Valorizzazione del patrimonio marittimo - costiero della Sardegna e il progetto MED-PHARES Tiziana Lai Il Patrimonio marittimo-costiero della Sardegna Programma Integrato di Valorizzazione Con delibera della Giunta Regionale n. 52/36 del 23/12/2011, sono stati affidati alla Conservatoria delle coste 15 siti dove sono presenti fari, semafori, vedette costiere, e altri immobili e infrastrutture di proprietà regionale al fine di: provvedere all’elaborazione di un programma dettagliato per la loro valorizzazione; assicurare la loro gestione curando anche eventuali procedimenti pubblici per l’affidamento in concessione degli immobili. I beni trasferiti alla Conservatoria diventano “aree di conservazione costiera” in applicazione della Legge Regionale n.2 del 29 Maggio 2007. L’Agenzia opera attraverso approccio GIZC. Ex stazione semaforica di Capo Ferro (Arzachena) Ex stazione di vedetta di Capo Figari (Golfo Aranci) Ex stazione di segnalazione marittima Puntiglione (La Maddalena) Ex stazione di vedetta Testiccioli (La Maddalena) Faro di Punta Filetto isola S. Maria (La Maddalena) Vecchio faro isola di Razzoli (La Maddalena ) Ex stazione di vedetta di Marginetto (La Maddalena) Ex stazione di vedetta di Capo Ceraso (Olbia) Faro Capo d’Orso (Palau) Ex stazione segnali di Punta Falcone (Santa Teresa di Gallura) Faro Capo Mannu (San Vero Milis) Ex stazione semaforica di Punta Scorno isola dell’Asinara (Porto Torres) Faro e Torre di Torregrande, (Oristano) Ex stazione segnali di Capo Sperone (Sant’Antioco) Stazione Segnali di Capo Sant’Elia (Cagliari) Fari, semafori e vedette della Sardegna all’interno di una strategia unitaria, con un progetto unico che mira a realizzare una rete comunemente accessibile; Ogni struttura con la sua peculiarità ma tutti accomunati da un comune sentire, rappresentato dagli spazi legati alla cultura della navigazione, e coordinati tra loro; Luoghi di esperienza: aperti e visitabili, così come il territorio circostante; Recupero e “messa in valore” con scelta di funzioni di utilizzo che siano condivise con il territorio; “Messa in valore" delle qualità proprie del bene: interpretazione che mette l'accento sulla necessità di scoprire, di tutelare e di evidenziare il valore intrinsecamente già presente nel bene, prioritariamente rispetto a qualsiasi obiettivo economico (E. Salzano, 2011). Delib. G.R. n. 19-45 del 14.5.2013 Programma Integrato di Valorizzazione | Strategia II. Analisi iniziale IV. Formulazione della Strategia V. Applicazione del PIV VI. Monitoraggio, Controllo e Revisione III. Coinvolgimento portatori interesse I. Finalità Programma Integrato di Valorizzazione | Applicazione Definizione uso dei beni Individuazione risorse pubbliche Restauro e recupero NO Procedure di evidenza pubblica per affidamento SI Gestione beni Monitoraggio e controllo Linee Guida progettuali Linee Guida gestione Promozione Programma Integrato di Valorizzazione | Torregrande C B D A PIANO QUOTA +4METRI PIANO QUOTA +10METRI PIANO QUOTA +14METRI Programma Integrato di Valorizzazione | Razzoli C B D A PIANO TERRA PIANO TERZO • Uso misto; • Accoglienza e pernottamento sul modello dell’albergo dato l’elevato investimento per il recupero dell’immobile; • Spazio espositivo legato alla cultura del mare (navigazione e ambiente marino); • Servizi standard: caffetteria, bookshop, ecc. atti a garantire la piena accessibilità dell’immobile al pubblico. • Bando di gara per la Progettazione preliminare - Pubblicazione DPP e LG. • Linee guida generali per il restauro conservativo dei fari, delle stazioni semaforiche e delle vedette: • obiettivi: orientare i singoli interventi e costituire una “matrice comune” sulla base della quale il singolo progettista possa operare, pur lasciando libera espressione alla individuale scelta progettuale e focalizzare l’interesse non sul singolo fabbricato, ma sul l’intero sistema in continuità col contesto esistente. • contenuti: prima sezione pone l’accento sull’approccio analitico-conoscitivo al progetto di restauro quale fase propria del progetto stesso, seconda sezione concentra l’attenzione su alcuni temi quali la rifunzionalizzazione e l’accessibilità e scompone la fabbrica in macroelementi (murature, coperture, aperture etc.) per analizzarne nello specifico caratteri comuni e peculiarità e con lo scopo di identificare indirizzi operativi univoci. • Rapporto tecnico scientifico sui fabbisogni energetici e sui sistemi impiantistici più idonei per l'approvvigionamento idrico ed il trattamento con possibilità di recupero delle acque reflue. • Affidamento progettazione preliminare. • Progettazione preliminare da porre a base di gara per la concessione di lavori pubblici. MED-PHARES e il Programma ENPI CBC MED MED-PHARES è un progetto finanziato nell’ambito del programma ENPI CBC MED che ha lo scopo di promuovere la cooperazione transfrontaliera tra i Paesi del bacino del Mediterraneo. Priorità 1: Promozione dello sviluppo socio - economico e rafforzamento dei territori. Misura 1.3: Rafforzamento delle strategie nazionali di pianificazione territoriale attraverso l'integrazione dei diversi livelli di pianificazione e la promozione di uno sviluppo socio – economico sostenibile. Obiettivo: sviluppare un modello per la riqualificazione e la gestione del patrimonio costiero legato ai fari, ai semafori e ai segnalamenti marittimi del Mediterraneo nell’ottica di uno sviluppo turistico sostenibile e durabile. Partenariato Italia Agenzia Conservatoria delle coste della Sardegna Francia Conservatoire du Littoral et des Rivages Lacustres Tunisia Agence de Protection et d’Aménagement du Littoral Libano Société pour la Protection de la Nature au Liban Comune di Tiro Attività Catalogazione Linee Guida Materiale didattico Formazione Processi partecipati Piani di gestione Azioni sui siti pilota Messa in rete www.mediterraneanlighthouses.org Valorizzazione del patrimonio marittimo - costiero della Sardegna e il progetto MED-PHARES