Anno I - Numero 1 - Giugno 2015
140 caratteri
non bastano
Voce democratica nasce dall’esigenza dei
membri del circolo PD di Peschiera di approfondire e far conoscere a tutti i cittadini
il dibattito politico in atto. I social network
non sono sufficienti per capire e conoscere ciò che stiamo facendo, elaborando e,
perché no, discutendo.
I componenti della redazione arrivano da
esperienze diverse e sono l’espressione
del nostro circolo, così come è cresciuto in
questi ultimi mesi. Da gennaio abbiamo
iniziato a incontrarci tutte le settimane per
aggiornarci e discutere su ciò che avviene
a livello politico-amministrativo a Peschiera. Non ci bastano le “informazioni” urlate
su facebook dagli oppositori del Sindaco,
non ci si può limitare a cliccare mi piace
né, dopo aver letto i 140 caratteri tipici dei
social network, pensare di avere la verità in
tasca. Abbiamo il dovere civico di capire,
guardandoci in faccia e sentendo dalla
viva voce dei protagonisti del governo
della città ciò che sta accadendo, le scelte
che vengono fatte e quali siano le priorità
dell’amministrazione.
Nello stesso tempo vogliamo vigilare affinché il programma di governo di Zambon
sia eseguito e realizzato così come proposto un anno fa in campagna elettorale.
Cci teniamo a riportare approfondimenti
sui fatti amministrativi, ma anche le tante
esperienze positive che propongono le
associazioni locali o le criticità che man
mano ci segnaleranno i cittadini.
Sarà nostra cura cercare di raggiungere
tutte le famiglie peschieresi con la nostra
pubblicazione, quindi chiediamo la vostra
collaborazione con segnalazioni, domande e, soprattutto, nell’aprirci la porta per
poter incasellare il giornale. Siamo tutti
volontari mossi dalla passione per il bene
comune, per la politica vera, sana, propositiva e pragmatica.
Per contattare la redazione scrivi a
[email protected]
o passa in via Ca’ matta la domenica
mattina dalle 10 e mezza alle 12 e mezza,
il nostro circolo è un luogo aperto, per noi
ogni voce in più è un arricchimento, fai
sentire anche la tua.
Beatrice Parodi
sindaco zambon: ho il dovere di governare.
La “macchina del fango” non mi fermerà
A Peschiera una vera e propria campagna denigratoria ha purtroppo preso il posto della normale dialettica, che in un contesto civile dovrebbe invece
essere la regola. Insulti, accuse, polemiche gratuite, attacchi
personali di dubbio gusto; da ultimo si sono aggiunte persino
allusioni su temi come la legalità e la trasparenza.
È stato superato abbondantemente il limite del fisiologico
confronto. Qualsiasi tipo di dubbio o insinuazione sulla mia
onestà è inaccettabile. Ho avuto molta pazienza, ma ora è
troppo. Certe affermazioni sono di una gravità inaudita.
Fare insinuazioni e usare un linguaggio poco chiaro, senza dare una spiegazione comprensibile, non è sicuramente
“democratico”. È squallido. Ora si dicano fatti e circostanze,
numeri e date: in caso contrario, chi ha lanciato accuse infamanti si scusi pubblicamente.
Mi si dica con chiarezza, una volta per tutte e senza nascondersi dietro parole fumose, quali sarebbero le scelte non
condivise, le decisioni prese fuori dal municipio, e altre “perle” simili. Ci sono atti, documenti, delibere, determinazioni,
che testimoniano nero su bianco quello che facciamo e quello che abbiamo fatto. Se invece si prendono per buoni i “sentito dire”, le “voci” oppure le tante fesserie che vengono diffuse sui social network, allora si gioca sporco. E questo non lo
accetto. La mia candidatura a Sindaco si è basata su un Program-
ma. Lo stesso Programma a cui mi attengo da quando sono
stato eletto. Ho ricevuto un mandato per governare Peschiera, non per fare una politica inconcludente come vorrebbe
qualcuno, che nemmeno si rende conto della gravità di certi
gesti o dichiarazioni. Chi ha cambiato le carte in tavola dovrà
assumersi le proprie responsabilità.
Sono abituato a confrontarmi con la gente, perché frequento il territorio, il mondo reale, non quello di facebook: le
persone che incontro ogni giorno per strada, nelle piazze,
nelle frazioni mi chiedono di risolvere i problemi. Ai cittadini
non interessano le beghe di partito.
Se la metà dell’elettorato non va più a votare (vedi le ultime elezioni) è anche perché non sopporta più un certo modo
di fare politica, legato a trame di palazzo oppure a lotte incomprensibili tra gruppi. La gente di queste cose è stufa, di
certi teatrini ne ha veramente abbastanza. Non è un caso se
il distacco dalle istituzioni aumenta anziché diminuire.
Non ci possono essere undici sindaci o undici assessori:
a ciascuno deve essere chiaro il proprio ruolo, stabilito dalla
Legge. Chi contesta una non meglio precisata “scarsa collegialità” sta solo cercando pretesti e scuse.
Dopo inconcludenti fiumi di parole sul PII di Bellaria,
strampalate accuse di poca condivisione, ora va in scena l’ennesimo atto: si chiama assessorato all’Urbanistica. Che qualcuno vorrebbe per sé, o per altri. Si chiama ricatto. Come è un
ricatto dire “se non reintegri i tre assessori...”. Come era un
ricatto affermare “avremmo lasciato tutti e tre se solo uno di
noi fosse stato allontanato”.
Si sta cercando di creare a tutti i costi una situazione di
instabilità. A chi giova questo clima di incertezza? Chi dovrebbe beneficiare della ingovernabilità della città? Sono domande ormai legittime, che attendono risposte.
Ora sì, a questo punto c’è proprio da chiedersi: chi sono i
burattinai? Chi manovra la “macchina del fango” che da mesi è in movimento?
Certi atteggiamenti provocano in primo luogo un danno
alla nostra città. Se non si vuole lo sfascio, occorre fare un
passo in avanti. È necessario andare oltre.
Questo passo in avanti è la coerenza con il Programma
che abbiamo condiviso. La mia proposta è molto semplice:
c’è un programma da seguire, rispettiamolo. Per il bene di
Peschiera Borromeo.
Decidere significa fare scelte. Scappare, oppure lasciare le
cose come stanno, vuol dire voltare la testa dall’altra parte.
Tra il realizzare e il distruggere, io sto dalla parte del realizzare. Adesso è giunto il momento di capire veramente chi
vuole continuare a portare avanti un programma, e chi invece è per il “tanto peggio, tanto meglio”.
