DIRADAMENTO DEL MELO Diradamento chimico L’ evoluzione delle pratiche di potatura hanno come diretta conseguenza quella di determinare un maggior carico produttivo, che però deve essere controllato attraverso un appropriato programma di diradamento chimico. Poiché l’efficacia della maggior parte dei prodotti diradanti è principalmente legata alle condizioni climatiche l’effetto diradante e la necessità di eventuali sue ripetizioni, dovrà sempre essere ben ponderato. Pertanto la decisione finale su interventi ripetuti e Fig. 1 Esito del diradamento chimico piuttosto “energici” dovrà essere sempre assunta dallo stesso frutticoltore, mentre al tecnico aspetterà il compito di fornire le indicazioni e le modalità d’impiego dei prodotti più adeguati all’uso. A tale scopo vengono di seguito riportate le caratteristiche dei prodotti impiegati nel diradamento chimico, ricordando che a partire dal 21 novembre del 2008 il principio attivo Carbaryl è stato revocato e quindi tassativamente non sarà più possibile impiegarlo in questa importate pratica colturale. NAD (amide) Per la Golden Delicious resta sempre il fitoregolatore di riferimento, in quanto esprime le migliori caratteristiche di un diradante: unica controindicazione, non va somministrato, neppure accidentalmente per deriva, sulle cv. Red Delicious e Braeburn. E’ impiegabile da caduta petali fino ad un diametro medio dei frutticini centrali, di 5-6 mm. Anticipando il periodo se ne esalta l’azione. Su Gala va impiegato con cautela (max 60 - 70 g e su piante con oltre 4 anni per evitare il rischio di frutti pigmei), evitando l’aggiunta dell’olio e preferendo l’intervento al mattino per favorire una più veloce asciugatura. Formulato commerciale GOLDEN (dose) GALA (dose) RENETTA (dose) AMID THIN, DIRAMID (8 %) 100 g/hl 60-70 g/hl 100 g/hl DIRIGOL (50 %) 1 busta /2.5 hl 1 busta /4 hl 1 busta /2,5 hl GERAMID NEU (4 %) (in zone a diradamento difficile) 170 – 200 ml/hl non consigliato 170-200 ml/hl 239 pratiche colturali: diradamento del melo NAA (acido) Questo prodotto è impiegabile preferibilmente sulle Golden D. e sul gruppo Gala nei seguenti casi : 3 In condizioni avverse all’applicazione del NAD ( es. temperature troppo basse, umidità insufficiente, piogge persistenti) o in casi di frutteti misti con varietà sensibili al NAD. 3 Come completamento del NAD (piante difficili da diradare o con condizioni climatiche sfavorevoli al diradamento). Tuttavia la sua successione al NAD è sempre da valutare con attenzione. E’ impiegabile su frutticini aventi un diametro medio di 8-10 mm in miscela con benziladenina (BA), in tal caso rispettare i dosaggi in tabella. Formulato commerciale GOLDEN / GALA (dose) NOKAD 4% 15 - 20 ml/hl DIRADO 1.4% 50 - 70 ml/hl DIRAGER 3.3% 25 –30 ml/hl N.B. l’impiego di NAA su Red Delicious è da valutare con prudenza in quanto vi è possibilità di frutti pigmei ETEPHON Pur consapevoli della variabilità della sua efficacia, l’etephon resta una delle poche possibilità di prodotti diradanti da impiegare su Fuji e Red Delicious. E’ consigliabile impiegare questo prodotto senza bagnante ed a una temperatura di almeno 12 °C ma non superiore ai 20 °C per evitare un sovra diradamento. Al momento la sua migliore attività è svolta su Fuji a bottoni rosa, stessa applicazione su Red Delicious anche se i risultati sono meno costanti. Formulato commerciale FUJI (dose) ETHREL (Bayer) ecc. 25-30 ml/hl BENZILADENINA Con la revoca del Carbaryl la benziladenina resta di fatto l’unico prodotto in grado di sostituirlo. Dalle esperienze maturate negli anni che hanno preceduto la “dipartita” del Carbaryl è emerso che la BA pur essendo il miglior diradante attualmente disponibile presenta una certa variabilità di efficacia ed un campo di applicazione più ristretto rispetto al Carbaryl. In particolare si segnala che: 3 La temperatura svolge un ruolo importante sull’efficacia della benziladenina: 240 pratiche colturali: diradamento del melo l’esperienza ferrarese indica che una temperatura di 19 – 20°C dopo l’applicazione esalta l’azione sino a giungere ad un sovra diradamento, al contrario una temperatura di 12 – 14°C ne deprime l’azione. 