CONFEDERAZIONE
NAZIONALE COLDIRETTI
FERTILIZZANTI: L’ALTALENA DEI MERCATI E LE
CONSEGUENZE PER L’AGRICOLTURA ITALIANA
Rimini, 29 ottobre 2009
Consumi di fertilizzanti in
agricoltura
L’andamento dei consumi è influenzato da:
•
•
•
•
Prezzo dei fertilizzanti
Andamento climatico
Tipo di terreno
Costi di produzione
Consumi di fertilizzanti di sintesi
(fonte: C. Zaccarini - MIPAAF)
 Dal 1998 al 2007 (Istat) crescita distribuzione dei fertilizzanti consentiti
in agricoltura biologica
Aumento più consistente è relativo al consumo di ammendanti (2,7 a
11,9 milioni di q.li)
 Riduzione del consumo dell’azoto minerale e dell’anidride fosforica dal
1990 al 2007
Consumo dell’azoto minerale (1990-07)
Consumo di anidride fosforica (1990-07)
7.000.000
10.000.000
9.000.000
6.000.000
8.000.000
5.000.000
ITALIA
5.000.000
Nord
4.000.000
3.000.000
Centro
Mezzogiorno
e Isole
Anidride Fosforica (q.li)
6.000.000
ITALIA
4.000.000
Nord
Centro
3.000.000
Mezzogiorno
e Isole
2.000.000
2.000.000
1.000.000
1.000.000
19
90
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
0
19
90
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
Azoto minerale (q.li)
7.000.000
LE PROBLEMATICHE SULL’USO DEI FERTILIZZANTI IN
ALCUNE REGIONI DEL NORD DEL CENTRO E DEL
SUD
Le problematiche riscontrate sono state segnalate
dai tecnici delle Federazioni Coldiretti di:
•
•
•
•
•
•
Piemonte
Lombardia
Marche
Lazio
Sicilia
Sardegna
SITUAZIONE FERTILIZZANTI IN PIEMONTE:
IL PSR INCENTIVA LA PRODUZIONE DI COMPOST
• prezzi elevati dei fertilizzanti nonostante un lieve
ribasso nel 2009;
• le imprese agricole hanno difficoltà nel
programmare le concimazioni a seguito della
complessa attuazione della direttiva nitrati;
• nel PSR la regione ha attivato con la misura
agro-ambientale n. 214: un aiuto per le imprese
agricole che acquistano gratuitamente il
compost dalle aziende che lo producono come
attività complementare al riciclaggio dei rifiuti;
• la misura è utile per incentivare quelle imprese
reticenti a utilizzare il compost.
SITUAZIONE FERTILIZZANTI IN
PIEMONTE (2)
Il sistema di incentivazione previsto dal PSR ha i seguenti vantaggi:
• le imprese agricole riescono ad avere il compost gratuitamente e
quindi se ne diffonde l’uso vincendo le eventuali resistenze;
• le aziende di riciclaggio dei rifiuti che cedono gratuitamente il
compost:
• A) compiono un’operazione d’immagine in quanto si liberano della
frazione organica reinserendola in un ciclo produttivo aziendale
• B) hanno la prospettiva che si possa incentivare in tal modo un
mercato del compost in agricoltura
•
•
•
•
Impiego del compost su:
Orticole
Cereali e mais
Settore hobbistico
Piemonte: possibili ostacoli allo
sviluppo del compost
La diffusione del compost in agricoltura può entrare in
contrasto con l’esigenza di smaltire gli effluenti di
allevamento, a seguito dei vincoli imposti dalla direttiva
nitrati.
Una soluzione possibile potrebbe essere quella di creare
una filiera che utilizzi gli effluenti di allevamento per la
produzione di compost
Lombardia
• Alto livello dei prezzi dei fertilizzanti ;
• I vincoli della direttiva nitrati hanno determinato
un aumento da parte delle imprese delle
domanda di fertilizzanti chimici e ciò ha
contribuito all’aumento dei prezzi;
• L’incidenza sui costi di produzione è un fattore
negativo perché determina un erosione dei
margini di reddito aziendali;
• Non è possibile diminuire le dosi di prodotto
perché si riducono le rese;
Lombardia: consumo fertilizzanti
• ampio uso dell’urea in passato
• attuale trend decrescente dei consumi di urea a favore di
altre sostanze alternative (scfr. tabella) ad es:
– Cornunghia
– borlanda da melasso
(classificati dal dlgs 217/07 come concimi organici azotati)
• Compost agronomicamente è poco impiegato perché:
– gli agricoltori non hanno garanzie sulla qualità delle matrici di cui
è costituito;
– Il compost ottenuto in azienda non è ammesso dalle Agenzie
ambientali regionali.
