Progetto CLUOS DG2 – 21/12/2008
Realizzazione Studi di Settore al fine di facilitare l'emersione di
cluster di imprese operanti nel settore ICT Intervento SD07B)
CLUOS
DG2 – Report sulle specificità della presenza di
Grandi Imprese ICT in Campania, sviluppo di singoli
Casi di Studio di particolare interesse, formulazione
di specifiche ipotesi sul ruolo delle Grandi Imprese
nella formazione dei cluster ICT in Campania –
Aggiornamento del DG1
Università degli Studi del Sannio
Dipartimento di Ingegneria
Data 21/12/2008
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1. Premesse...............................................................................................................................................................3
2. L’indagine sulle grandi imprese ICT in Campania ........................................................................3
2.1 La struttura ed i contenuti del questionario ............................................................................6
2.1.1 Dati anagrafici e generali sull’impresa..............................................................................6
2.1.2 Prodotti, clienti e tecnologie della sede campana......................................................6
2.1.3 Competenze ICT della sede campana ...............................................................................6
2.1.4 Rapporti con università ed enti locali ................................................................................7
2.2 Le fasi e la tecnica di raccolta dei dati........................................................................................7
3. L’analisi dei dati................................................................................................................................................8
4. Conclusioni.........................................................................................................................................................23
4.1 Le caratteristiche delle grandi imprese ICT in Campania .............................................23
4.2 Politiche per l’emersione di cluster ICT: il caso della Campania ..............................24
5. Indice delle Figure .........................................................................................................................................26
6. Indice delle Tabelle .......................................................................................................................................27
7. Glossario ..............................................................................................................................................................27
8. Bibliografia .........................................................................................................................................................29
9. Allegati .................................................................................................................................................................29
9.1 Allegato 1: questionario ....................................................................................................................29
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1. PREMESSE
In linea con gli obiettivi del progetto CLUOS il presente deliverable si
inserisce nell’ambito dell’analisi dello stato attuale delle competenze ICT
presenti sul territorio della regione Campania, in particolare nelle grandi
imprese del settore aventi una o più sedi in Campania. Esso ha lo scopo di
illustrare i risultati emersi dall’indagine effettuata sulle sedi campane di
grandi imprese ICT e di tracciare le caratteristiche fondamentali delle
suddette imprese, individuando eventuali punti di debolezza esistenti al fine
di formulare motivate opzioni per le politiche di innovazione del settore ICT
in Campania.
Il contenuto di tale deliverable può essere così sintetizzato. Nel paragrafo
2.1 viene presentata la struttura del questionario utilizzato come strumento
d’indagine per la rilevazione dei dati ed i relativi contenuti; successivamente
nel paragrafo 2.2 vengono illustrate le fasi e la tecnica di raccolta dei dati;
segue, nel capitolo 3, la presentazione dei risultati emersi dall’analisi dei
dati. Infine nell’ultimo capitolo vengono tracciate le caratteristiche delle
grandi imprese ICT campane nella prospettiva di far emergere le
opportunità e/o i punti di debolezza al fine di proporre opportune linee di
policy per lo sviluppo del settore sul territorio regionale.
2. L’INDAGINE
CAMPANIA
SULLE
GRANDI
IMPRESE
ICT
IN
L’indagine è stata effettuata su 23 sedi campane di grandi imprese ICT
presenti sul territorio regionale individuate attraverso la metodologia
illustrata nel deliverable DM41 .
L’individuazione di tali sedi campane è avvenuta sulla base dei seguenti
criteri:
-
rispondenza ai parametri U.E. per l’individuazione delle Grandi
Imprese;
-
presenza di almeno una sede in Campania operante principalmente
nel comparto Software e Servizi IT e/o nella Ricerca e Sviluppo.
1
Deliverable metodologico dal titolo “Una metodologia volta all’individuazione delle grandi imprese
campane attive nel settore delle tecnologie delle informazioni e delle comunicazioni”, consegnato alla
Regione Campania in data 21/03/08.
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Per quanto riguarda la seconda caratteristica del campione, ossia la
presenza in Campania di almeno una sede aziendale si è così proceduto:
-
consultazione del sito www.infoimprese.it, che riporta le principali
informazioni anagrafiche ufficiali di tutte le imprese italiane attive
iscritte al RDI, inclusa l’eventuale presenza in Campania della sede
legale e/o di almeno una sede operativa di altra natura;
-
consultazione del sito ufficiale dell’azienda, che può riportare, tra le
altre informazioni, l’eventuale esistenza o la recente localizzazione di
una sede in Campania.
Per quanto riguarda, invece, l’operatività della sede nel comparto Software
e Servizi IT, si è ritenuto che tale informazione fosse desumibile dai dati resi
noti da un’indagine realizzata nel 2007 da IDC Italia per Data Manager, che
offre la graduatoria delle principali 100 aziende attive sul mercato italiano
del Software e dei Servizi di Informatica, stilata sulla base dei fatturati
specifici derivanti dalla vendita di Software e Servizi IT nel 2006. Si è poi
ritenuto opportuno integrare l’elenco delle aziende così ottenuto con alcune
Grandi Imprese, operanti principalmente nel comparto della Ricerca e
Sviluppo e che rappresentano, alla luce delle informazioni a nostra
disposizione, realtà aziendali analogamente operanti in Campania in settori
affini alle ICT. Tale metodologia ha consentito di ottenere l’elenco delle
Grandi Imprese ICT con almeno una sede in Campania (Tabella 1).
Tabella 1 - Le grandi imprese ICT in Campania
N.
Denominazione
2
A.P. SYSTEMS SRL
ACCENTURE TECHNOLGY
SOLUTION SRL
3
AIVE SPA
4
ALCATEL-LUCENT SPA
1
Sede2
Partecipazione
all’indagine
NA
IN CORSO
NA
SI
NA
SI
NA/SA
SI
NA
NO
5
ALMAVIVA THE ITALIAN
INNOVATION COMPANY
SPA
6
ALTRAN ITALIA SPA
NA
SI
7
ATOS ORIGIN ITALIA SPA
NA
SI
8
BT ITALIA SPA
NA
NO
9
CAPGEMINI ITALIA
NA
NO
10
CARLO GAVAZZI SPACE SPA
BN
SI
11
CENTRO SOFTWARE (SUD) SRL
SA
IN CORSO
12
COMDATA SPA
CE
NO
2
Viene indicata la sigla relativa alla/e provincia/e di localizzazione.
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13
DATA MANAGEMENT SPA
NA
IN CORSO
14
DATAGRAF SERVIZI SRL
AV
SI
15
DEDALUS SPA (Gruppo Datamat
SPA)
AV
IN CORSO
16
DELTADATOR SPA
SA
SI
17
DIDAGROUP SRL
BN
SI
18
EDS ITALIA SOFTWARE SPA
NA
SI
19
ELASIS SCPA
NA
SI
20
ELSAG DATAMAT SPA
NA
IN CORSO
21
ENGINEERING INGEGNERIA
INFORMATICA SPA
NA/BN
SI
22
ERICSSON LAB (MARCONI SPA)
SA
SI
23
ERICSSON NETWORK SERVICES
NA
IN CORSO
24
ERICSSON TELECOMUNICAZIONI
SPA
NA
IN CORSO
25
EUNICS LAB
NA/AV
SI
26
FASTWEB SPA
NA
IN CORSO
27
GFI ITALIA SPA
NA
SI
28
GLOBAL CONSULTING SPA
NA
SI
29
HALLEY CAMPANIA SRL
AV
SI
30
HEWLETT PACKARD ITALIANA
SRL
NA
IN CORSO
31
IBM ITALIA SPA
NA
IN CORSO
32
ITALDATA SPA GRUPPO
SIEMENS BUSINESS
AV
SI
33
ITALTEL SPA
NA
IN CORSO
34
KION SPA
NA
SI
35
MICROS-FIDELIO ITALIA SRL
NA
SI
36
NCR ITALIA SRL
NA
IN CORSO
37
NOKIA ITALIA SPA
NA
IN CORSO
38
NORTEL NETWORKS
NA
IN CORSO
39
OPERA21 SPA
NA
SI
40
PRIDE SPA
NA
IN CORSO
41
SELEX COMMUNICATIONS SPA
NA
IN CORSO
42
SEVEN ONE SOLUTION SRL
NA
SI
43
SIEMENS IT SOLUTION AND
SERVICES SPA
44
SIRTI SPA
45
46
NA/AV
IN CORSO
BN/CE/NA/SA
IN CORSO
SOFTECO SISMAT SPA
NA
SI
STMICROELECTRONICS SRL
NA
SI
47
SYNERGIA EN EUROPE SPA
NA
SI
48
SYSDATA ITALIA SPA
NA
IN CORSO
49
TC SISTEMA SERVIZI SPA
50
TELECOM ITALIA
51
52
CE
NO
AV/BN/CE/NA/SA
SI
TELSEY SPA
BN
SI
T-SYSTEMS ITALIA SPA
NA
SI
53
UNISYS ITALIA SRL
NA
SI
54
VALTELLINA S PA
SA
IN CORSO
55
VISIANT CONTACT CENTRE
NA
SI
56
VALUE TEAM SPA (Gruppo Value
Partners)
NA
IN CORSO
57
VODAFONE OMNITEL NV
58
WIND TELECOMUNICAZIONI SPA
59
ZUCCHETTI SRL
NA
IN CORSO
NA/SA
IN CORSO
NA
NO
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
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Tra gli strumenti metodologici potenzialmente utilizzabili per la rilevazione
di dati primari, si è ritenuto opportuno utilizzare un questionario strutturato
erogato
aderenti
personalmente ai responsabili delle sedi campane delle imprese
all’indagine
o
ad
analoghi
referenti.
