Giocano col fucile, muore dodicenne Salvatore Lorefice colpito dal piombino sparato dal compagno A sinistra il piccolo Salvatore Loffredo, vittima del tragico gioco. A destra la villa di via Monte Figu dove i r(qaui si stavano sfi ando al tiro al bersaglio. Sopra il disegno di un Diana 45 ad aria compressa come quello che ha provocato l'incidente. Si tratta di una potente carabina a grande portata, usata per il tiro a segno. Un'arma sportiva ma anche micidiale. Foto di Adriano Mauri l$Tragico gioco in una villa di via Monte Figu: un ragazzino uccide il coetano con un colpo di una carabina ad aria compressa. Salvatore Lorefice muore in ospedale dopo un giorno di agonia IGLESIAS. Ucciso dall'aniico durante un tragico gioco. Stavano scherzando con un fucile ad aria compressa. come fanno i ragazzini. E partito un colpo, il sangue. le urla e l'inutile corsa verso l'ospedale. Salvatore Lorefice 1 2 anni, ì: riiorto così. Una tragedia assurda: un solo colpo. un piombino grande come la punta di una en na. l'ha colpito sulla Eon: te e gli ha spezzato la vita. Sa.lvatore non è morto subito: il filo che lo teneva aggrappato a un'esile speranza si ì! spezzato ieri pomeriggio nel reparto di Rianimazione del Brotzu di Cagliari. AUe 17 i rnedici haiino incontrato i genitori per coiiiiinicare la nnrie tlcl picc,olo e chiedere l'autorizzazione per l'espiante degli organi. L'INCIDENTE. purtroppo si riveleranno irreversibili. Un'ambulanza del 118 vola verso Cagliari. Dopo niezz'ora Salvatore Lorefice viene ricoverato nel reparto di Rianimazione del Rrotzii. Cominciano gli accertamenti medici e le indagini della polizia. GLI INTERROGATORI. L'attività investigativa inizia nella tarda serata di venerdì. Gli agenti del Conlrnissariato di Iglesias lavorano per ricostruire la dinamica dell'incidente. A Cagliari la Squadra Mobile interroga i genitori, la madre Liliana Ghiglieri e il padre Franco, vigile urbano molto coriosciuto in città. 1.a polizia sente anche l'a,mico di Salvatore, quello che ha sparato. 11 bambino è sotto choc, spiega che il colpo è partito in modo accidentale. «Non volevo farlo», ripete agli agenti tra l< larrime. Si Trovano rende conto che quel gioco la carabina 6 finito in trae si sfidano gedia. Piange e si dispera. Sono passate da poco le 16 di venerdì. Salvatore Lorefice gioca con due . coetanei nel grande cortile dalla sua casa di Monte Figu. al tiro IN OSPEDALE. 1 tre entrano in iin pic,colo maa1 bersaglio Al Brotzu, inga.zzina c,he si tanto, i medici nel cortile fanno di tutto affaccia sullo della casa p" salvare il spiazzo dove pascolailo alcuragazzino. Lc ni struzzi. Frulesioni al cergano dentro un vecchio vello però sono gravissiinobile r trovano un fucilr nie. Viene rsclusa anche a d aria conipressa. ~ i i i l'ipotesi di tentare un inDiana 4.5. Escono e deci- tervento chirurgico. Salvadono di i~nprovvisareuna tore resta in coma per vensfida. di tiro al bersaglio. tiquatt'ore e nel poriierigStarido a quanto accertato gio di ieri il suo cuore cesdalla polizia, Salvatore 1.0- sa di battere. 1 genitori aurefice carica la carabina e torizzano I'espianto degli la consegna a uno dei suoi organi. L'INCHIESTA. Le indagini amici. il qual punto accade quello che nessuno vanno avanti e la polizia avrebbe mai iiiimaginato. sequestra l'arma. 11 padre Dall'arma (detenuta legal- di Salvatore viene denunmente) parte un colpo. Il ciato per ornessa custodia proiettil~colpisce la tem- del fucile. lln "atto d»vupia. del ragazzino. Che per- to" per poter procedere de i sensi e cade a terra. con la perizia sulla carabiI SOCCORSI. Gli amici di na maledetta che ha spezSalvatore Lorefice fuggono zato la vita del figlio. Ma dal magazzino e chiama- Salvatore Lorefice voleva no i parenti. Da quel mo- soltanto giocare. Come niento inizia una lotta di- aveva fatto qualche giorno sperata contro il tempo. I1 fa per la festa di Halragazzino viene accompa- loween. Come fanno tutt,i gnato all'ospedale Santa bambini di dodici anni. Barbara. Ma la situazione Che da ieri hanno uri amiì: disperata. I danni cere- co in illeno. brali sono gravissimi e FRANCESCO PINTORE L'attesa dei farmliari all'ospedale Brotzu, poi ieri pomeriggio il verdetto dei medici cancella ogni speranza Ha messo h a mano infkonte ed è crollato «No. non ì. possibile». Sorio da poco passate le 17 e un urlo straziante irronipe nella sala d'aspetto del Reparto di rianiniazio: ne dell'ospedale San Michele. E il segnale della fine. Una notte e un giorno trascorsi a pregare, aggrappati con tutte le forze alla speranza di un miracolo, sono state iriutili. I genitori del piccolo Salvatore hanno atteso a lungo una qualsiasi buona notizia, insegueildo gli sguardi dei medici per tutta la giornata. Ma il filo di speranza di Franco L.orehce e nerdì sera intorno alle 19.30. l1 trasferimento nella sala operatoria