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Aziendale
SCOPO
La presente procedura definisce le modalità e le responsabilità relative alla gestione delle Emergenze Cliniche,
qualora si verifichino a carico delle diverse categorie di persone che a qualunque titolo si trovino all’interno del
Presidio Ospedaliero (operatori sanitari ed amministrativi, pazienti ambulatoriali o ricoverati, loro familiari,
accompagnatori e visitatori, fornitori, ecc.). In particolare, scopo di questa procedura, è quello di fornire agli
utilizzatori precise istruzioni di comportamento al fine di:


Assicurare, nel rispetto delle norme vigenti, un tempestivo ed appropriato intervento, tramite la rapida
attivazione degli operatori sanitari meglio adeguati alla valutazione del caso.
Evitare manovre o azioni improprie che possano avere conseguenze dannose.
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente procedura è applicata da tutto il personale ospedaliero (medico, infermieristico e di supporto
all’assistenza) degli Stabilimenti Ospedalieri della USL 7.
BIBLIOGRAFIA
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
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


Chan PS et al. Rapid response teams: a systematic review and meta-analysis. Arch Intern Med. 2010;
170:18 26
Conti S et al. Postazioni per l’emergenza intraospedaliera e loro accessori: le nostre soluzioni.
L’Emergenza Intraospedaliera, SAVONA, 3-5 Ottobre2002
Ferro S. et al. Strategie di contenimento della mortalità intra-ospedaliera. Il progetto MIER, Agenzia
sanitaria e sociale regionale dell’Emilia-Romagna n. 45, settembre 2009
De Vita et al. Findings of the First Consensus Conference on Medical Emergency Teams. Critical Care
Med 2006 Vol. 34, n. 9
Lesmo A Organizzazione e risultati della gestione delle emergenze intraospedaliere nella A.O. Ospedale
San Carlo Borromeo; ACTA ANAESTH. ITALICA 58, 23-34, 2007, pag 7-22
Radeschi G, Emergenza Intraospedaliera: un progetto regionale di miglioramento del percorso clinico –
organizzativo pag 8-32 Quaderni scientifici ARESS n. 2 / 2009
Regione Piemonte. Linee guida per l’organizzazione dei sistemi di risposta alle emergenze
intraospedaliere. DGR n. 5-9887 del 27/10/2008
SIAARTI-IRC Working Group: “Recommendations for organizing responses to In-Hospital
emergencies”. Minerva Anestesiol 2007 ; 73:533-53
DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI



Emergenza Clinica: una manifestazione morbosa che comporti una compromissione delle funzioni vitali
Luoghi presidiati H.24: luoghi sempre presidiati da personale sanitario, medici ed infermieri (es.
Reparti e setting di assistenza e cura; Sale di attesa di reparti)
Luoghi presidiati H.12: luoghi presidiati da personale sanitario, medici ed infermieri, esclusivamente
dalle ore 8 alle ore 20 (es. ambulatori, radiologia, riabilitazione, oncologia)
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Luoghi non presidiati da personale sanitario: luoghi nei quali non è prevista la presenza strutturata di
personale sanitario, medici o infermieri (es. corridoi, mensa, morgue, farmacia)
PO: presidio ospedaliero
PP: procedura presidio
UO: unità operativa
MODALITA’ OPERATIVE
A seconda che l’emergenza clinica si verifichi in luoghi sempre presidiati da personale sanitario oppure luoghi
normalmente non presidiati, si dovrà procedere applicando i relativi processi di seguito descritti:
1) PROCEDURA LUOGHI PRESIDIATI H.24 (Medico + Infermiere H.24)
2) PROCEDURA LUOGHI PRESIDIATI H.12 (Medico + Infermiere H.12)
3) PROCEDURA LUOGHI NON PRESIDIATI:
1) PROCEDURA LUOGHI PRESIDIATI H.24 (Medico + Infermiere H.24)
A) Stabilimenti Ospedalieri di Nottola e Campostaggia
In caso di evento clinico critico, il personale sanitario medico e infermieristico del reparto, applica la seguente
procedura:
Una unità infermieristica:
 effettua la prima valutazione della criticità del caso e presta le prime manovre rianimatorie e di
assistenza. Se la sintomatologia clinica evolve favorevolmente:
 il soggetto esterno viene accompagnato dall’Infermiere del Reparto, preavvisando, al Triage
in Pronto Soccorso per la presa in carico.
 il soggetto ricoverato prosegue il percorso di cure all’interno del reparto