Luca Zambon
sindaco di Peschiera Borromeo
2
pd: noi comunque ci siamo e ci saremo.
Partiti e società civile
Sarebbe serio ragionare sulle recenti vicende politiche
peschieresi con misura, cercando di capire le dinamiche all’interno del PD e la relazione tra la comunità di
Peschiera e la politica. Da noi si è manifestato un processo simile a quello nazionale, dove una parte fatica ad accettare un’apertura verso la complessità della società italiana. Renzi ha rilanciato un partito che vuole conquistare l’opinione pubblica, senza
limitazioni di confini sociali: si dialoga con i cittadini senza
preclusioni.
Questo processo è vissuto da alcuni oppositori come un
esproprio, quasi che cercare più consenso e allargare l’influenza
siano un cedimento. La resistenza molto minoritaria nel PD
di Peschiera all’ingresso di forze civiche è stata l’espressione locale di queste posizioni, a ciò si aggiunga l’incapacità
di confrontarsi senza pregiudizi. Ha prevalso in alcuni oppositori di Zambon nel PD una visione conservatrice, non c’è stata
la capacità di accettare di essere una minoranza, per fortuna
non in tutti. Ha portato alcuni di loro a uscire dal gruppo PD,
creando un’anticipazione di lista civica, Peschiera riparte, che si
muove insieme ad un universo confuso che va dai “grillini”, alla
vecchia sinistra radicale, avendo come compagni di strada Fratelli d’Italia, un mondo tenuto insieme solo dall’essere contro il
Sindaco e il PD. Per questo disegno non c’è spazio, gli stessi risultati elettorali dei comuni dell’hinterland milanese in questi gior-
ni ci dicono che l’avversario del PD alle elezioni nei comuni nei
prossimi anni sarà Salvini. Il PD che governa ascolti cosa chiedono i cittadini, acceleri l’azione amministrativa, innovi con decisione il funzionamento della macchina amministrativa, comunichi con più efficacia.
Il PD non insegua polemiche, sostenga con determinazione il
Sindaco, stringa un rapporto più stretto con i cittadini, sia un
partito aperto, che dialoga, senza pregiudizi, favorisca l’autorganizzazione degli interessi e dei cittadini.
Questa è la vera frontiera tra partiti e cittadini. Occorre
dialogare con gli interessi diffusi, con tutti i ceti sociali, accettando di non considerarsi l’esclusivo interprete del mondo, ma
un motore di iniziative, consapevole che non esiste una società
civile mitica, ci sono tante sensibilità e interessi che possono restare passivi od esprimersi, ma il PD sia consapevole che non ci
sono posizioni di rendita.
Per questo si guardi con interesse al ricco e articolato patrimonio delle associazioni, si guardi alle esperienze di autorganizzazione dei commercianti, alla rete su fb dei Bovi di San Bovio,
alle esperienze degli orti solidali o ad altre forme di partecipazione e si valorizzi il lavoro che alcuni consiglieri del PD stanno
facendo sulla partecipazione attiva.
Il mondo è più ricco, più complesso e più interessante dell’autoproclamarsi di alcuni “società civile”.
Cesare Cerea
Festa
dell’Unità
dal
14
al
27
luglio
via Carducci, Peschiera Borromeo
Quest’anno la Festa dell’Unità si terrà nell’area adiacente al Centro Sportivo Borsellino, in via Carducci.
Il nostro territorio, dopo qualche anno di assenza e
dopo che molti ci hanno chiesto di tornare a organizzarlo, ospiterà di nuovo questo appuntamento che
vede da sempre una larga partecipazione popolare.
Un gradito ritorno anche il nome della Festa; si torna
a chiamarla Festa dell’Unità anche perché, come forse
avrete letto, il giornale tornerà presto in edicola.
La Festa avrà più o meno la struttura che ricordiamo,
col ristorante, il bar/stuzzicheria, lo spazio per il ballo.
Sin d’ora ringraziamo i volontari che, come da tradizione, collaboreranno all’organizzazione e alla buona
riuscita della Festa.
Vi aspettiamo per godere insieme a voi, per 15 giorni, le sere d’estate in compagnia, con buona musica,
buon cibo e tanta cordialità.
Buon divertimento a tutti.
Cristina Amidani
Non abbiamo
paura del
confronto
“Le battaglie si fanno nel PD. Uscire dal progetto è un grave errore. Io rivendico il diritto
di non farmi omologare. Di battagliare e
pensarla diversamente dal segretario. Ma il
progetto collettivo del PD è più grande delle
nostre divisioni. La sinistra non si rafforza se
si divide, come dimostra la storia”. È questo
il passaggio più importante di una recente
intervista rilasciata dal ministro Maurizio
Martina e che credo debba essere motivo di
riflessione.
La grande fiducia che gli elettori hanno riposto un anno fa nel sindaco Zambon e nelle
donne e uomini che lo hanno sostenuto
deve essere per noi motivo di responsabilità. Il PD di Peschiera è un luogo inclusivo e valorizzante delle differenze anche
di storie, sensibilità e visioni politiche non
sempre coincidenti. È un luogo aperto al
dialogo, libero, costituito da donne e uomini
che operano, gratuitamente, per un progetto di bene comune. Non è il luogo delle
rese dei conti personalistiche. Nessuno di
noi è da solo depositario dei valori del PD,
delle aspettative e del mandato elettorale
dei cittadini : il progetto è di squadra e si realizza insieme. Il PD di Peschiera è stato capace di accogliere nuovi iscritti, parte dei
quali provenienti anche dalle liste civiche
che hanno sostenuto Zambon in campagna
elettorale. Questo processo di apertura, che
supera gli steccati ideologici, non snatura il
PD di Peschiera, anzi lo arricchisce. Questo è
il PD aperto che non teme né il confronto né
lo scontro interno, anche duro, se serve al
dialogo per un progetto comune, largamente condiviso e trasparente.
Io, come segretario, garantisco questo confronto: i più critici dentro e fuori il partito
sanno che è così. Ma per realizzare ciò è
necessaria la partecipazione di tutti. Troppo facile portarsi via la palla se la partita non
va come si vuole. Il PD non chiude le porte
in faccia a nessuno e, insieme al Sindaco, ho
iniziato una nuova stagione di collaborazione con il partito, i consiglieri e gli amministratori. È necessario un passaggio generazionale e le difficoltà che sta incontrando
Zambon nell’amministrare forse nascono
proprio da questo. Ma con altrettanta forza
confermo che la mia fiducia e quella del PD
in Luca Zambon non sono in discussione.
Luca è il Sindaco e con lui realizzeremo il
programma di governo per il quale è stato
eletto. Il PD ha accolto la sfida di cambiare
Peschiera in meglio e la porterà a termine.
