11 Settembre 2013 - ANNO 7 | N.2 NOTIZIE DI VARIA VATIC ANITÀ - FOGLIO INFORMALE PER I DIPENDENTI DEL GOVERNATORATO NOVITÀ IN GOVERNATORATO L o scorso 24 agosto S.E. Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario Generale, è stato nominato da Papa Francesco Segretario aggiunto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Mentre formuliamo i migliori auguri per la nuova missione, desideriamo ringraziarlo per la sua presenza ed il suo servizio presso il Governatorato, ricordando i suoi modi estroversi, carichi di simpatia. Il 30 agosto 2013, poi, il Papa ha nominato Segretario Generale del Governatorato il Rev. Padre Fernando Vérgez, L.C. Primo non italiano ad assumere questa responsabilità, P. Fernando è nato in Spagna, a Salamanca, il 1° marzo 1945. Ordinato Sacerdote nella Congregazione dei Legionari di Cristo il 26 novembre del 1969, inizia il servizio alla Santa Sede il 1° agosto 1972 presso la Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari; nel 1984 passa al Pontificio Consiglio per i Laici, seguendo il Servo di Dio Cardinale Eduardo Francisco Pironio, del quale dal 1975 è segretario privato. Nel giugno del 2004 è stato nominato Capo Ufficio dell’Ufficio Internet della Santa Sede, poi inglobato, nel febbraio 2008, nella Direzione delle Telecomunicazioni, della quale diventa Direttore. Facendo dunque già parte della grande famiglia del Governatorato, Padre Vérgez è conosciuto e stimato da molti di noi. Oltre all’incarico di Segretario Generale, P. Fernando conserva, per volontà del Santo Padre, anche quello di Direttore delle Telecomunicazioni. A P. Vérgez vanno, con il nostro caloroso benvenuto e l’assicurazione della nostra leale collaborazione, i migliori auguri per l’importante compito che il Santo Padre gli ha affidato! E.H. 11 Settembre 2013 Indice 3 Cari amici 4 Mi-ka-el chi è come Dio? 6 Il Marchese di Ischia di Castro 9 La Santa Messa con Papa Francesco 10 Notizie dall’Ufficio dei Patrons 12 Da non perdere! 13 Notturni d’arte all’insegna del bello da vedere...e da sentire 14 Alla scoperta del territorio dove convergono gli assi 18 Congedo Bonarelli e Maritan 19 Il concerto d’organo del M° Simone Baiocchi 20 Un saluto pieno di nostalgia Poesia dedicata al Corpo della Gendarmeria 21 Lo Sport in Vaticano 22 Vecchi e nuovi amici in Vaticano REDAZIONE: Dott.ssa arch. Barbara Cappellato (Ufficio Progetti, DST) 23 Notizie liete e ... tristi IMPAGINAZIONE: Roberto Cortesini (UFN, Governatorato) STAMPA: Tipografia Vaticana Notizie utili L’Em.mo Card. Presidente riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 82505) Il Rev.do Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 83158). Si ricorda che il notiziario All’Ombra del Cupolone è accessibile anche dal sito www.vaticanstate.va/IT/Cupolone. 2 All’Ombra del Cupolone © Servizio Fotografico de L’Osservatore Romano C ari Amici, mentre inizio il mio servizio al Governatorato, desidero condividere con voi le parole del Santo Padre nell’udienza concessami mercoledì 28 agosto 2013, quando mi convocò per comunicarmi la nomina a Segretario Generale. Nel corso del dialogo, cordiale e diretto, Gli dissi: “Mi permetta, Santo Padre, di manifestarLe brevemente i miei sentimenti in questo momento: posso assicurarLe che non ho mai immaginato o pensato a questo incarico, né tantomeno l’ho desiderato. Al contrario, è una responsabilità che mi costa accettare, e lo faccio con timore e trepidazione, ponendo piena fiducia nel Signore e in Maria nostra Madre. Quale Direttore delle Telecomunicazioni del Governatorato, ho collaborato con tre Segretari Generali, e conosco un poco l’impegno che tale missione richiede. Nel contempo, Santo Padre, non posso nascondere che la fiducia riposta in me mi onora e mi commuove, non tanto nei confronti della mia persona quanto piuttosto per il servizio che ho prestato alla Santa Sede per 41 anni. Questo Suo gesto genera in me un impegno speciale; Le prometto pertanto totale fedeltà e dedizione. So che non sarà facile, Santo Padre, ma può contare sulla mia totale obbedienza alle Sue indicazioni”. Il Santo Padre mi rispose di iniziare il mio lavoro con serenità e tranquillità e mi assicurò le Sue preghiere, affermando di essere a conoscenza del peso che tale incarico comporta. Proprio la fiducia del Santo Padre nei miei confronti mi ha consolato ed incoraggiato ad accettare e a dedicarmi pienamente alla nuova missione. Farò del mio meglio, lavorando sotto la guida sapiente del Cardinale Presidente, al quale mi unisce anche una lunga conoscenza e consuetudine, avendo lavorato con lui come Direttore delle Telecomunicazioni. In questi giorni mi sono trasferito nel nuovo ufficio, ma mi sento ancora in regime “di rodaggio”, giacché debbo vedere come armonizzare i due incarichi a me affidati. Stendo la mano e chiedo a tutti la preghiera, l’aiuto e la collaborazione per poter svolgere al meglio il compito che il Santo Padre mi ha affidato. Spero di potervi conoscere personalmente nelle varie Direzioni ed Uffici che mi riprometto di visitare nelle prossime settimane e porgo a voi e alle vostre famiglie un cordiale saluto e l’augurio di ogni bene nel Signore. di P. Fernando Vergez, L.C. Segretario Generale 3 11 Settembre 2013 MI-KA-EL CHI È COME DIO? Direzione dei Servizi Tecnici “N ei Giardini Vaticani ci sono diverse opere artistiche. Questa, che oggi si aggiunge, assume però un posto di particolare rilievo, sia per la collocazione, sia per il significato che esprime. Infatti non è solo un’opera celebrativa, ma un invito alla riflessione e alla preghiera, che si inserisce bene nell’Anno della fede” Con queste parole il Santo Padre Francesco ha iniziato, il 5 luglio, il Suo discorso per l’inaugurazione di un nuovo monumento dedicato a San Michele Arcangelo e per la consacrazione dello Stato della Città del Vaticano al principale difensore della fede ed a San Giuseppe. Il 5 Luglio è stato quindi un giorno speciale per la Città del Vaticano ed a renderlo ancora più straordinario è stata l’ inaspettata partecipazione di Benedetto XVI alla cerimonia. Poco prima dell’inizio della celebrazione il Papa emerito, invitato da Papa Francesco, è giunto sul luogo ed è stato accolto con immutato affetto dai presenti e dal personale del Governatorato. Il Papa Francesco, arrivato subito dopo, e il Papa emerito sono rimasti vicini per tutta la cerimonia, prendendo posto su due poltrone collocate 4 davanti al monumento trasformando l’evento in un momento divenuto ormai “storico” per la sua unicità. La statua di San Michele Arcangelo, collocata in un’area verde all’inizio della salita che conduce ai Giardini Vaticani in prossimità del Palazzo del Governatorato, è un’opera monumentale commissionata dal Presidente