La
scelta
della
somministrazione diretta del questionario trova la sua giustificazione
nell’obiettivo di garantire da un lato la minimizzazione del tasso di “mancata
risposta”, dall’altro di assicurare la corretta interpretazione dei quesiti e la
conseguente confrontabilità dei dati.
2.1 La struttura ed i contenuti del questionario
Il questionario (Allegato 1) è strutturato in 4 sezioni. Di seguito vengono
riportati per ciascuna di esse l’obiettivo d’indagine ed una sintesi dei
contenuti dei quesiti formulati.
2.1.1 Dati anagrafici e generali sull’impresa
L’obiettivo della prima sezione è raccogliere informazioni riguardo alle
caratteristiche generali dell’impresa. I dati rilevati si riferiscono all’anno di
costituzione, alla tipologia di attività prevalente, alla localizzazione delle sedi
in Campania ed al relativo fatturato. Inoltre sono state raccolte informazioni
sulle performance generali del livello di innovazione durante il triennio
2005-2008, riconducibili a dati quali nuovi prodotti/servizi sviluppati, nuovi
impianti e processi produttivi, gestione della qualità, sistemi informativi e
organizzazione.
2.1.2 Prodotti, clienti e tecnologie della sede campana
I quesiti inseriti nella seconda sezione hanno l’obiettivo di rilevare:
- la composizione del portafoglio prodotti della sede campana dell’impresa
del campione in termini di rilevanza3, rispetto all’offerta complessiva, dei
prodotti dell’impresa;
- la composizione del portafoglio clienti in termini di rilevanza4 rispetto ai
segmenti di mercato strategici dell’impresa;
- i principali punti di forza e di debolezza della sede in Campania.
2.1.3 Competenze ICT della sede campana
Nella terza sezione l’attenzione si è focalizzata su dati quantitativi relativi
3
Si intende il livello di rilevanza strategica attribuito dal management aziendale ai singoli
prodotti/attività sviluppati in Campania rispetto ai singoli prodotti/attività sviluppati nel loro complesso
dall’impresa/gruppo.
4
In questo caso la rilevanza è intesa in termini di incidenza sul fatturato complessivo del gruppo
aziendale.
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alla composizione delle risorse umane ed alle relative aree di competenza,
distinguendole in:
-
consulenza, progettazione, R&S;
-
produzione, sviluppo e implementazione, manutenzione e assistenza
tecnica;
-
gestionale, marketing, amministrazione e finanza.
2.1.4 Rapporti con università ed enti locali
L’ultima sezione è volta ad indagare le modalità di collaborazione delle sedi
campane delle grandi imprese ICT con università e centri di ricerca in
termini di numero di progetti congiunti sviluppati nel periodo 2005-2008, di
risorse investite in collaborazioni tecnologiche, di fasi in cui avviene la
collaborazione, dei meccanismi di coordinamento principalmente utilizzati e
del modello di sviluppo nuovi prodotti dominante.
2.2 Le fasi e la tecnica di raccolta dei dati
Il processo di raccolta dei dati ha avuto inizio con un primo contatto
telefonico in cui è stata richiesta l’adesione dell’impresa a partecipare
all’indagine; successivamente è stata inviata tramite posta elettronica una
lettera di presentazione del progetto CLUOS in cui sono stati illustrati gli
obiettivi e le modalità di svolgimento dell’indagine ed alla quale è stata
allegata una copia del questionario al fine di consentire il reperimento dei
dati e delle informazioni necessarie alla successiva compilazione dello
stesso. Nel successivo contatto telefonico è stato fissato un appuntamento
con il responsabile della sede campana dell’impresa o con il responsabile
dell’area R&S della stessa. L’intervista face to face con il responsabile
aziendale è stata realizzata da due risorse uomo, durante la quale è
avvenuta la compilazione del questionario ; ciascuna intervista ha avuto una
durata compresa tra i 45 e i 60 minuti. Le operazioni di raccolta dei dati si
sono complessivamente protratte per 26 settimane (da metà novembre
2007 a fine maggio 2008); i questionari compilati durante le prime quattro
settimane sono stati considerati come questionari “pilota”, aventi cioè
l’obiettivo di testare la comprensibilità dei quesiti ed allo stesso tempo di
individuare le variabili discriminanti.
La maggiore difficoltà collegata a questa fase dell’indagine ha riguardato
l’individuazione degli elementi necessari per raggiungere le imprese, in
quanto i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail ricavati dai siti web delle
imprese spesso si riferivano alle sedi legali piuttosto che a quelle operative.
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In tali casi sono state utilizzate altre fonti (Pagine Bianche, Pagine Gialle,
Infoimprese), oppure sono state contattate le sedi legali alle quali è stato
richiesto un recapito della sede campana dell’impresa.
L’imputazione dei dati in un database costruito ad hoc è avvenuta
contestualmente a tutte le fasi di raccolta.
3. L’ANALISI DEI DATI
Di seguito vengono presentati i principali risultati che sono emersi
dall’indagine avente ad oggetto 23 grandi imprese ICT presenti sul territorio
della regione Campania con una o più sedi.
Dall’analisi dei dati anagrafici è stato possibile raggruppare le imprese ICT
intervistate in base a caratteristiche quali la storicità dell’insediamento in
Campania, la localizzazione e la tipologia di sede.
La figura 1 illustra la distribuzione delle sedi campane delle imprese ICT per
storicità dell'insediamento in Campania. Si nota che le imprese giovani,
presenti sul territorio campano da meno di 5 anni, sono solo il 17,4%,
contro quelle che vantano un insediamento decennale che risultano essere
più del doppio (39,1%).
Figura 1: Distribuzione delle sedi campane delle grandi imprese ICT per storicità
dell'insediamento in Campania
> 10 anni;
39,1%
< 5 anni;
17,4%
tra 5 e 10
anni; 43,5%
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Riguardo alla localizzazione di tali sedi, dalla figura 2 si evince che la
maggior parte delle sedi campane delle grandi imprese ICT si trova nella
provincia di Napoli. Esse svolgono sia attività di produzione sia commerciale
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e di ricerca e sviluppo (la tipologia di sede prevalente è quella mista).
Figura 2: Distribuzione delle sedi campane delle grandi imprese ICT per provincia e per
tipologia di sede
% delle imprese del
campione
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
no
o
elli
li
ent
po
Av
no
Na
nev
e
ler
B
Sa
R&S
Prod
Mista uttiva
Com
merc
iale
Tipologia
di sede
Provincia
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Confrontando i dati inerenti alla tipologia di sede con quelli relativi alla
storicità dell’insediamento in Campania (figura 3), non si osserva alcun
trend particolarmente significativo; infatti la percentuale di imprese dedite
ad attività di ricerca e sviluppo resta sostanzialmente invariata con il
passare del tempo (25% per le imprese di più recente insediamento e 22%
per quelle di più storica presenza in Campania). Anche la specializzazione
delle sedi non ha subito sostanziali variazioni nel tempo, come evidenziato
dalle percentuali delle imprese che svolgono attività mista (50% per le
imprese insediatesi in Campania negli ultimi 5 anni e 56% per quelle
presenti da oltre 10 anni).
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Figura 3: Distribuzione delle sedi campane delle grandi imprese ICT per storicità
dell'insediamento in Campania e per tipologia di sede
22%
11%
20%
10%
25%
11%
Commerciale
25%
0%
Mista
Produttiva
30%
50%
R&S
<5anni
40%
tra 5 e 10
56%
>10
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Analizzando i dati relativi alla tendenza del fatturato nel periodo 2005-2008
è emerso che esso è rimasto stabile per oltre il 60% delle imprese
intervistate, mentre solo per il 21,7% di esse ha avuto un incremento del
10%, come mostrato nella figura 4.