Chi è uscito sconfitto dalle ultime elezioni
amministrative se ne deve fare una ragione.
Giuseppe Iosa, Segretario cittadino PD
Direttore responsabile
Beatrice Parodi
Vicedirettore
Giorgio Azzollini
Redazione
Carmine Autuori, Cristina Amidani, Claudia Bianchi, Jessica
Berloto, Wanda Buzzella, Cesare Cerea, Silvio Chiapella, Katia
Cognata, Enrica Colombo, Giuseppe Iosa, Cecilia Surano
Hanno collaborato
Corrado Berloto, Lorenzo Chiapella, Nadia Confalonieri,
Mauro Reginella, Luca Zambon
Chiuso in redazione il 7/6/2015
Pubblicazione non periodica del circolo Moro - Berlinguer
del Partito Democratico di Peschiera Borromeo.
Stampa a cura della Goodprint
via Lirone - Peschiera Borromeo
STAMPATO SU CARTA RICICLATA
3
cittadinanza attiva
PartecipAZIONE
Prove tecniche di partecipazione
A Peschiera un virtuso gruppo di cittadini (nella foto) ha attuato “nei fatti” una forma spontanea di partecipazione attiva. Si sono presi cura di un area pubblica: l’area cani di Bellaria in via
Dalla Chiesa. È volontà dell’amministrazione Zambon favorire e sostenere esperienze come questa, dove emerge un vero senso civico, di rispetto della “cosa pubblica” e che alimenta la socializzazione e il senso di comunità. Ci tengo a ringraziare pubblicamente tutto il gruppo di
concittadini che ha sistemato e abbellito l’area cani anche a nome del Sindaco e della
Giunta. Credo che sia necessario andare oltre i ringraziamenti e rendere continuativi episodi
come questo e la pulizia di un’area, oggetto di discarica abusiva, realizzata all’inizio di maggio
dall’associazione “I Bovi di San Bovio”.
Sicuramente un primo importante esperimento è quello che abbiamo praticato in questi
mesi con il Progetto “Orti in comune”, in cui l’A mministrazione Comunale, con associazioni e
singoli cittadini, ha prodotto un vero e proprio progetto condiviso che è anche stato presentato
alla Fondazione Cariplo per il Bando di Finanziamento “Comunità Resilienti 2015”.
Questo può e deve essere solo l’inizio perchè, con un adeguata revisione di alcuni Regolamenti comunali e l’approvazione del nuovo Regolamento di partecipazione (vedi articolo di Claudia
qui a fianco), questo modello può essere esportato su altri ambiti di azione: verde pubblico, parchi gioco, edifici scolastici...
Wanda Buzzella, Assessore all’ambiente e Agenda 21
La partecipazione è un percorso a volte non facile, ma
entusiasmante e necessario
per contare e per cambiare le cose. Oggi
si parla molto di partecipazione come
strumento di condivisione, di interazione con gli altri e di un sentirsi parte di
una comunità.
La crescente richiesta di partecipazione dei cittadini alle decisioni e alle
azioni che riguardano la cura di interessi aventi rilevanza sociale, presenti
nella nostra realtà come in quella di
molti altri Paesi europei, trova la sua
legittimazione nella nostra legge fondamentale, la Costituzione.
È quindi dovere da parte delle amministrazioni pubbliche favorire tale partecipazione nella consapevolezza delle
conseguenze positive che ne possono
derivare per le persone e per la collettività.
Numerosi ormai sono i Comuni che
in tutta Italia hanno introdotto il concetto di “Cittadinanza attiva”, attraverso la quale cittadini e associazioni entrano a far parte dell’attività politica
della loro comunità, collaborando con
l’amministrazione nella valorizzazione
e cura dei beni comuni urbani.
Questa collaborazione permette alle amministrazioni locali di poter fronteggiare le difficoltà che incontrano nel
trovare le risorse necessarie da investire per le piccole e medie “manutenzioni” di beni comuni urbani e permette di
attuare quanto previsto dalla nostra
Carta Costituzionale (art. 118, 114 comma 2 e 117 comma 6).
Il PD, attraverso i suoi consiglieri,
sta lavorando per presentare all’A mministrazione un “Regolamento sulla
collaborazione tra Cittadini e Amministrazione per la Cura e la Valorizzazione dei beni comuni urbani”;
basandosi anche sull’esperienza di comuni limitrofi come San Donato, ma
anche più lontani come Bologna, Trento, Chiari, Terni e tanti altri.
Attraverso questo regolamento, che
prevede la sottoscrizione di un patto di
collaborazione in cui vengono definiti
gli ambiti di intervento di cura e valorizzazione dei beni comuni urbani presenti sul nostro territorio, si permette la
possibilità, a quei cittadini o associazioni che desiderano metter a disposizione della comunità il loro tempo libero, la loro inventiva e il loro “saper fare”,
di partecipare senza sostitursi all’A mministrazione, ma in sinergia con essa.
Anche sul nostro territorio sono ormai numerosi gli interventi “spontanei”
sulla cura e valorizzazione dei beni comuni fatti da gruppi di cittadini. Basti
pensare all’associazione i Bovi di San
Bovio che ha dedicato una giornata alla
pulizia del fontanile Testone; oppure al
gruppo di cittadini che ha sistemato la
rete dell’area cani di Bellaria e tanti altri piccoli interventi che, attraverso il
nuovo regolamento, potranno trovare
un importante riconoscimento della
loro spontaneità.
Claudia Bianchi
orti in comune
Né mio né tuo né suo, ma NOSTRO!
Lo scorso dicembre alcuni cittadini visionari hanno presentano
all’Amministrazione Comunale
un progetto di orti sociali e solidali,
che ha incontrato interesse e sostegno
dall’assessore Buzzella.
Se sognare in grande costringe a risolvere i problemi, la visionarietà del progetto
consiste nel far diventare gli orti uno strumento di aggregazione sociale, attraverso
il “fare insieme”, esponendo i propri bisogni
e trovando soluzioni comuni. Un’aggregazione sociale intergenerazionale di scambio di saperi che coinvolge anche le persone
fragili che dalla partecipazione possono
trarre concreti benefici.
Il progetto vuole rispondere all’esigenza di tornare a dare al cibo il valore che
merita, non solo come prodotto necessario alla sussistenza, ma anche come valore
più alto di appartenenza a una Comunità che può ritrovare energia e sinergia
dalla coltivazione condivisa e solidale
della terra. Nei mesi successivi si sono
svolti incontri con la cittadinanza, per raccogliere sia nuove idee, sia nuovi compagni
di avventura tra le associazioni locali e i
singoli cittadini.