emerito del Governatorato, il Cardinale Giovanni Lajolo, per celebrare l’Arcangelo Michele. L’opera è stata realizzata dall’artista pugliese Giuseppe Antonio Lomuscio, vincitore del concorso indetto dal Governatorato nel 2011, secondo il giudizio autorevole di una Commissione di esperti composta dal Direttore dei Musei Vaticani, Prof. Antonio Paolucci, e il Prof. Nesselrath, dal Direttore dei Servizi Tecnici, l’ing. Pier Carlo Cuscianna, e l’arch. Giuseppe Facchini e dalla Dott.ssa Barbara Jatta per la Biblioteca Apostolica Vaticana. Il monumento si configura in un gruppo scultoreo realizzato in bronzo per fusione a cera persa. L’Arcangelo è rappresentato secondo l’iconografia tradizionale: alato e con la lancia con cui sconfigge il demonio. All’Ombra del Cupolone Incontro dei due Papi all’inaugurazione della statua dedicata a San Michele Arcangelo. Foto di Biagio Tamarazzo “L’immagine è una metafora del trionfo del Bene sul Male, della Luce sulle Tenebre. Nel monumento l’Arcangelo ed il demone hanno le stesse proporzioni, la stessa postura ma diversa espressività dei corpi che si muovono e si contrappongono in uno spazio simbolico, quasi fossero legati l’uno al cielo e l’altro alla terra”. Così l’artista ha illustrato il significato della sua opera. Il Cardinale Lajolo ha poi aggiunto, durante il suo discorso, che l’arcangelo Michele è «qui raffigurato prendendo a prestito i tratti eroici di una figura umana, mentre Satana, da lui sconfitto, è rappresentato con una figura della medesima forma, ma rovesciata e deturpata, come conseguenza del peccato» (L’Osservatore Romano, 6 luglio 2013, p. 7). « Il contrasto» scrive ancora Lomuscio, « non può che favorire e accentuare il risalto dell’Arcangelo che si eleva trionfante [...], mentre il ribelle è in basso con la schiena riversa su una sfera. Su di essa, lungo una linea che la divide, come fa l’equatore con il globo terrestre» si legge la frase di Gesù Et portae inferi non prevalebunt (Le porte degli inferi non prevarranno) e si distingue chiaramente « il rilievo di una formina quadrangolare con l’impronta di una mano che si apre [...] in un gesto simbolico di bisogno e accoglienza». Il gruppo scultoreo poggia su un basamento in travertino romano, anch’esso ideato dall’artista. La struttura è costituita dall’intersezione di due elementi: un parallelepipedo ed un corpo stilizzato che vuole richiamare la forma di una mitria. I due corpi poggiano su due gradini, il più grande a forma di una goccia ricollegandosi alla simbologia dell’acqua, fonte e origine della vita. Ai lati del pilastro centrale sono presenti due bassorilievi in bronzo che riproducono gli stemmi Papali di Benedetto XVI e di Papa Francesco. Alla straordinaria cerimonia che si è conclusa con la benedizione di Papa Francesco, erano presenti tra gli altri i Cardinali Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato, Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, Sandri, Vegliò e Calcagno, gli Arcivescovi Becciu, Mamberti, Gänswein e Pichierri, il Vescovo Sciacca, allora Segretario Generale del Governatorato, i Monsignori Wells, Xuereb e Pedacchio Leaniz e, naturalmente, il benefattore, il Sig. Claudio Chiais che, con la sua generosità, ha contribuito a rendere indimenticabile questa circostanza. 5 11 Settembre 2013 IL MARCHESE DI ISCHIA DI CASTRO di Sandro Barbagallo L a recente acquisizione, da parte dei Musei Vaticani, di un ritratto di Antonio Canova realizzato nel 1793 da Maria Luigia Giuli, ci offre l’occasione per ricordare non solo l’artista, che da massimo esponente del Neoclassicismo si guadagnò il soprannome di “Nuovo Fidia”, ma soprattutto l’Ispettore Generale delle Antichità e delle Arti dello Stato della Chiesa, che dal 1802 al 1822 tutelò e valorizzò le collezioni pontificie. Nipote dello scultore Pasino Canova, Antonio nacque a Possagno il primo novembre del 1757. Rimasto orfano del padre ad appena quattro anni, mentre la madre contraeva un nuovo matrimonio con Francesco Sartori, lui rimase a Possagno con il nonno che, avendo intuito la vocazione all’arte, lo guidò nei suoi primi passi alla scultura. Dopo aver suscitato meraviglia, verso i sette anni di età, incidendo nel burro un leone durante una cena a casa del senatore Giovanni Falier, intuendo il suo grande talento, il padrone di casa si interessò affinché venisse avviato ad un’idonea formazione artistica. Introdotto, quindi, nel mondo veneziano ricco di fermenti artistici e culturali, ma ancora 6 legato al Rococò, dopo aver studiato disegno all’Accademia, esercitandosi sui calchi della Galleria di Filippo Farsetti, appena diciottenne, nel 1775, aprì una sua bottega d’arte, dove cominciò quell’ascesa artistica che lo rese famoso in tutta Europa. A ventidue anni si trasferì a Roma, andando ad abitare a Palazzo Venezia presso l’ambasciatore veneto Girolamo Zulian, grande appassionato d’arte. In un clima da capitale della cultura, quale era Roma nel Settecento, inizia a studiare la statuaria antica frequentando l’Accademia di Francia. Intanto stringe amicizia con i maggiori protagonisti dell’arte neoclassica, facendo proprie le teorie artistiche di “nobile semplicità” e “quieta grandezza” di Winckelmann. Cresciuto come artista, l’ambasciatore Zulian gli fa avere le prime commissioni, ordinandogli personalmente le statue di Teseo sul Minotauro (1781) e quella di Amore e Psiche (1793), che mostrano quanto l’artista sia riuscito ad incarnare gli ideali neoclassici di bellezza. Quale cantore della bellezza ideale, è in questo periodo che la sua arte e il suo genio iniziano ad influenza- All’Ombra del Cupolone 1. re la scultura dell’epoca, tanto da ricevere l’incarico per realizzare i monumenti sia per Clemente XIII, in San Pietro, che per Clemente XIV, nella Basilica dei Santi Apostoli. Nel 1803 acquista intanto un palazzo nel centro storico di Roma, in Via delle Colonnette 26, dove organizza un suo atelier, tutt’ora esistente, e dove riceve importanti personalità. Durante la Campagna d’Italia, Napoleone Bonaparte aveva designato Canova come suo ritrattista ufficiale ma, pur realizzando molti ritratti dell’imperatore, rifiutò sempre di diventare l’artista della corte francese. Anche se il periodo napoleonico fu per Canova artisticamente molto fecondo, non condividendo le ruberie né l’occupazione di Roma da parte dei francesi, abbandona la città per fare ritorno a Possagno, suo paese natale, dove resterà per due anni, dedicandosi quasi esclusivamente alla pittura. A Bologna, infatti, il 23 giugno del 1796 Napoleone aveva obbligato Pio VI a firmare un umiliante armistizio con la cessione alla Francia di Bologna, Ancona e Ferrara, il versamento di 21 milioni di scudi e la consegna di 100 opere d’arte, tra