Chi è il medico veterinario
comportamentalista?
•Colui che indaga Il modo in cui l’animale agisce di
ad una particolare situazione.
•Colui che si chiede perché l’animale
comportamento.
fronte
ha un determinato
•Colui che chiarisce come si è sviluppato un soggetto,
come è cresciuto e qual è il suo background
esperenziale.
PERCHE’ PUO’ ESSERE
IMPORTANTE LA SUA
CONSULENZA?
• Perchè il medico comportamentalista può chiarire i
dubbi
del proprietario, rispetto ai modi in cui l’animale
agisce in un determinato contesto.
• Perché può fornire delle soluzioni ai proprietari, atti ad
eliminare i comportamenti non desiderati dell’animale.
• Perché educa il proprietario dell’animale
mantenimento dei risultati raggiunti.
al
corretto
Chi PASSA PIU’ TEMPO CON
l’animale?
CHI SI PREOCCUPA DI
NUTRIRLO?
ALTRI
FIGL
GENITORI
I
L’ESSERE
UMANO rappresenta sempre un soggetto di
riferimento in funzione alle diverse necessità di cui abbisogna
l’animale (fisicità, contatto, ATTRIBUZIONE DI AFFETTO,
nutrimento,
pulizia,
movimento,
ESPLORAZIONE
AMBIENTALE, ecc...)
CENSIMENTO SULLA PRESENZA DI ANIMALI D’AFFEZIONE NEL LICEO FERMI
CLASSE
1A
1B
1C
1E
1F
1G
1H/L
1I
1M
1P
1S
1T
2B
2C
2E
2F
2G
2H
2I/A
2L
2M
2P
2S
3B
3C
3E
3F
3G
3H
3I
3L
3M
3P
3R/S
4A
4B
4C
4N/D
4E
4F
4G
4H
4I
4L
4M
4P
5A
5B
5C
5D
5E
5F
5H
5I
5L
5M
5P
TOT
CANE
GATTO
TOPINO
CRICETO
CONIGLIO
FURETTO
CAVALLO
TARTARUGA
ESOTICI
ALTRO
N° STUDENTI
18
7
0
5
2
2
6
6
4
5
26
15
12
2
3
1
4
0
2
2
5
26
13
13
2
6
7
6
3
7
6
6
26
5
14
1
3
4
1
3
1
2
3
21
8
8
3
2
2
7
5
3
7
5
24
9
11
3
3
3
9
4
4
5
5
26
10
12
0
1
1
4
4
2
0
2
19
9
6
0
1
1
1
0
2
2
3
18
12
4
1
2
2
1
4
0
6
6
18
10
8
2
2
2
3
5
5
2
4
16
11
9
2
2
6
2
4
3
2
3
24
10
7
0
1
3
1
3
1
1
2
14
14
12
1
5
3
2
5
7
3
7
26
11
9
0
1
2
3
3
2
6
9
27
7
9
1
2
0
0
0
1
0
1
15
14
12
4
1
4
4
5
4
10
4
24
7
11
1
3
4
3
3
5
5
5
20
8
7
0
1
1
1
2
3
4
4
15
10
8
2
3
2
2
1
8
5
3
17
6
10
0
1
1
0
1
1
2
5
14
11
10
2
4
0
1
5
1
3
5
21
6
5
0
1
0
0
2
2
4
5
14
16
12
3
4
4
4
8
3
6
3
25
240
216
30
57
55
61
76
73
87
100
476
CENSIMENTO SULLA PRESENZA DI ANIMALI D’AFFEZIONE NEL LICEO FERMI
CLASSI PRIME
CANE
GATTO
46
TOPINO
32
CRICETO
4
CONIGLIO
14
10
FURETTO
CAVALLO
12
TARTARUGA
9
15
ESOTICI
12
ALTRO
16
CLASSI SECONDE
CANE
GATTO
22
TOPINO
33
CRICETO
7
CONIGLIO
8
9
FURETTO
CAVALLO
17
12
TARTARUGA
8
ESOTICI
14
ALTRO
13
CLASSI TERZE
CANE
GATTO
52
TOPINO
39
CRICETO
5
CONIGLIO
8
12
FURETTO
CAVALLO
11
17
TARTARUGA
12
ESOTICI
12
ALTRO
18
CLASSI QUARTE
CANE
GATTO
71
TOPINO
67
CRICETO
7
14
CONIGLIO
17
FURETTO
CAVALLO
14
21
TARTARUGA
23
ESOTICI
29
ALTRO
32
CLASSI QUINTE
CANE
GATTO
49
45
TOPINO
CRICETO
7
13
CONIGLIO
7
FURETTO
CAVALLO
7
17
TARTARUGA
15
ESOTICI
20
ALTRO
21
IL FURETTO
IL FURETTO E’ UN
GRANDE ESPLORATORE;
AMA INFILARSI NELLE
STRETTOIE OPPURE NEI
PERTUGI.