se necessario, allerta una seconda unità di Assistenza
Tale seconda unità provvede a:
 attivare immediatamente il medico di guardia del reparto
 rendere disponibile il carrello dell’emergenza presso il luogo dell’evento (fare riferimento alla IO
Carrello Clinico di Emergenza e Defribillatori)
Il Medico di Guardia del Reparto, presta le cure del caso e, qualora vi sia una grave compromissione delle
funzioni vitali e lo ritenga necessario, contatta il medico Rianimatore (Nottola: tel. 3040; Campostaggia: tel.
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4856) o, qualora quest’ultimo sia impossibilitato ad intervenire perché impegnato a gestire altra emergenza NON
DIFFERIBILE, attiva il medico Cardiologo (Nottola: tel. 3006; Campostaggia: tel. 4822).
Nell’eventualità che anche il Cardiologo sia impossibilitato ad intervenire, viene attivato l’Internista di guardia
(Nottola: tel. 3004; Campostaggia: tel. 4836)
Quando il medico Rianimatore si allontana dal reparto per raggiungere il luogo dell’emergenza, avvisa il
Cardiologo di guardia che diventa responsabile temporaneo di entrambe le aree, al fine di garantirne il costante
presidio.
Ogni qual volta si realizzi la contemporanea presenza delle due figure mediche nella gestione dell’evento critico
(medico di guardia del reparto e medico dell’emergenza), per tutto il periodo di instabilità il paziente rimarrà
comunque in carico al medico di guardia del reparto.
In ogni caso, l’assistenza infermieristica è fornita dal personale del reparto ove si è verificata l’emergenza.
Il Team assistenziale (come sopra individuato) provvede a:

Adottare adeguata strategia terapeutica

Traferire, se necessario, il pz. in reparto/servizio a più appropriata potenzialità assistenziale

Traferire, se necessario, il pz. direttamente in sala operatoria (attivazione dell'equipe chirurgica
d'urgenza)

Traferire, se necessario, il pz. in altra struttura ospedaliera specialistica (di II o III livello) per interventi
assistenziali non erogabili presso il P.O.
NOTE:


Qualora l’emergenza clinica riguardi proprio il medico di guardia del reparto, dovrà essere ovviamente
allertato direttamente il medico dell’Emergenza Interna (Rianimatore o in seconda istanza Cardiologo):
Il contenuto di ogni carrello dell’emergenza sarà controllato giornalmente dal Coordinatore
Infermieristico di reparto, che ne è pertanto responsabile (fare riferimento alla specifica IO Carrello
Clinico di Emergenza e Defibrillatori).
B) Stabilimento Ospedaliero Abbadia San Salvatore
Nelle ore diurne (8-20): si adottano le medesime modalità assistenziali degli stabilimenti di Nottola e
Campostaggia (fare riferimento al precedente punto A).
Nelle ore notturne (20-8): in caso di evento clinico critico, il personale medico ed infermieristico del reparto,
adotta la seguente procedura:
Una unità infermieristica:
 effettua la prima valutazione della criticità del caso e presta le prime manovre rianimatorie e di
assistenza. Se la sintomatologia clinica evolve favorevolmente:
 il soggetto esterno viene accompagnato dall’Infermiere del Reparto, preavvisando, al Triage
in Pronto Soccorso per la presa in carico
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

il soggetto ricoverato prosegue il percorso di cure all’interno del reparto
se necessario, allerta una seconda unità di assistenza
Tale seconda unità provvede a:
 attivare immediatamente il medico di guardia dello Stabilimento
 rendere disponibile il carrello dell’emergenza presso il luogo dell’evento (fare riferimento alla
Procedura Carrello Clinico di Emergenza e Defribillatori)
Il Medico di Guardia dello Stabilimento, presta le cure del caso e, qualora vi sia una grave compromissione delle
funzioni vitali, può attivare il medico Rianimatore che però risulta disponibile solo in reperibilità (tel. 2265).
Ogni qual volta si realizzi la contemporanea presenza delle due figure mediche (medico di guardia del reparto e
medico Rianimatore), la gestione dell’evento critico, per tutto il periodo di instabilità del paziente, sarà
comunque in carico al medico di guardia del reparto.
In ogni caso, l’assistenza infermieristica è fornita dal personale del reparto ove si è verificata l’emergenza.
Il Team assistenziale (come sopra individuato) provvede a:

Adottare adeguata strategia terapeutica

Traferire, se necessario, il pz. in altra struttura ospedalier per interventi assistenziali non erogabili presso
questo Stabilimento
2) PROCEDURA LUOGHI PRESIDIATI H.12
In base all’orario in cui si verifica l’evento riferirsi a:
A. dalle ore 08.00 alle ore 20.00 riferirsi a Punto 1
B. dalle ore 20.00 alle ore 08.00 riferirsi a successivo Punto 3
3) LUOGHI NON PRESIDIATI
A) Stabilimenti Ospedalieri di Nottola e Campostaggia
Chiunque assista il verificarsi di un evento configurante un quadro di emergenza clinica, ferma restando, quando
possibile, la prioritaria e tempestiva allerta di personale sanitario eventualmente presente nelle vicinanze, dovrà
provvedere ad attivare telefonicamente l’infermiere del Pronto Soccorso (Nottola: tel. 3080; Campostaggia: tel.
4688)
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Nell’eventualità che un medico, infermiere o altro personale sanitario si trovino, casualmente o dopo allerta, sul
luogo dell’emergenza, provvede ad attivare direttamente l’emergenza interna, facendosi trovare sul posto al
momento dell’arrivo del team per dare informazioni sull’accaduto.
L’infermiere che riceve la chiamata, prende nota dei dati riguardanti l’evento e prima di allontanarsi per recarsi
rapidamente sul luogo dell’emergenza insieme ad un operatore di supporto, avvisa il medico di guardia del
Pronto Soccorso ed i colleghi comunicando loro il motivo dell’allontanamento e la destinazione. L’infermiere si
dota dello zaino, barella e spinale completa dedicati all’emergenza.
L' unità infermieristica:
 effettua la prima valutazione della criticità del caso e se necessario presta le prime manovre
rianimatorie e di assistenza
 se risoluzione, il soggetto viene accompagnato dall’Infermiere, preavvisando, al TRIAGE del
Pronto Soccorso per la presa in carico
se necessario attiva il medico dell’emergenza interna (il rianimatore o il cardiologo, ai numeri
precedentemente indicati)

