparto di custodia che amministrativo, con i chiari dati presenti sul formulario in allegato, non ci dilungheremmo molto di più che nel segnalare la oramai ripetitiva ed annosa questione che grava su tutte le struttura carcerarie che, senza tema di smentite, estenderei al complesso di quelle italiane. Segnaleremmo in particolare per questo complesso la devastante mancanza nel numero di educatori che, venendo a mancare, generano plateali storture di comunicazione nel sistema penitenziario di Velletri che solo la grande capacità comunicativa e di dialogo di alcuni agenti riesce a far si che non degenerino in possibili turbolenze! E’ indubitabile la volontà mostrata dalla Direttrice nel tentativo di allontanare il detenuto dal tentativo di continuare a delinquere fornendo una gamma di attività di recupero e reinserimento che spaziano dalla presenza di vari corsi scolastici (alfabetizzazione, per lo più per stranieri‐ 230 sono gli stranieri, corsi in Istituto della scuola di agraria, di informatica ed inglese e C.P.T. , anche in corsi di laurea con l’università di Roma 3), all’attività lavorative interne ed esterne (molto poche quest’ultime per la verità) e ricreative (teatro, sport, orto‐viti‐vinicoltura, olivicoltura etc.). Ci è stato poi ventilato, a breve, la sottoscrizione di un protocollo con una coop romana proprio per riprendere attività vitivinicole, oli viticole ed agricole in generale, che, purtroppo, erano andate a sospendersi. Una bellissima iniziativa, che apprezziamo oltremodo, è quella messa in campo da più anni di invitare nel complesso carcerario le sezioni quinte di un istituto scolastico umanistico presente nel territorio con lo scopo di permettere agli studenti, in età relativamente precoce, di tentare di capire una realtà di cui si deve assolutamente avere conoscenza per non incorrere in seguito in falsi moralismi. Dopo oltre quattro ore di visita ci siamo congedati dalle nostre gentilissime accompagnatrici che non hanno mancato di trattenerci per qualche altro minuto richiedendoci, nel limite delle nostre possibilità, di far in modo che un aiuto, un suggerimento, una collaborazione potesse giungere alla loro struttura, a beneficio degli oltre 500 detenuti in esso contenuti, anche da noi che siamo di un altro territorio, di un'altra provincia. Con la promessa che non avremmo mancato, qualora ce ne fosse stata la possibilità, di far giungere certo anche fino a loro il nostro supporto abbiamo raggiunto intorno alle 14,45 il cancello del carcere e siamo rientrati con i nostri mezzi alle nostre case. ASSOCIAZIONE RADICALE PIER PAOLO PASOLINI DELLA PROVINCIA DI FROSINONE QUESTIONARIO • Istituto Penitenziario di Velletri • Recapiti telefonici e telematici: 06961081 – [email protected]; [email protected]; • Data costruzione edificio: anno 80 consegna anno 1991 • Dislocazione Istituto; extraurbana; • Presenza ed eventuale capienza parcheggio visitatori; si ‐ ampio parcheggio • Fermate linee bus più vicine urbane o extra; distanza: 50 mt ; presenza di pensiline: si; • Tribunale di Sorveglianza di riferimento e n° di Magistrati addetti: Roma ‐ n.2; • • Direttore (Nome e Cognome): Maria Donata IANNANTUONO • Vicedirettore: (PiaPaola Palmeri); • Comandante Polizia Penitenziaria (Nome e Cognome): Alessandro Romandini; • Pianta organica prevista tra Ispettori, Sovrintendenti ed Agenti: n.263 quanti effettivamente in servizio: n. 205; quanti assegnati ad altri Istituti: n. 25 quanti impiegati nel nucleo traduzioni: n. 24 quanti con 25 anni di servizio: circa il 70% quanti di oltre 50 anni d’età: circa il 30 % quanti andati in pensione nel 2014: n. 5 e quanti prossimi alla pensione nel 2015: n.0 Eventuali casi di insubordinazione nel 2014 e 2015, di richiamo, di deferimento: nessuno Situazione eventuali ferie arretrate: mediamente 7000 giorni; • Personale amministrativo: pianta organica: presenti n. 21; sufficienza/insufficienza della stessa: insufficienti, l’Istituto è principalmente di educatori quanti prossimi alla pensione: nessuno ; • Numero educatori in pianta organica: n. 5 ASSOCIAZIONE RADICALE PIER PAOLO PASOLINI DELLA PROVINCIA DI FROSINONE assegnati, effettivamente in servizio: ;N. 5 di cui due distaccati in ingresso e di questi n.1 in part time; N.1 ASSENTE DA LUNGO PERIODO PER GRAVE PATOLOGIA; • Numero psicologi ex art. 80 (dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria): n.3; • Volontari: di quale provenienza, loro presenza in che numero e con che frequenza: locali,n. 28, settimanale ; • Garante regionale: quante volte in un anno, ultima visita: si , presenza settimanale; 14/04/2015 • Personale Sanitario: pianta organica: n.20 