Analisi di un caso: F
F è un bambino di 3 anni, non ha frequentato il nido ed è stato inserito
alla scuola dell’infanzia in una classe di 28 bambini . L’inserimento è
stato lungo e difficile per problemi di distacco dalla figura materna.
Superato questo periodo F ha cominciato a :
• girare per l’aula senza che nulla lo attirasse particolarmente
• usare i giochi solo per il gusto di gettarli per terra
• giocare spesso con un passeggino, rovesciarlo, far girare
ripetutamente una ruota, alzare le mani al volto e muoverle come ali di
farfalle (questa ritualità è ripetuta spesso in presenza di qualcosa che si
muove)
• battere ripetutamente i piedi, durante conversazioni o racconti
Inoltre il bambino:
•
•
•
•
•
•
•
è molto attento e partecipa con movimenti della testa durante il canto o
l’ascolto della musica
è attratto particolarmente da una bambina che lo ha aiutato nel
momento dell’inserimento. Con lei passa da atteggiamenti affettuosi ad
improvvisi scatti aggressivi non motivati.
rovescia tutto ciò che incontra quando viene richiamato o distolto da
qualcosa che non sta facendo bene
si rifiuta di toccare le cose che possono sporcarlo (farina , pongo, pasta
di sale, tempera, colla)
a volte occorre chiamarlo più volte per farsi ascoltare
si esprime con un linguaggio molto infantile ma riesce a farsi capire
conosce bene i numeri e conta
Durante il primo colloquio, i genitori riferiscono che:
• il bambino di notte fatica a dormire
• ha problemi di alimentazione (molto selettivo)
• è attratto da cose che si muovono ( la lavatrice) che lo portano a
gesticolare con le mani
• ha paura di sporcarsi
• ha sicuramente percepito il clima di dolore e sofferenza che regnava in
casa legato ad un grave lutto familiare
Le insegnanti notano che la madre appare molto apprensiva e tende a
drammatizzare, mentre il padre ha un atteggiamento più sereno, pronto a
collaborare
Iniziano, nel mese di Febbraio le osservazioni non strutturate, in diverse
giornate e momenti. In base a queste emergono come significativi le
seguenti categorie di comportamenti:
1. Appare attirato da attività estranee
alle lezioni
2. Si allontana dal proprio posto
9. Rifiuta le regole
xxxxxxx = 7
10. Interrompe le lezioni
xxxxxxxxxxxx = 12
3. Aggredisce i compagni
xxxxxxxxxxxx = 12
4. Non conclude il compito intrapreso
xx = 2
5. Si nuove continuamente per la classe
xxxxx = 5
6. Disturba i compagni
xxxxxxx = 7
7. Parla ad alta voce
xx = 2
8. Usa in modo scorretto i giochi o gli oggetti
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx = 45
11. Aggredisce gli adulti
xx = 2
12. Comportamento pericoloso
xxxx = 4
13. Non ascolta l’insegnate
xxxx = 4
14. “Sfarfalla”
xxxxxxxxxx = 10
15. Fa rumore
xxxxx = 5
Quindi:
1. Appare attirato da attività estranee
alle lezioni
2. Si allontana dal proprio posto
9. Rifiuta le regole
xxxxxxx = 7
10. Interrompe le lezioni
xxxxxxxxxxxx = 12
3. Aggredisce i compagni
xxxxxxxxxxxx = 12
4. Non conclude il compito intrapreso
xx = 2
5. Si nuove continuamente per la classe
xxxxx = 5
6. Disturba i compagni
xxxxxxx = 7
7. Parla ad alta voce
xx = 2
8. Usa in modo scorretto i giochi o gli oggetti
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx = 45
11. Aggredisce gli adulti
xx = 2
12. Comportamento pericoloso
xxxx = 4
13. Non ascolta l’insegnate
xxxx = 4
14. “Sfarfalla”
xxxxxxxxxx = 10
15. Fa rumore
xxxxx = 5
COMPORTAMENTI NON ADEGUATI PIU’ FREQUENTI:
1. Aggredisce e disturba i compagni