% delle imprese del campione
Figura 4: Tendenza del fatturato in Campania in percentuale (2005-2008)
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
+40%
+30%
+20%
+10%
stabile
-20%
Tendenza del fatturato
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Al fine di ottenere un quadro sulle performance innovative delle imprese
intervistate, sono stati costruiti quattro livelli di innovazione:
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-
innovazione significativa per il mercato mondiale;
-
innovazione significativa per il mercato italiano;
-
adeguamento agli standard di settore;
-
nessuna innovazione significativa.
Attraverso l’analisi combinata degli indicatori sul livello di innovazione e
della percentuale di nuovi prodotti sviluppati dalle sedi campane delle
imprese ICT, è stato possibile suddividere le imprese in base alle loro
performance innovative (figura 5).
Figura 5: Performance generali del livello innovativo delle sedi campane delle grandi imprese
ICT (2005-2008)
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Si osserva che il 50% delle imprese aderenti all’indagine sviluppa una bassa
percentuale di nuovi prodotti sul totale e che tali prodotti presentano un
basso grado di innovatività, posizionandosi tra l’adeguamento agli standard
di settore e la significatività a livello nazionale; solo il 10% di esse sviluppa
un’elevata percentuale di nuovi prodotti che hanno un grado di innovatività
significativo a livello mondiale.
La figura 6 sintetizza la rilevanza strategica dei principali beni/servizi
realizzati o gestiti dalle sedi campane delle imprese ICT, intesa come
rilevanza attribuita dal Management aziendale ai singoli prodotti/attività
sviluppati in Campania rispetto all’offerta complessiva dell’ impresa/gruppo.
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Figura 6: Rilevanza strategica dei beni/servizi offerti dalle sedi campane delle imprese del
campione
Massima
Alta
Media
Bassa
Nulla
Hardware
Software
Servizi IT e
consulenza
R&S
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
I beni/servizi individuati sono i seguenti:
•
Hardware (produzione e assemblaggio di componenti hardware);
•
Software (produzione di componenti e pacchetti software);
•
Servizi IT e consulenza (erogazione di servizi e consulenza su progetti
IT);
•
Ricerca e Sviluppo.
Per determinare il livello di rilevanza strategica delle attività svolte presso la
sede campana, è stata rilevata l’importanza dei beni/servizi realizzati dalla
sede rispetto all’offerta complessiva dei beni/servizi dell’impresa.
L’attività maggiormente strategica è rappresentata dall’erogazione di servizi
IT e dalla consulenza su progetti IT, seguita dall’attività di ricerca e
sviluppo. Meno strategiche risultano la produzione di componenti hardware
e di pacchetti software.
La rilevanza strategica dei clienti serviti dalle sedi campane delle imprese
ICT è stata individuata in base all’incidenza sul fatturato complessivo del
gruppo aziendale a livello nazionale. Come evidenziato dalla figura 7, non si
individua una tipologia predominante, ma una lieve prevalenza delle medie
e grandi imprese ad alta tecnologia (es. informatica, telecomunicazioni,
terziario avanzato, aerospaziali, elettronica), della Pubblica Amministrazione
e dei clienti interni.
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Figura 7: Rilevanza strategica dei clienti serviti dalle sedi campane delle imprese ICT
Massima
Alta
Media
Bassa
Nulla
Clienti interni
P.A.
Università e Medie e grandiMedie e grandiMedie e grandi
centri di
imprese
imprese di
imprese ad
ricerca
manifatturiere
servizi
alta tecnologia
pmi
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Da un’analisi sui possibili punti di forza e di debolezza che le imprese
intervistate riscontrano sul territorio campano è emerso che la disponibilità
di risorse umane giovani e qualificate rappresenta il principale elemento di
forza per circa il 60% delle imprese (figura 8); di contro quasi la metà di
esse (il 46,7%) lamenta tra gli elementi di debolezza un mercato locale
limitato (figura 9).
Figura 8: Punti di forza della sede campana delle grandi imprese ICT
Risorse umane giovani e qualificate
Flessibilità
Leader nel proprio settore
Vicinanza università per la selezione delle
risorse
0%
10% 20% 30% 40% 50% 60%
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
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Figura 9: Punti di debolezza della sede campana delle grandi imprese ICT
Limitato mercato
locale
46,7%
Mancanza
infrastrutture
26,7%
Difficoltà legate al
territorio
13,3%
Lontananza dal
centro decisionale
13,3%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Le competenze ICT possedute dagli addetti operanti nelle sedi campane
delle imprese ICT sono state classificate nelle seguenti macro-aree:
-
consulenza, progettazione, R&S;
-
produzione, sviluppo e implementazione, manutenzione e assistenza
tecnica;
-
gestionale, marketing, amministrazione e finanza.
Analizzando la distribuzione degli addetti tra le diverse aree di competenza
(figura 10) si osserva come la maggior parte di essi sia dedita ad attività di
consulenza,
progettazione,
R&S,
seguono
gli
addetti
ad
attività
di
produzione, sviluppo e implementazione, manutenzione e assistenza
tecnica; solo una piccola percentuale (che è passata dal 7% nel 2003
all’11% nel 2008) si dedica ad attività dell’area gestionale, marketing,
amministrazione e finanza.
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Figura 10: Distribuzione degli addetti delle sedi campane delle imprese ICT per area di
competenza
7%
6%
41%
41%
11%
Consulenza,
Progettazione, R&S
53%
39%
50%
52%
2008
Produzione, sviluppo
Gestionale, marketing
2005
2003
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
L’analisi incrociata tra le aree di competenza degli addetti e la tipologia di
attività prevalentemente svolta dalle sedi campane ha fornito i risultati
illustrati nella figura 11. La percentuale degli addetti operanti nell’area
produzione e sviluppo è altissima nelle sedi produttive (oltre il 90 %); tale
tipologia di addetti resta consistente sia nelle sedi che realizzano attività
miste sia in quelle commerciali. La presenza di addetti operanti nell’area
consulenza, progettazione, R&S è ovviamente molto alta nelle sedi che
svolgono attività di R&S, ma nell’ultimo anno è aumentata anche nelle sedi
miste, passando dal 28% nel 2003 al 53,4% nel 2008.
La più alta percentuale di addetti operanti nell’area gestionale, marketing,
amministrazione
e
finanza
si
registra
comprensibilmente
nelle
sedi
commerciali, mentre tale valore decresce nelle sedi miste e di Ricerca e
Sviluppo, fino a raggiungere valori minimi nelle sedi produttive.
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Figura 11: Distribuzione delle aree di competenza degli addetti per tipologia di attività
2003
2008
Sede commerciale
2005
Sede Mista
2003
2005
5,0%
3,8%
91,2%
5,0%
20,4%
4,7%
74,6%
19,7%
5,6%
90,3%
93,6%
4,6%
7,2%
2008
74,7%
5,0%
1,8%
1,7%
91,1%
35,4%
11,1%
31,4%
28,0%
2003
53,4%
61,5%
8,7%
63,4%
24,7%
2005
34,7%
28,2%
18,1%
25%
0%
40,7%
37,7%
63,4%
50%
44,2%
75%
8,7%
100%
7,1%
prevalente della sede
2008
Sede produttiva
2003
2005
2008
Sede R&S
Gestionale, marketing
Produzione, sviluppo
Consulenza, Progettazione, R&S
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Sulla base dei dati campionari riguardanti il fatturato e gli addetti delle sedi
campane relativi all’anno 2008 si osserva (Figura 12) che le imprese con
meno di 30 addetti rappresentano il 43,5% del totale ma solo il 7,28% del
fatturato di tutte le imprese intervistate; le imprese con un numero di
addetti compreso tra 31 e 100 rappresentano il 22,45% del fatturato ma il
12,09% dell’occupazione. Le imprese che impiegano più di 100 addetti ma
meno di 250 sono il 17,4% e coprono il 15,33% del fatturato. Le imprese
che emergono come particolarmente sviluppate sono quelle con oltre 250
addetti che pur rappresentando solo il 17,4% del totale delle imprese
aderenti all’indagine producono il 55% del fatturato e occupano il 60% degli
addetti.
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Figura 12: Percentuale di addetti e fatturato per classe dimensionale, anno 2008
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Dall’analisi delle collaborazioni delle sedi campane delle gradi imprese ICT
con università e centri di ricerca negli ultimi tre anni, è emerso che il 26%
di esse non ha esperienze di collaborazioni tecnologiche con tali enti (figura
13); il 57% ha sviluppato progetti congiunti, mentre per il 17% tali
collaborazioni consistono nell’offerta di stage e tirocini formativi.