IL FURETTO
L’apparato dentale del furetto,
MOLTO affilato, presenta 4 canini
piuttosto grandi, quindi bisogna
evitare che morda: è necessario fare
attenzione nel maneggiarlo.
IL FURETTO EMANA UN ODORE CHE
Può RISULTARE FASTIDIOSO. Alcuni
proprietari tentano erroneamente di
eliminare questo problema portando
l’animale dal veterinario per asportare le
ghiandole perianali (utili alla marcatura
del territorio): il cattivo odore non è
attribuibile a queste ghiandole, ma alla
cute.
info: www.aaefuretti.it/scheda/scheda1.htm
IL FURETTO
E’ importante sterilizzare i
furetti, siano essi maschi o
femmine, per evitare la
comparsa di tumori.
Il furetto è un mustelide, quindi
parente della puzzola.
I risultati del censimento hanno mostrato tanto interesse riguardo al
cavallo, ma cosa è bene sapere su questo animale?
I maneggi a Bologna:
• G.e.s.e. (San Lazzaro) - web: www.geseclub.com
• Cà fortuzzi (Sasso Marconi)
• San Patrignano (Rimini)
Il cavallo
Avere un cavallo, o comunque fare equitazione, non significa
soltanto cavalcare. Ci sono alcune operazioni fondamentali da
imparare per il mantenimento di questo animale, tra cui:
Fig.1
Lavaggio, asciugatura, scrub
STRIGLIATURA
Fig.2
Il cavallo
•LAVAGGIO E ASCIUGATURA (con o senza lampade) o scrub.
subito dopo aver cavalcato e’ importante lavare il
cavallo con un getto d’acqua per eliminare il sudore il
prima possibile dalla pelle; successivamente si può
utilizzare uno strumento, scrub (fig.1), composto da
una lamella sottile di metallo che velocizza
l’asciugatura dell’animale (per terminare questa fase
può anche essere utile portare l’animale “al passo”).
Alcuni maneggi sono dotati di lampade specifiche d’ausilio per
la fase di asciugatura.
• STRIGLIATURA. Consiste nella fase finale della pulizia del
cavallo, con l’utilizzo della striglia (fig.2); oltre
alle
ultime tracce di sudore, o di sporco, in questo
modo viene asportato anche il pelo morto dalla cute
dell’animale.
Il cavallo
Il ritorno nel box.
Solo quando il cavallo è completamente asciutto lo si può
rimettere nel box; se fa freddo è bene usare una copertina.
Alcuni maneggi sono provvisti di paddock per la sgambatura dei
soggetti oppure il riposo dell’animale.
in entrambi i casi comunque è bene
tenere separati i cavalli, infatti certi
maneggi sono provvisti di recinti a
bassa tensione elettrica per evitare
spiacevoli
scontri
oppure
accoppiamenti indesiderati tra gli
animali.