COSTI CONCIMI CHIMICI:
QUOTAZIONI E TREND (I)
fonte: Coldiretti Lombardia
PRODOTTO
1°SEM.
200 2°SEM. 1°SEM.
6
2006
2007
2°SEM.
2007
1°SEM.
2008
2° SEM.
2008
FOSFATO
BIAMM.18-46
30,00
30,00
35,00
45,00
63,00
95,00
PERFOSFATO
SEMP.19%
16,00
16,00
17,00
22,00
30,00
39,00
NITRATO
AMM.26%
22,00
21,00
22,00
24,00
31,00
33,00
UREA PRILLED.
27,00
27,00
33,00
36,00
42,00
52,00
UREA GRANUL.
30,00
30,00
34,00
39,00
42,00
53,00
TER.20-10-10 C
24,00
25,00
25,00
32,00
45,00
48,00
TER.11-22-16
C.MIX
25,00
25,00
28,00
30,00
50,00
57,00
COSTI CONCIMI CHIMICI
QUOTAZIONI E TREND (II)
T itolo del g rafic o
400,00
350,00
300,00
250,00
200,00
150,00
100,00
50,00
0,00
1°S E M.2006
2°S E M. 2006
F O S F A TO B IA MM.18-46
UR E A P R IL L E D.
TE R .11-22-16 C .MIX
1°S E M. 2007
2°S E M. 2007
P E R F O S F A TO S E MP .19%
UR E A G R A NUL .
1°S E M. 2008
NITR A TO A MM.26%
TE R .20-10-10 C
2° S E M. 2008
AUMENTO COSTI CONCIMI
CHIMICI
• Fosfato biammonico : da 38 euro a 80
= + 110%
• Urea : da 35 euro a 52 euro = + 80%
• Misto organico 11-25 : da 32 euro a 63
= + 100%
COSTI DEI FERTILIZZANTI (DATI 2008)
FONTE COLDIRETTI LOMBARDIA
• Ondata rialzista dei costi dei fertilizzanti: del 216 % sul
valore iniziale per fosfato biammonico (valore massimo
di incremento percentuale)
• Del 77% sull’urea granulare (valore minimo di
incremento percentuale)
• Di circa il 50% per il potassio
Marche
Molte imprese rinunciano alla concimazione fosfatica perché troppo
costosa.
Il conto economico dei cereali è negativo e, quindi, attualmente il
20/25% delle imprese non ne fa uso.
Ci sono aziende che pensano di cessare la produzione.
L’uso del compost è attualmente limitato ai siti dove avviene il riciclaggio
Dei rifiuti e si usa su vigneti e seminativi.
Il compost è ancora poco usato perché gli agricoltori non sono
adeguatamente informati in materia.
C’è uno scarso ricorso al compost industriale perchè si necessita di maggiori
garanzie di qualità e di un buon rapporto costo/qualità.
Lazio
• 20 anni fa si producevano 60 q di grano in
area marginale utilizzando 300 kg di azoto. Una pratica oggi
impensabile non solo per i vincoli ambientali ma per i costi che
ciò comporterebbe all’azienda;
• prevale l’ uso di concimi azotati;
• minore ricorso alle concimazioni fosfatiche perché molto
costose;
• basso ricorso al compost che le imprese agricole ritengono
utile sul piano agronomico soprattutto per il florovivaismo e le
colture orticole, ma non per i cereali e le grandi colture
estensive;
• 1ha di terreno richiede da 300 a 500 q di letame per coprire il
fabbisogno di azoto: riesce il compost a soddisfare questa
esigenza?
• Le imprese chiedono garanzie sull’origine delle matrici del
compost.
Sardegna
• Nella scorsa annata agraria si sono avuti prezzi
troppo alti dei fertilizzanti;
• Attualmente si registra un ribasso in questa fase
perché l’offerta di fertilizzanti supera la domanda
a seguito della flessione nella produzione di
seminativi;
• I consumi di fertilizzanti sono diminuiti anche a
seguito dell’andamento climatico siccitoso che
ha reso inutili molte concimazioni;
• Si registra un minore ricorso alla letamazione, a
causa dei sistemi di allevamento che non
utilizzano la paglia per la lettiera.
SARDEGNA: COMPOST
Il compost può essere validamente
impiegato per le colture ad alto reddito:
• biologiche
• florovivaistiche
• ortive
Sicilia
Gli orientamenti produttivi:
Sicilia orientale: prevale settore orto-frutticolo,
Sicilia occidentale indirizzo cerealicolo- zootecnico e viticoltura.
