Anno I - Numero 1 - Giugno 2015 140 caratteri non bastano Voce democratica nasce dall’esigenza dei membri del circolo PD di Peschiera di approfondire e far conoscere a tutti i cittadini il dibattito politico in atto. I social network non sono sufficienti per capire e conoscere ciò che stiamo facendo, elaborando e, perché no, discutendo. I componenti della redazione arrivano da esperienze diverse e sono l’espressione del nostro circolo, così come è cresciuto in questi ultimi mesi. Da gennaio abbiamo iniziato a incontrarci tutte le settimane per aggiornarci e discutere su ciò che avviene a livello politico-amministrativo a Peschiera. Non ci bastano le “informazioni” urlate su facebook dagli oppositori del Sindaco, non ci si può limitare a cliccare mi piace né, dopo aver letto i 140 caratteri tipici dei social network, pensare di avere la verità in tasca. Abbiamo il dovere civico di capire, guardandoci in faccia e sentendo dalla viva voce dei protagonisti del governo della città ciò che sta accadendo, le scelte che vengono fatte e quali siano le priorità dell’amministrazione. Nello stesso tempo vogliamo vigilare affinché il programma di governo di Zambon sia eseguito e realizzato così come proposto un anno fa in campagna elettorale. Cci teniamo a riportare approfondimenti sui fatti amministrativi, ma anche le tante esperienze positive che propongono le associazioni locali o le criticità che man mano ci segnaleranno i cittadini. Sarà nostra cura cercare di raggiungere tutte le famiglie peschieresi con la nostra pubblicazione, quindi chiediamo la vostra collaborazione con segnalazioni, domande e, soprattutto, nell’aprirci la porta per poter incasellare il giornale. Siamo tutti volontari mossi dalla passione per il bene comune, per la politica vera, sana, propositiva e pragmatica. Per contattare la redazione scrivi a [email protected] o passa in via Ca’ matta la domenica mattina dalle 10 e mezza alle 12 e mezza, il nostro circolo è un luogo aperto, per noi ogni voce in più è un arricchimento, fai sentire anche la tua. Beatrice Parodi sindaco zambon: ho il dovere di governare. La “macchina del fango” non mi fermerà A Peschiera una vera e propria campagna denigratoria ha purtroppo preso il posto della normale dialettica, che in un contesto civile dovrebbe invece essere la regola. Insulti, accuse, polemiche gratuite, attacchi personali di dubbio gusto; da ultimo si sono aggiunte persino allusioni su temi come la legalità e la trasparenza. È stato superato abbondantemente il limite del fisiologico confronto. Qualsiasi tipo di dubbio o insinuazione sulla mia onestà è inaccettabile. Ho avuto molta pazienza, ma ora è troppo. Certe affermazioni sono di una gravità inaudita. Fare insinuazioni e usare un linguaggio poco chiaro, senza dare una spiegazione comprensibile, non è sicuramente “democratico”. È squallido. Ora si dicano fatti e circostanze, numeri e date: in caso contrario, chi ha lanciato accuse infamanti si scusi pubblicamente. Mi si dica con chiarezza, una volta per tutte e senza nascondersi dietro parole fumose, quali sarebbero le scelte non condivise, le decisioni prese fuori dal municipio, e altre “perle” simili. Ci sono atti, documenti, delibere, determinazioni, che testimoniano nero su bianco quello che facciamo e quello che abbiamo fatto. Se invece si prendono per buoni i “sentito dire”, le “voci” oppure le tante fesserie che vengono diffuse sui social network, allora si gioca sporco. E questo non lo accetto. La mia candidatura a Sindaco si è basata su un Program- ma. Lo stesso Programma a cui mi attengo da quando sono stato eletto. Ho ricevuto un mandato per governare Peschiera, non per fare una politica inconcludente come vorrebbe qualcuno, che nemmeno si rende conto della gravità di certi gesti o dichiarazioni. Chi ha cambiato le carte in tavola dovrà assumersi le proprie responsabilità. Sono abituato a confrontarmi con la gente, perché frequento il territorio, il mondo reale, non quello di facebook: le persone che incontro ogni giorno per strada, nelle piazze, nelle frazioni mi chiedono di risolvere i problemi. Ai cittadini non interessano le beghe di partito. Se la metà dell’elettorato non va più a votare (vedi le ultime elezioni) è anche perché non sopporta più un certo modo di fare politica, legato a trame di palazzo oppure a lotte incomprensibili tra gruppi. La gente di queste cose è stufa, di certi teatrini ne ha veramente abbastanza. Non è un caso se il distacco dalle istituzioni aumenta anziché diminuire. Non ci possono essere undici sindaci o undici assessori: a ciascuno deve essere chiaro il proprio ruolo, stabilito dalla Legge. Chi contesta una non meglio precisata “scarsa collegialità” sta solo cercando pretesti e scuse. Dopo inconcludenti fiumi di parole sul PII di Bellaria, strampalate accuse di poca condivisione, ora va in scena l’ennesimo atto: si chiama assessorato all’Urbanistica. Che qualcuno vorrebbe per sé, o per altri. Si chiama ricatto. Come è un ricatto dire “se non reintegri i tre assessori...”. Come era un ricatto affermare “avremmo lasciato tutti e tre se solo uno di noi fosse stato allontanato”. Si sta cercando di creare a tutti i costi una situazione di instabilità. A chi giova questo clima di incertezza? Chi dovrebbe beneficiare della ingovernabilità della città? Sono domande ormai legittime, che attendono risposte. Ora sì, a questo punto c’è proprio da chiedersi: chi sono i burattinai? Chi manovra la “macchina del fango” che da mesi è in movimento? Certi atteggiamenti provocano in primo luogo un danno alla nostra città. Se non si vuole lo sfascio, occorre fare un passo in avanti. È necessario andare oltre. Questo passo in avanti è la coerenza con il Programma che abbiamo condiviso. La mia proposta è molto semplice: c’è un programma da seguire, rispettiamolo. Per il bene di Peschiera Borromeo. Decidere significa fare scelte. Scappare, oppure lasciare le cose come stanno, vuol dire voltare la testa dall’altra parte. Tra il realizzare e il distruggere, io sto dalla parte del realizzare. Adesso è giunto il momento di capire veramente chi vuole continuare a portare avanti un programma, e chi invece è per il “tanto peggio, tanto meglio”. Luca Zambon sindaco di Peschiera Borromeo 2 pd: noi comunque ci siamo e ci saremo. Partiti