Figura 13: Tipologia di collaborazione delle sedi campane delle grandi imprese ICT con
Università e centri di ricerca
No rui
26%
Progetti
congiunti
57%
Solo stage e
tirocini
17%
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
La Figura seguente (Figura 14) mostra che circa il 69% delle imprese che
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sviluppano progetti congiunti con le università ne ha realizzato almeno uno
nel periodo 2004-2008.
Figura 14: Numero di progetti sviluppati con le università nel periodo 2004-2008
69,23%
23,08%
7,69%
1-5
6 - 10
oltre 10
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Tali imprese si differenziano per l’utilizzo o meno di strumenti di Project
Management per la gestione dei progetti e per l’approccio seguito nel
gestire le relazioni con le università. A tal proposito come si evince dalla
Figura 15 il 91% delle imprese che realizza attività congiunte tende a
definire, per prassi, un Project Manager e il 73% utilizza almeno un
software per la gestione dei progetti (es. Microsoft Project) in collaborazione
con le università.
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Figura 15: Modalità per la gestione dei progetti – anno 2008
90,91%
73%
27%
9,09%
Designazione formale
PM
Utilizzo software per
gestione progetti
no
si
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Un altro aspetto investigato fa riferimento alle modalità di selezione delle
università con cui collaborare; tale aspetto è fondamentale per individuare
la tipologia di approccio che le imprese ICT campane utilizzano nel gestire le
loro relazioni con le università. La Figura 16 mostra che il 54% delle
imprese che realizza attività congiunte dichiara di non seguire un processo
definito per selezionare le università; un ulteriore aspetto analizzato è
l’impatto della vicinanza geografica con una sede universitaria ai fini
dell’avvio di un rapporto di collaborazione: il 92% delle imprese che
collaborano con le università ha dichiarato che la scelta dell’ateneo è
fortemente influenzata dalla vicinanza geografica di quest’ultimo alla sede
aziendale, dato che tale fattore contribuisce alla possibilità di incontri più
frequenti e allo scambio dei c. d. spillovers della conoscenza.
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Figura 16: Modalità di selezione delle università – anno 2008
92%
54% 46%
8%
Processo definito per Collaborazione con
selezionare le
università vicine
università
no
si
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
L’utilizzo dei risultati dei progetti congiunti università-imprese è stato
adottato come indicatore del livello di integrazione delle competenze
universitarie all’interno dei processi aziendali (figura 17).
Figura 17: Finalità di utilizzo dei risultati dei progetti congiunti università-imprese
76,9%
69,2%
61,5%
53,8%
46,2%
38,5%
30,8%
23,1%
Sviluppare
nuovi prodotti
Migliorare i
processi
produttivi
interni
Ottenere Definire piani di
finanziamenti
sviluppo
pubblici
Si
No
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Si nota che, tra le imprese che hanno dichiarato di aver sviluppato progetti
congiunti con le università nel triennio 2005-2008, la finalità prevalente di
utilizzo dei risultati risulta essere lo sviluppo di nuovi prodotti.
Al fine di ottenere una confrontabilità dei dati sono stati costruiti tre indici
sulla base di alcune variabili ritenute più significative.
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L’Indice Competenze Gestionali (IndCompGest) misura il livello di utilizzo
degli strumenti di project management per la gestione dei progetti. Esso è
stato costruito sulla base di 7 variabili rilevate per mezzo di una scala di
Likert a 5 concernenti il livello di competenze gestionali presenti in azienda.
Esse sono:
- l’utilizzo di un documento formale per definire le specifiche di progetto;
- l’attivazione formale di un progetto per sviluppare le innovazioni;
- la designazione formale di un Project Manager responsabile del progetto;
- la pianificazione formale delle attività;
- il controllo formale nel corso del progetto di tempi e costi;
- la definizione formale delle risorse coinvolte sul progetto;
- l’utilizzo di software per la gestione dei progetti.
A ciascuna variabile potevano essere assegnati cinque valori a seconda del
livello di utilizzo (1=mai, 2=raramente, 3=occasionalmente, 4=spesso,
5=sempre); l’Indice delle Competenze Gestionali, calcolato per ciascuna
impresa del sottoinsieme del campione comprendente quelle imprese che
hanno sviluppato progetti congiunti con le università, è stato ottenuto
sommando i valori assegnati da ciascuna impresa alle 7 variabili e dividendo
tale somma per 35, ossia per la somma dei valori massimi assegnabili alle 7
variabili.
L’Indice del livello di Integrazione delle competenze universitarie nei
processi aziendali (IndInteg) misura il grado di utilizzo dei risultati dei
progetti sviluppati con le università per le finalità aziendali. Esso è stato
costruito sulla base di 5 variabili rilevate per mezzo di una scala di Likert a 5
concernenti:
- l’utilizzo dei risultati dei progetti per sviluppare nuovi prodotti;
- l’utilizzo dei risultati dei progetti per ottenere finanziamenti pubblici;
- l’utilizzo dei risultati dei progetti per definire piani di sviluppo;
- il coinvolgimento dell’Università in fase di decisione degli obiettivi;
- gli ulteriori contributi dell’università.
Esso è stato calcolato in modo analogo all’indice delle competenze
gestionali, dividendo in questo caso la somma dei valori assegnati da
ciascuna impresa alle 5 variabili per 25 (somma dei valori massimi
assegnabili alle 5 variabili) .
L’Indice delle performance RUI (IndPerf) misura il grado di utilità derivante
all’impresa dalla collaborazione con le università. Esso è stato costruito sulla
base di 4 variabili rilevate per mezzo di una scala di Likert a 5 concernenti:
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- la percezione dell’esito della collaborazione;
- la reiterazione della relazione con il medesimo referente universitario;
- l’accesso a bandi nazionali o internazionali a seguito della collaborazione
con l’Università;
- l’acquisizione di nuove conoscenze/competenze.
Il calcolo è stato effettuato analogamente ai due indici precedenti, dividendo
però la somma dei valori delle variabili per 20 (somma dei valori massimi
assegnabili alle 4 variabili) .
L’analisi incrociata dei suddetti indici ha permesso di ottenere i risultati
illustrati nelle figure 18 e 19.
Figura 18: Competenze gestionali e performance RUI
1,2
II
I
III
IV
1
IndPerf
0,8
0,6
0,4
0,2
0
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
IndCompGest
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Osservando la distribuzione delle imprese che si ottiene incrociando l’indice
delle competenze gestionali con l’indice delle performance RUI si nota una
concentrazione delle imprese nel primo quadrante dove ad un elevato livello
di competenze gestionali possedute dalle imprese corrispondono alte
performance nelle collaborazioni con le università.
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Figura 19: Competenze gestionali e livello di integrazione Università-impresa
II
1,00
1,00
I
II
I
0,60
0,60
IndInteg
IndInteg
0,80
0,80
0,40
0,40
III
III
IV
0,20
0,20
0,00
0,00
0,00
0,00
0,20
0,20
0,40
0,40
0,60
0,60
0,80
0,80
1,00
1,00
1,20
1,20
IndCompGest
IndCompGest
Fonte: elaborazione CLUOS 2008
Incrociando l’indice delle competenze gestionali con l’indice di integrazione
delle competenze universitarie nei processi aziendali si ottiene una
distribuzione delle imprese nel primo e nel quarto quadrante. Nel primo
sono presenti le imprese ad alte competenze gestionali che al contempo
sono altamente integrate con l’Università. Nel quarto, invece, quelle che pur
avendo alte competenze gestionali non hanno un livello significativo di
integrazione con le università. Fanno parte del secondo gruppo sia quelle
imprese che hanno da poco instaurato rapporti con le Università, sia quelle
che limitano la collaborazione a specifici progetti.
4. CONCLUSIONI
4.1 Le caratteristiche delle grandi imprese ICT in
Campania
Dall’analisi dei dati sulle grandi imprese ICT con sede in Campania è
possibile tracciare un quadro sintetico delle peculiarità che caratterizzano
tali imprese. Di tali peculiarità, alcune risultano essere legate al territorio
regionale, altre invece sono co nnesse alla struttura organizzativa propria
delle imprese intervistate.
Si può osservare che la grande impresa ICT campana risulta piuttosto
stabile, avendo rilevato una presenza decennale sul territorio campano per
oltre il 40% delle sedi delle imprese intervistate. Si tratta di un’impresa
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orientata alla differenziazione degli obiettivi aziendali, svolgendo sia attività
di produzione sia commerciale e di ricerca e sviluppo, che nell’ultimo
triennio (2005-2008) ha mostrato una certa stabilità anche in termini di
fatturato (stabile per oltre il 60% delle imprese del campione).
In merito al livello di innovazione, si osserva che la grande impresa ICT
campana non realizza un’elevata percentuale di nuovi prodotti, in quanto la
metà delle imprese del campione tende ad adeguarsi agli standard di
settore.