quadri e statue. La cui scelta, ovviamente, venne affidata ad appositi commissari inviati da Parigi, che avrebbero fatto anche una cernita di 500 manoscritti della Biblioteca Vaticana. Papa Pio VI decise di contrattaccare, ma l’esercito pontificio venne sconfitto ancora una volta. È così che, dopo aver depredato il Santuario di Loreto, appropriandosi persino dell’antica effige mariana, dopo l’armistizio di Tolentino del 24 febbraio 1797, l’esercito napoleonico occupava Roma, saccheggiandola. Deposto il papa, che morirà nell’agosto del 1799 nella fortezza di Valence, viene proclamata la repubblica e così iniziano le “spoliazioni”. La Campagna d’Italia fece di Napoleone un eroe, tanto che per celebrare le sue vittorie il Direttorio organizzò una festa di tripudio, rimasta storica, perché a Parigi la folla assistette attonita a un vero e proprio corteo trionfale di sublimi opere d’arte, che si snodava per chilometri. All’inizio, su grandi carriaggi decorati con nastri e fogliame, c’erano le statue del Nilo e del Tevere, asportate dai Musei Vaticani, seguite poi dai quattro cavalli bronzei rubati a Venezia nella Basilica di San Marco. Poi c’erano La Trasfigurazione di Raffaello, La Crocefissione di S. Pietro di Guido Reni, La Madonna della Vittoria di Mantegna, Le nozze di Cana del Veronese, la Venere dei Medici, il Laocoonte e l’Apollo del Belvedere, e una folla di centinaia di statue antiche, greche e romane, sempre trafugate dai Musei Vaticani o da altre collezioni. Il 14 marzo 1800 Pio VII veniva eletto a Venezia, libera dai francesi, e quattro mesi dopo il conclave faceva rientro a Roma, nominando suo segretario di stato il card. Ercole Consalvi. Quando l’astro di Napoleone cominciò finalmente a spegnersi, subito dopo la sconfitta catastrofica di Waterloo, tutte le nazioni inviarono a Parigi i propri commissari per sgomberare il Louvre e riportare a casa le opere d’arte. D’intesa con Pio VII il card. Consalvi nominò delegato pontificio proprio Antonio Canova, che dopo esser divenuto Principe dell’Accademia di San Luca, dal 1802 svol- 1. Il Laocoonte e l’Apollo del Belvedere nel corteo trionfale organizzato nelle strade di Parigi. 7 11 Settembre 2013 2. I capolavori di Raffaello dei Musei Vaticani ad arredo del Louvre il giorno delle nozze di Napoleone 2. geva anche l’incarico di Ispettore Generale delle Antichità e delle Arti. Pur dovendo fare delle scelte, poiché il rientro delle opere doveva essere finanziato dagli stessi proprietari, il 5 ottobre 1815 Canova scriveva: «La mia missione è giunta a buon fine. Sono stato autorizzato dalle potenze alleate a riportare indietro la massima parte dei nostri capolavori». Non avendo abbastanza fondi per poter pagare l’intero trasporto, Canova, che intanto veniva con disprezzo chiamato monsieur l’emballeur, fu costretto a rinunciare a parecchi capolavori, tanto che delle 506 opere di “particolare interesse artistico” inventariate, ben 248 rimasero al Louvre. Dopo il rientro a Roma, quale segno di riconoscenza per l’impegno nella difesa dell’arte, il Papa gli conferì il titolo di Marchese di Ischia di Castro. I buoni rapporti tra Pio VII e Canova permisero quindi di attuare tutta una serie di iniziative, volte al miglioramento e all’ampliamento dei Musei Vaticani. Sarà sotto la direzione di Canova, infatti, che verrà creato il Museo Chiaramonti, riorganizzata la Galleria Lapidaria, restaurati gli Arazzi di Raffaello che i francesi avevano svenduto a dei rigattieri, prolungata la galleria dei Candelabri, riveduta la Pinacoteca, avviata la Collezione Egizia… La mattina del 13 ottobre 1822, Canova moriva mentre si trovava a Venezia, lasciando erede del suo consistente patri- 8 monio il fratellastro, mons. Giovanni Battista Sartori, Vescovo di Mindo, che destinò tutto alla fondazione di un collegio per i bambini poveri a Possagno, ancora esistente. Divenuto il principale artefice del “risorgimento” della scultura e, più in generale, delle arti moderne, la fama di Canova si è tradotta in una vasta serie di suoi ritratti, tanto che il suo segretario, Melchiorre Missirini, ne elencò ben quaranta: da quello di Hugh Douglas Hamilton a quello di Angelica Kauffmann, François Xavier Fabre, Giovan Battista Lampi, Gaspare Landi, Giuseppe Bossi, Andrea Appiani, Rudolph Suhrland, ai quali aggiungere quello di Thomas Lawrence, riprodotto in venti copie. Se l’Autoritratto degli Uffizi, eseguito in pittura dallo stesso Canova nel 1790, era un saggio del ritratto “parlante” di ispirazione illuminista e mengsiana, ossia privato degli orpelli descrittivi, quindi unicamente rivolto a fissare un momento transitorio, rivelatore della personalità nel rispetto della verità della fisionomia, anche il ritratto di Maria Luigia Giuli rientra in questa tipologia. Il suo volto, infatti, è ripreso mobile e di tre quarti, la bocca dischiusa e lo sguardo significativo. La Giuli era un’amica legata da intenso affetto all’artista. Era stata chiamata nel 1785, insieme al marito Girolamo, come custode e governante della sua abitazione e divenne poi per lui quasi una seconda madre. All’Ombra del Cupolone LA SANTA MESSA CON PAPA FRANCESCO di Eugenio Hasler N ella prima mattinata dello scorso 16 aprile, il Santo Padre Francesco ha celebrato Messa per i Dipendenti degli Uffici di Presidenza, Giuridico, Stato Civile, Anagrafe e Notariato, Archivio di Stato, Controllo Interno, Acquisti Beni e Servizi, nonché della Direzione della Ragioneria dello Stato. Accompagnato dall’Em.mo Cardinale Presidente, dall’Ecc.mo Mons. Segretario Generale e dal Direttore della Ragioneria dello Stato, il gruppo di 50 persone si è recato nella Cappella dello Spirito Santo presso la Domus Sanctæ Marthæ, dove Papa Francesco risiede da quando, ancora Cardinale Bergoglio, è entrato in Conclave per poi uscirne eletto Papa, nel tardo pomeriggio del 13 marzo scorso. Un Messa “familiare”, offerta per il Papa emerito Benedetto XVI che, proprio il 16 aprile, compie 86 anni: “Offriamo la Messa per lui, perché il Signore sia con lui, lo conforti e gli dia molta consolazione”. Nell’omelia, commentando i testi del giorno che parlavano del martirio di Santo Stefano, il Papa parla della resistenza che talvolta anche noi, nella quotidianità, opponiamo allo Spirito Santo: “ Per dirlo chiaramente: lo Spirito Santo ci dà fastidio. Perché ci muove, ci fa camminare, spinge la Chiesa ad andare avanti. E noi siamo come Pietro nella Trasfigurazione: ‘Ah, che bello stare così, tutti insieme!’ …. Ma che non ci dia fastidio. Non possiamo addomesticare lo Spirito Santo, perché è la forza di Dio che ci fa andare avanti”. E porta un esempio pratico, quello del Concilio: “Il Concilio è stato un’opera bella dello Spirito Santo. Pensate a Papa Giovanni: sembrava un parroco buono e lui è stato obbediente allo Spirito Santo e ha fatto quello. Ma dopo 50 anni, abbiamo fatto tutto quello che ci ha detto lo Spirito Santo nel Concilio? …… No. Festeggiamo questo anniversario, facciamo un monumento, ma che non dia fastidio. Non vogliamo cambiare. Di più: ci sono voci che vogliono andare indietro. Questo si chiama essere testardi, questo si chiama voler addomesticare lo Spirito Santo, questo si chiama diventare stolti e lenti di cuore”. Parole forti, con le quali il Pontefice ci esorta a non opporre resistenza allo Spirito Santo: “È questa la grazia che io vorrei che tutti noi chiedessimo al Signore: la docilità allo Spirito Santo, a quello Spirito che viene da noi e ci fa andare avanti nella strada della santità, quella santità tanto bella della Chiesa. La grazia della docilità allo Spirito Santo”. Conclusa la Santa Messa, il Papa si è seduto tra noi, nell’assemblea, per pregare alcuni minuti in silenzio. Successivamente ha salutato uno ad uno tutti i presenti, regalando sorrisi e mostrando tanta cordialità, sempre in quello stile, semplice e familiare, che lo contraddistingue dal primo giorno di Pontificato. I superiori hanno presentato domanda affinché a tutti i nostri colleghi del Governatorato, un po’ alla volta, possa essere concessa questa bella opportunità. 9 11 Settembre 2013 NOTIZIE DALL’UFFICIO DEI PATRONS di Carolina Rea N onostante la difficile situazione economica globale, i propositi e la partecipazione dei “Patrons of the Arts” hanno continuato ad accrescere esponenzialmente. Da un totale di 1200 membri nel 2007, abbiamo raggiunto un numero pari a 1900 partecipanti nell’anno appena trascorso. Simile traguardo è parzialmente dovuto all’apertura di nuovi capitoli di Patrons. Nel 2007 erano presenti 14 gruppi provenienti da tutto il mondo e 5 anni dopo abbiamo aperto 24 capitoli in 8 differenti nazioni, alcuni dei quali includono: Francia, Italia, Belgio, Monte Carlo e negli Stati Uniti Georgia, Seattle, Philadelphia, Colorado e i due stati della Carolina. Molte persone, essendo venute a conoscenza dell’incredibile lavoro di restauro della Collezione dei Musei Vaticani sponsorizzato dai Patrons, hanno manifestato interesse nell’essere coinvolti e nella ricerca di aiuti per creare nuovi gruppi di patro- 10 cinatori nella propria zona di appartenenza, come è stato il caso dei nostri Capitoli di Seattle e Washington (la città con il più alto numero di milionari pro capite degli Stati Uniti). Questo gruppo di donatori ha recentemente visitato i Musei Vaticani, potendo osservare di persona i progressi apportati a due dipinti di cui stanno, attualmente, finanziando il restauro presso i Laboratori dei Musei Vaticani. Siamo costantemente interessati a creare nuovi gruppi di Patrons e, ultimamente, abbiamo intrapreso un dialogo con alcuni dei nostri membri in Australia al fine di iniziare, grazie all’aiuto dell’Ambasciatore Australiano presso la Santa Sede John McCarthy, il primo Capitolo di Patrons in tale nazione. Il team dei Patrons ha introdotto alcune nuove iniziative per incrementare la propria visibilità e i propri contatti. Molti dei nostri membri hanno figli che studiano all’Estero. Al fine di coinvolgere e interessare la nuova generazione a sostenere i Musei, abbiamo ideato un programma chiamato “University Pass”, realizzato specificatamente per gli studenti che frequentano la scuola secondaria e il college, per farli sentire personalmente coinvolti nell’opera di restauro dei Musei Vaticani. Questo programma ha riscosso un notevole successo e, di recente, abbiamo ospitato numerose scuole, come: Academy of the Sacred Heart (Michigan), Loyola High School (California), Sotheby’s Institute (Londra), Hawthorne School for Girls (Canada), Calumet College of St. Joseph (Indiana). Grazie all’ottima riuscita di questo progetto i Patrons, attualmente, offrono una Corporate Membership, ad aziende e consigli direttivi, venendo incontro a bisogni e interessi delle società. Primo membro societario è stato il Priest for Life (New York). Altra nuova iniziativa promossa dai Patrons è ospita- All’Ombra del Cupolone re specifici pellegrinaggi atti a riunire i nostri donatori, in veste di genitori, con i propri figli. Durante la stagione natalizia appena trascorsa abbiamo accolto i nostri gruppi di pellegrinaggio “Feminine Beauty” e “Young Men Preparing to Lead”, permettendo ai padri di trascorrere del tempo da soli con i propri figli e, in egual modo, le madri hanno avuto possibilità di trascorrere piacevoli ore con le proprie figlie, in un contesto Cattolico. Utilizzando come sfondo i Musei e altre chiese Romane, sono state esplorate le vite dei santi e sono stati affrontati temi che trattano specificatamente le controversie e le pressioni con le quali i giovani devono confrontarsi nella società odierna, al fine di suscitare una riflessione spirituale. Le attività hanno compreso i Vespri con il Santo Padre e la messa giornaliera celebrata dal Direttore Internazionale dei Patrons of the Arts nei Musei Vaticani, Padre Mark Haydu, L.C. Un modo altrettanto interessante per allargare il cerchio di coloro che supportano la nostra mission è partecipare a scambi culturali con varie istituzioni. Tra gennaio e marzo 2013, i Laboratori di Restauro del Vaticano hanno portato a termine il restauro di un dipinto finanziato dagli amici di S.E. il Cardinale Francis George di Chicago, Illinois. Il Cardinale è stato a Roma all’inizio di Febbraio per partecipare ad alcune riunioni e ha avuto modo di apprezzare i risultati di questo restauro realizzato in suo onore. In occasione della sua visita abbiamo avuto modo anche di vagliare con S.E. il Cardinale Giuseppe Bertello e il Prof. Antonio Paolucci la possibilità di instaurare un’altra collaborazione con l’Arcidiocesi del Cardinale George e i noti istituti d’arte di Chicago. L’Ufficio Patrons desidera continuare a incrementare il proprio impegno nella conservazione delle opere d’arte presenti nella Collezione dei Musei Vaticani. Tradotto da: Chiara Anna Lorenzetti 11 11 Settembre 2013 DA NON PERDERE! di Georgina Bernett C are Lettrici e cari Lettori del Cupolone, arrivati a questo periodo dell’anno, parenti ed amici dall’estero spesso mi chiedono suggerimenti su luoghi da visitare. Preferisco sempre indicare itinerari che ho sperimentato personalmente, perciò, curiosando tra le ricche pagine del sito dei Musei Vaticani (http://mv.vatican.va), ho trovato la presentazione di un percorso di visita offerto dalla Direzione dei Musei in occasione dell’Anno della Fede, anche in lingua inglese! E, per di più, è gratuito se accompagnati dal proprio parroco, oppure presentando una sua lettera attestante che si è in pellegrinaggio. La