circa, presenza giornaliera: SI; cadenza dei medici specialisti: settimanale; presenti nella struttura: SI; personale per il Sert quale presenza e quanti: presenza giornaliera, n.3 se oltre alla somministrazione di metadone si svolgono altre attività di recupero dalla tossicodipendenza: SI; • Strutture ospedaliere con le quali si collabora più frequentemente: strutture ambito regionale ; • Presenza di farmaci nella struttura e tipologia di erogazione (gratuita o a pagamento): si gratuito per quelli presenti; • Numero reparti: n. 5 quante sezioni per reparto: da 1 a 4 , quante stanze per sezione: da 7 a 26; tipologia detenuti (comuni, alta sicurezza, promiscui, sex offenders, etc): comuni , promiscui, sex offenders e già collaboratori di giustizia. • Tipologie stanze detentive (metri quadri, bagni in stanza, con/senza doccia in stanza e capienza): da 9 mq a 19 mq, tutte con bagno in stanza e la metà con doccia in camera, capienza da 1 a 4. • Eventuali ristrutturazioni e/o rifacimenti edifici, nuove costruzioni aggiuntive. Situazione attualizzata: tipo di struttura, piani per struttura, cortili, verde, campetti sportivi/ricreativi etc.; è in ristrutturazione la cucina del vecchio padiglione e parte della sezione “C”. • Sale per videoconferenze: si n. 2 • Stanze per l’intimità: no • Stanze dedicate all’isolamento disciplinare: si • Infermeria: quanti locali; quali laboratori presenti, locale per il Sert , se presente, ove situato: numerosi situati unitamente al sert al primo piano del vecchio padiglione e 4 stanze al nuovo, n. 4 laboratori • Stanze destinate al culto: n.1 • Capienza regolamentare: n. 411 • Numero dei detenuti complessivamente presenti nella struttura: n. 529 • Posti non disponibili per ristrutturazione o altro: n. 12 • Numero semiliberi e semidetenuti: N.5 SEMILIBERI + N.3 ART. 21; ASSOCIAZIONE RADICALE PIER PAOLO PASOLINI DELLA PROVINCIA DI FROSINONE • Numero dei detenuti in attesa di giudizio (imputati, appellanti e ricorrenti), misti condannati: circa n. 200; • Numero dei detenuti stranieri, di cui comunitari: n 228 circa di cui un 40 % comunitari; • Numero dei detenuti residenti nella regione Lazio di cui quanti della provincia di Frosinone mediamente il 30% ‐di Frosinone: ALCUNI; • Numero Detenuti in Alta Sicurezza: nessuno; • Numero detenuti in regime di 41bis: nessuno; • Numero ergastolani; alcuni • Numero degli atti di autolesionismo 2013‐2014‐2015i; • Numero di tentativi di suicidio nel 2013‐2014‐2015 (anche per gli agenti e gli altri dipendenti); • Numero di suicidi nel 2013‐2014‐2015 (anche per gli agenti e gli altri dipendenti); • Numero di deceduti in carcere nel 2013‐2014‐2015 (anche per gli agenti e gli altri dipendenti); • Dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria vittima di aggressione in carcere nel 2013‐2014‐2015; • Numero di detenuti in trattamento psichiatrico; • Numero di detenuti cardiopatici; • Numero di detenuti con patologie dermatologiche; • Numero di detenuti con patologie respiratorie; • Numero di detenuti tossicodipendenti: quanti italiani, quanti comunitari, quanti extracomunitari; • Numero di detenuti in trattamento metadonico; • Casi di epatite C, tubercolosi e sieropositività; • Detenuti impegnati in attività formativa e/o scolastica divisi per tipologia: n. 60 per vari corsi tra cui la scuola superiore; • Detenuti lavoranti dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria: n. 151 di cui alcuni a rotazione; • Detenuti lavoranti in carcere per conto di imprese cooperative: nessuno; • Detenuti semiliberi che lavorano in proprio: n. 1; • Detenuti semiliberi che lavorano alle dipendenze di un datore di lavoro esterno: n. 4; • Presenza di Area verde per colloqui con familiari? : No, IN FASE DI REALIZZAZIONE ASSOCIAZIONE RADICALE PIER PAOLO PASOLINI DELLA PROVINCIA DI FROSINONE • Presenza di Campo sportivo?: SI Palestra? : SI Biblioteca? : SI Sala informatica?: SI Sala Cinema e/o Sala teatrale?: SI Esistono percorsi verdi? : NO Orti e/o serre? : SI Se ci sono laboratori: quanti e di che tipo. Tipo di gestione; eventuale presenza di istruttori; Eventuale riscontro economico; NESSUNO; • Muro divisorio sala colloqui?: NO • Visite dei familiari tramite prenotazione? PROSSIMAMENTE • Colloqui telefonici tramite schede dedicate?: SI Due sole la settimana?: NEI LIMITI PREVISTI • Copia regolamento di Istituto : IN REVISIONE PER ATTUAZIONE REGIME APERTO – Viene consegnato al detenuto al momento dell’ingresso?: APPENA TERMINATE LE PROCEDURE DI RIVISITAZIONE – Viene consegnata una sintesi scritta dei diritti e dei doveri? SI – Le regole a cui il detenuto deve attenersi sono comunicate verbalmente?: SI