Tutto ciò ha reso possibile, a fine maggio, la partecipazione al Bando Cariplo
“Comunità Resilienti’’ per parte del fi-
nanziamento. Protagonisti nella stesura:
Amministrazione Comunale, capofila
Cooperativa Sociale Alboran, attiva da
vent’anni sul territorio, e i cittadini coinvolti.
L’amministrazione ha individuato lo
spazio nella zona accanto al Centro Sportivo Borsellino: una superficie di 33 mila
metri quadrati che formerà una ‘’piazza verde’’ per le frazioni di Bettola, Zelo e
Mezzate. Non solo orti produttivi, ma anche frutteto, boschetto, cespuglieto, coltivazioni sperimentali e area ricreativa con
una struttura prefabbricata.
La partecipazione della cittadinanza
agli orti verrà regolata attraverso l’adesione a un’associazione che si costituirà
proprio con lo scopo di gestire, insieme ad Alboran, l’aspetto sociale e solidale del progetto, anche attraverso attività culturali sui temi del cibo, della salute,
del benessere e tanto altro ancora.
A primavera 2016 inizierà la semina
nell’orto in comune, che vuole diventare
un soggetto propositivo e trainante per la
città. Sarà più facile coltivare pomodori e
zucchine che gestire la ‘’biodiversità umana’’ che comporrà questa Comunità? È una
sfida che potrà essere vinta solamente se
tutti i partecipanti penseranno all’orto come NOSTRO.
Nadia Confalonieri
Per informazioni: [email protected]
4
informazione: basta falsità
Governare
oltre le parole
Leggo sulla stampa locale e sui social network insinuazioni, attacchi, calunnie contro il sindaco Luca Zambon e l’operato della
Giunta, nessuna delle quali si fonda su fatti concreti. Non c’è una
delibera, dico una, che venga citata a proposito di questa presunta mancanza di trasparenza o ventilata illegittimità. Nessuno che entri nel merito delle cose e dica dove, come, quando il Sindaco avrebbe sbagliato o
deviato dal programma elettorale che i dissidenti attuali hanno sottoscritto e che i cittadini hanno votato.
Leggo attacchi indegni nei confronti della persona del sindaco, che,
voglio ricordare, ha messo la sua faccia nella campagna elettorale ricevendo un consenso di molto superiore alla somma dei voti delle liste che
l’hanno sostenuto, segno indubbio della qualità e del valore aggiunto del
candidato.
Leggo che avrebbe concesso troppo spazio in Giunta ai componenti
della ex lista Nota, lasciando loro due assessorati, di cui uno, il mio, con
anche l’incarico di vicesindaco. Come se alcune presenze competenti non
fossero utili, e diciamo pure necessarie, a sostenere il lavoro di una Giunta
composta prevalentemente da persone alle prime armi, del tutto inesperte di questioni amministrative. Che con il passare dei mesi hanno però
dimostrato di non avere una volontà sincera di ascoltare e “utilizzare” la
disponibilità a un passaggio di conoscenze che veniva loro ampiamente
offerta.
Leggo che il sindaco sarebbe manovrato da una sorta di consulente
esterno, l’uomo nero di turno, Silvio Chiapella, sulla cui onestà vengono
veicolati dubbi costanti, anche questi senza riferimenti concreti.
Leggo che ci sarebbero dissensi sulle questioni urbanistiche senza che
anche qui si dica di cosa si stia parlando, ma si preferisce seminare nei
lettori il dubbio che chissà cosa stanno architettando il sindaco Zambon
e questa Giunta.
Leggo che i componenti della ex lista Nota avrebbero preso possesso
del Partito Democratico da cui in passato sarebbero stati espulsi, quando
si fa riferimento a persone che sono tra i fondatori di questo partito, da cui
furono peraltro solo sospesi per due mesi.
Leggo infine che, scopo occulto di tutto questo trambusto, sarebbe
andare a nuove elezioni, bruciando Luca Zambon, e candidando a sindaco
la sottoscritta.
Ho fatto una scelta molto chiara un anno fa: dare alla mia città ancora
gli anni di questa legislatura, proprio per accompagnare un passaggio
generazionale che consideravo necessario. L’ho fatta perché ero certa delle qualità e delle capacità di Luca Zambon. E confermo ora la stessa fiducia. Nessuno usi il mio nome per altri fini: anche per me onestà e trasparenza sono valori non negoziabili. E a questi aggiungo la lealtà.
Altri pensavano che la Giunta fosse un organismo paritetico, non riconoscevano il ruolo (e le connesse responsabilità) del Sindaco e forse immaginavano che governare una città fosse una sorta di gioiosa continuazione di una campagna elettorale entusiasmante da parte di un gruppo di
vecchi amici.
Non è così: è faticoso, impegnativo, bisogna mettere il bene della città
al centro della propria azione, di ogni azione, bisogna rispettare i ruoli,
fare gioco di squadra, accettare che il sindaco è uno, uno solo.
E il sindaco che si è presentato al voto della città, che i cittadini hanno
incaricato di assumersi la responsabilità di governare Peschiera è Luca
Zambon, nessun altro, né assessore, né consigliere, sia pure eletto con
tante preferenze. A ognuno i suoi compiti.
Enrica Colombo
vicesindaco di Peschiera Borromeo
Il primo
anno di
governo
È arrivato il momento di rendicontare l’azione
amministrativa di questo primo anno della giunta Zambon.

All’ insediamento, avvenuto a giugno dello scorso anno,
abbiamo riscontrato una serie di problemi irrisolti,
un numero di contenziosi legali elevatissimo e, soprattutto,
la priorità di redigere e approvare il bilancio di previsione
del 2014 lasciatoci in eredità dal sindaco uscente Falletta.

In questi 12 mesi abbiamo lavorato su più fronti e avviato
alcuni importanti progetti in linea con il programma
presentato ai cittadini in campagna elettorale e approvato
nel consiglio comunale del luglio 2014.

Abbiamo mosso i primi passi, consapevoli che c’ è ancora
molto da fare e alcune criticità da risolvere.
Bilancio 2014: detrazione Tasi per rendite catastali fino a 500 euro.
Potenziamento Trasporto Pubblico - settembre 2014:
- ottobre: incremento del servizio della linea 66 nella fascia serale e istituzione del servizio la
domenica e i giorni festivi;
- è di imminente attuazione la nuova linea San Bovio-Passante, grazie all’ultimazione dei lavori della nuova fermata presso il Passante Ferroviario di Segrate, che aveva di fatto bloccato l’attivazione del servizio;
- il 27 aprile sono state inviate al Comune di Milano le osservazioni al Piano urbano della Mobilità.