visita che ho voluto realizzare, prima di consigliarla ad altri, è stata a dir poco fantastica, resa di mag- giore interesse dalla guida, Suor Emanuela, di origini irlandesi. Anche i miei compagni di gruppo sono rimasti entusiasti dell’iniziativa. Nonostante il gran numero di visitatori che affollava i Musei e il clima caldo delle temperature estive, la visita si è svolta in modo sereno e gradevole. Essendo stata, quindi, un’esperienza positiva e arricchente sia a livello culturale che spirituale, desidero proporla, con lo stesso entusiasmo con cui l’ho vissuta, a tutti coloro che, italiani e non solo, vorrebbero approfondire il significato dell’Anno della Fede anche attraverso le meravigliose opere artistiche e storiche presenti nei nostri Musei. Di seguito sono riportate le opportune informazioni dal sito dei Musei Vaticani, http://mv.vatican.va. Come già nel 2009 - 10, in occasione dell’Anno Sacerdotale, la Direzione dei Musei Vaticani saluta con un’iniziativa significativa l’Anno della Fede, indetto da Sua Santità Benedetto XVI dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013. Fedeli alla loro peculiare missione, i Musei del Papa rinnovano il loro contributo alla vita della Chiesa offrendo uno speciale programma di visite guidate gratuite a tutti i pellegrini che si recheranno in Vaticano per la speciale circostanza. Condotti da guide esperte, quali le Suore della Congregazione delle Missionarie della Divina Rivelazione, i privilegiati visitatori “varcheranno la Porta della Fede attraverso la Bellezza”, seguendo, in tre tappe, un suggestivo itinerario di Arte e Fede: la “Fede scolpita” nel Museo Pio Cristiano, la “Fede dipinta” nella Cappella Sistina e la “Fede professata” nella Basilica di San Pietro. Informazioni: Direzione dei Musei - Ufficio Servizi e Rapporti con il Pubblico Tel. + 39 0669884676 - + 39 0669883145 Durata dell’iniziativa: 11 ottobre 2012 - 21 novembre 2013. Itinerario della visita: Museo Pio Cristiano, Cappella Sistina, Basilica di San Pietro. 12 Sr. Emanuela spiega gli affreschi della Cappella Sistina prima di entrare a vederli. All’Ombra del Cupolone Giorni e orari di visita: martedì ore 9.00 e mercoledì ore 13.30 (in lingua italiana); giovedì ore 9.00 (lingua inglese). N.B. nei giorni indicati è prevista un’unica visita giornaliera. Durata della visita: 3 ore circa. Tipologia visita: di gruppo (max 30 persone). Lingue disponibili per la visita guidata: italiano e inglese (a seconda del giorno settimanale). Costo della visita: gratis, previa presentazione di apposita documentazione, rilasciata dal Parroco o da altra autorità ecclesiastica, attestante il pellegrinaggio. I Musei Vaticani concedono l’ingresso libero alle collezioni pontificie mentre il servizio guida è offerto dalle Suore e dai volontari della Congregazione delle Missionarie della Divina Rivelazione. La società Antenna International fornisce gratuitamente gli apparecchi auricolari. Prenotazione visita: + 39 0669884676 - + 39 0669883145; oppure e-mail [email protected] La prenotazione sarà confermata dall’operatore Ufficio Servizi e Rapporti con il Pubblico tramite l’invio di un voucher. N.B. La richiesta di prenotazione deve essere inoltrata con almeno 3 giorni (lavorativi) di anticipo sulla data di visita. Utile sapere: le visite del martedì e del giovedì consentono di partecipare alla Santa Messa nella Basilica di San Pietro (ore 12.00); la visita del mercoledì permettono di assistere sia all’Udienza generale del Santo Padre (ore 10.00 ca., previa richiesta alla Prefettura della Casa Pontificia) sia alla Santa Messa nella Basilica di San Pietro (ore 17.00). Notturni d’arte all’insegna del Bello da vedere e... da Sentire (informazioni tratte da www.museivaticani.va) Felicemente sperimentata con grande successo di pubblico negli anni scorsi, riproponiamo quest’anno l’apertura notturna dei Musei Vaticani - annuncia il prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani. A partire dal prossimo 3 Maggio e fino a tutto Ottobre (con la sola sospensione del mese di Agosto) tutti i venerdì i “Musei del Papa” offriranno i loro tesori al pubblico d’Italia e di tutto il mondo fra le ore 19,00 e le 23,00. Anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, la gran- de musica classica – e non solo - farà da sfondo al Laocoonte e all’Apollo del Belvedere, al Raffaello delle Stanze e al Michelangelo della Sistina. Con una novità importante tuttavia. Per la stagione estate-autunno 2013, i Musei Vaticani hanno stretto un accordo con l’Amministrazione de La Venaria Reale di Torino e con il Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi di Torino, dando vita ad una ricca e articolata rassegna musicale: “Il Bello da Sentire”. Due luoghi celebri della artisticità italiana (Venaria sede regale abitata dai Savoia, e i Musei Vaticani antologia suprema della grande arte) saranno insieme ben cinque mesi questo anno 2013. Nella Stanza della Segnatura di Raffaello, nel cuore dei “Musei del Papa”, un angelo alato ci introduce alla contemplazione del Parnaso là dove Apollo, dio della Poesia e della Bellezza, suona la cetra circondato dalle Muse in rappresentanza di tutte le arti. “Numine afflatur” proclama, in latino, il cartiglio presentato dall’angelo. Come dire che l’Arte in tutte le sue espressioni è ispirata dalla Divinità. La Bellezza della Musica e la Bellezza delle arti figurative stanno insieme; questo ci dice Raffaello rappresentando Apollo Citaredo al centro della sua corte celeste. L’Arte in tutte le sue forme è ombra di Dio sulla terra. Questo ci faranno capire i giovani del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, nei venerdì serali dei Musei Vaticani. Tutti i venerdì, semplicemente acquistando il normale biglietto d’ingresso ai Musei Vaticani (prenotazione obbligatoria online), il visitatore potrà partecipare, senza alcun costo aggiuntivo, ad uno dei concerti in programma per la rassegna musicale “Il Bello da Sentire”. 13 11 Settembre 2013 ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO DOVE CONVERGONO GLI ASSI di Georgina Bernett 1. P rogettata nel 1993 dall’architetto statunitense Louis Astorino, con la sapiente guida degli architetti e degli ingegneri dei Servizi Tecnici del Governatorato, la Cappella della Domus Sanctae Marthae dedicata allo Spirito Santo, è diventata – in modo inaspettato quanto gradito – il luogo dove Papa Francesco celebra la Santa Messa quotidiana. Per fare un po’ di storia, la Domus che vediamo oggi è stata voluta da Giovanni Paolo II nel 1991 per meglio ospitare i Cardinali elettori durante il conclave. La Cappella, progettata in ultimo, doveva integrarsi nel nuovo complesso monumentale. Astorino racconta in un’intervista “la sfida” a lui proposta dall’allora Presidente del Governatorato, il Cardinale Rosalio Castillo Lara: si doveva costruire una Cappella nello spazio triangolare fra la parete sud della nuova Domus e le cinquecentesche mura leonine. 