Il cavallo
I cavalli, di norma, vengono castrati. Perché?
Il motivo principale è quello di migliorare la socievolezza
dell’animale.
Per quale motivo alcuni vengono tenuti “interi”?
La ragione è legata al prestigio di uno specifico esemplare,
quindi finalizzata alla riproduzione.
VARENNE
Il cavallo
I cavalli maschi quindi vengono castrati per evitare scontri con altri maschi
oppure accoppiamenti incontrollati con le fattrici (le femmine).
Questi accoppiamenti possono avvenire
molto spesso, considerando il fatto che le
fattrici vanno in calore una volta al mese e
sono ricettive al maschio per circa una
settimana (il livello di ricettività può
essere rilevato con l’utilizzo di un kit
specifico che misura la concentrazione di
estrogeni).
Dopo la fecondazione, la gravidanza della femmina di cavallo dura circa 11
mesi.
Il cavallo
Normalmente il cavallo, come specie, partorisce un solo puledro.
La frequenza di parti gemellari è ancora più
bassa che nel caso umano; tuttavia, quando
succede solitamente uno dei due muore (il
più debole).
Nello sviluppo del puledro è interessante ricordare che gia dopo poche ore
le sue capacità motorie gli permettono di darsi alla fuga in caso di pericolo,
o comunque di stare “in piedi” autonomamente; l’allattamento dura circa 11
mesi, dopo i quali si passa alla auto-alimentazione.
BOVINI e suini
Nel caso dei bovini d’allevamento, in particolare la mucca, la produzione di latte non
è riconducibile al legame madre-figlio; infatti una mucca può generare latte,
indipendentemente dalla presenza del vitello. Tuttavia è necessario che sia stata
montata, affinché la mungitura sia possibile: questa fase può andare avanti per circa
un anno, fino alla monta successiva (in realtà bisogna considerare alcuni mesi di
“pausa” utili alla fase di gravidanza).
Nel caso dei suini, il numero di figli può arrivare anche fino a sette (se il capo
d’allevamento è più “vicino” al cinghiale il numero di figli si ferma a due o tre).
Mentre i maschi, castrati, vengono sempre macellati; le femmine vengono usate
come fattrici.
Malattie infettive negli animali d’allevamento
norme di comportamento
Il buiatra è un medico veterinario specializzato nello studio dei bovini; è colui che,
tra l’altro, ordina l’abbattimento dei colli malati nel caso di malattie infettive oppure
epidemie (come nel caso della mucca pazza).
Alcuni allevatori utilizzano, se l’avanzamento della malattia lo permette, dei farmaci
che curano specifiche patologie, ma che danno inizio ad un “periodo di sospensione”
durante il quale i prodotti dell’animale (latte o carni) non possono essere consumati.
Altri preferiscono utilizzare, in caso di patologie non gravi, prodotti omeopatici che
evitano di affrontare il “periodo di sospensione”.
Infine, in alcuni allevamenti si preferisce abbattere subito l’animale malato, in modo
da poterne consumare le carni oppure il latte.
Cane 240 - Gatto 216
Il censimento effettuato al Liceo Fermi mostra una
maggiore concentrazione di cani e gatti, sia in termini
di possesso che di desiderio.
Quindi, di seguito, vediamo alcune situazioni-tipo del
rapporto uomo-cane
Il cane - calore
Porti il cane al parco, nel periodo del calore.
la femmina sarà ricettiva per i maschi.
E’ utile usare il guinzaglio e
rimanere sempre vicini
all’animale
Il cane - calore
Può essere utile anche Frapporsi oppure prendere in
braccio il cane, quando un maschio è nei paraggi
Il cane - aggressività
Il tuo cane è particolarmente aggressivo. I motivi
possono essere svariati. Ecco Alcune situazioni-tipo.