 Farmacie Comunali: conseguito l’utile di bilancio nel 2014 e approvato il nuovo statuto
dell’azienda che consente l’ampliamento delle attività anche a prestazioni di tipo sociale. Inoltre
le Farmacie hanno finanziato la riqualificazione della rampa di accesso e dei parcheggi prospicenti la Farmacia e al Centro anziani di via Liberazione.
Delibera Salva Cascine: non approvazione delle modifiche all’A rt. 15 delle Norme Tecniche
Attuative del Piano di governo del territorio, che di fatto avrebbe permesso una diminuzione dei
vincoli di tutela delle cascine e un incremento delle volumetrie.
Ampliamento della Biblioteca: quasi ultimati i lavori, deliberato un nuovo regolamento, finanziata la collaborazione con una Cooperativa Sociale che permetterà l’estensione dell’orario dei
servizi.
5
sostenibilità ambientale
Questi
sono i fatti!
Riconoscimento del valore delle associazioni del territorio e delle loro Consulte e ripresa di reciproca collaborazione.
Approvazione Patto dei Sindaci e redazione del Piano di Azione Energia Sostenibile.
 Gennaio 2015: a seguito della consultazione dei residenti nella frazione è stata sospesa la ZTL
di Bellaria.
 Collaudo Opere di urbanizzazione di Bellaria e rilascio abitabilità.
 Collaudo opere di urbanizzazione complesso residenziale “Le Terrazze” di San Bovio e approvazione variante propedeutica al rilascio dell’abitabilità.
Diminuzione delle spese legali: da gennaio a giugno deliberati 58.000 mila euro a fronte di
quasi 400 mila euro spesi nel 2014!
Approvato il distaccamento dei Vigili del Fuoco in via Carducci.
Informatizzazione della macchina comunale.
Messa a norma del cinema teatro De Sica.
 Scuola: attivati dall’inizio dell’anno scolastico i servizi di pre-post scuola. Attivato il pagamento online dei servizi scolastici.
Mensa scolastica: sono state accolte una serie di proposte della Commissione Mensa relative
a una maggior varietà degli alimenti proposti e alla professionalità dei cuochi. Il Bando prevede
anche un’attenzione all’eliminazione degli sprechi a favore dei bisognosi del territorio.
Edilizia scolastica:
- approvazione progetto esecutivo dell’ampliamento del plesso scolastico di San Bovio e della sistemazione dei tetti delle scuole dell’infanzia di Zelo, Bettola, Mezzate e San Bovio;
- reperiti i fondi per le opere antisfondellamento dei solai dell’asilo nido di Zelo e avviato il bando per l’assegnazione dei lavori da svolgersi durante l’estate.
Aumento del numero delle borse di studio per la Scuola Civica di musica.
 Riavviato il bando per l’area del circo, che era bloccato per il parere negativo espresso dal
Parco agricolo nel luglio 2014. Lunedì 8 giugno, ultima seduta per aggiudicare l’area.
Riqualificazione della Piattaforma ecologica comunale.
Incentivazione della trasformazione del diritto di superficie per gli appartamenti in edilizia convenzionata.
Fornitura gratuita di contenitori per la raccolta di carta e cartone.
Riqualificazione degli spogliatoi del campo di calcio di Linate.
Istituzione Commissione Paesaggio composta da professionisti esterni che vaglia la compatibilità paesistica di qualsiasi intervento edilizio che viene richiesto nel comune
Adesione al Protocollo “Istituzione del coordinamento per la promozione della legalità
nel sud Milano”.
Avviato il procedimento per l’istituzione dello Sportello Europa.
 Sperimentazione del primo percorso partecipativo di progettazione: “orti in comune”,
presentato il progetto al Bando Cariplo “Comunità Resilienti” con la cooperativa sociale Alboran,
in collaborazione con numerose associazioni e singoli cittadini.
 Oratorio estivo 2015: riconosciuta la funzione educativa e sociale svolta dalle parrocchie con
l’oratorio estivo, stanziato un contributo di 21 mila euro per permettere l’assunzione di educatori
professionali e qualificare l’offerta educativa.
 Sportello affitto: adesione ai bandi regionali per il sostegno a persone in grave disagio
ecomonico per il pagamento dell’affitto. Nel 2014 lo stanziamento è stato di 20 mila euro.
 Contributi straordinari per l’emergenza sfratti: sono stati stanziati contributi per 26 mila
euro.
 Contributi a Caritas sia per il servizio SAC (accompagnamento) sia per le altre attività di
aiuto alle famiglie e contrasto alla povertà: 15 mila euro.
 Gestione dell’emergenza incendio delle case comunali di via La Malfa, con ricollocamento
delle famiglie e contributi per traslochi e acquisto di mobili.
Possibilità per i cittadini con particolari problematiche di ricevere sia l’assegno di cura che
i voucher (in deroga al regolamento distrettuale).
Ampliamento dei tirocini e delle borse lavoro per gli inserimenti lavorativi di persone in
condizione di disagio o con disabilità o problematiche psichiatriche, attuazione dello Sportello
Lavoro presso la sede del Comune, nuovo progetto per la formazione e la ricerca attiva del
lavoro, in convenzione con Afol.
Approvato all’unanimità il Piano di Zona che pianifica le azioni del Distretto Sociale 1 per
il triennio 2015-2017. Particolare attenzione alla costruzione di una rete per l’area della tutela dei
minori, interventi con Afol sul tema del lavoro, progetti per i giovani.
In questi ultimi mesi ho avuto modo di constatare che c’è qualche furbetto che scredita l’azione della giunta guidata dal sindaco Zambon, instillando dubbi e sospetti su presunte e nebulose
volontà cementificatorie in pieno conflitto con la tutela del Parco Agricolo Sud Milano, delle cascine e della sostenibilità ambientale.
Bene, se si guardano gli atti amministrativi del Settore Gestione del
Territorio e Ambiente scopriamo che:
È stata istituita, a luglio 2014, la Commissione Paesaggio, composta
da professionisti esterni, che vaglia qualsiasi intervento edilizio che viene
richiesto nel comune. Primo risultato: bloccata la ristrutturazione di una
cascina che non rispettava le norme paesistiche vigenti.
 È stata deliberata in consiglio comunale, nel novembre 2014, la non
approvazione delle modifiche all’A rt. 15 delle Norme Tecniche Attuative del Piano di governo del territorio, che di fatto avrebbe permesso una
diminuzione dei vincoli di tutela delle cascine e un incremento delle volumetrie. Risultato a oggi: bocciato un progetto di riqualificazione di una
cascina che non rispettava le norme vigenti e che prevedeva un incremento delle volumetrie non conforme al PGT.