2. 1. L’interno della Cappella dello Spirito Santo oggi. Si intravedono le antiche mura di confine a destra. 2. Crocifisso di Francesco Messina. Particolare del volto di Gesù 3. 14 3. Tabernacolo al lato destro del presbiterio. All’Ombra del Cupolone Durante la prima visita al sito, all’architetto sembrò impossibile costruire una chiesa adattabile ad uno spazio così limitato, ma chi ha avuto occasione di entrare nella Cappella - o meglio ancora - partecipare alla liturgia, non può che stupirsi della sua bellezza luminosa e leggera. “Il progetto – afferma l’architetto nell’intervista – ha letteralmente inizio dalla forma [triangolare] del piano. Il pavimento è basato su una griglia di triangoli, che, a loro volta, diventano il motivo predominante di tutti gli sviluppi architettonici. Il segno geometrico del triangolo, così chiaro e diretto, non solo rafforza il riferimento alla Trinità, ma, con la sua potenza e la sua semplicità, permette di correlare gli uni con gli altri tutti gli elementi della Cappella, distinti ma indissolubilmente collegati.” Il triangolo diventa quindi la forma dominante sia nello slancio verso l’alto del soffitto spiovente – reticolato a triangoli in rilievo – sia nel bellissimo pavimento intarsiato con marmi colorati, sia nelle illuminazioni in ottone che decorano le colonne portanti. 5. 4. Inizio della costruzione con la carpenteria metallica portante. 5. La fase del rivestimento in cartongesso. Il tetto è rivestito di lastre in rame. 4. Le lavorazioni sono opera delle migliori maestranze italiane. I materiali scelti hanno toni caldi: travertino color tortora, marmo bianco statuario, giallo di Siena, verde cipollino antico, rosso dei Pirenei; le decorazioni metalliche sono in ottone. Una morbida luce naturale si diffonde tramite i lucernai donando un particolare chiarore al crocifisso. Sul muro antico , visibile attraverso la grande vetrata che forma la parete sud della Cappella, è esposta la Via Crucis, opera in bronzo di Francesco Messina. Alla fine di una visita alla Cappella non si potrà che confermare la riuscita dell’intento di rinforzare, attraverso la percezione ottica, lo spirito di serenità e di contemplazione di chi vi sta all’interno. Un dettaglio importante ma invisibile è che l’asse centrale della Cappella si collega perfettamente con l’asse dell’altare papale nella Basilica di S. Pietro. Conclude l’architetto: “Sacralità, serenità e contemplazione era la trinità di sentimenti 15 11 Settembre 2013 6. 7. 6. Nel cantiere della Domus davanti i contraforti delle mura antiche, c.1992. Da sx: il Marchese Giulio Sacchetti, SE Mons. Gianni Danzi, Arch. Lou Astorino, Ing. Massimo Stoppa, Ing. Stefano Marino, Arch. Facchini, Ing. Mario Arlotti 7. Diagramma delle assi dall’altare della Basilica di San Pietro e quella della futura Domus Sanctae Marthae. 8. Navata laterale, tema triangolare del pavimento, delle colonne portanti e del lucernaio. 16 che desideravo per i Cardinali durante la Santa Messa mattutina, prima di recarsi al voto nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Vescovo di Roma. Era proprio questo l’effetto desiderato dalla bellezza architettonica”. Come ha scritto Benedetto XVI, “il rapporto tra mistero creduto e celebrato si manifesta in modo peculiare nel valore teologico e liturgico della bellezza....Non è mero estetismo, ma modalità con cui la verità dell’amore di Dio in Cristo ci raggiunge... facendoci uscire da noi stessi e attraendoci così verso la nostra vera vocazione: l’amore.” (Sacramentum caritatis, n. 35). Tale concetto permea l’opera in Vaticano di Astorino. Il desiderio di comunicare la presenza divina attraverso l’armonia dei simboli, si esprime qui tangibilmente e semplicemente, avvolgendo e coinvolgendo qualunque ospite della Cappella, non solamente i Cardinali del Conclave per cui è stata progettata, perché ciascuno possa farne esperienza e custodirla tra gli eventi preziosi della propria vita. 8. All’Ombra del Cupolone 9. Una delle tre porte d’ingresso alla cappella con i motivi triangolari in vetro. 10. Porta d’ingresso con particolare dello Spirito Santo in vetro. 11. Parete di vetro lato sud, visibile la Via Crucis di Francesco Messina sulle mura esterne. 9. 11. 10. Un ringraziamento per la redazione di questo articolo va al Direttore dei Servizi Tecnici, Ing. Pier Carlo Cuscianna e al suo staff dell’Archivio della Direzione SSTT. 17 11 Settembre 2013 CONGEDO DEI DIRIGENTI BONARELLI E MARITAN di Antonio Perfetti N ella mattina del 27 maggio 2013, nel cortile interno della Caserma del Corpo della Gendarmeria si è svolta la cerimonia di congedo del Dr. Raoul Bonarelli e del Dr. Gianfranco Maritan, rispettivamente Dirigente Superiore e Primo Dirigente del Corpo della Gendarmeria. Dopo l’inno pontificio suonato dalla Banda Musicale del Corpo della Gendarmeria, il Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha rivolto ai Dirigenti un ringraziamento e la gratitudine per la dedizione dimostrata nel corso dei quarant’anni di servizio, apprezzamenti condivisi anche da Sua Eccellenza Mons. Sciacca, Segretario Generale del Governatorato. Successivamente il Dr. Domenico Giani, Direttore del Corpo della Gendarmeria, ha tracciato un percorso sulla carriera dei Dirigenti ringraziandoli per la totale fedeltà dimostrata. Infine, i Dirigenti hanno rivolto un commosso ringraziamento ai convenuti alla cerimonia, al termine del quale l’Eminentissimo Signor Cardinale Presidente ha conferito al Dr. Bonarelli l’onorificenza 18 di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di San Silvestro Papa e al Dr. Maritan quella di Commendatore con placca dell’Ordine di San Gregorio Magno. Erano presenti Direttori e Funzionari del Governatorato e della Santa Sede, Ufficiali del Corpo della Guardia Svizzera, rappresentanti dell’Ispettorato di P.S. “Vaticano”, dell’Arma dei Carabinieri, dell’Associazione “Gendarmi in Congedo”, nonché familiari e colleghi. Al termine della cerimonia si è svolto un rinfresco mentre nella serata, sempre nel cortile interno della Caserma, i Dirigenti hanno condiviso un momento conviviale con i colleghi della Gendarmeria, i dipendenti della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile ed alcuni ospiti, con la gradita presenza dell’Eminentissimo Cardinale Presidente. Nella serata di venerdì 31 maggio, i Dirigenti sono stati ricevuti dal Santo Padre Francesco presso la Domus Sanctae Marthae; nella mattinata dello stesso giorno anche il Segretario di Stato ha voluto incontrare i