e società civile Sarebbe serio ragionare sulle recenti vicende politiche peschieresi con misura, cercando di capire le dinamiche all’interno del PD e la relazione tra la comunità di Peschiera e la politica. Da noi si è manifestato un processo simile a quello nazionale, dove una parte fatica ad accettare un’apertura verso la complessità della società italiana. Renzi ha rilanciato un partito che vuole conquistare l’opinione pubblica, senza limitazioni di confini sociali: si dialoga con i cittadini senza preclusioni. Questo processo è vissuto da alcuni oppositori come un esproprio, quasi che cercare più consenso e allargare l’influenza siano un cedimento. La resistenza molto minoritaria nel PD di Peschiera all’ingresso di forze civiche è stata l’espressione locale di queste posizioni, a ciò si aggiunga l’incapacità di confrontarsi senza pregiudizi. Ha prevalso in alcuni oppositori di Zambon nel PD una visione conservatrice, non c’è stata la capacità di accettare di essere una minoranza, per fortuna non in tutti. Ha portato alcuni di loro a uscire dal gruppo PD, creando un’anticipazione di lista civica, Peschiera riparte, che si muove insieme ad un universo confuso che va dai “grillini”, alla vecchia sinistra radicale, avendo come compagni di strada Fratelli d’Italia, un mondo tenuto insieme solo dall’essere contro il Sindaco e il PD. Per questo disegno non c’è spazio, gli stessi risultati elettorali dei comuni dell’hinterland milanese in questi gior- ni ci dicono che l’avversario del PD alle elezioni nei comuni nei prossimi anni sarà Salvini. Il PD che governa ascolti cosa chiedono i cittadini, acceleri l’azione amministrativa, innovi con decisione il funzionamento della macchina amministrativa, comunichi con più efficacia. Il PD non insegua polemiche, sostenga con determinazione il Sindaco, stringa un rapporto più stretto con i cittadini, sia un partito aperto, che dialoga, senza pregiudizi, favorisca l’autorganizzazione degli interessi e dei cittadini. Questa è la vera frontiera tra partiti e cittadini. Occorre dialogare con gli interessi diffusi, con tutti i ceti sociali, accettando di non considerarsi l’esclusivo interprete del mondo, ma un motore di iniziative, consapevole che non esiste una società civile mitica, ci sono tante sensibilità e interessi che possono restare passivi od esprimersi, ma il PD sia consapevole che non ci sono posizioni di rendita. Per questo si guardi con interesse al ricco e articolato patrimonio delle associazioni, si guardi alle esperienze di autorganizzazione dei commercianti, alla rete su fb dei Bovi di San Bovio, alle esperienze degli orti solidali o ad altre forme di partecipazione e si valorizzi il lavoro che alcuni consiglieri del PD stanno facendo sulla partecipazione attiva. Il mondo è più ricco, più complesso e più interessante dell’autoproclamarsi di alcuni “società civile”. Cesare Cerea Festa dell’Unità dal 14 al 27 luglio via Carducci, Peschiera Borromeo Quest’anno la Festa dell’Unità si terrà nell’area adiacente al Centro Sportivo Borsellino, in via Carducci. Il nostro territorio, dopo qualche anno di assenza e dopo che molti ci hanno chiesto di tornare a organizzarlo, ospiterà di nuovo questo appuntamento che vede da sempre una larga partecipazione popolare. Un gradito ritorno anche il nome della Festa; si torna a chiamarla Festa dell’Unità anche perché, come forse avrete letto, il giornale tornerà presto in edicola. La Festa avrà più o meno la struttura che ricordiamo, col ristorante, il bar/stuzzicheria, lo spazio per il ballo. Sin d’ora ringraziamo i volontari che, come da tradizione, collaboreranno all’organizzazione e alla buona riuscita della Festa. Vi aspettiamo per godere insieme a voi, per 15 giorni, le sere d’estate in compagnia, con buona musica, buon cibo e tanta cordialità. Buon divertimento a tutti. Cristina Amidani Non abbiamo paura del confronto “Le battaglie si fanno nel PD. Uscire dal progetto è un grave errore. Io rivendico il diritto di non farmi omologare. Di battagliare e pensarla diversamente dal segretario. Ma il progetto collettivo del PD è più grande delle nostre divisioni. La sinistra non si rafforza se si divide, come dimostra la storia”. È questo il passaggio più importante di una recente intervista rilasciata dal ministro Maurizio Martina e che credo debba essere motivo di riflessione. La grande fiducia che gli elettori hanno riposto un anno fa nel sindaco Zambon e nelle donne e uomini che lo hanno sostenuto deve essere per noi motivo di responsabilità. Il PD di Peschiera è un luogo inclusivo e valorizzante delle differenze anche di storie, sensibilità e visioni politiche non sempre coincidenti. È un luogo aperto al dialogo, libero, costituito da donne e uomini che operano, gratuitamente, per un progetto di bene comune. Non è il luogo delle rese dei conti personalistiche. Nessuno di noi è da solo depositario dei valori del PD, delle aspettative e del mandato elettorale dei cittadini : il progetto è di squadra e si realizza insieme. Il PD di Peschiera è stato capace di accogliere nuovi iscritti, parte dei quali provenienti anche dalle liste civiche che hanno sostenuto Zambon in campagna elettorale. Questo processo di apertura, che supera gli steccati ideologici, non snatura il PD di Peschiera, anzi lo arricchisce. Questo è il PD aperto che non teme né il confronto né lo scontro interno, anche duro, se serve al dialogo per un progetto comune, largamente condiviso e trasparente. Io, come segretario, garantisco questo confronto: i più critici dentro e fuori il partito sanno che è così. Ma per realizzare ciò è necessaria la partecipazione di tutti. Troppo facile portarsi via la palla se la partita non va come si vuole. Il PD non chiude le porte in faccia a nessuno e, insieme al Sindaco, ho iniziato una nuova stagione di collaborazione con il partito, i consiglieri e gli amministratori. È necessario un passaggio generazionale e le difficoltà che sta incontrando Zambon nell’amministrare forse nascono proprio da questo. Ma con altrettanta forza confermo che la mia fiducia e quella del PD in Luca Zambon non sono in discussione. Luca è il Sindaco e con lui realizzeremo il programma di governo per il quale è stato eletto. Il PD ha accolto la sfida di cambiare Peschiera in meglio