L’attività maggiormente strategica è rappresentata dall’erogazione di servizi
IT e dalla consulenza su progetti IT, seguita dall’attività di ricerca e
sviluppo.
Il target di mercato della grande impresa ICT in Campania è costituito
principalmente dalle medie e grandi imprese ad alta tecnologia (es.
informatica, telecomunicazioni, terziario avanzato, aerospaziali, elettronica),
dalla Pubblica Amministrazione e dai clienti interni.
Il principale punto di forza su cui la grande impresa ICT può contare è la
disponibilità di risorse umane giovani e qualificate, grazie alla presenza sul
territorio campano di cinque università che offrono corsi in discipline
connesse alle ICT; tuttavia è emersa una difficoltà legata al territorio che
non è di carattere infrastrutturale, bensì riguardante il mercato locale che
risulta essere piuttosto limitato per cui la grande impresa ICT tende a
rivolgersi a clienti esterni al territorio regionale.
Un’altra caratteristica emersa come tipica delle sedi campane delle grandi
imprese ICT fa riferimento alla classe dimensionale: tipicamente il numero
degli addetti è inferiore a 30 (per il 43,5% delle imprese intervistate).
Questo dato deve essere letto alla luce del fatto che le imprese intervistate
sono sedi periferiche di grandi imprese, dunque rientrano nella definizione
di grande impresa ma di fatto risultano avere la struttura organizzativa di
una media impresa.
Infine, si può osservare che la grande impresa ICT campana tende ad
intraprendere rapporti di collaborazione con le università del territorio
regionale geograficamente più vicine alla propria sede aziendale e che tali
collaborazioni sono finalizzate per lo più allo sviluppo di nuovi prodotti.
4.2 Politiche per l’emersione di cluster ICT: il caso
della Campania
In merito alle politiche per l’emersione di cluster di imprese nel settore ICT,
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è possibile individuare diverse prospettive di intervento. Per favorire
l’emersione di un cluster di imprese ed affinché si verifichi un elevato senso
di fiducia tra le imprese localizzate in una stessa area geografica è
necessaria la presenza delle istituzioni (Mc Cormick, 1999).
Secondo l’autore, nelle relazioni tra imprese la presenza delle istituzioni
diviene necessaria se tra le stesse manca la convinzione che le parti
coinvolte si comportino diligentemente e non intraprendano comportamenti
opportunistici.
Tuttavia, la presenza delle istituzioni da sola non è sufficiente a garantire
che un cluster porti nel tempo ad una crescita dell’economia locale.
Al fine di garantire la sviluppo di un cluster diviene necessaria l’innovazione
e la generazione di conoscenza.
Giuliani (2002) sostiene che affinché un cluster subisca un’evoluzione
positiva intermini di crescita dell’economia locale è necessario che vi siano
forti interazioni tra le competenze detenute tacitamente dalle imprese locali
ed i flussi di conoscenza provenienti dagli ambienti esterni al cluster.
Affinché ciò si verifichi è necessaria la presenza nel cluster di uno o più
soggetti innovatori che siano in grado di assorbire i cambiamenti tecnologici
provenienti dall’esterno e di trasferire la conoscenza accumulata alle altre
imprese del cluster.
Dall’analisi dei dati sulle sedi campane delle grandi imprese ICT è emerso
che esse non hanno clienti strategici sul territorio regionale; per tali ragioni
una buona parte delle grandi imprese ICT presenti in Campania non
considera al momento l’espansione sul mercato locale una scelta strategica
di successo.
Al fine di favorire la crescita dell’economia lo cale attraverso l’aggregazione
delle imprese ICT in cluster, l’emersione di un mercato locale può essere
una chiave strategica di successo. Dunque il lungo dibattito che si è acceso
in letteratura riguardante il fatto che sia lo sviluppo tecnologico (strategia
technology push) ovvero la domanda proveniente dal mercato il vero traino
dell’innovazione, sembra essere in questo caso orientato sempre più verso
le strategie di demand pull.
Infatti, limitarsi a fornire alle imprese le risorse finanziarie con lo scopo di
promuovere lo sviluppo tecnologico in quanto ritenuto un valido strumento
affinché un cluster di imprese sviluppi appieno i propri effetti non sempre ha
portato ai risultati sperati, soprattutto quando i mercati di sbocco non sono
stati in grado di assorbire la produzione effettuata.
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L’analisi del caso della Campania mostra che il mercato locale non è stato il
principale motivo che ha spinto le imprese ad insediarsi in tale area. Di
conseguenza, una politica di sostegno al cluster fondata esclusivamente su
aiuti dal lato dell’offerta potrebbero non portare ad alcun risultato in termini
di crescita dell’economia locale.
Inoltre la mancanza di fiducia è molto sentita tra le grandi imprese ICT
campane le quali considerano poco efficace instaurare una collaborazione
con le piccole e medie imprese del territorio. Tuttavia, la grande impresa
considera l’università il partner ideale con cui condividere conoscenza e
competenze al fine della realizzazione congiunta di progetti i cui vantaggi
possono essere condivisi senza incorrere in comportamenti opportunistici
che metterebbero in discussione la collaborazione stessa.
L’intervento delle autorità dovrebbe quindi essere volto a creare quel clima
di fiducia reciproca di cui necessitano le grandi e le piccole e medie imprese.
In definitiva le politiche di intervento dovrebbero essere orientate a:
- sviluppare l’integrazione del sistema;
- allargare la partnership con soggetti esterni;
- ampliare le opportunità di mercato;
- sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.
5. INDICE DELLE FIGURE
Figura 1: Distribuzione delle imprese ICT del campione per storicità
dell'insediamento in Campania ......................................................................................................................8
Figura 2: Distribuzione delle imprese ICT del campione per provincia e per tipologia
di sede ..........................................................................................................................................................................9
Figura 3: Distribuzione delle imprese ICT del campione per storicità
dell'insediamento in Campania e per tipologia di sede ................................................................10
Figura 4: Tendenza del fatturato in Campania in percentuale (2005-2008) ..................10
Figura 5: Livello di innovazione durante gli anni 2005-2008 .......................................................
Figura 6: Performance generali del livello innovativo delle sedi campane delle
imprese del campione (2005-2008).........................................................................................................11
Figura 7: Rilevanza strategica dei beni/servizi offerti dalle sedi campane delle
imprese del campione .......................................................................................................................................12
Figura 8: Rilevanza strategica dei clienti serviti dalle sedi campane delle imprese del
campione...................................................................................................................................................................13
Figura 9: Punti di forza della sede campana delle imprese del campione ........................13
Figura 10: Punti di debolezza della sede campana delle imprese del campione ..........14
Figura 11: Distribuzione degli addetti delle imprese del campione per area di
competenza .............................................................................................................................................................15
Figura 12: Distribuzione delle aree di competenza degli addetti per tipologia di
attività prevalente della sede .......................................................................................................................16
Figura 13: Percentuale di addetti e fatturato per classe dimensionale, anno 2008 ...17
Figura 14: Tipologia di collaborazione delle imprese del campione con Università e
centri di ricerca.....................................................................................................................................................17
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Figura
Figura
Figura
Figura
Figura
Figura
15:
16:
17:
18:
19:
20:
Numero di progetti sviluppati con le università nel periodo 2004-2008 ...18
Modalità per la gestione dei progetti – anno 2008.................................................19
Modalità di selezione delle università – anno 2008 ...............................................20
Finalità di utilizzo dei risultati dei progetti congiunti università-imprese .20
Competenze gestionali e performance RUI.................................................................22
Competenze gestionali e livello di integrazione Università-impresa............23
6. INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1: Le grandi imprese ICT in Campania ............................................... 32
7. GLOSSARIO
Analisi dei dati: si fa riferimento sostanzialmente ai dati raccolti
nell’ambito di ricerche “quantitative” (standard, matriciali) e quindi ad
analisi realizzate tramite apparati statistici per verificare le relazioni fra
variabili.
Analisi qualitativa: analisi non numerica, in generale limitata a variabili
nominali
(ad
esempio,
razza,
sesso,
religione)
e
ordinali,
oppure
concernente dati di natura non statistica raccolti mediante i metodi
etnografici
(interpretazione
delle
note
prese
sul
campo),
l'analisi
ermeneutica dei testi, le interviste non strutturate, ecc.
Analisi quantitativa: analisi di dati codificati numericamente, cioè di dati
cardinali; spesso comporta il calcolo di parametri statistici.
Campione: un campione è un sottoinsieme di una popolazione. Dal
momento che è molto spesso impossibile o troppo costoso condurre una
ricerca sull'intera popolazione, condurre la ricerca su un campione è un
approccio molto usato . I metodi di inferenza statistica generalmente
richiedono che il campionamento sia probabilistico per ridurre il più possibile
le sistematicità di campionamento ed avere un campione rappresentativo.