della Neurochirurgia, ina I'ematoma celebrale era troppo esteso e il ragazzino è entrato subito in coma. Poi le ore dell'attesa, con decine di familiari ed amici fuori dal reparto a spera; re in iin segnale di ripresa. «E un bravissiino ragazzo)) racconta una zia in lacrime, «stava studiando sino ad un attirno prima. E grande e dimostra più dei suoi quasi tredici anni. Non so cosa possa essere accaduto». Liliana Ghiglieri si ì! spezzato de- con un sì al prelievo degli orgafinitivamente quando i sanitari ni che andranno a salvare la vihanno certificato il decesso del ta ad altri giovanissimi. «I ragazzini stavano L'ylocanloro figlio dodicenne. Accanto avevano l'altra figlia: Carlotta. do» racconta lo zio Rosario Lo20 anni da compiere tra pochi refice, cercando la forza nell'agiorni, rimasta tutto il tempo ab- trio dell'ospedale: «Poi è partito bracciata ad un coniglietto di questo colpo che ha colpito mio p e u a , con negli occhi impressa nipote alla fronte». I1 ragazzino, l'immagine del fratellino che, hanno poi riferito i familiari, appena poche ore prima della avrebbe fatto giusto in tempo a tragedia. le aveva chiesto quale mettersi una rnaiio in testa, crolregalo volesse ricevere per il lando sul pavimento. E il quadro compleanno. L'ultimo gesto d'a- clinico ì: apparso subito drainmore la famiglia lo ha regalato inatico all'arrivo al Brotzu, ve- Trascorsa la notte in coma, ieri riiattina la situazione è precipitata con la diagnosi di morte celebrale. Tenuto sotto osservazione siiio alle cinque del pomeriggio, la speciale conimissione di rianimatori r medici legali ha poi stabilito il decesso, accolte dalle lacrime e dalle urla di parenti e amici. Tra questi anche il sindaco di Iglesias Pieyluigi Carta, cugino del padre. «E una tragedia enorme» ha detto. FRANCESCO PINNA flinion eonlin P) I I1 ricordo dell'ultima festa di Halloween «Aveva sempre voglia di scherzare» Le dita di Praiicesca picchiano nervosamente sili tasti del telefonino. Chiania la sorella per avere qualche notizia di Salvatore. «Ma davvero è morto?)). La madre cerca di consoIarla. Maria Giovanna Zara fino a un anno fa viveva vicino alla casa di Franco Lorefice. Fraiicesca, sua figlia, e Salvatore erano molto amici. «(;iocavario sempre insieme - dice - quando mi hanno detto dell'incidente sono rimasta sconvolta». La donna chiacchiera con altre persone, con alcuni vicini di casa. In quel momento nella casn di Salvatore Lorefice non c'c riessuno. Sono tutti a Cagliari, all'ospedale. «Lo scorso anno h a partecipato alla festa del mio compleanno - ricorda Francesca Z a r a tra qualche giorno avrebbe compiuto 1 3 anni. La sua festa e r a prevista il 20 novenibre. Purtroppo qiiel giorno saremo tutti più tristi». «Sono tutti a Cagliari - dice iiri'altra vicina di casa sono tutti quanti in ospedale». A poca distanza dalla cas a del ragazzino di sono altri bambini. Claudio. 11 anni, ha gli occhi arrossati. Piange t, parla a singhiozzo. «Eravamo molto amici - dice - non abbiamo la stessa età nia giocavamo sempre assieme. Sal- vatore e r a molto siiiipatico, aveva sempre voglia di iocare». Nei giorni scorsi Sa vatore e gli amici avevano festeggiato a modo loro la notte di Halloween. «Si sono divertiti, ridevano tanto - racconta una vicina di casn - h a n n o anche esagerato un po', si sono niessi a lanciare uova. Giochi di ragazzini, giochi innocenti. Non riesco a farmi u n a ragione di quello che è successo venerdi sera. L'ho visto anche nei giorni scorsi, era sempre allegro. Mi dispiace per il bambino, per i genitori e p e r la sorella Carlotta. Ma anche per l'amico che h a sparato)).Gp.1 'i: Nella notte es~iantati gli organi del ragazzo Altri ragazzini vivranno con gli organi del piccolo Salvatore. Nel momento del dolore più atroce, i genitori del dodicenne morto ieri al Brotzu hanno coniunque trovato la forza per i111gesto di grande generosità. Autorizzato il prelievo degli organi, la macchin a dei trapianti coordinata dal primario Ugo Storelli si è messa in moto, lanciand-o il segnale in tutta Europa. E la procedura: quando i donatori sono ragazzi giovanissimi. o non ancora adolescenti, gli organi devono prima di tutto essere destinati a pazienti compatibili della stessa fascia d'cta. Se poi non dovessero essercene in tutta Europa, ma solo in questo caso. puì, esser e aperto il datahase delle persone in lista d'attesa per u n trapianto. A crrtificare il decesso del dodicerine di Iglesias, come avviene in caso di morte celebrale, è stata una speciale commissione composta da tre medici (un rianimatore, u11 medico legale e uii neurochirurgo) che per sei ore ha verificato i segnali vitali del piccolo Salvatore. Per trenta rninuti, e poi in seL qiienza a cadenza regolare, i sanitari hanno controllato il tracciato dell'elettroencefalogramma. Ma il miracolo non c'è stato. ( f p . 1