 Il sindaco Zambon, che è stato nominato membro del Direttivo del
Parco Agricolo Sud Milano nel febbraio 2015, ha dimostrato, con i fatti e
non con le parole, di difendere e tutelare il territorio del Parco. È stato uno
degli indiscussi protagonisti della bocciatura del PGT di Mediglia, che
prevedeva la costruzione, all’interno del perimetro del Parco Sud, di un
complesso residenziale e dell’ormai noto ampliamento dell’azienda Mapei.
È stato presentato il tanto atteso Piano di risanamento acustico che
permetterebbe di mitigare i rumori emessi dall’azienda Mapei. Arpa Lombardia ha certificato il superamento dei limiti previsti sia dalla legge che
dal Piano di zonizzazione acustica vigente nel nostro Comune. Abbiamo
quindi prontamente convocato una Conferenza dei servizi, con il coinvolgimento di tutti gli enti preposti, che si terrà il 18 di giugno: il nostro
obiettivo è quello di tutelare i residenti del nuovo complesso di Bellaria
che aspettano ormai da quattro anni la soluzione del problema.
 Tutto il nuovo complesso residenziale di Bellaria ha finalmente
ottenuto l’agibilità. Infine è necessario sottolineare che la decisione, tutta politica, di intraprendere la strada della risoluzione delle problematiche
eliminando le controversie legali, ha portato a un risparmio di circa 300
mila euro di spese legali rispetto al 2014!
 È terminato l’iter del Piano di lottizzazione delle Terrazze di San
Bovio con l’approvazione in Giunta, nel mese di aprile, del progetto esecutivo “variante opere di urbanizzazione” . Questo era un atto molto atteso dai residenti che finalmente possono ottenere la tanto agognata
abitabilità.
Questi sono i fatti e tutto il resto... è noia.
Wanda Buzzella
Assessore Ambiente Comune di Peschiera Borromeo
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l’esperienza conta.
Il gioco di squadra
Avete presente quando da piccoli
giocavate in cortile, si facevano le
squadre, ma al bambino proprietario del pallone non importava di avere i compagni di squadra più forti, ma solo quelli che
gli stavano simpatici e, se non gli piacevano
le squadre, per ripicca si prendeva il pallone
e diceva “la palla è mia e tu non giochi”?
Questa è la storia di un ex assessore, che
non ha saputo far prevalere il successo comune di una squadra al proprio protagonismo, che non ha saputo ascoltare chi aveva
più esperienza di lui (anche perchè lui di
esperienza non ne aveva proprio...).
Quando Luca Zambon ha vinto le elezioni e ha scelto e nominato i suoi assessori, io
ero contenta di sapere che anche Marco Ri-
ghini fosse tra questi, perché, anche se non lo
conoscevo benissimo, mi sembrava comunque una persona corretta e leale, convinto
come me che finalmente potevamo lavorare
per cambiare le cose a Peschiera; anzi, ancora più convinto di me, visto che non dev’essere facile decidere di prendersi una grossa responsabilità come quella di fare l’assessore.
Purtroppo, però, dopo un periodo di entusiasmo iniziale, la differenza tra chi aveva
già delle forti competenze e chi invece, come
lui, doveva ancora “farsi le ossa”, ha iniziato a
farsi sentire; questo, forse, il nostro assessore
proprio non riusciva ad accettarlo, nonostante la sua disastrosa débâcle nell’ambito
del commercio. Così è iniziata una competizione insensata contro i suoi stessi compa-
gni, condotta a colpi di assenze volontarie
per evitare votazioni, provocazioni palesi
e chiusura totale verso metà della giunta,
sindaco compreso. E più lui si costruiva questo muro intorno, più gli altri diventavano
“brutti e cattivi”. Il ruolo di un assessore è
anche quello di “parare i colpi” verso il sindaco, di difendere la massima carica dell’amministrazione, invece si capiva che il suo intento era quello di mettere i bastoni tra le
ruote affinchè affondassero tutti.
Mio nipote ha 8 anni, quest’anno ha iniziato a giocare a calcio; nelle sue prime partite era timido e inesperto, poi, acquisita più
confidenza, ha iniziato a prendersela se non
gli passavano la palla, a innervosirsi quando
stava in panchina. Ha poi iniziato a notare
che i compagni più forti di lui non perdevano
mai la calma quando faceva erroracci da dilettante. E a capire, anche, che se il mister lo
sgridava doveva ascoltare e accettare l’insegnamento, invece che sbuffare. Domenica ha
vinto la sua prima partita... ha segnato addirittura due gol.
Marco Righini invece questa lezione non
è stato in grado di impararla e, dopo una serie di comportamenti e fatti gravi, è stato
giustamente messo fuori squadra. Chi si terrebbe uno che in realtà sta giocando con gli
avversari? Il sindaco ha fatto bene a prendere
finalmente questa decisione, anche se tardiva, e i fatti gli danno ragione: dopo una serie
di dichiarazioni infantili su facebook, con un
“elenco della spesa” davvero triste, tipo “IO
ho fatto questo, IO ho fatto quello” (come se
la sua squadra fosse stata composta da un
unico giocatore: LUI) si è fatto bellamente
paparazzare, insieme agli esponenti della destra peschierese, alla penosa manifestazione
organizzata proprio dagli oppositori del sindaco.
Vedi, Marco, se vengono a mancare la lealtà, l’umiltà e il coraggio di ammettere i propri errori e di accettare consigli, non si arriverà mai a vincere, e, spenta la luce fioca del
riflettore di facebook, non rimarranno in
mano che un pugno di “like”.
Cecilia Surano
commercio e tecnologie.
Peschiera
shopping
Un anno da tutor.
Corsi di informatica
per anziani e non solo
Prima di entrare nello specifico, vorrei ringraziare il Centro Anziani di Peschiera Borromeo che ha reso possibile questa attività
in collaborazione con Auser. Lo cito perché non è così scontato che questo accada, in quanto le criticità
da risolvere in queste situazioni sono diverse e, solo
grazie alla collaborazione e alla disponibilità delle
persone coinvolte, si è riusciti a ottenere un risultato
che è andato oltre la più rosea previsione, in termini
di richieste e di partecipazione. Grazie ancora al
Centro Anziani.
Partiamo da qui: molto interesse da parte degli
iscritti per rompere una barriera che purtroppo si è
creata, per diversi motivi, tra le generazioni più in là
con l’età, e non solo, e il mezzo informatico.