Il cane - aggressività
Il cane - aggressività
Conquista e difesa della risorsa cibo
Il cane
Quali sono i luoghi dove poter acquisire un cucciolo?
allevatore
negozio
privato
canile
Il cane
L’allevatore:
•È In genere, specializzato in pochi tipi di cani.
•È disposto a fare molta strada per trovare gli elementi migliori da far
accoppiare.
• può avere un “marchio di fabbrica” , chiamato affisso, se risponde a
determinati criteri e possiede specifici risultati.
•Può essere utile reperire informazioni dai precedenti utenti, prima
dell’acquisto.
Il privato:
•È un appassionato di cani, che possiamo definire “allevatore non
professionista”.
•Non produce un numero alto di cuccioli.
•Può essere utile reperire informazioni dai precedenti utenti, prima
dell’acquisto.
Il canile:
Il cane
•È In genere occupato nel recupero, cura ed adozione di cani di origine ignota
(abbandoni, cucciolate di privati, oppure randagismo).
•ha una varietà ampia di tipologie di cani.
•Non possiede, solitamente, cani di valore espositivo oppure con pedigree (al
massimo, con pedigree ignoto).
• ha soggetti la cui forza genetica, in genere, è massima.
•non effettua vendite, ma solo adozioni.
•Resta importante il recupero di informazioni sul canile, prima di
l’adozione.
effettuare
Il negozio:
•Vende cani a prezzi bassi, di qualità espositiva minima.
•Importa da ogni parte del mondo, quindi con varie problematiche legate a
malattie, staccamento dalla madre, il viaggio, maltrattamenti.
•non può fare differenze di prezzo tra soggetto con pedigree e non; Il pedigree, se
c’è, non va pagato.
Il cane
Può succedere che i cani facciano dei danni in casa.
Quando il danno è di
modica entità può
essere ricondotto alla
normalità; altre volte,
quando la gravità del
danno aumenta oppure
lo stesso è
circoscritto ad una
zona specifica, come
la porta di casa,
invece rappresenta il
sintomo di un
malessere, per
esempio: l’ansia da
separazione.
Il cane
Il cane mostra comportamenti aggressivi nei confronti di animali di altre
specie.
Questo è normalissimo, fa riferimento al concetto di aggressività
predatoria.
Il cane considera rivali
tutte le specie conosciute
dopo i sette-otto mesi di
vita, manifestando verso
queste
comportamenti
aggressivi. Questo tipo di
aggressività,
chiamata
predatoria,
non
si
presenta, quindi, nelle
relazioni
con
“animali
amici”. Pertanto è utile
aumentare al massimo il
numero di animali che
entrano in relazione con il
cucciolo.
Il cane
Il cane mangia soltanto in presenza del proprietario.
sintomo di ansia da separazione.
Cosa fare? Meglio prevenire, per
esempio dando da mangiare ai
cuccioli e poi uscendo dalla stanza,
in modo che i cani fin dall’inizio si
abituano a mangiare in assenza di
una precisa persona. Inoltre, dopo
un tempo di circa 10 minuti è bene
togliere la ciotola piena o vuota
che sia, Così il cane
si abitua al fatto che ci sono momenti precisi riservati ai
pasti (almeno due al giorno).
A volte, però, questo comportamento mette in evidenza il potere del cane
nei confronti del proprietario; come se il cane dicesse: “Guardami, io mangio
piano piano e tu mi aspetti!” (IPER-DOMINANZA)
Il cane
Se il cane convive con il
padrone,
deve
sempre
assumere il pasto dopo il
proprietario, in modo che la
prevalenza
gerarchica
sia
sempre
dalla
parte
del
proprietario e non viceversa.
Il cane deve considerare la
ciotola come unica fonte
possibile di alimento: se
vogliamo dare del cibo al cane
dobbiamo
metterlo
nella
ciotola e non darglielo a mano
(in futuro il nostro cane non
elemosinerà il pasto dalle mani
di estranei oppure dai nostri
ospiti).