e la porterà a termine. Chi è uscito sconfitto dalle ultime elezioni amministrative se ne deve fare una ragione. Giuseppe Iosa, Segretario cittadino PD Direttore responsabile Beatrice Parodi Vicedirettore Giorgio Azzollini Redazione Carmine Autuori, Cristina Amidani, Claudia Bianchi, Jessica Berloto, Wanda Buzzella, Cesare Cerea, Silvio Chiapella, Katia Cognata, Enrica Colombo, Giuseppe Iosa, Cecilia Surano Hanno collaborato Corrado Berloto, Lorenzo Chiapella, Nadia Confalonieri, Mauro Reginella, Luca Zambon Chiuso in redazione il 7/6/2015 Pubblicazione non periodica del circolo Moro - Berlinguer del Partito Democratico di Peschiera Borromeo. Stampa a cura della Goodprint via Lirone - Peschiera Borromeo STAMPATO SU CARTA RICICLATA 3 cittadinanza attiva PartecipAZIONE Prove tecniche di partecipazione A Peschiera un virtuso gruppo di cittadini (nella foto) ha attuato “nei fatti” una forma spontanea di partecipazione attiva. Si sono presi cura di un area pubblica: l’area cani di Bellaria in via Dalla Chiesa. È volontà dell’amministrazione Zambon favorire e sostenere esperienze come questa, dove emerge un vero senso civico, di rispetto della “cosa pubblica” e che alimenta la socializzazione e il senso di comunità. Ci tengo a ringraziare pubblicamente tutto il gruppo di concittadini che ha sistemato e abbellito l’area cani anche a nome del Sindaco e della Giunta. Credo che sia necessario andare oltre i ringraziamenti e rendere continuativi episodi come questo e la pulizia di un’area, oggetto di discarica abusiva, realizzata all’inizio di maggio dall’associazione “I Bovi di San Bovio”. Sicuramente un primo importante esperimento è quello che abbiamo praticato in questi mesi con il Progetto “Orti in comune”, in cui l’A mministrazione Comunale, con associazioni e singoli cittadini, ha prodotto un vero e proprio progetto condiviso che è anche stato presentato alla Fondazione Cariplo per il Bando di Finanziamento “Comunità Resilienti 2015”. Questo può e deve essere solo l’inizio perchè, con un adeguata revisione di alcuni Regolamenti comunali e l’approvazione del nuovo Regolamento di partecipazione (vedi articolo di Claudia qui a fianco), questo modello può essere esportato su altri ambiti di azione: verde pubblico, parchi gioco, edifici scolastici... Wanda Buzzella, Assessore all’ambiente e Agenda 21 La partecipazione è un percorso a volte non facile, ma entusiasmante e necessario per contare e per cambiare le cose. Oggi si parla molto di partecipazione come strumento di condivisione, di interazione con gli altri e di un sentirsi parte di una comunità. La crescente richiesta di partecipazione dei cittadini alle decisioni e alle azioni che riguardano la cura di interessi aventi rilevanza sociale, presenti nella nostra realtà come in quella di molti altri Paesi europei, trova la sua legittimazione nella nostra legge fondamentale, la Costituzione. È quindi dovere da parte delle amministrazioni pubbliche favorire tale partecipazione nella consapevolezza delle conseguenze positive che ne possono derivare per le persone e per la collettività. Numerosi ormai sono i Comuni che in tutta Italia hanno introdotto il concetto di “Cittadinanza attiva”, attraverso la quale cittadini e associazioni entrano a far parte dell’attività politica della loro comunità, collaborando con l’amministrazione nella valorizzazione e cura dei beni comuni urbani. Questa collaborazione permette alle amministrazioni locali di poter fronteggiare le difficoltà che incontrano nel trovare le risorse necessarie da investire per le piccole e medie “manutenzioni” di beni comuni urbani e permette di attuare quanto previsto dalla nostra Carta Costituzionale (art. 118, 114 comma 2 e 117 comma 6). Il PD, attraverso i suoi consiglieri, sta lavorando per presentare all’A mministrazione un “Regolamento sulla collaborazione tra Cittadini e Amministrazione per la Cura e la Valorizzazione dei beni comuni urbani”; basandosi anche sull’esperienza di comuni limitrofi come San Donato, ma anche più lontani come Bologna, Trento, Chiari, Terni e tanti altri. Attraverso questo regolamento, che prevede la sottoscrizione di un patto di collaborazione in cui vengono definiti gli ambiti di intervento di cura e valorizzazione dei beni comuni urbani presenti sul nostro territorio, si permette la possibilità, a quei cittadini o associazioni che desiderano metter a disposizione della comunità il loro tempo libero, la loro inventiva e il loro “saper fare”, di partecipare senza sostitursi all’A mministrazione, ma in sinergia con essa. Anche sul nostro territorio sono ormai numerosi gli interventi “spontanei” sulla cura e valorizzazione dei beni comuni fatti da gruppi di cittadini. Basti pensare all’associazione i Bovi di San Bovio che ha dedicato una giornata alla pulizia del fontanile Testone; oppure al gruppo di cittadini che ha sistemato la rete dell’area cani di Bellaria e tanti altri piccoli interventi che, attraverso il nuovo regolamento, potranno trovare un importante riconoscimento della loro spontaneità. Claudia Bianchi orti in comune Né mio né tuo né suo, ma NOSTRO! Lo scorso dicembre alcuni cittadini visionari hanno presentano all’Amministrazione Comunale un progetto di orti sociali e solidali, che ha incontrato interesse e sostegno dall’assessore Buzzella. Se sognare in grande costringe a risolvere i problemi, la visionarietà del progetto consiste nel far diventare gli orti uno strumento di aggregazione sociale, attraverso il “fare insieme”, esponendo i propri bisogni e trovando soluzioni comuni. Un’aggregazione sociale intergenerazionale di scambio di saperi che coinvolge anche le persone fragili che dalla partecipazione possono trarre concreti benefici. Il progetto vuole rispondere all’esigenza di tornare a dare al cibo il valore che merita, non solo come prodotto necessario alla sussistenza, ma anche come valore più alto di appartenenza a una Comunità che può ritrovare energia e sinergia dalla coltivazione condivisa e solidale della terra. Nei mesi successivi si sono svolti incontri con la cittadinanza, per raccogliere sia nuove idee, sia nuovi compagni di avventura tra le associazioni locali e i singoli cittadini. Tutto ciò ha reso possibile, a fine maggio, la partecipazione al Bando Cariplo “Comunità Resilienti’’ per parte del fi- nanziamento. Protagonisti nella stesura: Amministrazione Comunale, capofila Cooperativa Sociale Alboran, attiva da vent’anni sul territorio, e i cittadini coinvolti. L’amministrazione ha individuato lo spazio nella zona accanto al Centro Sportivo Borsellino: una superficie di 33 mila metri quadrati che formerà una ‘’piazza verde’’ per le frazioni di Bettola, Zelo e Mezzate. Non solo orti produttivi, ma anche frutteto, boschetto, cespuglieto, coltivazioni sperimentali e area ricreativa con una struttura prefabbricata. La partecipazione della cittadinanza agli orti verrà regolata attraverso l’adesione a un’associazione che si costituirà proprio con lo scopo di gestire, insieme ad Alboran, l’aspetto sociale e solidale del progetto, anche attraverso attività culturali sui temi del cibo, della salute, del benessere e tanto altro ancora. A primavera 2016 inizierà la semina nell’orto in comune, che vuole diventare un soggetto propositivo e trainante per la città. Sarà più facile coltivare pomodori e zucchine che gestire la ‘’biodiversità umana’’ che comporrà questa Comunità? È una sfida che potrà essere vinta solamente se tutti i partecipanti penseranno all’orto come NOSTRO. Nadia Confalonieri Per informazioni: [email protected] 4 informazione: basta falsità Governare oltre le parole Leggo sulla stampa locale e sui social network insinuazioni, attacchi, calunnie contro il sindaco Luca Zambon e l’operato della Giunta, nessuna delle quali si fonda su fatti concreti. Non c’è una delibera, dico una, che venga citata a proposito di questa presunta mancanza di trasparenza o ventilata illegittimità. Nessuno che entri nel merito delle cose e dica dove, come, quando il Sindaco avrebbe sbagliato o deviato dal programma elettorale che i dissidenti attuali hanno sottoscritto e che i cittadini hanno votato. Leggo attacchi indegni nei confronti della persona del sindaco, che, voglio ricordare, ha messo la sua faccia nella campagna elettorale ricevendo un consenso di molto superiore alla somma dei voti delle liste che l’hanno sostenuto, segno indubbio della qualità e del valore aggiunto del candidato. Leggo che avrebbe concesso troppo spazio in Giunta ai componenti della ex lista Nota, lasciando loro due assessorati, di cui uno, il mio, con anche l’incarico di vicesindaco. Come se alcune presenze competenti non fossero utili, e diciamo pure necessarie, a sostenere il lavoro di una Giunta composta prevalentemente da persone alle prime armi, del tutto inesperte di questioni amministrative. Che con il passare dei mesi hanno però dimostrato di non avere una volontà sincera di ascoltare e “utilizzare” la disponibilità a un passaggio di conoscenze che veniva loro ampiamente offerta. Leggo che il sindaco sarebbe manovrato da una sorta di consulente esterno, l’uomo nero di turno, Silvio Chiapella, sulla cui onestà vengono veicolati dubbi costanti, anche questi senza riferimenti concreti. Leggo che ci sarebbero dissensi sulle questioni urbanistiche senza che anche qui si dica di cosa si stia parlando, ma si preferisce seminare nei lettori il dubbio che chissà cosa stanno architettando il sindaco Zambon e questa Giunta. Leggo che i componenti della ex lista Nota avrebbero preso possesso del Partito Democratico da cui in passato sarebbero stati espulsi, quando si fa riferimento a persone che sono tra i fondatori di questo partito, da cui furono peraltro solo sospesi per due mesi. Leggo infine che, scopo occulto di tutto questo trambusto, sarebbe andare a nuove elezioni, bruciando Luca Zambon, e candidando a sindaco la sottoscritta. Ho fatto una scelta molto chiara un anno fa: dare alla mia città ancora gli anni di questa legislatura, proprio per accompagnare un passaggio generazionale che consideravo necessario. L’ho fatta perché ero certa delle qualità e delle capacità di Luca Zambon. E confermo ora la stessa fiducia. Nessuno usi il mio nome per altri fini: anche per me onestà e trasparenza sono valori non negoziabili. E a questi aggiungo la lealtà. Altri pensavano che la Giunta fosse un organismo paritetico, non riconoscevano il ruolo (e le connesse responsabilità) del Sindaco e forse immaginavano che governare una città fosse una sorta di gioiosa continuazione di una campagna elettorale entusiasmante da parte di un gruppo di vecchi amici. Non è così: è faticoso, impegnativo, bisogna mettere il bene della città al centro della propria azione, di ogni azione, bisogna rispettare i ruoli, fare gioco di squadra, accettare che il sindaco è uno, uno solo. E il sindaco che si è presentato al voto della città, che i cittadini hanno incaricato di assumersi la responsabilità di governare Peschiera è Luca Zambon, nessun altro, né assessore, né consigliere, sia pure eletto con tante preferenze. A ognuno i suoi compiti. Enrica Colombo vicesindaco di Peschiera Borromeo Il primo anno di governo È arrivato il momento di rendicontare l’azione amministrativa di questo primo anno della giunta Zambon. All’ insediamento, avvenuto a giugno dello scorso anno, abbiamo riscontrato una serie di problemi irrisolti, un numero di contenziosi legali elevatissimo e, soprattutto, la priorità di redigere e approvare il bilancio di previsione del 2014 lasciatoci in eredità dal sindaco uscente Falletta. In questi 12 mesi abbiamo lavorato su più fronti e avviato alcuni importanti progetti in linea con il programma presentato ai cittadini in campagna elettorale e approvato nel consiglio comunale del luglio 2014. Abbiamo mosso i primi passi, consapevoli che c’ è ancora molto da fare e alcune criticità da risolvere. Bilancio 2014: detrazione Tasi per rendite catastali fino a 500 euro. Potenziamento Trasporto Pubblico - settembre 2014: - ottobre: incremento del servizio della linea 66 nella fascia serale e istituzione del servizio la domenica e i giorni festivi; - è di imminente attuazione la nuova linea San Bovio-Passante, grazie all’ultimazione dei lavori della nuova fermata presso il Passante Ferroviario di Segrate, che aveva di fatto bloccato l’attivazione del servizio; - il 27 aprile sono state inviate al Comune di Milano le osservazioni al Piano urbano della Mobilità. Farmacie Comunali: conseguito l’utile di bilancio nel 2014 e approvato il nuovo statuto dell’azienda che consente l’ampliamento delle attività anche a prestazioni di tipo sociale. Inoltre le Farmacie hanno finanziato la riqualificazione della rampa di accesso e dei parcheggi prospicenti la Farmacia e al Centro anziani di via Liberazione. Delibera Salva Cascine: non approvazione delle modifiche all’A rt. 15 delle Norme Tecniche Attuative del Piano di governo del territorio, che di fatto avrebbe permesso una diminuzione dei vincoli di tutela delle cascine e un incremento delle volumetrie. Ampliamento della Biblioteca: quasi ultimati i lavori, deliberato un nuovo regolamento, finanziata la collaborazione con una Cooperativa Sociale che permetterà l’estensione dell’orario dei servizi. 