3 La finestra applicativa è in teoria abbastanza ampia, da 8 a 14 mm; si tenga però presente che con i diametri più elevati aumenta il rischio di frutti pigmei su Fuji e Red Delicious, di conseguenza si consiglia l’applicazione a 10 – 11 mm. 3 Secondo alcune esperienze sembra ininfluente l’aggiunta di bagnanti o olio bianco. Da nostre prove risulta invece che l’aggiunta di olio bianco favorisca una miglior azione. 3 Un’eventuale ripetizione di BA a 13 mm che succede alla precedente applicazione a 8 – 10 mm va valutata con attenzione e limitata esclusivamente a Fuji con fioritura abbondante. Formulato Commerciale GOLDEN / GALA / FUJI (dose) MAXCELL 1.9% (Isagro) 500 ml/hl BRANCHER 9.35% (Agrimport) 100 ml/hl EXILIS 2% (Scam) 500 ml/hl GERBA 4 LG 4% (Gobbi) 250 ml/hl DIRA MAX LG miscela BA 4%+ NAA 0.4% (Gobbi) 250 ml/hl AMMONIO TIOSOLFATO (ATS) Questo prodotto, che appartiene alla categoria dei concimi fogliari, è da qualche anno entrato nella sperimentazione e continuerà ad esserlo anche quest’anno; tuttavia nella pratica corrente si invitano alla prudenza in attesa di chiarire meglio le influenze climatiche (umidità in particolare) che ne influenzano l’azione. Il suo meccanismo si basa unicamente sull’azione fitotossica nei confronti dei fiori non ancora fecondati. Considerando che normalmente un fiore è fecondato dopo 24-36 ore dalla sua completa apertura si presume che l’applicazione ottimale per l’esecuzione sia a circa il 50% dei fiori aperti su legno di 2 anni e, nel caso di fioriture abbondanti ripetuto dopo 3-4 giorni. L’utilizzo più idoneo è quello nei confronti di varietà sulle quali il NAD non può venire impiegato (Fuji, Red Delicious spur, Braeburn). Formulato commerciale FUJI / RED DELICIOUS / BRAEBURN (dose) AZOS 300 (Phosin) 1.2 l/hl GER ATS (L. Gobbi) 1.0 l/hl 241 pratiche colturali: diradamento del melo NUOVI BAGNANTI Si segnala inoltre la nuova generazione di bagnanti (gruppo degli organosilicati: Break Tru o Tegoplant e Fastex) per i quali, dalle prove effettuate, si è osservato che possono portare ad un miglioramento nell’azione del prodotto diradante. OSSERVAZIONI 3 I fitoregolatori devono sempre essere miscelati con un bagnante o con 100 ml di olio bianco (fatta eccezione per il NAD); in quest’ultimo caso si potrà avere un’azione diradante maggiore. 3 Non aggiungere mai bagnanti od olio al GERAMID-NEU!! 3 Sull’effetto diradante dei fitoregolatori influiscono, più che il dosaggio del prodotto, le condizioni climatiche in cui si opera: temperature fra i 15 e 20°C per alcune ore dopo il trattamento, e umidità relativa superiore al 70%, sono i presupposti per una buona riuscita del diradamento chimico. A tale proposito sarà necessario scegliere con oculatezza il giorno per eseguire l’intervento; è preferibile ritardare di qualche giorno l’intervento, operando in condizioni di buona umidità, piuttosto che centrare perfettamente il periodo ma in situazione di clima asciutto! Nella generalità dei casi sarà sempre preferibile intervenire a sera tardi o a mattino presto. Si tenga presente che i formulati a base di NAD liquidi (Geramid) richiedono solo 2-3 ore di elevata umidità per essere assorbiti: diversamente i formulati in polvere necessitano di 8-10 ore di umidità e quindi il loro impiego dovrà essere posizionato alla sera. E’ consigliabile usare i diradanti fitoregolatori sempre da soli, non in miscela con altri prodotti soprattutto per ragioni di volumi d’acqua. 3 Si ricordi che l’impiego di Promalin o altri prodotti similari, contemporaneamente o a breve distanza da un fitoregolatore diradante, accentua l’efficacia di quest’ultimo, mentre l’utilizzo del ritardante di crescita Regalis, dalle prime esperienze, pare che diminuisca l’azione diradante dei prodotti. Schema riepilogativo per le strategie di diradamento GRUPPO RED DELICIOUS Strategia Epoca intervento Principio attivo Formulato commerciale Dose (g-ml\hl) Bottoni rosa Etefon Ethrel, ecc 25 8-10 mm BA + olio bianco Maxcell, Exilis (2%) Brancher (9.4%) Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) 500 100 250 vari 100 Unica 242 pratiche