Il team provvederà a portare a compimento la procedura di soccorso fino al suo esaurimento in Pronto
Soccorso:

L’infermiere/medico intervenuto sul fatto riferirà al medico del pronto soccorso i dati clinici relativi al
paziente.

L’infermiere di triage assegna il codice colore al paziente, che prosegue il suo percorso diagnostico
terapeutico fino ad eventuale dimissione o ricovero o trasferimento in altra struttura ospedaliera, qualora
l’emergenza imponga interventi assistenziali non erogabili presso questo ospedale.
B) Stabilimento Ospedaliero Abbadia San Salvatore
Chiunque assista il verificarsi di un evento configurante un quadro di emergenza clinica, ferma restando, quando
possibile, la prioritaria e tempestiva allerta di personale sanitario eventualmente presente nelle vicinanze, dovrà
provvedere ad attivare telefonicamente l’infermiere di reparto (tel. 2212)
L’infermiere che riceve la chiamata, prende nota dei dati riguardanti l’evento e prima di allontanarsi per recarsi
rapidamente sul luogo dell’emergenza, attiva il medico di guardia del reparto, ed avvicina il pertinente carrello
dell’emergenza al luogo più prossimo all’evento. Il medico, salvo impellenti impedimenti, si recherà anch’esso
sul luogo dell’accaduto
Il Medico di Guardia del Reparto presta le cure del caso e, qualora vi sia una grave compromissione delle
funzioni vitali, può attivare il medico Rianimatore che però risulta disponibile in reperibilità (tel. 2265)
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Il team così composto provvederà a portare a compimento la procedura di soccorso fino al suo esaurimento in
Pronto Soccorso:

L’infermiere/medico intervenuto sul fatto riferirà al medico del pronto soccorso i dati clinici relativi al
paziente.

L’infermiere del Pronto Soccorso effettua il triage del paziente e, assistito dall’O.S.S. segue il paziente
durante il percorso diagnostico fino ad eventuale dimissione o ricovero o trasferimento del paziente in
altra struttura ospedaliera, qualora l’emergenza imponga interventi assistenziali non erogabili presso
questo ospedale.
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DIAGRAMMA DI FLUSSO
A) LUOGO PRESIDIATO DA PERSONALE SANITARIO
ATTIVAZIONE INFERMIERE
REPARTO
In presenza di soggetto critico, l' Infermiere:

Posiziona il paziente in sicurezza

Effettua valutazione del caso

Presta le prime manovre rianimatorie

Se necessario allerta ulteriore unità infermieristica

La seconda unità avvicina il carrello dell’emergenza sul luogo dell’evento
I° VALUTAZIONE
Se necessario
Se risoluzione
In caso di paziente esterno trasferimento
in Pronto Soccorso;
In caso di paziente già ricoverato si
proseguirà nell’assistenza di reparto
Se risoluzione
Medico di guardia del Reparto
II° VALUTAZIONE
Se necessario
Medico Emergenza interna (consulente)
In caso di mancata risposta attivare Medico internista
III° VALUTAZIONE
Se necessario
Trasferimento assistito in altro
presidio per prestazioni non
erogabili in loco
Gestione assistito nei
reparti/servizi del presidio a più
appropriata potenzialità
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B) LUOGO NON PRESIDIATO DA PERSONALE SANITARIO
Nottola e Campostaggia
(Infermiere/Medico
dell’emergenza)
Abbadia S.S.
(Infermiere di reparto)
ATTIVAZIONE EMERGENZA
In presenza di soggetto critico, l' Infermiere/medico:

Posiziona il paziente in sicurezza

Effettua valutazione del caso

Presta le prime manovre rianimatorie
I° VALUTAZIONE
Se risoluzione
In caso di paziente esterno trasferimento in
Pronto Soccorso
Se necessario
Nottola e Campostaggia: Medico
dell’emergenza interna
Abbadia San Salvatore: Medico di Guardia
II° VALUTAZIONE
Gestione assistito nei
reparti/servizi del presidio a più
appropriata potenzialità o
dimissione
Trasferimento assistito in altro
presidio per prestazioni non
erogabili in loco
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