5 sostenibilità ambientale Questi sono i fatti! Riconoscimento del valore delle associazioni del territorio e delle loro Consulte e ripresa di reciproca collaborazione. Approvazione Patto dei Sindaci e redazione del Piano di Azione Energia Sostenibile. Gennaio 2015: a seguito della consultazione dei residenti nella frazione è stata sospesa la ZTL di Bellaria. Collaudo Opere di urbanizzazione di Bellaria e rilascio abitabilità. Collaudo opere di urbanizzazione complesso residenziale “Le Terrazze” di San Bovio e approvazione variante propedeutica al rilascio dell’abitabilità. Diminuzione delle spese legali: da gennaio a giugno deliberati 58.000 mila euro a fronte di quasi 400 mila euro spesi nel 2014! Approvato il distaccamento dei Vigili del Fuoco in via Carducci. Informatizzazione della macchina comunale. Messa a norma del cinema teatro De Sica. Scuola: attivati dall’inizio dell’anno scolastico i servizi di pre-post scuola. Attivato il pagamento online dei servizi scolastici. Mensa scolastica: sono state accolte una serie di proposte della Commissione Mensa relative a una maggior varietà degli alimenti proposti e alla professionalità dei cuochi. Il Bando prevede anche un’attenzione all’eliminazione degli sprechi a favore dei bisognosi del territorio. Edilizia scolastica: - approvazione progetto esecutivo dell’ampliamento del plesso scolastico di San Bovio e della sistemazione dei tetti delle scuole dell’infanzia di Zelo, Bettola, Mezzate e San Bovio; - reperiti i fondi per le opere antisfondellamento dei solai dell’asilo nido di Zelo e avviato il bando per l’assegnazione dei lavori da svolgersi durante l’estate. Aumento del numero delle borse di studio per la Scuola Civica di musica. Riavviato il bando per l’area del circo, che era bloccato per il parere negativo espresso dal Parco agricolo nel luglio 2014. Lunedì 8 giugno, ultima seduta per aggiudicare l’area. Riqualificazione della Piattaforma ecologica comunale. Incentivazione della trasformazione del diritto di superficie per gli appartamenti in edilizia convenzionata. Fornitura gratuita di contenitori per la raccolta di carta e cartone. Riqualificazione degli spogliatoi del campo di calcio di Linate. Istituzione Commissione Paesaggio composta da professionisti esterni che vaglia la compatibilità paesistica di qualsiasi intervento edilizio che viene richiesto nel comune Adesione al Protocollo “Istituzione del coordinamento per la promozione della legalità nel sud Milano”. Avviato il procedimento per l’istituzione dello Sportello Europa. Sperimentazione del primo percorso partecipativo di progettazione: “orti in comune”, presentato il progetto al Bando Cariplo “Comunità Resilienti” con la cooperativa sociale Alboran, in collaborazione con numerose associazioni e singoli cittadini. Oratorio estivo 2015: riconosciuta la funzione educativa e sociale svolta dalle parrocchie con l’oratorio estivo, stanziato un contributo di 21 mila euro per permettere l’assunzione di educatori professionali e qualificare l’offerta educativa. Sportello affitto: adesione ai bandi regionali per il sostegno a persone in grave disagio ecomonico per il pagamento dell’affitto. Nel 2014 lo stanziamento è stato di 20 mila euro. Contributi straordinari per l’emergenza sfratti: sono stati stanziati contributi per 26 mila euro. Contributi a Caritas sia per il servizio SAC (accompagnamento) sia per le altre attività di aiuto alle famiglie e contrasto alla povertà: 15 mila euro. Gestione dell’emergenza incendio delle case comunali di via La Malfa, con ricollocamento delle famiglie e contributi per traslochi e acquisto di mobili. Possibilità per i cittadini con particolari problematiche di ricevere sia l’assegno di cura che i voucher (in deroga al regolamento distrettuale). Ampliamento dei tirocini e delle borse lavoro per gli inserimenti lavorativi di persone in condizione di disagio o con disabilità o problematiche psichiatriche, attuazione dello Sportello Lavoro presso la sede del Comune, nuovo progetto per la formazione e la ricerca attiva del lavoro, in convenzione con Afol. Approvato all’unanimità il Piano di Zona che pianifica le azioni del Distretto Sociale 1 per il triennio 2015-2017. Particolare attenzione alla costruzione di una rete per l’area della tutela dei minori, interventi con Afol sul tema del lavoro, progetti per i giovani. In questi ultimi mesi ho avuto modo di constatare che c’è qualche furbetto che scredita l’azione della giunta guidata dal sindaco Zambon, instillando dubbi e sospetti su presunte e nebulose volontà cementificatorie in pieno conflitto con la tutela del Parco Agricolo Sud Milano, delle cascine e della sostenibilità ambientale. Bene, se si guardano gli atti amministrativi del Settore Gestione del Territorio e Ambiente scopriamo che: È stata istituita, a luglio 2014, la Commissione Paesaggio, composta da professionisti esterni, che vaglia qualsiasi intervento edilizio che viene richiesto nel comune. Primo risultato: bloccata la ristrutturazione di una cascina che non rispettava le norme paesistiche vigenti. È stata deliberata in consiglio comunale, nel novembre 2014, la non approvazione delle modifiche all’A rt. 15 delle Norme Tecniche Attuative del Piano di governo del territorio, che di fatto avrebbe permesso una diminuzione dei vincoli di tutela delle cascine e un incremento delle volumetrie. Risultato a oggi: bocciato un progetto di riqualificazione di una cascina che non rispettava le norme vigenti e che prevedeva un incremento delle volumetrie non conforme al PGT. Il sindaco Zambon, che è stato nominato membro del Direttivo del Parco