2. Usa i giochi e gli oggetti in modo non funzionale
3. “Sfarfalla” (cioè muove le braccia e le mani come a volare) e lo fa ogni
volta che vede un oggetto in movimento
STRATEGIE DI INTERVENTO:
 Lavorare nel piccolo gruppo, preferibilmente all’inizio solo con il
bambino “tutor”
 Proporre attività di tipo manipolativo (superare la barriera della colla e
della tempera
 Agire d’anticipo
 Lavorare sulle regole:
1. Rimettere a posto le cose che getta per terra o usa in modo
sbagliato
2. Tenere le mani a posto con i bambini (non far loro male)
3. Evitare i rumori fatti di proposito
%

Sensibilizzare i genitori alla collaborazione per un comportamento
identico a casa e a scuola

Punizioni:
1. Stare seduto vicino alla maestra
2. Non usare un gioco che piace particolarmente

Premi: GRATIFICAZIONI
 Nel mese di Maggio, sono state ripetute le osservazioni non strutturate
per verificare se le strategie hanno funzionato……
Quindi:
1. Appare attirato da attività estranee
alle lezioni
xx = 2
2. Si allontana dal proprio posto
3. Aggredisce i compagni
9. Rifiuta le regole
x= 1
10. Interrompe le lezioni
11. Aggredisce gli adulti
xx = 2
4. Non conclude il compito intrapreso
5. Si nuove continuamente per la classe
xxxxx = 5
6. Disturba i compagni
xx = 2
7. Parla ad alta voce
12. Comportamento pericoloso
x=1
13. Non ascolta l’insegnate
xxx = 3
14. “Sfarfalla”
xxx= 3
8. Usa in modo scorretto i giochi o gli oggetti
xxxxxxxxxxxx= 12
15. Fa rumore
x =1
COLLOQUIO CON I GENITORI:
Le insegnanti esprimono la loro soddisfazione per i progressi che F ha
perseguito sia a livello di linguaggio che comportamentale. Li informano
che i comportamenti non adeguati di cui eranoa a conoscenza sono molto
meno frequenti.
Il padre afferma che anche a casa il bambino:
• non usa adeguatamente i giochi
• in presenza di bambini più piccoli tende ad aggredirli
• non riesce a stare seduto a tavola
• a volte bisogna chiamarlo più volte per farsi ascoltare
La madre tende a minimizzare ciò che dice il marito trovando per ogni
atteggiamento di F una motivazione che ne giustifichi la reazione. Inoltre
riferisce che di notte quando il bambino non dorme lo intrattiene
insegnando i numeri, le lettere dell’alfabeto, a leggere l’orologio, ecc..
Ultimamente a casa F svolge le varie attività quotidiane secondo un orario
stabilito con la mamma.
Le insegnanti esprimono la loro perplessità per aver riscontrato nel
bambino delle conoscenze elevate e non congruenti alla sua età, a
discapito di quelle esperienze senso – percettive, manipolative, di gioco e
di relazione con gli altri. Inoltre consigliano di rivolgersi ad un esperto per
avere consigli su come intervenire in alcune situazioni e rispetto ad alcuni
comportamenti di F.
La madre si dice contraria, sostenendo che, comunque “troverebbero
qualcosa che non va”; mentre il padre si mostra meno categorico.
Analisi di un caso: Michele
Michele è un bambino di 4 anni e frequenta il secondo anno della Scuola
dell’Infanzia; è un bambino sempre sorridente, solare ed estroverso, all’apparenza
intelligente ma con molte difficoltà relazionali, sia con i coetanei che con gli adulti.
Il bambino viene volentieri a scuola, ma ha ancora bisogno di riti di rassicurazione
al momento del distacco dalla madre.
Nei confronti dell’adulto è spesso oppositivo; alterna momenti di gioco con alcuni
bambini a lunghi periodi in cui si isola completamente succhiando il dito disteso a
terra.