Il cane
il cane può diventare aggressivo quando ci si avvicina alla sua ciotola.
per prevenire l’iper-attaccamento alla ciotola il cane deve considerare
questa come una nostra concessione. Quando, ad esempio, diamo da
mangiare al cane, dobbiamo prima associare la ciotola ad un rapido comando,
ad esempio “seduto!”.
In realtà, Non si fa altro che
usare la naturale posizione di
richiesta-cibo del cane che è
appunto la posizione da
“seduto”.
soltanto dopo concediamo il
pasto: La ciotola diventa un
premio, non una proprietà
esclusiva del cane.
Il cane
Il cane sale sul letto del padrone.
il cane deve essere abituato all’utilizzo di una copertina,
dovunque essa si trovi; si può in seguito sfruttare la
copertina come “lascia passare”, ad esempio per un luogo
altrimenti inaccessibile come il letto del padrone.
NO
SI
Il cane
CONSIGLI
UTILI
• Educare il cucciolo a non pretendere
il contatto, ma a favorirlo se
ordinato dal padrone.
• Educare il cucciolo al richiamo del
padrone evitando l’associazione
al guinzaglio ma semmai al
cibo-premio.
• Prestare attenzione al rischio di
comparsa di sintomi da ansia da
separazione.
Il gatto
Il gatto domestico, diversamente da
quello selvatico, bene si adatta agli
ambienti umani.
Ciò nonostante è bene ricordare
alcune cose nel momento in cui
decidiamo di prenderne uno.
Dove prenderlo?
Valgono gli stessi criteri esposti
prima nel caso del cane (anche se la
scelta più comune è quella del
gattile, oasi felina e passaparola).
Il gatto
Quali cure necessità il cucciolo fino al momento della
castrazione?
Sverminatura, vaccinazione, alimentazione.
•I parassiti intestinali sono acquisiti dal
cucciolo, prima di nascere, se la
madre ne è infetta (è necessaria la
sverminatura).
•I vaccini più comuni sono quelli contro
la felv, gastroenterite virale e
peritonite
virale.
Attenzione,
contro
la
fiv
non
esistono
vaccinazioni!
•L’alimentazione specifica per cuccioli
contiene più proteine, ad ogni modo
la cosa più importante è apportare
la dose giusta di cibo giornaliera.
Il gatto
Perché è importante fare castrare il
proprio gatto domestico?
1. Per limitare l’ampiezza del suo
territorio.
2. Per eliminare l’odore sgradevole
dell’urina che i gatti interi
utilizzano per le marcature.
3. Per ridurre il rischio del contagio
da FIV.
Chi può effettuare l’operazione di sterilizzazione?
L’unica figura certificata e adatta a fare questo è il medico
veterinario.
Il gatto
Il gatto è un animale individualista; si pone sempre al vertice del gruppo.
“Si basta da solo”, quindi avere un gatto socializzato è meglio.
Il passaggio da uno a due gatti è molto importante, mentre il salto da due a
più gatti è molto meno rilevante .
In situazioni complicate preferisce ritirarsi, per valutarle in autonomia.
soltanto dopo si espone. altre volte preferisce rifugiarsi nell’isolamento per
qualche tempo.
Riferimenti bibliografici
1. Medicina comportamentale del cane e del gatto, Raimondo Colangeli
Sabrina Giussani, Poletto Editore, 2004 Milano.
2. Clinical behavioral medicine for small animals, Karen L. Overall, Mosby,
2000 St.Louis.
3. Psicologia canina, William E. Campbell, C.G. Edizioni medico scientifiche,
1981 Santa Barbara.
4. Treatment of behavior problems in dogs and cats, Henry R. Askew,
Blackwell Science, 1996 Berlino.
Contatti
Dott. Antonio Andina
Medico veterinario
mobile: 320-8941552
e-mail: [email protected]
Esplora la sezione Sportello 4 Zampe
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