Agricolo Sud Milano nel febbraio 2015, ha dimostrato, con i fatti e non con le parole, di difendere e tutelare il territorio del Parco. È stato uno degli indiscussi protagonisti della bocciatura del PGT di Mediglia, che prevedeva la costruzione, all’interno del perimetro del Parco Sud, di un complesso residenziale e dell’ormai noto ampliamento dell’azienda Mapei. È stato presentato il tanto atteso Piano di risanamento acustico che permetterebbe di mitigare i rumori emessi dall’azienda Mapei. Arpa Lombardia ha certificato il superamento dei limiti previsti sia dalla legge che dal Piano di zonizzazione acustica vigente nel nostro Comune. Abbiamo quindi prontamente convocato una Conferenza dei servizi, con il coinvolgimento di tutti gli enti preposti, che si terrà il 18 di giugno: il nostro obiettivo è quello di tutelare i residenti del nuovo complesso di Bellaria che aspettano ormai da quattro anni la soluzione del problema. Tutto il nuovo complesso residenziale di Bellaria ha finalmente ottenuto l’agibilità. Infine è necessario sottolineare che la decisione, tutta politica, di intraprendere la strada della risoluzione delle problematiche eliminando le controversie legali, ha portato a un risparmio di circa 300 mila euro di spese legali rispetto al 2014! È terminato l’iter del Piano di lottizzazione delle Terrazze di San Bovio con l’approvazione in Giunta, nel mese di aprile, del progetto esecutivo “variante opere di urbanizzazione” . Questo era un atto molto atteso dai residenti che finalmente possono ottenere la tanto agognata abitabilità. Questi sono i fatti e tutto il resto... è noia. Wanda Buzzella Assessore Ambiente Comune di Peschiera Borromeo 6 l’esperienza conta. Il gioco di squadra Avete presente quando da piccoli giocavate in cortile, si facevano le squadre, ma al bambino proprietario del pallone non importava di avere i compagni di squadra più forti, ma solo quelli che gli stavano simpatici e, se non gli piacevano le squadre, per ripicca si prendeva il pallone e diceva “la palla è mia e tu non giochi”? Questa è la storia di un ex assessore, che non ha saputo far prevalere il successo comune di una squadra al proprio protagonismo, che non ha saputo ascoltare chi aveva più esperienza di lui (anche perchè lui di esperienza non ne aveva proprio...). Quando Luca Zambon ha vinto le elezioni e ha scelto e nominato i suoi assessori, io ero contenta di sapere che anche Marco Ri- ghini fosse tra questi, perché, anche se non lo conoscevo benissimo, mi sembrava comunque una persona corretta e leale, convinto come me che finalmente potevamo lavorare per cambiare le cose a Peschiera; anzi, ancora più convinto di me, visto che non dev’essere facile decidere di prendersi una grossa responsabilità come quella di fare l’assessore. Purtroppo, però, dopo un periodo di entusiasmo iniziale, la differenza tra chi aveva già delle forti competenze e chi invece, come lui, doveva ancora “farsi le ossa”, ha iniziato a farsi sentire; questo, forse, il nostro assessore proprio non riusciva ad accettarlo, nonostante la sua disastrosa débâcle nell’ambito del commercio. Così è iniziata una competizione insensata contro i suoi stessi compa- gni, condotta a colpi di assenze volontarie per evitare votazioni, provocazioni palesi e chiusura totale verso metà della giunta, sindaco compreso. E più lui si costruiva questo muro intorno, più gli altri diventavano “brutti e cattivi”. Il ruolo di un assessore è anche quello di “parare i colpi” verso il sindaco, di difendere la massima carica dell’amministrazione, invece si capiva che il suo intento era quello di mettere i bastoni tra le ruote affinchè affondassero tutti. Mio nipote ha 8 anni, quest’anno ha iniziato a giocare a calcio; nelle sue prime partite era timido e inesperto, poi, acquisita più confidenza, ha iniziato a prendersela se non gli passavano la palla, a innervosirsi quando stava in panchina. Ha poi iniziato a notare che i compagni più forti di lui non perdevano mai la calma quando faceva erroracci da dilettante. E a capire, anche, che se il mister lo sgridava doveva ascoltare e accettare l’insegnamento, invece che sbuffare. Domenica ha vinto la sua prima partita... ha segnato addirittura due gol. Marco Righini invece questa lezione non è stato in grado di impararla e, dopo una serie di comportamenti e fatti gravi, è stato giustamente messo fuori squadra. Chi si terrebbe uno che in realtà sta giocando con gli avversari? Il sindaco ha fatto bene a prendere finalmente questa decisione, anche se tardiva, e i fatti gli danno ragione: dopo una serie di dichiarazioni infantili su facebook, con un “elenco della spesa” davvero triste, tipo “IO ho fatto questo, IO ho fatto quello” (come se la sua squadra fosse stata composta da un unico giocatore: LUI) si è fatto bellamente paparazzare, insieme agli esponenti della destra peschierese, alla penosa manifestazione organizzata proprio dagli oppositori del sindaco. Vedi, Marco, se vengono a mancare la lealtà, l’umiltà e il coraggio di ammettere i propri errori e di accettare consigli, non si arriverà mai a vincere, e, spenta la luce fioca del riflettore di facebook, non rimarranno in mano che un pugno di “like”. Cecilia Surano commercio e tecnologie. Peschiera shopping Un anno da tutor. Corsi di informatica per anziani e non solo Prima di entrare nello specifico, vorrei ringraziare il Centro Anziani di Peschiera Borromeo che ha reso possibile questa attività in collaborazione con Auser. Lo cito perché non è così scontato che questo accada, in quanto le criticità da risolvere in queste situazioni sono diverse e, solo grazie alla collaborazione e alla disponibilità delle persone coinvolte, si è riusciti a ottenere un risultato che è andato oltre la più rosea previsione, in termini di richieste e di partecipazione. Grazie ancora al Centro Anziani. Partiamo da qui: molto interesse da parte degli iscritti per rompere una barriera che purtroppo si è creata, per diversi motivi, tra le generazioni più in là con l’età, e non solo, e il mezzo informatico. Conoscere e utilizzare il Personal Computer, quindi, ma mi sono piaciute molto anche le motivazioni che hanno spinto i nostri “scolari” a iscriversi ai corsi: la principale è stata quella di poter rispondere ai nipoti sul loro stesso