colturali: diradamento del melo GRUPPO GALA Opzione A: da preferirsi in caso di rischio di frutti pigmei. Opzione B: in condizioni normali Fioritura Strategia Opzione A (Da preferire con rischio di frutti pigmei) Epoca di intervento Principio attivo Formulato commerciale Dose (g-ml\hl) Bottoni rosa Etefon Ethrel, ecc 25 10-12 mm Maxcell, Exilis (2%) BA Brancher (9.4%) + Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) olio bianco Vari Inizio caduta petali del fiore centrale sul legno vecchio Normale Opzione B 10-12 mm NAD* Maxcell, Exilis (2%) BA Brancher (9.4%) + Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) olio bianco Opzione A (Da preferire con rischio di frutti pigmei) Etefon Ethrel ecc Nokad (4%) Dirado (1.4%) Dirager (3.3%) 8-10 mm NAA + BA Maxcell, Exilis (2%) + Brancher (9.4%) olio bianco Diramax LG Gerba 4 LG (4%) vari Inizio caduta petali del fiore centrale sul legno vecchio Abbondante NAD* 8-10 mm 500 100 250 100 25 15-20 50-70 25-30 500 100 250 100 Amid Thin, Diramid (8%) 60-70 Dirigol (50%) 40g/4hl Nokad (4%) Dirado (1.4%) Dirager (3.3%) Opzione B 100 Amid Thin, Diramid (8%) 60-70 Dirigol (50%) 40g/4hl Vari Bottoni rosa 500 100 250 NAA + BA Maxcell, Exilis (2%) + Brancher (9.4%) olio bianco Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) vari 15-20 50-70 25-30 500 100 250 100 * Questo intervento prepara il mazzetto per i successivi interventi. Si ricorda di non impiegare Geramid Neu. 243 pratiche colturali: diradamento del melo GRUPPO GOLDEN DELICIOUS Opzione A: in condizioni normali Opzione B: in caso di frutteti misti o file confinanti con Red Delicious Epoca intervento Principio attivo Formulato commerciale Dose (g-ml\hl) Inizio caduta petali del fiore centrale sul legno vecchio NAD Amid Thin, Diramid (8%) Geramid neu (4%) * Dirigol (50 %) 100 170-200 40g/2.5–3 hl 10-12 mm BA + olio bianco Maxcell, Exilis (2%) Brancher (9.4%) Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) 500 100 250 vari 100 Nokad (4%) Dirado (1.4%) Dirager (3.3%) 15-20 50-70 25-30 Maxcell, Exilis (2%) Brancher (9.4%) Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) 500 100 250 vari 100 Fioritura Normale Abbondante NAA + BA + olio bianco 8-10 mm * Con questo prodotto non è necessario il bagnante. Questo prodotto è da preferire nelle zone con ridotto tasso di umidità (quindi a diradamento difficoltoso). GRUPPO FUJI Fioritura Normale Epoca di intervento Principio attivo Formulato commerciale Dose (g-ml\hl) Bottoni rosa Etefon Ethrel, ecc 25 8-10 mm BA + olio bianco Maxcell, Exilis (2%) Brancher (9.4%) Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) 500 100 250 8-10 mm BA + olio bianco Abbondante 12-14 mm BA + olio bianco vari 100 Maxcell, Exilis (2%) Brancher (9.4%) Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) 500 100 250 vari 100 Maxcell, Exilis (2%) Brancher (9.4%) Diramax LG, Gerba 4 LG (4%) 500 100 250 vari 100 RENETTA Strategia Epoca intervento Principio attivo Formulato commerciale Dose (g-ml\hl) Unica Inizio caduta petali del fiore centrale sul legno vecchio NAD Amid Thin, Diramid (8%) Geramid neu (4%) * Dirigol (50%) 100 170-200 40g /2.5-3 hl * Con questo prodotto non è necessario il bagnante. Questo prodotto è da preferire nelle zone con ridotto tasso di umidità (quindi a diradamento difficoltoso). 244 pratiche colturali: diradamento del melo Diradamento meccanico Il cambiamento del panorama degli agrofarmaci rende sempre più difficoltosa la pratica del diradamento chimico, basti pensare all’eliminazione del Carbaryl. Per questo, ed altri motivi di ordine tecnico (risparmio di lavoro, indipendenza dalle condizioni meteorologiche ecc), il nostro centro di ricerca si è interessato alla pratica del diradamento meccanico con una sperimentazione che partirà nel 2009 per verificare l’efficacia di questo metodo con la tipologia d’impianti presente noi nostri areali. Si tratta di impiegare una macchina (fig. 2) applicata all’impianto di sollevamento anteriore della trattrice o attraverso una piastra di adattamento al gancio traino, se la trattrice non possiede l’impianto di sollevamento anteriore. Essa è costituita da un’asse