•
•
•
•
•
•
alti costi dei fertilizzanti,
non si riscontra un buon rapporto qualità prezzo: se si acquista un prodotto
meno caro la qualità è piuttosto scadente,
Coldiretti Sicilia ha proposto alternative e soluzioni alla classica gamma dei
prodotti fertilizzanti con altri di eguale caratteristiche (principi attivi ed effetti
ottenuti) ma con costi inferiori.
per quanto concerne le prospettive per il Compost si auspica un’azione
capillare di informazione sulla qualità e sugli impieghi del compost;
la divulgazione delle innumerevoli prove effettuate sul territorio italiano
sull’uso del compost migliorerebbe la conoscenza di un nuovo mezzo
tecnico per l’agricoltura;
da approfondire la definizione di stabilità/maturità del materiale. La mancata
conoscenza della stabilità del compost porta nella maggior parte dei casi a
limitare l’efficacia in applicazioni specialistiche.
IL COMPOST DI QUALITA’
Introduzione di un sistema di rintracciabilità:
• indicazione in etichetta delle matrici utilizzate e
dello stabilimento di provenienza;
• maggiori informazioni agronomiche in etichetta
(in riferimento alle tipologie di impiego);
• introduzione di un marchio legato al sistema
produttivo;
• diffusione del sistema di certificazione di
prodotto.
IMPORTANZA DEL COMPOST IN
AGRICOLTURA
• La produzione e l'utilizzo di compost in
agricoltura derivante da rifiuti organici - sono
importanti per sopperire alla crescente carenza
di sostanza organica (il 50 per cento dei terreni
italiani è ormai classificabile come povero di
sostanza organica) oltre che per conservare la
fertilità dei terreni agrari e preservare gli equilibri
ambientali;
• Accordo Coldiretti – CIC per promuovere uso del
compost.
UN PROBLEMA SPECIFICO NEL D.LGS. 217/06: IL
CASO LETAME
• Mancato coordinamento tra disciplina su utilizzazione agronomica
(d.lgs. 152/2006), fertilizzanti (d.lgs. 217/07) e reg. CE 1774/02 sui
sottoprodotti di origine animale.
• Le cessioni di letame anche a titolo gratuito tra imprese agricole
rischiano attualmente ai sensi del d.lgs. 217/07 di far classificare tali
imprese come fabbricanti di fertilizzanti
• Se il letame viene ceduto a titolo gratuito ad altra impresa agricola
per lo spandimento sul terreno ai fini dell’utilizzazione agronomica,
l’impresa agricola non può essere classificata come fabbricante di
fertilizzanti
• Manca una norma che chiarisca il campo di applicazione dei diversi
provvedimenti
ARMONIZZARE LA DISCIPLINA SUL
LETAME
•
Prevedere un emendamento di modifica del
D.Lgs. 217/2006 con il quale si specifichi che
l’impresa agricola che spande il letame sui
propri terreni o lo cede a terzi con il fine della
sua utilizzazione agronomica, non assume la
qualifica di produttrice di fertilizzanti;
•
Il letame si deve configurare come fertilizzante
solo se imballato ed etichettato come tale, in
quanto ottenuto in questo caso, con il fine
prioritario della sua commercializzazione.
Direttiva nitrati: un patto tra la
chimica e le imprese agricole
Direttiva nitrati: limite di 170 kg azoto per
ettaro/anno
Promuovere accordi tra industria chimica
produttori di compost e imprese agricole che
producono effluenti di allevamento per la
produzione di fertilizzanti ed ammendanti
Sintetizzando
Fattori generali di criticità:
–
–
–
Elevato prezzo dei fertilizzanti
Flessione nella redditività di alcune colture (v. seminativi)
Vincoli della direttiva nitrati
–
Diffidenza verso l’uso del compost per scandali pregressi. Le imprese spesso lo
equiparano ai fanghi.
Prospettive di impiego del compost:
–
–
–
–
maggiori per le colture ad alto reddito (biologiche, florovivaismo, ortive), minori
per le grandi colture
Garantire la qualità del compost anche con apposito marchio
Servizi di assistenza tecnica alle imprese per divulgare i vantaggi connessi
all’uso del compost
attivazione nel PSR della misura agroambientale n. 214 per la concessione di un
aiuto alle imprese agricole che acquistano gratuitamente il compost dalle
aziende che lo producono come attività complementare al riciclaggio dei rifiuti
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fertilizzanti_annalisa - Consorzio Italiano Compostatori