La Parola di Dio Nel Rito del Matrimonio Osservate la festa degli Azzimi, perché proprio in questo giorno io ho fatto uscire le vostre schiere dalla terra d'Egitto; osserverete tale giorno di generazione in generazione come rito perenne. 18Nel primo mese, dal giorno quattordici del mese, alla sera, voi mangerete azzimi fino al giorno ventuno del mese, alla sera. 19Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà del lievitato, quella persona, sia forestiera sia nativa della terra, sarà eliminata dalla comunità d'Israele. 20Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre abitazioni mangerete azzimi"". 21Mosè convocò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: "Andate a procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni vostra famiglia e immolate la Pasqua. 22Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e spalmerete l'architrave ed entrambi gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi esca dalla porta della sua casa fino al mattino. 23Il Signore passerà per colpire l'Egitto, vedrà il sangue sull'architrave e sugli stipiti; allora il Signore passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. 24Voi osserverete questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre. 25Quando poi sarete entrati nella terra che il Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito. 26Quando i vostri figli vi chiederanno: "Che significato ha per voi questo rito?", 27 voi direte loro: "È il sacrificio della Pasqua per il Signore, il quale è passato oltre le case degli Israeliti in Egitto, quando colpì l'Egitto e salvò le nostre case"". Il popolo si inginocchiò e si prostrò. Es 12,17-27 Intervento di Dio nella storia Dabar ? Dabar Domenica 11 Ottobre 2015 XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno B) VANGELO Vendi quello che hai e seguimi. Dal Vangelo secondo Marco Mc 10,17-27 In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Parola del Signore PRIMA LETTURA Al confronto della sapienza stimai un nulla la ricchezza. Dal libro della Sapienza (Sap 7,7-11) Pregai e mi fu elargita la prudenza, implorai e venne in me lo spirito di sapienza. La preferii a scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto, non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l'oro al suo confronto è come un po' di sabbia e come fango sarà valutato di fronte a lei l'argento. L'ho amata più della salute e della bellezza, ho preferito avere lei piuttosto che la luce, perché lo splendore che viene da lei non tramonta. Insieme a lei mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. Parola Dio Gen 1,26-28. 31a: «Dio creò l'uomo a sua immagine: maschio e femmina li creò» Sal 127, 1-2. 3. 4-5: Sarà benedetto chi teme il Signore Ef 5, 2a. 25-32: «Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa» Mt 19, 3-6: «Quello che Dio ha congiunto, l’uomo non separi» Il Lezionario si è preoccupato di presentare, con una certa completezza, quei testi che più direttamente si riferiscono al sacramento del Matrimonio. Ma il criterio fondamentale che ha guidato le sue scelte è stata la capacità dei testi di illuminare il “grande mistero” che viene celebrato. Questa capacità deve essere vista nella tipica dinamica della liturgia della Parola: quello che il Vangelo proclama direttamente, la lettura veterotestamentaria lo prepara come profezia, e la eventuale seconda lettura lo arricchisce come testimonianza apostolica. Ciascuna lettura deve essere compresa nel suo dinamico rapporto con la proclamazione evangelica. Rito del Matrimonio. Lezionario, Presentazione, 6 Consapevoli che un Lezionario per la vita del cristiano e della Chiesa non è un semplice prontuario di testi, vengono qui proposte quelle pericopi che illuminano le dimensioni del vivere da credenti la realtà del Matrimonio: - la dimensione ecclesiologica, per non chiudere la celebrazione del sacramento in un limitato orizzonte di semplice rapporto personale e di puro avvenimento familiare; - la dimensione pneumatologica, presente indirettamente in alcuni testi ma bisognosa di essere sottolineata più esplicitamente in quanto lo Spirito è fonte dell’amore; - l’aspetto di vocazione-missione che ha la nascita di una famiglia cristiana, e il ruolo che ne consegue di essere segno del mistero divino e della vita trinitaria; - il tema di Cristo-sposo proposto come mistero in cui immergere tutta la vita di coppia e da cui trarre luce e forza per una conoscenza della propria vocazione e del proprio ruolo. Rito del Matrimonio. Lezionario, Presentazione, 7.