verticale ovvero un “mandrino rotante”, portato anteriormente dalla trattrice, inclinabile in modo che si possa adattare al meglio alla forma dell’albero o del terreno. Il numero dei giri del mandrino può essere variato dalla postazione del conduttore agendo su un pannello di controllo che si trova direttamente in cabina. Il numero di giri, visualizzato su un apposito display, viene mantenuto costante a prescindere dal numero di giri del motore della trattrice. Vi è poi un ulteriore comando che permette di arrestare il mandrino in qualsiasi momento per escludere dal diradamento alberi con scarsa fioritura. Sul mandrino sono installate le “barre porta fili” disponibili con 9 Fig. 2 La macchina Darwin in azione o 18 fili ciascuna in materiale plastico stampato ad iniezione. La macchina va avvicinata il più possibile alla chioma e la posizione del mandrino va regolata idraulicamente al fine di adattare il rotore alla forma dell’albero. La velocità di avanzamento della trattrice varia tra 8 e 12 km/h e va mantenuta costante; l’unica regolazione è a carico della velocità di rotazione del mandrino. Sul manuale di istruzione sono indicate in apposite tabelle le diverse velocità di rotazione del rotore in relazione alle diverse velocità di avanzamento della trattrice. Vantaggi del diradamento meccanico 3L’azione, paragonabile per certi aspetti all’”extinction delle gemme”, è visibile da subito e si può quindi “aggiustare” in corso d’opera variando velocità di rotazione e di avanzamento; 3 E’ quasi indipendente da cultivar e condizioni meteorologiche; 3 Mette al riparo il frutticoltore dalle incertezze dovute ai principi attivi diradanti oggi ammessi; 245 pratiche colturali: diradamento del melo 3 Ridotti costi per superficie: 1.2 – 1.5 ore/ha (Extinction manuale: 200 – 300 ore/ha) 3 Si integra molto bene con il diradamento chimico; 3 E’ impiegabile nel biologico; 3 Impianti giovani e/o deboli reagiscono con una maggiore spinta vegetativa; 3 In seguito al trattamento si ha l’emissione di etilene dalla massa fogliare danneggiata il quale favorisce l’abscissione (distacco) naturale dei frutti giovani presenti. Nel caso in cui, a seguito del passaggio meccanico si intervenga con un ulteriore trattamento diradante chimico, si è osservato che tale emissione di etilene rappresenta un efficace attivatore del trattamento chimico favorendo la cascola dei frutti da diradare; 3 In seguito al trattamento di impianti giovani non si presentano particolari difficoltà di allevamento, anzi la ripresa risulta più spinta e la vigoria delle piante stesse risulta favorita. I limiti del diradamento meccanico 3 Questa tipologia di diradamento necessita di piante aventi forme di allevamento in parete. Nel caso di forme in volume, si deve adattare la pianta attraverso una progressiva e razionale potatura al fine di avere un risultato soddisfacente con il passaggio della macchina; 3 Senza una forma in parete si dirada poco all’interno della pianta; 3 Il diradamento dei fiori è poco gradito dai frutticoltori per il pericolo di gelate tardive; 3 La dimensione aziendale ridotta e il piano di campagna sconnesso ne ostacolano l’esecuzione; 3 Provoca dei danni alla vegetazione; 3 Una forte efficacia diradante nella parte esterna della chioma favorisce una maggiore allegagione nella parte interna. Consigli pratici 3 Le prime volte che si utilizza la macchina si consiglia di effettuare una serie di prove che interessino una decina di piante; 3 Sono necessari comunque dai 2 ai 3 anni di esperienza per prendere confidenza con il mezzo e raggiungere una certa dimestichezza; 3 E’ molto importante che la palificazione dell’impianto sia robusta e opportunamente dimensionata poiché le sollecitazioni che derivano dal passaggio della macchina non sono trascurabili. In taluni casi, in cui la palificazione non risulti particolarmente efficiente si potrebbero verificare dei cedimenti; 3 l’epoca di fioritura dipende molto dall’esposizione del filare per cui si consiglia: - effettuare il passaggio in tempi diversi (prima a sud e poi a nord); - utilizzare diverse velocità di rotazione del mandrino. 246