Conoscere e utilizzare il Personal Computer,
quindi, ma mi sono piaciute molto anche le motivazioni che hanno spinto i nostri “scolari” a iscriversi ai
corsi: la principale è stata quella di poter rispondere
ai nipoti sul loro stesso terreno, quello della tecnologia, cogliendoli di sorpresa. Sono rimasto stupito
dall’attenzione e dalla caparbietà che hanno dimostrato tutti, andando al di là della semplice partecipazione.
La peculiarità di questi corsi è la modalità scelta:
insegnanti più tutor, per rendere la materia molto più
semplice e alla portata di tutti. Trasmettere tranquillità e serenità è parte integrante del corso, in modo da garantire il corretto approccio alla materia; si
parte da “come si accende il computer” per passare al
famosissimo copia e incolla fino a far vedere come
gestire le fotografie da condividere. Questo è il programma del corso base, poi si può continuare con il
corso avanzato, in cui si presenta la navigazione in
internet, la banca on line e i social network. Uno
“sballo” per i nostri allievi. Un’alunna ci ha raccontato con soddisfazione quanto i nipotini si sono stupiti
nel vedersi arrivare un “mi piace” della nonna sul loro
profilo facebook… Missione compiuta!
Vi aspettiamo numerosi anche per la prossima
sessione di corsi che inizierà in autunno.
Corrado Berloto
L’associazione “Peschiera
Shopping” è nata con l’intento di sviluppare varie
tematiche relative al commercio e
al mondo produttivo in generale,
come quello artigianale e professionale presenti sul nostro territorio, nello specifico Innovazione e
Comunicazione sono gli aspetti
che si ritengono di primaria importanza per la categoria.
È stata realizzata una pagina
facebook, che si consiglia di visitare e seguire cliccando su mi piace, attraverso la quale troverete
molte informazioni interessanti e
quelle relative alle attività e ai loro titolari.
Un sito web facile, affiancato da
una vetrina digitale personalizzata
e aggiornata dai nostri associati,
che, in sinergia tra loro, potenziando i risultati attesi in termini di
visibilità e pubblicità dei loro articoli e servizi, completeranno il profilo innovativo del progetto.
Per ciò che concerne la fidelizzazione si
sta prendendo in considerazione
un’applicazione per smartphone
che sostituisca la classica fidelity
card, sulla quale verranno caricati,
a fronte di una spesa effettuata
presso le attività associate, punti
premio o credito immediatamente
spendibile. Potrà essere utilizzata
anche per inviare periodicamente
offerte vantaggiose per il consumatore.
Fino a qui abbiamo parlato di
tecnologia, ma non vogliamo trascurare anche coloro che con la
tecnologia non vanno molto d’accordo e sono ancora legati alla comunicazione tradizionale.
Per questo, fra i nostri progetti,
vi è anche quello di un opuscolo da
distribuire a ogni famiglia e con
l’ambizione di realizzarlo quasi come fosse il nostro sito web, ma in
forma cartacea e con la possibilità
di usufruire delle offerte che verranno proposte.
L’A mministrazione Comunale,
nella figura del Sindaco, ha dimostrato il suo apprezzamento promettendo un totale appoggio nell’interesse della
categoria e della cittadinanza.
Va da sé che
tutte le attività,
iscritte e non,
pic c ol i i m prenditori
compresi, sono parte integrante e attiva
del progetto
per creare una
totale e completa
sinergia sul territorio di Peschiera Borromeo.
Mauro Reginella
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le istituzioni non si strumentalizzano.
Presidente,
le parole sono pietre
Mancano onestà, trasparenza e condivisione: ecco la critica mossa nei confronti del Sindaco e della Giunta comunale da parte di alcuni esponenti della maggioranza e non. È un’affermazione certamente forte,
che non può lasciare indifferente chi l’ascolta o la legge. Per quanto riguarda il mio punto di vista, ovvero
come consigliere comunale di maggioranza, sono
certo nell’affermare che in questo primo anno non ho
mai notato nessuna carenza di trasparenza né tanto
meno di condivisione.
Non nego che rare volte mi sia capitato, per impegni lavorativi o universitari, di non poter partecipare
ad alcune riunioni di approfondimento sulle delibere
o ad alcune commissioni consigliari. Pertanto, ammetto che in quei casi, per via della mia assenza, determinate informazioni non potevano essere in mio
possesso. Anche in quei casi non ho avuto nessun tipo di problema a fidarmi di tutte le persone che
quest’anno sono state chiamate ad amministrare il
Comune. Uno dei principi fondamentali, non solo nella politica ma in qualsiasi contesto lavorativo, è la fiducia nei “colleghi”.
Credo invece che il dibattito sia diametralmente
opposto se si riscontra una mancanza di onestà e di
conseguenza una disonestà nei comportamenti di
Sindaco e Giunta. Nel momento in cui una persona
crede che determinati provvedimenti politici siano
peschiera in prima fila nella lotta alla mafia.
Il Presidio di Libera
del Sud-Est di Milano
VentiLiberi spirano finalmente anche nel Sud-Est
Milano e Peschiera Borromeo è il comune scelto per
ospitare il nuovo Presidio di Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie. Proprio nell’anno in cui l’associazione di don Ciotti festeggia i vent’anni della sua
costituzione e fondazione, il 13 e 14
giugno il Patto di Presidio del nostro territorio viene ufficialmente
firmato da tutti gli aderenti diventando il punto di riferimento per
una vasta rete di associazioni,
scuole, singoli volontari, di tanti
comuni vicini a Peschiera, come
Melegnano, San Giuliano, San Donato, Mediglia e Tribiano.
La costituzione formale del
Presidio si articola lungo una
due-giorni ricca di eventi. Nel
pomeriggio di sabato 13, la Sala
Mazzola di via Papa Giovanni
XXIII ospita la lettura ufficiale del
Patto di Presidio e dello Statuto di
Libera; nella vicina Sala Consiliare
del Comune di Peschiera, il Patto
viene sottoscritto e ufficialmente
presentato ai cittadini. In serata,
presso il comune di San Donato, va
in scena la rappresentazione teatrale “Le ribelli contro le mafie” e
una cena tra tutti gli aderenti con-
clude la giornata. Domenica 14 il
“ciclo tour dei beni confiscati” parte dal comune di Melegnano e, facendo tappa in alcuni beni confiscati alla mafie presenti nel presidio e di cui si racconta brevemente
la storia, si conclude alla Sala Consigliare Falcone Borsellino di Tribiano. Prima dei saluti finali un
mazzo di tulipani giallo, fucsia e
arancione (i tre colori di Libera)
viene deposto in onore di tutte le
vittime di mafia mentre vengono
letti alcuni passi del libro di Nando
dalla Chiesa “Manifesto dell’Antimafia”.