due Dirigenti. All’Ombra del Cupolone IL CONCERTO D’ORGANO DEL M° SIMONE BAIOCCHI di Eugenio Hasler A nche nel 2013 proseguono i Concerti nella Chiesa di Maria, Madre della Famiglia. Martedì 7 maggio alle ore 17, è stato il M° Simone Baiocchi ad esibirsi all’Organo Giani. Diplomatosi in Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro, Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro, il M° Baiocchi vanta un curriculum di tutto rispetto. Già noto nell’ambiente vaticano per la collaborazione con il Cardinale e Maestro Domenico Bartolucci, nel 2011 ha diretto nel Cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo il Rossini Chamber Choir e l’Orchestra Filarmonica Marchigiana in un concerto di composizioni per soli coro ed orchestra. Presenti all’appuntamento musicale l’Em. mo Card. Monterisi, gli Ecc.mi Monsignori De Andrea, De Nicolò e Pozzo, numerosi Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, Consiglieri Ecclesiastici delle Ambasciate, Mons. Massimo Palombella, Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia «Sistina», i Monsignori Cola e Sosemann, il Presidente dell’Istituto per le Opere di Religione, Avvocato von Freyberg, il Prof. Polisca, Direttore di Sanità ed Igiene, il Dott. Turrini Vita, il Prof. Borromeo, la Presidenza romana dell’U.N.I.T.A.L.S.I. e molti altri ospiti. Ad accogliere gli invitati ed a rivolgere loro un indirizzo di benvenuto, l’Em.mo Cardinale Antonio Maria Vegliò, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, recentemente nominato dal Santo Padre Membro della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. Il Cardinale conosce il M° Baiocchi sin da tenera età poiché frequentava la Parrocchia marchigiana ove egli era Vice Parroco. Dopo aver presentato brevemente il programma, il M° Baiocchi è salito all’organo ed ha eseguito brani di Frescobaldi, Zipoli (in omaggio al Santo Padre Francesco, poiché anch’egli gesuita), Buxtehude e Martini, per terminare con Johann Sebastian Bach. Al termine, il Cardinale Vegliò ha ringraziato i presenti omaggiando il Maestro di una emissione numismatica. Questi ha poi concesso un breve “bis”: in onore del suo Maestro, Cardinale Domenico Bartolucci, del quale proprio in questa data ricorre il 96° genetliaco, ha eseguito una “toccata per l’elevazione” dalla 4° “Missa Dominicalis”. 19 11 Settembre 2013 UN SALUTO PIENO DI NOSTALGIA di Sr. Alfonsa Muzzarelli e consorelle Il 31 agosto 2013, noi Suore di Maria Bambina, operanti fin dal 1970 nel Pontificio Collegio Etiopico, lasceremo il Vaticano per altre destinazioni, a seguito di sopraggiunte esigenze della nostra Congregazione, che sta ridimensionando le proprie opere sul territorio italiano. Nell’impossibilità di raggiungere tutte le persone care incontrate sul nostro cammino all’ombra del Cupolone, desideriamo ringraziare di vero cuore, attraverso questo giornalino, quanti hanno collaborato a vario titolo con noi affinché la nostra missione potesse portare qualche frutto. A tutti assicuriamo che il ricordo fraterno non verrà mai meno! Porteremo nei nostri cuori il “pezzetto” d’Africa rappresentato dai sacerdoti studenti etiopici ed eritrei ai quali abbiamo talvolta fatto da “mamme” e da “sorelle”. Pregheremo perché, terminati gli studi, possano serenamente svolgere la missione che sarà loro affidata per il servizio della Chiesa e dei fratelli. Chiediamo al Beato Giovanni Paolo II di benedire e guidare i passi di Papa Francesco, di Benedetto XVI, dei Cardinali dai quali abbiamo ricevuto benevolenza ed attenzione, dei Vescovi e di tutto il clero degli Istituti religiosi maschili e femminili qui incontrate. Auguriamo a tutti ogni bene e tutto il bene. UNA POESIA DEDICATA AL CORPO DELLA GENDARMERIA di Antonio Perfetti Nel pomeriggio del 12 maggio u.s., si è presentato all’ingresso del Petriano, accompagnato dalla madre, un ragazzo, Francesco Vellati proveniente da Sarteano (SI), animato dal forte desiderio di far recapitare al Santo Padre Francesco una poesia da lui scritta. Il personale del Corpo della Gendarmeria, ivi di servizio, ha immediatamente attivato le procedure affinchè la poesia giungesse, al più presto, al Santo Padre. Il ragazzo, dopo pochi giorni ha ricevuto dalla Segreteria di Stato una lettera di ringraziamento per la poesia inviata e, in segno di riconoscenza per l’accoglienza e la cortesia ricevuta, ha inviato questa poesia dedicata al personale del Corpo della Gendarmeria: Al Corpo della Gendarmeria Vaticana Devozione e amore accompagnano e sostengono il lavoro del Corpo della Gendarmeria Vaticana. Tutti i giorni guida migliaia di fedeli verso l’altare del papa, provvede alla sicurezza, ascolta e silenziosamente mantiene l’ordine e la pace. 20 Sempre cerca di essere ricco di umanità e gentilezza, pur rimanendo autorevole e ligio al suo dovere. E’ una ricchezza, una sicurezza, una certezza, una protezione, una silenziosa e indispensabile forza della Città del Vaticano. Francesco Vellati All’Ombra del Cupolone LO SPORT IN VATICANO incontro di calcio amichevole a scopo benefico tra la squadra di calcio Vaticana e la rappresentativa della sampdoria calcio. Il ricavato verrà devoluto agli oratori delle rispettive diocesi di roma. di Savino Doronzo “Dai un calcio alla violenza”, è questo lo slogan dell’incontro di calcio amichevole che si è svolto martedì 18/06/2013 alle ore 18:00, presso il circolo sportivo Asd di Roma. I protagonisti dell’evento sono stati, la squadra della Sampdoria Calcio guidati dal capitano Enrico Chiesa, opposti alla squadra dei dipendenti Vaticani del Governatorato della Città Del Vaticano. L’incontro che non ha precedenti per la nostra Città, ha sottolineato il calciatore Enrico Chiesa (capitano), ha come obiettivo principale quello di mettere a confronto due compagini che non giocano solo per la vittoria, ma soprattutto per mettere in campo quel fair play che si traduce nel rispetto delle regole in campo e nella vita quotidiana. La gara si è conclusa con il risultato di 5 a 2 a favore degli ospiti a cui ha fatto seguito un momento conviviale. Il ricavato dell’evento è stato interamente devoluto ad alcuni oratori delle rispettive Diocesi di Roma e ai malati terminali di S.L.A. con segnali e frutti consolanti. L’organizzazione dell’evento è stata curata per il Governatorato dal Sig. Doronzo Savino con l’interessamento e la partecipazione di Padre Wada Makoto, Padre Bettero Mario e il Cav. Sebastianelli Renzo. Il giorno successivo (19/06/2013) la squadra della Sampdoria Calcio è stata accompagnata dal Sig. Doronzo Savino all’Udienza generale del mercoledì del Santo Padre Papa Francesco e successivamente è stata accompagnata nell’ufficio privato di Mons. Guido Marini, Cerimoniere del Santo Padre, che ha ricevuto la maglia personalizzata della Sampdoria Calcio sia per lui che per il Santo Padre. 