terreno, quello della tecnologia, cogliendoli di sorpresa. Sono rimasto stupito dall’attenzione e dalla caparbietà che hanno dimostrato tutti, andando al di là della semplice partecipazione. La peculiarità di questi corsi è la modalità scelta: insegnanti più tutor, per rendere la materia molto più semplice e alla portata di tutti. Trasmettere tranquillità e serenità è parte integrante del corso, in modo da garantire il corretto approccio alla materia; si parte da “come si accende il computer” per passare al famosissimo copia e incolla fino a far vedere come gestire le fotografie da condividere. Questo è il programma del corso base, poi si può continuare con il corso avanzato, in cui si presenta la navigazione in internet, la banca on line e i social network. Uno “sballo” per i nostri allievi. Un’alunna ci ha raccontato con soddisfazione quanto i nipotini si sono stupiti nel vedersi arrivare un “mi piace” della nonna sul loro profilo facebook… Missione compiuta! Vi aspettiamo numerosi anche per la prossima sessione di corsi che inizierà in autunno. Corrado Berloto L’associazione “Peschiera Shopping” è nata con l’intento di sviluppare varie tematiche relative al commercio e al mondo produttivo in generale, come quello artigianale e professionale presenti sul nostro territorio, nello specifico Innovazione e Comunicazione sono gli aspetti che si ritengono di primaria importanza per la categoria. È stata realizzata una pagina facebook, che si consiglia di visitare e seguire cliccando su mi piace, attraverso la quale troverete molte informazioni interessanti e quelle relative alle attività e ai loro titolari. Un sito web facile, affiancato da una vetrina digitale personalizzata e aggiornata dai nostri associati, che, in sinergia tra loro, potenziando i risultati attesi in termini di visibilità e pubblicità dei loro articoli e servizi, completeranno il profilo innovativo del progetto. Per ciò che concerne la fidelizzazione si sta prendendo in considerazione un’applicazione per smartphone che sostituisca la classica fidelity card, sulla quale verranno caricati, a fronte di una spesa effettuata presso le attività associate, punti premio o credito immediatamente spendibile. Potrà essere utilizzata anche per inviare periodicamente offerte vantaggiose per il consumatore. Fino a qui abbiamo parlato di tecnologia, ma non vogliamo trascurare anche coloro che con la tecnologia non vanno molto d’accordo e sono ancora legati alla comunicazione tradizionale. Per questo, fra i nostri progetti, vi è anche quello di un opuscolo da distribuire a ogni famiglia e con l’ambizione di realizzarlo quasi come fosse il nostro sito web, ma in forma cartacea e con la possibilità di usufruire delle offerte che verranno proposte. L’A mministrazione Comunale, nella figura del Sindaco, ha dimostrato il suo apprezzamento promettendo un totale appoggio nell’interesse della categoria e della cittadinanza. Va da sé che tutte le attività, iscritte e non, pic c ol i i m prenditori compresi, sono parte integrante e attiva del progetto per creare una totale e completa sinergia sul territorio di Peschiera Borromeo. Mauro Reginella 7 le istituzioni non si strumentalizzano. Presidente, le parole sono pietre Mancano onestà, trasparenza e condivisione: ecco la critica mossa nei confronti del Sindaco e della Giunta comunale da parte di alcuni esponenti della maggioranza e non. È un’affermazione certamente forte, che non può lasciare indifferente chi l’ascolta o la legge. Per quanto riguarda il mio punto di vista, ovvero come consigliere comunale di maggioranza, sono certo nell’affermare che in questo primo anno non ho mai notato nessuna carenza di trasparenza né tanto meno di condivisione. Non nego che rare volte mi sia capitato, per impegni lavorativi o universitari, di non poter partecipare ad alcune riunioni di approfondimento sulle delibere o ad alcune commissioni consigliari. Pertanto, ammetto che in quei casi, per via della mia assenza, determinate informazioni non potevano essere in mio possesso. Anche in quei casi non ho avuto nessun tipo di problema a fidarmi di tutte le persone che quest’anno sono state chiamate ad amministrare il Comune. Uno dei principi fondamentali, non solo nella politica ma in qualsiasi contesto lavorativo, è la fiducia nei “colleghi”. Credo invece che il dibattito sia diametralmente opposto se si riscontra una mancanza di onestà e di conseguenza una disonestà nei comportamenti di Sindaco e Giunta. Nel momento in cui una persona crede che determinati provvedimenti politici siano peschiera in prima fila nella lotta alla mafia. Il Presidio di Libera del Sud-Est di Milano VentiLiberi spirano finalmente anche nel Sud-Est Milano e Peschiera Borromeo è il comune scelto per ospitare il nuovo Presidio di Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie. Proprio nell’anno in cui l’associazione di don Ciotti festeggia i vent’anni della sua costituzione e fondazione, il 13 e 14 giugno il Patto di Presidio del nostro territorio viene ufficialmente firmato da tutti gli aderenti diventando il punto di riferimento per una vasta rete di associazioni, scuole, singoli volontari, di tanti comuni vicini a Peschiera, come Melegnano, San Giuliano, San Donato, Mediglia e Tribiano. La costituzione formale del Presidio si articola lungo una due-giorni ricca di eventi. Nel pomeriggio di sabato 13, la Sala Mazzola di via Papa Giovanni XXIII ospita la lettura ufficiale del Patto di Presidio e dello Statuto di Libera; nella vicina Sala Consiliare del Comune di Peschiera, il Patto viene sottoscritto e ufficialmente presentato ai cittadini. In serata, presso il comune di San Donato, va in scena la rappresentazione teatrale “Le ribelli contro le mafie” e una cena tra tutti gli aderenti con- clude la giornata. Domenica 14 il “ciclo tour dei beni confiscati” parte dal comune di Melegnano e, facendo tappa in alcuni beni confiscati alla mafie presenti nel presidio e di cui si racconta brevemente la storia, si conclude alla Sala Consigliare Falcone Borsellino di Tribiano. Prima dei saluti finali un mazzo di tulipani giallo, fucsia e arancione (i tre colori di Libera) viene deposto in onore di tutte le vittime di mafia mentre vengono letti alcuni passi del libro di Nando dalla Chiesa “Manifesto dell’Antimafia”. Una