Firenze, 15 dicembre 2010 La diagnosi locale tra criminalità e degrado urbano. Giovanni Sacchini Regione Emilia-Romagna Gli argomenti • 1. La diagnosi locale: fenomeni criminosi e non criminosi. • 2. Perché rilevare i fenomeni del degrado urbano: aspetti teorici. • 3. Quali fenomeni rilevare: una ricognizione sulla casistica dei fenomeni coinvolti. • 4. Come rilevare i fenomeni: strumenti e sistemi di rilevazione. • 5. Rilevazione, monitoraggio e politiche attive: quali relazioni? 1. La diagnosi locale: fenomeni criminosi e non criminosi. • 1. Che cos’è la diagnosi locale e quando si usa • 2. I problemi legati alla criminalità: aspetti oggettivi e soggettivi • 3. I problemi del territorio non legati alla criminalità • 4. Alcuni passaggi preliminari alla diagnosi • 5. Gli strumenti per diagnosticare l’entità e quelli per diagnosticare “la natura” dei fenomeni I problemi legati alla criminalità: aspetti oggettivi • Oggettivi = fatti che accadono • Dati delle forze di polizia [denunce - SDI] • Indicatori sull’esperienza dei cittadini • («vittimizzazione») I problemi legati alla criminalità: aspetti soggettivi • Soggettivi = fatti percepiti • La sicurezza come preoccupazione sociale • La valutazione dell’andamento della criminalità (in generale) [es.] • La valutazione della zona di residenza • I fastidi riscontrati Aspetti oggettivi Variazioni percentuali ultimi 3 anni 2007 / 2006 2008 / 2007 2009 /2008 Furti +3,2 -14,9 -5,3 Rapine +1,4 -10,5 -21,9 Totale denunce +5,2 -7,6 -3,0 Totale furti per ogni 100.000 residenti 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Andamento dei reati: i furti Furti (totale) 3.000 2.000 1.000 0 2005 2006 2007 2008 2009 Furti su auto in sosta 500 250 0 2005 2006 2007 2008 2009 Furti in abitazione 300 200 100 0 2005 2006 2007 2008 2009 Furto con destrezza 300 200 100 0 2005 2006 2007 2008 2009 Furti di autovetture 400 300 200 100 0 2005 2006 2007 2008 2009 Furti in esercizi commerciali 200 150 100 50 0 2005 2006 2007 2008 2009 Furto con strappo 50 25 0 2005 2006 2007 2008 2009 Tassi su 100.000 residenti - medie 2005-2009 400 300 200 100 0 Furti su auto Furti di in sosta autovetture Furti in abitazione Furti con destrezza (borseggi) Furti in esercizi commerciali Rapine (totale) Furti con strappo (scippi) Rapine in Italia: tassi su 100.000. 100 75 50 25 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Rapine (totale) 100 75 50 25 0 2005 2006 2007 2008 2009 La criminalità come problema soggettivo • Due distinti aspetti: 1. Come una delle preoccupazioni sociali 2. Come presenza nella zona di residenza Fonte: Eurobarometro La valutazione della zona di residenza • Questo indicatore di percezione si riferisce al numero di famiglie che ritiene la propria zona di residenza «molto o abbastanza a rischio di criminalità». • Fonte: Istat IMF – AVQ – 1995-2009 Italia 60 45 30 15 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Piemonte 33,4 Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 13,4 35,0 Lombardia 12,4 Trentino-Alto Adige Veneto 30,4 Friuli-Venezia Giulia 17,8 28,7 Liguria Emilia-Romagna 26,5 Toscana 25,6 Umbria 27,0 15,9 Marche Lazio 40,8 Abruzzo 15,7 9,8 Molise 50,6 Campania Puglia 32,9 Basilicata 10,3 19,7 Calabria Sicilia 26,1 Sardegna 19,0 31,0 Italia Media 95-2008 0 10 20 30 40 50 60 3. I problemi del territorio NON legati alla criminalità • • • • • • • Aspetti fisici: Edifici, rifiuti, verde, arredo urbano Degrado fisico e Vandalismi Aspetti sociali: «presenze estranee» e inciviltà Conflitti per l’uso degli spazi Conflitti per l’uso dei tempi 3. Quali relazioni tra fenomeni legati e NON legati alla criminalità • Legami teorici • Evidenze statistiche (correlazioni) • Incontri in un parco cittadino (settembre 2010) 2. Aspetti teorici. • Le «finestre rotte» • Gli «occhi sulla strada» • Intervento di Roberto Rota • Alcune correlazioni statistiche indagine Sic • («Correlation is not causation!») • La domanda di sicurezza da parte dei cittadini Es. del Parco cittadino Dalla indagine Istat sulla sicurezza dei cittadini 2008-2009 • Correlazioni statistiche su base regionale • Persone di 14 anni e più • «Come definirebbe la zona (o il quartiere) in cui abita la sua famiglia?» • [molto + abbastanza a rischio di criminalità] • Questo indicatore in relazione con altri, tra i quali… Indicatori di presenze estranee e di degrado (vede/non vede) • • • • Persone che si drogano Persone che spacciano Persone che si prostituiscono Vagabondi • Presenza di aeree degradate • Presenza di scarsa illuminazione • Vandalismi Distribuzione territoriale indicatore «Aree degradate» (Italia = 25%) aree degradate Piemonte Valle_d'Aosta Lombardia Trentino-Alto_Adige Veneto Friuli-Venezia_Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia 0 25 50 Indicatori sui reati • Vittimizzazione • Reati contro gli individui • Reati contro la famiglia Correlazioni tutte positive • Valutazione della zona con: • • • • Reati contro l’individuo Reati contro la famiglia Presenze estranee Degrado e vandalismi • Punteggio max della correlazione = +1,0 • Tutte le informazioni sono tratte dall’Indagine Istat sulla Sicurezza dei cittadini 2008-2009 Correlazioni con i reati subiti 1,0 0,5 0,0 f.ogg.pers rapine a danno persone scippo borseggio Furti in abitazione Furto di oggettidai veicoli Furto di moto Furto di auto e camion e di motorini Correlazioni NON con reati 1,0 0,5 0,0 spacciatori scarsa illuminazione vagabondi aree degradate drogati vandalismi prostitute a sc ip po bo rs eg gi o gg da .p er nn s o pe rs on e f.o sp sc ac ar sa cia illu to ri m in az io ne va ga ar bo ee nd de i gr ad at e dr og at va i nd al is m i pr os t it ut e Fu Fu r ti r to in ab di ita Fu og zio r to ge ne tti di da m iv ot ei o Fu co e d r to li im di o to au rin to i e ca m io n ra pi ne 1,0 0,5 0,0 4. Come rilevare i fenomeni: strumenti e sistemi di rilevazione. • Rilevazioni ad hoc (una tantum) • Rilevazioni c/o altri settori del Comune (URP, Manutenzione • Rilevazioni sistematiche con sistemi informativi 5. Rilevazione, monitoraggio e politiche attive: quali relazioni? • • • • Chi rileva i fenomeni? Chi interviene su cosa? Chi è responsabile degli interventi? Chi comunica i risultati?