Competenza: insieme di conoscenze, atteggiamenti e abilità tecniche
correlate fra loro che rendono una persona idonea a svolgere efficacemente
il proprio lavoro. Può essere misurata sulla base di standard accettati ed
essere perfezionata tramite l'esperienza o la formazione.
Intervista: termine generico per indicare ogni forma di interazione fra un
intervistatore ed un intervistato volta ad acquisire informazioni attraverso la
proposta di domande (ma non necessariamente solo domande); l’intervista
deve essere palese e la sua finalità accettata dal soggetto rispondente; non
si può parlare di intervista in tutte le forme di acquisizioni di informazioni
che non rispettano questi due principi; il termine ‘intervista’ viene a volte
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usato genericamente (Bichi 2002), ma altre volte si intende il termine in
senso ristretto, relativamente all’uso di tecniche non direttive (p.es.
interviste in profondità, storie di vita, etc.; intervista ermeneutica), mentre
nell’ambito di tecniche matriciali si parla specificatamente di ‘interviste con
questionario’ (Corbetta 1999). Non sembrano esserci valide ragioni per tale
seconda
opzione,
e
quindi
‘intervista’
è
riferibile
a
ogni
atto
di
interrogazione.
Intervistato: colui che rilascia informazioni durante un’intervista, anche se
fatta tramite questionario; chiamarlo ‘rispondente’ (abbreviazione usuale:
R)
rinvia
ad
una
concezione
comportamentistica
dell’interazione
dell’intervista.
Intervistatore: colui che raccoglie informazioni durante un’intervista o
tramite somministrazione di un questionario.
Questionario: elenco di domande a cui deve rispondere il soggetto in
un'inchiesta; spesso il termine questionario è usato soltanto per lo
strumento che deve essere compilato dal soggetto stesso distinguendolo dal
tracciato dell'intervista, che è invece la scaletta usata dall'intervistatore.
Scala di Likert: fa parte della cosiddetta famiglia delle ‘scale ordinali’, che
consentono cioè di ordinare gerarchicamente degli oggetti (opinioni,
atteggiamenti); le posizioni lungo la scala (generalmente cinque) hanno
solo una connotazione ordinale, ed assolutamente mai cardinale; ovvero 1 è
meno di 2, 2 è meno di 3, ma 4 non è il ‘doppio’ di 2, e la ‘differenza’ fra 2 e
3 non è detto sia identica a quella fra 3 e 4 (Phillips, 1972: 306).
Usualmente la Likert si presenta come un’affermazione (più spesso una
batteria di affermazioni, quali indicatori dello stesso concetto) rispetto alla
quale l’intervistato deve dichiarare il grado di accordo, scegliendo fra cinque
risposte di questo genere:
- Abbastanza contrario
- Abbastanza d’accordo
- Dipende; in parte contrario ed in parte d’accordo
- Molto contrario
- Molto d’accordo
Skill: abilità pratica che contribuisce allo svolgimento efficace di un compito
lavorativo.
Software: insieme di informazioni digitali codificate immagazzinate in una
memoria; esso è considerato un bene intangibile e viene commercializzato
come prodotto. Quando ci si riferisce al mercato del software, occorre
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distinguere tra software proprietario e software open source.
Tassonomia: successione di classificazioni, una interna all’altra. A ogni
livello devono essere rispettati i tre requisiti della classificazione
Unità di analisi: unità primaria i cui attributi vengono misurati e analizzati
dal ricercatore; il singolo individuo oppure un aggregato di individui come
un gruppo, un club, un comune, una regione, ecc.
Variabile: qualsiasi caratteristica misurata su un'unità di analisi o un
attributo che diversi soggetti assumono.
8. BIBLIOGRAFIA
Mc Cormick, D. African Enterprise Clusters and Industrialization: Theroy and
Reality, in World Development Vol.27, n.9, 1999
Giuliani ,E. Cluster absorptive capability: an evolutionary approach for
industrial clusters in developing countries, in Druid Summer Conference su
Industrial dynamics of the new and old economy –who is embracing
whom?- , Copenhagen/Elsinore, 6-8 Giugno 2002
9. ALLEGATI
9.1 Allegato 1: questionario
Indagine Periodica
Grandi Imprese ICT della Regione Campania
Novembre 2007 - Giugno 2008
I Suoi dati faranno parte dell’archivio elettronico della Università del Sannio RCOST
e verranno trattati nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196 sul trattamento dei dati personali. I Suoi dati non sono e non saranno
oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. Per essi Lei potrà richiedere, in
qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti o cancellazioni.
Responsabile dei dati è il Responsabile Scientifico di CLUOS, prof. Gerardo Canfora.
Il presente questionario si compone di n. 4 sezioni:
Sezione A - Dati Anagrafici e generali sull’impresa
Sezione B – Prodotti – Clienti – Tecnologie della sede campana
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Sezione C – Competenze ICT della sede campana
Sezione D – Rapporti con Università ed Enti Locali
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Questionario
Sezione A –Dati anagrafici e generali sull’impresa
A.1
Ragione sociale dell’impresa
A.2
Anno di costituzione dell’impresa
A.3
Tipologia di impiego prevalente
In base all’attività principale definireste la
vostra impresa:
Indicare se l’impresa sviluppa su commessa o
a catalogo:
A.4
di prodotto
di servizio
commessa
catalogo
Le sedi in Campania
Sede legale dell’Azienda/Capogruppo
Anno del primo insediamento in Campania
Indicare , per ciascuna sede campana: l’ubicazione, la corrispondente tipologia di attività
svolta ed il numero di addetti:
LOCALITÁ
(comune e Provincia)
Tipologia attività
prevalente
Numero
di
addetti
Produttiva
Commerciale
R&S
Mista
Produttiva
Commerciale
R&S
Mista
Produttiva
Commerciale
R&S
Mista
A.5
Fatturati totali del gruppo e delle sedi in Campania
Indicare per le prime due voci della tabella seguente il valore del fatturato in migliaia di euro,
mentre per la terza e quarta voce inserire la classe di fatturato come da Tabella 1:
Fatturato
Fatturato e/o Valore della Produzione della sede/i campana/e
Anno 2007 Anno 2006
Fatturato della/e sede/i in Campania derivante da clienti in Campania
Fatturato del gruppo in Italia
Fatturato totale del gruppo nel mondo
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Tabella 1
Fatturato
Fino a € 100.000
Da € 100.001 a 500.000
Da € 500.001 a 1.000.000
Da € 1.000.001 a 1.500.000
Da € 1.500.001 a 2.500.000
Da € 2.500.001 a 5.000.000
Oltre € 5.000.000
A.6
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Classe 4
Classe 5
Classe 6
Classe 7
Tendenza del Fatturato in Italia negli ultimi due o tre esercizi (2005-2007)
Tendenza positiva
+40%
+30%
+20%
+10%
Stabile
A.7
Tendenza negativa
-10%
-20%
-30%
-40%
Tendenza del Fatturato della sede in Campania negli ultimi due o tre esercizi
(2005-2007)
Tendenza positiva
+40%
+30%
+20%
+10%
Stabile
A.8
Tendenza negativa
-10%
-20%
-30%
-40%
Fatturato estero dell’ultimo esercizio (inserire i dati del 2006, solo se disponibile
anche i dati del 2007)
Fatturato
Anno 2006
Anno 2007
(se disponibile)
Fino a € 100.000
Da € 100.001 a 500.000
Da € 500.001 a 1.000.000
Da € 1.000.001 a 1.500.000
Da € 1.500.001 a 2.500.000
Da € 2.500.001 a 5.000.000
Oltre € 5.000.000
A.9
Tendenza del Fatturato da estero negli ultimi due o tre esercizi (2005-2007)
Tendenza pos itiva
+40%
+30%
+20%
+10%
Stabile
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Tendenza negativa
-10%
-20%
-30%
-40%
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A.10
Performance generali del livello di innovazione durante gli ultimi tre anni (20052007)
Nessuna
innovazione
significativa
Nuovi prodotti e servizi
Nuovi impianti e processi
produttivi
Gestione della qualità
Sistemi informativi e
organizzazione
Nuovi prodotti sviluppati rispetto al totale
prodotti (in percentuale)
Nuovi prodotti sviluppati con l’università
rispetto al totale prodotti (in percentuale)
Percentuale di fatturato derivante dai nuovi
prodotti sviluppati con l’università
Tempo di sviluppo nuovo prodotto in
collaborazione con l’università
È diverso rispetto al tempo di sviluppo interno?
(se si quanto?)