Svolge le attività proposte con risultati inferiori rispetto ad altri bambini della sua
età e le affronta con poco entusiasmo; spesso assume un atteggiamento
rinunciatario di fronte ai compiti da svolgere.
Non ha un buon rapporto con il cibo, a volte rifiuta totalmente il pranzo
indipendentemente dagli alimenti del menù.
Ha un linguaggio ben strutturato, molto ricco: gli piace parlare soprattutto con gli
adulti e lo fa utilizzando una modalità espressiva che sembra volere riprodurre il
modo in cui la madre e il padre si rivolgono a lui.
Ha un fratello maggiore diversamente abile che frequenta la stessa scuola.
OSSERVAZIONE NON STRUTTURATA
LUNEDI’
 piange ed ha una crisi di nervi perché il fratello non vuole dargli la mano
per andare a merenda
Si isola
Scoppia a piangere perché un bambino gli ha preso un gioco
Ha una crisi di pianto perché vuole sedersi vicino al fratello
Picchia un bambino perché non vuole giocare con lui
MARTEDI’
Picchia un bambino perché gli ha preso un gioco
Si isola a succhiare il dito fissando il vuoto
Ha una crisi di pianto perché non trova il fratello
Dà uno strattone ad un compagno e gli ruba un gioco
A tavola non parla con nessuno e guarda fuori
Litiga con un compagno per un posto
MERCOLEDI’
Piange perché il fratello non gli vuole dare la mano
Durante una conversazione in cerchio si isola e si succhia il dito
Si arrabbia perché non lo fanno giocare
Dà uno strattone ad un compagno per chiamarlo
Si butta a terra e fa la lotta
Si arrabbia e picchia un compagno che gli ha preso il posto
GIOVEDI’
Ha una crisi di pianto perché il fratello rifiuta il suo aiuto
Si arrabbia e picchia un compagno che non gli vuole dare un gioco
Si isola
Si arrabbia e picchia un bambino che gli ha preso il posto
Fa la lotta con un compagno
SELEZIONE E IDENTIFICAZIONE DEI COMPORTAMENTI
OGGETTO DI INTERVENTO
 Ha crisi di “ansia” a causa del fratello XXXXXXX
 Si isola per un rilevante periodo di tempo XXXXXX
 Scoppia a piangere perché un bambino gli ha preso un gioco XXXXXXX
 Aggredisce i compagni/Cerca la relazione con i compagni facendo la
lotta
xxxxxxxxx
OSSERVAZIONE STRUTTURATA
Descrizione del comportamento
1. Si sposta nella stanza cambiando continuamente attività
2. Si isola guardando fuori dalla finestra
3. Si avvicina a dei compagni che stanno giocando e li guarda a lungo
4. Prende il gioco ad un bambino
5. Distrugge la costruzione ad un compagno
Antecedente
1. Tornati in sezione dal pranzo l’insegnante dice che possono scegliere
liberamente dove giocare
2. Un bambino gli chiede di giocare con lui, M. lo ignora
3. Un bambino chiede alla maestra se gli prende un gioco che sta in alto
4. Chiede ad un bambino di dargli un animale che ci vuole giocare
5.
Un bambino chiede a M, di spostarsi perché sta costruendo una pista
con il garage
Risposta dell’ambiente
1. L’insegnante chiede a M. se vuole disegnare
2. Viene ignorato
3. M. si adopera per prendere il gioco chiesto dal compagno alla maestra
4. Viene ignorato dal compagno
5. Il bambino va dalla maestra e le dice che M continua a rompergli la
costruzione. M piange. La maestra dice al bambino che forse M vuole
giocare con lui e di provare a chiederglielo
Conseguenze
1. M sorride e risponde di sì, prende l’occorrente, si siede vicino
all’insegnante e comincia a disegnare
2. L’insegnante invita M ad andare a giocare
3. Il compagno lo ringrazia ma poi lo ignora
4. M strappa il gioco di mano al compagno e alla sua reazione gli da uno
schiaffo
5. Il bambino chiede a M se vuole giocare con lui, M si rasserena e
risponde di sì. Iniziano a giocare..
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