21 11 Settembre 2013 nuovi e vecchi amici in vaticano di Giulia Artizzu I nostri cari beniamini Ed eccola qui! ………. Moka, un soldino di cacio con le idee ben chiare su cosa vorrà fare da grande, e ben determinata a farlo comprendere subito al suo nuovo habitat ed il caro sig. Crocetta commenta così: …..“Ora noi siamo la sua famiglia e lei per noi è quella stupenda creatura che, con la sua voglia di vivere ed il suo amore incondizionato, ci fa capire ancora di più quanto siamo fortunati e quanto il Signore ci ama, per donarci tutto questo” ….. Moka ha mosso i suoi primi passi in Vaticano. Nei nostri giardini vaticani... Contessina e Zorro, sono due splendidi gatti che dimorano accanto alla sede della Radio Vaticana, custoditi amorevolmente dal sig. Brogna che ogni giorno non fa mancare loro proprio nulla. Infatti, è una gioia vederli saltellare e buttarsi in terra e fare le fusa, così contenti che rallegrano il cuore a tutti coloro che casualmente possono incontrarli. Certo, non sono tutte rose e fiori, perché dietro la loro spensieratezza ci sono le costanti apprensioni e sacrifici 22 del loro angelo custode umano che vigila costantemente sulla loro presenza. Qui li vediamo godersi il panorama dall’alto del tetto delle loro casine. Anche questa tartaruga palustre americana, nella fontana della casina Pio IV, sembra possedere dei gusti molto raffinati, tanto da preferire un panorama costituito da affreschi e statue. Adozioni …… e che dire del gatto Romeo soccorso ai Musei, che dopo una lunga degenza in clinica è rimasto nella mia casa fino al suo pieno ristabilirsi, tanto da non volerlo più lasciare andare via, ma ormai promesso a Daniela in adozione (dato che le sue condizioni non consentivano la sua sopravvivenza in ambiente esterno). Daniela vedendolo ogni mattina a lavoro si era innamorata dei suoi grandi occhi verdi e del suo carattere docile e pacifico tipico della razza persiana. Ora che più che un gatto sembra un “gatto mammone” nel vero senso della parola sfoggiando tutto il suo portamento aristocratico e flemmatico, spostandosi molto lentamente dal letto al sofà, con l’unico compito di accoccolarsi sui suoi familiari. 22 All’Ombra del Cupolone NOTIZIE LIETE E TRISTI MATRIMONI Hanno formato una nuova famiglia: Lucia Recchi e Fulvio Scarano il 23/06/2013; Giandomenico Spinola e Chiara Campostella il 23/06/2013; Daniele Squarcia e Miriam Palo il 29/06/2013; Domenico Arcaini e Viviana Zechini il 06/07/2013; Chiara Foti e Leonardo Catalano il 08/07/2013; Emiliano Certo e Raffaella Barresi il 13/07/2013; Giuseppe Sbei e Monia Gallié il 13/07/2013; Paolo Pino e Tiziana Di Stefano il 18/07/2013; Stefano Santini e Chiara Coretti il 27/07/2013; Cosmo Di Nitto e Orsola Russo il 01/09/2013; Valerio Iannicca e Katia Mauri il 07/09/2013. Flavio Massimo Elmi e Lorenza Rosanova il 14/04/2013; Vincenzo Costantini e Simonetta Bove il 10/05/2013; Claudia Parrotta e Marco Loconte il 26/05/2013; Claudio Dentale e Zuleika Caradonna il 01/06/2013; Alessandra D’amico e Christian Sardone il 02/06/2013; Alessandro Russo e Antonella Mauro il 08/06/2013; Pierluigi Antonini e Alessia Floris il 08/06/2013; Giuseppe Amato e Marinella Mancusi il 12/06/2013; Maria Carmela Madeo e Fabrizio Cosimo il 14/06/2013; Luca Bassetti e Laura Pace Morino il 15/06/2013; Fabrizio Amato e Cristiane Murray il 15/06/2013: Andrea Ricerca e Simona Lucia il 16/06/2013; CI SONO ANCH’IO ! Diverse famiglie di dipendenti del Gover natorato sono state allietate in questo periodo dalla nascita di figli: Antonio (05/03/2013)di Giuseppe Di Pasqua; Giulio (12/03/2013)di Marco Briziarelli; Alessandro (13/03/2013)di Fabio Di Loreto; Gabriele (13/03/2013)di Enrico Maria Petrangeli; Miriam (14/03/2013)di Gianluca Ferraresi; Matteo (15/03/2013)di Fabio Marescotti; Margherita (16/03/2013)di Marco Minei; Alice (28/03/2013)di Mirko Montanari; Claudio (02/04/2013)di Valerio Brienza; Lorenzo (07/04/2013)di Sonia Seeber; Daniele (12/04/2013)di Emiliano Sarracino; Matteo (18/04/2013)di Tiziana Perseo; Lorenzo Aurora Aurora Leone Giulia Giordano Ginevra Giorgia Benedetta Francesco Giovanni Francesca (22/04/2013)di Loredana Picciuti; (03/05/2013)di Maurizio Greci; (06/05/2013)di Fabrizio Forneris; (24/05/2013)di Silvia Crocetta; (27/05/2013)di Giuliano Di Gennaro; (06/06/2013)di Emiliano Frioni; (08/06/2013)di Matteo Francucci; (17/06/2013)di Daniele De Rosa; (02/07/2013)di Marco Bernardi; (11/08/2013)di Mirko Taliani; (09/08/2013)di Carlo Lajolo; (29/08/2013)di Daniele Battistoni; NELLA LUCE DELLA GERUSALEMME CELESTE Con fede in “Cristo Gesù, che ha fatto risplendere la Vita e l’Immortalità per mezzo del Vangelo”, ricordiamo dei dipendenti: Assunta Filonardi (18/06/2013) dipendente della Direzione dei Servizi Economici; e alcuni loro familiari Gaetano (02/01/2013) padre di Giuseppe De Luca; Erminio (19/03/2013) padre di Giuseppe Coco; Maria Elena Flores (19/03/2013) madre di Sergio Alejandro Prado; Rolando (22/03/2013) padre di Sergio Menchini; Michelangelo (24/03/2013) padre di Vilfredo Liberatore; Flavia (25/03/2013) sorella di Fulvio Longo; Giuseppe (30/03/2013) padre di Dario Tebaldi; Eliama Kalley Thoman (03/04/2013) madre di Thoman Jessy Kalley; Francesco (25/04/2013) padre di Carmine Augelli; Raffaella Napoli (25/04/2013) madre di Giandomenico Spinola; Adriana Carcani(25/04/2013) madre di Alessandro Lauri; Maria Rosa Turchetta (07/05/2013) madre di Stefano De Martino; Rosa D’amora (05/06/2013) madre di Liberato Cafiero; Maria Concetta Carella (08/06/2013) madre di Luca Di Mauro; Luisa Canzolino (18/06/2013) madre di Nunziante Pecoraro; Saverio (21/06/2013) padre di Letizia Doddato; Adriana Alessandroni (23/06/2013) madre di Fabio Cristofani; Giuseppe (13/07/2013) padre di Giuseppina Carosella; Giuseppe (13/07/2013) fratello di Marcellino Carosella; Marcel Pierre Alexandre (14/07/2013) padre di Guy Devreux; Angela Paci (17/07/2013) madre di Stefano Baldi; Mario (26/07/2013) padre di Roberto Marini; Anna Tellini (05/08/2013) moglie di Andrea Avesani; Luigina Zannini (06/08/2013) madre di Mauro Grilli; Nicola (06/08/2013) padre di Stefano Reddavide; Elvira Cantagalli(14/08/2013) madre di Luigi Diotallevi; Armando (17/08/2013) padre di Mauro Olivieri; Armando (20/08/2013) padre di Stefano Pascotto; Angela Nucci (23/08/2013) madre di Paolo Ferrara; Franco (02/09/2013) padre di Massimo Amabili; Ugo (06/09/2013) padre di Stefano Igliozzi. L’eucaristia è la via per costruire una società più equa e fraterna. Quale migliore occasione nella nostra giornata e vita che partecipare alla Messa quotidiana nella nostra chiesa di Maria, Madre della Famiglia, alle ore 7.30 23