cerimonia di inaugurazione così articolata rispecchia perfettamente la natura stessa del Presidio Sud-Est Milano appena sorto: il risultato finale di una stretta collaborazione tra Associazioni e volontari, oltre a due scuole, che insieme hanno lavorato passo dopo passo alla realizzazione del progetto. Il percorso che ha portato alla fondazione del presidio è stato inaugurato da alcune assemblee formative organizzate tra novembre 2014 e gennaio 2015, a cui hanno aderito sempre più volontari e associazioni locali. Ma gli appuntamenti che hanno posto le radici più concrete al programma sono stati sicuramente due: la partecipazione alla Marcia annuale dedicata alla Memoria e all’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che quest’anno si è svolta a Bologna il 21 marzo, e la decisiva giornata del Costituendo Presidio del Sud-Est del 12 aprile 2015, in cui si sono fissati i temi principali del Patto di Presidio. Nel capoluogo emiliano, i volontari del nostro territorio hanno sfilato tra l’immensa folla colorata dietro allo striscione “Verso il… Presidio SudEst Milano”, hanno fissato nella loro mente immagini e parole che hanno dato la spinta decisiva alla loro iniziativa; mentre con l’ultima assemblea hanno definito gli obiettivi principali del Patto di Presidio: formazione e informazione dei cittadini sui temi di diffusione e contrasto del fenomeno mafioso, conoscenza approfondita della storia di tutti i beni e le proprietà confiscate alle organizzazioni criminali nei nostri comuni. Il presidio è solo all’inizio della sua attività, ma, nella rete di associazioni del nostro territorio, diventa un importante punto di riferimento per tutti quelli che si riconoscono nel valore della legalità. Jessica Berloto presi sulla base della disonestà, deve immediatamente denunciare tali soggetti per evitare un evidente danno al Comune. Contrariamente, se ciò non dovesse accadere, ovvero nel caso in cui una persona riscontri dei comportamenti illeciti e non esponga denuncia, sarebbe, in quel caso, perseguibile anch’essa, per il principio legale riguardante l’omessa denuncia. È assolutamente superfluo dire che il concetto di onestà è una precondizione dell’amministrare per l’attuale maggioranza e per tutto il Partito Democratico. D’altro canto, il vero dibattito di cui troppo spesso ci si dimentica e sul quale saremmo tenuti tutti noi a fare una riflessione, è quello che riguarda il merito delle politiche pubbliche che attuiamo. Il merito, solo questo. È questo che ci chiedono i cittadini. Il merito, principio fondamentale nei nostri dibattiti; il merito, prima di antipatie e simpatie personali; il merito, guida delle nostre scelte politiche. Se saremo capaci di spostare il dibattito sul merito allora si potrà essere valutati per ciò che si è fatto, altrimenti saremo condannati a vivere nel pregiudizio e a non risolvere i problemi che i cittadini ci pongono. La recente storia politica di Peschiera Borromeo dimostra che chi governa, interessandosi più ai cognomi che al merito, viene sconfitto. Lorenzo Chiapella 8 politica: sono i cittadini a scegliere. Chi ha paura del leader? La situazione politica di Peschiera è la fotografia di ciò che sta succedendo nel Paese. Nel nostro comune esiste un leader riconosciuto dalla cittadinanza (anzi più che riconosciuto, in quanto Zambon è stato votato dal 67% degli elettori) che, come Renzi, deve fare i conti non con chi è naturalmente preposto a contrastare la sua azione politica, quindi gli sconfitti, ma, paradossalmente, con chi invece ha beneficiato della sua grande affermazione elettorale. Abbiamo assistito in questi ultimi mesi della giunta Zambon, che co- munque ha prodotto risultati significativi in alcuni settori, a un atteggiamento veramente incomprensibile da parte di alcuni assessori e consiglieri di maggioranza, che, senza alcuna motivazione di merito, hanno deciso di indebolire il loro Sindaco. Credo che questo comportamento, che ritengo infantile e anche irresponsabile, nasca sostanzialmente da due fattori: la mancanza di cultura politica e il non riconoscimento della leadership di Zambon. La cultura politica non deriva dal titolo di studio, dal red- dito o dal tipo di attività svolta, ma nasce e si sviluppa solo se chi vuole assumere ruoli di responsabilità politica ha la passione, l’intelligenza, il coraggio e l’umiltà di comprendere che l’interesse collettivo viene prima di tutto e che nessuno di noi può pensare di essere “l’ombelico del mondo”. Chi vuole dare risposte alle istanze dei cittadini deve mettersi in testa che bisogna fare fatica, perché prima bisogna ascoltare e conoscere per dare le soluzioni corrette. Il secondo motivo non ha nulla di politico, ma molto di personale, ed è quanto sta avvenendo a Peschiera: i “contestatori” di Zambon, sono quelli che hanno perso 2 o 3 primarie contro Zambon, sono stati sconvolti, sì sconvolti, dal risultato elettorale e, anziché rendersi conto della fortuna di avere un leader, hanno cominciato a contestarlo. Spesso si dice: ci vorrebbe un leader, non ci sono più i politici di una volta, ma la cosa bizzarra è che quando ne nasce uno, come nel caso di Zambon, non viene riconosciuto. Non viene accettato, perché un leader si assume la responsabilità delle scelte, dopo aver ascoltato, ma senza farsi imbrigliare da veti all’interno degli apparati. Non viene accettato perchè risponde alla città e non a qualche “cacicco” locale, come spesso succedeva in passato. Non viene accettato perché non ha paura di affrontare le molteplici e complesse situazioni di una comunità, ma soprattutto ritiene che sia la politica a governare i cosìddetti “poteri forti” e non viceversa. Questa è la differenza tra il Sindaco e gli altri, e i cittadini devono sapere che il PD farà di tutto per tutelare l’investimento che non solo il PD, ma tutta la città, ha fatto su Zambon. Non c’è assessore o consigliere che possa mettere in discussione chi la leadership se l’è guadagnata sul campo, affrontando a viso aperto il giudizio degli elettori. Non al chiuso di qualche locale, come carbonari in riunioni con exsegretari o ex-sindaci; appunto tutti ex. Il rinnovamento passa, anche e soprattutto, dal fatto che chi vuole avere un ruolo pubblico deve accettare la sconfitta. Silvio Chiapella