Adeguamento
agli standard
di settore
Innovazione
significativa
per il
mercato
italiano
Innovazione
significativa per
il mercato
mondiale
Università
Sì
No
Sezione B – Prodotti – Clienti – Tecnologie della sede campana
B.1
Prodotti/mercati/tecnologie della sede campana
Indicare per ciascuna tabella il livello di rilevanza strategica attribuito dal management
aziendale ai principali prodotti/mercati/tecnologie sviluppati in Campania rispetto ai
prodotti/mercati/tecnologie sviluppati nel loro complesso dall’azienda/gruppo.
B.1.1
Principali prodotti/Attività della sede campana
Indicare il livello di rilevanza strategica attribuito dal management aziendale ai singoli
prodotti/attività sviluppati in Campania rispetto ai singoli Prodotti/Attività sviluppati nel loro
complesso dall’Azienda/Gruppo:
Principali prodotti/servizi
realizzati (gestiti) dalla/e sede/i
campana/e
rilevanza rispetto all’offerta complessiva dei prodotti
dell’impresa
Hardware
Bassa
Media
Alta
Massima
Software
Bassa
Media
Alta
Massima
Servizi IT e Consulenza
Bassa
Media
Alta
Massima
R&S
Bassa
Media
Alta
Massima
* Per le attività di R&S la rilevanza relativa può essere stimata rispetto al volume
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complessivo delle attività di R&S a livello nazionale.
B.1.2 Indicare i Principali Clienti della sede campana (in termini di incidenza sul fatturato
complessivo del Gruppo Aziendale
)
Principali clienti della/e
sede/i campana/e (anche
Rilevanza rispetto ai segmenti di mercato strategici dell’impresa
se clienti interni al
gruppo aziendale)
Clienti interni
Enti pubblici ed aziende
a
partecipazione
pubblica
Università e centri di
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Altro (specificare)
Bassa
Media
Alta
Massima
Consumatori finali
Bassa
Media
Alta
Massima
ricerca
Medie e grandi imprese
manifatturiere
tradizionali
(es.
agroalimentare,
Medie e grandi imprese di
servizi
(es. finanza,
assicurazioni,
trasporti,
grande
distribuzione)
Medie e grandi imprese ad
alta
tecnologia
(es.
informatica,
telecomunicazioni, terziario
avanzato,
aerospaziali,
PMI
B 1.3 Indicare le principali tecnologie e il relativo livello di rilevanza strategica rispetto
alla strategia tecnologica del gruppo aziendale
(es. incidenza sul fatturato,
personale impegnato, livello di specializzazione):
Principali Tecnologie sviluppate
Rilevanza rispetto alle strategie tecnologiche del
e/o utilizzate nella/e sede/i
Gruppo aziendale
campana/e
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
Alta
Massima
Bassa
Media
lta
Massima
B.2 Indicare i principali punti di forza e di debolezza della sede campana:
Punti di forza
1)
2)
3)
4)
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Punti di debolezza
1)
2)
3)
4)
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5)
5)
B.3 Quali sono le principali minacce e opportunità per l'azienda in Campania?
Minacce
1)
2)
3)
4)
5)
Opportunità
1)
2)
3)
4)
5)
Sezione C – Competenze ICT della sede campana
C.1 Indicare il numero totale di addetti e collaboratori (anche con contratto di
collaborazione atipico) in Campania (es. incrementi e/o decrementi significativi e relativa
motivazione) e fornire una spiegazione dell’eventuale tendenza (sia positiva che negativa)
dell’evoluzione delle risorse umane;
Addetti in Campania
Anno 20085
Anno 2007
Anno 2006
Anno 2005
Congiunture economiche sfavorevoli (es. riduzione delle commesse/mercato)
Impossibilità di reperimento sul territorio di idonee comp etenze (es. competenze
specialistiche non riscontrabili nei neo-laureati)
Ridimensionamento della sede campana rispetto alla strategia nazionale
Altro (specificare)
Tendenza negativa
Congiunture economiche favorevoli (es. aumento delle commesse/mercato)
Facilità di reperimento sul territorio di idonee competenze (es. assunzione di
stagisti universitari, finanziamento di programmi formativi ad hoc)
Potenziamento della sede campana rispetto alla strategia nazionale
Finanziamenti di progetti di ricerca e sviluppo presentati singolarmente e/o in
partenariato con Università e/o Centri di Ricerca
Altro (specificare)
Tendenza positiva
C.2 Indicare il numero totale di addetti e collaboratori (anche con contratto di
collaborazione atipico) in Italia (es. incrementi e/o decrementi significativi e relativa
motivazione) e fornire una spiegazione dell’eventuale tendenza (sia positiva che negativa)
dell’evoluzione delle risorse umane;
Addetti in Italia
Anno 20086
Tendenza negativa
Tendenza positiva
5
6
Anno 2007
Anno 2006
Anno 2005
Congiunture economiche sfavorevoli (es. riduzione delle commesse/mercato)
Impossibilità di reperimento sul territorio di idonee competenze (es. competenze
specialistiche non riscontrabili nei neo-laureati)
Ridimensionamento della sede campana rispetto alla strategia nazionale
Altro (specificare)
Congiunture economiche favorevoli (es. aumento delle commesse/mercato)
Facilità di reperimento sul territorio di idonee competenze (es. assunzione di
stagisti universitari, finanziamento di programmi formativi ad hoc)
Indicare le previsioni e rispondere alla domanda C3.
Indicare le previsioni e rispondere alla domanda C3.
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Potenziamento della sede campana rispetto alla strategia nazionale
Finanziamenti di progetti di ricerca e sviluppo presentati singolarmente e/o in
partenariato con Università e/o Centri di Ricerca
Altro (specificare)
C.3 Individuare le aree di competenza degli addetti e collaboratori stabili in Campania
indicando per ciascuna di essa la relativa incidenza (in percentuale) sul totale delle risorse:
Area di Competenza
Anno 2007
Anno 2006
Consulenza, Progettazione, R&S
Produzione, sviluppo e implementazione,
manutenzione e assistenza tecnica
Gestionale, marketing, amministrazione e
finanza
TOTALE RISORSE
100%
100%
C4 Indicare l’eventuale fabbisogno regionale e/o nazionale a breve termine (entro 6 mesi )
di Risorse Umane.
Sede
Altre
Tipologia di profilo
Campana
sedi
Programmatori Object Oriented
-Specificare i linguaggi (Visual basic, C++, Csharp, Java)
Programmatori non Object Oriented
- Specificare i linguaggi (C, Cobol, Assemb ly, Pascal, Fortran, ecc.)
Sistemisti
(specificare conoscenze/esperienze)
Esperti di Reti
(specificare conoscenze/esperienze)
Progettisti di Data Base e DB Administrator
(specificare linguaggi/tecnologie)
Programmatori di soluzioni per il Web
(specificare es. PHP, ASP, Flash)
Capi Progetto/ Esperti di Ingegneria del Software
Esperti di Marketing e Comunicazione Web-Based
Esperti di Finanza, Controllo di Gestione, Finanziamenti Agevolati
Esperti di Marketing e Comunicazione
Figure Miste (tecnologia, marketing e organizzazione)
Altro (specificare)
Totale
C.5. Indicare in che modo vengono attualmente colmate le carenze precedentemente
individuate.
(utilizzi i numeri 1, 2, e 3, dove 1 individua la modalità maggiormente utilizzata)
(specificare le risposte)
Modalità di intervento
1-2-3
Training on the job (es. affiancamento con un programmatore esperto)
Formazione interna erogata da terzi (
)
Formazione esterna erogata da istituzioni universitarie e simili (es. master
)
Formazione esterna erogata da istituzioni pubbliche (es. corsi di formazione regionale)
Formazione esterna erogata da soggetti privati (es. società di formazione)
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Altro
C.6 Indicare la tipologia di decisore prevalente nelle modalità di reclutamento e sviluppo
delle Risorse Umane
Tipologia di DECISORE/VALUTATORE
Prevalente
Residuale
TITOLARI/DIRIGENTI
CAPI PROGETTO CON COMPETENZE TECNOLOGICHE
RESPONSABILI DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA’
RESPONSABILI DI MARKETING E COMMERCIA LIZZAZIONE
VALUTATORI ESTERNI (Università, Consulenti, ecc.)
C.7 Indicare una stima circa la Multidisciplinarietà delle Competenze Interne ed Esterne
della Sua Impresa (es. Design Stilistico, Progettazione, Ingegnerizzazione, Supply Chain
Management, Marketing, Finanza, ecc.) coinvolte normalmente in attività a forte
condivisione della conoscenza e dell’informazione.
Bassa
I team di progetto sono, generalmente, composti da competenze analoghe (es. solo tecnologi,
solo gestionali).