Una cerimonia di inaugurazione così articolata rispecchia perfettamente la natura stessa del Presidio Sud-Est Milano appena sorto: il
risultato finale di una stretta collaborazione tra Associazioni e volontari, oltre a due scuole, che insieme
hanno lavorato passo dopo passo
alla realizzazione del progetto.
Il percorso che ha portato alla
fondazione del presidio è stato
inaugurato da alcune assemblee
formative organizzate tra novembre 2014 e gennaio 2015, a cui hanno aderito sempre più volontari e
associazioni locali.
Ma gli appuntamenti che hanno posto le radici più concrete al
programma sono stati sicuramente
due: la partecipazione alla Marcia
annuale dedicata alla Memoria e
all’impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie, che quest’anno si è svolta a Bologna il 21 marzo,
e la decisiva giornata del Costituendo Presidio del Sud-Est del 12 aprile
2015, in cui si sono fissati i temi
principali del Patto di Presidio. Nel
capoluogo emiliano, i volontari del
nostro territorio hanno sfilato tra
l’immensa folla colorata dietro allo
striscione “Verso il… Presidio SudEst Milano”, hanno fissato nella
loro mente immagini e parole che
hanno dato la spinta decisiva alla
loro iniziativa; mentre con l’ultima
assemblea hanno definito gli
obiettivi principali del Patto di
Presidio: formazione e informazione dei cittadini sui temi di
diffusione e contrasto del fenomeno mafioso, conoscenza approfondita della storia di tutti i
beni e le proprietà confiscate alle organizzazioni criminali nei
nostri comuni. Il presidio è solo
all’inizio della sua attività, ma, nella rete di associazioni del nostro
territorio, diventa un importante
punto di riferimento per tutti quelli che si riconoscono nel valore della legalità. Jessica Berloto
presi sulla base della disonestà, deve immediatamente denunciare tali soggetti per evitare un evidente danno al Comune. Contrariamente, se ciò non
dovesse accadere, ovvero nel caso in cui una persona
riscontri dei comportamenti illeciti e non esponga
denuncia, sarebbe, in quel caso, perseguibile anch’essa, per il principio legale riguardante l’omessa denuncia.
È assolutamente superfluo dire che il concetto
di onestà è una precondizione dell’amministrare per l’attuale maggioranza e per tutto il Partito Democratico. D’altro canto, il vero dibattito di
cui troppo spesso ci si dimentica e sul quale saremmo tenuti tutti noi a fare una riflessione, è quello che
riguarda il merito delle politiche pubbliche che attuiamo.
Il merito, solo questo. È questo che ci chiedono i cittadini. Il merito, principio fondamentale nei
nostri dibattiti; il merito, prima di antipatie e simpatie personali; il merito, guida delle nostre scelte politiche. Se saremo capaci di spostare il dibattito sul
merito allora si potrà essere valutati per ciò che si è
fatto, altrimenti saremo condannati a vivere nel pregiudizio e a non risolvere i problemi che i cittadini ci
pongono. La recente storia politica di Peschiera Borromeo dimostra che chi governa, interessandosi più
ai cognomi che al merito, viene sconfitto.
Lorenzo Chiapella
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politica: sono i cittadini a scegliere.
Chi ha paura del leader?
La situazione politica di
Peschiera è la fotografia
di ciò che sta succedendo
nel Paese. Nel nostro comune esiste
un leader riconosciuto dalla cittadinanza (anzi più che riconosciuto,
in quanto Zambon è stato votato
dal 67% degli elettori) che, come
Renzi, deve fare i conti non con chi
è naturalmente preposto a contrastare la sua azione politica, quindi
gli sconfitti, ma, paradossalmente,
con chi invece ha beneficiato della
sua grande affermazione elettorale.
Abbiamo assistito in questi ultimi
mesi della giunta Zambon, che co-
munque ha prodotto risultati significativi in alcuni settori, a un
atteggiamento veramente incomprensibile da parte di alcuni assessori e consiglieri di maggioranza,
che, senza alcuna motivazione di
merito, hanno deciso di indebolire
il loro Sindaco.
Credo che questo comportamento, che ritengo infantile e anche irresponsabile, nasca sostanzialmente da due fattori: la mancanza di cultura politica e il non
riconoscimento della leadership di
Zambon. La cultura politica non
deriva dal titolo di studio, dal red-
dito o dal tipo di attività svolta, ma
nasce e si sviluppa solo se chi vuole
assumere ruoli di responsabilità
politica ha la passione, l’intelligenza, il coraggio e l’umiltà di comprendere che l’interesse collettivo
viene prima di tutto e che nessuno
di noi può pensare di essere “l’ombelico del mondo”. Chi vuole dare
risposte alle istanze dei cittadini
deve mettersi in testa che bisogna
fare fatica, perché prima bisogna
ascoltare e conoscere per dare le
soluzioni corrette.
Il secondo motivo non ha nulla
di politico, ma molto di personale,
ed è quanto sta avvenendo a Peschiera: i “contestatori” di Zambon,
sono quelli che hanno perso 2 o 3
primarie contro Zambon, sono stati sconvolti, sì sconvolti, dal risultato elettorale e, anziché rendersi
conto della fortuna di avere un leader, hanno cominciato a contestarlo. Spesso si dice: ci vorrebbe un
leader, non ci sono più i politici di
una volta, ma la cosa bizzarra è che
quando ne nasce uno, come nel caso di Zambon, non viene riconosciuto. Non viene accettato, perché
un leader si assume la responsabilità delle scelte, dopo aver ascoltato, ma senza farsi imbrigliare da
veti all’interno degli apparati. Non
viene accettato perchè risponde
alla città e non a qualche “cacicco”
locale, come spesso succedeva in
passato. Non viene accettato perché non ha paura di affrontare le
molteplici e complesse situazioni
di una comunità, ma soprattutto
ritiene che sia la politica a governare i cosìddetti “poteri forti” e non
viceversa.
Questa è la differenza tra il Sindaco
e gli altri, e i cittadini devono sapere che il PD farà di tutto per tutelare l’investimento che non solo il
PD, ma tutta la città, ha fatto su
Zambon. Non c’è assessore o consigliere che possa mettere in discussione chi la leadership se l’è guadagnata sul campo, affrontando a viso aperto il giudizio degli elettori.
Non al chiuso di qualche locale, come carbonari in riunioni con exsegretari o ex-sindaci; appunto
tutti ex.
Il rinnovamento passa, anche e
soprattutto, dal fatto che chi vuole
avere un ruolo pubblico deve accettare la sconfitta. Silvio Chiapella
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Voce democratica - PD Peschiera Borromeo