LA NAZIONE 9 VENERDÌ 13 MARZO 2009 . •• Scuola media «Dante Alighieri» CASTELNUOVO MAGRA La tragedia di Sant’Anna di Stazzema Letteratura, cinema e teatro per approfondire la storia locale L PROGRAMMA di storia di quest’anno ci ha permesso di affrontare i grandi e terribili eventi del Novecento. All’inizio dell’anno scolastico siamo venuti a conoscenza, grazie al nostro professore di lettere, della pubblicazione del libro: «Miracolo a Sant’Anna»» di James McBride, che ricostruisce gli eventi tragici accaduti in quel paese piccolo e non lontano da noi. Abbiamo allora deciso di fare un approfondimento di storia locale guardando proprio il film del famoso regista americano Spike Lee che si ispira al romanzo dello scrittore americano. Ci siamo inoltre recati, insieme alle altre classi terze del nostro istituto, a Sant’Anna di Stazzema, il luogo dell’eccidio descritto dalle due opere. Qui, abbiamo visitato un piccolo museo realizzato in onore dei caduti. Il custode, uno dei sopravvissuti all’eccidio, il signor Ennio Mancini, ci ha raccontato cosa avvenne in quel tragico giorno. «Il 12 agosto del 1944 arrivarono in paese quattro com- I DOLORE L’angoscia per quanto accaduto è descritto nella vignetta riproducendo il celebre urlo di Munch pagnie di SS del secondo battaglione. I tedeschi iniziarono il massacro verso le prime ore del mattino nelle frazioni più vicine a Sant’Anna — ha ricordato Ennio Mancini — Radunarono davanti alla chiesa più di trecento persone e dopo averle uccise e bruciate, nel tentativo di nascondere i loro corpi, se ne andarono». Si consumò in quella giornata uno dei più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili in Italia durante tutta la Seconda guerra mondiale. La furia omicida dei soldati tedeschi si abbattè implacabile su tutta la popolazione. La strage avvenuta a Sant’Anna di Stazzema suscita ancora oggi un forte sgomento; rappresenta una delle pagine più brutali della storia dei nazifascisti ed un oltraggio odioso alla dignità umana. In quel giorno l’uomo rinnegò se stesso, rinunciando al rispetto e alla difesa della persona. In quella terribile primavera estate, persero la vita circa 4.460 persone. Dobbiamo sapere che la nostra libertà, la nostra democrazia e la stessa Costituzione italiana, sono frutto anche di quei tragici momenti e di quanti hanno dato la loro vita per sconfiggere il nazifascismo e costruire un’Italia libera e migliore. E’ necessario che questo ricordo rimanga ben vivo ed inserito nel presente. Proprio per non dimenticare lo sterminio perpetrato dai nazisti, per la Giornata della Memoria, sono state organizzate in tutt’Italia delle manifestazioni. Anche noi, studenti delle scuole medie di Castelnuovo Magra, abbiamo voluto partecipare attivamente a questa giornata preparando una breve rappresentazione «scenica». LA NOSTRA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE IN OCCASIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA «Vogliamo ricordare, dovete ricordare» IL 27 GENNAIO, Giornata della memoria, noi studenti della classe III D della scuola media «Dante Alighieri» di Castelnuovo Magra (Molicciara), abbiamo messo in scena nella sala-convegni del centro sociale, una ricostruzione di quanto avvenuto nella non lontana frazione di Sant’Anna di Stazzema nell’agosto del 1944. Lo slogan che è stato scelto per l’occasione è: «Ricordare perchè non succeda mai più». Ricordare non solo le vittime dei campi di concentramento e degli eccidi durante l’occupazione tedesca del nostro paese, ma anche di tutte le guerre che scuotono ancora oggi l’intero globo terrestre. Insomma ricordare tutto il sangue versato per arrivare ad ottenere i diritti, una Costituzione, la Repubblica Italiana e una pace duratura. L’azione scenica che abbiamo allestito si componeva di due parti: una musicale, con l’esecuzio- ne della colonna sonora del film «Schinder’s List» e del brano di John Lennon «Imagine» , e l’altra teatrale. Quest’ultima è stata introdotta dalle parole di Primo Levi che ci ricordano quanto fosse difficile per lui parlare con i giovani affinchè non dimenticassero l’esperienza dei lager nazisti, che lui aveva vissuto sulla propria pelle. IN SEGUITO, dopo una ricostruzione degli eventi di Sant’Anna del 1944, abbiamo recitato alcune poesie. Sono state lette le testimonianze dei sopravvissuti alla stage tratte dal libro di Oliviero Toscani «Sant’Anna di Stazzema, 12 agosto 1944. I bambini ricordano». Per invitare a riflettere e a non dimenticare, abbiamo voluto concludere la nostra rappresentazione con questa frase: «Vogliamo ricordare, dovete ricordare». TEATRO Gli alunni durante la rappresentazione LA REDAZIONE... QUESTA pagina è stata realizzata dagli studenti della classe III D, scuola media «Dante Alighieri», dell’Istituto comprensivo di Castelnuovo Magra. I ragazzi sono: Baria Valentina, Bertoneri Elena, Boi Alessio, Bontempo Andrea, Borrello Giada, Bruni Christofer, Cecchinelli Davide, Conti Filippo, Faris Safae, Mebellini Jennifer, Menale Angelo, Monfroni Stefano, Petacco greta, Salvia Nicola, Valeri Francesca. Il diri- gente scolastico è la dottoressa Franca Lagomarsini e l’insegnante che ha seguito i ragazzi nella realizzazione complessiva del lavoro è il professor Paolo Galazzo RIFLESSIONI L’eccidio raccontato da Spike Lee IL FILM di Spike Lee «Miracolo a Sant’Anna» è stato tratto dal libro di James McBride. Noi ragazzi della III D, una sera ci siamo recati al cinema per assistere al film. E’ dicembre del 1944: quattro soldati americani del battaglione «Buffalo Soldiers» si rifugiano tra gli abitanti di un paesino dove si nasconde il colpevole di un massacro di civili avvenuto a Sant’Anna di Stazzema, in provincia di Lucca. L’unico superstite è Angelo, il bambino che conosce l’identità del responsabile. Angelo diventa amico di Sam Train, un soldato afroamericano che il bambino chiama il «Gigante di cioccolato» e grazie a lui riesce a salvare se stesso e alcuni soldati. Miracolo a Sant’Anna vuole lanciare vari messaggi: l’assurdità della guerra, la fragilità degli ideali e delle passioni, il razzismo a cui erano sottoposti dentro l’esercito americano i soldati di colore. La parte più emozionante è quando avviene l’eccidio. Davanti al piazzale di quella chiesa, furono radunati, dopo un rastrellamento, vecchi, donne, bambini e su di loro si scatenò la furia nazista. In quel momento della proiezione abbiamo avvertito la drammaticità di quell’evento e di tutti gli altri fatti che hanno segnato l’Europa durante la Seconda guerra mondiale. Le parole di Spike Lee: «Volevo ricordare il sacrificio dei soldati afro-americani per la liberazione dell’Italia. E tutti noi dobbiamo inchinarci al sacrificio dei partigiani. Ho voluto anche per questo raccontare l’eccidio, girandolo davanti alla chiesa dove sono stati barbaramente uccisi 560 innocenti».