Media
I team di progetto sono composti da competenze variegate solo nel caso di progetti che
espressamente richiedano la conoscenza di domini applicativi differenti (es. progettazione di
sistemi per settori specifici)
Elevata
I team di progetto sono generalmente composti da competenze variegate (es. presenza costante
sia di tecnologi sia di gestionali)
C.8 Indicare una stima circa la Rilevanza Strategica delle Competenze (es. Design
Stilistico, Progettazione, Ingegnerizzazione, Supply Chain Management, Marketing,
Finanza, ecc.) coinvolte normalmente in attività a forte condivisione della conoscenza e
dell’informazione.
Bassa
Le competenze generalmente richieste nei nostri processi aziendali sono facilmente reperibili e
sostituibili (es. generalmente un neo laureato è immediatamente produttivo).
Media
Le competenze generalmente richieste nei nostri processi aziendali sono mediamente reperibili e
sostituibili (es. generalmente un neo laureato senza competenze specifiche diventa produttivo
anche dopo un breve periodo di affiancamento o formazione ad hoc).
Elevata
Le competenze generalmente richieste nei nostri processi aziendali sono difficilmente reperibili
e sostituibili (es. generalmente l’impresa non assume neo-laureati bensì risorse umane con
specifiche esperienze lavorative pregresse o in uscita da corsi di formazione post-universitari su
tecnolo gie specifiche).
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Sezione D – Rapporti con Università ed Enti Locali
D.1 Precedenti esperienze di Collaborazioni Tecnologiche con Università e Centri di
Ricerca. Quantificare inoltre, fatto 100 il fatturato investito in collaborazioni con
l’università, quale percentuale è possibile attribuire alle seguenti modalità di
collaborazione
Contratti di ricerca
%
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
Assunzione di
laureati
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
Scambio di
personale a tempo
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalment
e
spesso
sempre
Ricerche congiunte
Brevetti
Licenze
Consulenza
Scambi di
informazioni
informali
Tesisti
Pubblicazioni e
report
D.2 Indicare il numero di progetti congiunti sviluppati con l’università, nel periodo 20042007
(il periodo 2004-2007 va inteso anche per le successive domande.)
D.3 Risorse investite negli ultimi tre anni in Collaborazioni Tecnologiche con Università e
Centri di Ricerca
A quanto ammontano mediamente le risorse (sia finanziarie che in termini
di giornata uomo) investite in ricerca e sviluppo espresse in percentuale sul
fatturato?
A quanto ammontano mediamente le risorse (sia finanziarie che in termini
di giornata uomo) investite nelle relazioni con le università espresse in
percentuale sul fatturato?
D.4 Livello di utilizzo degli strumenti di project management per la gestione dei progetti
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Esiste un documento formale per
la definizione delle specifiche di
progetto?
Attivate formalmente un progetto
per sviluppare le innovazioni?
Definite formalmente un Project
Manager responsabile del
progetto?
Pianificate formalmente le attività
(ad esempio con un diagramma
temporale e un budget delle
attività)?
Controllate l’avanzamento del
piano durante il progetto e
riaggiornate le stime dei
tempi/costi e/o le specifiche?
Definite formalmente quali risorse
sono coinvolte sul progetto e
allocate formalmente una parte
del loro tempo al progetto stesso?
Utilizzate software per la gestione
dei progetti (es: Microsoft Project)
nelle collaborazioni con
l’università?
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
D.5 Tipologia di approccio nel gestire le relazioni con le università (piani di lungo vs.
contratti spot)
Definite piani di
collaborazione di lungo
termine con le università?
Vi rivolgete spesso a
università differenti nei
progetti di collaborazione?
Avete un processo definito per
selezionare le università con
cui collaborare?
Avete personale interno
dedicato formalmente alla
selezione delle università con
cui collaborare?
Avete strumenti per
monitorare le università in
relazione alle aree di
competenza che
presidiano?(es. database)
Collaborate principalmente
con università vicine
geograficamente?
Collaborate con l’università
per introdurre innovazioni
distintive rispetto ai
concorrenti in termini di
differenziazione del prodotto?
Collaborate con l’università
per introdurre innovazioni
distintive rispetto ai
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mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
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occasionalmente
spesso
sempre
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raramente
occasionalmente
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raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
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Progetto CLUOS DG2 – 21/12/2008
concorrenti in termini di costo
del prodotto?
Vi rivolgete all’università per
colmare gap in termini di
differenziazione rispetto ai
concorrenti
Vi rivolgete all’università per
colmare gap in termini di
costo rispetto ai concorrenti
D.6
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
mai
raramente
occasionalmente
spesso
sempre
Indicare le fasi del progetto in cui è avvenuta la collaborazione
Progetto 1
Sensing
Ricerca
Sviluppo
Progetto 2
Concept
Test
Sensing
Ricerca
Sviluppo
Concept
Test
Fare riferimento alle seguenti definizioni:
Sensing : Collaborazioni con università per comprendere in quali direzioni effettuare le
proprie ricerche
Ricerca: Collaborazioni con università per realizzare attività di ricerca su tecnologie e
fenomeni fisici di base
Concept: Collaborazioni con università per ricercare nuove soluzioni e/o spunti
tecnologici per sviluppare nuovi prodotti/servizi
Sviluppo: Collaborazioni con università per accedere a competenze progettuali per
risolvere problemi specifici
Test: Collaborazioni con università per collaudare o testare soluzioni sviluppate
dall’impresa
NB: in relazione alle domande successive si faccia riferimento a due specifici progetti
congiunti svolti in relazione con le università dove la scala è la medesima (1-mai 2raramente 3-occasionalemte 4-spesso 5-sempre) (Gli stessi due per tutte le domande)
D.7 Livello di integrazione delle competenze universitarie all’interno dei principali
processi aziendali
Progetto 1
Utilizzate i risultati dei
progetti congiunti
università impresa per
sviluppare nuovi prodotti?
Utilizzate i risultati dei
progetti congiunti
università impresa per
migliorare i processi
produttivi interni?
Utilizzate i risultati dei
progetti congiunti
università impresa per
ottenere finanziamenti
Università degli Studi del Sannio
Centro di Eccellenza RCOST
Dipartimento di Ingegneria DING
Via Traiano – Palazzo ex Poste
82100 Benevento – Italy
Tel. +390824.305555 – fax +390824.50552
www.rcost.unisannio.it - [email protected]
Progetto 2
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Progetto CLUOS DG2 – 21/12/2008
pubblici?
Utilizzate i risultati dei
progetti congiunti
università impresa per
definire piani di sviluppo?
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D.8 Meccanismi di coordinamento utilizzati principalmente nelle relazioni con le
università
Progetto 1
L’università è coinvolta in
fase di decisione degli
obiettivi / specifiche della
relazione?
L’università fornisce
contributi ulteriori rispetto
a quelli contrattualmente
stabiliti?
Ritenete necessario
tutelarvi da eventuali
comportamenti
opportunistici?
Vengono definiti rigidi
obiettivi specifici su quello
che deve realizzare
l’università?
L’impresa esercita un
controllo formale
sull’operato
dell’università?
Vi è capitato di fornire
spunti di ricerca alle
università?
L’università lavora in
autonomia salvo incontri
saltuari per definire gli stati
di avanzamento?
Progetto 2
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D.9 Modello di sviluppo nuovi prodotti dominante
Progetto 1
Sviluppate prodotti/servizi
principalmente a seguito
della di sponibilità di nuove
tecnologie?
Sviluppate prodotti/servizi
principalmente a seguito
dell’analisi dei bisogni dei
clienti?
Nelle relazioni con le
università si sono attribuiti
nuovi usi a tecnologie già
conosciute (es. tecnologia
sms già esistente ma ha
avuto successo quando la si
è utilizzata per fini diversi
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Centro di Eccellenza RCOST
Dipartimento di Ingegneria DING
Via Traiano – Palazzo ex Poste
82100 Benevento – Italy
Tel. +390824.305555 – fax +390824.50552
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Progetto 2
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Progetto CLUOS DG2 – 21/12/2008
da quelli per cui era stata
progettata)
Altro
D.10
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4
5
1
3
4
5
Performance della relazione con l’università:
Progetto 1
Vi ritenete soddisfatti
dell’esito della
collaborazione con
l’università?
Avete reiterato la relazione
con il medesimo referente
universitario?
Avete avuto accesso a bandi
nazionali o internazionali a
seguito della collaborazione
con università? (se si
quanti?)
Avete interrotto la
relazione prima della
scadenza contrattuale? (se
si quante volte)
Ritenete di aver acquisito
nuove
conoscenze/competenze dai
rapporti con l’Università?
D.11
2
Progetto 2
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Indicare il numero di richieste di brevetto (tra il 2005 e il 2007)
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